24-07-2015

luglio 24, 2015 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE FRANCE

L’italiano Vincenzo Nibali (Astana Pro Team) si è imposto nella diciannovesima tappa, Saint-Jean-de-Maurienne – La Toussuire, percorrendo 138 Km in 4h22′53″, alla media di 31.497 Km/h. Ha preceduto di 44″ il colombiano Quintana Rojas e di 1′14″ il britannico Christopher Froome (Team Sky), ancora maglia gialla con 2′38″ su Quintana Rojas e 5′25” sullo spagnolo Valverde Belmonte. Miglior italiano Nibali, 4° a 6′44″.

PODLASIE TOUR (Polonia)

Il polacco Adrian Kurek (CCC Sprandi Polkowice) si è imposto nel prologo, circuito di Czyzew, percorrendo 3 Km in 3′53″, alla media di 46.352 Km/h. Ha preceduto il connazionale Stepniak (stesso tempo) e di 2″ il tedesco Schumacher. Unico italiano in gara Christian Delle Stelle (CCC Sprandi Polkowice), 95° a 2′35″.

INTERNATIONALE NIEDERSACHSEN-RUNDFAHRT DER JUNIOREN (Germania)

Il tedesco Leo Appelt (Focus CX Junior Team) si è imposto nella prima tappa, circuito di Wallenhorst, percorrendo 66.3 Km in 1h32′09″, alla media di 43.169 Km/h. Ha preceduto allo sprint il russo Sivakov e il belga Verwilst. Appelt è il primo leader della classifica con 4″ su Verwilst e 5″ su Sivakov

TOUR DE L’ABITIBI DESJARDINS – COUPE DES NATIONS JUNIOR (Canada)

Il canadese Pier-André Côté (Promutuel/VMBL/Alco-TMI) si è imposto nella quinta tappa, circuito di Lebel-sur-Quévillon, percorrendo 104 Km in 2h13′50″, alla media di 46.625 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Barbier e lo statunitense Costa. lo Lo statunitense Brandon Mcnulty (LUX/Specialized by Cynergy) è ancora leader della classifica con 13″ su Costa e 45″ su Côté.

ALENTOUR DU TOUR… QUI SAINT-JEAN-DE-MAURIENNE

luglio 24, 2015 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Utrecht a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato

IL POKER D’ASSI

Breve rassegna stampa dai paesi del “poker d’assi” el Tour 2014, Nibali, Contador, Froome e Quintana. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali: Italia

La Francia gode con Bardet, nessun distacco tra i big – Bardet: “In cima ai Lacets ho avuto la pelle d’oca” – Froome risponde ancora agli attacchi – Tour, Fuglsang tirato giù da una moto? (Gazzetta dello Sport)

Tour de France, «processo» a Froome: i pro e contro per la maglia gialla (Corriere della Sera)

Contador: Spagna

Contador lo probó de lejos y Bardet dio el 2º triunfo francés – Contador se levantó cojo y crítico: “Movistar se equivocó” – Y en la meta: “Ataqué más con el corazón que con las piernas” – Froome: “Sólo responderemos si atacan Quintana y Valverde” – Valverde: “¿Contador? El pique es deportivo, sólo en carrera” – Nairo: “Estamos contentos pero buscaremos el amarillo” – Así fue la caída de Contador, que aún no se había visto… – La leyenda de Ugrumov: el rival que ‘amenazó’ a Indurain(AS)

Fuegos de artificio en el Tour – Contador: “Voy a luchar por el podium” (Marca)

El plácido liderato de Froome – Froome: “Solo vigilo a Quintana y a Valverde” – 20 años de la ‘manita’ de Indurain – Contador afirma que luchará por subir al podio – La caída de Contador en la 17a etapa del Tour – El sudafricano Meintjes abandona por una gastroenteritis (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito

Froome remains on course for Tour de France title (The Independent)

Froome keeps rivals at bay as Bardet wins – Chris Froome deserves our admiration. Doubters must produce evidence, or desist (The Times)

Froome keeps up smooth progress towards second crown (The Daily Telegraph)

Quintana: Colombia

Bardet ganó una etapa en la que Froome mantuvo la diferencia con Nairo – ‘Este viernes empieza el terreno para atacar’: Nairo Quintana – Por los apodos se conocen a los ciclistas colombianos (El Tiempo)

Winner Anacona fue tercero en la etapa 18 del Tour de Francia – Sudafricano Meintjes abandona el Tour por una gastroenteritis – Urán: “Me han faltado fuerzas al final” – Seguiremos intentando hasta el final del Tour: Nairo Quintana – Una etapa del Tour en la casa de Nairo Quintana (El Espectador)

Francia

Bardet: «L’audace a payé» – Le triomphe de Bardet – Bardet: «Sauver mon Tour dans les Alpes» – C’est la bonne pour Bardet! – La chute de Fuglsang a-t-elle tout changé? – Barguil a «joué avec Mollema» – Froome: «J’ai dû défendre» – (L’Equipe)

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

PRIMA DELLA TAPPA

Mauro Facoltosi: Previsioni?

Olivier: Piu’ che una previsione la mia e’ una speranza, Contador che si prende una rivincita. Cmq, penso sia probabile una fuga all’arrivo con un Pinot, Bardet vincitori di tappa. Cmq, Vive La Maurienne, la piu’ bella valle del mondo – vabbe’io sono originario di La Chambre, quindi sono di parte

Howling Wolf14: Da La Chambre si va su, alla Madeleine. Chissà quante volte l’hai fatta. Poi su viene giù dalla Croix-de-Fer. E dal Glandon. E si va su anche al Télégraphe e al Galibier. Ho fatto due volte la Marmotte. Conosco bene. Bella la Maurienne.

Olivier: Quando ero giovane, tra i 14 e i 22 anni, passavo tutta l’estate li’ e ogni giorno con la mia mitica vecchia Motobecane mi andavo a sfiancare su una di quelle salite. Conosco molto bene anche il Chaussy che faranno domani, all’epoca il versante da dove scenderanno (Montaimont) aveva gli ultimi due km sterrati, bel posto!!! ora purtroppo non riesco piu’ ad andare spesso e non ho mai fatto la Marmotte; quando vado li’ ho solo il tempo di dedicarmi alla montagna, l’altra mia passione. Tra oggi e domani seguiro’ la tappa in cuffia dall’ufficio, che tristezza!!! l’ultima volta che sono riuscito ad andare per il tour era il 1998, sulla Madeleine con Ulrich all’attacco e Pantani in maglia gialla a ruota, sembra ieri ma sono quasi 20 anni!!! Domani ci sara’ meta’ della mia famiglia in ordine sparso tra La Chambre (fine discesa del Chaussy/Madeleine) e La Toussuire, beati loro!!!

DOPO LA TAPPA

Nebe1980: Ecco! Come volevasi dimostrare. Froome un po’ in affanno sull’ultima accelerazione di Nibali. Se Quintana avesse fatto il diavolo a quattro con continui scatti sul Glandon magari Froome rimaneva staccato e lì potevano essere dolori.
Invece nulla. Unica speranza è che quella defaillance di Froome sia la spia della riserva e che la paghi domani e dopodomani, certo che a torturarlo dai Pirenei la cosa poteva essere diversa invece lo hanno portato in carrozza. La dimostrazione? Le fughe che arrivano. Questi avevano 3 minuti anche a 100 Km dall’arrivo

in collaborazione con il “Forum dello Scalatore”

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

L’Esercito Del Surf (Catherine Spaak)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’: SAINT-JEAN-DE-MAURIENNE – LA TOUSSUIRE (138 Km)

I chilometraggi “mignon” – 138 Km domani, 110,5 Km nel giorno dell’Alpe d’Huez – saranno il filo conduttore delle ultime due tappe di montagna del Tour 2015. Sono distanze che qualcuno ha criticato, ritenendole indicate più a corse per dilettanti che per gare professionistiche, ma hanno il loro rovescio della medaglia. Da anni sulle strade dei grandi giri non si vedono più tapponi vecchio stile, lunghi oltre 200 Km e infarciti di salite fin dalle prime battute, preferendogli frazioni più snelle ma che, alla fine, si sono rivelate più combattute. I chilometraggi maxi, infatti, in molti casi poco invogliavano alla battaglia e quelle tappe partivano al rallentatore, anche nel timore che molti potessero finire fuori tempo massimo. Con distanze inferiori spesso, al contrario, le partenze risultano più decise e le alte medie in avvio contribuiscono a rendere più dura la giornata, in particolar modo quando la tappa è di montagna e ancor più se c’è una salita subito dopo il via. Sarà proprio il caso della frazione che terminerà per la quarta volta nella stazione sciistica della Toussuire e che, lasciato il “chilometro 0″, immediatamente proporrà gli inediti 15,4 Km al 6,3% del Col du Chaussy. Discesa, poi pianura e una cinquantina di chilometri più avanti il gruppo tornerà a confrontarsi con il Glandon, scalandolo stavolta dal versante settentrionale, il più impegnativo, prolungandolo fino alla cima del Col de la Croix-de-Fer (2067 metri), sul quale si scollinerà dopo aver affrontato 22,4 Km d’ascesa al 6,9%, quando ne mancheranno 55 all’arrivo. Tutto il finale parlerà, alternativamente, il linguaggio della salita e della discesa, passando per i 1638 metri del Col du Mollard (5,7 Km al 6,8%) prima d’attaccare l’ascesa finale, che non è dura nelle pendenze (6,1% la media) ma lo sarà per la sua lunghezza, di 2000 metri inferiore ai 20 Km: sono numeri che, a 48 ore dall’epilogo parigino e dopo tre settimane di corsa, possono a loro volta farcene vedere di numeri!

METEO TOUR

Previsioni meteo della diciannovesima tappa, Saint-Jean de Maurienne – La Toussuire

Saint-Jean-de-Maurienne (partenza) : cielo sereno, 26.9°C (percepiti 28°C), vento debole da W (3-4 Km/h), umidità al 56%
Saint-Jean-de-Maurienne (119 Km): poco nuvoloso, 28.7°C (percepiti 27°C), vento moderato da WSW (12-14 Km/h), umidità al 49%
La Toussuire : previsioni non disponibili

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Pancani: “Passo circondata dal massiccio”
Martinello: “Nonostante le condizione non ottimale”
Garzelli: “Mollemma” (Mollema)
Martinello: “Inizia il Tour de Glandon”
Pancani: “Si è allargato Fuglsang” (è ingrassato?)
Marca (quotidiano spagnolo): “Conrador”

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della 19a tappa, Gap – Saint-Jean-de-Maurienne

1° Damien Gaudin
2° Bryan Coquard s.t.
3° Matthias Brändle s.t.
4° Arnaud Démare s.t.
5° Alexander Kristoff s.t.
Miglior italiano Davide Cimolai, 23° s.t.

Classifica generale

1° Sébastien Chavanel
2° Svein Tuft a 8′51″
3° Bryan Nauleau a 13′33″
4° Kenneth Vanbilsen a 15′32″
5° Matthias Brändle a 19′23″
Miglior italiano Davide Cimolai, 6° a 21′00″

IL TOUR DI GIMONDI
Sono passati 50 esatti dal fantastico successo di Felice Gimondi al Tour de France. Ci ricondurranno a quelle “calde” giornate del 1965 i i titoli del quotidiano “La Stampa”

11 LUGLIO 1965 – 19a TAPPA: AIX-LES-BAINS – LIONE

VAN LOOY PRIMO SUL TRAGUARDO DI LIONE – FELICE GIMONDI È SEMPRE MAGLIA GIALLA – PER DIFENDERSI DA POULIDOR L’ITALIANO È PASSATO ALL’ATTACCO
Seconda vittoria di tappa del campione belga al Giro di Francia – Una frazione severa e molto combattuta – Motta deluso e scontento
Sullo slancio di una fuga di Anglade, Gimondi ha staccato il rivale costringendolo ad un disperato inseguimento – La volontà di Van Looy alla caccia di una affermazione di prestigio – Malgrado il brillante piazzamento nella graduatoria generale, Gianni appare nervoso e irritabile – Le speranze di Poulidor e la fiducia del «leader» della classifica

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

Gli spettacolari tornanti verso Montvernier (www.lacetsdemontvernier.com)

Gli spettacolari tornanti verso Montvernier (www.lacetsdemontvernier.com)

COAZIONE A RIPETERE: SULLE ALPI UN TOUR DI VUOTO SPINTO

luglio 24, 2015 by Redazione  
Filed under News

Cronache in carta carbone. Parte la fuga, arriva un attaccante solitario. Dietro scaramucce, e i migliori arrivano tutti assieme o suppergiù. Sorprende Geraint Thomas, Froome tiene senza brillare, la Sky addormenta la corsa e la Movistar spalleggia gli inglesi in tutto e per tutto. Contador e Nibali attaccano, ma troppo isolati e senza impulso. Non si sa più nemmeno che tappa è, sono tutte così.

Era partito come il Tour dalla prima settimana più frizzante degli ultimi decenni. Non che ci fossero stati chissà che fuochi d’artificio, ma per gli standard della settimana d’esordio nel GT d’Oltralpe c’era stato un bel po’ di movimento: una tappa altamente spettacolare (quella dei ventagli), un paio di belle imitazioni delle classiche, anche se non fenomenali, qualche significativo spunto tecnico. Ormai nel bel mezzo della terza settimana, con solo due tappe per riparare all’insufficienza in pagella (ma il Tour è così: uno studente pigro e geniale a cui spesso basta svegliarsi all’ultimo giorno), ci troviamo a soppesare la Grande Boucle più stantia da qualche anno in qua, salvata solo, quanto a primato della noia, dall’edizione 2012. Per il resto, bisogna risalire all’era armstronghiana se ci si vuole imbattere in una gara altrettando anodina e ingessata.
La vacuità della gara è espressa all’ennesima potenza dal ripetersi di un copione già di per sé non brillante, ma ormai irritante all’ennesima riproposizione.
Ecco la fuga del mattino, ben nutrita, solida, quasi trenta atleti con nomi di spicco come Purito o De Gendt, e poi squadre al gran completo, dall’Europcar per Rolland all’Ag2R per Bardet, fino alla Garmin che cala i tre assi nelle vesti di Hesjedal, Talansky e Daniel Martin. I nomi prestigiosi di Caruso e Dennis per la BMC, orfana di capitano dopo il collasso di Tejay Van Garderen ieri. Pinot affamato di rivincita per la FDJ. E poi, o forse soprattutto, pedine importanti, anzi veri e propri alfieri – o regine – per i rivali della maglia gialla, con l’Astana che avanza Fuglsang, la Tinkoff con Rogers e Majka, la Movistar con Catroviejo e Anacona.
Ce n’è di che garantire spettacolo e una serie minaccia allo status quo. Ma così non sarà.
In primo luogo perché, e questo è un classico del Tour, ci tocca assistere al teatrino delle squadre che lavorano apertamente al posto del team della maglia rosa: Trek e Giant-Shimano si incaricano (pur avendo uomini in fuga) di tenere gli evasi a tiro, più sui tre minuti che sui quattro, e ben presto anche sotto. Il tutto senza che la Sky debba scomodarsi minimamente: d’altronde si tratta, almeno in teoria, di difendere i piazzamenti sai quanto altisonanti di un Mollema e di Barguil. Da notare che entrambi veleggiano nella parte bassa della top ten.
E poi ecco che quando tocca alla Sky si comincia con un ritmo blando, senza che l squadre rivali – ma sono davvero tutte tali? – considerino che sia il caso di rompere i piani del team inglese.
L’unico che tenta una sortita, già sul Glandon, è , va da sé Alberto Contador, che di nuovo si lancia all’attacco a decine di km dall’arrivo, come già nella tappa di Pra Loup. Almeno la mossa obbliga a riconsiderare ritmi e tabelle, ma una volta di più Alberto è del tutto solo. Nessuno degli altri avversari di Froome ritiene di dr fiato all’azione con una bella collaborazione, men che meno Valverde, l’uomo forse più indicato per inserirsi in una mossa del genere in funzione di Quintana. Tuttavia, e nemmeno questa è una novità, la Movistar conferma di lottare fianco a fianco con il Team Sky in vista dello scopo supremo si congelare le posizioni.
In vista dello scollinamento, con Contador sempre un mezzo minuto più avanti, l’Astana imposta una accelerazione, mirata ad un bell’allungo di Nibali. Alla faccia delle dichiarazioni della vigilia, però, non è affatto vero che la Sky ormai si disinteressi dell’italiano, e si mobilitano gli stessi capitani per impedire che la mossa del siciliano si concretizzi in qualche modo. Nell’ossessiva riproposizione del già visto (già visto in questo Tour, ma di per sé quasi inedito!), è Geraint Thomas, in giornata di grazia, a mantenere le distanze, con una discreta collaborazione di Valverde. Si ha l’impressione di una svolta quando è Quintana ad allungare e portarsi su Nibali, addirittura accennando un cambio. Che possano raggiungere Contador e collaborare con lui? Macché, Froome arriva, anche se con i suoi sempre curiosi tempi di reazione, e chiude la porta. Si vede Valverde in difficoltà, e forse per questo a Quintana, che vediamo ormai troppo spesso parlare alla radiolina, desiste dal dare profondità all’azione: evidentemente il desiderio di fare i valletti per Froome sul podio parigino è davvero irrefrenabile, ben più poderoso che la voglia di vincere.
Procediamo così diligentemente lungo il profilo della tappa con un gruppo composto da una decina di atleti che scendono il Glandon senza grandi forzature, reintegrando in discesa Contador; poi sui Lacets de Montvernier non c’era altro da fare se non rifarsi all’eterno ritorno dell’identico, come in un certo senso impone questa salita fatta di fittissimi tornanti “impilati” l’uno sopra l’altro. E dunque ecco Majka che prepara il forcing di Contador, inefficace; poi, più tardi, per conto proprio, troviamo Nibali intento a lanciare la propria progressione. Ma Froome, che appariva in affanno e affamato (in senso stretto), non si lascia sorprendere, cosicché il gruppetto arriva senza frazionarsi alla linea dell’arrivo. Ci sono i “fantastici Quattro”, con i fantasticissimi vicecapitani a sorpresa Thomas e Valverde, Gesink che tiene duro. Contador stringe i denti e mastica amaro, Nibali controlla facilmente e rimpiange quel che non è stato.
Davanti a questa ennesima pantomima, animata solo dal coraggio di Nibali e Contador (coraggio senza troppa gamba, però, e senza la sufficiente strategia: un nemico più forte non si prende di petto…), la fuga vive la propria vita: Pinot arranca, dopo gli sforzi di ieri, Bardet invece si invola nei pressi della cima del Glandon e dilata il vantaggio in discesa. Gli inseguitori più credibili sono Anacona, che dimostra così di non essere lì per fungere da punto di appoggio ad alcunché; Rolland, con la Europcar che si dibatte tra le convulsioni per non chiudere; e quindi Fuglsang, che non solo si disinteressa del tutto alle vicende del proprio capitano (un po’ come Majka con Contador ieri: anzi, a occhio e croce, qualcosa di peggio), ma addirittura commenta chiaro e tondo e fine tappa che lui “sta pensando proprio alla maglia a pois” (Purito ha fatto incetta di punti, oggi in fuga, ma ha mancato i bersagli grossi).
Quello delle ambizioni e dei vagabondaggid i Fiuglsang non è un buon segnale per Nibali, che avrebbe un gran bisogno di una squadra coesa e stretta attorno al proprio progetto di classifica. Il povero danese riceve una “punizione divina” – ma qui si scherza solo in virtù dell’assenza di conseguenze – quando nel tratto finale del Glandon viene buttato a terra da una moto dell’organizzazione. Una metafora delle disgrazie piovute in testa alla squadra kazaka. Per fortuna Scarponi è in ripresa e, là dietro, ha potuto fare da appoggio a Vincenzo nel finale. Incredibile, ad ogni modo, pensare che con così tante fughe pesanti, l’unica mossa tattica ben impostata e riuscita sia stata prodotta dalla Sky per ritrovarsi un Richie Porte in più nel momento del bisogno.
Tornando alla vittoria di tappa, nessuno degli inseguitori ne ha per rinvenire su Bardet, che quindi festeggia la bella impresa, finalizzata individualmente ma ben costruita da tutto il team. Majka, Plaza, Geschke, e ora il francesino che replica – di nuovo il tema della copia – la sua bella vittoria del Delfinato… lì però l’aveva realizzata nella tappa gemella di quella di ieri. Qualcosa pure cambia, insomma!
Ottimismo della buona fede e pessimismo della ragione per le due brevissime tappe che ci restano da traversare nelle Alpi: ma se la Movistar insiste nella propria insana ossessione di sdoppiare i capitani senza far divergere i loro destini, ci sarà poco da fare. La Sky corre bene (nessuno peraltro le mette molti bastoni fra le ruote), fa il proprio gioco, ha uomini in forma strepitosa, anche se forse soggetti all’affanno proprio in coda della terza settimana: nondimeno, se non scatta qualche accordo trasversale, non c’è assalto da lontano che tenga.

Gabriele Bugada

ORDINE D’ARRIVO

1 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 5:03:40
2 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:00:33
3 Winner Anacona (Col) Movistar Team 0:00:59
4 Bob Jungels (Lux) Trek Factory Racing
5 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
6 Serge Pauwels (Bel) MTN – Qhubeka 0:01:01
7 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar 0:01:50
8 Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team
9 Andrew Talansky (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:01:55
10 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Alpecin 0:03:02
11 Robert Gesink (Ned) Team LottoNL-Jumbo
12 Christopher Froome (GBr) Team Sky
13 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team
14 Geraint Thomas (GBr) Team Sky
15 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo
16 Mathias Frank (Swi) IAM Cycling
17 Nairo Quintana (Col) Movistar Team
18 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team
19 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team
20 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team 0:03:21
21 Bauke Mollema (Ned) Trek Factory Racing
22 Ruben Plaza Molina (Spa) Lampre-Merida 0:05:12
23 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 0:05:33
24 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:06:32
25 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale 0:06:45
26 Leopold Konig (Cze) Team Sky 0:06:56
27 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) MTN – Qhubeka 0:08:00
28 Ryder Hesjedal (Can) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:08:32
29 Jonathan Castroviejo (Spa) Movistar Team 0:09:00
30 Jan Barta (Cze) Bora-Argon 18 0:09:19
31 Florian Vachon (Fra) Bretagne-Séché Environnement
32 Thomas Voeckler (Fra) Team Europcar
33 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo 0:09:22
34 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:11:03
35 Joaquim Rodriguez (Spa) Team Katusha 0:14:26
36 Jan Bakelants (Bel) AG2R La Mondiale 0:14:51
37 Danilo Wyss (Swi) BMC Racing Team
38 Nelson Oliveira (Por) Lampre-Merida
39 Pierre-Luc Perichon (Fra) Bretagne-Séché Environnement 0:15:41
40 Nicolas Roche (Irl) Team Sky
41 Wouter Poels (Ned) Team Sky
42 Gorka Izagirre (Spa) Movistar Team 0:16:05
43 Stef Clement (Ned) IAM Cycling 0:16:09
44 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:16:12
45 Luis Angel Mate (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:16:56
46 Daniel Martin (Irl) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:17:11
47 Reinardt Janse Van Rensburg (RSA) MTN – Qhubeka 0:17:28
48 Thomas De Gendt (Bel) Lotto Soudal 0:18:33
49 Daniel Oss (Ita) BMC Racing Team 0:18:44
50 Georg Preidler (Aut) Team Giant-Alpecin

CLASSIFICA GENERALE

1 Christopher Froome (GBr) Team Sky 74:13:31
2 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 0:03:10
3 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:04:09
4 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 0:06:34
5 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo 0:06:40
6 Robert Gesink (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:07:39
7 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:08:04
8 Mathias Frank (Swi) IAM Cycling 0:08:47
9 Bauke Mollema (Ned) Trek Factory Racing 0:12:06
10 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:12:52
11 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Alpecin 0:13:08
12 Andrew Talansky (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:15:18
13 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:16:02
14 Serge Pauwels (Bel) MTN – Qhubeka 0:18:06
15 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team 0:18:11
16 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:39:24
17 Jarlinson Pantano (Col) IAM Cycling 0:45:40
18 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team 0:47:22
19 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale 0:48:55
20 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo 0:50:54
21 Jan Bakelants (Bel) AG2R La Mondiale 0:51:31
22 Jonathan Castroviejo (Spa) Movistar Team 0:51:32
23 Tony Gallopin (Fra) Lotto Soudal 0:53:01
24 Gorka Izagirre (Spa) Movistar Team 0:53:51
25 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 1:04:07
26 Jan Barta (Cze) Bora-Argon 18 1:09:18
27 Bob Jungels (Lux) Trek Factory Racing 1:11:30
28 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNL-Jumbo 1:12:40
29 Joaquim Rodriguez (Spa) Team Katusha 1:13:43
30 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale 1:15:20
31 Simon Geschke (Ger) Team Giant-Alpecin 1:19:04
32 Nicolas Roche (Irl) Team Sky 1:21:37
33 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo 1:22:44
34 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar 1:25:15
35 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Soudal 1:28:52
36 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 1:29:22
37 Rigoberto Uran (Col) Etixx – Quick-Step 1:29:42
38 Romain Sicard (Fra) Team Europcar 1:30:53
39 Ruben Plaza Molina (Spa) Lampre-Merida 1:33:27
40 Peter Sagan (Svk) Tinkoff-Saxo 1:34:24
41 Luis Angel Mate (Spa) Cofidis, Solutions Credits 1:36:15
42 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) MTN – Qhubeka 1:37:45
43 Thomas Voeckler (Fra) Team Europcar 1:39:03
44 Daniel Martin (Irl) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 1:39:42
45 Bram Tankink (Ned) Team LottoNL-Jumbo 1:43:49
46 Nelson Oliveira (Por) Lampre-Merida 1:44:46
47 Ryder Hesjedal (Can) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 1:44:48
48 Adam Yates (GBr) Orica GreenEdge 1:46:21
49 Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team 1:47:54
50 Richie Porte (Aus) Team Sky 1:48:06

Bardet affronta in testa uno dei tornanti di Montvernier (foto Bettini)

Bardet affronta in testa uno dei tornanti di Montvernier (foto Bettini)

23-07-2015

luglio 23, 2015 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE FRANCE

Il francese Romain Bardet (AG2R La Mondiale) si è imposto nella diciottesima tappa, Gap – Saint-Jean-de-Maurienne, percorrendo 186.5 Km in 5h03′40″, alla media di 36.850 Km/h. Ha preceduto di 33″ il francese Rolland e di 59″ il colombiano Anacona Gómez. Miglior italiano Damiano Caruso (BMC Racing Team), 8° a 1′50″. Il britannico Christopher Froome (Team Sky) è ancora maglia gialla con 3′10″ sul colombiano Quintana Rojas e 4′09” sullo spagnolo Valverde Belmonte. Miglior italiano Vincenzo Nibali (Astana Pro Team), 7° a 8′04″.

TOUR DE L’ABITIBI DESJARDINS – COUPE DES NATIONS JUNIOR (Canada)

Due tappe disputate nel terzo giorno di gara.
Il mattino, lo statunitense Brandon Mcnulty (LUX/Specialized by Cynergy) si è imposto nella terza tappa, circuito a cronometro di Val-d’Or, percorrendo 10.6 Km in 13′47″, alla media di 46.143 Km/h. Ha preceduto di 11″ il connazionale Costa e di 44″ il canadese Gee. Mcnulty (LUX/Specialized by Cynergy) è ancora leader della classifica con 15″ su Costa e 57″ sul canadese Côté.
Il pomeriggio, lo statunitense Christopher Blevins (NCCF/ Team Specialized Juniors) si è imposto nella quarta tappa, circuito di Malartic, percorrendo 51.5 Km in 1h03′03″, alla media di 49.008 Km/h. Ha preceduto allo sprint Côté e Mcnulty, ancora leader della classifica con 17″ su Costa e 55″ su Côté.

ALENTOUR DU TOUR… QUI PRA LOUP

luglio 22, 2015 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Utrecht a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato

IL POKER D’ASSI

Breve rassegna stampa dai paesi del “poker d’assi” el Tour 2014, Nibali, Contador, Froome e Quintana. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali: Italia

Tour, la prima di Geschke. Froome dà 2′17″ a Contador – Contador racconta la caduta: “Sagan mi ha dato la sua bici” – Tour, la battaglia delle Alpi. Nibali prova a mordere – Il Tour non è già deciso: tre giorni di fuoco sulle Alpi – Nibali, no alla preolimpica: lo Squalo andrà alla Vuelta (Gazzetta dello Sport)

Nibali «inizia» il suo Tour e risale in classifica: ora è 7°. Podio possibile per 3 ragioni – Froome, doping o fenomeno? – Pra Loup ‘75, fine era Merckx (Corriere della Sera)

Contador: Spagna

Valverde se sube al podio y Contador cede tiempo: 2:17 – Contador: “Me caí y luego traté de minimizar las pérdidas” – Valverde: “Apretamos porque a Contador no se le puede dejar nada” – Froome: “Quedan tres etapas duras y espero más ataques” – Nairo Quintana: “Hemos debilitado al Sky” – Van Garderen abandona y abre la pelea por la tercera plaza – El Tour hace un homenaje a las víctimas de Germanwings – Mikel Landa, nuevo corredor del equipo Sky (AS)

Contador se cae de la pelea – Contador: “He tratado de minimizar las pérdidas” – Valverder: “Tiramos cuando se cayó Contador porque es peligroso” – Van Garderen abandona y deja a Valverde en el podio – El Tour homenajea a las víctimas
del avión de Germanwings (Marca)

Geschke gana; Contador pierde – Contador: “He tratado de minimizar las pérdidas” – Froome: “Mis rivales se juegan el todo por el todo” – Nibali: “No he entendido que Movistar saliera a por Contador” – Van Garderen abandona y deja a Valverde en el podio – Valverde: “Contador es peligroso, por eso tiramos cuando se cayó” – El Tour homenajea a las víctimas del avión de Germanwings – (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito

Sky release Chris Froome data in an attempt to silence doping claims – Thomas hitting the heights as new Froome (The Independent)

Chris Froome must be ready for Col d’Allos descent – Geraint Thomas goes down but not out – Sky’s success simply down to masterclass in strategy (The Times)

Froome survives test as Geschke wins on Pra Loup – Team Sky hit back at doping claims by releasing Chris Froome power data (The Daily Telegraph)

Quintana: Colombia

Y Nairo no ha podido con Froome – Nairo atacó tarde y no le descontó tiempo a Froome – ‘Está difícil conseguirlo si ataco muy cerca del final’: Nairo – ‘Quintana se siente fuerte y va a intentarlo’: Chris Froome – ‘De momento estamos ahí, pero Froome está muy fuerte’: Valverde – ‘Se me ha ido la rueda y me he caído’: Alberto Contador – Tejay Van Garderen abandonó el Tour de Francia por problemas físicos – Llega la primera de tres etapas decisivas para Nairo y Froome – Por acusaciones, Sky compartió datos con autoridades antidopaje – Quintana y Valverde defienden a Froome por acusaciones de dopaje – Nairo Quintana mandó un saludo a los colombianos (El Tiempo)

Rigoberto Urán fue tercero en la etapa 17 del Tour de Francia – Van Garderen, tercero de la general, abandona la competencia – Los Alpes son de los colombianos (El Espectador)

Francia

Pinot: «Une descente catastrophique» – Geschke en solitaire, Froome en contrôle – Contador: touché, coulé? – Van Garderen abandonne – Bardet: «J’ai fini au courage» – Geschke: «J’ai fait “all in”» – Froome a contenu la meute – Froome: «Je suis resté cool»(L’Equipe)

Germania: Simon Geschke

Berliner Simon Geschke landet Überraschungscoup in Pra Loup – Christopher Froome geht in die Offensive (Berliner Zeitung)

Geschke triumphiert – fünfter deutscher Sieg bei der Tour (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

PRIMA DELLA TAPPA

Mauro Facoltosi: Previsioni?

Nebe1980: Tinkoff intervistato dalla Rai ha detto che Contador è qui per vincere e che il podio non conta.
Ha ragione, Contador ha vinto Giri Tour e Vuelte quindi il podio per lui non conta. Deve provare a vincere. Anche se non sembra avere la condizione di Froome e Quintana, Alberto è uno che attacca da lontano inventando anche azioni strane quindi speriamo di vedere attacchi sia da Quintana che da Contador ma anche da Nibali che potrebbe attaccare sul Col d’Allos ed avvantaggiarsi nella difficile discesa per presentarsi ai piedi dell’ultima salita con un buon vantaggio

Salitepuntocià: altimetricamente tappa di mezza montagna, pendenze dolci

Garda Bike: ah beh se questa altimetricamente è una tappa di mezza montagna quelle sui Vosgi o sul Massiccio Centrale sono di pianura!

DOPO LA TAPPA

Howling Wolf14: Nei grandi giri, al TdF in particolare, ormai la selezione si fa per sfinimento. Quasi in ogni tappa (impegnativa) salta qualche pesce grosso. Oggi débacle di Van Garderen, mazza crisi di Mollema, calo di Gesink e Thomas. Facile che domani salti ancora qualcuno.
Nibali ha recuperato un solo posto, ma ha ormai Thomas e Gesink a portata di mano. Presto potrebbe essere 5°. Poi si spera, magari, che anche Contador e Valverde soffrano un calo.
Il nostro Vincenzo è corridore intelligente. Ha capito che chi lo spinge a fare stolti attacchi in discesa è un incompetente, concentrato solo su un presunto spettacolo che invece è nulla rispetto allo spettacolo che danno le prestazioni in salita. E’ da tempo che Nibali non rischia più in discesa. Ha capito che non ne vale la pena. Che raggranella solo briciole. E il rischio che corre (correva) è proporzionalmente troppo elevato per i frutti che dà. Scendendo dall’Allos è stato prudente. Tanto che addirittura a fine discesa il vantaggio che aveva guadagnato in salita su Gesink, Thomas e Co. s’era quasi azzerato. Mi ha fatto piacere vedere un Nibali più maturo, più riflessivo, più pragmatico. Stupenda l’impresa di Geschke. Per uno che scalatore non è vincere un tappone alpino è un vero exploit.

Nebe1980: Nibali come pensavo ha accelerato sul Col d’Allos per due motivi, intanto per distanziare uomini davanti a lui in generale due per cercare di vedere che succedeva in discesa. lo ha detto proprio Vincenzo dopo l’arrivo che ha tentato di forzare senza esagerare per vedere come rispondevano gli altri, visto che non perdevano un metro ha preferito non forzare ancora di più perchè avrebbe guadagnato poco e per recuperare un po’ in vista di probabili attacchi nell’ultima salita che poi in realtà si sono ridotti allo scattino ai 500 metri dall’arrivo.
Quintana sembra accontentarsi del secondo posto e questo èm triste. Certamente se coglierà Froome in difficoltà attaccherà a fondo il problema è che per metterlo in difficoltà non lo si può portare in carrozza come oggi. Quando nel 2013 Froome andò in difficoltà fu dopo che Quintana aveva fatto il diavolo a quattro scattando ma poi continuando nell’azione. In questo Tour Quintana ha sempre fatto 200 metri di scatto e poi si è rialzato invece bisogna continuare nell’azione e poi magari raggiunto lui dovrebbe ripartire a tutta Valverde per costringere Froome a rispondere fino allo sfinimento, magari anche con Nibali che potrebbe avere interesse a staccare Thomas per risalire la generale. In più se Valverde per aiutare Nairo ad mettere in difficoltà Froome dovesse poi andare in difficioltà Nibali potrebbe addirittura tentare il podio anche se mi sembra difficile.
Il problema è che se la Movistar non si decide su chi deve sacrificarsi per l’altro per tentare il colpaccio possono arrivare solo dietro e l’impressione è che accadrà così salvo crisi vere di Froome.

Garda Bike: Non fosse stato per Valverde (sempre più indecifrabile), l’attacco di Contador a 75 km dall’arrivo sarebbe stato d’ altri tempi. A me Alberto piace un sacco come atleta e come persona: ha fantasia, è intelligente e non ha paura, come deve essere un grande campione, e lo è. Purtroppo c’è troppo tatticismo e si aspettano ormai solo gli ultimi tre chilometri per fare selezione, cosa sbagliatissima per lo spettacolo, e Contador è “diverso” perché ci prova anche quando manca ancora tanto all’arrivo (si vedano gli arrivi a Fuente De alla Vuelta di qualche anno fa e a Guardiagrele alla Tirreno Adriatico 2014).

Salitepuntocià: Valverde assurdo. Condotta senza senso, da gregario di Froome. Ribadisco che altimetricamente è una tappetta di montagna quella di ieri, per le pendenze dolci. Chissenefrega del dislivello, non l’ho manco calcolato. Son andati a tutta eppure non è successo nulla fra i migliori, è la caduta che ha staccato contador, è la dissenteria virale che ha fermato Van Garderen. E’ in giro anche qui l’ho avuta l’altro ieri e per chi va in bici e lotta per il tour, ma anche chi è ultimo, è impossibile stare in sella… non è che la si fa una volta e tutto passa…

in collaborazione con il “Forum dello Scalatore”

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

Das Lied der Deutschen (Inno nazionale tedesco)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’: GAP – SAINT-JEAN-DE-MAURIENNE (186,5 Km)

Il vecchio e il nuovo vanno a braccetto nella terza frazione alpina. Dopo una fase iniziale saltabeccante, con 5 GPM di bassa categoria collocati nei primi 85 Km (fase ideale per rendere la corsa dura fin dall’inizio, che proporrà i 6,3 Km al 7% del Col Bayard subito dopo il “via”), la tappa entrerà nel vivo a 125 Km dal traguardo quando il gruppo attaccherà il glorioso Col du Glandon, che è tra i valichi storici del Tour nonostante un curriculum non nutritissimo di passaggi (13 scalate dal 1947 al 2013) e che sarà affrontanto da quello che, solo in apparenza, è il più facile dei due versanti possibili. La pendenza media del 5,1% è, infatti, notevolmente mitigata da due lunghe contropendenze che spezzano i 21,7 Km dell’ascesa, la terza per lunghezza tra le salite di questa edizione (i record sono i 29 Km della Croix de Fer della tappa dell’Alpe d’Huez): di salita reale ce ne sono tre tratti, il primo di circa 6 Km all’8%, il secondo di 9 Km al 7% (contentente quasi 1 Km al 11%) e gli ultimi 3 Km pure al 7%. Scesi nella Maurienne arriverà l’appuntamento con la novità, una succulenta novità: i Lacets de Montvernier. Come la tappa di Pra Loup testata al recente Delfinato (era la tappa di Valfréjus, risultata decisiva per la vittoria finale di Froome), si tratta di una salita breve – si brucia tutto nel giro di 3400 metri – ma molto spettacolare e appetitosa per la pendenza media (8,2%) e, soprattutto, per la tortuosità della strada che concentra 17 tornanti in 2000 metri, una media di 8,5 al chilometro. Generalmente i tornanti consentono di respirare e rendono meno asfissiante una salita, ma in questo contesto – tenendo conto anche della sede stradale ristretta – rischiano di sortire l’effetto opposto, quasi di “strangolamento”. Quasi certamente ci sarà gran bagarre nel gruppo del migliori per imboccare in testa la strada dei “lacets” e questo a sua volta provocherà una seconda scremata, dopo quella del Glandon e subito prima di quella che, inevitabilmente, provocherà anche il successivo, tortuoso tratto. Chi si stacca difficilmente riuscirà a rientrare, considerato che il traguardo non sarà molto distante, esattamente 10 Km più avanti.

METEO TOUR

Previsioni meteo della diciottesima tappa, Gap – Saint-Jean de Maurienne

Gap: cielo coperto, 27.5°C, vento debole da NW (9 Km/h), umidità al 47%
Rioupéroux – sprint (107.5 Km): nuvole sparse, 27.6°C (percepiti 26°C), vento moderato da N (12-17 Km/h), umidità al 74%
Saint-Jean-de-Maurienne : poco nuvoloso con possibilità di deboli ed isolate precipitazioni, 23.3°C (percepiti 22°C), vento debole da N (8-11 Km/h), umidità al 65%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Pancani: “Mancano meno di 2 Km alla conclusione” (in quel momento la corsa era a 67 Km dal traguardo)
Fabretti: “Pronto per ogni vostro curiosità”
Martinello: “Tejay Talansky” (Tejay Van Garderen – Andrew Talansky)
Martinello: “In tempo riale”
De Stefano: “Eddy Merckx, 525 in carriera” (vittorie)
Televideo: “Dopo il riposo da Dignes a Pra Loup” (non è stata proprio un riposo questa tappa)
Televideo: “Thibaud Pinot” (Thibaut)
Televideo: “Nicolas Castroviejo” (si chiama Jonathan, Nicolas è il secondo cognome)

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della 18a tappa, Digne-les-Bains – Pra Loup

1° Louis Meintjes
2° Ian Stannard a 7′15″
3° Pieter Weening s.t.
4° Tim Wellens s.t.
5° Stephen Cummings s.t.
Miglior italiano Jacopo Guarnieri, 17° a 7′15″

Classifica generale

1° Sébastien Chavanel
2° Svein Tuft a 8′51″
3° Michael Matthews a 13′19″
4° Bryan Nauleau a 13′33″
5° Kenneth Vanbilsen a 15′32″
Miglior italiano Davide Cimolai, 7° a 21′00″

IL TOUR DI GIMONDI
Sono passati 50 esatti dal fantastico successo di Felice Gimondi al Tour de France. Ci ricondurranno a quelle “calde” giornate del 1965 i i titoli del quotidiano “La Stampa”

9 LUGLIO 1965 – 17a TAPPA: BRIANÇON – AIX-LES-BAINS

TOUR: TRA GIMONDI E POULIDOR DISTACCO IMMUTATO – LO SPAGNOLO JIMENEZ PRIMO A AIX-LES-BAINS
Continua la splendida incertezza nella corsa ciclistica francese – Dopo una serie di vani attacchi della Maglia gialla al rivale – La “cronometro in salita” risulterà oggi decisiva?

10 LUGLIO 1965 – 18a TAPPA: AIX-LES-BAINS – LE REVARD (cronometro individuale)

CLAMOROSO TRIONFO DI GIMONDI AL TOUR NELLA DURA TAPPA A CRONOMETRO IN SALITA – APPASSIONANTE DUELLO SCANDITO DAI SECONDI
I francesi lo hanno salutato con l’entusiasmo con cui applaudivano Coppi – Poulidor distaccato di 23″ – Il vantaggio della Maglia gialla sale a 1’12 – Motta 3° in classifica – Lungo i km 26,900 della Aix-les-Bains – Mont Le Revard
Poulidor, in svantaggio all’inizio, recupera e passa in testa a metà percorso – Con un rabbioso finale l’italiano ritorna a distanziare il rivale e vince – «Si è guastato il rapporto adatto proprio ai piedi della rampa finale» – Questo il rimpianto del vincitore – Senza l’incidente il successo di Gimondi sarebbe stato ancor più netto – I fiori della vittoria inviati dalla Maglia gialla alla madre – Le quattro tappe ancora da percorrere

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

Panoramica della stazione di villeggiatura di Pra Loup (www.booking.com)

Panoramica della stazione di villeggiatura di Pra Loup (www.booking.com)

GESCHKE VINCE IN SOLITARIA A PRA LOUP

luglio 22, 2015 by Redazione  
Filed under News

Iniziano le Alpi ma al Tour se ne va ancora una fuga numerosa, regolata con intelligenza dal tedesco della Gian-Alpecin. Mentre si ritira Van Garderen, Contador, Quintana e Nibali tentano più volte di attaccare la maglia gialla Froome, che risponde positivamente e consolida la propria leadership, allontanando soprattutto lo spauracchio Contador, caduto in discesa e arrivato staccato di oltre 2’.

La diciassettesima tappa del Tour de France, da Digne-les-Bains a Pra Loup per 161 Km, era ostica sia per le difficoltà altimetriche, sia perché collocata dopo il giorno di riposo. Teatro dell’impresa con cui Bernard Thévenet riuscì a battere Eddy Merckx nel 1975, la frazione odierna ha ricalcato la quinta tappa del Critérium du Dauphiné disputata lo scorso 11 Giugno e vinta da Romain Bardet (AG2R La Mondiale) grazie a uno spettacolare attacco lungo la discesa del Col d’Allos. C’erano insomma grandi aspettative, soprattutto dopo i segnali di vivacità lanciati finalmente dai rivali di Froome lunedì nell’arrivo a Gap.
Lo spettacolo non si fa attendere e si hanno fin dalla partenza diversi attacchi, con una situazione esplosiva già lungo la prima asperità di giornata, il Col des Lèques (3a cat.): è un’azione di Nairo Quintana e Vincenzo Nibali a stoppare un pericoloso tentativo di fuga di addirittura 36 uomini, tra cui molti scalatori di qualità, oltre all’immancabile Peter Sagan (Tinkoff-Saxo). Il gruppo torna poi momentaneamente compatto, ma ne fa le spese il febbricitante Tejay Van Garderen (BMC), costretto a ritirarsi dopo aver lottato per 90 Km ed esser anche riuscito a ricucire il distacco accumulato.
Dopo una nuova serie di attacchi, particolarmente attivi Serge Pauwels (MTN-Qhubeka) e ancora il combattivo Sagan, riesce a formarsi un gruppo di 28 attaccanti, che scollina il Col de Toutes Aures (3a cat.): oltre al campione slovacco, sono presenti – tra gli altri – uomini di spessore quali Richie Porte e Nicolas Roche (Sky), Mathias Frank (IAM Cycling), Rigoberto Uran (Etixx-Quick Step), Rafal Majka (Tinkoff-Saxo), Andrew Talansky e Ryder Hesjedal (Cannondale-Garmin), Steven Kruijswijk (Lotto NL – Jumbo) e Thibaut Pinot (FDJ), oltre a tre uomini della Movistar.
Dopo una prima metà di corsa condotta all’arma bianca, i fuggitivi avvicinano la non banale salita del Col de la Colle-Saint-Michel (2a cat.) con oltre 2’ di vantaggio su di un gruppo maglia gialla non particolarmente numeroso, tirato dal team Sky, saggiamente premunitosi inserendo due uomini importanti nella fuga e lasciando quindi l’onere di spostare gli equilibri della tappa alle altre formazioni. La quiete apparente viene interrotta improvvisamente a 75 Km dall’arrivo, quando Alberto Contador attacca, aiutato inizialmente dal compagno Michael Rogers, setacciando immediatamente il gruppo che s’era momentaneamente addormentato ma senza riuscire a fare la differenza. Movistar e Sky chiudono rapidamente su Contador, scollinando con 3’20” di distacco dai primi e con, nel mezzo, altri contrattaccanti, tra i quali Rogers e Adriano Malori (Movistar).
Allo sprint intermedio di Beauvezer (Km 111) Benoît Vaugrenard (FDJ) e John Degenkolb (Giant-Alpecin) anticipano Sagan, che si accontenta di conquistare 15 punti per la maglia verde, ormai sempre più cucitagli addosso. Prima di iniziare il lungo Col d’Allos si avvantaggia in solitaria il barbuto Simon Geschke (Giant-Alpecin), capace di conquistarsi un paio di minuti di margine e impostando a proprio piacimento il ritmo lungo i 14 Km al 5,5% di pendenza media di quella che è la salita “Henri Desgrange” del Tour 2015 con i suoi 2250m di altitudine. Alle spalle del tedesco i più interessati a tenere alto il ritmo sono lo svizzero Frank, il meglio posizionato nella classifica generale (13° a 14’23”), e Pinot, che prova a inseguire in solitaria il battistrada lasciandosi alle spalle Kruijswijk, Talansky e Adam Yates (Orica Greenedge).
Nel frattempo, nella lotta per la maglia gialla l’azione a sorpresa di Contador s’è rivelata aver congelato la situazione più che averla scossa, con diversi compagni di squadra dei capitani lanciati in avanscoperta ma grandissima circospezione in gruppo, arrivato a superare gli 11’ di ritardo dalla testa della corsa in quanto tirato da una Sky disinteressata dall’inseguimento e sempre padrona della situazione. Molto tardivamente si mette a tirare la Trek per proteggere il posizionamento di Mollema e poi, finalmente, l’Astana, che alza notevolmente l’andatura in salita e riduce a soli otto elementi il gruppo maglia gialla, prima dello scatto di Nibali a due chilometri dal Col d’Allos. Con lo “Squalo” restano solo Froome, Quintana, Valverde e Contador, ma la maglia gialla sembra inattaccabile e risponde anche al colombiano della Movistar.
Geschke conquista la vetta più alta di questo Tour de France, difendendo 1’ su Pinot e guadagnando ulteriormente nella lunga e molto tecnica discesa, anche a causa di un’innocua caduta del francese, ripreso e superato man mano dagli altri contrattaccanti. Inevitabili arrivano gli attacchi in discesa di Nibali e di Valverde, ma Froome si incolla alle loro ruote e dimostra di saperci fare anche su questo terreno, mentre Contador cade e, pur aiutato a ripartire da Sagan, perde terreno e deve inseguire da solo.
Il tedesco attacca l’ultima asperità di giornata, i 6,2 Km al 6,5% che portano a Pra Loup, con un buon margine sugli inseguitori, dimostrando una capacità eccellente di cogliere l’attimo e di gestire le energie. Contenendo il ritorno di Talansky e Uran, rispettivamente 2° a 32” e 3° a 1’01”, Geschke conquista così una bellissima vittoria dopo 50 Km di cavalcata solitaria – premiata giustamente anche dal numero rosso di più combattivo di giornata – e regala un altro successo alla Germania. Seguono sull’arrivo Pinot, Frank e Kruijswijk e Roche.
Più indietro, la salita conclusiva viene tirata dagli uomini della Movistar che erano stati mandati in avanscoperta, tenendo a distanza Contador, finché nella parte finale Froome risponde con facilità a due nuovi attacchi di Quintana. I due grandi rivali chiudono a 7’16”, Valverde a 7’23” e Nibali a 7’31”, poco prima di un ancora ottimo Geraint Thomas (8’18”), uno stremato Gesink (8’32”) e Contador (9’33”), il vero sconfitto di giornata.
Al netto dei ritiri di Van Garderen e del campione del mondo Michal Kwiatkowski, la classifica generale vede ora Froome con 3’10” di margine su Quintana, 4’09” su Valverde, 6’34” su Thomas e 6’40” su Contador; Nibali sale al 7° posto a 8’04”, così come Frank all’8° a 8’47”.
Tutto è ancora in gioco, soprattutto per il terzo gradino del podio. La giornata di domani porterà i corridori da Gap a Saint-Jean-de-Maurienne per 186,5 Km: dopo cinque salite nella prima metà di corsa, l’epico Col du Glandon a 40 Km dall’arrivo e una salita di seconda categoria (i Lacets de Montvernier), che termina esattamente quando mancano 10 Km, promettono altre ghiotte occasioni per chi voglia attaccare, se non altro per migliorare la propria classifica o puntare alla vittoria di tappa.

Giorgio Vedovati

ORDINE D’ARRIVO

1 Simon Geschke (Ger) Team Giant-Alpecin 4:12:17
2 Andrew Talansky (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:00:32
3 Rigoberto Uran (Col) Etixx – Quick-Step 0:01:01
4 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:01:36
5 Mathias Frank (Swi) IAM Cycling 0:01:40
6 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:02:27
7 Nicolas Roche (Irl) Team Sky 0:03:02
8 Jonathan Castroviejo (Spa) Movistar Team 0:03:04
9 Serge Pauwels (Bel) MTN – Qhubeka 0:03:05
10 Adam Yates (GBr) Orica GreenEdge 0:03:21
11 Jan Bakelants (Bel) AG2R La Mondiale 0:04:26
12 Daniel Teklehaimanot (Eri) MTN – Qhubeka 0:04:50
13 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 0:04:54
14 Merhawi Kudus Ghebremedhin (Eri) MTN – Qhubeka 0:05:55
15 Ryder Hesjedal (Can) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:05:58
16 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale 0:06:06
17 Perrig Quemeneur (Fra) Team Europcar 0:06:55
18 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 0:07:16
19 Rafael Valls Ferri (Spa) Lampre-Merida
20 Christopher Froome (GBr) Team Sky
21 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:07:23
22 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:07:31
23 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:07:52
24 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 0:08:18
25 Robert Gesink (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:08:32
26 Jan Barta (Cze) Bora-Argon 18 0:08:47
27 Brice Feillu (Fra) Bretagne-Séché Environnement 0:09:12
28 Richie Porte (Aus) Team Sky
29 Gorka Izagirre (Spa) Movistar Team 0:09:21
30 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Alpecin
31 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo 0:09:33
32 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team 0:09:50
33 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:09:58
34 Bob Jungels (Lux) Trek Factory Racing 0:10:10
35 Bauke Mollema (Ned) Trek Factory Racing
36 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
37 José Herrada (Spa) Movistar Team 0:11:00
38 Jarlinson Pantano (Col) IAM Cycling 0:11:26
39 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) MTN – Qhubeka
40 Romain Sicard (Fra) Team Europcar 0:12:11
41 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo 0:12:16
42 Wouter Poels (Ned) Team Sky 0:12:27
43 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team 0:12:40
44 Nicolas Edet (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:13:07
45 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale 0:13:18
46 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo
47 Christophe Riblon (Fra) AG2R La Mondiale 0:14:42
48 Stef Clement (Ned) IAM Cycling 0:14:56
49 Daniel Navarro (Spa) Cofidis, Solutions Credits
50 Ruben Plaza Molina (Spa) Lampre-Merida 0:15:26

CLASSIFICA GENERALE

1 Christopher Froome (GBr) Team Sky 69:06:49
2 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 0:03:10
3 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:04:09
4 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 0:06:34
5 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo 0:06:40
6 Robert Gesink (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:07:39
7 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:08:04
8 Mathias Frank (Swi) IAM Cycling 0:08:47
9 Bauke Mollema (Ned) Trek Factory Racing 0:11:47
10 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Alpecin 0:13:08
11 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:16:04
12 Andrew Talansky (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:16:25
13 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team 0:17:52
14 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:18:37
15 Serge Pauwels (Bel) MTN – Qhubeka 0:20:07
16 Tony Gallopin (Fra) Lotto Soudal 0:20:12
17 Jarlinson Pantano (Col) IAM Cycling 0:21:14
18 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:26:14
19 Jan Bakelants (Bel) AG2R La Mondiale 0:39:22
20 Gorka Izagirre (Spa) Movistar Team 0:40:48
21 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale 0:42:31
22 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo 0:44:34
23 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale 0:45:12
24 Jonathan Castroviejo (Spa) Movistar Team 0:45:34
25 Simon Geschke (Ger) Team Giant-Alpecin 0:46:15
26 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team 0:49:25
27 Rigoberto Uran (Col) Etixx – Quick-Step 0:56:53
28 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 1:00:37
29 Peter Sagan (Svk) Tinkoff-Saxo 1:01:35
30 Joaquim Rodriguez (Spa) Team Katusha 1:02:19
31 Jan Barta (Cze) Bora-Argon 18 1:03:01
32 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Soudal 1:04:26
33 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNL-Jumbo 1:04:39
34 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo 1:07:02
35 Nicolas Roche (Irl) Team Sky 1:08:58
36 Bob Jungels (Lux) Trek Factory Racing 1:13:33
37 Adam Yates (GBr) Orica GreenEdge 1:14:51
38 Romain Sicard (Fra) Team Europcar 1:15:11
39 Luis Angel Mate (Spa) Cofidis, Solutions Credits 1:22:21
40 Alberto Losada Alguacil (Spa) Team Katusha 1:22:26
41 Daniel Teklehaimanot (Eri) MTN – Qhubeka 1:22:53
42 Haimar Zubeldia (Spa) Trek Factory Racing 1:25:17
43 Daniel Martin (Irl) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 1:25:33
44 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar 1:26:27
45 Andriy Grivko (Ukr) Astana Pro Team 1:26:33
46 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 1:26:51
47 Bram Tankink (Ned) Team LottoNL-Jumbo 1:28:07
48 Ruben Plaza Molina (Spa) Lampre-Merida 1:31:17
49 Richie Porte (Aus) Team Sky 1:32:24
50 Thomas Voeckler (Fra) Team Europcar 1:32:46

Il barbuto Geschke affonta la salita finale verso Pra Loup (Getty Images Sport)

Il barbuto Geschke affonta la salita finale verso Pra Loup (Getty Images Sport)

22-07-2015

luglio 22, 2015 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE FRANCE

Il tedesco Simon Geschke (Team Giant – Alpecin) si è imposto nella diciassettesima tappa, Digne-les-Bains – Pra Loup, percorrendo 161 Km in 4h12′17″, alla media di 38.290 Km/h. Ha preceduto di 32″ lo statunitense Talansky e 1′01″ il colombiano Urán Urán. Miglior italiano Vincenzo Nibali (Astana Pro Team), 22° a 7′31″. Il britannico Christopher Froome (Team Sky) è ancora maglia gialla con 3′10″ sul colombiano Quintana Rojas e 4′09” sullo spagnolo Valverde Belmonte. Miglior italiano Nibali, 7° a 8′04″.

GRAND PRIX CERAMI

Il belga Philippe Gilbert (BMC Racing Team) si è imposto nella corsa belga, Saint Ghislain – Frameries, percorrendo 211 Km in 4h44′03″, alla media di 44.570 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Van Poppel e il belga Devriendt. Unico italiano classificato (ritirati gli altri) Eugenio Alafaci (Trek Factory Racing), 42° a 5′31″

TOUR DE L’ABITIBI DESJARDINS – COUPE DES NATIONS JUNIOR (Canada)

Lo statunitense Cooper Willsey (Dealer.com Cycling Team) si è imposto nella seconda tappa, Amos – Val-d’Or, percorrendo 104.4 Km in 2h23′17″, alla media di 43.718 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Costa e di 8″ il francese Barbier. Lo statunitense Brandon Mcnulty (LUX/Specialized by Cynergy) è ancora leader della classifica con lo stesso tempo di Willsey e 4″ su Costa

21-07-2015

luglio 22, 2015 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE FRANCE

Giorno di riposo

TOUR DE L’ABITIBI DESJARDINS – COUPE DES NATIONS JUNIOR (Canada)

Lo statunitense Brandon Mcnulty (LUX/Specialized by Cynergy) si è imposto nella prima tappa, Rouyn-Noranda – Amos, percorrendo 118.2 Km in 2h26′27″, alla media di 48.426 Km/h. Ha preceduto di 8″ il canadese Côté e il francese Barbier, distanziati di 10″ e 11″ nella prima classifica generale

ALENTOUR DU TOUR… QUI GAP

luglio 21, 2015 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Utrecht a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .

IL POKER D’ASSI

Breve rassegna stampa dai paesi del “poker d’assi” el Tour 2014, Nibali, Contador, Froome e Quintana. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali: Italia

Tour, discesa da brividi. Plaza 1°, Nibali strappa 28″ – Nibali, scatto d’orgoglio: “E adesso voglio una tappa” – Thomas scherza dopo il volo: “Dottore, sono Froome…” – Malori cade: botta a un ginocchio e rischio ritiro (Gazzetta dello Sport)

Tour, Nibali torna «squalo» A Gap discesa da kamikaze e strappa 28’’ a tutti i big – Thomas cade nella scarpata: illeso (Corriere della Sera)

Contador: Spagna

Rubén Plaza gana a lo grande – Rubén Plaza: “Llevaba días encontrándome muy bien” – Contador: “En el tú a tú tengo menos fuerzas que Froome” – Froome: “Creo que tengo buen equipo para los Alpes” – Terrible impacto de Thomas al salirse de la curva en Manse – El Sky podría mostrar los valores de Froome (AS)

Un gran Plaza en Gap – La escalofriante caída de Thomas – Un espectador del Tour se une a la carrera con los pantalones bajados (Marca)

Rubén Plaza toca la gloria a los 35 años – Espectacular caída de Geraint Thomas en el Tour – Plaza: “Había que tirar de experiencia, casi de vejez” – Froome: “Creo que tengo equipo para los Alpes” – Quintana: “Tengo ganas de que lleguen los Alpes” (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito

Chris Froome takes a swipe at the persistent doping questions – Ruben Plaza triumphs on stage 16 as Geraint Thomas overcomes huge crash to finish 38 seconds behind (The Independent)

Sky expected to release data on Froome – Thomas goes down but not out on descent – Geraint Thomas goes down but not out (The Times)

Thomas’s fall fails to dampen Team Sky spirits – Thomas is really hard… but can still crack a joke – The Cycling Podcast: Plaza conquers on the descent (The Daily Telegraph)

Quintana: Colombia

Froome resiste, pero Nairo debería atacarlo desde lejos – ‘Tengo ganas de que lleguen los Alpes’: Nairo Quintana – ‘Creo que tengo equipo para los Alpes’: Chris Froome – Járlinson Pantano, tercero en la etapa 16 del Tour de Francia – Aparatosa caída de uno de los gregarios de Chris Froome en el Tour – Presidente de la UCI llamó a ‘la responsabilidad’ en el tema Froome – El desafío verbal entre Froome y Nairo antes de la lucha de piernas (El Tiempo)

Jarlinson Pantano, tercero en la etapa 16 – Nairo va por el amarillo – Dramático accidente de Geraint Thomas en la etapa 16 del Tour de Francia – Las caídas que han marcado la historia del Tour de Francia (El Espectador)

Francia

Les «grosses c…» de Sagan – La victoire de Plaza – Petites chaleurs – Thomas: «Je suis Chris Froome» – Voeckler: «On va finir cramés» (L’Equipe)

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

Lo squalo (colonna sonora)

Il secondo secondo me (Caparazza)… dedicata a Sagan

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’: DIGNE-LES-BAINS – PRA LOUP (161 Km)

Gli appassionati di ciclismo a 360° gradi, quelli che non si limitano a seguire le prove monumento di questo sport, già conoscono questa tappa poichè poco più d’un mese fa, sullo stesso preciso percorso, è stata affrontantata anche al Criterium del Delfinato, tradizionale prova generale del Tour de France, in particolare da quando l’organizzazione è passata dalle mani del quotidiano locale “Le Dauphiné libéré” a quelle del gruppo Amaury Sport Organisation (ASO), il medesimo “gestore” della Grande Boucle. Quella tappa fu vinta dal francese Romain Bardet, con una spettacolare attacco lungo la discesa dal Col d’Allos, Cima Coppi del Tour 2015 dall’alto dei suoi 2250 metri di quota e penultima delle cinque salite previste dal tracciato della Digne-Les-Bains – Pra Loup. Al traguardo Bardet diede 36″ a Van Garderen, 40″ a Froome (vincitore della classifica finale) e 1′59″ a Nibali, ma questo è un precedente che non fa molto testo perchè i due contesti sono del tutto differenti. Quella era la prima frazione di montagna di una corsa a tappe di una settimana, vissuta con un clima e un’intensità agonistiche differenti da una tappa di un grande giro, per giunta all’imbocco della terza ed ultima settimana di gara. Le salite in programma non presentano grandissime pendenze e, dunque, non sembrerebbero – al semplice esame dei numeri – particolarmente appetitose per chi punta a staccare gli avversari in salita ma, come detto, le fatiche fin qui accumulate potrebbe renderle entrambe più dispendiose del previsto. Ne sa qualcosa Eddy Merck che, nella tappa con arrivo a Pra Loup al Tour del 1975, che prevedeva anche l’Allos, fu vittima della sua prima grande crisi della carriera, punto iniziale della parabola discendente del suo astro. A pesare, in particolare, potrebbe essere la lunghezza dell’Allos, sia nel versante da percorrere in salita (14 Km al 5,5%), sia nella successiva planata (15,9 Km al 6,4%), che si conclude ai piedi della breve ascesa finale, i cui 6,2 Km al 6,5% potrebbe essere teatro di impreviste sorprese, come accadde nella storica giornata di 40 anni fa. La lunga discesa potrebbe anche ispirare un attacco di Nibali, su uno dei suoi terreni di gara preferiti, reso sdrucciolevole dalla prevista pioggia che dovrebbero incontrare i corridori domani, in particolare nell’ultima ora di gara, quando assumerà le dimensioni di un temporale. Ulteriore insidia, com’era stato anche per la prima frazione pirenaica, è rappresentata dal fatto che questa tappa arriverà dopo un giorno di riposo, con tutte le problematiche connesse per quei corridori che patiscono questi stop forzati.

METEO TOUR

Previsioni meteo della diciassettesima tappa, Digne-les-Bains – Pra Loup

Digne-les-Bains: sole e caldo, 33.3°C, vento debole da W (9-12 Km/h), umidità al 37%
Castellane (48.5 Km): pioggia debole e schiarite (0,1 mm), 32.3°C (percepiti 34°C), vento debole da SSW (8-10 Km/h), umidità al 46%
Allos (123 Km): temporale con pioggia moderata e schiarite (1,2 mm), 23.9°C (percepiti 22°C), vento moderato da W (11-13 Km/h), umidità al 55%
Pra Loup : temporale con pioggia moderata e schiarite (1 mm), 20.9°C (percepiti 18°C), vento moderato da W (12 Km/h), umidità al 69%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

De Stefano: “Bardet, protagonista due giorni fa del duello con Pinot, vinto da Cummings” (duello è un scontro tra sole due persone)
Televideo: “Nibali guadagna 28″ sui top”
Televideo: “La fuga di giornata era partita a unizio tappa”
Televideo: “Thomans De Gendt” (Thomas)

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della 16a tappa, Bourg-de-Péage – Gap

1° Adriano Malori
2° Albert Timmer s.t.
3° Laurens Ten Dam s.t.
4° Sam Bennett s.t.
5° Luke Durbridge s.t.

Classifica generale

1° Sam Bennett
2° Sébastien Chavanel a 16′02″
3° Svein Tuft a 24′53″
4° Bryan Nauleau a 25′10″
5° Michael Matthews a 29′21″
Miglior italiano Davide Cimolai, 10° a 37′02″

IL TOUR DI GIMONDI
Sono passati 50 esatti dal fantastico successo di Felice Gimondi al Tour de France. Ci ricondurranno a quelle “calde” giornate del 1965 i i titoli del quotidiano “La Stampa”

8 LUGLIO 1965 – 16a TAPPA: GAP – BRIANÇON

A BRIANÇON: 1° GALERA; 2° MOTTA A 45″; 3° GIMONDI A 1′1″ – LA MAGLIA GIALLA AUMENTA DI 5″ IL VANTAGGIO SU POULIDOR
Gimondi staccato sul Vars riprende poi con sicurezza – Sempre nel gruppo di testa, nonostante un guasto meccanico sull’Izoard – Galera, che non ha alcuna possibilità di aggiudicarsi il Tour essendo in forte ritardo in graduatoria generale, ha potuto effettuare la fuga decisiva – Meritato il secondo posto di Motta – Il sorprendente scatto effettuato in vista del traguardo da Gimondi – L’italiano porta così a 39″ la distanza in classifica da Poulidor – Il francese è giunto settimo – Oggi altre salite – Poi due tappe a cronometro – Momenti di ansia e di tensione sul Vars – Gimondi era in ritardo, ma poi ha superato le difficoltà – Un abbraccio a Motta – Gimondi e Motta meritano un bravo – Quasi 2000 sportivi dall’Italia per incitare i nostri campioni – Auto, pullman e biciclette da Torino alla città francese – Anche lo zio di Fausto Coppi all’arrivo del Tour – Il Tour edizione ’66 farà tappa a Torino?

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

Panoramica di Gap (www.uelasfrance.org)

Panoramica di Gap (www.uelasfrance.org)

20-07-2015

luglio 20, 2015 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE FRANCE

Lo spagnolo Ruben Plaza Molina (Lampre-Merida) si è imposto nella sedicesima tappa, Bourg-de-Péage – Gap, percorrendo 201 Km in 4h30′10″, alla media di 44.639 Km/h. Ha preceduto di 30″ lo slovacco Sagan e 36″ il colombiano Pantano Gómez. Miglior italiano Matteo Trentin (Etixx – Quick-Step), 23° a 8′44″. Il britannico Christopher Froome (Team Sky) è ancora maglia gialla con 3′10″ sul colombiano Quintana Rojas e 3′32″ sullo statunitense Van Garderen. Miglior italiano Vincenzo Nibali (Astana Pro Team), 8° a 7′49″

« Pagina precedentePagina successiva »