03-07-2014

luglio 4, 2014 by Redazione  
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COURSE DE SOLIDARNOSC ET DES CHAMPIONS OLYMPIQUES (Polonia)

Il polacco Grzegorz Stepniak (CCC Polsat Polkowice) si è imposto nella terza tappa, Przedborz – Kielce, percorrendo 162,3 Km in 3h41′38″ alla media di 43,937 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli olandesi Te Brake e Johim Ariesen (Metec – TKH Continental Cyclingteam). Miglior italiano Davide Ballerini (Team Idea), 4°. Ariesen è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo del polacco Gradek e 2″ su Stepniak. Miglior italiano Ballerini, 6° a 7″.

TOUR 2013 & 2014: LE SARTING LIST A CONFRONTO

luglio 3, 2014 by Redazione  
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Mentre la carovana che andrà a comporre il “peloton” del 101° Tour de France comincia a radunarsi in quel di Leeds, andiamo ad esaminare il campo partenti dell’imminente Grande Boucle, ponendolo in parallelo con quella che fu la starting list della scorsa edizione, quella conquistata da Chris Froome, il britannico che anche quest’anno riveste i panni di grande favorito per il successo finale, accanto alo spagnolo Contador e al nostro Vincenzo Nibali.

TEAM SKY 2013: Christopher Froome, Edvald Boasson Hagen, Peter Kennaugh, Vasil Kiryienka, David López, Richie Porte, Kanstantin Siutsou, Ian Stannard, Geraint Thomas
TEAM SKY 2014: Christopher Froome, Bernhard Eisel, Vasil Kiryienka, David López, Mikel Nieve, Danny Pate, Richie Porte, Geraint Thomas, Xabier Zandio.

Per il secondo anno consecutivo Froome si presenta come l’uomo da battere e arriva al Tour con una squadra che si è rinforzata in montagna con Nieve, senz’altro più competitivo di Kennaugh, anche se rispetto al 2013 c’è qualche dubbio sulla condizione di Porte, reduce da problemi fisici e da un Giro del Delfinato con alti e bassi; gli innesti di Eisel, Pate e Zandio, al posto di Boasson Hagen, Stannard e Siutsou, non spostano più di tanto gli equilibri sebbene il secondo terzetto abbia forse qualcosina in più; ma è appunto la presenza di Nieve che fa sì che la formazione del 2014 si possa considerare leggermente superiore.

CANNONDALE 2013: Peter Sagan, Maciej Bodnar, Alessandro De Marchi, Edward King, Kristijan Koren, Alan Marangoni, Moreno Moser, Fabio Sabatini, Brian Vandborg
CANNONDALE 2014: Peter Sagan, Maciej Bodnar, Edward King, Kristijan Koren, Marco Marcato, Alessandro De Marchi, Jean-Marc Marino, Fabio Sabatini, Elia Viviani.

Così come un anno fa, sarà al via una formazione che punterà quasi esclusivamente a conquistare vittorie di tappa e la maglia verde con Sagan, essendo priva di uomini di classifica (sebbene De Marchi potrà provare a fare qualcosa in montagna). L’arma in più per lo slovacco rispetto alla passata stagione potrà essere un Viviani deludente al Giro d’Italia ma apparso ritrovato al recente Giro di Slovenia: è la presenza del veronese che fa sì che la compagine del 2014 abbia una lieve preferenza.

LOTTO BELISOL 2013: Jurgen Van Den Broeck, Lars Ytting Bak, Bart De Clercq, André Greipel, Adam Hansen, Gregory Henderson, Jurgen Roelandts, Marcel Sieberg, Frederik Willems
LOTTO BELISOL 2014: Jurgen Van Den Broeck, Lars Ytting Bak, Bart De Clercq, Tony Gallopin, André Greipel, Adam Hansen, Gregory Henderson, Jurgen Roelandts, Marcel Sieberg.

Come di consueto Van den Broeck punterà a piazzarsi nei primi 5 in classifica generale e sarà spalleggiato in montagna da De Clercq mentre il resto della formazione è costruito per le volate di Greipel; l’unico cambio rispetto al 2013 è quello di Willems rimpiazzato da Gallopin ovvero da un corridore veloce ma in grado di dire la sua anche nelle tappe di media montagna. E’ lui a far sì che la formazione attuale abbia qualcosa in più di quella di un anno fa.

BMC 2013: Cadel Evans, Brent Bookwalter, Marcus Burghardt, Philippe Gilbert, Amaël Moinard, Steve Morabito, Manuel Quinziato, Michael Schar, Tejay Van Garderen
BMC 2014: Tejay Van Garderen, John Darwin Atapuma, Greg Van Avermaet, Marcus Burghardt, Amaël Moinard, Daniel Oss, Michael Schar, Peter Stetina, Peter Velits.

In questa stagione Van Garderen ha avuto un avvicinamento al Tour a fari spenti, ma chissà che questo non sia un vantaggio per lui rispetto a un 2013 in cui aveva brillato al Giro di California e al Giro di Svizzera per poi mancare l’appuntamento da protagonista alla Grande Boucle; lo statunitense non avrà questa volta al fianco un co-capitano come Evans, che comunque era reduce da un dispendioso Giro d’Italia, ma può contare su solidi luogotenenti in montagna come Atapuma, Stetina e Velits mentre Van Avermaet ricoprirà il ruolo di cacciatore di tappe, che nel 2013 era di Gilbert. Nel complesso le due formazioni si equivalgono.

RADIOSHACK 2013: Andy Schleck, Jan Bakelants, Laurent Didier, Tony Gallopin, Markel Irizar, Andreas Klöden, Maxime Monfort, Jens Voigt, Haimar Zubeldia
TREK 2014: Andy Schleck, Matthew Busche, Fabian Cancellara, Markel Irizar, Danny Van Poppel, Gregory Rast, Fränk Schleck, Jens Voigt, Haimar Zubeldia.

Non è chiaro chi tra i due fratelli Schleck e Zubeldia sarà il leader per quanto riguarda la classifica generale, dal momento che il basco può puntare al massimo a chiudere nella top ten, mentre Andy è reduce da un Giro di Svizzera in cui ha dimostrato meno rispetto a un 2013 in cui, sia pure tra alti e bassi, era stato dignitoso anche alla Grande Boucle. Fränk, dal canto suo, ha combinato poco o nulla in questa stagione. Tutto sommato davano più garanzie Klöden e Monfort così come in chiave successi di tappa ne davano di più Bakelants e Gallopin rispetto a un Cancellara che arriva al Tour in ritardo di condizione, senza dimenticare che l’eterno Voigt e lo stesso Zubeldia avranno un anno in più sulle spalle. Solo in volata la formazione attuale è più competitiva rispetto a quella di un anno fa grazie a Van Poppel, ma nel complesso quella del 2013 si lascia preferire.

EUROPCAR 2013: Pierre Rolland, Yukiya Arashiro, Jérôme Cousin, Cyril Gautier, Yohann Gène, Davide Malacarne, Kévin Réza, David Veilleux, Thomas Voeckler
EUROPCAR 2014: Thomas Voeckler, Yukiya Arashiro, Bryan Coquard, Cyril Gautier, Yohann Gène, Alexandre Pichot, Perrig Quéméneur, Kévin Réza, Pierre Rolland.

Come avviene da quattro anni a questa parte la formazione francese sarà imperniata su Voeckler e Rolland, anche se il primo inizia ad avere una certa età e non ha brillato in questa stagione mentre sul secondo, che comunque un anno fa era stato condizionato nella preparazione da un problema al ginocchio e per questo non era riuscito a fare classifica, pesa l’incognita di un Giro corso da protagonista che potrebbe quindi nuovamente impedirgli di giocarsi una top ten nella generale e costringerlo a puntare solo ai successi di tappa e alla maglia a pois. Per il resto la compagine del 2014 perde qualcosa in montagna per la mancata convocazione di Malacarne ma guadagna in volata grazie a Coquard, sebbene difficilmente il giovane francese possa andare oltre qualche piazzamento. In ogni caso sostanziale parità tra le due formazioni.

ASTANA 2013: Janez Brajkovic, Assan Bazayev, Jakob Fuglsang, Enrico Gasparotto, Francesco Gavazzi, Andrey Kashechkin, Fredrik Kessiakoff, Alexey Lutsenko, Dmitriy Muravyev
ASTANA 2014: Vincenzo Nibali, Jakob Fuglsang, Andriy Grivko, Dmitriy Gruzdev, Maxim Iglinskiy, Tanel Kangert, Michele Scarponi, Alessandro Vanotti, Lieuwe Westra.

Non c’è molto da dire nel senso che l’innesto di Nibali, sul podio in 5 degli ultimi 6 grandi giri disputati, innalza di molto il livello di competitività della formazione attuale rispetto a un 2013 in cui i leader erano Brajkovic, che al di là del precoce ritiro difficilmente avrebbe chiuso nella top ten della generale, e Fuglsang, che dovrà svolgere ora il ruolo di luogotenente per il siciliano al pari di uno Scarponi apparso ritrovato ai campionati italiani e di Kangert. Inoltre due cacciatori di tappe come Gasparotto e Gavazzi vengono rimpiazzati ad due atleti altrettanto validi come Grivko e Westra, reduce da un grande Giro del Delfinato e che, se in giornata, è capace di dire la sua anche in montagna. Netta, quindi, la superiorità della formazione attuale.

FDJ 2013: Thibaut Pinot, William Bonnet, Nacer Bouhanni, Pierrick Fédrigo, Murilo Fischer, Alexandre Geniez, Arnold Jeannesson, Jérémy Roy, Arthur Vichot
FDJ 2014: Thibaut Pinot, William Bonnet, Mickaël Delage, Arnaud Démare, Arnold Jeannesson, Mathieu Ladagnous, Cédric Pineau, Jérémy Roy, Arthur Vichot.

Dopo la delusione di un anno fa, cui è seguito comunque un riscatto alla Vuelta, sarà nuovamente Pinot l’uomo di classifica sebbene i problemi fisici avuti al Giro di Svizzera potrebbero incidere in negativo. Il francese potrà contare in montagna su Jeannesson, anche se non c’è un terzo uomo da salita all’altezza di Geniez, mentre Roy e Vichot punteranno alle tappe intermedie e Démare ricoprirà in volata il ruolo che era stato dell’amico-rivale Bouhanni nel 2013. In ogni caso l’assenza di Geniez fa sì che la formazione del 2013 si lasci lievemente preferire

AG2R 2013: Jean-Christophe Péraud, Romain Bardet, Maxime Bouet, Samuel Dumoulin, Hubert Dupont, John Gadret, Blel Kadri, Sébastien Minard, Christophe Riblon
AG2R 2014: Jean-Christophe Péraud, Romain Bardet, Mikaël Cherel, Samuel Dumoulin, Ben Gastauer, Blel Kadri, Sébastien Minard, Matteo Montaguti, Christophe Riblon.

Gli uomini faro di questa formazione saranno ancora una volta Riblon, sul quale le aspettative sono cresciute dopo l’exploit all’Alpe d’Huez (al di là delle prestazioni non brillanti di questa stagione, se si eccettua la lunga fuga all’Amstel Gold Race), Bardet, che con un anno in più di esperienza e con l’ottima performance al Giro del Delfinato punta forte a chiudere nella top ten, e Péraud che, invece, difficilmente potrà fare classifica per via di un’età che inizia a farsi sentire e di un avvicinamento al Tour travagliato. Va detto che Cherel, Gastauer e Montaguti non sono all’altezza di Gadret, Dupont e Bouet in montagna, nè sono atleti in grado di andare a caccia di successi parziali nelle frazioni meno impegnative ed è per questo che la compagine del 2013 aveva qualcosa in più.

SAXO-TINKOFF 2013: Alberto Contador, Daniele Bennati, Jesús Hernández, Roman Kreuziger, Benjamín Noval, Sérgio Paulinho, Nicolas Roche, Michael Rogers, Matteo Tosatto
TINKOFF-SAXO 2014: Alberto Contador, Daniele Bennati, Jesús Hernández, Rafal Majka, Michael Mørkøv, Sérgio Paulinho, Nicolas Roche, Michael Rogers, Matteo Tosatto.

Dopo un 2012 in cui aveva vinto la Vuelta più con il cuore che con le gambe e un 2013 sotto tono Contador sembra tornato finalmente quello dei giorni migliori, ma non potrà contare su Kreuziger che verrà sostituito da un Majka che ha speso molto al Giro d’Italia e difficilmente potrà avere la stessa condizione che aveva il ceco un anno fa. Il resto della formazione, se si eccettua l’ininfluente avvicendamento tra Noval e Mørkøv, è identico ma a compensare l’assenza di Kreuziger potrà esserci Roche, che ha disputato il Giro in preparazione al Tour e arriva alla Grande Boucle decisamente più in palla di un anno fa, come dimostra il successo alla Route du Sud. Pertanto le due formazioni, comunque, si equivalgono.

KATUSHA 2013: Joaquim Rodríguez, Pavel Brutt, Alexander Kristoff, Aliaksandr Kuchynski, Alberto Losada, Daniel Moreno, Gatis Smukulis, Yuri Trofimov, Eduard Vorganov
KATUSHA 2014: Joaquim Rodríguez, Vladimir Isaychev, Alexander Kristoff, Luca Paolini, Alexander Porsev, Egor Silin, Gatis Smukulis, Simon Spilak, Yuri Trofimov.

Un anno fa la formazione era costruita su Rodríguez che puntava alla classifica con i fedelissimi Moreno e Losada a spalleggiarlo mentre ora “Purito”, dopo la caduta che l’ha costretto al ritiro dal Giro d’Italia, arriva al Tour per tentare di vincere una tappa e affinare la gamba in vista della Vuelta, che diviene il suo vero appuntamento della seconda parte di stagione. A tentare di chiudere nella top ten sarà Trofimov, un anno fa non al meglio in quanto reduce dal Giro, con Spilak pronto a dire anch’egli la sua in montagna mentre Kristoff, sul quale le aspettative sono cresciute dopo il successo alla Sanremo, punterà alle volate e avrà l’appoggio di Isaychev, Paolini e Porsev. Il fatto che Rodríguez non sia al 100% fa sì che la compagine del 2013 abbia qualcosa in più.

MOVISTAR 2013: Alejandro Valverde, Andrey Amador, Jonathan Castroviejo, Rui Alberto Faria Da Costa, Imanol Erviti, José Iván Gutiérrez, Rubén Plaza, Nairo Quintana, José Joaquín Rojas
MOVISTAR 2014: Alejandro Valverde, Imanol Erviti, John Gadret, Jesús Herrada, Beñat Intxausti, Ion Izagirre, Rubén Plaza, José Joaquín Rojas, Giovanni Visconti.

Nel 2013 la compagine di Unzué si è presentata al via con due capitani come Valverde e Quintana e un luogotenente come Rui Costa, mentre ora sarà solo il murciano, apparso comunque mai così tirato a lucido come in questa stagione, a tentare di centrare per la prima volta il podio nella generale. I vari Gadret, Herrada, Izagirre e Intxausti, sebbene in questa stagione si sia visto poco, e lo stesso Visconti sono comunque gregari di qualità, ma le assenze di Rui Costa e Quintana pesano e pertanto la formazione di un anno fa era superiore

COFIDIS 2013: Rein Taaramäe, Yoann Bagot, Jérôme Coppel, Egoitz García, Christophe Le Mével, Guillaume Levarlet, Luis Ángel Maté, Rudy Molard, Daniel Navarro
COFIDIS 2014: Daniel Navarro, Nicolas Edet, Egoitz García, Cyril Lemoine, Luis Ángel Maté, Rudy Molard, Adrien Petit, Julien Simon, Rein Taaramäe.

Dopo il 9° posto, sia pure arrivato grazie a due fughe, sarà ancora Navarro a tentare di fare classifica mentre Taaramäe, al di là di una buona prestazione al Giro di Turchia nel mese di maggio, non sembra più in grado di essere competitivo in montagna. Nel complesso la formazione del 2013 aveva qualcosa in più quando la strada saliva con i vari Bagot, Coppel e Le Mével, mentre quella attuale ha qualcosa in più nelle frazioni meno impegnative, grazie a Petit e Simon, e dunque il giudizio è di sostanziale parità tra le due compagini

LAMPRE-MERIDA 2013: Damiano Cunego, Matteo Bono, Davide Cimolai, Elia Favilli, Roberto Ferrari, Adriano Malori, Manuele Mori, Przemyslaw Niemiec, José Rodolfo Serpa
LAMPRE-MERIDA 2014: Rui Alberto Faria Da Costa, Davide Cimolai, Kristijan Durasek, Chris Horner, Sacha Modolo, Nélson Oliveira, Maximiliano Ariel Richeze, José Rodolfo Serpa, Rafael Valls Ferri.

Nel 2013 Niemiec e Cunego erano reduci rispettivamente dal 6° posto al Giro d’Italia e da discrete prestazioni al Giro del Delfinato e, dunque, ce li si attendeva protagonisti in alta montagna ma non certo quanto lo possano essere Horner (sebbene lo statunitense, apparso comunque non così lontano dalla miglior condizione in Slovenia, non punterà alla classifica quanto a vincere una tappa e a preparare al meglio la Vuelta) e soprattutto un Rui Costa reduce dal terzo trionfo consecutivo al Giro di Svizzera e a caccia di un piazzamento nei primi 10 nella generale. Gli innesti di Durasek e Valls, che vanno ad affiancare il solido Serpa, fanno salire la qualità media in montagna così come sale anche quella per quanto riguarda gli arrivi in volata, con Modolo che dovrebbe essere più competitivo di Ferrari e che, oltre che da Cimolai, sarà supportato anche da Richeze. Se teniamo conto, infine, che Malori era arrivato al Tour un anno fa in condizione precaria la formazione del 2014 è nettamente superiore.

OMEGA-QUICK STEP 2013: Mark Cavendish, Sylvain Chavanel, Michal Kwiatkowski, Tony Martin, Jérome Pineau, Gert Steegmans, Niki Terpstra, Matteo Trentin, Peter Velits
OMEGA-QUICK STEP 2014: Mark Cavendish, Jan Bakelants, Michal Golas, Michal Kwiatkowski, Tony Martin, Alessandro Petacchi, Mark Renshaw, Niki Terpstra, Matteo Trentin.

Così come avvenuto un anno fa, quella belga è una formazione Cavendish-centrica anche se dopo l’11° posto di un anno fa e le brillanti prestazioni in primavera ci si attendono ottime cose in classifica generale da Kwiatkowski che, però, non sembra arrivare al Tour in grande condizione. Il secondo uomo da salita sarà Bakelants, brillantissimo un anno fa, che può essere messo sullo stesso piano di Peter Velits mentre Martin, al di là della grande prestazione al Giro di Svizzera, non punterà alla generale quanto all’unica tappa a cronometro; inoltre manca un cacciatore di tappe come Chavanel ma in compenso Cavendish avrà un uomo in più al suo fianco nelle volate con Petacchi e Renshaw in luogo del solo Steegmans. Considerando le aspettative su Kwiatkowski, che sono aumentate, possiamo attribuire una lieve preferenza alla compagine attuale

BELKIN 2013: Lars Boom, Robert Gesink, Tom Leezer, Bauke Mollema, Lars Petter Nordhaug, Bram Tankink, Laurens Ten Dam, Sep Vanmarcke, Maarten Wynants
BELKIN 2014: Bauke Mollema, Lars Boom, Stef Clement, Laurens Ten Dam, Steven Kruijswijk, Tom Leezer, Bram Tankink, Sep Vanmarcke, Maarten Wynants.

Pochi cambiamenti rispetto a un anno fa per la formazione olandese con Mollema che tenterà di migliorare il 6° posto dello scorso Tour e Ten Dam che gli resterà al suo fianco in alta montagna, mentre il terzo uomo da salita sarà Kruijswijk, che può essere messo sullo stesso piano del Gesink reduce dal Giro e pertanto non al top della condizione del 2013. L’altro cambio è quello tra Nordhaug e un Clement ottimo cronoman ma cresciuto molto anche in salita nelle ultime stagioni, che potrà dare un contributo superiore a quello del norvegese: pertanto la formazione del 2014 è leggermente superiore

GARMIN-SHARP 2013: Ryder Hesjedal, Jack Bauer, Thomas Danielson, Rohan Dennis, Daniel Martin, David Millar, Ramunas Navardauskas, Andrew Talansky, Christian Vandevelde
GARMIN-SHARP 2014: Andrew Talansky, Janier Alexis Acevedo, Jack Bauer, Alex Howes, Benjamin King, Sebastian Langeveld, Ramunas Navardauskas, Tom-Jelte Slagter, Johan Van Summeren.

Quella del 2013 era una formazione votata interamente o quasi alla montagna con Hesjedal, sebbene fosse reduce dai ritiri al Giro d’Italia e poi al Tour de Suisse, Daniel Martin e Talansky tutti a caccia di un buon piazzamento nella generale, supportati dai vari Danielson e Dennis. Ora sarà il solo Talansky, che dopo aver vinto al Delfinato può sognare addirittura il podio (anche se sembra più realistico un piazzamento nei 10 o magari nei 5), a fare classifica con la novità Acevedo, reduce da un buon Giro di Svizzera, a supportarlo quando la strada sale. In compenso nella formazione attuale ci sono cacciatori di tappe di qualità come Langeveld e Slagter, senza dimenticare Navardauskas che, a differenza di un anno fa, non avrà il Giro nelle gambe e dovrebbe pertanto avere una condizione superiore. Pertanto possiamo dare un giudizio di parità tra le due formazioni

ORICA-GREENEDGE 2013: Simon Gerrans, Michael Albasini, Simon Clarke, Matthew Goss, Daryl Impey, Brett Lancaster, Cameron Meyer, Stuart O’Grady, Svein Tuft
ORICA-GREENEDGE 2014: Simon Gerrans, Michael Albasini, Simon Clarke, Luke Durbridge, Matthew Hayman, Jens Keukeleire, Michael Matthews, Svein Tuft, Simon Yates.

La formazione australiana sarà ancora una volta votata ai successi parziali con Gerrans e Albasini nelle tappe intermedie e con Matthews che prende il posto di Goss come velocista; i due che tenteranno di fare qualcosa in montagna sono, invece, Clark e un Simon Yates che, sebbene non abbia il talento del fratello Adam, vale più di Cameron Meyer e per questo la formazione del 2014 ha una lievissima preferenza.

ARGOS-SHIMANO 2013: John Degenkolb, Roy Curvers, Koen De Kort, Tom Dumoulin, Johannes Fröhlinger, Simon Geschke, Marcel Kittel, Albert Timmer, Tom Veelers
GIANT-SHIMANO 2014: Marcel Kittel, Roy Curvers, John Degenkolb, Dries Devenyns, Tom Dumoulin, Cheng Ji, Koen De Kort, Albert Timmer, Tom Veelers.

La formazione ricalca in gran parte quella di un anno fa ma le aspettative su Kittel sono decisamente cresciute dopo che ha dominato gli sprint della scorsa edizione della Grande Boucle e anche quelli delle tappe irlandesi del Giro d’Italia, prima di essere costretto al ritiro. Ad essere cresciute sono anche le aspettative su Dumoulin, reduce da un ottimo Giro di Svizzera e in grado di dire la sua sia nella crono di Périgueux, sia nelle frazioni di media montagna. La preferenza va pertanto alla compagine attuale.

EUSKALTEL 2013: Igor Antón, Mikel Astarloza, Gorka Izagirre, Ion Izagirre, Juan José Lobato, Mikel Nieve, Juan José Oroz, Rubén Pérez, Romain Sicard.
IAM CYCLING 2014: Sylvain Chavanel, Martin Elmiger, Mathias Frank, Heinrich Haussler, Reto Hollenstein, Roger Kluge, Jérome Pineau, Sebastien Reichenbach, Marcel Wyss.

Saranno Frank e il giovane Reichenbach gli uomini di classifica della Iam Cycling ma difficilmente riusciranno ad avere lo stesso rendimento in montagna di Antón e Nieve anche perchè Frank ha probabilmente incentrato la preparazione sul Giro di Svizzera e dovrebbe calare di condizione al Sud. Anche per quanto riguarda il resto della formazione la “defunta” Euskaltel ha qualcosa di più in salita con Astarloza e i fratelli Izagirre in luogo del solo Wyss per la Iam Cycling; ma, in compenso la formazione elvetica può contare su un eccellente cacciatore di tappe come Chavanel e su un Haussler che in volata ha qualcosa in più di Lobato. Ciò nonostante la preferenza va, sia pure di misura, alla Euskaltel.

VACANSOLEIL 2013: Wouter Poels, Kris Boeckmans, Thomas De Gendt, Juan Antonio Flecha, Johnny Hoogerland, Sergey Lagutin, Boy Van Poppel, Danny Van Poppel, Lieuwe Westra
NETAPP-ENDURA 2014: Leopold König, Jan Bárta, David De La Cruz, Zakkari Dempster, Bartosz Huzarski, Tiago Machado, José Mendes, Andreas Schillinger, Paul Voss.

Per quanto riguarda la classifica generale König, reduce dal 9° posto all’ultima Vuelta e da buone prestazioni al Giro del Delfinato, offre più garanzie di quante ne davano Poels e De Gendt, senza dimenticare un talento inespresso ma comunque in grado di dire la sua quando la strada sale come Machado e lo stesso Mendes, anch’egli autore di buone prestazioni in montagna alla Vuelta 2013. A livello di cacciatori di tappe, però, la Vacansoleil aveva qualcosa in più con Boeckmans e i fratelli Van Poppel per quanto riguarda gli arrivi in volata e con Flecha, Hoogerland e soprattutto Westra per le frazioni intermedie, rispetto ai quali i vari Bárta e Huzarski non sembrano di pari livello. Pertanto la preferenza va alla compagine olandese.

SOJASUN 2013: Brice Feillu, Anthony Delaplace, Julien El Fares, Jonathan Hivert, Cyril Lemoine, Jean-Marc Marino, Maxime Méderel, Julien Simon, Alexis Vuillermoz
BRETAGNE-SECHE 2014: Brice Feillu, Jean-Marc Bideau, Anthony Delaplace, Romain Feillu, Armindo Fonseca, Arnaud Gérard, Florian Guillou, Benoît Jarrier, Florian Vachon.

Arriviamo infine alla Bretagne-Séché che sarà presumibilmente la squadra materasso di questo Tour, così come lo è stata la Sojasun nel 2013. Per entrambe l’uomo più competitivo in montagna è sulla carta Brice Feillu che non sembra più comunque in grado di ripetere quanto fatto nel 2009, quando si aggiudicò la tappa pirenaica di Andorra Arcalis, mentre per quanto riguarda le volate suo fratello Romain ha sulla carta qualcosa in più sia di Hivert, sia di Simon. Nel complesso in ogni caso la Bretagne-Séché schiera in gran parte degli illustri sconosciuti e sembra avere meno qualità media della Sojasun che, pertanto, si lascia preferire.

Marco Salonna

Il peloton del Tour 2013 (foto Getty)

Il 'peloton' del Tour 2013 (foto Getty)

02-07-2014

luglio 3, 2014 by Redazione  
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COURSE DE SOLIDARNOSC ET DES CHAMPIONS OLYMPIQUES (Polonia)

Due tappe disputate nella prima giornata.
Il mattino, il polacco Konrad Dabkowski (Active Jet Team) si è imposto nella prima tappa, Lodz – Sulejów, percorrendo 115,5 Km in 2h26′21″ alla media di 47,352 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Ariesen e l’italiano Davide Ballerini (Team Idea). Dabkowski è il primo leader della classifica con 2″ su Ariesen e 3″ sul polacco Kamil Gradek (BDC – Marcpol Team). Miglior italiano Ballerini, 4° a 4″.
Nel pomeriggio, Gradek si è imposto nella seconda tappa, Zdunska Wola – Sieradz, percorrendo 82,3 Km in 1h42′36″ alla media di 48,129 Km/h. Ha preceduto allo sprint Ariesen e Dabkowski. Miglior italiano Matteo Collodel (Team Idea), 7°. Gradek è il nuovo leader della classifica con 4″ su Ariesen e Dabkowski. Miglior italiano Ballerini, 6° a 10″.

NIBALI E I SUOI FRATELLI. SORPRESE E CONFERME IN GIRO PER IL MONDO

giugno 30, 2014 by Redazione  
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L’ultimo week end di Giugno è riservato tradizionalmente ai Campionati Nazionali. Diamo una rapida scorsa dei titoli assegnati, con un occhio particolare a quello che è successo nel Vecchio Continente in vista del Tour de France 2014 che scatterà sabato prossimo da Leeds.

Dando uno sguardo agli altri Campionati Nazionali di ciclismo su strada, dobbiamo dire che se in Italia Nibali ha vinto da favorito, non sempre è andata allo stesso modo nel resto dell’Europa. In Francia, precisamente a Futuroscope, la corsa si è decisa negli ultimi 3 km, quando un deciso scatto di Julien Antomarchi, che lo portava ad avere quasi 20 secondi di vantaggio sul resto del gruppo, illudeva il ciclista della Pomme Marseille che veniva tradito da una curva a destra ai meno 1800 metri dal traguardo, nella quale cadeva e doveva dire addio ai sogni di gloria. Ne approfittava il treno della FDJ.fr, che già lanciatissimo dava ai due capitani Démare e Bouhanni la possibilità di sfidarsi all’arma bianca nel rettilineo finale. La vittoria arrideva a Démare, mentre un arrabbiatissimo Bouhanni, parecchio scuro in volto nel post gara, doveva accontentarsi del secondo posto. In Germania, precisamente a Baunatal, scatti e controscatti animavano la corsa nel finale; alla fine anche qui si giungeva in volata con Andrè Greipel che bissava il successo dello scorso anno battendo John Degenkolb. Anche a Wielsbeke, in Belgio, la Lotto Belisol ha fatto la voce grossa nel finale, prima nel gruppetto di testa di sette ciclisti, in cui era la squadra messa meglio con tre atleti (Stig Broeckx, Kris Boeckmans e Kenny De Haes), e poi nel finale, quando ripresa la fuga all’ultimo chilometro era Jens Debusschere a prevalere su Roy Jans (Wanty – Groupe Gobert) e Tom Boonen (Omega Pharma). In Olanda Sebastian Langeveld (Garmin Sharp) riesce finalmente, dopo innumerevoli piazzamenti nella top ten, a vincere il suo primo campionato nazionale grazie ad una decisa azione nel finale, che lo ha portato ad alzare le braccia tutto solo sul traguardo di Ootmarsum. In seconda posizione Niki Terpstra (Omega Pharma) regolava il gruppo formato da una ventina di ciclisti a una trentina di secondi. In Spagna dominio Movistar, con Ion Izagirre che batteva in volata Alejandro Valverde, fresco vincitore della prova nazionale a cronometro, al termine di una gara piuttosto interessante perchè venivano coperti 11 giri del circuito di Ponferrada, che a settembre ospiterà i campionati del mondo. Altro dominio targato SKY – e chi altrimenti – in Inghilterra dove a Monmouthshire Peter Kennaugh ha la meglio sul compagno di squadra Ben Swift, mentre Simon Yates (Orica GreenEDGE) è terzo, quasi chiuso in una morsa dagli altri due uomini SKY Luke Rowe e Josh Edmondson, giunti rispettivamente quarto e quinto. A Roggliswil, in Svizzera, vittoria per Martin Elmiger (IAM Cycling), che ha la meglio in una combattuta volata a tre su Michael Albasini (Orica GreenEDGE) e Steve Morabito (BMC). Dopo la maglia rosa della prima tappa al Giro, sul traguardo di Lac-Mégantic Svein Tuft (Orica GreenEDGE) indossa quella di campione nazionale canadese, al termine di una fuga solitaria di oltre 100 km. In Russia la vittoria va a Alexander Porsev (Katusha) che sul traguardo di Tula batte il compagno di squadra Vladimir Gusev. A Slavkov u Brna, Repubblica Ceca, si è svolto il campionato valido anche per gli atleti della vicina Repubblica Slovacca, questi ultimi vinti con nonchalance da Peter Sagan, al suo terzo titolo nazionale su strada consecutivo, mentre per i primi la vittoria va al talento dell’Omega Pharma Zdenek Stybar. In Portogallo (Sabugal), il titolo nazionale viene conquistato da Nelson Oliveira (Lampre); Riccardo Zoidl (Trek) fa il bis in Austria (Igls) mentre in Slovenia (Gabrje) il favorito Mezgec (Giant Shimano) deve cedere il titolo al non più giovanissimo Matej Mugerli dell’Adria Mobil. Facce e nomi nuovi in Scandinavia: in Norvegia (Eidsvoll) vince Tormod Hausken Jacobsen (Team Oster Hus – Ridley), in Danimarca (Faaborg) è il promettente Michael Valgren Andersen (Tinkoff Saxo) ad avere la meglio sugli avversari. Alcuni di questi ciclisti li vedremo all’opera al Tour de France che inizierà tra meno di una settimana, a cominciare dal nostro Vincenzo Nibali che dovrà tenere alta la bandiera tricolore e magari farla rispolverare agli italiani che l’hanno messa da parte dopo la cocente eliminazione della nazionale di calcio ai Mondiali in Brasile.

Giuseppe Scarfone

La dominatrice Movistar in azione nel campionato nazionale spagnolo, uno dei più interessanti tra quelli in programma perchè proponeva undici tornate del circuito dei prossimi campionati del mondo (www.elpedaldefrodo.com)

La dominatrice Movistar in azione nel campionato nazionale spagnolo, uno dei più interessanti tra quelli in programma perchè proponeva undici tornate del circuito dei prossimi campionati del mondo (www.elpedaldefrodo.com)

29-06-2014

giugno 30, 2014 by Redazione  
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CAMPIONATI NAZIONALI ITALIANI DI CICLISMO A CRONOMETRO

Adriano Malori (Movistar Team) si è imposto nel campionato italiano a cronometro, Taio – Malè, percorrendo 40,9 Km in 51′26″ alla media di 47,712 Km/h. Ha preceduto di 1′09″ Dario Cataldo (Team Sky) e di 2′40″ Alan Marangoni (Cannondale Pro Cycling Team).

CAMPIONATI NAZIONALI ITALIANI DI CICLISMO SU STRADA U23 (La Ciociarissima)

Simone Sterbini* (Team Pala Fenice) si è imposto nel campionato italiano su strada U23, circuito di Sora, percorrendo 183 Km in 4h27′07″ alla media di 41,106 Km/h. Ha preceduto allo sprint Simone Andreetta* (Zalf Euromobil Désirée Fior) e Luca Chirico (Mg.Kvis – Wilier – Trevigiani – Norda)

*dilettante

CAMPIONATI NAZIONALI ITALIANI DI CICLISMO SU STRADA DONNE

Elena Cecchini (Estado de México – Faren) si è imposta nel campionato italiano su strada donne, circuito di Varese, percorrendo 70,1 Km in 2h29′08″ alla media di 28,203 Km/h. Ha preceduto allo sprint Valentina Scandolara (Orica – AIS) e Maria Giulia Confalonieri (Estado de México – Faren)

CAMPIONATI NAZIONALI STRANIERI

Gran Bretagna: Kennaugh (strada), Wiggins (crono)
Canada: Tuft (strada e crono)
Spagna: Jon Izagirre Insausti (strada), Valverde (crono)
Francia: Démare (strada), Sylvain Chavanel (crono)
Belgio: Debusschere (strada), Vandewalle (crono)
Germania: Greipel (strada), Martin (crono)
Paesi Bassi: Langeveld (strada), Dumoulin (crono)
Svizzera: Elmiger (strada), Cancellara (crono)
Danimarca: Valgren Andersen (strada), Quaade (crono)
Norvegia: Jacobsen (strada), Borgersen (crono)
Portogallo: Oliveira (strada e crono)
Russia: Porsev (strada), Vorobyev (crono)
Austria: Zoidl (strada), Brändle (crono)
Slovenia: Mugerli (strada)
Croazia: Rogina (strada), Maltar (crono)
Irlanda: Mullen (strada), Hutchinson (crono)
Repubblica Slovacca: Sagan (strada), Velits (crono)
Repubblica Ceca: Štybar (strada), Bárta (crono)
Svezia: Olsson (strada), Gingsjö (crono)
Polonia: Matysiak (strada), Kwiatkowski (crono)
Ungheria: Rózsa (strada), Fejes (crono)
Lussemburgo: Fränk Schleck (strada), Didier (crono)
Mauritius: Pharmasse (strada)
Bielorussia: Hutarovich (strada), Sivtsov (crono)
Lituania: Siskevicius (strada), Navardauskas (crono)
Finlandia: Veikkanen (strada), Pökälä (crono)
Etiopia: Grmay (strada)
Lettonia: Vosekalns (strada), Smukulis (crono)
Ruanda: Ndayisenga (strada e crono)
Azerbaijan: Asadov (crono)
Grecia: Bouglas (strada), Tzortzakis (crono)
Giappone: Sano (strada), Beppu (crono)
Kazakistan: Davidenok (strada), Fominykh (crono)
Estonia: Jakin (strada), Jõeäär (crono)
Belize: Arana (crono)
Ecuador: Guama (strada), Ragonessi Guzman (crono)
Moldavia: Cioban (crono)
Georgia: Gavasheli (crono)
Messico: Colex Tepox (crono)
Hong Kong: King Lok Cheung (strada e crono)
Israele: Libner (strada)
Albania: Kamberaj (strada), Nika (crono)
Brasile: Garnero (strada), Nicacio Dutra (crono)
Repubblica Dominicana: Sánchez Beriguete (crono)
Romania: Nechita (crono)
Serbia: Kasa (crono)
Ucraina: Vasylyuk (crono)
Corea del Sud: Joon Yong Seo (strada)
Angola: Secundino Silva (crono)
Turchia: Şamlı (strada)
Cuba: López Fonseca (crono)

MALORI: DI MALE’ IN MEGLIO, SUO IL TITOLO TRICOLORE A CRONOMETRO

giugno 29, 2014 by Redazione  
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Adriano Malori domina la cronometro dei Campionati Italiani, per la quale si era preparato in modo certosino, nonostante la caduta del mese scorso al Giro d’Italia nella discesa del Passo Cento Croci lo avesse rallentato un pochino. Secondo, ad oltre un minuto, si piazza Dario Cataldo mentre Alan Marangoni chiude il podio in terza posizione.

Dopo la vittoria nel 2011, Adriano Malori vince per la seconda volta la prova a cronometro dei Campionati Italiani, succedendo a Marco Pinotti, ritiratosi alla fine del 2013. Il ciclista della Movistar aveva iniziato bene la stagione 2014, vincendo in rapida successione tre tappe a cronometro al Tour de San Luis, alla Tirreno-Adriatico ed alla Route du Sud. La caduta al Giro d’Italia, nella discesa del Passo Cento Croci, gli aveva fatto perdere l’atteso appuntamento con la cronometro tra Barbaresco e Barolo del giorno dopo, quasi un pre-esame in vista della cronometro di oggi, corsa su una distanza quasi identica e dal percorso insidioso. Ma Adriano in questo mese ha recuperato bene e nonostante avesse ancora qualche benda ha offerto una prova contro il tempo – disputata tra Taio e Malè, 41,9 km – che già al primo intertempo lo poneva in prima posizione col tempo di 33 minuti e 50 secondi, unico ciclista in grado di scendere sotto i 34 minuti. Dario Cataldo (SKY), infatti, faceva segnare addirittura oltre un minuto di ritardo, con il tempo di 34 minuti e 54 secondi. Più staccati Alan Marangoni (Cannondale) e Stefano Pirazzi (Bardiani Valvole) con 35 minuti e 24 secondi, e Manuele Boaro (Tinkoff Saxo) in quinta posizione al primo rilevamento con 35 minuti e 35 secondi. Nella seconda parte della cronometro le primissime posizioni restavano inalterate e Malori faceva fermare il cronometro a 51 minuti e 26 secondi sul traguardo di Malè. Cataldo si classificava secondo chiudendo in 52 minuti e 36 secondi, mentre chiudeva il podio Alan Marangoni, che riusciva a distanziare Pirazzi, in 54 minuti e 7 secondi. Il laziale della Bardiani chiudeva in quarta posizione a 54 minuti e 19 secondi, sopravanzando per una questione di decimi di secondo Manuele Boaro, che chiudeva la top five. Privati di Vincenzo Nibali, che ha dato forfait dopo la vittoria di ieri nella prova su strada, i campionati italiani a cronometro hanno confermato così la vena di Malori, che molto probabilmente vedremo ancora per molti anni nelle prime posizioni in questa specialità, almeno tra i ciclisti italiani. Dario Cataldo ci sembra, infatti, un po’ in calando, mentre Stefano Pirazzi, magari più a suo agio nelle cronoscalate, non è riuscito a raggiungere i livelli dello scorso anno, quando giunse secondo e perse soltanto da un formidabile Pinotti.

Giuseppe Scarfone

ORDINE D’ARRIVO

1 Adriano Malori (Movistar Team) 0:51:26
2 Dario Cataldo (Team Sky) 0:01:10
3 Alan Marangoni (Cannondale) 0:02:41
4 Stefano Pirazzi (Bardiani CSF) 0:02:54
5 Manuele Boaro (Tinkoff-Saxo)
6 Valerio Conti (Lampre-Merida) 0:03:02
7 Nicola Dal Santo (Nankang – Fondriest) 0:03:09
8 Alfredo Balloni (Nankang – Fondriest) 0:03:27
9 Tiziano Dall’antonia (Androni Giocattoli) 0:04:09
10 Mattia Cattaneo (Lampre-Merida) 0:04:12
11 Gianluca Leonardi (Area Zero Pro Team) 0:04:19
12 Simone Antonini (Marchiol Emisfero) 0:05:04
13 Enrico Franzoi (Marchiol Emisfero) 0:05:09
14 Riccardo Stacchiotti (Vini Fantini Nippo) 0:05:33
15 Simone Petilli (Area Zero Pro Team) 0:05:49
16 Matteo Busato (MG Kvis – Trevigiani) 0:06:04
17 Matteo Spreafico (Team Idea) 0:06:20
18 Paolo Ciavatta (Area Zero Pro Team) 0:06:22
19 Alessandro Malaguti (Vini Fantini Nippo) 0:07:09
20 Marco Tecchio (Area Zero Pro Team) 0:07:34
21 Charly Petelin (Area Zero Pro Team) 0:07:50
22 Stefano Tonin (Area Zero Pro Team) 0:08:02
23 Silvio Giorni (Area Zero Pro Team) 0:08:44
24 Alessandro Riccardi (Vega – Hotsand) 0:09:27
25 Emiliano Faieta (Vega – Hotsand) 0:13:02

Malori pedala verso il suo secondo titolo tricolore a cronometro (foto Bettini)

Malori pedala verso il suo secondo titolo tricolore a cronometro (foto Bettini)

28-06-2014

giugno 29, 2014 by Redazione  
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CAMPIONATI NAZIONALI ITALIANI DI CICLISMO SU STRADA (Trofeo Melinda – Val di Non)

Vincenzo Nibali (Astana Pro Team) si è imposto nel campionato italiano su strada, Malè – Fondo, percorrendo 220,5 Km in 5h40′54″ alla media di 38,809 Km/h. Ha preceduto allo sprint Davide Formolo (Cannondale Pro Cycling Team) e di 6″ Matteo Rabottini (Neri Sottoli – Yellow Fluo)

CAMPIONATI NAZIONALI ITALIANI DI CICLISMO SU STRADA – ELITE SENZA CONTRATTO (Coppa Francesco Bologna)

Davide Pacchiardo* (Team Pala Fenice) si è imposto nella campionato italiano su strada, circuito di Montallese, percorrendo 180,8 Km in 4h34′ alla media di 38,765 Km/h. Ha preceduto di 31″ Evgeniy Krivosheev* (Maltinti Lampadari – Banca di Cambiano) e Marco D’Urbano* (Aran Cucine)

* dilettante

NIBALI, UNA MAGLIA TRICOLORE PER GUARDARE CON FIDUCIA AL TOUR

giugno 28, 2014 by Redazione  
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Vincenzo Nibali è il nuovo Campione Italiano su strada, dopo una corsa ben controllata dall’Astana che si è sviluppata inizialmente con una fuga di sette ciclisti. Nella seconda parte il pressing dell’Astana, alla quale si aggiungevano Cannondale e Lampre-Merida, riprendeva la fuga e riduceva il gruppo finale, dopo attacchi vari, a una decina di unità. Gli ultimi 3 km decidevano la corsa, con il decisivo scatto di Nibali ai meno 2, al quale resisteva soltanto Davide Formolo (Cannondale). Al terzo posto Rabottini (Neri Sottoli) chiudeva il podio. Adesso attesa per il Tour de France in cui Nibali, oltre a indossare il tricolore, sarà uno dei grandi protagonisti attesi insieme a Froome e Contador.

Ancora il Trentino ed il Trofeo Melinda hanno fatto da sfondo all’edizione 2014 dei Campionati Italiani di Ciclismo su strada. Vincenzo Nibali si è imposto meritatamente, assistito al meglio dall’Astana, che ha visto soprattutto in Scarponi un’ottima spalla su cui Vincenzo potrà sicuramente appoggiarsi anche nell’imminente Tour de France. La corsa iniziava immediatamente con attacchi e contrattacchi di diversi atleti, ma la fuga buona si formava soltanto intorno al 13° km e comprendeva Nicola Testi (Androni Giocattoli), Silvio Giorni (Area Zero), Enrico Franzoi (Marchiol), Matteo Gozzi e Giacomo Forconi (Nankang), Alessandro Malaguti (Vini Fantini) e Giorgio Cecchinel (Neri Sottoli). Il gruppo lasciava fare e i sette in fuga accumulavano un vantaggio massimo di 6 minuti e mezzo dopo circa 65 km di corsa. Nel frattempo il gruppo iniziava ad organizzarsi ed a fare l’andatura erano gli uomini delle squadre più attrezzate numericamente, tra cui Cannondale, Lampre e Bardiani. Nella seconda parte della corsa, con l’inizio del circuito finale di Fondo da percorrere 4 volte, Cecchinel e Gozzi erano gli ultimi a resistere al ritorno del gruppo e venivano ripresi a circa 50 km dall’arrivo, subito dopo il penultimo passaggio dal traguardo. Ripartivano all’attacco Montaguti (AG2R), Dodi (Lampre), Damiano Caruso (Cannondale) e Francesco Gavazzi (Astana), ma un tentativo più interessante era portato dallo stesso Montaguti, Elia Viviani (Cannondale), Gianluca Brambilla (Omega Pharma) e Ricardo Pichetta (Team Idea), con quest’ultimo che perdeva le ruote dopo un paio di chilometri. Dietro l’Astana controllava e faceva il ritmo con Scarponi. che scattava e riprendeva i tre battistrada. Nel frattempo Viviani ‘trainava’ De Marchi e anche Zilioli (Androni Giocattoli) e Santaromita (Orica GreenEDGE) si riportavano sui primi. Il gruppo era tirato dagli uomini della Bardiani e della Vini Fantini. Ai meno 31 Viviani si arrendeva alla fatica e si lasciava sfilare, dopo aver lavorato per De Marchi. Nibali con un esplosivo scatto rientrava in poco tempo sui fuggitivi, insieme a Rabottini, Formolo e Pozzovivo. Dietro Oss (BMC) e Caruso (Cannondale) provavano a rientrare sul gruppetto di testa, formando un gruppetto all’inseguimento che comprendeva tra gli altri anche Capecchi e Visconti (Movistar), Finetto e Rabottini (Neri Sottoli), Pozzovivo (AG2R), Trentin (Omega Pharma) e Bennati (Tinkoff Saxo), transitando al penultimo passaggio da Fondo con un ritardo di 18 secondi. Ai meno 20 gli inseguitori riuscivano infine a raggiungere il sestetto di testa, compattando così un gruppetto di 16 ciclisti che si sarebbero disputati la maglia tricolore. Nibali, Formolo e Santaromita provavano addirittura l’allungo in discesa. Al loro inseguimento si buttava Trentin, che riusciva a raggiungere i tre nel giro di un paio di chilometri. Capecchi riportava tutti gli inseguitori (tra cui Visconti, il suo capitano della Movistar) sul quartetto di testa; Scarponi si rimetteva subito in testa a fare l’andatura e sulla strada che iniziava a salire i primi ad alzare bandiera bianca erano De Marchi, Bennati e Trentin. Scatti e contro scatti iniziavano intorno ai meno 13 ed ai meno 10 rimanevano in 11: Nibali, Scarponi, Rabottini, Oss, Finetto, Santaromita, Puccio, Formolo, Pozzovivo, Visconti e Caruso. Scarponi manteneva un ritmo elevato che non permetteva attacchi nel tratto pianeggiante che anticipava i 3 km finali in costante ascesa. Il primo a scattare era Finetto, ma subito dopo era Nibali a prendere in mano le redini della corsa ed involarsi nel tratto finale. Gli riusciva a resistere soltanto un intrepido Davide Formolo, che cercava anche di contrattaccare a sua volta il siciliano sotto lo striscione dell’ultimo chilometro. Ma Nibali lasciava sfogare il giovane ciclista della Cannondale per poi superarlo ai meno 200 metri. Nibali poteva così alzare le braccia al cielo e fare sua la prima vittoria stagionale, con Formolo secondo e Rabottini terzo. Quarto si classificava un redivivo Giovanni Visconti mentre chiudeva la top five Damiano Caruso. Adesso il ciclista dell’Astana potrà esibire la maglia tricolore già al Tour de France, che resta il suo grande obiettivo stagionale.

Giuseppe Scarfone

ORDINE D’ARRIVO

1 Vincenzo Nibali (Astana Pro Team) 5:40:54
2 Davide Formolo (Cannondale)
3 Matteo Rabottini (Neri Sottoli) 0:00:06
4 Giovanni Visconti (Movistar Team) 0:00:07
5 Damiano Caruso (Cannondale) 0:00:12
6 Daniel Oss (BMC Racing Team)
7 Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale) 0:00:23
8 Salvatore Puccio (Team Sky) 0:00:25
9 Mauro Finetto (Neri Sottoli) 0:00:29
10 Ivan Santaromita (Orica GreenEdge) 0:00:41
11 Michele Scarponi (Astana Pro Team) 0:02:33
12 Gianfranco Zilioli (Androni Giocattoli) 0:03:31
13 Matteo Tosatto (Tinkoff-Saxo) 0:04:52
14 Enrico Battaglin (Bardiani CSF)
15 Matteo Busato (MG Kvis – Trevigiani)
16 Daniele Bennati (Tinkoff-Saxo)
17 Matteo Trentin (Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team)
18 Matteo Montaguti (AG2R La Mondiale)
19 Antonio Santoro (Meridiana Kamen Team)
20 Moreno Moser (Cannondale)
21 Alessio Taliani (Androni Giocattoli)
22 Nicola Gaffurini (Vega – Hotsand)
23 Luca Dodi (Lampre-Merida)
24 Cristiano Salerno (Cannondale)
25 Simone Ponzi (Neri Sottoli)
26 Manuele Mori (Lampre-Merida)
27 Eros Capecchi (Movistar Team)
28 Alessandro De Marchi (Cannondale) 0:04:59
29 Edoardo Zardini (Bardiani CSF) 0:06:14
30 Mirko Tedeschi (Team Idea)
31 Alessandro Bisolti (Vini Fantini Nippo)
32 Franco Pellizotti (Androni Giocattoli)
33 Alessandro Bazzana (Unitedhealthcare Professional Cycling Team) 0:06:24
34 Cesare Benedetti (Team Netapp – Endura)
35 Marco Tecchio (Area Zero Pro Team)
36 Simone Petilli (Area Zero Pro Team)
37 Francesco Gavazzi (Astana Pro Team) 0:07:12
38 Marco Marcato (Cannondale) 0:07:18
39 Filippo Pozzato (Lampre-Merida) 0:11:20
40 Gianluca Brambilla (Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team)
41 Angelo Pagani (Bardiani CSF)
42 Davide Villella (Cannondale)
43 Alfredo Balloni (CEF)
44 Alessio Camilli (Vega – Hotsand)
45 Stefano Tonin (Area Zero Pro Team)
46 Fabio Felline (Trek Factory Racing)
47 Antonio Nibali (Marchiol Emisfero) 0:11:25
48 Gianluca Mengardo (Area Zero Pro Team) 0:16:08
49 Silvio Giorni (Area Zero Pro Team)

Vincenzo Nibali, uno squalo in tricolore (foto Bettini)

Vincenzo Nibali, uno 'squalo' in tricolore (foto Bettini)

25-06-2014

giugno 26, 2014 by Redazione  
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HALLE – INGOOIGEM

Il francese Arnaud Démare (FDJ.fr) si è imposto nella corsa belga, Halle – Ingooigem, percorrendo 199,9 Km in 4h39′19″ alla media di 42,940 Km/h. Ha preceduto allo sprint i belgi Boeckmans e Van Staeyen. Miglior italiano Omar Bertazzo (Androni Giocattoli – Venezuela), 24°

INTERNATIONAL WIELERTROFEE JONG MAAR MOEDIG I.W.T.

Il belga Gijs Van Hoecke (Topsport Vlaanderen – Baloise) si è imposto nella corsa belga, circuito di Gooik, percorrendo 170 Km in 4h05′31″ alla media di 41,545 Km/h. Ha preceduto di 2″ il connazionale Vliegen e di 32″ il connazionale Wallays.

LA HALLE-INGOOIGEM E’ DI DÉMARE, FRANCIA IN FESTA SUL SUOLO BELGA

giugno 25, 2014 by Redazione  
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Successo francese alla Halle-Ingooigem disputata oggi in Belgio, Arnaud Démare, velocista francese della FDJ, si è imposto sul traguardo finale al termine di una competizione che, strada facendo, sembrava aperta a vari epiloghi.

La Halle-Ingooigem, che per tradizione precede il weekend dedicato ai Campionati Nazionali, da molti partecipanti utilizzata proprio per affinare la condizione in vista di questa competizione, ha visto il forfait alla vigilia di Tom Boonen, alla sua ultima “recita” in maglia nero-giallo-rossa in attesa dell’esito di domenica prossima. La mancanza di un campione dello spessore del belga non ha tolto importanza alla competizione che – dopo il succoso tentativo di fuga di Dries Devenyns, Nicola Testi, Tom Devriendt, Sam Lennertz e Jonathan Dufrasne, che grazie anche ai sei minuti di vantaggio meritava miglior fortuna – si è conclusa come era facile ipotizzare in volata e ha visto il successo di Arnaud Démare, davanti ai belgi Kris Boeckmans e Michael Van Staeyen.
Grazie al successo odierno in casa FdJ continua il derby tra il vincitore odierno e il plurivincitore dell’ultimo Giro d’Italia Nacer Bouhanni: entrambi hanno in carniere otto vittorie, sulle 17 totali del Team.

Mario Prato

ORDINE D’ARRIVO

1 Arnaud Demare (Fra) FDJ.fr 4:39:19
2 Kris Boeckmans (Bel) Lotto Belisol
3 Michael Van Staeyen (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
4 Nikolas Maes (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
5 Baptiste Plackaert (Bel) Roubaix Lille Metropole
6 Louis Verhelst (Bel) Cofidis, Solutions Credits
7 Roy Jans (Bel) Wanty – Groupe Gobert
8 Boy Van Poppel (Ned) Trek Factory Racing
9 Yves Lampaert (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
10 Adrien Petit (Fra) Cofidis, Solutions Credits
11 Antoine Demoitie (Bel) Wallonie – Bruxelles
12 Kenny Robert Van Hummel (Ned) Androni Giocattoli
13 Alexander Krieger (Ger) Team Stuttgart
14 Greg Van Avermaet (Bel) Belkin Pro Cycling Team
15 Timothy Dupont (Bel) Roubaix Lille Metropole
16 Shane Archbold (NZl) An Post – Chain Reaction
17 Jim Aernouts (Bel) Sunweb – Napoleon Games Cycling Team
18 Sascha Weber (Ger) Veranclassic – Doltcini
19 Nikodemus Holler (Ger) Team Stuttgart
20 Rudy Barbier (Fra) Roubaix Lille Metropole
21 Olivier Pardini (Bel) Verandas Willems
22 Egidijus Juodvalkis (Ltu) Team 3M
23 Mickael Delage (Fra) FDJ.fr
24 Omar Bertazzo (Ita) Androni Giocattoli
25 Jarl Salomein (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
26 Andrew Ydens (Bel) T.Palm – Pôle Continental Wallon
27 Nicola Testi (Ita) Androni Giocattoli
28 Christophe Premont (Bel) Wallonie – Bruxelles
29 Jurgen Roelandts (Bel) Lotto Belisol
30 Edwig Cammaerts (Bel) Cofidis, Solutions Credits
31 Gianni Vermeersch (Bel) Sunweb – Napoleon Games Cycling Team
32 Pieter Vanspeybrouck (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
33 Wouter Mol (Ned) Veranclassic – Doltcini
34 Tom Goovaerts (Bel) Veranclassic – Doltcini
35 Niels Reynvoet (Bel) Josan – To Win Cycling Team
36 Loic Pestiaux (Bel) Wallonie – Bruxelles
37 Jonas Rickaert (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
38 Tim Merlier (Bel) Sunweb – Napoleon Games Cycling Team
39 Frederik Vandewiele (Bel) Veranclassic – Doltcini
40 Quentin Jauregui (Fra) Roubaix Lille Metropole 0:00:05
41 Tim Van Speybroeck (Bel) Team 3M
42 Jasper Stuyven (Bel) Trek Factory Racing
43 Kevin Peeters (Bel) Vastgoedservice – Golden Palace Continental Team
44 Sep Vanmarcke (Bel) Belkin Pro Cycling Team
45 Michael Vingerling (Ned) Team 3M 0:00:08
46 Gorik Gardeyn (Bel) Veranclassic – Doltcini
47 Benjamin Verraes (Bel) Josan – To Win Cycling Team
48 Fabio Silvestre (Por) Trek Factory Racing
49 Michael Vanthourenhout (Bel) Sunweb – Napoleon Games Cycling Team
50 Ben Hermans (Bel) Belkin Pro Cycling Team
51 Hamish Schreurs (NZl) Veranclassic – Doltcini
52 Sean Downey (Irl) An Post – Chain Reaction
53 Jens Vandenbogaerde (Bel) Team 3M
54 Iljo Keisse (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
55 Daan Olivier (Ned) Team Giant-Shimano
56 Vinnie Braet (Bel) Sunweb – Napoleon Games Cycling Team
57 Jérôme Gilbert (Bel) Wanty – Groupe Gobert
58 Jens Debusschere (Bel) Lotto Belisol
59 Mark Mcnally (GBr) An Post – Chain Reaction
60 Romain Zingle (Bel) Cofidis, Solutions Credits
61 Jonathan Baratto (Bel) T.Palm – Pôle Continental Wallon
62 Jaap De Man (Ned) Team 3M
63 Thomas Damuseau (Fra) Team Giant-Shimano
64 Kai Kautz (Ger) Team Stuttgart
65 Titte Van Laer (Bel) Vastgoedservice – Golden Palace Continental Team
66 Niels De Rooze (Bel) Josan – To Win Cycling Team
67 Ian Vansumere (Bel) Josan – To Win Cycling Team
68 Jan Ghyselinck (Bel) Wanty – Groupe Gobert
69 Aaron Gate (NZl) An Post – Chain Reaction
70 Johnny Hoogerland (Ned) Androni Giocattoli
71 Kevin De Weert (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
72 Sébastien Delfosse (Bel) Wallonie – Bruxelles
73 Frédéric Amorison (Bel) Wallonie – Bruxelles
74 Christophe Sleurs (Bel) Team 3M
75 Stijn Devolder (Bel) Trek Factory Racing
76 Maxime Vantomme (Bel) Roubaix Lille Metropole
77 Bart Wellens (Bel) Telenet – Fidea
78 Jens Vandekinderen (Bel) Telenet – Fidea
79 Floris Smeyers (Bel) Verandas Willems
80 Maxime Vekeman (Bel) T.Palm – Pôle Continental Wallon
81 Alexandre Seny (Bel) T.Palm – Pôle Continental Wallon
82 Thomas Sprengers (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
83 Kevin Ista (Bel) Belkin Pro Cycling Team
84 Pieter Serry (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
85 Laurent Van Den Bak (Bel) An Post – Chain Reaction
86 Julien Fouchard (Fra) Cofidis, Solutions Credits
87 Dirk Finders (Ger) Josan – To Win Cycling Team
88 Frank Schleck (Lux) Trek Factory Racing
89 Jens Keukeleire (Bel) Belkin Pro Cycling Team
90 Kristof Vandewalle (Bel) Trek Factory Racing
91 Vincent De Boeck (Bel) Josan – To Win Cycling Team
92 Tom Meeusen (Bel) Telenet – Fidea
93 Nick Wynants (Bel) Vastgoedservice – Golden Palace Continental Team
94 Jérémy Bescond (Fra) Cofidis, Solutions Credits
95 Guillaume Van Keirsbulck (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:18
96 Alphonse Vermote (Bel) Vastgoedservice – Golden Palace Continental Team
97 Serge Pauwels (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
98 Gaetan Bille (Bel) Verandas Willems
99 Jens Adams (Bel) Vastgoedservice – Golden Palace Continental Team
100 Robert-Jon Mccarthy (Aus) An Post – Chain Reaction

Il francese Démare vince la corsa belga Halle-Ingooigem (photo news)

Il francese Démare vince la corsa belga Halle-Ingooigem (photo news)

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