VAN DER POEL E’ DI NUOVO IN FORMA E VA A PRENDERSI LA SANREMO IN CONTROPIEDE

marzo 18, 2023 by Redazione  
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Mathieu Van Der Poel, che era apparso in grave ritardo di condizione alla Strade Bianche e non aveva brillato neppure alla Tirreno-Adriatico, riesce con una frustata secca in contropiede a sorprendere Pogacar, Van Aert e un ottimo Ganna e a prendere una manciata di secondi, che gli saranno sufficienti per apporre il proprio nome nell’albo d’oro della Classicissima.

La Milano-Sanremo, la prima monumento della stagione, ha sempre il sapore della tradizione ed un fascino ineguagliabile nonostante il percorso, nel ciclismo moderno, possa apparire privo di significative insidie. In realtà, come ci ha insegnato la storia degli ultimi anni, l’elevatissimo chilometraggio, di poco inferiore ai 300 Km, al quale i corridori oggi non sono più abituati risulta essere un fattore non solo decisivo, ma anche un elemento in grado di modificare i classici valori in campo e quindi un fattore di incertezza che rende questa corsa altamente imprevedibile.
La salita del Poggio infatti, pur presentando pendenze estremamente dolci, negli ultimi anni è sempre stata determinante per portare sul traguardo di Via Roma un uomo solo oppure un drappello estremamente ridotto e questo proprio perché arriva dopo 285 chilometri di corsa.
Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), dopo aver rinunziato a partecipare alla Strade Bianche ed aver fatto man bassa alla Parigi-Nizza proprio in chiave Sanremo, ha fallito per la prima volta in questa stagione un vero dichiarato obiettivo. Va detto che una corsa come la Sanremo non presenta quelle caratteristiche che permettono allo sloveno di fare la differenza sugli avversari e si tratta quindi di una corsa difficile da vincere per lui, tuttavia come sappiamo il giovane capitano della UAE è non solo un grande campione, ma un corridore completo in grado di essere competitivo su tutti i terreni.
Wout Van Aert (Jumbo-Visma), era ovviamente uno dei favoriti per le proprie caratteristiche adatte alle classiche e per il proprio spunto veloce. Non è semplice togliersi di ruota uno come il belga sul Poggio e nella successiva discesa e portare sul traguardo il fortissimo uomo della Jumbo significa, almeno in teoria, condannarsi alla sconfitta.
Filippo Ganna (INEOS Grenadiers), è stato invece sorprendente anche se forse, a livello puramente fisico, poteva anche andare a competere per il successo. Il piemontese è stato bravissimo nel riuscire a resistere alla accelerazione di Pogacar in salita e anche ad accelerare nel finale per andare a cogliere il secondo posto. Proprio guardando il guizzo finale per prendersi il secondo gradino del podio, si è avuta l’impressione che Ganna ne avesse abbastanza anche per rispondere all’accelerazione di Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck), anche se bisogna dire che Van Aert e Pogacar una volta capito che la corsa era persa non si sono dannati l’anima per le posizioni d’onore.
Tuttavia questo non è sufficiente a scalzare l’impressione di un Ganna in grado di resistere a Van der Poel perché l’accelerazione decisiva del vincitore della corsa di oggi ha colto tutti di sorpresa. Tutti tenevano d’occhio Pogacar e si aspettavano almeno una seconda sgasata sul modello del 2022 ed invece lo sloveno ha calato il ritmo e, proprio in un momento di apparente calma, Van der Poel ha dato la frustata. Il tempo che i suoi avversari, ivi compreso Ganna, hanno impiegato per pensare a come reagire è stato fatale.
La discesa non ha visto grosse modifiche visto che dietro ha preso in mano le redini Van Aert, che è un ottimo discesista ma anche Van der Poel non è da meno. Nessuno, però, ha preso troppi rischi. Il tratto pianeggiante finale dopo il ritorno sull’Aurelia ha giocato a favore del fuggitivo, visto che la presenza di un uomo veloce come Van Aert non era certo per gli altri due un incentivo a collaborare in un inseguimento.
Il laeder dell’Alpecin era apparso opaco sia alla Strade Bianche, corsa nella quale era rimasto mestamente fuori di giochi abbastanza presto, sia alla Tirreno-Adriatico.
Oggi, invece, dopo una lunghissima gara è stato perfetto sia nel portarsi sul drappello selezionato dalla scatto di Pogacar, sia a cogliere l’attimo per sorprendere tutti con una accelerata brutale e dare tutto per mantenere quei pochi secondi presi in cima al Poggio.
La cronaca della corsa, come spesso accade, non è ricca di episodi da raccontare.
Questo elemento può essere mal visto da coloro i quali sono più attenti alle esigenze televisive, visto che una gara di oltre 6 ore in cui le emozioni si concentrano negli ultimi 20 minuti può sembrare un prodotto televisivamente poco appetibile, tuttavia costoro non capiscono che le emozioni degli ultimi 20 minuti sono conseguenza proprio dell’elevato chilometraggio.
Del resto, gli appassionati di ciclismo sanno perfettamente che, in una corsa di 160 chilometri, su una salita come il Poggio è difficile anche staccare un velocista.
Ecco che allora la Sanremo è lì ogni anno ad ammonire i fautori dell’attuale tendenza a ridurre sempre più il chilometraggio delle tappe adducendo un maggiore spettacolo, mentre invece i fatti dimostrano un maggiore livellamento anche sui percorsi più esigenti, salvo qualche felice eccezione.
La fuga di giornata si è formata quasi subito grazie all’iniziativa di Mirko Maestri (Eolo-Kometa) e Alessandro Tonelli (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), ai quali si sono presto aggiunti Negasi Haylu Abreha (Q36.5 Pro Cycling Team), Alois Charrin (Tudor Pro Cycling Team), Alexandre Balmer (Team Jayco-AlUla), Jan Maas (Team Jayco-AlUla), Alexandr Riabushenko (Astana Qazaqstan), Samuele Rivi (Eolo-Kometa) e Samuele Zoccarato (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè).
Questi nove uomini non hanno mai avuto un vero via libera dal gruppo, dato che non è mai stato concesso loro un gran vantaggio, che si è sempre mantenuto nell’ordine dei 3 minuti.
In questa prima fase si possono quindi segnalare solo la scivolata di Pogacar, ancor prima del chilometro zero, e la caduta di Alaphilippe in cima al Turchino che ha costretto il francese a cambiare bicicletta, mentre peggio è andata lungo la discesa a Maciej Bodnar (TotalEnergies), che ha dovuto abbandonare la corsa.
Nella zona dei tre capi (Mele, Cervo e Berta) davanti rimangono in sei, mentre il gruppo comincia a perdere pezzi con uomini come Mark Cavendish (Astana Qazaqstan Team) che perdono contatto, mentre alcune cadute mettono fuori gioco Sam Bennett (Bora-hansgrohe), Jan Tratnik (Jumbo-Visma) e Michael Kwiatkowski (Ineos Grenadiers).
La fuga di giornata si esaurisce poco prima di attaccare la salita della Cipressa, sulla quale il gruppo inizia a procedere a ritmo blando finché in testa non arrivano gli UAE a dare la sveglia, mettendo in difficoltà alcuni corridori ma senza provocare vittime importanti.
Tutto rimandato al Poggio, che viene preso in testa dalla coppia Bahrain Fred Wright-Andrea Pasqualon, i quali hanno obiettivamente un ritmo non eccezionale, tanto che l’arrivo di Tim Wellens (UAE Team Emirates) a suonare la carica sembra raddoppiare la velocità del gruppo.
L’azione di Wellens porta via un drappello che prende qualche metro sul resto del gruppo, che si sfilaccia. Davanti rimangono Tadej Pogacar. Filippo Ganna, Mathieu van Der Poel, Wout Van Aert, Mads Pedersen (Trek – Segafredo), Soren Kragh Andersen (Alpecin-Deceuninck) e Neilson Powless (EF Education-EasyPost). Il tempo per contarsi non c’è perché Pogacar prova con una delle sue accelerazioni a mettere in difficoltà gli avversari.
Il più lesto a rispondere è Ganna, al quale si accodano Van Aert e Van der Poel.
Nel momento nel quale Pogacar rallenta il ritmo parte in contropiede Van der Poel, che come già narrato prenderà un vantaggio che gli sarà sufficiente per andare tagliare in solitaria a braccia alzate lo storico traguardo di Via Roma.
Ancora una volta si è vista una gara molto emozionante accesasi sul Poggio che. però, non ci si stancherà mai di ribadirlo, è conseguenza dell’elevato chilometraggio che si deve affrontare in precedenza e questo è l’elemento caratteristico della Sanremo, come i muri per il giro delle Fiandre o il pavè per la Roubaix.
La Classicissima, prima monumento della stagione, apre la fase delle grandi classiche di primavera che, visti i protagonisti in campo, si annuncia tutta da seguire.

Benedetto Ciccarone

Van der Poel lanciato verso la vittoria nella Milano-Sanremo (foto Tim de Waele/Getty Images)

Van der Poel lanciato verso la vittoria nella Milano-Sanremo (foto Tim de Waele/Getty Images)

MILANO – SANREMO. LE PAGELLE DE ILCICLISMO.IT

marzo 18, 2023 by Redazione  
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Le pagelle della Milano-Sanremo 2023 come sempre evidenziano pregi e difetti dei ciclisti che hanno dato spettacolo o deluso nella 114° edizione della Classicissima.

Mathieu van der Poel. Dopo un quinto ed un terzo posto nel 2021 e nel 2022 parte tra i grandi favoriti anche se non come il primo dei favoriti. Conduce una corsa attenta protetto alla perfezione dall’Alpecin Deceuninck. Sul Poggio si attacca alla ruota di Pogacar e dopo l’attacco dello sloveno contrattacca prima dello scollinamento guadagnando terreno sui diretti avversari. In discesa mantiene le distanze e va a vincere in Via Roma consegnando all’Olanda una vittoria che mancava dal 1985 con Hennie Kuiper. Voto: 9.

Filippo Ganna.. L’Italia riponeva le sue speranze sul capitano dell’INEOS, ancora più capitano dopo il forfait di Thomas Pidcock. Pippo ci mette cuore e gambe, denotando un’ottima condizione fisica che gli permette di restare sempre con i primi, anche sul Poggio quando Pogacar accelera. Patisce anche lui il successivo attacco di Van der Poel ed alla fine è comunque bravo ad anticipare almeno Van Aert sulla linea del traguardo, cogliendo un secondo posto che riporta un italiano sul podio dopo cinque anni di assenza. Voto: 8

Tadej Pogacar. L’UAE gli apre la strada fin sul Poggio, scremando il gruppo con un gran ritmo sia sui Capi che sulla Cipressa, grazie alle accelerazioni di Grossschartner, Ulissi e infine Wellens. Si attende soltanto lo scatto dei suoi sul Poggio e quando arriva non riesce a fare la differenza visto che Ganna, Van Aert e Van der Poel gli stanno alle costole. Patisce il contrattacco dell’olandese non riuscendo a rispondere in prima persona e dovrà così accontentarsi della quarta posizione.Voto: 7.5

Soren Krag Andersen. Una top five conquistata dopo aver lavorato per Mathieu van der Poel merita il giusto risalto per un ciclista poco appariscente ma comunque di buonissimo livello che nella volata per il quinto posto è capace di battere anche il connazionale Mads Pedersen, di gran lunga più veloce di lui. Voto: 7

Wout van Aert. Nelle interviste mattutine dichiara alla tv belga di sentirsi al 98.5%. Evidentemente il campione belga ci ha nascosto qualcosa e nonostante la sua Jumbo Visma abbia corso per lui, sul Poggio resta abbastanza solo a causa della caduta di Jan Tratnik, designato come gregario principale sull’ultima salita. Ricuce l’attacco di Pogacar insieme a Van der Poel e Ganna, ma alla fine non riesce neanche a centrare la seconda posizione, sulla carta alla sua portata contro Ganna e Pogacar. Voto: 6.5

Neilson Powless. Ciclisti USA e Milano-Sanremo non vanno molto d’accordo visto che in 114 edizioni ricordiamo un secondo posto di Greg LeMond nel 1986 ed un altro secondo posto di Fred Rodriguez nel 2002. Il ciclista statunitense partiva come gregario di Alberto Bettiol ma alla fine il capitano dell’EF Education EasyPost è stato lui. Voto: 6.5.

Matej Mohoric. Il vincitore dell’edizione 2022 fa lavorare la Bahrain Victorious ma non è mai sembrato capace di incidere più di tanto. E’ soltanto ottavo, terminando nel secondo gruppetto dei battuti a 26 secondi di ritardo da Van der Poel. Voto: 6.

Julian Alaphilippe. Che la condizione fisica dell’ex campione del mondo non fosse al massimo lo si era già notato tra Strade Bianche e Tirreno-Adriatico. La stagione è lunga ed il francese avrà altre occasioni per mettersi in luce, ma oggi non era proprio giornata, visto che conclude in un anonimo undicesimo posto. Voto: 5

Caleb Ewan.. Doveva essere uno dei velocisti di riferimento in caso di arrivo in volata. L’australiano resta con i primi fino ad un km circa dallo scollinamento sul Poggio, quando prima Pogacar e poi Van der Poel salutano tutti e se ne vanno. Terminerà addirittura sedicesimo, nel terzo gruppo di battuti a 32 secondi di ritardo da Van der Poel. Voto: 5

Luigi Giglio

18-03-2023

marzo 18, 2023 by Redazione  
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MILANO-SANREMO

L’olandese Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck) si è imposto nella classica italiana, Abbiategrasso – Sanremo, percorrendo 294 Km in 6h25′35″, alla media di 45.773 Km/h. Ha preceduto di 15″ l’italiano Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) e il belga Wout Van Aert (Jumbo-Visma)

CLASSIC LOIRE ATLANTIQUE

Il francese Axel Zingle (Cofidis) si è imposto nella corsa francese, circuito di La Haye-Fouassière, percorrendo 182.8 Km in 4h27′17″, alla media di 41.035 Km/h. Ha preceduto allo sprint il neozelandese Laurence Pithie (Groupama-FDJ) e l’olandese Maikel Zijlaard (Tudor Pro Cycling Team). Nessun italiano in gara

INTERNATIONAL TOUR OF RHODES

Lo svedese Hjalmar Klyver (Team IBT-Tripeak) si è imposto nella seconda tappa, Rodi – Afandou, percorrendo 153.5 Km in 3h33′19″, alla media di 43.175 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo slovacco Matus Stocek (ATT Investments) e il danese Christian Ingemann Lindquist (Restaurant Suri-Carl Ras). Unico italiano in gara Matteo Bertrand (XSpeed United Continental), 90° a 11′04″. Lindquist è ancora leader della classifica con 3″ su Stocek e 4″ su Klyver. Bertrand 88° a 22′45″

TOUR DE NORMANDIE FÉMININ

La francese Cédrine Kerbaol (Ceratizit-WNT Pro Cycling) si è imposta nella seconda tappa, La Haye – Flamanville, percorrendo 103 Km in 2h38′00″, alla media di 39.114 Km/h. Ha preceduto di 8″ la connazionale Audrey Cordon-Ragot (Zaaf Cycling Team) e la lussemburghese Christine Majerus (nazionale lussemburghese). Miglior italiana Martina Alzini (Cofidis Women Team), 15° a 8″. La Kerbaol è la nuova leader della classifica con 4″ sulla connazionale Gladys Verhulst (FDJ-SUEZ) e 8″ sulla Cordon-Ragot. Miglior italiana la Alzini, 5° a 14″.

17-03-2023

marzo 17, 2023 by Redazione  
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BREDENE KOKSIJDE CLASSIC

Il belga Gerben Thijssen (Intermarché-Circus-Wanty) si è imposto nella corsa belga, Bredene – Koksijde, percorrendo 191.6 Km in 4h17′44″, alla media di 44.604 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Pascal Ackermann (UAE Team Emirates) e Sam Welsford (Team DSM). Miglior italiano Jakub Mareczko (Alpecin-Deceuninck), 5°.

YOUNGSTER COAST CHALLENGE (Under 23)

Il belga Warre Vangheluwe (Soudal Quick-Step Devo Team) si è imposto nella corsa belga, Bredene – Koksijde, percorrendo 166.1 Km in 3h33′41″, alla media di 46.639 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Alec Segaert (Lotto Dstny Development Team) e di 8″ il connazionale Gianluca Pollefliet (Lotto Dstny Development Team). Miglior italiano Alessio Delle Vedove (Circus-ReUz-Technord), 7° a 8″

INTERNATIONAL TOUR OF RHODES

Il danese Christian Ingemann Lindquist (Restaurant Suri-Carl Ras) si è imposto nella prima tappa, Rodi – Kalamonas, percorrendo 138.5 Km in 3h11′50″, alla media di 43.319 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo statunitense Brody McDonald (Aevolo) e il portoghese António Morgado (Hagens Berman Axeon). Unico italiano in gara Matteo Bertrand (XSpeed United Continental), 77° a 11′27″. Lindquist è il primo leader della classifica con 2″ su McDonald e 5″ sul greco Georgios Boúglas (nazionale greca). Bertrand 77° a 11′37″

GRAND PRIX DE LA VILLE D’ALGER

L’algerino Youcef Reguigui (Terengganu Polygon Cycling Team) si è imposto nella corsa algerina, circuito di Algeri, percorrendo 82.5 Km in 1h51′53″, alla media di 44.243 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’eritreo Meron Teshome Hagos (nazionale eritrea) e l’olandese Jarri Stravers (Universe Cycling Team). Miglior italiano Manuel Oioli (Q36.5 Continental Cycling Team), 7°.

TOUR DE NORMANDIE FÉMININ

La francese Gladys Verhulst (FDJ-SUEZ) si è imposta nella prima tappa, Argentan – Bagnoles-de-l’Orne, percorrendo 139 Km in 2h57′53″, alla media di 40.14 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiana Martina Alzini (Cofidis Women Team) e la lussemburghese Christine Majerus (nazionale lussemburghese). La Verhulst è la prima leader della classifica con 9″ sulla Alzini e 10″ sulla connazionale Audrey Cordon-Ragot (Zaaf Cycling Team)

16-03-2023

marzo 16, 2023 by Redazione  
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GRAND PRIX DE DENAIN – PORTE DE HAINAUT

Il colombiano Juan Sebastián Molano (UAE Team Emirates) si è imposto nella corsa francese, circuito di Denain, percorrendo 194.7 Km in 4h37′54″, alla media di 42.037 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Tim van Dijke (Jumbo-Visma) e il belga Timo Kielich (Alpecin-Deceuninck). Miglior italiano Nicolas Dalla Valle (Team Corratec), 64° a 6′00″

INTERNATIONAL TOUR OF RHODES

Il cronoprologo della corsa greca, cronoscalata di Ialysos (3.8 Km), è stato annullato a causa del maltempo (temporale)

TOUR D’ALGÉRIE INTERNATIONAL DE CYCLISME

L’algerino Youcef Reguigui (Terengganu Polygon Cycling Team) si è imposto anche nella nona ed ultima tappa, Béjaïa – Tizi Ouzou, percorrendo 119 Km in 2h57′53″, alla media di 40.14 Km/h. Ha preceduto allo sprint il sudafricano Travis Stedman (Q36.5 Continental Cycling Team) e l’eritreo Nahom Mekonen (nazionale eritrea). Miglior italiano Manuel Oioli (Q36.5 Continental Cycling Team), 6°. Il francese Paul Hennequin (Nice Métropole Côte d’Azur) si impone in classifica con 2″ sull’italiano Edoardo Sandri (Q36.5 Continental Cycling Team) e 4″ sull’eritreo Aklilu Gebrehiwet (nazionale eritrea)

TOUR DE TAIWAN

L’italiano Enrico Zanoncello (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Fo Guang Shan Buddha Museum (Kaohsiung) . Kaohsiung National Stadium, percorrendo 146.4 Km in 3h13′20″, alla media di 45.45 Km/h. Ha preceduto allo sprint il giapponese Hayato Okamoto (Aisan Racing Team) e l’australiano Stefan Kovar (Hrinkow Advarics). Il belga Jeroen Meijers (Terengganu Polygon Cycling Team) si impone in classifica con 1″ sullo spagnolo Jordi Lopez (Equipo Kern Pharma) e 7″ sullo spagnolo Benjamín Prades (JCL Team UKYO). Miglior italiano Giacomo Ballabio (Global 6 Cycling), 5° a 8″

ALLA NOKERE KOERSE QUINTA SINFONIA DI MERLIER

marzo 15, 2023 by Redazione  
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Con una volata regale il campione nazionale belga coglie la quinta vittoria stagionale e il secondo successo, consecutivo, nella corsa belga.

La gara, fino agli ultimi chilometri, non ha regalato grandi emozioni. Se ne vanno dopo oltre 40 km Ludovic Robeet (Bingoal), Enekoitz Azparren (Euskaltel), Alex Colman (Flanders), Rory Townsend (Bolton), Jonas Geens (Tarteletto), Etienne Van Empel (Corratec) e Adam De Vos (Human Powered) e, a parte una caduta che causa il ritiro di Matthew Gibson (Human Powered), non si segnala nulla fino al terzultimo giro, quando diversi corridori in rapida successione provano a evadere dal gruppo, mentre davanti Van Empel prova a proseguire in solitario.

Nell’ultimo giro parte una fuga che sembra far saltare il banco. Ci sono Sep Vanmarcke (Israel), Laurence Pithie (Groupama), Florian Vermeersch (Alpecin) e Lindsay De Vylder (Flanders). Ben presto però il portacolori del Team Flanders deve arrendersi aduna foratura e davanti rimangono in tre col gruppo alle loro spalle che, complici diverse cadute, fatica ad organizzare l’inseguimento.
Ci pensa Tim Merlier (Soudal – Quick Step) che, con una volata lunghissima e impetuosa, si lancia verso il traguardo incontrastato. Solo Edward Theuns (Segafredo) riesce a tenere le sue ruote senza impensierirlo. Tutti gli altri, guidati da Milan Menten (Lotto) pagheranno 3” sotto lo striscione. A completare la top 5 Timo Kielich (Alpecin) e Lewis Askey (Groupama).

Andrea Mastrangelo

15-03-2023

marzo 15, 2023 by Redazione  
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MILANO – TORINO

L’olandese Arvid de Kleijn (Tudor Pro Cycling Team) si è imposto nella corsa italiana, Rho – Orbassano, percorrendo 192 Km in 3h59′02″, alla media di 48.194 Km/h. Ha preceduto allo sprint il colombiano Fernando Gaviria (Movistar Team) e il connazionale Casper van Uden (Team DSM). Miglior italiano Matteo Moschetti (Q36.5 Pro Cycling Team), 5°.

DANILITH NOKERE KOERSE

Il belga Tim Merlier (Soudal Quick-Step) si è imposto nella corsa belga, Deinze-Nokere, percorrendo 193.6 Km in 4h09′14″, alla media di 44.809 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Edward Theuns (Trek-Segafredo) e di 3″ il connazionale Milan Menten (Lotto Dstny). Miglior italiano Andrea Peron (Team Novo Nordisk), 33° a 25″.

DANILITH NOKERE KOERSE DONNE

La belga Lotte Kopecky (Team SD Worx) si è imposta nella corsa belga, Deinze-Nokere, percorrendo 193.6 Km in 3h15′03″, alla media di 39.713 Km/h. Ha preceduto di 28″ l’olandese Lorena Wiebes (Team SD Worx) e di 29″ l’italiana Marta Bastianelli (UAE Team ADQ)

TOUR D’ALGÉRIE INTERNATIONAL DE CYCLISME

L’algerino Youcef Reguigui (Terengganu Polygon Cycling Team) si è imposto nell’ottava tappa, Jijel – Béjaïa, percorrendo 88.5 Km in 1h54′17″, alla media di 46.463 Km/h. Ha preceduto allo sprint il franese Maxime Urruty (Nice Métropole Côte d’Azur) e il malesiano Mohd Harrif Saleh (Terengganu Polygon Cycling Team). Miglior italiano Manuel Oioli (Q36.5 Continental Cycling Team), 5°. Il francese Paul Hennequin (Nice Métropole Côte d’Azur) è ancora leader della classifica con 2″ sull’italiano Edoardo Sandri (Q36.5 Continental Cycling Team) e 4″ sull’eritreo Aklilu Gebrehiwet (nazionale eritrea)

TOUR DE TAIWAN

Il belga Jeroen Meijers (Terengganu Polygon Cycling Team) si è imposto nella quarta tappa, Nantou – Xiangsan Visitor Centre of Sun Moon Lake, percorrendo 165.6 Km in 4h00′25″, alla media di 41.321 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Giacomo Ballabio (Global 6 Cycling) e l’olandese Mathijs Paasschens (Lotto Dstny). Meijers è il nuovo leader della classifica con 1″ sullo spagnolo Jordi Lopez (Equipo Kern Pharma) e 7″ sullo spagnolo Benjamín Prades (JCL Team UKYO). Miglior italiano Ballabio, 4° a 8″

ARVID DE KLEIJN SPAZZA TUTTI VIA ALLA MILANO-TORINO!

marzo 15, 2023 by Redazione  
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Il velocista della Tudor Pro Cycling Arvid de Kleijn conquista la Milano Torino 2023 in volata dopo che la sua squadra ha tenuto la testa della corsa negli ultimi chilometri dove tra rotonde e spartitraffico è riuscito ad essere magistralmente piotato per piazzare la volata vincente, secondo Fernando Gaviria (Movistar), terzo Casper van Uden (Team Dsm).

Subito dopo il via la fuga buona è portata avanti da Stefan De Bod (EF Education-EasyPost), Johan Meens (Bingoal WB), Alessio Nieri (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), Andrea Pietrobon (Eolo-Kometa), Alessandro Iacchi e Veljko Stojnić (Team Corratec), il gruppo lascia fare fino al chilometro venticinque di gara dove i fuggitivi avranno un vantaggio massimo di 3’:40”. Dietro ad iniziare a ricucire sono soprattutto tre squadre il Team DSM, il Team Jayco-AlUla e la Movistar che si portano in pratica a metà gara a 1’:40 dalla testa della corsa. Restano da percorrere circa poco meno di cento chilometri con vento in questo tratto della corsa favorevole al senso di marcia, condizione questa che farà registrare una media altissima. Il drappello dei sei inizia a pagare lo sforzo, infatti il primo ad alzare bandiera bianca è Pietrobon a causa di una foratura viene riassorbito dal gruppo. Gli ultimi 50 Km di corsa vedono il gruppo ormai a 1’ dai cinque al comando da cui si stacca anche Stojnić, i quattro rimasti al comando seppur con cambi regolari vedono ridursi il vantaggio a soli 25”. Destino segnato per la testa della corsa ed infatti il gruppo torna compatto a meno dodici chilometri dall’arrivo. In testa la velocità è tenuta altissima dagli uomini del Team Jayco-AlUla che lavorano per Dylan Groenewegen ma proprio il forte velocista tra i favoriti di quest’oggi è escluso dalla volata finale rimasto vittima di un contatto all’uscita di una delle tante rotonde dentro i cinque chilometri finali, il gruppo quindi si spezza e le squadre dei velocisti devono riorganizzarsi. In testa sono due le squadre che riescono ad essere meglio organizzate una è la Tudor Pro Cycling l’altra il Team DSM. Ai meno 300 metri dopo sono i Tudor Pro Cycling a riuscire a lanciare Arvid de Kleijn verso l’arrivo che va così a trionfare a braccia alzate, secondo Fernando Gaviria (Movistar) che non è riuscito a sopravanzare il neerlandese, terzo Casper van Uden (Team Dsm), quarto Itamar Einhorn (Israel Premier Tech), quinto Matteo Moschetti (Q 36.5 Pro Cycling Team).

Antonio Scarfone

Arvid de Kleijn vince la Milano Torino (Image credit: Tim de Waele/Getty Images)

Arvid de Kleijn vince la Milano Torino (Image credit: Tim de Waele/Getty Images)

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14-03-2023

marzo 14, 2023 by Redazione  
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TOUR D’ALGÉRIE INTERNATIONAL DE CYCLISME

L’algerino Yacine Hamza (Team Madar) si è imposto anche nella settima tappa, Skikda – Jijel, percorrendo 145.5 Km in 3h42′54″, alla media di 39.17 Km/h. Ha preceduto allo sprint il sudafricano Travis Stedman (Q36.5 Continental Cycling Team) e il connazionale Nassim Saidi (Team Madar). Miglior italiano Alessio Portello (Q36.5 Continental Cycling Team), 24° a 14″. Il francese Paul Hennequin (Nice Métropole Côte d’Azur) è ancora leader della classifica con 2″ sull’italiano Edoardo Sandri (Q36.5 Continental Cycling Team) e 4″ sull’eritreo Aklilu Gebrehiwet (nazionale eritrea)

TOUR DE TAIWAN

Il belga Tijl De Decker (Lotto Dstny Development Team) si è imposto nella terza tappa, HSR Hsinchu Station – Taichung, percorrendo 154.5 Km in 3h46′18″, alla media di 40.963 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Enrico Zanoncello (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè) e l’olandese Raymond Kreder (JCL Team UKYO). Kreder è ancora leader della classifica con 6″ sullo spagnolo Jordi Lopez (Equipo Kern Pharma) e 12″ sullo spagnolo Benjamín Prades (JCL Team UKYO). Miglior italiano Zanoncello, 4° a 13″

13-03-2023

marzo 13, 2023 by Redazione  
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TOUR D’ALGÉRIE INTERNATIONAL DE CYCLISME

L’algerino Yacine Hamza (nazionale algerina) si è imposto nella sesta tappa, Constantine – Skikda, percorrendo 82.5 Km in 1h40′59″, alla media di 49.02 Km/h. Ha preceduto allo sprint il malesiano Mohd Harrif Saleh (Terengganu Polygon Cycling Team) e il francese Paul Hennequin (Nice Métropole Côte d’Azur). Miglior italiano Alessio Portello (Q36.5 Continental Cycling Team), 4°. Hennequin è ancora leader della classifica con 2″ sull’italiano Edoardo Sandri (Q36.5 Continental Cycling Team) e 4″ sull’eritreo Aklilu Gebrehiwet (nazionale eritreo)

TOUR DE TAIWAN

Lo spagnolo Jordi Lopez (Equipo Kern Pharma) si è imposto nella seconda tappa, Taoyuan – Jiobanshan Park, percorrendo 120.6 Km in 2h52′16″, alla media di 42.001 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Raymond Kreder (JCL Team UKYO) e il connazionale Benjamín Prades (JCL Team UKYO). Miglior italiano Giacomo Ballabio (Global 6 Cycling), 5° a 3″. Kreder è il nuovo leader della classifica con 2″ su Lopez e 6″ su Prades. Miglior italiano Filippo Ridolfo (Team Novo Nordisk), 6° a 11″

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