12-04-2017
aprile 12, 2017 by Redazione
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DE BRABANTSE PIJL – LA FLÈCHE BRABANÇONNE
L’italiano Sonny Colbrelli (Bahrain Merida Pro Cycling Team) si è imposto nella corsa belga, Lovanio – Overijse, percorrendo 197 Km in 4h44′16″ alla media di 41.581 Km/h. Ha preceduto allo sprint il ceco Vakoč e il belga Benoot.
TOUR DU LOIR ET CHER
L’irlandese Damien Shaw (An Post Chain Reaction) si è imposto nella prima tappa, Blois – Mont-Près-Chambord, percorrendo 197 Km in 4h44′16″ alla media di 41.581 Km/h. Ha preceduto di 4″ il francese Rostollan e di 7″ l’olandese Van Rhee. Unico italiano in gara Claudio Catania (Team Differdange – Losch), 31° a 47″. Shaw è il primo leader della classifica con 6″ su Rostollan e 10″ su Van Rhee. Catania 31° a 57″
TOUR DU MAROC
Il marocchino Salah Eddine Mraouni (Kuwait – Cartucho.es) si è imposto nella sesta tappa, Nador – Oujda, percorrendo 161 Km in 3h52′36″ alla media di 41.531 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo slovacco Tybor e di 1′32″ il connazionale El Afi. Miglior italiano Leonardo Tortomasi (Team Figros SNEP Focus), 12° a 2′45″. Il marocchino Anass Ait El Abdia (UAE Team Emirates) è ancora leader della classifica con 5′54″ sullo statunitense Jones e 9′31″ sull’azero Pozdnyakov. Miglior italiano Umberto Marengo (Delio Gallina Colosio Eurofeed), 9° a 12′56″
VUELTA CICLISTA DEL URUGUAY
Il brasiliano Magno Do Prado Nazaret (Funvic/Brasil Pro Cycling) si è imposto nella sesta tappa, circuito a cronometro di Melo, percorrendo 34.2 Km in 46′16″ alla media di 44.352 Km/h. Ha preceduto di 2′02″ l’argentino Melivillo e 2′15″ l’uruguayano Presa Pirez. Do Prado Nazaret (Funvic/Brasil Pro Cycling) è ancora leader della classifica con 2′36″ sul connazionale Ferraz Affonso e 3′51″ sul connazionale Cardoso Santos
11-04-2017
aprile 11, 2017 by Redazione
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PARIS – CAMEMBERT
Il francese Nacer Bouhanni (Cofidis, Solutions Crédits) si è imposto nella corsa francese, Pont-Audemer – Livarot, percorrendo 200 Km in 4h43′46″ alla media di 42.288 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Dumoulin e Réza. Miglior italiano Luca Pacioni (Androni Giocattoli), 10°.
TOUR DU MAROC
Il britannico Ben Hetherington (Memil Pro Cycling) si è imposto nella quinta tappa, El Hoceima – Nador, percorrendo 155 Km in 3h49′09″ alla media di 40.585 Km/h. Ha preceduto di 10″ il bielorusso Shumov e il marocchino Makhchoun. Miglior italiano Francesco Mancini (Team Figros SNEP Focus), 5° a 10″. Il marocchino Anass Ait El Abdia (UAE Team Emirates) è ancora leader della classifica con 6′04″ sullo statunitense Jones e 9′41″ sull’azero Pozdnyakov. Miglior italiano Umberto Marengo (Delio Gallina Colosio Eurofeed), 10° a 13′06″
VUELTA CICLISTA DEL URUGUAY
L’argentino Héctor Luceno (Equipo Continental Municipalidad de Pocito) si è imposto nella quinta tappa, Paso de los Toros – Pueblo Ansina, percorrendo 199.7 Km in 4h13′16″ alla media di 47.310 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli uruguayani Mascarañas Granada e Maldonado Sanchez. Il brasiliano Magno Do Prado Nazaret (Funvic/Brasil Pro Cycling) è ancora leader della classifica con 17″ sul connazionale Pinheiro da Silva e 20″ sul connazionale Ferraz Affonso.
PARIS-CAMEMBERT, BOUHANNI NON DELUDE LE ATTESE
Nacer Bouhanni vince la Paris-Camembert precedendo il connazionale Samuel Dumoulin, terzo Kévin Réza
Era il grande favorito di giornata e non ha mancato l’appuntamento col successo, il terzo stagionale. Nacer Bouhanni, velocista transalpino in forze alla Cofidis, vince la corsa in linea che si chiude nella Bassa Normandia.
Nulla ha potuto la fuga di giornata uscita già al sesto chilometro dii gara, composta da Damien Gaudin (Armée de Terre) e Perrig Quéméneur (Direct Énergie) e riassorbita a circa 40 km dal traguardo. Le formazioni dei velocisti, FDJ e Cofidis in primis, hanno controllato la corsa fino allo sprint finale, terreno di caccia dell’ex pugile originario di Épinal. Alle sue spalle si spartiscono le posizioni di rincalzo Samuel Dumoulin (AG2R La Mondiale) e Kévin Réza (FDJ). Buon decimo posto per Luca Pacioni, giovane velocista classe ’93 dell’Androni – Sidermec.
Lorenzo Alessandri
Twitter @LorenzoAleLS7
ORDINE D’ARRIVO
1 Nacer Bouhanni (Fra) Cofidis, Solutions Credits 4:43:46
2 Samuel Dumoulin (Fra) AG2R La Mondiale
3 Kevin Reza (Fra) FDJ
4 Armindo Fonseca (Fra) Fortuneo – Vital Concept
5 Romain Combaud (Fra) Delko Marseille Provence KTM
6 Jérémy Leveau (Fra) Roubaix – Lille Metropole
7 Laurent Pichon (Fra) Fortuneo – Vital Concept
8 Damien Touze (Fra) HP BTP – Auber 93
9 Kévin Le Cunff (Fra) HP BTP – Auber 93
10 Luca Pacioni (Ita) Androni Giocattoli
11 Kévin Lebreton (Fra) Armee de Terre
12 Alo Jakin (Est) HP BTP – Auber 93
13 Garikoitz Bravo Oiarbide (Spa) Euskadi Basque Country – Murias
14 Marco Minnaard (Ned) Wanty – Groupe Gobert
15 Guillaume Martin (Fra) Wanty – Groupe Gobert
16 Anthony Maldonado (Fra) HP BTP – Auber 93
17 Fares Julien El (Fra) Delko Marseille Provence KTM
18 Lilian Calmejane (Fra) Direct Energie
19 Jens Wallays (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
20 Pierre Gouault (Fra) HP BTP – Auber 93
21 Jimmy Raibaud (Fra) Armee de Terre
22 Angel Madrazo (Spa) Delko Marseille Provence KTM
23 Florian Vachon (Fra) Fortuneo – Vital Concept
24 Jérémy Cornu (Fra) Direct Energie
25 Aitor Gonzalez Jimenez (Spa) Euskadi Basque Country – Murias
26 Tobias Foss (Nor) Team Joker Icopal
27 Mattia Frapporti (Ita) Androni Giocattoli
28 Julien Loubet (Fra) Armee de Terre
29 Romain Hardy (Fra) Fortuneo – Vital Concept
30 Thomas Degand (Bel) Wanty – Groupe Gobert
31 Jérémy Maison (Fra) FDJ
32 Oscar Rodriguez Garaicoechea (Spa) Euskadi Basque Country – Murias
33 Geoffrey Soupe (Fra) Cofidis, Solutions Credits
34 Julien Antomarchi (Fra) Roubaix – Lille Metropole
35 Arnaud Gerard (Fra) Fortuneo – Vital Concept
36 David Gaudu (Fra) FDJ
37 Carl Fredrik Hagen (Nor) Team Joker Icopal
38 Anthony Delaplace (Fra) Fortuneo – Vital Concept
39 Thomas Voeckler (Fra) Direct Energie
40 Nicolas Edet (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:00:05
41 Arnold Jeannesson (Fra) Fortuneo – Vital Concept
42 Andrea Vendrame (Ita) Androni Giocattoli
43 François Bidard (Fra) AG2R La Mondiale 0:00:11
44 Anthony Turgis (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:00:14
45 Jérémy Cabot (Fra) Roubaix – Lille Metropole 0:01:03
46 Bryan Nauleau (Fra) Direct Energie
47 Delio Fernandez (Spa) Delko Marseille Provence KTM
48 Florian Stork (Ger) Team Sunweb
49 Axel Domont (Fra) AG2R La Mondiale
50 Paul Ourselin (Fra) Direct Energie
51 Damien Gaudin (Fra) Armee de Terre
52 Jérémy Bescond (Fra) HP BTP – Auber 93
53 Tony Hurel (Fra) Direct Energie
54 Rasmus Tiller (Nor) Team Joker Icopal 0:01:23
55 Kevin Van Melsen (Bel) Wanty – Groupe Gobert
56 Johan Le Bon (Fra) FDJ
57 Benat Txoperena Matxikote (Spa) Euskadi Basque Country – Murias 0:02:46
58 Quentin Jauregui (Fra) AG2R La Mondiale 0:02:47
59 Evaldas Siskevicius (Ltu) Delko Marseille Provence KTM
60 Perrig Quemeneur (Fra) Direct Energie 0:03:30
61 Dorian Godon (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:03:55
62 Jimmy Turgis (Fra) Cofidis, Solutions Credits
63 Quentin Pacher (Fra) Delko Marseille Provence KTM 0:05:18
64 Christophe Noppe (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise 0:17:52
65 Gotzon Udondo Santa Maria (Spa) Euskadi Basque Country – Murias
66 Romain Lemarchand (Fra) Delko Marseille Provence KTM 0:19:57
L'ex pugile transalpino Nacer Bouhanni manda KO gli avversari sul traguardo della Parigi-Camembert (www.lepaysdauge.fr)
10-04-2017
aprile 11, 2017 by Redazione
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TOUR DU MAROC
L’azero Kirill Pozdnyakov (Synergy Baku Cycling Project) si è imposto nella quarta tappa, Oued Laou – El Hoceima, percorrendo 191.5 Km in 5h28′15″ alla media di 35.004 Km/h. Ha preceduto di 13″ il tedesco Mager e di 30″ lo statunitense Jones. Miglior italiano Umberto Marengo (Delio Gallina Colosio Eurofeed), 11° a 11′14″. Il marocchino Anass Ait El Abdia (UAE Team Emirates) è il nuovo leader della classifica con 6′04″ su Jones e 9′41″ su Pozdnyakov. Miglior italiano Marengo, 10° a 13′06″
VUELTA CICLISTA DEL URUGUAY
L’argentino Enzo Josué Moyano (Equipo Continental Municipalidad de Pocito) si è imposto nella quarta tappa, Young – Durazno, percorrendo 164.1 Km in 3h12′42″ alla media di 51.095 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Naranjo e il brasiliano Magno Do Prado Nazaret (Funvic/Brasil Pro Cycling), nuovo leader della classifica con 17″ sul connazionale Pinheiro da Silva e 23″ sul connazionale Cardoso Santos.
CELANO DOMA L’APPENNINO
Danilo Celano, corridore lucano di 27 anni, si è aggiudicato il Giro dell’Appennino edizione numero 78, dopo una bella azione in solitaria nei chilometri finali. Battuti Bernal Gómez e Senni.
Danilo Celano si aggiudica un prestigioso successo nel Giro dell’Appennino, storica corsa del calendario italiano, sul percorso di 199 chilometri da Serravalle Scrivia a Chiavari, in Liguria. Dopo aver indossato la maglia di miglior scalatore alla Coppi e Bartali, il giovane e promettente scalatore lucano della Amore&Vita-Selle Smp ha confermato il suo ottimo momento di forma scattando sulla salita di Leivi, ascesa finale prima del traguardo di Chiavari ed ultimo dei sei GPMN previsti, salutando gli altri corridori che con lui componevano la fuga che ha caratterizzato la corsa nelle sue fasi salienti. All’azione di Celano si sono dovuti arrendere Torres, Cattaneo e Bernal Gómez della Androni-Sidermec, Manuel Senni, corridore della BMC che oggi vestiva le insegne della la Nazionale Italiana, e Rodríguez della Wilier-Selle Italia. La gioia del traguardo a braccia alzate di Celano fa il paio con la sua prima affermazione tra i professionisti. Alle sue spalle, staccati di una quindicina di secondi, si sono piazzati Bernal Gómez al secondo posto e Senni al terzo. Sergey Firsanov, il corridore russo della Gazprom trionfatore nella scorsa edizione, si è dovuto accontentare della quindicesima posizione.
Valerio Capsoni
ORDINE D’ARRIVO
1 Danilo Celano (Ita) Amore & Vita – Selle SMP p/b Fondriest 5:00:30
2 Egan Bernal (Col) Androni Giocattoli 0:00:16
3 Manuel Senni (Ita) BMC Racing Team
4 Cristian Rodríguez (Spa) Wilier Triestina
5 Rodolfo Torres (Col) Androni Giocattoli
6 Mattia Cattaneo (Ita) Androni Giocattoli
7 Fausto Masnada (Ita) Androni Giocattoli 0:00:34
8 Matteo Busato (Ita) Wilier Triestina
9 Ivan Santaromita (Ita) Nippo – Vini Fantini
10 Oscar Eduardo Sanchez Guarin (Col) Bicicletas Strongman
11 Michele Gazzara (Ita) Sangemini – MG.Kvis 0:00:55
12 Alexander Vdovin (Rus) Lokosphinx
13 Ivan Rovny (Rus) Gazprom – Rusvelo 0:01:21
14 Simone Andreetta (Ita) Bardiani CSF 0:01:32
15 Sergey Firsanov (Rus) Gazprom – Rusvelo 0:01:43
16 Stefano Pirazzi (Ita) Bardiani CSF
17 Juan Sebastian Tamayo Martinez (Col) Bicicletas Strongman
18 Francesco Manuel Bongiorno (Ita) Sangemini – MG.Kvis
19 Davide Mucelli (Ita) Meridiana Kamen Team 0:02:00
20 Paolo Totò (Ita) Sangemini – MG.Kvis 0:02:05
21 Davide Pacchiardo (Ita) GM Europa Ovini
22 Francesco Romano (Ita) Italy
23 Leonardo Basso (Ita) Italy
24 Pierpaolo Ficara (Ita) Amore & Vita – Selle SMP p/b Fondriest
25 Marco Bernardinetti (Ita) Amore & Vita – Selle SMP p/b Fondriest
26 Steven Calderon Porras (Col) Bicicletas Strongman
27 Zahiri Abderrahim (Mar) Unieuro Trevigiani – Hemus 1896
28 Marco Frapporti (Ita) Androni Giocattoli
29 Jonathan Caicedo Cepeda (Ecu) Bicicletas Strongman
30 Iuri Filosi (Ita) Nippo – Vini Fantini 0:02:32
31 Ildar Arslanov (Rus) Gazprom – Rusvelo 0:02:50
32 Luca Wackermann (Ita) Bardiani CSF
33 Lorenzo Fortunato (Ita) Italy 0:03:03
34 Reinier Honig (Ned) Team Vorarlberg
35 Hans-Jörg Leopold (Aut) WSA-Greenlife
36 Artem Nych (Rus) Gazprom – Rusvelo
37 Daniel Martinez (Col) Wilier Triestina
38 Sebastian Baldauf (Aut) Team Vorarlberg
39 Giulio Ciccone (Ita) Bardiani CSF
40 Mikel Elorza Pagaldai (Spa) Amore & Vita – Selle SMP p/b Fondriest
41 Nicola Gaffurini (Ita) Sangemini – MG.Kvis
42 Alexander Foliforov (Rus) Gazprom – Rusvelo
43 Sebastian Schönberger (Aut) Tirol Cycling Team
44 Pier Paolo De Negri (Ita) Nippo – Vini Fantini
45 Fabio Tommassini (Ita) d’Amico – Utensilnord
46 Simone Velasco (Ita) Bardiani CSF
47 Alex Turrin (Ita) Wilier Triestina
48 Davide Orrico (Ita) Sangemini – MG.Kvis
49 Federico Canuti (Ita) d’Amico – Utensilnord
50 Giacomo Zilio (Ita) Italy
51 Stefan Pöll (Aut) WSA-Greenlife
52 Redi Halilaj (Alb) Amore & Vita – Selle SMP p/b Fondriest
53 Enrico Salvador (Ita) Tirol Cycling Team
54 Lorenzo Rota (Ita) Bardiani CSF
55 Patrick Schelling (Swi) Team Vorarlberg
56 Dmitriy Kozontchuk (Rus) Gazprom – Rusvelo
57 Eugert Zhupa (Ita) Wilier Triestina – Selle Italia
58 Giuseppe Fonzi (Ita) Wilier Triestina
59 Damiano Cunego (Ita) Nippo – Vini Fantini
60 Marco Canola (Ita) Nippo – Vini Fantini
61 Antonio Parrinello (Ita) GM Europa Ovini
62 Yonder Godoy (Ven) Wilier Triestina
63 Carlos Andres Becerra Alarcon (Col) Bicicletas Strongman
64 Marco Tizza (Ita) GM Europa Ovini
65 Timon Loderer (Aut) WSA-Greenlife 0:10:02
66 Niccolo’ Salvietti (Ita) Sangemini – MG.Kvis
67 Paolo Prandini (Ita) Sangemini – MG.Kvis
68 Gian Friesecke (Swi) Team Vorarlberg
69 Arseny Nikiforov (Rus) Russia
70 Mateo Frankovic (Cro) Meridiana Kamen Team
71 Matteo Rotondi (Ita) GM Europa Ovini
72 Matteo Rabottini (Ita) Meridiana Kamen Team
73 Marco Zamparella (Ita) Amore & Vita – Selle SMP p/b Fondriest
74 Sebastian Orlando Caro Monroy (Ita) d’Amico – Utensilnord
75 Raffaello Bonusi (Ita) Androni Giocattoli
76 Sergio Vega Merodio (Spa) Unieuro Trevigiani – Hemus 1896
77 Alessandro Bisolti (Ita) Nippo – Vini Fantini
78 David Galarreta Ugarte (Spa) Amore & Vita – Selle SMP p/b Fondriest
79 Emanuel Kiserlovski (Cro) Meridiana Kamen Team
80 Simone Ravanelli (Ita) Unieuro Trevigiani – Hemus 1896
81 Nicola Toffali (Ger) 0711|Cycling
82 Leonardo Canepa (Ita) GM Europa Ovini
83 Damiano Cima (Ita) Italy
84 Camilo Andres Gomez Archila (Col) Bicicletas Strongman
85 Sergey Vdovin (Rus) Lokosphinx
86 Didier Alexander Sastoque Pulido (Col) Bicicletas Strongman
87 Roberto González (Col) Bicicletas Strongman
88 Ilia Koshevoy (Blr) Wilier Triestina
89 Ettore Carlini (Ita) d’Amico – Utensilnord
90 Helmut Trettwer (Ger) WSA-Greenlife

Danilo Celano si impone in solitaria nella 78a edizione del Giro dell'Appennino (foto Bettini)
09-04-2017
aprile 9, 2017 by Redazione
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PARIGI – ROUBAIX
Il belga Greg Van Avermaet (BMC Racing Team) si è imposto nella classica francese, Compiègne – Roubaix, percorrendo 257 Km in 5h41′07″ alla media di 45.204 Km/h. Ha preceduto allo sprint il ceco Štybar e l’olandese Langeveld. Miglior italiano Gianni Moscon (Team Sky), 5°.
GIRO DELL’APPENNINO
L’italiano Danilo Celano (Amore & Vita – Selle SMP presented by FONDRIEST) si è imposto nella corsa italiana, Serravalle Scrivia – Chiavari, percorrendo 199 Km in 5h00′30″ alla media di 39.734 Km/h. Ha preceduto di 16″ il colombiano Bernal Gómez e l’italiano Manuel Senni (BMC Racing Team)
KLASIKA PRIMAVERA DE AMOREBIETA
Lo spagnolo Gorka Izagirre Insausti (Movistar Team) si è imposto nella corsa spagnola, circuito di Amorebieta, percorrendo 171.5 Km in 4h01′43″ alla media di 42.571 Km/h. Ha preceduto di 6″ il colombiano Paredes Zapata e il portoghese Vinhas. Unico italiano in gara Rinaldo Nocentini (Sporting Clube de Portugal/Tavira), 17° a 21″.
CIRCUIT DES ARDENNES INTERNATIONAL
Due tappe disputate nell’ultimo giorno di gara.
Il mattino il belga Maxime Vantomme (WB Veranclassic Aqua Protect) si è imposto nella terza tappa, Nouvion-sur-Meuse – Floing, percorrendo 78.1 Km in 1h54′01″ alla media di 41.099 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’ecuadoriano Jhonatan Narváez Prado (Axeon Hagens Berman) e di 1″ il francese Seigle. Miglior italiano Andrea Toniatti (Team Colpack), 25° a 55″. Narváez Prado è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo di Vantomme e del francese Antomarchi. Miglior italiano Andrea Garosio (Team Colpack), 12° a 1′23″
Il pomeriggio l’austriaco Riccardo Zoidl (Team Felbermayr – Simplon Wels) si è imposto nella quarta tappa, circuito di Charleville-Mézières, percorrendo 103 Km in 2h23′36″ alla media di 43.036 Km/h. Ha preceduto di 4″ il norvegese Skjerping e l’italiano Leonardo Bonifazio (Team Colpack). Narváez Prado si impone in classifica con 20″ su Vantomme e 26″ su Antomarchi. Miglior italiano Garosio, 12° a 1′29″
TOUR DU MAROC
Lo statunitense Luke Keough (UnitedHealthcare Pro Cycling Team) si è imposto nella terza tappa, Tangeri – Martil, percorrendo 145.1 Km in 3h48′50″ alla media di 38.045 Km/h. Ha preceduto allo sprint i marocchini Sahbaoui e Amine Galdoune. Miglior italiano Umberto Marengo (Delio Gallina Colosio Eurofeed), 8°. Il francese Simon Sellier (Vendée U) è il nuovo leader della classifica con 2″ sul marocchino Ait El Abdia e lo statunitense Putt. Miglior italiano Marengo, 10° a 2′21″
VUELTA CICLISTA DEL URUGUAY
Terza tappa strutturata in due semitappe.
Il mattino l’argentino Mauro Abel Richeze Araquistaín (Agrupacion Virgen De Fatima) si è imposto nella prima semitappa, Carmelo – Fray Bentos, percorrendo 141.2 Km in 3h17′00″ alla media di 43.005 Km/h. Ha preceduto allo sprint il venezuelano Pérez Silva e l’uruguayano Castro Guilarte. L’argentino Héctor Luceno (Equipo Continental Municipalidad de Pocito) è il nuovo leader della classifica con 4″ su Castro Guilarte e 6″ sull’argentino Gaday Orozco
Il pomeriggio, il team brasiliano Funvic/Brasil Pro Cycling si è imposto nella seconda semitappa, cronometro a squadre Paraje Las Víboras – Mercedes, percorrendo 20.4 Km in 23′36″ alla media di 51.864 Km/h. Ha preceduto di 59″ il team uruguayano Cerro Largo e di 1′28″ il team uruguayano San Antonio Florida. Il brasiliano Roberto Pinheiro da Silva (Funvic/Brasil Pro Cycling) è il nuovo leader della classifica con 6″ sui connazionali Cardoso Santos e Do Prado Nazaret
VAN AVERMAET PIGLIATUTTO: SPRINT VINCENTE AL VELODROMO
aprile 9, 2017 by Redazione
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Greg Van Avermaet non si ferma più. Quella di Rio 2016 è stata solo la prima di una serie di prestigiose vittorie che stanno arrivando una dietro l’altra in quest’inizio di stagione, nelle corse di un giorno, quelle che maggiormente si addicono ad un corridore con le caratteristiche del belga. Oggi, in una corsa durissima e di difficile interpretazione, è stato perfetto e anche quando si è trovato nella sgradevole situazione di rimanere staccato poco prima della Foresta di Arenberg per una caduta è rimasto nel gruppetto che si è poi andato a giocare la vittoria e ha preso benissimo il tempo a Štybar, che aveva cercato di sorprendere tutti partendo sparato all’improvviso.
La classica delle pietre si è rivelata ancora una volta una corsa ricca d’intramontabile fascino. I tratti di pavè, le pietre sconnesse, i corridoi laterali che i corridori cercano disperatamente di percorrere sembrerebbero elementi fuori posto in un ciclismo che, camminando sempre di più nell’era postmoderna, sembra a tratti perdere di vista sempre più il sapore delle antiche sfide nella polvere, tra mille difficoltà, in strade strette, con imprevisti ad ogni metro.
E’, invece, proprio in una corsa come la Roubaix che si riesce a riassaporare, e quindi apprezzare ancor di più, come ogni cosa che diviene rara, l’emozione di una battaglia senza esclusione di colpi, su un terreno impervio che, anche oggi, non ha risparmiato nessuno. Nemmeno il vincitore Greg Van Avermaet è stato risparmiato dalle insidie delle quali sono piene le strade di questa magnifica ed antica classica.
Il belga si è, infatti, trovato a dover recuperare in uno dei punti critici del tracciato, poco prima di attaccare il primo settore di pavè a cinque stelle, quello che attraversa la Foresta di Arenbreg.
Il suo gruppo è poi riuscito a rientrare e poco dopo si è scatenata la bagarre, durata sostanzialmente fino al Carrefour de l’Arbre, all’uscita dal quale i giochi erano ormai fatti anche se, come si vedrà, il finale stava per riservare la sorpresa più imprevedibile.
In un inizio di gara a ritmi forsennati, con girandole di allunghi e tentativi, i primi a riuscire a guadagnare terreno sul gruppo sono Patrick Bevin e Simon Clarke della Cannondale – Drapac, Edward Theuns della Trek – Segafredo), Kenneth Vanbilsen del Cofidis, Pierre-Luc Périchon della Fortuneo – Vital Concept, Coen Vermeltfoort della Roompot Oranje Peloton, Iván García Cortina della Bahrain – Merida e Matteo Bono dell’UAE Fly Emirates. Il loro tentativo dura tuttavia lo spazio d’un mattino, perché dietro si continua a menare a tutta e, anche dopo il ricongiungimento, appare davvero difficile riuscire ad imbastire una fuga credibile. Di tale situazione fanno le spese Michael Mørkøv e Mads Würtz della Katusha – Alpecin, Hugo Hofstetter della Cofidis, Maxime Daniel della Fortuneo-Vital Concept) e Benjamin Giraud della Delko Marseille-Provence KTM, i quali cullano per appena 20 Km la pia illusione che il gruppo avesse loro concesso il beneplacito.
Dopo 75 chilometri di gara la situazione è quindi di gruppo compatto, una compattezza dovuta alle inquietudini di certuni che trovano pronta reazione in quelle degli avversari, con un sostanziale blocco della situazione.
Chiaramente, una situazione di elevate velocità e nervosismo possono facilmente provocare cadute, come infatti puntualmente accade già prima dell’inizio dei settori in pavè.
In vista del primo settore di pietre provano ancora Yannick Martinez (Delko Marseille Provence), Kenneth Vanbilsen (Cofidis) e Frederik Backaert (Wanty – Groupe Gobert), ma da dietro sopraggiungono Jelle Wallays (Lotto Soudal) e Mickaël Delage (FDJ), che verranno raggiunti in un secondo momento da Stijn Vandenbergh (Ag2r La Mondiale). Sarà questo il primo tentativo che riuscirà a gestire un certo vantaggio, comunque esiguo, nei confronti di un gruppo che si trova ora in un momento molto delicato, con le cadute che si susseguono a breve distanza e che coinvolgono nomi di primo piano come Oliver Naesen (AG2R La Mondiale), che in questa prima parte di stagione si è sempre dimostrato competitivo nelle classiche, e soprattutto Greg Van Avermaet (BMC) che si ritrova a dover inseguire gente come Sagan (Bora – Hansgrohe) e Boonen (Quick-Step Floors) prima ancora della Foresta di Arenberg. Anche Terpstra (Quick-Step Floors) rimane coinvolto nella caduta ed è anche colui che ne riporta le più gravi conseguenze, essendo costretto al ritiro.
In un primo momento sembrava che davanti volessero accelerare il ritmo per impedire il rientro di Van Avermaet, che in effetti all’inizio fatica a far calare il gap accumulato sul gruppo dei migliori, ma poi davanti c’è una fase di rallentamento che favorirà il rientro del campione olimpico.
La fase di stanca induce Sylvain Chavanel (Direct Énergie) ad avvantaggiarsi sul gruppo, riportandosi sulla testa della corsa che, a questo punto, era composta dal solo Wallays, essendosi rialzati gli altri due.
La corsa esplode nel settore tra Warlaing e Brillon, dove Sagan si produce in un’accelerazione fortissima alla quale resiste solo il compagno di squadra Maciej Bodnar. I due riprendono i battistrada, ma vengono poi a loro volta raggiunti da Daniel Oss (BMC) e Jasper Stuyven (Trek – Segafredo). Il tentativo è bene assortito – anche se la presenza di Oss è più che altro con la funzione di stopper per favorire il rientro di Van Avermaet – ma poi accade l’imprevisto: il campione del mondo incappa in un incidente meccanico e, per l’ennesima volta, deve arrendersi alla sfortuna mentre davanti restano soli Oss e Stuyven.
Il gruppo non è bene organizzato e non riesce così a recuperare la trentina di secondi che la testa della corsa continua a vantare sugli inseguitori.
Visto il momento difficile vari corridori provano ad evadere dal gruppo, ma i tentativi inscenati da Sebastian Langeveld (Cannondale – Drapac), André Greipel (Lotto Soudal), Arnaud Démare (FDJ) e Tony Martin (Katusha – Alpecin) hanno esito negativo.
Tuttavia, nel secondo tratto di pavè a cinque stelle, quello di Mons-en-Pevele, Jürgen Roelandts (Lotto Soudal), Dimitri Claeys (Cofidis) e uno splendido Gianni Moscon (Team Sky) riescono a raggiungere la coppia al comando.
In gruppo è Zdeněk Štybar (Quick-Step Floors) che decide di fare il diavolo a quattro e disintegra il drappello dei migliori che, dopo la sua accelerata, si riduce ad una decina di unità, con la presenza di tutti i maggiori pretendenti alla vittoria.
I cinque davanti cominciano a sentire il gruppo che si avvicina ed Oss tenta l’azione solitaria, riuscendo a staccare i compagni d’avventura. Sono Langeveld, Roelandts e Štybar i primi a lanciarsi all’inseguimento; anche Peter Sagan si riporta su costoro, ma è ancora una volta la sfortuna a fermare lo slovacco, che incappa nuovamente in una noia meccanica. Questa volta deve dire addio ai sogni di gloria, perché la corsa è nella fase rovente e il rientro appare subito operazione alquanto difficile, anche per via del prevedibile contraccolpo psicologico per il campione del mondo che riteneva, dopo il primo problema, di aver già pagato il dazio a questa corsa.
Sul terzetto all’inseguimento di Oss si riporta un altro terzetto, composto Greg Van Avermaet, Stuyven e Moscon. Si forma quindi un sestetto alla caccia del corridore della BMC, con Greg Van Avermaet nella situazione ideale in quanto la presenza del compagna di squadra solitario al comando lo esime dal tirare, lasciando agli altri il compito di guidare l’inseguimento.
Oss viene, tuttavia, fermato dall’ammiraglia per dare aiuto diretto al gruppo di testa, probabilmente perché Van Avermaet si sente così forte da preferire avere un compagno che lavorasse per impedire il rientro del gruppo Boonen, nel quale era in quel momento ancora presente Sagan, piuttosto che far lavorare gli altri per ricucire su Oss. Se questo era l’intento, deve dirsi che ha portato i suoi discreti risultati, dato che il ritardo del gruppo Boonen da questo momento ha preso a lievitare fino a rendere impossibile il rientro degli avversari.
Sul Carrefour de l’Arbre Van Avermaet prova a lasciarsi alle spalle gli avversari con una trenata lunghissima e micidiale che stronca i tentativi di resistenza degli altri, con eccezione di Štybar e Langeveld. Il corridore ceco in un primo tempo tenta di esimersi dal tirare con la scusa di avere Tom Boonen dietro ma, successivamente, ben sapendo che il capitano non può rientrare, tenta di provare la febbre a Van Avermaet con due accelerate che vengono stoppate con grande autorità dall’olimpionico, che appare in forma smagliante.
Arrivati nel velodromo i tre cominciano una fase di studio estremamente pericolosa, dato che vanno in quasi surplace per tentare di conquistare la posizione migliore per lanciare lo sprint. Questo studio esasperato permette a Moscon e Stuyven di riportarsi sui tre al comando. E’ proprio l’ottimo Moscon che tenta di lanciare la volata lunga, ma le energie spese per rientrare non gli permettono di avere successo. Dal canto suo Štybar prova a partire sparato all’improvviso, ma Van Avermaet riesce a raggiungerlo ed a superarlo senza problemi.
Il belga, dopo Rio, ci ha preso gusto e non si ferma più, inanella un successo dietro l’altro e dopo il secondo posto al Giro delle Fiandre conquista la sua prima classica monumento. A questo punto, aspettiamo ancora Van Avermaet nelle prossime classiche di questa primavera.
Sagan anche questa volta è stato fermato dalla sfortuna e, dopo il secondo posto alla Milano Sanremo in una situazione nella quale si era trovato a doversi sobbarcare tutto il lavoro e dopo la caduta al Giro delle Fiandre, anche oggi ha dovuto alzare bandiera bianca anzitempo, fermato da un problema meccanico proprio nel momento in cui aveva agganciato il gruppetto dal quale si è poi sviluppata l’azione decisiva. Il campione del mondo ha comunque onorato la corsa come aveva fatto al Fiandre, arrivando al traguardo applaudito da tutto il pubblico del velodromo che ha tributato anche a Tom Boonen il ringraziamento per aver animato e corso con tutte le forze anche questa edizione della Parigi-Roubaix che, per lui che l’ha vinta 4 volte, è stata l’ultima. Ha tentato in ogni modo di battere il record di Roger de Vlaeminck, impresa sfuggitagli per un soffio l’anno scorso in uno sprint che sembrava vinto in partenza contro l’australiano Hayman.
Va così in archivio anche questa straordinaria edizione della classica delle pietre che non ha riservato neppure un minuto senza emozioni e che si inserisce in un inizio di stagione davvero emozionante, che sta offrendo corse straordinarie. Le tre monumento disputate sinora sono state tutte e tre all’altezza della loro fama e del loro prestigio grazie ai campioni che le hanno interpretate al meglio, offrendo agli appassionati uno spettacolo davvero imperdibile.
Benedetto Ciccarone
ORDINE D’ARRIVO
1 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 5:41:07
2 Zdenek Stybar (Cze) Quick-Step Floors
3 Sebastian Langeveld (Ned) Cannondale-Drapac
4 Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo
5 Gianni Moscon (Ita) Team Sky
6 Arnaud Demare (Fra) FDJ 0:00:12
7 André Greipel (Ger) Lotto Soudal
8 Edward Theuns (Bel) Trek-Segafredo
9 Adrien Petit (Fra) Direct Energie
10 John Degenkolb (Ger) Trek-Segafredo
11 Mathew Hayman (Aus) Orica-Scott
12 Florian Senechal (Fra) Cofidis, Solutions Credits
13 Tom Boonen (Bel) Quick-Step Floors
14 Yoann Offredo (Fra) Wanty – Groupe Gobert
15 Laurens De Vreese (Bel) Astana Pro Team
16 Marcus Burghardt (Ger) Bora-Hansgrohe
17 Piet Allegaert (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
18 Nikolas Maes (Bel) Lotto Soudal
19 Sylvain Chavanel (Fra) Direct Energie
20 Dylan Van Baarle (Ned) Cannondale-Drapac
21 Daniel Oss (Ita) BMC Racing Team
22 Jurgen Roelandts (Bel) Lotto Soudal 0:00:20
23 Jelle Wallays (Bel) Lotto Soudal 0:00:26
24 Marcel Sieberg (Ger) Lotto Soudal 0:00:36
25 Ramon Sinkeldam (Ned) Team Sunweb 0:02:24
26 Marco Marcato (Ita) Team UAE Emirates
27 Nils Politt (Ger) Katusha-Alpecin
28 Jonas Van Genechten (Bel) Cofidis, Solutions Credits
29 Koen De Kort (Ned) Trek-Segafredo
30 Bert Van Lerberghe (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
31 Oliver Naesen (Bel) AG2R La Mondiale
32 Bert De Backer (Bel) Team Sunweb
33 Jos Van Emden (Ned) Team LottoNl-Jumbo
34 Dimitri Claeys (Bel) Cofidis, Solutions Credits
35 Stijn Vandenbergh (Bel) AG2R La Mondiale 0:03:01
36 Bernhard Eisel (Aut) Dimension Data 0:03:30
37 Pieter Vanspeybrouck (Bel) Wanty – Groupe Gobert 0:03:45
38 Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe 0:05:12
39 Christophe Laporte (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:05:44
40 Jasha Sütterlin (Ger) Movistar Team 0:07:12
41 Daniele Bennati (Ita) Movistar Team 0:09:41
42 Wouter Wippert (Ned) Cannondale-Drapac
43 Mickael Delage (Fra) FDJ
44 Iljo Keisse (Bel) Quick-Step Floors
45 Matthieu Ladagnous (Fra) FDJ
46 Mads Würtz Schmidt (Den) Katusha-Alpecin
47 Dylan Groenewegen (Ned) Team LottoNl-Jumbo
48 Reto Hollenstein (Swi) Katusha-Alpecin
49 Mike Teunissen (Ned) Team Sunweb
50 Ryan Mullen (Irl) Cannondale-Drapac
51 Boy van Poppel (Ned) Trek-Segafredo
52 Pim Ligthart (Ned) Roompot – Nederlandse Loterij
53 Scott Thwaites (GBr) Dimension Data
54 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Soudal
55 Pierre Luc Perichon (Fra) Fortuneo – Vital Concept
56 Miles Scotson (Aus) BMC Racing Team
57 Maxime Farazijn (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
58 Olivier Le Gac (Fra) FDJ
59 Christian Knees (Ger) Team Sky
60 Jorge Arcas Peña (Spa) Movistar Team
61 Imanol Erviti (Spa) Movistar Team
62 Gregory Rast (Swi) Trek-Segafredo
63 Hugo Houle (Can) AG2R La Mondiale
64 Edvald Boasson Hagen (Nor) Dimension Data
65 Tom Scully (NZl) Cannondale-Drapac
66 Alex Dowsett (GBr) Movistar Team
67 Luka Mezgec (Slo) Orica-Scott
68 Dmitriy Gruzdev (Kaz) Astana Pro Team
69 Preben Van Hecke (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
70 William Clarke (Aus) Cannondale-Drapac
71 Nikias Arndt (Ger) Team Sunweb
72 Ian Stannard (GBr) Team Sky
73 Manuel Quinziato (Ita) BMC Racing Team
74 Jean-Pierre Drucker (Lux) BMC Racing Team
75 Maciej Bodnar (Pol) Bora-Hansgrohe
76 Tony Martin (Ger) Katusha-Alpecin
77 Andreas Schillinger (Ger) Bora-Hansgrohe 0:09:48
78 Jens Debusschere (Bel) Lotto Soudal 0:09:53
79 Edward Planckaert (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise 0:09:55
80 Wesley Kreder (Ned) Wanty – Groupe Gobert
81 Francis Mourey (Fra) Fortuneo – Vital Concept
82 Yves Lampaert (Bel) Quick-Step Floors
83 Jens Keukeleire (Bel) Orica-Scott 0:14:06
84 Marc Sarreau (Fra) FDJ
85 Juraj Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe 0:18:28
86 Franck Bonnamour (Fra) Fortuneo – Vital Concept
87 Marco Haller (Aut) Katusha-Alpecin
88 Matteo Trentin (Ita) Quick-Step Floors
89 Niccolo Bonifazio (Ita) Bahrain-Merida
90 Alexander Edmonson (Aus) Orica-Scott 0:20:44
91 Mitch Docker (Aus) Orica-Scott
92 Truls Korsaeth (Nor) Astana Pro Team
93 David Per (Slo) Bahrain-Merida
94 Amund Grondahl Jansen (Nor) Team LottoNl-Jumbo
95 Mads Pedersen (Den) Trek-Segafredo
96 Jenthe Biermans (Bel) Katusha-Alpecin
97 Reinardt Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data
98 Julien Vermote (Bel) Quick-Step Floors
99 Matti Breschel (Den) Astana Pro Team
100 Boris Vallee (Bel) Fortuneo – Vital Concept
101 Luka Pibernik (Slo) Bahrain-Merida 0:20:50
102 Jay Robert Thomson (RSA) Dimension Data 0:27:12

Lo sprint decisivo sulla mitica pista del velodromo di Roubaix (Tim de Waele/TDWSport.com)
A ROGLIČ LA CRONO FINALE, A VALVERDE IL GIRO DEI PAESI BASCHI.
Seconda affermazione di Primož Roglič (LottoNL-Jumbo) che conquista la cronometro finale di Eibar. Alejandro Valverde (Movistar), secondo per soli 9 secondi, conquista il Giro dei Paesi Baschi 2017
Quando hai le stimmate del campione non ti fermi quasi mai. Alejandro Valverde (Movistar) confeziona un’altra prestazione maiuscola nella cronometro di Eibar e vince abbastanza nettamente la sua terza corsa a tappa stagionale, dopo la Vuelta a Andalucía e la Volta Ciclista a Catalunya. Soltanto Primož Roglič (LottoNL-Jumbo) riesce a sovrastarlo per la vittoria di tappa, unico a scendere sotto i 36 minuti in un percorso caratterizzato da una salita iniziale abbastanza impegnativa e da una seconda parte di tracciato dove la potenza doveva vedersela con la linearità di pedalata, dal momento che alcuni tratti in rettilineo, pur espostI a un vento piuttosto fastidioso, potevano disturbare i ciclisti. Il murciano, dopo una strepitosa prima parte, favorito anche dall’esser partito con la bici tradizionale, si doveva arrendere nella seconda metà del tracciato ad un Roglič ispirato, che ha già fatto vedere ottime cose in questo Giro dei Paesi Baschi, essendosi aggudicato due giorni fa anche la tappa di Bilbao. Valverde chiudeva comunque secondo, a 9 secondi dallo sloveno, garantendosi la vittoria finale anche perché i più immediati inseguitori non riuscivano a fare meglio di lui. Ion Izagirre (Bahrain Merida) era soltanto terzo a 15 secondi da Roglič, mentre Alberto Contador (Trek – Segafredo) chiudeva in quarta posizione a 23 secondi. A chiudere la top five, un buon David De La Cruz (Quick-Step), già maglia amarillo, a 34 secondi da Roglič. Da segnalare la buona prova offerta da Diego Ulissi (UAE Team Emirates), ottavo a 52 secondi. In classifica generale Valverde sopravanza Contador di 17 secondi, rifilando all’uomo di Pinto l’ennesimo podio stagionale. Terzo Ion Izagirre a 21 secondi. Valverde si aggiudica anche la classifica a punti mentre quella della montagna va ad Alex Howes (Cannondale Drapac). Adesso molti dei protagonisti del Giro dei Paesi Baschi si sposteranno a latitudini più settentrionali visto che la seconda parte di Aprile è caratterizzata dalla campagna della Ardenne, nella quale, se manterrà questa condizione, Valverde sarà l’uomo da battere.
Giuseppe Scarfone

Valverde taglia il traguardo della crono finale: il successo di giornata gli sfuggirà per soli 9 secondi, ma l'affermazione nella classifica del Giro dei Paesi Baschi è nettamente sua (Getty Images Sport)
08-04-2017
aprile 8, 2017 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
VUELTA CICLISTA AL PAÍS VASCO
Lo sloveno Primož Roglič (Team LottoNL-Jumbo) si è imposto nella sesta ed ultima tappa, circuito a cronometro di Eibar, percorrendo 27.7 Km in 35′58″ alla media di 46.209 Km/h. Ha preceduto di 9″ lo spagnolo Alejandro Valverde Belmonte (Movistar Team) e di 15″ lo spagnolo Ion Izagirre Insausti. Miglior italiano Diego Ulissi (UAE Team Emirates), 8° a 52″. Valverde Belmonte si impone in classifica con 17″ sul connazionale Contador Velasco e 21″ su Ion Izagirre Insausti. Miglior italiano Giovanni Visconti (Bahrain Merida Pro Cycling Team), 20° a 3′11″
CIRCUIT DES ARDENNES INTERNATIONAL
Il danese Rasmus Guldhammer (Team Veloconcept) si è imposto nella seconda tappa, circuito di Rochehaut, percorrendo 174.8 Km in 4h33′39″ alla media di 38.326 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’ecuadoriano Narváez Prado e di 2″ l’austriaco Zoidl. Miglior italiano Andrea Garosio (Team Colpack), 10° a 18″. Guldhammer è il nuovo leader della classifica con 4″ su Narváez Prado e 8″ su Zoidl. Miglior italiano Garosio, 12° a 28″
TOUR DU MAROC
Lo statunitense Luke Keough (UnitedHealthcare Pro Cycling Team) si è imposto nella seconda tappa, Kènitra – Larache, percorrendo 146 Km in 3h36′36″ alla media di 40.443 Km/h. Ha preceduto allo sprint i marocchini Amine Galdoune e Makhchoun. Miglior italiano Andrea Villanti (Team Figros SNEP Focus), 8°. L’azero Kirill Pozdnyakov (Synergy Baku Cycling Project) è ancora leader della classifica con 16″ sul francese Sellier e 17″ sullo statunitense Putt. Miglior italiano Francesco Mancini (Team Figros SNEP Focus), 14° a 2′33″
VUELTA CICLISTA DEL URUGUAY
Il brasiliano Rodrigo Araújo de Melo (Sao Francisco Saude) si è imposto nella seconda tappa, Santa Rosa – Colonia, percorrendo 192 Km in 3h47′31″ alla media di 50.634 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Silva e l’uruguayano Alan Matias Presa Pirez (Schneck Alas Rojas), ancora leader della classifica con 4″ su Araújo de Melo e 8″ sull’argentino Lucero
TROFEO EDIL C
L’italiano Marco Negrente (Team Colpack) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Collecchio, percorrendo 149.1 Km in 3h42′20″ alla media di 40.237 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Hamilton e di 9″ il bielorusso Riabushenko
VALVERDE, TAPPA E MAGLIA AD ARRATE; ALTRA PERLA DEL MURCIANO NELLA STAGIONE 2017
Alejandro Valverde (Movistar) conquista con uno spunto in discesa la quinta e penultima tappa del Giro dei Paesi Baschi precedendo il francese Bardet (AG2R) e il colombiano Urán (Cannondale-Drapac) al termine di una tappa molto animata nel finale. Valverde è anche la nuova maglia amarillo e domani nella crono finale di Eibar avrà la grande occasione di vincere per la prima volta in carriera la corsa a tappe basca.
Come spesso capita al Giro dei Paesi Baschi, la penultima tappa è la più corta ma anche la più dura dal punto di vista altimetrico. Nell’edizione 2017 sono ben sei i GPM da scalare, tre dei quali di prima categoria, mentre l’ultima salita verso il santuario di Arrate, percorsa da un versante diverso rispetto allo scorso anno, presenta due chilometri iniziali durissimi con una pendenza media che sfiora l’11%. E’ perciò una delle tappe più attese di questa edizione, nella quale i ciclisti più avanti in classifica generale dovranno giocare le loro carte per la vittoria finale. Da segnalare non partente Julian Alaphilippe (Quick-Step) che, dopo il ritardo accumulato in classifica generale nelle prime tappe (complice anche una caduta), ha preferito staccare in vista della campagna delle Ardenne. Dopo la partenza da Bilbao il ritmo era subito indiavolato. Dopo una ventina di chilometri una maxi fuga di 18 ciclisti riusciva a prendere il largo. Tra di essi era presente anche l’italiano Matteo Montaguti (AG2R), ma per il resto non si segnalavano ciclisti che potevano impensierire i primi posti della classifica generale. Quick-Step e Movistar controllavano in ogni caso la situazione e non lasciavano troppo spazio alla fuga che, per il momento, aveva acquisito un vantaggio di 1 minuto e 20 secondi. Sul primo GPM del Puerto de Pagatza, posto al km 45, era proprio Montaguti il primo a transitare. Al km 60 la fuga aveva 1 minuto di vantaggio sul gruppo. Omar Fraile (Dimension Data) si aggiudicava il secondo GPM di tappa al km 71, ma a quel punto la fuga si era ormai spezzettata e il gruppo rinveniva con decisione. Laurens Ten Dam (Sunweb) riusciva a raggiungere in testa Fraile e la coppia prendeva una ventina secondi di vantaggio sul gruppo a 56 km dall’arrivo. Al km 82 il gruppo riassorbiva gli ultimi due fuggitivi e Alex Howes (Cannondale-Drapac) transitava in prima posizione sul GPM di Trabakua. Il gruppo iniziava il terzultimo GPM, l’Alto de Izua ad andatura sostenuta e Simon Špilak (Katusha), rimasto attardato per un problema meccanico, cercava di riprendere le ultime posizioni del gruppo con l’aiuto di alcuni compagni. Il testa al gruppo si erano portati gli uomini della Orica-Scott in appoggio al britannico Simon Yates. Jack Haig (Orica-Scott) transitava in prima posizione sul GPM di Izua. Ai meno 22, lungo l’ascesa del penultimo GPM, Michal Kwiatkowski (Sky) era vittima di una foratura ma rientrava prontamente in gruppo. Tosh Van Der Sande (Lotto-Soudal) provava ad attaccare ma la sua azione veniva anullata dal gruppo nel giro di un chilometro, poi Carlos Verona (Oric-Scott) transitava in prima posizione sul penultimo GPM dell’Alto de Urkaregi. Iniziava così l’ultimo GPM, l’Alto de Usartza, la cui cima era collocata a soli 2 Km dal traguardo. Il gruppo si riduceva drasticamente sotto l’impulso della Movistar. Restavano in testa ai meno quattro Alberto Contador (Trek-Segafredo), Michael Woods (Cannondale-Drapac), Alejandro Valverde (Movistar), Louis Meintjes (UAE Team Emirates) e Romain Bardet (AG2R). Lo spagnolo Samuel Sánchez (BMC), già vittorioso in carriera per tre volte su questo traguardo, tentava la sortita ai meno 2, quando la strada spianava per poi buttarsi capofitto in discesa, ma sfortunatamente era vittima di una rovinosa caduta che per poco non coinvolgeva anche Contador. Valverde non si lasciava pregare e prendeva subito la testa della corsa. Il murciano era abile a non farsi superare e tagliava il traguardo su Bardet e Urán. Il murciano aggiunge così un’altra vittoria alla sua stagione finora quasi impeccabile ed è anche primo in classifica generale, sempre su Bardet e Urán, accreditati dello stesso tempo per la mancanza di abbuoni. Domani la sesta ed ultima tappa prevede la consueta cronometro individuale dell’ultimo giorno di gara, come nel 2016 disegnata in circuito attorno ad Eibar. Quest’anno i chilometri da percorrere sono raddoppiati, essendo ben 27, spalmati su un percorso che prevede i primi 5 km in salita, prima della discesa e di un lungo tratto in pianura. Alla luce dei risultati di oggi Valverde può vincere ma dovrà tenere conto di avversari non proprio fermi sul passo.
Giuseppe Scarfone

Un'altra ''perla'' di Valverde impreziosisce la stagione 2017: sua la tappa regina del Giro dei Paesi Baschi 2017 (Getty Images Sport)