PEDERSEN, SANGUE E ARENA. IL DANESE VINCE A TOMARES IN UN FINALE AL CARDIOPALMA

settembre 6, 2022 by Redazione  
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Mads Pedersen (Team Trek Segafredo) vince in una volata ristretta la sedicesima tappa con arrivo a Tomares battendo Pascal Ackermann (UAE Team Emirates) e Danny van Poppel (BORA Hansgrohe). Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl) fora all’interno degli ultimi 3 km e conserva la maglia rossa mentre Primoz Roglic (Team Jumbo Visma) guadagna sul belga solo 8 secondi ma cade rovinosamente ad una cinquantina di metri dal traguardo.

La terza settimana della Vuelta si apre con la sedicesima tappa da Sanlucar de Barrameda a Tomares, nei pressi di Siviglia, lunga poco meno di 190 km. La tappa è completamente pianeggiante e non sono presenti GPM. Se vogliamo proprio trovare qualche difficoltà, dobbiamo analizzare in dettaglio gli ultimi 11 km nei quali è prevista una salitella di 3 km con alcuni tratti in doppia cifra ed un rettilineo d’arrivo che sale al 2.5%. A meno di clamorose sorprese, la volata di un gruppo compatto ma non troppo sembra l’opzione più credibile. Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl) riparte in maglia rossa ed oggi non dovrebbe avere troppe difficoltà a conservarla. Da Sanlucar de Barraneda non partivano Maxim van Gils (Team Lotto Soudal) ed Esteban Chaves (Team EF Education EasyPost). La fuga di giornata partiva dopo già 1 km grazie all’iniziativa di Ander Okamika (Team Burgos BH) e di Luis Angel Mate (Team Euskaltel Euskadi). Dopo 10 km il vantaggio della coppia di testa superava i 3 minuti. Era la Trek Segafredo a controllare la fuga mantenendosi costantemente nelle prime posizioni del gruppo. Mads Pedersen era intenzionato a bissare il successo della tappa di Montilla, il cui arrivo era abbastanza simile a quello di oggi. Anche il Team Cofidis di Bryan Coquard dava una mano a tirare in testa al gruppo. Mentre dopo 20 km il vantaggio della fuga era salito a 4 minuti. Dopo 100 km il vantaggio della coppia di testa era sceso a 2 minuti e 40 secondi. Mate si aggiudicava il traguardo volante di Alcalà del Rio posto al km 161. A 20 km dalla conclusione il vantaggio di Okamika e di Mate era di soli 40 secondi sul gruppo maglia rossa in costante avvicinamento. La strada iniziava a salire nella località di Santiponce, a 15 km dal traguardo. Il gruppo vi arrivava ad alta velocità e riprendeva la fuga a poco meno di 14 km dall’arrivo. A 13 dall’arrivo scattava Ibai Azurmendi (Team Euskaltel Euskadi). L’azione del giovane ciclista basco durava un km circa prima che il gruppo rientrasse abbastanza facilmente su di lui. Alla volata dovevano rinunciare sia Kaden Groves (Team BikeExchange Jayco) sia Daryl Impey (Team Israel Premier Tech), entrambi rallentati da una foratura. Negli ultimi 3 km si registravano le fasi più appassionanti della tappa. A circa 2 km e mezzo dall’arrivo, forava anche Evenepoel, proprio quando Primoz Roglic (Team Jumbo Visma) scattava nel tratto più duro all’8% trainando con sé un sorprendente Pascal Ackermann (UAE team Emirates). Ad un km e mezzo dalla conclusione rientravano sulla coppia di testa Fred Wright (Team Bharain Victorious), Danny van Poppel (Team BORA Hansgrohe) e Mads Pedersen (Team Trek Segafredo). Era Roglic a tirare il quintetto ed addirittura a tentare la volata, ma vistosi superare da Ackermann, Van Poppel e Pedersen, si andava a scontrare con la bici di Wright, cadendo a terra e rimediando due brutte ferite al braccio ed alla gamba destra. Pedersen vinceva la volata ristretta davanti ad Ackermann e Van Poppel. Quarto era Wright mentre a 8 secondi di ritardo il gruppo era regolato da Quentin Pacher (Team Groupama FDJ) in quinta posizione. Pedersen ottiene la seconda vittoria di tappa alla Vuelta 2022 ed a meno di clamorose sorprese – leggasi cadute o covid – vincerà a Madrid la maglia verde della classifica a punti. In classifica generale Evenepoel ha 1 minuto e 26 secondi di vantaggio su Roglic, il cui rendimento nelle tappe finali sarà condizionato dalle botte che ha preso oggi. Domani è in programma la diciassettesima tappa da Aracena al Monastero di Tentudia. I quasi 163 km che i ciclisti dovranno affrontare presentano numerosi saliscendi che culminano nella salita finale verso l’arrivo, categorizzata come GPM di seconda categoria. La sua lunghezza è formalmente di 10 km, ma quelli più impegnativo sono gli ultimi 4 dove la pendenza media è del 7.7%. Una tappa un po’ da ‘vorrei ma non posso’, in cui non escludiamo l’ennesima fuga vincente di questa Vuelta e dove i big di classifica, per fare distacchi, avranno bisogno dell’apporto delle proprie squadre. La Jumbo Visma di Roglic è avvertita, a patto che dopo la tappa di oggi lo sloveno riesca a recuperare dalle botte e dalle ferite rimediate nella caduta.

Antonio Scarfone

Mads Pedersen vince a Tomares (foto: Getty Images Sport)

Mads Pedersen vince a Tomares (foto: Getty Images Sport)

06-09-2022

settembre 6, 2022 by Redazione  
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VUELTA A ESPAÑA

Il danese Mads Pedersen (Trek-Segafredo) si è imposto nella sedicesima tappa, Sanlúcar de Barrameda – Tomares, percorrendo 189.4 Km in 4h45′29″, alla media di 39.806 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Pascal Ackermann (UAE Team Emirates) e l’olandese Danny van Poppel (BORA-hansgrohe). Miglior italiano Samuele Battistella (Astana Qazaqstan Team), 6° a 8″. Il belga Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl Team) è ancora maglia rossa con 1′26″ sullo sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e 2′01″ sullo spagnolo Enric Mas (Movistar Team). Miglior italiano Edoardo Zambanini (Bahrain Victorious), 34° a 59′06″

TOUR OF BRITAIN

Il belga Kamiel Bonneu (Sport Vlaanderen-Baloise) si è imposto nella terza tappa, Durham – Sunderland, percorrendo 163.6 Km in 4h05′33″, alla media di 39.976 Km/h. Ha preceduto allo sprint il canadese Benjamin Perry (WiV SunGod) e di 2″ il britannico Alexandar Richardson (Saint Piran). Miglior italiano Filippo Fiorelli (Bardiani CSF Faizanè), 16° a 7″. Perry è il nuovo leader della classifica con 7″ sul neozelandese Corbin Strong (Israel-Premier Tech) e 11″ sull’olandese Mathijs Paasschens (Bingoal Pauwels Sauces WB). Miglior italiano Fiorelli, 10° a 21″

TURUL ROMANIEI (Giro di Romania)

Il neozelandese Tom Sexton (Bolton Equities Black Spoke Pro Cycling) si è imposto nel prologo, circuito a cronometro di Satu Mare, percorrendo 2.1 Km in 2′30″, alla media di 50.400 Km/h. Ha preceduto di 52 centesimi di secondo l’italiano Nicolas Dalla Valle (Giotti Victoria Savini Due) e di 1″ il rumeno Eduard Michael Grosu (Drone Hopper-Androni Giocattoli). Sexton è il primo leader della classifica con lo stesso tempo di Dalla Valle e 1″ su Grosu.

TOUR CYCLISTE FÉMININ INTERNATIONAL DE L’ARDÈCHE

La spagnola Sheyla Gutierrez (Movistar Team) si è imposta nella prima tappa, Le Teil – Villeneuve-de-Berg, percorrendo 109.5 Km in 3h03′23″, alla media di 35.827 Km/h. Ha preceduto allo sprint la canadese Simone Boilard (St Michel-Auber 93) e di 2″ l’italiana Silvia Zanardi (BePink). La Gutierrez è la prima leader della classifica con lo stesso tempo della Boilard e 2″ sulla Zanardi

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): SANLÚCAR DE BARRAMEDA – TOMARES

settembre 6, 2022 by Redazione  
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L’ultima settimana della Vuelta si apre con una tappa poco impegnativa, movimentata da un paio di strappi nel finale che dovrebbero ancora una volta mettere sotto scacco i velocisti

Ricordate la tappa di Montilla di venerdì, che proponeva un’ascesa finale pedalabile che non ha impedito l’arrivo allo sprint di un gruppo ridotto a 55 corridori? Quella odierna di Tomares è una frazione gemella di quella vinta da Mads Pedersen, ma si tratta di una gemella eterozigota, diversa in quanto nel finale non si dovrà fare i conti con una sola ascesa, ma con tre breve salitelle concentrate negli ultimi 14 Km, difficoltà che per la loro collocazione anche in questa occasione costituiranno un impiccio non da poco per i velocisti. E stavolta il gruppo al traguardo sarà ancora più selezionato se si pensa che la tappa di Tomares disputata alla Vuelta del 2017, che proponeva lo stesso finale di quest’anno ma senza la prima delle tre ascese, vide disputarsi il successo – conquistato dall’italiano Matteo Trentin – un gruppetto di 15 corridori, giunti sulla linea d’arrivo con sette secondi di vantaggio su un successivo plotoncino di 11 elementi e via via dietro altri corridori in gruppetti più ridotti e distanziati. Venendo al concreto del percorso odierno, ostacoli naturali non se ne incontreranno fino a 14 Km dal traguardo quando, giunti alle porte di Siviglia, inizierà la salita verso Valencina de la Concepción, 2 Km al 5.2% quasi del tutto privi di curve con gli ultimi 600 metri al 7.4%. Dopo lo scollinamento si rimarrà in quota per un paio di chilometri prima d’iniziare una discesa di 2.5 Km (media del 5%) che porterà all’ultima porzione pianeggiante di questa tappa, lunga 3 Km e mezzo. Terminato questo tratto i corridori si troveranno ai piedi dello strappo affrontanto anche nel 2017, mille metri esatti al 6.1% con la pendenza media che sale all’8.5% nel rettilineo finale di 400 metri. A quel punto mancheranno 2.5 Km al traguardo e di questi gli ultimi 1200 metri saranno nuovamente all’insù, ancche se stavolta più che salita si parla di lieve falsopiano al 2.5% di pendenza media.

I “Giardini del Conte” a Tomares e l’altimetria della sedicesima tappa (wikipedia)

I “Giardini del Conte” a Tomares e l’altimetria della sedicesima tappa (wikipedia)

METEO VUELTA

Sanlúcar de Barrameda: cielo sereno, 29.1°C, vento moderato da NNW (10 km/h), umidità al 43%
Utrera (79 Km): sole e caldo, 31.4°C, vento debole da N (7-8 km/h), umidità al 35%
Tomares : sole e caldo, 32.8°C, vento debole da W (8-9 km/h), umidità al 29%

GLI ORARI DELLA VUELTA

13.00: partenza da Sanlúcar de Barrameda
14.15: inizio diretta su Eurosport
16.40-17.00: traguardo volante di Alcala del Río
17.15-17.45: arrivo a Tomares

RASSEGNA STAMPA

Vuelta, a Sierra Nevada fa festa Arensman. Evenepoel regge

Gazzetta dello Sport – Italia

Roglič bo v zadnjem tednu lovil rdečih 94 sekund

Delo – Slovenia

Arensman vainqueur, Evenepoel limite la casse

L’Équipe – Francia

Enric Mas también muerde

AS – Spagna

Evenepoel defendeu liderança da Vuelta na altitude da Sierra Nevada

Público – Portogallo

Arensman wins stage 15, Evenepoel stays in red

The Guardian – Regno Unito

Thymen Arensman wint op de Sierra Nevada, Remco Evenepoel moet opnieuw tijd toestaan

Het Nieuwsblad – Belgio

Nederlands toptalent wint koninginnenrit Vuelta

De Telegraaf – Paesi Bassi

To 22-årige kometer jubler efter Vueltaens vilde kongeetape

Politiken – Danimarca

Roglic macht erneut Zeit gut – Arensman gewinnt 15. Etappe

Kicker – Germania

Vuelta a España: Arensman ganó la etapa reina y ‘Supermán’ López fue protagonista

El Espectador – Colombia

Richard Carapaz, con Ineos Grenadiers, se ubicó en el puesto 17 en la etapa 15 de la Vuelta a España

El Universo – Ecuador

Australian Jay Vine tightens grip on Vuelta mountains jersey

The Sydney Morning Herald – Australia

VUELTAALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della qundicesima tappa, Martos – Sierra Nevada

1° Dario Cataldo
2° Lionel Taminiaux s.t.
3° Alex Kirsch s.t.
4° Mads Pedersen s.t.
5° Julien Bernard s.t.

Classifica generale

1° Lluis Mas
2° Davide Cimolai a 2′49″
3° Julius van den Berg a 7′13″
4° Julius Johansen a 9′13″
5° Tim Merlier a 12′33″

LA VUELTA DI MAERTENS ACCHIAPPATUTTO

Nel 1977 il belga Freddy Maertens prese il via alla Vuelta con la maglia iridata sulle spalle ma sin dalla prima tappa la sostituì con quella amarillo di leader della classifica generale. Alla fine si imporrà nel suo unico GT della carriera con quasi 3 minuti sul corridore di casa Miguel María Lasa e soprattutto un cospicuo bottino di tappe vinte: ben 13 sulle 21 a disposizione. Nel 45° anniversario di quella scorpacciata riviviamo quella Vuelta attraverso i titoli del quotidiano sportivo spagnolo “Mundo Deportivo”

12 MAGGIO 1977 – 16a TAPPA: FORMIGAL – CORDOVILLA (170 Km)

MAERTENS: 12a VICTORIA DI ETAPA
Igualando il viejo record de Delio Rodriguez
¿”Flandria”-”Super Ser”-”Velda”? – Caida de Juarez y Elorriaga – Maertens: “Me quedan cuatro oportunidades para batir el record” – Compas de espera – Maertens supero las doscientas mil pesetas – “Flequi” y Elorriaga, con la desgracia como aliada –

05-09-2022

settembre 5, 2022 by Redazione  
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VUELTA A ESPAÑA

Giorno di riposo

TOUR OF BRITAIN

L’olandese Cees Bol (Team DSM) si è imposto nella seconda tappa, Hawick – Duns, percorrendo 175.2 Km in 4h08′35″, alla media di 42.288 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Jake Stewart (nazionale britannica) e il neozelandese Corbin Strong (Israel-Premier Tech). Miglior italiano Martin Marcellusi (Bardiani CSF Faizanè), 10°. Strong è ancora leader della classifica con 8″ su Stewart e sullo spagnolo Omar Fraile (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Filippo Fiorelli (Bardiani CSF Faizanè), 10° a 14″

MARYLAND CLASSIC 2022, SEP VANMARCKE VINCE OLTREOCEANO

settembre 5, 2022 by Redazione  
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Sep Vanmarcke vince la classica a stelle e strisce davanti a Zukowsky e Powless. Quinto Piccolo

Prima edizione assoluta della nuova corsa di un giorno nello stato del Maryland, USA, già in programma per il debutto nel 2020 poi posticipata di due anni causa pandemia Covid-19. La lista partenti è di tutto rispetto e infatti la corsa si infiamma fin dalle fasi iniziali, sotto il ritmo forsennato imposto da EF Education – EasyPost e Trek – Segafredo per mettere alla prova il gruppo che si spezza ben presto in vari tronconi.
Davanti c’è una selezione graduale ma inesorabile che porta via una fuga di 12 unità quando si arriva al circuito finale intorno alla città di Baltimora. Giunti all’ultima tornata, a guidare la corsa davanti sono rimasti solo in cinque: Sep Vanmarcke (Israel – Premier Tech), Nickolas Zukowsky (Human Powered Health), Andrea Piccolo e Neilson Powless (EF Education – EasyPost), Toms Skujiņš (Trek – Segafredo). Il portacolori azzurro della EF è encomiabile nell’ultimo km a tirare la volata al compagno di squadra statunitense, ma questi però non riesce a sopravanzare un Sep Vanmarcke oggi in grande spolvero e un ottimo Zukowsky primo degli sconfitti sul traguardo.

Lorenzo Alessandri

Sep Vanmarcke vince la volata sul traguardo di Baltimora (SnowyMountain Photography)

Sep Vanmarcke vince la volata sul traguardo di Baltimora (SnowyMountain Photography)

LA ROSSA CHE INVOGLIA. LA FUGA CHE SI INVOLA. ANALISI DELLA SECONDA SETTIMANA DI VUELTA

settembre 5, 2022 by Redazione  
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Si conclude la seconda settimana della Vuelta 2022 aperta dal trionfo di Evenepoel nella cronometro di Alicante e dalla successiva difesa della sua maglia rossa nelle tre tappe andaluse con arrivo in salita. Protagonisti anche i velocisti con le volate di Cabo de Gata e di Montilla e ben tre fughe vincenti. La terza settimana ci dirà se Evenepoel riuscirà a resistere agli ultimi attacchi e se un ciclista belga riuscirà a conquistare un GT dopo oltre 30 anni di attesa.

MADS PEDERSEN. Dopo tre secondi posti nella seconda, terza e quarta tappa, finalmente può alzare le braccia nella tredicesima tappa di Montilla, il cui arrivo gli va alla perfezione. La classifica a punti è ormai ipotecata e punta a qualche altra soddisfazione in almeno altre due tappe in cui può sprigionare la sua potenza in volata.VOTO: 8.

KADEN GROVES. Sempre presente negli sprint di massa di questa Vuelta, con quattro top ten su quattro volate disputate nella prima settimana di corsa, centra la vittoria di tappa a Cabo de Gata mettendosi alle spalle gente del calibro di Ackermann, Coquard, Merlier e Pedersen. La crescita del giovane ciclista australiano, alla prima vittoria in un GT, promette bene. VOTO: 7.5

RICHARD CARAPAZ.. Doveva essere, almeno sulla carta, il capitano dell’INEOS ma dopo una prima settimana davvero deludente, che lo fa uscire presto dalla classifica, si reinventa uomo da fuga e vince due tappe con gli arrivi in salita di Penas Blancas e di Sierra de la Pandera, facendo anche un pensierino alla classifica GPM. VOTO: 7.5

THYMEN ARENSMAN. Va in fuga nella tappa più dura della Vuelta, resiste con le unghie e con i denti agli attacchi sul durissimo Alto de Hazallanas, si mette lui stesso all’inseguimento di un coriaceo Marc Soler, lo supera e si invola verso la prima vittoria in carriera in un GT a Sierra Nevada. Il giovane ciclista olandese, anche ottimo cronoman, ha tutto quello che serve per puntare in futuro alla classifica generale di un GT. VOTO: 7.5

REMCO EVENEPOEL. Domina la cronometro di Alicante rifilando distacchi più o meno pesanti a tutti gli avversari. Controlla la situazione nei tre arrivi in salita della seconda settimana, anche se deve cedere qualcosa sulla Sierra de la Pandera e a Sierra Nevada. Ha ancora un vantaggio consistente in classifica ma dovrà meritare di conquistare la maglia rossa nella terza settimana. VOTO: 7.5

MIGUEL ANGEL LOPEZ. Probabilmente il ciclista più brillante nella seconda settimana, scala qualche posizione in classifica generale e può puntare tranquillamente alla top five, tenuto conto anche delle prove tendenti al ribasso di Carlos Rodriguez e di Juan Ayuso. VOTO: 7.5

PRIMOZ ROGLIC. Si vede che lo sloveno non è quello dei tempi migliori e i suoi attacchi sono, per così dire, decisi ma non decisivi. Grazie all’aiuto dei compagni di squadra riesce comunque a selezionare il gruppetto dei migliori ed a lasciare Evenepoel senza gregari. Nelle tre tappe in salita della seconda settimana guadagna un minuto, secondo più secondo meno, sul belga ma per vincere la Vuelta deve sperare in un crollo verticale di Evenepoel nella terza settimana. VOTO: 7

ENRIC MAS. A Sierra Nevada scatta per la prima volta in tutta la Vuelta per riprendere le ruote di Miguel Angel Lopez. Continua a disputare una corsa senza troppi alti né troppi bassi, accontentandosi del terzo posto parziale in cg. VOTO: 7.

Luigi Giglio

04-09-2022

settembre 4, 2022 by Redazione  
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VUELTA A ESPAÑA

L’olandese Thymen Arensman (Team DSM) si è imposto nella quindicesima tappa, Martos – Sierra Nevada, percorrendo 152.6 Km in 4h17′17″, alla media di 35.587 Km/h. Ha preceduto di 1′23″ lo spagnolo Enric Mas (Movistar Team) e di 1′25″ il colombiano Miguel Ángel López (Astana Qazaqstan Team). Miglior italiano Edoardo Zambanini (Bahrain Victorious), 33° a 10′56″. Il belga Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl Team) è ancora maglia rossa con 1′34″ sullo sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e 2′01″ su Mas. Miglior italiano Zambanini, 35° a 59′06″

TOUR OF BRITAIN

Il neozelandese Corbin Strong (Israel-Premier Tech) si è imposto nella prima tappa, Aberdeen – Glenshee Ski Centre, percorrendo 181.3 Km in 4h36′37″, alla media di 39.325 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Omar Fraile (INEOS Grenadiers) e il norvegese Anders Halland Johannessen (Uno-X Pro Cycling Team). Miglior italiano Filippo Fiorelli (Bardiani CSF Faizanè), 7°. Strong è il primo leader della classifica con 4″ su Fraile e 6″ su Johannessen. Miglior italiano Fiorelli, 7° a 10″

MARYLAND CYCLING CLASSIC

Il belga Sep Vanmarcke (Israel-Premier Tech) si è imposto nella corsa statunitense, Sparks – Baltimora, percorrendo 196.9 Km in 4h34′45″, alla media di 42.999 Km/h. Ha preceduto allo sprint il canadese Nickolas Zukowsky (Human Powered Health) e lo statunitense Neilson Powless (EF Education-EasyPost). Miglior italiano Andrea Piccolo (EF Education-EasyPost), 5° a 5″

TOUR DU DOUBS

Il francese Valentin Madouas (Groupama-FDJ) si è imposto nella corsa francese, Morteau – Pontarlier, percorrendo 204 Km in 4h53′07″, alla media di 41.758 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Mathieu Burgaudeau (TotalEnergies) e Matis Louvel (Team Arkéa-Samsic). Due italiani in gara: Marco Murgano (Team Corratec), 57° a 4′35″, Stefano Gandin (Team Corratec) non ha terminato la gara.

GYLNE GUTUER

Il norvegese André Drege (Team Coop) si è imposto nella corsa norvegese, circuito di Stange, percorrendo 165.2 Km in 4h07′27″, alla media di 40.057 Km/h. Ha preceduto di 51″ i danesi Andreas Stokbro (Team Coop) e Frederik Jensen (BHS-PL Belton Bornholm). Nessun italiano in gara

GIRO DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA

L’italiano Nicolò Buratti (Cycling Team Friuli ASD) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Trieste – Udine, percorrendo 155 Km in 3h15′51″, alla media di 47.485 Km/h. Ha preceduto di 1″ il colombiano Nicolas David Gomez (Team Colpack Ballan) e l’italiano Filippo Fortin (Maloja Pushbikers). Il belga Emiel Verstrynge (Alpecin-Deceuninck Development Team) si impone in classifica con 1″ su Buratti e 3″ sull’italiano Davide Toneatti (CX Italia)

IN THE FOOTSTEPS OF THE ROMANS (Bulgaria)

L’ungherese Adam Kristof Karl (Epronex-Hungary Cycling Team) si è imposto nella seconda ed ultima tappa, circuito di Razlog, percorrendo 143.1 Km in 3h01′30″, alla media di 47.306 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Davide Bauce (Gallina Ecotek Lucchini Colosio) e il polacco Patryk Stosz (Voster ATS Team). Il polacco Maciej Paterski (Voster ATS Team) si impone in classifica con 5″ sul francese Alexis Guérin (Team Vorarlberg) e 1′09″ su Karl. Miglior italiano Francesco Di Felice (Gallina Ecotek Lucchini Colosio), 6° a 1′19″

GROTE PRIJS BEERENS (Donne)

L’olandese Marjolein van ‘t Geloof (Le Col – Wahoo) si è imposta nella corsa belga, circuito di Aartselaar, percorrendo 130.6 Km in 3h16′07″, alla media di 39.956 Km/h. Ha preceduto allo sprint le belghe Jesse Vandenbulcke (Le Col – Wahoo) e Marith Vanhove (Parkhotel Valkenburg). Unica italiana in gara Gaia Tortolina (ASD Women Cycling Project), 19°.

SIMAC LADIES TOUR (Paesi Bassi – Donne)

L’olandese Mischa Bredewold (Parkhotel Valkenburg) si è imposta nella sesta ed ultima tappa, circuito di Arnhem, percorrendo 150.3 Km in 3h52′10″, alla media di 38.843 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiana Eleonora Camilla Gasparrini (Valcar-Travel & Service) e di 5″ la connazionale Lorena Wiebes (Team DSM). La Wiebes si impone in classifica con 10″ sulla francese Audrey Cordon-Ragot (Trek-Segafredo) e 40″ sulla connazionale Karlijn Swinkels (Team Jumbo-Visma). Miglior italiana la Gasparrini, 11° a 1′26″.

ARENSMAN CONQUISTA SIERRA NEVADA. EVENEPOEL RESTA IN MAGLIA ROSSA

settembre 4, 2022 by Redazione  
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Nella tappa regina della Vuelta 2022, la fuga di giornata è ancora protagonista e Thymen Arensman (Team DSM) ottiene la prima vittoria della carriera in un GT. Primoz Roglic (Team Jumbo Visma) attacca la maglia rossa nella parte più dura della salita, ma è soltanto nell’ultimo km che riesce a rosicchiare ad Evenepoel 15 secondi. L’ultima settimana sarà decisiva e vedremo se Evenepoel riuscirà a resistere agli attacchi che gli verranno inevitabilmente portati.

Mentre sullo sfondo della Vuelta 2022 si staglia una terza settimana con tappe piuttosto monotone e non troppo dure, la tappa di oggi è da molti considerata la più difficile di tutte e quella che potrebbe fare sconquassi in classifica generale. Ieri sulla Sierra de la Pandera Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl) ha evidenziato le prime vere difficoltà perdendo una cinquantina di secondi rispetto a Primoz Roglic (Team Jumbo Visma). L’attacco dello sloveno nella salita finale, coadiuvato da un redivivo Miguel Angel Lopez (Team Astana Qazaqstan), ha messo le basi per una domenica che promette spettacolo sulla Sierra Nevada. Dopo la partenza da Martos ed il primo facile GPM del Puerto del Castillo, il durissimo finale con l’Alto del Purche e soprattutto con la lunga scalata verso Sierra Nevada vedrà una lotta serrata tra i big di classifica. L’ultima salita ha il tratto più impegnativo nei primi 5 km, dove raramente si scende sotto il 15%. Le prime fasi della tappa erano molto concitate. Alcuni ciclisti venivano coinvolti in un paio di cadute, tra cui Wilco Kelderman (Team BORA Hansgrohe), Jose Joaquin Rojas (Team Movistar) e Lucas Hamilton (Team BikeExchange Jayco). In particolare Kelderman aveva bisogno di assistenza medica ma rientrava in gruppo scortato dai compagni di squadra. Si segnalava dopo 7 km il ritiro di Domenico Pozzovivo (Team Intermarchè Wanty Gobert). Dopo circa 25 km sul Puerto del Castillo si formava una maxi-fuga di 29 ciclisti nella quale erano presenti diversi ciclisti interessanti. Tra gli italiani spiccava la presenza di Vincenzo Nibali (Team Astana Qazaqstan), mentre il più pericoloso per la maglia rossa era Thyman Arensman (Team DSM), a 9 minuti e 14 secondi di ritardo da Evenepoel. Presenti tra gli altri anche Richard Carapaz (Team INEOS) e Jay Vine (Team Alpecin Fenix), finora entrambi con due vittorie di tappa all’attivo e in lotta per la classifica GPM. Inoltre, Sam Oomen e Rohan Dennis per il Team Jumbo Visma e Louis Vervaeke e Fausto Masnada per il Team Quick Step Alpha Vinyl erano due ottime teste di ponte per Roglic ed Evenepoel per un’eventuale attacco dei big di classifica sulla salita conclusiva. Era Vine a scollinare in prima posizione. Dopo 40 km il vantaggio della fuga era superiore ai 4 minuti. Il vantaggio massimo della fuga sfiorava i 6 minuti a circa metà del percorso, dopodichè il ritmo più elevato, in particolare del Team Jumbo Visma, consentiva al gruppo maglia rossa di avvicinarsi alla testa della corsa. Ad 80 km dall’arrivo Craddock attaccava e riusciva ad avvantaggiarsi di un minuto circa rispetto ai compagni di fuga. Il ciclista statunitense transitava in prima posizione sul traguardo volante di Granada posto al km 92.3. Craddock veniva ripreso da Vine a poche centinaio di metri dalla vetta del secondo GPM ed era proprio l’australiano a scollinare in prima posizione sul secondo GPM dell’Alto del Purche posto al km 110.4, mentre la fuga iniziale iniziava a perdere qualche pezzo. Tra i più in difficoltà si segnalavano Nibali, Dennis, Oomen, Rigoberto Uran (Team EF Education EasyPost) e Fred Wright (Team Bahrain Victorious). La salita finale veniva presa in testa da un gruppo di 12 ciclisti formato, oltre che dai già citati Vervaeke, Arensman, Uran, Vine, Craddock e Carapaz, anche da David de la Cruz (Team Astana Qazaqstan), Gino Mader (Team Bahrain Victorious), Jai Hindley (Team BORA Hansgrohe), Louis Meintjes (Team Intermarchè Wanty Gobert), Antonio Tiberi (Team Trek Segafredo) e Marc Soler (UAE Team Emirates). Oomen e Dennis, richiamati dalla propria ammiraglia e ripresi dal gruppo, si mettevano subito a disposizione di Roglic. Soler attaccava ai piedi dell’ultima salita e si avvantaggiava di una decina di secondi sui restanti compagni di fuga. Il forcing della Jumbo Visma faceva esplodere il gruppo maglia rossa. All’inseguimento di Soler e degli immediati inseguitori restavano in sette: Roglic, Evenepoel, Miguel Angel Lopez (Team Astana Qazaqstan), Enric Mas (Team Movistar), Ben O’Connor (Team AG2R Citroen) e Carlos Rodriguez (Team INEOS). La coppia dell’UAE Team Emirates formata da Ayuso e da Almeida faticava nelle retrovie. A 15 km dall’arrivo Soler aveva 42 secondi di vantaggio sul primo gruppo inseguitore e 2 minuti e 30 secondi di vantaggio sul secondo gruppo inseguitore. Arensman raggiungeva e soperava uno stremano Soler a circa 6 km dall’arrivo. Alle loro spalle, oltre ai fugaioli della prima ora, si erano portati all’inseguimento Lopez, Mas e De La Cruz, quest’ultimo a disposizione del colombiao, mentre più dietro si segnalavano Roglic, Evenepoel ed O’Connor. A 3 km dall’arrivo Arensman aveva quasi 1 minuto e mezzo di vantaggio su Mas, Lopez, Soler, Vine, Hindley, Uran e Meintjes. L’olandese andava a vincere con 1 minuto e 23 secondi di vantaggio su Enric Mas (Team Movistar) ed 1 minuto e 25 secondi di vantaggio su Miguel Angel Lopez. Vine giungeva quarto a 1 minuto e mezzo di ritardo, mentre Roglic, che nell’ultimo km aveva staccato Evenepoel, chiudeva in quinta posizione a 1 minuto e 44 secondi di ritardo da Evenepoel. Il belga era decimo a 1 minuto e 59 secondi di ritardo da Arensman ed a 15 secondi di ritardo da Roglic. Dopo la vittoria nella tappa a cronometro del Giro di Polonia, Arensman ottiene la seconda vittoria stagionale, la prima in linea. In classifica generale adesso Evenepoel ha 1 minuto e 34 secondi di ritardo su Roglic e 2 minuti e 1 secondo di vantaggio su Mas. Ci aspetta una terza settimana davvero appassionante e siamo certi che Roglic e perché no, anche Mas, tenteranno il tutto per tutto per accorciare ulteriormente su Evenepoel. La Vuelta riprende martedì 6 Settembre dopo il terzo ed ultimo giorno di riposo. Si parte da Sanlucar de Barrameda e si arriva a Tomares dopo quasi 190 km. I velocisti torneranno protagonisti visto che il percorso è totalmente pianeggiante, se si eccettua qualche piccolo dentello negli ultimi 20 km che non dovrebbe complicare troppo la vita ai ciclisti per la volata finale.

Antonio Scarfone

Thymen Arensman vince a Sierra Nevada (foto: Getty Images)

Thymen Arensman vince a Sierra Nevada (foto: Getty Images)

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): MARTOS – SIERRA NEVADA

settembre 4, 2022 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Signori e signore, ecco a voi la tappa regina della Vuelta 2022. In programma la doppia ascensione alla Sierra Nevada, la prima volta salendo da Monachil fino alla cima dell’Alto del Purche, la seconda da Granada fino al classico traguardo ad oltre 2500 metri dopo aver affrontato le dure pendenze dell’Alto de Hazallanas

Si va sulla Cima Fernández, il corrispondente iberico della Cima Coppi, istituita nel 1985 per ricordare lo scalatore spagnolo Alberto Fernández, deceduto l’anno prima per un incidente stradale a soli 29 anni e nella cui breve carriera aveva collezionato due vittorie di tappa al Giro nel 1983, edizione della corsa rosa che aveva terminato al terzo posto in classifica (lo stesso piazzamento che un mese prima aveva ottenuto alla Vuelta, corsa che invece terminerà secondo nel 1984). Come da noi in Italia viene assegnata in vetta alla salita più elevata, che quest’anno coinciderà con l’arrivo della quindicesima tappa, previsto ai 2512 metri della Sierra Nevada. Assieme ai Lagos de Covadonga (affrontati finora 22 volte) è una delle salite simbolo del Giro di Spagna, scoperta ciclisticamente nel 1979 e che quest’anno accoglierà per la quattordicesima volta un arrivo di tappa, salendo da un versante “misto” che combina quello classico e non troppo pendente di Granada, che si percorrerà nel finale, a quello secondario e molto più difficile di Güéjar Sierra, noto con il toponimo di Alto de Hazallanas. Per arrivare fino a quest’ultimo si dovranno superare le pendenze più aspre dell’ascesa andalusa (7.3 Km al 9.6% con un tratto di 4 Km all’11% medio), poi le inclinazioni vireranno sensibilmente al ribasso una volta innestatisi sul versante classico poichè negli ultimi 12.2 Km la pendenza media si abbasserà al 6.8%. Il tutto andrà a comprre il mosaico di una salita lunga quasi 20 Km, che prevede di superare 1540 metri di dislivello al 7.9% di pendenza media e non sarà finita qui. In precedenza, infatti, i corridori dovranno affrontare un terzo versante della Sierra Nevada, anche questo piuttosto impegnativo, che da Monachil condurrà ai 1480 metri dell’Alto del Purche superando una salita di 9 Km al 7.5% che presenta un picco massimo del 15%

Il rifugio militare della Sierra Nevada e l’altimetria della quindicesima tappa (wikipedia)

Il rifugio militare della Sierra Nevada e l’altimetria della quindicesima tappa (wikipedia)

METEO VUELTA

Martos : cielo sereno, 25.9°C, vento debole da WSW (6 km/h), umidità al 39%
Alcalá la Real (41 Km): cielo sereno, 27.4°C, vento debole da WSW (10-12 km/h), umidità al 21%
Granada (traguardo volante – 92.3 Km): sole e caldo, 32°C (percepiti 30°C), vento moderato da SSW (12-13 km/h), umidità al 11%
Sierra Nevada: previsioni non disponibili

GLI ORARI DELLA VUELTA

13.00: inizio diretta su Eurosport
13.00: partenza da Martos
14.10-14.20: GPM del Puerto del Castillo
15.45-16.05: traguardo volante di Granada
16.00-16.20: inizio salita Purche
16.16-16.35: GPM dell’Alto del Purche
16.45-17.10: inizio salita finale
17.15-17.45: arrivo sulla Sierra Nevada

RASSEGNA STAMPA

Vuelta, Carapaz fa il bis. E Roglic riapre la Vuelta

Gazzetta dello Sport – Italia

Carapaz zmagal, Roglič zlomil Evenepoela

Delo – Slovenia

Evenepoel distancé par Roglic, Carapaz encore vainqueur

L’Équipe – Francia

Dentellada de Roglic

AS – Spagna

Carapaz bisa na Vuelta no dia em que Evenepoel foi humano

Público – Portogallo

Carapaz wins stage 14 while Roglic cuts Evenepoel’s lead

The Guardian – Regno Unito

Remco Evenepoel kraakt op slotklim 14e rit maar blijft leider, vluchter Richard Carapaz boekt tweede ritzege

Het Nieuwsblad – Belgio

Roglic deelt tik uit aan Evenepoel, ritwinst Carapaz

De Telegraaf – Paesi Bassi

Vuelta-tronen skælver under hårdt presset hersker

Politiken – Danimarca

Roglic verkürzt Rückstand auf Evenepoel – Carapaz triumphiert erneut

Kicker – Germania

¡Cómo le gusta la montaña a Richard! La etapa 14 de la Vuelta la ganó Carapaz

El Espectador – Colombia

Segunda victoria de Richard Carapaz en la Vuelta a España

El Universo – Ecuador

VUELTAALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della quattordicesima tappa, Montoro – Sierra de la Pandera

1° Ivo Oliveira
2° Sebastian Molano s.t.
3° Julius van den Berg a 1′02″
4° Davide Cimolai a 1′55″
5° Bryan Coquard s.t.

Classifica generale

1° Lluis Mas
2° Davide Cimolai a 2′49″
3° Julius van den Berg a 7′13″
4° Julius Johansen a 9′13″
5° Tim Merlier a 12′33″

LA VUELTA DI MAERTENS ACCHIAPPATUTTO

Nel 1977 il belga Freddy Maertens prese il via alla Vuelta con la maglia iridata sulle spalle ma sin dalla prima tappa la sostituì con quella amarillo di leader della classifica generale. Alla fine si imporrà nel suo unico GT della carriera con quasi 3 minuti sul corridore di casa Miguel María Lasa e soprattutto un cospicuo bottino di tappe vinte: ben 13 sulle 21 a disposizione. Nel 45° anniversario di quella scorpacciata riviviamo quella Vuelta attraverso i titoli del quotidiano sportivo spagnolo “Mundo Deportivo”

11 MAGGIO 1977 – 15a TAPPA: MONZÓN – FORMIGAL (166 Km)

VENCIO TORRES Y LASIA CEDIO 32″
Tampoco El Formigal inquietó a Maertens
El “Teka” pro y contra – Torres: “Es una alegría enorme” – El “colocado” no se convertio en “ganador” – Lasa: “Ataque demasiado pronto” – Maertens: 195.750 pesetas

03-09-2022

settembre 3, 2022 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

VUELTA A ESPAÑA

L’ecuadoriano Richard Carapaz (INEOS Grenadiers) si è imposto nella quattordicesima tappa, Montoro – Sierra de la Pandera, percorrendo 160.3 Km in 4h09′27″, alla media di 38.557 Km/h. Ha preceduto di 8″ il colombiano Miguel Ángel López (Astana Qazaqstan Team) e lo sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma). Miglior italiano Filippo Conca (Lotto Soudal), 18° a 1′47″. Il belga Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl Team) è ancora maglia rossa con 1′49″ su Roglic e 2′43″ sullo spagnolo Enric Mas (Movistar Team). Miglior italiano Domenico Pozzovivo (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux), 29° a 38′05″

LILLEHAMMER GP

Il danese Bak Klaris Magnus (Restaurant Suri-Carl Ras) si è imposto nella corsa norvegese, Lillehammer – Hafjelltoppen, percorrendo 131 Km in 3h30′17″, alla media di 37.378 Km/h. Ha preceduto allo sprint il neozelandese Josh Kench (Bolton Equities Black Spoke Pro Cycling) e il norvegese Torstein Træen (Uno-X DARE Development Team). Nessun italiano in gara

GIRO DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA

L’italiano Riccardo Lucca (Work Service-Vitalcare-Dynatek) si è imposto nella terza tappa, Pavia di Udine – Monte Zoncolan, percorrendo 160 Km in 4h03′18″, alla media di 39.457 Km/h. Ha preceduto di 2″ l’italiano Francesco Busatto (General Store-Essegibi-F.Ili Curia) e di 4″ l’italiano Nicolò Buratti (Cycling Team Friuli ASD). Il belga Emiel Verstrynge (Alpecin-Deceuninck Development Team) è il nuovo leader della classifica con 2″ su Buratti e 3″ sull’italiano Davide Toneatti (CX Italia)

IN THE FOOTSTEPS OF THE ROMANS (Bulgaria)

Il polacco Maciej Paterski (Voster ATS Team) si è imposto nella prima tappa, circuito di Razlog, percorrendo 126.3 Km in 2h45′05″, alla media di 45.904 Km/h. Ha preceduto di 2″ il francese Alexis Guérin (Team Vorarlberg) e di 1′10″ il connazionale Patryk Stosz (Voster ATS Team). Miglior italiano Francesco Carollo (MG.K vis Colors for Peace VPM), 5° a 1′10″. Paterski è il primo leader della classifica con 6″ su Guérin e 1′16″ su Stosz. Miglior italiano Carollo, 5° a 1′20″

FLANDERS TOMORROW TOUR (Under 23)

Terza ed ultima tappa suddivise in due semitappe.

Il danese Matias Malmberg (Team Coloquick) si è imposto nella prima semitappa, circuito a cronometro di Wulpen, percorrendo 12.7 Km in 14′15″, alla media di 53.474 Km/h. Ha preceduto di 4″ l’olandese Tim van Dijke (Jumbo-Visma Development Team) e di 9″ l’olandese Lars Boven (Jumbo-Visma Development Team). Miglior italiano Alex Tolio (Bardiani CSF Faizanè), 39° a 57″. Boven è ancora leader della classifica con 6″ sul connazionale Tim Marsman (Metec-Solarwatt p/b Mantel) e 13″ sul lituano Aivaras Mikutis (Team Ampler-Tartu2024). Miglior italiano Tolio, 15° a 1′07″

L’australiano Jensen Plowright (Groupama-FDJ Conti) si è imposto nella seconda semitappa, circuito di Handzame, percorrendo 124.9 Km in 2h47′32″, alla media di 44.731 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’israeliano Oded Kogut (Israel Cycling Academy) e il belga Jarne Van De Paar (Lotto Soudal U23). Miglior italiano Tolio, 59°. Boven si impone in classifica con 6″ su Marsman e 13″ su Mikutis. Miglior italiano Tolio, 15° a 1′07″

SIMAC LADIES TOUR (Paesi Bassi – Donne)

La francese Audrey Cordon-Ragot (Trek-Segafredo) si è imposta nella quinta tappa, circuito a cronometro di Watersley, percorrendo 17.8 Km in 25′15″, alla media di 42.297 Km/h. Ha preceduto di 3″ l’olandese Riejanne Markus (Team Jumbo-Visma) e di 10″ l’australiana Amanda Spratt (Team BikeExchange-Jayco). Miglior italiana Soraya Paladin (CANYON//SRAM Racing), 23° a 1′16″. L’olandese Lorena Wiebes (Team DSM) è ancora leader della classifica con 6″ sulla Cordon-Ragot e 36″ sulla connazionale Karlijn Swinkels (Team Jumbo-Visma). Miglior italiana la Paladin, 12° a 1′28″.

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