DANIMARCA ANCORA PROTAGONISTA ALLA KUURNE, AD ASGREEN SUCCEDE PEDERSEN

febbraio 28, 2021 by Redazione  
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Per il secondo anno consecutivo un danese trionfa nella Kuurne – Bruxelles – Kuurne, dopo Kasper Asgreen (Deceuninck – Quick Step) è il turno di Mads Pedersen (Trek Segafredo) che in volata ha la meglio sui rivali.

Settantreesima edizione della Kuurne – Bruxelles – Kuurne che veniva decisa in una volata che comprendeva poco meno di quaranta ciclista. Corsa che si presentava al via con le migliori aspettative dopo lo spettacolo visto ieri nella Omloop Het Nieuwsblad, dove i vari ciclisti avevano provato sui vari muri e sui vari settori di pavè a fare la differenza. Occhi puntati addosso allo squadrone di Patrick Lefevere, la Deceuninck – Quick Step che aveva vinto le ultime due edizioni della corsa e aveva tra e sue file il campione in carica Asgreen supportato da corridori dal calibro di Yves Lampaert, Zdenek Stybar e Alvaro Hodeg.
Ben 197 i chilometri da affrontare, con un percorso accidentato con i soliti muri a rendere interessante le carte da giocare per le varie squadre. Prima fuga di giornata che avveniva dopo 12 chilometri dal via con Maciej Bodnar (Bora-Hansgrohe), Ludwig De Winter (Intermarché-Wanty), Patrick Gamper (Bora) e Artyom Zakharov (Astana Premier Tech), ai quattro si accodavano in un secondo momento Jonas Iversby Hvideberg (Uno-X) e Tom Paquot (Bingoal-Wallonie Bruxelles). Il gruppo non li faceva allontanare molto, in particolare a fare l’andatura erano gli UAE-Emirates di Alexander Kristoff e di Matteo Trentin con il Wolfpack della Deceuninck-Quick Step.
Con i fuggitivi che conservavano solo 3′33” di vantaggio dal gruppo, a 85 chilometri dal traguardo entrava in azione il talento di Mathieu Van der Poel (Alpecin-Fenix) che sul Kanarieberg prendeva il largo e staccava il resto del plotone. Solo Jhonatan Narváez (Ineos Grenadiers) non si faceva sorprendere e riusciva ad accodarsi. Fuggitivi ripresi sul Vecchio Kwaremont, ma proprio quando sembrava concluso l’inseguimento, Van der Poel attaccava nuovamente riprendendo il largo con i soli Narvaez, Zakharov, Gamper e Hvideberg.
I primi della corsa arrivavano ad avere un vantaggio di quasi due minuti sul gruppo, un vantaggio che metteva in allarme le varie squadre. Proprio sul Vecchio Quaremont i big iniziavano a dar fuoco alle polveri, Jasper Stuyven (Trek-Segafredo) era il primo ad accelerare, con John Degenkolb e Frederik Frison (Lotto Soudal), Tiesj Benoot e Søren Kragh Andersen (DSM), Greg Van Avermaet e Oliver Naesen (AG2R Citroën), Matteo Trentin (UAE), Kasper Asgreen e Bert Van Lerberghe (Deceuninck), Dylan Teuns (Bahrain Victorious), Thomas Pidcock (Ineos), Bryan Coquard (B&B Hotels p/b KTM), Arjen Livyns (Bingoal), Anthony Turgis (Total Direct Énergie), Nils Politt e Ide Schelling (Bora), Erik Nordsaeter Resell (Uno-X), Clément Russo (Arkéa Samsic) alla sua ruota.
Da quel momento in poi si è gustato un bel duello tra il gruppetto Van der Poel e gli inseguitori, dai quali ogni tanto provavano l’assolo vari arditi, tutti senza risultati. A meno 1600 metri dal traguardo il ricongiungimento del gruppo grazie ad un gran lavoro di Asgreen. Raggiunti, il finale della corsa era segnato, si sarebbe deciso tutto in una volata di gruppo, nonostante i colpi da finesseur provati da Stefan Kung (Groupama – FDJ) e Dimitri Claeys (Qhubeka).
Negli ultimi metri usciva la classe e la sagacia tattica dell’ex Campione del Mondo Mads Pedersen, il quale si era ben conservato attentamente tutte le proprie cartucce per la volata. Il danese della Trek Segafredo partiva al momento giusto precedendo con carattere e grinta il francese Anthony Turgis della Direct Energy e il giovane britannico Thomas Pidcock della Ineos Grenadiers. Quarto posto per Matteo Trentin (UAE-Team Emirates), sesto l’altro italiano Sonny Colbrelli (Bahrein Victorius). Solo nono il primo ciclista della Deceuninck-Quick Step, Bert Van Lerberghe. Dodicesimo posto per Mathieu Van der Poel.

Luigi Giglio

La Danimarca fa ancora man bassa alla Kuurne - Bruxelles - Kuurne (Getty Images)

La Danimarca fa ancora man bassa alla Kuurne - Bruxelles - Kuurne (Getty Images)

ROYAL BERNARD DRÔME CLASSIC, IMPRESA DI BAGIOLI

febbraio 28, 2021 by Redazione  
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Andrea Bagioli vince in solitaria la classica francese. Alle sue spalle Daryl Impey e Mikkel Honoré

Sarà sicuramente un giorno da ricordare per il giovane Andrea Bagioli (Deceuninck – QuickStep) che mette la firma con un assolo sulla seconda delle due classiche francesi in programma in questo weekend.
Non esce subito la fuga quest’oggi, e soltanto dopo diversi km di corsa riescono ad avvantaggiarsi in quattro: Yoann Paillot (St Michel-Auber 93), Samuel Leroux (Xeliss-Roubaix Lille Metropole), Mathijs Paasschens (Bingoal-WB) e Reto Muller (Swiss Racing Academy), toccando un vantaggio massimo di ben 9 minuti. Il gruppo controlla e gradualmente alza i giri motore col passare dei chilometri riportando il distacco nell’ordine dei 3 primi quando al traguardo ne mancano ormai 50. Davanti intanto saltano gli schemi, con Paillot e Leroux che si liberano della compagnia degli altri 2 attaccanti. Con il vantaggio della testa della corsa risicato ad ormai meno di un minuto dal gruppo tentano di giocarsi le proprie carte Simon Geschke (Cofidis) e Rob Power (Qhubeka Assos), ma entrambi con scarse fortune.
Situazione di gruppo compatto arriva proprio ai piedi della Côte des Roberts, dove esplode letteralmente la corsa. Gli attacchi più decisi sono portati dal fresco vincitore di ieri David Gaudu (Groupama-FDJ), Warren Barguil (Arkéa-Samsic), Clément Champoussin (Ag2r Citroën) e il nostro Andrea Bagioli. Non c’è però grande accordo fra gli attaccanti e nel tratto pianeggiante seguente si torna a situazione di ranghi compatti che perdura anche dopo la penutlima côte di giornata, la Calendre. A decidere l’esito finale della corsa è dunque l’ultima asperità, il Mur d’Eurre, sul quale l’italiano classe ’99 della Deceuninck attacca nuovamente restando da solo al comando quando al traguardo mancano soltanto 5 km. È una parata trionfale per il giovane talento valdostano, mentre alle sue spalle Daryl Impey (Israle Start-up Nation) regola la volata per la posizione d’onore davanti a Mikkel Honoré, regalando così alla Deuceninck due portacolori sul podio finale.

Lorenzo Alessandri
TW @LorenzoAle8

Andrea Bagioli esulta in solitaria sul traguardo (Photo credit: Bettini Photo)

Andrea Bagioli esulta in solitaria sul traguardo (Photo credit: Bettini Photo)

28-02-2021

febbraio 28, 2021 by Redazione  
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KUURNE – BRUXELLES – KUURNE

Il danese Mads Pedersen (Trek-Segafredo) si è imposto nella classica belga, circuito di Kuurne, percorrendo 197 Km in 4h37′04″, alla media di 42.661 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Anthony Turgis (Team Total Direct Énergie) e il britannico Thomas Pidcock (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Matteo Trentin (UAE-Team Emirates), 4°.

ROYAL BERNARD DRÔME CLASSIC

L’italiano Andrea Bagioli (Deceuninck – Quick Step) si è imposto nella corsa francese, circuito di Eurre, percorrendo 179.2 Km in 4h23′18″, alla media di 40.835 Km/h. Ha preceduto di 11″ il sudafricano Daryl Impey (Israel Start-Up Nation) e il danese Mikkel Frølich Honoré (Deceuninck – Quick Step)

IL DIARIO DI FANCELLU – FEBBRAIO

febbraio 28, 2021 by Redazione  
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Inizia il racconto della stagione 2021 di uno dei giovani più promettenti del panorama ciclistico italiano, che i suoi managar Ivan Basso e Alberto Contador hanno presentato come il fuoriclasse del futuro, accostandolo come caratteristiche a Vincenzo Nibali

05-02-2021

Eccomi! Mi trovo in Spagna, a Oliva. Ormai è quasi un mese che sono qua. Inizialmente mi trovavo con i miei compagni per il ritiro pre stagionale di gennaio e dopodiché mi sono fermato qua perché avrei dovuto correre la Classica Valenciana e successivamente la Vuelta Valenciana. La prima fortunatamente si è disputata e ho potuto finalmente debuttare tra i “pro”; la Vuelta Valenciana purtroppo è stata rimandata e quindi io ed il mio compagno Ravasi abbiamo optato per restare ad allenarci qua in vista delle prossime gare. Oggi è stata una giornata intensa in sella alla mia bici, breve ma intensa, tre ore e mezza di allenamento con lavori di forza sulla prima parte e qualche fuori giri sul finale. Le sensazioni giorno dopo giorno iniziano a migliorare e questo mi dà morale per continuare a lavorare. Per oggi è tutto. Un saluto dalla Spagna!

09-02-2021

Buonasera a tutti! Oggi è stata una giornata tranquilla, mi sono alzato con calma e sono uscito in bici verso le 11.30. Almeno il primo pomeriggio era impegnato e non diventava troppo lungo, ho fatto 3 ore senza particolari lavori per arrivare fresco al prossimo ritiro di squadra, che inizierà tra un paio di giorni sempre qua ad Oliva. Nel pomeriggio, siccome siamo senza macchina, è venuto a prenderci un membro dello staff della squadra e ha accompagnato me ed Edwad Ravasi a fare la spesa .In questo periodo nella quale siamo qua solo in due e dobbiamo arrangiarci con tutte le faccende di casa ho imparato come gestirle. Infatti a casa non mi occupo quasi mai io di fare la spesa o cucinare. Un saluto a tutti e buona notte!

14/02/2021

Ciao a tutti! Terzo giorno di ritiro con la squadra e terzo giorno di carico finito. Dopo due giorni di allenamenti di “qualità” oggi abbiamo fatto una bella distanza di 6h senza grossi lavori solo per fare endurance e medio. É stato bello perché almeno abbiamo fatto strade nuove, sennò da Oliva dove siamo non c’è molta scelta di strade quando si fanno allenamenti più brevi. Per quanto mi riguarda in questi giorni non mi sto sentendo un granché bene, molto probabilmente per un po’ di allergia, infatti in alcuni momenti faccio davvero fatica a respirare. Fortunatamente domani ci raggiungerà il medico della squadra e spero di poter risolvere questo piccolo problema. Adesso a dormire e domani finalmente scarico! Un oretta e mezza con le bici da crono con l’immancabile sosta bar.

23/02/2021

Buonasera a tutti, finalmente vi scrivo da casa mia! Sono arrivato ieri sera verso le 11 a Malpensa dopo quasi un mese e mezzo in Spagna. Mi mancavano casa mia, i miei amici e i miei parenti. Stamattina come prima cosa sono andato a fare i massaggi, dopo un blocco di lavori come quello fatto in ritiro è importantissimo recuperare bene e i massaggi sono un grosso aiuto in questo senso. Altra cosa utile per recuperare dopo il ritiro è allenarsi due o tre giorni alternando uscite tranquille da un paio di ore con un giorno di riposo totale. Oggi infatti ho fatto una cinquantina di chilometri sul lago di Lugano e mi sono divertito, mi mancavano le “mie strade”.

27-02-2021

Ciao a tutti, terminati altri 3 giorni impegnativi in sella alla mia bici. Ho finito oggi una tripletta strutturata così: giovedì palestra al mattino più uscita di due ore in bici al pomeriggio,venerdì quattro ore di intensità con cambi di ritmo e dietro moto e oggi cinque ore e mezza con salite al medio e qualche “menata” sul finale. In questi giorni ho anche iniziato a lavorare con il nutrizionista della squadra per farmi aiutare sull’alimentazione, che è un punto chiave del rendimento di un atleta, e mi sono reso conto che moltissime volte si tende a mangiare molto più del necessario (almeno nel mio caso, ahah!). Ieri sera, infatti, ho chiamato il nutrizionista perché stavo andando a letto con la fame, ero preoccupato e siccome sabato avrei dovuto fare più di cinque ore temevo di ritrovarmi senza energie nel finale. Invece, devo dire che mangiando bene durante l’allenamento sono arrivato sul finale con ancora energie e questo mi ha davvero fatto pensare, non pensavo ma aveva ragione lui!

A presto

Alessandro

Fancellu sul podio del mondiale di Innsbruck (foto Bettini)

Fancellu sul podio del mondiale di Innsbruck (foto Bettini)

BALLERINI APRE LE DANZE CLASSICHE, SUA LA OMLOOP HET NIEUWSBLAD

febbraio 27, 2021 by Redazione  
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Davide Ballerini (Deceunick-Quick Step) vince in volata la settantaseiesima edizione della Omloop Het Nieuwsblad. Secondo posto Jake Stewart (Groupama-FDJ), ottavo Matteo Trentin (UAE-Team Emirates)

Si apriva oggi con la Omloop Het Nieuwsblad la campagna delle classiche del nord. Campagna che iniziava nei migliori dei modi per il ciclismo italico grazie a Davide Ballerini (Deceunick-Quick Step) che trionfava su tutti in volata. Successo che in questa corsa mancava al Belpaese dal 2013 quando si impose Luca Paolini in maglia Katusha su Stijn Vandenbergh allora in maglia Omega Pharma.
Corsa di poco più di 200 chilometri che partiva da Ghent in perfetto orario con destinazione Ninove, nel tragitto ben 9 settori di pavé e 13 muri che i cicisti dovevano affrontare. Al via 175 corridori suddivisi in 25 team, tra tutte spiccava la Deceuninck-Quick Step che si presentava con un roster di tutto rispetto: Julian Alaphilippe (Campione del Mondo in carica), Kasper Asgreen, Florian Senechal, Yves Lampaert, Zdenek Stybar, Tim Declercq e il nostro Davide Ballerini. Inizata la corsa si cominciava subito ad assistere ai primi tentativi di fuga, a prendere il largo erano Yevgeniy Fedorov (Astana), Ryan Gibbons (UAE Emirates), Kenny De Ketele (SportVlaanderen-Baloise), Bert De Backer (B&B Hotels p/b KTM) e Matis Louvel (Arkéa-Samsic). I fuggitivi prendevano il largo per essere poi ripresi solo quando Matteo Trentin decideva di attaccare sul Molenberg. Alle spalle del corridore della UAE-Team Emirates si portavono prontamente Davide Ballerini, Zdenek Stybar, Julian Alaphilippe (Deceuninck-QuickStep), Greg Van Avermaet (Ag2r La Mondiale), Sep Vanmarcke (Israel Start-Up Nation), Michael Gogl (Qhubeka-Assos), Arjen Livyns (Bingoal-Wallonie Bruxelles), Christophe Laporte (Cofidis), Kevin Geniets (Groupama-FDJ), Tom Pidcock (Ineos Grenadiers), Johan Jacobs (Movistar).
La Deceunick-Quick Step agli ordini di Steve De Jongh si trovava in una situazione dove poteva sfruttare la superiorità numerica. Nonostante tutti gli avversari avessero gli occhi puntati su Alaphilippe, il francese riusciva ad evadere dal gruppo e a tentare un attacco in solitaria da lontano. Tentativo che veniva ripreso dopo una decina di chilometri. Il gruppo che si era formato dopo l’attacco di Trentin veniva ripreso dal gruppo principale, la situazione della corsa si ricompattava fino all’arrivo sul Muur. Sulle prime pendici del Muur attaccava un energico Gianni Moscon (Ineos Grenadiers), il trentino pedalava agilmente e riusciva a sorprendere il Wolfpack di Patrick Lefevere. Gruppo che però lo riprendeva sull’ultimo muro di giornata, il Bosberg. Gruppo in cui si contavano una cinquantina di ciclisti, dove nessuno riusciva ad evadere e a sorprendere gli avversari. Si arrivava così allo sprint di 50 corridori, con Alexander Kristoff (UAE-Emirates) e Andrea Pasqualon (Intermarché) tagliati fuori dai giochi a causa di una caduta. La Deceuninck-Quick Step era perfetta nel proteggere e pilotare Davide Ballerini allo sprint.
Vittoria prestigiosa per il ciclista originario di Cantù, la terza in cinque corse fatte in questo 2021, successo avvenuto in uno sprint corposo dove sfruttava bene le sue doti di passista veloce e della solidità del suo team. Da segnalare il grande lavoro nei chilometri finale fatto da Alaphilippe, una notevole gamba e generosità per il fuoriclasse transalpino. Curioso anche l’omonimia di Davide Ballerini con il primo ciclista italiano a vincere la Omloop Het Nieuwsblad, cioè Franco Ballerini vittorioso nel 1995. Alle spalle di Ballerini si piazzavano Jake Stewart della Groupama-FDJ, Sep Vanmarcke (Israel Start-Up Nation) e Heinrich Haussler (Bahrain).

Luigi Giglio

La vittoria di Ballerini inaugura la stagione della classiche del nord (Getty Images)

La vittoria di Ballerini inaugura la stagione della classiche del nord (Getty Images)

FAUN ARDECHE CLASSIC, VINCE GAUDU

febbraio 27, 2021 by Redazione  
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David Gaudu si afferma nella classica francese davanti a Clement Champoussin e Hugh Carthy

La Classic Sud-Ardèche o meglio nota come Faun Ardèche Classic è uno dei primi appuntamenti di rilievo del calendario francese in linea: non a caso il palmares dei vincitori delle ultime tre edizioni recita nomi importanti, quali in ordine cronologico dal 2018 Romain Bardet, Lilian Calejane e Rémi Cavagna. Quest’anno è stato il turno di David Gaudu (Groupama FDJ), altro prospetto molto interessante nel panorama ciclistico transalpino.
Corsa dura e accesa fin dalle fasi iniziali, quando un drappello composto da Orluis Aular (Caja Rural-Seguros RGA), Rui Oliveira (UAE Team Emirates), Valentin Ferron (Total Direct Energie) e Stuart Balfour (Swiss Racing Academy) prende il largo toccando un vantaggio massimo di 4 primi sul plotone inseguitore, controllato da Cofidis e Groupama-FDJ. Nessuna chance però per la testa della corsa di arrivare fin sul traguardo: ai -25 Km l’inseguimento si completa, lasciando campo libero ai capitani di giornata di giocarsi le proprie carte.
La prima côte spezza il gruppo: sul Mur du Cornas è il belga Laurens Huys (Bingoal – Wallonie Bruxelles) a rompere le acque tirandosi dietro un gruppetto di 9 unità, ma è sulla seconda côte, Saint-Romain-de-Lerps, che Hugh Carthy (EF Education First) sferza l’attacco decisivo di quest’oggi togliendosi tutti di ruota. Soltanto Gaudu e Clément Champoussin (AG2R Citroën Team) riescono a resistergli rientrando sulla testa dopo lo scollinamento, sfruttando poi la fatica accumulata dal britannico per allungare sulla terza e ultima côte, Val d’Enfer.
Volata tutta francese per la vittoria finale sul traguardo di Guilherand-Granges, aggiudicatasi dal pupillo di casa FDJ sempre più leader di questa squadra. Primo degli sconfitti il combattivo Champoussin, mentre Hugh Carthy, il più attivo in testa al gruppo quest’oggi, completa il podio transitando sulla bandiera a scacchi attardato di una decina di secondi dalla coppia transalpina.

Lorenzo Alessandri
TW @LorenzoAle8

La vittoria di Gaudu nella Faun Ardèche Classic (Getty Images)

La vittoria di Gaudu nella Faun Ardèche Classic (Getty Images)

EWAN CALA L’ASSO AD ABU DHABI, POGACAR E’ IL RE DEGLI EMIRATI

febbraio 27, 2021 by Redazione  
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L’ultima tappa dell’UAE Tour premia Caleb Ewan (Lotto-Soudal). Lo sprinter australiano, piuttosto in ombra nei precedenti sprint, ha battuto nettamente nella volata finale l’irlandese Sam Bennett (Deceunick-Quick Step), vincitore della 5a e della 6a frazione, e il tedesco Phil Bauhaus (Bahrain-Victorius). La classifica generale va a Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) che ha preceduto di 35” Adam Yates (Ineos Grenadiers) e di oltre 1′ il portoghese Joao Almeida (Deceunick-Quick Step).

La 7a ed ultima frazione della corsa Emiratina, con partenza a Yas Marina e arrivo all’Abu Dhabi Breakwater, rappresentava una passerella finale destinata a sorridere nuovamente alle ruote veloci. I corridori erano infatti attesi da 147 km interamente piatti che non lasciavano prevedere nessuna sorpresa.
La corsa è stata movimentata dall’azione di tre corridori: l francese Alexys Brunel (Groupama-FDJ) e il duo italiano dell’Astana-PremierTech formato da Samuele Battistella e Mattia Sobrero. Il terzetto ha velocemente guadagnato un margine di oltre 3′, dopodichè il gruppo ha iniziato a controllare l’azione dei fuggitivi in particolare grazie al lavoro profuso dagli uomini della Jumbo-Visma.

Il vantaggio dei battistrada è così iniziato a scemare fino a crollare definitivamente intorno al km 60 quando la comparsa del vento laterale e l’azione degli uomini della Deceunick-Quick Step hanno provocato la frattura del gruppo in diversi ventagli. In testa alla corsa è rimasto un drappello di una ventina di corridori che comprendeva anche il leader della generale Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) e Sam Bennett, vincitore delle ultime due tappe. Il distacco rispetto agli immediati inseguitori, a differenza di quanto accaduto nella prima tappa, non ha superato i 30” e così i ritardarati sono riusciti a ricucire il gap approfittando anche del cambio di direzione della corsa. Il gruppo si è ricompattato e la corsa è proseguita senza ulteriori colpi di scena, fatta eccezione per una brutta caduta avvenuta a 40 km dall’arrivo nelle prime posizioni del gruppo e che ha coinvolto tra gli altri il secondo della classifica generale, Adam Yates (Ineos Grenadiers). Il britannico, nonostane l’impatto abbastanza violento, è subito risalito in bici rientrando in gruppo nel giro di pochi chilometri.

A questo punto era chiaro che la corsa sarebbe terminata in volata. IL ritmo è decisamente calato fino ai chilometri finali, quando le squadre dei velocisti hanno decisamente preso la testa del gruppo. Come al solito, Michael Morkov (Deceunick-Quick Step) ha lanciato nel migliore dei modi il suo capitano Sam Bennett che ha provato a cogliere il tris con il solito sprint di potenza. Alla ruota dell’Irlandese si era però già posizionato Caleb Ewan (Lotto-Soudal). L’australiano è uscito sul lato destro della strada ed è finalmente riuscito ad ottenere il primo successo stagionale, battendo nettamente Sam Bennett e Phil Bauhaus (Bahrain-Victorius). Alle loro spalle Michael Morkov, Cees Bol (Team DSM) e il redivivo Andrè Greipel (Israel Start-Up Nation).

Nessuna variazione nella classifica generale. Tadej Pogacar conquista così l’UAE Tour con un vantaggio di 35” su Adam Yates, vincitore della passata edizione. Sul gradino più basso del podio sale invece Joao Almeida (Deceunick-Quick Step) a 1′02 da Pogacar. Seguono l’australiano Ben Harper (Team Jumbo-Visma) quarto a 1′44”, lo statunitense Neilson Powless (EF Education-Nippo) a 1′46”, il giovane danese Mathias Skjelmose Jensen (Trek-Segafredo) a 2′37” e Damiano Caruso (Bahrain-Victorius) a 2′39”. Chiudono la top ten Mattia Cattaneo (Deceunick-Quick Step) a 3′53”, Ruben Fernandez (Cofidis) a 4′13” e Fausto Masnada (Deceunick-Quick Step) a 6′30”.

Pierpaolo Gnisci

Pogacar è il re degli Emiri (fonte: Getty Images)

Pogacar è il re degli Emiri (fonte: Getty Images)

27-02-2021

febbraio 27, 2021 by Redazione  
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UAE TOUR

L’australiano Caleb Ewan (Lotto Soudal) si è imposto nella settima ed ultima tappa, Yas Mall – Abu Dhabi Breakwater, percorrendo 147 Km in 3h18′29″, alla media di 44.437 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’irlandese Sam Bennett (Deceuninck – Quick Step) e il tedesco Phil Bauhaus (Bahrain – Victorious). Miglior italiano Andrea Vendrame (AG2R Citroën Team). Lo sloveno Tadej Pogačar (UAE-Team Emirates) si impone in classifica con 35″ sul britannico Adam Yates (INEOS Grenadiers) e 1′02″ sul portoghese João Pedro Gonçalves Almeida (Deceuninck – Quick Step). Miglior italiano Damiano Caruso (Bahrain – Victorious), 7° a 2′39

OMLOOP HET NIEUWSBLAD

L’italiano Davide Ballerini (Deceuninck – Quick Step) si è imposto nella classica belga, Gand – Ninove, percorrendo 200.5 Km in 4h43′03″, alla media di 42.501 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Jake Stewart (Groupama – FDJ) e il belga Sep Vanmarcke (Israel Start-Up Nation)

OMLOOP HET NIEUWSBLAD DONNE

L’olandese Anna van der Breggen (SD Worx) si è imposta nella classica belga, Gand – Ninove, percorrendo 124.4 Km in 3h21′00″, alla media di 37.134 Km/h. Ha preceduto di 23″ la danese Emma Cecilie Norsgaard Jørgensen (Movistar Team) e l’olandese Amy Pieters (SD Worx). Migliore italiana Marta Bastianelli (Alé BTC Ljubljana), 6° a 23″

FAUN-ARDÈCHE CLASSIC

Il francese David Gaudu (Groupama – FDJ) si è imposto nella corsa francese, circuito di Guilherand-Granges, percorrendo 171.3 Km in 4h32′37″, alla media di 46.297 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Clément Champoussin (AG2R Citroën Team) e di 11″ il britannico Hugh Carthy (EF Education – Nippo). Miglior italiano Lorenzo Rota (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux), 20° a 1′16″

BENNETT, VOLATA SENZA STORIA A PALM JUMEIRAH. POGACAR RESTA IN MAGLIA ROSSA

febbraio 26, 2021 by Redazione  
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A Palm Jumeirah una nuova volata di gruppo premia Sam Bennett (Team Deceuninck QUick Step), lanciato alla perfezione dal compagno Michael Morkov. L’irlandese, alla seconda vittoria all’UAE Tour 2021, batte nettamente un redivivo Elia Viviani (Team Cofidis) e Pascal Ackermann (Team Bora Hansgrohe). Domani passerella conclusiva ad Abu Dhabi con Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) ad un passo dalla vittoria finale.

Con una situazione in classifica generale ormai cristallizzata, la penultima tappa dell’UAE Tour 2021 vede sulla carta una battaglia tra i velocisti in quella che potrebbe essere un’altra ghiotta opportunità per le ruote veloci dopo la vittoria di Sam Bennett (Team Deceuninck Quick Step) di mercoledì. I ciclisti dovranno percorrere 165 km da Deira Islands a Palm Jumeirah. La parte centrale, grosso modo dal km 65 al km 130, si correrà in aperto deserto e vedremo se il vento sarà tale da creare ventagli. Dopo la partenza da Deira Islands si formava subito la fuga di giornata grazie all’azione di sei ciclisti: Tony Gallopin (Team AG2R), Inigo Elosegui (Team Movistar), Alexey Lutsenko e Luis Leon Sanchez (Team Astana), Attila Valter e Matthieu Ladagnous (Team Groupama FDJ). Dopo 30 km il vantaggio della fuga era di 3 minuti e 30 secondi. Il gruppo della maglia rossa manteneva un’andatura regolare con le squadre dei velocisti nelle prime posizioni. Gallopin si aggiudicava il primo traguardo intermedio di Spring Village posto al km 66. Erano Deceuninck Quick Step e Lotto Soudal le due squadre principali che si alternavano in testa al gruppo per contenere il vantaggio della fuga. A 70 km dall’arrivo il vantaggio della fuga scendeva a 1 minuto e 30 secondi. Gallopin si aggiudicava anche il secondo traguardo volante di Al Quadra Cycle Track posto al km 103. Il gruppo riprendeva i fuggitivi a 25 km dall’arrivo. Dmitriy Gruzdev (Team Astana) provava l’attacco isolato a circa 20 km dall’arrivo ma il gruppo non dava troppo spazio al ciclista kazako. Una caduta a circa 15 km dall’arrivo vedeva coinvolti un paio di ciclisti tra cui Matteo Moschetti (Team Trek Segafredo) che era costretto al ritiro. Il gruppo si preparava ad una nuova volata a Palm Jumeirah. Michael Morkov (Team Deceuninck Quick Step) lavorava alla perfezione per Sam Bennett e lo lanciava in un’altra volata irresistibile. L’irlandese vinceva con autorità battendo Elia Viviani (Team Cofidis) e Pascal Ackermann (Team Bora Hansgrohe). Chiudevano la top five David Dekker (Team Jumbo Visma) e Fernando Gaviria (UAE Team Emirates), rispettivamente quarto e quinto. Nella top ten si segnalava anche il sesto posto di Giacomo Nizzolo (Team Qhubeka ASSOS). Bennett, alla seconda vittoria all’UAE Tour 2021, dimostra di essere in questo momento il velocista più forte in circolazione, per l’autorità e la potenza con cui vince. Se poi hai un apripista come Morkov, il compito per l’irlandese è ancora più facile. Alla vigilia della tappa finale di Abu Dhabi Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) ha ormai ipotecato la vittoria dell’UAE Tour 2021, visto che ha un vantaggio di 45 secondi su Adam Yates (Team INEOS Grenadiers) e di 1 minuto e 12 secondi su Joao Almeida (Team Deceuninck Quick Step). Sarà la passerella finale da Yas Marina ad Abu Dhabi Breakwater – per un totale di 147 km – con i velocisti a contendersi la vittoria allo sprint.

Giuseppe Scarfone

La vittoria di Sam Bennett a Palm Jumeirah (foto: Bettini Photo)

La vittoria di Sam Bennett a Palm Jumeirah (foto: Bettini Photo)

26-02-2021

febbraio 26, 2021 by Redazione  
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UAE TOUR

L’irlandese Sam Bennett (Deceuninck – Quick Step) si è imposto nella sesta tappa, Deira Island (Dubai) – Palm Jumeirah, percorrendo 165 Km in 3h32′23″, alla media di 46.614 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Elia Viviani (Cofidis, Solutions Crédits) e il tedesco Pascal Ackertmann (Bora – Hansgrohe). Lo sloveno Tadej Pogačar (UAE-Team Emirates) è ancora leader della classifica con 35″ sul britannico Adam Yates (INEOS Grenadiers) e 1′02″ sul portoghese João Pedro Gonçalves Almeida (Deceuninck – Quick Step). Miglior italiano Damiano Caruso (Bahrain – Victorious), 7° a 2′39″

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