22-03-2023

marzo 22, 2023 by Redazione  
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VOLTA CICLISTA A CATALUNYA

Il belga Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) si è imposto nella terza tappa, Olost – La Molina, percorrendo 180.6 Km in 4h40′43″, alla media di 38.601 Km/h. Ha preceduto di 2″ lo sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e di 13″ l’italiano Giulio Ciccone (Trek-Segafredo). Roglic è ancora leader della classifica con lo stesso tempo di Evenepoel e 19″ su Ciccone.

CLASSIC BRUGGE – DE PANNE

Il belga Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) si è imposto nella corsa belga, Bruges – La Panne, percorrendo 211 Km in 4h38′52″, alla media di 45.398 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Olav Kooij (Jumbo-Visma) e il connazionale Yves Lampaert (Soudal Quick-Step). Miglior italiano Davide Ballerini (Soudal Quick-Step), 11° a 31″

SETTIMANA INTERNAZIONALE COPPI E BARTALI

Lo statunitense Sean Quinn (EF Education-EasyPost) si è imposto nella seconda tappa, Riccione – Longiano, percorrendo 172.5 Km in 4h18′42″, alla media di 40.008 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’elvetico Mauro Schmid (Soudal Quick-Step) e l’italiano Walter Calzoni (Q36.5 Pro Cycling Team). Schmid è il nuovo leader della classifica con 2″ su Quinn e 8″ su Calzoni

OLYMPIA’S TOUR (Paesi Bassi)

Il norvegese Per Strand Hagenes (Jumbo-Visma Development Team) si è imposto nella prima tappa, circuito a cronometro dell’autodromo di Assen, percorrendo 9 Km in 10′55″, alla media di 49.466 Km/h. Ha preceduto di 1″ il belga Vlad Van Mechelen (Development Team DSM) e di 4″ il britannico Joshua Giddings (Lotto Dstny Development Team). Nessun italiano in gara. Hagenes è il primo leader della classifica con 1″ su Van Mechelen e 4″ su Giddings

VOLTA AO ALENTEJO (Portogallo)

Lo statunitense Luke Lamperti (Trinity Racing) si è imposto nella prima tappa, Beja – Ourique, percorrendo 168.8 Km in 3h54′24″, alla media di 43.208 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Cyril Barthe (Burgos-BH) e il britannico Max Walker (Trinity Racing). Unico italiano in gara Giovanni Carboni (Equipo Kern Pharma), 106° a 4″. Lamperti è il primo leader della classifica con 3″ su Barthe e 6″ su Walker. Carboni 106° a 14″

L’ACUTO DI REMCO A LA MOLINA. ROGLIC, BATTUTO NEGLI ULTIMI 250 METRI, RESTA LEADER.

marzo 22, 2023 by Redazione  
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Antipasto di Giro d’Italia alla Volta a Catalunya. Negli ultimi chilometri della terza frazione – lunga 180 chilometri e 600 metri, 4mila metri di dislivello e tre Gran Premi della Montagna tra Olost e La Molina – è sfida aperta tra Remco Evenepoel e Primoz Roglic (Jumbo-Visma). con il campione del mondo in carica che ai -250 metri dal traguardo stacca lo sloveno e trionfa a braccia alzate con 2” su Roglic. Per la somma dei piazzamenti quest’ultimo resta al comando della classifica, pur avendo lo stesso tempo del belga.

Sono in 7 ad andar in fuga. C’è ancora Simone Petilli (Intermarché-Circus-Wanty), al qual fa compagnia Filippo Zana (Jayco-AlUla). Insieme a loro da registrare la presenza di Richard Carapaz (EF Education-EasyPost), che vuole rialzarla testa dopo la crisi di ieri, Maxim Van Gils (Lotto Dstny), Guillaume Martin (Cofidis), Niklas Eg (Uno-X Pro Cycling Team) e Jefferson Alveiro Cepeda (Caja Rural-Seguros). L’ecuadoriano, vincitore del Giro d’Italia nel 2019, deve rimontare a Roglic 3’36” e per diversi chilometri è virtualmente maglia bianco-verde di leader della generale.
A una cinquantina di chilometri dall’arrivo il gruppo dei fuggitivi affronta la prima asperità di giornata, il Coll de la Creueta, 19,9 km al 4,3% di media. Il plotone con il leader della classifica Roglic lascia fare, mentre davanti si staccano prima Cepeda e poi anche Petilli e Martin. Restano in fuga in 4: Carapaz, Zana, Van Gils ed Eg. Il gruppo della maglia bianco-verde intanto recupera terreno, trainato dalle squadre dei primi due della generale, la Jumbo-Visma e la Soudal-Quick Step. Ai -9 km e mezzo dalla vetta del Coll de la Creueta il danese Eg è al gancio. Dal gruppo inseguitore perde terreno Geraint Thomas (Ineos Grenadiers).
Si stacca Zana e poi Carapaz. In testa rimangono Van Gils e Martin, ma l’ecuadoriano rientra poco dopo. Scollinano i fuggitivi mentre Petilli e Zana proseguono assieme ma non riescono a riagguantare i tre, i quali si dirigono verso l’ultima salita di La Molina (12,1 km al 4,3%). I due corridori di casa nostra vengono risucchiati dal gruppo, ancora trainato da Lotto e Soudal. Quindi tocca a Martin essere ripreso. Ma Van Gils non ci sta e scatta ai -9 km, mentre Carapaz torna nella pancia del gruppo maglia bianco-verde, composto da una trentina di persone. L’azione del belga, però durerà pochissimo.
Il gruppo è compatto ai – 8 con Remco e Primoz che si marcano stretti. I loro volti sono due maschere.
Ai -4,6 fiammata di Evenepoel con Roglic che risponde, mentre Giulio Ciccone (Trek – Segafredo), vincitore ieri a Vallter, non riesce a tenere il ritmo. Il gruppo è frantumato mentre continua l’azione dei due, con lo sloveno che cerca di resistere al forcing dell’iridato e non gli dà mai il cambio.
Nel corso dell’ultimo chilometro Evenepoel continua ad alzarsi sui pedali mentre Roglic resta alla sua ruota. Ai 250 metri è previsto un tornante dove Remco rompe gli indugi, scatta e conquista tappa e leadership della generale grazie ai secondi di abbuono presi. In terza posizione conclude un comunque bravo Ciccone, giunto a 13” dal campione del mondo. Come detto, la somma dei piazzamenti permette a Roglic di mantenere la maglia bianco-verde di leader della classifica generale. Ciccone a 19” conserva il terzo posto seguito da Mikel Landa (Bahrain – Victorius) e Joao Almeida (UAE Team Emirates), mentre Simone Petilli conquista la maglia bianco-rossa che contrassegna il primato tra gli scalatori, togliendola dalle spalle di Ciccone.
Domani quarta tappa da Llìvia a Sabadell per 188.2 Km con 3 GPM che non dovrebbero impedire l’arrivo in volata.

Vito Sansone

Evenepoel vince la seconda tappa di montagna del Giro di Catalogna ( foto David Ramos/Getty Images)

Evenepoel vince la seconda tappa di montagna del Giro di Catalogna ( foto David Ramos/Getty Images)

JASPER PHILIPSEN VINCE LA CLASSIC BRUGGE – DE PANNE

marzo 22, 2023 by Redazione  
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La Classic Brugge – De Panne, battuta da pioggia e vento, vede un quartetto giocarsi la vittoria. E’ Jasper Philipsen (Team Alpecin Deceuninck) ad avere la meglio su Olav Kooij (Team Jumbo Visma) e ed Yves Lampaert (Team Soudal Quick Step).

La Classic Brugge -De Panne, emanazione diretta dei Tre Giorni di La Panne, vede alla partenza 16 squadre WT, alle quali si aggiungono 5 squadre Professional per un totale di 21 formazioni alla partenza. La corsa è tradizionalmente riservata ai velocisti e salvo qualche eccezione, tra cui Tim Merlier e pochi altri, è schierata alla partenza la maggior parte degli sprinter in circolazione, anche con diverse alternative in ciascuna squadra. Basti pensare che la BORA Hansgrohe porta in Belgio un terzetto di tutto rispetto formato da Sam Bennett, Jordi Meeus e Danny van Poppel. L’UAE Team non è da meno con Pascal Ackermann e Juan Sebastian Molano. Tra gli altri attesi protagonisti citiamo Olav Kooij (Team Jumbo Visma), Fabio Jakobsen (Team Soudal Quick Step), Jasper Philipsen (Team Alpecin Deceuninck), Arnaud Demare (Team Groupama FDJ) e Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUla). Per quanto riguarda l’Italia, le possibilità di fare bene sono riposte in Alberto Dainese, anche se dovrà vedersela nella DSM proprio con l’australiano Sam Welsford, che in questa stagione conta già tre vittorie e diversi piazzamenti. Le condizioni meteo, unite ai tre passaggi del De Moeren, tratto caratteristico della Brugge – De Panne esposto a venti impetuosi, potrebbero riservare interessanti sviluppi sull’evoluzione della corsa. In cinque animavano la fuga di giornata, ovvero Jonas Rutsch (Team EF Education EasyPost), Mathis Le Berre (Team Arkea Samsic), Louis Bendixen (Uno-X Pro Cycling Team), Jens Reynders (Team Israel Premier Tech) e Milan Fretin (Team Flanders Baloise). Il vantaggio massimo dei cinque fuggitivi, dopo una quarantina di km dalla partenza, sfiorava i 3 minuti. Il ritmo elevato imposto dalle squadre dei velocisti non lasciava scampo ai fuggitivi, che venivano raggiunti già a metà del percorso. Il vento e la pioggia scuotevano l’avanzata del gruppo che spesso si spezzettava in più tronconi, fino a trovare un proprio assestamento ad una quarantina di km dall’arrivo quando in testa alla corsa restavano circa venti ciclisti. Tra di loro, erano presenti quasi tutto i velocisti più attesi tra cui Philipsen, Jakobsen, Ackermann, Molano, Demare, Kooij e Groenewegen. Da segnalare anche la presenza di due italiani, ovvero Davide ballerini (Team Soudal Quick Step) e Simone Consonni (Team Cofidis). A poco meno di 20 km dalla conclusione una accelerazione improvvisa di Yves Lampaert (Team Soudal Quick Step), Philipsen, Kooij e Frederik Frison (Team Lotto Dstny) faceva breccia nel gruppo di testa. Il quartetto raggiungeva un vantaggio tra i 20 ed i 25 secondi mentre alle loro spalle la fatica si faceva sentire e tra gli uomini più attesi si sfilavano Demare e Groenewegen. La volata a quattro premiava Philipsen che riusciva a mettere la sua ruota davanti a quella di Kooij. Terzo era Lampaert mentre quarto Frison. Fabio Jakobsen chiudeva in quinta posizione, regolando il gruppetto degli immediati inseguitori. Il venticinquenne belga vince la prima corsa di un giorno del 2023 dopo ave vinto due tappe alla Tirreno-Adriatico.

Antonio Scarfone

Jasper Philipsen vince la Classic Brugge DePanne (foto: Getty Images Sport)

Jasper Philipsen vince la Classic Brugge - De Panne (foto: Getty Images Sport)

LA SETTIMANA INTERNAZIONALE COPPI & BARTALI INAUGURATA DA UNA DOPPIETTA SOUDAL – QUICKSTEP

marzo 21, 2023 by Redazione  
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Il Wolfpack fa primo e secondo nella tappa di apertura della corsa italiana a Riccione piazzando Remi Cavagna e Mauro Schmid ai primi due posti. Il francese ha vinto grazie ad un assolo che gli ha permesso di avere 32” di gap sul gruppo, regolato dal compagno di squadra svizzero su Rick Pluimers (Tudor Pro Cycling Team).

Nomi importanti sono nella startlist della Settimana Internazionale Coppi & Bartali: oltre alla Soudal – Quickstep che ha in formazione anche atleti del calibro di Josef Cerny e James Knox, troviamo l’ucraino Mark Padun (EF Education – EasyPost), il tedesco Felix Engelhardt (Jayco – AlUla) fresco vincitore della Per Sempre Alfredo domenica scorsa, Elia Viviani (Ineos – Grenadiers), Alexander Riabuschenko (Astana – Qazaqstan) e Domenico Pozzovivo, al debutto in maglia Israel – Premier Tech.

La prima giornata non vede più le semitappe come accaduto in passato, ma una vera e propria frazione in linea di 161.8 km sulle colline tra Romagna e Marche, con Riccione sede sia di partenza, sia sede di arrivo. Nella prima parte si è passati da Tavullia (paese di Valentino Rossi) e per tre volte sulla salita di Mondaino affrontando il Circuito dei Borghi. Infine si è transitati da Montescudo due volte (GPM) e sul muro di Cà Menghi prima di tornare a Riccione.

La fuga ha visto protagonisti fin da subito il comasco Alessandro Fancellu (Eolo – Kometa), il belga Lennert Teugels (Bingoal Pauwels), il ligure Marco Murgano (Team Corratec), il colombiano Didier Merchan (GW Shimano – Sidermec) e il bolognese Gabriele Petrelli (Technipes – InEmiliaRomagna), i quali dopo 40 km hanno già un vantaggio superiore ai sei minuti. L’ultimo a desistere è stato Teugels, raggiunto da Remi Cavagna nei pressi del primo passaggio al GPM di Montescudo. Nella seconda tornata il transalpino della Soudal – Quickstep lascia la compagnia del belga e inizia la sua cavalcata solitaria fino all’arrivo di Riccione, dove taglia il traguardo con 32” sul plotone principale, regolato allo sprint da Mauro Schmid che regala così uno splendido uno-due al “Wolfpack”.

Cavagna ripartirà come Leader di Classifica domani nella Riccione – Longiano, tappa molto impegnativa e adatta a scalatori esplosivi grazie al circuito con la salita di Roncofreddo e il muro di 800 metri all’11% che termina in dirittura d’arrivo.

Andrea Giorgini

Remi Cavagna, il vincitore della prima tappa della Settimana Internazionale Coppi e Bartali (foto Bruno Bade/Getty Images)

Remi Cavagna, il vincitore della prima tappa della Settimana Internazionale Coppi e Bartali (foto Bruno Bade/Getty Images)

IN CATALOGNA GIULIO CICCONE PER MEZZA RUOTA CONQUISTA IL TAPPONE DI VALLTER

marzo 21, 2023 by Redazione  
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All’ultima curva, gettando il cuore ma usando anche la testa dopo l’ultima curva, Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) si aggiudica la seconda tappa della Volta a Catalunya, 165,4 km da Matarò a Vallter, precedendo di mezza bici Primoz Roglic (Jumbo Visma) e il campione del mondo Remco Evenepoel (Soudal – Quick Step). Nella generale lo sloveno resta in testa con 6” su Evenepoel. Stesso distacco per Ciccone. Vittoria n.113 per i corridori italiani in questa corsa a tappe.

Piatto forte della tappa odiena le due salite previste nel finale, il Col de Coubet, GPM di 1a categoria coi suoi 10,3 km al 5,4%, ad anticipare l’ascesa finale verso il traguardo, posto a 2150 metri d’altitudine presso la stazione di sport invernali di Vallter 2000, al termine di una lunghissima salita di 15 km al 6,7%.
Tra quelli che hanno dovuto salutare anzitempo il Giro di Catalogna c’è lo sfortunatissimo Dario Cataldo (Trek-Segafredo), il quale nella caduta di ieri a 3 km dall’arrivo ha riportato la frattura della testa del femore sinistro e dell’acetabolo destro, due fratture del processo trasversale della colonna lombare, la frattura della clavicola sinistra e costole rotte multiple con pneumotorace bilaterale.
Vanno in fuga Simone Petilli (Intermarché-Circus-Wanty), Ewen Costiou (Arkéa-Samsic), Christopher Juul Jensen (Jayco AlUla), Simon Carr (EF Education-EasyPost) , Vadim Pronskiy (Astana Qazaqstan), Julen Amezqueta (Caja Rural-Seguros), Francisco Galván (Equipo Kern Pharma), Xabier Mikel Azparren (Euskaltel-Euskadi). Gli otto raggiungono un vantaggio di 3’ con il gruppo, guidato dalla Jumbo-Visma del leader della classifica generale Primoz Roglic, che per ora lascia fare.
In attesa del Col de Coubet, Petilli arriva per primo al traguardo volante di Olot. A circa 50 km dall’arrivo inizia la seconda ascesa di giornata, con una punta massima all’11%, ed è ancora Petilli a rendersi protagonista conquistando pure il Coubet e 10 punti che permettono al lecchese di balzare al comando della graduatoria degli scalatori.
Mentre il vantaggio sul gruppo Roglic inizia a diminuire, in discesa tenta l’allungo il danese Jensen, tentando una fuga nella fuga, ma il tentativo dura davvero poco. Sono nuovamente in otto a comporre la testa della corsa ai -25 km dal traguardo di Vallter. Dietro è ancora la Jumbo-Visma a tirare in testa al gruppo inseguitore. Ai -22,5 km timido tentativo di allungo di Carr, che si risolve in un nulla di fatto. Il vantaggio degli otto continua ad assottigliarsi, grazie al lavoro continuo dei compagni di squadra di Roglic. e ai ai -20 dal traguardo scende a 2’10” . Mancano 5 km all’ultima ed importante salita verso Vallter e nel gruppo principale si verifica una caduta, dopo una curva a gomito a sinistra. A terra terminano Fabio Felline (Astana) – finito prima contro la balaustra e poi contro il marciapiede – e il francese Kennis Ellisonde (Trek-Segafredo). Ad aver la peggio è quest’ultimo, che rimedia una brutta botta al polso ed è costretto al ritiro. Dopo l’abitato di Villalonga de Ter inizia la salita finale con i fuggitivi che mantengono ancora 1’40” sul gruppo. Prova ancora l’allungo Carr, seguito da Petilli che poi si stacca.
Quando la rampa si fa più dura si stacca il vincitore del Tour 2019 Egan Bernal (Ineos Granediers), che non è ancora al meglio dopo il malanno al ginocchio che lo ha tormentato negli scorsi mesi. Joao Almeida (UAE Team Emirates) fora e cerca con fatica di riaccodarsi al gruppo. Ai – 8 va in difficoltà anche Richard Carapaz (EF Education-EasyPost), mentre Carr viene risucchiato dal gruppo.
Ai -6,5 parte Esteban Chaves (EF Education-EasyPost), seguito da Sepp Kuss (Jumbo-Visma). La Bahrain Victorious si porta in testa al gruppo. Lo statunitense viene ripreso poco dopo, mentre Chaves va avanti con un rapporto molto duro e incrementa il vantaggio sul plotoncino dei migliori, sempre trainato dai Bahrain. Ai -2 attacca Mikel Landa (Bahrain Victorius), quindi Evenepoel con Ciccone. Chaves stringe i denti e all’ultimo chilometro mantiene una dozzina di secondi su Remco e gli altri migliori. Il campione del mondo riparte a tutta, con Ciccone e Roglic che rispondono presente. È una lotta di muscoli e di nervi. Chaves prova a resistere con la bocca spalancata, ma il ritmo del belga è inesauribile. Il colombiano viene raggiunto ai – 500 metri, poi a -350 parte la fucilata di Evenepoel, ma Roglic e soprattutto Ciccone non mollano e proprio dopo l’ultima curva Giulio vince di mezza bicicletta, precedendo lo sloveno e il belga, con il primo che conserva la maglia di leader della classifica generale, dove precede di 6 secondi Evenepoel e l’abruzzese.
Domani terza tappa da Olot a La Molina, ancora dura e piena di salite. A -126 km dall’arrivo inizia l’interminabile scalata al Coll de la Creueta (19.9 km al 4.3%). Una volta arrivati in cima i corridori dovranno affrontare una ventina di chilometri di discesa molto complessa, termina la quale quale iniziale l’ascesa finale verso La Molina, 12.1 km al 4.3%.

Vito Sansone

La volata ai 2135 metri di Vallter 2000, vinta magistralmente da Giulio Ciccone (foto David Ramos/Getty Images)

La volata ai 2135 metri di Vallter 2000, vinta magistralmente da Giulio Ciccone (foto David Ramos/Getty Images)

21-03-2023

marzo 21, 2023 by Redazione  
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VOLTA CICLISTA A CATALUNYA

L’italiano Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) si è imposto nella seconda tappa, Mataró – Vallter, percorrendo 165.4 Km in 4h13′37″, alla media di 39.13 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e il belga Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step). Roglic è ancora leader della classifica con 6″ su Evenepoel e Ciccone.

SETTIMANA INTERNAZIONALE COPPI E BARTALI

Il francese Rémi Cavagna (Soudal Quick-Step) si è imposto nella prima tappa, circuito di Riccione, percorrendo 161.8 Km in 4h03′03″, alla media di 39.942 Km/h. Ha preceduto di 32″ l’elvetico Mauro Schmid (Soudal Quick-Step) e l’olandese Rick Pluimers (Tudor Pro Cycling Team). Miglior italiano Cristian Scaroni (Astana Qazaqstan Team), 6° a 32″. Cavagna è il primo leader della classifica con 36″ su Schmid e 38″ su Pluimers. Miglior italiano Scaroni, 6° a 42″.

ACUTO DI ROGLIC NELLA PRIMA TAPPA DELLA VOLTA A CATALUNYA

marzo 20, 2023 by Redazione  
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Primoz batte Remco. Il primo round di uno dei duelli più avvincenti del ciclismo attuale, di scena al Giro di Catalogna 2023, va a Primoz Roglic (Jumbo Visma), che parte ai -250 metri dal traguardo e supera in volata Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep) aggiudicandosi la prima frazione, 164,6 chilometri in circuito attorno Sant Feliu de Guixols e un percorso ricco di asperità.

L’acuto dello sloveno arriva al termine di una tappa che ha visto in fuga cinque corridori: Rune Herregodts (Intermarché-Circus-Wanty), Alessandro De Marchi (Team Jayco-AlUla), Oscar Onley (Team DSM), Pau Miquel (EquipoKernPharma), JetseBol (Burgos-BH). Otteranno un vantaggio massimo di 4 minuti perchè il gruppo lascia fare e si mette a tirare per davvero solo all’inizio della prima salita di giornata, l’Alta de Ganga, a 60 km dall’arrivo. La testa della corsa scollina con 1’20” sul plotone e poi, mentre si procede verso l’Alt de Romanyà, iniziano a lavorare Jumbo-Visma, Israel – Premier Tech, UAE Emirates e Lotto per riprendere la fuga e tirare la volata ai loro uomini di punta. A 30 km dal traguardo il gruppo accorcia il distacco rispetto ai quattro davanti (nel frattempo Miquel ha, infatti, alzato bandiera bianca) ad una quarantina di secondi. Il forcing tra gli inseguitori aumenta e intanto il gruppetto di testa perde un altro pezzo: ai – 10 km dall’arrivo si sfila pure Bol.
Quando mancano 5 km al traguardo si verifica una caduta in mezzo al gruppo che coinvolge Dario Cataldo (Trek-Segafredo), Anthony Delaplace (Team Arkéa-Samsic), Michael Storer ( Groupama-FDJ) e Jose Joaquin Rojas (Movistar Team). Ad avere la peggio è proprio l’italiano, che è costretto al ritiro.
Intanto c’è il ricongiungimento ai -3 dall’arrivo. Ci si prepara al volatone. Ai -250 ecco lo spunto di Roglic che anticipa le velleità di Evenepoel andando a trionfare. Il campione del mondo in carica deve accontentarsi della piazza d’onore. Terzo è Ide Schelling (Bora-Hansgrohe) mente Giulio Ciccone ottiene un buon quinto posto. In classifica generale Roglic ha 4” di vantaggio su Remco e 6” su Schelling.
Domani la seconda frazione della Volta a Catalunya partirà da Matarò per arrivare dopo 166 km ai 2135 metri della stazione sciistica di Vallter dopo aver superato anche il Coll de Coubet (1a categoria).

Vito Sansone

Evenepoel alza il braccio, ma è Roglic a batterlo sul primo traguardo del Giro di Catalogna (Getty Images)

Evenepoel alza il braccio, ma è Roglic a batterlo sul primo traguardo del Giro di Catalogna (Getty Images)

20-03-2023

marzo 20, 2023 by Redazione  
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VOLTA CICLISTA A CATALUNYA

Lo sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma) si è imposto nella prima tappa, circuito di Sant Feliu de Guíxols, percorrendo 164.6 Km in 3h48′17″, alla media di 43.262 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) e l’olandese Ide Schelling (BORA-hansgrohe). Miglior italiano Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), 5°. Roglic è il primo leader della classifica con 4″ su Evenepoel e 6″ su Schelling. Miglior italiano Ciccone, 5° a 10″

19-03-2023

marzo 19, 2023 by Redazione  
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PER SEMPRE ALFREDO

Il tedesco Felix Engelhardt (Team Jayco-AlUla) si è imposto nella corsa italiana, Firenze – Sesto Fiorentino, percorrendo 190.2 Km in 4h31′03″, alla media di 42.103 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Mark Stewart (Bolton Equities Black Spoke) e il danese Anders Foldager (Biesse-Carrera). Miglior italiano Filippo Fiorelli (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), 4°.

CHOLET – PAYS DE LOIRE

Il neozelandese Laurence Pithie (Groupama-FDJ) si è imposto nella corsa francese, circuito di Cholet, percorrendo 205 Km in 4h16′16″, alla media di 42.967 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Anthony Perez (Cofidis) e Lorrenzo Manzin (TotalEnergies). Nessun italiano in gara

GP SLOVENIAN ISTRIA

Il polacco Bartlomiej Proc (Santic-Wibatech) si è imposto nella corsa slovena, circuito di Isola, percorrendo 156.5 Km in 3h54′47″, alla media di 39.994 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Alberto Bruttomesso (Cycling Team Friuli) e lo sloveno Anze Skok (Ljubljana Gusto Santic)

CLÁSSICA DA ARRÁBIDA

Il venezuelano Orluis Aular (Caja Rural-Seguros RGA) si è imposto nella corsa portoghese, Palmela – Sesimbra, percorrendo 182 Km in 4h20′02″, alla media di 41.995 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Alex Jaime (Equipo Kern Pharma) e di 8″ il portoghese Francisco Campos (Fonte Nova – Felgueiras). Unico italiano in gara Giovanni Carboni (Equipo Kern Pharma), 22° a 40″.

INTERNATIONAL TOUR OF RHODES

Il cipriota Andreas Miltiadis (nazionale cipriota) si è imposto nella terza ed ultima tappa, Rodi – Maritsa, percorrendo 150.2 Km in 3h43′32″, alla media di 40.316 Km/h. Ha preceduto allo sprint il portoghese António Morgado (Hagens Berman Axeon) e il norvegese Andre Drege (Team Coop-Repsol). Unico italiano in gara Matteo Bertrand (XSpeed United Continental), 66° a 26′19″. Morgado si impone in classifica con 2″ su Miltiadis e 4″ su Drege. Bertrand 75° a 49′02″

POPOLARISSIMA

L’italiano Davide Persico (Team Colpack Ballan) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Treviso, percorrendo 174.7 Km in 3h50′47″, alla media di 45.419 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Francesco Della Lunga (Team Colpack Ballan) e Giosuè Epis (Zalf Euromobil Fior)

TROFEO ALFREDO BINDA .- COMUNE DI CITTGLIO

L’olandese Shirin van Anrooij (Trek-Segafredo) si è imposta nella corsa italiana, Maccagno con Pino e Veddasca – Cittiglio, percorrendo 139 Km in 3h39′32″, alla media di 37.99 Km/h. Ha preceduto di 23″ le italiane Elisa Balsamo (Trek-Segafredo) e Vittoria Guazzini (FDJ-SUEZ)

TOUR DE NORMANDIE FÉMININ

La belga Shari Bossuyt (CANYON//SRAM Racing) si è imposta nella terza ed ultima tappa, Saint-Pierre-en-Auge – Caen, percorrendo 114 Km in 2h55′21″, alla media di 39.008 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiana Martina Alzini (Cofidis Women Team) e la francese Roxane Fournier (St Michel-Mavic-Auber 93). Miglior italiana Martina Alzini (Cofidis Women Team), 15° a 8″. La francese Cédrine Kerbaol (Ceratizit-WNT Pro Cycling) si impone in classifica con 1″ sulla connazionale Gladys Verhulst (FDJ-SUEZ) e 6″ sulla Alzini

PER SEMPRE ALFREDO, VINCE ENGELHARDT IN VOLATA

marzo 19, 2023 by Redazione  
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Felix Engelhardt vince la classica in ricordo di Alfredo Martini. Battuti in volata Stewart e Foldager

Giornata piovigginosa sulle colline fiorentine care ad Alfredo Martini, alla cui gloriosa memoria questa corsa è intitolata.
La fuga del giorno evade intorno al chilometro numero 20, ed è composta da Michael Belleri (Biesse-Carrera), Marcel Camprubí (Q36), Giacomo Garavaglia (Work Service), Mattia Piccini (Gallina Ecotek Lucchini), Stefano Leali (General Store), Anthoni Silenzi (MG.K vis) e Aaron Van Der Beken (Bingoal Wb). I battistrada raggiungono un vantaggio massimo di 3 minuti e 30 secondi sul resto del gruppo, che lascia fare ma senza esagerare. Col passare dei chilometri sia il gruppetto di testa che il plotone alzano il ritmo: il primo effetto è lo sfilacciarsi uno ad uno di elementi dalla testa della corsa, con Van Der Breken ultimo a resistere al ritorno del gruppo, divenuto però inesorabile.
Si torna dunque a ranghi compatti quando al traguardo mancano circa 60 km: approfittando della situazione ci provano subito in contropiede Georg Steinhauser (EF Education Easypost) e Alexis Guerin (Bingoaol), i quali riescono a mettere fra loro e il plotone circa 30 secondi. Entrati nel circuito finale da percorrere due volte con l’ascesa al GPM di Collina i secondi diventano 60, e solo allora la Ineos Grenadiers inizia a gestire le operazioni di ricorsa che si concludono ai piedi della seconda e ultima ascesa, quando al traguardo di km ne mancano ormai solo 13.
Sul GPM ci provano in diversi, ma l’unico in grado di fare la differenza proprio in vista dello scollinamento è Walter Calzoni (Q36.5 Pro Cycling), mettendo una manciata di secondi fra lui e il resto della corsa. Purtroppo però la fortuna non lo assiste nella tortuosa picchiata verso Sesto Fiorentino, e complice anche la strada umida finisce a terra dovendo salutare i sogni di gloria odierna. Stessa sorte pochi km più tardi capita a Brandon Rivera (Ineos Grenadiers), il primo a provare il contrattacco alle spalle del giovane lombardo della compagine nell’orbita di Vincenzo Nibali, ma anche lui finisce a sua volta a terra in discesa una volta ritrovatosi al comando della corsa.
Si arriva quindi alla volata a ranghi compatti sul traguardo di Sesto: il più veloce di tutti è Felix Engelhardt (Team Jayco-AlUla). Chiudono il podio Mark Stewart (Bolton Equities Spoke Pro Cycling) e l’azzurro Anders Foldager (Biesse Carrera).

Lorenzo Alessandri

Felix Engelhardt felice per la vittoria nella corsa intitolata ad Alfredo Martini (foto Team Jayco-AlUla)

Felix Engelhardt felice per la vittoria nella corsa intitolata ad Alfredo Martini (foto Team Jayco-AlUla)

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