VALENCIANA: BIS DI GROENEWEGEN, HAIG IN AMARILLO
Dylan Groenewegen (Jumbo Visma) vince una caotica volata a Torrevieja nella terza tappa della Volta a la Comunitat Valenciana 2020. Jack Haig (Mitchelton Scott) è la nuova maglia amarillo e domani l’attesa ascesa della Sierra de Bernia dirà chi sarà il vincitore della breve corsa spagnola
Nell’attesa della decisiva tappa di domani, la Volta a la Comunitat Valenciana 2020 proponeva oggi una frazione adatta ai velocisti. Sono 174.5 i km che i ciclisti dovranno percorrere da Orihuela a Torrevieja, affrontando un solo GPM a circa metà tappa. Da segnalare i ritiri di Tobias Foss (Jumbo Visma) e Tony Gallopin (Team AG2R) a causa della caduta nel concitato finale della tappa di ieri. Il norvegese tornava a casa con una frattura della clavicola, mentre il francese con una frattura del polso. La fuga di giornata si formava nei primi 10 km di corsa e vedeva la presenza di sei ciclisti: Héctor Sáez (Caja Rural – Seguros RGA), Manuel Peñalver (Burgos BH), Julen Irizar (Fundación Orbea), Petr Rikumov (Gazprom Rusvelo), Daviel Viegas (Kometa Xstra) ed Iván Moreno (Equipo Kern Pharma). Dopo 30 km la fuga aveva 2 minuti e 40 secondi di vantaggio. Il gruppo era tirato da uomini della Jumbo Visma e della Deceuninck Quick Step. Rikunov si aggiudicava il traguardo volante di San Isidro, posto al km 89. Peñalver era il primo ciclista a staccarsi dalla fuga, poi Sáez, Irizar e Moreno restavano in testa a da soli a 40 km dall’arrivo. Il ritmo imposto dal gruppo inseguitore aumentava progressivamente e sotto la spinta delle due squadre precedentemente citate il terzetto di testa venova ripreso quando mancavano 9 km all’arrivo. Michał Kwiatkowski (Team INEOS) ed Oliver Naesen (AG2R) provavano la sortita i poco più di 3 km dall’arrivo, ma venivano ripresi dopo alcune centinaia di metri. La volata veniva lanciata in modo piuttosto confuso, senza che una squadra avesse un “treno” di riferimento, e nelle ultime decine di metri era Dylan Groenewegen (Jumbo Visma) a mettere la ruota davanti a tutti. Al secondo posto si piazzava Fabio Jakoben (Deceuninck Quick Step) mentre chiudeva il podio Matej Mohorič (Bahrain McLaren). Davide Cimolai (Israel Start-Up Nation) era quarto mentre Jon Aberasturi (Caja Rural – Seguros RGA) chiudeva la top five. Se è da sottolineare la seconda vittoria di Groenewegen nella breve corsa spagnola, altrettanto deve dirsi dei cambiamenti avvenuti in classifica generale. L’assenza di abbuoni, infatti, privilegia l’effettivo piazzamento all’arrivo e grazie proprio alla somma dei piazzamenti la nuova maglia amarillo è Jack Haig (Mitchelton Scott), primo di sette ciclisti con lo stesso tempo. L’australiano sopravanza in un colpo solo Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) ed Alejandro Valverde (Movistar) alla vigilia della frazione decisiva. La quarta tappa da Calp ad Altea determinerà al 99% il vincitore della breve corsa spagnola e prevede quattro GPM intermedi a fare da antipasto alla durissima ascesa finale verso la Sierra de Bernia. 5 km con pendenza media del 12% e inclinazione massima del 20%.
Giuseppe Scarfone

Dopo la frazione d'apertura Groenewegen fa sua anche la terza tappa della corsa spagnola (Getty Images Sport)
07-02-2020
febbraio 7, 2020 by Redazione
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VOLTA A LA COMUNITAT VALENCIANA (Spagna)
L’olandese Dylan Groenewegen (Team Jumbo-Visma) si è imposto nella terza tappa, Orihuela – Torrevieja, percorrendo 168 Km in 4h56′16″ alla media di 34.25 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Fabio Jakobsen (Deceuninck – Quick Step) e lo sloveno Matej Mohorič (Bahrain – McLaren). Miglior italiano Davide Cimolai (Israel Start-Up Nation), 4°. L’australiano Jack Haig (Mitchelton-Scott) è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo dello sloveno Tadej Pogačar (UAE-Team Emirates) e dello spagnolo Alejandro Valverde Belmonte (Movistar Team). Miglior italiano Gianni Moscon (Team INEOS), 11° a 7″.
ÉTOILE DE BESSÈGES (Francia)
Il belga Dries De Bondt (Alpecin – Fenix) si è imposto nella terza tappa, circuito di Bessèges, percorrendo 162.2 Km in 3h54′56″ alla media di 41.42 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Georg Zimmerman (CCC Team) e di 2″ il danese Magnus Cort Nielsen (EF Pro Cycling). Miglior italiano Nicolò Parisini (Beltrami TSA Marchiol), 10° a 2″. Il francese Alexys Brunel (Groupama – FDJ) è ancora leader della classifica con 3″ sul connazionale Benoît Cosnefroy (AG2R La Mondiale) e 10″ sul belga Edward Planckaert (Sport Vlaanderen – Baloise). Miglior italiano Alberto Bettiol (EF Pro Cycling), 14° a 46″
SAUDI TOUR (Arabia Saudita)
Il francese Nacer Bouhanni (Team Arkéa Samsic) si è imposto nella quarta tappa, Wadi Namar Park – Al Mazuhimiya King Saugìd University, percorrendo 137 Km in 3h21′55″ alla media di 40.71 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Niccolò Bonifazio (Team Total Direct Énergie) e il kazako Yevgeniy Gidich (Astana Pro Team). Bouhanni è il nuovo leader della classifica con 2″ sul tedesco Phil Bauhaus (Bahrain – McLaren) e 5″ sul portoghese Rui Alberto Faria da Costa (UAE-Team Emirates). Miglior italiano Manuele Boaro (Astana Pro Team), 12° a 24″
PETRONAS TOUR DE LANGKAWI (Malaysia)
Il kazako Yevgeniy Fedorov (Vino – Astana Motors) si è imposto nella prima tappa, circuito di Kuching, percorrendo 96.2 Km in 1h51′01″ alla media di 51.99 Km/h. Ha preceduto di 3″ il thailandese Thurakit Boonratanathanakorn (Thailand Continental Cycling Team) e di 1′17″ il turco Ahmet Örken (Team Sapura Cycling). Miglior italiano Matteo Pelucchi (Bardiani-CSF-Faizanè), 5° a 1′17″. Fedorov è il primo leader della classifica con 9″ su Boonratanathanakorn e 1′29″ su Örken. Miglior italiano Pelucchi, 9° a 1′33″
JAYCO HERALD SUN TOUR (Australia)
L’australiano Kaden Groves (Mitchelton-Scott) si è imposto nella terza tappa, Bright – Wangaratta, percorrendo 178.6 Km in 4h07′27″ alla media di 43.30 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’unico italiano in gara, Alberto Dainese (Team Sunweb), e l’estone Mihkel Räim (Israel Start-Up Nation). L’australiano Jai Hindley (Team Sunweb) è ancora leader della classifica con 4″ sul connazionale Damien Howson (Mitchelton-Scott) e 6″ sul connazionale Sebastian Berwick (St George Continental Cycling Team). Dainese 53° a 19′19″
LO SPRINT PARLA TEDESCO, TRIONFA BAUHAUS
La terza tappa del Saudi Tour va al tedesco Phil Bauhaus (Bahrain McLaren), che precede allo sprint il sudafricano Reinardt Janse Van Rensburg (NTT) e l’algerino Youcef Reguigui (Terengganu Inc. TSG). Bauhaus inoltre balza al comando anche in classifica generale.
Non male il bottino di giornata conquistato da Phil Bauhaus, venticinquenne tedesco e velocista della Bahrain-McLaren: vittoria di tappa e primato in classifica generale. Il protagonista di questa tappa è un ragazzo molto veloce e molto promettente, che ancora non è riuscito a sfrecciare quanto alcuni, egli stesso in primis, speravano. L’anno scorso è riuscito ad aggiudicarsi la Coppa Bernocchi, corsa sicuramente di spessore ma poca roba per uno sprinter di professione. Ecco perché la vittoria è importante per lui e iniziare bene la stagione non può essere solo che ben augurante.
Terza tappa quella odierna, con partenza dalla King Saud University di Riyadh ed arrivo ad Al Bujairi dopo 119 chilometri, non lunghissima ma che presentava alcune asperità nella fase centrale, nulla di eccezionale sicuramente ma potevano essere un ostacolo decisivo per gli sprinter se affrontate ad alta velocità.
Le fasi iniziali ricalcavano il solito canovaccio delle corse ciclistiche, con la fuga di giornata che animava la maggior parte dei chilometri e che era composta da cinque corridori – Joel Suter (Bingoal – Wallonie Bruxelles), Nigel Ellsay (Rally Cycling), Maral-Erdene Batmunkh (Terengganu Inc. TSG), Nikodemus Holler e Samuel Kangangi (Bike Aid) – i quali riuscivano a guadagnare un vantaggio mai superiore ai tre minuti prima che loro azione terminasse quando al traguardo mancavano più di 30 Km. Alcuni attacchi contraddistinguevano gli ultimi chilometri, ma venivano sempre riassorbiti dal plotone, giunto al traguardo compatto. La volata era inevitabile e veniva lanciata dalla Bahrain-McLaren, che aveva preparato il terreno allo sprint di Bauhaus, il quale sapeva muoversi alla perfezione tenendo gli avversari a distanza di sicurezza. Il tedesco precedeva, nell’ordine, il sudafricano Janse Van Rensburg (NTT), l’algerino Youcef Reguigui (Terengganu Inc. TSG), lo spagnolo Carlos Barbero (NTT), il francese Nacer Bouhanni (Arkéa-Samsic), il norvegese August Jensen (Riwal Readynez), Matteo Malucelli (Caja Rural-Seguros RGA), il belga Timothy Dupont (Circus-Wanty Gobert), il francese Geoffrey Soupe (Total Direct Énergie) e il tedesco Lucas Carstensen (Bike Aid).
Cambia anche il leader della gara con Phil Bauhaus che sopravanza Rui Costa (UAE Emirates), nonostante quest’ultimo si sia mosso alla conquista dei tre secondi del bonus dell’ultimo traguardo volante. Il vantaggio di Bauhaus su Rui Costa è di tre secondi, mentre è di otto secondi su Bouhanni. Sempre per quanto riguarda la classifica generale sarà decisiva la frazione penultima frazione, che presenta un percorso insidioso anche nel finale, aperto ai colpi di mano.
Paolo Terzi

Phil Bauhaus trionfa nella terza tappa della neonata corsa saudita (foto Bettini)
VOLTA VALENCIANA: POGAČAR GONGOLA A CULLERA, TAPPA E MAGLIA PER LO SLOVENO
Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) sfrutta al meglio la tattica di squadra nella seconda tappa della Volta a la Comunitat Valenciana e timbra la prima vittoria stagionale battendo sullo strappo di Cullera nientemeno che Alejandro Valverde (Movistar). Lo sloveno è anche la nuova maglia amarillo
Il finale della seconda tappa da Torrent a Cullera (181 km) animerà la lotta non solo per la vittoria di tappa ma anche per le prime schermaglie tra i corridori che ambiscono al successo finale nell’edizione 2020 della Volta a la Comunitat Valenciana. Se ieri la prima tappa era stata appannaggio dei velocisti, oggi i 2 km finali all’8% con punte in doppia cifra scateneranno la battaglia per le posizioni di vertice. Due semplici GPM posti nella prima parte della tappa non faranno la differenza e ci aspettiamo che il gruppo arrivi praticamente compatto ai piedi della salita verso Cullera. Dopo il via da Torrent partiva la fuga di giornata promossa da cinque ciclisti: Rémi Cavagna (Deceuninck Quick Step), Jos Van Emden (Jumbo Visma), Alessandro De Marchi (CCC), Álvaro Cuadros ed Héctor Sáez (Caja Rural). La fuga arrivava ad accumulare un vantaggio massimo superiore ai 5 minuti. Sia sull’Alto dos Aguas (km 46), sia sull’Alto Millares (km 71) a transitare in prima posizione era Cuadros, che così facendo vestiva ufficialmente la maglia della speciale classifica. Le squadre più attive in testa al gruppo all’inseguimento della fuga erano la Bahrain Merida, l’Astana, l’UAE Team Emirates, la Lotto Soudal e naturalmente la Movistar di Alejandro Valverde, molto atteso oggi grazie ad un finale che gli si adatta a pennello: l’Embatido dopo il secondo posto dell’esordio stagionale al Trofeo Serra de Tramuntana vorrà certamente dire la sua nella tappa odierna. Van Emden si aggiudicava il traguardo volante di Carcaixent posto al km 132. A 40 km dal termine la fuga aveva un vantaggio di 3 minuti e 26 secondi. A 20 km dalla conclusione il lavoro costante delle squadre in testa al gruppo faveva scendere il ritardo a 1 minuto e mezzo. Cuadros era il primo dei fuggitivi ad alzare bandiera bianca. Il forcing di Movistar, Team CCC e Lotto Soudal dava i suoi frutti e la fuga veniva definitivamente ripresa quando mancavano 4 km al traguardo, nonostante l’ultimo disperato allungo di Cavagna. Una caduta rovinosa costringeva al ritiro Tobias Foss, giovane norvegese del Team Jumbo Visma. In testa al gruppo era serrata la lotta per prendere la salita finale nelle prime posizioni. Il primo a sferrare l’attacco era Gonzalo Serrano (Caja Rural), che veniva ripreso poco dopo lo striscione dell’ultimo chilometro. A questo punto Jan Polanc (UAE Team Emirates) partiva al contrattacco per spianare evidentemente la strada al compagno di squadra e connazionale Tadej Pogačar. Il piano sloveno non falliva e, nonostante gli attivissimi Valverde e Dylan Teuns (Bahrain McLaren), era Pogačar a entrare al meglio e di slancio nella semicurva conclusiva che anticipava il traguardo. Come accennato Valverde doveva accontentarsi del secondo posto mentre Teuns chiudeva il podio di giornata. Al quarto posto si piazzava un redivivo Daniel Martin con la nuova maglia dell’Israel Start-Up Nation mentre chiudeva la top five Jack Haig (Mitchelton Scott). Discreta prova per Gianni Moscon (Team INEOS), ottavo e primo degli italiani all’arrivo. Pogačar conquistava così la prima vittoria stagionale ma soprattutto è ora primo in classifica generale con lo stesso tempo di Valverde e Teuns, non essendo previsti abbuoni. Non è un’ipoteca sulla vittoria finale ma, considerando le ottime doti da scalatore, sarà molto dura per gli avversari togliergli la maglia di dosso nella quarta tappa. Domani è in programma la terza frazione da Orihuela a Torrevieja per un totale di 174.5 km. È la seconda occasione per i velocisti, visto che il percorso è quasi completamente piatto, se si esclude l’unico GPM di Hondón de los Frailes posto intorno al km 100. Gli uomini di classifica potranno rifiatare prima della decisiva quarta tappa con il terribile arrivo sulla Sierra de Bernia, nella quale Pogačar partirà con i gradi di grande favorito per la vittoria finale.
Antonio Scarfone

Lo sloveno Pogačar cala l'asso sul traguardo di Cullera (foto Bettini)
06-02-2020
febbraio 6, 2020 by Redazione
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VOLTA A LA COMUNITAT VALENCIANA (Spagna)
Lo sloveno Tadej Pogačar (UAE-Team Emirates) si è imposto nella seconda tappa, Torrent – Cullera, percorrendo 181 Km in 4h14′26″ alla media di 42.68 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Alejandro Valverde Belmonte (Movistar Team) e il belga Dylan Teuns (Bahrain – McLaren). Miglior italiano Gianni Moscon (Team INEOS), 8°. Pogačar è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo dell’australiano Jack Haig (Mitchelton-Scott) e di Valverde Belmonte. Miglior italiano Moscon, 6° con lo stesso tempo di Pogačar.
ÉTOILE DE BESSÈGES (Francia)
Il danese Magnus Cort Nielsen (EF Pro Cycling) si è imposto nella seconda tappa, Milhaud – Poulx, percorrendo 158.3 Km in 3h47′46″ alla media di 41.12 Km/h. Ha preceduto allo sprint il norvegese Edvald Boasson Hagen (NTT Pro Cycling) e il belga Tom Devriendt (Circus – Wanty Gobert). Miglior italiano Luca Mozzato (B&B Hotels – Vital Concept p/b KTM), 13°. Il francese Alexys Brunel (Groupama – FDJ) è ancora leader della classifica con 3″ sul connazionale Benoît Cosnefroy (AG2R La Mondiale) e 10″ sul belga Edward Planckaert (Sport Vlaanderen – Baloise). Miglior italiano Alberto Bettiol (EF Pro Cycling), 14° a 46″
SAUDI TOUR (Arabia Saudita)
Il tedesco Phil Bauhaus (Bahrain – McLaren) si è imposto nella terza tappa, King Saud University – Al Bujairi, percorrendo 119 Km in 2h48′27″ alla media di 42.39 Km/h. Ha preceduto allo sprint il sudafricano Reinardt Janse van Rensburg (NTT Pro Cycling) e l’algerino Youcef Reguigui (Terengganu Inc. TSG Cycling Team). Miglior italiano Matteo Malucelli (Caja Rural – Seguros RGA), 7°. Bauhaus è il nuovo leader della classifica con 3″ sul portoghese Rui Alberto Faria da Costa (UAE-Team Emirates) e 8″ sul francese Nacer Bouhanni (Team Arkéa Samsic). Miglior italiano Malucelli, 9° a 16″
JAYCO HERALD SUN TOUR (Australia)
L’australiano Jai Hindley (Team Sunweb) si è imposto nella seconda tappa, Beechworth – Falls Creek , percorrendo 117.6 Km in 3h06′29″ alla media di 37.84 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Damien Howson (Mitchelton-Scott) e Sebastian Berwick (St George Continental Cycling Team). Unico italiano in gara Alberto Dainese (Team Sunweb), 58° a 19′27″. Hindley è il nuovo leader della classifica con 4″ su Howson e 6″ su Berwick. Dainese 58° a 19′27″
BEL CORAGGIO BONIFAZIO, ANTICIPA LO SPRINT E VINCE
Nella seconda tappa del Saudi Tour è Niccolò Bonifazio (Total Direct Énergie) a prendersi la vittoria, anticipando la volata e precedendo di due secondi il tedesco Phil Bauhaus ( Bahrain – McLaren) ed il francese Nacer Bouhanni (Arkéa Samsic). Il portoghese Rui Costa (UAE Emirates) conserva il primato in classifica generale.
Chissà cosa sarà scattato nella testa di Niccolò Bonifazio (Total Direct Énergie) per inventarsi un’azione del genere: forse vedersi sfuggire Heinrich Haussler ( Bahrain – McLaren), che tempo fa vinse alcune corse in questa maniera, avrà provocato in lui la naturale conseguenza di non farsi sfuggire la possibilità di vincere in quella maniera. Facile a dirsi ma così è stato, perché Niccolò non solo ha preceduto tutti gli altri sprint in gara al Saudi Tour, ma si è presso il lusso di staccarli e di giungere al traguardo con due secondi di vantaggio sugli altri avversari. Numero mica male per il ligure, che avrebbe potuto anche attendere la volata, ma vincere in questo modo è più bello.
La seconda tappa partiva dalla fortezza di Sadus e terminava ad Al Bujairi, alle porte della capitale Riyadh, dopo 187 chilometri ondulati nella parte centrale, mentre il finale era più lineare e veloce così da favorire le ruote veloci, anche se lo sprint non era così scontato a causa del vento forte tipico di questa zona.
Nella fase iniziale spazio, come al solito, alla fuga di giornata composta da quattro corridori – Ángel Fuentes (Burgos-BH), Joel Nicolau (Caja Rural-Seguros RGA), Nikodemus Holler (Bike Aid) e Kevin Van Melsen (Circus-Wanty Gobert) – che riuscivano a guadagnare un vantaggio massimo di sei minuti nei confronti del gruppo, che stavolta non si era spezzato in ventagli nonostante alcuni tentativi degli uomini della Bahrain Mclaren, che preferivano non schiacciare troppo il piede sull’acceleratore.
L’avventura dei quattro corridori al comando finiva ai meno 10 dal traguardo, nel momento nel quale si verificavano alcune cadute che spaccavano il gruppo in alcuni tronconi, con la maggior parte dei velocisti che rimanevano nel plotoncino di testa. All’entrata di una curva situata poco dopo lo striscione dell’ultimo chilometro, un “buco” favoriva Haussler che ne approfittava e si lanciava con una classica azione da finisseur; l’australiano non aveva, però, fatto i conti con Niccolò Bonifazio, che si lancia all’inseguimento dell’australiano, riprendendolo, superandolo, staccandolo e vincendo a braccia alzate. Dietro il gruppo giungeva con due secondi di ritardo regolato dal tedesco Phil Bauhaus (Bahrain Merida), che forse non sarà stato contentissimo per l’azione del compagno di squadra, su Nacer Bouhanni (Arkéa-Samsic), Timothy Dupont (Circus-Wanty Gobert), Jens Debusschere (B&B Hotels-Vital Concept), Orluis Aular (Caja Rural-Seguros RGA), Imerio Cima (Gazprom-RusVelo), August Jensen (Riwal Readynez), Julien Trarieux (Nippo Delko Provence) e Youcef Reguigui ( Terengganu Inc. TSG). In classifica generale comanda ancora Rui Costa (UAE Emirates) che conserva il primato con un secondo di vantaggio su Haussler e con due secondi su Bouhanni.
La terza tappa presenta un tracciato aperto a molte soluzioni, anche se sulla carta è più esigente rispetto a quello odierno e potrebbe impedire ad alcuni sprinters di giocarsi la vittoria.
Paolo Terzi

Vittoria per distacco per Niccolò Bonifazio al Giro dell'Arabia Saudita (foto Bettini)
GROENEWEGEN TIRA LA VOLATA ALLA VALENCIANA 2020
Primo sigillo stagionale di Dylan Groenewegen nell’apertura della Volta a la Comunitat Valenciana.
Nonostante non sia corsa WT ma facente parte del circuito Pro Series, la Volta a la Comunitat Valenciana 2020 offre un parterre niente male per qualità di ciclisti e squadre schierate. Ben dodici, infatti, sono le squadre World Tour ai nastri di partenza, alle quali si aggiungono sette Professional e due Continental. Delle cinque tappe da disputare da oggi a domenica 9 febbraio, tre sono quasi completamente piatte ed adatte quindi ai velocisti, mentre le altre due presentano un arrivo in salita e in particolare la quarta da Calp ad Altea, disegnerà in modo marcato la classifica della breve corsa spagnola. La prima tappa lunga 180 km si snoda da Castellò a Vila-real. L’unico GPM dell’Alto del Marianet a metà percorso non impedirà ai velocisti presenti di sfidarsi in volata. Dopo la partenza da Castellò ecco la fuga di giornata grazie all’azione di Julen Irizar (Fundación Orbea), Cédric Beullens (Sport Vlaanderen – Baloise), Diego Sevilla (Kometa Xstra) e Cristian Scaroni (Gazprom Rusvelo). Dopo 14 km il vantaggio del quartetto era superiore ai 2 minuti con il Team Jumbo Visma a controllare la situazione in testa al gruppo posizionando alcuni uomini per tenere a bagnomaria i quattro fuggitivi. Evidentemente Dylan Groenewegen, sulla carta il velocista più forte presente alla partenza, non voleva lasciarsi sfuggire la prima vittoria stagionale, come del resto già accaduto lo scorso anno, anche se soltanto all’ultima tappa della corsa spagnola. Transitati al cartello indicante 40 Km dall’arrivo il vantaggio era sceso a 1’20” e il gruppo procedeva a pancia a terra mantenendo una velocità elevata così che ai meno 20 dall’arrivo Cristian Scaroni e Diego Sevilla venivano riassorbiti dal plotone, mentre rimanevano davanti Irizar e Beullens con poco più di 30“ di vantaggio. Da segnalare ai meno 15 Km un contatto in gruppo che provocava una caduta nella quiale ne facevano le spese, senza gravi conseguenze, alcuni atleti della Bardiani, della Gazprom e della Sport Vlaanderen. Riacciuffata anche la coppia di testa non restava che assistere allo sprint tra i velocisti presenti. Ecco allora la sfida tra i velocisti più forti in gara, con Fabio Jakobsen (Deceuninck Quick-Step) a rompere gli idugi cercando di anticipare tutti nel rettilineo di arrivo, ma Groenewegen, messo nel mirino il connazionale, si rendeva autore di una fantastica rimonta, riuscendo a mettere la sua ruota davanti al rivale proprio sulla linea di arrivo. Si tratta della prima vittoria stagionale del velocista in forza alla Jumbo Visma, che ovviamente si porta anche in testa alla classifica generale. Domani è in programma la seconda tappa da Torrent a Cullera per un totale di 181 km. L’arrivo questa volta sarà posto in vetta ad una salita di di 2 Km all’8% che dovrebbe premiare l’azione solitaria di un finisseur. Indubbiamente potremmo vedere all’opera nel finale anche i ciclisti che mirano alla vittoria conclusiva, nell’attesa del banco di prova decisivo della quarta tappa, che proporrà il ben più arduo arrivo sulla Sierra de Bérnia (5 Km al 12% di pendenza media)
Antonio Scarfone

Dylan Groenewegen vince da favorito numero uno la prima tappa della breve corsa iberica (foto Bettini)
05-02-2020
febbraio 5, 2020 by Redazione
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VOLTA A LA COMUNITAT VALENCIANA (Spagna)
L’olandese Dylan Groenewegen (Team Jumbo-Visma) si è imposto nella prima tappa, Castelló – Vila-real, percorrendo 180 Km in 4h07′40″ alla media di 43.61 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Fabio Jakobsen (Deceuninck – Quick Step) e il norvegese Alexander Kristoff (UAE-Team Emirates). Miglior italiano Davide Cimolai (Israel Start-Up Nation), 11°. Groenewegen è il primo leader della classifica con lo stesso tempo di Jakobsen e Kristoff. Miglior italiano Cimolai, 11° con lo stesso tempo di Groenewegen.
ÉTOILE DE BESSÈGES (Francia)
Il francese Alexys Brunel (Groupama – FDJ) si è imposto nella prima tappa, circuito di Bellegarde, percorrendo 139.5 Km in 3h20′43″ alla media di 41.70 Km/h. Ha preceduto di 1″ il connazionale Benoît Cosnefroy (AG2R La Mondiale) e di 3″ il belga Edward Planckaert (Sport Vlaanderen – Baloise). Miglior italiano Alberto Bettiol (EF Pro Cycling), 17° a 35″. Brunel è il primo leader della classifica con 3″ su Cosnefroy e 10″ su Planckaert. Miglior italiano Bettiol, 17° a 46″
SAUDI TOUR (Arabia Saudita)
L’italiano Niccolò Bonifazio (Team Total Direct Énergie) si è imposto nella seconda tappa, Sadus Castle – Al Bujairi, percorrendo 187 Km in 4h32′31″ alla media di 41.17 Km/h. Ha preceduto di 2″ il tedesco Phil Bauhaus (Bahrain – McLaren) e il francese Nacer Bouhanni (Team Arkéa Samsic). Il portoghese Rui Alberto Faria da Costa (UAE-Team Emirates) è ancora leader della classifica con 1″ sull’austriaco Heinrich Haussler (Bahrain – McLaren) e 2″ su Bouhanni. Miglior italiano Matteo Malucelli (Caja Rural – Seguros RGA), 8° a 10″
JAYCO HERALD SUN TOUR (Australia)
L’italiano Alberto Dainese (Team Sunweb), unico azzurro in gara, si è imposto nella prima tappa, Nagambie – Shepparton, percorrendo 120.7 Km in 2h36′42″ alla media di 46.22 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Kaden Groves (Mitchelton-Scott) e l’olandese Moreno Hofland (EF Pro Cycling). Dainese è il primo leader della classifica con 4″ su Groves e 6″ su Hofland
RUI COSTA RISORGE DALLE SABBIE DEL DESERTO D’ARABIA
È il portoghese Rui Costa (UAE Emirates) a imporsi nella prima tappa del Saudi Tour, precededo in uno sprint in salita precedendo l’australiano Heinrich Haussler (Bahrain-McLaren) ed il francese Nacer Bouhanni (Arkéa-Samsic).
Il campione del mondo di Firenze nel 2013 torna alla vittoria dopo un digiuno di ben tre anni dall’ultima affermazione, ottenuta proprio nella penisola araba (il tappone di montagna dell’Abu Dhabi Tour). Non un corridore qualunque insomma, che ha fatto della costanza il suo mantra, soprattutto nelle classiche importanti e nelle brevi corse a tappe. Rui Costa apre il 2020 così, con un bel successo che potrebbe rinvigorirlo anche se il portacolori della UAE Emirates va per i 34 anni. Un successo che è arrivato in una corsa, il Saudi Tour, che è alla prima edizione, in un’area geografica in cui nuove manifestazioni ciclistiche aumentano di anno in anno e questa è la novità di questa stagione: cinque tappe attorno alla capitale Riyadh, tutte alla portata dei velocisti.
La prima tappa, con partenza da Riyadh e arrivo a Jaww dopo 173 chilometri, offriva un percorso nervoso con alcune asperità, anche se non complicatissime, e il traguardo posto in cima ad uno strappo di un chilometro. Sin dalle prime fasi di corsa il vento era stato un fattore decisivo ha contribuiva a creare alcune fratture in gruppo, selezionando il plotoncino che si è giocato la vittoria di tappa. Alcuni corridori provavano ad anticipare l’erta finale e tra questi c’era Heinrich Haussler (Bahrain – McLaren), che arrivava vicinissimo ad imporsi sul traguardo di Jaww; purtroppo per lui sullo strappo finale scoppiava la bagarre in gruppo, grazie alla quale Rui Costa (UAE Emirates) riprendeva il corridore australiano a 200 metri dalla linea d’arrivo e poi si aggiudica la tappa tenendo a bada il ritorno dei velocisti. L’ordine di arrivo vedeva il corridore portoghese in prima posizione davanti ad Haussler, Nacer Bouhanni (Arkéa-Samsic), Tom-Jelte Slagter (B&B Hotels – Vital Concept), Carlos Barbero (NTT Pro Cycling), Phil Bauhaus (Bahrain – McLaren), Andreas Kron ( Riwal Readynez), Niki Terprstra (Total Direct Énergie), Matteo Malucelli (Caja Rural – Seguros RGA) e Jens Debusschere (B&B Hotels – Vital Concept).
Anche la seconda tappa è destinata ai velocisti, ma il vento potrebbe scompigliare le carte in tavola alle loro formazioni
Paolo Terzi

Il portoghese Rui Costa tiene a battesimo la prima edizione del Saudi Tour (foto Bettini)
04-02-2020
febbraio 4, 2020 by Redazione
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SAUDI TOUR (Arabia Saudita)
Il portoghese Rui Alberto Faria da Costa (UAE-Team Emirates) si è imposto nella prima tappa, Saudi Arabian Olympic Committee – Jaww, percorrendo 173 Km in 3h52′12″ alla media di 44.70 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Heinrich Haussler (Bahrain – McLaren) e il francese Nacer Bouhanni (Team Arkéa Samsic). Miglior italiano Matteo Malucelli (Caja Rural – Seguros RGA), 9°. Faria da Costa è il primo leader della classifica con 1″ su Haussler e 6″ su Bouhanni. Miglior italiano
Malucelli, 9° a 10″