12-06-2025
giugno 12, 2025 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
CRITÉRIUM DU DAUPHINÉ
Il britannico Jake Stewart (Israel – Premier Tech) si è imposto nella quinta tappa, Saint-Priest – Mâcon, percorrendo 183 Km in 4h03′46″, alla media di 45.043 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Axel Laurance (INEOS Grenadiers) e il norvegese Søren Wærenskjold (Uno-X Mobility) Miglior italiano Jonathan Milan (Lidl – Trek), 5°. Il belga Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) è ancora leader della classifica con 4″ sul tedesco Florian Lipowitz (Red Bull – BORA – hansgrohe) e 9″ sullo spagnolo Iván Romeo (Movistar Team). Miglior italiano Milan, 71° a 7′05″.
TOUR DE CAMEROUN
Il tedesco Jan Münzer (Team Storck – Metropol Cycling) si è imposto nell’ottava tappa, Douala – Kribi, percorrendo 163.1 Km in 4h02′26″, alla media di 40.366 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’algerino Abdallah Benyoucef (nazionale algerina) e di 2″ l’ivoriano Kouadio Emmanuel Adebayor Ande (nazionale ivoriano). Nessun italiano in gara. Il camerunense Michel Boris Tientcheu (nazionale camerunense) è ancora leader della classifica con 12″ sull’algerino Islam Mansouri (nazionale algerina) e 26″ sul tedesco Campo Schmitz (Team Storck – Metropol Cycling).
TOUR DE BEAUCE (Canada)
L’irlandese Conn McDunphy (Team Skyline) si è imposto nella seconda tappa, circuito di Saint-Odilon-de-Cranbourne, percorrendo 164.2 Km in 3h54′55″, alla media di 41.938 Km/h. Ha preceduto di 1′17″ il colombiano Wilmar Paredes (Team Medellín – EPM) e il canadese Joel Plamondon (Team Marni-N’side). Miglior italiano Nicolò Pettiti (Swatt Club), 4° a 1′17″. L’italiano Mattia Gaffuri (Swatt Club) è il nuovo leader della classifica con 1″ su Plamondon e 3″ sullo spagnolo Óscar Sevilla (Team Medellín – EPM)
TOUR DE SUISSE WOMEN
L’elvetica Marlen Reusser (Movistar Team) si è imposta nella prima tappa, circuito di Gstaad, percorrendo 95.5 Km in 2h29′32″, alla media di 38.319 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Demi Vollering (FDJ – SUEZ) e di 1′42″ la polacca Katarzyna Niewiadoma (CANYON//SRAM zondacrypto). Miglior italiana Eleonora Ciabocco (Team Picnic PostNL), 11° a 2′14″. La Reusser è la prima leader della classifica con 4″ sulla Vollering e 1′51″ sulla Niewiadoma. Miglior italiano la Ciabocco, 11° a 2′29″.
VUELTA A COLOMBIA FEMENINA
La colombiana Diana Peñuela (Sistecredito – GW) si è imposta nella terza tappa, Armenia – Buga, percorrendo 114.1 Km in 2h47′08″, alla media di 40.961 Km/h. Ha preceduto allo sprint le connazionali Maria Paula Latriglia (Sistecredito – GW) e Lina Marcela Hernández (Mujeres Ant-Org Paisa). Nessun italiana in gara. La messicana Andrea Ramirez (Pato Bike BMC Team) è ancora leader della classifica con 2′27″ sulla Latriglia e 2′37″ sulla Peñuela
11-06-2025
giugno 11, 2025 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
CRITÉRIUM DU DAUPHINÉ
Il belga Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) si è imposto nella quarta tappa, cronometro individuale Charmes-sur-Rhône – Saint-Péray, percorrendo 14.7 Km in 20′50″, alla media di 50.076 Km/h. Ha preceduto di 21″ il danese Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike) e di 38″ lo statunitense Matteo Jorgenson (Team Visma | Lease a Bike). Miglior italiano Simone Velasco (XDS Astana Team), 46° a 2′21″. Evenepoel è il nuovo leader della classifica con 4″ sul tedesco Florian Lipowitz (Red Bull – BORA – hansgrohe) e 9″ sullo spagnolo Iván Romeo (Movistar Team). Miglior italiano Velasco, 41° a 2′22″.
TOUR DE CAMEROUN
La settima tappa, circuito di Douala (106 Km), è stata annullata in seguito alla decisione dei corridori di non affrontarla a causa del cattivo stato delle strade. Il camerunense Michel Boris Tientcheu (nazionale camerunense) rimane leader della classifica con 12″ sull’algerino Islam Mansouri (nazionale algerina) e 26″ sul tedesco Campo Schmitz (Team Storck – Metropol Cycling). Nessun italiano in gara.
TOUR DE BEAUCE (Canada)
Lo statunitense Sean Christian (Team Skyline) si è imposto nella prima tappa, circuito di Saint-Gédéon-de-Beauce, percorrendo 198.3 Km in 4h21′03″, alla media di 45.577 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Hugo Scala Jr (Project Echelon Racing) e il canadese Jérôme Gauthier (Team Marni-N’side). Miglior italiano Mattia Gaffuri (Swatt Club), 7°. Christian è il primo leader della classifica con lo stesso tempo di Gauthier e 4″ su Scala Jr. Miglior italiano Gaffuri, 4° a 5″
VUELTA A COLOMBIA FEMENINA
La messicana Andrea Ramirez (Pato Bike BMC Team) si è imposta nella seconda tappa, Girardot – Alto de la Línea, percorrendo 114.8 Km in 4h44′07″, alla media di 24.244 Km/h. Ha preceduto di 2′41″ la colombiana Maria Paula Latriglia (Sistecredito – GW) e di 2′58″ la colombiana Diana Peñuela (Sistecredito – GW). Nessun italiana in gara. La Ramirez è la nuova leader della classifica con 2′36″ sulla Latriglia e 2′48″ sulla Peñuela
EVENEPOEL SBRICIOLA CRONOMETRO E AVVERSARI A SAINT-PERAY. TAPPA E MAGLIA PER IL BELGA
L’attesa cronometro di Saint-Péray vede la vittoria di Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step) che rispetta i pronostici della vigilia e si impone indossando la maglia di campione del mondo della specialità. Il belga è la nuova maglia gialla con una manciata di secondi di vantaggio su Lipowitz e Romeo. Domani tappa interlocutoria che potrebbe anche non esserlo visto che in gruppo oltre ad Evenepoel ci sta gente come Pogacar e Vingegaard
I 17.4 km della cronometro individuale da Charmes-sur-Rhône a Saint-Péray ci diranno molto sulla piega che prenderà i Giro del Delfinato da qui al termine. Dopo il blitz di Ivàn Romeo nella tappa di ieri, oggi i vari Pogacar, Vingegaard ed Evenepoel dovranno rispondere da par loro e dare una scossa decisa alla classifica generale in vista delle salite del week end. Il percorso della cronometro presenta un breve tratto in salita di circa 2 km che potrebbe infastidire i cronomen puri. Resta il fatto che Evenepoel, campione del mondo della specialità, è tra i favoriti principali per la vittoria di tappa. Ed Evenepoel rispetta i pronostici della vigilia vincendo con il tempo di 20 minuti e 50 secondi. Il podio parziale viene completato dai due ciclisti della Visma Lease a Bike con Jonas Vingegaard in seconda posizione e Matteo Jorgenson in terza posizione, rispettivamente a 21 e 38 secondi di ritardo. Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) è ’solo’ quarto a 49 secondi di ritardo da Evenepoel mentre la top five è chiusa da un ottimo Floriam Lipowitz (Team Redbull BORA Hansgrohe) che si classifica a 57 secondi di ritardo da Evenepoel. Il campione belga ottiene la terza vittoria stagionale e precisamente la seconda a cronometro dopo quella nella quinta tappa del Tour de Romandie. Evenepoel è anche la nuova maglia gialla con 4 secondi di vantaggio su Lipowitz e 9 secondi di vantaggio su Romeo ma nel giro di 2 minuti sono racchiusi ancora 31 ciclisti quindi si può dire che la classifica generale sia ancora molto corta. Domani è in programma la quinta tappa da Saint-Priest a Mâcon di 183 km in cui spiccano i quattro gpm di Saint-Amour, Fontmartin, Boubpn e Quatre Vents: due ‘cols’ e due ‘côte’ che non impensieriranno minimamente gli uomini di classifica ma che possono tagliare fuori i velocisti puri per la vittoria di tappa, visto che dall’ultimo scollinamento il traguardo dista circa 25 secondi e sarà dura per le squadre dei velocisti organizzarsi per rientrare sul gruppo maglia gialla, soprattutto se il ritmo imposto dalle squadre dei big sarà elevato come già successo nella tappa di ieri. Evenepoel potrebbe addirittura ampliare il suo vantaggio in classifica sugli avversari diretti con un’azione delle sue.
Antonio Scarfone

Remco Evenepoel vince a Saint-Péray (foto: Stefano Cavasino / DPP / Shutterstock))
ROMEO SORPRENDE TUTTI A CHARANTONNAY, TAPPA E MAGLIA PER LO SPAGNOLO DELLA MOVISTAR
Una fuga ben assortita – basti pensare ai nomi di Mathieu van der Poel (Team Alpecin Deceuninck) e Florian Lipowitz (Team Redbull BORA Hansgrohe) – mette in scacco gruppo i presunti big di classifica che non riescono a riprenderla ed a Charantonnay a vincere è Ivàn Romeo (Team Movistar), che attacca al punto giusto ed indossa anche la maglia gialla. Domani ci si aspetta la reazione dei vari Pogacar, Vingegaard ed Evenepoel nell’attesa cronometro di Saint-Péray
La terza tappa del Giro del Delfinato parte da Brioude e termina a Charantonnay dopo quasi 203 km. Jonathan Milan (Team Lidl Trek) deve difendere la maglia gialla conquistata ieri ma non sarà facile visto la presenza di cinque gpm, comunque non durissimi ma che spezzetteranno continuamente il ritmo ed in più i primi 150 km sono costellati da numerosi saliscendi che si faranno sentire specialmente nelle gambe dei ciclisti più pesanti. Pronti via si saliva subito verso il primo gpm della Côte de Cornille posta al km 8.9 sulla quale scollinava in prima posizione Ruben Guerreiro (Team Movistar). Quest’ultimo gpm, dopo una breve discesa si immetteva sulla successiva Côte de Brbate sulla quale era Louis Barré (Team Intermarchè Wanty) a scollinare per primo. Il francese vinceva poco dopo anche il traguardo volante di La Chaise-Dieu posto al km 29.4. Dopo una quarantina di km e diversi attacchi nel gruppo si formava finalmente la fuga di giornata composta da un totale di tredici ciclisti. Oltre all’attivissimo Barré erano presenti anche Florian Lipowitz (Team Redbull BORA Hansgrohe), Julien Bernard (Team Lidl Trek), Ivàn Romeo (Team Movistar), Mathieu van der Poel (Team Alpecin Deceuninck), Andreas Leknessund (Team Uno X Mobility), Harold Tejada (Team XDS Astana), Brieuc Rolland (Team Groupama FDJ), Krist Neilands (Team Israel Premier Tech), Eddie Dunbar (Team Jayco AlUla), Anthony Turgis (Team TotalEnergies), Axel Laurance e Michael Leonard (Team INEOS Grenadiers). Barré scollinava in prima posizione sulla Côte de Malataverne, terzo gpm in programma posto al km 78.7. Dopo essersi staccato già sui primi due gpm dei giornata, Milan provava comunque a tenere duro nonostante fosse segnalato in ritardo nella parte centrale della tappa rispetto al primo gruppo inseguitore in cui erano presenti tutti i big di classifica e dove UAE Team Emirates e Soudal Quick Step mantenevano un ritmo abbastanza sostenuto in modo da tenere a bada i tredici battistrada. Barré scollinava in prima posizione anche sul Col du Tracol posto al km 129.6. A 22 km dalla conclusione il ritardo del gruppo sulla fuga era di 1 minuto e 10 secondi. Sulla Côte du Château Jaune, ultimo gpm in programma, nel gruppo dei battistrada si avvantaggiavano di qualche metro Lipowitz, Leknessund, Bernard e Tejada. Era un tira e molla continuo che vedeva alla fine, a poco più di 5 km dalla conclusione, l’attacco decisivo di Romeo che allungava ed andava a vincere con 14 secondi di vantaggio su Tejada e Barrè mentre Lipowitz chiudeva in quarta posizione e Van der Poel in quinta a 27 secondi di ritardo da Romeo. Il gruppo inseguitore non riusciva a rientrare sui battistrada ed arrivava al traguardo con 1 minuto e 8 secondi di ritardo. Per Romeo è la seconda vittoria stagionale dopo quella ottenuta a febbraio nella terza tappa della Volta a la Comunitat Valenciana. Il giovane spagnolo è anche la nuova maglia gialla con 17 secondi di vantaggio su Barrè e 18 secondi di vantaggio su Tejada. Domani la cronometro individuale da Charmes-sur-Rhône a Saint-Péray di 17.4 km sarà il primo vero spartiacque di questo Giro del Delfinato con la classifica generale che cambierà fisionomia e con i veri protagonisti di questa edizione che dovrebbero emergere dalla massa, ed i nomi più caldi sono naturalmente quelli di Pogacar, Vingegaard ed Evenepoel. Certo dovranno impegnarsi tutti e tre per riprendere quelli che gli stanno davanti, in particolare Van der Poel che a cronometro non scherza, perciò assisteremo sicuramente ad una bella lotta in ottica classifica generale.
Antonio Scarfone

Ivàn Romeo vince a Charantonnay (foto: Getty Images)
10-06-2025
giugno 10, 2025 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
CRITÉRIUM DU DAUPHINÉ
Lo spagnolo Iván Romeo (Movistar Team) si è imposto nella terza tappa, Brioude – Charantonnay, percorrendo 207.2 Km in 4h34′10″, alla media di 45.345 Km/h. Ha preceduto di 14″ il colombiano Harold Tejada (XDS Astana Team) e il francese Louis Barré (Intermarché – Wanty). Miglior italiano Simone Velasco (XDS Astana Team), 18° a 1′08″. Romeo è il nuovo leader della classifica con 17″ su Barré e 18″ su Tejada. Miglior italiano Velasco, 18° a 1′18″.
TOUR DE CAMEROUN
L’algerino Islam Mansouri (nazionale algerina) si è imposto nella sesta tappa, Kompina – Limbe, percorrendo 86.7 Km in 1h58′58″, alla media di 43.727 Km/h. Ha preceduto allo sprint i tedeschi Dominik Merseburg (Team Storck – Metropol Cycling) e Campo Schmitz (Team Storck – Metropol Cycling). Nessun italiano in gara. Il camerunense Michel Boris Tientcheu (nazionale camerunense) è ancora leader della classifica con 12″ su Mansouri e 26″ su Schmitz
VUELTA A COLOMBIA FEMENINA
La colombiana Diana Peñuela (Sistecredito – GW) si è imposta nella prima tappa, Cajicá – Girardot, percorrendo 143.8 Km in 3h19′43″, alla media di 43.201 Km/h. Ha preceduto allo sprint le connazionali Lina Marcela Hernández (Mujeres Ant-Org Paisa) e Karen Gonzalez (LC Pro Cycling) Nessun italiana in gara. La Peñuela è la prima leader della classifica con 10″ sulla Gonzalez e sulla Hernández
09-06-2025
giugno 10, 2025 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
CRITÉRIUM DU DAUPHINÉ
L’italiano Jonathan Milan (Lidl – Trek) si è imposto nella seconda tappa, Prémilhat – Issoire, percorrendo 204.6 Km in 4h54′49″, alla media di 41.639 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Fred Wright (Bahrain – Victorious) e l’olandese Mathieu van der Poel (Alpecin – Deceuninck). Milan è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo dello sloveno Tadej Pogačar (UAE Team Emirates – XRG) e 2″ su Van der Poel.
ANTWERP PORT EPIC / SELS TROPHY
Il belga Timo Kielich (Alpecin – Deceuninck) si è imposto nella corsa belga, circuito di Anversa, percorrendo 182.2 Km in 4h12′09″, alla media di 43.355 Km/h. Ha preceduto allo sprint il danese Rasmus Bøgh Wallin (Uno-X Mobility) e di 3″ il connazionale Tim Merlier (Soudal Quick-Step), 3° a 3″. Miglior italiano Luca Mozzato (Arkéa – B&B Hotels), 6° a 3″.
PARIGI-TROYES
L’italiano Juan David Sierra (Tudor Pro Cycling Team U23) si è imposto nella corsa francese, Colombey-les-Deux-Églises – Troyes, percorrendo 180 Km in 3h57′02″, alla media di 45.563 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Alfred George (SCO Dijon – Team Matériel – Velo.com) e il francese Emmanuel Morin (Van Rysel Roubaix)
TOUR DE CAMEROUN
Il tedesco Jan Münzer (Team Storck – Metropol Cycling) si è imposto nella quinta tappa, circuito di Tonga, percorrendo 76 Km in 1h54′00″, alla media di 40.000 Km/h. Ha preceduto di 4″ l’algerino Slimane Badlis (nazionale algerina) e di 35″ l’algerino Mohamed Nadjib Assal (nazionale algerina). Nessun italiano in gara. Il camerunense Michel Boris Tientcheu (nazionale camerunense) è ancora leader della classifica con 58″ sul camerunense Clovis Kamzong (SNH Vélo Club) e sul burkinabè Saturnin Yameogo (nazionale burkinabè)
GP MAZDA SCHELKENS (Donne)
La francese Clara Copponi (Lidl – Trek) si è imposta nella corsa belga, circuito di Borsbeek (Anversa), percorrendo 134.1 Km in 3h08′59″, alla media di 42.575 Km/h. Ha preceduto allo sprint la norvegese Susanne Andersen (Uno-X Mobility) e l’austriaca Kathrin Schweinberger (Human Powered Health). Miglior italiana Maria Giulia Confalonieri (Uno-X Mobility), 9° a 3″
DELFINATO, STAVOLTA È VOLATA VERA: MILAN SEGNA E RADDOPPIA, LA MAGLIA GIALLA È SUA
Stavolta i velocisti non si sono fatti scappare i “grandi” sotto il naso, come era capito ieri pomeriggio nel finale della prima tappa. E così il nostro Jonathan Milan non solo ha potuto solo gustare il piacere del successo, ma è riuscito pure a condirlo con la conquista della maglia gialla, tolta grazie agli abbuoni a Tadej Pogacar
La seconda tappa del 77esimo Giro del Delfinato parte dal paese di Prémilhat, a pochi chilometri dalla città di Montluçon dove ieri si è conclusa la prima, e prosegue la lenta marcia di avvicinamento alla zona delle Alpi, che saranno le protagoniste assolute delle ultime tre tappe. L’arrivo è previsto nel paese di Issoire dopo 205 chilometri e, come già nella tappa di ieri, non mancheranno i GPM, nessuno dei quali davvero impegnativo: se ne contano uno di seconda categoria, due di terza e tre di quarta. Verranno affrontate in successione la Côte de la Font Nanaud (4° categoria, 3,5 chilometri al 5%) dopo 33 chilometri, la Côte de Saint-Priest-des-Champs (4° categoria, poco più di un chilometro al 5%) dopo 50 chilometri, la Côte des Rivauds (3° categoria, 3,5 chilometri al 4%) dopo 62 chilometri, la Côte de Saint Jacques-d’Ambur (3° categoria, 3 chilometri al 5%) dopo 71 chilometri e poi, nella seconda parte della tappa, la Côte du Château de Buron (2° categoria, 3 chilometri al 7%) al chilometro 147 e infine la Côte de Nonette (4° categoria, 2 chilometri al 6%), al chilometro 187, quando al traguardo ne mancheranno meno di 18. Vi saranno tuttavia altre salite nel corso della tappa, non considerate GPM, delle quali la più importante sarà probabilmente lo strappo di Chauffour (800 metri al 4%), situato ad appena 4 chilometri dall’arrivo e sul quale potremmo vedere gli scatti dei finisseur. Ogni esito è comunque possibile, dalla volata generale, ieri mancata per un soffio, allo show dei quattro grandi, che ieri sono arrivati ai primi quattro posti nell’ordine di arrivo dopo un finale incredibile, oltretutto corso in pianura e non già sull’ultima salita. Ma sarà difficile che anche oggi i grandi vogliano sprecare energie preziose in una tappa che non potrà produrre distacchi importanti e non c’è dubbio che anche le squadre dei velocisti faranno di tutto per non perdere nuovamente una delle poche occasioni di vedere un loro uomo sul gradino più alto del podio.
Si parte alle 12.20 con un tempo ottimo, così come quello di ieri, e subito torna all’attacco il francese Paul Ourselin (Cofidis), che forse nutre la segreta speranza di vincere la classifica degli scalatori che lo vede al comando dopo la lunga fuga di ieri, quando per quattro volte è transitato primo sui GPM di quarta categoria. Ourselin stavolta fa tutto da solo e, approfittando dell’andatura cicloturistica tenuta dal gruppo, porta il suo vantaggio a quasi 7 minuti già al 33esimo chilometro, quando passa sul primo GPM, la Côte de la Font Nanaud. A questo punto la distanza che lo separa da quelli che dovrebbero inseguirlo è di ben 5 chilometri! Finalmente gli uomini della Lidl – Trek, che hanno nelle loro fila il nostro Jonathan Milan, tra i più forti velocisti in circolazione, iniziano a darsi da fare e quando Ourselin passa sul secondo GPM, la Côte de Saint-Priest-des-Champs, il suo vantaggio è sceso a cinque minuti e mezzo. Il fuggitivo scollina per primo anche sul terzo e quarto GPM, col gruppo che, molto lentamente, riduce il distacco a poco più di quattro minuti. Ourselin è primo anche nel villaggio di Olby, situato a metà tappa, dove si trova un traguardo volante con 3 secondi di abbuono, e inizia la seconda parte della corsa odierna ancora con quattro minuti abbondanti di vantaggio. Da notare che Olby si trova a soli 8 chilometri dalla vetta del Puy de Dôme, tra le salite più iconiche del Tour de France, e che purtroppo viene solo aggirato dal percorso della tappa odierna: d’altra parte è da molti anni che questa montagna non può più essere scalata, neanche in bicicletta (sia pure con una notevole eccezione due anni fa). Dal gruppo iniziano a fare sul serio e, dopo che il vantaggio dello stremato Ourselin – ieri in fuga per 140 chilometri – è sceso ad un solo minuto, si riportano su di lui tre corridori, i francesi Romain Combaud (Team Picnic PostNL) e Victor Guernalec (Arkéa – B&B Hotels) e il danese Christopher Juul-Jensen (Team Jayco AlUla), anni fa campione nazionale a cronometro. Ourselin riprende fiato e in compagnia dei nuovi arrivati riporta il vantaggio a circa un minuto in mezzo quando inizia l’ascesa del GPM di 2° categoria, la Côte du Château de Buron. Sulla salita Combaud e l’affaticato Ourselin si staccano ed è Guernalec a passare per primo in cima: Ourselin è comunque terzo e rafforza il primato nella classifica degli scalatori, per quanto le grandi montagne siano ancora lontane. Dal gruppo, intanto, si staccano i corridori meno adatti alle salite, fra i quali Milan e il forte passista norvegese Magnus Cort (Uno-X Mobility), che tuttavia riusciranno a rientrare nella piana successiva. A 45 chilometri dalla fine il gruppo è nuovamente compatto, avendo riassorbito i fuggitivi, e dopo pochi minuti passa ad Issoire, sulla linea del traguardo, dove si immette in un circuito di circa 43 chilometri da percorrersi una volta sola e che presenta le ultime salite di questa tappa. Nulla accade sino all’ultimo GPM, la Côte de Nonette, dove parte il grande Romain Bardet (Team Picnic PostNL), che tra pochi giorni abbandonerà l’attività agonistica: è lui a scollinare per primo e poi a insistere nell’azione solitaria, sperando di ottenere un’ultima vittoria nel corso di questa stagione, cosa che ancora non gli è riuscito di fare. Ma anche in questa occasione la sorte e le gambe non gli sono amiche e a 9 chilometri dal traguardo il gruppo rinviene su di lui. Torna la calma finché non arriva lo strappo di Chauffour, sul quale Tim Wellens (UAE Team Emirates – XRG) e il compagno di squadra Jhonatan Narváez aumentano l’andatura, proteggendo il loro capitano Tadej Pogačar, leader della classifica, dagli attacchi dei finisseur. Si va dunque alla volata finale, con la squadra di Milan che all’ultimo chilometro prende in mano la situazione e lancia il nostro velocista verso una facile vittoria. Alle sue spalle si piazza il britannico Fred Wright (Bahrain – Victorious), già in evidenza ieri, mentre terzo è Mathieu van der Poel (Alpecin – Deceuninck), che probabilmente sperava di strappare la maglia gialla dalle spalle di Pogacar grazie al gioco degli abbuoni. È invece Milan a prenderla, con lo stesso tempo (ma migliori piazzamenti) dello sloveno e con Van der Poel ancora terzo. Domani la tappa sarà più impegnativa, ma è probabile che sino alla cronometro di mercoledì saranno gli abbuoni, e non i distacchi, a decidere i primi della classifica.
Andrea Carta

Il friulano Milan vince la seconda tappa del Delfinato (Getty Images)
CRITERIUM, ED È SUBITO POGACAR
Tadej Pogacar è già in formissima in vista del via del Tour e lo ha dimostrato oggi imponendosi subito nella prima tappa del Criterium del Delfinato. Ma hanno impressionato anche i diretti rivali per la Grande Boucle Vingegaard ed Evenepoel, che gli sono giunti immediatamente alle spalle in una volata nella quale s’è inserito Van der Poel.
Il Giro del Delfinato, giunto quest’anno alla sua 77esima edizione, inizia con una tappa quasi pianeggiante, che compie un lungo giro nelle basse colline della Francia centrale, con partenza nel paese da Domerat e arrivo nella città di Montluçon dopo 196 chilometri. Siamo ai margini della regione di Lione, dove tradizionalmente si svolge la maggior parte di questa storica corsa a tappe, e da domani i corridori si sposteranno progressivamente verso Est sino a raggiungere le Alpi, dove il Giro si concluderà domenica prossima con un’arrivo a pochi passi dal confine italiano, sul colle del Moncenisio.
Il percorso odierno prevede l’ascesa di ben 7 GPM di quarta categoria, in realtà delle semplici “côtes”che non dovrebbero presentare grandi difficoltà: nell’ordine s’incontrano la Côte de Sainte-Thérence (2.5 km al 4%) dopo 107 chilometri, la Côte d’Argenty (2 km al 5%) al chilometro 114 e, quindi, al chilometro 125, si sale per la prima volata sulla Côte de Buffon (600 metri al 9%) dopo aver imboccato il circuito finale intorno a Montluçon, anello che verrà percorso due volte così da poter effettuare altri due passaggi sia sulla citata Côte de Buffon (ai chilometri 157 e 189, a meno di 7 dal traguardo), sia sulla meno impegnativa Côte de Domérat (1.8 km al 4%) ai chilometri 140 e 171. È improbabile che i tre grandi delle corse a tappe – Tadej Pogačar (UAE Team Emirates – XRG), Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike) e Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) – vogliano scoprire le carte dal primo giorno e l’esito finale della tappa è, almeno oggi, del tutto imprevedibile. Anche una volata generale non può essere esclusa, mentre un occhio di riguardo andrà tenuto nei confronti di Mathieu van der Poel (Alpecin – Deceuninck), che ha confermato la sua presenza solo pochi giorni fa, nonostante la frattura al polso subita durante una gara di MTB.
Alla partenza, che viene data poco dopo le 10, se ne vanno in fuga due gregari semisconosciuti: l’esperto Paul Ourselin (Cofidis) e il giovane Pierre Thierry (Arkéa – B&B Hotels), il cui vantaggio arriva sino a un massimo di tre minuti. Il gruppo procede tranquillamente, senza lasciare che il vantaggio dei fuggitivi diventi troppo importante, ma senza darsi concretamente da fare per riprenderli. Sulla prima “côte”, quella di Sainte-Thérence, quando i corridori sono già oltre metà gara, è Ourselin a passare per primo, mentre il vantaggio sul gruppo è di circa due minuti. Nulla cambia sulla seconda ascesa, quella di Argenty, con Ourselin primo e il gruppo a due minuti. Poi, quando inizia il circuito finale e si affronta per la prima volta la breve ma ripida salita di Buffon, i fuggitivi iniziano a perdere colpi e il gruppo si avvicina a circa un minuto. Ourselin transita primo anche su questa terza ascesa e al chilometro 132, quando siamo già oltre due terzi di gara, i corridori passano per la prima volta sulla linea del traguardo. Nulla cambia nei chilometri successivi, con Ourselin primo anche sulla salita di Domérat e il gruppo a soli 40 secondi. Poco dopo proprio Ourselin tira i remi in barca, lasciando Thierry in fuga da solo. Nonostante la defezione del compagno di fuga riduca al lumicino le sue possibilità di arrivare vittorioso sul traguardo finale, il corridore continua con decisione e transita primo al secondo passaggio sulla Côte de Buffon. Il suo vantaggio si riduce però a soli 10 secondi, anche perché su quest’ascesa il gruppo accelera. Poco dopo ne esce il britannico Fred Wright (Bahrain – Victorious), che raggiunge subito Thierry e continua la fuga con lui; la coppia di testa riprende un buon vantaggio e transita per la seconda e penultima volta sulla linea del traguardo di Montluçon con 36 secondi sul gruppo, ancora compatto. Si risale ben presto sulla penultima côte, col secondo passaggio sul Domérat, ed è ancora Thierry a transitare per primo; poi, come già aveva fatto Ourselin, il francese si fa riassorbire dal gruppo, mentre Wright continua da solo e a 20 chilometri dal traguardo mantiene a fatica una decina di secondi di vantaggio. Nel gruppo inizia a tirare la Lidl – Trek, probabilmente sperando che il loro velocista di punta, il nostro Jonathan Milan, possa vincere la volata a Montluçon, ma il corridore britannico resiste tenacemente ed è solo quando iniziano a tirare anche gli uomini di Van der Poel e Vingegaard che viene ripreso, a 7 chilometri dalla conclusione. In quel momento la corsa si trova sull’ultima salita, quella già du volte affrontata della Côte de Buffon. Nel tratto più ripido dil francese Axel Laurance (INEOS Grenadiers), un giro di Norvegia al suo attivo, allunga con decisione portandosi dietro il britannico Lukas Nerurkar (EF Education – EasyPost), che transita primo in cima alla salita. Entrambi vengono ripresi subito dopo, po il gruppo rimane allungato nel tratto pianeggiante successivo. Il colpo di scena arriva a 5 chilometri dalla conclusione: è Vingegaard che attacca in prima persona, con Pogačar che subito lo segue; si accodano immediatamente Van der Poel e il colombiano Santiago Buitrago (Bahrain – Victorious) e poco dopo, con un leggero ritardo sugli altri quattro, anche Evenepoel si accoda, Assistiamo così all’incredibile spettacolo di una fuga negli ultimi chilometri proprio da parte dei quattro grandi, ciascuno dei quali vuole intimorire gli altri mostrando di essere già al massimo della forma. Nel gruppo le squadre dei velocisti cercano di reagire e il quintetto dei fuggitivi non riesce mai a superare gli 8 secondi di vantaggio. All’ultimo chilometro il loro vantaggio è ancora di 5 o 6 secondi e dietro non si danno per vinti. Il finale è da cardiopalma: Van der Poel tenta un allungo a 700 metri dall’arrivo, senza successo, e ai 500 metri il gruppo, allungatissimo, ha che una cinquantina di metri di svantaggio. Ai 200 metri il vantaggio svanisce del tutto e partono simultaneamente due sprint: davanti Van der Poel lancia il suo, seguito da Evenepoel, Pogacar e Vingegaard, mentre Buitrago si arrende; dietro il gruppo tenta a sua volta di saltare i fuggitivi ma, senza avere in testa i migliori velocisti, rimasti attardati per il ritmo elevatissimo tenuto negli ultimi chilometri, non riesce nell’impresa e consente a Pogačar di andare incredibilmente a vincere la volata davanti a Vingegaard, con Van der Poel che cede negli ultimi metri e arriva terzo. Quarto è Evenepoel, seguto a pochi centimetri dal transito del primo elemento del gruppo, l’inglese Jake Stewart (Israel – Premier Tech). A leggere l’ordine d’arrivo, con 79 corridori accreditati dello stesso tempo, si direbbe che il fuoriclasse sloveno abbia vinto un “volatone” e non uno sprint ristretto. Il nostro Milan, che non è riuscito a portarsi in tempo nelle posizioni di testa, è solo 28esimo. Primo degli italiani Simone Velasco (XDS Astana Team), ventesimo.
Alla fine Pogačar si ritrova, forse inaspettatamente, in maglia gialla e con in tasca la 96esima vittoria della sua carriera. La classifica, basata soltanto sugli abbuoni, è cortissima, ma i segnali ci sono tutti: i tre grandi sono già in piena forma e nessuno vuole essere da meno degli altri. Questa edizione del Delfinato si preannuncia davvero combattuta e le salite vere, che come in ogni edizione saranno numerose, devono ancora arrivare.
Andrea Carta

Pogacar vince in volata la prima tappa del Giro del Delfinato (Getty Images)
GIRO DI SLOVENIA 2025; IVO OLIVEIRA TRIONFA NELL’ULTIMA TAPPA, JOHANNESSEN SI IMPONE IN CLASSIFICA
Ivo Oliveira (UAE Team Emirates-XRG) si impone nettamente nella quinta e ultima tappa del Giro di Slovenia, conquistando uno sprint ristretto a Novo Mesto. A trionfare in classifica generale è il norvegese Anders Halland Johannessen (Uno-X Mobility), che difende con successo la maglia gialla e firma la sua prima vittoria in carriera in una corsa a tappe.
L’ultima frazione del Giro di Slovenia 2025 ha regalato emozioni e conferme, con un finale a tutta velocità nella tradizionale volata di Novo Mesto. Ivo Oliveira, portacolori della UAE Team Emirates-XRG, ha dimostrato una determinazione rabbiosa e una condizione eccellente battendo in volata Andrea Bagioli (Lidl-Trek) e Fernando Barceló (Caja Rural-Seguros). Per Oliveira si tratta della terza vittoria stagionale, dopo le due tappe vinte al Giro d’Abruzzo, portando a sei i successi in carriera. Si è trattato di un trionfo dal sapore speciale, dedicato al fratello Rui Oliveira, che era stato declassato nella seconda tappa, decisione della giuria che era stata contestata dal fratello.
La tappa, di 124 km da Litija a Novo Mesto, è stata movimentata sin dai primi chilometri con continui attacchi e una doppia scalata a Vače che ha animato la corsa. Un gruppo di cinque corridori, tra i quali Juan Pedro López e Sam Oomen (entrambi in forze alla Lidl-Trek), ha tentato la fuga ma è stato ripreso a meno di un chilometro dal traguardo. Nel finale Ivo Oliveira ha piazzato lo scatto decisivo a 300 metri dal traguardo, lasciando Bagioli e Barceló senza risposta.
Oltre a Oliveira sono da segnalare le ottime prestazioni di Fabio Christen (Q36.5) – quarto e vincitore delle classifiche a punti e GPM – e di Ludovico Crescioli (Polti-VisitMalta), quinto. Bene anche Lorenzo Quartucci (Solution Tech), ottavo, e Matteo Scalco (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), nono.
In classifica generale non ci sono stati cambiamenti di rilievo: Anders Halland Johannessen (Uno-X Mobility) ha saputo controllare la corsa gestendo il vantaggio sugli inseguitori e ha chiuso con 14” di margine su Felix Großschartner (UAE Team Emirates-XRG) e di 19” su Tao Geoghegan Hart (Lidl-Trek). Chiudono la topfive Quarto Jakob Omrzel (Bahrain-Victorious) e Christen. Il primo italiano in classifica è Alex Tolio (VF Group Bardiani CSF Faizanè), decimo a 1’32”.
Con questa vittoria di tappa e la conferma di Johannessen in maglia gialla, il Giro di Slovenia 2025 si chiude con un bilancio positivo per entrambe le squadre e per i tanti giovani protagonisti pronti a emergere nel panorama internazionale.
Mario Prato

La premazione di Anders Halland Johannessen, il vincitore dell'edizione 2025 del Giro di Slovenia (foto Sportida)
08-06-2025
giugno 8, 2025 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
CRITÉRIUM DU DAUPHINÉ
Lo sloveno Tadej Pogačar (UAE Team Emirates – XRG) si è imposto nella prima tappa, Domérat – Montluçon, percorrendo 195.8 Km in 4h40′12″, alla media di 41.927 Km/h. Ha preceduto allo sprint il danese Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike) e l’olandese Mathieu van der Poel (Alpecin – Deceuninck). Miglior italiano Simone Velasco (XDS Astana Team), 20°. Pogačar è il primo leader della classifica con 4″ su Vingegaard e 6″ su Van der Poel. Miglior italiano Velasco, 21° a 10″
TOUR OF SLOVENIE
Il portoghese Ivo Oliveira (UAE Team Emirates – XRG) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Litija – Novo Mesto, percorrendo 124.1 Km in 2h56′16″, alla media di 42.243 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Andrea Bagioli (Lidl – Trek) e il portoghese Fernando Barceló (Caja Rural – Seguros RGA). Il norvegese Anders Halland Johannessen (Uno-X Mobility) si impone in classifica con 14″ sull’austriaco Felix Großschartner (UAE Team Emirates – XRG) e 19″ sul britannico Tao Geoghegan Hart (Lidl – Trek). Miglior italiano Alex Tolio (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), 10° a 1′32″
BRUSSELS CYCLING CLASSIC
Il belga Tim Merlier (Soudal Quick-Step) si è imposto nella corsa belga, Etterbeek – Bruxelles, percorrendo 205.5 Km in 4h44′43″, alla media di 43.306 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Alexis Renard (Cofidis) e il connazionale Arnaud De Lie (Lotto). Miglior italiano Giacomo Villa (Wagner Bazin WB), 13°.
TOUR OF MAŁOPOLSKA (Polonia)
Il danese Nikolaj Mengel (AIRTOX – Carl Ras) si è imposto nella terza ed ultima tappa, Maków Podhalański – Przehyba (Stary Sącz) di 163 Km. Ha preceduto allo sprint il lussemburghese Loïc Bettendorff (Hrinkow Advarics) e l’olandese Peter Schulting (Diftar Continental Cyclingteam). Miglior italiano Alessandro Borgo (Bahrain Victorious Development Team), 33°. Non sono stati presi i tempi di gara a causa della decisione di neutralizzare la tappa, a causa di problemi alla sicurezza dei corridori in alcuni parti del tracciato, ai fini della classifica generale. L’italiano Alexander Konychev (Team Vorarlberg) si impone in classifica con 3″ sul finlandese Kasper Borremans (Bahrain Victorious Development Team) e sul ceco Tomáš Přidal (Elkov – Kasper).
TOUR OF LITHUANIA
L’estone Karl Kurits (nazionale estone) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, circuito di Vilnius, percorrendo 152.7 Km in 3h01′20″, alla media di 50.526 Km/h. Ha preceduto allo sprint il norvegese Morthen Wang Baksaas (Team Ringerikskraft) e il danese Oskar Ulrik Winkler (Team Give Steel – 2M Cycling Elite). Unico italiano in gara Alessio Gasparini (May Stars), 90° a 40′59″. L’estone Martin Laas (Quick Pro Team) si impone in classifica con 7″ su Kurits e 30″ su Winkler. Gasparini 104° a 1h11′19″
TOUR DE GYEONGNAM (Corea del Sud)
L’australiano Liam Walsh (CCACHE x BODYWRAP) si è imposto anche nella quinta ed ultima tappa, circuito di Changwon, percorrendo 44.5 Km in 55′18″, alla media di 48.282 Km/h. Ha preceduto allo sprint il kazako Yevgeniy Gidich (China Glory – Mentech Continental Cycling Team) e l’italiano Andrea D’Amato (JCL Team UKYO). In gara anche l’italiano Simone Raccani (JCL Team UKYO), 40°. L’australiano Dylan Hopkins (Roojai Insurance) si impone in classifica con 19″ su Raccani e 23″ sull’olandese Adne van Engelen (Terengganu Cycling Team). D’Amato 4° a 1′01″
TOUR DE CAMEROUN
L’algerino Mohamed Nadjib Assal (nazionale algerina) si è imposto nella quarta tappa, Yaoundé – Bafia, percorrendo 122.8 Km in 2h51′04″, alla media di 43.071 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Lucas Carstensen (Team Storck – Metropol Cycling) e l’olandese David Brinkman (Global Cycling Team). Nessun italiano in gara. Il camerunense Michel Boris Tientcheu (nazionale camerunense) è ancora leader della classifica con 58″ sul camerunense Clovis Kamzong (SNH Vélo Club) e sul burkinabè Saturnin Yameogo (nazionale burkinabè)
TOUR OF BRITAIN WOMEN
L’olandese Lorena Wiebes (Team SD Worx – Protime) si è imposta nella quarta ed ultima tappa, circuito di Glasgow, percorrendo 82.2 Km in 1h57′13″, alla media di 42.076 Km/h. Ha preceduto allo sprint la connazionale Charlotte Kool (Team Picnic PostNL) e la neozelandese Ally Wollaston (FDJ – SUEZ). Miglior italiana Chiara Consonni (CANYON//SRAM zondacrypto), 4°. La Wollaston si impone in classifica con 4″ sulla britannica Cat Ferguson (Movistar Team) e 12″ sull’olandese Karlijn Swinkels (UAE Team ADQ). Miglior italiana Eleonora Camilla Gasparrini (UAE Team ADQ), 22° a 4′56″
VOLTA CICLISTICA A CATALUNYA (Donne)
L’olandese Loes Adegeest (FDJ – SUEZ) si è imposta nella terza ed ultima tappa, Castelldefels – Barcellona, percorrendo 114 Km in 2h29′32″, alla media di 45.742 Km/h. Ha preceduto allo sprint le connazionali Eva van Agt (Team Visma | Lease a Bike) ed Eline Jansen (VolkerWessels Cycling Team). Miglior italiana Alice Maria Arzuffi (Laboral Kutxa – Fundación Euskadi), 16°. L’olandese Demi Vollering (FDJ – SUEZ) si impone in classifica con 2′08″ sull’elvetica Elise Chabbey (FDJ – SUEZ) e 2′29″ sulla francese Marion Bunel (Team Visma | Lease a Bike). Miglior italiana Barbara Malcotti (Human Powered Health), 8° a 4′55″.
DWARS DOOR DE WESTHOEK (Donne)
La belga Fleur Moors (Lidl – Trek) si è imposta nella corsa belga, circuito di Boezinge (Ieper), percorrendo 127.1 Km in 3h10′41″, alla media di 40.009 Km/h. Ha preceduto allo sprint la norvegese Susanne Andersen (Uno-X Mobility) e la danese Amalie Dideriksen (Cofidis Women Team) Miglior italiana Maria Giulia Confalonieri (Uno-X Mobility), 11° a 6″
ALPES GRESIVAUDAN CLASSIC (Donne)
L’austriaca Valentina Cavallar (Arkéa – B&B Hotels Women) si è imposta nella corsa francese, Saint-Martin-d’Uriage – Le Collet d’Allevard, percorrendo 111.8 Km in 3h44′55″, alla media di 29.824 Km/h. Ha preceduto di 1′26″ la belga Lotte Claes (Arkéa – B&B Hotels Women) e di 1′45″ la canadese Nadia Gontova (Winspace Orange Seal). Miglior italiana Sofia Arici (Isolmant – Premac – Vittoria), 7° a 6′06″

