ROPERO INAUGURA IL GIRO D’ITALIA UNDER23

agosto 30, 2020 by Redazione  
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In concomitanza con il più blasonato Tour de France ha preso il via da Urbino, la più importante corsa a tappe per gli Under23. Il successo nella città natale di Raffaello, con conseguente prima maglia di leader, è andato allo spagnolo Alejandro Roperto del Kometa-Xstra Cycling Team.

Nella sua personalissima ricerca della normalità il ciclismo non solo italiano cerca di ripartire comprimendo un calendario che altrimenti rischiava veramente di essere messo in un cassetto e tirato fuori ai primi del 2021. Proprio in questa ottica di tornare alle corse, sabato 29 Agosto per gli appassionati dello sport del pedale non c’è stato che l’imbarazzo della scelta. Per quanto riguarda i professionisti a Nizza è andata in scena la prima tappa del Tour de France, mentre a Pescara si è disputato il Trofeo Matteotti. Per quanto riguarda gli Juniores ha preso il via il Giro del Friuli Venezia Giulia, mentre per la categoria degli Under23 a Urbino ha mosso i primi colpi di pedale il Giro d’Italia riservato alla categoria. Questa corsa a tappa griffata ENEL e organizzata dalla Nuova Ciclistica Placci 2013, prevede 8 tappe e si concluderà il 5 settembre all’Aprica. Al via i sono presentati 176 tra i ciclisti Under 23 più forti a livello nazionale e internazionale, in rappresentanza di 31 team (18 italiani, e 13 stranieri) e provenienti da 11 Paesi.
La prima tappa, disegnataattorno ad Urbino per 150,5 km, prevedeva 1.300 metri di dislivello e circuito ondulato di circa 40 km da ripetere per 4 volte, con la salita dei Gualdi (GPM di 3° categoria, 458 metri slm) quale ultimo GPM a 9 km dall’arrivo.
Il successo di giornata è andato ad Alejandro Ropero Molina, corridore spagnolo del Kometa-Xstra Cycling Team al suo primo successo stagionale. Lo spagnolo ha preceduto Henri Vandenabeele (Lotto Soudal Development Team) e Antonio Tiberi (Colpack Ballan), terzetto che nel finale di gara ha saputo resistere all’inseguimento di Davide Baldaccini (Colpack Ballan), Davide Bais (Cycling Team Friuli), Matteo Carboni (Biesse Arvedi) e Manuele Tarozzi (#inEmiliaRomagna Cycling Team). Il gruppo, giunto dopo 15”, è stato regolato da Luca Colnaghi (Zalf Euromobil Désirée Fior).
L’orografia del tracciato odierno ha scatenato la fantasia dei corridori, soprattutto quelli della Casillo-Petroli Firenze-Hopplà, in avanscoperta sin dal primo giro grazie a Gabriele Benedetti ed Edoardo Faresin (figlio di Gianni Faresin (professionista dal 1988 al 2004), ai quali si sono successivamente accodati altri corridori. La situazione è mutata nel corso del secondo giro, quando al comando si sono trovati ben 23 corridori: Benedetti, Faresin, Pasquale Abenante e Marco Murgano (Casillo-Petroli Firenze-Hopplà), Samuele Zoccarato (Colpack), Matteo Carboni (Biesse Arvedi), James Fouché (Hagen Bergman Axeon), Samuele Zambelli (Iseo Serrature Rime Carnovali), Martin Nessler e Andrea Pietrobon (Cycling Team Friuli), Lorenzo Visintainer (General Store Essegibi), Harrison Wood e Daan Hoole (SEG Racing Academy), Matteo Fantoni (Velo Plus Palazzago), Reto Müller e Yannis Voisard (Swiss Racing Academy), Manuel Allori e Nicolò Garibbo (Maltinti Lampadari), Mattia Guasco (NTT Continental), Asbjørn Hellemose (Velo Club Mendrisio), Filippo Baroncini (Beltrami TSA Marchiol), Samuele Rivi (Tirol KTM) e Jokin Murguialday (Caja Rural-Seguros RGA Amateur).
Raggiunti più di 4 minuti di vantaggio è venuta a mancare la collaborazione e il feeling tra i battistrada, svanita del tutto nel corso dell’ultima tornata. L’attacco a due di Hoole e Fouché è stato il canto del cigno degli attaccanti, raggiunti a breve dagli inseguitori, guidati da Ropero. È stato proprio lo spagnolo a passare per primo sull’ultimo GPM dei Gualdi. Seguito da Tiberi e dal belga Vandenabeele, il corridore iberico li ha poi preceduto allo sprint sul traguardo, posto al termine di una breve ma ripida rampa in pavè che presentava pendenze fino al 14%.
Domani il “Giro Under” proseguirà con la tappa, Gradara – Riccione di 125 km. Dalla località marchigiana celebre per il castello nel quale Dante collocò le vicissitudini di Paolo e Francesca, il gruppo si muoverà verso l’entroterra per superare un primo GPM di 3a categoria dopo 69 km (Pietrarubbia, 5,5 km con pendenza media al 5,3% dal bivio di Frontino alla cima). Poi discesa ritornando verso l’Adriatico, superando il traguardo volante di Mercatino Conca e andando veloci all’arrivo di Riccione.
Successivamente il Giro proseguirà verso l’Emilia-Romagna (Gradara-Riccione, Riccione-Mordano) e quindi il Veneto per la quarta e la quinta tappa (Bonferraro di Sorgà-Bolca, Marostica-Rosà). Il gran finale si svolgera in Lombardia, che ospiterà ben tre tappe: la Colico-Colico, suggestivo giro del lago di Como in senso antiorario; la Barzio-Montespluga, tappa delle “tre V” (Valsassina, Valtellina, Valchiavenna) che si concluderà a oltre 1.900 metri di quota, e infine la tappa dell’Aprica con la temibile scalata del Mortirolo.

Mario Prato

Lo spagnolo Ropero vince la prima tappa del Giro dItalia riservato alla categoria U23 (foto © Giro dItalia Under 23)

Lo spagnolo Ropero vince la prima tappa del Giro d'Italia riservato alla categoria U23 (foto © Giro d'Italia Under 23)

VOLATA E CADUTE, KRISTOFF IN PARADISO A NIZZA

agosto 29, 2020 by Redazione  
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In una prima tappa segnata dal maltempo e da moltissime cadute, a Nizza la volata che assegna la prima maglia gialla è vinta da Alexander Kristoff (UAE Team Emirates) su Mads Pedersen (Team Trek Segafredo) e Cees Bol (Team Sunweb). Il norvegese indossa per la prima volta in carriera il simbolo del primato al Tour de France.

Il giorno tanto atteso del Tour de France è finalmente è arrivato. Il primo GT del 2020 parte in pompa magna da Nizza, per la prima volta a fine Agosto, tra misure anticovid e quant’altro. Ci auguriamo che la Grande Boucle possa arrivare senza difficoltà a Parigi dopo le 21 tappe canoniche. Delle ultime edizioni, questa è sicuramente una delle più incerte. Egan Bernal (INEOS Grenadier) è il campione uscente ma deve combattere contro un fastidioso mal di schiena che ne sta limitando la condizione. Non convocati Chris Froome e Geraint Thomas, in casa INEOS è pronto eventualmente a dire la sua Richard Carapaz. In casa Jumbo Visma stesso discorso, più o meno, per Primož Roglič: se non fosse caduto rovinosamente al recente Giro del Delfinato lo sloveno sarebbe in pole position per la maglia gialla. Bisognerà vedere se e come ha recuperato e non si può escludere nella formazione olandese il ritorno in auge di un Tom Dumoulin che sembra aver definitivamente risolto il problema al ginocchio che lo ha limitato per più di un anno e che può essere una seconda non indifferente carta da giocare. Anche Emanuel Buchmann (Bora Hansgrohe) e Nairo Quintana (Arkéa-Samsic), altri due pretendenti ai primissimi posti della classifica generale, devono fare i conti con i postumi di una caduta e bisognerà vedere strada facendo le rispettive condizioni di salute. Chi sembra in una forma sostanzialmente buona è Thibaut Pinot. La Groupama FDJ è tutta per lui e il francese vuole dimenticare il Tour dello scorso anno, nel quale fu costretto al ritiro a causa di una forte contusione alla gamba. Chi è pronto a dire la sua è l’usato sicuro formato dalla coppia Mikel Landa (Bahrain McLaren) – Richie Porte (Trek Segafredo). Il forte scalatore spagnolo accoglie con piacere l’unica prova a cronometro, da sempre suo tallone d’Achille, che si svolgerà alla penultima tappa e avrà l’arrivo in salita; l’australiano, invece, può contare su una forma discreta ma deve fare attenzione alle cadute che al Tour hanno spesso limitato le sue performance. Già detto di Quintana, la Colombia schiera altri ciclisti interessanti come il vincitore del Delfinato Daniel Martínez, Sergio Higuita, Rigoberto Urán – tutti facenti parte del team EF Pro Cycling – e Miguel Ángel López (Astana), che possono disputare un Tour interessante, così come sono attesi Julian Alaphilippe (Deceunick-Quick Step) e Peter Sagan (Bora Hansgrohe) per brillare rispettivamente nelle classifiche della maglia a pois e della maglia verde. Come detto all’inizio, la prima tappa parte da Nizza e si conclude sulla Promenade des Anglais dopo 156 km. La doppia ascesa della Côte de Rimiez, posta a metà e a tre quarti di tappa, potrebbe indurire le gambe di qualche velocista, ma la soluzione più probabile è lo sprint di un gruppo abbastanza numeroso. Dopo la partenza da Nizza si formava la prima fuga del Tour 2020 grazie all’azione di Michael Schär (CCC), Cyril Gautier (B&B Hotels-Vital Concep) e Fabien Grellier (Total Direct Énergie). Dopo 12 km il terzetto di testa aveva 2 minuti di vantaggio sul gruppo, tirato ancora blandamente da Deceuninck-Quick Step, INEOS e Jumbo Visma. Le prime gocce di pioggia, peraltro attese, provocavano alcune cadute. Tra le vittime illustri si segnalavano Sam Bennett (Deceuninck Quick Step), Domenico Pozzovivo (NTT Cycling), Pierre-Roger Latour (AG2R) e Pavel Sivakov (INEOS Grenadiers). Nel frattempo Grellier faceva suo il primo GPM della Côte de Rimiez, posto al km 48.5, mentre in grande ritardo si segnalava Sivakov, i cui segni della caduta erano evidenti sul braccio destro. Anche Alaphilippe era segnalato in ritardo, addirittura dietro Sivakov. Nel tratto di pianura che precedeva la seconda ascesa verso la Côte de Rimiez il gruppo rallentava vistosamente, permettendo così a molti dei caduti di rientrare. Chi ancora inseguiva con circa 40 secondi di ritardo era Alaphilippe. A 80 km dal termine la fuga aveva preso vigore ed ora aveva 2 minuti e 50 secondi di vantaggio sul gruppo. A 60 km dall’arrivo Schär e Gautier restavano in testa, mentre Porte riusciva a rientrare in gruppo dopo essere restato attardato da una caduta. Un altro capitombolo coinvolgeva l’australiano Caleb Ewan (Team Lotto Soudal), uno dei corridori più attesti oggi allo sprint, che ad un certo punto veniva cronometrato con un ritardo di 6 minuti. La fuga veniva ripresa definitivamente dopo il secondo passaggio in vetta sulla Côte de Rimiez, che aveva visto transitare in testa Schär. Anche Giacomo Nizzolo (NTT Cycling) e Sonny Colbrelli (Bahrain McLaren) venivano coinvolti in una caduta, ma seppur con difficoltà riuscivano a rientrare in gruppo. Sam Bennett (Deceuninck-Quick Step) restava indietro per una foratura ma rientrava in gruppo scortato dalla sua ammiraglia. Dopo un’accelerazione dell’Astana in discesa, culminata con un fuoripista di Miguel Angel López, il gruppo ritornava a mantenere un’andatura moderata, tale da far rientrare anche Ewan. Nella discesa finale anche George Bennett (Jumbo Visma) era vittima di una caduta, restando attardato nelle retrovie. Lasciatosi alle spalle il tratto più pericoloso della tappa il gruppo tornava ad alzaew l’andatura negli ultimi 20 km, mentre le squadre dei velocisti iniziavano a preparare lo sprint su di una strada che per fortuna andava asciugandosi. L’ultimo attacco veniva portato da Benoît Cosnefroy (AG2R), che però veniva risucchiato in gruppo nel giro di un paio di chilometri. Un’ultima caduta poco dopo i 3 km all’arrivo coinvolgeva Pinot e altri corridori. La volata veniva vinta da Alexander Kristoff (UAE-Team emirates) sul campione del mondo Mads Pedersen (Trek segafredo) e Cees Bol (Sunweb). Nella top ten si segnalavano il sesto posto di Elia Viviani (Cofidis) ed il settimo di Nizzolo. Il norvegese ottiene così la prima vittoria stagionale e la prima maglia gialla della sua carriera.
Domani è in programma la seconda tappa ancora con protagonista Nizza. Questa volta il giro verso l’entroterra prevede le più esigenti ascese dei colli della Colmiane e di Turini prima delle salite finali del Col d’Èze e del Col des Quatre Chemins, non classificato come GPM ma “dotato” di abbuoni temporali al suo passaggio. Insomma, una tappa dove già si potrebbe vedere qualcosa di concreto in ottica classifica generale.

Giuseppe Scarfone

Kristoff vince allo sprint la prima tappa del Tour de France 2020 (foto Bettini)

Kristoff vince allo sprint la prima tappa del Tour de France 2020 (foto Bettini)

AL MATTEOTTI TORNANO I CONTI

agosto 29, 2020 by Redazione  
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Grande giornata per la UAE-Team Emirates che dopo la vittoria di Kristoff al Tour de France ottiene il primo posto anche al Trofeo Matteotti, dove Valerio Conti si impone per distacco su Diego Rubio (Burgos) e Daniel Savini (Bardiani), ottenendo il primo successo stagionale.

La gara, svoltasi sull’ormai classico circuito attorno a Pescara da ripetersi 13 volte per un totale di 195 km, si apre con la fuga a quattro di William David Muñoz (Colombia Tierra de Atletas – GW Bicicletas), Valter Ghigino (D’Amico), Giulio Masotto (Colpack) e Viesturs Lukševics (Amore&Vita). Alle loro spalle il gruppo, comandato dagli uomini della Trek, lasciava fare fino a consentire un vantaggio superiore ai 5’ per i battistrada.
Nulla da segnalare fino a metà gara quando, mentre il gruppo dietro iniziava ad accelerare, un problema tecnico costringe Ghigino a lasciare i compagni di fuga: li riprenderà quando ai battistrada restano poco più di 2’ di vantaggio e il gruppo è inesorabilmente in rimonta.
Ripresi i fuggitivi nel corso dell’ottavo giro, attacca Jacopo Mosca (Trek-Segafredo) mentre va segnalata la caduta, senza conseguenze, per Giovanni Visconti (Vini Zabù). Il secondo attacco, in un gruppo composto da una sessantina di corridori, lo opera Luca Wackermann (Vini Zabù), ma anche per lui nessuna gloria, così come per Nicolas Nesi (D’Amico) poco dopo.
La fuga buona parte durante il penultimo giro, quando escono dal gruppo Mauro Finetto (NIPPO DELKO One Provence), Valerio Conti (UAE-Team Emirates), Jan Bakelandts (Circus – Wanty Gobert) e Simone Velasco (Gazprom), che si aggregano a Nicola Conci (Trek-Segafredo) e Lorenzo Rota (Vini Zabù), partiti poco prima. Nelle prime fasi dell’ultimo giro rientrano anche Gonzalo Serrano (Caja Rural), Diego Rubio (Burgos-BH), Jelle Vanendert (Bingoal), Riccardo Lucca (General Store Essegibi) e Mosca, con il plotone che paga circa 6”.
È l’ultimo passaggio da Montesilvano Colle, a sei chilometri dal traguardo, a decidere la corsa: Conti parte da solo e guadagna una decina di secondi che riesce a gestire ottimamente fino al traguardo, tagliato con una manciata di metri di anticipo su Rubio e Savini. Tredici secondi più tardi Velasco che vince la volata del gruppo.
Domani il calendario italiano propone la 17a edizione del Memorial Pantani, che si disputerà per 200 Km tra Castrocaro Terme e Cesenatico affrontando le salite della Rocca delle Caminate, del Monte Cavallo, di Montevecchio (da ripetere tre volte) e di Longiano prima di ritrovare definitivamente la pianura negli ultimi 40 Km.

Andrea Mastrangelo

Valerio Conti (www.dubaiprnetwork.com)

Valerio Conti (www.dubaiprnetwork.com)

29-08-2020

agosto 29, 2020 by Redazione  
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TOUR DE FRANCE

Il norvegese Alexander Kristoff (UAE-Team Emirates) si è imposto nella prima tappa, circuito di Nizza, percorrendo 156 Km in 3h46′23″ alla media di 41.35 Km/h. Ha preceduto allo sprint il danese Mads Pedersen (Trek – Segafredo) e l’olandese Cees Bol (Team Sunweb). Miglior italiano Elia Viviani (Cofidis, Solutions Crédits), 6°. Kristoff è la prima maglia gialla con 4″ su Pedersen e 6″ su Bol. Miglior italiano Viviani, 6° a 10″

LA COURSE BY LE TOUR DE FRANCE

La britannica Elizabeth Deignan (Trek-Segafredo Women) si è imposta nella corsa francese, circuito di Nizza, percorrendo 96 Km in 2h22′51″ alla media di 40.32 Km/h. Ha preceduto allo sprint le olandesi Marianne Vos (CCC – Liv) e Demi Vollering (Parkhotel Valkenburg). Miglior italiana Elisa Longo Borghini (Trek-Segafredo Women), 6° a 7″

TROFEO MATTEOTTI

L’italiano Valerio Conti (UAE-Team Emirates) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Pescara, percorrendo 195 Km in 4h58′07″ alla media di 39.25 Km/h. Ha preceduto di 1″ lo spagnolo Diego Rubio Hernández (Burgos-BH) e di 4″ l’italiano Daniel Savini (Bardiani-CSF-Faizanè)

GIRO D’ITALIA UNDER23

Lo spagnolo Alejandro Ropero Molina (Kometa Xstra Cycling Team) si è imposto nella prima tappa, circuito di Urbino, percorrendo 150.5 Km in 3h33′30″ alla media di 42.29 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Henri Vandenabeele (Lotto – Soudal U23) e l’italiano Antonio Tiberi (Team Colpack Ballan). Ropero Molina è la prima maglia rosa con 4″ su Vandenabeele e 6″ su Tiberi

TOUR POITOU-CHARENTES EN NOUVELLE AQUITAINE

Terza tappa suddivisa in due semitappe.

Il belga Sander Armée (Lotto Soudal) si è imposto nella prima semitappa, Chasseneuil-du-Poitou – Jaunay-Marigny, percorrendo 97.9 Km in 2h11′13″ alla media di 44.77 Km/h. Ha preceduto allo sprint di 3″ l’italiano Luca Mozzato (B&B Hotels – Vital Concept p/b KTMI) e il colombiano Álvaro José Hodeg Chagüi (Deceuninck – Quick Step). Il francese Arnaud Démare (Groupama – FDJ) è ancora leader della classifica con 12″ sul tedesco Alexander Krieger (Alpecin-Fenix e 15″ sull’elvetico Silvan Dillier (AG2R La Mondiale). Miglior italiano Mozzato, 5° a 16″

Il ceco Josef Černý (CCC Team) si è imposto nella seconda semitappa, cronometro individuale Futuroscope – Jaunay-Marigny, percorrendo 22.5 Km in 26′01″ alla media di 51.89 Km/h. Ha preceduto di 17″ il francese Alexis Gougeard (AG2R La Mondiale) e di 21″ il francese Démare. Miglior italiano Jacopo Guarnieri (Groupama-FDJ), 46° a 2′08″. Černý è il nuovo leader della classifica con 1″ su Démare e 20″ sullo statunitense Joey Rosskopf (CCC Team). Miglior italiano Guarnieri, 28° a 2′20″

DRUIVENKOERS – OVERIJSE (Belgio)

Il francese Florian Sénéchal (Deceuninck – Quick Step) si è imposto nella corsa belga, circuito di Overijse, percorrendo 194.7 Km in 4h37′32″ alla media di 42.09 Km/h. Ha preceduto di 8″ il belga Dries De Bondt (Alpecin-Fenix) e di 15″ l’olandese Mathieu van der Poel (Alpecin-Fenix). Miglior italiano Davide Ballerini (Deceuninck – Quick Step), 4° a 15″

TOUR DE HONGRIE (Ungheria)

Lo spagnolo Jon Aberasturi Izaga (Caja Rural – Seguros RGA) si è imposto nella prima tappa, circuito di Esztergom, percorrendo 117.5 Km in 2h48′04″ alla media di 41.95 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Kaden Groves (Mitchelton-Scott) e il ceco Adam Ťoupalík (Elkov – Kasper). Miglior italiano Riccardo Stacchiotti (Vini Zabù – KTM), 9°. Aberasturi Izaga è il primo leader della classifica con 4″ su Groves e 6″ su Ťoupalík. Miglior italiano Stacchiotti, 9° a 10″

L’ÉTAPE DU JOUR: NIZZA – NIZZA (MOYEN PAYS)

agosto 29, 2020 by Redazione  
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Ogni giorno vi porteremo alla scoperta dal tracciato del Tour de France. Cominciamo con la prima delle due frazioni disegnato attorno alla città di Nizza, che vede favoriti i velocisti nonostante le colline dell’entroterra della Costa Azzurra. E ne approfittiamo per augurare buon divertimento ai telespettatori del grande ciclismo e buon lavoro a corridori, tecnici, organizzatori e giornalisti

Per il terzo anno consecutivo il Tour de France prende le mosse con una tappa in linea, sulla carta molto più complicata rispetto a quella, totalmente pianeggiante, che nel 2018 si disputò il primo giorno di gara tra l’isola di Noirmoutier e Fontenay-le-Comte e quella che aprì la scorsa edizione a Bruxelles, anch’essa prevalentemente piatta (Muro di Grammont a parte). Il tracciato della prima frazione, infatti, è stato in gran parte disegnato nell’entroterra di Nizza e si andranno così ad affrontare alcune difficoltà altimetriche che porteranno il gruppo dal livello del mare fino ai quasi 550 metri della località di Levens, superando complessivamente sei ascese non particolarmente difficili, la più impegnativa delle quali – la Côte de Rimiez, da ripetere due volte – metterà in palio i punti per la classifica degli scalatori. La totale mancanza di asperità negli ultimi 38 Km dovrebbe, però, favorire i velocisti, che si disputeranno la prima maglia gialla sul prestigioso traguardo della Promenade des Anglais. Insidia aggiunta sarà la pioggia che dovrebbe cadere, debole, nelle ultime due-tre ore di corsa.

METEO TOUR

Nizza – partenza: cielo coperto, 25.4°C (percepiti 27°C), vento debole da SSW (9-10 Km/h), umidità al 75%
Nizza – 1° passaggio (Km 39.5): pioggia debole (0.1 mm), 25.4°C (percepiti 27°C), vento debole da SSW (9-11 Km/h), umidità al 75%
Nizza – 2° passaggio (Sprint – Km 88): pioggia modesta (0.2 mm), 25.4°C (percepiti 27°C), vento debole da S (9-11 Km/h), umidità al 76%
Nizza – arrivo: pioggia modesta (0.4 mm), 24.3°C, vento debole da S (6 Km/h), umidità al 82%

GLI ORARI DEL TOUR

13.55: inizio trasmissione Eurosport 1 (venti minuti prima del via)
14.15: partenza da Nizza
15.15: primo passaggio da Nizza
15.30: inizio trasmissione RAI2 (all’incirca a 50 Km dal via)
16.15: secondo passaggio da Nizza
18.00: traguardo a Nizza

UN PO’ DI STORIA

Nizza vanta 35 precedenti al Tour, pochi se paragonati alla rinomanza della nota località della Costa Azzurra, solitamente evitata dalla Grande Boucle perché nel mese di luglio, periodo di alta affluenza turistica, è difficile trovare in questa zona collocazione alberghiera alla carovana,. La prima volta che si arrivò su questo traguardo fu nel 1906, anno della quarta edizione del Tour, quando il francese René Pottier s’impose al termine di una tappa lunga ben 345 Km, scattata dalla lontana Grenoble. Molto più breve è stata l’ultima tappa nizzarda in ordine di tempo, una cronosquadre di 25 Km che rappresentò la prima frazione “continentale” dell’edizione 2013, partita tre giorni prima dalla Corsica: a vincere la prova collettiva fu l’Orica-GreenEDGE, che si fece così parzialmente perdonare il curioso incidente che rischiò di mandare all’aria lo svolgimento della prima tappa, quando un autobus della formazione australiana si “incastrò” sotto lo striscione dell’arrivo. Nizza vanta anche due “Grand Départ”, quello del Tour del 1981 e quello del Giro d’Italia del 1998, con cronoprologhi che furono rispettivamente conquistati dal francese Bernard Hinault e dall’elvetico Alex Zülle: il primo riuscirà a giungere in giallo a Parigi, mentre la maglia rosa del secondo sfiorirà sulle Dolomiti sotto i colpi di Marco Pantani.

Mauro Facoltosi

Laltimetria della prima tappa e, in trasparenza, una veduta panoramica della Promenade des Anglais /saygood.it)

L'altimetria della prima tappa e, in trasparenza, una veduta panoramica della Promenade des Anglais /saygood.it)

28-08-2020

agosto 28, 2020 by Redazione  
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CAMPIONATI EUROPEI – STRADA DONNE ELITE (Francia)

L’italiana Eleonora Camilla Gasparrini (VO2 Team Pink) si è imposta nella gara su strada, circuito di Plouay, percorrendo 68.2 Km in 1h54′22″ alla media di 35.81 Km/h. Ha preceduto allo sprint le belghe Marith Vanhove e Katrijn De Clercq.

CAMPIONATI EUROPEI – STRADA UOMINI JUNIOR (Francia)

Il danese Kasper Andersen (Team NPV – Carl Ras Roskilde) si è imposto nella gara su strada, circuito di Plouay, percorrendo 109.2 Km in 2h38′28″ alla media di 41.35 Km/h. Ha preceduto allo sprint il ceco Pavel Bittner e il belga Arnaud de Lie (Crabbe Toitures – CC Chevigny). Miglior italiano Lorenzo Balestra (Team Giorgi ASD), 5°

CAMPIONATI EUROPEI – CRONOMETRO MISTA (Francia)

La nazionale tedesca si è imposta nella cronometro mista, circuito di Plouay, percorrendo 54.6 Km in 1h14′14″ alla media di 44.13 Km/h. Ha preceduto di 26″ la nazionale elvetica e di 2′35″ la nazionale italiana

TOUR POITOU-CHARENTES EN NOUVELLE AQUITAINE

Il francese Arnaud Démare (Groupama – FDJ) si è imposto anche nella seconda tappa, Royan – Échiré, percorrendo 186.3 Km in 4h07′43″ alla media di 45.12 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Iván García Cortina (Bahrain – McLaren) e il tedesco Alexander Krieger (Alpecin-Fenix). Miglior italiano Luca Mozzato (B&B Hotels – Vital Concept p/b KTMI), 4°. Démare è ancora leader della classifica con 12″ su Krieger e 15″ sull’elvetico Silvan Dillier (AG2R La Mondiale). Miglior italiano Attilio Viviani (Cofidis, Solutions Crédits), 8° a 20″

27-08-2020

agosto 27, 2020 by Redazione  
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CAMPIONATI EUROPEI – STRADA DONNE ELITE (Francia)

L’olandese Annemiek van Vleuten (Mitchelton-Scott) si è imposto nella gara su strada, circuito di Plouay, percorrendo 109.2 Km in 2h50′46″ alla media di 38.37 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiana Elisa Longo Borghini (Trek-Segafredo Women) e di 6″ la polacca Katarzyna Niewiadoma (Canyon SRAM Racing)

CAMPIONATI EUROPEI – STRADA UOMINI U23 (Francia)

Il norvegese Jonas Iversby Hvideberg (Uno-X Pro Cycling Team) si è imposto nella gara su strada, circuito di Plouay, percorrendo 136.5 Km in 3h11′17″ alla media di 42.82 Km/h. Ha preceduto allo sprint il danese Anthon Charmig (ColoQuick) e di 2″ il ceco Vojtěch Řepa (Topforex Lapierre Pro Cycling Team). Miglior italiano Michele Gazzoli (Team Colpack Ballan), 10° a 4″

TOUR POITOU-CHARENTES EN NOUVELLE AQUITAINE

Il francese Arnaud Démare (Groupama – FDJ) si è imposto nella prima tappa, Montmoreau – Royan, percorrendo 199.9 Km in 4h59′58″ alla media di 39.98 Km/h. Ha preceduto allo sprint il colombiano Álvaro José Hodeg Chagüi (Deceuninck – Quick Step) e il tedesco Alexander Krieger (Alpecin-Fenix). Miglior italiano Attilio Viviani (Cofidis, Solutions Crédits), 4°. Démare è il primo leader della classifica con 4″ su Hodeg Chagüi e 5″ sull’elvetico Silvan Dillier (AG2R La Mondiale). Miglior italiano Viviani, 8° a 10″

NIZZOLO, BALSAMO AZZURRO ALL’EUROPEO

agosto 26, 2020 by Redazione  
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Giacomo Nizzolo consegna all’Italia la terza affermazione continentale consecutiva dopo quelle di Matteo Trentin nel 2018 e di Elia Viviani nel 2019. A Plouay il neo campione italiano batte in una volata ristretta Arnaud Démare (Francia) e Pascal Ackermann (Germania) al termine di una corsa frizzante caratterizzata da diversi attacchi nel finale.

Il primo giorno dei Campionati Europei su Strada in quel di Plouay iniziava bene per l’Italia con la vittoria di Elisa Balsamo (Valcar – Travel & Service) tra le Under 23 e si concludeva ancora meglio con il trionfo di un magnifico Giacomo Nizzolo (NTT Pro Cycling) nella prova riservata agli uomini élite. Due arrivi allo sprint, seppur non a gruppi compatti, che hanno mostrato la facilità del percorso bretone, privo di salite tali da far esplodere concretamente la corsa. La Balsamo aveva avuto la meglio sull’olandese Lonneke Uneken (Boels – Dolmans Cycling Team) e sulla danese Emma Cecilie Norsgaard (Équipe Paule Ka). La prova maschile era partita con la fuga di quattro atleti durante il primo dei tredici giri del circuito. Il polacco Paweł Bernas (Mazowsze Serce Polski), il cipriota Andreas Miltiadis (Gios Kiwi Atlántico), il serbo Dušan Rajović (NIPPO DELKO One Provence) e il rumeno Emil Dima (Giotti Victoria) andavano a costituire un quartetto che veniva controllato da un gruppo in testa al quale si alternavano atleti delle nazionali italiana, francese e belga. Il vantaggio massimo dei quattro, 3 minuti e 45 secondi, si registrava alla fine del quinto giro in programma. A 65 km dall’arrivo in testa restavano Dima e Bernas, mentre una caduta metteva fuori gioco Jasper Philipsen (UAE-Team Emirates), uno degli uomini più veloci della nazionale belga. La fuga veniva infine riassorbita a 53 km dal termine. Iniziavano a questo punto alcuni scatti e controscatti da parte di diversi atleti. Si formava un nuovo drappello al comando composto dallo spagnolo Diego Rubio (Burgos-BH), dall’olandase David van der Poel (Alpecin-Fenix), dal portoghese Ruben Guerreiro (EF Pro Cycling) e ancora da Bernas. Li raggiungeva il belga Jasper Stuyven (Trek – Segafredo), il quale provava l’assolo a circa 50 km dal termine. Ripreso quando mancavano poco più di tre giri al termine, ricominciava la girandola di scatti e controscatti. Tra i più attivi si segnalava l’atteso olandese Mathieu van der Poel (Alpecin-Fenix), che con le sue trenate spezzettava diverse volte il gruppo di testa. A ricucire sullo scatenato olandese era in prima persona il nostro Matteo Trentin (CCC Team), che si impegnava in modo impeccabile come stopper. Negli ultimi 20 km erano due le azioni degne di nota, la prima da parte dello svizzero Johan Jacobs (Movistar Team), la seconda – molto più determinata – da parte del norvegese Markus Hoelgaard (Uno-X Pro Cycling Team). L’atleta scandinavo sfruttava le sue doti di passista e le stradine strette del percorso per avvantaggiarsi di circa 15 secondi proprio durante l’ultimo giro. Al suo inseguimento univano le forze le nazionali italiana, francese e olandese. Il norvegese veniva ripreso sulla Côte du Pont Neuf, l’ultima delle tre brevi salite previste lungo il circuito. A giocarsi la vittoria finale erano una trentina di ciclisti. La volata ristretta premiava Nizzolo, abile a superare sulla sinistra il lanciatissimo francese Arnaud Démare (Groupama – FDJ) proprio nei metri finali. Il terzo posto lo conquistava il tedesco Pascal Ackermann (Bora – Hansgrohe), poi chiudevano la top five Van der Poel e Stuyven, mentre si registrava nella top ten anche il sesto posto di Davide Ballerini (Deceuninck – Quick Step). Grande soddisfazione tra le fila della squadra azzurra che porta a casa la terza medaglia d’oro consecutiva dopo le affermazioni di Matteo Trentin nel 2018 e di Elia Viviani nel 2019. Intanto Giacomo Nizzolo sveste la maglia tricolore di campione italiano appena conquistata per indossare già da sabato prossimo al Tour de France quella di campione europeo.

Giuseppe Scarfone

Il terzo europeo consecutivo conquistato dallItalia porta la firma di Giacomo Nizzolo (Getty Images)

Il terzo europeo consecutivo conquistato dall'Italia porta la firma di Giacomo Nizzolo (Getty Images)

26-08-2020

agosto 26, 2020 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

CAMPIONATI EUROPEI – STRADA UOMINI ELITE (Francia)

L’italiano Giacomo Nizzolo (NTT Pro Cycling) si è imposto nella gara su strada, circuito di Plouay, percorrendo 177.4 Km in 2h15′27″ alla media di 36.28 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Arnaud Démare (Groupama – FDJ) e il tedesco Pascal Ackermann (Bora – Hansgrohe)

CAMPIONATI EUROPEI – STRADA DONNE U23 (Francia)

L’italiana Elisa Balsamo (Valcar – Travel & Service) si è imposto nella gara su strada, circuito di Plouay, percorrendo 81.9 Km in 2h15′27″ alla media di 36.28 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Lonneke Uneken (Boels – Dolmans Cycling Team) e la danese Emma Cecilie Norsgaard (Équipe Paule Ka).

25-08-2020

agosto 25, 2020 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

BRETAGNE CLASSIC OUEST FRANCE

L’australiano Michael Matthews (Team Sunweb) si è imposto nella corsa francese, circuito di Plouay, percorrendo 247.8 Km in 6h01′14″ alla media di 41.16 Km/h. Ha preceduto di 1″ lo sloveno Luka Mezgec (Mitchelton-Scott) e il francese Florian Sénéchal (Deceuninck – Quick Step). Miglior italiano Alessandro Fedeli (NIPPO DELKO One Provence), 5° a 1″

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