01-09-2022

settembre 1, 2022 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

VUELTA A ESPAÑA

L’ecuadoriano Richard Carapaz (INEOS Grenadiers) si è imposto nella dodicesima tappa, Salobreña – Peñas Blancas (Estepona), percorrendo 192.7 Km in 4h38′26″, alla media di 41.525 Km/h. Ha preceduto di 9″ l’olandese Wilco Kelderman (BORA-hansgrohe) e di 24″ lo spagnolo Marc Soler (UAE Team Emirates). Miglior italiano Matteo Fabbro (BORA-hansgrohe), 10° a 3′17″. Il belga Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl Team) è ancora maglia rossa con 2′41″ sullo sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e 3′03″ sullo spagnolo Enric Mas (Movistar Team). Miglior italiano Domenico Pozzovivo (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux), 24° a 20′53″

GIRO DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA

Il team italiano Cycling Team Friuli ASD si è imposto nella prima tappa, cronometro a squadre di Lavariano, percorrendo 20.1 Km in 21′42″, alla media di 55.576 Km/h. Ha preceduto di 43″ il team italiano Biesse – Carrera e di 48″ il team italiano Zalf Euromobil Fior. L’italiano Nicolò Buratti (Cycling Team Friuli ASD) è il primo leader della classifica con lo stesso tempo dell’italiano Bryan Olivo (Cycling Team Friuli ASD) e del britanico Oliver Stockwell (Cycling Team Friuli ASD).

TOUR OF BULGARIA

Il polacco Szymon Rekita (Voster ATS Team) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Chirpan – Momchilgrad, percorrendo 159 Km in 4h10′34″, alla media di 38.073 Km/h. Ha preceduto di 17″ i connazionali Maciej Paterski (Voster ATS Team) e Jakub Kaczmarek (HRE Mazowsze Serce Polski). Miglior italiano Francesco Carollo (MG.K vis Colors for Peace VPM), 11° a 2′06″. L’ucraino Kyrylo Tsarenko (Gallina Ecotek Lucchini Colosio) si impone in classifica con 18″ sul francese Alexis Guérin (Team Vorarlberg) e 1′02″ sull’italiano Francesco Di Felice (Gallina Ecotek Lucchini Colosio)

FLANDERS TOMORROW TOUR (Under 23)

Il belga Dries De Pooter (Hagens Berman Axeon) si è imposto nella prima tappa, circuito di Poperinge, percorrendo 151.3 Km in 3h33′18″, alla media di 42.56 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Leon Eduard Brescher (Team Lotto-Kern Haus) e l’olandese Lars Boven (Jumbo-Visma Development Team). Miglior italiano Alex Tolio (Bardiani CSF Faizanè), 57° a 19″. De Pooter è il primo leader della classifica con lo stesso tempo di Brescher e Boven. Miglior italiano Tolio, 57° a 19″

SIMAC LADIES TOUR (Paesi Bassi – Donne)

L’olandese Charlotte Kool (Team DSM) si è imposta nella terza tappa, circuito di Gennep, percorrendo 139.1 Km in 3h16′44″, alla media di 42.423 Km/h. Ha preceduto allo sprint la connazionale Lorena Wiebes (Team DSM) e l’australiana Georgia Baker (Team BikeExchange-Jayco). Miglior italiana Rachele Barbieri (Liv Racing Xstra), 7°. La Wiebes è ancora leader della classifica con 17″ sulla Kool e 18″ sulla connazionale Karlijn Swinkels (Team Jumbo-Visma). Miglior italiana Soraya Paladin (CANYON//SRAM Racing), 8° a 27″.

CARAPAZ, CLASSE E ORGOGLIO SULLE “ROCCE BIANCHE”. EVENEPOEL RESTA IN MAGLIA ROSSA

settembre 1, 2022 by Redazione  
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Richard Carapaz (Team INEOS), presente nella maxi fuga di giornata, attacca a 2 km dalla vetta e si invola verso una vittoria con cui prova a cancellare una stagione fin qui alquanto deludente. Il campione olimpico vince sulle Peñas Blancas davanti a Wilco Kelderman (Team BORA Hansgrohe) e Marc Soler (UAE Team Emirates). Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl) conserva la maglia rossa.

Il piatto forte della dodicesima tappa è la salita finale verso le “Rocce Bianche” (Peñas Blancas). Si parte da Salobrena e per oltre 170 km non si segnalano particolari difficoltà. Al km 173 inizia la lunga salita verso il traguardo; sono quasi 20 km al 6.7% con alcuni tratti in doppia cifra. Vedremo se le squadre dei big di classifica vorranno favorire i loro capitani per la vittoria di tappa, tenendo chiusa la corsa, oppure se ancora una volta saranno i fuggitivi ad essere protagonisti. Da Salobrena non partivano Santiago Buitrago (Team Bahrain Victorious) e Boy van Poppel (Team Intermarchè Wanty Gobert), entrambi trovati positivi al covid. Il primo attacco per portare via la fuga veniva portato da Sergio Higuita (Team BORA Hansgrohe) ed Alessandro De Marchi (Team Israel Premier Tech) ma il gruppo annullava immediatamente questa azione. Intorno al km 17 si formava la fuga che avrebbe caratterizzato la tappa, composta da ben 32 ciclisti. Tra coloro che già erano andati in fuga più volte nelle scorse tappe erano presenti Jay Vine (Team ALpecin Deceuninck) e Marc Soler (UAE Team Emirates). Sia l’australiano che lo spagnolo, che evidentemente puntavano forte sulla vittoria di tappa, potevano contare su due entrambi ciascuno, ovvero Lionel Taminiaux e Gianni Vermeersch per Vine ed Ivo Oliveira e Jan Polanc per Soler. Altri nomi interessanti presenti nella fuga erano quelli di Alexey Lutsenko e Samuele Battistella (Team Astana Qazaqstan), Wilco Kelderman e Matteo Fabbro (Team BORA Hansgrohe) e Richard Carapaz (Team INEOS). Dei 32 auomini in fuga, quello più pericoloso per Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl) era Kelderman, a 14 minuti e 4 secondi di ritardo da Evenepoel. Il vantaggio della fuga sul gruppo maglia rossa cresceva progressivamente e superava i 10 minuti quando mancavano una cinquantina di km alla conclusione. Evenepoel era vittima di una caduta apparentemente senza conseguenze a 50 km dall’arrivo, insieme al compagno di squadra Ilan van Wilder, ma il belga rientrava prontamente in gruppo. Il vantaggio della fuga, che sfiorava i 12 minuti ad una cinquantina di km dalla conclusione, iniziava a scendere in vista della salita finale. Era il Team Deceuninck Quick Step ad accelerare e Louis Vervaeke, compagno di squadra di Evenepoel presente nella fuga, veniva richiamato dall’ammiraglia per dare man forte alla compagine belga. Battistella vinceva il traguardo volante di Estepona posto al km 172.4. Iniziava così la salita finale con Taminiaux e Vermeersch a tirare nel gruppo di testa. I primi fuggitivi a staccarsi erano Mike Teunissen (Team Jumbo Visma), Lukasz Owsian (Team Arkea Samsic) e Samuele Battistella (Team Astana Qazaqstan). A cinque km dall’arrivo restavano in testa una decina di ciclisti. L’attacco decisivo lo sferrava Richard carapaz (Team INEOS) a 2 km dall’arrivo. Il campione olimpico accelerava e nessuno riusciva più a tenere la sua ruota. Carapaz vinceva così in solitaria con 9 secondi di vantaggio su Wilco Kelderman (Team BORA Hansgrohe) e 24 secondi di vantaggio su Marc Soler (UAE Team Emirates). Chiudevano la top five Jan Polanc (UAE Team Emirates) in quarta posizione e Marco Brenner (Team DSM) in quinta posizione. Vine, che sembrava il favorito per vincere la tappa, era settimo, mentre il primo degli italiani era Matteo Fabbro (Team BORA Hansgrohe), decimo a oltre 3 minuti di ritardo da Carapaz. Il drappello dei big era regolato da Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl), a 7 minuti e 39 secondi di ritardo da Carapaz. Con la maglia rossa erano presenti Enric Mas (Team Movistar), Primoz Roglic (Team Jumbo Visma) e Juan Ayuso (UAE Team Emirates). Carapaz, in una stagione dove ha evidenziato più luci che ombre, coglie la terza vittoria dopo aver vinto il titolo nazionale a cronometro e la sesta tappa del Giro di catalogna. In classifica generale Evenepoel conserva la maglia rossa con 2 minuti e 41 secondi di vantaggio su Roglic e 3 minuti e 3 secondi di vantaggio su Mas. Balzo notevole di Kelderman che grazie alla fuga sale in sesta posizione. Domani è in programma la tredicesima tappa da Ronda a Montilla di 168.4 km. I velocisti dovrebbero tornare a giocarsi la vittoria in volata, vista l’assenza di GPM, ma il finale piuttosto nervoso, con l’arrivo posto su un piccolo dentello, potrebbe riservare qualche sorpresa ed anche finisseur ed uomini di classifica potrebbero dire la loro.

Giuseppe Scarfone

Richard Carapaz vince vince sulle Peñas Blancas (foto: Getty Images)

Richard Carapaz vince sulle Peñas Blancas (foto: Getty Images)

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): SALOBREÑA – PEÑAS BLANCAS (ESTEPONA)

settembre 1, 2022 by Redazione  
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Si torna in montagna per il quarto degli otto arrivi in salita previsti in questa edizione della Vuelta. L’ascesa finale verso le “Rocce Bianche” non presenta pendenze eccezionali ma è la seconda per lunghezza dopo quella della Sierra Nevada e potrebbe mettere in croce qualche grosso nome della classifica

È ora di riprendere l’ascensore e di tornare a pedalare in salita. Meta del gruppo saranno stavolte le “Rocce Bianche”, che si raggiungeranno partendo dal livello del mare per arrampicarsi fino a 1270 metri di quota in ben 19 Km, 300 metri in meno rispetto alla salita più lunga di questa edizione, la mitica Sierra Nevada, che domenica prossima ospiterà l’arrivo della tappa regina. Le pendenze che si dovranno affrontare non sono particolarmente trascendentali (la media è del 6.7%, i mille metri più impegnativi salgono al 9.2%), ma questa salita potrebbe fare qualche vittima illustre proprio per la sua lunghezza e anche per il caldo che in questi giorni sta ancora “cuocendo” la Spagna meridionale. Pure il vento potrebbe ancora avere un certo peso perchè si costeggerà il mare dalla partenza fino a Málaga (84° chilometro di gara) e poi nel tratto di circa 25 Km che da Marbella condurrà a Estepona, la località dalla quale inizia la salita finale. Quest’ultima è già stata proposta come sede d’arrivo nel 2013, quando vi si concluse l’ottava tappa, che vide imporsi al traguardo (collocato 4 Km più in basso rispetto a quest’anno) il ceco Leopold Konig mentre la maglia rossa passava dalla spalle di Vincenzo Nibali a quelle dell’irlandese Nicolas Roche. Lo scalatore siciliano riprenderà le insegne del primato quattro giorni più tardi ma poi sarà costretto a cederle definitivamente al 41enne Chris Horner, il vincitore più anziano di sempre di un grande giro, nella terzultima tappa. Sulle “Peñas Blancas” terminerà anche la frazione conclusiva della Vuelta a Andalucía nel 2016, conquistata dallo spagnolo Alejandro Valverde, che si imporrà anche nella classifica generale.

Il monumento ai ciclisti eretto in vetta al Puerto de Peñas Blancas e l’altimetria della dodicesima tappa (www.malaga.es)

Il monumento ai ciclisti eretto in vetta al Puerto de Peñas Blancas e l’altimetria della dodicesima tappa (www.malaga.es)

METEO VUELTA

Salobreña : poco nuvoloso, 28.9°C (percepiti 31°C), vento moderato da WSW (13-19 km/h), umidità al 58%
Torrox Costa (40 Km): poco nuvoloso, 30.6°C (percepiti 33°C), vento moderato da WSW (13-16 km/h), umidità al 53%
Málaga (84 Km): poco nuvoloso, 28.5°C (percepiti 30°C), vento moderato da SSW (8 km/h), umidità al 59%
Marbella (148.2 Km): nubi sparse, 32.8°C, vento moderato da SW (19 km/h), umidità al 30%
Estepona (inizio salita finale – 172.4 Km): cielo coperto, 29.9°C, vento moderato da W (23 km/h), umidità al 41%
Peñas Blancas (Estepona) : previsioni non disponibili

GLI ORARI DELLA VUELTA

12.34: partenza da Salobreña
14.15: inizio diretta su Eurosport
16.45-17.15: traguardo volante di Estepona e inizio salita finale
17.15-17.45: arrivo sull’Alto de Peñas Blancas

RASSEGNA STAMPA

Vuelta, a Cabo de Gata sfreccia Groves. Alaphilippe: caduta e ritiro

Gazzetta dello Sport – Italia

Šprinterski obračun Avstralcu Groevesu, Roglič ostaja na 2. mestu

Delo – Slovenia

Alaphilippe, l’inquiétude avant les Mondiaux – Groves le plus rapide au sprint

L’Équipe – Francia

Un torrente de abandonos

AS – Spagna

A Volta a Espanha ficou mais pobre

Público – Portogallo

Groves wins stage 11 as Alaphilippe crashes out

The Guardian – Regno Unito

Merlier ziet Groves naar ritwinst sprinten in Vuelta, rustige dag voor Evenepoel overschaduwd door opgave Alaphilippe

Het Nieuwsblad – Belgio

Groves verrast topsprinters in Vuelta – Weer drama Alaphilippe: na valpartij uit Vuelta, WK in gevaar?

De Telegraaf – Paesi Bassi

Corona tynder voldsomt ud i Vuelta-feltet, og styrt sender verdensmester på hospitalet

Politiken – Danimarca

Groves gewinnt Sprint am Golf von Almeria

Kicker – Germania

Vuelta a España: Groves ganó la etapa 11 y ‘Supermán’ López subió en la general

El Espectador – Colombia

Richard Carapaz llegó ‘enfermo y con una caída previa’ a la Vuelta a España, dice entrenador del Ineos

El Universo – Ecuador

VUELTAALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo dell’undicesima tappa, ElPozo Alimentación – Cabo de Gata

1° Ben Turner
2° Callum Scotson a 16″
3° Jimmy Janssens a 18″
4° Jesus Herrada s.t.
5° Lucas Hamilton s.t.

Miglior italiano Alessandro De Marchi, 6° a 18″

Classifica generale

1° Boy van Poppel
2° Lluis Mas a 7′06″
3° Julius Johansen a 8′27″
4° Davide Cimolai a 8′55″
5° Ryan Mullen a 9′36″

LA VUELTA DI MAERTENS ACCHIAPPATUTTO

Nel 1977 il belga Freddy Maertens prese il via alla Vuelta con la maglia iridata sulle spalle ma sin dalla prima tappa la sostituì con quella amarillo di leader della classifica generale. Alla fine si imporrà nel suo unico GT della carriera con quasi 3 minuti sul corridore di casa Miguel María Lasa e soprattutto un cospicuo bottino di tappe vinte: ben 13 sulle 21 a disposizione. Nel 45° anniversario di quella scorpacciata riviviamo quella Vuelta attraverso i titoli del quotidiano sportivo spagnolo “Mundo Deportivo”

7 MAGGIO 1977 – 10a TAPPA (1a semitappa): BARCELLONA – BARCELLONA (cronometro individuale, 3.8 Km)
7 MAGGIO 1977 – 10a TAPPA (2a semitappa): BARCELLONA – BARCELLONA (45 Km)

MAERTENS, DOBLE TRIUNFADOR EN MONTJUICH
Al fin consiguio brillar en Barcelona
Ceños fruncidos en los rostros de los “Flandria” – Maertens: 173.000 pesetas – Maertens: “Temo el calor y las montañas” – Igualada, oportunidad de oro- Viejo: “Los Flandria se tragaran sus burlas

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