20-01-2015
gennaio 20, 2015 by Redazione
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SANTOS TOUR DOWN UNDER (Australia)
L’australiano Jack Bobridge (Team Budget Forklifts) si è imposto nella prima tappa, Tanunda – Campbelltown, percorrendo 132,6 Km in 2h59′44″, alla media di 44,265 km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Westra e il connazionale Durbridge. Miglior italiano Niccolò Bonifazio (Lampre – Merida), 5°. Bobridge è il primo leader della classifica con 4″ su Westra e 6″ su Durbridge. Miglior italiano Bonifazio, 5° a 13″.
TOUR DE SAN LUIS (Argentina)
L’argentino Daniel Ricardo Díaz (Funvic – São José dos Campos) si è imposto nella seconda tappa, La Punta – Mirador del Potrero, percorrendo 185,3 Km in 4h33′26″, alla media di 40,661 km/h. Ha preceduto di 6″ il colombiano Torres Agudelo e di 24″ il brasiliano Da Silva Ramos. Miglior italiano Marco Canola (UnitedHealthcare Pro Cycling), 16° a 1′10″. Díaz è il nuovo leader della classifica con 6″ su Torres Agudelo e 24″ su Da Silva Ramos. Miglior italiano Canola, 16° a 1′10″
19-01-2015
gennaio 20, 2015 by Redazione
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TOUR DE SAN LUIS (Argentina)
Il colombiano Fernando Gaviria Rendon (Coldeportes – Claro) si è imposto nella prima tappa, San Luis – Villa Mercedes, percorrendo 186,8 Km in 4h40′13″, alla media di 39,997 km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Cavendish e l’italiano Sacha Modolo (Lampre – Merida)
LA STAGIONE 2015 PARTE ANCORA CON LA FIRMA DI KITTEL
E’ stato ancora il tedescone della Giant ha inaugurare la stagione professionistica. Dodici mesi fa aveva debuttato in bellezza conquistando la People’s Choice Classic e quest’anno si è ripetuto sotto il sole di Adelaide, facendo ancora sua la gara che fa da traino al Santos Tour Down Under, la prima gara del calendario World Tour, che scatterà dopodomani. Come suo solito ha dominato allo sprint, relegando ai gradini più bassi del podio lo spagnolo Lobato e l’olandese Wippert.
Poco più di un’ora di corsa in una calda serata domenicale di Adelaide e la stagione ciclistica 2015 è iniziata anche in Australia. La People’s Choice Classic, preludio dal 2006 del Santos Tour Down Under, primo evento UCI WorldTour 2015, è andata come lo scorso anno a Marcel Kittel, autore di una doppietta consecutiva quindi, come il suo predecessore e connazionale Andrè Greipel.
Alle spalle del vincitore i posti d’onore sono stati appannaggio dello spagnolo Lobato (Movistar), secondo, e dell’olandese Wippert (Drapac), terzo. A seguire due australiani, Sutton e Haussler, neo campione nazionale. Primo degli italiani, all’undicesimo posto si è piazzato l’imperiese Niccolò Bonifazio, portacolori della Lampre-Merida, unica squadra italiana al via: il rappresentante verde-fucsia ha preceduto sul traguardo un altro italiano, Giacomo Nizzolo della Trek Factory Racing.
La particolare caratteristica della manifestazione australiana, assimilabile a tutti gli effetti ad un criterium, è terreno di conquista fin dalla sua prima edizione delle ruote veloci del gruppo, che non si risparmiano nè per conquistare il successo finale, nè i traguardi intermedi.
Sono stati proprio questi traguardi volanti ad a far si che la gara si animasse e non si traducesse in una passerella del plotone fino alla volata finale. Il primo traguardo, dopo 5 giri del circuito tracciato nel centro di Adelaide, ha acceso subito le polveri, con Lars Boom che allunga seguito da Miles Scotson (UniSA-Australia), capace di far suo il primo “bottino” di giornata davanti al ben più conosciuto compagno di strada. Il tentativo di questi due primi coraggiosi è stato seguito successivamente da altri, finchè davanti si forma un quartetto ben assortito formato da Matt Hayman (Orica GreenEdge), Peter Kennaugh (Sky), Dario Cataldo (Astana) e Calvin Watson (Trek Factory Racing). I quattro si attestano davanti a tutta e, pur non guadagnando un vantaggio considerevole nei confronti del gruppo, rimangono al vento per parecchio, giocandosi i rimanenti 3 traguardi volanti, due appannaggio di Hayman e uno di Kennaugh, prima che il gruppo passasse da un tranquillo stato di controllo a distanza a un deciso voler “fare la corsa”. Per i quattro davanti i sogni di gloria si sono così dissolti come neve sotto al sole australiano e le squadre dei pretendenti alla vittoria hanno cominciato a lavorare per portare il loro ultimo uomo nella posizione e nella condizione migliore. E il migliore di tutti, nonostante la ruggine accumulata durante la pausa invernale, è stato anche per l’edizione 2015 Marcel Kittel, superbamente pilotato dalla sua Giant-Alpecin.
“In realtà è quasi impossibile controllare il gruppo in una corsa così breve ma i miei compagni di squadra hanno fatto un lavoro fantastico“, ha detto il vincitore dopo la gara. “Nonostante il caos della volata sono riuscito a impormi quasi per vantaggio. Sono molto felice e orgoglioso. Sono sempre nervoso prima del debutto stagionale, e ambisco sempre alla vittoria nella prima gara dell’anno. Questa è la mia terza volta in South Australia. Mi piace molto questo posto. Mi piace ancora di più quando vinco come oggi. ”
Mario Prato
ORDINE D’ARRIVO
1 Marcel Kittel (Ger) Team Giant-Alpecin 1:02:41
2 Juan Jose Lobato (Spa) Movistar Team
3 Wouter Wippert (Ned) Drapac Professional Cycling
4 Chris Sutton (Aus) Team Sky
5 Heinrich Haussler (Aus) IAM Cycling
6 Gianni Meersman (Bel) Etixx – Quick-Step
7 Rudiger Selig (Ger) Team Katusha
8 Samuel Dumoulin (Fra) AG2R La Mondiale
9 Mark Renshaw (Aus) Etixx – Quick-Step
10 Greg Henderson (NZl) Lotto-Soudal
11 Niccolò Bonifazio (Ita) Lampre-Merida
12 Giacomo Nizzolo (Ita) Trek Factory Racing
13 Boris Vallee (Bel) Lotto-Soudal
14 Steele von Hoff (Aus) UniSA-Australia
15 Pavel Brutt (Rus) Tinkoff-Saxo
16 Barry Markus (Ned) Team LottoNL-Jumbo
17 Lasse Norman Hansen (Den) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
18 Marco Coledan (Ita) Trek Factory Racing
19 Lorenzo Manzin (Fra) FDJ.fr
20 Alexey Tsatevich (Rus) Team Katusha
21 Ruslan Tleubayev (Kaz) Astana Pro Team
22 Alex Howes (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
23 Jesper Hansen (Den) Tinkoff-Saxo
24 Timo Roosen (Ned) Team LottoNL-Jumbo
25 Jack Bauer (NZl) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
26 Silvan Dillier (Swi) BMC Racing Team
27 Daryl Impey (RSA) Orica GreenEdge
28 Koen de Kort (Ned) Team Giant-Alpecin
29 Enrique Sanz (Spa) Movistar Team
30 Laurens De Vreese (Bel) Astana Pro Team
31 Maarten Tjallingii (Ned) Team LottoNL-Jumbo
32 Tiago Machado (Por) Team Katusha
33 Luis León Sánchez Gil (Spa) Astana Pro Team
34 Gorka Izagirre Insausti (Spa) Movistar Team
35 Pablo Lastras Garcia (Spa) Movistar Team
36 Eros Capecchi (Ita) Movistar Team
37 Davide Malacarne (Ita) Astana Pro Team
38 Jérémy Roy (Fra) FDJ.fr
39 Thomas De Gent (Bel) Lotto-Soudal
40 Christophe Riblon (Fra) AG2R La Mondiale
41 Sam Bewley (NZl) Orica GreenEdge
42 Lars Boom (Ned) Astana Pro Team
43 Maxime Bouet (Fra) Etixx – Quick-Step
44 Martin Velits (Svk) Etixx – Quick-Step
45 Vicente Reynes Mimo (Spa) IAM Cycling
46 Adam Hansen (Aus) Lotto-Soudal
47 Julien Berard (Fra) AG2R La Mondiale
48 Yves Lampaert (Bel) Etixx – Quick-Step
49 Miles Scotson (Aus) UniSA-Australia
50 Cédric Pineau (Fra) FDJ.fr
51 Stef Clement (Ned) IAM Cycling
52 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team
53 Hayden Roulston (NZl) Trek Factory Racing
54 Mathew Hayman (Aus) Orica GreenEdge
55 Martin Elmiger (Swi) IAM Cycling
56 Simon Clarke (Aus) Orica GreenEdge
57 Rick Flens (Ned) Team LottoNL-Jumbo
58 Lieuwe Westra (Ned) Astana Pro Team
59 Martijn Keizer (Ned) Team LottoNL-Jumbo
60 Jussi Veikkanen (Fin) FDJ.fr
61 Bert-Jan Lindeman (Ned) Team LottoNL-Jumbo
62 Danilo Wyss (Sui) BMC Racing Team
63 Lars Bak (Den) Lotto-Soudal
64 David De La Cruz Melgarejo (Spa) Etixx – Quick-Step
65 Rubén Fernandez (Spa) Movistar Team
66 Peter Stetina (USA) BMC Racing Team
67 Rohan Dennis (Aus) BMC Racing Team
68 Sergey Lagutin (Uzb) Team Katusha
69 Martin Kohler (Swi) Drapac Professional Cycling
70 Christopher Juul Jensen (Den) Tinkoff-Saxo
71 Oliver Zaugg (Swi) Tinkoff-Saxo
72 Jordan Kerby (Aus) Drapac Professional Cycling
73 Arnold Jeannesson (Fra) FDJ.fr
74 Jarlinson Pantano (Col) IAM Cycling
75 Kristijan Durasek (Cro) Lampre-Merida
76 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo
77 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky
78 Campbell Flakemore (Aus) BMC Racing Team
79 Neil van der Ploeg (Aus) UniSA-Australia
80 Roger Kluge (Ger) IAM Cycling
81 Alexis Gougeard (Fra) AG2R La Mondiale
82 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale
83 Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team
84 Pieter Serry (Bel) Etixx – Quick-Step
85 Vladimir Isaychev (Rus) Team Katusha
86 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha
87 Michael Hepburn (Aus) Orica GreenEdge
88 Manuele Boaro (Ita) Tinkoff-Saxo
89 Nathan Haas (Aus) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
90 Eugenio Alafaci (Ita) Trek Factory Racing
91 Kenny De Haes (Bel) Lotto-Soudal 0:00:22
92 Maxim Belkov (Rus) Team Katusha 0:00:24
93 William Clarke (Aus) Drapac Professional Cycling
94 Ryder Hesjedal (Can) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
95 Alex Edmondson (Aus) UniSA-Australia
96 Cameron Meyer (Aus) Orica GreenEdge
97 Luke Durbridge (Aus) Orica GreenEdge
98 Robert Power (Aus) UniSA-Australia
99 Jack Haig (Aus) UniSA-Australia
100 Ian Stannards (GBr) Team Sky

Kittle ''battezza'' anche quest'anno la stagione professionistica (foto Tim de Waele/TDWSport.com)
18-01-2015
gennaio 18, 2015 by Redazione
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PEOPLE’S CHOICE CLASSIC
Il tedesco Marcel Kittel (Team Giant-Alpecin) si è imposto nella corsa australiana, circuito di Adelaide, percorrendo 51 Km in 1h02′41″, alla media di 48,817 km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Lobato e l’olandese Wippert. Miglior italiano Niccolò Bonifazio (Lampre-Merida), 11°.
VUELTA AL TÁCHIRA EN BICICLETA (Venezuela)
Il venezuelano Yonathan Monsalve Pertsinidis (Southeast) si è imposto nella decima ed ultima tappa, circuito di San Cristóbal, percorrendo 96 Km in 2h15′38″, alla media di 42,467 km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Rodríguez e di 2″ il russo Sveshnikov. Miglior italiano Matteo Busato (Southeast), 15° a 1′29”. Il venezuelano José Humberto Rujano Guillen (Gobernacion de Merida) si impone in classifica con 30” sul connazionale Murillo e 1′41” sul connazionale Delgado. Miglior italiano Emanuele Sella (Androni Giocattoli Venezuela), 27° a 31′29”
TOUR OF EGYPT
L’italiano Andrea Palini (Skydive Dubai Pro Cycling Team) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, circuito di Makady, percorrendo 121 Km in 2h54′40″, alla media di 41,565 km/h. Ha preceduto allo sprint il marocchino Abelouache e l’algerino Belmokhtar. Lo spagnolo Francisco Mancebo Pérez (Skydive Dubai Pro Cycling Team) si impone in classifica con 34” sul marocchino Haddi e 43” su Palini (unico italiano in gara).
17-01-2015
gennaio 18, 2015 by Redazione
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VUELTA AL TÁCHIRA EN BICICLETA (Venezuela)
Il venezuelano Nelson Camargo (Ona Idt Fona) si è imposto nella nona tappa, El Piñal – Casa del Padre, percorrendo 138,4 Km in 3h57′27″, alla media di 34,971 km/h. Ha preceduto di 34″ il connazionale (e fratello) Jonathan Camargo e di 49″ il connazionale José Humberto Rujano Guillen (Gobernacion de Merida). Miglior italiano Emanuele Sella (Androni Giocattoli Venezuela), 21° a 6′08”. Rujano Guillen è tornato leader della classifica con 31” sul connazionale Murillo e 1′38” sul connazionale Delgado. Miglior italiano Sella, 27° a 31′05”
TOUR OF EGYPT
Il marocchino Soufiane Haddi (Skydive Dubai Pro Cycling Team) si è imposto nella terza tappa, circuito di Makady, percorrendo 142 Km in 3h32′52″, alla media di 40,025 km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Andrea Palini (Skydive Dubai Pro Cycling Team) e il marocchino Mraouni. Lo spagnolo Francisco Mancebo Pérez (Skydive Dubai Pro Cycling Team) è ancora leader della classifica con 34” su Haddi e 47” sull’emiratese Mirza. Palini (unico italiano in gara) è 4° a 48″
16-01-2015
gennaio 17, 2015 by Redazione
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VUELTA AL TÁCHIRA EN BICICLETA (Venezuela)
Il venezuelano Juan Murillo (Loteria del Tachira) si è imposto nell’ottava tappa, San Antonio – Cerro Cristo Rey, percorrendo 117,1 Km in 3h08′21″, alla media di 37,303 km/h. Ha preceduto di 3″ il connazionale Rujano Guillén e di 5” il connazionale Galviz. Miglior italiano Emanuele Sella (Androni Giocattoli Venezuela), 39° a 11′20”. Murillo è ancora leader della classifica con 13” su Rujano Guillén e 1′07” su Galviz. Miglior italiano Sella, 32° a 25′54”
TOUR OF EGYPT
L’italiano Andrea Palini (Skydive Dubai Pro Cycling Team) si è imposto nella seconda tappa, Hurghada – Qina, percorrendo 150 Km in 3h52′54″, alla media di 38,643 km/h. Ha preceduto allo sprint l’emiratese Mirza Bahihammad e l’eritreo Haile. Lo spagnolo Francisco Mancebo Pérez (Skydive Dubai Pro Cycling Team) è ancora leader della classifica con 36” sul marocchino Haddi e 47” su Mirza. Palini (unico italiano in gara) è 4° a 50″
15-01-2015
gennaio 16, 2015 by Redazione
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VUELTA AL TÁCHIRA EN BICICLETA (Venezuela)
Il venezuelano John Navas (Kino Tachira) si è imposto nella settima tappa, Lobatera – Planta de Concafé, percorrendo 99 Km in 2h38′46″, alla media di 37,413 km/h. Ha preceduto di 2″ il connazionale Juan Murillo (Loteria del Tachira) e di 3” il connazionale Galviz. Miglior italiano Matteo Busato (Southeas), 58° a 1′23″. Murillo è il nuovo leader della classifica con 6” sul connazionale Rujano Guillén e 56” su Galviz. Miglior italiano Emanuele Sella (Androni Giocattoli Venezuela), 33° a 14′24”
TOUR OF EGYPT
Lo spagnolo Francisco Mancebo Pérez (Skydive Dubai Pro Cycling Team) si è imposto nella prima tappa, Al-Gouna – Ras Hgareb, percorrendo 155 Km in 4h25′56″, alla media di 34,971 km/h. Ha preceduto di 23″ l’italiano in gara Andrea Palini (Skydive Dubai Pro Cycling Team) e l’emiratese Mirza. Mancebo Pérez è il nuovo leader della classifica con 36” sul marocchino Haddi e 47” su Mirza. Palini (unico italiano in gara) è 4° a 50″
9 ARRIVI IN QUOTA INEDITI NELLA SOLITA VUELTA PER SCALATORI
Tante salite nella 70a edizione della Vuelta a España che scatterà sabato 22 agosto per concludersi a Madrid domenica 13 settembre, dopo 21 tappe e 3374 km. In programma una breve cronosquadre inaugurale, sei frazioni pianeggianti, una cronometro individuale e ben 13 tappe di media o alta montagna. Nove gli arrivi in quota, tutti inediti.
Non offrirà rivoluzioni rispetto al recente passato il percorso della Vuelta 2015, svelato quest’oggi a Madrid: nonostante due cronometro (una – brevissima – a squadre, una individuale), le sole sei tappe pianeggianti in programma lasceranno spazio a ben tredici frazioni di media o alta montagna, rendendo il terzo GT stagionale una corsa dichiaratamente per scalatori.
Le novità, assenti nell’impostazione del tracciato, non mancheranno tuttavia nella scelta dei finali delle singole frazioni: tutti i nove arrivi in salita saranno infatti inediti, anche se alcune scoperte dell’edizione 2015 (la 70a della serie) non sembrano, sulla carta, particolarmente intriganti.
Per il primo assaggio di salita basterà attendere la seconda tappa, quando, ventiquattro ore dopo la cronosquadre inaugurale da Puerto Banùs a Marbella (7.4 km), si farà tappa a Caminito del Rey, con traguardo collocato ai 560 metri dell’Alto de la Mesa. Un’ascesa non trascendentale, ma che potrà offrire al vinitore la chance di vestire di rosso almeno per un paio di giorni, trovandosi a precedere la facilissima Mijas – Malaga, prima occasione per i velocisti, e la Estepona – Vejer de la Frontera, con arrivo su uno strappo che renderà verosimilmente il finale questione per i Valverde e Gilbert del gruppo.
Un’altra frazione pianeggiante dal finale leggermente mosso fra Rota e Alcala de Guadaira lancerà quindi la corsa verso la prima sequenza di montagne, benché l’ascesa di Sierra de Cazorla, teatro del traguardo della 6a tappa, non sembri materiale da camosci. Ben diverso, invece, l’impatto che avrà sulla classifica l’Alto de Capileira, sede d’arrivo della 7a frazione, con oltre 20 km di ascesa ad una media del 5%, azzoppata dal lungo tratto pianeggiante che separa due tronconi non semplici.
Sabato 29 agosto offrirà una giornata di relativa calma, malgrado la doppia scalata alla Cresta del Gallo che animerà gli ultimi chilometri verso Murcia, in vista di un altro traguardo in quota, sul breve ma arcigno Alto Cumbre del Sol. Il tradizionale riposo del secondo lunedì verrà posticipato di ventiquattro ore, obbligando così i corridori a pedalare per il decimo giorno consecutivo, per altri 152 km tra Valencia e Borja, insaporiti dalla scalata all’Alto del Desierto de las Palmas, ai -23.
Il primo pit-stop della corsa dovrà essere sfruttato appieno dagli atleti, che mercoledì 2 settembre saranno chiamati ad affrontare la frazione regina della Vuelta: un contorto ghirigoro sulle strade andorrane che in appena 138 km (unica pecca di una frazione comunque magnifica) condenserà un colle di Categoria Especial, quattro di 1a e uno di 2a, con possibilità di recupero pressoché inesistenti fra un’ascesa e l’altra. Si comincerà con la Collada de Beixalis per finire con l’inedito Alto Els Cortals d’Encamp, a 2100 metri, affrontando nel mezzo Ordino, Rabassa, Gallina e Comella. Una tappa che promette di rivoluzionare la classifica, magnanimamente fatta seguire dalla facilissima frazione di Lleida, con la prima ed ultima asperità collocata a quasi 120 km dalla conclusione.
Grossi patemi non dovrebbe crearli nemmeno la pur nervosa 13a tappa, da Calatayud a Tarazona, chiamata a precedere un trittico d’alta quota che culminerà nella seconda tappa regina della Vuelta. La lunga ma dolce (ultimissimi chilometri a parte) ascesa di Fuente del Chivo fungerà da antipasto, sabato 5 settembre; l’indomani, la scalata all’Alto de Sobres chiamerà i big ad osare un po’ di più per guadagnare terreno, relegando le rampe più aspre al primo tratto di salita; i 184 km da Luarca all’Alto Ermita de Alba, infine, avranno nell’infilata Cobertoria – ascesa finale il trampolino di lancio ideale per attaccare a fondo, in coda ad una frazione forte di altri 5 (non durissimi) GPM.
Il secondo ed ultimo giorno di riposo, ancora fissato al martedì, precederà anch’esso una tappa cruciale; questa volta, si tratterà della prima ed unica cronometro inividuale, con partenza ed arrivo a Burgos, per 39 km di sola pianura. Un’occasione che gli specialisti dovranno sfruttare appieno, in vista di altri tre giorni favorevoli agli scalatori. La 18a tappa, fra Roa e Riaza, proporrà infatti il Puerto de la Quesera, ascesa di 1a categoria (classificazione forse opinabile, e non è la sola) a meno di 13 km dalla conclusione, mentre la diciannovesima, da Medina del Campo alla meravigliosa Avila, farà precedere l’insidioso finale dal pur non terribile Alto de Paramera. La ventesima, infine, offrirà un graditissimo ritorno sulle strade della Vuelta: quello delle tappe di alta montagna con arrivo in discesa, ormai in via di estinzione anche nelle altre grandi corse a tappe. Dopo la partenza da San Lorenzo de El Scorial, i corridori dovranno scavalcare Navacerrada, Morcuera (due volte) e Cotos prima di planare sul traguardo di Cercedilla, dove la classifica generale assumerà verosimilmente la sua forma definitiva, prima della passerella madrilena.
Sebbene non si possa parlare di percorso equilibrato, ci sentiamo di promuovere il tracciato, perlomeno tenendo conto della direzione che ormai da anni ha imboccato la Vuelta, sfortunatamente seguita anche dai due GT più importanti. Paradossalmente, anzi, proprio dalla corsa spagnola sono arrivate alcune scelte in controtendenza rispetto alla via dei chilometraggi ridotti e dell’affastellamento di arrivi in salita, spesso di dubbio interesse tecnico: sarà infatti la Vuelta il GT del 2015 con più frazioni oltre i 200 km, superando di una lunghezza, con le sue quattro, quelle dei concorrenti. Non solo, ma sarà ancora la Vuelta l’unica a proporre come ultima tappa di montagna una frazione senza traguardo in quota, laddove Giro e Tour affideranno i verdetti finali a Sestriere e Alpe d’Huez rispettivamente. Soltanto le prossime edizioni potranno dire se si tratti di un effettivo cambio di rotta o di una deviazione estemporanea.
Matteo Novarini

La tappa regina dell'edizione 2015, che si disputerà sulle strade del Principato d'Andorra (www.lavuelta.com)
14-01-2015
gennaio 15, 2015 by Redazione
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VUELTA AL TÁCHIRA EN BICICLETA (Venezuela)
Il venezuelano José Humberto Rujano Guillén (Gobernacion de Merida) si è imposto nella sesta tappa, La Fría (Ruta Panamericana) – La Grita, percorrendo 113,5 Km in 2h52′47″, alla media di 39,413 km/h. Ha preceduto di 3″ i connazionali Murillo e Ruiz. Miglior italiano Emanuele Sella (Androni Giocattoli Venezuela), 58° a 12′40″. Rujano Guillén è il nuovo leader della classifica con 3” su Murillo e 53” sul connazionale Galviz. Miglior italiano Sella, 42° a 12′50”
TOUR OF EGYPT
Il ruandese Valens Ndayisenga (Rwanda Karisimbi) si è imposto nel prologo, circuito di Hurghada, percorrendo 8 Km in 10′47″, alla media di 44,513 km/h. Ha preceduto di 9″ lo spagnolo Mancebo Pérez e di 12″ il ruandese Hadi. Unico italiano in gara Andrea Palini (Skydive Dubai Pro Cycling Team), 10° a 36″
13-01-2015
gennaio 14, 2015 by Redazione
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VUELTA AL TÁCHIRA EN BICICLETA (Venezuela)
Il venezuelano Carlos Gálviz (Androni Giocattoli Venezuela) si è imposto nella quinta tappa, Santa Cruz de Mora – Colón, percorrendo 158,1 Km in 3h59′31″, alla media di 39,605 km/h. Ha preceduto di 2″ i connazionali Rodriguez e Murillo. Miglior italiano Emanuele Sella (Androni Giocattoli Venezuela), 16° a 2″. Gálviz è il nuovo leader della classifica con 6” su Rodriguez e 8” su Murillo. Miglior italiano Sella, 19° a 12”

