15-10-2022

ottobre 15, 2022 by Redazione  
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PETRONAS TOUR DE LANGKAWI (Malesia)

Il belga Lionel Taminiaux (Alpecin-Deceuninck) si è imposto nella quinta tappa, Kuala Kangsar – Kulim, percorrendo 172 Km in 3h41′42″, alla media di 46.549 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Julius van den Berg (EF Education-EasyPost) e di 4″ l’australiano Carter Bettles (ARA Pro Racing Sunshine Coast). Miglior italiano Gianni Moscon (Astana Qazaqstan Team), 7° a 9″. Il colombiano Iván Ramiro Sosa (Movistar Team) è ancora leader della classifica con 23″ sul britannico Hugh Carthy (EF Education-EasyPost) e 2′02″ sul connazionale Einer Augusto Rubio (Movistar Team). Miglior italiano Moscon, 43° a 19′26″.

A KULIM LA FUGA ARRIDE A TAMINIAUX. SOSA RESTA IN MAGLIA GIALLA

ottobre 15, 2022 by Redazione  
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Undici fuggitivi partiti nella seconda parte della quinta tappa da Kuala Kangsar a Kulim si giocano la vittoria di tappa. Tra scatti e controscatti negli ultimi km una volata più che ristretta premia Lionel Taminiaux (Team Alpecin Deceuninck) che ha la meglio su Julius Van den Berg (Team EF Education EasyPost). Gianni Moscon (Team Astana Qazaqstan), presente nella fuga, perde l’attimo buono. Ivan Sosa (Team Movistar) resta in maglia gialla.

La quinta tappa del Tour de Langkawi parte da Kuala Kangsar e termina a Kulim dopo 174 km. Saranno ancora una volta i velocisti a giocarsi la vittoria? Nelle tre tappe su quattro che hanno già visto un arrivo in volata, il vincitore è stato sempre differente e vedremo se la volata di oggi arriderà ad un altro nome nuovo oppure se uno tra Syritsa, Wiggins e Mareczko saranno capaci di fare il bis. L’unico GMP posto dopo 62 km, anche se di seconda categoria, non sembra preoccupare più di tanto i velocisti in gruppo, visto che in caso di difficoltà avranno quasi 110 km per rientrare in gruppo. Dopo la partenza da Kuala Kangsar si formava un drappello di quattro ciclisti in testa alla corsa: Muhammad Abdurrahman (Team MULA), Thanakhan Chaiyasombat (Thailand Continental Cycling Team), Sofian Nabil Mohd Bakri (Team Malaysia) e Nichol Blanca Pareja (Team Philippines). Dopo poco più di 1 km in avanscoperta i quattro attaccanti venivano ripresi dal gruppo, che restava compatto anche salendo sull’unico GPM in programma di Sumpitan. Igor Chzhan (Team Astana Qazaqstan) si aggiudicava il primo traguardo volante di Lenggong posto al km 34.2 mentre Jambaljamts Sainbayar era il primo a scollinare sul GPM di Sumpitan posto al km 62.5. Dopo un’ottantina di km altri quattro ciclisti tentavano di andarsene in fuga: Gianni Moscon (Team Astana Qazaqstan), Lionel Taminiaux (Team Alpecin Deceuninck), Ander Okamika (Team Burgos BH) e Carter Bettles (Team ARA Pro Racing Sunshine Coast). Ai quattro uomini in testa se ne aggiungevano altri sette: Ryan Gibbons (UAE Team Emirates), Sander Armée ed Hugo Toumire (Team Cofidis), Sylvain Moniquet (Team Lotto Soudal), Max Kanter e Mathias Norsgaard (Team Movistar) e Julius van den Berg (Team EF Education EasyPost). Kanter vinceva il secondo traguardo volante di Selama posto al km 101.9. Le squadre più attive all’inseguimento della fuga erano Uno-X Pro Cycling Team, ARA Pro Racing Sunshine Coast e Drone Hopper Androni Giocattoli. A 27 km dalla conclusione la testa della corsa aveva ancora 1 minuto di vantaggio sul gruppo maglia gialla. Kanter si aggiudicava il terzo ed ultimo traguardo volante di Karangan posto al km 149. A 14 km dal termine il gruppo aveva dimezzato lo svantaggio nei confronti della fuga, che adesso aveva soltanto 30 secondi di vantaggio. I fuggitivi si davano cambi regolari ed addirittura il loro vantaggio sul gruppo saliva a 40 secondi quando mancavano circa 8 km al termine. Erano infine Van den Berg e Taminiaux ad accelerare negli ultimi 2 km ed a giocarsi la vittoria di tappa. Taminiaux aveva la meglio su Van den Berg mentre a 4 secondi di ritardo Bettles si classificava terzo. Chiudevano la top five Gibbons in qurta posizione e Kanter in quinta posizione, entrambi a 9 secondi di ritardo da Taminiaux. Moscon non riusciva a prendere il treno giusto nel finale e doveva accontentarsi della settima posizione mentre il gruppo maglia gialla veniva regolato da Jakub Mareczko (Team Alpecin Deceuninck) a 38 secondi di ritardo da Taminaux. Il belga ottiene la quarta vittoria stagionale e si segnala come uno dei ciclisti più in forma dell’Alpecin Deceuninck in questo finale di stagione. In classifica generale resta tutto invariato nelle primissime posizioni con Ivan Sosa (Team Movistar) in maglia gialla davanti a Hugh Carthy (Team EF Education EasyPost) ed Einer Rubio (Team Movistar). Domani è in programma la sesta tappa da Georgetown ad Alor Setar di 119 km. Il percorso totalmente pianeggiante riserverà di nuovo un’occasione ai velocisti in gruppo, con la lotta per la maglia a punti che entrerà nel vivo.

Giuseppe Scarfone

Lionel Taminiaux vince a Kulin (foto: Getty Images)

Lionel Taminiaux vince a Kulin (foto: Getty Images)

SERENISSIMA GRAVEL: LA CORNICE DI VILLA CONTARINI INCORONA FROIDEVAUX

ottobre 15, 2022 by Redazione  
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Né l’idolo del grande pubblico Mathieu Van der Poel (Alpecin), né il neocampione del mondo Gianni Vermeersch (Alpecin), ma a vincere la corsa sugli sterrati veneti voluta da Filippo Pozzato è il campione svizzero di specialità Robin Froidevaux (Tudor), che corre nella squadra voluta dal “Pendolino di Berna” Fabian Cancellara.

L’atleta elvetico giunge sul traguardo tutto solo dopo aver staccato i compagni di fuga nell’ultimo giro in quel di Piazzola sul Brenta, conscio di non avere i favori del pronostico in caso di arrivo in volata. Al chilometro 158, all’ingresso del primo giro di circuito, gli atleti a giocarsi la vittoria erano in 17, meno della metà dei 50 partenti da Porto Barricata. Poi mano a mano il gruppo si è ulteriormente sgranato.
Il primo a provarci nei chilometri finali è stato l’attesissimo Mathieu Van der Poel (Alpecin), tradito però da una scivolata. L’olandese perdeva tutto il vantaggio e si trovava a dover inseguire finendo ottavo, così nell’ultima tornata è partito tutto solo lo svizzero andando a vincere sotto gli occhi del suo mentore.
Alle spalle di Froidevaux è arrivato Emīls Liepins (Trek) che regola il gruppo e il campione del mondo Gianni Vermeersch. Settimo Samuele Zoccarato, (Bardiani) campione italiano di specialità e primo degli italiani, davanti a Van der Poel. Più staccati tutti gli altri.

Andrea Mastrangelo

Lelvetico Froidevaux vince la seconda edizione della Serenissima Gravel (foto Tommaso Pelagalli/SprintCyclingAgency©2022)

L'elvetico Froidevaux vince la seconda edizione della Serenissima Gravel (foto Tommaso Pelagalli/SprintCyclingAgency©2022)

14-10-2022

ottobre 14, 2022 by Redazione  
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SERENISSIMA GRAVEL

L’elvetico Robin Froidevaux (Tudor Pro Cycling Team) si è imposto nella corsa italiana, Porto Barricata – Piazzola sul Brenta, percorrendo 190.9 Km in 4h45′14″, alla media di 40.156 Km/h. Ha preceduto di 13″ il lettone Emīls Liepiņš (Trek-Segafredo) e il belga Gianni Vermeersch (Alpecin-Deceuninck). Miglior italiano Samuele Zoccarato (Bardiani-CSF-Faizanè), 7° a 16″

PETRONAS TOUR DE LANGKAWI (Malesia)

L’italiano Jakub Mareczko (Alpecin-Deceuninck) si è imposto nella quarta tappa, Sabak Bernam – Meru Raya, percorrendo 137.9 Km in 3h15′37″, alla media di 42.297 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Rüdiger Selig (Lotto Soudal) e il rumeno Eduard Michael Grosu (Drone Hopper-Androni Giocattoli). Il colombiano Iván Ramiro Sosa (Movistar Team) è ancora leader della classifica con 23″ sul britannico Hugh Carthy (EF Education-EasyPost) e 2′02″ sul connazionale Einer Augusto Rubio (Movistar Team). Miglior italiano Gianni Moscon (Astana Qazaqstan Team), 44° a 19′56″.

MARECZKO, VOLATA VINCENTE A MERU RAYA. SOSA CONSERVA LA MAGLIA GIALLA

ottobre 14, 2022 by Redazione  
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Nella scontata volata di Meru Raya, al termine di una tappa priva di insidie altimetriche, Jakub Mareczko (Team Alpecin Deceuninck) ritrova lo spunto dei tempi migliori andando a vincere davanti a Rudiger Selig (Team Lotto Soudal) ed Eduard Michael Grosu (Team Drone Hopper Androni Giocattoli). Ivan Sosa (Team Movistar) conserva agevolmente la maglia gialla.

La quarta tappa del Tour de Langwaki è la più facile dal punto di vista altimetrico della breve corsa malese. L’assenza totale di GPM e di altre insidie altimetriche la rende adatta per un arrivo caratterizzato da una volata a ranghi compatti. Ritornano quindi di scena i velocisti che all’arrivo di Meru Raya troveranno pane per i loro denti. Dopo la partenza da Sabak Bernam si formava la fuga di giornata grazie all’azione di tre ciclisti: Ricardo Alejandro Zurita (Team Drone Hopper Androni Giocattoli), Jambaljamts Sainbayar (Terengganu Polygon Cycling Team) e Ryuki Uga (Team UKYO). Sainbayar si aggiudicava il primo traguardo volante di Hulan Melintang posto al km 14.1. Era ancora Sainbayar a transitare per primo sul secondo traguardo volante di Kampung Gajah posto al km 60.6. Il ciclista mongolo timbrava la tripletta personale transitando in prima posizione anche sul terzo ed ultimo traguardo volante di Tanjung Tualang posto al km 85.3. Nel frattempo Team Movistar e Team Alpecin Deceuninck avevano ridotto il ritardo nei confronti della fuga, tirando il gruppo inseguitore in vista della scontatissima volata finale. A 50 km dall’arrivo si facevano vivi in testa al gruppo anche gli uomini del Team Astana Qazaqstan, al quale seguiva anche il lavoro dell’UAE Team Emirates con Molano, scottato dal declassamento della seconda tappa, che aveva una legittima volontà di rivalsa. Una volta ripresi i fuggitivi, le squadre dei velocisti si preparavano per la volata finale. Dopo una caduta che coinvolgeva alcuni ciclisti nell’ultimo km, era Jakub Mareczko (Team Alpecin Deceuninck) a vincere davanti a Rudiger Selig (Team Lotto Soudal) ed a Eduard Michael Grosu (Team Drone Hopper Androni Giocattoli). Chiudevano la top five Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates) in quarta posizione ed Erlend Blikra (Uno-X Pro Cycling Team) in quinta posizione. Mareczko ottiene la terza vittoria stagionale dopo essersi già imposto nella quarta tappa del Tour of Antalya e nella terza tappa dello ZLM Tour. La classifica generale resta invariata nelle prime posizioni con Ivan Sosa (Team Movistar) che conserva la maglia gialla con 23 secondi di vantaggio su Hugh Carthy (Team EF Education EasyPost) e 2 minuti e 2 secondi di vantaggio su Einer Rubio (Team Movistar). Domani è in programma la quinta tappa da Kuala Kangsar a Kulim per un totale di 172 km. I ciclisti, dopo l’unico GMP di Sumpitan posto al km 64, non troveranno ulteriori insidie altimetriche per il resto della tappa, per cui saranno di nuovo i velocisti a contendersi la vittoria.

Giuseppe Scarfone

Jakub Mareczko vince in volata a Meru Raya (foto: Sprint Cycling Agency)

Jakub Mareczko vince in volata a Meru Raya (foto: Sprint Cycling Agency)

13-10-2022

ottobre 13, 2022 by Redazione  
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PETRONAS TOUR DE LANGKAWI (Malesia)

Il colombiano Iván Ramiro Sosa (Movistar Team) si è imposto nella terza tappa, Putrajaya – Genting Highlands, percorrendo 124.2 Km in 3h25′31″, alla media di 36.26 Km/h. Ha preceduto di 19″ il britannico Hugh Carthy (EF Education-EasyPost) e di 1′56″ il connazionale Einer Augusto Rubio (Movistar Team). Miglior italiano Gianni Moscon (Astana Qazaqstan Team), 53° a 19′46″. Sosa è il nuovo leader della classifica con 23″ su Carthy e 2′02″ su Rubio. Miglior italiano Moscon, 45° a 19′56″.

SOSA E’ IL PIU’ FORTE A GENTING HIGHLANDS. AL COLOMBIANO TAPPA E MAGLIA

ottobre 13, 2022 by Redazione  
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Dopo una stagione senza grandissimi risultati, Ivan Ramiro Sosa (Team Movistar) dimostra di essere ancora un valido scalatore e mette tutti in fila a Genting Highlands, salita simbolo della Tour de Langkawi. Il colombiano vince in solitaria ed è la nuova maglia gialla.

Genting Highlands svetta a più di 1400 metri sulla terza tappa e su tutto il Tour de Langkawi e su quseta salita, la più caratteristica e caratterizzante della corsa malese, con i suoi km al, si avranno i primi significativi se non definitivi indizi su coloro che potranno ambire alla vittoria finale. Dopo due tappe favorevoli ai velocisti oggi saranno gli scalatori a prendere la scena ed a contendersi la vittoria di tappa. La salita finale sarà preceduta da un altro GPM, quello di Gohtong Jaya, lungo quasi 14 km al 6%, che contribuirà a selezionare il gruppo dei favoriti. La fuga di giornata, partita intoro al km 12, era composta da tre ciclisti: Michael Eduard Grosu (Team Drone Hopper Androni Giocattoli), Muhammad Nur Aiman Mohd Zariff (Terengganu Polygon Cycling Team), Carter Bettles e Kane Richards (ARA Pro Racing Sunshine Coast). Grosu si aggiudicava il primo traguardo volante di Semenyih posto al km 32.6. Mohd Zariff scollinava in prima posizione sul primo GPM di Bukit Hantu posto al km 54.7. Il ciclista malese scollinava in prima posizione anche sul secondo GPM di Lokk Out Point posto al km 67.2. Grosu vinceva il secondo ed il terzo traguardo volante di Ampang Jaya e di Taman Melati posti rispettivamente al km 75.8 ed al km 87.1. All’inizio della salita di Gohtong Jaya il gruppo della maglia gialla era segnalato a circa 6 minuti di ritardo. Era il Team Burgos BH ad accelerare sulle prime rampe della penultima salita di giornata ed a farne le spese erano prima di tutto i velocisti, con la maglia gialla Gleb Syritsa (Team Astana Qazaqstan) subito nelle retrovie. Anche tra i fuggitivi la fatica si faceva sentire, soprattutto sugli ultimi 4 km di scalata del Gohtong Jaya, costantemente oltre l’8% di pendenza. Bettles era il primo a scollinare mentre alle sue spalle il gruppo degli inseguitori non contava più di una quindicina di unità. Sulle prime rampe di Genting Highlands Bettles veniva ripreso e si scatenava la battagli tra gli scalatori, con il Team Movistar molto attivo, avendo tra le sue fila sia Ivan Ramiro Sosa che Einer Rubio. Era Sosa a prendere l’iniziativa ed a fare il forcing decisivo quando mancavano circa 3 km all’arrivo. Il colombiano aumentava l’andatura lasciandosi alle spalle sia Rubio che altri ciclisti come la coppia della EF Education EasyPost formata da Esteban Chaves ed Hugh Carthy. Sosa andava a vincere con 19 secondi di vantaggio proprio su Carthy mentre Rubio era terzo ad 1 minuto e 56 secondi di ritardo. Chiudevano la top five Chaves e Torstein Traeen (UNO-X Pro Cycling Team), rispettivamente a 2 minuti e 1 secondo ed a 2 minuti e 10 secondi da Sosa. Il colombiano, che nel 2022 si era fatto notare soltanto per la vittoria della seconda tappa e della classifica generale della Vuelta Asturias, è la nuova maglia gialla e dovrà gestire un vantaggio di 23 secondi – considerando gli abbuoni ottenuti all’arrivo – su Carthy, unico ciclista che può impensierirlo per la vittoria finale. Domani è in programma la quarta tappa ed i velocisti torneranno in azione visto che nella Sabak Bernam – Meru Raya di 135 km non è presente neanche un GPM e la strada pianeggiante invita a una volata di gruppo compatto.

Giuseppe Scarfone

Ivan Ramiro Sosa vince a Genting Highlands (foto: Rafa Gomez/Sprint Cycling Agency)

Ivan Ramiro Sosa vince a Genting Highlands (foto: Rafa Gomez/Sprint Cycling Agency)

TRENTIN: UN COLPO ALLA SFORTUNA E FA SUO IL GIRO DEL VENETO

ottobre 13, 2022 by Redazione  
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E’ un Matteo Trentin (UAE) in stato di grazia quello che si impone nel traguardo di Vicenza e fa suo il Giro del Veneto, la seconda edizione del nuovo formato promosso da Filippo Pozzato nella nuova veste di organizzatore.

Dopo tanta sfortuna in stagione, tra cadute, covid e forature nei momenti decisivi, il corridore di Borgo Valsugana riesce finalmente a presentarsi in gara in ottima forma e non si fa sfuggire l’occasione di mettere nel palmares la terza corsa stagionale dopo Le Samyn e una tappa al Giro del Lussemburgo.
Una corsa preparata “nei minimi dettagli con Baldato e Marcato, padroni di casa, e resa dura fin da subito perché era l’unico modo per giocarsela” dirà a fine gara il vincitore. La gara si accende all’inizio delle prime rampe di Ca’ Lerca, quando se ne vanno in dodici tra i quali anche Alessandro De Marchi (Israel), Rémy Rochas (Cofidis), Diego Ulissi (UAE), Davide Formolo (UAE), Miguel Angel Lopez (Astana) e Trentin, mentre davanti ancora conducevano i quattro fuggitivi della prima ora. Una volta raggiunti questi attaccanti si forma così un drappello di 15 unità, poi scremato nel circuito finale dalla salita di Arcugnano.
Nel momento decisivo restano davanti in 5 con Trentin che fa di tutto per tenere chiuso il gruppo rispondendo in prima persona agli attacchi, nell’ordine, di Lopez – che ci prova su un cavalcavia – e di De Marchi, del quale Trentin dirà “mi aspettavo il suo attacco, sapevo che ci avrebbe provato e non potevo lasciargli un metro, se no lo rivedevo all’arrivo”. Infine, all’interno dell’ultimo chilometro, Rochas prova a partire lungo. Trentin lascia qualche metro al francese, ma poi in volata non c’è storia e il corridore trentino lo scavalca passando il traguardo a braccia alzate.
Alle sue spalleRochas e l’altro transalpino Matteo Vercher (Total), quindi Lopez e De Marchi a completare la top five. Staccati di oltre 20” tutti gli altri, regolati da Ulissi.
Ritiro per “l’ospite d’onore” Mathieu Van der Poel, venuto per timbrare il cartellino dopo il terzo posto al mondiale gravel.

Andrea Mastrangelo

La vittoria di Trentin al Giro del Veneto (Eurosport)

La vittoria di Trentin al Giro del Veneto (Eurosport)

WIGGING, UN NOME, UNA GARANZIA. SYRITSA CONSERVA LA MAGLIA GIALLA

ottobre 13, 2022 by Redazione  
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Nella seconda tappa del Tour de Langkawi la scontata volata di gruppo al termine di un percorso quasi totalmente pianeggiante vede la vittoria in volata dell’australiano Craig Wiggins (ARA Pro Race Sunshine Coast) dopo che Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates), in un primo momento vincitore, viene squalificato e declassato per un’evidente sgomitata nei confronti di Max Kanter (Team Movistar). Gleb Syritsa (Team Astana Qazaqstan) mantiene la maglia gialla.

La seconda tappa del Tour de Langwaki 2022 offre una seconda opportunità ai velocisti, visto che il percorso è decisamente più facile di quello della prima tappa, al termine della quale Gleb Syritsa (Team Astana Qazaqstan) ha sprintato per la vittoria ed ha indossato la prima maglia gialla. Si parte da da Kuala Klawang e si arriva a Raub dopo 178.9 km e i due facili gpm di terza categoria, per di più lontanissimi dal traguardo, non incideranno minimamente su un nuovo arrivo in volata che sembra scontato. Anche oggi la fuga di giornata partiva nei primissimi km successivi alla partenza. Erano sei i ciclisti ad evadere dal gruppo: Jambaljamts Sainbayar e Muhammad Nur Aiman Mohd Zariff (Terengganu Polygon Cycling Team), Ratchanon Yaowarat (Thailand Continental Cycling Team), Didier Munyaneza (Team Pro Touch), Nik Mohamad Azman Zulkifli (Team Malaysia), Marco Lumanog (Team Philippines) e Muhammad Andy Royan (Team MULA). Sulla salita di Petaseh, primo GPM di giornata posto al km 8.2, era Mohd Zariff a scollinare in prima posizione. Intorno al km 20 Sainbayar si rialzava e veniva ripreso dal gruppo. Al primo traguardo intermedio di Simpang Durian, posto al km 42.7, Royan transitava in prima posizione. Il vantaggio dei fuggitivi sul gruppo si manteneva intorno ai 3 minuti. Le squadre dei velocisti, oggi più che certi protagonisti dell’arrivo, controllavano la fuga. Lumanog si aggiudicava il secondo traguardo volante di Karak posto al km 96.8. A 75 km dall’arrivo il vantaggio della fuga era di poco superiore ai 2 minuti. Mohd Zariff scollinava in prima posizione sul successivo GPM di Bukit Damar posto al km 122.8. A 50 km dall’arrivo si rompeva l’armonia nel gruppo di testa, con scatti e controscatti che preludevano alla rottura definitiva. Si avvantaggiava Yaowarat mentre il gruppo accelerava con Team Astana Qazaqstan e Team Alpecin Deceunink molto attivi. A 35 km dall’arrivo Yaowarat aveva 3 minuti e 30 secondi di vantaggio sul gruppo. Yaowarat vinceva il terzo ed ultimo traguardo volante di Mempaga posto al km 144.1. A 20 km dalla conclusione il vantaggio del ciclista indonesiano era sceso a 1 minuto e 30 secondi. Il gruppo lo riprendeva a poco meno di 10 km dall’arrivo. La scontata volata finale vedeva Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates) vincere davanti a Craig Wiggins (ARA Pro Race Sunshine Coast) e Gleb Syritsa (Team Astana Qazaqstan) ma nel rivedere le immagini dall’alto i giudici notavano un’evidente scorrettezza del ciclista colombiano che nel posizionarsi al meglio per la volata ‘intralciava’ posizionamento e visuale di Max Kanter (Team Movistar), allungando pericolosamente il braccio sinistro verso il tedesco. Inevitabile a questo punto la retrocessione di Molano all’ultima posizione del gruppo principale con Wiggins vincitore davanti a Syritsa e Jakub Mareczko (Team Alpecin Deceuninck). Wiggins ottiene la prima vittoria del 2022 mentre Syritsa resta in maglia gialla con 10 secondi si vantaggio su Erlend Blikra (Uno-X Pro Cycling Team) e Jambaljamts Sainbayar. Domani è in programma la terza tappa da Putrajaya a Genting Highlands. E’ senza dubbio la tappa più difficile del Tour de Langwaki 2022, con l’arrivo sulla salita simbolo della corsa malese. I due GPM collegati di Gohtong Jaya e di Genting Highlands, se si esclude un breve tratto in discesa di tre-quattro km, assommano ad una ventina di km di salita, ed anche abbastanza ripida, visto che il solo GPM finale è lungo quadi 9 km all’8.5%. Una salita quindi che non ha nulla da invidiare ai più impegnativi passi alpini o appenninici, e sulla quale emergeranno i veri valori della corsa asiatica, visto che chi vincerà a Genting Highlands sarà in pole position per la vittoria finale del Tour de Langwaki 2022.

Giuseppe Scarfone

Craig Wiggins vince a Raub la seconda tappa del Tour de Langkawi (foto: Getty Images)

Craig Wiggins vince a Raub la seconda tappa del Tour de Langkawi (foto: Getty Images)

12-10-2022

ottobre 12, 2022 by Redazione  
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GIRO DEL VENETO

L’italiano Matteo Trentin (UAE Team Emirates) si è imposto nella corsa italiana, Padova – Vicenza, percorrendo 159.8 Km in 3h37′54″, alla media di 44.002 Km/h. Ha preceduto di 1″ il francese Rémy Rochas (Cofidis) e di 2″ il francese Mattéo Vercher (TotalEnergies)

PETRONAS TOUR DE LANGKAWI (Malesia)

L’australiano Craig Wiggins (ARA Pro Racing Sunshine Coast) si è imposto nella seconda tappa, Kuala Klawang – Raub, percorrendo 178.9 Km in 4h09′20″, alla media di 43.051 Km/h. Ha preceduto allo sprint il russo Gleb Syritsa (Astana Qazaqstan Team) e l’italiano Jakub Mareczko (Alpecin-Deceuninck). Syritsa è ancora leader della classifica con 10″ sul norvegese Erlend Blikra (Uno-X Pro Cycling Team) e sul mongolo Jambaljamts Sainbayar (Terengganu Polygon Cycling Team). Miglior italiano Alessandro Bisolti (Drone Hopper – Androni Giocattoli), 27° a 16″

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