MATTHEWS, VITTORIA DA FAVORITO A PLOUAY
Michael Matthews (Sunweb) vince il GP di Plouay rispettando i pronostici della vigilia grazie ad una bella azione all’ultimo chilometro. L’australiano sfrutta il lavoro del compagno di squadra Nils EEkhoff, che lo conduce ad una vittoria abbastanza agevole su Luka Mezgec (Mitchelton Scott) e Florian Sénéchal (Deceuninck Quick Step). Buon quinto posto per l’italiano Alessandro Fedeli (Team Nippo Delko One Provence).
Il Bretagne Classic – Ouest-France, per i più nostalgici GP di Plouay, si disputa a cavallo tra le due prove principali dei Campionati Europei di ciclismo, ovvero la cronometro di ieri e quella in linea di domani. Ai nastri di partenza non si aggregavano Team INEOS e Team Jumbo Visma, impegnate probabilmente a trovare le migliori soluzioni per l’imminente Tour de France. Purtroppo per loro c’è una sostanziosa multa in arrivo da parte dell’UCI per le due squadre WT che sono per regolamento obbligate a disputare una gara del circuito. Non partente neanche la Bora Hansgrohe, ma la squadra tedesca era giustificata per la presenza in rosa di un suo ciclista trovato positivo al Covid e pertanto, nel rispetto del protocollo, ha dovuto rinunciare alla corsa francese. Una corsa che quest’anno ha cambiato alcuni tratti del tracciato ed in particolare nel finale non si farà la Côte de Ty-Marrec, breve ma insidiosa ascesa con pendenze in doppia cifra, con massimo sollievo da parte dei velocisti che potranno provare a dire la loro su un tracciato comunque non banale, costellato di moltissimi saliscendi e che nel finale propone una tornata del circuito dell’europeo di domani. La fuga di giornata, dopo un inizio tra vento e pioggia, si concretizzava grazie all’azione di Joey Rosskopf (CCC), Floris De Tier (Alpecin-Fenix), William Clarke (Trek Segafredo), Alexander Cataford (Israel StartUp Nation), Rémi Cavagna (Deceuninck Quick Step), Julien Morice e Maxime Cam (B&B Hotels Vital Concept).A circa 75 km dal termine, con il gruppo che incombeva,Cavagna decideva di allungare e lasciarsi alle spalle la compagnia dei fuggitivi. Il gruppo iniziava a spezzettarsi, complice le strade strette e i saliscendi che obbligavano a rilanciare continuamente l’andatura. Cavagna veniva ripreso a circa 45 km dall’arrivo, tra continui scatti e contro scatti da parte dei ciclisti più avanzati. A 42 km dall’arrivo si formava un terzetto di nuovi contrattaccanti, composto da Harm Vanhoucke (Lotto Soudal), Albert Torres (Movistar) e Robert Stannard (Mitchelton Scott). Erano Deceunick-Quick Step ed EF Education First a condurre l’inseguimento dei tre in testa, il cui vantaggio si attestava sui 50 secondi a 34 km dall’arrivo. Il terzetto veniva ripreso a 23 km dal traguardo e immediatamente ripartivano Olivier Le Gac (Groupama-FDJ) e Sergio Henao (UAE-Team Emirates), ai quali il gruppo non concedeva troppo spazio. Scott Thwaites (Alpecin-Fenix) era l’artefice di un nuovo attacco a circa 13 km dall’arrivo. Al britannico si univano in sei, tra cui spiccava il nome di Iván García Cortina (Bahrain McLaren), uno dei grandi nomi pronosticati per la vittoria finale. Il gruppo rispondeva subito e annullava l’azione dei sette. Victor Lafay (Cofidis) rilanciava l’azione a 7 km dal termine e nel giro due chilometri, grazie alle numerose curve e alle strade strette, riusciva ad accumulare 20 secondi di vantaggio sul gruppo inseguitore, ridotto ormai a una trentina di unità. Nonostante il grande sforzo profuso le speranze del giovane francese terminavano a poco meno di 3 km dall’arrivo, quando veniva riassorbito dal gruppo. A poco più di un chilometro dal traguardo, nel tratto finale di discesa, un allungo di Florian Sénéchal (Deceuninck Quick Step) e Nils Eekhoff (Sunweb) trainava altri cinque ciclisti tra i quali c’era Michael Matthews (Sunweb), che sfruttava così il lavoro del compagno di squadra e vinceva in scioltezza su Luka Mezgec (Mitchelton Scott) e sullo stesso Sénéchal. Chiudevano la top five Aimè De Gendt (Circus Wanty Gobert) e un ottimo Alessandro Fedeli (Nippo Delko One Provence). Matthews conquista così la prima vittoria stagionale dopo il terzo posto ottenuto alla Milano-Sanremo. Domani sempre a Plouay spazio alla prova in linea dei campionati europei, con l’attesa per la squadra italiana diretta dal ct Cassani. Dopo le medaglie d’oro di Matteo Trentin nel 2018 e di Elia Viviani nel 2019, l’Italia spera in una clamorosa tripletta consecutiva, anche se si troverà di fronte una concorrenza davvero agguerrita.
Giuseppe Scarfone

La vittoria di Matthews a Plouay Michael Matthews (Team Sunweb) sprints to win at Bretagne Classic 2020 ahead of Luka Mezgec (Getty Images Sport)
NIZZOLO E I SUOI FRATELLI
Dopo la conclusione della settimana destinata ai campionati nazionali, ecco una rassegna sui più interessanti verdetti sanciti da questa rassegna
La scorsa settimana è ricca di appuntamenti ciclistici nelle varie nazioni europee, dove si sono concentrate le corse che assegnavano i titoli nazionali. Come vi abbiamo già annunciato negli scorsi giorni in Italia Giacomo Nizzolo (NTT Pro Cycling) si è laureato campione italiano in linea su strada per la seconda volta in carriera, inviando ottimi segnali al proprio team, che l’ha convocato per l’ìmminente Tour de France. In Spagna al quarantenne Alejandro Valverde (Movistar) è succeduto un altro “vecchietto” e così, a 36 anni, Luis León Sánchez (Astana) ha vinto per la prima volta in carriera il titolo di campione spagnolo: è stato un dominio quello del Team Astana, completato anche dal secondo posto di Gorka Izagirre, che il campionato l’aveva vinto nel 2018.
Nei Paesi Bassi si è potuto assistere ad vero e proprio capovaloro di Mathieu van der Poel (Alpecin-Fenix). Dopo una fuga solitaria di 44 chilometri, il campioncino olandese è andato a tagliare il traguardo in solitaria, mentre da dietro hanno cercato invano di riprenderlo: per Van der Poel si tratta del secondo titolo nazionale in carriera.
In Francia Arnaud Démare (FDJ-Groupam) ha battuto Bryan Coquard (B&B Hotels-Vital Concept) e Julian Alaphilippe (Deceuninck-Quick Step) in volata,conquistando il terzo titolo dopo quelli del 2014 e del 2017.
Sorpresa in Germania dove Pascal Ackermann (Bora Hansgrohe) ha ceduto allo sprint e la vittoria è andata a Marcel Meisen (Alpecin-Fenix). In Repubblica Slovacca Jurai Sagan (Bora Hangrohe), fratello minore di Peter, diventa campione nazionale per la quarta volta, mentre in Repubblica Ceca e in Lussemburgo la Deceuninck-Quick Step è stata beffata da Adam Ťoupalík (Elkov-Kasper), vincente su Zdeněk Štybar, e da Kevin Geniets (Groupama-FDJ), vincente su Bob Jungels. La formazione belga si è rifatta in Danimarca con la vittoria in uno sprint di gruppo di Kasper Asgreen.
In Finlandia titolo per Antti-Jussi Juntunen della Tartu2024, mentre Valentin Götzinger della WSA KTM Graz ha trionfato in Austria. La UAE-Team Emirates si impone in Norvegia, non con Alexander Kristoff ma con Sven Erik Bystrøm, e anche anche in Portogallo, dove qualche qualche giorno si era imposto Rui Costa. In Polonia il CCC Development Team si è imposto con Stanisław Aniołkowski mentre in giugno, con forte anticipo sugli altri campionati nazionali, si era disputato quello sloveno, conquistato da uno dei corridori più attesi al via del prossimo Tour de France, Primož Roglič (Jumbo-Visma).
Luigi Giglio

La vittoria di Van der Poel nel campionato nazionale olandese (foto Bettini)
24-08-2020
agosto 24, 2020 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
CAMPIONATI EUROPEI – CRONOMETRO UOMINI ELITE (Francia)
L’elvetico Stefan Küng Switzerland (Groupama – FDJ) si è imposto nella prova a cronometro, circuito di Plouay, percorrendo 25.6 Km in 30′18″ alla media di 50.69 Km/h. Ha preceduto di 17″ il francese Rémi Cavagna (Deceuninck – Quick Step) e di 21″ il belga Victor Campenaerts (NTT Pro Cycling). Due italiani in gara: Edoardo Affini (Mitchelton-Scott) 5° a 1′15″, Alexander Konychev (Mitchelton-Scott) 17° a 3′07″.
CAMPIONATI EUROPEI – CRONOMETRO UOMINI U23 (Francia)
Il norvegese Andreas Leknessund (Uno-X Pro Cycling Team) si è imposto nella prova a cronometro, circuito di Plouay, percorrendo 25.6 Km in 30′58″ alla media di 49.60 Km/h. Ha preceduto di 23″ l’elvetico Stefan Bissegger (EF Pro Cycling) e di 28″ il belga Ilan Van Wilder (Team Sunweb). Due italiani in gara: Jonathan Milan (Cycling Team Friuli ASD) 5° a 56″, Andrea Piccolo (Team Colpack Ballan) 18° a 2′08″
CAMPIONATI EUROPEI – CRONOMETRO DONNE ELITE (Francia)
L’olandese Anna van der Breggen (Boels – Dolmans Cycling Team) si è imposta nella prova a cronometro, circuito di Plouay, percorrendo 25.6 Km in 34′03″ alla media di 45.11 Km/h. Ha preceduto di 31″ la connazionale Ellen van Dijk (Trek-Segafredo Women) e di 59″ l’elvetica Marlen Reusser (Équipe Paule Ka). Unica italiana in gara Vittoria Bussi (Open Cycling Team), 5° a 1′33″.
CAMPIONATI EUROPEI – CRONOMETRO DONNE U23 (Francia)
La tedesca Hannah Ludwig (Canyon SRAM Racing) si è imposta nella prova a cronometro, circuito di Plouay, percorrendo 25.6 Km in 35′53″ alla media di 42.81 Km/h. Ha preceduto di 24″ la tedesca Franziska Koch (Team Sunweb) e di 1′18″ la polacca Marta Jaskulska (CCC – Liv). Unica italiana in gara Elena Pirrone (Valcar – Travel & Service), 4° a 1′21″
CAMPIONATI EUROPEI – CRONOMETRO UOMINI JUNIOR (Francia)
Il ceco Mathias Vacek (Team Giorgi ASD) si è imposto nella prova a cronometro, circuito di Plouay, percorrendo 25.6 Km in 32′39″ alla media di 47.04 Km/h. Ha preceduto di 3″ il tedesco Marco Brenner (Team Auto Eder Bayern) e di 17″ l’italiano Lorenzo Milesi (Ciclistica Trevigliese). In gara anche l’italiano Gianmarco Garofoli (Team LVF), 19° a 2′07″
CAMPIONATI EUROPEI – CRONOMETRO DONNE JUNIOR (Francia)
L’olandese Elise Uijen (Boels – Dolmans Cycling Team) si è imposta nella prova a cronometro, circuito di Plouay, percorrendo 25.6 Km in 37′24″ alla media di 41.07 Km/h. Ha preceduto di 1′01″ la francese Maeva Squiban (Charente-Maritime Women Cycling) e di 1′28″ l’italiana Carlotta Cipressi (AWC Re Artù General System). In gara anche l’italiana Matilde Bertolini (Valcar-Travel & Service), 11° a 2′30″
CON GANNA E NIZZOLO IL TRICOLORE SVENTOLA IN PIEMONTE E IN LOMBARDIA
Dopo la bella affermazione di Filippo Ganna nella prova a cronometro l’altroieri, oggi nella prova su strada, dopo quasi 260 km combattutissimi, è un gruppo ridotto ad una decina di unità a giocarsi la vittoria finale. È Giacomo Nizzolo (NTT pro Cycling) a battere in una volata ristretta Davide Ballerini (Deceuninck – Quick Step) e Sonny Colbrelli (Bahrain McLaren). Il lombardo ottiene così il secondo titolo di campione italiano dopo quello vinto nel 2016.
Il Veneto è la location dei Campionati italiani su Strada 2020. Per quanto riguarda le gare più attese, ovvero Prova a Cronometro e Prova su strada Uomini Elite, venerdì 21 Agosto si è svolta la prima prova ed oggi, domenica 23 Agosto la seconda. Sui quasi 39 km da Bassano del Grappa a Cittadella che hanno caratterizzato la gara contro il tempo era Filippo Ganna (INEOS) a confermarsi Campione italiano della specialità, bissando il successo del 2019. Il ciclista di Verbania terminava la prova in 45 minuti netti, dimostrando una netta superiorità rispetto ai suoi avversari. Alessandro De Marchi (CCC) giungeva secondo a 50 secondi dopo aver insidiato Ganna nella parte iniziale della corsa e precisamente fino al primo intermedio, considerato che era presente la salita della Rosina, più adatta alle doti da passista di De Marchi. Ganna progressivamente aumentava il vantaggio nella seconda parte del tracciato, molto più adatto alle sue caratteristiche. Ancora più dietro Edoardo Affini (Mitchelton Scott), giunto terzo a 1 minuto e 31 secondi da Ganna. Chiudevano la top five l’enfant du pays Manuele Boaro (Astana) e Matteo Sobrero (NTT Pro Cycling Team).
La già citata salita della Rosina caratterizza anche la corsa in linea, visto che dovrà essere percorsa ben 12 volte al’interno di un circuito da percorrere 11 volte. L’ultima scalata sarà anticipata anche dall’insidiosa salita della Tisa, 350 metri in pavè al 15%. La notizia del giorno è che, a causa della positività al coronavirus di Leonardo Basso (INEOS), i quattro atleti della squadra britannica non prenderanno il via da Bassano del Grappa. Spiccava quindi l’assenza di Gianni Moscon, che poteva essere a buon diritto citato tra i più attesi per la vittoria finale. Dopo la partenza da Bassano del Grappa l’andatura del gruppo rimaneva abbastanza regolare e solo dopo il decimo chilometro iniziavano gli scatti. La fuga buona si formava dopo una ventina di chilometri grazie all’azione di sei ciclisti: Luca Pacioni (Androni-Sidermec), Raffaele Radice (Sangemini Trevigiani), Filippo Tagliani (Zalf Euromobil), Federico Burchio (Work Service) Giovanni Lonardi e Filippo Zaccanti (Bardiani CSF). Ai sei attaccanti si univa al km 69 un consistente gruppo composto da ben 21 atleti, tra i quali spiccavano i nomi di Marco Marcato (UAE Team Emirates), Gianluca Brambilla e Giulio Ciccone (Trek Segafredo), Fausto Masnada (Deceuninck-Quick Step), Francesco Manuel Bongiorno (Vini Zabù KTM) ed Eros Capecchi (Bahrain McLaren). A 90 km dall’arrivo, dopo continui rimescolamenti nel maxi gruppo di testa, restavano davanti sei uomini, ovvero Masnada, Marcato, Alessandro Tonelli (Bardiani CSF), Andrea Pasqualon (Wanty Gobert), Jacopo Mosca (Trek-Segafredo) e Ciccone. Il gruppo inseguitore, dopo un ritardo massimo che aveva oltrepassato i 3 minuti, era adesso segnalato a 1 minuto e 20 secondi dalla testa della corsa. A 70 km dal termine Ciccone e Masnada, dopo aver aumentato il ritmo in testa, avevano 40 secondi sugli immediati inseguitori e 1 minuto e 20 secondi sul gruppo, tirato da UAE-Team Emirates e Bahrain McLaren. Sulla penultima ascesa della Rosina iniziavano gli attacchi da parte del gruppo inseguitore, con Trek-Segafredo e Deceuninck-Quick Step molto attive. La fuga veniva ripresa ed il gruppo affrontava il muro della Tisa forte di una quarantina di unità. Dopo lo scollinamento restavano davanti in sette: Davide Ballerini e Andrea Bagioli (Deceuninck – Quick Step), Marco Canola (Rusvelo), Vincenzo Nibali (Trek-Segafredo), Daniel Oss (Bora-Hansgrohe), Sonny Colbrelli (Bahrain McLaren) e Giacomo Nizzolo (NTT Pro Cycling). Sull’ultima ascesa della Rosina rientravano sul gruppetto di testa Andrea Vendrame (AG2R), Alessandro De Marchi (CCC) e Diego Ulissi (UAE-Team Emirates). A 21 km dall’arrivo rientravano anche Giacomo Garavaglia (Kometa Xstra), Oss, Samuele Battistella (NTT Pro Cycling) e Kristian Sbaragli (Alpecin-Fenix). Erano quindi in 13 a giocarsi la vittoria finale dopo gli ultimi 23 km di pianura. In una volata a ranghi ristretti aveva la meglio Nizzolo su Ballerini e Colbrelli, quest’ultimo partito forse un po’ troppo in anticipo. Chiudevano la top five Vendrame e Sbaragli. Nizzolo bissa così il successo del 2016 ed ora potrà sfoggiare la maglia tricolore per un anno.
Giuseppe Scarfone

La vittoria di Giacomo Nizzolo nel campionato italiano 2020 (foto Bettini)
23-08-2020
agosto 23, 2020 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
CAMPIONATO NAZIONALE ITALIANO – STRADA ELITE
Giacomo Nizzolo (NTT Pro Cycling) si è imposto nella gara su strada, Bassano del Grappa – Cittadella, percorrendo 253.8 Km in 5h48′37″ alla media di 43.68 Km/h. Ha preceduto allo sprint Davide Ballerini (Deceuninck – Quick Step) e Sonny Colbrelli (Bahrain – McLaren)
CAMPIONATI NAZIONALI STRANIERI (in aggiornamento)
Albania: Ylber Sefa (Tarteletto – Isorex)
Australia: Cameron Meyer (Mitchelton-Scott) (disputato a gennaio)
Austria: Valentin Götzinger (WSA KTM Graz)
Bielorussia: Yauhen Sobal (Minsk Cycling Club) (disputato a luglio)
Bulgaria: Teodor Rusev (Nessebar-Shokblaze)
Colombia: Sergio Higuita (EF Pro Cycling) (disputato a febbraio)
Croazia: Josip Rumac (Androni Giocattoli – Sidermec) (disputato a luglio)
Danimarca: Kasper Asgreen (Deceuninck – Quick Step)
Estonia: Norman Vahtra (Israel Start-Up Nation)
Finlandia: Juntunen Antti-Jussi (Tartu 2024 – Balticchaincycling.com)
Francia: Arnaud Démare (Groupama – FDJ)
Germania: Marcel Meisen (Alpecin-Fenix)
Lituania: Gediminas Bagdonas (Klaipėda)
Lussemburgo: Kevin Geniets (Groupama – FDJ)
Namibia: Dan Craven (The Avengers) (disputato a febbraio)
Norvegia: Sven Erik Bystrøm (UAE-Team Emirates)
Nuova Zelanda: Shane Archbold (Deceuninck – Quick Step) (disputato a febbraio)
Paesi Bassi: Mathieu Van der Poel (Alpecin-Fenix)
Polonia: Stanisław Aniołkowski (CCC Development Team)
Portogallo: Rui Alberto Faria da Costa (UAE-Team Emirates)
Repubblica Ceca: Adam Ťoupalík (Elkov – Kasper)
Repubblica Slovacca: Juraj Sagan (Bora – Hansgrohe)
Romania: Daniel Crista (CSA Steaua Bucuresti)
Russia: Sergey Shilov (Aviludo-Louletano)
Slovenia: Primož Roglič (Team Jumbo-Visma) (disputato a giugno)
Spagna: Luis León Sánchez (Astana Pro Team)
Sudafrica: Ryan Gibbons (NTT Pro Cycling) (disputato a febbraio)
Thailandia: Sakchai Phodingam
Ucraina: Mykhaylo Kononenko (Shenzhen Xidesheng)
DÉMARE PIGLIATUTTO: IL TOUR DE WALLONIE PARLA FRANCESE
La quarta ed ultima tappa va al francese Arnaud Démare (Groupama – FDJ) che precede allo sprint i belgi Philippe Gilbert (Lotto – Soudal) e Greg Van Avermaet (CCC). Démare si aggiudica così la classifica finale della breve corsa vallone.
Era la tappa più attesa quella che con i suoi 199 chilometri avrebbe condotto il gruppo da Blegny a Erezée, su un percorso altamente tecnico, ricco delle tipiche côtes che i corridori affrontano anche alla Liegi – Bastogne – Liegi; in particolare la più interessante era la Côte de Beffe da superare a nove chilometri da un traguardo che a sua volta era posto in vetta ad una salita di mille metri. Un percorso perfetto per corridori esplosivi che si esaltano nelle classiche delle Ardenne. La corsa ha preso il via da Blegny e gli attacchi sono iniziati appena dopo il via, ma la fuga principale di giornata si è fatta attendere parecchio. A fatica si sono sganciati in sette, tra i quali il ceco Zdeněk Štybar (Deceuninck – Quick Step). Probabilmente per la presenza di questo corridore il gruppo, tirato da Groupama e Lotto, non ha concesso troppo vantaggio ai fuggitivi. Tattica ineccepibile, visto che ai piedi della famigerata Côte de Beffe il gruppo è tornato compatto. Sulla difficile erta, seppur breve, è Jhonatan Narváez (Ineos) ad attaccare: il sudamericano classe ’97 riesce a fare il vuoto e a guadagnare nel tratto seguente un vantaggio massimo di quindici secondi, un buon bottino per sperare nella vittoria e, per di più, su un gruppo inseguitore che all’inizio fatica a organizzarsi. Il disaccordo, intanto, permette a Démare di rientrare dopo aver perso contatto sulla salita, e di conseguenza, la sua squadra si rimette subito in testa a fare il ritmo, con l’aiuto dell’Ag2r che ha fatto tirare Oliver Naesen per dare possibilità al duo Venturini – Vendrame di giocarsela all’ultimo chilometro. Per Narváez le speranze si affievoliscono e così il plotone ridotto a una trentina di corridori si presenta compatto all’ultimo chilometro. Philippe Gilbert (Lotto – Soudal) tenta la stoccata ai meno 300 metri e l’unico che riesce a stare nella scia del vallone è proprio Démare, che ha ancora forza nelle gambe per un sorpasso che si concretizza negli ultimi cinquanta metri. Festeggia Démare, che precede Gilbert e Greg Van Avermaet (CCC), mentre Andrea Vendrame (Ag2r) chiude all’ottavo posto. La festa di Démare è doppia perché il velocista francese riesce a conquistare nettamente anche il successo nella classifica generale, conservando la leadership nella tappa, per lui, meno adatta. Il podio finale vede quindi Démare al primo posto, davanti a Van Avermaet e Amaury Capiot (Sport Vlaanderen).
Paolo Terzi

La decisiva vittoria di Démare nella frazione conclusiva del Tour de Wallonie (Getty Images Sport)
21-08-2020
agosto 22, 2020 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
CAMPIONATO NAZIONALE ITALIANO – CRONOMETRO ELITE
Filippo Ganna (Team INEOS) si è imposto nella gara a cronometro, Bassano del Grappa – Cittadella, percorrendo 38.8 Km in 45′00″ alla media di 51.73 Km/h. Ha preceduto di 50″ Alessandro De Marchi (CCC Team) e di 1′31″ Edoardo Affini (Mitchelton-Scott)
CAMPIONATO NAZIONALE ITALIANO – CRONOMETRO DONNE
Elisa Longo Borghini (Trek-Segafredo Women) si è imposto nella gara a cronometro, Bassano del Grappa – Cittadella, percorrendo 35.2 Km in 44′59″ alla media di 46.95 Km/h. Ha preceduto di 9″ Vittoria Bussi e di 39″ Vittoria Guazzini (Valcar – Travel & Service)
TOUR DU LIMOUSIN – NOUVELLE AQUITAINE
L’italiano Alessandro Fedeli (NIPPO DELKO One Provence) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Lac de Saint-Pardoux – Limoges , percorrendo 167 Km in 4h02′00″ alla media di 41.4 Km/h. Ha preceduto allo sprint il portoghese Rui Alberto Faria da Costa (UAE-Team Emirates) e di 5″ l’elvetico Joel Suter (Bingoal – Wallonie Bruxelles). L’italiano Luca Wackermann (Vini Zabù – KTM) si impone in classifica con 2″ sul britannico Jake Stewart (Équipe continentale Groupama-FDJ) e 4″ su Faria da Costa.
20-08-2020
agosto 22, 2020 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TOUR DU LIMOUSIN – NOUVELLE AQUITAINE
Il belga Jasper Philipsen (UAE-Team Emirates) si è imposto nella terza tappa, Ussac – Chamberet, percorrendo 177.9 Km in 4h36′21″ alla media di 38.62 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Jake Stewart (Équipe continentale Groupama-FDJ) e il connazionale Benjamin Declercq (Team Arkéa Samsic). Miglior italiano Luca Wackermann (Vini Zabù – KTM), 11°. Wackermann è tornato leader della classifica con 5″ su Stewart e 7″ sul francese Kévin Ledanois (Team Arkéa Samsic)
19-08-2020
agosto 19, 2020 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
VOO – TOUR DE WALLONIE (Belgio)
Il francese Arnaud Démare (Groupama – FDJ) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Blegny – Erezée, percorrendo 199.7 Km in 4h51′33″ alla media di 41.04 Km/h. Ha preceduto allo sprint i belgi Philippe Gilbert (Lotto Soudal) e Greg Van Avermaet (CCC Team). Miglior italiano Andrea Vendrame (AG2R La Mondiale), 8°. Démare si impone in classifica con 20″ su Van Avermaet e 25″ sul belga Amaury Capiot (Sport Vlaanderen – Baloise). Miglior italiano Vendrame, 6° a 27″
TOUR DU LIMOUSIN – NOUVELLE AQUITAINE
Il colombiano Fernando Gaviria Rendón (UAE-Team Emirates) si è imposto nella seconda tappa, Base Départementale de Rouffiac – Grand Étang de Saint-Estèph, percorrendo 173.9 Km in 4h13′18″ alla media di 41.19 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’elvetico Joel Suter (Bingoal – Wallonie Bruxelles) e di 2″ il francese Kévin Ledanois (Team Arkéa Samsic). Miglior italiano Alessandro Fedeli (NIPPO DELKO One Provence), 5° a 2″. Suter è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo dell’italiano Luca Wackermann (Vini Zabù – KTM) e 7″ su Ledanois.
TOUR DE WALLONIE, BENNETT DI NUOVO AL MASSIMO
La terza tappa del Tour de Wallonie 2020 va all’irlandese Sam Bennett (Deceuninck – Quick Step) che riesce a precedere nella volata finale il francese Arnaud Démare (Groupama – FDJ) ed il tedesco John Degenkolb (Lotto Soudal). La maglia di leader della corsa diventa di proprietà di Démare.
Rimasto a secco di successi da Burgos, Sam Bennett (Deceuninck – Quick Step) ha assorbito la delusione derivata dall’insoddisfacente risultato conseguito alla Milano – Sanremo ed è ritornato al successo nella terza frazione del Giro di Vallonia. La tappa, ricca di strappetti, era molto più complicata delle frazioni precedenti: sui 192 chilometri del percorso che conduce da Montzen a Visé, infatti, sono ben pochi i tratti pianeggianti. La corsa comincia col classico canovaccio, una fuga da lontano composta da cinque atleti che viene ben controllata dal gruppo inseguitore. Il ritmo del gruppo risulta essere meno prudente del solito e si avvicina ai fuggitivi ben presto, al punto tale che la situazione torna compatta a quaranta chilometri dal traguardo. Nel finale l’alta velocità e la complessità del percorso selezionano il plotone al comando, con la conseguenza che si staccano corridori del calibro di Nacer Bouhanni (Arkéa Samsic) e, soprattutto, di Caleb Ewan (Lotto Soudal), il leader della corsa. Alcuni attacchi caratterizzano il finale, ma vengono tutti ripresi dal gruppo, tirato principalmente dalla Groupama – FDJ e dalla Lotto Soudal, che dopo la resa di Ewan punta tutto su Philippe Gilbert. A dieci chilometri dal traguardo c’è da affrontare la Côte de Cheratte, breve strappo che presenta pendenze al 13% e si presta come “trampolino” perfetto per un beffare le ruote veloci rimaste. Sulla salitella, il primo a partire è Florian Sénéchal (Deceuninck – Quick Step) che riesce a mettere in fila il gruppo, ma non a fare la differenza. È, invece lo scatto di Jhonatan Narváez (Ineos) a fare selezione: l’ecuadoregno si porta dietro due calibri da novanta come Greg Van Avermaet (CCC) e Zdeněk Štybar (Deceuninck – Quick Step); con loro si trova anche Loïc Vliegen (Circus – Wanty Gobert), il vincitore della scorsa edizione. Il quartetto sembra poter avere molte possibilità di arrivare, ma la Groupama e la Lotto riescono a riportare il gruppo sui fuggitivi. E così è di nuovo volata. Dopo aver ceduto inaspettatamente sul traguardo di ieri Bennett si presenta negli ultimi metri sfoggiando un colpo di pedale invidiabile e vince abbastanza nettamente su Arnaud Démare (Groupama – FDJ) e John Degenkolb (Lotto Soudal), mentre si piazza al quarto posto il vice campione del mondo Matteo Trentin (CCC) e al sesto Andrea Vendrame (Ag2r La Mondiale). Dopo la débâcle di Ewan, tocca a Démare indossare la maglia di leader, vestita con un vantaggio di 16” su Amaury Capiot (Sport Vlaanderen) e James Fouché (Hagens Berman Axeon). Questa la situazione di classifica alla vigilia dell’ultima e più impegnativa frazione – da Blegny da Erezée per quasi 200 Km, con la salita della Côte de Beffe (1600 metri all’8.7%) da superare a poco meno di 9 Km dall’arrivo, a sua volta posto in cima ad un breve strappo – che Trentin affronta da migliore italiano della corsa belga e con soli 17″ da recuperare su Démare
Paolo Terzi

La vittoria di Sam Bennett nella penultima tappa del Giro della Vallonia (Getty Images)