21-06-2021
giugno 21, 2021 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
CAMPIONATI NAZIONALI STRANIERI (solo strada)
Arabia Saudita: Mostafa Alrabi
Australia: Cameron Meyer
Austria: Patrick Konrad
Belgio: Wout Van Aert
Bielorussia: Stanislau Bazhkou
Colombia: Aristóbulo Cala
Croazia: Viktor Potočki
Danimarca: Mads Würtz Schmidt
Ecuador: Jefferson Alexander Cepeda
Emirati Arabi Uniti: Yousif Mirza
Estonia: Mihkel Räim
Etiopia: Hailemelekot Hailu
Finlandia: Joonas Henttala
Francia: Rémi Cavagna
Georgia: Nika Sitchinava
Germania: Maximilian Schachmann
Israele: Vladislav Logionov
Kazakistan: Yevgeniy Fedorov
Lesotho: Teboho Khantsi
Lettonia: Toms Skujiņš
Lussemburgo: Kevin Geniets
Messico: Eder Frayre
Namibia: Drikus Coetzee
Norvegia: Tobias Foss
Nuova Zelanda: George Bennett
Olanda: Timo Roosen
Panama: Franklin Archibold
Polonia: Maciej Paterski
Portogallo: José Carlos Prates Neves Fernandes
Qatar: Afif Abdullah
Russia: Artem Nych
Repubblica Ceca: Michael Kukrle
Repubblica Slovacca: Peter Sagan
Serbia: Dušan Rajović
Slovenia: Matej Mohorič
Spagna: Omar Fraile
Stati Uniti: Joey Rosskopf
Sudafrica: Mark Oliver Pritzen
Svezia: Victor Hillerström Rundh
Svizzera: Silvan Dillier
Thailandia: Sarawut Sirironnachai
Turchia: Onur Balkan
Uruguay: Roderick Asconeguy
20-06-2021
giugno 20, 2021 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
CAMPIONATO NAZIONALE ITALIANO – STRADA UOMINI ELITE
Sonny Colbrelli (Bahrain – Victorious) si è imposto nella gara su strada, Bellaria-Igea Marina – Imola, percorrendo 225.9 Km in 5h29′25″, alla media di 41.145 Km/h. Ha preceduto di 2″ Fausto Masnada (Deceuninck – Quick Step) e di 37″ Samuele Zoccarato (Bardiani-CSF-Faizanè)
CAMPIONATO NAZIONALE ITALIANO – STRADA DONNE ELITE
Elisa Longo Borghini (Trek-Segafredo) si è imposta nella gara su strada, Monopoli – Castellana Grotte, percorrendo 143.3 Km in 3h56′00″, alla media di 36.432 Km/h. Ha preceduto di 11″ Tatiana Guderzo (Alé BTC Ljubljana) e Ilaria Sanguineti (Valcar-Travel & Service)
UN COBRA D’ACCIAIO A IMOLA. COLBRELLI E’ CAMPIONE ITALIANO SU STRADA
Sul percorso iridato di Imola, un po’ più breve di quello dei Mondiali 2020, uno strepitoso Sonny Colbrelli (Team Bahrain Victorious) dimostra di essere il ciclista italiano attualmente più forte. Risponde in prima persona ai ripetuti scatti degli avversari, attacca lui stesso sulle ultime due salite di Mazzolano e di Cima Gallisterna e va a vincere sprintando su Fausto Masnada (Team Deceuninck Quick Step), unico a resistergli nel finale. Terzo posto per un ottimo Samuele Zoccarato (Team Bardiani CSF).
L’impegnativo percorso del circuito di Imola, già affrontato ai Mondiali di Ciclismo su Strada 2020, fa da sfondo ad un Campionato Italiano di Ciclismo che vede alla partenza tutti i migliori ciclisti italiani, se si eccettuano i forfait per infortunio dell’ultima ora di Alberto Bettiol (Team EF Education First) e di Matteo Trentin (UAE Team Emirates). Sono in totale 225.9 km dove spiccano le cinque ascese di Cima Gallisterna e le quattro di Mazzolano. Prima di entrare nel circuito finale, dopo 82 km, si affronterà anche la salita di Monticino, antipasto di quel che verrà. Tra i ciclisti più attesi troviamo Sonny Colbrelli (Team Bahrain Victorious), brillante al Giro del Delfinato e già in forma Tour de France, Diego Ulissi (UAE Team Emirates) che parte sempre come uno dei grandi favoriti nella corsa tricolore, Gianni Moscon (Team INEOS Grenadiers) artefice di un Giro in cui ha mostrato un’ottima gamba e. Piani B delle squadre appena citate possono essere Damiano Caruso, Davide Formolo e perché no, Filippo Ganna, che vorrà rifarsi dopo la delusione nella cronometro di venerdì. Partono come outsiders, ma neanche troppo, i vati Mattia Cattaneo (Team Deceuninck Quick Step), Andrea Vendrame (Team AG2R), Matteo Sobrero (Team Astana) e Domenico Pozzovivo (Team Qhubeka ASSOS). Infine c’è molta curiosità attorno alla Trek Segafredo, che vede in Vincenzo Nibali, Gianluca Brambilla e Giulio Ciccone un tridente di tutto rispetto votato all’attacco. Fin qui i più attesi delle squadre WT. Per quanto riguarda invece le Professional, tra cui citiamo Vini Zabù, Androni Sidermec, Bardiani CSF, EOLO Kometa, ci attendiamo bagarre anche perché porteranno tanti uomini. Dopo la partenza da Bellaria Igea Marina il primo tentativo di attacco era portato da Mirco Maestri e Alesandro Tonelli (Team Bardiani CSF), Niccolò Bonifazio (Team Total Direct Energie) ed Edoardo Affini (Team Jumbo Visma). Ad essi si univano altri nove atleti: Mattia Viel e Matteo Malucelli (Team Androni Sidermec), Samuele Zoccarato (Team Bardiani CSF), Simone Bevilacqua (Team Vini Zabù), Federico Burchio (Team Work Service), Matteo Baseggio (Team Generale Store F.lli Curia), Alexander Konychev (Team BikeExchange), Daniel Smarzaro (Team D’Amico UM Tools), e Manuele Tarozzi (Team #InEmiliaRomagna). Il gruppo rallentava e la fuga prendeva un vantaggio già abbastanza consistente dopo una ventina di km, avendo sul gruppo oltre 5 minuti di vantaggio. In queste prime fasi di corsa l’inseguimento se lo accollavano per il momento il Team EOLO Kometa ed il Team Bahrain Victorious. Al primo passaggio sul traguardo di Imola il vantaggio della fuga era stabile intorno ai 5 minuti. Il primo dei fuggitivi a staccarsi era Smarzaro. Al secondo passaggio sul traguardo il gruppo aveva rosicchiato qualcosa sulla fuga ed aveva un ritardo di 4 minuti e mezzo. A tre giri dal termine la situazione restava molto fluida con gli 11 fuggitivi – nel frattempo si era staccato anche Bonifazio – che mantenevano un discreta vantaggio sul gruppo che ancora non aveva accelerato con decisione. Il penultimo giro del circuito era quello decisivo. Il primo ad attaccare era Davide Formolo, che trainava con sé un gruppetto con Giulio Ciccone, Fausto Masnada, Mattia Cattaneo, Gianni Moscon, Sonny Colbrelli, Giovanni Carboni, Daniel Oss, Domenico Pozzovivo. I dieci avevano un ritardo di circa 1 minuto dalla testa della corsa, dove restavano Malucelli, Konyshev, Affini, Tarozzi e Maestri. Sull’ultima salita verso Mazzolano Colbrelli aumentava l’andatura, dimostrando di avere un’ottima gamba. Alla sua ruota resisteva Masnada e Zoccarato. A 20 secondi dall’arrivo i tre di testa avevano una trentina di secondi di vantaggio su un gruppetto con Nibali, Ciccone, Pozzovivo, Formolo ed un paio di fuggitivi della prima ora. Sull’ultima salita di Cima Gallisterna Masnada provava a sbarazzarsi di Colbrelli scattando un paio di volte ma il bresciano rilanciava a sua volta dimostrando di avere una gamba davvero esplosiva. A 7 km dall’arrivo restavano in testa Masnada e Colbrelli. I due lombardi a questo punto si sarebbero giocati la vittoria. Lo sponto veloce non tradiva Colbrelli che aveva facilmente la meglio su Masnada secondo. In terza posizione Zoccarato a 37 secondi di ritardo mentre Moscon regolava il gruppetto dei ritardatari davanti a Konyshev. Colbrelli dopo diversi tentativi vince con merito una corsa dove ha dimostrato di essere il più forte. Al prossimo Tour de France vestirà con orgoglio il tricolore e magari farà un pensierino per la maglia verde.
Giuseppe Scarfone

Sobby Colbrelli vince a Imola i Campionati Italiani su Strada (foto: Bettini Photo)
SOBRERO TRICOLORE A CRONOMETRO, SOLO QUARTO L’IRIDATO GANNA
Si aprono i campionati nazionali con l’assegnazione del titolo a cronometro e a sorpresa la maglia iridata finisce sulla spalle di Matteo Sobrero. Solo quarto il grande favorito Filippo Ganna
Era il favorito d’obbligo, l’uomo più atteso, il campione del mondo ed indiscusso re delle crono che al Giro d’Italia è riuscito a vincere la tappa a cronometro finale nonostante lo stop forzato a causa di una foratura a pochi chilometri dalla conclusione.
Oggi la maglia iridata è stata invece pesantissima per il passistone piemontese Ganna, che nei primi chilometri sembrava avviato ad una facile marcia trionfale che però si è rivelata man mano più complessa fino al crollo definitivo degli ultimi chilometri che ha reso anche il podio una chimera.
Edoardo Affini, protagonista di un duello entusiasmante nelle breve crono d’apertura della corsa rosa di quest’anno, non è riuscito ad approfittare della prova negativa di Ganna, pagando un passivo di 26 secondi alla nuova maglia tricolore di specialità che è andata a sorpresa a Matteo Sobrero. Non che il ventiquattrenne albese non sia un ottimo passista, tuttavia nonostante le convincenti prove sfornate nel recente giro di slovenia, non era considerato tra i favoriti.
Ha completato il podio Mattia Cattaneo, giunto al traguardo di Faenza con un ritardo di 41 secondi dal vincitore.
Il percorso che, come il mondiale dello scorso anno, è stato scelto dal CT della nazionale Davide Cassani, si snodava sulle colline del ravennate ed è stato progettato per essere molto simile a quello in programma alle prossime olimpiadi di Tokio. Cassani ha voluto ovviamente mettere alla prova le punte per la specialità e prepararle al maglio per il tracciato a cinque cerchi che andranno ad affrontare nel paese del sol levante.
45 chilometri con partenza ed arrivo a Faenza nella centralissima Piazza del Popolo.
I primi 15 chilometri si presentavano pianeggianti, mentre nella parte centrale, erano previste tre brevi ascese a quote comunque molto basse, la più elevata era infatti la prima, Cima di Monte Poggiolo 178 metri sul livello del mare, posta dopo 17 chilometri di gara in corrispondenza del primo intertempo. La seconda asperità, Cima Sabbioni, 158 metri di altitudine, era posta subito dopo senza pianura in mezzo, pianura che invece c’era prima d andare ad affrontare l’ultima difficoltà altimetrica di Via Agello 166 metri a 10 Km dalla conclusione.
E’ stata proprio l’ultima parte di gara ad essere fatale a Ganna ed a scavare solchi tra i primi tre che, sino a secondo intertempo, erano racchiusi in soli 12 secondi.
Il chilometraggio della prova, che una volta sarebbe stato considerato limitato, è oggi invece elevato per le nuove leve, meno abituate a chilometraggi che non vengono più proposti nelle corse a tappe. Probabilmente, proprio la lunghezza della prova ha fatto venir fuori l’uomo al momento più in forma. Ganna ed Affini infatti erano al top al giro d’italia ed è ovvio che ora siano in fase calante, mentre Sobrero è uscito in gran forma dal giro di Slovenia, conclusosi il 13 giugno e vinto, manco a dirlo, dal padrone di casa Tadej Pogacar.
Sobrero ha fatto quindi valere la condizione proprio nella parte finale seguendo il detto dei veri cronoman: “partire forte ed arrivare fortissimo”.
A questo punto, c’è da sperare che Ganna possa recuperare la condizione per le olimpiadi dove gli avversari saranno davvero tosti
Benedetto Ciccarone

Matteo Sobrero in maglia tricolore (foto Bettini)
18-06-2021
giugno 18, 2021 by Redazione
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CAMPIONATO NAZIONALE ITALIANO – CRONOMETRO UOMINI ELITE
Matteo Sobrero (Astana – Premier Tech) si è imposto nella prova a cronometro, circuito di Faenza, percorrendo 45.7 Km in 58′40″, alla media di 46.738 Km/h. Ha preceduto di 26″ Edoardo Affini (Team Jumbo-Visma) e di 41″ Mattia Cattaneo (Deceuninck-Quick Step).
CAMPIONATO NAZIONALE ITALIANO – CRONOMETRO DONNE ELITE
Elisa Longo Borghini (Trek-Segafredo) si è imposta nella prova a cronometro, circuito di Faenza, percorrendo 33.3 Km in 47′17″, alla media di 42.255 Km/h. Ha preceduto di 1′10″ Soraya Paladin (Liv Racing) e 1′58″ Tatiana Guderzo (Alé BTC Ljubljana)
CAMPIONATO NAZIONALE ITALIANO – CRONOMETRO DONNE JUNIOR
Francesca Barale (VO2 Team Pink) si è imposta nella prova a cronometro, circuito di Faenza, percorrendo 15.7 Km in 22′34″, alla media di 41.742 Km/h. Ha preceduto di 41 centesimi di secondo Carlotta Cipressi (VO2 Team Pink) e di 3″ Eleonora Ciabocco (Team Di Federico)
17-06-2021
giugno 17, 2021 by Redazione
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ADRIATICA IONICA RACE
L’italiano Elia Viviani (nazionale italiana) si è imposto nella terza ed ultima tappa, Ferrara – Comacchio, percorrendo 149.5 Km in 3h19′23″, alla media di 44.989 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Jakub Mareczko
(Vini Zabù) e l’italiano Davide Martinelli (Astana – Premier Tech). L’italiano Lorenzo Fortunato (EOLO-Kometa) si impone in classifica con 2″ sull’eritreo Merhawi Kudus (Astana – Premier Tech) e 6″ sul kazako Vadim Pronskiy (Astana – Premier Tech).
A COMACCHIO VIVIANI CONCEDE IL BIS. A FORTUNATO L’ADRIATICA IONICA RACE 2021
Elia Viviani (Nazionale Italiana) sfrutta al meglio il lavoro della sua squadra e bissa il successo con una volata al cardiopalma, battendo Jakub Mareczko (Team Vini Zabù) al fotofinish. Lorenzo Fortunato vince la sua prima corsa a tappe, dando lustro all’EOLO Kometa, squadra giovane e combattiva.
Il circuito di Longastrine da ripetere due volte, con un totale di sei passaggi su tratti in sterrato che interesseranno complessivamente una quindicina di km in una tappa dieci volte più lunga, è praticamente l’insidia principale di una tappa completamente pianeggiante, che dovrebbe ad ogni modo premiare un velocista. A Lorenzo Fortunato (Team EOLO Kometa), ieri grande protagonista sulla Cima Grappa, basta arrivare nel gruppo dei migliori all’arrivo di Comacchio per ottenere una vittoria di pregio nell’Adriatica Ionica Race, una corsa che promette in futuro di confermarsi su buoni livelli, magari cercando in calendario una collocazione migliore. Dopo la partenza da Ferrara, erano molti gli attacchi portati dai ciclisti. Al km 25 riuscivano a prendere un vantaggio superiore ai 20 secondi Riccardo Carretta (Team CT Friuli), Riccardo Bobbo e Giacomo Garavaglia (Team Work Service Dynatek Vega) e Matteo Zurlo (Team Zalf Euromobil Fior), ma il gruppo ricuciva nel giro di qualche km. Al km 30 era un altro quartetto a tentare la fuga. A Carretta, Bobbo e Zurlo, già presenti nel precedente tentativo, si univa Giacomo Garavaglia (Team Work Service Dynatek Vega). Il gruppo questa volta lasciava fare ed i fuggitivi guadagnavano un vantaggio superiore ai 2 minuti e mezzo dopo 50 km dal via. Il primo traguardo volante di Longastrine se lo aggiudicava Bobbo. Carretta era il primo fuggitivo ad alzare bandiera bianca ed a farsi riprendere dal gruppo. Una foratura metteva ko Zurlo a circa 60 km dal traguardo. In testa restavano così soltanto Bobbo e Garavaglia. Bobo si aggiudicava anche il secondo traguardo volante di Longastrine. A 45 km dall’arrivo, al termine dei tratti in sterrato, il gruppo aveva un ritardo di 45 secondi sulla coppia di testa. Il gruppo guadagnava lentamente ma progressivamente sulla fuga. A 15 km dal termine restavano soltanto 15 secondi di vantaggio. A meno di 10 km dal termine il gruppo rientrava definitivamente sui fuggitivi sotto l’impulso della Nazionale Italiana e del Team Vini Zabù. LA volata era a questo punto un duello tra Elia Viviani e Jakub Mareczko. Era Viviani a vincere al fotofinish, avendo la meglio su Mareczko per un solo centimetro. Viviani vince così la seconda tappa dell’Adriatica Ionica Race mentre Fortunato si porta a casa la vittoria in classifica generale. Questo week end è dedicato ai campionati nazionali su strada e a crono, prima di tuffarsi, estivamente parlando, sulle strade francesi da sabato 26 Giugno per un Tour de France che promette spettacolo.
Antonio Scarfone

Elia Viviani vince a Comacchio (foto: Bettini Photo)
16-06-2021
giugno 16, 2021 by Redazione
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ADRIATICA IONICA RACE
L’italiano Lorenzo Fortunato (EOLO-Kometa) si è imposto nella seconda tappa, Vittorio Veneto – Cima Grappa, percorrendo 144.2 Km in 3h58′38″, alla media di 36.256 Km/h. Ha preceduto di 1″ l’eritreo Merhawi Kudus
(Astana – Premier Tech) e di 3″ il kazako Vadim Pronskiy (Astana – Premier Tech). Fortunato è il nuovo leader della classifica con 5″ su Kudus e 9″ su Pronskiy
FORTUNATO SEMPRE PIU’ IN ALTO. VINCE SULLA CIMA GRAPPA ED E’ A UN PASSO DELLA VITTORIA NELLA ADRIATICA IONICA RACE
Sulla Cima Grappa si decide l’Adriatica Ionica Race 2021. Vadim Pronsky (Team Astana) accelera a 4 km dall’arrivo e sembra andare incontro alla vittoria ma le durissime pendenze degli ultimi 2 km lo respingono a vantaggio di Lorenzo Fortunato (Team EOLO Kometa) che con una conduzione di gara accorta da la stoccata decisiva a un km dal termine andando a prendere il kazako e superarlo proprio sulla linea d’arrivo. Il bolognese è il nuovo leader della generale e domani gli basterà controllare nell’ultima tappa per vincere la sua prima corsa a tappe del 2021.
La seconda tappa dell’Adriatica Ionica Race ci dirà chi vuole vincere la breve corsa italiana che quest’anno come già detto si è svolta in sole tre tappe invece delle cinque originariamente previste. Sono 145 i km da Vittorio Veneto alla Cima Grappa e l’ascesa finale sarà giudice inappellabile della corsa. Nei quasi 20 km di salita, anche se con alcuni tratti dove si potrà rifiatare, gli aspiranti alla vittoria finale saranno i protagonisti. Alla partenza da Vittorio Veneto non si presentava Matteo Sobrero (Team Astana), già focalizzato sui Campionati Italiani a Cronometro di dopodomani. La fuga di giornata partiva nei primi km di tappa. Riuscivano ad avvantaggiarsi in sei: Mattia Bais (Team Androni-Sidermec), Luca Rastelli (Team Colpack Ballan), Andrea Debiasi (Team CT Friuli), Ricardo Tosin (Team General Store), Francesco Zandri (Team Work Service Dynatek Vega) e Riccardo Verza (Team Zalf Euromobil Fior). Il gruppo lasciava fare e Zandri transitava per primo sul GPM di Combai. Le squadre più impegnate nell’inseguimento dei sei uomini in fuga erano la Gazprom Rusvelo, l’Astana e la Nazionale Italiana. A 60 km dall’arrivo il vantaggio della fuga era di 2 minuti e 30 secondi. Al traguardo volante di Mussolente Zandri transitava in prima posizione. Una decisa accelerazione del gruppo riduceva il suo ritardo nei confronti della fuga. All’inizio della salita finale del Monte Grappa i fuggitivi avevano una quarantina di secondi di vantaggio sul gruppo. A 17 km dal termine il gruppo riprendeva i fuggitivi. Il ritmo imposto prima dalla Gazprom Rusvelo e successivamente dall’Androni Sidermec si faceva sentire nelle gambe dei ciclisti ed a 15 km dal traguardo il gruppo era già ridotto ad una ventina di unità. A meno di 10 km dal termine si portava in testa la coppia dell’Astana formata da Merhawi Kudus e Vadim Pronsky. Alle loro spalle molto attivi gli italiani con Giovanni Carboni e Filippo Zana (Team Bardiani CSF), Lorenzo Fortunato (Team EOLO Kometa). Anche Luca Covili e Alessandro Monaco (Team Bardiani CSF) erano in recupero. A 4 km dal termine Pronsky accelerava e sembrava avere la gamba migliore. Il ciclista kazako transitava per primo sotto lo striscione dell’ultimo km ma alle sue spalle Fortunato marcato da Kudus tentava il forcing finale. Il bolognese era artefice di un recupero costante e tenace e raggiungeva Pronsky praticamente sulla linea d’arrivo, dove riusciva a mettere la ruota davanti a quella del kazako, che veniva superato anche da Kudus. Fortunato, già vincitore quest’anno al Giro d’Italia sul Monte Zoncolan, balza al primo posto in classifica generale. Domani è in programma la terza ed ultima tappa da Ferrara a Comacchio, lunga 150 km. Il tracciato è completamente pianeggiante e nella parte centrale si dovrà percorrere per due volte un circuito di una ventina di km in cui sono presenti tre tratti in sterrato. Fortunato ha la grande occanione di vincere la prima corsa a tappe del suo 2021.
Antonio Scarfone

Vincenzo Fortunato dopo lo Zoncolan espugna anche il Monte Grappa (foto Bettini)
ELIA VIVIANI, UN JET AD AVIANO. TAPPA E MAGLIA PER L’ITALIANO
Elia Viviani (Nazionale Italiana) vince con autorità la prima tappa dell’Adriatica Ionica Race nella volata di Aviano. L’italiano è il primo leader di una corsa che quest’anno presenta soltanto tre tappe in linea. Domani sul Monte Grappa sarà la volta dei big di classifica.
Al via l’Adriatica Ionica Race con tre tappe in linea presenta tra le squadre una formazione WorldTour, la Astana-Premier Tech, sei team Professional, sette Continental e due selezioni nazionali quella italiana e quella colombiana. La prima tappa odierna ha visto la partenza da Trieste con arrivo ad Aviano con ben 183 Km da percorrere ed un profilo che strizzava l’occhio ai velocisti. Pronti via e subito tanti tentativi in testa al gruppo per portare via la fuga di giornata che va a concretizzarsi grazie all’azione di Diego Pablo Sevilla (Eolo-Kometa), Luca Rastelli (Colpack Ballan), Matteo Donegà (CT Friuli), Davide Cattelan (Zalf Euromobil Fior) e Leslie Lührs (Tirol KTM). Il gruppetto in avanscoperta arriva a transitare al GPM di giornata di San Michele del Carso, vinto da Sevilla, con un vantaggio di circa 5’. In salita il primo a perdere contatto è Lührs, che non riuscirà più a rientrare, davanti quindi restano in quattro. Il gruppo è tirato da Bardiani CSF Faizanè, Vini Zabù e dalla selezione Italia. Un momento particolare è vissuto dalla corsa al Km 90 di gara quando i fuggitivi imboccano una strada al di fuori dal tracciato previsto, episodio che costringe gli Organizzatori ad interrompere momentaneamente la corsa, ripristinare l’andamento di gara e farla riprendere. Vantaggio che intanto inizia a scendere sotto i 3 minuti ed a soli 10” ai meno 30 dall’arrivo. Sarà, come da previsione volata con le squadre più organizzate a prendere in testa il comando dell’inseguimento che va a concretizzarsi in vista del cartello dei meno 5 Km dall’arrivo. Volata lanciata ed Elia Viviani va a vincere a braccia alzate tornando così al successo, il secondo stagionale, che mancava da la Cholet-Pays de la Loire. Al secondo posto Davide Persico (Colpack), al terzo Luca Pacioni (Eolo), a seguire Jakub Mareczko (Vini Zabù), Enrico Zanoncello (Bardiani-CSF), Andrea D’Amato (Iseo Rime Carnovali), Davide Boscaro (Colpack), Edgar Pinzon (Nazionale Colombia), Davide Martinelli (Astana-Premier Tech) e Stefano Di Benedetto (Work Service Marchiol Vega). Ordine di arrivo che rispecchia la classifica generale in vista di domani con la seconda frazione decisamente con un profilo diverso che porterà la gara da Vittorio Veneto alla ascesa di Cima Grappa dal versante di Crespano.
Antonio Scarfone

Elia Viviani vince ad Aviano la prima tappa dell'Adriatica Ionica Race (foto: Bettini Photo)