15-06-2025

giugno 15, 2025 by Redazione  
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CRITÉRIUM DU DAUPHINÉ

Il francese Lenny Martinez (Bahrain – Victorious) si è imposto nell’ottava ed ultima tappa, Val-d’Arc – Val-Cenis (Plateau du Mont-Cenis), percorrendo 133.3 Km in 3h34′18″, alla media di 37.322 Km/h. Ha preceduto di 34″ il danese Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike) e lo sloveno Tadej Pogačar (UAE Team Emirates – XRG). Miglior italiano Simone Velasco (XDS Astana Team), 58° a 15′26″. Pogačar si impone in classifica con 59″ su Vingegaard e 2′38″ sul tedesco Florian Lipowitz (Red Bull – BORA – hansgrohe). Miglior italiano Velasco, 69° a 1h10′42″.

TOUR DE SUISSE

Il francese Romain Grégoire (Groupama – FDJ) si è imposto nella prima tappa, circuito di Küssnacht, percorrendo 129.4 Km in 2h50′15″, alla media di 45.604 Km/h. Ha preceduto di 20″ il connazionale Kévin Vauquelin (Arkéa – B&B Hotel) e l’olandese Bart Lemmen (Team Visma | Lease a Bike). Miglior italiano Nicola Conci (XDS Astana Team), 10° a 1′26″. Grégoire è il primo leader della classifica con 24″ su Vauquelin e 26″ su Lemmen. Miglior italiano Conci, 11° a 1′36″.

GIRO D’ITALIA NEXT GEN (Under23)

Lo slovacco Matthias Schwarzbacher (UAE Team Emirates Gen Z) si è imposto nella prima tappa, circuito a cronometro di Rho, percorrendo 8.4 Km in 9′17″, alla media di 54.291 Km/h. Ha preceduto di 1″ il belga Matisse Van Kerckhove (Team Visma | Lease a Bike Development) e di 3″ il britannico Callum Thornley (Red Bull – BORA – hansgrohe Rookies). Miglior italiano Lorenzo Finn (Red Bull-BORA-hansgrohe Rookies), 17° a 15″. Schwarzbacher è la prima maglia rosa con 1″ su Van Kerckhove e 3″ su Thornley. Miglior italiano Finn, 17° a 15″.

ELFSTEDENRONDE BRUGGE

Il francese Paul Magnier (Soudal Quick-Step) si è imposto nella corsa belga, circuito di Bruges, percorrendo 196 Km in 4h06′29″, alla media di 47.711 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Jasper Philipsen (Alpecin – Deceuninck) e l’italiano Elia Viviani (Lotto).

TOUR DE CAMEROUN

Il tedesco Lucas Carstensen (Team Storck – Metropol Cycling) si è imposto nella decima ed ultima tappa, Ngoulemakong – Yaoundé, percorrendo 108.1 Km in 2h22′23″, alla media di 45.553 Km/h. Ha preceduto allo sprint i burkinabè Saturnin Yameogo (nazionale burkinabè) e Moucaila Rawende (nazionale burkinabè). Nessun italiano in gara. L’algerino Islam Mansouri (nazionale algerina) si impone in classifica con 42″ su Rawende e 1′16″ sul tedesco Campo Schmitz (Team Storck – Metropol Cycling)

TOUR DE BEAUCE (Canada)

Il neozelandese Ben Oliver (MitoQ – NZ Cycling Project) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, circuito di Saint-Georges, percorrendo 122.4 Km in 3h00′44″, alla media di 40.634 Km/h. Ha preceduto di 3″ i canadesi Carson Miles (Team Marni-N’side) e Laurent Gervais (Project Echelon Racing). Miglior italiano Nicolò Pettiti
(Swatt Club), 4° a 3″. Il colombiano Diego Andrés Camargo (Team Medellín – EPM) è ancora leader della classifica con 22″ sull’italiano Mattia Gaffuri (Swatt Club) e 42″ sullo spagnolo Óscar Sevilla (Team Medellín – EPM)

YELLOW RIVER ESTUARY (DONGYING) ROAD CYCLING RACE (Cina)

L’ecuadoriano Cristian David Pita (Huansheng – Vonoa – Taishan Sport Team) si è imposto nella seconda ed ultima tappa, circuito della Longjuzhen Square, percorrendo 137.8 Km in 3h00′44″, alla media di 45.747 Km/h. Ha preceduto allo sprint il russo Sergey Rostovtsev (Shenzhen Kung Cycling Team) e l’estone Martin Laas (Quick Pro Team). Nessun italiano in gara. Pita si impone in classifica con lo stesso tempo del danese Alexander Salby (Li Ning Star) e 1″ sul mongolo Tegsh-Bayar Batsaikhan (Roojai Insurance)

TOUR DE SUISSE WOMEN

L’elvetica Marlen Reusser (Movistar Team) si è imposta nella quarta ed ultima tappa, circuito di Küssnacht, percorrendo 129.4 Km in 3h19′36″, alla media di 38.898 Km/h. Ha preceduto di 28″ la polacca Katarzyna Niewiadoma (CANYON//SRAM zondacrypto) e l’olandese Demi Vollering (FDJ – SUEZ). Miglior italiana Eleonora Ciabocco (Team Picnic PostNL), 13° a 2′17″. La Reusser si impone in classifica con 36″ sulla Vollering e 1′56″ sulla polacca Niewiadoma. Miglior italiana la Ciabocco, 10° a 4′59″.

TOUR FÉMININ INTERNATIONAL DES PYRÉNÉES

L’australiana Brodie Chapman (UAE Team ADQ) si è imposta nella terza ed ultima tappa, Abidos – Pau, percorrendo 127.8 Km in 3h20′29″, alla media di 38.24 Km/h. Ha preceduto di 55″ la spagnola Usoa Ostolaza (Laboral Kutxa – Fundación Euskadi) e di Nadia Gontova (Winspace Orange Seal) e la polacca Dominika Włodarczyk (UAE Team ADQ). Miglior italiana Alessia Vigilia (FDJ – SUEZ), 6° a 59″. La Ostolaza si impone in classifica con 20″ sulla canadese Nadia Gontova (Winspace Orange Seal) e 39″ sull’austriaca Valentina Cavallar (Arkéa – B&B Hotels Women). Miglior italiana la Vigilia, 29° a 7′55″

VUELTA A COLOMBIA FEMENINA

La colombiana Diana Peñuela (Sistecredito – GW) si è imposta anche nella sesta ed ultima tappa, Manizales – Pereira, percorrendo 108.1 Km in 2h52′03″, alla media di 37.698 Km/h. Ha preceduto allo sprint le connaziona
li Karen Lorena Villamizar (Pato Bike BMC Team) e Jennifer Camila Sanchez (Ciclismo Capital). Nessun italiana in gara. La Peñuela si impone in classifica con 31″ sulla connazionale Jessenia Meneses (Mujeres Ant-Org Paisa) e 46″ sulla connazionale Stefania Sanchez (Sistecredito – GW)

DELFINATO: TRIS DI POGACAR MA VINGEGAARD E’ IN RIPRESA, REMCO NON CI SIAMO

giugno 14, 2025 by Redazione  
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Nel tappone del Delfinato trionfa ancora Tadej Pogacar, ma stavolta Vingegaard trova il ritmo giusto e, dopo aver perso 20 secondi, riesce a mantenere il distacco fino al traguardo. Invece Evenepoel perde altri 2 minuti e mezzo e non sembra in grado di inserirsi nella sfida per il Tour.

Si sa, il Delfinato serve a testarsi e ad affinare la preparazione in vista del Tour de France. Non sempre è un test veritiero, ricordiamo tutti la pessima prova di Nibali nell’anno in cui poi arrivò in maglia gialla sul podio di Parigi; tuttavia, specie negli ultimi anni, con la crescente importanza anche da punto di vista economico del ranking, la vittoria diventa un obiettivo importante.
Dopo la tappa a cronometro Tadej Pogacar (UAE Team Emirates – XRG) non sembrava in stato di grazia, ma l’iridato già nella tappa di ieri aveva voluto mettere le cose in chiaro. In una frazione per lui ideale era, infatti, riuscito a rifilare un minuto a Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike) e già si parlava di un Tour de France segnato.
Nella frazione di oggi, un vero e proprio tappone anche se di limitato chilometraggio, le indicazioni sono state leggermente diverse. Due salite lunghe e iconiche come Madeleine e Croix de Fer, prima della ascesa finale pure di 16 chilometri, andavano a comporre il disegno di un tracciato più adatto a un corridore come Vingegaard. Il danese in effetti si è mosso insieme a Pogacar, ma non ha tentato di rispondere alla rasoiata violenta del rivale, proseguendo del proprio passo, che era comunque superiore a quello di tutti gli altri. Dopo aver perso rapidamente 20 secondi, è riuscito a mantenere il distacco per diversi chilometri, andando alla stessa velocità di Pogacar e recuperando dei secondi nel finale.
A dir le verità, si è avuta la sensazione che il portacolori della UAE non abbia spinto al massimo, cosa che ha confermato egli stesso nell’intervista post gara, e che abbia più badato a gestire il finale; tuttavia la scalata di Vingegaard, isolatamente considerata, è stata molto buona e ha dato l’impressione di un atleta che si sta man mano avvicinando al top della condizione.
In un quadro del genere, il danese può legittimamente aspirare a contendere il trionfo al Tour de France al vincitore uscente, specie nei tapponi pirenaici e alpini, ma dovrà stare attento nella prima parte di Tour de France, molto più adatta ad un corridore come Pogacar, che sembra già piuttosto in forma e potrebbe anche non aver scoperto tutte le carte.
Chi non sembra poter essere della partita è Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) che, dopo la débâcle di ieri, ha perso altri 2 minuti e 40 secondi. La sua indubbia superiorità contro il tempo non è sufficiente a bilanciare la sua inferiorità in montagna e non solo per il limitato chilometraggio delle prove a cronometro.
Buona la prova di Florian Lipowitz (Red Bull – BORA – hansgrohe) che ha confermato il terzo posto di ieri e quello in classifica, riuscendo fino a un certo punto a difendersi molto bene. Ha pagato un po’ nel finale ma è comunque riuscito ad arrivare al traguardo con la metà del distacco di Evenepoel e ora ha un vantaggio di quasi 2 minuti sull’olimpionico in classifica.
Ora bisognerà vedere in che condizioni si presenterà Primoz Roglic (Red Bull – BORA – hansgrohe) alla Grande Boucle perché il team non vorrà commettere lo stesso errore fatto al Giro sacrificando un giovane in forma come Giulio Pellizzari per un Roglic che, al di là delle cadute, non era sembrato affatto brillante.
La tappa di oggi ha visto subito il tentativo di attacco solitario di Victor Campenaerts (Team Visma | Lease a Bike). Dopo qualche chilometro, c’è stata una girandola di scatti e controscatti dalla quale è nato un drappello con la presenza di Matteo Jorgenson (Team Visma | Lease a Bike), che ha costretto la UAE ad andare a chiudere.
Davanti rimangono Valentin Paret-Peintre (Soudal Quick-Step) e Bruno Armirail (Decathlon AG2R La Mondiale Team) sui quali rientrano Ben Healy (EF Education – EasyPost), Alexey Lutsenko (Israel – Premier Tech) e Sepp Kuss (Team Visma | Lease a Bike). Con il passare dei chilometri, si uniscono all’attacco in tempi diversi Sergio Higuita (XDS Astana Team), Clément Braz Afonso (Groupama – FDJ), Juan Guillermo Martinez (Team Picnic PostNL), Jordan Jegat (Team TotalEnergies), Santiago Buitrago (Bahrain – Victorious), Louis Meintjes (Intermarché – Wanty), Romain Bardet (Team Picnic PostNL), Iván Romeo (Movistar) e Andreas Leknessund (Uno-X Mobility).
Sulla Croix de Fer il gruppo di testa perde Paret-Peintre che si stacca, ma trova Guillaume Martin (Groupama – FDJ) che esce dal gruppo e va a prendere la testa della corsa. In testa al gruppo i Visma impongono il cambio di ritmo, facendo scendere sensibilmente il vantaggio dei battistrada.
In discesa rimane davanti solo Bardet che, alla vigilia dell’addio, prova l’attacco solitario. Il gruppo maglia gialla scollina forte di meno di dieci unità e Pogacar non ha gregari.
Dopo il tratto tecnico di discesa, si calmano le acque ed il gruppo maglia gialla si ripopola con Pogacar che ritrova Pavel Sivakov (UAE Team Emirates – XRG), il quale fa un ottimo lavoro in testa per evitare attacchi e offrire al capitano l’occasione di provare l’affondo.
Come era accaduto ieri, Vingagaard prova a rispondere solo per pochi secondi perché capisce subito che la rasoiata è troppo violenta per lui. Il danese, però, in pochi chilometri trova il ritmo giusto e mantiene il distacco di 20 secondi da Pogacar, mentre Lipowitz – che aveva tentato di resistere a Vingagaard – deve mollare il colpo.
L’attacco di Pogacar è stato meno devastante di quello di ieri, perché anche Evenepoel, in evidente difficoltà, è riuscito per molto chilometri a mantenere un gap intorno al minuto, salvo poi colare a picco nel finale.
L’impressione che ha dato Pogacar è stata di non aver spinto a tutta ed egli stesso, nell’intervista, ha detto di aver attaccato per evitare di essere egli stesso attaccato e di aver badato a controllare nel finale.
Domani è in programma l’ultima tappa con l’arrivo sul Moncenisio. Non si tratta una salita impossibile ma è pur sempre il punto più alto della corsa e sarà interessante capire se andrà di nuovo in scena una sfida tra i due principali protagonisti della corsa transalpina e del prossimo Tour.

Benedetto Ciccarone

Pogacar vince anche a Valmeinier 1800 (Getty Images)

Pogacar vince anche a Valmeinier 1800 (Getty Images)

14-06-2025

giugno 14, 2025 by Redazione  
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CRITÉRIUM DU DAUPHINÉ

Lo sloveno Tadej Pogačar (UAE Team Emirates – XRG) si è imposto anche nella settima tappa, Grand-Aigueblanche – Valmeinier 1800, percorrendo 131.6 Km in 4h10′00″, alla media di 31.584 Km/h. Ha preceduto di 14″ il danese Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike) e di 1′21″ il tedesco Florian Lipowitz (Red Bull – BORA – hansgrohe). Miglior italiano Simone Velasco (XDS Astana Team), 71° a 32′44″. Pogačar è ancora leader della classifica con 1′01″ su Vingegaard e 2′21″ su Lipowitz. Miglior italiano Velasco, 76° a 55′46″.

DURACELL DWARS DOOR HET HAGELAND

Il francese Paul Magnier (Soudal Quick-Step) si è imposto nella corsa belga, Aarschot – Diest, percorrendo 180 Km in 4h00′29″, alla media di 44.91 Km/h. Ha preceduto di 3″ il norvegese Rasmus Tiller (Uno-X Mobility) e di 9″ l’olandese Tibor Del Grosso (Alpecin – Deceuninck). Miglior italiano Giacomo Nizzolo (Q36.5 Pro Cycling Team), 45° a 4′03″

ELMOS DWARS DOOR HET HAGELAND (Donne)

L’olandese Lorena Wiebes (Team SD Worx – Protime) si è imposta nella corsa belga, Aarschot – Diest, percorrendo 124.6 Km in 3h18′02″, alla media di 37.751 Km/h. Ha preceduto allo sprint la belga Fleur Moors
(Lidl – Trek) e la britannica Millie Couzens (Fenix-Deceuninck). Due italiane in gara: Barbara Guarischi
(Team SD Worx – Protime) 48° a 2′56″, Ilaria Sanguineti (Lidl – Trek) non ha terminato la corsa

TOUR DE CAMEROUN

Il tedesco Lucas Carstensen (Team Storck – Metropol Cycling) si è imposto nella nona tappa, Pouma – Yaoundé, percorrendo 116 Km in 2h41′39″, alla media di 43.056 Km/h. Ha preceduto allo sprint il burkinabè Moucaila Rawende (nazionale burkinabè) e l’ivoriano Isiaka Cissé (nazionale ivoriana). Nessun italiano in gara. L’algerino Islam Mansouri (nazionale algerina) è il nuovo leader della classifica con 42″ su Rawende e sul camerunense Clovis Kamzong (SNH Vélo Club)

TOUR DE BEAUCE (Canada)

Il canadese Philippe Jacob (Cannondale Echelon p/b 4iiii) si è imposto nella quarta tappa, circuito di Québec City, percorrendo 70 Km in 1h32′03″, alla media di 45.627 Km/h. Ha preceduto il neozelandese Ben Oliver (MitoQ – NZ Cycling Project) e lo statunitense Sean Christian (Team Skyline). Miglior italiano Francesco Carollo (Swatt Club), 11°. Il colombiano Diego Andrés Camargo (Team Medellín – EPM) è ancora leader della classifica con 23″ sull’italiano Mattia Gaffuri (Swatt Club) e 45″ sullo spagnolo Óscar Sevilla (Team Medellín – EPM)

YELLOW RIVER ESTUARY (DONGYING) ROAD CYCLING RACE (Cina)

Il danese Alexander Salby (Li Ning Star) si è imposto nella prima tappa, Fengming Sports Park – Lijin Cultural and Art Center, percorrendo 138.7 Km in 2h50′42″, alla media di 48.752 Km/h. Ha preceduto allo sprint il malese Wan Abdul Rahman Hamdan (Terengganu Cycling Team) e l’olandese Roy Eefting-Bloem (FNIX – SCOM – Hengxiang Cycling Team). Nessun italiano in gara. Salby è il primo leader della classifica con 4″ su Hamdan e 5″ su Eefting-Bloem

TOUR DE SUISSE WOMEN

L’italiana Elisa Balsamo (Lidl – Trek) si è imposta nella terza tappa, Oberkirch – Küssnacht, percorrendo 123.1 Km in 2h56′35″, alla media di 41.827 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Mischa Bredewold
(Team SD Worx – Protime) e di 1″ l’elvetica Noemi Rüegg (EF Education-Oatly). L’elvetica Marlen Reusser (Movistar Team) è ancora leader della classifica con 3″ sull’olandese Demi Vollering (FDJ – SUEZ) e 1′23″ sulla polacca Katarzyna Niewiadoma (CANYON//SRAM zondacrypto). Miglior italiano Eleonora Ciabocco (Team Picnic PostNL), 9° a 2′31″.

TOUR FÉMININ INTERNATIONAL DES PYRÉNÉES

La spagnola Usoa Ostolaza (Laboral Kutxa – Fundación Euskadi) si è imposta nella seconda tappa, Trie-sur-Baïse – Col du Soulor, percorrendo 134.6 Km in 4h00′22″, alla media di 33.599 Km/h. Ha preceduto di 16″ la canadese Nadia Gontova (Winspace Orange Seal) e di 19″ la spagnola Ségolène Thomas (St Michel – Preference Home – Auber93 WE). Miglior italiana Giulia Bisso (Born to Win BTC City Ljubljana Zhiraf), 27° a 4′19″. La Ostolaza è la nuova leader della classifica con 16″ sulla Gontova e 30″ sulla Thomas. Miglior italiana la Bisso, 34° a 6′13″

VUELTA A COLOMBIA FEMENINA

La colombiana Diana Peñuela (Sistecredito – GW) si è imposta nella quinta tappa, cronoscalata Chinchiná – Manizales, percorrendo 22.4 Km in 54′55″, alla media di 24.473 Km/h. Ha preceduto di 4″ la connazionale Natalia Garzon (Sistecredito – GW) e di 10″ la connazionale Jessenia Meneses (Mujeres Ant-Org Paisa). Nessun italiana in gara. La Peñuela è tornata leader della classifica con 21″ sulla Meneses e 36″ sulla connazionale Stefania Sanchez (Sistecredito – GW)

13-06-2025

giugno 13, 2025 by Redazione  
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CRITÉRIUM DU DAUPHINÉ

Lo sloveno Tadej Pogačar (UAE Team Emirates – XRG) si è imposto nella sesta tappa, Valserhône – Combloux, percorrendo 126.7 Km in 2h59′46″, alla media di 42.288 Km/h. Ha preceduto di 1′01″ il danese Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike) e di 1′22″ il tedesco Florian Lipowitz (Red Bull – BORA – hansgrohe). Miglior italiano Simone Velasco (XDS Astana Team), 69° a 13′31″. Pogačar è tornato leader della classifica con 43″ su Vingegaard e 54″ su Lipowitz. Miglior italiano Velasco, 75° a 22′52″.

GROSSER PREIS DES KANTONS AARGAU

Lo statunitense Neilson Powless (EF Education – EasyPost) si è imposto nella corsa elvetica, circuito di Leuggern, percorrendo 173.8 Km in 4h09′17″, alla media di 41.832 Km/h. Ha preceduto di 3″ il belga Thibau Nys (Lidl – Trek) e di 6″ l’elvetico Jan Christen (UAE Team Emirates – XRG). Miglior italiano Diego Ulissi (XDS Astana Team), 8° a 21″

TOUR DE CAMEROUN

Giorno di riposo

TOUR DE BEAUCE (Canada)

Il colombiano Diego Andrés Camargo (Team Medellín – EPM) si è imposto nella terza tappa, Lac-Mégantic – Mont Mégantic, percorrendo 168.9 Km in 4h04′24″, alla media di 41.465 Km/h. Ha preceduto di 2″ lo statunitense Owen Cole (Team Winston Salem – Flow) e 22″ l’italiano Mattia Gaffuri (Swatt Club). Camargo è il nuovo leader della classifica con 23″ su Gaffuri e 45″ sullo spagnolo Óscar Sevilla (Team Medellín – EPM)

TOUR DE SUISSE WOMEN

L’olandese Amber Kraak (FDJ – SUEZ) si è imposta nella seconda tappa, Gstaad – Oberkirch (Campus Sursee), percorrendo 161.7 Km in 4h14′31″, alla media di 38.119 Km/h. Ha preceduto di 1′55″ la polacca Marta Lach (Team SD Worx – Protime) e di 2′43″ l’elvetica Elise Chabbey (FDJ – SUEZ). Miglior italiana Eleonora Ciabocco (Team Picnic PostNL), 9° a 3′13″. L’elvetica Marlen Reusser (Movistar Team) è ancora leader della classifica con 4″ sull’olandese Demi Vollering (FDJ – SUEZ) e 1′21″ sulla polacca Katarzyna Niewiadoma (CANYON//SRAM zondacrypto). Miglior italiana la Ciabocco, 9° a 2′29″.

TOUR FÉMININ INTERNATIONAL DES PYRÉNÉES

La neozelandese Ally Wollaston (FDJ – SUEZ) si è imposta nella prima tappa, Arzacq-Arraziguet – Barbazan-Debat, percorrendo 112.6 Km in 2h53′41″, alla media di 38.898 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Eline Jansen (VolkerWessels Cycling Team) e la belga Margot Vanpachtenbeke (VolkerWessels Cycling Team). Miglior italiana Alessia Missiaggia (Team Farto – Kiroot), 10°. La Wollaston è la prima leader della classifica con lo stesso tempo della Jansen e della Vanpachtenbeke. Miglior italiana la Missiaggia, 10° con lo stesso tempo delle prime.

VUELTA A COLOMBIA FEMENINA

La colombiana Natalia Garzon (Sistecredito – GW) si è imposta nella quarta tappa, Andalucía – Santuario, percorrendo 132.9 Km in 3h48′13″, alla media di 34.94 Km/h. Ha preceduto di 20″ la connazionale Stefania Sanchez (Sistecredito – GW) e di 22″ la connazionale Jessenia Meneses (Mujeres Ant-Org Paisa). Nessun italiana in gara. La messicana Andrea Ramirez (Pato Bike BMC Team) è ancora leader della classifica con 2′23″ sulla colombiana Diana Peñuela (Sistecredito – GW) e 2′34″ sulla Meneses

DELFINATO, POGACAR RIBALTA IL VERDETTO DEL CRONOMETRO E SI RIPRENDE LA MAGLIA GIALLA

giugno 13, 2025 by Redazione  
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Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) sferra l’attacco decisivo nel tratto più duro della Côte de Domancy, Nessuno riesce a tenere la sua ruota ed il campione sloveno va a vincere in solitaria sul traguardo di Combloux. Pogacar indossa di nuovo la maglia rosa e praticamente ipoteca la vittoria del Giro del Delfinato 2025

Nonostante sia lunga poco meno di 127 km, la quinta tappa del Giro del Delfinato da Valserhône a Combloux promette fuochi d’artificio per quanto riguarda la classifica generale. I cinque gpm in programma saranno la miccia di questi fuochi ed in particolare sulla Côte de Domancy, a circa 7 km dall’arrivo, i big di classifica sono attesi ad uno scontro frontale su pendenze costantemente in doppia cifra per quasi 2 km. Un muro vero e proprio dove Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step) dovrà difendersi dagli atticchi si Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) e Jonas Vingegaard (Team Visma Lease a Bike) anche se non sono da scartare altri nomi caldi come quelli di Florian Lipowitz (Team Redbull BORA Hansgrohe), Matteo Jorgenson (Team Visma Lease a Bike) e ci mettiamo dentro anche il sorprendente Paul Seixas (Decathlon AG2R La Mondiale), tutti quanti presenti nella top ten generale. Ci sono poi quegli scalatori che hanno toppato nella cronometro di due giorni fa ed avranno voglia di rifarsi e citiamo tra gli altri i vari Carlos Rodriguez (Team INEOS Grenadiers), Lenny Martinez (Team Bahrain Victorious) ed Enric Mas (Team Movistar). Dopo la partenza da Valserhône si segnalava subito un attacco di quattro ciclisti ovvero Mathieu van der Poel (Team Alpecin Deceuninck), Anders Foldager (Team Jayco ALUla), Victor Guernalec (Team Arkéa B&B Hotels) e Fabien Doubey (Team TotalEnergies) a cui si aggiungevano poco dopo Søren Wærenskjold (Team Uno-X Mobility), Fabian Weiss (Team Tudor Pro Cycling) e Toms Skujiņš (Team Lidl Trek). Questo primo tentativo di fuga veniva però annullato dalla pronta reazione del gruppo maglia gialla. Dopo una ventina di km si formava un altro drappello di fuggitivi con Van der Poel sempre presente, al quale si aggiungevano Michael Leonard (Team INEOS Grenadiers), Bruno Armirail (Decathlon AG2R La Mondiale), Alex Baudin (Team EF Education EasyPost), Andreas Leknessund (Team Uno-X Mobility), Romain Bardet (Team Picnic PostNL), Pierre Thierry (Team Arkéa B&B Hotels) ed Anthony Turgis (Team TotalEnergies). Questa volta il gruppo lasciava fare e dopo 30 km il vantaggio dei battistrada saliva a 1 minuto e 30 secondi. Armirail scollinava per primo sul gpm della Côte de Villy-le-Pelloux posto al km 35. Il ciclista francese scollinava in prima posizione anche sul successivo gpm del Col des Fleuries posto al km 59. Erano sempre UAE Team Emirates e Visma Lease a Bike le squadre che conducevano il ritmo nella prima parte del gruppo. Sul successivo gpm della Côte de Mont-Saxonnex il gruppo dei fuggitivi si scremava ed allo stesso tempo anche quello della maglia gialla perdeva parecchi ciclisti. Baudin scollinava in prima posizione seguito da Leonard ed Armirail mentre il gruppo maglia gialla era capeggiato da un generosissimo Tim Wellens (UAE Team Emirates). Baudin vinceva anche il traguardo volante di Le Grangeat posto al km 107.5 dopodicheè tutti aspettavano ormai l’imminente finale con la scalata in rapida successione della Côte de Domancy e della Côte de la Cry. Baudin e Leonard prendevano in testa la Côte de Domancy ma il ritmo infernale imposto dagli uomini dell’UAE Team Emirates non dava scampo alla coppia che conduceva la corsa. Proprio nel tartto più duro della Côte de Domancy Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) apriva il gas e nel giro di una ventina di secondi faceva il vuoto. Ultimo ciclista a mantenere la sua ruota era Jonas Vingegaard (Teanìm Visma Lease a Bike) che però si arrendeva allo strapotere dello sloveno e si limitava ad andare del suo passo, un po’ come tutti gli altri…Pogacar aumentava il vantaggio sugli avversari diretti pedalata dopo pedalata mentre la maglia gialla Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step) si perdeva nelle retrovie. Il fenomeno sloveno andava a vincere sul traguardo di Combloux con 1 minuto ed 1 secondi di vantaggio su Vingegaard e con 1 minuto e 22 secondi di vantaggio si Lipowitz. Chiudevano la top five Matteo Jorgenson (Team Visma Lease a Bike) in quarta posizione e Remco Evenepoal in quinta posizione, rispettivamente a 1 minuto e 30 secondi di ritardo ed a 1 minuto e 50 secondi di ritardo da Pogacar. Dopo la vittoria nella prima tappa, Pogacar concede il bis e si riprende la maglia gialla con 43 secondi di vantaggio su Vingegaard e 54 secondi di vantaggio su Lipowitz. Domani si sale ancora di più nella settima tappa da Grand-Algueblanche a Valmeinier 1800 di 131.6 km. Tre gpm hors categorie – Col de la Madeleine, Col de la Croix de Fer e l’arrivo di Valmenier 1800 – dicono tutto sulla durezza della tappa. Se oggi Pogacar ha ipotecato la vittoria della breve corsa a tappe francese, domani può chiudere definitivamente il discorso.

Antonio Scarfone

Tadej Pogacar vince a Combloux (foto: Getty Images)

Tadej Pogacar vince a Combloux (foto: Getty Images)

DAUPHINÉ, STEWART SORPRENDE MILAN A MÂCON

giugno 12, 2025 by Redazione  
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Successo per lo sprinter britannico della Israel – Premier Tech nella quinta tappa del Giro del Delfinato (Saint-Priest – Mâcon, 183 km), che batte Axel Laurence (Ineos-Grenadiers) e il norvegese Søren Wærenskjold. Il friulano della Lidl-Trek chiude al quinto posto e non riesce a finalizzare al meglio il lavoro di squadra. Caduta senza conseguenze per Remco Evenepoel all’ultimo chilometro, ma il belga resta al comando della classifica generale.

La quinta tappa del Giro del Delfinato era perfetta per una eventuale fuga e ne hanno approfittato cinque corridori – l’olandese Enz Leijnse (Picnic – PostNL) e i francesi Jordan Labrosse (Decathlon – AG2R La Mondiale), Benjamin Thomas (Cofidis), Thibaut Guernalec e Pierre Thierry (Arkea B&B Hotels) – che hanno accumulato un vantaggio mai superiore ai due minuti.
Il quintetto ha comunque resistito lungo il percorso vallonato e caratterizzato da quattro GPM, l’ultimo posizionato a 20 km dall’arrivo. Sulle rampe della Côte de Quatre Vents restano in tre ma il gruppo trainato dall’Alpecin – Deceuninck di Mathieu Van der Poel fatica a guadagnare terreno su di loro e il terzetto dei fuggitivi resiste fino ai -2 dall’arrivo. Una volta ripresa la fuga si mette in testa la Lidl – Trek di Jonathan Milan e all’ultimo chilometro cade la maglia gialla Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step), per fortuna senza conseguenze. Nello sprint Jake Stewart (Israel – Premier Tech) sorprende Milan – oggi solo quinto – e compagni e si porta a casa la tappa.
Evenepoel grazie alla cronometro di ieri resiste in testa alla classifica generale con 4” su Florian Lipowitz (Red Bull – Bora Hansgrohe) e 9” su Ivan Romeo (Movistar Team). Da domani si comincia a fare sul serio con l’arrivo in salita a Combloux, al termine di una tappa breve (soli 127 Km), ma molto esplosiva.

Andrea Giorgini

Jake Stewart vince la quinta tappa del Delfinato (Getty Images)

Jake Stewart vince la quinta tappa del Delfinato (Getty Images)

12-06-2025

giugno 12, 2025 by Redazione  
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CRITÉRIUM DU DAUPHINÉ

Il britannico Jake Stewart (Israel – Premier Tech) si è imposto nella quinta tappa, Saint-Priest – Mâcon, percorrendo 183 Km in 4h03′46″, alla media di 45.043 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Axel Laurance (INEOS Grenadiers) e il norvegese Søren Wærenskjold (Uno-X Mobility) Miglior italiano Jonathan Milan (Lidl – Trek), 5°. Il belga Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) è ancora leader della classifica con 4″ sul tedesco Florian Lipowitz (Red Bull – BORA – hansgrohe) e 9″ sullo spagnolo Iván Romeo (Movistar Team). Miglior italiano Milan, 71° a 7′05″.

TOUR DE CAMEROUN

Il tedesco Jan Münzer (Team Storck – Metropol Cycling) si è imposto nell’ottava tappa, Douala – Kribi, percorrendo 163.1 Km in 4h02′26″, alla media di 40.366 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’algerino Abdallah Benyoucef (nazionale algerina) e di 2″ l’ivoriano Kouadio Emmanuel Adebayor Ande (nazionale ivoriano). Nessun italiano in gara. Il camerunense Michel Boris Tientcheu (nazionale camerunense) è ancora leader della classifica con 12″ sull’algerino Islam Mansouri (nazionale algerina) e 26″ sul tedesco Campo Schmitz (Team Storck – Metropol Cycling).

TOUR DE BEAUCE (Canada)

L’irlandese Conn McDunphy (Team Skyline) si è imposto nella seconda tappa, circuito di Saint-Odilon-de-Cranbourne, percorrendo 164.2 Km in 3h54′55″, alla media di 41.938 Km/h. Ha preceduto di 1′17″ il colombiano Wilmar Paredes (Team Medellín – EPM) e il canadese Joel Plamondon (Team Marni-N’side). Miglior italiano Nicolò Pettiti (Swatt Club), 4° a 1′17″. L’italiano Mattia Gaffuri (Swatt Club) è il nuovo leader della classifica con 1″ su Plamondon e 3″ sullo spagnolo Óscar Sevilla (Team Medellín – EPM)

TOUR DE SUISSE WOMEN

L’elvetica Marlen Reusser (Movistar Team) si è imposta nella prima tappa, circuito di Gstaad, percorrendo 95.5 Km in 2h29′32″, alla media di 38.319 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Demi Vollering (FDJ – SUEZ) e di 1′42″ la polacca Katarzyna Niewiadoma (CANYON//SRAM zondacrypto). Miglior italiana Eleonora Ciabocco (Team Picnic PostNL), 11° a 2′14″. La Reusser è la prima leader della classifica con 4″ sulla Vollering e 1′51″ sulla Niewiadoma. Miglior italiano la Ciabocco, 11° a 2′29″.

VUELTA A COLOMBIA FEMENINA

La colombiana Diana Peñuela (Sistecredito – GW) si è imposta nella terza tappa, Armenia – Buga, percorrendo 114.1 Km in 2h47′08″, alla media di 40.961 Km/h. Ha preceduto allo sprint le connazionali Maria Paula Latriglia (Sistecredito – GW) e Lina Marcela Hernández (Mujeres Ant-Org Paisa). Nessun italiana in gara. La messicana Andrea Ramirez (Pato Bike BMC Team) è ancora leader della classifica con 2′27″ sulla Latriglia e 2′37″ sulla Peñuela

11-06-2025

giugno 11, 2025 by Redazione  
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CRITÉRIUM DU DAUPHINÉ

Il belga Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) si è imposto nella quarta tappa, cronometro individuale Charmes-sur-Rhône – Saint-Péray, percorrendo 14.7 Km in 20′50″, alla media di 50.076 Km/h. Ha preceduto di 21″ il danese Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike) e di 38″ lo statunitense Matteo Jorgenson (Team Visma | Lease a Bike). Miglior italiano Simone Velasco (XDS Astana Team), 46° a 2′21″. Evenepoel è il nuovo leader della classifica con 4″ sul tedesco Florian Lipowitz (Red Bull – BORA – hansgrohe) e 9″ sullo spagnolo Iván Romeo (Movistar Team). Miglior italiano Velasco, 41° a 2′22″.

TOUR DE CAMEROUN

La settima tappa, circuito di Douala (106 Km), è stata annullata in seguito alla decisione dei corridori di non affrontarla a causa del cattivo stato delle strade. Il camerunense Michel Boris Tientcheu (nazionale camerunense) rimane leader della classifica con 12″ sull’algerino Islam Mansouri (nazionale algerina) e 26″ sul tedesco Campo Schmitz (Team Storck – Metropol Cycling). Nessun italiano in gara.

TOUR DE BEAUCE (Canada)

Lo statunitense Sean Christian (Team Skyline) si è imposto nella prima tappa, circuito di Saint-Gédéon-de-Beauce, percorrendo 198.3 Km in 4h21′03″, alla media di 45.577 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Hugo Scala Jr (Project Echelon Racing) e il canadese Jérôme Gauthier (Team Marni-N’side). Miglior italiano Mattia Gaffuri (Swatt Club), 7°. Christian è il primo leader della classifica con lo stesso tempo di Gauthier e 4″ su Scala Jr. Miglior italiano Gaffuri, 4° a 5″

VUELTA A COLOMBIA FEMENINA

La messicana Andrea Ramirez (Pato Bike BMC Team) si è imposta nella seconda tappa, Girardot – Alto de la Línea, percorrendo 114.8 Km in 4h44′07″, alla media di 24.244 Km/h. Ha preceduto di 2′41″ la colombiana Maria Paula Latriglia (Sistecredito – GW) e di 2′58″ la colombiana Diana Peñuela (Sistecredito – GW). Nessun italiana in gara. La Ramirez è la nuova leader della classifica con 2′36″ sulla Latriglia e 2′48″ sulla Peñuela

EVENEPOEL SBRICIOLA CRONOMETRO E AVVERSARI A SAINT-PERAY. TAPPA E MAGLIA PER IL BELGA

giugno 11, 2025 by Redazione  
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L’attesa cronometro di Saint-Péray vede la vittoria di Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step) che rispetta i pronostici della vigilia e si impone indossando la maglia di campione del mondo della specialità. Il belga è la nuova maglia gialla con una manciata di secondi di vantaggio su Lipowitz e Romeo. Domani tappa interlocutoria che potrebbe anche non esserlo visto che in gruppo oltre ad Evenepoel ci sta gente come Pogacar e Vingegaard

I 17.4 km della cronometro individuale da Charmes-sur-Rhône a Saint-Péray ci diranno molto sulla piega che prenderà i Giro del Delfinato da qui al termine. Dopo il blitz di Ivàn Romeo nella tappa di ieri, oggi i vari Pogacar, Vingegaard ed Evenepoel dovranno rispondere da par loro e dare una scossa decisa alla classifica generale in vista delle salite del week end. Il percorso della cronometro presenta un breve tratto in salita di circa 2 km che potrebbe infastidire i cronomen puri. Resta il fatto che Evenepoel, campione del mondo della specialità, è tra i favoriti principali per la vittoria di tappa. Ed Evenepoel rispetta i pronostici della vigilia vincendo con il tempo di 20 minuti e 50 secondi. Il podio parziale viene completato dai due ciclisti della Visma Lease a Bike con Jonas Vingegaard in seconda posizione e Matteo Jorgenson in terza posizione, rispettivamente a 21 e 38 secondi di ritardo. Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) è ’solo’ quarto a 49 secondi di ritardo da Evenepoel mentre la top five è chiusa da un ottimo Floriam Lipowitz (Team Redbull BORA Hansgrohe) che si classifica a 57 secondi di ritardo da Evenepoel. Il campione belga ottiene la terza vittoria stagionale e precisamente la seconda a cronometro dopo quella nella quinta tappa del Tour de Romandie. Evenepoel è anche la nuova maglia gialla con 4 secondi di vantaggio su Lipowitz e 9 secondi di vantaggio su Romeo ma nel giro di 2 minuti sono racchiusi ancora 31 ciclisti quindi si può dire che la classifica generale sia ancora molto corta. Domani è in programma la quinta tappa da Saint-Priest a Mâcon di 183 km in cui spiccano i quattro gpm di Saint-Amour, Fontmartin, Boubpn e Quatre Vents: due ‘cols’ e due ‘côte’ che non impensieriranno minimamente gli uomini di classifica ma che possono tagliare fuori i velocisti puri per la vittoria di tappa, visto che dall’ultimo scollinamento il traguardo dista circa 25 secondi e sarà dura per le squadre dei velocisti organizzarsi per rientrare sul gruppo maglia gialla, soprattutto se il ritmo imposto dalle squadre dei big sarà elevato come già successo nella tappa di ieri. Evenepoel potrebbe addirittura ampliare il suo vantaggio in classifica sugli avversari diretti con un’azione delle sue.

Antonio Scarfone

Remco Evenepoel vince a Saint-Péray (foto: Stefano Cavasino / DPP / Shutterstock))

Remco Evenepoel vince a Saint-Péray (foto: Stefano Cavasino / DPP / Shutterstock))

ROMEO SORPRENDE TUTTI A CHARANTONNAY, TAPPA E MAGLIA PER LO SPAGNOLO DELLA MOVISTAR

giugno 10, 2025 by Redazione  
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Una fuga ben assortita – basti pensare ai nomi di Mathieu van der Poel (Team Alpecin Deceuninck) e Florian Lipowitz (Team Redbull BORA Hansgrohe) – mette in scacco gruppo i presunti big di classifica che non riescono a riprenderla ed a Charantonnay a vincere è Ivàn Romeo (Team Movistar), che attacca al punto giusto ed indossa anche la maglia gialla. Domani ci si aspetta la reazione dei vari Pogacar, Vingegaard ed Evenepoel nell’attesa cronometro di Saint-Péray

La terza tappa del Giro del Delfinato parte da Brioude e termina a Charantonnay dopo quasi 203 km. Jonathan Milan (Team Lidl Trek) deve difendere la maglia gialla conquistata ieri ma non sarà facile visto la presenza di cinque gpm, comunque non durissimi ma che spezzetteranno continuamente il ritmo ed in più i primi 150 km sono costellati da numerosi saliscendi che si faranno sentire specialmente nelle gambe dei ciclisti più pesanti. Pronti via si saliva subito verso il primo gpm della Côte de Cornille posta al km 8.9 sulla quale scollinava in prima posizione Ruben Guerreiro (Team Movistar). Quest’ultimo gpm, dopo una breve discesa si immetteva sulla successiva Côte de Brbate sulla quale era Louis Barré (Team Intermarchè Wanty) a scollinare per primo. Il francese vinceva poco dopo anche il traguardo volante di La Chaise-Dieu posto al km 29.4. Dopo una quarantina di km e diversi attacchi nel gruppo si formava finalmente la fuga di giornata composta da un totale di tredici ciclisti. Oltre all’attivissimo Barré erano presenti anche Florian Lipowitz (Team Redbull BORA Hansgrohe), Julien Bernard (Team Lidl Trek), Ivàn Romeo (Team Movistar), Mathieu van der Poel (Team Alpecin Deceuninck), Andreas Leknessund (Team Uno X Mobility), Harold Tejada (Team XDS Astana), Brieuc Rolland (Team Groupama FDJ), Krist Neilands (Team Israel Premier Tech), Eddie Dunbar (Team Jayco AlUla), Anthony Turgis (Team TotalEnergies), Axel Laurance e Michael Leonard (Team INEOS Grenadiers). Barré scollinava in prima posizione sulla Côte de Malataverne, terzo gpm in programma posto al km 78.7. Dopo essersi staccato già sui primi due gpm dei giornata, Milan provava comunque a tenere duro nonostante fosse segnalato in ritardo nella parte centrale della tappa rispetto al primo gruppo inseguitore in cui erano presenti tutti i big di classifica e dove UAE Team Emirates e Soudal Quick Step mantenevano un ritmo abbastanza sostenuto in modo da tenere a bada i tredici battistrada. Barré scollinava in prima posizione anche sul Col du Tracol posto al km 129.6. A 22 km dalla conclusione il ritardo del gruppo sulla fuga era di 1 minuto e 10 secondi. Sulla Côte du Château Jaune, ultimo gpm in programma, nel gruppo dei battistrada si avvantaggiavano di qualche metro Lipowitz, Leknessund, Bernard e Tejada. Era un tira e molla continuo che vedeva alla fine, a poco più di 5 km dalla conclusione, l’attacco decisivo di Romeo che allungava ed andava a vincere con 14 secondi di vantaggio su Tejada e Barrè mentre Lipowitz chiudeva in quarta posizione e Van der Poel in quinta a 27 secondi di ritardo da Romeo. Il gruppo inseguitore non riusciva a rientrare sui battistrada ed arrivava al traguardo con 1 minuto e 8 secondi di ritardo. Per Romeo è la seconda vittoria stagionale dopo quella ottenuta a febbraio nella terza tappa della Volta a la Comunitat Valenciana. Il giovane spagnolo è anche la nuova maglia gialla con 17 secondi di vantaggio su Barrè e 18 secondi di vantaggio su Tejada. Domani la cronometro individuale da Charmes-sur-Rhône a Saint-Péray di 17.4 km sarà il primo vero spartiacque di questo Giro del Delfinato con la classifica generale che cambierà fisionomia e con i veri protagonisti di questa edizione che dovrebbero emergere dalla massa, ed i nomi più caldi sono naturalmente quelli di Pogacar, Vingegaard ed Evenepoel. Certo dovranno impegnarsi tutti e tre per riprendere quelli che gli stanno davanti, in particolare Van der Poel che a cronometro non scherza, perciò assisteremo sicuramente ad una bella lotta in ottica classifica generale.

Antonio Scarfone

Ivàn Romeo vince a Charantonnay (foto: Getty Images)

Ivàn Romeo vince a Charantonnay (foto: Getty Images)

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