EWAN TORNA IN TURCHIA E VINCE SUBITO. TAPPA E MAGLIA PER L’AUSTRALIANO
Dopo oltre un mese d’assenza Caleb Ewan (Team Lotto Soudal) torna a gareggiare al Giro di Turchia dove ottiene la vittoria nella prima tappa con arrivo a Kusadasi. Battuti in volata Jasper Philipsen (Team Fenix Alpecin) e Kaden Groves (Team BikeExchange Jayco). L’austaliano è la prima maglia turchese.
La prima tappa del Giro di Turchia 2022 è anche la più lunga delle otto in programma (tutte in linea). Si percorrerà la costa turca da sud a nord e si prevede un arrivo in volata, probabilmente non di massa visto l’insidioso GPM a 30 km dall’arrivo. Si parte da Bodrum e si arriva a Kusadasi dopo 207 km. La fuga di giornata è stata caratterizzata dall’azione di cinque uomini: Michael Schwarzmann (Team Lotto Soudal), Halil İbrahim Dogan (Team Bike Aid), Vitaliy Buts (Sakarya BB Pro Team), Burak Abay (Spor Toto Cycling Team ) e Abram Stockman (Team Saris Rouvy Sauerland). Le squadre dei velocisti hanno tenuto sotto controllo la testa della corsa il cui vantaggio sul gruppo inseguitore non ha mai superato i 4 minuti. All’inseguimento della fuga si segnalava il Team Alpecin Fenix, il cui capitano designato per le volate è Jasper Philipsen. Attivi nelle prime posizioni del gruppo anche Team BikeExchange e Team Lotto Soudal, nonostante Schwartzmann fosse in fuga. Dopo l’ultimo GPM di giornata posto al km 173 il gruppo accelerava ed annullava la fuga a 34 km dall’arrivo. Qualche attacco isolato, tra cui quello di Patrick Bevin (Team Israel Premier Tech), Sean Bennett (China Glory Continental Cycling Team) e Jon Barrenetxea (Team Caja Rural), non incideva più di tanto sul copione finale. Bennett era l’ultimo attaccante ad essere ripreso a poco meno di 5 km dall’arrivo. La volata era lanciata e Caleb Ewan (Team Lotto Soudal) vinceva davanti a Jasper Philipsen (Team Alpecin Fenix) e Kaden Groves (Team BikeExchange Jayco). Chiudevano la top five Danny Van Poppel (Team BORA Hansgrohe) in quarta posizione e Rick Zabel (Team Israel Premier Tech) in quinta posizione. Nella top ten si segnalava il settimo posto di Mirco Maestri (Team EOLO Kometa) ed il nono posto di Filippo Tagliani (Team Drone Hopper – Androni Giocattoli). Ewan, che torna alle corse dopo la Tirreno – Adriatico di Marzo, ottiene la quarta vittoria stagionale dopo le tre tappe vinte rispettivamente al Saudi Tour, al Tour des Alps Maritimes e du Var e, appunto, alla Tirreno Adriatico. L’australiano veste la maglia turchese di leader della classifica generale con 4 secondi di vantaggio su Philipsen e 6 secondi di vantaggio su Groves. La seconda tappa di domani da Selçuk ad Alaçati è lunga quasi 160 km e presenta un solo facile GPM a 40 km dall’arrivo. A meno di sorprese assisteremo ad un altro arrivo in volata con i velocisti a darsi battaglia per la vittoria.
Antonio Scarfone

Caleb Ewan vince a Kusadasi (foto: tuttobiciweb)
09-04-2022
aprile 9, 2022 by Redazione
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GIRO DEI PAESI BASCHI
Lo spagnolo Ion Izagirre (Cofidis) si è imposto nella sesta ed ultima tappa, Eibar – Arrate, percorrendo 135.7 Km in 3h47′07″, alla media di 35.849 Km/h. Ha preceduto allo sprint il russo Aleksandr Vlasov (Bora-Hansgrohe) e il connazionale Marc Soler (UAE Team Emirates). Miglior italiano Davide Formolo (UAE Team Emirates), 9° a 1′29″. Il colombiano Daniel Felipe Martinez (INEOS Grenadiers) si impone in classifica con 11″ su Izagirre (Cofidis) e 16″ su Vlasov. Miglior italiano Diego Ulissi (UAE Team Emirates), 14° a 7′25″.
CIRCUIT DES ARDENNES
L’italiano Marco Frigo (Israel Cycling Academy) si è imposto nella quiarta ed ultima tappa, circuito di Charleville-Mézières, percorrendo 172.7 Km in 4h13′31″, alla media di 40.873 Km/h. Ha preceduto di 5″ l’italianao Lorenzo Germani (Groupama-FDJ Conti) e di 20″ il polacco Patryk Stosz (Voster ATS Team). Lo svedese Lucas Eriksson (Riwal Cycling Team) si impone in classifica con 13″ sul neozelandese Reuben Thompson (Groupama-FDJ Conti) e 14″ sul ceco Dominik Neuman (Elkov-Kasper). Miglior italiano Germani, 15° a 2′17″
VUELTA A FORMOSA INTERNACIONAL (Argentina)
L’argentino Mauricio Quiroga (Team Formosa) si è imposto nella terza tappa, Villa 213 – Formosa, percorrendo 175.7 Km in 3h49′25″, alla media di 45.951 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale German Nicolás Tivani (Agrupación Virgen de Fatima) e il brasiliano Rafael Andriato (SwiftCarbon Pro Cycling Brazil). Nessun italiano in gara. Tivani è ancora leader della classifica con 18″ sul colombiano Victor Ocampo (Team Medellin-EPM) e 23″ sul panamense Franklin Archibold Castillo (Panamá es Cultura y Valores)
THE PRINCESS MAHA CHACKRI SIRINDHORNS CUP WOMENS TOUR OF THAILAND (Donne)
La thailandese Phetdarin Somrat (Thailand Women’s Cycling Team) si è imposta nella seconda tappa, Mukdahan – Phu Manorom, percorrendo 134.2 Km in 3h29′36″, alla media di 38.416 Km/h. Ha preceduto di 2′31″ l’australiana Hannah Seeliger (Cycling Development Foundation) e la malesiana Siti Nur Adibah Akma Mohd Fuad (nazionale malesiana). Nessuna italiana in gara. La Somrat è la nuova leader della classifica con 2′34″ sulla Seeliger e 2′48″ sulla Mohd Fuad
ION IZAGIRRE VINCE AD EIBAR. DANIEL MARTINEZ VINCE IL GIRO DEI PAESI BASCHI 2022
Ad Eibar, nel tappone conclusivo del Giro dei Paesi Baschi 2022, Ion Izagirre (Team Cofidis) vince la volata di un gruppo ristretto davanti ad Aleksandr Vlasov (Team BORA Hansgrohe) e Marc Soler (UAE Team Emirates) mentre Daniel Martinez (Team INEOS), quarto all’arrivo, vince la corsa basca superando proprio alla fine Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl), in difficoltà sull’ultima salita.
Eibar, Elkorrieta, Endoia, Azurki, Gorla, Soraluze, Krabelin, Urkaregi, Eibar, Usartzam, Arrate. Non è la formazione calcistica della nazionale basca, ma sono i punti salienti della sesta ed ultima tappa del Giro dei Paesi Baschi 2022. Si parte da Eibar e si arriva ad Arrate dopo 135.7 km. In mezzo, sette GPM che decideranno il vincitore della corsa basca. I 3000 metri di dislivello totale e i durissimi tratti delle salite, spesso e volentieri con pendenze vicine al 20%, saranno giudici inappellabili di una corsa che ha visto proprio nelle tappe finali le maggiori insidie. Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl), fresco indossatore della maglia gialla dopo la bella azione di ieri negli ultimi 15 km, dovrà difendersi dagli attacchi che gli verranno portati da ciclisti certamente più adatti a percorsi del genere ed anche il ‘patriottismo’ basco di Pello Bilbao (Team Bahrain Victorious) e di Ion Izagirre (Team Cofidis), ben posizionati in classifica generale, sarà un elemento da non sottovalutare. Dopo la partenza da Eibar iniziavano immediatamente gli attacchi e già sul primo GPM di Elkorrieta il gruppo si spezzava in diversi tronconi. Quattro ciclisti riuscivano ad evadere: Davide Formolo (UAE Team Emirates), Cristian Rodriguez (Team Total Energies), Tony Gallopin (Team Trek Segafredo) e Xabier Azparren (Team Euskaltel Euskadi). Era Rodriguez a scollinare in prima posizione. Nella successiva discesa Nelson Oliveira (Team Movistar) riusciva a raggiungere il gruppo di testa, che così diventava di cinque uomini. Alle loro spalle, a circa 2 minuti di ritardo, sette uomini che avevano attaccato in ritardo cercavano comunque di raggiungere la testa della corsa. I sette erano: Lennard Kamna (Team BORA Hansgrohe), Tsgabu Grmay (Team BikeExchange Jayco), Romain Combaud (Team DSM), Hugo Houle (Team Israel Premier Tech), Angel Madrazo (Team Burgos BH), Kenny Elissonde (Team Trek Segafredo) e Igor Arrieta (Team Kern Pharma). Il gruppo maglia gialla inseguiva ad oltre 6 minuti. Rodriguez scollinava in prima posizione sul GPM di Endoia posto al km 42.7. All’inizio del successivo GPM di Azurki il gruppetto in testa era di nuovo tornato ad essere di quattro ciclisti, visto che si era staccato Azparren. Il primo gruppo inseguitore restava sempre a bagnomaria, visto che non riusciva ad accorciare le distanze dalla testa della corsa ed faceva registrare un ritardo intorno ai 2 minuti. Formolo scollinava per primo sul GPM di Azurki. All’inizio del successivo GPM di Gorla anche Rodriguez si era staccato dal gruppetto di testa che così restava formato da soli tre uomini. Il gruppo maglia gialla, tirato dal Team INEOS e dal Team Quick Step Alpha Vinyl, era segnalato a circa 4 minuti di ritardo. Formolo scollinava in prima posizione mentre nel gruppo maglia gialla il forcing del Team INEOS riduceva progressivamente il distacco dalla testa della corsa. Formolo si aggiudicava alche il primo traguardo volante di Soraluze posto al km 88. Iniziava così, dopo 4 km, il durissimo GPM di Krabelin, lungo poco più di 4 km ma la cui parte centrale aveva pendenze costantemente al di sopra del 15%. Formolo scollinava in prima posizione seguito da Oliveira mentre alle loro spalle il gruppo maglia gialla era scoppiato, con tutti i migliori a scattarsi in faccia uno contro l’altro. A farne maggiormente le spese era proprio la maglia gialla Evenepoel che era costretto a inseguire avversario del calibro di Primoz Roglic e Jonas Vingegaard (Team Jumbo Visma), Enric Mas (Team Movistar), Daniel Martinez (Team INEOS) e Aleksandr Vlasov (Team BORA HAnsgrohe). Oliveira veniva ripreso dal primo gruppo inseguitore e poco dopo veniva coinvolto in una caduta insieme ad Enric Mas. Sul successivo GPM di Urkaregi, una volta raggiunto Formolo, si formava in testa un drappello di una decina di unità. Il primo a scollinare era Ion Izagirre (Team Cofidis). Evenepoel era ritornato sul gruppetto di testa ed accelerava immediatamente, andando a vincere il secondo traguardo intermedio di Eibar posto al km 127. Sull’ultimo GPM di Usartza attacchi e contrattacchi contraddistinguevanola testa della corsa. Si staccavano in cinque: Izagirre, Vlasov, Martinez, Vingegaard e Marc Soler (UAE Team Emirates). Questi ciclisti si andavano a giocare la vittoria di tappa. Era Izagirre a vincere davanti a Vlasov e Soler. Martinez era quarto mentre Vingegaard chiudeva in quinta posizione a 3 secondi di ritardo da Izagirre. Izagirre ottiene la prima vittoria stagionale e termina secondo a 11 secondi di ritardo da Martinez, vincitore del Giro dei Paesi Baschi 2022. Il podio è completato da Vlasov, a 16 secondi di ritardo dal colombiano, mentre Evenepoel, in difficoltà sulla salita finale, deve accontentarsi della quarta posizione. Per quanto riguarda le altre classifiche, Daniel Martinez vince anche quella a punti, Cristian Rodriguez vince quella dei GPM e Remco Evenepoel quella dei giovani. Infine il Team INEOS vince la classifica a squadre.
Giuseppe Scarfone

Ion Izagirre vince la tappa finale di Arrate (foto: Getty Images)
OLAV KOOIJ, COLPO GROSSO A LA CHAPELLE-SAINT-AUBIN
Una vittoria che vale doppio quella ottenuta oggi da Olav Kooij nell’ultima tappa del Circuit Cycliste Sarthe – Pays de la Loire. Mads Pedersen coinvolto in una caduta ha dovuto cedere la leadership al vincitore odieno. Elia Viviani ha raccolto un terzo posto alle spalle di Xandro Meurisse.
In una tappa accorciata per il maltempo, una caduta ai meno 4 ha contribuito a ridisegnare la classifica generale del Circuit Cycliste Sarthe – Pays de la Loire. A farne le spese più di tutti è stato Mads Pedersen (Trek – Segafredo), fino a questa mattina Leader indiscusso della corsa a tappe transalpina. Con il danese fuori dai giochi, la volata conclusiva della quarta tappa è diventata fondamentale per la vittoria finale.
Il più veloce di tutti è stato Olav Kooji (Jumbo Visma), già a segno nella seconda tappa e questo successo ha permesso al giovane olandese di insediarsi in testa alla classifica nell’ultima occasione utile. Alle sue spalle si è piazzato colui che lo ha “accompagnato” nell’attacco decisivo, nato intorno ai meno 6 dal traguardo, e che gli ha conteso la volata fino all’ultimo, ovvero Xandro Meurisse (Alpecin-Fenix). Dopo una quindicina di secondi Elia Viviani (INEOS Grenadiers) ha regolato Mick van Dijke (Jumbo-Visma), Jérémy Leveau (Go Sport – Roubaix Lille Métropole), Yves Lampaert (Quick-Step Alpha Vinyl Team), Alexis Renard (Cofidis), Benoît Cosnefroy (AG2R Citroën Team) e Bram Welten (Groupama – FDJ). Per chiudere la topten di giornata si è dovuto aspettare che Romain Cardis (St Michel – Auber93) tagliasse il traguardo, 39 secondi dopo l’arrivo di Kooij.
L’attacco portato dalla coppia Kooji-Meurisse è avvenuto dopo che alcuni tentativi, apportati in varie occasioni fin dalla partenza, erano stati annullati. L’attacco sembrava gestibile da parte del grippo inseguitore, ma una caduta ai meno 4 ha vanificato l’inseguimento e permesso ai due di andarsi a giocare la tappa.
Per l’olandese la vittoria odierna lo ha catapultato in vetta alla classifica davanti a Cosnefroy, che ha un ritardo di 8”, mentre Meurisse si è piazzato terzo 14”. Primo italiano è Viviani, settimo a 1’09”.
Mario Prato

La premazione di Kooij, vincitore della 68a edizione del Circuit de la Sarthe (foto Dario Belingheri/Getty Images)
08-04-2022
aprile 8, 2022 by Redazione
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GIRO DEI PAESI BASCHI
Lo spagnolo Carlos Rodriguez (INEOS Grenadiers) si è imposto nella quinta tappa, Zamudio – Mallabia, percorrendo 163.8 Km in 4h07′09″, alla media di 39.765 Km/h. Ha preceduto di 7″ il colombiano Daniel Felipe Martinez (INEOS Grenadiers) e di 9″ il belga Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl Team). Miglior italiano Diego Ulissi (UAE Team Emirates), 17° a 1′15″. Evenepoel è il nuovo leader della classifica con 2″ su Martinez e 21″ sullo spagnolo Ion Izagirre (Cofidis). Miglior italiano Ulissi, 15° a 3′40″.
CIRCUIT CYCLISTE DE LA SARTHE – PAYS DE LOIRE
L’olandese Olav Kooij (Jumbo-Visma) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, circuito di La Chapelle-Saint-Aubin, percorrendo 136.4 Km in 3h11′34″, alla media di 42.721 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Xandro Meurisse (Alpecin-Fenix) e di 15″ l’italiano Elia Viviani (INEOS Grenadiers). Kooij si impone in classifica con 8″ sul francese Benoît Cosnefroy (AG2R Citroën Team) e 14″ su Meurisse. Miglior italiano Viviani, 6° a 1′09″.
CIRCUIT DES ARDENNES
La terza tappa, Carignan – Margut (Mont Saint-Walfroy) (163 Km), è stata interrotta e annullata a causa del maltempo. Lo svedese Lucas Eriksson (Riwal Cycling Team) rimane leader della classifica con con 11″ sul neozelandese Reuben Thompson (Groupama-FDJ Conti) e 12″ sul ceco Dominik Neuman (Elkov-Kasper). Miglior italiano Lorenzo Germani (Groupama-FDJ Conti), 28° a 2′41″.
VUELTA A FORMOSA INTERNACIONAL (Argentina)
Seconda tappa suddivisa in due semitappe.
L’argentino Sergio Fredes (KTM) si è imposto nella prima semitappa, circuito a cronometro di Formosa, percorrendo 8 Km in 9′29″, alla media di 50.615 Km/h. Ha preceduto di 1″ il panamense Franklin Archibold Castillo (Panamá es Cultura y Valores) e di 9″ il connazionale German Nicolás Tivani (Agrupación Virgen de Fatima). Nessun italiano in gara. Il colombiano Victor Ocampo (Team Medellin-EPM) è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo di Tivani e 6″ su Archibold Castillo
Tivani si è imposto nella seconda semitappa, circuito di Formosa, percorrendo 102.4 Km in 2h09′31″, alla media di 47.438 Km/h. Ha preceduto allo sprint il colombiano Brayan Sanchez (Team Medellin-EPM) e il connazionale Lucas Manuel Gaday (Equipo Continental San Luis). Nessun italiano in gara. Tivani è il nuovo leader della classifica con 12″ su Ocampo e 16″ su Archibold Castillo
THE PRINCESS MAHA CHACKRI SIRINDHORNS CUP WOMENS TOUR OF THAILAND (Donne)
La thailandese Jutatip Maneephan (nazionale thailandese) si è imposta nella prima tappa, circuito di Mukdahan, percorrendo 85.1 Km in 2h12′06″, alla media di 38.653 Km/h. Ha preceduto allo sprint la vietnamita Thi Quynh Bui (nazionale vietnamita) e la connazionale Pannaray Rasee (nazionale thailandese). Nessuna italiana in gara. La Maneephan è la prima leader della classifica con 8″ sulla Bui e sulla Rasee
RODRIGUEZ CORONA LA FUGA A MALLABIA. EVENEPOEL ATTACCA ED E’ LA NUOVA MAGLIA GIALLA
La penultima tappa del Giro dei Paesi Baschi 2022 si accende nel finale con l’attacco in discesa di Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl) che sgrana il gruppo maglia gialla e fa vittime eccellenti come Adam Yates (Team INEOS), David Gaudu (Team Groupama FDJ) e soprattutto la stessa maglia gialla Primoz Roglic (Team Jumbo Visma). Sul traguardo di Mallabia resiste e vince Carlos Rodriguez (Team INEOS), mentre Evenepoel è la nuova maglia gialla.
Le ultime due tappe del Giro dei Paesi Baschi 2022 sono le più impegnative dal punto di vista altimetrico ed incideranno sicuramente su una classifica generale ancora abbastanza corta nelle primissime posizioni. Primoz Roglic (Team Jumbo Visma) indossa la magia gialla dalla prima tappa ma sarà in questi ultimi due atti conclusivi che deve dimostrare di essere in grado di vincere per la terza volta la breve corsa basca. La tappa di oggi parte da Zamudio e termina a Mallabia dopo quasi 164 km. Sono presenti ufficialmente cinque GPM, ma dando uno sguardo all’altimetria notiamo che lungo il percorso ci sono altre due o tre salite più o meno impegnative che si faranno sentire nelle gambe dei ciclisti. Da Zamudio non partivano nove ciclisti, tra cui Sergio Higuita (Team Bora Hansgrohe) e Pierre Latour (Team AG2R Citroen), quest’ultimo vittima di una caduta nel concitato finale di ieri. La fuga faceva fatica a partire e sul primo GPM di Paresi posto al km 27.1 il gruppo era ancora compatto; il primo a scollinare era Jan Polanc (UAE Team Emirates). Il primo attacco deciso veniva portato da Tao Geoghegan Hart (Team INEOS) e Gino Mader (Team Bahrain Victoriuous) intorno al km 35 ma dopo cinque km la coppia in avanscoperta veniva ripresa dal gruppo maglia gialla. Più deciso era il successivo attacco sulle prime rampre del GPM di Bedarona, dove evadevano dal gruppo in sette: Pello Bilbao (Team Bahrain Victorious), Sepp Kuss (Team Jumbo Visma), Marc Soler (UAE Team Emirates), Sergio Samitier (Team Movistar), Carlos Rodriguez (Team INEOS), Lucas Hamilton (Team BikeExchange Jayco) e Kenny Elissonde (Team Trek Segafredo). Era in particolare Bilbao, ben posizionato in classifica generale, a rilanciare l’andatura ed a scollinare anche in prima posizione. Il gruppo dei sette nei successivi 20 km raggiungeva un vantaggio massimo che sfiorava i 2 minuti ma il gruppo maglia gialla con Quick Step Alpha Vinyl e Jumbo Visma accelerava progressivamente. Visto che il vantaggio della fuga iniziava a diminuire, Bilbao decideva di non spremersi più di tanto in vista di una seconda metà di tappa molto dura e si faceva sfilare, venendo riassorbito dal gruppo maglia gialla al 85 km dall’arrivo. Sul successivo GPM di Gontzegaraigana, posto al km 93.8, era Soler a scollinare in prima posizione. Nella successiva discesa Hamilton era vittima di una caduta ed era costretto al ritiro. Il gruppo di testa continuava a perdere pezzi e sul successivo GPM di Trabakua, posto al km 104.5, restavano in testa soltanto Soler e Rodriguez. Era ancora Soler a scollinare per primo. A 55 km dalla conclusione la coppia di testa aveva un vantaggio di 3 minuti e 50 sul gruppo che aveva rallentato un po’ l’azione visto che Bilbao si era rialzato. Prima dell’ultimo GPM di Karabieta posto al km 150.7, la strada continuava a salire e scendere repentinamente ed ora i punti d’interesse erano i due traguardi volanti di Mallabia e Abadino. Soler si aggiudicava il primo traguardo volante di Mallabia posto al km 113.5. A 30 km dall’arrivo il vantaggio di Soler e Rodriguez era di 3 minuti e mezzo sul gruppo maglia gialla, dove in testa a tirare si notavano gli uomini del Team Jumbo Visma e del Team Quick Step Alpha Vinyl. si aggiudicava il secondo traguardo volante di Abadino posto al km 136. Soler e Rodriguez iniziavano l’ultimo GPM di karabieta con circa 2 minuti di vantaggio sul gruppo che aveva accelerato decisamente sotto l’azione del Team Bora Hansgrohe e del Team Bahrain Victorious. Ad 1 km dallo scollinamento Rodriguez accelerava e si lasciava alle spalle Soler. Alle loro spalle si era formato un gruppetto di sette uomini formato da Aleksandr Vlasov (Team Bora Hansgrohe), Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl), Jonas Vingegaard (Team Jumbo Visma), Ion Izagirre (Team Cofidis), Pello Bilbao (Team Bahrain Victorious), Daniel Martinez (Team INEOS) ed Enric Mas (Team Movistar). Era stato Evenepoel ad attaccare in discesa portandosi con sé gli altri sei, mentre Adam Yates (Team INEOS) e soprattutto la maglia gialla Primoz Roglic (Team Jumbo Visma) perdevano il treno buono. A 6 km dall’arrivo Rodriguez aveva 30 secondi di vantaggio sul primo gruppo inseguitore e 1 minuto di vantaggio sul gruppo maglia gialla. Lo spagnolo manteneva più o meno invariato il vantaggio e si presentava sotto lo striscione dell’ultimo km con 25 secondi di vantaggio sul gruppo Evenepoel. Negli ultimi 500 metri la pendenza aumentava sensibilmente ma Rodriguez riusciva a gestirsi ed andava a vincere sul traguardo di Mallabia. In seconda posizione si piazzava Martinez a 7 secondi di ritardo mentre Evenepoel era terzo a 9 secondi di ritardo. Chiudevano la top five Izagirre e Mas in quarta e quinta posizione a 11 secondi di ritardo da Rodriguez. Il giovane ciclista spagnolo del team INEOS ottiene la prima vittoria stagionale dopo essersi già messo in mostra alla Volta Valenciana, in Andalucia e in Catalogna. In classifica generale Evenepoel è la nuova maglia gialla con appena 2 secondi di vantaggio su Martinez e 21 secondi di vantaggio su Ion Izagirre. Domani il gran finale del Giro dei Paesi Baschi 2022 offre la classica tappa da Eibar ad Arrate, lunga poco meno di 136 km ma infarcita di GPM – ben sette – sui quali assisteremo alla lotta conclusiva per la vittoria della corsa basca. Vedremo se e quanto saranno indigesti ad Evenepoel i muri in doppia cifra in una tappa all’insegna di attacchi e contrattacchi e in cui nessuno sembra ancora aver ipotecato la vittoria finale.
Giuseppe Scarfone

Carlos Rodriguez vince a Mallabia (foto: Luis Angel Gomez/SprintCyclingAcademy)
MADS PEDERSEN, ANCORA LUI AL CIRCUITO DELLA SARTHE
Ulteriore conferma per Mads Pedersen nella terza tappa del Circuit Cycliste Sarthe – Pays de la Loire. Il danese, sempre più leader della corsa francese, è salito sul gradino più alto del podio di giornata con Kévin Vauquelin e Mark Cavendish a fargli da corona sui rimanenti gradini.
Secondo successo su tre tappe per Mads Pedersen. Il danese della Trek-Segafredo ha rafforzato il suo primo posto in classifica andando a cogliere il successo a Sablé-sur-Sarthe, al termine della terza tappa della corsa a tappe francese. Un successo ottenuto annullando il tentativo di finisseur di Kevin Vauquelin (Team Arkéa Samsic), che aveva provato ad anticipare tutti all’altezza della “flamme rouge”, dopo che era stata annullata la fuga di giornata. Terza piazza per il sempiterno Mark Cavendish (Quick-Step Alpha Vinyl Team) mentre a seguire troviamo Paul Penhoët (Equipe continentale Groupama-FDJ), Hugo Hofstetter (Team Arkéa Samsic), Olav Kooij (Jumbo-Visma), Clément Venturini (AG2R Citroën Team), Lorrenzo Manzin (TotalEnergies), Marijn van den Berg (EF Education-EasyPost) e Thomas Boudat (Go Sport – Roubaix Lille Métropole).
La già menzionata fuga di giornata ha visto protagonisti Georg Steinhauser (EF Education-Easypost), Paul Ourselin (Totalenergies), Laurent Pichon (Arkea Samsic), Andrii Ponomar (Drone Hopper Androni Giocattoli), Tony Hurel (Saint Michel Auber 93) ed Emiel Vermeulen (Go Sport Roubaix Lille Métropole), con il tedesco Steinhauser che ha sfiorato il colpaccio cercando l’azione personale nel finale, vedendo sfumare le sue ambizioni ai meno 2000 metri. Un chilometro più avanti Vauquelin prova a emularlo, venendo saltato negli ultimissimi metri dal sopraggiungente Pedersen.
A un giorno dal termine – domani è in programma l’ultima tappa con partenza ed arrivo a La Chapelle-Saint-Aubin – la classifica generale vede Pedersen ancora in testa, precedendo di 23″ Kevin Vauquelin, Benoît Cosnefroy (AG2R Citroën Team) e Axel Zingle (Cofidis), di 28″ Luke Plapp (INEOS Grenadiers) e Alexis Gougeard (B&B Hotels – KTM), di 29″ Thibaut Pinot (Groupama – FDJ), di 30″ Sean Quinn (EF Education-EasyPost), di 40″ Olav Kooij (Jumbo-Visma) e di 41″ Laurent Pichon (Team Arkéa Samsic).
Mario Prato

Bis di Pedersen sulle strade del dipartimento della Sarthe (foto Dario BelingheriGetty Images)
07-04-2022
aprile 7, 2022 by Redazione
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GIRO DEI PAESI BASCHI
Il colombiano Daniel Felipe Martinez (INEOS Grenadiers) si è imposto nella quarta tappa, Vitoria-Gasteiz – Zamudio, percorrendo 185.6 Km in 4h15′23″, alla media di 43.605 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Julian Alaphilippe (Quick-Step Alpha Vinyl Team) e l’italiano Diego Ulissi (UAE Team Emirates). Lo sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma) è ancora leader della classifica con 5″ sul belga Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl Team) e 11″ su Martinez. Miglior italiano Ulissi, 15° a 2′35″.
CIRCUIT CYCLISTE DE LA SARTHE – PAYS DE LOIRE
Il danese Mads Pedersen (Trek-Segafredo) si è imposto nella terza tappa, circuito di Sablé-sur-Sarthe, percorrendo 176.5 Km in 4h04′23″, alla media di 43.334 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Kévin Vauquelin (Team Arkéa-Samsic) e il britannico Mark Cavendish (Quick-Step Alpha Vinyl Team). Miglior italiano Mattia Bais (Drone Hopper – Androni Giocattoli). 34°. Pedersen è ancora leader della classifica con 23″ sui francesi Vauquelin e Benoît Cosnefroy (AG2R Citroën Team). Miglior italiano Attilio Viviani (Bingoal Pauwels Sauces WB), 32° a 1′18″.
CIRCUIT DES ARDENNES
Il ceco Michael Kukrle (Elkov – Kasper) si è imposto nella seconda tappa, Bazeilles – Sedan, percorrendo 92.5 Km in 2h17′29″, alla media di 40.37 Km/h. Ha preceduto di 4″ il belga Liam Slock (Lotto Soudal U23) e di 48″ lo svedese Lucas Eriksson (Riwal Cycling Team). Miglior italiano Marco Frigo (Israel Cycling Academy), 30° a 3′14″. Eriksson è il nuovo leader della classifica con 11″ sul neozelandese Reuben Thompson (Groupama-FDJ Conti) e 12″ sul ceco Dominik Neuman (Elkov-Kasper). Miglior italiano Lorenzo Germani (Groupama-FDJ Conti), 28° a 2′41″.
VUELTA A FORMOSA INTERNACIONAL (Argentina)
L’argentino Lucas Manuel Gaday (Equipo Continental San Luis) si è imposto nella prima tappa, Laguna Blanca – Formosa, percorrendo 138.1 Km in 3h06′50″, alla media di 44.35 Km/h. Ha preceduto allo sprint il colombiano Victor Ocampo (Team Medellin-EPM) e di 2″ il connazionale German Nicolás Tivani (Agrupación Virgen de Fatima). Nessun italiano in gara. Gaday è il primo leader della classifica con 4″ su Ocampo e 5″ su Tivani
A ZAMUDIO VINCE MARTINEZ. ROGLIC RESTA IN MAGLIA GIALLA
Nella volata ristretta di Zamudio, nella quarta tappa del Giro dei Paesi Baschi 2022, è Daniel Martinez (Team INEOS) ad imporsi su Julian Alaphilippe (Team Quick Step Alpha Vinyl) e Diego Ulissi (UAE Team Emirates). Roglic resta in maglia gialla a due tappe dalla fine, sicuramente le più impegnative dal punto di vista altimetrico.
Ieri nella terza tappa, con la vittoria di un coriaceo Pello Bilbao (Team Bahrain Victorious) si è capito chi può vincere il Giro dei Paesi Baschi 2022, con una quindicina di uomini a battagliare per la vittoria di tappa. Adesso la classifica generale vede sempre al comando Primoz Roglic (Team Jumbo Visma) ed alle sue spalle sono racchiusi altri 13 uomini in una quarantina di secondi. Oggi la quarta tappa da Vitoria-Gasteiz a Zamudio può definire ulteriormente la classifica visto che nel percorso di oltre 185 km c’è pochissima pianura e quattro GPM che sgraneranno il gruppo; in particolare sul penultimo di Urruztimendi e sull’ultimo di Vivero – che presentano punte vicine al 20% – la corsa scoppierà inevitabilmente. Dopo la partenza da Vitoria-Gasteiz il gruppo restava compatto per una ventina di km, dopodiché si formava la fuga di giornata grazie all’azione di 14 ciclisti: Davide Formolo (UAE Team Emirates), Mauri Vansevenant (Team Quick Step Alpha Vinyl), Oscar Rodriguez (Team Movistar), Geraint Thomas (Team INEOS), Ruben Fernander e Victor Lafay (Team Cofidis), Felix Grossschartner (Team Bora Hansgrohe), Tsgabu Grmay (Team BikeExchange), Cristian Rodriguez (Team TotalEnergies), Mark Donovan (Team DSM), Jefferson Cepeda (Team Caja Rural), Bruno Armirail (Team Groupama FDJ), Mikel Iturria (Team Euskaltel Euskadi) e Ruben Guerreiro (Team EF Education EasyPost). Anche Pascal Ennkhoorn (Team Jumbo Visma) faceva inizialmente parte della fuga, ma il ciclista olandese veniva richiamato dalla propria squadra per lavorare in testa al gruppo e tenere sotto controllo la fuga stessa. All’inizio dell’ascesa verso l’Alto de Vivero, primo GPM in programma posto al km 70.1, il vantaggio della fuga sul gruppo era di poco inferiore ai 2 minuti. Era Cristian Rodriguez a scollinare in prima posizione. Nella successiva discesa il vantaggio della fuga superava i 3 minuti sul gruppo inseguitore, che per il momento si limitava a controllare la situazione. Armirail si aggiudicava il primo traguardo volante di Sopela posto al km 101.4. Cristian Rodriguez si aggiudicava anche il successivo GPM di Jata posto al km 124.6. Tra i fuggitivi, il primo a staccarsi era Grossschartner. Il successivo Alto de Urruztimendi segnava la prima svolta di una tappa ancora in divenire, visto che sulla ripidissima ascesa con punte vivine al 20% il gruppo di testa si sgretolava immediatamente. Armirail scollinava in prima posizione e trainava con sé Thomas, Lafay e Guerreiro. Nella successiva discesa il gruppetto di testa guadagnava 40 secondi sul primo gruppo inseguitore, mentre il gruppo maglia gialla era segnalato a 1 minuto e 50 secondi di ritardo. A 31 km dall’arrivo Formolo, Vansevenant e Iturria rientravano sul gruppetto di testa. Armirail vinceva il secondo traguardo volante di Zamudio posto al km 155.3. Sull’ultimo GPM di Vivero, attacchi e contrattacchi erano portati sia nel gruppo di testa che in quello inseguitore. In particolare Lafay nel tratto più duro accelerava e restava da solo in testa alla corsa. Il francese scollinava per primo e si lanciava in discesa, quando mancavano 19 km all’arrivo. Da segnalare nel gruppo maglia gialla il forcing del Team Quick Step Alpha Vinyl con un Julian Alaphilippe a tirare in prima persona. A 10 km dal termine Lafay aveva ancora 1 minuto di vantaggio sul gruppo maglia gialla. Pierre Latour (Team TotalEnergies), nono in classifica generale a 25 secondi di ritardo da Roglic, era vittima di una caduta in una semicurva verso sinistra. A 8 km dall’arrivo in testa al gruppo si portavano gli uomini dell’UAE Team Emirates, con lo stesso Formolo a tirare una volta ripreso. A 6 km dall’arrivo Lafay aveva 50 secondi di vantaggio sul gruppo maglia gialla, formato da una quarantina di unità. Il vantaggio del francese scendeva rapidamente ed il gruppo gli piombava addosso proprio sotto lo striscione dell’ultimo km. Era Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl) che tirava come ieri per portare Alaphilippe nella migliore posizione in vista della volata. E proprio come ieri, Alaphilippe veniva beffato per una questione di centimetri, questa volta da Daniel Martinez (Team INEOS ). In terza posizione si piazzava Diego Ulissi (UAE Team Emirates), mentre chiudevano la top five Primoz Roglic in quarta posizione e Pello Bilbao (Team Bahrain Victorious) in quinta posizione. Il colombiano ottiene la seconda vittoria stagionale dopo quella nei Campionati Nazionali a Cronometro. In classifica generale Roglic resta primo davanti ad Evenepoel, ma in terza posizione spunta proprio martinez che grazie agli abbuoni conquistati oggi è a 11 secondi dallo sloveno. Domani la quinta tappa da Zamudio a Mallabia, lunga poco meno di 164 km, è un vero e proprio tappone, visto che sono presenti cinque GPM ma le salite vere e proprie, almeno osservando attentamente l’altimetria, sono almeno otto, compreso l’arrivo sullo strappo di Mallabia, con gli ultimi 500 metri al 16% di pendenza media. Sarà quasi certamente una nuova lotta tra i big di classifica ed i veri pretendenti alla vittoria finale non potranno più nascondersi.
Giuseppe Scarfone

Daniel Martinez vince a Zamudio (foto: Luis Angel Gomez/SprintCyclingAgency)
OLAV KOOIJ, PRIMA VITTORIA STAGIONALE AL CIRCUITO DELLA SARTHE
Nel giorno del ritiro di Peter Sagan, Olav Kooij ottiene la sua prima vittoria del 2022 dopo le belle cose fatte vedere nelle corse a tappe di inizio stagione. Podio di giornata per Mads Pedersen, leader di questa corsa, e Lorrenzo Manzin.
La seconda tappa del Circuito della Sarthe ha visto la vittoria di Olav Kooij. Il gioiellino della Jumbo-Visma ha preceduto grazie al suo spunto veloce il leader della corsa Mads Pedersen (Trek – Segafredo), che aveva lanciato una volata lunga, pensando di bissare quanto fatto il giorno precedente. Terza piazza per Lorrenzo Manzin, che ha così onorato i colori della TotalEnergies ne giorno del ritiro di Peter Sagan per problemi fisici. Nella Top dieci di giornata sono entrati anche Elia Viviani (Ineos-Grenediers), settimo, e Mark Cavendish (Quick Step-Alpha Vinyl), che in parte hanno disatteso il lavoro dei rispettivi team in fase di controllo della fuga di giornata. Questa ha avuto come protagonisti Antoine Berlin (Nice Métropole Côte d’Azur), Maël Guégan (Team U Nantes-Atlantique) – a caccia dei punti dei GPM e infatti si rialzerà infatti dopo l’ultimo – Marco Tizza (Bingoal Pauwels Sauces WB), Mattia Bais (Drone Hopper – Androni Giocattoli), Thibault Guernalec (Arkéa-Samsic) e Pierre Rolland (B&B Hotels-KTM), raggiunti ai meno 30 anche da Alexis Gougeard (B&B) e Anthony Maldonado (St Michel-Auber 93). L’ultimo a cedere di questi coraggiosi è stato Rolland, raggiunto quando mancavano una quindicina di chilometri al traguardo.
Terminata la fuga tutte le energie sono state così indirizzate verso la volata che avrebbe decretato il vincitore di questa seconda tappa. La volata lunga di Pedersen è stata sufficiente a contenere le velleità di quasi tutti gli avversari, eccezion fatta per Kooij che, grazie al suo spunto veloce, ha saltato il leader della corsa francese transitando per primo sotto il traguardo di Le Lude davanti allo stesso Pedersen e a Manzin. Completano la TopTen Bram Welten (Groupama-FDJ), Marc Sarreau (AG2R Citroën Team), Pierre Barbier (B&B), Viviani, Jason Tesson (St Michel-Auber 93). Bert Van Lerberghe (Quick-Step) e Cavendish.
In classifica generale Mads Pedersen ha allargato il suo vantaggio grazie agli abbuoni e ora precede Benoît Cosnefroy (AG2R) e Axel Zingle (Cofidis) di 13″, Lucas Plapp (Ineos) e Gougeard di 18″, Kévin Vauquelin (Arkéa) e Thibaut Pinot (Groupama) di 19″, Sean Quinn (EF Education EasyPost) di 20″, il vincitore odierno di 30″ e Julien Simon TotalEnergies) di 40″.
Oggi è in programma la tappa più semplice delle quattro previste, ma sulle strade del pianeggiante circuito di Sablé-sur-Sarthe si abbatteranno forti folate di vento – fino ad oltre 50 Km/h – che potrebbe rendere la corsa molto più dura e selettiva del previsto.
Mario Prato

Olav Kooij a segno nella seconda tappa (foto Dario Belingheri/Getty Images)