TRA I JUNIORES E GLI UNDER 23 GODONO GERMANIA E KAZAKHSTAN. ITALIANI ANCORA IN OMBRA

settembre 23, 2022 by Redazione  
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Nella prova in linea uomini juniores è il tedesco Emil Herzog a trionfare davanti al portoghese Antonio Morgado ed al belga Vlad van Mechelen. Tra gli Under 23 l’attacco decisivo nel finale consegna la medaglia d’oro al kazako Yevgeniy Fedorov che ha la meglio in una volata ristretta sul ceco Mathias Vacek. Terzo il norvegese Soren Waerenskjold, al secondo oro mondiale. L’Italia, ancora in ombra, che domani con le ragazze – juniores ed elite – possa salire sul podio.

La prova in linea juniores si svolge sul circuito di Wollongong da percorrere 8 volte per un totale di 135.6 km. L’Italia si presenta alla partenza con un quintetto che, considerando i risultati dei recenti Giro della Lunigiana e Trofeo Buffoni, può puntare in particolare su Simone Gualdi, Matteo Scalco e Giovanni Zordan. La corsa si è decisa sull’ultima ascesa del Mount Pleasant dove il forcing della Germania ha consentito al tedesco Emil Herzog di avvantaggiarsi sul gruppo. Restava attaccato alla sua ruota soltanto il portoghese Antonio Morgado. Negli ultimi 8 km i due in testa collaboravano ed andavano a giocarsi l’oro mondiale con la vittoria di Herzog che si imponeva davanti a Morgato. Alle loro spalle il primo gruppo inseguitore formato da una decina di ciclisti, con un ritardo di 55 secondi, era regolato per la medaglia di bronzo dal belga Vlad van Mechelen, mentre chiudevano la top five il francese Paul Magnier in quarta posizione e lo statunitense Artem Shmidt in quinta posizione. Il primo degli italiani era Scalco che terminava la sua prova in quattordicesima posizione con un ritardo di 2 minuti e 22 secondi da Herzog. La prova in linea Under 23 si svolge sul circuito di Wollongong da percorrere dieci volte per un totale di 170 km. La nazionale italiana, pur partendo con soli cinque elementi, ha concrete possibilità di medaglia specialmente Nicolo Buratti ed in seconda battuta con Nicolò Parisini. Gli altri tre azzurri alla partenza sono Davide De Pretto, Lorenzo Milesi e Martin Marcellusi che dovranno proteggere i due capitani designati. Al pari dell’Italia, tra le nazionali da tenere in considerazione, partiranno con cinque elementi anche la Gran Bretagna, con la temibile coppia Leo Hayter-Samuel Watson, l’Australia, la Spagna, l’Olanda, il Kazakhstan, il Lussemburgo, l’Eritrea e gli Stati Uniti. Dal punto di vista numerico è la Germania a fare la voce grossa visto che sono otto i ciclisti alla partenza. Con sei ciclisti partiranno invece Francia, Belgio e Danimarca. In particolare i transalpini sembrano avere sulla carta il miglior potenziale per ambire al podio ed in particolar modo alle medaglie più pregiate, con Romain Gregoire e Paul Penhoet in pole position. L’andamento della corsa è stato grosso modo simile a quello dei juniores, con una fuga iniziale in cui erano presenti il Fabio van den Bossche (Belgio), Petr Kelemen (Repubblica Ceca), Hannes Wilksch (Germania), Mathis Le Berre (Francia), Fram Miholjevic (Croazia) e Fabian Weiss (Svizzera). La fuga riusciva ad avvantaggiarsi di oltre 3 minuti dopo una cinquantina di km ma successivamente il gruppo si organizzava e riduceva man mano il vantaggio del sestetto di testa. Anche l’Italia faceva la sua parte in testa al gruppo dando cambi regolari. A 50 km dalla conclusione i fuggitivi avevano 34 secondi di vantaggio su un drappello di sei uomini formato da Casper van Uden (Olanda), Mathias Vacek (Repubblica Ceca), Erik Fetter (Ungheria), Davide De Pretto (Italia), Samuel Watson (Gran Bretagna) ed Enekoitz Azparren (Spagna), mentre il gruppo principale era segnalato ad oltre 40 secondi. Le cose si rimescolavano nei successivi 20 km e restavano in testa Van den Bossche, Wilksch e Le Berre. Al loro inseguimento di portavano Alexander Balmer (Svizzera) e Jakub Toupalik (Repubblica Ceca). Milesi e Buratti, pur tentando di raggiungere la testa della corsa con uno scatto reciproco, mancavano l’attimo buono e l’ultima e decisiva ascesa del Mount Pleasant veniva affrontata in testa alla corsa da Alec Segaert (Belgio), Yevgeniy Fedorov (Kazakhstan), Mathias Vacec (Repubblica Ceca) e Le Berre, quest’ultimo ultimo dei fuggitivi ad essere rimasto davanti. Vacek e Fedorov si avvantaggiavano sugli Segaert e Le Berre che venivano ripresi dal gruppo, sempre più spezzettato. Il ceco ed il kazako scollinavano con una decina di secondi di vantaggio sul gruppo inseguitore e si davano cambi regolari che consentivano loro di giocarsi l’oro mondiale. Era Fedorov ad imporsi su Vacec, mentre il gruppo principale, che negli ultimi 8 km aveva avuto anche un ritardo di 15 secondi sulla coppia di testa, era regolato per la medaglia di bronzo a 3 secondi di ritardo da Soren Waerenskjold (Norvegia), che conquistava la seconda medaglia in questi Mondiali dopo l’oro nella prova a cronometro under 23. Completavano la top five Madis Mihkels (Estonia) in quarta posizione ed Olav Kooij (Olanda) in quinta posizione. L’Italia alla fine farà peggio della prova juniores, visto che Buratti e Milesi, capitani azzurri, terminavano soltanto in ventitreesima e venticinquesima posizione. Domani le prove in linea femminili dedicate a donne juniores e donne elite, nelle quali si spera che l’Italia sia protagonista, faranno da anticamera all’attesa prova in linea uomini elite in programma domenica 25, che farà calare il sipario sui Mondiali di ciclismo 2022.

Antonio Scarfone

Yevgeniy Fedorov è oro tra gli Uomini Under 23 (foto: Getty Images)

Yevgeniy Fedorov è oro tra gli Uomini Under 23 (foto: Getty Images)

21-09-2022

settembre 21, 2022 by Redazione  
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CAMPIONATI DEL MONDO – CRONOMETRO A SQUADRE MISTA (Australia)

La nazionale elvetica si è imposta nella corsa a cronometro, circuito di Wollongong, percorrendo 28.2 Km in 33′47″, alla media di 50.084 Km/h. Ha preceduto di 3″ la nazionale italiana e di 38″ la nazionale australiana

OMLOOP VAN HET HOUTLAND MIDDELKERKE-LICHTERVELDE

Il belga Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) si è imposto nella corsa belga, Eernegem – Lichtervelde, percorrendo 196.4 Km in 4h24′36″, alla media di 44.535 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Arnaud De Lie (Lotto Soudal) e l’olandese Dylan Groenewegen (Team BikeExchange-Jayco). Miglior italiano Simone Consonni (Cofidis), 11°

LA SVIZZERA E’ ORO NELLA STAFFETTA MISTA. ARGENTO PER L’ITALIA. OLANDA DISASTROSA

settembre 21, 2022 by Redazione  
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La staffetta per nazioni arride alla Svizzera che vince la medaglia d’oro. L’Italia è seconda per soli 3 secondi mentre il bronzo va ai padroni di casa dell’Australia. Un’Olanda disastrosa, tra cadute e problemi meccanici, è fuori dal podio. Da venerdì iniziano le prove in linea.

Partire con i favori del pronostico ti può convincere di essere il più forte ma nel ciclismo di fronte alla sorte avversa non c’è nulla da fare, specialmente in una prova a cronometro. E così nella staffetta mista per nazioni l’Olanda, che per i bookmakers aveva praticamente già vinto, prima un problema meccanico ferma Bauke Mollema, costretto a cambiare bici dopo pochi km dalla partenza, e poi Annemiek Van Vleuten cade dopo poche pedalate successive al passaggio di testimone dagli uomini, mettendo tra l’altro in dubbio la sua partecipazione nella prova in linea di sabato e certificando il disastro orange che alla fine riuscirà a strappa il quinto posto finale. E così la Svizzera ha avuto vita facile ad imporsi ed a vincere la medaglia d’oro, completando i 28.8 km del doppio circuito di Wollongong in 33 minuti e 47 secondi. La vittoria dei rossocrociati, guardando agli intertempi, non è mai stata messa in discussione, visto che hanno sempre fatto segnare il miglior tempo: prima Kung, Bissegger e Schmid e poi Reusser, Chabey e Koller sono restati sempre davanti agli avversari. L’Italia alla fine si è arresa per soli 3 secondi ed il secondo posto è comunque un risultato di prestigio che cancella in parte la delusione delle prove individuali. Ganna, Sobrero e Affini hanno trovato un ottimo feeling e la prova maiuscola di Elena Longo Borghini nella seconda parte della gara consegnano all’Italia un argento più che meritato. Al terzo posto si piazza l’Australia che conquista un bronzo confermando le sue ambizioni da podio. I padroni di casa dei Mondiali chiudono con il tempo di 34 minuti e 25, a 38 secondi di ritardo dalla Svizzera. Medaglia di legno per il sestetto tedesco in 34 minuti e 33 secondi, a 46 secondi di ritardo dalla Svizzera. L’Olanda come detto chiude la top five tra la delusione generale in 34 minuti e 39 secondi, a 52 secondi di ritardo dalla Svizzera. A questo punto i Mondiali di ciclismo terminano per quanto riguarda le prove a cronometro. Venerdì, sabato e domenica, toccherà a quelle in linea. Dopo il giorno di riposo di giovedì, che servirà alle varie nazionali per allenarsi e per visionare il percorso, si inizia venerdì con la prova del mattino degli uomini juniores e si termina di pomeriggio con quella degli under23. Per quanto riguarda l’Italia, le speranze azzurre di medaglia tra i juniores sono affidate a Simine Gualdi e Giovanni Zordan, mentre tra gli Under23 Martin Marcellusi e Nicolo Buratti dovrebbero essere le stelline del quintetto azzurro.

Giuseppe Scarfone

La Svizzera vince la staffetta mista a cronometro (foto: Getty Images)

La Svizzera vince la staffetta mista a cronometro (foto: Getty Images)

20-09-2022

settembre 20, 2022 by Redazione  
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CAMPIONATI DEL MONDO – CRONOMETRO UOMINI JUNIORES (Australia)

Il britannico Joshua Tarling si è imposto nella corsa a cronometro, circuito di Wollongong, percorrendo 28.8 Km in 34′59″, alla media di 49.395 Km/h. Ha preceduto di 19″ l’australiano Hamish McKenzie e di 33″ il tedesco Emil Herzog. Due italiani in gara: Nicolas Milesi 13° a 1′57″, Renato Favero 25° a 2′54″

CAMPIONATI DEL MONDO – CRONOMETRO DONNE JUNIORES (Australia)

La britannica Zoe Backstedt si è imposta nella corsa a cronometro, circuito di Wollongong, percorrendo 14.1 Km in 18′26″, alla media di 45.895 Km/h. Ha preceduto di 1′36″ la tedesca Justyna Czapla e di 1′49″ la belga Febe Jooris. Due italiane in gara: Alice Toniolli 15° a 2′22″, Federica Venturelli 24° a 3′00″

GRAN BRETAGNA RE E REGINA TRA I CRONO JUNIORES. ITALIA NON PERVENUTA

settembre 20, 2022 by Redazione  
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Zoe Backstedt e Joshua Tarling fanno sorridere la Gran Bretagna in lutto per la scomparsa della Regina dando una bella dimostrazione di forza nella crono juniores. L’Italia è fuori dalla top ten in entrambe le prove ma domani nella staffetta mista può sorridere anche lei – almeno si spera – con la prima medaglia dei Mondiali di Wollongong.

Oggi a Wollongong è la giornata riservata alle prove individuali a cronometro juniores. I ragazzi gareggiano sulla distanza di 28.8 km, mentre le ragazze su quella di 14.4 km. Queste ultime devono inchinarsi allo strapotere della britannica Zoe Backstedt, che domina la cronometro con il tempo di 18 minuti e 26 secondi, alla media di quasi 46 km/h. La Backstedt, inavvicinabile medaglia d’oro, rifila distacchi impressionanti per la categoria, visto che la seconda, la tedesca Justyna Czapla, è argento ma staccata di ben 1 minuto e 36 secondi. Chiude il podio e conquista la medaglia di bronzo la Bega Febe Jooris, che giunge terza ad 1 minuto e 49 secondi di ritardo dalla britannica. Chiudono la top five, e possono considerarsi più che mai medaglia di legno a pari merito, la ceca Eliska Kvasnickova e l’olandese Anna van der Meide, entrambe ad 1 minuto e 50 secondi di ritardo dalla Backstedt ma soprattutto fuori dal podio per un solo secondo. Le ragazze italiane, come da pronostico, non vanno oltre il quindicesimo posto di Alice Toniolli ed il ventiquattresimo posto di Federica Venturelli. La prima termina la sua prova con un ritardo di 2 minuti e 22 secondi dalla Backstedt, mentre la seconda fa ancora peggio con un ritardo di 3 minuti. Chiudono la giornata i ragazzi che rispetto alla prova femminile danno vita ad una prova molto più equilibrata. A vince con il tempo di 34 minuti e 59 secondi è il britannico Joshua Tarling che precede l’australiano hamish McKenzie di 19 secondi ed il tedesco Emil Herzog di 33 secondi. Completano la top five lo svizzero Jan Christen, quarto con 59 secondi di ritardo da Tarling e l’estone Romet Pajur, quinto con 1 minuto e 9 secondi di ritardo da Tarling. I due atleti italiani in competizione sono entrambi fuori dalla top ten. Nicolas Milesi è tredicesimo ad 1 minuto e 57 secondi di ritardo da Tarling mentre Renato Favero è venticinquesimo a 2 minuti e 54 secondi di ritardo da Tarling. Le speranze italiane di medaglia, almeno per quanto riguarda le prove a cronometro, si riducono alla staffetta mista per nazioni, in programma domani, sulla distanza di 28.8 km. Toccherà per i primi quattordici km e 400 metri al terzetto maschile, che passeranno il testimone sulla successiva identica distanza al terzetto femminile. L’Italia, terza, lo scorso anno in Belgio, ha tutte le carte in regola per salire sul podio, anche se il gradino più alto sembra già essere prenotato dalla squadra olandese, che sembrano avere nel terzetto femminile una marcia in più.

Giuseppe Scarfone

Joshua Tarling vince la medaglia doro nella cronometro juniores (foto: Getty Images)

Joshua Tarling vince la medaglia d'oro nella cronometro juniores (foto: Getty Images)

E’ SEMPRE PIU’ NORVEGIA! WAERENSKJOLD ORO NELLA CRONO U23

settembre 19, 2022 by Redazione  
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Søren Wærenskjold conquista l’oro mondiale emergendo nella seconda parte del percorso e ricalcando groso modo la prova di ieri del connazionale Foss. Completano il podio il belga Alec Segaert ed il britannico Leo Hayter. Azzurri dietro.

La seconda giornata dei Mondiali di Ciclismo è dedicata alla prova a cronometro Under 23. Il percorso del circuito di Wollongong è un po’ più corto rispetto a quello di donne ed uomini elite, misurando 28.8 km invece di 34.1. Se tra gli uomini elite Tobias Foss ha sorpreso tutti diventando il Campione 2022 della specialità, la Norvegia torna prepotentemente alla ribalta con l’oro di Søren Wærenskjold, che dopo la delusione del 2021 a Bruges in cui arrivò quarto e perse il podio per soli 2 secondi, si rifà oggi con gli interessi andando a conquistare la vittoria più importante della sua carriera. Il giovane norvegese dell’Uno-X Pro Cycling Team , proprio come Foss, non ruba l’occhio nei primi due intertempi, visto che gli sono davanti sia il belga Alec Segaert che il britannico Leo Hayter. La svolta per il norvegese avviene nella seconda metà del tracciato, in cui aumenta il ritmo raggiungendo e superando il belga ed il britannico. Già al terzo intertempo Wærenskjold supera di 9 secondi Segaert e di ben 23 secondi hayter, che fa invece segnalare un vistoso calo, proprio come Kung ieri. Søren Wærenskjold conclude la sua prova con il tempo di 34 minuti e 13 secondi. In seconda posizione si piazza Segaert a 16 secondi di ritardo mentre Hayter riesce a strappare il bronzo con il tempo di 34 minuti e 37 secondi, a 24 secondi di ritardo dal norvegese. Chiudono la top five l’australiano Logan Currie in quarta posizione ed il tedesco Michel Hessma, rispettivamente quarto e quinto con 33 e 39 secondi di ritardo da Søren Wærenskjold. Per l’Italia, che non aveva oggettivamente speranze di podio, Lorenzo Milesi riesce comunque ad entrare nella top ten. Il ciclista bergamasco, classe 2002, chiude in decima posizione con il tempo di 35 minuti e 18 secondi, a 1 minuto e 5 secondi di ritardo da Søren Wærenskjold. Fa peggio davide Piganzoli, sedicesimo ad 1 minuto e 44 secondi di ritardo da Søren Wærenskjold. Per adesso la Norvegia, con due ori su tre, è la regina di questi Mondiali Australiani. Domani doppio appuntamento con la prova a cronometro uomini e donne dedicata ai juniores. Gli uomini gareggeranno sullo stesso percorso di oggi, lungo 28.8 km, mentre il percorso delle donne è precisamente la metà, misurando 14.4 km. Ci aspettiamo qualche segnale di riscossa da parte dell’Italia, anche se non sarà facile entrare in zona medaglie. Speranze più concrete per salire sul podio mercoledì con la cronometro mista per nazioni.

Giuseppe Scarfone

Søren Wærenskjold vince la cromo mondiale U23 (foto: Getty Images)

Søren Wærenskjold vince la cromo mondiale U23 (foto: Getty Images)

19-09-2022

settembre 19, 2022 by Redazione  
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CAMPIONATI DEL MONDO – CRONOMETRO UOMINI UNDER 23 (Australia)

Il norvegese Søren Wærenskjold si è imposto nella corsa a cronometro, circuito di Wollongong, percorrendo 28.8 Km in 34′13″, alla media di 50.502 Km/h. Ha preceduto di 16″ il belga Alec Segaert e di 24″ il britannico Leo Hayter. Due italiani in gara: Lorenzo Milesi 10° a 1′04″, Davide Piganzoli 16° a 1′44″

LUSSEMBURGO: SKJELMOSE JENSEN SI DIFENDE COI DENTI E SI AGGIUDICA LA SUA PRIMA CORSA A TAPPE

settembre 19, 2022 by Redazione  
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Tappa finale al francese Madouas sul danese Skjelmose Jensen, che si aggiudica l’82a edizione della corsa a tappe del granducato

Ultima frazione molto tirata per il Giro di Lussemburgo, ma situazione assolutamente inevitabile visti i distacchi estremamente ridotti in classifica generale. Al mattino partono Felix Gall (AG2R), Sander Armée (Cofidis), Pierre Rolland (Trek) e Joel Nicolau (Caja Rural), quest’ultimo con l’intenzione di difendere e conquistare la maglia di miglior scalatore, risultato che otterrà prima di rialzarsi e farsi raggiungere dal gruppo a una trentina di chilometri dal traguardo.
A quel punto gli attaccanti sono rimasti con un vantaggio risicato e insufficiente per arrivare al traguardo, mentre dietro le squadre dei migliori si alternano in testa per rendere la corsa dura e permettere ai propri capitani di giocarsi il tutto per tutto nel finale. Lars van den Berg (Groupama) è il primo a provare l’attacco, poi si assistono a numerosi scatti, tutti rintuzzati da un ottimo Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) oggi in aiuto della maglia gialla Mattias Skjelmose Jensen. L’ultimo a provarci è Bastien Trochon (AG2R), il quale viene ripreso al secondo passaggio dal traguardo. Davanti resta ancora Gall con pochi secondi di vantaggio, che inesorabilmente diminuiscono fino ad azzerarsi sotto il ritmo di Groupama e UAE.
Sul finale arriva l’attacco di Valentin Madouas (Groupama), il quale viene seguito strenuamente da Skjelmose Jensen, da Kévin Vauquelin (Arkea) e dal compagno di squadra Kevin Geniets. I quattro arrivano nell’ordine al traguardo, con Madouas superiore in volata sui contendenti, nonostante il tentativo di Jensen di anticipare tutti.
Alle loro spalle, leggermente staccato, Matteo Trentin (UAE) è quinto a 3”, quindi seguono altri cinque corridori classificati con lo stesso ritardo del trentino e tra questi c’è un altro italiano, Marco Tizza (Bingoal), che si piazza 9°.
In classifica generale Skjelmose Jensen, alla sua prima affermazione in carriera in una corsa a tappe, si impone con 5″ su Vauquelin e 17″ su Madouas, che era stato leader della classifica nei primi giorni di gara. Trentin si conferma migliore degli italiani terminando la corsa lussemburghese in sesta posizione con 40″ secondi di ritardo e consolandosi con la conquista della classifica a punti, precedendo di poco proprio il corridore danese. Lo spagnolo Nicolau si porta a casa il premio riservato al miglior scalatore, mentre è ovviamente del 21enne Skjelmose Jensen la maglia bianca di miglior giovane. Miglior squadra è, infine, l’UAE Team Emirates di Trentin, che per un solo secondo ha meglio sull’Alpecin.

Andrea Mastrangelo

Madouas precede il leader della classifica Skjelmose Jensen sul traguardo della tappa finale del Giro del Lussemburgo (Getty Images)

Madouas precede il leader della classifica Skjelmose Jensen sul traguardo della tappa finale del Giro del Lussemburgo (Getty Images)

FOSS E VAN DIJK, UNO SORPRENDE, L’ALTRA SI CONFERMA. NORVEGIA E OLANDA DAVANTI A TUTTI NELLA PRIMA GIORNATA MONDIALE

settembre 18, 2022 by Redazione  
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Nella prova a cronometro maschile, Tobias Foss è autore di una prova magistrale, esaltata ancora di più da un finale in crescendo. Il norvegese è inaspettatamente ma meritatamente Campione del Mondo davanti a Stefan Kung e Remco Evenepoel, mentre Filippo Ganna delude e non fa meglio del settimo posto. Tra le donne Ellen van Dijk si conferma la più forte; l’olandese vince la terza medaglia d’oro della specialità dopo Firenze 2013 e Bruges 2021. L’argento va all’australiana Grace Brown mentre si prende il bronzo la svizzera Marlen Reusser.

I Campionati Mondiali di Ciclismo iniziano subito con la doppia cronometro individuale riservate a donne e uomini elite. Il percorso di Wollongong è lo stesso per entrambe le prove. Saranno 34.2 i km da percorrere, per due giri di 17.1 km ciascuno sul circuito cittadino della località marittima australiana. Il percorso è complessivamente pianeggiante e si potrà spingere agevolmente sui pedali Per quanto riguarda gli uomini, Filippo Ganna punta al terzo titolo iridato consecutivo ma dovrà fare molta attenzione a Remco Evenepoel ed alla coppia svizzera formata da Sefan Kung e Stefan Bissegger. Da considerare un gradino più in basso, ma neanche tanto, Ethan Hayter e Remi Cavagna, speranze inglesi e francesi per una top five che può essere alla loro portata. I padroni di casa dell’Australia, dopo il forfait di Rohan Dennis, puntano tutto su Luke Durbridge e Lucas Plapp, anche se sembrano essere un ulteriore gradino sotto i ciclisti precedentemente citati. Grande curiosità infine per Tadej Pogacar, che può essere la variabile impazzita della prova a cronometro. Ma in una prova dal chilometraggio non eccessivo, per essere quella di un mondiale, qualche sorpresa può essere sempre dietro l’angolo. Partendo dalle delusioni, non possiamo iniziare la nostra analisi parlando proprio di Ganna e di una stagione nella quale ha dimostrato di essere forte, ma mai il più forte nelle cronometro che contavano. Certo, ha vinto i Campionati Italiani a Cronometro e qualche tappa in corse minori come Etoile des Besseges, Tour de la Provence e Deutschland Tour. Da sottolineare anche le vittorie nelle cronometro della Tirreno Adriatico e del Delfinato, rispettivamente nella prima e nella quarta tappa. Ma poi il piemontese ha deluso durante il periodo estivo dove ha raccolto soltanto un quarto ed un quinto posto nelle due cronometro del Tour, prima di steccare anche ai Campionati Europei dove non aveva fatto meglio del terzo posto, battuto da Bissegger e Kung. Oggi partiva da favorito, avendo preparato minuziosamente la cronometro mondiale, ma se il buongiorno già non si vedeva dal mattino, la conferma è arrivata proprio nella corsa principe per i cronomen. Ganna già al primo intertempo era quinto e la tendenza in calo veniva confermata anche nel secondo intertempo, probabilmente il tratto in cui bisognava spingere maggiormente, posto tra i due dentelli di Mount Ousley, con alcuni brevi tratti all’11%. Il bicampione del mondo chiudeva al traguardo addirittura in settima posizione, fuori dalla top ten. L’ultimo appuntamento del 2022 per Ganna – sperando che non sia l’ultima delusione stagionale – è adesso l’8 Ottobre quando proverà a battere il record dell’ora nel velodromo svizzero di Grenchen. Per quanto riguarda le prove degli altri italiani in gara, Edoardo Affini finirà tredicesimo mentre Matteo Sobrero quindicesimo. Il campione del mondo a cronometro è il norvegese Tobias Foss. Partito in sordina, restando al primo intertempo sui tempi di Ganna, il norvegese ha fatto segnare il miglior secondo tempo al secondo intertempo per poi fare il capolavoro per sonale negli ultimi 10 km, nei quali ha preso il volo, chiudendo in 40 minuti e 2 secondi. Chi deve mangiarsi le mani è Stefan Kung, argento mondiale. Lo svizzero, che faceva segnare 40 minuti e 5 secondi alla linea d’arrivo, aveva fatto segnare il miglior tempo nei primi due intertempi. In particolare al secondo intertempo aveva ben 12 secondi di vantaggio su Foss ed ha perso quindi più di un secondo al km negli ultimi 10 km. Un calo vertiginoso che ha bilanciato dall’altra parte il finale a tutta di Foss. Terzo e bronzo mondiale è Remco Evenepoel. Il belga ha condotto una cronometro equilibrata, senza alti né bassi, confermando il terzo posto dello scorso anno a Bruges alle spalle di Ganna e Van Aert. Evenepoel chiude la sua prova in 40 minuti e 11 secondi. Quarto è il britannico Ethan Hayter, che termina a 40 secondi di ritardo da Foss ma che recrimina per una catena malandrina che, cadendo, lo ha costretto ha cambiare bici prima del secondo intertempo, precudendogli la possibilità di lottare per una medaglia. Chiude la top five l’altro svizzero Stefan Bissegger, campione europeo in carica, che come Ganna non ha mai dato l’impressione di poter lottare per il podio. Degli altri attesi protagonisti della cronometro mondiale, segnaliamo il sesto posto di Tadej Pogacar e l’undicesimo di Remi Cavagna, mentre a chiusura della top ten troviamo Nelson Oliveira in ottava posizione, Yves Lampaert in nona posizione e Bruno Armirail in decima posizione. Tra le donne, vi è stata molta più uniformità di tempi rispetto all’omologa prova maschile. L’olandese Ellen van Dijk ha mantenuto sempre la testa in tutti e tre gli intertempi, compreso quello finale, chiudendo con il tempo di 44 minuti e 28 secondi. La Van Dijk, a differenza di Ganna, ottiene la terza iride dopo quella del 2013 e del 2021. Al secondo posto, a 13 secondi di ritardo dalla Van Dijk, si piazza l’australiana Grace Brown, che consegna al Paese che ospita i Mondiali la prima medaglia di un metallo pregiato come l’argento. Chiude al terzo posto e si prende la medaglia di bronzo la svizzera Marlene Reusser, che chiude con il tempo di 45 minuti e 10 secondi. Qualche rammarico per l’Italia, con il quarto posto di Vittoria Guazzini, lontana dieci secondi dal terzo posto della Reusser. Mentre chiude la top five la statunitense Leah Thomas con il tempo di 45 minuti e 45 secondi. La prima giornata dei Mondiali si conclude così con Norvegia ed Olanda sugli scudi. Domani toccherà agli Under 23, che gareggeranno sempre sul circuito di Wollongong, con una distanza leggermente inferiore: 28.8 km invece di 34.2. L’Italia parte con Lorenzo Milesi e Davide Piganzoli, ma entrare in zona medaglie sarà molto difficile.

Giuseppe Scarfone

Tobias Foss è medaglia doro ai campionati del Mondo di Wollongong (foto: Getty Images)

Tobias Foss è medaglia d'oro ai campionati del Mondo di Wollongong (foto: Getty Images)

18-09-2022

settembre 18, 2022 by Redazione  
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CAMPIONATI DEL MONDO – CRONOMETRO UOMINI ELITE (Australia)

Il norvegese Tobias Foss si è imposto nella corsa a cronometro, circuito di Wollongong, percorrendo 34.2 Km in 40′02″, alla media di 51.257 Km/h. Ha preceduto di 3″ l’elvetico Stefan Küng e di 9″ il belga Remco Evenepoel. Miglior italiano Filippo Ganna, 7° a 56″

CAMPIONATI DEL MONDO – CRONOMETRO DONNE ELITE (Australia)

L’olandaese Ellen van Dijk si è imposta nella corsa a cronometro, circuito di Wollongong, percorrendo 34.2 Km in 44′29″, alla media di 46.130 Km/h. Ha preceduto di 12″ l’australiana Grace Brown e di 42″ l’elvetica Marlen Reusser. Miglior italiana Vittoria Guazzini, 4° a 52″

GRAND PRIX D’ISBERGUES – PAS DE CALAIS

Il francese Arnaud Démare (Groupama-FDJ) si è imposto nella corsa francese, circuito di Isbergues, percorrendo 197.6 Km in 4h32′34″, alla media di 43.498 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Marc Sarreau (AG2R Citroën Team) e il belga Edward Theuns (Trek-Segafredo). Miglior italiano Luca Mozzato (B&B Hotels-KTM), 4°.

GRAND PRIX INTERNATIONAL D’ISBERGUES – PAS DE CALAIS FÉMININ

L’italiana Chiara Consonni (Valcar – Travel & Service) si è imposta nella corsa francese, circuito di Isbergues, percorrendo 126.2 Km in 3h22′08″, alla media di 37.46 Km/h. Ha preceduto allo sprint la francese Clara Copponi
(FDJ – SUEZ – Futuroscope) e l’italiana Maria Giulia Confalonieri (Ceratizit-WNT Pro Cycling)

GOOIKSE PIJL

Il belga Gerben Thijssen (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux) si è imposto nella corsa belga, Halle – Gooik, percorrendo 199 Km in 4h39′16″, alla media di 42.755 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) e il tedesco Max Kanter (Movistar Team). Due italiani in gara: Simone Consonni (Cofidis) 11° con lo stesso tempo dei primi, Alexander Konychev (Team BikeExchange-Jayco) 94° a 41″

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