DYLAN VAN BAARLE CAVALCA SUL PAVE’. E’ SUA LA PARIGI ROUBAIX 2022

aprile 17, 2022 by Redazione  
Filed under 4) PARIGI - ROUBAIX, News

Sul mitico pavè della Parigi Roubaix tutti aspettano Mathieu Van Der Poel ma è un altro olandese a prendersi gli onori della cronaca. Dylan Van Baarle (Team INEOS) accelera nel settore di Camphin-en-Pévèle e se ne va tutto solo verso la gloria. Gli italiani più attesi corrono benino nella prima parte della corsa ma poi due forature mettono ko sia Filippo Ganna (Team INEOS) che Davide Ballerini (Team QUick Step Alpha Vinyl).

La Parigi Robaix 2022 torna finalmente ad essere disputata ad Aprile dopo gli anni travagliati dovuti alla pandemia del Covid19. Sonny Colbrelli (Team Bahrain Victorious) non potrà difendere la vittoria ottenuta lo scorso Ottobre per i noti motivi legati ai problemi cardiaci riscontrati durante la Parigi Nizza. L’Italia dovrà quindi trovare un altro jolly e affidarsi a nomi nuovi come Filippo Ganna, uno dei capitani dell’INEOS Grenadiers. Tra i grandi favoriti della vigilia Mathieu van der Poel (Team Alpecin Fenix) non si nasconde e punta al bersaglio grosso dopo il terzo posto del 2021. Il ciclista olandese avrà tutta la squadra per lui mentre tra le fila della Jumbo Visma non si può dire lo stesso per Wout van Aert che ritorna alle corse dopo 20 giorni passati tra covid e allenamenti in Spagna. Il belga sarebbe stato sicuramente tra i naturati favoriti sul pavè ma, stando alle voci che filtrano tra i più informati, dovrebbe svolgere un ruolo di supporto a Mike Teunissen e Christophe Laporte. Deciderà cominque la strada. Altri nomi da tenere in considerazione sono quelli di Stefan Kung (Team Groupama FDJ), Mads Pedersen (Team Trek Segafredo), Yves Lampaert (Team Quick Step Alpha Vinyl) e Matteo Trentin (UAE Team Emirates). Ma molti altri ciclisti potranno certamente dire la loro. Sono 30 i tratti in pavè. Dopo la partenza da Compiegne e la prima caduta della corsa occorsa a Clement Davy (Team Groupama FDJ), il primo tentativo di fuga era portato da Mathias Norsgaard (Team Movistar) e Stanislaw Aniolkowski (Team Bingoal Pauwels) dopo una quindicina di km. La loro azione in testa alla corsa non era troppo decisa ed infatti il gruppo chiudeva su di loro nel giro di qualche km. Al km 22 ripartiva una coppia formata da Tom Scully (Team EF Education EasyPost) e Vito Braet (Team Sport Vlaanderen Baloise). Anche questa volta il gruppo reagiva ed annullava questo secondo tentativo d’attacco. Al km 32 ci provavano Owain Doull (Team EF Education EasyPost), Laurent Pichon (Team Arkea Samsic) e Alexandr Riabushenko (Team Astana Qazaqstan). Questa volta il terzetto guadagnava sul gruppo 20 secondi nel giro di un paio di km. Le cose cambiavano quando il gruppo a causa del vento si spezzava in due tronconi. La prima parte formata da una settantina di ciclisti piombava sulla coppia di testa mentre un altro centinaio accusava un ritardo di un minuto quando erano trascorsi 55 km dalla partenza. A tirare in testa era il Team INEOS con Filippo Ganna molto attivo. A tirare il gruppo staccato era il team Alpecin Fenix il cui capitano Van Der Poel era rimasto staccato, così come Wout van Aert (Team Jumbo Visma). Della formazione olandese era rimasto staccato anche Christophe Laporte, altro uomo da tenere in forte considerazione. Oltre al team INEOS, in testa alla corsa tiravano anche Team EF Education EasyPost e Team Quick Step Alpha Vinyl. Oltre ai nomi già citati, nel gruppo dei ritardatari era presente anche Stefan Kung, capitano del Team Groupama FDJ. Prima di affrontare il primo settore in pavè, Troivilles a Inchy, una caduta nel gruppo inseguitore metteva ko Kasper Asgreen (Team Quick Step Alpha Vinyl) e Mads Pedersen (Team Trek Segafredo), dando così una bella mazzata alle aspettative della Danimarca. Iniziavano anche le forature e il primo nome caldo che ne subiva una era Filippo Ganna (Team INEOS). Il ciclista piemontese era costretto a mettere i piedi a teraa e farsi assistire dal cambio ruote, perdendo così tempo prezioso e facendosi riprendere dal primo gruppo degli inseguitori. Arrivava così la volta di Niki Terpstra (Team TotalEnergies) che si avvantaggiava sul drappello in testa alla corsa riuscendo a guadagnare una ventina di secondi tra Quievy a Saint Python e Saint Python. L’azione del vincitore della Parigi Roubaix del 2014 si interrompeva a 135 km dall’arrivo, quando veniva ripreso dal gruppo al suo inseguimento. Anche Jens Reynders (Team Sport Vlaanderen), uscito in avanscoperta e andato in testa alla corsa per qualche km, veniva rallentato da una foratura e costretto a rientrare, per così dire nei ranghi, a 117 km dall’arrivo. Poco prima dell’entrata nella Foresta di Aremberg si avvantaggiavano in cinque: Matej Mohoric (Team Bahrain Victorious), Davide Ballerini (Team Quick Step Alpha Vinyl), Laurent Pichon (Team Arkea Samsic), Tom Devriendt (Team Intermarchè Wanty Gobert) e Casper Pedersen (Team DSM). Ballerini restava vittima di una foratura e diceva addio alle speranze italiane dopo che già Ganna si era dovuto arrendere in precedenza. Anche Pedersen si staccava dal drappello di testa in cui restavano soltanto Mohoric, Devriendt e Pichon. A 63 km dall’arrivo il terzetto di testa aveva 2 minuti di vantaggio sul primo gruppo inseguitore. Anche Pichon e Mohoric, in due momenti differenti, erano vittima di problemi meccanici che li costringevano a fermarsi. A 35 km dal termine Devriendt era da solo in testa alla corsa mentre a 25 secondi di ritardo inseguiva un gruppo formato da Pichon, Mohoric, Van der Poel, Van Aert, Dylan Van Baarle e Ben Turner (Team INEOS), Stefan Kung (Team Groupama FDJ), Yves Lampaert (Team Quick Step Alpha Vinyl) ed Adrien Petit (Team Intermarchè Wanty Gobert). Devriendt veniva ripreso da Mohoric e Lampaert a 28 km dall’arrivo. Van Baarle raggiungeva i tre di testa a 26 km dall’arrivo. Il quartetto di testa guadagnava sui diretti inseguitori. A 21 km dall’arrivo il loro vantaggio era di 28 secondi su un terzetto formato da Kung, Van Aert e Stuyven. A 20 km dall’arrivo proprio Stuyven era vittima di una foratura. Iniziaza così in quint’ultimo settore in pacè di Camphin-en-Pévèle. Van Baarle accelerava e cercavano di tenere lo scatenato olandese Lampaert e Mohoric mentre Devriendt sembrava più in difficoltà. L’azione di Van Baarle era ancora più incisiva nel successivo settore del carrefour de l’Arbre. A 13 km dall’arrivo l’olandese aveva una ventina di secondi di vantaggio su Mohoric e Lampaert mentre più staccato era un terzetto formato da Van Aert, Kung e Devriendt. Lampaert cadeva rovinosamente nel penultimo tratto in pavè per colpa di uno spettatore distratto che lo toccava provocandone la caduta. Mohoric veniva ripreso da Van Aert, Kung e Devriendt. Van Baarle andava a trionfare in solitaria nel velodromo di Roubaix mentre van Aert regolava il drappello degli inseguitori, che giungeva con 1 minuto e 47 secondi di ritardo. Terzo era stefan Kung (Team groupama FDJ) mentre chiudevano la top five Devriendt in quarta posizione e Mohoric in quinta posizione. La stagione del pavè finisce e già nella settimana entrante ci si sposterà sulle Ardenne dove vedremoi all’opera un’alta tipologia di ciclisti con Freccia vallone e Liegi-Bastogne-Liegi.

Giuseppe Scarfone

Dylan Van Baarle vince la Parigi Roubaix 2022  Foto: Bas Czerwinski/Getty Images

Dylan Van Baarle vince la Parigi Roubaix 2022 Foto: Bas Czerwinski/Getty Images

ANNULLATA L’ULTIMA TAPPA, PATRICK BEVIN VINCE IL GIRO DI TURCHIA 2022

aprile 17, 2022 by Redazione  
Filed under News

A causa delle avverse condizioni meteo, l’ultima tappa del Giro di Turchia 2022 viene annullata dopo una trentina di km dalla partenza ed i tempi neutralizzati. Le classifiche finali si basano su quelle della penultima tappa che vedono quindi trionfare Patrick Bevin (Team Israel Premier Tech).

L’ottava ed ultima tappa del Giro di Turchia 2022, pur partendo regolarmente da Istanbul, è stata annullata dopo una trentina di km a causa delle avverse condizioni meteo che hanno preso di mira la capitale turca. Vento forte e pioggia battente hanno causato diverse cadute nei primi km di tappa e l’organizzazione, probabilmente incoraggiata dagli stessi ciclisti, ha deciso per l’annullamento della tappa e per la neutralizzazione dei tempi. In questo modo la classifica generale e le classifiche connesse vengono ‘congelate’ e ritenute valide in base alla penultima tappa. In questo modo Patrick Bevin (Team Israel Premier Tech) è il vincitore finale e veste definitivamente la maglia turchese. Il neozelandese ottiene una vittoria di prestigio grazie all’attacco portato ieri sul secondo GPM e scaturito successivamente anche nella vittoria di tappa in quel di Tekirdan. In seconda posizione, a 20 secondi di ritardo da Bevin, si posiziona Jay Vine (Team Alpecin Fenix), anche lui presente ieri nell’azione decisiva mentre conclude in terza posizione Eduardo Sepulveda (Team Drone Hopper – Androni Giocattoli) che dopo aver sognalo la vittoria finale non viene supportato da una squadra abbastanza debole e incapace di chiudere ieri sulla coppia oceanica. In classifica generale il primo degli italiani è Kevin Colleoni (Team BikeExchange), undicesimo a quasi 2 minuti di ritardo da Bevin. Per quanto riguarda le altre classifiche, Jasper Philipsen (Team Alpecin Fenix) si aggiudica quella a punti, Noah Granigan (Wildlife Generation Pro Cycling) quella GPM ed infine il Team Kern Pharma ottiene la vittoria della classifica a squadre. Il Giro di Turchia lascia ora la scena alla Parigi Roubaix, che accenderà la Pasqua ciclistica sul mitico pavè del Nord.

Antonio Scarfone

Patrick Bevin vince il Giro di Turchia 2022 (foto: Getty Images)

Patrick Bevin vince il Giro di Turchia 2022 (foto: Getty Images)

BEVIN, BLITZ VINCENTE A TEKIRDAG. IL NEOZELANDESE E’ LA NUOVA MAGLIA TURCHESE

aprile 16, 2022 by Redazione  
Filed under News

Un deciso attacco sul secondo GPM di giornata consente a Jay Vine (Team Alpecin Fenix) e Patrick Bevin (Team Israel Premier Tech), i diretti inseguitori di Eduardo Sepulveda (Team Drone Hopper – Androni Giocattoli) in classifica generale, di allungare sul gruppo e di giocarsi la vittoria di tappa a Tekirdag. Vince il neozelandese Bevin che diventa anche la nuova maglia turchese.

Il Giro di Turchia 2022 si avvia al termine offrendo due tappe conclusive dal percorso un po’ meno scontato delle precedenti, se si esclude la tappa regina di Manisa. Oggi è in programma la settima tappa da Gelibolu a Tekirdag di 132 km con una seconda metà del percorso abbastanza ondulata. I due GPM di seconda categoria posti al km 62.5 ed al km 108 taglieranno fuori al 99% i velocisti dalla vittoria di tappa. La fuga se ben assortita questa volta potrebbe dire la sua ma non possiamo neanche escludere che la corsa possa essere movimentata dagli uomini di classifica. Eduardo Sepulveda (Team Drone Hopper – Androni Giocattoli) deve guardarsi alle spalle, specialmente dalla coppia oceanica formata da Patrick Bevin (Team Israel Premier Tech) e Jay Vine (Team Alpecin Fenix). Dopo la partenza da Gelibolu un primo tentativo d’attacco vedeva impegnati Nickolas Zukowsky (Team Human Powered Health), Feritcan Samli (Spor Toto Cycling Team), Abram Stockman (Saris Rouvy Sauerland Team), Syver Wærsted (Uno-X Pro Cycling Team), Peter Kusztor (Team Novo Nordisk). I cinque di testa si avvantaggiavano sul gruppo maglia turchese e Samli si aggiudicava il primo sprint intermedio posto al km 30.3. Dopo un problema meccanico, Stockman cambiava bici e rientrava sul gruppo di testa. A 60 km dall’arrivo il vantaggio della fuga era di circa 1 minuto e mezzo sul gruppo inseguitore. Zukowsky scollinava in prima posizione sul primo GPM di giornata posto al km 62.9. Il gruppo era tirato dal Team Lotto Soudal. Samli vinceva il secondo traguardo volante posto al km 89.8. La fuga veniva annullata a 32 km quando il gruppo affrontava il secondo GPm di giornata. A 30 km dall’arrivo attaccavano Nicolas edet (Team Arkea Samsic), Jay Vine (Team Alpecin Fenix) e Patrick Bevin (Team Israel Premier Tech). Nel gruppo maglia turchese Eduardo Sepulveda non aveva compagni di squadra e così doveva mettersi a tirare in prima persona per ricucire sui diretti avversari. Vine scollinava in prima posizione sul secondo GPM di giornata. Nel frattempo Eduardo Chirico (Team Drone Hopper – Androni Giocattoli) era l’unico compagno di squadra di Sepulveda che era riuscito a rientarre nel primo gruppo inseguitore. A 15 km dall’arrivo il terzetto di testa aveva una trentina di secondi sul gruppo Sepulveda, formato da diciannove ciclisti. Il vantaggio aumentava addirittura negli ultimi 10 km quado Bevin e Vine facevano valere le loro ottime qualità di passisti. Bevin attaccava sotto lo striscione dell’ultimo km andando a conquistare di forza una vittoria importantissima che lo proiettava al primo posto in classifica generale. Secondo era Vine a 2 secondi di ritardo mentre Edet chiudeva terzo a 4 secondi di ritardo. Jasper Philipsen (Team Alpecin Fenix) regolava il gruppo maglia turchese per il quarto posto davanti a Jasper De Buyst (Team Lotto Soudal). La prima vittoria stagionale di Bevin gli consente di diventare la nuova maglia turchese del Giro di Turchia 2022 con 20 secondi di vantaggio su Vine e 40 secondi di vantaggio su Sepulveda. Il neozelandese ipoteca la vittoria finale quando al termine della corsa turca manca soltanto la tappa finale di Istanbul. Domani si disputerà la tappa finale da Istanbul ad Istanbul di 138 km. La prima metà del percorso vedrà il gruppo percorrere gli immediati dintorni della capitale turca mentre negli ultimi 40 km si percorreranno quattro gir del circuito cittadino che presenta una salita non banale di 800 metri al 7.4%, sulla quale tra l’altro è posto l’arrivo. I velocisti possono sicuramente dire la loro, ma non possiamo sottovalutare qualche azione isolata da parte dei finisseur e, perché no, anche da parte degli stessi uomini di classifica. Bevin dovrà tenere gli occhi aperti per vincere il suo primo Giro di Turchia.

Antonio Scarfone

Patrick Bevin vince a Tekirdag (foto: Getty Images)

Patrick Bevin vince a Tekirdag (foto: Getty Images)

DOPPA FESTA PER DAMIANO CARUSO SUL MONTE ETNA

aprile 15, 2022 by Redazione  
Filed under News

Damiano Caruso (Selezione nazionale italiana) ha vinto la tappa conclusiva del Giro di Sicilia sul Monte Etna conquistando anche la classifica finale, Louis Meintjes ha concluso la frazione al secondo posto davanti a Jefferson Cepeda, mentre in classifica generale i due si sono invertiti il gradino del podio. Vincenzo Nibali (Astana Qazaqstan Team) ha chiuso quarto sia nella tappa che nella generale.

La tappa regina dell’edizione 2022 del Giro di Sicilia prevedeva la frazione più breve da Ragalna al Monte Etna (Piano Provenzana) di 140 chilometri con gli ultimi quaranta chilometri quasi interamente in salita. Fran Miholjević (Cycling Team Friuli ASD) prendeva il via con la maglia di leader dopo la fantastica prova di forza dimostrata nella fuga di ieri, ma aveva Damiano Caruso (Selezione nazionale italiana), Vincenzo Nibali (Astana Qazaqstan Team) e Domenico Pozzovivo (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux) a distanza minima.
Durante i primi chilometri di corsa si creava un tentativo di fuga molto pericoloso con diversi corridori ancora in lotta per la classifica generale, questa situazione spingeva la Astana Qazaqstan per mantenere un forte ritmo per chiudere su questo tentativo dopo cinquanta chilometri di corsa. A quel punto era un nuovo tentativo quello che prendeva il largo, comprendente Filippo Fiorelli (Bardiani-CSF-Faizanè), Michael Belleri (Biesse – Carrera), German Dario Gomez Becerra e Rafael Pineda (Colombia Tierra de Atletas – GW Bicicletas – Shimano), Martin Romero (EOLO-Kometa), Pier Andre Coté (Human Powered Health), Stefano Gandin (Team Corratec), Nicola Venchiarutti (Work Service Vitalcare Vega) e Matteo Zurlo (Zalf Euromobil Fior). Gandin aveva l’obiettivo di difendere la maglia di miglior scalatore provando a conquistare più punti possibili. Questi atleti guadagnavano un vantaggio massimo di tre minuti e mezzo, mentre Pozzovivo era costretto al ritiro dopo non essersi sentito al meglio.

La fuga prendeva la salita finale con 2’40” da difendere, che andavano ad assottigliarsi molto velocemente, Romero era il primo ad arrendersi. A 30 chilometri dall’arrivo era la coppia colombiana ad aumentare il ritmo con solo Zurlo a tenere le loro ruote, per solo mezzo chilometro, il gruppo da un ritardo di 1’20” perdeva immediatamente circa 15” che mantenevano fino allo scollinamento della prima parte di salita (a circa 22 chilometri dall’arrivo). Una volta arrivati negli ultimi quindici chilometri il ritmo del gruppo aumentava con Miholjevic costretto a cedere le ruote del gruppo, mentre il duo colombiano al comando iniziava a mostrare i primi segni di fatica, con German che continuava in solitaria ai -12.5 per venire però ripreso dal gruppo due chilometri più tardi con un ritmo costante impresso dalla selezione nazionale italiana fino a quando entrati negli ultimi dieci chilometri Nicola Conci accelerava ulteriormente il ritmo restando con il suo capitano, Nibali, Kenny Elissonde (Trek-Segafredo), Diego Rosa (EOLO-Kometa), Louis Meintjes (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux) e Jefferson Alexander Cepeda (Drone Hopper – Androni Giocattoli). Caruso attaccava entrati negli ultimi otto chilometri con solo Nibali e Cepeda alla sua ruota, mentre Meintjes rientrava con ritmo costante e anche Elissonde, Nibali e Caruso ci provavano più volte, con un esito sempre simile.

Elissonde era l’unico a cedere un po’ di terreno, ma sfruttando un tratto di falsopiano che portava agli ultimi 3 chilometri, i più difficili della salita con pendenze all’8%, per rientrare sulla testa. Il ritmo del gruppo di testa era blando permettendo a Rosa di recuperare terreno fino agli ultimi 2500 metri quando Caruso prendeva la testa con un ritmo regolare, ma superiore alla concorrenza mandando prima in crisi Elissonde e poi Meintjes. Cepeda partiva secco ai -2 senza però riuscire a staccare i due scalatori siciliani, con Caruso 500 metri più tardi ad accelerare nuovamente stroncando prima Cepeda e poi Nibali, involandosi verso il traguardo, mentre Cepeda riusciva a staccare lo Squalo dello stretto, con lo stesso Meintjes che rientrava più velocemente per conquistare il secondo posto dietro a Caruso che vinceva senza apparente difficoltà conquistando anche la classifica finale del Giro di Sicilia.

L’equadoriano Cepeda conquista il secondo posto finale davanti a Meintjes che concludevano entrambi a 29” dal siciliano superando di appena due secondi l’altro siciliano in gara. Caruso con la vittoria odierna ha conquistato anche la maglia a punti, mentre Gandin è riuscito a difendere la maglia di miglior scalatore, Cepeda ha conquistato la classifica designata ai giovani, infine l’Astana ha vinto la classifica riservata alle squadre.

Carlo Toniatti.

Larrivo a braccia alzate di Damiano Caruso sul Monte Etna (Sprint Cycling Agency)

L'arrivo a braccia alzate di Damiano Caruso sul Monte Etna (Sprint Cycling Agency)

EWAN BIS AD ECEABAT. SEPULVEDA CONSERVA LA MAGLIA TURCHESE

aprile 15, 2022 by Redazione  
Filed under News

Nella sesta tappa del Giro di Turchia 2022 sono ancora una volta le ruote veloci a giocarsi la vittoria. Ad Eceabat vince Caleb Ewan (Team Lotto Soudal) davanti a Jasper Philipsen (team Alpecin Fenix) e Danny Van Poppel (Team BORA Hansgrohe). Eduardo Sepulveda (Team Drone Hopper – Androni Giocattoli) resta in maglia turchese a due tappe dalla conclusione

La sesta tappa del Giro di Turchia 2022 strizza l’occhio ancora una volta ai velocisti che dovrebbero battersi sul traguardo di Eceabat. Diciamo dovrebbero perché negli ultimi 3 km la strada sale leggermente e la volata potrebbe non essere a ranghi compatti. Dopo la partenza da Edremit il gruppo restava compatto per sfruttare gli abbuoni del primo traguardo volante posto dopo solo 15 km. Era Jasper Philipsen (Team Alpecin Fenix) ad avere la meglio su Patrick Bevin (Team Israel Pro Tech). Il gruppo affrontava ancora compatto il primo GPM di giornata posto al km 38.6. Era Noah Granigan (Wildlife Generation Pro Cycling) a scollinare in prima posizione. Dopo una quarantina di km in testa alla corsa si formava un gruppo di cinque uomini formato da Alessandro Santaromita (Team Bardiani CSF), Lucas De Rossi (China Glory Continental Cycling Team), Mykhaylo Kononenko (Sakarya BB Pro Team), Ahmet Orken (Wildlife Generation Pro Cycling) e Burak Abay (Spor Toto Cycling Team). Il vantaggio massimo del quintetto di testa arrivava a quasi 5 minuti, fino a quando il gruppo decideva di accelerare. I fuggitivi venivanon ripresi dopo un’ottantina di km. Ricominciavano subito scatti e contro scatti ed a una sessantina di km dal termine si formava un nuovo gruppo in testa di cui facevano parte cinque ciclisti: Vojtech Repa (Team Kern Pharma), Julian Borresch (Saris Rouvy Sauerland Team), Bathuan Ozgur ed Onur Balkan (Sakarya BB Pro Team) ed Edgar Nieto (Spor Toto Cycling Team). Ozgur vinceva il secondo traguardo volante posto al km 151.9. A 10 km dal termine restavano in testa alla corsa Repa e Borresch. Il forcing sel Team Israel Premier Tech annullava il tentativo della coppia di testa che veniva ripresa dal gruppo a circa 6 km dall’arrivo. Gli ultimi 3 km in leggera ma costante salita vedeva un grupo ancora abbastanza compatto prepararsi alla volata finale ed era Caleb Ewan (Team Lotto Soudal) a vincere davanti a Jasper Philipsen (Team Alpecin Fenix) e Danny Van Poppel (Team BORA Hansgrohe). Chiudevano la top five Patrick Bevin (Team Israel Pro Cycling Team) in quarta posizione e Campbell Stewart (Team BikeExchange Jayco) in quinta posizione. Nella top ten si segnalava anche il decimo posto di Francesco Gavazzi (Team EOLO Kometa). Ewan ottiene la seconda vittoria di tappa al Giro di Turchia 2022 mentre in classifica generale Eduardo Sepulveda (Team Drone Hopper – Androni Giocattoli) resta in maglia gialla con 11 secondi di vantaggioo su Bevin e 25 secondi di vantaggiuo su Jay Vine (team Alpecin Fenix). Domani è il programma la settima tappa da Gelibolu a Tekirdag di 132 km. Due GPM di seconda categoria posti nella seconda metà del percorso potrebbero indurire le gambe dei velocisti e questa volta, se sarà volata, pensiamo che il gruppo non sarà folto. Potrebbero anche entrare in scena i big di classifica ed in questo caso il finale di tappa sarebbe ancora più interessante.

Antonio Scarfone

Caleb ewan vince ad Eceabat (foto: Getty Images)

Caleb ewan vince ad Eceabat (foto: Getty Images)

GIRO DI SICILIA, COLPO GROSSO DI FRAN MIHOLJEVIĆ

aprile 14, 2022 by Redazione  
Filed under News

Fran Miholjević (Cycling Team Friuli ASD) ha vinto la terza tappa del Giro di Sicilia con una azione in solitaria di 12 chilometri al termine di una fuga di quasi 150 chilometri. Oltre al successo di tappa ha conquistato la maglia di leader arrivando con un vantaggio di 41” sul gruppo dove Pier-André Coté (Human Powered Health) ha vinto la volata del gruppo davanti a Filippo Fiorelli (Bardiani-CSF-Faizanè).

La terza frazione del Giro di Sicilia 2022 prevedeva un percorso vallonato di 171 chilometri da Realmonte a Piazza Armerina, con diverse brevi salite e un finale quasi interamente a salire, in particolare un tratto di 1300 metri all’8% che si trovava ad appena quattro chilometri dalla conclusione. Come ieri potevano essere gli atleti più adatti alla classifica generale o atleti veloci resistenti in salita come Albanese o Fiorelli a giocarsi le loro carte.

La partenza estremamente suggestiva prendeva il via proprio al di sopra della Scala dei Turchi, con una partenza molto vivace. Dopo 16 chilometri il tentativo buono Martin Svrček (Biesse-Carrera), Fran Miholjević (Cycling Team Friuli ASD), Veljko Stojnić (Team Corratec), Alessandro Iacchi (Team Qhubeka) e Federico Burchio (Work Service Vitalcare Vega), oltre a Matteo Furlan (D’Amico-UM Tools) che restava però attardato dopo una cinquantina di chilometri.
Il forte vento caratterizzava la giornata con la fuga che prendeva un vantaggio massimo di
cinque minuti, che restava stabile fino ai -50. Da quel momento in gruppo si alternavano diverse squadre, tra le quali Giotti Victoria – Savini Due, Mg.K Vis-Color for Peace, Astana Qazaqstan e Human Powered Health, per recuperare il distacco dalla fuga rientrando sotto ai due minuti all’interno degli ultimi 20 chilometri, il gruppo però faticava a continuare la rimonta nel tratto seguente fino a quando la EOLO-Kometa si metteva tutta in testa per provare a fare la corsa per Albanese, mentre Svrček perdeva contatto ai -14 a causa di una foratura. Due chilometri più tardi Miholjević riusciva ad avvantaggiarsi sul resto dei fuggitivi, mentre in gruppo il leader della classifica Damiano Caruso (Selezione nazionale italiana) tentava un attacco sfruttando un ventaglio con i suoi compagni di squadra andando ad allungare molto il gruppo che si spezzava in vari tronconi. Il vantaggio del ragazzo croato ai -9 era ancora di 1’20” su una ventina di atleti guidati dalla selezione nazionale italiana. Nonostante l’aiuto della Trek-Segafredo non riuscivano a ridurre il vantaggio di un gruppo che risucchiava il resto dei fuggitivi sullo strappo finale. Kenny Elissonde (Trek-Segafredo) attaccava timidamente senza però riuscire a sganciarsi dal gruppo, mentre a quel punto l’inseguimento si arenava, con la vittoria ormai nelle mani di Miholjević che sognava anche la conquista della maglia di leader, essendo al mattino a solo 35” da Caruso. Ai -2 attaccava un corridore della Drone Hopper – Androni Giocattoli, senza però riuscire a resistere per più di poche centinaia di metri da un gruppo che riprendeva un buon ritmo, ma non sufficiente per contenere il distacco di Miholjević che completava la sua impresa andando anche a conquistare la maglia di leader del Giro di Sicilia. Nel gruppo vinceva la volata Pier-André Coté (Human Powered Health) su Fiorelli arrivando con un ritardo di 41”.
Il diciannovenne croato ha preso la leadership della corsa per 18” su Caruso e 22” su Nibali, comunque difficili da difendere nella complicata tappa conclusiva dell’Etna in programma domani.

Carlo Toniatti.

Lesultanza incredula di Fran Miholjević a Piazza Armerina (Massimo Fulgenzi/SprintAgencyCycling)

L'esultanza incredula di Fran Miholjević a Piazza Armerina (Massimo Fulgenzi/SprintAgencyCycling)

IN TURCHIA CONTINUA LA SAGA AUSTRALIANA. AD AYVALIK E’ LA VOLTA DI SAM WELSFORD

aprile 14, 2022 by Redazione  
Filed under News

Sam Welsford (Team DSM) vince ad Ayvalik la volata della quarta tappa del Giro di Turchia 2022 precedendo Jasper Philipsen (Team Alpecin Fenix) ed Arvid De Kleijn (Team Human Powered Health). E’ la terza vittoria di un velocista australiano in quattro volate. Eduardo Sepulveda (Team Drone Hopper – Androni Giocattoli) mantiene la maglia turchese.

Dopo la tappa regina di ieri, con la prevedibile rivoluzione in classifica generale, il Giro di Turchia ritorna nel solco della tradizione, per così dire, con la quinta tappa da Manisa ad Ayvalik lunga 192 km. I velocisti sono attesi alla quarta volata su cinque tappe, a testimonianza di una piattezza, è proprio il caso di dirlo, nella scelta dei percorsi. I due facili GPM posti nella prima metà di tappa, al km 31.3 ed al km 54.4, non daranno filo da torcere alle squadre dei velocisti, che si limiteranno molto probabilmente a tenere sotto controllo la solita fuga di giornata prima dello scontato finale. Eduardo Sepulveda (Team Drone Hopper – Androni Giocannoli) non dovrebbe avere troppe difficoltà a conservare la maglia turchese. La fuga di giornata partiva dopo pochi km dalla partenza grazie all’azione di Feritcan Samli (Spor Toto Cycling Team) e Michiel Stockman (Saris Rouvy Sauerland Team). Nairo Quintana (Team Arkea Samsic) era segnalato non partente. Il gruppo dava il via libera alla coppia di fuggitivi che aumentava il proprio vantaggio km dopo km. Stockman scollinava per primo sull’unico GPM di terza categoria posto al km 54.5. La coppia di testa raggiungeva un vantaggio massimo di 6 minuti sul gruppo maglia turchese intorno al km 60. Samli si aggiudicava il primo traguardo volante posto al km 118. Un’improvvisa accelerazione del gruppo riprendeva i fuggitivi prima del secondo traguardo intermedio, sul quale transitava per primo Batuhan Ozgur (Sakarya BB Pro Team). Ozgur aveva effettuato un nuovo tentativo di attacco insieme al compagno di squadra Elchin Asadov, Maurice Ballerstedt (Team Alpecin Fenix) ed Michiel Stockman, che riprovava nuovamente a evadere dal gruppo maglia turchese. Il quartetto in testa aveva una trentina di secondi di vantaggio sul gruppo inseguitore quando mancavano 35 km all’arrivo. A 20 km dalla conclusione i quattro ciclisti in testa avevano soltanto 20 secondi di vantaggio sul gruppo. Erano Team Drone Hopper Androni Giocattoli e Team BikeExchange a tirare in testa al gruppo. Stockman ed Asadov erano i primi degli attaccanti ad essere ripresi a 8 km dall’arrivo. Ozgur e Ballerstedt non si davano per vinti ma anche il loro destino sembrava segnato. Il gruppo ritornava definitivamente sugli attaccanti a 2 km dall’arrivo. Il Team Alpecin Fenix impostava al meglio la volata per Jasper Philipsen ma nella semicurva verso destra a circa 100 metri dall’arrivo sbucava Sam Welsford (Team DSM) che con un guizzo impressionante andava a vincere proprio du Philipsen. In terza posizione di piazzava Arvid De Kleijn (Team Human Powered Health) mentre chiudevano la top five Rick Zabel (Team Israel Premier Tech) ed Itamar Einhorn (Team Israel Premier Tech). Nella top ten si segnalava il nono posto di Sacha Modolo (Team Bardiani CSF) ed il decimo posto di Andrea Peron (Team Novo Nordisk). Welsford ottiene la prima vittoria stagionale dopo un buon terzo posto alla Scheldeprijs ed un quarto posto alla Bredene Koksijde Classic. Da sottolineare anche che su quattro volate in cinque tappe al Giro di Turchia 2022, ben tre sono state vinte da ciclisti australiani. In classifica generale resta tutto invariato con Sepulveda che mantiene agevolmente la maglia turchese con 13 secondi di vantaggio su Patrick Bevin (Team Israel Premier Tech) e 25 secondi di vantaggio su Jay Vine (Team Alpecin Fenix). Domani è in programma la sesta tappa da Edremit ad Eceabat di 205 km. Un semplice GPM di seconda categoria dopo 39 km è l’unica vera insidia altimetrica della tappa. Gli ultimi 5 km sono in leggera salita e questa volta i velocisti dovranno impegnarsi per disputare la volata. Non escludiamo nemmeno l’azione nel finale di qualche finisseur.

Antonio Scarfone

Sam Welsford vince ad Ayvalik (foto: Getty Images)

Sam Welsford vince ad Ayvalik (foto: Getty Images)

BRABANTSE PIJL, SHEFFIELD VINCE IN SOLITARIA

aprile 13, 2022 by Redazione  
Filed under News

Magnus Sheffield vince in solitaria la Freccia del Brabante 2022. Alle sue spalle Cosnefroy e Barguil

Pronti via ed evade già dal km 0 la fuga di giornata composta inizialmente dal duo Ludovic Robeet (Bingoal Pauwels Sauces WB) e Aaron Van Poucke (Sport Vlaanderen-Baloise), seguiti dopo qualche titubanza da Ander Okamika (Burgos-BH). Il vantaggio massimo dei tre raggiunge i 3 minuti con la Ineos – Granadiers a controllare le operazioni alle loro spalle, di tanto in tanto coadiuvati da uomini Bahrain Victorious e Quick-Step Alpha Vinyl.
Il gruppo sonnecchia fin sulle rampe del muro di Herstraat, dove una bagarre spezzetta momentaneamente gli inseguitori e contribuisce anche a ridurre il margine di vantaggio della testa del corsa, adesso composta da due sole unità dopo la perdita di contatto di Okamika lungo i muri iniziali.
Sul successivo strappo di Moskesstraat sono addirittura i pezzi grossi a muoversi, fra cui Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl), Dylan Teuns (Bahrain Victorious) e Tim Wellens (Lotto Soudal), ma il loro tentativo non contribuisce a scuotere il plotone in maniera decisiva, bensì a ridurre a solo 45″ il gap con la testa. Sul successivo passaggio sul Moskesstraat si muovono anche Tom Pidcock e Magnus Sheffield (Ineos Grenadiers), Benoit Cosnefroy (Ag2r Citroen), Tim Wellens (Lotto Soudal), Robert Stannard (Alpecin-Fenix) e Warren Barguil (Arkea-Samsic) che ricuciono sul terzetto evaso in precedenza prima e sulla fuga poi, lanciandosi verso il traguardo di buon accordo.
L’inseguimento del gruppo è reso più difficile da una caduta generale che vede coinvolto anche il campione del mondo Julian Alaphilippe (Quick-Step Alpha Vinyl), apparentemente senza gravi conseguenze.
A giocarsi la vittoria sono dunque gli uomini al comando: l’attacco decisivo lo porta lo statunitense della Ineos Magnus Sheffield ai -3.5Km, grazie al quale riesce ad involarsi da solo verso il traguardo. Dietro di lui la coppia Ineos Turner e Pidcock rompe i cambi dei due francesi Cosnefroy e Barguil, rendendo la volata finale di questo piccolo drappello quella per la prima posizione degli sconfitti, regolata quest’oggi dal capitano Ag2r Citroen su Tim Wellens, poi declassato per volata irregolare a favore di Cosnefroy che sale dunque sul podio finale di corsa.

Lorenzo Alessandri

Magnus Sheffield vince in solitaria la Freccia del Brabante. Photo Credit: Luc Claessen/Getty Images

Magnus Sheffield vince in solitaria la Freccia del Brabante. Photo Credit: Luc Claessen/Getty Images

CARUSO VINCE LA PRIMA SFIDA TRA SICILIANI A CALTANISSETTA

aprile 13, 2022 by Redazione  
Filed under News

Damiano Caruso (selezione nazionale italiana) ha vinto la seconda tappa del Giro di Sicilia vincendo in una volata ristretta sul conterraneo Vincenzo Nibali (Astana Qazaqstan Team) e il lucano Domenico Pozzovivo (Intermarché-Wanty-Gobert). Questa è ora anche la classifica generale della corsa.

La seconda frazione del Giro di Sicilia prevedeva un percorso di 152 chilometri nell’entroterra siciliano con una partenza pianeggiante da Palma di Montechiaro fino a Caltanissetta, con le maggiori difficoltà di giornata concentrate nel finale con la salita di Enna, 4.3 chilometri al 6.1% ai -35, e con gli ultimi otto chilometri quasi interamente al 5% con un piccolo tratto pianeggiante prima dell’ultimo chilometro in salita.
Una frazione che poteva vedere in Vincenzo Albanese (EOLO-Kometa) uno dei favoriti avendo buoni doti di resistenza in salita e spunto veloce, mentre in caso di corsa dura potevano essere i favoriti della classifica finale Damiano Caruso (selezione nazionale italiana) e Vincenzo Nibali (Astana Qazaqstan Team) tra i protagonisti di giornata.

La fuga di giornata prendeva il via solo dopo diversi tentativi quando erano già stati percorsi trenta chilometri e comprendeva Mattias Nordal (Biesse-Carrera), Andres Libardo Mancipe Puin (Colombia Tierra De Atletas Gw Shimano), Yusuke Kadota (Ef Education – Nippo Development Team), Stephen Bassett (Human Powered Health), Alessandro Iacchi (Team Qhubeka), Federico Burchio (Work Service – Vitalcare – Dynatek) e Cristian Rocchetta (Zalf Euromobil Fior). Gli attacchi non finivano però lì con tanti altri tentativi che provavano a far parte della fuga, ma solo il tentativo da parte della coppia Zalf Euromobil Fior Stefano Gandin e Giulio Masotto aveva successo. Il vantaggio di questi fuggitivi veniva controllato intorno ai 3’-3’30” fino agli ultimi cinquanta chilometri, col distacco che calava molto velocemente sulla salita di Enna per via del lavoro della EOLO-Kometa mandando in difficoltà subito la maglia di leader Matteo Malucelli (selezione nazionale italiana) e anche il secondo della generale Matteo Moschetti (Trek-Segafredo). Il gruppo scollinava ad appena 15” da Gandi e Mancipe Puin, ultimi superstiti della fuga, con l’atleta italiano già leader della classifica della montagna che grazie alla fuga odierna aumentava il suo margine sugli avversari, e veniva ripreso per ultimo agli ultimi otto chilometri dopo che il gruppo lo aveva controllato nel tratto di pianura e discesa successiva alla salita di Enna. Proprio in quel momento si generava un attacco da parte di un atleta della Colombia Tierra De Atletas Gw Shimano, seguito immediatamente da Simone Petilli (Intermarché-Wanty-Gobert) e Ben King (Human Powered Health) che venivano ripresi facilmente dal ritmo della selezione nazionale italiana un chilometro dopo, era quindi il turno di un altro atleta della Colombia Tierra De Atletas Gw Shimano a provarci in solitaria, ovvero Cristian David Rico Lemus.
A causa del vento nel gruppo avveniva una caduta che coinvolgeva 6-7 corridori andando però a rallentarne una ventina tra i quali Domenico Pozzovivo (Intermarché-Wanty-Gobert) che doveva fare uno sforzo supplementare per recuperare terreno, mentre il ritmo costante di Alessandro Verre (selezione nazionale italiana), permetteva di chiudere sull’attaccante colombiano a 3.7 chilometri dalla conclusione in un gruppo ridotto a meno di 40 unità.
All’inizio dello strappo finale era Nicola Conci (selezione nazionale italiana) ad accelerare il ritmo portando via il suo capitano Caruso, Nibali e Kenny Elissonde (Trek-Segafredo), oltre ad Alessandro Fedeli che lanciava la volata per Damiano Caruso, mentre Pozzovivo riusciva a rientrare su questo gruppetto negli ultimi 250 metri.
Caruso lanciava la volata negli ultimi 100 metri senza nessuna chance per i rivali, Nibali si doveva accontentare quindi del secondo posto, mentre Pozzovivo del terzo ed Elissonde del quarto.
La vittoria di tappa di Caruso lo rendeva anche leader della classifica generale davanti agli stessi Nibali e Pozzovivo, mentre Filippo Fiorelli (Bardiani-CSF-Faizanè) chiudendo a 3” restava in quarta posizione.
La maggior parte degli atleti attesi per la classifica generale sono arrivati entro dieci secondi dal vincitore di giornata lasciando quindi una classifica ancora corta in vista della terza tappa di domani che vedrà i corridori districarsi su un percorso di 171 chilometri da Realmonte a Piazza Armerina con un percorso vallonato e un breve strappo impegnativo ad appena quattro chilometri dalla conclusione che potrebbe favorire una volata ristretta o un arrivo da finisseur.

Carlo Toniatti.

Il successo di Damiano Caruso a Caltanissetta (Massimo Fulgenzi/SprintCyclingAgency)

Il successo di Damiano Caruso a Caltanissetta (Massimo Fulgenzi/SprintCyclingAgency)

SEPULVEDA, CAPOLAVORO SUL MONTE SPIL. TAPPA E MAGLIA PER L’ARGENTINO

aprile 13, 2022 by Redazione  
Filed under News

Nella tappa regina del Giro di Turchia 2022, la salita finale del Monte Spil è giudice inappellabile della vittoria di tappa e dà un nuovo volto alla classifica generale. Eduardo Sepulveda (Team Drone Hopper – Androni Giocattoli) scatta a poco meno di 5 km dall’arrivo e va a vincere in solitaria dopo aver atteso il momento giusto per l’attacco. L’argentino è la nuova maglia turchese ed ha la possibilità, guardando l’altimetria della tappe che mancano, di coltivare il sogno della vittoria finale.

Dopo le prime tre tappe, tutte concluse con una volata di gruppo, il Giro di Turchia cambia decisamente registro e chiama all’appello i ciclisti che aspirano alla vittoria finale nella quarta tappa da Smirne a Manisa. Dopo oltre 130 km completamente piatti, verrà affrontata la salita finale verso il Monte Spil,di quasi 14 km ad oltre il 7% di pendenza media. I velocisti saranno inevitabilmente tagliati fuori ed entreranno in scena gli scalatori. Vedremo cosa sapranno fare Nairo Quintana (Team Arkea Samsic) e Jay Vine (Team Alpecin Fenix), tra i nomi più gettonati alla vigilia per la vittoria di tappa ma alle prese con le botte patite nelle cadute delle tappe precedenti. La fuga di giornata, dopo la partenza da Smirne, si formava dopo una decina di km grazie all’azione di otto ciclisti: Simone Bevilacqua (Team EOLO Kometa), Peio Goikoetxea (Team Euskaltel – Euskadi), Serghei Tvetcov (Wildlife Generation Pro Cycling), Elchin Asadov (Sakarya BB Pro Team), Feritcan Samli ed Oguzhan Tiryaki (Spor Toto Cycling Team), Jon Knolle (Saris Rouvy Sauerland Team) e Reinier Honig (China Glory Continental Cycling Team). Dopo 30 km gli otto ciclisti in fuga avevano 3 minuti di vantaggio sul gruppo, nel quale Nairo Quintana aveva un piccolo contrattempo dovuto ad un problema meccanico che richiedeva il cambio bici. Tiryaki vinceva il primo traguardo volante posto al km 45.5. Dopo 75 km il gruppo maglia turchese aveva ridotto il ritardo sui fuggitivi ad 1 minuto e mezzo. Samli si aggiudicava il secondo traguardo volante posto al km 97.7. A 20 km dall’arrivo, in vista della salita conclusiva, il gruppo aveva accelerato e ormai teneva nel mirino la fuga, il cui vantaggio era sceso a 45 secondi. Gli ultimi fuggitivi ad essere ripresi erano Bevilacqua e Goikoetxea proprio sulle primissime rampe della salita. Era il Team Lotto Soudal a fare il forcing in testa al gruppo. A 11 km dall’arrivo il gruppo era forte di una sessantina di ciclisti; si aspettavano le prime accelerazioni per sgranarlo ancora di più. Era proprio Quintana ad aprire le danze a circa 9 km dall’arrivo. Il gruppo di assottigliava immediatamente e nel giro di 3 km restavano in testa una quindicina di ciclisti. A poco meno di 5 km dall’arrivo Eduardo Sepulveda (Team Drone Hopper Androni Giocattoli) scattava facendo il vuoto. Nel giro di qualche centinaio di metri il ciclista argentino distanziava il gruppetto dei migliori di una decina di secondi. La strada spianava leggermente ma subito si impennava negli ultimi 3 km. Il vantaggio dell’argentino era salito a oltre 34 secondi sul gruppetto degli inseguitori. Sepulveda riusciva a conservare un vantaggio di una ventina di secondi negli ultimi 2 km e andava vincere sotto la linea del traguardo con 15 secondi di vantaggio su Patrick Bevin (Team Israel Premier Tech), che regolava il gruppo degli immediati inseguitori davanti a Harm Vanhoucke (Team Lotto Soudal). Quarto era Nairo Quintana mentre chiudeva la top five Jay Vine (Team Alpecin Fenix. Sepulveda ottiene la prima vittoria stagionale ma soprattutto balza al comando della classifica generale vestendo la maglia turchese di leader. L’argentino conduce davanti a Bevin e Vine, staccati rispettivamente di 14 e 25 secondi. Domani è il programma la quinta tappa da Manisa ad Ayvalik di 192 km. Nella prima metà della tappa la strada è piuttosto vallonata, con la presenza di due GPM di terza categoria, ma una volta superato il km 100, non sono presenti ulteriori difficoltà altimetriche per cui i velocisti torneranno a spadroneggiare nella quasi certa volata finale.

Antonio Scarfone

Eduardo Sepulveda vince sul Monte Spil (foto: Getty Images)

Eduardo Sepulveda vince sul Monte Spil (foto: Getty Images)

« Pagina precedentePagina successiva »