15-10-2025
ottobre 15, 2025 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TOUR OF GUANGXI (Cina)
Il francese Paul Magnier (Soudal Quick-Step) si è imposto anche nella seconda tappa, Chongzuo – Jingxi, percorrendo 178.9 Km in 3h45′10″, alla media di 47.671 Km/h. Ha preceduto allo sprint il ceco Pavel Bittner (Team Picnic PostNL) e il polacco Stanisław
Aniołkowski (Cofidis). Miglior italiano Daniel Skerl (Bahrain – Victorious), 4°. Magnier è ancora leader della classifica con 14″ sul tedesco Max Kanter (XDS Astana Team) e su Bittner. Miglior italiano Skerl, 24° a 20″
GIRO DEL VENETO
Il messicano Isaac del Toro (UAE Team Emirates – XRG) si è imposto nella corsa italiana, Vicenza – Verona, percorrendo 161.2 Km in 3h24′29″, alla media di 47.3 Km/h. Ha preceduto di 22″ il francese Pavel Sivakov (UAE Team Emirates – XRG) e il norvegese Jonas Abrahamsen (Uno-X Mobility). Miglior italiano Simone Velasco (XDS Astana Team), 5° a 22″.
VENETO WOMEN
L’italiana Silvia Persico (UAE Team ADQ) si è imposta nella corsa italiana, Vicenza – Verona, percorrendo 115.9 Km in 2h48′16″, alla media di 41.327 Km/h. Ha preceduto di 29″ l’elvetica Marlen Reusser (Movistar Team) e l’italiana Eleonora Camilla Gasparrini (UAE Team ADQ)
TOUR OF HOLLAND
Il belga Tim Merlier (Soudal Quick-Step) si è imposto nella prima tappa, circuito di Dordrecht, percorrendo 118.5 Km in 2h33′07″, alla media di 46.435 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Olav Kooij (Team Visma | Lease a Bike) e il danese Tobias Lund Andresen (Team Picnic PostNL). Miglior italiano Mirco Maestri (Team Polti VisitMalta), 27°. Lo svedese Jakob Söderqvist (Lidl – Trek) è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo dell’australiano Cameron Rogers (Lidl – Trek) e 2″ sul britannico Ethan Hayter (Soudal Quick-Step). Miglior italiano Andrea Pietrobon (Team Polti VisitMalta), 47° a 19″
TOUR OF CHONGMING ISLAND (Cina – Donne)
L’olandese Sofie van Rooijen (UAE Team ADQ) si è imposta nella seconda tappa, Shanghai – Chongming, percorrendo 128.6 Km in 2h57′09″, alla media di 43.556 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’irlandese Mia Griffin (Roland Le Dévoluy) e l’italiana Elisa
Balsamo (Lidl – Trek). La Van Rooijen è la nuova leader della classifica con 8″ sull’australiana Georgia Baker (Liv AlUla Jayco) e 9″ sulla Griffin. Miglior italiana la Balsamo, 4° a 13″
TOUR OF GUANGXI: ALTRA VITTORIA PER L’INARRESTABILE MAGNIER, QUARTO POSTO PER SKERL
Continua il dominio di Paul Magnier al Tour of Guangxi 2025.
Dopo il successo nella tappa inaugurale, il giovane velocista francese della Soudal Quick-Step ha concesso il bis imponendosi anche nella seconda frazione, disputata oggi con arrivo a Jingxi.
Con un’altra volata esplosiva, Paul Magnier ha preceduto Pavel Bittner (Team Picnic PostNL) e Stanislaw Aniolkowski (Cofidis), mentre Daniel Skerl (Bahrain-Victorious) ha chiuso al quarto posto, confermandosi tra i più rapidi del gruppo.
Per il corridore transalpino si tratta del sedicesimo successo stagionale, l’undicesimo nell’ultimo mese, a testimonianza di una condizione eccezionale e di una costanza impressionante.
Magnier consolida inoltre la maglia di leader in classifica generale e ora ha 14 secondi di vantaggio su Max Kanter (XDS Astana) e su Bittner.
Il Tour of Guangxi prosegue domani con la terza tappa, che potrebbe offrire nuove opportunità agli sprinter prima delle frazioni più mosse di fine settimana.
Mario Prato

Ancora Magnier vittorioso, stavolta al termine della seconda tappa della corsa cinese (Getty Images)
TOUR OF HOLLAND, CRONOPROLOGO AD HAYTER
Il finale di stagione vede la rinascita del Tour of Holland che ritorna in calendario dopo 21 anni. Ethan Hayter (Team Soudal Quick Step) vince il cronoprologo dell’Aia battendo per una questione di decimi la coppia della Lidl – Trek formata da Cameron Rogers e Jakob Söderqvist
Il Tour of Holland torna in calendario dopo un’assenza durata ben 21 anni, anche se la vecchia denominazione era di Giro dei Paesi Bassi, vinto per l’ultima volta da Erik Dekker nel 2004. L’edizione 2025 vede le presenza di diciannove squadre di cui otto WT, sei Professional e cinque Continental e si apre con un cronoprologo di 4 km che vede l’Aia protagonista. Il percorso è completamente pianeggiante ed i cronomen più forti si scalderanno in vista della cronometro vera e propria di Etten-Leur nella seconda tappa di mercoledì. A partire con i favori del pronostico era Ethan Hayter ed il ciclista britannico del Team Soudal Quick Step non ha deluso le aspettative facendo fermare le lancette sul tempo di 4 minuti, 26 secondi e 67 decimi, facendo meglio di 28 centesimi di secondo rispetto a Cameron Rogers (Team Lidl Trek) che faceva segnare il secondo miglior tempo con 4 minuti e 27 secondi netti. In terza posizione si piazzava Jakob Söderqvist, compagno di squadra di Rogers, a quasi un secondo di ritardo da Hayter. Chiudevano la top five Christophe Laporte (Team Visma Lease a Bike) in quarta posizione ed Huub Artz (Team Intermarchè Wanty) in quinta posizione, entrambi ad oltre 3 secondi di ritardo da Hayter che indossa la prima maglia da leader in classifica generale, pur avendo formalmente lo stesso tempo di Rogers. Ovviamente la classifica generale è molto corta, almeno nelle primissime posizioni, ma già domani la prima tappa in linea da Dordrecht a Dordrecht di quasi 119 km dovrebbe iniziare scremarla visto che ci sono due traguardi Red Bull sul percorso che regalano abbuoni in secondi, da sommare a quelli che si ottengo sulla linea d’arrivo. La tappa è completamente piatta ma alcuni velocisti che oggi sono finiti nella top ten come Olav Kooij (Team Visma Lease a Bike), Tim Torn Teutenberg (Team Lidl Trek) e lo stesso Laporte, possono scalzare Hayter dalla prima posizione.
Antonio Scarfone

Ethan Hayter vince il cronoprologo dell'Aia (foto: Getty Images)
TOUR OF GUANGXI 2025, MAGNIER NON SBAGLIA: VITTORIA E PRIMA MAGLIA IN CINA
Il francese della Soudal Quick-Step domina lo sprint inaugurale davanti a Kanter e Meeus, centrando il 15° successo stagionale
Non conosce pause la stagione straordinaria di Paul Magnier. Dopo i trionfi in Slovacchia e Croazia, il giovane sprinter francese della Soudal Quick-Step apre nel migliore dei modi anche il Tour of Guangxi 2025, imponendosi nella volata che ha deciso la prima tappa. Sul traguardo Magnier ha preceduto Max Kanter (XDS-Astana) e Jordi Meeus (Red Bull-BORA-hansgrohe), confermandosi ancora una volta l’uomo da battere.
Con questo successo — il quindicesimo della stagione, il decimo solo nell’ultimo mese — il transalpino si prende anche la maglia rossa di leader, quella a punti e quella di miglior giovane, iniziando nel modo più netto la sua avventura in Cina.
Dopo il tratto di trasferimento, la corsa si è accesa con una serie di scatti mirati ai traguardi volanti, utili per accumulare abbuoni in ottica classifica generale. Hanno provato prima Ewen Costiou (Arkéa-B&B Hotels) e Frank van den Broek (Team Picnic PostNL), poi Rémy Rochas (Groupama-FDJ), Aurélien Paret-Peintre (Decathlon AG2R La Mondiale) e Julius Johansen (UAE Team Emirates XRG), capaci di guadagnare oltre un minuto sul gruppo.
Al primo passaggio dal traguardo è stato Paret-Peintre ad aggiudicarsi gli abbuoni davanti a Johansen e Rochas, ma il loro tentativo si è esaurito poco dopo. La successiva azione di Mathis Le Berre (Arkéa-B&B Hotels) e Attila Valter (Team Visma | Lease a Bike), protrattasi fino ai -22 chilometri, ha garantito ulteriore spettacolo prima che le squadre dei velocisti prendessero in mano la situazione.
Negli ultimi chilometri, complice anche una caduta poco dopo l’arco dell’ultimo chilometro, il gruppo si è sfilacciato, ma Magnier ha mantenuto lucidità e posizione perfetta dietro al proprio treno. Partito con tempismo impeccabile, ha resistito al ritorno di Kanter e Meeus, confermando il suo stato di grazia e una superiorità schiacciante in volata.
Il francese della Soudal Quick-Step veste dunque tutte le maglie in palio – con l’eccezione di quella dei GPM, che sarà assegnata per la prima volta domani – e promette di non fermarsi qui. Dopo aver dominato in Europa, Magnier esporta il suo sprint travolgente anche in Asia e punta con decisione alla classifica generale di questo Tour of Guangxi 2025, anche se l’arrivo in salita previsto alla penultima tappa potrebbe rappresentare per lui una battuta d’arresto. Intanto domani si correrà la seconda frazione, 179 Km Chongzuo a Jingxi con una salita di seconda categoria di 7.7 Km al 4.2% che si dovrà scavalcare a 30 Km dal traguardo, troppi per impedire ai velocisti, e a Magnier su tutti, di giocarsi il successo.
Mario Prato

L'inarrestabile Magnier vince la prima tappa del Tour of Guangxi2025 (foto Tim de Waele/Getty Images)
14-10-2025
ottobre 14, 2025 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TOUR OF GUANGXI (Cina)
Il francese Paul Magnier (Soudal Quick-Step) si è imposto nella prima tappa, circuito di Fangchenggang, percorrendo 149.4 Km in 3h19′37″, alla media di 44.906 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Max Kanter (XDS Astana Team) e il Jordi belga Meeus (Red Bull – BORA – hansgrohe). Miglior italiano Davide Cimolai (Movistar Team), 24°. Magnier è il primo leader della classifica con 4″ su Kanter e 6″ su Meeus. Miglior italiano Cimolai, 30° a 10″
TOUR OF HOLLAND
Il britannico Ethan Hayter (Soudal Quick-Step) si è imposto nel prologo, circuito a cronometro de L’Aia, percorrendo 4 Km in 4′26″, alla media di 54.003 Km/h. Ha preceduto di 28 centesimi l’australiano Cameron Rogers (Lidl – Trek) e di 1″ lo svedese Jakob Söderqvist (Lidl – Trek). Miglior italiano Andrea Pietrobon (Team Polti VisitMalta), 49° a 17″. Hayter è il primo leader della classifica con lo stesso tempo di Rogers e 1″ su Söderqvist. Miglior italiano Pietrobon, 49° a 17″
TOUR OF MENTOUGOU INTERNATIONAL ROAD CYCLING RACE (Cina)
Il francese Clément Alleno (Burgos Burpellet BH) si è imposto nella terza ed ultima tappa, circuito di Zhaitang, percorrendo 115.2 Km in 2h45′55″, alla media di 41.659 Km/h. Ha preceduto di 22″ il mongolo Bold Iderbold (nazionale mongola) e l’italiano Diego Bracalente (MBH Bank Ballan CSB). Alleno si impone in classifica con 27″ sullo spagnolo Carlos García (Burgos Burpellet BH) e 3′09″ sullo spagnolo Antonio Angulo (Burgos Burpellet BH). Miglior italiano Cesare Chesini (MBH Bank Ballan CSB), 5° a 4′06″
TOUR OF CHONGMING ISLAND (Cina – Donne)
L’australiana Georgia Baker (Liv AlUla Jayco) si è imposta nella prima tappa, circuito di Chongming, percorrendo 108.6 Km in 2h30′55″, alla media di 43.176 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Sofie van Rooijen (UAE Team ADQ) e l’irlandese Mia Griffin (Roland Le Dévoluy). Miglior italiana Vittoria Grassi (BePink – Imatra – Bongioanni), 6°. A tagliare per prima il traguardo era stata l’australiana Kathrin Schweinberger (Human Powered Health), retrocessa per scorrettezze in 87a posizione. La Baker è la prima leader della classifica con 4″ sulla Van Rooijen e sulla russa Tamara Dronova-Balabolina (Roland Le Dévoluy). Miglior italiana la Grassi, 10° a 10″
13-10-2025
ottobre 13, 2025 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TOUR OF MENTOUGOU INTERNATIONAL ROAD CYCLING RACE (Cina)
L’italiano Samuel Quaranta (MBH Bank Ballan CSB) si è imposto nella seconda tappa, circuito di Mentougou, percorrendo 99 Km in 1h52′09″, alla media di 52.965 Km/h. Ha preceduto allo sprint il filippino Jude Gabriel Francisco (Victoria Sports Pro Cycling) e il neozelandese Mitchel Fitzsimons (St George Continental Cycling Team). Lo spagnolo Carlos García (Burgos Burpellet BH) è ancora leader della classifica con 5″ sul francese Clément Alleno (Burgos Burpellet BH) e 2′39″ sul connazionale Antonio Angulo (Burgos Burpellet BH). Miglior italiano Cesare Chesini (MBH Bank Ballan CSB), 5° a 3′36″
TOUR DE KYUSHU (Giappone)
L’eritreo Henok Mulubrhan (XDS Astana Team) si è imposto nella terza ed ultima tappa, Nobeoka – Saiki, percorrendo 119.2 Km in 2h36′06″, alla media di 45.836 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Dries De Pooter (Intermarché – Wanty) e il francese Geoffrey Soupe (Team TotalEnergies). Miglior italiano Alessio Delle Vedove (XDS Astana Team), 5°. L’ucraino Kyrylo Tsarenko (Team Solution Tech – Vini Fantini) si impone in classifica con 4″ sull’estone Rein Taaramäe (Kinan Racing Team) e 49″ sull’italiano Nicolò Garibbo (Team UKYO)
IL CANTO DEL CIGNO DI MATTEO TRENTIN ILLUMINA LA PARIGI-TOURS
La storica corsa francese, che di fatto chiude una stagione ampiamente dominata dal fuoriclasse sloveno Tadej Pogačar e dalla sua squadra, la UAE Team Emirates – XRG, vede tornare al successo il nostro Matteo Trentin, corridore dal palmarès prestigioso ma ormai agli sgoccioli della sua carriera, che si impone in una volata ristretta dopo una gara combattuta sino all’ultimo metro e che ha visto cedere anzitempo buona parte dei favoriti
La 119esima edizione della Parigi-Tours, corsa fra le più antiche del panorama ciclistico (è una delle cinque, di quelle che ancora si corrono, ad essere nata nell’ottocento), è l’ultima gara importante di una stagione che ha visto ripetersi il dominio dello sloveno Tadej Pogačar (UAE Team Emirates – XRG), che solo ieri ha colto la 20esima vittoria di quest’anno trionfando per la quinta volta consecutiva nel Giro di Lombardia. La concomitanza di questa gara con la corsa francese ne ha ridimensionato il campo dei partenti, una volta di grande prestigio (nel suo albo d’oro figurano i nomi di Henri Pélissier, Alberic Schotte, Rik Van Looy, Freddy Maertens, Joop Zoetemelk, Jan Raas, Sean Kelly, Erik Zabel, Philippe Gilbert e il nostro Francesco Moser) nonostante non sia facile, a causa di un percorso quasi interamente pianeggiante, farvi selezione:per arrivare sul gradino più alto del podio sono necessari un grande talento, un grande impegno e spesso anche molti tentativi prima di poter cogliere il successo (non a caso Merckx non è mai riuscito a vincerla). Quest’anno fra i partenti si annoverano il forte ma incostante passista belga Arnaud De Lie (Lotto), che dopo una stagione incolore sembra aver ritrovato la piena forma nelle ultime settimane, e poi i passisti Christophe Laporte (Team Visma | Lease a Bike), vincitore lo scorso anno e che in questa stagione, ammalato, è tornato a correre solo dopo Ferragosto, Corbin Strong (Israel – Premier Tech), e i nostri Alberto Bettiol (XDS Astana Team) e Matteo Trentin (Tudor Pro Cycling Team), vincitore di due edizioni della corsa, come pure i velocisti Arnaud Démare (Arkéa – B&B Hotels), anche lui due volte vincitore negli ultimi anni, Olav Kooij (Team Visma | Lease a Bike), Søren Wærenskjold (Uno-X Mobility) e il nostro Matteo Moschetti (Q36.5 Pro Cycling Team).
Ogni pronostico è comunque difficile, e un arrivo in volata, anche ristretta, è molto probabile (dal 2019 non si vede un arrivo in solitaria): si parte poco dopo mezzogiorno da Chartres, a sud di Parigi, e si arriva come sempre a Tours, nel centro della Francia, dopo 212 chilometri e un finale che ne presenta una decina di tratti di sterrato che si alternano a una serie di brevi “côtes”, delle quali le più dure sono quelle di Goguenne (700 metri a 7%), al chilometro 164, subito dopo il tratto di sterrato detto “Grosse Pierre” (uno dei più lunghi), e quella della Rochère (400 metri al 10% con punte del 18%) al chilometro 185, a sua volta seguita da un altro tratto di sterrato.
Il tempo è ottimo e tale rimarrà sino alla fine: poco dopo la partenza quattro corridori di secondo piano danno il via a una fuga da lontano e nel giro di qualche chilometro, prima che il loro vantaggio diventi eccessivo, vengono raggiunti da un’altra coppia. Si forma così un gruppetto di sei fuggitivi, fra i quali il più titolato è forse il giovane francese Jordan Labrosse (Decathlon AG2R La Mondiale Team). Come spesso accade in questi casi, il gruppo si disinteressa della fuga e procede compatto, pur senza lasciare che i fuggitivi prendano un vantaggio enorme, non facile da recuperare nel finale di gara quando la corsa verrà probabilmente decisa dai tratti di sterrato e dalle “côtes”. Il vantaggio della fuga si stabilizza fra i due e i tre minuti e nulla succede fino a metà corsa, quando uno dei fuggitivi si ritira e il gruppo, per qualche chilometro, si divide in due tronconi. All’inizio dei tratti di sterrato il gruppo si avvicina ai fuggitivi e riduce lo svantaggio a circa un minuto e venti secondi. Già all’inizio del secondo tratto Labrosse, che ha avuto dei problemi meccanici, viene ripreso e i quattro superstiti della fuga mantengono solo un minuto di vantaggio. Tuttavia i tratti di sterrato, le continue curve e le dimensioni molto ridotte della sede stradale rendono difficile l’inseguimento; il gruppo si allunga e cadute e incidenti vari lo frazionano spesso, rallentandone il ritmo. È solo a 49 chilometri dall’arrivo, sulla dura Côte della Goguenne, che i fuggitivi vengono ripresi. Il gruppo torna così compatto, anche se le difficoltà incontrate sugli sterrati e sugli strappi lo hanno ridotto a una cinquantina di corridori. Nei tratti successivi gli incidenti si susseguono, col gruppo che si allunga sempre di più e con l’impossibilità, da parte di qualsiasi squadra, di controllare la corsa. A più riprese si fa notare il ceco Mathias Vacek (Lidl – Trek), ma le difficoltà sono tali che nessuna fuga riesce a prendere il largo e se qualcuno, a volte, si ritrova in testa con un po’ di vantaggio sul gruppo, questo è dovuto più a circostanze accidentali che ad attacchi veri e propri. È solo a 35 chilometri dal traguardo che il forte passista francese Paul Lapeira (Decathlon AG2R La Mondiale Team) e il giovane connazionale Thibaud Gruel (Groupama – FDJ) tentano un attacco serio. Il loro vantaggio raggiunge presto i 20 secondi, per poi ridursi a 10; ma sulla Côte della Rochère e sullo sterrato successivo il gruppo, ormai ridotto a una trentina di uomini per il succedersi di forature e di incidenti (De Lie è tra i corridori che sono rimasti staccati), perde nuovamente terreno. A 20 chilometri dalla fine i due battistrada sono arrivati ad avere un vantaggio di una quarantina di secondi, ma il gruppo accelera, sotto la spinta di Laporte e di Vacek; questi ultimi riescono infine a prendere il largo, in compagni di Trentin, del forte passista svizzero Stefan Bissegger (Decathlon AG2R La Mondiale Team) e del giovane danese Albert Withen Philipsen (Lidl – Trek), secondo pochi giorni fa alla Tre Valli Varesine. Nel corso dell’ultimo tratto di sterrato, a soli 12 chilometri dalla fine, si riportano a 15 secondi dalla coppia di testa, mentre il gruppo, dove rimangono soltanto una ventina di uomini, segue a 35 secondi. Sull’ultima Côte, nel paese di Rochecorbon quando mancano 9 chilometri all’arrivo, i distacchi sono ancora invariati, anche se Vacek finisce per staccarsi. Anche il gruppo si arrende e i sei fuggitivi si allontanano: a 5 chilometri dal traguardo Lapeira e Gruel hanno ancora una dozzina di secondi sul quartetto che li sta inseguendo. A 3 chilometri, già dentro Tours, ne hanno ancora una decina e così pure all’ultimo chilometro… ma a questo punto avviene l’incredibile, per quanto si tratti di una scena già vista mille volte: i due battistrada iniziano a guardarsi, rallentano l’andatura e nel giro di 300 metri vengono raggiunti dagli inseguitori. La corsa si chiude così con uno sprint a sei dove tutti si impegnano strenuamente ma dove alla fine è proprio il nostro Trentin a cogliere di un soffio la terza vittoria in questa gara: era dal giro di Vallonia dello scorso anno che il corridore italiano, ormai sul viale del tramonto dopo una carriera ricca di successi (fra cui un campionato europeo davanti a Van der Poel e Van Aert, e tappe in ognuno dei tre Grandi Giri), non saliva sul gradino più alto del podio. Laporte deve accontentarsi del secondo, mentre il terzo va al giovane Withen Philipsen, che conferma il suo ottimo stato di forma e va ad affiancarsi con pieno merito alle altre giovanissime promesse del ciclismo mondiale, come il francese Paul Seixas (Decathlon AG2R La Mondiale Team) e il nostro Lorenzo Finn (Red Bull – BORA – hansgrohe). Il gruppo, nel quale sono rimasti meno di venti corridori, arriva dopo 23 secondi. De Lie, che nel finale ha ceduto definitivamente, è fra gli ultimi, a 12 minuti.
Andrea Carta

Matteo Trentin vince per la terza volta in carriera la Parigi-Tours (foto A.S.O. / Gaëtan Flamme)
TROFEO TESSILE & MODA, LA PRIMA EDIZIONE VA AD ADAM YATES
La nuova semiclassica piemontese, da Valdengo a Oropa, debutta col successo del corridore britannico dell’UAE Team Emirates, al 94° trionfo stagionale. Matys Rondel (Tudor Pro Cycling) chiude al secondo posto e terzo ha terminato Jay Vine, compagno di squadra di Yates. Christian Scaroni (XDS Astana) è il migliore degli italiani al traguardo, piazzandosi quarto.
Nuovo dominio per gli emiratini, che si confermano la corazzata più forte a livello mondiale: all’indomani del quinto, storico trionfo consecutivo al Lombardia da parte di Sua Maestà Tadej Pogacar, Adam Yates si impone sul traguardo del Santuario di Oropa in occasione della prima edizione del Trofeo Tessile & Moda, 170 chilometri con partenza da Valdengo. Il corridore inglese, fratello gemello del vincitore del Giro d’Italia Simon, ha staccato tutti sulla salita finale di 7 km, lasciando il francese Rondel (Tudor Pro Cycling) a 11” e il compagno di squadra Jay Vine a 22”.
La corsa è organizzata dalla Lega del Ciclismo Professionistico guidata dall’Onorevole Roberto Pella con la collaborazione del GS Emilia, e in questa prima edizione sono presenti 4 squadre World Tour, 9 Professional e 5 Continental, con 116 corridori partenti. Dopo il via parte una fuga con ben dieci corridori presenti e che in seguito diventeranno otto, tentativo che raggiunge un vantaggio massimo di 2′45” sulla parte di tracciato disegnatata in circuito intorno a Biella, dove si attacca la salita verso Oropa. Qui il gap diventa di 35” e la UAE Emirates – XRG fa il forcing sulle pendenze impegnative; la fuga viene definitivamente ripresa a 6 km dal traguardo e a quel punto scatta per primo Vine, seguito da Pavel Sivakov (UAE Team Emirates – XRG) e poi da Matys Rondel (Tudor Pro Cycling Team). Arriva poi Yates, che sta in testa in compagnia del francese fino ai 200 metri dall’arrivo, dove c’è lo scatto del britannico che regala alla squadra emiratina il successo n.94 in questa straordinaria stagione, confermandosi il team più forte al mondo.
Rondel termina 2° a 11”, poi arriva Vine a 22”, mentre Christian Scaroni chiude vincendo la volata degli inseguitori piazzandosi 4° assoluto.
Andrea Giorgini

Adam Yates trionfa nella prima edizione del Trofeo Tessile & Moda (www.uaeteamemirates.com)
12-10-2025
ottobre 12, 2025 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
PARIGI-TOURS
L’italiano Matteo Trentin (Tudor Pro Cycling Team) si è imposto nella corsa francese, Chartres – Tours, percorrendo 211.6 Km in 4h18′50″, alla media di 49.051 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Christophe Laporte (Team Visma | Lease a Bike) e il danese Albert Withen Philipsen (Lidl – Trek)
PARIGI-TOURS ESPOIRS (Under23)
Il francese Maxime Decomble (Equipe continentale Groupama-FDJ) si è imposto nella corsa francese, Bonneval – Tours, percorrendo 176.5 Km in 3h41′55″, alla media di 47.721 Km/h. Ha preceduto di 27″ il neozelandese Reef Roberts (Equipe continentale Groupama-FDJ) e di 31″ il danese Patrick Boje Frydkjær (Lidl – Trek Future Racing). Miglior italiano Pietro Mattio (Team Visma | Lease a Bike Development), 66° a 5′38″
TROFEO TESSILE & MODA – VALDENGO OROPA
Il britannico Adam Yates (UAE Team Emirates – XRG) si è imposto nella corsa italiana, Valdengo – Oropa, percorrendo 170.9 Km in 3h58′48″, alla media di 42.94 Km/h. Ha preceduto di 11″ il francese Mathys Rondel (Tudor Pro Cycling Team) e di 25″ l’australiano Jay Vine (UAE Team Emirates – XRG)
TROFEO TESSILE & MODA DONNE
L’italiana Elisa Longo Borghini (UAE Team ADQ) si è imposta nella corsa italiana, Valdengo – Oropa, percorrendo 95.3 Km in 2h44′50″, alla media di 34.69 Km/h. Ha preceduto di 37″ l’elvetica Marlen Reusser (Movistar Team) e di 54″ la slovena Urška Žigart (AG Insurance – Soudal Team)
TOUR OF TAIHU LAKE (Cina)
L’italiano Matteo Malucelli (XDS Astana Team) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, circuito di Wuxi, percorrendo 137.5 Km in 2h44′51″, alla media di 50.045 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’estone Martin Laas (Quick Pro Team) e il belga Steffen De Schuyteneer (Lotto). Malucelli si impone in classifica con 18″ sul polacco Stanisław Aniołkowski (Cofidis) e 19″ su De Schuyteneer
TOUR OF MENTOUGOU INTERNATIONAL ROAD CYCLING RACE (Cina)
Lo spagnolo Carlos García (Burgos Burpellet BH) si è imposto nella prima tappa, Mentougou – Tianzhuang Village, percorrendo 121 Km in 3h07′09″, alla media di 38.792 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Clément Alleno (Burgos Burpellet BH) e di 2′32″ il connazionale Antonio Angulo (Burgos Burpellet BH). Miglior italiano Cesare Chesini (MBH Bank Ballan CSB), 5° a 3′25″. García è il primo leader della classifica con 5″ su Alleno e 2′39″ su Angulo. Miglior italiano Chesini, 5° a 3′36″
TOUR DE KYUSHU (Giappone)
Il belga Dries De Pooter (Intermarché – Wanty) si è imposto nella seconda tappa, Minamioguni – Minamiaso, percorrendo 114.8 Km in 2h35′47″, alla media di 44.235 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Geoffrey Soupe (Team TotalEnergies) e l’eritreo Henok Mulubrhan (XDS Astana Team). Miglior italiano Nicolò Garibbo (Team UKYO), 15°. L’ucraino Kyrylo Tsarenko (Team Solution Tech – Vini Fantini) è ancora leader della classifica con 4″ sull’estone Rein Taaramäe (Kinan Racing Team) e 49″ su Garibbo
VOLTA CICLÍSTICA DE SANTA CATARINA (Brasile)
L’uruguaiano Diego Leonel Rodríguez (CNP Bocas del Cufré) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, circuito di Florianópolis, percorrendo 59.5 Km in 1h10′29″, alla media di 50.65 Km/h. Ha preceduto allo sprint i brasiliani Igor Teodoro Molina (Pindamonhangaba Cycling Team) e Otavio Augusto Gonzeli (Swift Pro Cycling). Nessun italiano in gara. Il colombiano Diego Andrés Camargo (Team Medellín – EPM) è tornato leader della classifica con 1′16″ sul connazionale Walter Vargas (Team Medellín – EPM) e 7′36″ sul connazionale Victor Ocampo (Team Medellín – EPM)
POGACAR COME COPPI: QUINTO LOMBARDIA! IL COPIONE NON CAMBIA
Tadej Pogacar raggiunge Fausto Coppi a quota cinque Giri di Lombardia. Come al mondiale ed all’europeo l’iridato è partito nel punto più duro, guadagnando oltre un minuto e mantenendo poi il vantaggio. Evenepoel stacca tutti gli altri ma non riesce a rosicchiare nulla al campione del mondo
Tutto come da pronostico, ormai è difficile aggiungere considerazioni quando il canovaccio si presenta sempre nello stesso modo, un grande gesto atletico di Tadej Pogacar (UAE Team Emirates – XRG) che oggi ha attaccato a 35 chilometri dalla conclusione semplicemente perché il Passo di Ganda era il punto più duro in cui fare la differenza nei confronti degli avversari. Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) non ha neppure provato una reazione ma, pochi chilometri più avanti, ha staccato gli altri ed è andato a prendersi l’eterno secondo posto. Michale Storer (Tudor Pro Cycling Team), in giornata di grazia, è stato l’ultimo a mollare mentre il campione a stelle e strisce Quinn Simmons (Lidl – Trek), che era stato il primo a lanciare l’attacco subito dopo il via ufficiale ed era riuscito anche a staccare i compagni di avventura facendo molti chilometri da solo, è stato bravissimo a conquistare la quarta posizione, staccando anche un Isaac Del Toro (UAE Team Emirates – XRG) che sembra avere qualche problema oltre i 200 Km, dato che è stato poi raggiunto da un drappello nel quale viaggiavano l’ottimo giovanissimo Paul Seixas (Decathlon AG2R La Mondiale Team) e Tom Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team).
Evenepoel, come al mondiale ed all’europeo, anche in pianura è andato più forte degli altri ma non è riuscito a diminuire il gap dal campione del mondo che, nelle corse in linea, non cede nulla neppure sul terreno che dovrebbe sorridere al belga.
La corsa di oggi, con oltre quattromila metri di dislivello e salite lunghe, era quella che maggiormente si addiceva alla caratteristiche dell’iridato, che ha fa la differenza sul belga proprio in salita
Pogacar raggiunge Coppi a quota cinque giri di Lombardia, anche se il Campionissimo non li vinse consecutivamente e si può essere certi che l’anno prossimo lo sloveno avrà come obbiettivo quello di issarsi in vetta ai plurivincitori.
Come si diceva, è stato Simmons a promuovere un attacco che è partito subito dopo il via ufficiale. Oltre al già corridori, sono andati in avanscoperta Filippo Ganna, Lucas Hamilton e Victor Langellotti (INEOS Grenadiers), Gal Glivar (Alpecin – Deceuninck), Thibault Guernalec (Arkéa – B&B Hotels), Pello Bilbao (Bahrain – Victorious), Walter Calzoni (Q36.5 Pro Cycling Team), Louis Vervaeke (Soudal Quick-Step), Asbjørn Hellemose e Michael Matthews (Team Jayco AlUla), Bjorn Koerdt (Team Picnic PostNL), Mattia Bais (Team Polti VisitMalta) e Bart Lemmen (Team Visma | Lease a Bike).
La fuga è stata tenuta sotto controllo dagli uomini della UAE che hanno concesso al gruppetto dei battistrada un vantaggio non superiore a due minuti, vantaggio che è salito quando Simmons, ai meno 80, sulle rampe della salita verso il Passo della Crocetta ha salutato la compagnia degli altri attaccanti e ha provato l’azione solitaria, riuscendo a mettere in cascina un vantaggio che ha superato i tre minuti.
Gli uomini di Pogacar – e in particolare Jay Vine e Rafał Majka, all’ultima gara di una splendida carriera – come era prevedibile hanno dato una decisa accelerata sulle prime rampe del passo di Ganda, riducendo il gruppo ad uno sparuto drappello. Quando è partito Pogacar, nessuno ha provato a rispondere. Lo sloveno ha ripreso Simmons in un amen e ha scollinato con un minuto e 15 secondi di vantaggio, gap che non è più sceso.
Evenepoel è rimasto con Storer, Del Toro e Seixas, ma nessuno ovviamente ha collaborato, in primo luogo perché non avrebbe avuto senso spendere energie necessarie per cercare il piazzamento per aiutare uno che si sapeva avere una marcia in più, ma soprattutto perché non ne avevano.
Storer è stato quello che ha cercato di raggiungere Evenepoel nella discesa di Selvino, ma l’impresa si è rivelata non realizzabile, mentre Del Toro, che era andato in crisi nel finale della salita verso il Passo di Ganda, è riuscito a raggiungere Simmons in discesa; ma la benzina era finita, il messicano ha dovuto mollare la ruota dell’americano ed è anche stato raggiunto dal primo gruppo inseguitore con Seixas e Pidcock, che è poi riuscito a regolare allo sprint conquistando l’ultimo posto disponibile della top five.
Pogacar, dopo un 2024 che sembrava irripetibile, chiude un’altra grande stagione in cui ha provato ad attaccare sulla Cipressa alla Sanremo, cosa che sembrava impensabile, e ha anche partecipato alla Parigi-Roubaix, conquistando il secondo posto nonostante una caduta che, probabilmente, gli ha precluso la possibilità di giocarsi la vittoria con Mathieu Van der Poel (Alpecin-Deceuninck) e si può essere certi che l’anno venturo proverà a completare il palmares delle monumento.
Benedetto Ciccarone

Il momento dell'attacco di Pogacar sul Passo di Ganda (foto di Dario Belingheri/Getty Images)

