VAN AERT-BIS A LOSANNA. IL BELGA VINCE DI NUOVO, POGACAR SEMPRE IN GIALLO.

luglio 9, 2022 by Redazione  
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Wout, ancora lui. Due giorni fa lo avevamo ammirato estasiati durante il suo splendido quanto velleitario tentativo di compiere un’impresa oltre il limite dell’impossibile. Lo ritroviamo oggi di nuovo vincente in quel di Losanna grazie ad una volata senza storia che gli consegna il secondo successo di tappa (5° piazzamento nei primi due posti in 8 giorni) e che consolida probabilmente in maniera definitiva la sua leadership nella classifica a punti. Il fuoriclasse fiammingo ha finalizzato nel migliore dei modi il lavoro della squadra (un Van Hooydonck oggi instancabile) battendo con facilità Michael Matthews (Team BikeExchange-Jayco) e il solito Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) che guadagna l’ennesimo abbuono di questo sfavillante inizio di Tour. Ai piedi del podio Andres Kron (Lotto-Soudal) e Alberto Bettiol (EF Education-Easy Post). Pogacar naturalmente resta in giallo, portando il gap su Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) a 39″. Segue il duo della Ineos Grenadiers formato da Geraint Thomas (3° ad 1′14″) ed Adam Yates (4° a 1′22″).


L’8a tappa della Grand Boucle si presentava alla vigilia come una frazione interlocutoria e aperta a diverse soluzioni: dalla fuga all’arrivo in volata di un gruppo ristretto. I 186 km che hanno portato i corridori da Dole a Losanna erano caratterizzati da un continuo saliscendi (2 gpm di 4a categoria ed uno di 3a) senza però presentare asperità particolarmente dure. L’arrivo era posto in cima allo strappo che conduceva nei pressi dello Stadio Olimpico di Losanna (4,9 km al al 4,5%) ed offriva ai corridori più esplosivi la possibilità di giocarsi il successo di tappa.

La frazione è iniziata con la notizia delle positività al covid di Geoffrey Bouchard (Ag2r Citroen Team) e Vegard Laengen (UAE Team Emirates), entrambi ovviamente costretti ad abbandonare la corsa. La fuga di giornata ha preso forma pochi chilometri dopo il via ufficiale ed ha visto protagonisti soltanto 3 corridori: Mattia Cattaneo (Quick Step Alpha Vinyl), Frederik Frison (Lotto-Soudal) e Fred Wright (Bahrain-Victorius). Il trio è riuscito ad avvantaggiarsi poco prima di una caduta avvenuta nella pancia del gruppo che ha coinvolto molti corridori, tra cui anche la maglia gialla di Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), e ha costretto Kevin Vanmaerke (Team DSM) al ritiro. Il successivo rallentamento del gruppo ha consentito ai tre fuggitivi di prendere il largo, impedendo ad altri eventuali contrattaccanti di rinvenire sulla testa della corsa. Il vantaggio del terzetto non è però mai decollato (vantaggio massimo di circa 3 minuti e mezzo) poichè gli uomini di Jumbo-Visma e Team BikeExchange-Jayco, intenzionati a giocarsi la tappa rispettivamente con Wout Van Aert e Michael Matthews, hanno mantenuto un ritmo sempre abbastanza sostenuto. Da segnalare in particolare il lavoro di Nathan Van Hooydonck che ha tirato il plotone per diverse decine di chilometri.
La corsa ha proceduto a lungo senza particolari sussulti, ad eccezione dello sprint intermedio di Montrond (km 47) vinto da Wright davanti a Frison e Cattaneo e grazie al quale Van Aert, 5° dietro a Jasper Philipsen (Alpecin-Fenix), ha guadagnato altri 2 punti su Fabio Jakobsen (Quick Step Alpha Vinuyl) nella corsa per la maglia verde.

Ai -62 Frison ha perso contatto dagli altri due fuggitivi per poi essere riassorbito dal plotone pochi chilomentri dopo (-56). Cattaneo e Wright hanno invece proceduto di comune accordo anche se il loro vantaggio a quel punto era già inferiore ai 2 minuti. La coppia si è dissolta soltanto ai -8,5, quando Cattaneo si è rialzato lasciando in tutto solo in testa alla corsa il britannico della Bahrain. Dietro nel frattempo erano iniziati a formarsi i vari treni con Jumbo, BikeExchange ed UAE particolarmente attive. Una volta iniziata la salita finale è stata però la Bora-Hansgrohe a prendere il comando delle operazioni grazie soprattutto al lavoro di Patrick Konrad. Proprio il ritmo imposto dall’austriaco ha decretato la fine dell’avventura di Wright, ripreso ai -3. Il gruppo a quel punto era già ridotto a poco più di una trentina di corridori. Una volta esaurito il lavoro di Konrad (-1,5), sono stati nuovamente i compagni di squadra di Pogacar (coi soliti Rafal Majka e Brandon McNulty) a tenere alta l’andatura, riducendo il plotone a circa 25 unità. Il drappello dei big è transitato sotto la flame rouge col trenino UAE in testa e il duo Jumbo formato da Vingegaard e Van Aert a ruota.

Si è così giunti al prevedible epilogo allo sprint. Matthews ha provato ad anticipare ai -200 con Pogacar abile a prendergli immediatamente la ruota. Ma da dietro è rinvenuto di potenza Van Aert che ha facilmente superato prima la maglia gialla e poi l’australiano, andando a cogliere il secondo successo di tappa in questa Grand Boucle. Alle sue spalle proprio Matthews, che raccoglie l’ennesimo secondo posto della sua carriera, e il sempre più impressionante Tadej Pogacar. 4° posto per Andreas Kron (Lotto-Soudal) davanti ad Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost) e Alexandre Vlasov (Bora-Hangrohe). Quindi troviamo Benjamin Thomas (Cofidis), Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) e il duo Ineos Tom Pidcock-Geraint Thomas, tutti con lo stesso tempo del vincitore. Con i punti conquistati oggi, Van Aert raggiunge quota 264 nella classifica della maglia verde, ben 115 lunghezze in più rispetto a Fabio Jakobsen.
Resta sostanzialmente invariata la classifica generale, con Pogacar che guadanga 4″ d’abbuono su tutti gli avversari. Vingegaard è secondo a 39″, seguito da Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) a 1′14″ ed Adam Yates (Ineos Grenadiers) ad 1′22″. Seguono David Gaudu (Groupama-FDJ), 5° ad 1′35″, Romain Bardet (Team DSM), 6° ad 1′36″, e Tom Pidcock (7° ad 1′39″). Chiudono la top ten Neilson Powless (EF Education-EasyPost), ad 1′41″, Enric Mas (Movistar Team, ad 1′47″, e Nairo Quintana (Team Arkea Samsic), 10° a 2′10″.

Domani è in programma la 9a tappa che proporrà ai corridori il primo assaggio di Alpi. La fazione che partirà da Aigle, sede dell’UCI, potererà la carovana a Chatel al termine di 193 km conditi da 4 gpm di cui ben due di prima categoria. Dopo i primi 30 km completamente piatti, la strada darà il primo assaggio di salita con la Cote de Bellevue (4,4 km al 3,9%), classificata come gpm di 4a categoria. I successivi 50 km, ondulati ma tutto sommato semplici, anticiperanno la prima vera salita di giornata, il Col de Mosses (13,3 km al 4,1%) la cui vetta sarà posta al km 108 (gpm di 2a categoria). Al termine della successiva breve discesa, inzierà il primo dei due gpm di 1a categoria, il Col de la Croix (8 km al 7,5 %) posto ai -61. Una lunghissima discesa ed un breve tratto di pianura (con tanto di nuovo passaggio per le vie di Aigle) precederà la salita finale, il Pas de Morgins (15,4 km al 6,2% con un finale decisamente più morbido). Dalla vetta mancheranno appena 10 km, di cui i primi 6 in discesa e gli ultimi 4 nuovamente all’insù (4,6% di pendenza media). Una frazione che potrebbe sorridere ai fuggitivi, ma non è assolutamente da escludere che siano i corridori di classifica a giocarsi nuovamente il successo.

Pierpaolo Gnisci

Van Aert bis a Losanna (fonte:Getty Images)

Van Aert bis a Losanna (fonte:Getty Images)

09-07-2022

luglio 9, 2022 by Redazione  
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TOUR DE FRANCE

Il belga Wout van Aert (Jumbo-Visma) si è imposto nell’ottava tappa, Dole – Losanna, percorrendo 186.3 Km in 4h13′06″, alla media di 44.164 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Michael Matthews (Team BikeExchange-Jayco) e lo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates). Miglior italiano Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost), 5. Pogacar è ancora maglia gialla con 39″ sul danese Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) e 1′14″ sul britannico Geraint Thomas (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Damiano Caruso (Bahrain Victorious), 17° a 3′37″

GIRO D’ITALIA DONNE

La statunitense Kristen Faulkner (Team BikeExchange-Jayco) si è imposta nella nona tappa, San Michele all’Adige – San Lorenzo Dorsino, percorrendo 112.8 Km in 3h36′36″, alla media di 31.247 Km/h. Ha preceduto di 59″ l’italiana Marta Cavalli (FDJ-Nouvelle Aquitaine-Futuroscope) e di 1′14″ l’italiana Elisa Longo Borghini (Trek-Segafredo). L’olandese Annemiek van Vleuten (Movistar Team) è ancora in maglia rosa con 1′52″ sulla Cavalli e 6′10″ sulla spagnola Margarita Victoria García (UAE Team ADQ)

VISEGRAD 4 BICYCLE RACE – GP CZECH REPUBLIC

Il ceco Adam Toupalik (Elkov-Kasper) si è imposto nella corsa ceca, Brno – Špilberk, percorrendo 190 Km in 4h35′57″, alla media di 41.312 Km/h. Ha preceduto di 14″ il polacco Jakub Kaczmarek (HRE Mazowsze Serce Polski) e di 30″ il connazionale Jan Kaspar (ATT Investments). Miglior italiano Andrea Debiasi (Cycling Team Friuli ASD), 10° a 1′10″

CAMPIONATI EUROPEI – GARA SU STRADA UOMINI JUNIOR (Portogallo)

L’elvetico Jan Christen si è imposto nella gara su strada, circuito di Anadia, percorrendo 125.9 Km in 2h42′10″, alla media di 46.582 Km/h. Ha preceduto di 19″ il norvegese Jørgen Nordhagen e di 2′02″ il francese Léo Bisiaux. Miglior italiano Dario Igor Belletta, 7° a 2′33″

CAMPIONATI EUROPEI – GARA SU STRADA DONNE JUNIOR (Portogallo)

La francese Eglantine Rayer si è imposta nella gara su strada, circuito di Anadia, percorrendo 83.1 Km in 2h33′38″, alla media di 32.454 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiana Eleonora Ciabocco e di 2″ l’italiana Federica Venturelli

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): DOLE – LOSANNA

luglio 9, 2022 by Redazione  
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Dopo aver visitato Danimarca e Belgio il Tour torna a sconfinare, per la terza ed ultima volta in questa edizione. Si va in Svizzera per una classica tappa di trasferimento che rappresenterà un’occasione d’oro per gli attaccanti di giornata poichè l’ascesa finale toglierà di mezzo i velocisti e le loro formazioni, mentre le squadre dei big penseranno a non sprecare troppe energie in vista delle Alpi, che cominceranno domani

Il Tour 2022 si appresta a effettuare il suo ultimo sconfinamento, dopo aver trascorso le prime tre giornate in Danimarca e aver percorso una quarantina di chilometri in Belgio nella parte iniziale della frazione di Longwy. Adesso è il turno della Svizzera, sulle cui strade si disputeranno gli ultimi 70 Km della tappa odierna e la quasi totalità della frazione in programma domani, la prima delle quattro disegnate sulla catena alpina. In attesa di quest’ultima e di tornare a vedere in azione gli uomini di classifica, oggi avranno un’occasione d’oro i cacciatori di tappe perché la salita finale verso i quartieri alti di Losanna taglierà fuori dai giochi i velocisti e le loro formazioni, che non avranno alcun interesse nel porsi in testa al gruppo a lavorare per ridurre il vantaggio dei fuggitivi. Si tratta, dunque, di una solita tappa di trasferimento che, comunque, qualche emozione potrebbe riservarla se ci fosse tra i corridori di vertice qualcuno che avrà la voglia di sfruttare la rampa di 1 Km al 9.5% che termina a 800 metri dal traguardo e che rappresenta il “sale” di una salita finale per il resto abbastanza sciapa (ultimi 4.8 Km al 4.6%): in tal caso assisteremo a due corse in una, davanti la lotta tra i fuggitivi per staccarsi a vicende in prossimità del traguardo, dietro scaramucce tra i big per mettere pressione agli avversari alla vigilia delle montagne più che per guadagnare una manciatella di secondi.

Il parco olimpico di Losanna e l’altimetria dell’ottava tappa (www.lausanne-tourisme.ch)

Il parco olimpico di Losanna e l’altimetria dell’ottava tappa (www.lausanne-tourisme.ch)

METEO TOUR

Dole : poco nuvoloso, 24.2°C, vento moderato da NNE (20-23 km/h), umidità al 49%
Montrond (traguardo volante – 46.9 Km): poco nuvoloso 23.9°C, vento moderato da NNE (15-17 km/h), umidità al 50%
Morez (91.7 Km): poco nuvoloso, 23.6°C, vento moderato da NNE (17-18 km/h), umidità al 48%
Losanna : cielo sereno, 27.6°C, vento moderato da NNE (15-18 km/h), umidità al 44%

GLI ORARI DEL TOUR

12.55: inizio diretta su Eurosport1
13.20: partenza da Dole
14.20-14.30: traguardo volante di Montrond
14.45: inizio diretta su RAI2
15.00-15.10: GPM della Côte du Maréchet
15.35-15.50: GPM della Côte des Rousses
16.20-16.40: GPM della Côte de Pétra Félix
17.00-17.20: inizio salita finale
17.30-17.55: arrivo a Losanna

RASSEGNA STAMPA

Pogacar trionfa su La Planche des Belles Filles. Il re è sempre più giallo

Gazzetta dello Sport – Italia

​Pogačar ne podarja daril, planota lepih deklic je spet njegova

Delo – Slovenia

Vingegaard pressede Pogacar til det yderste: »Jeg fik endnu et bevis på, at jeg er godt kørende«

Politiken – Danimarca

Dominant Pogacar wins on La Super Planche des Belles Filles to extend Tour lead

The Daily Telegraph – Regno Unito

Pogacar toujours le plus fort

L’Équipe – Francia

Pogacar somete al aspirante

AS – Spagna

Poging Dylan Teuns strandt op ‘zijn’ Planche de Belles Filles, Pogacar demonstreert eens te meer en zet Vingegaard op zijn plek

Het Nieuwsblad – Belgio

Pogacar wint ook op La Planche des Belles Filles

De Telegraaf – Paesi Bassi

Drama um Kämna: Pogacar schnappt den Sieg auf Schotter weg

Kicker – Germania

Tadej Pogacar no tiene rivales en el Tour 2022

El Espectador – Colombia

TOURALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della settima tappa, Tomblaine – La Super Planche des Belles Filles

1° Marc Hirschi
2° Vegard Stake Laengen a 14″
3° Mikkel Bjerg s.t.
4° Nils Eekhoff s.t.
5° Michael Mørkøv s.t.

Miglior italiano Alberto Dainese, 8° a 2′44″

Classifica generale

1° Anthony Turgis
2° Marc Hirschi a 9′58″
3° Gianni Moscon a 10′42″
4° Mikkel Bjerg a 13′24″
5° Vegard Stake Laengen a 13′44″

STRAFALGAR SQUARE

L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti

Rizzato: “Gente saluta in bicicletta” (salita)
Rizzato: “A due tappi dalla conclusione”
Garzelli: “Abbiamo visto Roglic buttarsi una borraccia intera in testa” (il ritorno di Tafazzi?)
Garzelli: “Guarda come l’elicottero si lotta per mantenere la posizione”
Rizzato: “Tour de Fransc”
Garzelli: “Parlava per via radio”
Garzelli: “Dettaglio che ora non ride più”
Garzelli: “Il giorno secessivo”

CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1992

Sono passati 30 anni dall’impresa di Claudio Chiappucci al Tour del 1992. Riviviamo quell’edizione della corsa francese attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”

7a TAPPA: BRUXELLES – VALKENBURG (196.5 Km) – 12 LUGLIO 1992

LO STRATEGA CHIAPPUCCI MANDA ALL’ATTACCO NONNO ROCHE
L’anziano irlandese, preceduto all’arrivo dal francese Delion, scavalca Bugno e LeMond nella classifica generale
Il campione del mondo non si scompone: conta solo la cronometro di domani – Tebaldi quarto

ANCHE AD ALDENO È LA VAN VLEUTEN A DETTARE LEGGE

luglio 8, 2022 by Redazione  
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La Regina è sempre lei. Anche oggi l’olandese in maglia rosa ha dato dimostrazione della sua forza e della sua determinazione. Buona prova di Marta Cavalli che limita lo strapotere della Van Vleuten e chiude in seconda posizione. Terza di giornata Elisa Longo Borghini

Anche la seconda tappa alpina di questo Giro d’Italia donne,va in archivio sotto il segno di Annemiek van Vleuten. L’olandese della Movistar, dall’alto del suo strapotere atletico, non si è limitata a controllare ma è andata all’attacco e, nonostante una caduta in discesa che poteva avere esiti gravi, si è presa anche questa ottava tappa. Il terreno odierno permetteva attacchi da lontano, e infatti, in tante ci hanno provato, sia lungo la prima salita, sia sulla seconda. Quando a partire è stata la Van Vleuten le solite Marta Cavalli (FDJ Nouvelle-Aquitaine Futuroscope) e “Mavi” Garcia (UAE Team ADQ) sono andate ad accordarsi alla maglia rosa. L’iberica, però, non era la stessa dei giorni passati e non è riuscita a mantenere la testa della gara, venendo superata anche da Elisa Longo Borghini (Trek – Segafredo), che potrebbe veder rinvigorirsi le sua ambizioni di salire sul podio. La Van Vleuten – seguita prima dalla Cavalli, poi da sola – si è riportata sulle fuggitive e, scaricando sui pedali tutta la sua grinta, è andata a chiudere la gara con un vantaggio di 59” sulla Cavalli (ora seconda in classifica con 2′13″ di ritardo), di 1’38” sulla Longo Borghini e di 1’45” su Kristen Fulckner (Team BikeExchange – Jayco), ultima delle attaccanti ad essere raggiunta. La Garcia, partita in seconda posizione in classifica, ha chiuso sesta a 3’01”, scendendo così sul gradino più basso del podio con un passivo di 3′42″, mentre quarta a 7’03” è la Longo Borghini.
Domani si correrà la penultima e decisiva tappa, 113 Km da San Michele all’Adige a San Lorenzo Dorsino. Il tracciato prevede nell’ordine le salite di Fai della Paganella, di Passo Duron e di Passo Daone (la più dura, a 26km al termine), per poi concludersi in falsopiano a salire. Il terreno per provare a spodestare sua maestà Annemiek Van Vleuten ci sarebbe anche, ma per quanto visto in questi giorni sembra che la ragazza in rosa non abbia nessuna intenzione di abdicare.

Mario Prato

Una donna sola al comando: il suo nome è Annemiek van Vleuten (Getty Images)

Una donna sola al comando: il suo nome è Annemiek van Vleuten (Getty Images)

08-07-2022

luglio 8, 2022 by Redazione  
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TOUR DE FRANCE

Lo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) si è imposto anche nella settima tappa, Tomblaine – La Super Planche des Belles Filles, percorrendo 176.3 Km in 3h58′40″, alla media di 44.321 Km/h. Ha preceduto allo sprint il danese Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) e di 12″ lo sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma). Miglior italiano Damiano Caruso (Bahrain Victorious), 17° a 1′12″. Pogacar ancora maglia gialla con 35″ su Vingegaard (Jumbo-Visma) e 1′10″ sul britannico Geraint Thomas (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Caruso, 18° a 3′33″

GIRO D’ITALIA DONNE

L’olandese Annemiek van Vleuten (Movistar Team) si è imposta nell’ottava tappa, Rovereto – Aldeno, percorrendo 104.7 Km in 3h03′16″, alla media di 34.278 Km/h. Ha preceduto di 59″ l’italiana Marta Cavalli (FDJ-Nouvelle Aquitaine-Futuroscope) e di 1′38″ l’italiana Elisa Longo Borghini (Trek-Segafredo). La Van Vleuten è ancora in maglia rosa con 2′13″ sulla Cavalli e 3′42″ sulla spagnola Margarita Victoria García (UAE Team ADQ)

CAMPIONATI EUROPEI – CRONOMETRO A SQADRE MISTA U23 (Portogallo)

La nazionale tedesca si è imposta nella cronosquadre mista, circuito di Sangalhos (Anadia), percorrendo 44 Km in 58′26″, alla media di 45.18 Km/h. Ha preceduto di 1′16″ la nazionale elvetica e di 1′49″ la nazionale olandese. La nazionale italiana si è piazzata settima con un ritardo di 4′00″

CAMPIONATI EUROPEI – CRONOMETRO A SQADRE JUNIOR (Portogallo)

La nazionale italiana si è imposta nella cronosquadre mista, circuito di Sangalhos (Anadia), percorrendo 44 Km in 1h02′20″, alla media di 42.35 Km/h. Ha preceduto di 3″ la nazionale tedesca e di 42″ la nazionale estone

POGACAR INARRESTABILE. VINCE ANCHE SULLA PLANCHE E FORTIFICA LA MAGLIA GIALLA

luglio 8, 2022 by Redazione  
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Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) non si ferma più e dopo la bella vittoria di ieri a Longwy, si divora letteralmente lo sterrato del durissimo tratto finale sulla Planche des Belle Filles, con pendenze che arrivano al 20%. La coppia della Jumbo Visma formata da Vingegaard e Roglic si deve accontentare del secondo e del terzo posto. La maglia gialla di Pogacar risplende sempre di più.

Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) si è preso la maglia gialla ieri a Longwy ed ora non sarà per nulla facile levargliela di dosso. Lo sloveno promette spettacolo anche oggi sulla Planche des Belles Filles, salita ormai consueta al Tour con pendenze che arrivano al 20% e l’aggiunta anche di un ripido tratto in sterrato. Si parte da Tomblaine ed i due GPM del Col de la Grosse Pierre e del Col des Croix faranno da antipasto alla salita finale. Saranno in molti a provare la fuga ma anche gli uomini di classifica dovranno dare un segnale al Tour e provare ad attaccare Pogacar. Dopo la partenza da Tomblaine il ritmo era subito indiavolato e molti ciclisti provavano a portare via la fuga. Il primo vero tentativo concreto era di Simon Geschke (Team Cofidis) intorno al km 40. Al tedesco si unica Filippo Ganna (Team INEOS) ma dopo qualche km l’italiano si rialzava, probabilmente stoppato da ordini in ammiraglia. A Geschke si univano altri dieci ciclisti in un momento di stasi del gruppo: Vegard Stake Laengen (UAE Team Emirates), Lennard Kamna e Maximilian Schachmann (Team BORA Hansgrohe), Kasper Asgreen (Team Quick Step ALpha Vinyl), Imanol Erviti (Team Movistar), Dylan Teuns (Team Bahrain Victorious), Mads Pedersen e Giulio Ciccone (Team Trek Segafredo), Luke Durbridge (Team BikeExchange Jayco) e Cyril Barthe (Team B&B Hotels KTM). Dopo 70 km il vantaggio della fuga sul gruppo maglia gialla era di 2 minuti e mezzo. Schachmann era la maglia gialla virtuale, avendo in classifica generale 2 minuti e 7 secondi di ritardo da Pogacar. Pedersen vinceva il traguardo volante di Gerardmer posto al km 101.1. Sul successivo Col de la Grosse Pierre attacchi e contrattacchi fra gli stessi fuggitivi provocavano una frattura nella fuga stessa. Era Geschke a scollinare in prima posizione. A 50 km dalla conclusione erano sette i fuggitivi ancora in lotta per la vittoria di tappa: Erviti, Geschke, Kamna, Schachmann, Teuns, Durbridege e Barthe. Geschke era il primo a scollinare sul Col des Croix, secondo GPM di giornata posto al km 136.1. Il gruppo maglia gialla era tirato dagli uomini dell’UAE Team Emirates. Pogacar voleva evidentemente fare il bis dopo la vittoria di ieri, ma prima bisognava andare a riprendere la fuga che aveva 2 minuti e 40 secondi di vantaggio a 38 km dalla conclusione. A 20 km dall’arrivo il vantaggio della fuga era sceso a 1 minuto e 55 secondi. Erviti si rialzava e veniva ripreso dal gruppo maglia gialla. Sulle prime rampe della Planche des Belles Filles scattava Geschke, a cui si affiancava Kamna. I due tedeschi salutavano i compagni di fuga e si involavano per il duello che avrebbe potuto decidere la vittoria della tappa, anche se il gruppo maglia gialla era segnalato ad una cinquantina di secondi di ritardo. A poco più di quattro km dall’arrivo, Kamna scattava lasciandosi alle spalle Geschke, mentre tra i ciclisti in difficoltà si segnalavano Ben O’Connor (Team AG2R Citroen), Jakob Fuglsang (Team Israel Premier Tech), Neilson Powless (Team EF Education EasyPost), Thibaut Pinot (Team Groupama FDJ) ed Aleksandr Vlasov (Team BORA Hansgrohe). Kamna iniziava l’ultimo durissimo strappo in sterrato con una trentina di secondi di vantaggio sul gruppo maglia gialla sempre più ridotto all’osso. Rafal Majka (UAE Team Emirates) lanciava Tadej Pogacar che imprimeva una decisa accelerazione che sfilacciava ancora di più il drappello dei migliori. A 150 metri dall’arrivo Jonas Vingegaard (Tean Jumbo Visma) allungava andando a riprendere uno stremato Kamna ma sul danese piombava senza pietà il solito Pogacar che con un ultimo scatto si andava a prendere la seconda vittoria di tappa consecutiva. Terzo era Primoz Roglic (Team Jumbo Visma) a 12 secondi di ritardo, mentre chiudevano la top five Kamna in quarta posizione ed un ottimo Geraint Thomas (Team INEOS) in quinta posizione, entrambi a 14 secondi di ritardo da Pogacar. Lo sloveno fortifica la sua maglia gialla, avendo ora 35 secondi di vantaggio su Vingegaard e 1 minuto e 10 secondi di vantaggio su Thomas, mentre escono dalle zone alte della classifica, forse definitivamente, Vlasov, Quintana e Powless. Domani per l’ottava tappa si riparte da Dole e si sconfina in Svizzera con arrivo a Losanna. I ciclisti dovranno scalare quattro GPM abbastanza facili, l’ultimo dei quali coincide con l’arrivo. E’ una tappa da fughe o da azioni nel finale e gli uomini di classifica dovranno tenere gli occhi ben aperti. Si prospetta una giornata di riposo per Pogacar che tra ieri e oggi ha acceso il Tour.

Giuseppe Scarfone

Tadej Pogacar vince sulla Planche des Belles Filles (foto: Getty Images)

Tadej Pogacar vince sulla Planche des Belles Filles (foto: Getty Images)

LA FRANCESE LABOUS DOMA IL PASSO MANIVA

luglio 8, 2022 by Redazione  
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Va in archivio la tappa con arrivo sul Passo Maniva. Successo per la transalpina Labous in fuga fin dai primi chilometri. Prova d’orgoglio di van Vleuten e Garcia che salgono sul podio di giornata e ribadiscono tutte le loro ambizioni rosa. Decima Marta Cavalli

La prima tappa chiave del Giro donne 2022 va in archivio con il successo della francese Juliette Labous (Team Dsm), che ha preceduto le prime della classe, ovvero Annemiek van Vleuten (Movistar), sempre più in rosa, e Mavi Garcia (Uae Adq), giunte sgranate ad oltre un minuto dalla vincitrice. Quarta piazza per Marta Cavalli (Fdj Nouvelle) a 1’47”. Nella TopTen di giornata sono entrate anche Elisa Longo Borghini (Trek-Segafredo), quinta, Gaia Realini (Isolmant-Premac), settima, e Silvia Persico (Valcar), nona.
L’atteso arrivo sul Passo Maniva è stato così una festa per due e ovviamente ha soprattutto festeggiato la vincitrice Juliette Labous (Team DSM), arrivata in solitaria e unica rappresentante della iniziale fuga di giornata di 13 elementi. Ha festeggiato però anche la maglia rosa Annemiek van Vleuten (Movistar Team), alla quale e è bastato un allungo ai meno 500 per ribadire a chi ancora avesse dei dubbi che lei non ha nessuna intenzione di mollare il simbolo del primato.
La fuga di giornata che comprendeva anche la vincitrice era formata da Elena Cecchini (Team SD Worx), Alba Teruel (Bizkaia Durango), Mikayla Harvey (Canyon//SRAM Racing), Jennifer Ducuara (Colombia Tierra de Atletas – GW – Shimano), Magdeleine Vallieres (EF Education-TIBCO-SVB), Emilia Fahlin (FDJ Nouvelle-Aquitaine Futuroscope), Beatrice Rossato (Isolmant – Premac – Vittoria), Katia Ragusa (Liv Racing Xstra), Paula Andrea Patino (Movistar Team), Georgia Williams (Team BikeExchange – Jayco), Cristina Tonetti (Top Girls Fassa Bortolo), Amalie Lutro (Uno-X Pro Cycling Team) e Alice Maria Arzuffi (Valcar – Travel & Service). Con l’avvicinarsi della salita finale il forcing delle squadre delle prime cicliste della generale ha polverizzato il vantaggio delle fuggitive e la Labous è stata la sola capace di resistere fine alla fine.
In classifica la Van Vleuten precede la Garcia di 31”, la Cavalli di 1’10”, la Longo Borghini di 5’19” e via via tutte le altre. Elisa Balsamo (Trek – Segafredo), invece, è ritornata ad indossare la maglia ciclamino della classifica punti, che dopo la tappa di eri era passata sulle spalle di Marianne Vos (Team Jumbo-Visma), ritiratarsi prima della partenza.
Ora le ragazze affronteranno un’altra tappa chiave, la Rovereto-Aldeno di 104,7 km caratterizzata da due difficile GPM, quello di Passo Bordala dopo 55 Km di gara e quello del Lago di Cei a soli 12 Km dal traguardo.

Mario Prato

La francese Labous si impone in vetta al Passo Maniva (Getty Images)

La francese Labous si impone in vetta al Passo Maniva (Getty Images)

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): TOMBLAINE – LA SUPER PLANCHE DES BELLES FILLES

luglio 8, 2022 by Redazione  
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Prima tappa di montagna per un Tour già guardato dall’alto in basso da Tadej Pogacar, balzato ieri al comando di una classifica che oggi sarà inevitabilmente ridisegnata dall’arrivo in salita alla Planche des Belles Filles. L’ascesa, breve ma impegnativa, avrà il suo momento clou nel segmento “super” da affrontare nel finale, quando si pedalerà sullo sterrato con pendenze che arrivano al 24%

Il Tour arriva sui Vosgi per il primo appuntamento montano dell’edizione 2022 e ancora una volta sarà la salita della Planche des Belles Filles a dettar legge. Scoperta dalla Grande Boucle soli dieci anni fa, dal 2012 a oggi è già stata inserita cinque volte nel tracciato e quest’anno sarà affrontata come nel 2019 in versione “super”, percorrendo anche la ripidissima appendice sterrata che conduce in vetta alla montagna, lungo la quale si tocca una pendenza massima del 24%, la stessa che si raggiunge sul nostrano Plan de Corones. Non sarà l’unica difficoltà altimetrica di una giornata che, considerate facilità e distanza dal traguardo dei tre precedenti colli, si accenderà agonisticamente solo al momento d’intraprendere i 7 Km all’8.5% che condurranno a un traguardo che ha spesso portato bene ai corridori italiani. Lassù nel 2014 vinse Vincenzo Nibali, tre anni più tardi s’impose Fabio Aru mentre nel 2019, quando fu tenuto a battesimo l’inedito finale sterrato, Giulio Ciccone consolò l’amarezza per il secondo posto – l’aveva preceduto di 11 secondi il belga Dylan Teuns – con la conquista della maglia gialla, strappata per soli 6 secondi al francese Julian Alaphilippe.

La Planche des Belles Filles e l’altimetria della settima tappa (Wikipedia)

La Planche des Belles Filles e l’altimetria della settima tappa (Wikipedia)

METEO TOUR

Tomblaine : cielo sereno, 19.8°C, vento moderato da NNE (10-12 km/h), umidità al 47%
Rambervillers (58.2 Km): cielo sereno, 21.2°C, vento moderato da NNE (12-14 km/h), umidità al 50%
Gérardmer (traguardo volante – 101.2 Km): poco nuvoloso, 18.9°C, vento moderato da NNE (10-12 km/h), umidità al 60%
Belonchamp (151.7 Km): cielo sereno, 22.6°C, vento moderato da NNE (12-13 km/h), umidità al 51%
La Super Planche des Belles Filles: previsioni non disponibili

GLI ORARI DEL TOUR

12.55: inizio diretta su Eurosport1
13.15: partenza da Tomblaine
14.45: inizio diretta su RAI2
15.30-15.45: traguardo volante di Gérardmer
15.45-16.00: GPM del Col de Grosse Pierre
16.15-16.35: GPM del Col des Croix
17.00-17.20: inizio salita finale
17.15-17.45: arrivo sulla Planche des Belles Filles

RASSEGNA STAMPA

Re Pogacar dà spettacolo, tappa e maglia gialla. Van Aert, resa tra gli applausi

Gazzetta dello Sport – Italia

​Roglič je napadel, Pogačar sledil in zmagal

Delo – Slovenia

Tour-kongen Tadej Pogacar sejrer og kører sig i gult – Vingegaard nr. 7 i hektisk finale og nr. 3 samlet

Politiken – Danimarca

Tadej Pogacar wins Tour de France’s longest stage to take hold of leader’s yellow jersey

The Daily Telegraph – Regno Unito

Pogacar déjà au pouvoir

L’Équipe – Francia

Van Aert tira el maillot amarillo… y Pogacar lo recoge

AS – Spagna

Beresterke Wout van Aert steelt eens te meer de show in de Tour, maar verliest geel: Pogacar grijpt de macht

Het Nieuwsblad – Belgio

Magistrale Pogacar maakt ijzersterke Van Aert geel afhandig in Tour de France

De Telegraaf – Paesi Bassi

Pogacar siegt und holt Gelbes Trikot

Kicker – Germania

Россиянин Власов поднялся в топ-7 генеральной классификации «Тур де Франс»

Sport Express – Russia

¡Es una máquina! Tadej Pogacar ganó la sexta etapa y es líder del Tour de Francia

El Espectador – Colombia

Matthews pipped at Tour as imperious Pogacar takes yellow

The Sydney Morning Herald – Australia

TOURALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della sesta tappa, Binche – Longwy

1° Marc Hirschi
2° Anthony Turgis a 45″
3° Stefan Bissegger s.t.
4° Vegard Stake Laengen s.t.
5° Mikkel Bjerg s.t.

Miglior italiano Gianni Moscon, 7° a 1′05″

Classifica generale

1° Anthony Turgis
2° Gianni Moscon a 10′12″
3° Marc Hirschi a 14′44″
4° Mikkel Bjerg a 17′56″
5° Vegard Stake Laengen a 18′16″

STRAFALGAR SQUARE

L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti

Garzelli: “Sta offrendo uno spettacolo che pochi anni abbiamo visto”
Garzelli: “50% di sance”
Nibali: “L’unica cosa che mi faceva veramente pianura”
Garzelli: “Vuole fare faticare a tutto il gruppo”
Garzelli: “Tappa disegnata in modo per le fughe da lontano”
Televideo: “Un tracciato che propone quattro salite severe” (tolto il muro al 12%, c’erano tre salitelle facilissime)

CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1992

Sono passati 30 anni dall’impresa di Claudio Chiappucci al Tour del 1992. Riviviamo quell’edizione della corsa francese attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”

6a TAPPA: ROUBAIX – BRUXELLES (167 Km) – 11 LUGLIO 1992

CHIAPPUCCI SI SVEGLIA
Tour: in fuga con LeMond rifila 1’22” a Bugno e Indurain
“Ora la crono è meno pericolosa” – Jalabert sprint – L’iridato non fa nessun commento mentre Miguel dice: “Strade infami. Terribile quella caduta nel finale”

07-07-2022

luglio 7, 2022 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE FRANCE

Lo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) si è imposto nella sesta tappa, Binche – Longwy, percorrendo 219.9 Km in 4h27′13″, alla media di 49.376 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Michael Matthews (Team BikeExchange-Jayco) e il francese David Gaudu (Groupama-FDJ). Miglior italiano Damiano Caruso (Bahrain Victorious), 26° a 21″. Pogacar è la nuova maglia gialla con 4″ sullo statunitense Neilson Powless (EF Education-EasyPost) e 31″ sul danese Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma). Miglior italiano Mattia Cattaneo (Quick-Step Alpha Vinyl Team), 13° a 1′12″

GIRO D’ITALIA DONNE

La francese Juliette Labous (Team DSM) si è imposta nella settima tappa, Prevalle – Passo Maniva, percorrendo 112.9 Km in 3h22′36″, alla media di 33.435 Km/h. Ha preceduto di 1′37″ l’olandese Annemiek van Vleuten (Movistar Team) e di 1′41″ la spagnola Margarita Victoria García (UAE Team ADQ). Miglior italiana Marta Cavalli (FDJ-Nouvelle Aquitaine-Futuroscope), 4° a 1′47″. La Van Vleuten è ancora in maglia rosa con 31″ sulla García e 1′10″ sulla Cavalli

CAMPIONATI EUROPEI – CRONOMETRO UOMINI U23 (Portogallo)

Il belga Alec Segaert si è imposto nella prova a cronometro, circuito di Sangalhos (Anadia), percorrendo 22 Km in 27′26″, alla media di 48.117 Km/h. Ha preceduto di 50″ il croato Fran Miholjevic e di 52″ il francese Eddy Le Huitouze. Due italiani in gara: Lorenzo Milesi 7° a 1′13″, Bryan Olivo 26° a 2′09″

CAMPIONATI EUROPEI – CRONOMETRO DONNE U23 (Portogallo)

L’olandese Shirin van Anrooij si è imposta nella prova a cronometro, circuito di Sangalhos (Anadia), percorrendo 22 Km in 31′34″, alla media di 41.816 Km/h. Ha preceduto di 11″ l’italiana Vittoria Guazzini e di 12″ la francese Marie Le Net . In gara anche l’italiana Francesca Barale, 8° a 2′03″

CAMPIONATI EUROPEI – CRONOMETRO UOMINI JUNIOR (Portogallo)

Il lussemburghese Mathieu Kockelmann si è imposto nella prova a cronometro, circuito di Sangalhos (Anadia), percorrendo 22 Km in 28′06″, alla media di 46.975 Km/h. Ha preceduto di 19″ il belga Jens Verbrugghe e di 35″ il tedesco Emil Herzog. Due italiani in gara: Nicolas Milesi 6° a 45″, Samuele Alari 17° a 1′51″

CAMPIONATI EUROPEI – CRONOMETRO DONNE JUNIOR (Portogallo)

La tedesca Justyna Czapla si è imposta nella prova a cronometro, circuito di Sangalhos (Anadia), percorrendo 22 Km in 33′30″, alla media di 39.403 Km/h. Ha preceduto di 45″ la francese Eglantine Rayer e di 48″ la belga Febe Jooris. Due italiane in gara: Federica Venturelli 4° a 48″, Alice Toniolli 12° a 1′55″

POGACAR NON FA SCONTI A LONGWY. TAPPA E MAGLIA PER LO SLOVENO

luglio 7, 2022 by Redazione  
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Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) vince nel tortuoso finale di Longwy avendo la megliuo in una volata di una ventina di unità. In seconda posizione si piazza Michael Matthews (Team BikeExchange Jayco) mentre terzo è David Gaudu (Team Groupama FDJ). Il fenomeno sloveno è la nuova maglia gialla e visto la superiorità finora dimostrata potrà conservarla fino a Parigi.

Sono praticamente 220 i km da Binche a Longwy, per la sesta tappa del Tour 2022. E’ la tappa più lunga della Grande Boucle di quest’anno e sulla carta sembrerebbe una tappa di trasferimento che segue quella del pavè e precede quella della Planche des Belles Filles. E invece il finale molto insidioso, con diversi strappetti ed un muro vero e proprio lungo 800 metri ad oltre il 12% di pendenza media, sarà presumibilmente terreno di caccia per finisseur e uomini di classifica, con probabili ripercussioni sulla classifica generale. I primi km dopo la partenza da Binche erano molto caotici. Attacchi e contrattacchi a ripetizione mettevano il gruppo in una lunga fila indiana. In tre riuscivano a prendere un margine di circa un minuto verso il ventesimo km: Taco van der Hoorn (Team Intermarchè Wanty Gobert),Benoit Cosnefroy (Team AG2R Citroen) e Toms Skujins (Team Trek Segafredo). Mathieu van der Poel era segnalato nelle retrovie del gruppo maglia gialla, a dimostrazione del fatto che la forma dell’olandese è andata in calando dopo aver partecipato al Giro d’Italia. Dal gruppo di testa si lasciavano sfilare Van der Hoorn e Cosnefroy e ripartiva un nuovo tentativo d’attacco con Cort Nielsen, Mads Pedersen (Team Trek Segafredo), Christophe Laporte (Team Jumbo Visma), Andreas Leknessund (Team DSM), Georg Zimmermann (Team Intermarchè Wanty Gobert), Connor Swift (Team Arkea Samsic), Kasper Asgreen (Team Quick Step Alpha Vinyl), Simon Geschke (Team Cofidis), Stan Dewulf (Team AG2R Citroen) e Vegard Stake Laengen (UAE Team Emirates). Ma anche questo nuovo tentativo, dopo una decina di km, veniva annullato dal gruppo maglia gialla. La fuga giusta si concretizzava verso il km 60 grazie all’azione di Wout van Aert (Team Jumbo Visma), Quinn Simmons (Team Trek Segafredo) e Jakob Fuglsang (Team Israel Premier Tech). Il vantaggio massimo raggiunto dal terzetto di testa sul gruppo era di circa 4 minuti, dopo di che UAE Team Emirates e Alpecin Fenix si organizzavano per l’inseguimento. Van Aert si aggiudicava lo sprint intermedio di Carignan posto al km 145.9. Fuglsang si lasciava sfilare dal gruppo di testa a circa 65 km dall’arrivo. A 50 km dalla conclusione Van Aert e Simmons avevano 1 minuto e 55 secondi di vantaggio sul gruppo. A 40 km dall’arrivo il vantaggio della coppia di testa era di 1 minuto e 50 secondi. Il vantaggio di Van Aert e Simmons scendeva inesorabilmente ed a 30 km dall’arrivo era di poco superiore al minuto. Il belga accelerava a circa 30 km dall’arrivo, lasciandosi alle spalle Simmons e riusciva a scollinare in prima posizione sulla Côte de Montigny-sur-Chiers posta al km 205, poco prima di essere ripreso dal gruppo all’inizio della successiva Côte de Pulventeux. A questo punto erano i big di classifica a giocarsi la vittoria di tappa ed anche la nuova maglia gialla, visto che Van Aert sarebbe arrivato sul traguardo di Longwy con oltre 7 minuti di ritardo. Era Alexis Vuillermoz (Team TotalEnergies) ad attaccare a circa 4 km dall’arrivo ma il francese era sempre nel mirino del gruppo, con gli uomini dell’UAE Team Emirates a controllare la situazione. Il francese veniva ripreso sullo strappo finale a circa 2 km dall’arrivo. Nella volata di una ventina di ciclisti aveva la meglio Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), grazie ad un perentorio scatto negli ultimi 200 metri che non lasciava scampo agli avversari. In seconda posizione si classificava Michael Matthews (Team BikeExchange Jayco) mentre terzo era David Gaudu (Team Groupama FDJ). Chiudevano la top five Thomas Pidcock (Team INEOS) in quarta posizione e Nairo Quintana (Team Arkea Samsic) in quinta posizione. Mentre tra gli attardati si segnalava Damiano Caruso (Team Bahrain Victorious) a 21 secondi di ritardo da Pogacar. Il fenomeno sloveno ottiene la prima vittoria di tappa al Tour 2022 e soprattutto è la nuova maglia gialla con 4 secondi di vantaggio su Neilson Powless (Team EF Education EasyPost) e 31 secondi di vantaggio su Jonas Vingegaard (Team Jumbo Visma). Domani è in programma la settima tappa da Tomblaine a la Super Planche des belle Filles. Il Col de Grosse Pierre ed il Col de Croix faranno da antipasto alla scalata finale, una salita che i ciclisti conoscono bene. Gli ultimi 1200 sono terribili, con pendenze che raggiungono il 20% ed anche un tratto in sterrato. La classifica generale potrebbe subire qualche altro piccolo assestamento.

Giuseppe Scarfone

Tadej Pogacar vince a Longwy (foto Getty Images)

Tadej Pogacar vince a Longwy (foto Getty Images)

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