18-08-2022

agosto 18, 2022 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

POSTNORD DANMARK RUNDT – TOUR OF DENMARK

L’olandese Olav Kooij (Jumbo-Visma) si è imposto nella terza tappa, Otterup – Herning, percorrendo 239.3 Km in 5h18′45″, alla media di 45.045 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Christophe Laporte (Jumbo-Visma) e il danese Magnus Cort (EF Education-EasyPost). Miglior italiano Andrea Peron (Team Novo Nordisk), 15°. Lo statunitense Magnus Sheffield (INEOS Grenadiers) è ancora leader della classifica con lo stesso tempo di Laporte e 3″ sul danese Mattias Skjelmose Jensen (Trek-Segafredo). Miglior italiano Stefano Oldani (Alpecin-Deceuninck), 14° a 34″

TOUR DU LIMOUSIN – NOUVELLE AQUITAINE

L’italiano Diego Ulissi (UAE Team Emirates) si è imposto nella terza tappa, Donzenac – Malemort, percorrendo 181.7 Km in 4h22′03″, alla media di 41.603 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Greg Van Avermaet (AG2R Citroën Team) e lo spagnolo Alex Aranburu (Movistar Team). Aranburu è ancora leader della classifica con 8″ su Ulissi e 12″ su Van Avermaet

BALTIC CHAIN TOUR

L’estone Rait Ärm (nazionale estone) si è imposto nella prima tappa, circuito di Panevėžys, percorrendo 156.5 Km in 3h17′33″, alla media di 47.532 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Mika Heming (ATT Investments) e il norvegese Oskar Myrestøl Johansson (Uno-X DARE Development Team). Nessun italiano in gara. Ärm è il primo leader della classifica con 4″ su Heming e 7″ su Johansson

GRAND PRIX TOMARZA

L’algerino Yacine Hamza (nazionale algerina) si è imposto nella corsa turca, Mazakaland Science Center – Tomarza, percorrendo 133.4 Km in 3h03′08″, alla media di 43.87 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’ucraino Mykhaylo Kononenko (Sakarya BB Pro Team) e di 1″ il connazionale Nassim Saidi (nazionale algerina). Nessun italiano in gara

TOUR DE L’AVENIR (Under23)

Il team nazionale olandese si è imposto nel cronoprologo a squadre, circuito di La Roche-sur-Yon, percorrendo 3.9 Km in 3′51″, alla media di 60.779 Km/h. Ha preceduto di 4″ il team nazionale norvegese e il team nazionale britannico. Il team nazionale italiano si è piazzato 6° a 10″. L’olandese Loe van Belle è il primo leader della classifica

VUELTA 2022: I FAVORITI

agosto 18, 2022 by Redazione  
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Ecco la presenzatazione dei favoriti per la vittoria nella 77a edizione del Giro di Spagna che scatterà venerdì 19 da Utrecht, nei Paesi Bassi

PRIMOZ ROGLIC: Non corre dal Tour de France quando qualche caduta di troppo lo costrinse a ritirarsi anticipatamente e questo potrebbe essere un intoppo verso la conquista della sua quarta Vuelta in carriera. Il percorso e il team di altissimo livello sono due armi a suo favore ma purtroppo l’infortunio subito qualche settimana fa e la condizione possono creare problemi. PROBABILITA’: 25%

JAI HINDLEY: Il vincitore in carica dell’ultimo Giro d’Italia cercherà di ripetersi in Spagna. La condizione fisica è in crescendo come dimostrato alla Vuelta a Burgos. Kelderman, Fabbro, Higuita e company sono pronti per assisterlo in questa caccia alla doppietta Giro-Vuelta. Il problema più grande è Roglic, si prospetta un bel duello. PROBABILITA’: 25%

RICHARD CARAPAZ: La voglia di rivalsa è tanta, una rivincita nei confronti di Hindley dopo solo pochi mesi è una bella motivazione. La Ineos Grenadiers si presenterà al al via con un’ottima squadra e darà scintille contro la Bora e al Jumbo-Visma. PROBABILITA’: 20%

SIMON YATES: Alla Vuelta a Castilla y León ha dimostrato una buona gamba, troppo, e come sua abitudine rischia di arrivare troppo in forma all’inizio della corsa per poi soffrire nell’ultima settimana. Lui la Vuelta l’ha già vinta nel 2018, proverà a ripetersi e a cancellare questa stagione mediocre. PROBABILITA’: 10%

MIGUEL ANGEL LOPEZ: Le ultime stagioni per il colombiano sono state sottotono. Buoni si sono rivelati gli approcci nelle corse di preparazione, ma nell’appuntamento che conta accusa sempre inconvenienti. Che sia la volta buona che il colombiano dell’Astana riesca a portarsi a casa un Grande Giro? PROBABILITA’: 5%

JOAO ALMEIDA: Il portoghese ha un bel passo e nella cronometro è un osso duro. Se riesce a non perdere terreno nelle tappe intermedie potrebbe dar fastidio ai favoritissimi della vigilia. PROBABILITA’: 5%

NAIRO QUINTANA: In questa stagione abbiamo intravisto azioni e pedalata del Nairo che fu, vederlo lottare per il podio sarebbe una bella cosa e una conferma di quanto visto al Tour de France. PROBABILITA’: 2%

TAO GHEOGHEN HART: Il vincitore del Giro d’Italia 2020 potrebbe essere una delle tante frecce della Ineos Grenadiers. Le qualità ce l’ha e, anche se il percorso è più favorevole ad altri, mai dire mai. PROBABILITA’: 2%

ETHAN HAYTER: La Vuelta di Spagna è una corsa dove le sorprese escono sempre fuori, anche se il Giro sta provando a fare meglio. Hayter potrebbe sbocciare proprio in questa corsa: le qualità ci sono tutte. PROBABILITA’: 1%

JUAN AYUSO: Stesso discorso fatto per Haiter, con l’aggiunta che il corridore della UAE Team Emirates corre in casa e anche tra i professionisti ha fatto intravedere di poter far classifica dopo aver conquistato il Giro d’Italia Giovani Under 23 nel 2021. PROBABILITA’: 1%

MIKEL LANDA: Il basco è l’underdog per antonomasia, il ciclista talentuoso che per vari motivi non riesce mai a trionfare. Anche se i treni vincenti sono ormai passati e la parabola sembra ormai destinata a scendere e nonostante la sua dichiarazione di non puntare alla classifica uno spiraglio per noi romanticoni lo lasciamo sempre. PROBABILITA’: 1%

ENRIC MAS: Lo spagnolo del Team Movistar non è uno che vince molto, fa classifica con il suo classico stile di corsa. Questo 2022 non è andato molto bene, proverà a riscattarsi in casa. PROBABILITA’: 1%

WILCO KELDERMAN: Il passista scalatore olandese è un uomo di classifica, in caso di problemi per Hindley sarà lui a prendere il suo posto di leader in squadra, anche se le sue potenzialità sono state già espresse nelle passate stagioni. PROBABILITA’: 1%

REMCO EVENEPOEL: La Vuelta di Spagna è la corsa di tre settimane più adatta a vedere se si è portati per i Grandi Giri o no, a ventidue anni il belga potrebbe sorprenderci ancora una volta.PROBABILITA’: 1%

Luigi Giglio

SVIZZERA DA URLO A MUNCHEN. BISSEGGER BATTE D’UN SOFFIO KUNG E SI LAUREA CAMPIONE D’EUROPA A CRONOMETRO. TERZO GANNA

agosto 17, 2022 by Redazione  
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E’ il grande giorno della Svizzera ai Campionati Europei di Monaco di Baviera. Dopo la vittoria di Marlen Reusser, che poco dopo pranzo era riuscita a battere nientepopodimeno che Ellen Van Dijk nella cronometro riservata alle donne, nel tardo pomeriggio gli Elvetici han saputo fare ancora di meglio conquistando sia l’oro che l’argento nella prova maschile. A vestire la maglia di Campione d’Europa nelle prove contro il tempo per i prossimi 365 giorni sarà il giovane Stefan Bissegger che ha anticipato di appena 34 centesimi il connazionale e campione uscente Stefan Kung al termine di una gara incerta ed appassionante. Per il corridore in forza alla EF Education-EasyPost una delle affermazioni più importanti della sua (ancora) breve carriera, mentre per Kung sfuma d’un niente la possibilità di vincere il suo terzo titolo europeo consecutivo. Terzo posto per Filippo Ganna che, dopo un’ottima partenza, ha pagato nel finale terminando a 9 secondi dal vincitore e confermando una condizione non eccezionale.


La crono degli europei proponeva un tracciato piuttosto corto (appena 25,4 km) con parteza ed arrivo nella cittadina di Fürstenfeldbruck, nel sud della Baviera. Subito dopo il via i corridori dovevano affrontare un breve strappetto in cima al quale era posto il primo quanto insignificante rilevamento cronometrico. Quindi il percorso diventava quasi completamente piatto ad eccezione del finale in leggerissima discesa. I grandi favoriti della vigilia erano il bicampione uscente Stefan Kung e il campione del mondo in carica Filippo Ganna, col giovane Stefan Bissegger pronto a recitare il ruolo di terzo incomodo.

Al via si sono presentati 35 corridori, col Montenegrino Slobodan Milonjic ad aprire le danze seguito dall’Armeno Stepan Grigoryan e dal Kosovaro Blerton Nuha. E così la prima prestazione degna di cronaca è stata quella dello Spagnolo Oier Lazkano. Il basco in forza alla Movistar, partito nel bel mezzo degli atleti provenienti da nazioni ‘minori’, ha chiuso la sua prova col tempo di 28′51″, con una media appena inferiore ai 50 km/h. Lo spagnolo è rimasto in testa una decina di minuti, vedendosi superato di soli 3″ da un Mattia Cattaneo comunque non in grande giornata. Decisamente migliore la prestazione del danese Morten Hulgaard che è riuscito a superare il bergamasco di quasi 30 secondi. La corsa a questo punto si è accesa: il Danese non ha avuto neanche il tempo di esultare che il transalpino Kevin Vauquelin, partito soltanto 2 minuti dopo Hulgaard, è riuscito a far di meglio di neanche un secondo. Ma anche il regno di Vauquelin non era destinato a durare troppo perchè di lì a poco sarebbe arrivato l’Irlandese Ben Healy salito in testa alla classifica provvisoria con un tempo di 28′02″, 16 secondi in meno rispetto al corridore dell’Arkea-Samsic.

Nel frattempo, l’elvetico Stefan Bissegger, compagno di Healy alla EF Education, era partito fortissimo passando in testa nettamente all’intermedio posto intorno al km 16. Lo Svizzero ha poi completato la sua eccellente prestazione col tempo di 27′06″ alla media di 53.137 e con addirittura 56 secondi di vantaggio sull’Irlandese. Una prestazione da podio o forse qualcosa in più…
Buona la performance del Danese Mikkel Bjerg, ma non abbastanza da impensierire Bissegger. Il corridore dell’UAE Team Emirates ha concluso la sua crono con un ritardo di 27 secondi, guadagnando la seconda posizione provvisoria alle spalle dell’Elvetico e davanti a Ben Healy. L’irlandese poco dopo è stato scavalcato anche dal veterano Maciej Bodnar, giunto con un passivo di 37 secondi da Bissegger. Negativa invece la crono dello Sloveno Jan Tratink che ha pagato un passivo di ben 1′41″ (alla fine il corridore della Bahrain sarà soltanto 13°), poco meglio rispetto all’Olandese Jos Van Emden (1′22″ da Bissegger).

A questo punto mancavano all’arrivo soltanto in 3: Max Walscheid, Stefan Kung e Filippo Ganna. Il Tedesco ha subito vanificato la sua prova con una caduta che lo ha letteralmente fatto fuori da ogni discorso di medaglia ed è stato ripreso dopo pochi chilometri da Stefan Kung. Lo Svizzero è passato in testa all’intermedio del km 16 con appena 2 secondi e 80 centesimi sul connazionale Bissegger e addirittura 1 secondo e 90 su Filippo Ganna, ultimo a prendere il via. Gli ultimi 10 km sono stati palpitanti con ben 3 atleti che potevano giocarsi la medaglia d’oro. Ne Kung ne Ganna hanno però saputo fare meglio di Bissegger, il più veloce nella seconda parte del tracciato, e si sono dovuti accontentare rispettivamente della medaglia d’argento (appena 34 centesimi il ritardo del corridore della Groupama) e di quella di bronzo (9 secondi il gap finale per Ganna). Per Bissegger si tratta del primo grande successo tra i professinisti, mentre per Kung si è trattato di una beffa che gli ha impedito di raccogliere il terzo successo consecutivo nella prova a cronometro dei Campionati Europei. Una prova che continua ad essere stregata per Ganna che, dopo l’argento dello scorso anno, deve accontentarsi stavolta della medaglia meno preziosa.

L’ordine d’arrivo vede quindi trionfare Stefan Bissegger (Svizzera) con 34 centesimi di vantaggio sul connazionale Stefan Kung e 9 secondi su Filippo Ganna (Italia). Si ferma ai piedi del podio il Danese Mikkel Bjerg, 4° a 27″ davanti al Polacco Maciej Bodnar (a 37″). Quindi troviamo l’Irlandese Ben Healy a 56″, il fancese Kevin Vauquelin ad 1′12″ e il Danese Morten Hulgaard a 1′13″. Completano la top ten Jos Van Emden (Olanda) a 1′22″ e l’Estone Tanel Kangert (ad 1′26″). Fuori dai 10 il soprendente Svedese Jacob Ahlsson (ad 1′34″), il Belga Rune Herregodts (ad 1′38″), lo Sloveno Jan Tratnik (ad 1′41″) ed il nostro Mattia Cattaneo, solo 14° ad 1′42″ poco avanti a Oier Lazkano (1′45″).

Il grande ciclismo si sposta adesso in Spagna (o meglio, in Olanda dove è prevista la cronosquadre d’apertura): a partire da venerdì pomeriggio si disputerà La Vuelta, l’ultima grande corsa a tappe della stagione ciclistica.

Pierpaolo Gnisci

17-08-2022

agosto 17, 2022 by Redazione  
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CAMPIONATO EUROPEO – CRONOMETRO UOMINI

L’elvetico Stefan Bissegger si è imposto nella prova a cronometro, circuito di Fürstenfeldbruck, percorrendo 24 Km in 27′06″, alla media di 53.137 Km/h. Ha preceduto di 1″ il connazionale Stefan Küng e di 9″ l’italiana Filippo Ganna. In gara anche l’italiano Mattia Cattaneo, 14° a 1′42″

CAMPIONATO EUROPEO – CRONOMETRO DONNE

L’elvetica Marlen Reusser si è imposta nella prova a cronometro, circuito di Fürstenfeldbruck, percorrendo 24 Km in 31′00″, alla media di 46.452 Km/h. Ha preceduto di 6″ l’olandese Ellen van Dijk e di 28″ l’olandese Riejanne Markus. Due italiane in gara: Alessia Vigilia 14° a 2′24″, Arianna Fidanza 21° a 2′55″

POSTNORD DANMARK RUNDT – TOUR OF DENMARK

Lo statunitense Magnus Sheffield (INEOS Grenadiers) si è imposto nella seconda tappa, circuito a cronometro di Assens, percorrendo 12.2 Km in 13′35″, alla media di 53.890 Km/h. Ha preceduto di 3″ il danese Mattias Skjelmose Jensen (Trek-Segafredo) e di 6″ il francese Christophe Laporte (Jumbo-Visma). Miglior italiano Stefano Oldani (Alpecin-Deceuninck), 15° a 34″. Sheffield è il nuovo leader della classifica con 3″ su Skjelmose Jensen e 6″ su Laporte. Miglior italiano Oldani, 15° a 34″

TOUR DU LIMOUSIN – NOUVELLE AQUITAINE

Lo spagnolo Alex Aranburu (Movistar Team) si è imposto nella seconda tappa, Champcevinel – Ribérac, percorrendo 184.7 Km in 4h29′07″, alla media di 41.179 Km/h. Ha preceduto allo sprint il rumeno Eduard Michael Grosu (Drone Hopper-Androni Giocattoli) e il francese Clément Venturini (AG2R Citroën Team). Miglior italiano Matteo Trentin (UAE Team Emirates), 4°. Aranburu è il nuovo leader della classifica con 4″ sul francese Julien Simon (TotalEnergies) e 5″ su Trentin

16-08-2022

agosto 16, 2022 by Redazione  
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POSTNORD DANMARK RUNDT – TOUR OF DENMARK

L’olandese Olav Kooij (Jumbo-Visma) si è imposto nella prima tappa, Allerød – Køge, percorrendo 222.6 Km in 4h59′20″, alla media di 44.619 Km/h. Ha preceduto allo sprint i belgi Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) e Timothy Dupont (Bingoal Pauwels Sauces WB). Miglior italiano Andrea Peron (Team Novo Nordisk), 7°. Kooij è il primo leader della classifica con 4″ su Philipsen e sul danese Sebastian Nielsen (Restaurant Suri-Carl Ras). Miglior italiano Peron, 9° a 10″

TOUR DU LIMOUSIN – NOUVELLE AQUITAINE

Il francese Julien Simon (TotalEnergies) si è imposto nella prima tappa, Verneuil-sur-Vienne – La Souterraine, percorrendo 176.4 Km in 3h59′42″, alla media di 44.155 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Matteo Trentin (UAE Team Emirates) e lo spagnolo Alex Aranburu (Movistar Team). Simon è il primo leader della classifica con 1″ su Trentin e 6″ su Aranburu

GRAN PREMIO CAPODARCO (U23)

L’italiano Nicolò Buratti (Cycling Team Friuli ASD) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Capodarco, percorrendo 180 Km in 4h15′29″, alla media di 42.273 Km/h. Ha preceduto di 3″ l’italiano Davide De Pretto (Zalf Euromobil Désirée Fior) e di 7″ l’italiano Martin Marcellusi (Bardiani CSF Faizanè)

15-08-2022

agosto 15, 2022 by Redazione  
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VOLTA A PORTUGAL EM BICICLETA

L’uruguayano Mauricio Moreira (Glassdrive/Q8/Anicolor) si è imposto nella decima ed ultima tappa, cronometro individuale Porto – Vila Nova de Gaia, percorrendo 18.6 Km in 25′07″, alla media di 44.433 Km/h. Ha preceduto di 21″ il portoghese Antonio Carvalho (Glassdrive/Q8/Anicolor) e di 1′05″ lo spagnolo Alejandro Marque (Atum General/Tavira/AP Maria Nova Hotel). Unico italiano in gara Alessio Gasparini (JAVA Kiwi Atlántico), 101° a 5′57″. Moreira si impone in classifica con 1′09″ sul portoghese Frederico Figueiredo (Glassdrive/Q8/Anicolor) e 2′35″ su Carvalho. Gasparini 103° a 2h07′12″

LEKNESSUND PROFETA IN PATRIA. TAPPA E VITTORIA FINALE NELL’ARCTIC TOUR OF NORWAY

agosto 14, 2022 by Redazione  
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Con un attacco a circa 90 km dall’arrivo, Andreas Leknessund (Team DSM) si invola verso la vittoria nella corsa di casa, resistendo al ritorno dell’ex maglia salmone Alex Zingle (Team Cofidis). Il giovane norvegese vince la sua prima corsa WT dimostrando di essere un ottimo fondista che con il tempo potrà solo migliorare. Da segnalare il buon terzo posto nella generale di Nicola Conci (Team Alpecin Deceuninck).

L’Arctic Tour of Norway si conclude con una tappa che presenta praticamente un circuito nel circuito. Sede di partenza e di arrivo è Trondheim. I primi 127 km si percorreranno nei dintorni della cittadina norvegese mentre gli ultimi 32 km consistono in quattro giri del percorso finale in cui spiccano le quattro ascese del Tyholt Tower Summit, sulle quali si scatenerà la battaglia tra gli uomini di classifica ed uscirà il vincitore della breve corsa scandinava. Victor Lafay (Team Cofidis) parte in maglia salmone dopo la vittoria di ieri e conta di vincere la sua prima corsa a tappe WT. La fuga faticava a partire dopo la partenza da Trondheim. Era addirittura il Team Cofidis a mantenere alta l’andatura per evitare fughe nei primi km, visto che il primo traguardo volante di Spongdal, che si percorreva dopo 26 km, allettava proprio la maglia salmone Zingle, che con i 3 secondi di abbuono poteva rafforzare la sua leadership in classifica generale. E proprio Zingle transitava in prima posizione sul suddetto sprint intermedio. Dopo una trentina di km si formava un drappello di dodici uomini in testa alla corsa ma la loro azione non durava più di 2 km, venendo interrotta dal gruppo. Finalmente riuscivano ad evadere soltanto a 92 km dall’arrivo Andreas Leknessund (Team DSM), Fabien Grellier (Team TotalEnergies) ed Alessandro Verre (Team Arkea Samsic). A 75 km dall’arrivo il terzetto di testa aveva 2 minuti e 15 secondi di vantaggio sul gruppo. Una volta entrati nel circuito finale di Trondheim il gruppo accelerava e così Leknessund decideva di andarsene da solo e lasciarsi alle spalle Verre e Grellier. A 10 km dall’arrivo il norvegese aveva 31 secondi di vantaggio su un drappello di sette uomini in cui erano presenti anche Nicola Conci e Kristian Sbaragli (Team Alpecin Deceuninck). Leknessund resisteva all’inseguimento e andava a vincere da solo sul traguardo di Trondheim. Alle sue spalle si piazzava in seconda posizione Conci a 16 secondi di ritardo mentre Axel Zingle, partito in ritardo per rintuzzare l’attacco di Leknessund, non riusciva a fare meglio del terzo posto, a 18 secondi di ritardo dal norvegese. Chiudevano la top five Max Poole (Team DSM) e Hugo Houle (Team Israel Premier Tech), rispetivamente a 18 ed a 20 secondi di ritardo da Leknessund. Dopo la bella vittoria nella seconda tappa del Giro di Svizzera, Leknessund ottiene la seconda vittoria stagionale ma soprattutto è il vincitore della corsa di casa. Chiudono il podio finale Houle a 8 secondi di ritardo e Conci a 9 secondi di ritardo. Da segnalare la buona prova complessiva dell’italiano, sempre presente nei finali delle tappe più difficili. Per quanto riguarda le altre classifiche, Zingle vince quella a punti, Stepehen Basset (Team Human Powered Health) quella dei GPM e Leknessund quella dei giovani. Infine il Team Alpecin Deceuninck fa sua la classifica a squadre. Il Nord Europa sarà ancora protagonista a partire dal 16 Agosto, quando scatterà il Giro di Danimarca, anche se ormai l’attesa vera e propria è per la Vuelta a Espana che inizierà venerdì 19 Agosto con le prime tre tappe in Olanda.

Antonio Scarfone

Andreas Leknessund vince a Trondheim (foto: Getty Images Sport)

Andreas Leknessund vince a Trondheim (foto: Getty Images Sport)

14-08-2022

agosto 14, 2022 by Redazione  
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CAMPIONATI EUROPEI – STRADE ELITE

L’olandese Fabio Jakobsen si è imposto nella corsa su strada elite, Murnau am Staffelsee – Monaco di Baviera, percorrendo 207.9 Km in 4h38′49″, alla media di 44.739 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Arnaud Démare e il belga Tim Merlier. Miglior italiano Elia Viviani, 7°.

ARCTIC RACE OF NORWAY

Il norvegese Andreas Leknessund (Team DSM) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, circuito di Trondheim, percorrendo 159.1 Km in 3h30′26″, alla media di 45.364 Km/h. Ha preceduto di 16″ l’italiano Nicola Conci (Alpecin-Deceuninck) e di 18″ il francese Axel Zingle (Cofidis). Leknessund si impone in classifica con 8″ sul canadese Hugo Houle (Israel-Premier Tech) e 9″ su Conci

VOLTA A PORTUGAL EM BICICLETA

Il portoghese Antonio Carvalho (Glassdrive/Q8/Anicolor) si è imposto nella nona tappa, Paredes – Mondim de Basto (Senhora da Graça), percorrendo 174.5 Km in 4h42′14″, alla media di 37.097 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Frederico Figueiredo (Glassdrive/Q8/Anicolor) e l’uruguayano Mauricio Moreira (Glassdrive/Q8/Anicolor) e lo statunitense Scott McGill (Wildlife Generation Pro Cycling). Unico italiano in gara Alessio Gasparini (JAVA Kiwi Atlántico), 104° a 32′21″. Figueiredo è ancora leader della classifica con 7″ su Moreira e 1′52″ sul connazionale Luis Fernandes (Radio Popular-Paredes-Boavista). Gasparini 102° a 2h01′22″

LA POLYNORMANDE

Il francese Franck Bonnamour (B&B Hotels-KTM) si è imposto nella corsa francese, Avranches – Saint-Martin-de-Landelles, percorrendo 168.9 Km in 3h47′42″, alla media di 44.506 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Lorenzo Rota (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux) e il connazionale Anthony Turgis (TotalEnergies)

MEMORIAL JANA MAGIERJ

Il ceco Michael Boros (Elkov-Kasper) si è imposto nella corsa polacca, circuito di Stary Sącz, percorrendo 149.4 Km in 4h01′07″, alla media di 37.177 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Pawel Cieslik (Voster ATS Team) e di 4″ il connazionale Michael Kukrle (Elkov-Kasper). Nessun italiano in gara

LA PICTO-CHARENTAISE (Donne)

La francese Marie Le Net (FDJ-SUEZ-Futuroscope) si è imposta nella corsa francese, Poitiers – Châtellerault, percorrendo 119.9 Km in 2h55′03″, alla media di 37.997 Km/h. Ha preceduto allo sprint la statunitense Skylar Schneider (nazionale statunitense) e la svedese Nathalie Eklund (Massi Tactic Women’s Team). Miglior italiana Valentina Basilico (BePink), 56° a 47″

TOUR OF SCANDINAVIA (Donne)

L’olandese Marianne Vos (Team Jumbo-Visma) si è imposta nella sesta ed ultima tappa, Lillestrøm – Halden, percorrendo 154.3 Km in 4h01′25″, alla media di 38.349 Km/h. Ha preceduto allo sprint la belga Shari Bossuyt (CANYON//SRAM Racing) e l’italiana Barbara Guarischi (Movistar Team). La danese Cecilie Uttrup Ludwig (FDJ-SUEZ-Futuroscope) si impone in classifica con 17″ sulla tedesca Liane Lippert (Team DSM) e 44″ sull’australiana Alexandra Manly (Team BikeExchange-Jayco). Miglior italiana Erica Magnaldi (UAE Team ADQ), 10° a 1′09″

TOUR CYCLISTE INTERNATIONAL DE LA GUADELOUPE

Il lussemburghese Ivan Centrone (Geofco Doltcini Materiel-Velo.com) si è imposto nella decima ed ultima tappa, Le Gosier – Baie-Mahault, percorrendo 147.1 Km in 3h20′36″, alla media di 43.998 Km/h. Ha preceduto di 1″ il francese Alexys Brunel (U.S.Lamentin) e di 2″ il belga Oliver Mattheis (Team Embrace The World Cycling). Ritirato l’unico italiano in gara, Giulio Masotto (Team Corratec). Il francese Stefan Bennett (EuroCyclingTrips Pro Cycling) si impone in classifica con 2′29″ sul connazionale Tom Donnewirth (U.V.Marie Galante) e 3′54″ sul connazionale Célestin Guillon (Laval Cyclisme 53).

VUELTA A COLOMBIA FEMENINA

La colombiana Andrea Alzate (CM Team) si è imposta nella sesta ed ultima tappa, circuito di Bucaramanga, percorrendo 90.3 Km in 3h23′33″, alla media di 33.644 Km/h. Ha preceduto allo sprint la connazionale Leidy Natalia Munoz (Team Illuminate) e di 1′32″ la connazionale Estefania Herrera (Colombia Tierra de Atletas – GW – Shimano). Nessun italiana in gara. La La colombiana Diana Peñuela (DNA Pro Cycling) si impone in classifica con 1′01″ sulla connazionale Lina Marcela Hernández (Colombia Tierra de Atletas – GW – Shimano) e 1′24″ sulla messicana Anet Barrera (DNA Pro Cycling Team)

GRAN PREMIO SPORTIVI DI POGGIANA – TROFEO BONIN COSTRUZIONI (U23)

L’italiano Nicolò Buratti ( Cycling Team Friuli ASD) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Poggiana. Ha preceduto allo sprint l’italiano Federico Guzzo (Zalf Euromobil Désirée Fior) e il neozelandese Laurence Pithie (Groupama-FDJ Conti).

MONACO INCORONA JAKOBSEN. L’OLANDESE SI LAUREA CAMPIONE D’EUROPA DAVANTI A DEMARE E MERLIER. DISASTRO AZZURRO.

agosto 14, 2022 by Redazione  
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Fabio Jakobsen è il nuovo Campione d’Europa su strada. L’Olandese, grande favorito della vigilia, si impone sul traguardo di Monaco di Baviera grazie ad una volata perentoria che non ha davvero lasciato scampo alla concorrenza. Il corridore di Gorinchem, lanciato perfettamente dal connazionale Danny Van Poppel, ha distanziato di oltre una bici Arnaud Demare (Francia) e Tim Merlier (Belgio). Quarto posto per lo stesso Van Poppel, bravo ad ottenere un ottimo piazzamento nonostante il lavoro svolto in favore del compagno e l’esultanza finale. Jakobsen interrompe così il dominio dell’Italia che si era aggiudicata le ultime 4 edizioni della rassegna europea con 4 corridori diversi. Proprio gli Italiani sono stati i protagonisti in negativo nell’ultimo chilometro, rendendosi artefici di un pasticcio che ha letteralmente mandato in frantumi il treno azzurro una volta passati sotto la flamme rouge.


La 7a edizione della rassegna continentale riservata ai professionisti proponeva un tracciato che sin dalla vigilia era stato chiaramente indicato come favorevole ai velocisti. Il percorso, 207.9 km da Murnau am Staffelsee a Monaco di Baviera, presentava un primo tratto in linea lungo circa 140 km che conduceva i corridori dal piccolo borgo posto al confine con l’Austria al capoluogo Bavarese. Quindi i corridori erano attesi da un circuito cittadino di 13 km da ripetere per 5 volte. Se nel tatto in linea vi era la presenza di qualche strappetto, l’anello finale era quasi completamente piatto favorendo chiaramente un epilogo allo sprint.

Pronti via e già al km 0 si è formata la fuga di giornata. Ad comporla sono stati soltanto due corridori: lo Svizzero Silvain Diller e l’Austriaco Lukas Postlberger. Il duo ha subito raggiunto un vantaggio superiore ai 3 minuti (massimo 3′20″) ma poi il gruppo ha deciso di non rischiare, mantenendo la coppia di testa sempre ad una distanza di sicurezza. La gara è stancamente andata avanti senza colpi di scena fino ai -115: in prossimità dello strappo di Eurasburg, una delle pochissime difficoltà altimentriche di giornata, la nazionale italiana ha provato ad animare la corsa grazie all’azione di Matteo Trentin. All’allungo dell’azzurro hanno subito risposto il Belga Bert Van Lerberghe, la coppia teutonica formata da John Degenkolb e Nils Politt, il Francese Bryan Coquard e il Danese Michael Morkov. L’azione è però morta dopo un battito di ciglio e in breve le acque in gruppo si sono nuovamente calmate, ristabilendo la precedente condizione di quiete.
Ai -48, quando i corridori avevano già completato il primo giro del circuito finale, Pascal Ackermann, capitano della nazionale Tedesca, è finito a terra dopo aver urtato una transenna con la spalla sinistra. Per il povero Ackermann la corsa è finita lì mentre i gradi di leader della Germania sono passati sulle spalle di Phil Bauhaus. La fuga di Dillier e Postblerger, che non hanno mai veramente coltivato sogni di gloria, si è invece interrotta ai -27, quando sono stati riassoribiti dal plotone. A quel punto l’esito della corsa era ormai scritto anche se non tutti erano d’accordo: ai -3500 un altro elvetico, Stefan Bissegger, ha provato ad anticipare il gruppo grazie ad un’azione da finisseur molto adatta alle sue caratteristiche da inseguitore. L’andatura del plotone era però troppo elevata e così Bissegger si è dovuto arrendere al ritorno del gruppo ai 2300 metri dall’arrivo.

Si è così giunti alla prevedibilissima volata finale. Ai -1600 in testa al gruppo, che fino ad allora aveva visto i Tedeschi sempre in prima linea, è apparso il treno azzurro forte di ben 6 componenti: Filippo Baroncini, Matteo Trentin, Filippo Ganna, Jacopo Guarnieri, Elia Viviani e infine Alberto Dainese, velocista designato della nazionale Italiana. Il campione del mondo u23 è stato bravissimo a portare gli altri azzurri in testa, quindi è stato il turno di Filippo Ganna che si è poi messo a ruota di Matteo Trentin. Il campione d’Europa 2018 si è prodotto in un’ottima trenata, spostandosi poi sulla destra della carreggiata una volta esaurito il suo lavoro. A quel punto si sarebbe dovuto ritrovare in testa nuovamente Ganna che però evidentemente aveva esaurito la benzina nel corso della precedente tirata. Il Piemontese si è così spostato a destra insieme a Trentin, lasciando in testa al trenino azzurro un Jacopo Guarnieri evidentemente sorpreso dalla situazione. A quel punto mancavano circa 500 metri all’arrivo e l’Italia aveva ancora 3 corridori in testa ma evidentemente qualocosa nei meccanismi azzurri non ha funzionato. Sta di fatto che Guarnieri si spostato abbastanza presto e a quel punto Viviani con Dainese a ruota hanno perso diverse posizioni e la possibilità di giocarsi la corsa. Ad approfittare del caos azzurro, è stato il trenino belga intento a lanciare Tim Merlier. Il corridore dell’Alpecin è partito lungo ma non ha pututo nulla quando alla sua sinistra è emerso Fabio Jakobsen splendidamente lanciato da Danny Van Poppel. Jakobsen ha tagliato il taguardo con più di una lunghezza di vantaggio su Arnaud Demare e Tim Merlier. Ai piedi del podio il bravissimo Van Poppel che ha preceduto Sam Bennett (Irlanda), Luka Mezgec (Slovenia) ed Elia Viviani. Quindi troviamo Alexander Kristoff (Norvegia) davanti a Jon Aberasturi (Spagna) e Mads Pedersen (Danimarca). Soltanto 11° Alberto Dainese, vittima di un meccanismo di squadra che si è clamorosamente inceppato nel momento decisivo.

Per Fabio Jakobsen si tratta della dodicesima vittoria stagionale, un successo che lo consacra definitivamente come il miglior velocista del mondo a poco più di due anni di distanza da quella terribile caduta al Tour de Pologne che lo aveva ridotto in fin di vita.

Pierpaolo Gnisci

Jakobsen campione dEuropa (fonte: Getty Images)

Jakobsen campione d'Europa (fonte: Getty Images)

LAFAY, TAPPA E MAGLIA SULLA SKALLSTUGGU SUMMIT. DOMANI A TRONDHEIM TERMINA L’ARCTIC TOUR

agosto 13, 2022 by Redazione  
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Victor Lafay vince sulla Skallstuggu Summit come il più scafato dei finisseur, scattando in salita a circa 2 km dall’arrivo e resistendo al ritorno di un drappello di inseguitori. Il francese è la nuova maglia salmone e la dovrà difendere domani nell’ultima e decisiva tappa di Trondheim.

La terza tappa dell’Arctic Tour of Norway 2022 da Namsos alla Skallstuggu Summit, lunga 181 km, è quella altimetricamente più insidiosa ed in cui coloro che vogliono ambire alla vittoria finale dovranno attaccare. Chi vincerà in cima alla salita finale di prima categoria potrebbe ipotecare infatti la vittoria della breve corsa scandinava. Lo Strugstad Summit, lo Stene Summit ed il Reinslia Summit, compresi tra il km 87 ed il km 142, faranno da antipasto alla salita finale che è lunga quasi 6 km e che presenta un km in doppia cifra ideale per gli attacchi. Vedremo se Axel Zingle (Team Cofodis) sarà in grado di difendere la maglia salmone. Dopo la partenza da Namsos ci volevano oltre 20 km prima che la fuga di giornata riuscisse ad evadere dal gruppo. Erano quattro i ciclisti che cercavano la gloria: Maurice Ballerstedt (Team Alpecin Deceuninck), Håkon Aalrust (Team Coop), Tom Virtgen (Team Bingoal Pauwels) e Taco van der Hoorn (Team Intermarchè Wanty Gobert). La posizione in classifica generale di Aalrust e Ballerstedt, entrambi a 13 secondi di ritardo da Zingle, era tale da non permettere alla fuga di avvantaggiarsi troppo nei confronti del gruppo, tirato proprio dal Team Cofidis. Ballerstedt si aggiudicava il primo traguardo volante di Namdalseid posto al km 33.1. Per diverso tempo il giovane tedesco sognava la maglia salmone, che indossava virtualmente, visto che il gruppo rallentava e dopo 65 km il vantaggio della fuga era di quasi 5 minuti. Aalrust scollinava in prima posizione sul primo GPM di Strugstad posto al km 85.8, mentre il gruppo aumentava il ritmo con Team Cofidis e Team TotalEnergies. Wirtgen scollinava per primo sul secondo GPM di Stene posto al km 126.4. Aalrust si aggiudicava il successivo GPM di Reinslia posto al km 139.5. Ballerstedt vinceva il secondo traguardo volante di Levanger posto al km 156.8. Era invece Van der Hoorn a vincere il terzo ed ultimo traguardo volante di Hojem posto al km 163.9. I fuggitivi iniziavano ad avvertire la fatica ed i primi a rialzarsi erano Aalrust e Wirtgen a circa 9 km dal termine. A 7 km dall’arrivo il vantaggio di Van der Hoorn e Ballerstedt nei confronti del gruppo, sempre più minaccioso al loro inseguimento, era di soli 35 secondi, mentre si segnalava in difficoltà Gleb Syritsa (Team Astana Qazaqstan), terzo in classifica generale. I due ciclisti in testa venivano ripresi poco prima della salita finale. I primi ad attaccare erano Victor Lafay (Team Cofidis) e Nicola Conci (Team Alpecin Deceuninck). Il francese staccava l’italiano nel tratto più duro della salita, a circa 2 km dall’arrivo e resisteva al ritorno di un drappello formato da otto ciclisti, andando a vincere sul traguardo della Skallstuggu Summit. A 3 secondi di ritardo si piazzava in seconda posizione Kevin Vauquelin (Team Arkea Samsic) mentre terzo era Hugo Houle (Team Israel Premier Tech). Chiudevano la top five Sven Erik Bystrom (Team Intermarchè Wanty Gobert) in quarta posizione e Carl Fredrik Hagen (Team Israel Premier Tech) in quinta posizione. Conci era il primo degli italiani, decimo a 9 secondi di ritardo da Lafay. Il francese ottiene la prima vittoria stagionale e va al comando in classifica generale davanti a Vauquelin e Houle, staccati rispettivamente di 7 e di 9 secondi. Domani è in programma la quarta ed ultima tappa dell’Arctic Tour of Norway. S parte e si arriva a Trondheim dopo 160 km. Nel circuito finale da ripetere quattro volte si dovrà scalare l’impegnativo strappo del Tyholt Tower Summit, lungo quasi un km e mezzo con pendenze che arrivano al 10%. La classifica generale è ancora abbastanza compatta, visto che i primi 28 ciclisti sono racchiusi in 56 secondi. Lafay ha qualche chance in più di successo ma dovrà stare attento agli attacchi che gli verranno portati nel finale di tappa ed anzi lui stesso dovrà attaccare.

Antonio Scarfone

Victor Lafay vince sulla Skallstuggu Summit (foto: Michael Steele/Getty Images)

Victor Lafay vince sulla Skallstuggu Summit (foto: Michael Steele/Getty Images)

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