JUNGELS BUSSA ALLE PORTE DEL SOLE

luglio 10, 2022 by Redazione  
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Bob Jungels ha vinto la nona tappa del Tour de France, partecipando ad una fuga ed attaccando poi in solitaria a 60 Km dall’arrivo. Nel finale, il lussemburghese resiste al disperato tentativo di rientro di Thibaut Pinot, che sembrava sul punto di chiudere il gap. Sprint tra i big, con Pogacar e Vingegaard che creano anche un buco di tre secondi sugli altri uomini in lotta per la classifica generale.

Primo assaggio di montagne al Tour de France, con tre GPM oltre i 1000 metri di altitudine. La salite che presentava il percorso della tappa di oggi non erano certo impossibili e quindi ci si aspettava una fuga da lontano, con i big abbastanza coperti ed in controllo fino agli ultimi chilometri.
In effetti, le cose sono andate in questo modo, anche se Tadej Pogacar è stato costretto comunque a far lavorare duro la squadra per via della presenza in fuga di tale Rigoberto Urán che, ad un certo punto, è andato a vestire virtualmente il vessillo del primato.
Il capitano della EF, tuttavia, quando si sono aperte le vere ostilità per la vittoria di tappa si è ritrovato senza energie ed è stato ripreso e staccato, uscendo di classifica.
Gli uomini di classifica hanno a quel punto tirato i remi in barca, lasciando la lotta per la tappa agli uomini della fuga iniziale, che erano riusciti a resistere all’inseguimento del gruppo. Negli ultimissimi metri, Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard sono andati a sprintare, aprendo un buco di tre secondi su tutti gli altri big.
In realtà, il ritmo del gruppo maglia gialla ha fatto soffrire anche uomini importanti come Pidcock e Vlasov, mentre hanno retto bene la coppia britannica della Ineos Thomas e Yates, i due francesi Bardet e Gaudu e anche il nostro Damiano Caruso, come pure Quintana, Mas e Roglic.
Sin dalle prime fasi di gara ci sono numerosi tentativi di attacco, ma le altissime velocità rendono difficile l’evasione. L’unico tentativo di una certa consistenza appare quello di Mads Pedersen, ma il danese è da solo e la sua iniziativa non ha successo.
Da segnalare, in queste prime fasi, la difficoltà di Ben O’Connor che, dopo il quarto posto dello scorso anno e il recente podio al Delfinato, non sembra in condizioni di lottare per la generale.
Dopo il primo GPM si forma finalmente una fuga con il citato Urán, Jonathan Castroviejo, Patrick Konrad, Carlos Verona, Simon Geschke, Kobe Goossens, Joseph Dombrowski, Urán, Warren Barguil, Jasper Stuyven, Guy Niv, Hugo Houle, Franck Bonnamour. A questi uomini, si uniscono ben presto anche Wout van Aert, Benoît Cosnefroy, Ion Izagirre, Bob Jungels, Thibaut Pinot, Pierre Latour, Luis León Sánchez, Brandon McNulty e Nils Politt.
La presenza di Urán, a poco più di tre minuti da Pogacar in classifica, costringe la maglia gialla a mettere al lavoro la squadra per tenere sotto controllo il distacco.
Il realtà la fuga arriverà ad avere un vantaggio tale da mandare Urán virtualmente in maglia gialla, anche se per pochi minuti.
Ai piedi della prima salita di giornata over 1000, il distacco è superiore ai 3 minuti.
Le ostilità tra i fuggitivi si aprono sulla salita più dura di giornata, quella che conduce al Col de la Croix che, sebbene misuri poco più della metà del chilometraggio dell’ultimo GPM, presenta pendenze più severe.
Dopo qualche breve scaramuccia, Jungels che, pur non essendo un provetto scalatore, prova l’affondo riuscendo a staccare tutti ad eccezione di Geschke, che passa primo al GPM e riuscirà a indossare la maglia a pois per un solo punto di vantaggio su Jungels.
Dietro restano solo Urán, Sánchez, Barguil, Konrad, Mcnulty, Pinot, Houle, van Aert, Izagirre, Goossens, Verona e Castroviejo, mentre il gruppo recupera terreno e si porta a circa 2 minuti mezzo.
In discesa, cade Geschke senza riportare conseguenze, se non quella di lasciare Jungels solo in testa alla corsa. Gli inseguitori non hanno accordo o comunque non fanno velocità e lasciano prendere al battistrada un enorme vantaggio.
Jungels è un grande passista e nel tratto pianeggiante tra il Col de la Croix e il Pas de Morgins incrementa di molto il gap. Tuttavia un corridore solo per quanto forte non può fare più velocità di un gruppo organizzato in pianura. La verità è che il gruppo degli inseguitori non è affatto organizzato e perde, infatti, molti secondi anche nei confronti del gruppo maglia gialla, dal quale Daniel Martinez perde definitivamente contatto e nel quale Aleksandr Vlasov è in grande difficoltà.
Nei primi chilometri della salita finale è Pinot a sferrare un grande attacco. Lo scalatore francese, che ha deciso di lasciar perdere la generale e di puntare alle tappa, vuole riscattare le disavventure patite ieri e parte deciso al contrattacco, riuscendo a recuperare su Jungels fino ad arrivare a 21 secondi dal battistrada, praticamente al contatto visivo, mentre dietro gli altri vengono riassorbiti ad eccezione di Castroviejo e Verona, che restano a loro volta ad una ventina di secondi da Pinot.
Dopo il GPM il canovaccio cambia con Pinot che non riesce a più a guadagnare, non essendo mai stato un grande discesista, mentre Jungels sembra cavarsela abbastanza. Negli ultimi 4 Km di salita la situazione non cambia con Jungels che, vedendo avvicinarsi il traguardo, trova energie che sembrava non avere più incrementa il vantaggio su Pinot che, ormai scoraggiato, viene raggiunto e staccato anche da Castroviejo e Verona, che giungono rispettivamente secondo e terzo.
Il gruppo recupera parecchio nel finale e, proprio a pochi metri dal traguardo, Pogacar accelera per raggranellare qualche secondo, ma Vingegaard non molla un metro e i due arrivano insieme, creando un buco di tre secondi sugli altri.
La tappa è stata sostanzialmente tranquilla per i big, anche se molti hanno patito gravi difficoltà come O’Connor, che dall’inizio ha mostrato gravi problemi, e Martinez che ha perso un quarto d’ora. Anche Vlasov ha mostrato difficoltà, tuttavia gli altri non si sono dati troppa battaglia.
Jungels merita davvero la lode, non è uno scalatore ma ha sfruttato le sue grandi doti sul passo per portare a buon fine un attacco partito a 60 Km dalla conclusione. Anche se la caduta di Geschke e l’esitazione di contrattaccanti hanno certamente favorito il lussemburghese, va anche detto che, quando a 10 Km dall’arrivo Pinot si trovava a 21 secondi, il destino del buon Jungels sembrava segnato. Il vincitore della tappa, però, si è gestito benissimo tirando fuori energie dagli angoli più reconditi del suo fisico.
Pinot si è prodigato in una ottima scalata al Pas de Morgins, da scalatore puro, recuperando gran parte del gap ma gli è mancato il finale, buona comunque la prova che ha dato in salita. Probabilmente anche l’aver lasciato un così ampio margine a Jungels nel tratto pianeggiante ha impedito al francese di riuscire a portare a termine positivamente l’impresa.
Buone anche le prove di Castroviejo e Verona che, con la regolarità, sono riusciti a rientrare su Pinot ed a chiudere a solo 20 secondi da Jungels.
Anche martedì, dopo il giorno di riposo, il tracciato presenta una lunga salita finale di quasi 20 Km, tutt’altro che impossibile visto che la pendenza media si attesta appena sopra il 4% e quindi il canovaccio potrebbe essere lo stesso di oggi.
La musica cambierà decisamente mercoledì e giovedì con i due tapponi alpini, il primo con il durissimo Col de Granon (che non viene affrontato dal 1986) dopo gli spettacolari tornanti di Montvernier e la coppia Télégraphe-Galibier, ed il secondo con la classicissima cavalcata Galibier – Croix de Fer – Alpe d’Huez.

Benedetto Ciccarone

Unistantanea della fuga di Bob Jungels verso il traguardo di Châtel (Getty Images)

Un'istantanea della fuga di Bob Jungels verso il traguardo di Châtel (Getty Images)

10-07-2022

luglio 10, 2022 by Redazione  
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TOUR DE FRANCE

Il lussemburghese Bob Jungels (AG2R Citroën Team) si è imposto nella nona tappa, Aigle – Châtel (Les Portes du Soleil), percorrendo 192.9 Km in 4h46′39″, alla media di 40.377 Km/h. Ha preceduto di 22″ lo spagnolo Jonathan Castroviejo (INEOS Grenadiers) e di 26″ lo spagnolo Carlos Verona (Movistar Team) Miglior italiano Damiano Caruso (Bahrain Victorious), 11° a 52″. Lo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) è ancora maglia gialla con 39″ sul danese Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) e 1′17″ sul britannico Geraint Thomas (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Caruso, 14° a 3′40″

GIRO D’ITALIA DONNE

L’italiana Chiara Consonni (Valcar-Travel & Service) si è imposta nella decima ed ultima tappa, Abano Terme – Padova, percorrendo 90.5 Km in 2h12′04″, alla media di 41.116 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiana Rachele Barbieri (Liv Racing Xstra) e la danese Emma Norsgaard (Movistar Team). L’olandese Annemiek van Vleuten (Movistar Team) si impone in classifica con 1′52″ sull’italiana Marta Cavalli (FDJ-Nouvelle Aquitaine-Futuroscope) e 5′56″ sulla spagnola Margarita Victoria García (UAE Team ADQ)

GRAND PRIX INTERNATIONAL DE LA VILLE DE NOGENT-SUR-OISE

Il britannico Alexandar Richardson (Saint Piran) si è imposto nella corsa francese, circuito di Nogent-sur-Oise, percorrendo 175 Km in 3h46′25″, alla media di 46.375 Km/h. Ha preceduto di 19″ il francese Baptiste Veistroffer (V.C.Pays de Loudéac) e di 35″ il francese Maxime Dransart (Laval Cyclisme 53). Nessun italiano in gara.

DISTRICTENPIJL – EKEREN-DEURNE

L’olandese Coen Vermeltfoort (VolkerWessels Cycling Team) si è imposto nella corsa belga, Deurne – Ekeren, percorrendo 165.9 Km in 3h32′52″, alla media di 46.762 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Matthew Bostock (WiV SunGod) e il neozelandese Luke Mudgway (Bolton Equities Black Spoke Pro Cycling). Nessun italiano in gara.

DISTRICTENPIJL – EKEREN-DEURNE DONNE

La polacca Daria Pikulik (ATOM Deweloper Posciellux.pl Wroclaw) si è imposta nella corsa belga, Deurne – Ekeren, percorrendo 138.2 Km in 3h22′43″, alla media di 40.904 Km/h. Ha preceduto allo sprint le belghe Marthe Truyen (Plantur-Pura) e Nathalie Bex (Bingoal Casino-Chevalmeire-Van Eyck Sport). Unica italiana in gara Gaia Tortolina (A.S.D. Women Cycling Project), 26° a 28″

VISEGRAD 4 BICYCLE RACE – GP POLAND

Il polacco Marceli Boguslawski (HRE Mazowsze Serce Polski) si è imposto nella corsa polacca, Długołęka – Oleśnica, percorrendo 146.5 Km in 3h15′22″, alla media di 45.238 Km/h. Ha preceduto allo sprint il ceco Tomas Barta (ATT Investments) e l’israeliano Einhorn Itamar (nazionale israeliana). Nessun italiano in gara.

CAMPIONATI EUROPEI – GARA SU STRADA UOMINI U23 (Portogallo)

Il tedesco Felix Engelhardt si è imposto nella gara su strada, circuito di Anadia, percorrendo 147.3 Km in 3h37′27″, alla media di 40.644 Km/h. Ha preceduto allo sprint il ceco Mathias Vacek e l’italiano Davide De Pretto

CAMPIONATI EUROPEI – GARA SU STRADA DONNE U23 (Portogallo)

L’olandese Shirin van Anrooij (Trek – Segafredo) si è imposta nella gara su strada, circuito di Anadia, percorrendo 104.5 Km in 2h57′41″, alla media di 35.287 Km/h. Ha preceduto di 11″ l’italiana Vittoria Guazzini e la connazionale Fem van Empel

A PADOVA CONSONNI CHIUDE IN BELLEZZA E VAN VLEUTEN FA TRIS

luglio 10, 2022 by Redazione  
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La chiusura del Giro Donne in quel di Padova ha visto Chiara Consonni aggiudicarsi l’ultima volata davanti a Barbieri e Norsgaard. Nessun problema per Annemiak van Vleuten che si aggiudica il suo terzo Giro d’Italia. Podio finale per Marta Cavalli e Mavi Garcia, che non è stata insidiata dalla Longo Borghini, ottima quarta

Cala il sipari sull’edizione 2022 del Giro d’Italia Donne e lo fa nel Prato della Valle a Padova. La volata finale della tappa partita da Abano Terme è andata a Chiara Consonni (Valcar – Travel & Service), che ha avuto la meglio su Rachele Barbieri (Liv Racing Xstra) e Emma Norsgaard (Movistar Team), salite con lei sul podio di giornata. Quarta piazza per Elisa Balsamo (Trek – Segafredo) che ha preceduto Sofia Bertizzolo (UAE Team ADQ). TopTen anche per Martina Fidanza (Ceratizit-WNT Pro Cycling), nona.
In classifica generale questa tappa non ha influito e Annemiek van Vleuten (Movistar Team) si porta a casa il suo terzo Giro d’Italia. Seconda piazza per la rivelazione Marta Cavalli (FDJ Nouvelle-Aquitaine Futuroscope) mentre terza si è piazzata “Mavi” García (UAE Team ADQ) che, nonostante le ultime tappe un po’ opache, ha salvato il podio ai danni di Elisa Longo Borghini (Trek – Segafredo), che ha pagato i quasi 5 minuti rimediati nella tappa di Cesena.
Oltre la Maglia Rosa UNCHR la van Vleuten si porta a casa anche la Maglia Ciclamino Fastweb della classifica a punti davanti a Elisa Balsamo (Trek-Segafredo). La maglia verde dei GPM, griffata Discovery+, è andata alla vincitrice di ieri Kristen Faulkner (Team BikeExchange – Jayco). La speciale classifica dei giovani, caratterizzata dalla Maglia Bianca Eurosport, è andata alla neozelandese Niamh Fisher-Black (Team SD Worx) mentre la speciale classifica riservata alla squadre ha visto imporsi la FDJ della Cavalli, che ha distanziato di oltre mezz’ora il team Canyon//SRAM Racing.
Questo Giro d’Italia Donne che si chiude passa l’ideale testimone al Tour Tour de France Femmes, in programma dal 24 al 31 Luglio, con partenza da Parigi e una conclusione decisamente interessante sulla Super Planche des Belles Filles, dove si affronterà la stessa rampa sterrata che ha visto nei giorni scorsi il successo di Tadej Pogačar.

Mario Prato

Il podio del Giro dItalia femminile 2022 (Getty Images)

Il podio del Giro d'Italia femminile 2022 (Getty Images)

A SAN LORENZO DORSINO VITTORIA PER LA FAULKNER

luglio 10, 2022 by Redazione  
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La tappa regina del Giro donne 2022 ha visto il successo di Kristen Faulkner, già vincitrice della tappa d’avvio. La portacolori del Team BikeExchange – Jayco si è imposta in solitaria rifilando distacchi di un certo spessore. L’unica a chiudere sotto il minuto di ritardo è stata Marta Cavalli, che dimostra ulteriormente il suo stato di forma. Terza piazza per la Longo Borghini giunta, insieme alla maglia rosa Van Vleuten

Kristen Faulkner (Team BikeExchange – Jayco) ha fatto sua la tappa regina del Giro d’Italia Donne 2022 con un’azione da lontano iniziata salendo verso Fai della Paganella. Ad accompagnare la statunitense è stata Gaia Realini (Isolmant – Premac – Vittoria), rimasta con lei fino ai 500 metri al GPM di Passo Daone. La giovane pescarese ha comunque tenuto al rimontare del gruppo e ha chiuso 5a.
Mentre le due davanti cercavano gloria e onori dietro di loro non si è certo dormito. La forte andatura ha scremato il gruppo fin dall’inizio della fuga e anche i tentativi di portarsi sulle battistrada sono stati sempre rintuzzati dalle prime in classifica, ovvero la maglia rosa Annemiek van Vleuten (Movistar Team), Marta Cavalli (FDJ Nouvelle-Aquitaine Futuroscope) e “Mavi” Garcia (UAE Team ADQ), anche se strada facendo l’azione dell’iberica si è appesantita al punto dal vedersi assottigliarsi il vantaggio che aveva su Elisa Longo Borghini (Trek – Segafredo), che insidiava la sua terza posizione in classifica.
Oggi il Giro d’Italia Donne si concluderà con la Abano Terme-Padova di 90.5 km, classica tappa conclusiva favorevole ai velocisti anche se l’esiguo distacco, solo 49”, tra la Garcia e la Longo Borghini potrebbe scatenare la lotta per il terzo gradino del podio.

Mario Prato

Kristen Faulkner vince la tappa regina del Giro Donne (Getty Images)

Kristen Faulkner vince la tappa regina del Giro Donne (Getty Images)

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): AIGLE – CHÂTEL

luglio 10, 2022 by Redazione  
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Arriva il momento di confrontarsi con le Alpi, quest’anno previste in quattro round. Il primo andrà ancora in scena sulle strade della Confederazione Elvetica, che si lasceranno a soli 10 Km dal traguardo, una volta transitati in vetta alla penultima e principale ascesa di giornata, il Pas de Morgins

Il Tour sbarca sulle Alpi e lo fa con una tappa quasi interamente disegnata fuori dai confini nazionali, poiché si rientrerà definitivamente in territorio francese a soli 10 Km dal traguardo, in corrispondenza dello scollinamento della principale ascesa di giornata. Cinque ne proporrà il tracciato e su tutte spiccano proprio i 15.4 Km al 6.1% del Pas de Morgins, salita che è stata affrontata l’ultima volta in una corsa professionistica il 28 aprile del 2016 quando nella sottostante ed omonima stazione di sport invernali – dove termina il tratto più impegnativo (12 Km al 7.1%) – si concluse una tappa del Giro di Romandia vinta a tavolino dal colombiano Nairo Quintana in seguito alla retrocessione al secondo posto, a causa di una scorrettezza durante lo sprint a due, del russo Ilnur Zakarin. Non s’incontreranno, dunque, pendenze particolarmente ostiche in questa prima frazione alpina, ma quelle che ci sono potrebbe bastare per vedere un po’ di scintille tra gli uomini di classifica, che oggi potrebbero anche mettere sul piano un po’ di energie in più contando sul recupero che domani sarà offerto dal giorno di riposo.

Il Lac de Vonnes a Châtel e l’altimetria della nona tappa (www.savoie-mont-blanc.com)

Il Lac de Vonnes a Châtel e l’altimetria della nona tappa (www.savoie-mont-blanc.com)

METEO TOUR

Aigle : cielo sereno, 26.8°C, vento moderato da NNE (16-23 km/h), umidità al 46%
Semsales (traguardo volante – 56.5 Km): poco nuvoloso 22.6°C, vento moderato da NNE (17 km/h), umidità al 52%
Les Diablerets (inizio salita Col de la Croix – 122.3 Km): cielo sereno, 21.3°C, vento moderato da NNE (13-15 km/h), umidità al 52%
Monthey (inizio salita Pas de Morgins – 166.4 Km): cielo sereno, 27.3°C, vento moderato da NE (19-29 km/h), umidità al 44%
Chatel: cielo sereno, 20.4°C, vento moderato da NNE (18-22 km/h), umidità al 51%

GLI ORARI DEL TOUR

12.15: inizio diretta su Eurosport1
12.45: partenza da Aigle
13.35-13.45: GPM della Côte de Bellevue
14.00-14.15: traguardo volante di Semsales
14.45: inizio diretta su RAI2
15.25-15.45: GPM del Col des Mosses
16.00-16.20: GPM del Col la Croix
16.40-17.10: inizio salita Pas de Morgins
17.20-17.50: GPM del Pas de Morgins
17.30-18.00: arrivo a Chatel

RASSEGNA STAMPA

Spettacolo a Losanna: Van Aert davanti a Matthews e Pogacar

Gazzetta dello Sport – Italia

​Pogačarju ni uspel hat-trick, Van Aert je bil najhitrejši

Delo – Slovenia

Wout van Aert snupper etapesejren i Lausanne, hvor dansker var med helt fremme

Politiken – Danimarca

Wout van Aert times late attack to perfection to win stage eight at Tour de France

The Daily Telegraph – Regno Unito

Van Aert plus fort que Pogacar

L’Équipe – Francia

Van Aert es de oro

AS – Spagna

Wout wint weer! Groene trui Van Aert pakt tweede zege na indrukwekkende sprint

Het Nieuwsblad – Belgio

Van Aert laat iedereen zijn hielen zien en wint achtste Tour-etappe

De Telegraaf – Paesi Bassi

Van Aert sprintet in der Schweiz zum Sieg – Pogacar ganz entspannt Dritter

Kicker – Germania

Wout van Aert derrotó a Pogacar en el esprint de la octava etapa del Tour

El Espectador – Colombia

TOURALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo dell’ottava tappa, Dole – Losanna

1° Amund Grøndahl Jansen
2° Danny van Poppel a 6′02″
3° Kasper Asgreen s.t.
4° Michael Mørkøv s.t.
5° Frederik Frison a 6′17″

Miglior italiano Andrea Bagioli, 7° a 6′48″

Classifica generale

1° Anthony Turgis
2° Mikkel Bjerg a 12′59″
3° Marc Hirschi a 15′19″
4° Victor Lafay a 26′32″
5° Kasper Asgreen a 26′59″

Miglior italiano Andrea Bagioli, 15° a 36′18″

STRAFALGAR SQUARE

L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti

Rizzato: “I tamponi interni fatti dalla squadra al coronavirus”
Garzelli: “La Slovenia è la nazione rilevazione” (rivelazione)
Garzelli: “Ti tremano la gamba”
Rizzato: “Abbiamo visto una prima settima atipica, tante salite” (hanno fatto solo la Planche)
Garzelli: “Daniel Oss vediamo se centrerà una fuga” (si è ritirato due giorni fa)
Rizzato: “Ci andrei piano a dire che il ciclismo italiano sia decotto” (infatti non hanno ancora inventato una tisana alla maglia rosa)
Garzelli: “Ayuso l’ho visto iniziare a correre con 10 anni”
Garzelli: “Bravissima nell’attenzione Dainese”
Garzelli: “Finale spettecolare”
Garzelli: “Estrema favittoria” (estrema facilità di vittoria)
Televideo: “Mattia Catteneo” (Cattaneo)

CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1992

Sono passati 30 anni dall’impresa di Claudio Chiappucci al Tour del 1992. Riviviamo quell’edizione della corsa francese attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”

8a TAPPA: VALKENBURG – COBLENZA (206.5 Km) – 13 LUGLIO 1992

VEDIAMO SE INDURAIN È SEMPRE GRANDE
Tour: oggi lo spagnolo deve gettare la maschera sui 63 Km della crono in Lussemburgo
A Bugno basterebbe limitare il distacco – Chiappucci senza paura: “Perderò poco e attaccherò sulle alpi” – Vince Nevens

VAN AERT-BIS A LOSANNA. IL BELGA VINCE DI NUOVO, POGACAR SEMPRE IN GIALLO.

luglio 9, 2022 by Redazione  
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Wout, ancora lui. Due giorni fa lo avevamo ammirato estasiati durante il suo splendido quanto velleitario tentativo di compiere un’impresa oltre il limite dell’impossibile. Lo ritroviamo oggi di nuovo vincente in quel di Losanna grazie ad una volata senza storia che gli consegna il secondo successo di tappa (5° piazzamento nei primi due posti in 8 giorni) e che consolida probabilmente in maniera definitiva la sua leadership nella classifica a punti. Il fuoriclasse fiammingo ha finalizzato nel migliore dei modi il lavoro della squadra (un Van Hooydonck oggi instancabile) battendo con facilità Michael Matthews (Team BikeExchange-Jayco) e il solito Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) che guadagna l’ennesimo abbuono di questo sfavillante inizio di Tour. Ai piedi del podio Andres Kron (Lotto-Soudal) e Alberto Bettiol (EF Education-Easy Post). Pogacar naturalmente resta in giallo, portando il gap su Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) a 39″. Segue il duo della Ineos Grenadiers formato da Geraint Thomas (3° ad 1′14″) ed Adam Yates (4° a 1′22″).


L’8a tappa della Grand Boucle si presentava alla vigilia come una frazione interlocutoria e aperta a diverse soluzioni: dalla fuga all’arrivo in volata di un gruppo ristretto. I 186 km che hanno portato i corridori da Dole a Losanna erano caratterizzati da un continuo saliscendi (2 gpm di 4a categoria ed uno di 3a) senza però presentare asperità particolarmente dure. L’arrivo era posto in cima allo strappo che conduceva nei pressi dello Stadio Olimpico di Losanna (4,9 km al al 4,5%) ed offriva ai corridori più esplosivi la possibilità di giocarsi il successo di tappa.

La frazione è iniziata con la notizia delle positività al covid di Geoffrey Bouchard (Ag2r Citroen Team) e Vegard Laengen (UAE Team Emirates), entrambi ovviamente costretti ad abbandonare la corsa. La fuga di giornata ha preso forma pochi chilometri dopo il via ufficiale ed ha visto protagonisti soltanto 3 corridori: Mattia Cattaneo (Quick Step Alpha Vinyl), Frederik Frison (Lotto-Soudal) e Fred Wright (Bahrain-Victorius). Il trio è riuscito ad avvantaggiarsi poco prima di una caduta avvenuta nella pancia del gruppo che ha coinvolto molti corridori, tra cui anche la maglia gialla di Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), e ha costretto Kevin Vanmaerke (Team DSM) al ritiro. Il successivo rallentamento del gruppo ha consentito ai tre fuggitivi di prendere il largo, impedendo ad altri eventuali contrattaccanti di rinvenire sulla testa della corsa. Il vantaggio del terzetto non è però mai decollato (vantaggio massimo di circa 3 minuti e mezzo) poichè gli uomini di Jumbo-Visma e Team BikeExchange-Jayco, intenzionati a giocarsi la tappa rispettivamente con Wout Van Aert e Michael Matthews, hanno mantenuto un ritmo sempre abbastanza sostenuto. Da segnalare in particolare il lavoro di Nathan Van Hooydonck che ha tirato il plotone per diverse decine di chilometri.
La corsa ha proceduto a lungo senza particolari sussulti, ad eccezione dello sprint intermedio di Montrond (km 47) vinto da Wright davanti a Frison e Cattaneo e grazie al quale Van Aert, 5° dietro a Jasper Philipsen (Alpecin-Fenix), ha guadagnato altri 2 punti su Fabio Jakobsen (Quick Step Alpha Vinuyl) nella corsa per la maglia verde.

Ai -62 Frison ha perso contatto dagli altri due fuggitivi per poi essere riassorbito dal plotone pochi chilomentri dopo (-56). Cattaneo e Wright hanno invece proceduto di comune accordo anche se il loro vantaggio a quel punto era già inferiore ai 2 minuti. La coppia si è dissolta soltanto ai -8,5, quando Cattaneo si è rialzato lasciando in tutto solo in testa alla corsa il britannico della Bahrain. Dietro nel frattempo erano iniziati a formarsi i vari treni con Jumbo, BikeExchange ed UAE particolarmente attive. Una volta iniziata la salita finale è stata però la Bora-Hansgrohe a prendere il comando delle operazioni grazie soprattutto al lavoro di Patrick Konrad. Proprio il ritmo imposto dall’austriaco ha decretato la fine dell’avventura di Wright, ripreso ai -3. Il gruppo a quel punto era già ridotto a poco più di una trentina di corridori. Una volta esaurito il lavoro di Konrad (-1,5), sono stati nuovamente i compagni di squadra di Pogacar (coi soliti Rafal Majka e Brandon McNulty) a tenere alta l’andatura, riducendo il plotone a circa 25 unità. Il drappello dei big è transitato sotto la flame rouge col trenino UAE in testa e il duo Jumbo formato da Vingegaard e Van Aert a ruota.

Si è così giunti al prevedible epilogo allo sprint. Matthews ha provato ad anticipare ai -200 con Pogacar abile a prendergli immediatamente la ruota. Ma da dietro è rinvenuto di potenza Van Aert che ha facilmente superato prima la maglia gialla e poi l’australiano, andando a cogliere il secondo successo di tappa in questa Grand Boucle. Alle sue spalle proprio Matthews, che raccoglie l’ennesimo secondo posto della sua carriera, e il sempre più impressionante Tadej Pogacar. 4° posto per Andreas Kron (Lotto-Soudal) davanti ad Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost) e Alexandre Vlasov (Bora-Hangrohe). Quindi troviamo Benjamin Thomas (Cofidis), Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) e il duo Ineos Tom Pidcock-Geraint Thomas, tutti con lo stesso tempo del vincitore. Con i punti conquistati oggi, Van Aert raggiunge quota 264 nella classifica della maglia verde, ben 115 lunghezze in più rispetto a Fabio Jakobsen.
Resta sostanzialmente invariata la classifica generale, con Pogacar che guadanga 4″ d’abbuono su tutti gli avversari. Vingegaard è secondo a 39″, seguito da Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) a 1′14″ ed Adam Yates (Ineos Grenadiers) ad 1′22″. Seguono David Gaudu (Groupama-FDJ), 5° ad 1′35″, Romain Bardet (Team DSM), 6° ad 1′36″, e Tom Pidcock (7° ad 1′39″). Chiudono la top ten Neilson Powless (EF Education-EasyPost), ad 1′41″, Enric Mas (Movistar Team, ad 1′47″, e Nairo Quintana (Team Arkea Samsic), 10° a 2′10″.

Domani è in programma la 9a tappa che proporrà ai corridori il primo assaggio di Alpi. La fazione che partirà da Aigle, sede dell’UCI, potererà la carovana a Chatel al termine di 193 km conditi da 4 gpm di cui ben due di prima categoria. Dopo i primi 30 km completamente piatti, la strada darà il primo assaggio di salita con la Cote de Bellevue (4,4 km al 3,9%), classificata come gpm di 4a categoria. I successivi 50 km, ondulati ma tutto sommato semplici, anticiperanno la prima vera salita di giornata, il Col de Mosses (13,3 km al 4,1%) la cui vetta sarà posta al km 108 (gpm di 2a categoria). Al termine della successiva breve discesa, inzierà il primo dei due gpm di 1a categoria, il Col de la Croix (8 km al 7,5 %) posto ai -61. Una lunghissima discesa ed un breve tratto di pianura (con tanto di nuovo passaggio per le vie di Aigle) precederà la salita finale, il Pas de Morgins (15,4 km al 6,2% con un finale decisamente più morbido). Dalla vetta mancheranno appena 10 km, di cui i primi 6 in discesa e gli ultimi 4 nuovamente all’insù (4,6% di pendenza media). Una frazione che potrebbe sorridere ai fuggitivi, ma non è assolutamente da escludere che siano i corridori di classifica a giocarsi nuovamente il successo.

Pierpaolo Gnisci

Van Aert bis a Losanna (fonte:Getty Images)

Van Aert bis a Losanna (fonte:Getty Images)

09-07-2022

luglio 9, 2022 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE FRANCE

Il belga Wout van Aert (Jumbo-Visma) si è imposto nell’ottava tappa, Dole – Losanna, percorrendo 186.3 Km in 4h13′06″, alla media di 44.164 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Michael Matthews (Team BikeExchange-Jayco) e lo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates). Miglior italiano Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost), 5. Pogacar è ancora maglia gialla con 39″ sul danese Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) e 1′14″ sul britannico Geraint Thomas (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Damiano Caruso (Bahrain Victorious), 17° a 3′37″

GIRO D’ITALIA DONNE

La statunitense Kristen Faulkner (Team BikeExchange-Jayco) si è imposta nella nona tappa, San Michele all’Adige – San Lorenzo Dorsino, percorrendo 112.8 Km in 3h36′36″, alla media di 31.247 Km/h. Ha preceduto di 59″ l’italiana Marta Cavalli (FDJ-Nouvelle Aquitaine-Futuroscope) e di 1′14″ l’italiana Elisa Longo Borghini (Trek-Segafredo). L’olandese Annemiek van Vleuten (Movistar Team) è ancora in maglia rosa con 1′52″ sulla Cavalli e 6′10″ sulla spagnola Margarita Victoria García (UAE Team ADQ)

VISEGRAD 4 BICYCLE RACE – GP CZECH REPUBLIC

Il ceco Adam Toupalik (Elkov-Kasper) si è imposto nella corsa ceca, Brno – Špilberk, percorrendo 190 Km in 4h35′57″, alla media di 41.312 Km/h. Ha preceduto di 14″ il polacco Jakub Kaczmarek (HRE Mazowsze Serce Polski) e di 30″ il connazionale Jan Kaspar (ATT Investments). Miglior italiano Andrea Debiasi (Cycling Team Friuli ASD), 10° a 1′10″

CAMPIONATI EUROPEI – GARA SU STRADA UOMINI JUNIOR (Portogallo)

L’elvetico Jan Christen si è imposto nella gara su strada, circuito di Anadia, percorrendo 125.9 Km in 2h42′10″, alla media di 46.582 Km/h. Ha preceduto di 19″ il norvegese Jørgen Nordhagen e di 2′02″ il francese Léo Bisiaux. Miglior italiano Dario Igor Belletta, 7° a 2′33″

CAMPIONATI EUROPEI – GARA SU STRADA DONNE JUNIOR (Portogallo)

La francese Eglantine Rayer si è imposta nella gara su strada, circuito di Anadia, percorrendo 83.1 Km in 2h33′38″, alla media di 32.454 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiana Eleonora Ciabocco e di 2″ l’italiana Federica Venturelli

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): DOLE – LOSANNA

luglio 9, 2022 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Dopo aver visitato Danimarca e Belgio il Tour torna a sconfinare, per la terza ed ultima volta in questa edizione. Si va in Svizzera per una classica tappa di trasferimento che rappresenterà un’occasione d’oro per gli attaccanti di giornata poichè l’ascesa finale toglierà di mezzo i velocisti e le loro formazioni, mentre le squadre dei big penseranno a non sprecare troppe energie in vista delle Alpi, che cominceranno domani

Il Tour 2022 si appresta a effettuare il suo ultimo sconfinamento, dopo aver trascorso le prime tre giornate in Danimarca e aver percorso una quarantina di chilometri in Belgio nella parte iniziale della frazione di Longwy. Adesso è il turno della Svizzera, sulle cui strade si disputeranno gli ultimi 70 Km della tappa odierna e la quasi totalità della frazione in programma domani, la prima delle quattro disegnate sulla catena alpina. In attesa di quest’ultima e di tornare a vedere in azione gli uomini di classifica, oggi avranno un’occasione d’oro i cacciatori di tappe perché la salita finale verso i quartieri alti di Losanna taglierà fuori dai giochi i velocisti e le loro formazioni, che non avranno alcun interesse nel porsi in testa al gruppo a lavorare per ridurre il vantaggio dei fuggitivi. Si tratta, dunque, di una solita tappa di trasferimento che, comunque, qualche emozione potrebbe riservarla se ci fosse tra i corridori di vertice qualcuno che avrà la voglia di sfruttare la rampa di 1 Km al 9.5% che termina a 800 metri dal traguardo e che rappresenta il “sale” di una salita finale per il resto abbastanza sciapa (ultimi 4.8 Km al 4.6%): in tal caso assisteremo a due corse in una, davanti la lotta tra i fuggitivi per staccarsi a vicende in prossimità del traguardo, dietro scaramucce tra i big per mettere pressione agli avversari alla vigilia delle montagne più che per guadagnare una manciatella di secondi.

Il parco olimpico di Losanna e l’altimetria dell’ottava tappa (www.lausanne-tourisme.ch)

Il parco olimpico di Losanna e l’altimetria dell’ottava tappa (www.lausanne-tourisme.ch)

METEO TOUR

Dole : poco nuvoloso, 24.2°C, vento moderato da NNE (20-23 km/h), umidità al 49%
Montrond (traguardo volante – 46.9 Km): poco nuvoloso 23.9°C, vento moderato da NNE (15-17 km/h), umidità al 50%
Morez (91.7 Km): poco nuvoloso, 23.6°C, vento moderato da NNE (17-18 km/h), umidità al 48%
Losanna : cielo sereno, 27.6°C, vento moderato da NNE (15-18 km/h), umidità al 44%

GLI ORARI DEL TOUR

12.55: inizio diretta su Eurosport1
13.20: partenza da Dole
14.20-14.30: traguardo volante di Montrond
14.45: inizio diretta su RAI2
15.00-15.10: GPM della Côte du Maréchet
15.35-15.50: GPM della Côte des Rousses
16.20-16.40: GPM della Côte de Pétra Félix
17.00-17.20: inizio salita finale
17.30-17.55: arrivo a Losanna

RASSEGNA STAMPA

Pogacar trionfa su La Planche des Belles Filles. Il re è sempre più giallo

Gazzetta dello Sport – Italia

​Pogačar ne podarja daril, planota lepih deklic je spet njegova

Delo – Slovenia

Vingegaard pressede Pogacar til det yderste: »Jeg fik endnu et bevis på, at jeg er godt kørende«

Politiken – Danimarca

Dominant Pogacar wins on La Super Planche des Belles Filles to extend Tour lead

The Daily Telegraph – Regno Unito

Pogacar toujours le plus fort

L’Équipe – Francia

Pogacar somete al aspirante

AS – Spagna

Poging Dylan Teuns strandt op ‘zijn’ Planche de Belles Filles, Pogacar demonstreert eens te meer en zet Vingegaard op zijn plek

Het Nieuwsblad – Belgio

Pogacar wint ook op La Planche des Belles Filles

De Telegraaf – Paesi Bassi

Drama um Kämna: Pogacar schnappt den Sieg auf Schotter weg

Kicker – Germania

Tadej Pogacar no tiene rivales en el Tour 2022

El Espectador – Colombia

TOURALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della settima tappa, Tomblaine – La Super Planche des Belles Filles

1° Marc Hirschi
2° Vegard Stake Laengen a 14″
3° Mikkel Bjerg s.t.
4° Nils Eekhoff s.t.
5° Michael Mørkøv s.t.

Miglior italiano Alberto Dainese, 8° a 2′44″

Classifica generale

1° Anthony Turgis
2° Marc Hirschi a 9′58″
3° Gianni Moscon a 10′42″
4° Mikkel Bjerg a 13′24″
5° Vegard Stake Laengen a 13′44″

STRAFALGAR SQUARE

L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti

Rizzato: “Gente saluta in bicicletta” (salita)
Rizzato: “A due tappi dalla conclusione”
Garzelli: “Abbiamo visto Roglic buttarsi una borraccia intera in testa” (il ritorno di Tafazzi?)
Garzelli: “Guarda come l’elicottero si lotta per mantenere la posizione”
Rizzato: “Tour de Fransc”
Garzelli: “Parlava per via radio”
Garzelli: “Dettaglio che ora non ride più”
Garzelli: “Il giorno secessivo”

CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1992

Sono passati 30 anni dall’impresa di Claudio Chiappucci al Tour del 1992. Riviviamo quell’edizione della corsa francese attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”

7a TAPPA: BRUXELLES – VALKENBURG (196.5 Km) – 12 LUGLIO 1992

LO STRATEGA CHIAPPUCCI MANDA ALL’ATTACCO NONNO ROCHE
L’anziano irlandese, preceduto all’arrivo dal francese Delion, scavalca Bugno e LeMond nella classifica generale
Il campione del mondo non si scompone: conta solo la cronometro di domani – Tebaldi quarto

ANCHE AD ALDENO È LA VAN VLEUTEN A DETTARE LEGGE

luglio 8, 2022 by Redazione  
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La Regina è sempre lei. Anche oggi l’olandese in maglia rosa ha dato dimostrazione della sua forza e della sua determinazione. Buona prova di Marta Cavalli che limita lo strapotere della Van Vleuten e chiude in seconda posizione. Terza di giornata Elisa Longo Borghini

Anche la seconda tappa alpina di questo Giro d’Italia donne,va in archivio sotto il segno di Annemiek van Vleuten. L’olandese della Movistar, dall’alto del suo strapotere atletico, non si è limitata a controllare ma è andata all’attacco e, nonostante una caduta in discesa che poteva avere esiti gravi, si è presa anche questa ottava tappa. Il terreno odierno permetteva attacchi da lontano, e infatti, in tante ci hanno provato, sia lungo la prima salita, sia sulla seconda. Quando a partire è stata la Van Vleuten le solite Marta Cavalli (FDJ Nouvelle-Aquitaine Futuroscope) e “Mavi” Garcia (UAE Team ADQ) sono andate ad accordarsi alla maglia rosa. L’iberica, però, non era la stessa dei giorni passati e non è riuscita a mantenere la testa della gara, venendo superata anche da Elisa Longo Borghini (Trek – Segafredo), che potrebbe veder rinvigorirsi le sua ambizioni di salire sul podio. La Van Vleuten – seguita prima dalla Cavalli, poi da sola – si è riportata sulle fuggitive e, scaricando sui pedali tutta la sua grinta, è andata a chiudere la gara con un vantaggio di 59” sulla Cavalli (ora seconda in classifica con 2′13″ di ritardo), di 1’38” sulla Longo Borghini e di 1’45” su Kristen Fulckner (Team BikeExchange – Jayco), ultima delle attaccanti ad essere raggiunta. La Garcia, partita in seconda posizione in classifica, ha chiuso sesta a 3’01”, scendendo così sul gradino più basso del podio con un passivo di 3′42″, mentre quarta a 7’03” è la Longo Borghini.
Domani si correrà la penultima e decisiva tappa, 113 Km da San Michele all’Adige a San Lorenzo Dorsino. Il tracciato prevede nell’ordine le salite di Fai della Paganella, di Passo Duron e di Passo Daone (la più dura, a 26km al termine), per poi concludersi in falsopiano a salire. Il terreno per provare a spodestare sua maestà Annemiek Van Vleuten ci sarebbe anche, ma per quanto visto in questi giorni sembra che la ragazza in rosa non abbia nessuna intenzione di abdicare.

Mario Prato

Una donna sola al comando: il suo nome è Annemiek van Vleuten (Getty Images)

Una donna sola al comando: il suo nome è Annemiek van Vleuten (Getty Images)

08-07-2022

luglio 8, 2022 by Redazione  
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TOUR DE FRANCE

Lo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) si è imposto anche nella settima tappa, Tomblaine – La Super Planche des Belles Filles, percorrendo 176.3 Km in 3h58′40″, alla media di 44.321 Km/h. Ha preceduto allo sprint il danese Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) e di 12″ lo sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma). Miglior italiano Damiano Caruso (Bahrain Victorious), 17° a 1′12″. Pogacar ancora maglia gialla con 35″ su Vingegaard (Jumbo-Visma) e 1′10″ sul britannico Geraint Thomas (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Caruso, 18° a 3′33″

GIRO D’ITALIA DONNE

L’olandese Annemiek van Vleuten (Movistar Team) si è imposta nell’ottava tappa, Rovereto – Aldeno, percorrendo 104.7 Km in 3h03′16″, alla media di 34.278 Km/h. Ha preceduto di 59″ l’italiana Marta Cavalli (FDJ-Nouvelle Aquitaine-Futuroscope) e di 1′38″ l’italiana Elisa Longo Borghini (Trek-Segafredo). La Van Vleuten è ancora in maglia rosa con 2′13″ sulla Cavalli e 3′42″ sulla spagnola Margarita Victoria García (UAE Team ADQ)

CAMPIONATI EUROPEI – CRONOMETRO A SQADRE MISTA U23 (Portogallo)

La nazionale tedesca si è imposta nella cronosquadre mista, circuito di Sangalhos (Anadia), percorrendo 44 Km in 58′26″, alla media di 45.18 Km/h. Ha preceduto di 1′16″ la nazionale elvetica e di 1′49″ la nazionale olandese. La nazionale italiana si è piazzata settima con un ritardo di 4′00″

CAMPIONATI EUROPEI – CRONOMETRO A SQADRE JUNIOR (Portogallo)

La nazionale italiana si è imposta nella cronosquadre mista, circuito di Sangalhos (Anadia), percorrendo 44 Km in 1h02′20″, alla media di 42.35 Km/h. Ha preceduto di 3″ la nazionale tedesca e di 42″ la nazionale estone

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