25-08-2022
agosto 25, 2022 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
VUELTA A ESPAÑA
L’australiano Jay Vine (Alpecin-Deceuninck) si è imposto nella sesta tappa, Bilbao – Ascensión al Pico Jano (San Miguel de Aguayo), percorrendo 181.2 Km in 4h38′00″, alla media di 39.108 Km/h. Ha preceduto di 15″ il belga Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl Team) e di 16″ lo spagnolo Enric Mas (Movistar Team). Miglior italiano Domenico Pozzovivo (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux), 24° a 2′50″. Evenepoel è la nuova maglia rossa con 21″ sul francese Rudy Molard (Groupama-FDJ) e 28″ su Mas. Miglior italiano Pozzovivo, 26° a 3′59″
DEUTSCHLAND TOUR
L’australiano Caleb Ewan (Lotto Soudal) si è imposto nella prima tappa, Weimar – Meiningen, percorrendo 171.7 Km in 4h01′54″, alla media di 42.588 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Jonathan Milan (Bahrain Victorious) e il tedesco Max Kanter (Movistar Team). L’ìtaliano Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) è ancora leader della classifica con 2″ sull’olandese Bauke Mollema (Trek-Segafredo) e 3″ su Milan
TOUR POITOU-CHARENTES EN NOUVELLE AQUITAINE
Due tappe disputate nel terzo giorno di gara
Il francese Marc Sarreau (AG2R Citroën Team) si è imposto anche nella terza tappa, Nieuil-l’Espoir – Vivonne, percorrendo 90.7 Km in 1h57′44″, alla media di 46.223 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Paul Penhoët (Groupama-FDJ) e Axel Laurance (B&B Hotels-KTM). Miglior italiano Attilio Viviani (Bingoal Pauwels Sauces WB), 6°. Sarreau è ancora leader della classifica con 16″ sul belga Edward Theuns (Trek-Segafredo) e 18″ sul lettone Emils Liepins (Trek-Segafredo). Miglior italiano Viviani, 10° a 26″
L’elvetico Stefan Küng (Groupama-FDJ) si è imposto nella quarta tappa, cronometro individuale Smarves – Vivonne, percorrendo 18.3 Km in 25′01″, alla media di 43.891 Km/h. Ha preceduto di 17″ il francese Kévin Vauquelin (Team Arkéa-Samsic) e di 20″ il francese Pierre-Roger Latour (TotalEnergies). Miglior italiano Filippo Baroncini (Trek-Segafredo), 6° a 50″. Küng è il nuovo leader della classifica con 21″ su Vauquelin e 29″ su Latour- Miglior italiano Baroncini, 7° a 1′02″
TOUR OF SAKARYA (Turchia)
Il mongolo Jambaljamats Sainbayar (Terengganu Polygon Cycling Team) si è imposto nella prima tappa, circuito di Sakarya, percorrendo 104.9 Km in 2h29′00″, alla media di 42.242 Km/h. Ha preceduto allo sprint il turco Burak Abay (Spor Toto Cycling Team) e il kazalo Igor Chzhan (Almaty Cycling Team). Nessun italiano in gara. Sainbayar è il primo leader della classifica con 4″ su Abay e 6″ su Chzhan.
TOUR DE L’AVENIR (Under23)
Giorno di riposo
KREIZ BREIZH ELITES FÉMININ
La danese Emma Norsgaard (Movistar Team) si è imposta nella corsa francese, Callac – Guingamp, percorrendo 137 Km in 3h37′52″, alla media di 37.729 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiana Silvia Persico (Valcar-Travel & Service) e Marie Le Net (FDJ-SUEZ-Futuroscope)
PREMONDIALE GIRO TOSCANA INTERNAZIONALE FEMMINILE – MEMORIAL MICHELA FANINI
La polacca Agnieszka Skalniak-Sójka (ATOM Deweloper Posciellux.pl Wroclaw) si è imposta nel prologo, circuito a cronometro del Parco delle Cascine (Firenze), percorrendo 2.8 Km in 3′23″, alla media di 49.655 Km/h. Ha preceduto di 4″ l’italiana Martina Fidanza (Ceratizit-WNT Pro Cycling) e di 5″ l’ucraina Valeriya Kononenko (nazionale ucraina). La Skalniak-Sójka è la prima leader della classifica con 4″ sulla Fidanza e 5″ sulla Kononenko
LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): BILBAO – PICO JANO
agosto 25, 2022 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Arriva l’ora delle prime montagne alla Vuelta, che oggi affronterà per la prima volta nella storia l’ascesa che cconduce in vetta al Pico Jano, percorsa una salita finale non eccessivamente impegnativa. Debutta nel percorso della corsa spagnola anche l’immediatamente precedente Collada de Brenes, forse più selettiva di quella conclusiva
Debuttano le salite alla Vuelta 2022 e una debuttante vera e propria sarà l’ascesa finale verso il Pico Jano, montagna della Cantabria che finora non era stata esplorata da nessuna corsa ciclistica anche per il fatto che la strada che termina poco sotto la vetta è stata fatta asfaltare apposta per permettere l’approdo della Vuelta. Non si tratta di una salita particolarmente difficile, 12 Km e 600 metri al 6.7% che concentreranno i tratti più impegnativi nella prima parte: tolti i mille metri iniziali pedalabili, nei successivi 5 Km la pendenza media risulta del’8.6% per poi tornare gradevole nel tratto di circa 2 Km che precede l’imbocco della strada bitumata di fresco, percorrendo la quale l’inclinazione media torna a salire attestando attorno al 7% negli ultimi 3.6 Km. Non sarà questa l’unica difficoltà altimetrica prevista dalla tappa e in particolare i corridori che vorranno giocare d’anticipo potrebbero provare a sorprendere gli avversari sulla Collada de Brenes, altra salita al debutto nel percorso della Vuelta: oltre ad essere la più ripida di giornata (6.2 Km all’8.7%) presenterà una carreggiata stradale piuttosto stretta che anche in mancanza di attacchi provocherà naturalmente un po’ di selezione.

Il laghetto sottostante la cima del Pico Jano e l’altimetria della sesta tappa (it.wikiloc.com)
METEO VUELTA
Bilbao : nubi sparse, 23°C (percepiti 24°C), vento moderato da NNW (14-15 km/h), umidità al 85%
Ramales de la Victoria (Km 56.7): pioggia modesta e schiarite (0.2 mm), 23.1°C, vento moderato da NNW (14-15 km/h), umidità al 82%
Los Corrales de Buelna (Km 130.3): temporale con pioggia consistente (0.8 mm), 21.6°C, vento moderato da NNW (17-19 km/h), umidità al 92%
Pico Jano: previsioni non disponibili
GLI ORARI DELLA VUELTA
12.37: partenza da Irun
14.15: inizio diretta su Eurosport
14.35-14.50: GPM del Puerto de Alisas
16.10-16.35: inizio salita Collada de Brenes
16.20-16.45: GPM della Collada de Brenes
16.45-17.15: traguardo volante di Santa Cruz de Iguña
16.55-17.25: inizio salita finale
17.15-17.50: arrivo sul Pico Jano
RASSEGNA STAMPA
Vuelta, quinta tappa a Soler: la Spagna torna a sorridere. Maglia rossa a Molard
Gazzetta dello Sport – Italia
Rogliča zanima samo rdeča majica v Madridu
Delo – Slovenia
Molard prend le maillot rouge, Soler s’impose
L’Équipe – Francia
Soler rompe el maleficio
AS – Spagna
Colega de João Almeida ao ataque na Volta a Espanha
Público – Portogallo
Marc Soler wins stage five as Rudy Molard takes red jersey
The Guardian – Regno Unito
Spanjaard Marc Soler rondt huzarenstukje af in Vuelta, vroege vluchter Rudy Molard is nieuwe leider
Het Nieuwsblad – Belgio
Soler pakt Vuelta-dagzege, Roglic verliest rode trui
De Telegraaf – Paesi Bassi
Outsider gentager fire år gammel bedrift og stryger til tops i Vueltaen
Politiken – Danimarca
Soler feiert Tagessieg – Arndt Dritter im Gesamtklassement
Kicker – Germania
Molard remplaza a Roglic, es líder en visperas de la montaña en la Vuelta a España
El Espectador – Colombia
Richard Carapaz y favoritos ceden puestos en etapa 5 de la Vuelta a España, con triunfo parcial de Marc Soler
El Universo – Ecuador
VUELTAALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.
Ordine d’arrivo della quinta tappa, Irun – Bilbao
1° Jan Hirt
2° Edoardo Affini s.t.
3° Jarrad Drizners s.t.
4° Bryan Coquard s.t.
5° Davide Cimolai s.t.
Classifica generale
1° Floris De Tier
2° Thomas De Gendt a 9′59″
3° Henri Vandenabeele a 10′37″
4° John Degenkolb a 14′29″
5° Gerben Thijssen a 15′04″
Miglior italiano Davide Cimolai, 10° a 16′43″
LA VUELTA DI MAERTENS ACCHIAPPATUTTO
Nel 1977 il belga Freddy Maertens prese il via alla Vuelta con la maglia iridata sulle spalle ma sin dalla prima tappa la sostituì con quella amarillo di leader della classifica generale. Alla fine si imporrà nel suo unico GT della carriera con quasi 3 minuti sul corridore di casa Miguel María Lasa e soprattutto un cospicuo bottino di tappe vinte: ben 13 sulle 21 a disposizione. Nel 45° anniversario di quella scorpacciata riviviamo quella Vuelta attraverso i titoli del quotidiano sportivo spagnolo “Mundo Deportivo”
30 APRILE 1977 – 4a TAPPA: BENIDORM – ALTO DE SIERRA HELADA (cronometro individuale, 8.3 Km)
LASA A 17″ DA MAERTENS
Tras la crono-escalada de Benidorm – Maertens: los importante es que conservo el maillot – Maertens: 51.500 pesetas
La caida del dios – Pollentier: “Me conocía el recorrido de memoria” – Pesarrodona: “Estoy mucho peor de lo que pensaba – Veintisietes segundos mas cerca – Lasa, a punto de repetir el triunfo del año pasado – “En los Pirineos le ganeremos la batalla a Maertens”
RISPLENDE IL SOLER DELLA RINASCITA? TAPPA ALLO SPAGNOLO DELL’UAE, MOLARD NUOVA MAGLIA ROSSA
Dopo un anno e mezzo di prove incolori, Marc Soler (UAE Team Emirates) torna alla ribalta azzeccando la fuga giusta nella seconda tappa corsa nei Paesi Baschi e fa sua la quinta tappa della Vuelta 2022 attaccando sull’insidioso Alto del Vivero. I compagni di fuga lo rivedono solo all’arrivo ma Rudy Molard (Team Groupama FDJ) è sicuramente il più contento tra i fuggitivi visto che è la nuova maglia rossa.
La quinta tappa della Vuelta 2022 ha ancora i Paesi Baschi come sfondo e rispetto a quello di ieri, il percorso è senz’altro più impegnativo. Sono poco più di 187 i km da percorrere da Irun a Bilbao con cinque GPM che si dovranno affrontare nella seconda parte della tappa. Dopo il Puerto de Gontzagarigana, il Balcon de Bizkaia e l’Alto de Morga, tutti di terza categoria e posizionati tra il km 95 ed il km 125, il piatto forte della tappa di oggi sarà la doppia scalata dell’Alto de Vivero, salita affrontata diverse volte al Giro dei Paesi Baschi e che, seppur non lunghissima, presenta parecchi strappi in doppia cifra nei quali fondo e potenza prevarranno sulla regolarità. Dal secondo scollinamento mancheranno 14 km al traguardo di Bilbao. Da Irun non partiva Daan Hoole (Team Trek Segafredo), trovato positivo al covid. Dopo diversi attacchi, tra i quali si segnalava anche un tentativo della maglia bianca Ethan Hayter (Team INEOS), la fuga di giornata partiva solamente poco prima della scalata del primo GPM della tappa. Erano in 18 i ciclisti che comprendevano la fuga, ovvero: Vadim Pronskiy (Team Astana Qazaqstan), Fred Wright (Team Bahrain Victorious), Jonathan Caicedo (Team EF Education EasyPost), Rudy Molard e Jake Stewart (Team Groupama FDJ), Julius Johansen (Team Intermarchè Wanty Gobert), Alessandro De Marchi e Daryl Impey (Team Israel Premier Tech), Kamil Malecki (Teal Lotto Soudal), Gregor Muhlberger (Team Movistar), Fausto Masnada (Team Quicl Step Alpha Vinyl), Lawson Craddock (Team BikeExchange Jayco), Nikias Arndt (Team DSM), Marc Soler (UAE Team Emirates), Victor Langellotti (Team Burgos BH), Roger Adrià (Team Kern Pharma), Ibai Azur mendi (Team Euskaltel Euskadi) ed Anthony Delaplace (Team Arkea Samsic). Langellotti scollinava in prima posizione sul Puerto de Gontzagarigana, posto al km 95.6. Il ciclista monegasco scollinava in prima posizione anche sul successivo GPM del Balcon de Bizkaia posto al km 102.4. indossando virtualmente la maglia di miglior scalatore. Invece virtualmente maglia rossa era il francese Molard, a soli 58 secondi di ritardo da Primoz Roglic. Il Team Jumbo Visma tirava il gruppo ma senza strafare ed il vantaggio della fuga, quando mancavano 60 km all’arrivo, era di 5 minuti. Langellotti completava la sua personale ‘tripletta’ scollinando in prima posizione anche sull’Alto de Morga, posto al km 125.4. La corsa si avvicinava così nel circuito finale di Bilbao da ripetere due volte, con la doppia scalata dell’Alto del Vivero. I fuggitivi iniziavano la prima ascesa verso l’Alto del Vivero con 3 minuti e 15 secondi di vantaggio sul gruppo maglia rossa tirato da Jumbo Visma, BORA Hansgrohe e Quick Step Alpha Vinyl. Craddock staccava i compagni di fuga a 2 km dalla vetta e scollinava in prima posizione ma veniva raggiunto subito dopo lo scollinamento da Langellotti. Il gruppo maglia rossa manteneva un ritmo piuttosto blando e scollinava con 4 minuti e 15 secondi di ritardo dalla coppia di testa. Nella discesa e nella successiva pianura prima della seconda ed ultima scalata dell’Alto del Vivero, Craddock e Langellotti venivano raggiunti da dieci ex compagni di fuga. Langellotti vinceva il traguardo volante di Bilbao posto al km 158 mentre il gruppo maglia rossa inseguiva ad oltre 5 minuti di ritardo. La seconda scalata verso l’Alto del Vivero vedeva scatti e controscatti dei 12 ciclisti in testa. Marc Soler, dopo alcuni momenti di impasse in cui aveva perso le ruote dei primi durante la seconda scalata verso il Vivero, riusciva a rientrare sulla testa della corsa ed anzi a rilanciare l’azione, avvantaggiandosi di 12 secondi a 15 km dall’arrivo, dopo essere scollinato in prima posizione. Lo spagnolo manteneva un vantaggio tale da non essere più ripreso negli ultimi km e vinceva in solitaria sul traguardo di Irun con 4 secondi di vantaggio su Daryl Impey e Fred Wright. Chiudevano la top five Rudy Molard in quarta posizione e Lawson Craddock in quinta posizione, mentre il gruppo maglia rossa veniva regolato, per così dire, da Robert Gesink (Team Jumbo Visma) a 5 minuti e 9 secondi di ritardo da Soler, che torna alla vittoria dopo più di un anno, visto che si era imposto per l’ultima volta nella quinta tappa del Giro di Romandia 2021. In classifica generale Molard è la nuova maglia rossa con 2 secondi di vantaggio su Wright ed 1 minuto e 9 secondi di vantaggio su Arndt. Domani è in programma la sesta tappa, probabilmente il primo ‘tappone’ della Vuelta 2022. Si parte da Bilbao e si arriva a San Miguel de Aguayo dopo 181 km che presentano tre GPM, di cui uno di seconda e due di prima categoria. Gli ultimi due sono concentrati nei 40 km finali e i big di classifica potrebbero scatenare la prima vera battaglia per la maglia rossa. Si prevede un’altra rivoluzione in classifica generale.
Giuseppe Scarfone

Marc Soler vince a Irun (foto:Getty Images)
24-08-2022
agosto 24, 2022 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
VUELTA A ESPAÑA
Lo spagnolo Marc Soler (UAE Team Emirates) si è imposto nella quinta tappa, Irun – Bilbao, percorrendo 187.2 Km in 4h15′23″, alla media di 43.981 Km/h. Ha preceduto di 4″ il sudafricano Daryl Impey (Israel-Premier Tech) e il britannico Fred Wright (Bahrain Victorious). Miglior italiano Fausto Masnada (Quick-Step Alpha Vinyl Team), 11° a 4″. Il francese Rudy Molard (Groupama-FDJ) è la nuova maglia rossa con 2″ su Wright e 1′09″ sul tedesco Nikias Arndt (Team DSM). Miglior italiano Vincenzo Nibali (Astana Qazaqstan Team), 46° a 5′53″
DEUTSCHLAND TOUR
L’ìtaliano Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) si è imposto nel prologo, circuito a cronometro di Weimar, percorrendo 2.7 Km in 2′56″, alla media di 55.227 Km/h. Ha preceduto di 2″ l’olandese Bauke Mollema (Trek-Segafredo) e di 3″ il tedesco Nils Politt (BORA-hansgrohe). Ganna è il primo leader della classifica con 2″ su Mollema e 3″ su Politt
DRUIVENKOERS – OVERIJSE
Il francese Matis Louvel (Team Arkéa-Samsic) si è imposto nella corsa belga, circuito di Overijse, percorrendo 192 Km in 4h24′38″, alla media di 43.532 Km/h. Ha preceduto di 8″ il connazionale Arnaud Démare (Groupama-FDJ) e il belga Dries Van Gestel (TotalEnergies). Miglior italiano Andrea Bagioli (Quick-Step Alpha Vinyl Team), 13° a 14″.
TOUR POITOU-CHARENTES EN NOUVELLE AQUITAINE
Il francese Marc Sarreau (AG2R Citroën Team) si è imposto anche nella seconda tappa, Périgny – Vars, percorrendo 195.5 Km in 4h38′52″, alla media di 42.063 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Pierre Barbier (B&B Hotels-KTM) e il belga Edward Theuns (Trek-Segafredo). Miglior italiano Luca Mozzato (B&B Hotels-KTM), 6°. Sarreau è ancora leader della classifica con 10″ su Theuns e 12″ sul lettone Emils Liepins (Trek-Segafredo). Miglior italiano Filippo Baroncini (Trek-Segafredo), 7° a 17″
TOUR DE L’AVENIR (Under23)
Il francese Romain Grégoire si è imposto nella sesta tappa, Saint-Amour – Oyonnax, percorrendo 124.6 Km in 3h04′08″, alla media di 40.601 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Loe van Belle e l’italiano Davide Piganzoli. Il tedesco Michel Heßmann è ancora in maglia gialla con 25″ sul britannico Thomas Gloag e 33″ sul connazionale Hannes Wilksch. Miglior italiano Piganzoli, 10° a 1′29″.
LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): IRUN – BILBAO
agosto 24, 2022 by Redazione
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La doppia ascensione all’Alto del Vivero costituisce il momento clou della quinta tappa della Vuelta, una salita che l’anno prossimo sarà affrontata anche al Tour de France, nel finale della prima frazione della Grande Boucle
La Vuelta si ferma altre ventiquattrore nei Paesi Baschi per affrontare una tappa più interessante di quella disputata ieri. Cinque le salite in programma e in particolare si dovrà ripetere per due volte l’Alto del Vivero, ascesa immancabile nelle tappe con arrivo a Bilbao, che sarà affrontata anche nel finale della prima tappa del Tour de France dell’anno prossimo. I suoi 4.8 Km al 7.8%, il cui chilometro centrale ha una pendenza media del 10%, verranno presi di petto per la prima volta quando al traguardo mancheranno 43 Km mentre dopo l’ultimo scollinamento si dovranno percorrere 14 Km prima di concludere questa frazione, con la discesa che terminerà a poco più di 2900 metri dall’arrivo.

Il Guggenheim Museum di Bilbao e l’altimetria della quinta tappa (www.repstatic.it)
METEO VUELTA
Irún : nubi sparse, 26.8°C (percepiti 29°C), vento moderato da E (12 km/h), umidità al 74%
Zumaia (Km 50.2): nubi sparse, 33.4°C (percepiti 36°C), vento moderato da E (11 km/h), umidità al 45%
Morga (Km 122.8): cielo sereno, 26.2°C (percepiti 28°C), vento moderato da NE (15 km/h), umidità al 74%
Bilbao: nubi sparse, 26.1°C (percepiti 28°C), vento moderato da NE (16 km/h), umidità al 74%
GLI ORARI DELLA VUELTA
12.57: partenza da Irun
14.15: inizio diretta su Eurosport
15.10-15.25: GPM del Puerto de Gontzagarinaga
15.20-15.35: GPM del Balcón de Bizkaia
15.50-16.10: GPM dell’Alto de Morga
16.20-16.40: GPM dell’Alto del Vivero (1° passaggio)
16.40-17.00: traguardo volante di Bilbao (1° passaggio dal traguardo finale)
17.00-17.25: GPM dell’Alto del Vivero (2° passaggio)
17.20-17.45: arrivo a Bilbao
RASSEGNA STAMPA
Vuelta, quarta tappa a Roglic che passa al comando
Gazzetta dello Sport – Italia
Kralj Primož se je vrnil v velikem slogu
Delo – Slovenia
Décollage réussi pour Roglic
L’Équipe – Francia
Roglic ya manda
AS – Spagna
Roglic já começou a mostrar quem é o “dono” da Vuelta
Público – Portogallo
Roglic roars into red jersey after stage four victory
The Guardian – Regno Unito
Dubbelslag voor Primoz Roglic! Titelverdediger sprint iedereen uit het wiel op lastige aankomst
Het Nieuwsblad – Belgio
’Rode’ Roglic trapt twijfels weg, maar er loert gevaar
De Telegraaf – Paesi Bassi
Mads P. efter hattrick i 2.-pladser: Ingen skam at tabe til Roglic, og jeg er meget tættere på den grønne trøje
Politiken – Danimarca
Topfavorit Roglic siegt und übernimmt Rotes Trikot
Kicker – Germania
Roglic consiguió la camiseta roja después de la etapa cuatro de la Vuelta a España
El Espectador – Colombia
Richard Carapaz sube un puesto en la general de la Vuelta a España; triunfo de etapa y liderato para Primoz Roglic
El Universo – Ecuador
VUELTAALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.
Ordine d’arrivo della quarta tappa, Vitoria-Gasteiz – Laguardia
1° Gerben Thijssen
2° Julius Johansen s.t.
3° Boy van Poppel a 3″
4° Lionel Taminiaux a 2′01″
5° Henri Vandenabeele s.t.
Miglior italiano Davide Cimolai, 9° a 2′13″
Classifica generale
1° Floris De Tier
2° Thomas De Gendt a 9′59″
3° Kamil Malecki a 10′07″
4° Henri Vandenabeele a 10′37″
5° Josè Herrada a 12′38″
Miglior italiano Filippo Conca, 15° a 16′28″
LA VUELTA DI MAERTENS ACCHIAPPATUTTO
Nel 1977 il belga Freddy Maertens prese il via alla Vuelta con la maglia iridata sulle spalle ma sin dalla prima tappa la sostituì con quella amarillo di leader della classifica generale. Alla fine si imporrà nel suo unico GT della carriera con quasi 3 minuti sul corridore di casa Miguel María Lasa e soprattutto un cospicuo bottino di tappe vinte: ben 13 sulle 21 a disposizione. Nel 45° anniversario di quella scorpacciata riviviamo quella Vuelta attraverso i titoli del quotidiano sportivo spagnolo “Mundo Deportivo”
29 APRILE 1977 – 3a TAPPA: MURCIA – BENIDORM (200 Km)
BATALLA FENOMENAL EN LOS 60 KM. FINALES
Maertens estuvo enorme frente al gran ataque hispano
¡Menudo descalabro! – Den Hertog: “Tan dificil como importante” – Viejo: “Si no fuera por la absurda penalización
23-08-2022
agosto 23, 2022 by Redazione
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VUELTA A ESPAÑA
Lo sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma) si è imposto nella quarta tappa, Vitoria-Gasteiz – Laguardia, percorrendo 152.5 Km in 3h31′05″, alla media di 43.348 Km/h. Ha preceduto allo sprint il danese Mads Pedersen (Trek-Segafredo) e lo spagnolo Enric Mas (Movistar Team). Miglior italiano Domenico Pozzovivo (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux), 18° a 7″. Roglic è la nuova maglia rossa con 13″ sullo statunitense Sepp Kuss (Jumbo-Visma) e 26″ sul britannico Ethan Hayter (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Vincenzo Nibali (Astana Qazaqstan Team), 46° a 1′44″
EGMONT CYCLING RACE
Il belga Arnaud De Lie (Lotto Soudal) si è imposto nella corsa belga, circuito di Zottegem, percorrendo 198 Km in 4h32′45″, alla media di 43.556 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Arnaud Démare (Groupama-FDJ) e il connazionale Jasper De Buyst (Lotto Soudal). Miglior italiano Giacomo Nizzolo (Israel-Premier Tech), 5°.
TOUR POITOU-CHARENTES EN NOUVELLE AQUITAINE
Il francese Marc Sarreau (AG2R Citroën Team) si è imposto nella prima tappa, Chauray – Périgny, percorrendo 193.1 Km in 4h16′56″, alla media di 45.093 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Edward Theuns (Trek-Segafredo) e il francese Lorrenzo Manzin (TotalEnergies). Miglior italiano Luca Colnaghi (Bardiani CSF Faizanè), 4°. Sarreau è il primo leader della classifica con 2″ sul lettone Emils Liepins (Trek-Segafredo) e 4″ su Theuns. Miglior italiano Colnaghi, 8° a 10″
TOUR DE L’AVENIR (Under23)
Il team nazionale tedesco si è imposto nella quinta tappa, cronometro a squadre Gueugnon – Saint-Vallier, percorrendo 27.9 Km in 32′43″, alla media di 51.167 Km/h. Ha preceduto di 2″ il team nazionale belga e di 23″ il team nazionale norvegese. Il team nazionale italiano si è piazzato ottavo con 56″ di ritardo. Il tedesco Michel Heßmann è la nuova maglia gialla con 25″ sul britannico Thomas Gloag e 33″ sul connazionale Hannes Wilksch. Miglior italiano Davide Piganzoli, 20° a 1′29″.
ROGLIC, CHE GAMBA! PRIMOZ SENZA RIVALI A LAGUARDIA
L’insidioso arrivo in salita di Laguardia è pane per i denti di Primoz Roglic (Team Jumbo Visma), che con uno scatto dei suoi si impone nettamente davanti a Mads Pedersen (Team Trek Segafredo) ed Enric Mas (Team Movistar). Lo sloveno è la nuova maglia gialla e lancia già un segnale importante per il prosieguo della Vuelta.
Dopo il primo giorno di riposo ed il trasferimento dall’Olanda, la Vuelta riparte da Vitoria- Gasteiz per la quarta tappa con una tappa tipica dei Paesi Baschi, che prevede un GPM di seconda ed uno di terza categoria. Quest’ultimo è posizionato a 14 km dall’arrivo e può essere un interessante occasione per i puncheurs, anche se – fuga permettendo – la tappa dovrebbe avere il momento clou nell’ultimo km prima dell’arrivo a Laguardia, con pendenze in doppia cifra che scateneranno la bagarre anche tra i big di classifica. Sembra scontato il cambio di maglia rossa, visto che Edoardo Affini (Team Jumbo Visma) non ha le caratteristiche per mantenerla sulla ripida impennata finale; ecco quindi che Primoz Roglic può subentrare all’italiano al primo posto della classifica generale, visto che è un finale su misura per lui. Lo sloveno dovrà comunque stare attento a gente come Alejandro Valverde (Team Movistar), Julian Alaphilippe e Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl), Sergio Almeida (Team BORA Hansgrohe), eccetera, senza dimenticare qualche buon outsider che può dire la sua in arrivi come questo. Dopo la partenza da Vitoria-Gasteiz si formava la fuga di giornata grazie all’azione di sei uomini: Joan Bou (Team Euskaltel Euskadi), Ander Okamika (Team Burgos BH), Jarrad Drizners (Team Lotto Soudal), Alessandro De Marchi (Team Israel Premier Tech), James Shaw (Team EF Education EasyPost) ed Alexey Lutsenko (Team Astana Qazaqstan). Dopo 20 km il vantaggio della fuga era di 2 minuti e 30 secondi. Era il Team BORA Hansgrohe a farsi notare nelle prime posizioni del gruppo. La squadra tedesca puntava alla tripletta di Sam Bennett, anche se l’arrivo di oggi era più adatto a gente come Wilco Kelderman, Sergio Higuita e Jai Hindley. Bou scollinava per primo sul Puerto de Opakua, primo GPM della tappa, posto al km 61.9, diventando così il nuovo leader della specialità. A 75 km dal termine il vantaggio dei fuggitivi sul gruppo maglia rossa era stabile intorno ai 2 minuti. Okamika era il primo dei fuggitivi a rialzarsi, venendo ripreso dal gruppo. A 53 km dall’arrivo anche Drizners e Bou si rialzavano e così in testa alla corsa restavano solamente De Marchi, Lutsenko e Shaw. Un’improvvisa accelerazione del gruppo, tirato da BORA Hansgrohe e Jumbo Visma, riduceva ancora di più il vantaggio dei tre fuggitivi, che a 40 km dall’arrivo avevano soltanto 20 secondi da gestire. I fuggitivi riuscivano ad affrontare ancora in testa il traguardo volante di Lagran, posto al km 118.3. Era Shaw a transitare in prima posizione, proprio mentre il gruppo riprendeva i tre di testa. Sam Bennett (Team BORA Hansgrohe) era costretto a fermarsi a bordo strada a causa di una foratura ma ripartiva dopo l’intervento dell’ammiraglia. Il Team Trek Segafredo approfittava delle difficoltà di Bennett, leader della classifica a punti, per accelerare e distanziare l’irlandese, favorendo Mads Pedersen che a questo punto faceva un pensierino alla vittoria di tappa, o almeno ad un buon posizionamento all’arrivo, per rosicchiare qualche punto proprio nei confronti di Bennett. Sul Puerto de Herrera, secondo GPM di tappa, era il Team Jumbo Visma a prendere le redini della corsa, aumentando ulteriormente il ritmo. Primoz Roglic (Team Jumbo Visma) scollinava in prima posizione e Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl) si metteva in testa allungando il gruppo. Era il Team INEOS a mettersi in testa al gruppo quando mancavano 5 km alla conclusione. Anche il Team Movistar era molto attivo. L’ultimo km, altimetricamente il più difficile, vedeva una grossa bagarre per guadagnare le prime posizioni. Era Roglic a sferrare l’attacco decisivo a circa 200 metri dall’arrivo, mantenendo una frequenza di pedalata impressionante che nessun altro riusciva ad eguagliare. Lo sloveno vinceva nettamente davanti a Mads Pedersen (Team Trek Segafredo) ed Enric Mas (Team Movistar). Chiudevano la top five Quentin Pacher (Team Groupama FDJ) in quarta posizione e Pavel Sivakov (Team INEOS) in quinta posizione. Roglic ottiene la terza vittoria stagionale dopo essersi già imposto nella settima tappa della Parigi – Nizza e nella prima tappa del Giro dei Paesi Baschi; la quarta, se consideriamo anche la cronosquadre di Utrecht, sempre alla Vuelta. Fatto sta che lo sloveno ha dato già un bel segnale per le gerarchie della corsa spagnola, balzando al comando della classifica generale con 13 secondi di vantaggio su Sepp Kuss (Team Jumbo Visma) e 26 secondi di vantaggio su Ethan Hayter (Team INEOS). Domani Paesi Baschi ancora protagonisti con la quinta tappa da Irun a Bilbao, lunga quasi 188 km. In particolare la seconda metà del percorso è costellata di GPM, ben cinque in 80 km, con la doppia scalata dell’Alto del Vivero, nei dintorni di Bilbao, salita spesso affrontata durante il Giro dei Paesi Baschi. Dal secondo scollinamento mancheranno circa 14 km all’arrivo, per cui la probabile volata finale vedrà protagonista un gruppo quasi certamente frazionato.
Giuseppe Scarfone

Primoz Roglic vince a Laguardia (foto: Tim de Waele/Getty Images)
LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): VITORIA-GASTEIZ – LAGUARDIA
agosto 23, 2022 by Redazione
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La Vuelta sbarca in Spagna e, dopo il giorno di riposo per il trasferimento dall’Olanda, si rimette in marcia sulle accidentate strade dei Paesi Baschi
Dai Paesi Bassi ai Paesi Baschi, la Vuelta dopo il trasferimento dall’Olanda riparte da una delle sue comunità autonome più celebri, anche sotto l’aspetto ciclistico. Sulle sue strade ad agosto si disputa l’unica classica World Tour iberica, quella di San Sebastián, mentre ai primi d’aprile si svolge sin dal 1924 una corsa a tappe che spesso viene affrontata da alcuni dei corridori che intendono preparare il Giro d’Italia. E chi la segue anche come semplice “spettatore” sà che i suoi percorsi sono infarciti da numerose salite, mai lunghe ma talvolta dotate di pendenze rognose in doppia cifra e selettive anche per le carreggiate notevolmente ristrette. Non sarà il caso delle due frazioni che si dovranno affrontare sulle strade basche oggi e domani perchè gli organizzatori della Vuelta le hanno tracciate con mano non eccessivamente dura, ma certamente assisteremo ad un deciso cambio di ritmo rispetto alle piattissime frazioni olandesi. Delle due la più impegnativa sarà quella di domani, mentre per oggi la previsione sarà quella dell’arrivo in volata di un gruppo ristretto, selezionato più dallo strappo finale di 900 metri all’8.4%, che fa gola ai finisseur, che dalle due salite principali previste lungo il percorso. La prima è quella dotata della pendenza media più alta, ma i 5.3 Km al 6.9% del Puerto de Opakua si affronteranno lontanissimo dall’arrivo, quando al traguardo mancheranno più di 90 Km. Più vicini alla conclusione saranno i 7 Km al 5% del Puerto de Herrera, che culmineranno a 14 Km dall’arrivo e presenteranno un tratto iniziale di 3000 metri all’8% che al massimo – se affrontato a tutta – potrebbe far male a quei uomini di classifica che si sono schierati al via della Vuelta con una condizione non ottimale. Considerato che, a questo punto, i distacchi in classifica sono ancora ridottissimi, sarà difficile che riesca ad andare in porto la fuga di giornata a causa del serrato controllo che faranno le formazioni di quei corridori che puntano a vestire la maglia rossa prima che entrino in scena i big.

Il borgo di Laguardia e l’altimetria della quarta tappa (www.cellartours.com)
METEO VUELTA
Vitoria-Gasteiz: nubi sparse, 22.5°C, vento debole da ESE (5-6 km/h), umidità al 66%
Laguardia : previsioni non disponibili (possibili temperature vicine o leggermente superiori ai 30°C)
GLI ORARI DELLA VUELTA
13.53: partenza da Vitoria-Gasteiz
14.15: inizio diretta su Eurosport
15.15-15.25: GPM del Puerto de Opakua
16.35-16.50: traguardo volante di Lagrán
17.00-17.20: GPM del Puerto de Herrera
17.20-17.40: arrivo a Laguardia
RASSEGNA STAMPA
Vuelta, terza tappa: Bennett fa doppietta, al comando ora c’è Affini
Gazzetta dello Sport – Italia
Roglič poskrbel za dobro voljo med pomočniki
Delo – Slovenia
Sam Bennett double la mise, Affini leader
L’Équipe – Francia
Bennett vale doble
AS – Spagna
Bennett doubles up with win on third and final Dutch stage
The Guardian – Regno Unito
Sam Bennett clinches second successive victory at Vuelta a Espana
Irish Independent – Irlanda
Sam Bennett pakt tweede ritzege op rij in Vuelta, pechvogel Tim Merlier schiet uit klikpedaal
Het Nieuwsblad – Belgio
Bennett wint wederom in Vuelta met dank aan Van Poppel, rood voor Affini-etappe
De Telegraaf – Paesi Bassi
Mads Pedersen kan smile trods ny 2.-plads: Sejren skal nok komme
Politiken – Danimarca
Bennetts zweiter Streich: Bora-hansgrohe-Fahrer gewinnt im Sprint
Kicker – Germania
La Vuelta a España se despidió de los Países Bajos con nueva victoria de Sam Bennett
El Espectador – Colombia
Bennett hila triunfo al esprint en la tercera etapa de la Vuelta; Carapaz ‘pasó un susto’ y cruzó la meta en el puesto 55
El Universo – Ecuador
VUELTAALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.
Ordine d’arrivo della terza tappa, Breda – Breda
1° Mikel Bizkarra
2° Josè Herrada a 3′16″
3° Henri Vandenabeele s.t.
4° Floris De Tier s.t.
5° Mikel Iturria s.t.
Miglior italiano Alessandro De Marchi, 13° a 6′10″
Classifica generale
1° Floris De Tier
2° Kamil Malecki a 5′47″
3° Mikel Bizkarra a 8′28″
4° Thomas De Gendt a 9′46″
5° Henri Vandenabeele a 10′55″
Miglior italiano Alessandro De Marchi, 13° a 14′04″
LA VUELTA DI MAERTENS ACCHIAPPATUTTO
Nel 1977 il belga Freddy Maertens prese il via alla Vuelta con la maglia iridata sulle spalle ma sin dalla prima tappa la sostituì con quella amarillo di leader della classifica generale. Alla fine si imporrà nel suo unico GT della carriera con quasi 3 minuti sul corridore di casa Miguel María Lasa e soprattutto un cospicuo bottino di tappe vinte: ben 13 sulle 21 a disposizione. Nel 45° anniversario di quella scorpacciata riviviamo quella Vuelta attraverso i titoli del quotidiano sportivo spagnolo “Mundo Deportivo”
28 APRILE 1977 – 2a TAPPA: LA MANGA DEL MAR MENOR – MURCIA (161 Km)
FREDDY, SE LO COME TODO
No hay quien pare el lebrel belga
Y van tres con Murcia – San Emeterio: “Vamos a hacer grandes cosas” – ¿Dónde están nuestros sprinters? – Oliva y Loos daran mucha guerra – Maertens, 41.000 pesetas
22-08-2022
agosto 22, 2022 by Redazione
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VUELTA A ESPAÑA
Giorno di riposo
TOUR DE L’AVENIR (Under23)
Il britannico Thomas Gloag si è imposto nella quarta tappa, Sainte Sévère sur Indre – Chaillac, percorrendo 142.8 Km in 3h12′27″, alla media di 44.521 Km/h. Ha preceduto allo sprint il danese Adam Holm Jørgensen e di 3″ il tedesco Michel Heßmann . Miglior italiano Alessio Martinelli, 22° a 36″. Gloag è la nuova maglia gialla con 3″ su Heßmann e 29″ sull’olandese Casper van Uden. Miglior italiano Davide Piganzoli, 16 a 36″.
BEMER CYCLASSIC: HALLER BEFFA VAN AERT AD AMBURGO. TERZO QUINTEN HERMANS.
L’austriaco Marco Haller (Bora-Hasgrohe) conquista a sorpresa la 25a edizione della Cyclassic Hamburg (da quest’anno ribattezzata BEMER Cyclassic), al termine di uno sprint a ranghi ristretti in cui ha saputo beffare Wout Van Aert (Jumbo-Visma) e Quinten Hermans (Intermarchè-Wanty-Gobert Materieux). La corsa è stata condizionata da una pesante caduta avvenuta a poco più di 30 km dall’arrivo che ha letteralemente disintegrato il gruppo, dando il là all’azione decisiva messa in atto dal solito straripante Van Aert lungo l’ultimo passaggio al Waseberg. Il belga, già apparso in grande condizione dopo un mese di inattività, ha subito messo in mostra una grande gamba portando via un gruppetto di 5 corridori ma proprio quando la vittoria sembrava poco più di un formalità si è dovuto poi piegare ad Haller, bravo a sorprenderlo all’imbocco dell’ultima curva.
La Classica di Amburgo, che tornava in calendario dopo due anni di assenza a causa del covid, si snodava lungo un percorso classico anche se la distanza (205 km) risultava leggermente inferiore rispetto a quella delle precedenti edizioni: dopo la partenza, fissata come al solito nel centro della Città Anseatica, la corsa si dirigeva verso nord per una sessantina di km, quindi i corridori dovevano compiere una sorta di ‘inversione ad U’ che li conduceva per una prima volta sulla linea del traguardo dopo aver affrontato al km 138 lo strappo del Waseberg (900 m al 7,7%). A questo punto il percorso prevedeva due giri di un breve circuito con altri altri due passaggi sul Waseberg, posti rispettivamente ai km 180 e 188. Gli ultimi 15 km erano quasi del tutto piatti, antipasto di un probabile epilogo allo sprint di massa.
La fuga di giornata si è formata solo dopo una quarantina di km grazie all’azione di un terzetto formato da Yevgeny Gidich (Astana Qazaqstan Team), Anthony Jullien (Ag2r Citroen Team) e Jacopo Mosca (Trek-Segafredo). Il trio ha guadagnato rapidamente un vantaggio di circa 5 minuti sul plotone tirato dalla Quick Step Alpha Vinyl di Fabio Jakobsen e dalla Groupama-FDJ di Arnaud Démare. Il ritmo del gruppo è ovviamente aumentato col passare dei chilomentri mentre il vantaggio dei tre battistrada diminuiva di pari passo: al primo passaggio in cima al Waseberg (-67) a Jullien, Mosca e Gidich restavano appena 45″ di vantaggio. Proprio lungo lo strappo dal plotone è partito tutto solo Ide Schelling (Bora-Hansgrohe). L’olandese è rapidamente rinvenuto sul trio di testa, dando nuovo slancio ad una fuga che sembrava destinata a dissolversi prematuramente. Il quartetto ha però perso un primo vagone ai -49 quando un esausto Yevgeny Gidich ha perso contatto dal drappello di testa. Il gruppo invece proseguiva con un’andatura costante, sotto l’impulso di Yves Lampaert (Quick Step Alpha Vinyl).
Quando la corsa sembrava ormai indirizzata verso un probabile sprint di gruppo, il nervosismo che serpeggiava in gruppo in vista degli ultimi 2 passaggi sul Waseberg ha causato una mega-caduta (ai -30) che ha coinvolto tantissimo corridori: alcuni caduti, molti altri rimasti rallentati dal groviglio di bici e uomini. Tra questi anche alcuni dei favoriti come Fabio Jakobsen (Quick Step Alpha Vinyl), Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) e Peter Sagan (TotalEnergies). Il gruppo superstite uscito fuori dalla caduta non ha rallentato considerata la distanza del traguardo e la prossimità del Waseberg. Nel frattempo, proprio sul penultimo passaggio sul Waseberg hanno alzato bandiera bianca anche Jullien e Mosca, lasciando tutto solo in testa alla corsa Schelling. Nel tratto sucessivo, compreso tra il 2° e il 3° passaggio sullo strappo, in testa a quel che rimaneva del gruppo si sono alternati diversi tentativi di attacco: il primo a muoversi è stato Mikkel Bjerg (UAE Team Emirates), imitato poco dopo da Greg Van Avermaet (Ag2r Citroen Team) nel tentativo (invano) di riportarsi in testa alla corsa. Bjerg ci ha riprovato poco dopo in compagnia di Patrick Konrad (Bora-Hansgrohe) sfruttando la confusione che regnava nel gruppo principale. Il duo inseguitore si è rapidamente riportato su Schelling che a quel punto ha deciso di sacrificarsi per il compagno di squadra.
L’austriaco ha quindi provato l’accelerazione in solitaria proprio ai piedi dello strappo finale, dove si è consumato lo show del solito Wout Van Aert (Jumbo-Visma). Il belga ha preso di petto il Waseberg portando via di forza un gruppetto comprendente Quinten Hermans (Intermarché-Wanty-Gobert Materiaux), Jonathan Narvaez (INEOS Grenadiers) e il duo della Bora formato da Marco Haller e dallo stesso Konrad, bravo a resistere al ritmo indiavolato di Van Aert. Alle loro spalle si è invece formato un terzetto inseguitore formato da Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost), Elia Viviani (INEOS Grenadiers) e Brent Van Moer (Lotto-Soudal). L’azione dei contrattaccanti si è però ben presto esaurita e così il quintetto di testa si è ritrovato con un vantaggio di circa 25-30 secondi (ai -10) su un gruppo di una trentina di unità tirato principalmente da Quick Step e Bahrain. Il ritmo dei 5 battistrada è rimasto sempre molto alto e si è ben presto capito che per il gruppo (o meglio, quel che ne restava) sarebbe stato molto complicato rientrare sui fuggitivi. Ai -3 il quintetto aveva ancora oltre 20 secondi di vantaggio. A quel punto Konrad, il meno veloce del lotto, si è sacrificato per Haller mettendosi in testa al drappello e tirando fino ai 300 metri dall’arrivo. Ai -250 Van Aert si trovava a ruota di Konrad e davanti rispettivamente ad Haller, Hermans e Narvaez. In prossimità dell’ormai famosa curva verso sinistra che anticipa il traguardo, il Belga ha deciso di controllare il lato interno ma Haller lo ha sorpreso partendo all’esterno con una mossa a dir poco intelligente. Van Aert, sorpreso dall’austriaco, ha impiegato qualche istante di troppo per lanciare una rimonta utile a superare Hermans ma non Haller. Per il corridore della Bora si tratta della vittoria più importante della carriera, mentre per Van Aert l’ennesimo secondo posto che ha il sapore della beffa. Quinten Hermans si ferma sul gradino più basso del podio confermando però d’essere ormai diventato uno dei corridori più forti nelle corse d’un giorno. Quarto posto per Narvaez davanti ad un esausto Patrick Konrad, il cui lavoro è stato ricompensato dalla vittoria del compagno e connazionale Haller. Il gruppo inseguitore è giunto decisamente sfilacciato con un ritardo di appena 9 secondi e regolato da Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) davanti a Phil Bauhaus (Bahrain-Victorius), Hugo Hofstetter (Team Akrea-Samsic), Max Kanter (Movistar Team) e il solito Alexander Kristoff (Intermarché-Wanty-Gobert Materiaux).
Pierpaolo Gnisci