VINGEGAARD, LO STAMBECCO DI SOGLIANO. TAPPA E MAGLIA PER IL GIOVANE DANESE

marzo 24, 2021 by Redazione  
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Sulla rampa finale di Sogliano al Rubicone, in lastricato e con pendenze vicine al 20%, Jonas Vingegaard (Team Jumbo Visma) ottiene una vittoria prestigiosa nella seconda tappa della Settimana Coppi & Bartali, raggiungendo anche il primo posto in classifica generale.

La seconda tappa della Settimana Coppi & Bartali parte da Riccione e arriva a Sogliano al Rubicone dopo 163.5 km. Una tappa molto interessante visto che non ci sarà molta pianura. Dopo la scalata di Torriana, primo GPM posto al km 42.3. i ciclisti entreranno nel circuito finale di Sogliano al Rubicone da percorrere cinque volte, con altrettante salite che terminano sulla linea del traguardo, due delle quali – la seconda e la quarta – valevoli come GPM. L’arrivo sarà davvero spettacolare perché consiste in trecento metri di lastricato con una pendenza superiore al 15%. La fuga di giornata era composta da Marton Dina (Team Eolo Kometa), Xabier Azparren (Team Euskaltel Euskadi), Lorenzo Visintainer (Team General Store Curia), Emil Dima (Team Giotti Victoria Savini Due), Francesco Carollo (Team MGKVIS VPM) e Mattia Petrucci (Team Colpack Ballan). Già dopo 8 km dal via i sei in fuga avevano un vantaggio di oltre 2 minuti e mezzo sul gruppo. Petrucci si aggiudicava il primo GPM di Torriana, sul quale il gruppo transitava con un ritardo di 4 minuti. All’inizio del circuito finale il gruppo era tirato dagli uomini della deceuninck QUick Step che si alternavano con quelli dell’Israel StartUp Nation. A 60 km dall’arrivo restavano in testa alla corsa Dina ed Azparren. All’inizio del penultimo giro del circuito finale Dina restava al comando ma il gruppo era segnalato a soli 40 secondi di ritardo. L’azione di Dina si concludeva a circa 23 km dal termine. Al comando si portava un gruppetto di una decina di ciclisti. Molto attivi erano Mauri Vansevenant (Team Deceuninck Quick Step) e Juan Ayuso (Team Colpack Ballan) che attaccavano con decisione e mantenevano un vantaggio, seppur esiguo, sugli immediati inseguitori. Lo spagnolo allungava ma veniva ripreso a poco più di 1 km dall’arrivo. Il gruppetto in testa si spezzettava ulteriormente sulla rampa finale che portava al traguardo ed era Jonas Vingegaard (Team Jumbo Visma) ad avere la meglio su Ivan Ramiro Sosa (Team INEOS Grenadiers), mentre terzo a 4 secondi si piazzava Nick Schultz (Team Bikeexchange). Ben Hermans (Team Israel StartUp Nation) era quarto mentre Ethan Hayter (Team INEOS Grenadiers) chiudeva la top five. Vingegaard, alla prima vittoria stagionale, è il nuovo leader della classifica generale con 1 secondo di vantaggio su Sosa e 3 secondi di vantaggio su Hermans. Domani è in programma la terza tappa da Riccione a Riccione, lunga 145 km. Sono tre i GPM in programma, tutti abbastanza lontani dal traguardo: Monte Carpegna, Villaggio del Lago e Alboreto. Gli ultimi 20 km sono tutti in pianura e vedremo quali e quanti velocisti potranno giocarsi la volata, anche se non escludiamo attacchi vincenti di finisseur o simili.

Antonio Scarfone

La vittoria di Vingegaard a Sogliano al Rubicone (foto: Bettini Photo)

La vittoria di Vingegaard a Sogliano al Rubicone (foto: Bettini Photo)

COPPI, BARTALI, MARECZKO, ISRAEL STARTUP NATION, MA ALLA FINE RIDE CAVENDISH

marzo 23, 2021 by Redazione  
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Nella prima giornata della Settimana Coppi&Bartali, le prime due semitappe vedono le vittorie di Jakub Mareczko (Team Vini Zabù) e della Israel StartUp Nation. Ma alla fine è Mark Cavendish (Team Deceuninck Quick Step) a indossare la maglia di leader.

Posizionata in calendario subito dopo la Milano Sanremo ed in contemporanea con Giro di Catalogna e importanti classiche del Nord (Oxyclean Brugge De Panne, E3 Harelbeke e Gand Wevelgem), nonostante tutto la Settimana Internazionale Coppi e Bartali vede ai nastri di partenza dell’edizione 2021 ben 25 squadre, di cui nove WT. Una partecipazione sicuramente importante che arricchisce la gloriosa corsa emiliana. Il percorso strizza l’occhio agli atleti più resistenti in salita, ma anche la seconda semitappa di martedì, la cronometro a squadre di Gatteo di 14 km, può dare interessanti indicazioni per i pretendenti alla classifica generale. Gatteo è protagonista anche della prima semitappa in linea, lunga 98.6 km. Il circuito finale da ripetere tre volte presenta lo strappetto di Longiano, oltre 1 km con pendenze in doppia cifra, ma i velocisti dovrebbero superarlo agevolmente; dall’ultimo dei tre scollina menti il traguardo è distante circa 17 km. Gianni Moscon (Team INEOS Grenadiers) non prendeva il via. Dopo i primi scatti e contro scatti al comando si formava una coppia formata da Raffaele Radice (Team MGK Vis) e Francesco Zandri (Team Work Service Marchiol). Dopo una ventina di km il vantaggio della coppia in fuga era di 1 minuto e 20 secondi. Zandri transitava in prima posizione sul primo GPM di Longiano posto al km 52.5. Il gruppo transitava a 57 secondi di ritardo. Sul secondo GPM di Longiano posto al km 66.9 era sempre Zandri a scollinare in prima posizione. Il gruppo aumentava l’andatura e riprendeva i due in testa al km 74, ma Radice riusciva ad aggiudicarsi il terzo GPM di Longiano posto al km 81.3. Il gruppo iniziava a prepararsi per la volata e l’andatura era molto sostenuta. Vano era il tentativo d’allungo di Manuele Boaro (Team Astana) a circa 15 km dall’arrivo. La volata era ormai lanciata e se l’aggiudicava Jakub Mareczko (Team Vini Zabù) che aveva la meglio su Mark Cavendish (Team Deceuninck Quick Step) e Marius Mayrhofer (Team DSM). Chiudevano la top five Dylan Sunderland (Team Qhubeka ASSOS) ed Ethan Hayter (Team INEOS Grenadiers) rispettivamente quarto e quinto. Mareczko, alle seconda vittoria stagionale, si presenta così alla partenza della cronosquadre pomeridiana con la maglia di leader della classifica generale. Al pomeriggio quindi la cronosquadre vedeva l’affermazione della Israel Start-Up Nation con il tempo di in 11’36” per coprire i 10,8 chilometri del percorso di Gatteo, al secondo posto, ad un solo secondo di differenza, la Astana – Premier Tech, al terzo posto, a soli 2”, la Deceuninck – QuickStep. Grazie al secondo posto di Mark Cavendishi nella frazione del mattino ed al terzo posto della squadra belga nella cronosquadre, il britannico torna a vestire la maglia de leader di una corsa, al secondo posto segue Alex Dowsett (Israel Start-Up Nation) terzo il compagno di squadra Ben Hermans. Domani è in programma la seconda tappa da Riccione a Sogliano al Rubicone, lunga 163.6 km; una tappa che ci dirà molto in ottica classifica generale visto che non c’è molta pianura e i ciclisti dovranno rilanciare spesso l’andatura; in particolare, il circuito finale da ripetere cinque volte presenta l’arrivo in salita di Sogliano al Rubicone: sono 3 km al 6% di pendenza media, molto più di uno zampellotto.

Antonio Scarfone

Mark Cavendish leader della classifica generale (Foto: Bettini Photo)

Mark Cavendish leader della classifica generale (Foto: Bettini Photo)

DENNIS DETTA LEGGE A BANYOLES. E’ SUA LA CRONOMETRO. ALMEIDA NUOVO LEADER DELLA CLASSIFICA GENERALE

marzo 23, 2021 by Redazione  
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Al Giro di Catalogna brillano i campioni contro il tempo e Rohan Dennis (Team INEOS Grenadiers) conferma le sue doti vincendo a Banyoles davanti alla coppia della Deceuninck-Quick Step formata da Remi Cavagna e Joao Almeida. Proprio il portoghese è il nuovo leader della classifica generale. E nei prossimi due giorni i ciclisti sono attesi a due insidiose tappe con arrivo in salita.

Oggi è tempo di cronometro e se alla Settimana Internazionale di Coppi & Bartali avrà luola la prima cronometro a squadre della stagione 2021, quella individuale di Banyoles, lunga 18 km e mezzo, servirà a scremare la classifica generale ed a far emergere i presunti protagonisti del Giro di Catalogna. Diciamo presunti perché poi le abilità a cronometro dovranno scontrarsi con quelle in salita, visto che la terza e la quarta tappa presentano i difficili arrivi di Vallter 2000 e di Port Ainè, sui quali si deciderà al 90% il vincitore finale di Barcellona. Il primo a partire sarà Karel Vacek (Team ) alle ore 13.41 mentre l’ultimo Andreas Kron (Team Lotto Soudal). Su un percorso velocissimo, vista la pressoché totale assenza di salite di rilievo, non potevano che farla da padrone gli specialisti contro il tempo. E chi se non Rohan Dennis (Team INEOS Grenadiers), già pluricampione mondiale della specialità. Il ciclista australiano, alla prima affermazione del 2021, completava il percorso nel tempo di 22 minuti e 27 secondi, alla media di quasi 49 km e mezzo. Secondo e a cinque secondi di ritardo da Dennis si piazzava Remi Cavagna (Team Deceuninck Quick Step), mentre chiudeva al terzo posto Joao Almeida (Team Deceuninck Quick Step) a 28 secondi di ritardo da Dennis. La top five veniva completata da Brandon McNulty (UAE Team Emirates), quarto a 29 secondi di ritardo e Steven Krujswijk (Team Jumbo Visma) a 33 secondi di ritardo. L’INEOS fa la parte da leone visto che nella top ten inserisce anche Richie Porte, Adam Yates e Geraint Thomas, rispettivamente sesto, settimo e decimo. Come preannunciato la classifica generale risente dei risultati della prova a cronometro visto che il nuovo leader è ora Almeida che conduce con 1 secondo di vantaggio su McNulty e 3 secondi di vantaggio su Adam Yates. Le due successive tappe di montagna modelleranno ulteriormente la classifica generale, che contiene i primi 20 ciclisti in 44 secondi. Domani è in programma la terza tappa da Canal Olimpic de Catalunya a Vallter 2000. I suoi 203 km sono tutti in leggera salita, fino alla scalata finale che inizia ufficialmente a 11 km dall’arrivo. I primi 6 km in particolare presentano una pendenza media che sfiora il 9%: una tappa adatta quindi agli scalatori e dove vedremo chi ha veramente le carte in regola per puntare alla vittoria del Giro di Catalogna 2021.

Giuseppe Scarfone

Rohan Dennis in azione nella cronometro di Banyoles (Foto: Getty Images Sport)

Rohan Dennis in azione nella cronometro di Banyoles (Foto: Getty Images Sport)

23-03-2021

marzo 23, 2021 by Redazione  
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VOLTA CICLISTA A CATALUNYA

L’australiano Rohan Dennis (INEOS Grenadiers) si è imposto nella seconda tappa, circuito a cronometro di Banyoles, percorrendo 18.5 Km in 22′27″, alla media di 49.443 Km/h. Ha preceduto di 5″ il francese Rémi Cavagna (Deceuninck – Quick Step) e di 28″ il portoghese João Pedro Gonçalves Almeida (Deceuninck – Quick Step). Miglior italiano Fausto Masnada (Deceuninck – Quick Step), 11° a 49″. Gonçalves Almeida è il nuovo leader della classifica con 1″ sullo statunitense Brandon McNulty (UAE-Team Emirates) e 3″ sullo spagnolo Luis León Sánchez Gil (Astana – Premier Techi). Miglior italiano Masnada, 9° a 21″

SETTIMANA INTERNAZIONALE COPPI E BARTALI

Prima tappa suddivisa in due semitappe.

L’italiano Jakub Mareczko (Vini Zabù) si è imposto nella prima semitappa, circuito di Gatteo, percorrendo 97.8 Km in 2h19′05″, alla media di 42.19 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Mark Cavendish (Deceuninck – Quick Step) e il tedesco Marius Mayrhofer (Development Team DSM). Mareczko è il primo leader della classifica con 2″ su Cavendish e 4″ su Mayrhofer.

Il team israeliano Israel Start-Up Nation si è imposto nella seconda semitappa, cronometro a squadre Sant’Angelo (Gatteo) – Gatteo, percorrendo 10.8 Km in 11′36″, alla media di 55.862 Km/h. Ha preceduto di 1″ il team kazako Astana – Premier Tech e di 2″ il team belga Deceuninck – Quick Step. Miglior team italiano la squadra nazionale, 7a a 14″. Cavendish è il nuovo leader della classifica con 2″ sul britannico Alex Dowsett (Israel Start-Up Nation) e sul belga Ben Hermans (Israel Start-Up Nation). Miglior italiano Alessandro De Marchi (Israel Start-Up Nation), 6° a 2″.

22-03-2021

marzo 22, 2021 by Redazione  
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VOLTA CICLISTA A CATALUNYA

Il danese Andreas Lorentz Kron (Lotto Soudal) si è imposto nella prima tappa, circuito di Calella, percorrendo 178.4 Km in 4h20′15″, alla media di 41.129 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Luis León Sánchez Gil (Astana – Premier Techi) e il francese Rémy Rochas (Cofidis, Solutions Crédits). Miglior italiano Giulio Ciccone (Trek – Segafredo), 21° a 16″. Lorentz Kron è il primo leader della classifica con 4″ su Sánchez Gil e 6″ su Rochas. Miglior italiano Ciccone, 21° a 26″

KRON, PRIMA VITTORIA DA PRO A CALELLA. TAPPA E MAGLIA PER IL GIOVANISSIMO DANESE

marzo 22, 2021 by Redazione  
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Il nuovo che avanza questa volta ha il nome e il volto di Andreas Kron (Team Lotto Soudal), che vince in una volata ristretta battendo Luis Leon Sanchez (Team Astana) nella prima tappa del Giro di Catalogna 2021 al termine di un finale appassionante con continui attacchi.

Il covid esclude dal Giro di Catalogna la Fenix Alpecin a causa della positività di tre componenti dello staff ma la corsa spagnola presenta comunque una starting list di tutto rispetto. A partire dalla Movistar, squadra di casa, che sarà capitanata dall’inossidabile Alejandro Valverde; suoi fidi scudieri saranno Enric Mas e Marc Soler, in predicato di diventare uomini di classifica in caso di difficoltà del murciano. Anche l’INEOS Grenadiers , forse più della Movistar, schiera un vero e proprio squadrone, con Richie Porte, Geraint Thomas, Adam Yates, Rohan Dennis e Richard Carapaz, quest’ultimo all’esordio stagionale. Altri esordienti di prestigio nella stagione in corso sono Marc Hirshi (UAE Team Emirates), Steven Kruijswijk (Team Jumbo Visma), Wilco Kelderman (Team Bora Hansgrohe). La squadra tedesca porta in Catalogna anche Peter Sagan, ottimo quarto alla Milano Sanremo e bisognoso di mettere km nelle gambe dopo un’inizio stagionale abbastanza travagliato a causa della positività al covid. Altri nomi da seguire in ottica classifica generale sono Joao ALmeida (Team Deceuninck Quick Step), Rui Costa (UAE Team Emirates), Oscar Rodriguez (Team Astana), Giulio Ciccone (Team Trek Segafredo), Hugh Carthy (Team EF Education Nippo), Simon Yates e Lucas Hamilton (Team Bikeexchange), Wout Poels (Team Bahrain Victoriuos), Nairo Quintana (Team Arkea Samsic) ed infine il tridente della Israel StartUp Nation formato da Chris Froome, Daniel Martin e Michael Woods. Venendo al percorso, la centesima edizione del Giro di Catalogna appare subito esigente. Soltanto la prima tappa può offrire un’opportunità, ma nemmeno così chiara, ai velocisti. La seconda tappa è una cronometro individuale di 18 km e mezzo che già potrà dire molto in ottica classifica generale. Gli arrivi in salita della terza e quarta tappa scremeranno ulteriormente la rosa dei pretendenti alla vittoria finale. La quinta e la sesta prevedono arrivi insidiosi adatti a scattisti e finisseur mentre la settima ed ultima tappa di Barcellona offre il consueto circuito del Montjuic da ripetere sei volte. La prima tappa è lunga precisamente 178.4 metri e va da Calella a Calella. La seconda parte del tracciato presenta tre GPM. I pochi velocisti presenti potrebbero avere qualche opportunità di vincere in volata, ma dovranno comunque sudarsela. Dopo la partenza da Calella, il primo attacco era portato dalla coppia formata da Natnael Berhane (Team Cofidis) e Sylvain Moniquet (Team Lotto Soudal). I due riuscivano a sprintare al primo traguardo volante di Tossa de Mar con l’eritreo che aveva la meglio sul belga. Nel frattempo a causa di una caduta che coinvolgeva alcuni ciclisti Pieter Serry (Team Deceuninck Quick Step) era costretto ad abbandonare la corsa. Berhane si aggiudicava anche il successivo traguardo volante di Vidreres. Alla coppia di testa si erano uniti anche Rein Taaramae (Team Intermarchè Wanty Gobert) e Gotzon Martin (Team Euskaltel Euskadi). I quattro di testa affrontavano il Port de Les Guilleries , primo GPM di giornata, con quasi 4 minuti di vantaggio sul gruppo tirato da Bora Hansgrohe e Movistar. Era Taaramae a scollinare per primo mentre anche Rui Costa (UAE Team Emirates) era metteva il piede a terra e si ritirava per le conseguenze della caduta precedente. Sul successivo Port de Santa Fè del Montseny, secondo GPM in programma, cedeva Peter Sagan, ancora non al 100%, e così era il Team Movistar a restare davanti al gruppo a tirare. Moniquet, che aveva preso un centinaio di metri di vantaggio sui compagni di fuga, scollinava in prima posizione; il gruppo ormai incombeva alle sue spalle e scollinava con un ritardo di soli 10 secondi sul giovane ciclista belga. Il gruppo riprendeva Moniquet nelle prime centinaia di metri della discesa, con la Movistar sempre nelle prime posizioni. Anche Chris Froome (Team Israel StartUp Nation) era segnalato in ritardo. A circa 25 km dall’arrivo un gruppo di una ventina di ciclisti si avvantaggiava di un centinaio di metri sul gruppo principale. Era in particolare il campione di spagna Luis Leon anchez (Team Astana) a rilanciare più volte l’andatura. In compagnia dello spagnolo erano presenti Lennard Kamna (Team Bora Hansgroe), Andreas Lorent Kron (Team Lotto Soudal) e Remy Rochas (Team Cofidis). I quattro aumentavano il loro vantaggio lungo l’ascesa del Port de Collsacreu, ultimo GPM della tappa odierna. Era Sanchez a scollinare in prima posizione; il gruppo aveva un ritardo di 30 secondi. A 8 km dal termine il quartetto di testa aveva aumentato a 40 secondi il vantaggio sul gruppo, nel quale non c’era una squadra capace di organizzare un inseguimento efficace. In particolare erano uomini del Team Bikeekchange, Movistar ed EF Education Nippo ad alternarsi in testa al gruppo ma a 5 km dalla conclusione il vantaggio della fuga era sempre intorno ai 40 secondi. Anche l’INEOS Grenadiers dava una mano e il vantaggio della fuga calava leggermente. A 2 km dall’arrivo il ritardo del gruppo sulla fuga era di 33 secondi. L’azione promossa da Luis Leon Sanchez sembrava a questo punto dare i suoi frutti. Nella volata a quattro la spuntava Kron che aveva la meglio su Sanchez e Rochas. Il gruppo veniva regolato da Dion Smith (Team Bikeexchange) a 16 secondi di ritardo da Kron. Il giovane ciclista danese, appena ventiduenne, ottiene la prima vittoria da pro, per di più in una corsa WT e veste la maglia di leader della classifica generale con 4 secondi di vantaggio su Sanchez e 6 secondi di vantaggio su Rochas. Domani è in programma la seconda tappa, una cronometro individuale di 18 km e mezzo da Banyoles a Banyoles. Già potremmo farci un’idea sui ciclisti che potrebbero avere un ruolo da protagonista in questo Giro di Catalogna 2021.

Giuseppe Scarfone

La vittoria di Andreas Kron a Calella (Foto: Getty Images)

La vittoria di Andreas Kron a Calella (Foto: Getty Images)

SANREMO 2021: ZITTI E BUONI, ECCO LE PAGELLE

marzo 22, 2021 by Redazione  
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A poche ora dalla conclusione della “Classicissima” ecco le pagelle dell’edizione 2021

JASPER STUYVEN: Il vincitore che non ti aspetti, lui che aveva lottato per qualche buon piazzamento nelle classiche del pavé del nord trova la giornata ideale per beffare i big e vincere l’edizione 2021 della Milano-Sanremo. Il ventottenne corre con arguzia e attenzione, non si fa trovare impreparato quando la corsa esplode e – mentre i vari Alaphilippe, Van Aert e Van der Poel si guardano – lui parte. VOTO 10

CALEB EWAN: Prima o poi il suo nome sarà impresso nell’albo d’oro della corsa. È uno dei velocisti con più resistenza sugli strappi e, a differenza delle ultime edizioni, è in forma e non cede sul Poggio e sulla Cipressa. Un secondo posto come nel 2018 che sa di rammarico. VOTO: 8

WOUT VAN AERT: Il vincitore in carica prova e riprova ma è marcato a vista. Gli occhi dei rivali sono tutti puntati su di lui e, mentre rifiata, scatta Stuyven che befferà tutti quanti. Un corridore straordinario che coglierà nonostante tutto un ottimo terzo posto. VOTO: 7

ALEX ARANBURU: Il giovane corridore spagnolo dell’Astana sta diventando una buona costante nelle corse di un giorno. Settimo lo scorso anno, settimo nel 2021. Attenzione nelle prossime edizioni. VOTO: 6,5

FILIPPO GANNA: Lavora per il capitano Kwiatkowski e lo fa in modo impeccabile. VOTO: 6,5

MICHAEL MATTHEWS: Il corridore australiano non delude mai, è sempre lì, fino alla fine, a giocarsi le sue carte. VOTO: 6

SØREN KRAGH ANDERSEN: Il danese della DSM si ritrova da solo con Stuyven, collabora ma poi lo perde. Peccato di inesperienza. VOTO: 6

PETER SAGAN: Zitto zitto il fuoriclasse slovacco arriva ad un passo dal podio finale. Corre in modo intelligente e accorto, arriva col gruppo dei migliori e come loro si lascia sorprendere da Stuyven. VOTO: 6

SONNY COLBRELLI: Ottavo posto per il corridore della Bahrein-Victorius, il primo degli italiani ma lontano dal vincere la corsa. VOTO: 6

JULIAN ALAPHILIPPE: Il Campione del Mondo è il primo a dar fuoco alle ceneri sul Poggio, ma non riesce a fare la differenza. Si perde negli ultimi chilometri. VOTO: 5,5

MATHIEU VAN DER POEL: Termina la sua corsa la quinto posto, ma da un campione come lui si sperava in qualcosa di più. Non ha lo spunto dei giorni migliori e non riesce a dar sfoggio del suo talento né sulla Cipressa, né sul Poggio. VOTO: 5,5

MATTEO TRENTIN: Al corridore della UAE-Team Emirates manca sempre qualcosa per fare la differenza nei momenti concitanti della corsa. Anche oggi era lì ma non riesce a trovare lo spunto giusto. VOTO: 5,5

MICHAŁ KWIATKOWSKI: L’Ineos Grenadiers corre e si sacrifica per lui, purtroppo non è in giornata di grazia e si perde nel finale. VOTO: 5

ARNAUD DÉMARE: Lui che vinse la corsa qualche anno fa dovrebbe sapere quali sono le fasi della gara in cui non si ci dovrebbe trovare impreparato, eppure sulla Cipressa non lo fa e perde le ruote del gruppo dei migliori. VOTO: 4,5

FERNANDO GAVIRIA: Anche quest’anno il colombiano arriva lontano dal giocarsi le sue chance di vittoria della Classicissima di Primavera. Salta in malo modo sulla Cipressa. VOTO: 4

ELIA VIVIANI: Non è in condizione e si vede. Per il talento italiano un vortice che sembra non finire mai e la prima vittoria in maglia Cofidis è ancora lontana. VOTO: 4

Luigi Giglio

Stuyven stringe tra le mani il trofeo spettante al vincitore della Milano - Sanremo (foto Bettini)

Stuyven stringe tra le mani il trofeo spettante al vincitore della Milano - Sanremo (foto Bettini)

PER SEMPRE ALFREDO, MOSCHETTI FA SUA LA PRIMA EDIZIONE

marzo 21, 2021 by Redazione  
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Matteo Moschetti vince la prima edizione della corsa dedicata ad Alfredo Martini. Alle sue spalle Mikel Aristi e Samuele Zambelli

Per tutto c’è una prima volta: oggi domenica 21 Marzo è il turno di onorare la memoria di una leggenda del ciclismo italiano, lo storico c.t. azzurro Alfredo Martini, fiorentino e toscano vero.
La corsa in linea a lui dedicata è stata impostata con due circuiti nei dintorni di Firenze: il primo risalendo per tre volte Fiesole e le Tre Croci, il secondo intorno al suo borgo natale, Sesto Fiorentino, periferia nord ovest del capoluogo.
È sull’ascesa di giornata verso le Croci di Calenzano che si avvantaggiano in quattro: Nicolò Buratti (nazionale italiana), Christian Scaroni (Gazprom RusVelo), Stefano Gandin (Zalf Desirée Fior) e Paul Double (Mg K Vis). Quando dopo le difficoltà altimetriche odierne il percorso torna pianeggiante sul secondo anello intorno a Sesto Fiorentino, il gruppo trainato dalla Vini Zabù e dalla Trek – Segafredo si riavvicina in modo repentino ai battistrada. Bastano pochi km al plotone per ricucire il distacco, ma quando la volata generale sembra il finale più probabile una clamorosa caduta di gruppo ai -4 dal traguardo scombina i piani a tanti favoriti di giornata, come Matteo Malucelli (Androni Sidermec), Filippo Fiorelli (Bardiani Csf Faizanè) e uno sfortunato Jacub Mareczko (Vini Zabù), che era quest’oggi riuscito a sopravvivere alle asperità in programma.
Dalla caduta si avvantaggiano in una ventina di corridori che si giocano così la volata per la vittoria. Il più veloce è Matteo Moschetti (Trek – Segafredo), che beffa Mikel Aristi (Euskaltel – Euskadi), ancora secondo dopo il piazzamento alla Valenciana. Chiude il podio Samuele Zambelli, in maglia azzurra della nazionale italiana.

Da Sesto Fiorentino
Lorenzo Alessandri
TW @LorenzoAle8

Matteo Moschetti esulta sul traguardo (Credit: Bettini Photo)

Matteo Moschetti esulta sul traguardo (Credit: Bettini Photo)

21-03-2021

marzo 21, 2021 by Redazione  
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PER SEMPRE ALFREDO

L’italiano Matteo Moschetti (Trek – Segafredo) si è imposto nella corsa italiana, Firenze – Sesto Fiorentino, percorrendo 162 Km in 3h48′10″, alla media di 42.600 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Mikel Aristi Gardoki (Euskaltel – Euskadi) e l’italiano Samuele Zambelli (nazionale italiana)

GP SLOVENIAN ISTRIA

L’italiano Mirco Maestri (Bardiani-CSF-Faizanè) si è imposto nella corsa slovena, circuito di Isola, percorrendo 156.5 Km in 3h56′00″, alla media di 39.788 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Leonardo Marchiori (Androni Giocattoli – Sidermec) e Daniel Smarzaro (D’Amico – UM Tools)

TROFEO ALFREDO BINDA – COMUNE DI CITTIGLIO (Donne)

L’italiana Elisa Longo Borghini (Trek-Segafredo Women) si è imposta nella corsa italiana, Cocquio-Trevisago – Cittiglio, percorrendo 141.8 Km in 3h43′29″, alla media di 38.069 Km/h. Ha preceduto di 1′42″ l’olandese Marianne Vos (Team Jumbo-Visma Women) e la danese Cecilie Uttrup Ludwig (FDJ Nouvelle Aquitaine Futuroscope)

OMLOOP VAN DE WESTHOEK – MEMORIAL STIVE VERMAUT (Donne)

La lussemburghese Christine Majerus (SD Worx) si è imposta nella corsa belga, Eernegem – Ichtegem, percorrendo 131.9 Km in 3h16′21″, alla media di 40.305 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Amy Pieters (SD Worx) e di 2′38″ l’olandese Thalita de Jong (Bingoal Casino – Chevalmeire Cycling Team). Due italiane in gara: Alessia Vigilia (Women Cycling Team) è giunta 27a a 11′10″, Klara Fischnaller (S Bikes Doltcini) non ha concluso la gara.

UN FAGIANO IMPALLINA I CACCIATORI, STUYVEN BEFFA I GRANDI FAVORITI ALLA SANREMO

marzo 20, 2021 by Redazione  
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Tutti si aspettavano di vedere Van Aert, Van der Poel e gli altri grandi favoriti lottare gomito a gomito sul rettilineo di Via Roma. E, invece, con la classica “fagianata” l’inatteso Jasper Stuyven li ha fatti secchi tutti quanti e si è portato a casa a sorpresa la Sanremo numero 112

Jasper Stuyven (Trek-Segafredo) è il vincitore a sorpresa della 112^ edizione della Milano-Sanremo, la Classicissima di Primavera, la prima delle Classiche Moumento della stagione ciclistica. Vittoria portata a casa grazie allo stacco decisivo in via Roma a pochi chilometri dal traguardo. Corsa che riproponeva il percorso classico, eccezion fatta per il Passo del Turchino che veniva scartato a causa di un tratto non percorribile a causa di una frana. L’asperità più importante della prima frazione di gara era l’insolita salita del Colle di Giovo che anticipava la strada che portava sull’Aurelia ad Albisola. Classici gli ultimi 112 km che da sempre contraddistinguono la Milano-Sanremo con il passaggio sui capi storici della Cipressa e del Poggio.
I corridori alla partenza erano 175, suddivisi in 25 squadre. Molti campioni al via, su tutti il campione in carica Wout van Aert (Jumbo-Visma) che veniva anche da un ottimo secondo posto in classifica generale nell’ultima Tirreno-Adriatico. Presente anche il suo acerrimo rivale, Mathieu van der Poel (Alpecin-Fenix), trionfatore delle Strade Bianche e di due tappe impegnative vinte nell’ultima Corsa dei Due Mari. Non poteva mancare il campione del mondo in carica Julian Alaphilippe (Deceuninck- QuickStep), già vincitore della Milano-Sanremo nel 2019. Tra i partecipanti anche i vincitori delle edizioni passate: Vincenzo Nibali ( Trek-Segafredo) vincitore nel 2018; Michał Kwiatkowski (Ineos Grenadiers) trionfatore nel 2017; Arnaud Demare (Groupama – FDJ) il quale battè tutti allo sprint nel 2016; John Degenkolb (Lotto Soudal) leader nel 2015 e Alexander Kristoff (UAE-Team Emirates) che si impose nel lontano 2014. Altri nomi di spicco erano Maximilian Schachmann (Bora-Hansgrohe), fresco vincitore della Parigi-Nizza, e il compagno di squadra Peter Sagan (Bora Hansgrohe), tre volte campione del mondo ma che non è mai riuscito a trionfare nella classicissima. Milano-Sanremo che era è resterà per sempre un rammarico anche per Philippe Gilbert (Lotto Soudal). Il belga infatti aveva vinto tutte le Classiche Monumento meno per la Classicissima di Primavera. Oltre a Vincenzo Nibali, tra i ciclisti italiani erano presenti Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), Elia Viviani (Cofidis), Alberto Bettiol (EF Education Nippo) e il campione italiano ed europeo Giacomo Nizzolo (Team Qhubeka ASSOS).
La prima parte della corsa veniva caratterizzata dalla fuga partita grazie all’azione di Nicola Conci (Trek-Segafredo), Andrea Peron e Charles Planet (Team Novo Nordisk), Mattia Viel e Filippo Tagliani (Androni-Sidermec), Alessandro Tonelli (Bardiani-CSF-Faizanè), Taco Van der Hoorn (Intermarché-Wanty-Gobert) e Mathias Norsgaard Jorgensen (Movistar). Fuga che prendeva forma dopo sette chilometri, con Tagliani che risuciva a rientrare dopo una decina di chilometri. La Ineos con le altre squadre dei favoriti spingevano forte rendendo la corsa velocissima. Il gruppo dopo aver concesso loro un vantaggio massimo di 7′30″ li riprendevano uno dopo l’altro, l’ultimo Van der Hoorn sulle prime rampe della Cipressa.
Sul Poggio la corsa esplodeva grazie al lavoro straordinario di Luke Rowe e Ganna (Ineos Grenadiers) che allungavano il gruppo e appesantivano le gambe dei velocisti puri. Il primo ad attaccare era Julian Alaphilippe con a ruota un sorprendente Caleb Ewan(Lotto Soudal), l’australiano aveva lasciato l’amaro in bocca al suoi tifosi nelle ultime edizioni della Milano-sanremo mentre oggi correva finalmente libero da eventuali blocchi fisici o emotivi. Allo scollinamento, si portavano in avanscoperta un gruppetto di 11 corridori tra i quali Van der Poel, Van Aert e Sagan. Stuyven, il più sottovalutato del gruppo teneva testa ai più quotati, e al termine della discesa, il belga affondava anticipando tutti. Stuyven non si
scomponeva nemmeno quando lo raggiungeva Kragh Andersen mentre dietro Van Aert non riusciva a fare la differenza. Alaphilippe, Van der Poel e Van Aert si guardavano troppo sbagliando a non uscire in tempo all’inseguimento del corridore della Trek Segafredo. Gli inseguitori arrivavano a tiro, ma Stuyven non si lasciava intimidire cogliendo un grande successo. Caleb Ewan si doveva accontentare ancora una volta del secondo posto. Terzo posto per Van Aert, quarto un Peter Sagan che aveva corso una Classicissima di Primavera in modo attento e non avventato. Miglior italiano di giornata Sonny Colbrelli giunto ottavo.

Luigi Giglio

Jasper Stuyven anticipa i favoriti alla Milano-Sanremo (Getty Images Sport)

Jasper Stuyven anticipa i favoriti alla Milano-Sanremo (Getty Images Sport)

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