22-06-2021
giugno 23, 2021 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
LOTTO BELGIUM TOUR (donne)
L’olandese Ellen van Dijk (Trek-Segafredo Women) si è imposta nel prologo, circuito a cronometro di Chimay, percorrendo 4.4 Km in 05′33″, alla media di 47.568 Km/h. Ha preceduto di 2″ la britannica Elynor Bäckstedt (Trek-Segafredo Women) e di 4″ la belga Jolien D’Hoore (SD Worx). Due italiane in gara: Barbara Guarischi (Movistar Team) 36° a 23″, Arianna Fidanza (Team BikeExchange) 105° a 49″. La van Dijk è la prima leader della classifica con 2″ sulla Bäckstedt e 4″ sulla D’Hoore. La Guarischi 36° a 23″, la Fidanza 105° a 49″
LE INTERVISTE DE ILCICLISMO.IT: FILIPPO FORTIN
giugno 22, 2021 by Redazione
Filed under Approfondimenti, Interviste
Il nostro Luigi Giglio ha intervistato Filippo Fortin. Professionista dal 2012, il ciclista veneziano corre nella formazione austriaca Team Vorarlberg e ha all’attivo 17 vittorie nella massima categoria, l’ultima ottenuta lo scorso 12 marzo nella tappa di Parenzo della Istrian Spring Trophy
Ciao Filippo come stai? Come ti trovi nelle fila del Team Vorarlberg?
Tutto sommato sto bene. Dopo la caduta in Francia al Tour d’Eure-et-Loir, dove ho battuto la testa, non ho riportato conseguenze. Al Team Vorarlberg mi sto trovando molto bene, è una società organizzata sotto tutti i punti di vista e anche l’ambiente è molto stimolante.
Il Team Voralberg che ha ottenuto un successo stagionale proprio grazie a te in una tappa dell’Istrian Spring Trophy. A livello Continental ci sono pochi atleti come te, sia come esperienza, sia soprattutto come numero di vittorie. Hai ottenuto tantissimi successi in carriera, quale di questi ti sta più a cuore e perché?
Sono riuscito a partire subito alla grande quest’anno con diversi risultati utili, poi con il problema di questa pandemia le corse per ora non sono molte. Cerco comunque di farmi trovare sempre pronto, dato che vorrei regalare altri successi al team. Quello che mi sta più a cuore deve ancora arrivare, questo perché ho ancora fame di mettere la ruota davanti a tutti.
Tuo padre giocava a calcio, tuo fratello a rugby, come mai hai scelto di diventare ciclista? Come ti è nata la passione per la bicicletta?
La mia passione è nata fin da piccolo, ho provato un po’ di sport e alla fine un collega di mio papà, che aveva una società ciclista con la quale poi sono cresciuto, mi ha dato una bici da corsa e da lì non sono più sceso.
La corsa che avresti voluto vincere sin da ragazzino?
La corsa che sognavo di vincere da ragazzo è la Milano-Sanremo. Poi ho capito che non è così semplice, devi essere un campione con la C maiuscola per vincerla. Ma questo non vuol dire che non ci metto il 110% negli allenamenti o nelle corse che faccio.
Cosa ti ha insegnato il ciclismo in questi anni?
Il ciclismo mi ha insegnato a non mollare mai, che a volte è questione di tener duro un po’ di più per svoltare o crearsi una situazione migliore. Mai abbattersi e lavorare duro per gli obiettivi che insegui.
Nel 2019 hai smesso i panni del capitano per metterti a disposizione di Nacer Bouhanni alla Cofidis. Col team francese hai corso la tua ultima stagione nella categoria Professional, raccogliendo buone prestazioni e subendo anche un brutto infortunio in Polonia. Cosa rimpiangi di quella stagione?
Rimpiango un po’ di cose: aver sbagliato la preparazione invernale (la troppa voglia di dimostrare mi ha portato ad esagerare e sono arrivato a febbraio che ero già stanco), di non aver passato sulla linea l’ultimo della fuga alla prima tappa del Tour of Yorkshire (una vittoria avrebbe fatto la differenza), aver lavorato non con il Bouhanni più forte della sua carriera (i suoi scarsi risultati influenzavano il giudizio sul mio lavoro), l’infortunio al Polonia che mi ha precluso la possibilità di far la Vuelta. Diciamo che quella stagione, che non doveva andar male, è andata peggio di tutte. Ma come dicevo prima non mollo e spero ancora di poter fare gli ultimi anni in una professional e smettere disputando un grande giro.
Obiettivi per il futuro?
Come ho già anticipato mi piacerebbe fare di nuovo il salto in una categoria superiore. Io quest’anno ho completato i corsi di formazione da DS della Federazione e quindi mi vedrei bene sull’ammiraglia di qualche team per dare esperienza ai giovani ragazzi o anche guidare un team di gente esperta per vincere corse importanti (avrei un occhio di riguardo per i velocisti).
Grazie Filippo per averci rilasciato questa intervista.
Vi Ringrazio per lo spazio concesso.
Da tutto lo staff de Ilciclismo.it, i nostri migliori auguri a Filippo Fortin per il prosieguo della stagione.
Intervista raccolta da Luigi Giglio

Filippo Fortin vince la prima tappa della Flèche du Sud 2017 (© Wort.lu)
SONNY E I SUOI FRATELLI. L’ESITO DEI CAMPIONATI NAZIONALI PAESE PER PAESE
Da Lisbona a Mosca, da Stoccolma ad Ankara, un breve riassunto sui Campionati Nazionali di Ciclismo su Strada 2021
Se Sonny Colbrelli ha dimostrato di essere attualmente il ciclista italiano più forte, vincendo a Imola e garantendosi di portare la maglia tricolore per un anno intero, che sfoggerà con fierezza da a partire da sabato con l’inizio del Tour de France, negli altri paesi europei l’esito delle corse nazionali è in seguente. In Portogallo ha vinto Josè Fernandes (Team W52-FC Porto) con un margine di tutto rispetto, quasi un minuto, su Rui Oliveira (UAE Team Emirates). In Spagna lotta di altissimo livello nel finale con, tra gli altri, Carlos Rodriguez (Team INEOS Grenadiers), Pello Bilbao (Team Baharin Victorious), Jesus Herrada (Team Cofidis) e la coppia Astana formata da Alex Aranburu ed Omar Fraile. Ha la meglio proprio quest’ultimo in volata su Herrada. In Francia attacco in solitaria di Remi Cavagna (Team Deceuninck Quick Step). Il francese sfrutta le sue abilità di fenomanale passista e centra un uno-due strepitoso, bissando il successo di tre giorni prima nella cronometro; a 58 secondi di ritardo Rudy Molard (Team Groupama FDJ) regola il gruppetto dei battuti davanti a Damien Touzé (Team AG2R Citroen). In Belgio spettacolo allo stato puro con Wout Van Aert (Team Jumbo Visma) che alla vigilia si dichiarava ‘affaticato’ ma sulla strada rivela il suo talento cristallino. A Waregem sembra che la vittoria possa decidersi in volata ma un allungo proprio nel finale permette a Van Aert di guadagnare sul gruppo. Riesce a resistergli Edward Theuns (Team Trek Segafredo); nella volata a due Van Aert vince al fotofinish. In terza posizione l’altro talento remco Evenepoel (Team Deceuninck Quick Step). In Lussemburgo Kevin Geniets (Team Groupama FDJ) si riconferma campione nazionale bissando il successo del 2020; secondo classificato Jempy Drucker (Team Cofidis). In Olanda, sul circuito di Vamberg da ripetere ben 26 volte, ha la meglio Timo Roosen (Team Jumbo Visma). A 30 secondi il carneade Bax Sjoerd (Team Metec) ottiene la seconda piazza davanti ad Oscar Riesebeek (Team Alpecin Fenix). In Germania Maximilian Schachmann (Team Bora Hansgrohe) dimostra di avere un’ottima gamba dominando la corsa e vincento con oltre un minuto di vantaggio su Jonas Koch (Team Intermarchè Wanty Gobert). In Polonia in un concitato finale Matej Paterski (Team Voster ATS) vince con un secondo di vantaggio su Alan Banaszek (Team HRE) e con due secondi di vantaggio su Lukasz Owsian (Team Arkea Samsic). In Slovacchia, come diceva Dan Peterson in un famoso spot degli anni ‘80, ‘non si sbaglia’: Peter Sagan (Team Bora Hansgrohe) vince praticamente senza avversari visto che Matus Stocek (Team Topforex), è secondo al oltre 3 minuti. In Repubblica Ceca Mikel Kurkle (Team Elkov Kasper) batte il compagno di squadra Dominik Neuman. In Austria è ancora la Bora Hansgrohe sugli scudi con Patrik Konrad che vince con un margine di 34 secondi su Marco Haller (Team Bahrain Victorious). In Svizzera una volata ristretta premia Silvan Dillier (Team Alpecin Fenix) davanti a Simon Pellaud (Team Androni Giocattoli). In Danimarca nella ridente cittadina di Give è Mads Wurtz Schmidt (Team Israel StartUp Nation) a battere in volata Frederik Wandahl (Team Bora Hansgrohe). In Norvegia Tobia Foss (Team Jumbo Visma) conferma le doti già dimostrate al recente Giro d’Italia e dopo aver vinto la cronometro si impone anche su strada con oltre 34 secondi di vantaggio su Anders Skaarseth (Team Uno-X Pro Cycling). In Svezia alungo finale di Victor Rundh Hillerstrom che ha la meglio davanti a Richard Larsen. In Slovenia Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) fa il diavolo a quattro per tre quarti di corsa, salvo poi mollare nel finale. Vince Matej Mohoric (Team Bahrain Victorious) che vince con 15 secondi di vantaggio su Jan Polanc (UAE Team Emirates). In Croazia Viktor Potocki (Team Ljubljana Gusto Santic) vince davanti a Fran Miholjevic (Cycling Team Friuli ASD). In Russia il Team Gazprom Rusvelo domina il podio: Artem Nich primo, Ilnur Zakarin secondo ed Ivan Rovny terzo. In Turchia Onur Balkan (Team Salcano Sakarya) batte il compagno di squadra Batuhan Ozgur. In Kazakhstan non poteva essere che dominio Astana. Vince Yevgeniy Fedorov davanti all’omonimo Gidich, mentre chiude al terzo posto Artyom Zahkarov. In Lituania un sempre(giallo)verde Ignatas Konovalovas (Team Groupama FDJ) vince nettamente con oltre 6 minuti di vantaggio su Aivaras Mikutis (Team Ampler Development). In Estonia Mikel Raim (Team HRE) vince con quasi 2 minuti di vantaggio su Karl Patrick Lauk. Per quanto riguarda infine i paesi anglosassoni, se in Australia e Nuova Zelanda conosciamo i rispettivi campioni nazionali già da Febbraio – Cameron Meyer per gli aussie e George Bennett per i kiwi – si è corso soltanto negli USA con la vittoria di Joey Rosskopf (Team Rally Cycling) che ha avuto la meglio davanti a Brent Bookwalter (Team BikeExchange). Nelle isole britanniche dovremo aspettare ancora un po’ per sapere chi vincerà. Infine in Colombia, con il forfait della maggior parte dei big, ha vinto Aristobulo Cala davanti a Marco Tulio Suesca.
Giuseppe Scarfone

Il podio dei campionati nazionali negli USA (foto: Patrick Daly)
21-06-2021
giugno 21, 2021 by Redazione
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CAMPIONATI NAZIONALI STRANIERI (solo strada)
Arabia Saudita: Mostafa Alrabi
Australia: Cameron Meyer
Austria: Patrick Konrad
Belgio: Wout Van Aert
Bielorussia: Stanislau Bazhkou
Colombia: Aristóbulo Cala
Croazia: Viktor Potočki
Danimarca: Mads Würtz Schmidt
Ecuador: Jefferson Alexander Cepeda
Emirati Arabi Uniti: Yousif Mirza
Estonia: Mihkel Räim
Etiopia: Hailemelekot Hailu
Finlandia: Joonas Henttala
Francia: Rémi Cavagna
Georgia: Nika Sitchinava
Germania: Maximilian Schachmann
Israele: Vladislav Logionov
Kazakistan: Yevgeniy Fedorov
Lesotho: Teboho Khantsi
Lettonia: Toms Skujiņš
Lussemburgo: Kevin Geniets
Messico: Eder Frayre
Namibia: Drikus Coetzee
Norvegia: Tobias Foss
Nuova Zelanda: George Bennett
Olanda: Timo Roosen
Panama: Franklin Archibold
Polonia: Maciej Paterski
Portogallo: José Carlos Prates Neves Fernandes
Qatar: Afif Abdullah
Russia: Artem Nych
Repubblica Ceca: Michael Kukrle
Repubblica Slovacca: Peter Sagan
Serbia: Dušan Rajović
Slovenia: Matej Mohorič
Spagna: Omar Fraile
Stati Uniti: Joey Rosskopf
Sudafrica: Mark Oliver Pritzen
Svezia: Victor Hillerström Rundh
Svizzera: Silvan Dillier
Thailandia: Sarawut Sirironnachai
Turchia: Onur Balkan
Uruguay: Roderick Asconeguy
20-06-2021
giugno 20, 2021 by Redazione
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CAMPIONATO NAZIONALE ITALIANO – STRADA UOMINI ELITE
Sonny Colbrelli (Bahrain – Victorious) si è imposto nella gara su strada, Bellaria-Igea Marina – Imola, percorrendo 225.9 Km in 5h29′25″, alla media di 41.145 Km/h. Ha preceduto di 2″ Fausto Masnada (Deceuninck – Quick Step) e di 37″ Samuele Zoccarato (Bardiani-CSF-Faizanè)
CAMPIONATO NAZIONALE ITALIANO – STRADA DONNE ELITE
Elisa Longo Borghini (Trek-Segafredo) si è imposta nella gara su strada, Monopoli – Castellana Grotte, percorrendo 143.3 Km in 3h56′00″, alla media di 36.432 Km/h. Ha preceduto di 11″ Tatiana Guderzo (Alé BTC Ljubljana) e Ilaria Sanguineti (Valcar-Travel & Service)
UN COBRA D’ACCIAIO A IMOLA. COLBRELLI E’ CAMPIONE ITALIANO SU STRADA
Sul percorso iridato di Imola, un po’ più breve di quello dei Mondiali 2020, uno strepitoso Sonny Colbrelli (Team Bahrain Victorious) dimostra di essere il ciclista italiano attualmente più forte. Risponde in prima persona ai ripetuti scatti degli avversari, attacca lui stesso sulle ultime due salite di Mazzolano e di Cima Gallisterna e va a vincere sprintando su Fausto Masnada (Team Deceuninck Quick Step), unico a resistergli nel finale. Terzo posto per un ottimo Samuele Zoccarato (Team Bardiani CSF).
L’impegnativo percorso del circuito di Imola, già affrontato ai Mondiali di Ciclismo su Strada 2020, fa da sfondo ad un Campionato Italiano di Ciclismo che vede alla partenza tutti i migliori ciclisti italiani, se si eccettuano i forfait per infortunio dell’ultima ora di Alberto Bettiol (Team EF Education First) e di Matteo Trentin (UAE Team Emirates). Sono in totale 225.9 km dove spiccano le cinque ascese di Cima Gallisterna e le quattro di Mazzolano. Prima di entrare nel circuito finale, dopo 82 km, si affronterà anche la salita di Monticino, antipasto di quel che verrà. Tra i ciclisti più attesi troviamo Sonny Colbrelli (Team Bahrain Victorious), brillante al Giro del Delfinato e già in forma Tour de France, Diego Ulissi (UAE Team Emirates) che parte sempre come uno dei grandi favoriti nella corsa tricolore, Gianni Moscon (Team INEOS Grenadiers) artefice di un Giro in cui ha mostrato un’ottima gamba e. Piani B delle squadre appena citate possono essere Damiano Caruso, Davide Formolo e perché no, Filippo Ganna, che vorrà rifarsi dopo la delusione nella cronometro di venerdì. Partono come outsiders, ma neanche troppo, i vati Mattia Cattaneo (Team Deceuninck Quick Step), Andrea Vendrame (Team AG2R), Matteo Sobrero (Team Astana) e Domenico Pozzovivo (Team Qhubeka ASSOS). Infine c’è molta curiosità attorno alla Trek Segafredo, che vede in Vincenzo Nibali, Gianluca Brambilla e Giulio Ciccone un tridente di tutto rispetto votato all’attacco. Fin qui i più attesi delle squadre WT. Per quanto riguarda invece le Professional, tra cui citiamo Vini Zabù, Androni Sidermec, Bardiani CSF, EOLO Kometa, ci attendiamo bagarre anche perché porteranno tanti uomini. Dopo la partenza da Bellaria Igea Marina il primo tentativo di attacco era portato da Mirco Maestri e Alesandro Tonelli (Team Bardiani CSF), Niccolò Bonifazio (Team Total Direct Energie) ed Edoardo Affini (Team Jumbo Visma). Ad essi si univano altri nove atleti: Mattia Viel e Matteo Malucelli (Team Androni Sidermec), Samuele Zoccarato (Team Bardiani CSF), Simone Bevilacqua (Team Vini Zabù), Federico Burchio (Team Work Service), Matteo Baseggio (Team Generale Store F.lli Curia), Alexander Konychev (Team BikeExchange), Daniel Smarzaro (Team D’Amico UM Tools), e Manuele Tarozzi (Team #InEmiliaRomagna). Il gruppo rallentava e la fuga prendeva un vantaggio già abbastanza consistente dopo una ventina di km, avendo sul gruppo oltre 5 minuti di vantaggio. In queste prime fasi di corsa l’inseguimento se lo accollavano per il momento il Team EOLO Kometa ed il Team Bahrain Victorious. Al primo passaggio sul traguardo di Imola il vantaggio della fuga era stabile intorno ai 5 minuti. Il primo dei fuggitivi a staccarsi era Smarzaro. Al secondo passaggio sul traguardo il gruppo aveva rosicchiato qualcosa sulla fuga ed aveva un ritardo di 4 minuti e mezzo. A tre giri dal termine la situazione restava molto fluida con gli 11 fuggitivi – nel frattempo si era staccato anche Bonifazio – che mantenevano un discreta vantaggio sul gruppo che ancora non aveva accelerato con decisione. Il penultimo giro del circuito era quello decisivo. Il primo ad attaccare era Davide Formolo, che trainava con sé un gruppetto con Giulio Ciccone, Fausto Masnada, Mattia Cattaneo, Gianni Moscon, Sonny Colbrelli, Giovanni Carboni, Daniel Oss, Domenico Pozzovivo. I dieci avevano un ritardo di circa 1 minuto dalla testa della corsa, dove restavano Malucelli, Konyshev, Affini, Tarozzi e Maestri. Sull’ultima salita verso Mazzolano Colbrelli aumentava l’andatura, dimostrando di avere un’ottima gamba. Alla sua ruota resisteva Masnada e Zoccarato. A 20 secondi dall’arrivo i tre di testa avevano una trentina di secondi di vantaggio su un gruppetto con Nibali, Ciccone, Pozzovivo, Formolo ed un paio di fuggitivi della prima ora. Sull’ultima salita di Cima Gallisterna Masnada provava a sbarazzarsi di Colbrelli scattando un paio di volte ma il bresciano rilanciava a sua volta dimostrando di avere una gamba davvero esplosiva. A 7 km dall’arrivo restavano in testa Masnada e Colbrelli. I due lombardi a questo punto si sarebbero giocati la vittoria. Lo sponto veloce non tradiva Colbrelli che aveva facilmente la meglio su Masnada secondo. In terza posizione Zoccarato a 37 secondi di ritardo mentre Moscon regolava il gruppetto dei ritardatari davanti a Konyshev. Colbrelli dopo diversi tentativi vince con merito una corsa dove ha dimostrato di essere il più forte. Al prossimo Tour de France vestirà con orgoglio il tricolore e magari farà un pensierino per la maglia verde.
Giuseppe Scarfone

Sobby Colbrelli vince a Imola i Campionati Italiani su Strada (foto: Bettini Photo)
SOBRERO TRICOLORE A CRONOMETRO, SOLO QUARTO L’IRIDATO GANNA
Si aprono i campionati nazionali con l’assegnazione del titolo a cronometro e a sorpresa la maglia iridata finisce sulla spalle di Matteo Sobrero. Solo quarto il grande favorito Filippo Ganna
Era il favorito d’obbligo, l’uomo più atteso, il campione del mondo ed indiscusso re delle crono che al Giro d’Italia è riuscito a vincere la tappa a cronometro finale nonostante lo stop forzato a causa di una foratura a pochi chilometri dalla conclusione.
Oggi la maglia iridata è stata invece pesantissima per il passistone piemontese Ganna, che nei primi chilometri sembrava avviato ad una facile marcia trionfale che però si è rivelata man mano più complessa fino al crollo definitivo degli ultimi chilometri che ha reso anche il podio una chimera.
Edoardo Affini, protagonista di un duello entusiasmante nelle breve crono d’apertura della corsa rosa di quest’anno, non è riuscito ad approfittare della prova negativa di Ganna, pagando un passivo di 26 secondi alla nuova maglia tricolore di specialità che è andata a sorpresa a Matteo Sobrero. Non che il ventiquattrenne albese non sia un ottimo passista, tuttavia nonostante le convincenti prove sfornate nel recente giro di slovenia, non era considerato tra i favoriti.
Ha completato il podio Mattia Cattaneo, giunto al traguardo di Faenza con un ritardo di 41 secondi dal vincitore.
Il percorso che, come il mondiale dello scorso anno, è stato scelto dal CT della nazionale Davide Cassani, si snodava sulle colline del ravennate ed è stato progettato per essere molto simile a quello in programma alle prossime olimpiadi di Tokio. Cassani ha voluto ovviamente mettere alla prova le punte per la specialità e prepararle al maglio per il tracciato a cinque cerchi che andranno ad affrontare nel paese del sol levante.
45 chilometri con partenza ed arrivo a Faenza nella centralissima Piazza del Popolo.
I primi 15 chilometri si presentavano pianeggianti, mentre nella parte centrale, erano previste tre brevi ascese a quote comunque molto basse, la più elevata era infatti la prima, Cima di Monte Poggiolo 178 metri sul livello del mare, posta dopo 17 chilometri di gara in corrispondenza del primo intertempo. La seconda asperità, Cima Sabbioni, 158 metri di altitudine, era posta subito dopo senza pianura in mezzo, pianura che invece c’era prima d andare ad affrontare l’ultima difficoltà altimetrica di Via Agello 166 metri a 10 Km dalla conclusione.
E’ stata proprio l’ultima parte di gara ad essere fatale a Ganna ed a scavare solchi tra i primi tre che, sino a secondo intertempo, erano racchiusi in soli 12 secondi.
Il chilometraggio della prova, che una volta sarebbe stato considerato limitato, è oggi invece elevato per le nuove leve, meno abituate a chilometraggi che non vengono più proposti nelle corse a tappe. Probabilmente, proprio la lunghezza della prova ha fatto venir fuori l’uomo al momento più in forma. Ganna ed Affini infatti erano al top al giro d’italia ed è ovvio che ora siano in fase calante, mentre Sobrero è uscito in gran forma dal giro di Slovenia, conclusosi il 13 giugno e vinto, manco a dirlo, dal padrone di casa Tadej Pogacar.
Sobrero ha fatto quindi valere la condizione proprio nella parte finale seguendo il detto dei veri cronoman: “partire forte ed arrivare fortissimo”.
A questo punto, c’è da sperare che Ganna possa recuperare la condizione per le olimpiadi dove gli avversari saranno davvero tosti
Benedetto Ciccarone

Matteo Sobrero in maglia tricolore (foto Bettini)
18-06-2021
giugno 18, 2021 by Redazione
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CAMPIONATO NAZIONALE ITALIANO – CRONOMETRO UOMINI ELITE
Matteo Sobrero (Astana – Premier Tech) si è imposto nella prova a cronometro, circuito di Faenza, percorrendo 45.7 Km in 58′40″, alla media di 46.738 Km/h. Ha preceduto di 26″ Edoardo Affini (Team Jumbo-Visma) e di 41″ Mattia Cattaneo (Deceuninck-Quick Step).
CAMPIONATO NAZIONALE ITALIANO – CRONOMETRO DONNE ELITE
Elisa Longo Borghini (Trek-Segafredo) si è imposta nella prova a cronometro, circuito di Faenza, percorrendo 33.3 Km in 47′17″, alla media di 42.255 Km/h. Ha preceduto di 1′10″ Soraya Paladin (Liv Racing) e 1′58″ Tatiana Guderzo (Alé BTC Ljubljana)
CAMPIONATO NAZIONALE ITALIANO – CRONOMETRO DONNE JUNIOR
Francesca Barale (VO2 Team Pink) si è imposta nella prova a cronometro, circuito di Faenza, percorrendo 15.7 Km in 22′34″, alla media di 41.742 Km/h. Ha preceduto di 41 centesimi di secondo Carlotta Cipressi (VO2 Team Pink) e di 3″ Eleonora Ciabocco (Team Di Federico)
17-06-2021
giugno 17, 2021 by Redazione
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ADRIATICA IONICA RACE
L’italiano Elia Viviani (nazionale italiana) si è imposto nella terza ed ultima tappa, Ferrara – Comacchio, percorrendo 149.5 Km in 3h19′23″, alla media di 44.989 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Jakub Mareczko
(Vini Zabù) e l’italiano Davide Martinelli (Astana – Premier Tech). L’italiano Lorenzo Fortunato (EOLO-Kometa) si impone in classifica con 2″ sull’eritreo Merhawi Kudus (Astana – Premier Tech) e 6″ sul kazako Vadim Pronskiy (Astana – Premier Tech).
A COMACCHIO VIVIANI CONCEDE IL BIS. A FORTUNATO L’ADRIATICA IONICA RACE 2021
Elia Viviani (Nazionale Italiana) sfrutta al meglio il lavoro della sua squadra e bissa il successo con una volata al cardiopalma, battendo Jakub Mareczko (Team Vini Zabù) al fotofinish. Lorenzo Fortunato vince la sua prima corsa a tappe, dando lustro all’EOLO Kometa, squadra giovane e combattiva.
Il circuito di Longastrine da ripetere due volte, con un totale di sei passaggi su tratti in sterrato che interesseranno complessivamente una quindicina di km in una tappa dieci volte più lunga, è praticamente l’insidia principale di una tappa completamente pianeggiante, che dovrebbe ad ogni modo premiare un velocista. A Lorenzo Fortunato (Team EOLO Kometa), ieri grande protagonista sulla Cima Grappa, basta arrivare nel gruppo dei migliori all’arrivo di Comacchio per ottenere una vittoria di pregio nell’Adriatica Ionica Race, una corsa che promette in futuro di confermarsi su buoni livelli, magari cercando in calendario una collocazione migliore. Dopo la partenza da Ferrara, erano molti gli attacchi portati dai ciclisti. Al km 25 riuscivano a prendere un vantaggio superiore ai 20 secondi Riccardo Carretta (Team CT Friuli), Riccardo Bobbo e Giacomo Garavaglia (Team Work Service Dynatek Vega) e Matteo Zurlo (Team Zalf Euromobil Fior), ma il gruppo ricuciva nel giro di qualche km. Al km 30 era un altro quartetto a tentare la fuga. A Carretta, Bobbo e Zurlo, già presenti nel precedente tentativo, si univa Giacomo Garavaglia (Team Work Service Dynatek Vega). Il gruppo questa volta lasciava fare ed i fuggitivi guadagnavano un vantaggio superiore ai 2 minuti e mezzo dopo 50 km dal via. Il primo traguardo volante di Longastrine se lo aggiudicava Bobbo. Carretta era il primo fuggitivo ad alzare bandiera bianca ed a farsi riprendere dal gruppo. Una foratura metteva ko Zurlo a circa 60 km dal traguardo. In testa restavano così soltanto Bobbo e Garavaglia. Bobo si aggiudicava anche il secondo traguardo volante di Longastrine. A 45 km dall’arrivo, al termine dei tratti in sterrato, il gruppo aveva un ritardo di 45 secondi sulla coppia di testa. Il gruppo guadagnava lentamente ma progressivamente sulla fuga. A 15 km dal termine restavano soltanto 15 secondi di vantaggio. A meno di 10 km dal termine il gruppo rientrava definitivamente sui fuggitivi sotto l’impulso della Nazionale Italiana e del Team Vini Zabù. LA volata era a questo punto un duello tra Elia Viviani e Jakub Mareczko. Era Viviani a vincere al fotofinish, avendo la meglio su Mareczko per un solo centimetro. Viviani vince così la seconda tappa dell’Adriatica Ionica Race mentre Fortunato si porta a casa la vittoria in classifica generale. Questo week end è dedicato ai campionati nazionali su strada e a crono, prima di tuffarsi, estivamente parlando, sulle strade francesi da sabato 26 Giugno per un Tour de France che promette spettacolo.
Antonio Scarfone

Elia Viviani vince a Comacchio (foto: Bettini Photo)