AL GRAN PIEMONTE SI PARLA SPAGNOLO, VITTORIA DI IVAN GARCIA CORTINA!
Il finale che non ti aspetti al Gran Piemonte 2022 con un gruppetto a giocarsi la vittoria dopo aver tagliato fuori dai giochi, sull’unica salita del percorso, i velocisti puri. Ad vincere è Ivan Garcia Cortina (Movistar Team) su Matej Mohoric (Bahrain Victorious) e Alexis Vuillermoz (Total Enegie).
Da Omegna a Beinasco per 198 Km il Gran Piemonte 2022 non offre particolari difficoltà altimetriche se non la salita del Pilonetto di 3,3 Km pendenza media del 7,7 % posta a circa 50 Km dall’arrivo. In leggera salita anche la partenza motivo per cui è subito fuga, ad avvantaggiarsi infatti abbiamo Matteo Jorgenson (Movistar), Kamil Małecki (Lotto Soudal), Andrea Pietrobon (Eolo-Kometa) e Marco Tizza (Bingoal Pauwels Sauces WB). Gli attaccanti arrivano a guadagnare ben 5’:22” loro vantaggio massino che fa scattare l’allarme in gruppo, in testa al plotone infatti prende subito l’iniziativa la Jumbo-Visma. Grazie anche all’auto della Quick-Step Alpha Vinyl il vantaggio della fuga rientra a 3’:15” per poi scendere a poco più di 2’ in vista della salita del Pilonetto. In questa fase di corsa c’è un ulteriore allungo del gruppo con altre squadre a tirare in testa come la Alpecin – Deceuninck ed EF Education – EasyPost, il ritmo alto fa si che il gruppo inseguitore si spezzi in più tronconi ed a farne le spese, un po’ a sorpresa, sono proprio i velocisti più puri, coloro che avrebbero voluto giocarsi la vittoria in volata. Cambia quindi lo scenario della corsa, in testa restano al comando Jorgenson e Malecki mentre Tizza e Pietrobon sono riassorbit dal gruppo dal quale si sganciano Giulio Ciccone (TFS), Thomas Gloag (TJV), Marc Hirschi (UAD), Neilson Powless (EFE) e Ben Zwiehoff (BOH), l’azione dei cinque continua fino al falsopiano del Col d’Arsete, poi giù in discesa verso Cambiano. La coppia di testa dallo scollinamento conserva circa 1’ su un gruppo di una quartina di unità tirato dalla Intermarché Wanty Gobert e dalla Israel Premier Tech, la fuga viene ripresa a poco più di 30 Km dal traguardo. I velocisti più attesi come Olav Kooij (Jumbo Visma) Elia Viviani (INEOS Grenadiers) e Kaden Groves (Team BikeExchange) sono ormai tagliati fuori dai giochi. Il gruppo dei 40 hanno infatti un vantaggio di 1’:30” sugli immediati inseguitori, lodevole lo sforzo della Ineos per riportare sotto Elia Viviani, con anche l’aiuto dei Cofidis per Simone Consonni ma davanti il gruppo va di comune accordo. A 25 chilometri dalla conclusione il distacco scende così a 45 secondi, mentre davanti arrivano anche uomini Bora – hansgrohe, EF Education – EasyPost e Movistar a tirare. Grazie anche al supporto della Bahrain – Victorious, il gruppo di testa rilancia ulteriormente la sua azione, portandosi a più di un minuto di vantaggio sul gruppetto dei velocisti, che a cinque chilometri dall’arrivo alza definitivamente bandiera bianca. La corsa è ormai avanti, il primo tentativo di attacco è lanciato da Pieter Serry (Quick-Step Alpha Vinyl) stoppato subito dalla Intermarché – Wanty – Gobert con Jan Bakelants. Si arriva così all’ultimo chilometro e nell’ultima curva ci entra deciso Neilson Powless (EF Education – EasyPost) per tenere alto il ritmo in favore di Alberto Bettiol, ma da dietro è Matej Mohoric a rifarsi sotto, affiancare Bettiol, e proseguire diritto, lo sloveno però deve arrendersi sul rettilineo d’arrivo ad una strepitosa rimonta di Ivan Garcia Cortina (Movistra Team) nettamente il più veloce di tutti, lo spagnolo vince così un appassionante Gran Piemonte su Matej Mohoric (Bahrain Victorious) e Alexis Vuillermoz (Total Enegie), quarto posto per Edoardo Zambanini (Bahrain Victorious), quinto Bettiol. Il gruppo dei velocisti ha chiuso ad oltre un minuto, regolato da Magnus Cort (EF Education Easy-Post).
Antonio Scarfone

La vittoria di Ivan Garcia Cortina al Gran Piemonte (Photo: Tim de Waele/Getty Images)
05-10-2022
ottobre 6, 2022 by Redazione
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TOUR DE TAIWAN
L’olandese Raymond Kreder (Team UKYO SAGAMIHARA) si è imposto nella quarta tappa, circuito di Kaohsiung City, percorrendo 158.4 Km in 3h37′32″, alla media di 43.709 Km/h. Ha preceduto allo sprint il malesiano Mohd Harrif Saleh (Terengganu Polygon Cycling Team) e lo statunitense Luke Lamperti (Trinity Racing). Nessun italiano in gara. L’australiano Benjamin Dyball (Team UKYO SAGAMIHARA) è ancora leader della classifica con 35″ sul britannico Sam Culverwell (Trinity Racing) e 46″ sullo spagnolo Marcos García (KINAN Racing Team)
GRAND PRIX CHANTAL BIYA (Camerun)
Il marocchino Youssef Bdadou (nazionale marocchina) si è imposto nella seconda tappa, Yaoundé – Ngomedzap, percorrendo 86.9 Km in 2h28′39″, alla media di 40.04 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’algerino Azzedine Lagab (nazionale algerina) e l’olandese Jarri Stravers (Global Cycling Team). Nessun italiano in gara. L’algerino Islam Mansouri (nazionale algerina) è ancora leader della classifica con 34″ su Lagab e sul francese Damien Lapouges (Team France Défense)
04-10-2022
ottobre 5, 2022 by Redazione
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TRE VALLI VARESINE
Lo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) si è imposto nella corsa italiana, Busto Arsizio – Varese, percorrendo 196.3 Km in 4h36′59″, alla media di 42.522 Km/h. Ha preceduto allo sprint il colombiano Sergio Higuita (BORA-hansgrohe) e lo spagnolo Alejandro Valverde (Movistar Team). Miglior italiano Domenico Pozzovivo (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux), 8°.
TRE VALLI VARESINE WOMEN’S RACE
L’italiana Elisa Longo Borghini (Trek-Segafredo) si è imposta nella corsa italiana, Busto Arsizio – Varese, percorrendo 88.9 Km in 2h18′04″, alla media di 38.634 Km/h. Ha preceduto di 26″ la statunitense Veronica Ewers (EF Education-TIBCO-SVB) e di 34″ la spagnola Ane Santesteban (Team BikeExchange-Jayco)
BINCHE – CHIMAY – BINCHE / MÉMORIAL FRANK VANDENBROUCKE
Il francese Christophe Laporte (Jumbo-Visma) si è imposto nella corsa belga, circuito di Binche, percorrendo 205.9 Km in 4h26′16″, alla media di 44.752 Km/h. Ha preceduto di 3″ il norvegese Rasmus Tiller (Uno-X Pro Cycling Team) e di 8″ il francese Hugo Page (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux). Miglior italiano Oliviero Troia (UAE Team Emirates), 28° a 16″
BINCHE – CHIMAY – BINCHE POUR DAMES
L’olandese Lorena Wiebes (Team DSM) si è imposta nella corsa belga, Chimay – Binche, percorrendo 117.2 Km in 2h53′59″, alla media di 40.418 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Marjolein van ‘t Geloof (Le Col Wahoo) e il finlandese Anniina Ahtosalo (Uno-X Pro Cycling Team). Miglior italiana Francesca Barale (Team DSM), 18° a 7″
TOUR DE TAIWAN
Lo statunitense Luke Lamperti (Trinity Racing) si è imposto nella terza tappa, HSR Hsinchu Station – Shigang, percorrendo 156.5 Km in 3h55′36″, alla media di 39.856 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Stefan Bennett (EuroCyclingTrips Pro Cycling) e l’olandese Raymond Kreder (Team UKYO SAGAMIHARA). Nessun italiano in gara. L’australiano Benjamin Dyball (Team UKYO SAGAMIHARA) è ancora leader della classifica con 35″ sul britannico Sam Culverwell (Trinity Racing) e 46″ sullo spagnolo Marcos García (KINAN Racing Team)
GRAND PRIX CHANTAL BIYA (Camerun)
giorno di riposo
POGI POWER! LO SLOVENO VINCE UNA TRE VALLI VARESINE GRANDI FIRME IN ATTESA DEL LOMBARDIA
Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) vince da favorito la Tre Valli Varesine regolando sul traguardo di Varese un gruppo di una ventina di unità. Al secondo posto si piazza Sergio Higuita (Team BORA Hansgrohe) mentre Alejandro Valverde (Team Movistar) giunge terzo. Il ciclista sloveno, dopo il secondo posto al Giro dell’Emilia, sarà l’uomo da battere sabato nel Giro di Lombardia.
La Tre Valli Varesine, terzo ed ultimo atto del Trittico Lombardo 2022, conferma per larghi tratti il percorso dello scorso anno che strizza l’occhio a scalatori e uomini da GT. Non per niente alla partenza sono presenti tra gli altri ciclisti del calibro di Alejandro Valverde (Team Movistar), Vincenzo Nibali (Team Astana Qazaqstan), Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) ed Adam Yates (Team INEOS), che oltre ad avere ambizioni di successo rifiniranno la preparazione per sabato 8 Ottobre, quando il Giro di Lombardia metterà la parola fine alla stagione e, nei casi di Nibali e di Valverde, alla carriera. Presente anche Alessandro De Marchi (Team Israel Premier Tech), vincitore dello scorso anno che difficilmente potrà confermarsi. Si parte da Busto Arsizio e si arriva a Varese dopo quasi 197 km, in un percorso costellato di strappi e controstrappi, in cui spiccano le salitelle del Montello e di Bobbiate. Da Busto Arsizio non partiva Pavel Sivakov (Team INEOS). Dopo una serie di attacchi e contrattacchi nei primi 20 km di corsa, in testa riusciva a formarsi un drappello di dieci fuggitivi: Daryl Impey (Team Israel-PremierTech), Quinten Hermans (Team Intermarché-Wanty-Gobert), Mathias Vacek (Team Trek-Segafredo), Mark Christian (Team EOLO-Kometa), Mattéo Vercher (Team TotalEnergies), Samuele Zoccarato (Team Bardiani CSF), Johan Meens (Team Bingoal Pauwels Sauces WB), Joel Nicolau (Team Caja Rural-Seguros RGA), Mattia Bais (Team Drone Hopper-Androni Giocattoli), Hector Carretero (Team Equipo Kern Pharma). Dopo 25 km il vantaggio dei fuggitivi sul gruppo era di 2 minuti e 25 secondi. All’entrata del primo circuito di Varese, da percorrere otto volte, il vantaggio della fuga nei confronti del gruppo sfiorava i 3 minuti. Era il Team Movistar a farsi vedere nelle prime posizioni del gruppo, segno che sia Mas che Valverde avevano intenzione di fare la corsa. Nicolau era il primo fuggitivo a rialzarsi, seguito successivamente da Impey. Il sudafricano in particolare era vittima di un problema meccanico. Oltre al Team Movistar, anche l’UAE Team Emirates si portava nelle prime posizioni del gruppo ed il vantaggio della fuga diminuiva progressivamente. A 75 km dal termine il ritardo del gruppo sulla fuga era di poco più di un minuto. Hermans dava maggiore vigore all’azione, scremando il drappello di testa. A 60 km dall’arrivo restavano in testa Vacek, Hermans, Bais e Vercher. Il gruppo inseguiva a 1 minuto e 30 secondi di ritardo. A 55 km dall’arrivo Marco Brenner (Team DSM) scattava nel gruppo principale mettendosi all’inseguimento del quartetto di testa. Iniziavano i due giri conclusivi, che rispetto agli otto centrali della corsa, prevedevano anche le salite di Morosolo e di Casciago. Brenner raggiungeva la testa della corsa a poco più di 49 km dalla conclusione. A 47 km dall’arrivo il gruppo tornava compatto ed il primo ciclista a provare un nuovo scatto era Jay Vine (Team Alpecin Deceuninck), ma l’UAE Team Emirates non lasciava troppo spazio all’australiano, con Rafal Majka attentissimo a guidare il gruppo. Anche Vincenzo Nibali (Team Astana Qazaqstan) era sempre nelle prime posizioni. Il gruppo, a 32 km dal termine, era forte di un a settantina di ciclisti. Tim Wellens (Team Lotto Soudal) allungava a 29 km dall’arrivo, ma anche il belga doveva arrendersi al forcing del’UAE Team Emirates. A poco meno di 24 km dal termine scattava Daniel Martinez (Team INEOS) ma alla sua ruota si incollava Davide Formolo (UAE Team Emirates). Il gruppo era ancora compatto a 15 km dall’arrivo. Nelle prime posizioni si facevano vivi alcuni uomini del Team AG2R Citroen. A 13 km dall’arrivo Diego Ulissi (UAE Team Emirates) si metteva davanti a tirare con alle spalle un attento Pogacar. L’azione del toscano scremava il gruppo di testa che affrontava gli ultimi 10 km forte di una ventina di unità. Thomas Gloag (Team Jumbo Visma) accelerava subito dopo, riuscendo ad accumulare un vantaggio massimo di 10 secondi sui diretti avversari. Era Enric Mas (Team Movistar) il primo a riportarsi sul britannico, quando mancavano 7 km e mezzo alla conclusione. Era ancora l’UAE Team Emirate a farsi carico dell’inseguimento ed annullare il tentativo della coppia di testa a poco più di 6 km dall’arrivo. Iniziava così l’ultima salita di Casbeno che terminava ad 1 km dalla linea d’arrivo. Era Nibali ad accelerare, ma questa volta era il Team Movistar a fare buona guardia. Nella volata di una ventina di ciclisti Tadej Pogacar vinceva davanti a Sergio Higuita (Team BORA Hansgrohe) ed Alejandro Valverde. Chiudevano la top five Pierre Latour (Team TotalEnergies) in quarta posizione e Benoit Cosnefroy (Team AG2R Citroen) in quinta situazione. Nella top ten l’unico italiano era Domenico Pozzovivo (Team Intermarchè Wanty Gobert) che si classificava in ottava posizione. Pogacar, dopo il secondo posto al Giro dell’Emilia e la vittoria oggi nella Tre Valli Varesine, approccia nel migliore dei modi il Giro di Lombardia di sabato che lo vede tra i grandi favoriti.
Giuseppe Scarfone

La vittoria di Pogacar alla Tre Valli Varesine (Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) wins 2022 Tre Valli Varesine (foto Dario Belingheri/Getty Images)
03-10-2022
ottobre 4, 2022 by Redazione
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COPPA BERNOCCHI – GP BPM
L’italiano Davide Ballerini (Quick-Step Alpha Vinyl Team) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Legnano, percorrendo 190.7 Km in 4h18′01″, alla media di 44.346 Km/h. Ha preceduto allo sprint il neozelandese Corbin Strong (Israel-Premier Tech) e l’italiano Stefano Oldani (Alpecin-Deceuninck)
SPARKASSEN MÜNSTERLAND GIRO
L’olandese Olav Kooij (Jumbo-Visma) si è imposto nella corsa tedesca, Telgte – Münster, percorrendo 205.9 Km in 4h36′35″, alla media di 44.666 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) e il tedesco Max Walscheid (Cofidis). Miglior italiano Giacomo Nizzolo (Israel-Premier Tech), 20°.
TOUR OF IRAN (AZARBAIJAN)
Il belga Andreas Goeman (Tarteletto-Isorex) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, circuito di Tabriz, percorrendo 89 Km in 2h00′10″, alla media di 44.438 Km/h. Ha preceduto allo sprint il malesiano Muhammad Nur Aiman Mohd Zariff (Terengganu Polygon Cycling Team) e l’iraniano Ali Labib Shotorban (Azad University Team). Nessun italiano in gara. Il belga Gianni Marchand (Tarteletto-Isorex) si impone in classifica con 1″ sull’iraniano Saeid Safarzadeh (Arvich Shargh Omidnia) e 15″ sull’eritreo Dawit Yemane (Bike Aid)
TOUR DE TAIWAN
L’australiano Benjamin Dyball (Team UKYO SAGAMIHARA) si è imposto nella seconda tappa, Taoyuan City Hall – Jiaobanshan Park, percorrendo 120.6 Km in 2h59′56″, alla media di 40.212 Km/h. Ha preceduto di 40″ il britannico Sam Culverwell (Trinity Racing) e lo spagnolo Marcos García (KINAN Racing Team). Nessun italiano in gara. Dyball è il nuovo leader della classifica con 35″ su Culverwell e 46″ su García
GRAND PRIX CHANTAL BIYA (Camerun)
L’algerino Islam Mansouri (nazionale algerina) si è imposto nella prima tappa, circuito di Garoua, percorrendo 99.2 Km in 2h28′39″, alla media di 40.04 Km/h. Ha preceduto di 34″ il francese Damien Lapouges (Team France Défense) e l’olandese Tom Wijfje (Global Cycling Team). Nessun italiano in gara. Mansouri è il primo leader della classifica con 34″ su Lapouges e Wijfje
KOOIJ BATTE I GRANDI DELLE RUOTE VELOCI A MÜNSTER
Olav Kooij ha vinto in volata la Sparkassen Münsterland Giro battendo in volata Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) e Max Walscheid (Cofidis) al termine di una corsa che presentava tutti i migliori velocisti al mondo alla partenza.
La diciassettesima edizione della Sparkassen Münsterland Giro, classica di fine stagione tedesca adatta agli sprinter, presentava un percorso di 206 chilometri quasi interamente piatto con partenza da Telgte e arriva a Münster con un circuito finale cittadino di quattromila quattrocento metri da ripetere quattro volte.
I favoriti della vigilia erano Fabio Jakobsen (Quick-Step Alpha Vinyl Team), Sam Bennett e Jordi Meeus (BORA – hansgrohe), Giacomo Nizzolo (Israel – Premier Tech), Olav Kooij (Jumbo-Visma), Dylan Groenewegen (Team BikeExchange – Jayco), Pascal Ackermann (UAE Team Emirates), Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) e Max Kanter (Selezione nazionale tedesca).
I componenti che andavano a far parte della fuga di giornata erano Julian Borresch (Saris Rouvy Sauerland Team), Jannis Peter (Selezione nazionale tedesca), Ole Theiler (Team Lotto – Kern Haus), Jesse De Rooij e Bike Aid (Sebastian Niehues). Il vantaggio dei fuggitivi raggiungeva un margine massimo di quattro minuti, che scendeva velocemente nel circuito centrale leggermente vallonato a metà del percorso. Knolle e Theiler riuscivano ad avvantaggiarsi dal resto della fuga per qualche chilometro, mentre si ritornava su un percorso lineare era Peter a staccarsi, mentre il gruppo tirato da Quick-Step Alpha Vinyl Team, Alpecin-Deceuninck, BORA – hansgrohe e Team BikeExchange – Jayco collaboravano con convinzione per rientrare sui fuggitivi ai -25. Ai -22 Tim Van Dijke (Jumbo-Visma) restava coinvolto in una caduta, come lo stesso Ackermann che rimaneva coinvolto in un’altra caduta nel penultimo giro.
Dopo il ricompattamento del gruppo si sviluppava un finale dove alcuni atleti provavano senza successo un attacco in solitaria, con Frederik Frison (Lotto Soudal) ultimo di questi avventurieri attaccando nel giro conclusivo, venendo raggiunto negli ultimi 1500 metri, il Team DSM prendeva le redini della corsa nell’ultimo chilometro con la volata lanciata negli ultimi 250 metri da Meeus per il suo capitano Bennett, rimasto però un po’ troppo nascosto, mentre Kooij era abile a lanciare lo sprint al momento giusto guadagnando subito metri preziosi che nessuno era in grado di chiudere, andando così a conquistare il successo, mentre alle sue spalle Philipsen beffava all’ultimo Max Walscheid (Cofidis) per il secondo posto. I principali favoriti Bennett, Jakobsen e Groenewegen si dovevano accontentare rispettivamente del quinto, sesto e settimo posto.
Carlo Toniatti.

Olav Kooij trionfa a Münster (Foto: Sprint Cycling Agency)
DAVIDE BALLERINI VINCE LA COPPA BERNOCCHI 2022. SUA LA VOLATA VINCENTE SUL TRAGUARDO DI LEGNANO
Dopo l’one man show di Remco Evenepoel dello scorso anno, è un suo compagno di squadra a vincere la Coppa Bernocchi 2022: Davide Ballerini premia l’ottimo lavoro del Team Quick Step Alpha Vinyl che tiene cucita la corsa dopo l’ultimo scollinamento sul Piccolo Stelvio ed i precedenti attacchi degli attivissimi Honorè, Alaphilippe e Van Wilder. Il canturino regola in volata Corbin Strong (Team Israel Premier Tech) e Stefano Oldani (Team Alpecin Deceuninck).
La Coppa Bernocchi, secondo atto del Trittico Lombardo, va di scena oggi . Il percorso si adatta a ciclisti completi, che fanno della resistenza e dello spunto veloce i pregi migliori. Basti pensare che nelle ultime cinque edizioni hanno vinto Remco Evenepoel, lo scorso anno, con una progressione delle sue non ha dato scampo agli avversari, mentre nelle precedenti quattro volate più o meno numerose hanno premiato Phil Bauhaus, Giacomo Nizzolo e due volte Sonny Colbrelli. La partenza e l’arrivo sono a Legnano e la parte centrale del percorso è la più difficile con le sette ascese del Piccolo Stelvio, lungo 1 km e mezzo ad oltre il 6% di pendenza media. Gli ultimi 35 km sono complessivamente pianeggianti, a parte il muro di Ceppine, mezzo km a quasi il 10% di pendenza media. Delle 23 squadre alla partenza, ben 15 saranno WT e non mancheranno ciclisti di grande livello. Da legnano non partivano Tim Wellens (Team Lotto Soudal) e Lawson Craddock (Team BikeExchange Jayco). La fuga di giornata partiva dopo pochi km grazie all’azione di Jon Barrenetxea (Team Caja Rural – Seguros RGA), Francisco Muñoz (Team EOLO-Kometa), Alan Jousseaume (Team TotalEnergies) e Giulio Masotto (Team Corratec). Dopo 20 km il vantaggio della fuga sgiorava i 6 minuti sul gruppo inseguitore. La fuga entrava del circuito centrale da percorrere sette volte ed iniziavano la prima scalata del Piccolo Stelvio con oltre 7 minuti di vantaggio sul gruppo. Tra le squadre più attive ad organizzare l’inseguimento si segnalavano il Team Bardiani CSF, il Team BikeExchange Jayco ed il team Quick Step Alpha Vinyl. Al termine del secondo dei sette scollinamenti sul Piccolo Stelvio, il ritardo dei fuggitivi era sceso a 6 minuti e 10 secondi. Masotto si sfilava dalla testa della corsa intorno al km 90. A circa 80 km dall’arrivo un’improvvisa accelerazione del gruppo con Team Groupama FDJ, Team Movistar e Team Quick Step Alpha Vinyl molto attive, faceva calare ulteriormente il vantaggio dei fuggitivi. All’inizio della terzultima ascesa del Piccolo Stelvio, i tre fuggitivi avevano 2 minuti e 30 secondi di vantaggio sul gruppo. Era la Quick Step Alpha Vinyl che lanciava un attacco congiunto con Julian Alaphilippe, Mikkel Honorè ed Ilan Van Wilder. Nel gruppo degli immediati inseguitori erano presenti anche Miguel Angel Lopez (Team Astana Qazaqstan), Ion Izagirre (Team Cofidis) e Romain Gregoire (Team Groupama FDJ). Barrenetxea e Jousseaume venivano raggiunti a 48 km dall’arrivo da Alaphilippe, Einer Rubio (Team Movistar) e Marc Hirschi (UAE Team Emirates), mentre Muñoz si era staccato in precedenza. Tra scatti, controscatti e rimescolamenti, a 30 km dall’arrivo la testa della corsa era formata da nove ciclisti: Alaphilippe, Van Wilder, Honorè, Izagirre, Gregoire, Rubio, Hirschi, Ulissi e Jousseaume, ma il gruppo principale non demordeva e sotto l’azione del Team Alpecin Deceuninck riprendeva il drappello dei nove ciclisti a 24 km dall’arrivo. Nonostante un nuovo tentativo di attacco da parte di Johnathan Narvaez (Team Movistar), Stefano Oldani (Team Alpecin Deceuninck), Corbin Strong (Team Israel Premier Tech), Alessandro Covi (UAE Team Emirates) ed i sempre presenti Hirschi e Alaphilippe, il gruppo annullava questo ennesimo tentativo di ribaltare la corsa a 9 km dall’arrivo. Erano Team Quick Step e Team Intermarchè Wanty Gobert che mantenevano il ritmo elevato per evitare nuovi attacchi. Si prospettava ormai una volata di gruppo, nel quale erano presenti una settantina di ciclisti. Era Davide Ballerini (Team Quick Step Alpha Vinyl) ad avere la meglio su Strond ed Oldani mentre chiudevano la top five Trentin in quarta posizione ed Ivan Garcia Cortina (Team Movistar) in quinta posizione. Ballerini ottiene la seconda vittoria stagionale dopo aver già vinto la quarta tappa del Tour de Wallonie lo scorso 26 Luglio. Per quanto riguarda il calendario italiano, domani si conclude il Trittico Lombardo con la Tre Valli Varesine, mentre il Giro di Lombardia sarà anticipato dal Gran Piemonte in programma giovedì 6 Ottobre.
Antonio Scarfone

Davide Ballerini vince la Coppa Bernocchi 2022 (foto:Davide Ballerini wins Coppa Bernocchi 2022 (Getty Images Sport)
02-10-2022
ottobre 3, 2022 by Redazione
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CRO RACE (Croazia)
L’italiano Elia Viviani (INEOS Grenadiers) si è imposto nella sesta ed ultima tappa, Sveta Nedelja – Zagabria, percorrendo 158 Km in 3h15′51″, alla media di 48.404 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo sloveno Matej Mohoric (Bahrain Victorious) e l’italiano Vincenzo Albanese (EOLO-Kometa Cycling Team). Mohoric si impone in classifica con 1″ sul danese Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) e 11″ sul britannico Oscar Onley (Team DSM). Miglior italiano Albanese, 4° a 21″
FAMENNE ARDENNE CLASSIC
Il francese Axel Zingle (Cofidis) si è imposto nella corsa belga, circuito di Marche-en-Famenne, percorrendo 188 Km in 4h45′23″, alla media di 43.499 Km/h. Ha preceduto allo sprint i belgi Amaury Capiot (Team Arkéa-Samsic) e Oliver Naesen (AG2R Citroën Team). Due italiani in gara: Daniel Oss (TotalEnergies) 43° a 34″, Giacomo Nizzolo (Israel-Premier Tech) non ha terminato la corsa
TOUR DE VENDÉE
Il francese Bryan Coquard (Cofidis) si è imposto nella corsa francese, circuito di La Roche-sur-Yon, percorrendo 206.9 Km in 4h26′14″, alla media di 42.369 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Arnaud Démare (Groupama-FDJ) e l’italiano Luca Mozzato (B&B Hotels-KTM). In gara anche l’italiano Andrea Peron (Team Novo Nordisk), 21° a 9″
TOUR OF IRAN (AZARBAIJAN)
L’iraniano Saeid Safarzadeh (Arvich Shargh Omidnia) si è imposto nella quarta tappa, Srein – Tabriz, percorrendo 197.9 Km in 5h00′43″, alla media di 39.486 Km/h. Ha preceduto di 15″ l’ucraino Anatolii Budiak (Terengganu Polygon Cycling Team) e di 29″ il belga Gianni Marchand (Tarteletto-Isorex). Nessun italiano in gara. Marchand è ancora leader della classifica con 1″ su Safarzadeh e 19″ sull’eritreo Dawit Yemane (Bike Aid)
OITA URBAN CLASSIC
Il giapponese Ryuki Uga (Team UKYO SAGAMIHARA) si è imposto nella corsa giapponese, circuito di Oita, percorrendo 150.8 Km in 3h29′50″, alla media di 43.12 Km/h. Ha preceduto di 3″ il connazionale Takayuki Abe (Utsunomiya Blitzen) e di 8″ il connazionale Itsuki Koide (KINAN Racing Team). Nessun italiano in gara
TOUR DE TAIWAN
Il giapponese Hayato Okamoto (Aisan Racing Team) si è imposto nella prima tappa, circuito della Taipei City Hall, percorrendo 83.2 Km in 1h44′46″, alla media di 47.649 Km/h. Ha preceduto allo sprint il malesiano Mohd Harrif Saleh (Terengganu Polygon CT) e il filippino Marcelo Felipe (7 Eleven Cliqq-Air21 by Roadbike Philippines). Nessun italiano in gara. Okamoto è il primo leader della classifica con 2″ sul britannico Sam Culverwell (Trinity Racing) e il taiwanese Chun Kai Feng (Bahrain – Victorious)
RONDE DE L’ISARD (Under 23)
Il francese Lenny Martinez (Groupama-FDJ Conti) si è imposto nella sesta ed ultima tappa, Laroque-d’Olmes – Saint-Girons, percorrendo 153.6 Km in 3h57′52″, alla media di 38.744 Km/h. Ha preceduto di 2″ il francese Mathys Rondel (V.C.Pays de Loudéac) e di 28″ l’unico italiano in gara, Lorenzo Germani (Groupama-FDJ Conti). Il norvegese Johannes Staune-Mittet (Jumbo-Visma Development Team) si impone in classifica con 1′46″ sul neozelandese Reuben Thompson (Groupama-FDJ Conti) e 4′14″ sul francese Enzo Paleni (Groupama-FDJ Conti). Germani 19° a 24′19″
PICCOLO GIRO DI LOMBARDIA (Under 23)
Il belga Alec Segaert (Lotto Soudal U23) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Oggiono, percorrendo 170.6 Km in 4h00′22″, alla media di 42.585 Km/h. Ha preceduto allo sprint il kazako Yevgeniy Fedorov (Astana Qazaqstan Development Team) e il francese Jordan Labrosse (AG2R Citroën U23 Team). Miglior italiano Francesco Busatto (General Store-Essegibi-F.Ili Curia), 5° a 54″
01-10-2022
ottobre 2, 2022 by Redazione
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GIRO DELL’EMILIA
Lo spagnolo Enric Mas (Movistar Team) si è imposto nella corsa italiana, Carpi – San Luca, percorrendo 89.7 Km in 2h11′53″, alla media di 40.809 Km/h. Ha preceduto di 11″ lo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) e di 14″ l’italiano Domenico Pozzovivo (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux)
GIRO DELL’EMILIA INTERNAZIONALE DONNE ELITE
L’italiana Elisa Longo Borghini (Trek-Segafredo) si è imposta nella corsa italiana, Carpi – San Luca, percorrendo 198.7 Km in 4h55′31″, alla media di 40.343 Km/h. Ha preceduto di 3″ la statunitense Veronica Ewers (EF Education-TIBCO-SVB) e di 8″ l’italiana Sofia Bertizzolo (UAE Team ADQ)
CRO RACE (Croazia)
Il danese Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) si è imposto nella quinta tappa, Abbazia – Albona, percorrendo 154 Km in 5h04′31″, alla media di 40.873 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Oscar Onley (Team DSM) e di 2″ lo sloveno Matej Mohoric (Bahrain Victorious). Miglior italiano Vincenzo Albanese (EOLO-Kometa Cycling Team), 4° a 3″. Vingegaard è il nuovo leader della classifica con 8″ su Mohoric e Onley. Miglior italiano Albanese, 4° a 24″
TOUR OF IRAN (AZARBAIJAN)
Il belga Lennert Teugels (Tarteletto-Isorex) si è imposto nella terza tappa, Jolfa – Kaleybar, percorrendo 186.2 Km in 5h30′43″, alla media di 33.781 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’iraniano Saeid Safarzadeh (Arvich Shargh Omidnia) e di 11″ l’irlandese Jesse Ewart (Bike Aid). Nessun italiano in gara. Il belga Gianni Marchand (Tarteletto-Isorex) è ancora leader della classifica con 4″ sull’eritreo Dawit Yemane (Bike Aid) e 13″ sul thailandese Peerapol Chawchiangkwang (Thailand Continental Cycling Team).
RONDE DE L’ISARD (Under 23)
L’irlandese Archie Ryan (Jumbo-Visma Development Team) si è imposto nella quinta tappa, Carbonne – Goulier Neige, percorrendo 131 Km in 3h49′06″, alla media di 34.308 Km/h. Ha preceduto di 15″ il norvegese Johannes Staune-Mittet (Jumbo-Visma Development Team) e di 17″ lo spagnolo Fernando Tercero (EOLO-KOMETA U23). Unico italiano in gara Lorenzo Germani (Groupama-FDJ Conti), 28° a 11′13″. Staune-Mittet è ancora leader della classifica con 1′33 sul neozelandese Reuben Thompson (Groupama-FDJ Conti) e 3′54″ sul francese Enzo Paleni (Groupama-FDJ Conti). Germani 23° a 27′15″
ENRIC MAS VOLA SUL SAN LUCA. E’ SUO IL GIRO DELL’EMILIA 2022
Il Giro dell’Emilia, una delle semiclassiche più attese del calendario italiano, vede la vittoria di Enric Mas (Team Movistar) che sfrutta la condizione della Vuelta e un gregario di lusso come Alejandro Valverde. Lo spagnolo allunga sull’ultima delle cinque ascese verso il San Luca vincendo meritatamente davanti a Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) e Domeico Pozzovivo (Team Intermarchè Wanty Gobert).
Il Giro dell’Emilia 2022, conservando lo stesso finale delle scorse edizioni, con le cinque ascese finali del San Luca, parte quest’anno da Carpi e vede una parte centrale del percorso abbastanza movimentata con le salite di Ca’ Bortolani e di Medelana, sulle quali la fuga di giornata può sperare anche nel colpaccio, purchè ben assortita. L’assenza di Primoz Roglic, vincitore di due delle ultime tre edizioni (2019 e 2021), non influisce sulla qualità dei ciclisti che si daranno battaglia visto che ai nastri di partenza troviamo nomi del calibro di Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), Alejandro Valverde (Team Movistar), Julian Alaphilippe (Team Quick Step Alpha Vinyl), Adam Yates e Daniel Martinez (Team INEOS), Simon Yates (Team BikeExchange Jayco), Michael Woods e Dylan Teuns (Team Israel Premier Tech), David Gaudu (Team Groupama FDJ), Miguel Angel Lopez (Team Astana Kazaqstan), Rigoberto Uran (Team EF Education EasyPost). Tra i ciclisti italiani, quelli più adatti al percorso sembrano essere Giulio Ciccone (Team Trek Segafredo), Diego Ulissi e Davide Formolo (UAE Team Emirates), Domenico Pozzovivo (Team Intermarchè Wanty Gobert), Simone Velasco (Team Astana Qazaqstan) e Lorenzo Fortunato (Team EOLO Kometa). Da segnalare anche la presenza di Sjoerd Bax (Team Alpecin Deceuninck), fresco vincitore della Coppa Agostoni. Il ritmo subito molto elevato dopo la partenza da Carpi impediva alla fuga di partire nei primi km di corsa. L’azione decisiva partiva da Rick Pluimers (Team Jumbo Visma), Johan Meens (Team Bingoal Pauwels) e Geoffrey Bouchard (Team AG2R Citroen), che si avvantaggiavano sul gruppo intorno al km 15. I tre di testa venivano raggiunti dopo un breve inseguimento da Jacopo Guarnieri (Team Groupama FDJ) e Kobe Goossens (Team Intermarchè Wanty Gobert). Dopo 30 km il quintetto in testa alla corsa aveva 3 minuti e 35 secondi di vantaggio sul gruppo inseguitore. All’inizio della salita di Ca’ Bortonali, intorno al km 70, il vantaggio dei fuggitivi era di oltre 6 minuti. Iniziavano a farsi vedere nelle prime posizioni del gruppo UAE Team Emirates e Team INEOS. La fuga scollinava con 3 minuti di vantaggio sul gruppo che aveva aumentato l’andatura. Sulla successiva salita della Medelana, che presentava pendenze più accentuate, il drappello di testa iniziava a perdere pezzi. Il primo a staccarsi era Guarnieri e successivamente venivano meno anche Meens e Pluimers. Restavano in testa Bouchard e Goossens che scollinavano con un vantaggio di 1 minuto e mezzo sul gruppo inseguitore. Si entrava così a Bologna ed al primo scollinamento sul San Luca la coppia di testa aveva ancora 1 minuto e 10 secondi di vantaggio sul gruppo. A 30 km dal termine Goossens e Bouchard avevano 40 secondi di vantaggio su Jan Bakelants (Team Intermarchè Wanty Gobert) che aveva tentato la sortita solitaria evadendo dal gruppo. Il secondo ciclista a partire all’inizio della seconda ascesa del San Luca era Remi Rochas (Team Cofidis), che cercava di raggiungere Bakelants ma era fermato da una foratura. Goossens scollinava da solo sul secondo passaggio sul San Luca. Il ciclista belga veniva ripreso da Pierre Latour (Team TotalEnergies), Alessandro De Marchi (Team Israel Premier Tech) e Tao Geoghegan Hart (Team INEOS). Ma il forcing dell’UAE Team Emirates era forsennato ed a 21 km dall’arrivo il gruppo ritornava compatto. All’inizio della penultima ascesa sul San Luca il gruppo era formato da una trentina di unità. Ulissi e Formolo continuavano a menare in testa allungando il gruppo. Lorenzo Fortunato (Team EOLO Kometa) allungava in testa al gruppo ma l’italiano veniva avvicinato e superato da Enric Mas (Team Movistar) e Domenico Pozzovivo (Team Intermarchè Wanty Gobert). Mas e Pogacar scollinavano sul penultimo passaggio sul San Luca con oltre 10 secondi di vantaggio su un drappello di una decina di unità. In discesa Rigoberto Uran (Team EF Education EasyPost ), Domenico Pozzovivo (Team Intermarchè Wanty Gobert) ed Aljandro Valverde riprendevano i due battistrada. Sull’ultima ascesa verso il San Luca era proprio Valverde a fare il forcing per Mas che non si faceva pregare e partiva a meno di 2 km dall’arrivo. Lo spagnolo, favorita dalla condizione con cui era uscito dalla Vuelta, se ne andava tutto solo nonostante Pogacar e Pozzovivo provassero a seguirlo. Mas manteneva un vantaggio tale da non essere più raggiunto ed andava a vincere con 11 secondi di vantaggio su Pogacar e 13 secondi di vantaggio su Pozzovivo. Chiudevano la top five Alejandro Valverde in quarta posizione e Rigoberto Uran in quinta posizione, rispettivamente a 26 e 31 secondi di ritardo da Mas. Nella top ten finale si segnalavano anche il sesto posto di Lorenzo Fortunato ed il nono posto di Davide Formolo. Mas ottiene la prima vittoria stagionale ed a questo punto può essere una mina vagante per il Giro di Lombardia.
Giuseppe Scarfone

Enric Mas vince il Giro dell'Emilia (foto: Getty Images)