A VIVIANI IL PRIMO SPRINT. MATTHEWS IN ROSA UN ANNO DOPO

maggio 10, 2015 by Redazione  
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L’italiano del Team Sky rimonta Moreno Hofland negli ultimi metri e conquista il primo successo in carriera al Giro d’Italia. Terza piazza per André Greipel, che parte lungo e si pianta nel finale. Seguono Mezgec e Petacchi. La maglia rosa passa sulle spalle di Michael Matthews, già in vetta per sei giorni nella scorsa edizione. Una caduta nel finale costa un minuto a Pozzovivo.

Dopo il bis Orica nella cronosquadre d’apertura, il Giro 2015 continua a ricalcare fedelmente il canovaccio dell’edizione 2014, perlomeno in fatto di maglia rosa: al termine della seconda frazione, grazie al miglior piazzamento al traguardo, Michael Matthews ha infatti sfilato le insegne del primato a Simon Gerrans, proprio come dodici mesi fa le aveva ereditate da Svein Tuft. Un passaggio di consegne atteso, per il quale è stato sufficiente il modesto 7° posto che l’australiano ha rimediato nel primo sprint della Corsa Rosa, complicato più del previsto dalla leggera pendenza del rettilineo d’arrivo.
I migliori nel prendere le misure al non banale traguardo genovese sono stati paradossalmente due dei più giovani tra gli sprinter del lotto: Moreno Hofland, abile a guadagnare l’ambita ruota di André Greipel e a saltare il tedesco quando la sua progressione si è arenata, e soprattutto Elia Viviani, lucidissimo nell’individuare il treno buono a sprint già lanciato e a ricacciare in gola l’urlo di gioia che già l’olandese preparava, saltandolo con le ultime pedalate. Il ben più esperto Gorilla è invece rimbalzato inopinatamente sul più bello, débacle solo in parte giustificabile con un tempismo discutibile nel lancio della volata.
Com’era inevitabile avvenisse in un Giro privo di un velocista di riferimento, il primo sprint è risultato quanto mai incerto e confuso, senza squadre capaci di prendere in mano le redini del finale. Non hanno aiutato, in tal senso, le tre cadute succedutesi nell’ultimo quarto di tappa, ed in particolare quella che ha spaccato in due tronconi il gruppo ad una decina abbondante di chilometri dal traguardo. Contador, Aru, Porte e Uran non si sono fatti sorprendere, ma un outsider quale Pozzovivo, pur senza finire sull’asfalto, è finito dalla parte sbagliata della frattura, lasciando per strada 1’09’’ di certo non preventivati, potenzialmente assai pesanti nella rincorsa al podio.
Dopo una giornata in testa al gruppo, la Tinkoff, probabilmente più per tenere Contador lontano da guai che per capitalizzare sulle sfortune del lucano, si è fatta da parte soltanto a 3 km dal traguardo, a neutralizzazione già scattata, cedendo il proscenio alle squadre dei velocisti, in cui la mancanza di treni veri e propri non ha tardato a manifestarsi: la Giant si è schiarata in forze in testa, salvo poi scomparire dopo pochi metri; la Lampre, tentando di prender il comando delle operazioni, ha spedito avanti un velocista come Ferrari, la cui scarsa attitudine al ruolo di terzultimo uomo si è tradotta in una sorta di allungo involontario in vista del triangolo rosso; la Orica è partita lunghissima, ritrovandosi con Matthews già in seconda ruota a 800 metri dall’arrivo; la Lampre ha infine ripreso la testa con Richeze, seguito a ruota da Modolo, vittima incolpevole di un contatto con Nizzolo che ha vanificato gli sforzi degli uomini in blu-fucsia. Nel marasma generale, Greipel ha sorpreso tutti da dietro, con una progressione che in altri tempi non avrebbe ammesso repliche. In un anno di magra come quello che sta attraversando il tedesco – fermo a tre vittorie nel 2015, dopo tre stagioni da 15 successi di media -, è invece bastata soltanto per un terzo posto, a notevole distanza da Viviani e Hofland. A sua volta ben lontano da chi lo precedeva, Mezgec ha chiuso ai piedi del podio, seguito da un Petacchi preferito in casa Southeast a Belletti, forse per più per blasone che per gambe (il tabellino delle vittorie stagionali recita 3-0 per il secondo).
Precisato che la generale non ha ovviamente subito scosse, ad eccezione del minuto lasciato da Pozzovivo di cui si è detto, non resta che proiettarsi verso la frazione di domani, la prima davvero intrigante del Giro: 136 km da Rapallo a Sestri Levante, su un tracciato che per 110 km non lascerà un istante di respiro. Due i Gran Premi della Montagna, almeno sei le salite reali, inframezzate da discese che potrebbero far più danni delle asperità. Non fosse per gli ultimi 25 km pianeggianti, staremmo parlando di una giornata da circoletto rosso, per dirla alla Rino Tommasi; anche con quella appendice, in ogni caso, resta una tappa da prendere con le pinze. In un altro frangente del Giro, la fuga sarebbe scontata; al terzo giorno, tutti dovranno stare sull’attenti, e scordarsi probabilmente l’avvio ultra-soft di oggi (basti pensare che la fuga della prima ora, promossa da Marco Frapporti e supportata da Lukasz Owsian, Giacomo Berlato, Eugert Zhupa e Bert-Jan Lindeman, partita senza battaglia al chilometro 0, vantava sei minuti di vantaggio dopo 10 km). Considerando che Contador non è stato in ricognizione sul tracciato e non conosce le insidiosissime strade liguri, per i suoi rivali potrebbe essere l’occasione di metterlo subito alla prova.

Matteo Novarini

CLASSIFICA DI TAPPA
1 Elia Viviani (Ita) Team Sky 4:13:18
2 Moreno Hofland (Ned) Team LottoNL-Jumbo
3 André Greipel (Ger) Lotto Soudal
4 Luka Mezgec (Slo) Team Giant-Alpecin
5 Alessandro Petacchi (Ita) Southeast Pro Cycling
6 Giacomo Nizzolo (Ita) Trek Factory Racing
7 Michael Matthews (Aus) Orica GreenEdge
8 Davide Appollonio (Ita) Androni Giocattoli
9 Daniele Colli (Ita) Nippo – Vini Fantini
10 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team
11 Grega Bole (Slo) CCC Sprandi Polkowice
12 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team
13 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo
14 Bartlomiej Matysiak (Pol) CCC Sprandi Polkowice
15 Alexander Porsev (Rus) Team Katusha
16 Rigoberto Uran (Col) Etixx – Quick-Step
17 Simon Clarke (Aus) Orica GreenEdge
18 Tom Boonen (Bel) Etixx – Quick-Step
19 Simon Gerrans (Aus) Orica GreenEdge
20 Ion Izagirre (Spa) Movistar Team
21 Marcus Burghardt (Ger) BMC Racing Team
22 Richie Porte (Aus) Team Sky
23 Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team
24 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo
25 Diego Rosa (Ita) Astana Pro Team
26 Jonathan Monsalve (Ven) Southeast Pro Cycling
27 Damiano Cunego (Ita) Nippo – Vini Fantini
28 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNL-Jumbo
29 Stef Clement (Ned) IAM Cycling
30 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo
31 Carlos Betancur (Col) AG2R La Mondiale
32 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky
33 Esteban Chaves (Col) Orica GreenEdge
34 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto Soudal
35 Luca Paolini (Ita) Team Katusha
36 Leopold Konig (Cze) Team Sky
37 Mikel Nieve (Spa) Team Sky
38 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team
39 Kévin Reza (Fra) FDJ.fr
40 Nicola Ruffoni (Ita) Bardiani CSF
41 Francesco Gavazzi (Ita) Southeast Pro Cycling
42 Martijn Keizer (Ned) Team LottoNL-Jumbo
43 Dario Cataldo (Ita) Astana Pro Team
44 Luis Leon Sanchez (Spa) Astana Pro Team
45 Vasil Kiryienka (Blr) Team Sky
46 Ryder Hesjedal (Can) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
47 Kenny Elissonde (Fra) FDJ.fr
48 Patrick Gretsch (Ger) AG2R La Mondiale
49 Davide Formolo (Ita) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
50 Yury Trofimov (Rus) Team Katusha

CLASSIFICA GENERALE
1 Michael Matthews (Aus) Orica GreenEdge 4:32:44
2 Simon Gerrans (Aus) Orica GreenEdge
3 Simon Clarke (Aus) Orica GreenEdge
4 Esteban Chaves (Col) Orica GreenEdge
5 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo 0:00:07
6 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo
7 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo
8 Manuele Boaro (Ita) Tinkoff-Saxo
9 Ivan Rovny (Rus) Tinkoff-Saxo
10 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team 0:00:13
11 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team
12 Diego Rosa (Ita) Astana Pro Team
13 Dario Cataldo (Ita) Astana Pro Team
14 Luis Leon Sanchez (Spa) Astana Pro Team
15 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team
16 Davide Malacarne (Ita) Astana Pro Team
17 Elia Viviani (Ita) Team Sky 0:00:17
18 Tom Boonen (Bel) Etixx – Quick-Step 0:00:19
19 Rigoberto Uran (Col) Etixx – Quick-Step
20 Maxime Bouet (Fra) Etixx – Quick-Step
21 Gianni Meersman (Bel) Etixx – Quick-Step
22 Ion Izagirre (Spa) Movistar Team 0:00:21
23 Benat Intxausti (Spa) Movistar Team
24 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team
25 Andrey Amador (CRc) Movistar Team
26 Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team 0:00:25
27 Stef Clement (Ned) IAM Cycling
28 Marcus Burghardt (Ger) BMC Racing Team
29 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team
30 André Greipel (Ger) Lotto Soudal
31 Amaël Moinard (Fra) BMC Racing Team
32 Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team
33 Kévin Reza (Fra) FDJ.fr 0:00:26
34 Kenny Elissonde (Fra) FDJ.fr
35 Francis Mourey (Fra) FDJ.fr
36 Alexandre Geniez (Fra) FDJ.fr
37 Richie Porte (Aus) Team Sky 0:00:27
38 Alexander Porsev (Rus) Team Katusha
39 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky
40 Leopold Konig (Cze) Team Sky
41 Mikel Nieve (Spa) Team Sky
42 Luca Paolini (Ita) Team Katusha
43 Vasil Kiryienka (Blr) Team Sky
44 Yury Trofimov (Rus) Team Katusha
45 Sebastian Henao (Col) Team Sky
46 Ilnur Zakarin (Rus) Team Katusha
47 Giacomo Nizzolo (Ita) Trek Factory Racing 0:00:29
48 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto Soudal
49 Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal
50 Fabio Felline (Ita) Trek Factory Racing

Elia Viviani festeggia la vittoria appena strappata a Hofland (foto Tim De Waele/TDWSport.com)

Elia Viviani festeggia la vittoria appena strappata a Hofland (foto Tim De Waele/TDWSport.com)

10-05-2015

maggio 10, 2015 by Redazione  
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GIRO D’ITALIA

L’italiano Elia Viviani (Team Sky) si è imposto nella seconda tappa, Albenga – Genova, percorrendo 177 Km in 4h13′18″, alla media di 41,926 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Hofland e il tedesco Greipel. L’australiano Michael Matthews (Orica GreenEDGE) è la nuova maglia rosa con lo stesso tempo dei connazionali Gerrans e Clarke. Miglior italiano Manuele Boaro (Tinkoff – Saxo), 8° a 7″

AMGEN TOUR OF CALIFORNIA

Il britannico Mark Cavendish (Etixx – Quick Step) si è imposto nella prima tappa, circuito di Sacramento, percorrendo 203,1 Km in 4h43′27″, alla media di 42,992 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo slovacco Sagan e il lussemburghese Drucker. Miglior italiano Marco Canola (UnitedHealthcare), 21°. Cavendish è il primo leader della classifica con 1″ sull’australiano Clarke e 4″ su Sagan. Miglior italiano Canola, 23° a 10″

4 JOURS DE DUNKERQUE – TOUR DU NORD-PAS-DE-CALAIS

Il belga Edward Theuns (Topsport Vlaanderen – Baloise) si è imposto nella quinta e ultima tappa, Cappelle-la-Grande – Dunkerque, percorrendo 171 Km in 3h54′23″, alla media di 43,774 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Coquard e l’italiano Danilo Napolitano (Wanty – Groupe Gobert). L’altro italiano in gara, Cesare Benedetti (Bora-Argon 18), è giunto 22°. Il lituano Ignatas Konovalovas (Team Marseille 13 KTM) si impone in classifica con 14″ su Coquard e 31″ sull’estone Jakin. Benedetti 22° a 4′15″, Napolitano 83° a 33′24″

GRAND PRIX DE LA VILLE DE NOGENT-SUR-OISE

Il belga Robin Stenuit (Veranclassic – Ekoi) si è imposto nella corsa francese, circuito di Nogent-sur-Oise, percorrendo 168,4 Km in 3h57′15″, alla media di 42,588 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Andrea Pasqualon (Roth Skoda) e il belga Ista.

FLÈCHE ARDENNAISE

Il belga Loïc Vliegen (BMC Development Team) si è imposto nella corsa belga, circuito di Herve, percorrendo 178,1 Km in 4h31′00″, alla media di 39,432 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Bille e l’olandese Oomen.

VUELTA CICLISTA COMUNIDAD DE MADRID

Lo spagnolo Carlos Barbero (Caja Rural – Seguros RGA) si è imposto nella seconda e ultima tappa, Barrio del Pilar – Madrid, percorrendo 84 Km in 2h11′04″, alla media di 38,454 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Sanz Unzué e González Velasco. Il russo Evgeny Shalunov (Lokosphinx) si impone in classifica con 22″ sullo spagnolo Rubio Hernández e 35″ sullo spagnolo Gallego Ruiz.

RINGERIKE GP

Il danese Asbjørn Kragh Andersen (Team Trefor – Blue Water) si è imposto nella corsa norvegese, circuito di Hønefoss, percorrendo 172,4 Km in 4h16′38″, alla media di 40,306 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Søren Kragh Andersen e il norvegese Eiking.

TOUR D’AZERBAÏDJAN

Il russo Sergey Firsanov (RusVelo) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, circuito di Baku, percorrendo 143,8 Km in 3h32′10″, alla media di 40,666 Km/h. Ha preceduto allo sprint il kazako Shushemoin e di 1″ lo sloveno Mugerli. Miglior italiano Marco Zanotti (Parkhotel Valkenburg CT), 7° a 1″. Lo sloveno Primož Roglič (Adria Mobil) si impone in classifica con 34″ sull’olandese Ockeloen e su Mugerli. Miglior italiano Zanotti, 13° a 4′01″.

COURSE DE LA PAIX JUNIORS (Repubblica Ceca)

Il danese Rasmus Pedersen si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Terezín – Litoměřice, percorrendo 98,7 Km in 2h24′58″, alla media di 40,851 Km/h. Ha preceduto di 5″ il kazako Pronskiy e di 15″ il tedesco Appelt. Miglior italiano Imerio Cima (Feralpi Monteclarense), 7° a 15″. Lo statunitense Brandon Mcnulty si impone in classifica con 27″ sul connazionale Costa e 2′43″ sul russo Iliichev. Miglior italiano Stefano Ciardo (Vigor Cycling Team), 7° a 4′07″

CHALLENGE DU PRINCE – TROPHÉE DE LA MAISON ROYALE

Il marocchino Anass Ait El Abdia si è imposto nella corsa marocchina, circuito di Dakhla, percorrendo 100 Km in 2h15′38″, alla media di 44,237 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Chaoufi e di 7″ il connazionale Saadoune.

CAMPIONATI PANAMERICANI (Messico)

L’ecuadoriano Byron Guama (Team Ecuador) si è imposto nella gara riservata ai professionisti, circuito di León, percorrendo 167,4 Km in 4h12′46″, alla media di 39,736 Km/h. Ha preceduto di 7″ il costaricano Gonzalez e di 17″ il messicano Magallanes.

TROFEO CITTA’ DI SAN VENDEMIANO – GP INDUSTRIA & COMMERCIO

L’italiano Gianni Moscon* (Zalf Euromobil Désirée Fior) si è imposto nella corsa italiana, circuito di San Vendemiano, percorrendo 171,8 Km in 4h08′20″, alla media di 41,509 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Stefano Nardelli (Unieuro Wilier Trevigiani) e l’australiano Power

* dilettante

ALBENGA – GENOVA: OGGI LA VOLATA È DI ”ZENA”

maggio 10, 2015 by Redazione  
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Scaldati i motori nella cronosquadre sanremese, il Giro si rimette in marcia con una frazione destinata alla conclusione in volata. Poche le insidie previste lungo la rotta che condurrà il gruppo a Genova e forse solo il vento farà più paura delle due ascese inserite strada facendo, collocate a buona distanza dal traguardo. Gli ultimi 15 Km privi di veri e propri ostacoli naturali consentiranno alle squadre degli sprinter di rientrare sulla fuga di giornata e poi di mantenere alta l’andatura nell’anello conclusivo, tarpando le ali a eventuali sparate, magari nate in prossimità degli zampellotti che punteggiano il circuito cittadino.

È il classico binomio d’inizio Giro, prima la crono d’avvio e poi una prima frazione in linea facile, senza troppe pretese di classifica – se non quella, magari, di far cambiare volto alla maglia rosa in conseguenza degli abbuoni – e destinata alla conclusione in volata. Negli ultimi 10 anni non si è quasi mai venuti meno a questa consuetudine e anche nel 2015 il secondo giorno di Giro si concluderà con un appassionante volatone che permetterà di valutare lo stato di forma dei velocisti in gara, nell’attesa di tastare il polso ai pretendenti al successo finale, che il tracciato chiamerà già in causa nelle due successive frazioni liguri, non certo d’alta montagna ma, comunque, decisamente tormentate. Oggi, invece, le difficoltà saranno ridotte quasi all’osso e avranno la forma dei tradizionali mangia e bevi dell’Aurelia, tra i quali s’inseriranno due salite collocate a notevole distanza dal traguardo e che, dunque, non turberanno i sogni dei velocisti, favoriti anche dal circuito finale di 7 Km che non solo allontanerà ancor più la cima dell’ultima ascesa ma permetterà loro di visionare in anteprima i chilometri conclusivi, infarciti di due microscopici ‘’zampellotti’’ che sicuramente saranno affrontati a tutta e potrebbero dare una lieve sfoltita al gruppo, togliendo di mezzo tutti quegli sprinter che hanno bisogno di finali simili a biliardi per non perdere le ruote del gruppo, oppure ispirare qualche disperata sparata con poche chances di successo. Come l’anno scorso a Belfast, gran parte della tappa si svilupperà in riva al mare e, dunque, la vera insidia giornaliera non arriverà tanto dalla strada quanto dal mare, sotto la forma del vento che potrebbe provocare fratture nel gruppo, anche se va detto che, sotto quest’aspetto, le coste liguri sono decisamente meno ventose rispetto a quelle dell’Irlanda del Nord, lungo le quali 12 mesi prima non accaddero episodi di questo genere, che possono anche costare minuti di ritardo ai corridori rimasti intruppati nelle retrovie.
La meta della seconda tappa del Giro sarà Genova ma i primi chilometri si svolgeranno, in realtà, nella direzione opposta poiché, lasciata l’antica cittadina di Albenga (è la romana Albíngaunum, detta anche la ‘’città delle cento torri’’ e tra i quali monumenti spicca il più importante battistero paleocristiano della Liguria) la corsa salperà imboccando l’Aurelia verso Sanremo, abbandonando ben presto il tracciato della Classicissima per andare a ricalcare le rotte del Trofeo Laigueglia, corsa organizzata per la prima volta nel 1964 e che fino all’avvento del Gran Premio Costa degli Etruschi, disputato ai primi di febbraio, costituiva la gara d’apertura del calendario italiano. Transitato dalla località balneare ‘’titolare’’ di questa gara, che dal 2015 sarà innalzata di categoria dall’UCI (da 1.1 a H.C., un gradino sotto le prove del World Tour , il gruppo affronterà lo storico Capo Mele e poi, raggiunta Marina di Andora, località situata all’estremità occidentale della ‘’Riviera della Palme’’ (l’altro capo è a Varazze) affronterà la prima delle due ‘’escursioni’’ nell’entroterra previste da questa tappa, che porterà ad affrontare la pedalabile salita verso Testico (9 Km al 4%), ancora considerata l’ascesa simbolo del Laigueglia, anche se nelle ultime edizioni il ruolo di giudice della corsa è stato affidato alla poco più selettiva Cima Paravenna, dalla quale i ‘’girini’’ transiteranno percorrendo il tratto in quota successivo allo scollinamento. Si planerà quindi nella Piana di Albenga, la più vasta pianura (45 km2) della prevalentemente montagnosa Liguria, andando poi a completare una sorta di anello iniziale lungo poco meno di 60 Km. Ritrovata l’Aurelia, questa sarà fedele compagna di viaggio nei successivi 100 Km, che saranno tutto un succedersi di più o meno note località di villeggiatura, apprezzate in particolare da chi non ama le ‘’full immersion’’ marinare e può abbinarvi interessanti escursioni in montagna, come quella che da Borghetto Santo Spirito, uno dei primi centri toccati in questa fase di gara, conduce a Toirano, dove è possibile visitare le omonime grotte, nelle quali sono state rinvenute tracce dell’homo sapiens e dell’orso delle caverne, vissuto nell’era del Pleistocene. Risalendo la Riviera di Ponente, a circa metà del cammino verso Genova si giungerà a Finale Ligure, una delle più frequentate stazioni balneari della regione, che nel 1954 fu prescelta dal regista Alberto Lattuada per girarvi diverse scene de ‘’La spiaggia’’, film ambientato nella fantomatica località di Pontorno e la cui sceneggiatura fu ispirata da un vero fatto di cronaca avvenuto qualche anno prima ad Alassio. Per l’appassionato di ciclismo Finale rappresenta anche una delle basi d’accesso alle soprastanti Mànie, l’altopiano che ha avuto il suo momento di ribalta tra il 2008 e il 2012, quando fu inserito nel tracciato della Milano-Sanremo, inizialmente introdotto all’ultimo minuto per aggirare una frana caduta sull’Aurelia e poi confermato anche dopo la riapertura della strada. Superato dopo Varigotti uno dei più suggestivi tratti della costa ligure – il cosidetto ‘’Malpasso’’, dove la statale si snoda scavata nelle pareti rocciose che strapiombano in mare – si giungerà a Noli (da non perdere la romanica chiesa di San Paragorio) e quindi a Spotorno, località balneare nella quale, tra gli altri, soggiornarono il poeta Camillo Sbarbaro e lo scrittore inglese David Herbert Lawrence, sceso in Italia per guarire dalla tubercolosi e dove comporrà, dopo il suo trasferimento a Scandicci, in Toscana, ‘’L’amante di Lady Chatterley’’, romanzo considerato uno dei capolavori della letteratura erotica. Sfiorata l’Isola di Bergeggi, attorno alla quale è stata nel 2007 istituita un’area marina protetta, la corsa giungerà a Savona, dove il gruppo sfilerà all’ombra del Priamar, la fortezza simbolo della città che lo scorso anno ha applaudito all’affermazione dell’australiano Michael Rogers nell’undicesima frazione della corsa rosa, un successo al quale il corridore della Tinkoff-Saxo ha poi affiancato quelli conseguiti sullo Zoncolan e nel tappone pirenaico di Luchon al Tour de France di Nibali. Nel roseo mondo del Giro, il passo da un campione del presente a uno del passato il passo è breve e basta percorrere i 7 Km che conducono da Savona a Celle Ligure per unire il fresco ricordo di Rogers a braccia levate a quello, più lontano del tempo, del cellese Giuseppe ‘’Gepin’’ Olmo, professionista dal 1932 al 1942, decennio nel quale ottenne 31 vittorie (tra queste due Sanremo e 20 tappe al Giro) e perfezionò il record dell’ora, portandolo a 45,090 Km e detronizzando il francese Maurice Richard, che un anno più tardi si riprenderà il ‘’maltolto’’ percorrendo 235 metri in più. L’attraversamento della vicina Varazze, località turistica tra le più celebri della riviera, giungerà alle porte della fase più impegnativa di questa frazione, rappresentata dalla salita verso il primo GPM del Giro 2015. È questa anche la seconda e ultima divagazione nell’entroterra, che vedrà i ‘’girini’’ da Cogoleto – il paese d’origine di Matteo Patrone, fondatore de ilciclismo.it, scomparso a maggio 2013 dopo una lunga malattia – risalire le primissime pendici del Monte Beigua e portarsi nella frazione di Prato Zanino, raggiunta al termine di un’arrampicata di 3 Km al 6% medio, con una sventagliata al 13% raggiunta nel corso del primo chilometro. Assegnata la prima maglia azzurra e velocemente ritornati al livello del mare, si ‘’riaccufferrà’’ l’Aurelia ai piedi dello strappo della Colletta (appena 600 metri all’8%), preso dal versante opposto rispetto alla Milano-Sanremo, dove rappresenta la seconda difficoltà altimetrica del tracciato, subito dopo il Turchino. Il passaggio da Arenzano – località conosciuta anche per il Santuario del Bambino Gesù di Praga, costruito nel 1904 per la devozione che gli abitanti di questa cittadina avevano verso una statuetta in cera raffigurante il bambinello, donata nel 1628 da una nobildonna ceca alla locale comunità di carmelitani scalzi – anticiperà di una decina di chilometri l’ingresso nel vasto territorio della ‘’Grande Genova’’, venutosi a creare negli anni del fascismo in seguito alla perdita d’autonomia di 19 comuni che facevano da corona al capoluogo ligure e che oggi sono diventati sobborghi periferici. Il più famoso di questi in campo ciclistico è certamente Pontedecimo – sede dell’omonima unione sportiva che dal 1934 vi organizza il Giro dell’Appennino – mentre il gruppo marciando speditamente verso il traguardo attraverserà nell’ordine Voltri, Pra’, Pegli (dove si trovano le villa Doria, sede di un interessante museo navale, e Durazzo-Pallavicini, il cui parco è considerato uno dei principali giardini storici d’Europa), Sestri Ponente, Cornigliano e Sampierdarena, giungendo quindi ai piedi della Lanterna, il più conosciuto biglietto da visita di ‘’Zena’’, innalzata per 117 metri nel 1543 in sostituzione del faro eretto in epoca medioevale e che era stato danneggiato durante l’assedio francese al porto di Genova, trent’anni prima. Mentre tutte queste immagini scorreranno vorticosamente, altrettanto velocemente avanzerà il gruppo, pronto a fagocitare i primi ardimentosi del Giro 2015 per poi mantere un ritmo tale da sfiduciare qualsiasi altro tentativo nella quindicina di chilometri che separerà l’ingresso in città dalla prima volata della corsa rosa.

Mauro Facoltosi

I VALICHI DELLA TAPPA

Valico di Testico (470). Coincide con l’omonimo abitato.

Colla Rovora (507). Lambita dalla SP 18 ‘’ Alassio – Testico’’ tra Testico e San Damiano.

Colla di San Damiano (508). Lambita dalla SP 18 ‘’ Alassio – Testico’’ tra Testico e San Damiano.

Passo di Carchera (436). Attraversata dalla SP 18 ‘’ Alassio – Testico’’ tra Alassio e San Damiano, nei pressi dello scollinamento della Cima Paravenna.

Colletto Crocetta di Moglio (335). Attraversata dalla SP 55 ‘’Bossoleto – Caso – Crocetta di Alassio’’ tra Moglio e Caso.

La Colletta (75). Valicata dalla SS 1 “Via Aurelia” tra Cogoleto e Arenzano.

RINGRAZIAMENTI

Segnaliamo che le citazioni cinematografiche (nel testo e nella fotogallery) sono frutto della collaborazione con il sito www.davinotti.com, che ringraziamo per la disponibilità.

FOTOGALLERY


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Albenga, battistero

Grotte di Toirano (www.inceriale.it)

Grotte di Toirano (www.inceriale.it)

Scena de La spiaggia girata a Finale Ligure (www.davinotti.com)

Scena de ''La spiaggia'' girata a Finale Ligure (www.davinotti.com)


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Il ”Malpasso” all’uscita da Varigotti


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Isola di Bergeggi


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Savona, Fortezza del Priamar


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Un tratto della salita verso Prato Zanino


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Arenzano, santuario del Bambino Gesù di Praga

Genova, Villa Durazzo-Pallavicini (tripadvisor.com)

Genova, Villa Durazzo-Pallavicini (tripadvisor.com)

La Lanterna, simbolo della città di Genova e, in trasparenza, l’altimetria della seconda tappa del Giro 2015 (www.settemuse.it)

La Lanterna, simbolo della città di Genova e, in trasparenza, l’altimetria della seconda tappa del Giro 2015 (www.settemuse.it)

FRAILE NON PERDONA SUL MONT CASSEL. KONOVALOVAS È LA NUOVA MAGLIA ROSA

maggio 10, 2015 by Redazione  
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La decisiva tappa con arrivo sul Mont Cassel è vinta da Omar Fraile (Caja Rural), alla sua seconda vittoria stagionale, abile a scattare all’ultimo chilometro e a riprendere l’olandese Maurits Lammertink (Team Roompot), che già pregustava il sapore della vittoria. Bryan Coquard soffre la salita finale e deve cedere la maglia rosa di leader al lituano Ignatas Konovalovas (Team Marseille 13 KTM) il quale, avendo ora sul francese un vantaggio di 20 secondi, ha la grande opportunità domenica di vincere la Quattro Giorni di Dunkerque 2015

Una vera e propria lotta, pedalata dopo pedalata, si è avuta nella quarta e penultima tappa della Quattro Giorni di Dunkerque. Una frazione che ha anche rivoluzionato la classifica generale, con Bryan Coquard che dice addio ai sogni di gloria. Infatti, lui che è velocista, ha patito e non poco la salita finale verso il Mont Cassel e i suoi avversari, in particolare Ignatas Konovalovas (Team Marseille 13 KTM), hanno colto l’opportunità che si presentava loro. Già la prima scalata verso il Mont Cassel scremava notevolmente il gruppo dei migliori che, ridotto a non più di una decina di ciclisti, passava per la prima volta sotto il traguardo condotto dalla squadra della Wanty Groupe Gobert. Mancavano poco più di 15 km all’arrivo; l’estone Alo Jakin (Auber 93) provava un allungo ai meno 13, mentre un gruppetto di alcuni ritardatari staccatisi sulla prima ascesa cercava di rientrare sul gruppo di testa. Ai meno 10 dall’arrivo iniziava la bagarre, dopo che Jakin veniva ripreso; si succedevano così diversi scatti e controscatti nell’avanguardia del gruppo dei migliori. Ci provava Maurits Lammertink (Team Roompot) che, su di un breve tratto in salita con diverse serpentine, si avvantaggiava di qualche secondo provando ad evadere dal gruppo. Nel frattempo Bryan Coquard (Team Europcar) avvertiva la fatica di un finale non proprio adatto a lui e si manteneva con difficoltà nelle ultime posizioni del gruppo, dopo essere rimasto senza compagni di squadra ed aver chiuso quasi sempre in prima persona sugli scatti precedenti. Damien Gauden (AG2R) e ancora l’instancabile Jakin provavano a loro volta a scattare e a mettersi all’inseguimento di Lammertink, ma venivano ripresi ai meno 3 km all’arrivo, quasi all’inizio dell’ultima salita verso il Mont Cassel, che Lammertink aveva iniziato con 24 secondi di vantaggio sul drappello dei migliori. L’olandese dava tutto negli ultimi 2 km, complicati non solo dal fatto di essere in progressiva ascesa ma anche perché l’asfalto aveva lasciato spazio al più insidioso pavè, che era anche abbastanza sconnesso. Coquard si staccava a 1 km e mezzo dall’arrivo. Lammerkink vedeva ormai la vittoria a portata di mano ma non aveva fatto i conti con la strepitosa progressione di Omar Fraile (Caja Rural), che riusciva a riprenderlo a meno di 300 metri dall’arrivo ed a sopravanzarlo in vista del traguardo. Lo spagnolo otteneva così la seconda vittoria stagionale dopo quella recentemente conseguita al Giro dell’Appennino. Lammertink giungeva secondo a 3 secondi mentre Jakin era terzo a sette secondi. Konovalovas, sesto anche lui a sette secondi dal vincitore, si insediava così in prima posizione in classifica generale poiché Coquard giungeva undicesimo a 45 secondi da Fraile. Adesso il francese deve recuperare 20 secondi in classifica generale al forte ciclista lituano, anche se l’ultima tappa – la Cappelle-la-Grande – Dunkerque di 171 km – è adatta ai velocisti e diamo oramai poche speranze all’uomo dell’Europcar di conquistare la vittoria finale.

Giuseppe Scarfone

ORDINE D’ARRIVO

1 Omar Fraile (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 4:44:26
2 Maurits Lammertink (Ned) Team Roompot 0:00:03
3 Alo Jakin (Est) Auber 93 0:00:07
4 Rudy Molard (Fra) Cofidis, Solutions Credits
5 Frederik Backaert (Bel) Wanty – Groupe Gobert
6 Ignatas Konovalovas (Ltu) Team Marseille 13 KTM
7 Mads Pedersen (Den) Cult Energy Pro Cycling 0:00:25
8 Damien Gaudin (Fra) AG2R La Mondiale
9 Florian Vachon (Fra) Bretagne-Séché Environnement
10 Brice Feillu (Fra) Bretagne-Séché Environnement 0:00:34
11 Bryan Coquard (Fra) Team Europcar 0:00:45
12 Julien Loubet (Fra) Team Marseille 13 KTM
13 Rodolfo Torres (Col) Colombia 0:00:54
14 Antoine Duchesne (Can) Team Europcar 0:01:09
15 Arnaud Gerard (Fra) Bretagne-Séché Environnement
16 Guillaume Levarlet (Fra) Auber 93
17 David Menut (Fra) Auber 93
18 Clement Saint Martin (Fra) Team Marseille 13 KTM
19 Edward Theuns (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
20 Baptiste Planckaert (Bel) Roubaix Lille Metropole
21 Miguel Angel Rubiano (Col) Colombia 0:01:24
22 Sébastien Minard (Fra) AG2R La Mondiale 0:01:32
23 Jimmy Turgis (Fra) Roubaix Lille Metropole 0:01:44
24 Cesare Benedetti (Ita) Bora-Argon 18
25 Bjorn Thurau (Ger) Bora-Argon 18
26 José Gonçalves (Por) Caja Rural-Seguros RGA 0:01:50
27 Julien El Fares (Fra) Team Marseille 13 KTM 0:02:10
28 Tim Declercq (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:02:23
29 Michel Kreder (Ned) Team Roompot 0:03:39
30 Yoann Paillot (Fra) Team Marseille 13 KTM 0:03:53
31 Angel Madrazo Ruiz (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:05:10
32 Raymond Kreder (Ned) Team Roompot 0:05:24
33 Leonardo Duque (Col) Colombia 0:05:26
34 Anthony Geslin (Fra) FDJ.fr
35 Steven Tronet (Fra) Auber 93
36 Troels Ronning Vinther (Den) Cult Energy Pro Cycling
37 Preben Van Hecke (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:05:50
38 Johan Van Summeren (Bel) AG2R La Mondiale
39 Thomas Voeckler (Fra) Team Europcar 0:06:18
40 Pieter Vanspeybrouck (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:07:57
41 Alexandre Blain (Fra) Team Marseille 13 KTM
42 Jan Barta (Cze) Bora-Argon 18
43 Gediminas Bagdonas (Ltu) AG2R La Mondiale
44 Oliver Naesen (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
45 Walter Pedraza (Col) Colombia
46 Olivier Le Gac (Fra) FDJ.fr 0:08:16
47 Benoit Jarrier (Fra) Bretagne-Séché Environnement
48 Rudy Kowalski (Fra) Roubaix Lille Metropole 0:10:29
49 Steve Chainel (Fra) Cofidis, Solutions Credits
50 Heiner Parra (Col) Caja Rural-Seguros RGA 0:10:32

CLASSIFICA GENERALE

1 Ignatas Konovalovas (Ltu) Team Marseille 13 KTM 17:30:40
2 Bryan Coquard (Fra) Team Europcar 0:00:20
3 Alo Jakin (Est) Auber 93 0:00:31
4 Frederik Backaert (Bel) Wanty – Groupe Gobert 0:00:35
5 Damien Gaudin (Fra) AG2R La Mondiale 0:00:40
6 Mads Pedersen (Den) Cult Energy Pro Cycling 0:00:44
7 Edward Theuns (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:00:56
8 Florian Vachon (Fra) Bretagne-Séché Environnement 0:01:04
9 Brice Feillu (Fra) Bretagne-Séché Environnement 0:01:36
10 Antoine Duchesne (Can) Team Europcar 0:01:37
11 Arnaud Gerard (Fra) Bretagne-Séché Environnement 0:01:51
12 Bjorn Thurau (Ger) Bora-Argon 18 0:01:59
13 Omar Fraile (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:02:12
14 Baptiste Planckaert (Bel) Roubaix Lille Metropole 0:02:15
15 Maurits Lammertink (Ned) Team Roompot 0:02:19
16 Sébastien Minard (Fra) AG2R La Mondiale 0:02:47
17 Tim Declercq (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:02:50
18 José Gonçalves (Por) Caja Rural-Seguros RGA 0:02:56
19 David Menut (Fra) Auber 93 0:03:22
20 Miguel Angel Rubiano (Col) Colombia 0:03:37
21 Rudy Molard (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:04:05
22 Julien El Fares (Fra) Team Marseille 13 KTM 0:04:10
23 Cesare Benedetti (Ita) Bora-Argon 18 0:04:15
24 Jimmy Turgis (Fra) Roubaix Lille Metropole 0:04:35
25 Michel Kreder (Ned) Team Roompot 0:06:01
26 Angel Madrazo Ruiz (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:07:28
27 Raymond Kreder (Ned) Team Roompot 0:07:37
28 Steven Tronet (Fra) Auber 93 0:07:39
29 Alexandre Blain (Fra) Team Marseille 13 KTM 0:08:09
30 Pieter Vanspeybrouck (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:08:25
31 Preben Van Hecke (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:09:25
32 Gediminas Bagdonas (Ltu) AG2R La Mondiale 0:10:46
33 Steve Chainel (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:10:48
34 Olivier Le Gac (Fra) FDJ.fr 0:11:04
35 Rodolfo Torres (Col) Colombia 0:11:18
36 Laurent Pichon (Fra) FDJ.fr 0:12:26
37 Yoann Paillot (Fra) Team Marseille 13 KTM 0:12:42
38 Benoit Jarrier (Fra) Bretagne-Séché Environnement 0:12:52
39 Thomas Voeckler (Fra) Team Europcar 0:13:20
40 Julien Loubet (Fra) Team Marseille 13 KTM 0:14:11
41 Anthony Geslin (Fra) FDJ.fr 0:14:15
42 Clement Saint Martin (Fra) Team Marseille 13 KTM 0:14:40
43 Wesley Kreder (Ned) Team Roompot 0:15:05
44 Leonardo Duque (Col) Colombia 0:15:41
45 Julien Duval (Fra) Equipe Cycliste de l’Armee de Terre 0:16:26
46 Fabien Canal (Fra) Equipe Cycliste de l’Armee de Terre 0:16:27
47 Matthieu Boulo (Fra) Bretagne-Séché Environnement
48 Oliver Naesen (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:16:35
49 Ralf Matzka (Ger) Bora-Argon 18 0:17:58
50 Yauheni Hutarovich (Blr) Bretagne-Séché Environnement 0:18:29

Foto di repertorio di Omar Fraile, dopo la vittoria al recente Giro dellAppennino (foto Bettini)

Foto di repertorio di Omar Fraile, dopo la vittoria al recente Giro dell'Appennino (foto Bettini)

09-05-2015

maggio 9, 2015 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

GIRO D’ITALIA

Il team australiano Orica GreenEDGE si è imposto nella prima tappa, cronometro a squadre San Lorenzo al Mare – Sanremo, percorrendo 17,6 Km in 19′26″, alla media di 54,340 Km/h. Ha preceduto di 7″ il team russo Tinkoff – Saxo e di 13″ il team kazako Astana Pro Team. Miglior team italiano il Bardiani – CSF Pro Team, 14° a 37″. L’australiano Simon Gerrans (Orica GreenEDGE) è la prima maglia rosa con lo stesso tempo dei connazionali Matthews e Hepburn. Miglior italiano Manuele Boaro (Tinkoff – Saxo), 7° a 7″

4 JOURS DE DUNKERQUE – TOUR DU NORD-PAS-DE-CALAIS

Lo spagnolo Omar Fraile Matarranza (Caja Rural – Seguros RGA) si è imposto nella quarta tappa, Base de loisirs EOLYS (Lestrem) – Cassel, percorrendo 178,7 Km in 4h44′26″, alla media di 37,696 Km/h. Ha preceduto di 3″ l’olandese Lammertink e di 7″ l’estone Jakin. Due italiani in gara: Cesare Benedetti (Bora-Argon 18), 24° a 1′44″, Danilo Napolitano (Wanty – Groupe Gobert), 88° a 18′36″. Il lituano Ignatas Konovalovas (Team Marseille 13 KTM) è il nuovo leader della classifica con 20″ sul francese Coquard e 31″ su Jakin. Benedetti 23° a 4′15″, Napolitano 95° a 33′28″

VUELTA CICLISTA COMUNIDAD DE MADRID

Il russo Evgeny Shalunov (Lokosphinx) si è imposto nella prima tappa, Colmenar Viejo – Puerto de la Morcuera, percorrendo 200 Km in 4h58′19″, alla media di 40,226 Km/h. Ha preceduto di 22″ lo spagnolo Rubio Hernández e di 35″ lo spagnolo Gallego Ruiz.

BERNER RUNDFAHRT / TOUR DE BERNE

L’elvetico Tom Bohli (BMC Development Team) si è imposto nella corsa elvetica, circuito di Lyss, percorrendo 200 Km in 4h58′19″, alla media di 40,226 Km/h. Ha preceduto di 3″ gli italiani Antonio Parrinello (D’Amico – Bottecchia) e Andrea Pasqualon (Roth Skoda)

HADELAND GP

Il danese Søren Kragh Andersen (Team Trefor – Blue Water) si è imposto nella corsa norvegese, circuito di Jaren, percorrendo 171,5 Km in 4h17′54″, alla media di 39,899 Km/h. Ha preceduto allo sprint i norvegesi Galta e Laengen.

SCANDINAVIAN RACE IN UPPSALA 1909-2015

Il danese Nicolai Brøchner (Riwal Platform Cycling Team) si è imposto nella corsa svedese, circuito di Uppsala, percorrendo 194 Km in 4h23′20″, alla media di 44,202 Km/h. Ha preceduto di 36″ lo svedese Bengtsson e il danese Pedersen.

SZLAKIEM GRODÒW PIASTOWSKICH (Polonia)

Il polacco Sylwester Janiszewski (Wibatech Fuji) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, circuito di Legnica, percorrendo 90 Km in 1h59′27″, alla media di 45,207 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Ackermann e il polacco Franczak. Miglior italiano Renzo Zanelli (Kemo Dukla Trencin). Il polacco Pawel Bernas (ActiveJet Team) si è imposto in classifica con 7″ sul connazionale Taciak e 8″ sul ceco Polnicky e 9″ su Batek. Miglior italiano Antonio Santoro (MG.Kvis Vega), 8° a 14″.

FIVE RINGS OF MOSCOW

Il russo Matvey Zubov si è imposto nella quarta ed ultima tappa, circuito di Mosca, percorrendo 160 Km in 3h36′42″, alla media di 44,301 Km/h. Ha preceduto di 1″ il connazionale Zverkov e di 3″ il connazionale Samokhvalov. L’ucraino Oleksandr Polivoda (Kolss BDC Team) si impone in classifica con 22″ sul connazionale Khripta e 26″ sul russo Solomennikov

CHALLENGE DU PRINCE – TROPHÉE DE L’ANNIVERSAIRE

Il marocchino Essaïd Abelouache si è imposto nella corsa marocchina, Bir Anzarane – Dakhla, percorrendo 170 Km in 3h43′01″, alla media di 45,736 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Mraouni e Ait El Abdia.

TOUR D’AZERBAÏDJAN

Il ceco Daniel Turek (Cycling Academy Team) si è imposto nella quarta tappa, Gabala – Mingachevir, percorrendo 204.6 Km in 4h13′55″, alla media di 48,346 Km/h. Ha preceduto di 1″ l’austriaco Fankhauser e l’irlandese Dunne. Miglior italiano Marco Benfatto (Androni Giocattoli), 7° a 42″. Lo sloveno Primož Roglič (Adria Mobil) è ancora leader della classifica con 34″ sull’olandese Ockeloen e sullo sloveno Mugerli. Miglior italiano Marco Zanotti (Parkhotel Valkenburg CT), 14° a 4′01″.

INTERNATIONAL TOUR DE BANYUWANGI IJEN (Indonesia)

Il cinese Chun Wing Leung (HKSI Pro Cycling Team) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, TPI Muncar – Paltuding, Ijen, percorrendo 123 Km in 3h46′52″, alla media di 32,530 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Ho e il russo Gusev. Il francese Peter Pouly (Singha Infinite Cycling Team) si impone in classifica con 2′56″ sullo spagnolo Prades Reverte e 3′27″ sul neozelandese Whitehouse

COURSE DE LA PAIX JUNIORS (Repubblica Ceca)

Lo statunitense Adrien Costa si è imposto nella terza tappa, Teplice – Zinwald, percorrendo 100 Km in 2h46′50″, alla media di 35,964 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Brandon Mcnulty e di 1′31″ il russo Iliichev. Miglior italiano Stefano Ciardo (Vigor Cycling Team), 4° a 1′51″. Mcnulty è ancora leader della classifica con 32″ su Costa e 2′43″ su Iliichev. Miglior italiano Ciardo, 7° a 4′07″

CAMPIONATI PANAMERICANI (Messico)

Il colombiano Jhonatan Restrepo Valencia si è imposto nella gara riservata agli U23, circuito di León, percorrendo 100 Km in 2h46′50″, alla media di 35,964 Km/h. Ha preceduto di 1″ il cileno Rodriguez e l’argentino Gaday.

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI SANREMO

maggio 9, 2015 by Redazione  
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Anche quest’anno ilciclismo.it, proporrà, poche ore dopo la conclusione della tappa, l’oramai tradizionale almanacco zeppo di golosità: cominceremo dalla rassegna stampa internazionale, passando poi il parere dei tifosi, la colonna sonora del giorno, le previsioni del tempo per la tappa successiva, le “perle” dei telecronisti, il Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” e il ricordo di un Giro passato (abbiamo scelto il 1975, nel 40° anniversario della vittoria di Fausto Bertoglio).

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Italia

La cronosquadre all’Orica. Gerrans prima maglia rosa – (Gazzetta dello Sport)

Giro, Gerrans in rosa – In 5 si contendono la vittoria (Corriere della Sera)

Regno Unito

Porte must step up into leading role as Sky enter new era (The Independent)

Contador sets his sights on Giro and Tour – (The Times)

Francia

Gerrans premier maillot rose (L’Equipe)

Spagna

Contador pega primero a sus rivales y Orica gana la crono (AS)

Contador empieza con ventaja (Marca)

Gerrans, primer líder del Giro con Contador a 7” (El Mundo Deportivo)

Belgio

Tour d’Italie: victoire de l’équipe Orica, Gerrans en rose (Le Soir)

Gerrans eerste leider in Giro, Contador op de afspraak (De Standaard)

Giro: l’équipe Orica remporte la 1ère étape, Gerrans en rose (L’Avenir)

Tour d’Italie – 1re étape: victoire de l’équipe Orica Greenedge dans le CLM par équipes, Gerrans en rose(Sudinfo.be)

Paesi Bassi

Weening op Giro-podium – Contador geeft signaal af (De Telegraaf)

Germania

Giro-Auftakt: Orica gewinnt Team-Zeitfahren (Berliner Zeitung)

Stati Uniti

Gerrans All Smiles at Last With Giro Pink Jersey – Bennett Pulled Out of Giro by Team Over Cortisol Problem (The New York Times)

Colombia

Especial del Giro: Orica y Chaves ganaron la contrarreloj; Urán fue 27 (El Tiempo)

Orica ganó la primera etapa del Giro de Italia 2015 (El Espectador)

Australia

Gerrans in pink after Giro opener (The Age)

Gerrans in the pink after start of Giro (Herald Sun)

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Vittoria dell’Orica con 7″ sulla Tinkoff e 13″ sull’Astana. Prima maglia rosa all’australiano Gerrans. Commenti?

Garda Bike: Gli australiani hanno vinto come da pronostico. Sono contento per Aru e l’Astana, partiti nel migliore dei modi. La Sky ha decisamente deluso le aspettative, ma siamo solo all’inizio. Lo scenario spettacolare della Riviera di Ponente ha reso altrettanto molto interessante questa cronosquadre sulla pista ciclabile.

In collaborazione con il Forum dello Scalatore

DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it

Dedicata a Gerrans, che ha Sanremo ha preso la maglia rosa e ha vinto l’edizione 2012 della Classicissima

“Perchè Sanremo è Sanremo” (Pippo Caruso, Maurizio Lauzi)

a cura di DJ Jorgens

METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Albenga – Genova

Albenga: sole e caldo, 31,1°C (percepiti 30°), vento moderato da E (11 Km/h), umidità al 22%
Villanova d’Albenga (Km 51,9): sole e caldo, 31,4°C (percepiti 30°), vento moderato da ESE (10 Km/h), umidità al 21%
Savona – traguardo volante (Km 102,1): cielo sereno, 29,1°C (percepiti 28°), vento debole da ESE (9 Km/h), umidità al 30%
Genova : cielo sereno, 24,7°C, assenza di vento, umidità al 49%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Giro Mattina: “La pedana che lancerà le formazioni”
Bartoletti “Foglio firme”
Giro Mattina: “In 25 minuti abbondanti avremo in mano il Giro”
Sgarbozza: “La prima coppia parte” (squadra)
Sgarbozza: “Francè de jè” (Française des Jeux)
Giro Mattina: “Pista ciclabile lungomare”
Bartoletti “Titolo che si può attanagliare a quello che potrebbe accadere oggi”
Pancani: “Tempo della strana” (Astana)
Garzelli: “Sono due tappe che potrebbero arrivare davanti”
Tifosa: “Montador”
Bergonzi: “Crono di Treviso Valdobbiadene”
Televideo: “Chavez Rubio” (Chaves Rubio)

IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della prima tappa, San Lorenzo al Mare – Sanremo (cronometro a squadre)

1° Androni-Sidermec
2° Lampre-Merida a 4″
3° Nippo-Vini Fantini a 6″
4° Team Cannondale-Garmin a 10″
5° Southeast a 11″

Classifica generale

1° Ramon Carretero
2° Sander Armée a 22″
3° Iljo Keisse a 25″
4° Fabio Sabatini s.t.
5° Gang Xu a 32″

IL GIRO DI BERTOGLIO
Tuffo nella storia del Giro del 1975, nel quarantesimo anniversario della vittoria di Fausto Bertoglio e della fantastica conclusione dell’ultima tappa al Passo dello Stelvio. Ci condurranno indietro di 40 anni i titoli del quotidiano “L’Unità”

17 MAGGIO 1975 – 1a TAPPA: MILANO – FIORANO MODENESE

KNUDSEN MAGLIA ROSA A FIORANO MODENESE
Conclusa in volata la prima tappa del Giro d’Italia
Battuti nell’ordine Van Linden, Poppe, Sercu e Bertoglio – Oggi si corre la Modena-Ancona di 249: il percorso è pianeggiante ed è probabile una nuova conclusione allo sprint

ARCHIVIO ALMANACCO
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Raduno di partenza

Una squadra affronta la lunga galleria posta allinizio della cronosquadre di Sanremo (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

Una squadra affronta la lunga galleria posta all'inizio della cronosquadre di Sanremo (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

A SANREMO FA FESTA (ANCORA) GERRANS. SORRIDE CONTADOR

maggio 9, 2015 by Redazione  
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La Orica GreenEdge si impone secondo pronostico nella cronosquadre di Sanremo, regalando all’australiano, già vincitore a Sanremo della Classicissima 2012, la prima maglia rosa. Subito dietro, staccata di soli 7’’, la Tinkoff di Contador, che guadagna subito secondi sui diretti rivali per il successo finale. Ottima difesa da parte della Astana di Aru, terza a 13’’. Uran e la Etixx sono quarti, a 19’’, mentre delude il Team Sky, attardato di 27’’ rispetto ai vincitori. Domani prima tappa in linea, con probabile volata a Genova.

Per il secondo anno consecutivo, è stata la Orica GreenEdge a mettere in fila tutti nella cronosquadre inaugurale del Giro, regalando all’Australia la prima maglia rosa. Se dodici mesi fa, nel clima uggioso di Belfast, era stato Svein Tuft a vestire quelle insegne che avrebbe poi ceduto l’indomani a Michael Matthews, il sole di Sanremo ha invece salutato la prima rosa in carriera di Simon Gerrans, già capace di vestire per due giorni il simbolo del primato al Tour de France. Per il quasi 35enne nativo di Melbourne si tratta di un fortunato ritorno sul luogo del delitto, laddove tre anni fa piegò Cancellara e Nibali in uno sprint a tre per imporsi nella Classicissima di Primavera.
Sebbene conquistata in una prova a squadre, grazie anche o soprattutto grazie alla collaborazione di compagni ben più specialisti di lui nelle prove contro il tempo, la maglia rosa è per Gerrans la meritata ricompensa dopo una sfortunatissima prima parte di stagione, condizionata dalla frattura della clavicola di gennaio. Un giorno da capoclassifica al Giro non sarà forse sufficiente a ripagarlo per la mancata opportunità di esprimersi al meglio nelle sue corse, ma potrà servire quale iniezione di fiducia per un corridore da tenere in enorme considerazione in vista del Mondiale di Richmond.
Se la Orica è propriamente la vincitrice di giornata, un colpo forse ancor più importante è però quello messo a segno dalla Tinkoff di Alberto Contador, capace di infliggere una prima stoccata ai numerosi e agguerriti aspiranti rivali del madrileno. Le orrende divise giallo-fluo della corazzata battente bandiera russa hanno impiegato soltanto 7’’ in più rispetto ai vincitori per coprire i 17.6 km del tracciato sanremese, mettendo anche paura a Gerrans e soci grazie ad una partenza monstre (2’’ di vantaggio al primo ed unico intermedio). Una flessione nella seconda parte ha negato agli uomini del Pistolero la soddisfazione di tappa e maglia, ma non quella di costringere già ad inseguire Aru, Uran e Porte, in rigoroso ordine di classifica. E se il sardo può essere comunque più che soddisfatto dell’esito del primo test, avendo limitato a 6’’ il distacco dal favorito, così come – in misura minore – un Uran la cui Etixx – Quickstep ha rinunciato ai suoi cronomen di punta, di ben altro umore supponiamo sia il tanzaniano, costretto a regalare già 20’’ allo spagnolo.
In una frazione che in tutta onestà non ci sentiremmo di definire spettacolare (non certo per demerito degli interpreti), è stata proprio la formazione di Aru a far segnare il primo tempo degno di nota, fermando i cronometri dopo 19 minuti e 39 secondi, con il sardo virtualmente in rosa. Particolarmente brillante il secondo settore dei kazaki, che ha permesso loro di respingere anche il primo fiero attacco, portato proprio dalla Etixx di Uran. 6’’, alla fine, il divario tra le due squadre: primo, piccolo tassello di quel tesoro che Aru dovrà mettere da parte prima della maxi-cronometro di Valdobbiadene, se non vorrà cedere lo scettro di anti-Contador al sudamericano.
Soltanto la Movistar, arrivata in 19’ 47’’, ha quindi saputo avvicinare la Astana, prima delle prove di Orica GreenEdge e Tinkoff, inframezzate da una serie di prestazioni dal discreto allo scadente.
Detto del quartetto dei principali favoriti, tra i papabili outsider i risultati di spicco sono quasi esclusivamente in negativo. Pensiamo, in particolare, alla Ag2r, la cui prestazione da 20’ 14’’ è costata la bellezza di 48’’ (41’’ da Contador) a Pozzovivo e – per chi sotto sotto ci crede sempre – Betancur. Meglio è andata a Van den Broeck (+29’’), a Damiano Caruso (+25’’), a Intxausti (+21’’) e a Zakarin (+27’’), prepotentemente piazzatosi sulla mappa con il successo al Romandia. Tragico, sportivamente parlando, il bilancio della Cannondale di Hesjedal e Danielson (+53’’), della Lampre di Niemec (+59’’) e – per gli inguaribili romantici – della Nippo – Fantini di Cunego (+57’’).
I pur risicati distacchi creati dalla cronosquadre dovrebbero comunque essere sufficienti alla Orica per mantenere in famiglia la maglia rosa almeno per domani, quando da Albenga si pedalerà fino a Genova, su un percorso tracciato eludendo mirabilmente ogni parvenza di difficoltà. La volata appare pressoché scontata, specie considerando il menù assai meno morbido delle successive due tappe liguri, e in generale di una prima settimana particolarmente insidiosa. In contumacia di Cavendish e Kittel, sarà André Greipel a dover portare il ponderoso fardello dei favori del pronostico.

Matteo Novarini

CLASSIFICA DI TAPPA
1 Orica GreenEdge 0:19:26
2 Tinkoff-Saxo 0:00:07
3 Astana Pro Team 0:00:13
4 Etixx – Quick-Step 0:00:19
5 Movistar Team 0:00:21
6 BMC Racing Team 0:00:25
7 IAM Cycling
8 FDJ.fr 0:00:26
9 Team Sky 0:00:27
10 Team Katusha
11 Trek Factory Racing 0:00:29
12 Lotto Soudal
13 Team LottoNL-Jumbo 0:00:36
14 Bardiani CSF 0:00:37
15 CCC Sprandi Polkowice 0:00:45
16 AG2R La Mondiale 0:00:48
17 Team Giant-Alpecin 0:00:49
18 Southeast Pro Cycling 0:00:52
19 Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:00:53
20 Nippo – Vini Fantini 0:00:57
21 Lampre-Merida 0:00:59
22 Androni Giocattoli 0:01:03

CLASSIFICA GENERALE
1 Simon Gerrans (Aus) Orica GreenEdge 0:19:26
2 Michael Matthews (Aus) Orica GreenEdge
3 Michael Hepburn (Aus) Orica GreenEdge
4 Pieter Weening (Ned) Orica GreenEdge
5 Simon Clarke (Aus) Orica GreenEdge
6 Esteban Chaves (Col) Orica GreenEdge
7 Manuele Boaro (Ita) Tinkoff-Saxo 0:00:07
8 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo
9 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo
10 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo
11 Christopher Juul Jensen (Den) Tinkoff-Saxo
12 Ivan Rovny (Rus) Tinkoff-Saxo
13 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:00:13
14 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team
15 Diego Rosa (Ita) Astana Pro Team
16 Dario Cataldo (Ita) Astana Pro Team
17 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team
18 Luis Leon Sanchez (Spa) Astana Pro Team
19 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team
20 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team
21 Davide Malacarne (Ita) Astana Pro Team
22 Tom Boonen (Bel) Etixx – Quick-Step 0:00:19
23 Gianni Meersman (Bel) Etixx – Quick-Step
24 Petr Vakoc (Cze) Etixx – Quick-Step
25 Maxime Bouet (Fra) Etixx – Quick-Step
26 Pieter Serry (Bel) Etixx – Quick-Step
27 Rigoberto Uran (Col) Etixx – Quick-Step
28 Juan Jose Lobato (Spa) Movistar Team 0:00:21
29 Jesus Herrada (Spa) Movistar Team
30 Ion Izagirre (Spa) Movistar Team
31 Ruben Fernandez (Spa) Movistar Team
32 Benat Intxausti (Spa) Movistar Team
33 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team
34 Igor Anton (Spa) Movistar Team
35 Andrey Amador (CRc) Movistar Team
36 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling 0:00:25
37 Stef Clement (Ned) IAM Cycling
38 Aleksejs Saramotins (Lat) IAM Cycling
39 Sébastien Reichenbach (Swi) IAM Cycling
40 Heinrich Haussler (Aus) IAM Cycling
41 Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team
42 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team
43 Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team
44 Rick Zabel (Ger) BMC Racing Team
45 Stefan Küng (Swi) BMC Racing Team
46 Amaël Moinard (Fra) BMC Racing Team
47 Silvan Dillier (Swi) BMC Racing Team
48 Darwin Atapuma Hurtado (Col) BMC Racing Team
49 Marcus Burghardt (Ger) BMC Racing Team
50 Francis Mourey (Fra) FDJ.fr 0:00:26

08-05-2015

maggio 9, 2015 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

4 JOURS DE DUNKERQUE – TOUR DU NORD-PAS-DE-CALAIS

Lo francese Alexis Gougeard (AG2R La Mondiale) si è imposto nella terza tappa, Barlin – Saint Omer, percorrendo 176,1 Km in 4h15′29″, alla media di 41,357 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Antomarchi e di 3″ il colombiano Ramirez Chacon. Due italiani in gara: Cesare Benedetti (Bora-Argon 18), 54° a 14″, Danilo Napolitano (Wanty – Groupe Gobert), 112° a 4′18″. Il francese Bryan Coquard (Team Europcar) è ancora leader della classifica con 12″ sul belga Teuns e 18″ sul bielorusso Hutarovich. Benedetti 44° a 2′56″, Napolitano 94° a 15′17″

SZLAKIEM GRODÒW PIASTOWSKICH (Polonia)

Il polacco Pawel Bernas (ActiveJet Team) si è imposto nella terza tappa, circuito di Dzierzoniow, percorrendo 195 Km in 4h53′57″, alla media di 39,802 Km/h. Ha preceduto allo sprint il ceco Polnicky e il polacco Batek. Miglior italiano Antonio Santoro (MG.Kvis Vega), 7°. Bernas è il nuovo leader della classifica con 7″ su Polnicky e 9″ su Batek. Miglior italiano Santoro, 8° a 13″.

FIVE RINGS OF MOSCOW

L’ucraino Oleksandr Polivoda (Kolss BDC Team) si è imposto nella terza tappa, circuito di Mosca, percorrendo 163,2 Km in 4h08′11″, alla media di 39,458 Km/h. Ha preceduto di 22″ il connazionale Khripta e di 26″ il russo Solomennikov. Polivoda è il nuovo leader della classifica con 22″ su Khripta e 26″ su Solomennikov

TOUR D’AZERBAÏDJAN

Il britannico Joshua Edmondson (An Post – Chain Reaction) si è imposto nella terza tappa, circuito di Gabala, percorrendo 177,2 Km in 4h07′28″, alla media di 42,963 Km/h. Ha preceduto di 1″ gli sloveni Kump e Mugerli. Miglior italiano Marco Zanotti (Parkhotel Valkenburg CT), 5° a 1″. Lo sloveno Primož Roglič (Adria Mobil) è ancora leader della classifica con 34″ sull’olandese Ockeloen e su Mugerli. Miglior italiano Zanotti, 13° a 4′01″.

INTERNATIONAL TOUR DE BANYUWANGI IJEN (Indonesia)

Il francese Peter Pouly (Singha Infinite Cycling Team) si è imposto nella terza tappa, TPI Muncar – Paltuding, Ijen, percorrendo 123 Km in 3h46′52″, alla media di 32,530 Km/h. Ha preceduto di 1′35″ il neozelandese Whitehouse e di 3′20″ lo spagnolo Prades Reverte. Pouly è il nuovo leader della classifica con 2′56″ su Prades Reverte e 3′22″ su Whitehouse

COURSE DE LA PAIX JUNIORS (Repubblica Ceca)

Seconda tappa strutturata in due semitappe.
Il mattino, lo statunitense Brandon Mcnulty si è imposto nella prima semitappa, circuito a cronometro di Třebenice, percorrendo 11,2 Km in 13′55″, alla media di 48,287 Km/h. Ha preceduto di 29″ il connazionale Costa e di 44″ il croato Rajovic. Miglior italiano Riccardo Lucca (Us Ausonia CSI Pescantina), 17° a 1′03″. Mcnulty è il nuovo leader della classifica con 33″ su Costa e 48″ sul norvegese Foss. Miglior italiano Lucca, 37° a 1′45″
Il pomeriggio, il russo Alexandr Kulikovskiy si è imposto nella seconda semitappa, circuito di Roudnice nad Labem, percorrendo 62,4 Km in 1h24′07″, alla media di 44,510 Km/h. Ha preceduto allo sprint il danese Larsen e il polacco Sajnok. Miglior italiano Stefano Ciardo (Vigor Cycling Team), 26°. Invariati i primi tre posti della classifica generale. Miglior italiano Lucca, 34° a 1′45″

SAN LORENZO AL MARE – SANREMO: TUTTI IN PISTA AL GIRO 2015

maggio 9, 2015 by Redazione  
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Partenza inedita per il Giro 2015 che, per la prima volta nella storia del ciclismo, proporrà una tappa interamente tracciata su di una pista ciclabile. Lo stesso scenario che fa da sfondo alla finale della Milano-Sanremo accompagnerà le squadre impegnate in una veloce cronosquadre di circa 18 Km, tracciata lungo la dismessa linea ferroviaria per la Francia, tutta rettilinei e rarissime curve. Mentre i ricordi della ‘’classicissima’’ si succederanno uno dietro l’altro, le formazioni in gara andranno alla caccia della prima maglia rosa della novantottesima edizione della corsa rosa.


È la simpatica novità escogitata dagli organizzatori per la partenza del Giro n° 98. In oltre cent’anni di competizioni ciclistiche si era gareggiato su tutti i ‘’lidi’’ possibili e immaginabili, dagli sterrati d’inizio secolo scorso agli odierni asfalti, dalle normali strade alle autostrade per finire sulle piste dei velodromi, ma mai era stata proposta una gara professionistica da disputarsi interamente su di una pista ciclabile, a parte un timido tentativo effettuato qualche stagione fa al Girobio (l’ex Giro d’Italia dei dilettanti). In quell’occasione si era trattato di una cronometro individuale, che vedeva dunque i corridori lanciarsi uno per volta lungo un tracciato, tra Giulianova e Alba Adriatica, che non presentava particolari problemi per lo svolgimento di una gara del genere, mentre sarebbe risultato troppo pericoloso se fosse stato affrontato a squadre, come, invece, accadrà il 9 maggio 2015 lungo i 17,6 km che condurranno le varie formazioni in gara da San Lorenzo al Mare a Sanremo. Ciò è stato reso possibile dalla dismissione di un lungo tratto di ferrovia che, trasferita più all’interno in seguito al raddoppio dei binari, ha visto sparire binari, traversine e massicciata, che hanno lasciato il posto a una pista ciclabile larga 6 metri e dotata di ben tre corsie, due per senso di marcia e una riservata ai pedoni, con il Mar Ligure sempre in vista, alcuni tratti residui delle tipiche recinzioni a rammentare l’originaria genesi ferroviaria di questo itinerario e la possibilità di fare un tuffo nella storia della Milano-Sanremo grazie all’apertura di un museo installato in una delle gallerie dell’ex strada ferrata. Dunque, palcoscenico insolito a parte, la prima delle quattro frazioni liguri del Giro 2015 sarà una cronosquadre simile a quelle disputate a partire dal 2006, l’anno nel quale la gestione Zomegnan le ha reintrodotte dopo un lungo periodo d’oblio. Di queste ultime sarà una delle più brevi, con poco meno di 18 Km da percorrere su di un tracciato decisamente filante, grazie ad un’altimetria snella, alle poche curve e ai frequenti rettilinei, sui quali un tempo sfrecciavano i treni da e per la Francia.
La rampa di lancio sarà collocata, come detto, presso la vecchia stazione di San Lorenzo al Mare, località balneare il cui nome è ben noto ai ‘’suiveurs’’ della classicissima perché è da questo centro che inizia la Cipressa, l’ascesa inserita nel 1982 da Vincenzo Torriani per rendere più impegnativo un tracciato dove il solo Poggio non garantiva più la selezione come un tempo. Poco dopo il via le squadre si infileranno in una galleria lunga quasi un chilometro, tornando a pedalare alla luce del sole poco prima di giungere al porto turistico di Marina degli Aregai, capace di 1000 posti barca e costruito negli anni ’90 non distante dal luogo dove la Sanremo ritrova l’Aurelia dopo la picchiata dalla Cipressa, la più difficile discesa più della ‘’classica dei fiori’’ a causa della presenza di diverse curve cieche, come quella dove l’olandese Jan Raas tirò dritto nel 1984, volando nella sottostante scarpata. Niente di questi problemi, invece, per i ‘’girini’’ del 2015 che, di lì a breve, transiteranno tra le case di Santo Stefano al Mare, altra località balneare che, assieme alla citata San Lorenzo e a Bordighera, nel 2014 ha avuto l’onore di essere stata insignita dalla FEE (Foundation for Environmental Education) della prestigiosa ‘’Bandiera Blu’’, riconoscimento attribuito alle migliori località costiere dell’Europa. Poco più avanti ad applaudire il passaggio delle formazioni in gara toccherà ai cittadini di Riva Ligure: è da questo centro, nei cui pressi si trova l’interessante santuario di Nostra Signora del Buon Consiglio, che ha inizio la salita verso Pompeiana, annunciata nuova difficoltà della Sanremo a settembre 2013 ma rimasta sulla carta a causa del maltempo che colpì l’Imperiese pochi mesi più tardi e che, non essendo ancora del tutto risolti i problemi idrogeologici, rimarrà fuori dal tracciato anche nell’edizione del 2015. Lasciata Riva, il tracciato della ciclabile tornerà ad affiancarsi per un brevissimo tratto all’Aurelia, discostandosene proprio nel punto dove la statale fiancheggia i resti di Costa Balenae, stazione di sosta dotata di un piccolo porticciolo e fondata dopo il 181 a.C. a metà strada tra le colonie Locus Bormani e Albium Intemelium, le odierne Diano Marina e Ventimiglia. Superato il corso del torrente Argentina, che scende al mare dall’omonima valle, si attraverserà ora Arma di Taggia, altro centro turistico conosciuto non solo al popolo dei vacanzieri ma anche agli amanti della buona tavola per la coltivazione delle olive dette, per l’appunto, taggiasche perché giunte in Italia proprio in questo luogo, qui importate da monaci colombaniani provenenti dall’abbazia francese di Lérins (Provenza). Alla ‘’classicissima’’, invece, il passaggio da Arma rappresenta la fine del tratto in pianura successivo alla Cipressa e l’annuncio del vicino Poggio, anticipato dallo ‘’zampellotto’’ del Capo Verde, piccola asperità che la ciclabile supera di slancio infilandosi in una breve galleriola, tornando a mostrare il mare in vista dell’ingresso nel territorio municipale di Sanremo e del passaggio ai piedi della frazione di Bussana Nuova, la più popolosa della ‘’città dei fiori’’, costruita nel 1887 dopo che un disastroso terremoto distrusse quasi completamente il vecchio borgo arroccato in collina, lasciato al più totale abbandono fino alla rinascita iniziata negli anni ’50 del secolo scorso, quando vi si stabilirono diversi artisti italiani e stranieri, che hanno ridato viva a Bussana Vecchia. Nel frattempo le serre che punteggiano le pendici all’orizzonte annunciano l’oramai prossimo arrivo in una città che si presta a mille palati perché Sanremo non offre soltanto il pathos della più celebre corsa ciclistica di un giorno italiana o il profumo dei fiori, qui coltivati sin dalla fine dell’Ottocento. Qui c’è la possibilità di far giocare anche tutti gli altri sensi, il ‘’tatto’’ degli affari e del rischio nel liberty Casinò Municipale e l’udito ascoltando e riascoltando i successi usciti dal festival canoro nato nel 1951 sulla scia, per usare una terminologia ciclistica che ben si adatta all’esercizio della cronosquadre, di una simile manifestazione organizzata nel 1948 e nel 1949 alla ‘’Capannina di Marco Polo’’ a Viareggio e che aveva avuto un ulteriore precedente nel biennio 1936-1937 a Rimini. Rimane ora, mentre s’inganna il tempo tra un arrivo e un altro, di rifarsi gli occhi ammirando la cittadina ligure, gironzolando tra i carrugi della Pigna (la città vecchia) e soffermandosi di fronte ai principali monumenti, dalla basilica romanica di San Siro al citato Casinò, dal panoramico santuario della Madonna della Costa all’inaspettata ‘’chiesa russa’’, concendensi infine uno scatto davanti alla Fontana dello Zampillo, biglietto da visita dell’indimenticato rettilineo di Via Roma, teatro di sfide a pedali rimaste nella storia dello sport.

Mauro Facoltosi

FOTOGALLERY

San Lorenzo al Mare (www.sanremonews.it)

San Lorenzo al Mare (www.sanremonews.it)

Il porto turistico di Marina degli Aregai (www.worldwidemarinasales.com)

Il porto turistico di Marina degli Aregai (www.worldwidemarinasales.com)

Riva Ligure, santuario di Nostra Signora del Buon Consiglio (flickr)

Riva Ligure, santuario di Nostra Signora del Buon Consiglio (flickr)

Arma d Taggia vista da Santo Stefano al Mare (www.mister-bike.it)

Arma d Taggia vista da Santo Stefano al Mare (www.mister-bike.it)

Olive taggiasche (www.accademiadeisensi.it)

Olive taggiasche (www.accademiadeisensi.it)

Bussana Vecchia (www.bussana.com)

Bussana Vecchia (www.bussana.com)

Sanremo, uno scorcio della Pigna, dominata dal santuario della Madonna della Costa  (www.piazzasanremo.net)

Sanremo, uno scorcio della ''Pigna'', dominata dal santuario della Madonna della Costa (www.piazzasanremo.net)

Sanremo, la chiesa russa (album.alfemminile.com)

Sanremo, la ''chiesa russa'' (album.alfemminile.com)

Sanremo, basilica di San Siro (www.riviera24.it)

Sanremo, basilica di San Siro (www.riviera24.it)

Sanremo, Fontana dello Zampillo (www.riviera24.it)

Sanremo, Fontana dello Zampillo (www.riviera24.it)

Un tratto della pista ciclabile e, in trasparenza, l’altimetria della prima tappa del Giro 2015 (foto Street View)

Un tratto della pista ciclabile e, in trasparenza, l’altimetria della prima tappa del Giro 2015 (foto Street View)

GOUGEARD, FUGA PER LA VITTORIA. COQUARD SEMPRE PRIMO

maggio 9, 2015 by Redazione  
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Alexis Gougeard (AG2R) batte in una volata a tre Julien Antomarchi (Roubaix Lille Metropole) e Brayan Ramirez (Team Colombia), coronando con la seconda vittoria stagionale la fuga di giornata. Il gruppo non prende le misure alla fuga e arriva a 14 secondi dal terzetto. Bryan Coquard (Team Europcar) mantiene il primato in classifica generale alla vigilia della tappa decisiva che si concluderà, come da tradizione, sul Mont Cassel

La vittoria di un ciclista dopo una fuga è sempre più rara nel ciclismo di oggi ed enfatizziamo a ragion veduta l’impresa odierna di Alexis Gougeard (AG2R), abile a regolare i suoi due compagni sul traguardo di Saint Omer dopo una fuga di oltre 150 km. La terza tappa della Quattro Giorni di Dunkerque si correva tra Barlin e Saint Omer e misurava 176 km. Dopo alcune asperità nella parte iniziale e centrale della tappa, la parte finale prevedeva lunghi rettilinei che facevano pensare ad un arrivo in volata. La fuga di giornata era composta da tre ciclisti,Alexis Gougeard (AG2R), Julien Antomarchi (Roubaix Lille Metropole) e Brayan Ramirez (Team Colombia). Il terzetto accumulava un vantaggio che arrivava fino agli 8 minuti a circa 70 km dall’arrivo. Da segnalare, intercalato tra i fuggitivi e il gruppo inseguitore, la presenza di Olivier Le Gac (FDJ.fr) che aveva perso l’attimo giusto per unirsi alla fuga. Il gruppo controllava la fuga e iniziava a rosicchiare secondi su secondi dai meno 60. Il vantaggio del terzetto, infatti, si riduceva poco a poco ma costantemente. Le squadre più attive che tiravano per annullare la fuga erano Europcar e Cofidis, guarda casa proprio le formazioni che nella volata di ieri si erano giocate la vittoria di tappa con Ahlstrand e Coquard. Il vantaggio scendeva progressivamente col passare dei chilometri . Al passaggio da Saint Omer, ai meno 15, il tre fuggitivi avevano 3 minuti e mezzo di vantaggio su un gruppo che cercava di rimontare, corroborato anche dall’attivismo di diverse squadre in testa. Josè Goncalves (Caja Rural) provava nel frattempo a uscire dal gruppo ai meno 5 ma veniva ripreso quasi subito dal gruppo. Ma ormai la vittoria era una questione a tre fra Gougeard, Antomarchi e Ramirez, che scattavano ripetutamente provando ad anticipare i propri avversari. Era proprio Gougeard, spesso al coperto negli ultimi chilometri, a scattare per primo ai meno 300 metri e ad avere la forza di mantenere la testa, favorito anche da una serie di curve e controcurve presenti ultimi metri della tappa, e trionfare sotto il traguardo di Saint Omer ottenendo la seconda vittoria stagionale dopo l’affermazione nella Classic Loire Atlantique . In seconda posizione si classificava Antomarchi, mentre terzo era Ramirez. Il gruppo, seppur in forte rimonta negli ultimi chilometri, veniva regolata a 14 secondi da Edward Theuns (Topsport Vlaanderen), anticipando Bryan Coquard (Team Europcar), quinto. La classifica generale resta invariata rispetto alla tappa di ieri, con Coquard che conserva un vantaggio di 12 secondi su Theuns e 18 su Hutarovich. La quarta e penultima tappa di sabato, la Base de loisirs EOLYS (Lestrem) – Cassel, di quasi 179 km, sarà come da tradizione giudice inappellabile della Quattro Giorni di Dunkerque. Saprà Coquard domare le arcigne pendenze degli ultimi 4 km e ottenere la sua prima vittoria da pro in una corse a tappe?

Giuseppe Scarfone

ORDINE D’ARRIVO

1 Alexis Gougeard (Fra) Ag2r La Mondiale 4:15:29
2 Julien Antomarchi (Fra) Roubaix Lille Métropole
3 Brayan Stiven Ramirez Chacon (Col) Colombia 0:00:03
4 Edward Theuns (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:00:14
5 Bryan Coquard (Fra) Team Europcar
6 Roy Jans (Bel) Wanty – Groupe Gobert
7 Raymond Kreder (Ned) Roompot Oranje Peloton
8 Jonas Ahlstrand (Swe) Cofidis, Solutions Crédits
9 Michael Schwarzmann (Ger) Bora-Argon 25
10 Yauheni Hutarovich (Blr) Bretagne-Séché Environnement
11 Mads Pedersen (Den) Cult Energy Pro Cycling
12 Leonardo Duque (Col) Colombia
13 Benjamin Giraud (Fra) Team Marseille 13 KTM
14 Timothy Dupont (Bel) Roubaix Lille Métropole
15 David Menut (Fra) Auber 99
16 Björn Thurau (Ger) Bora-Argon 24
17 Steve Chainel (Fra) Cofidis, Solutions Crédits
18 Ralf Matzka (Ger) Bora-Argon 21
19 Steven Tronet (Fra) Auber 93
20 Alexis Bodiot (Fra) Equipe cycliste Armée de Terre
21 Christian Mager (Ger) Cult Energy Pro Cycling
22 Jose Goncalves (Por) Caja Rural-Seguros RGA
23 Omar Fraile Matarranz (Esp) Caja Rural-Seguros RGA
24 Tim Declercq (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
25 Oliver Naesen (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
26 Damien Gaudin (Fra) Ag2r La Mondiale
27 Frederik Backaert (Bel) Wanty – Groupe Gobert
28 Julien Duval (Fra) Equipe cycliste Armée de Terre
29 Ángel Madrazo (Esp) Caja Rural-Seguros RGA
30 Olivier Le Gac (Fra) FDJ
31 Gediminas Bagdonas (Ltu) Ag2r La Mondiale
32 Sébastien Minard (Fra) Ag2r La Mondiale
33 Laurent Pichon (Fra) FDJ
34 Rodolfo Andres Torres Agudelo (Col) Colombia
35 Ivar Slik (Ned) Roompot Oranje Peloton
36 Tim Kerkhof (Ned) Roompot Oranje Peloton
37 Troels Ronning Vinther (Den) Cult Energy Pro Cycling
38 Alo Jakin (Est) Auber 96
39 David Boucher (Bel) FDJ
40 Julien El Fares (Fra) Team Marseille 13 KTM
41 Clément Saint Martin (Fra) Team Marseille 13 KTM
42 Yoann Paillot (Fra) Team Marseille 13 KTM
43 Ignatas Konovalovas (Ltu) Team Marseille 13 KTM
44 Cayetano José Sarmiento Tunarrosa (Col) Colombia
45 Fabien Canal (Fra) Equipe cycliste Armée de Terre
46 César Bihel (Fra) Auber 95
47 Florian Vachon (Fra) Bretagne-Séché Environnement
48 Guillaume Levarlet (Fra) Auber 97
49 Baptiste Planckaert (Bel) Roubaix Lille Métropole
50 Jan Barta (Cze) Bora-Argon 18

CLASSIFICA GENERALE

1 Bryan Coquard (Fra) Team Europcar 12:45:49
2 Edward Theuns (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:00:12
3 Yauheni Hutarovich (Blr) Bretagne-Séché Environnement 0:00:18
4 Ignatas Konovalovas (Ltu) Team Marseille 13 KTM
5 Björn Thurau (Ger) Bora-Argon 24 0:00:40
6 Damien Gaudin (Fra) Ag2r La Mondiale
7 Mads Pedersen (Den) Cult Energy Pro Cycling 0:00:44
8 Steve Chainel (Fra) Cofidis, Solutions Crédits
9 Alexandre Blain (Fra) Team Marseille 13 KTM
10 Laurent Pichon (Fra) FDJ 0:00:49
11 Tim Declercq (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:00:52
12 Frederik Backaert (Bel) Wanty – Groupe Gobert 0:00:53
13 Alo Jakin (Est) Auber 96
14 Antoine Duchesne (Can) Team Europcar
15 Pieter Vanspeybrouck (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
16 Pierrick Fédrigo (Fra) Bretagne-Séché Environnement
17 Ralf Matzka (Ger) Bora-Argon 21 0:00:55
18 Florian Vachon (Fra) Bretagne-Séché Environnement 0:01:04
19 Arnaud Gerard (Fra) Bretagne-Séché Environnement 0:01:07
20 Wesley Kreder (Ned) Roompot Oranje Peloton 0:01:22
21 Brice Feillu (Fra) Bretagne-Séché Environnement 0:01:27
22 Jose Goncalves (Por) Caja Rural-Seguros RGA 0:01:31
23 Baptiste Planckaert (Bel) Roubaix Lille Métropole
24 Stijn Steels (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
25 Sébastien Minard (Fra) Ag2r La Mondiale 0:01:40
26 Benjamin Giraud (Fra) Team Marseille 13 KTM 0:02:21
27 Julien El Fares (Fra) Team Marseille 13 KTM 0:02:25
28 Michael Van Staeyen (Bel) Cofidis, Solutions Crédits 0:02:27
29 Christoph Pfingsten (Ger) Bora-Argon 22 0:02:28
30 Roy Jans (Bel) Wanty – Groupe Gobert 0:02:38
31 Raymond Kreder (Ned) Roompot Oranje Peloton
32 Steven Tronet (Fra) Auber 93
33 David Menut (Fra) Auber 99
34 Tim Kerkhof (Ned) Roompot Oranje Peloton
35 David Boucher (Bel) FDJ
36 Amaury Capiot (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
37 Ángel Madrazo (Esp) Caja Rural-Seguros RGA 0:02:46
38 Omar Fraile Matarranz (Esp) Caja Rural-Seguros RGA 0:02:47
39 Julien Duval (Fra) Equipe cycliste Armée de Terre
40 Fabien Canal (Fra) Equipe cycliste Armée de Terre
41 Matthieu Boulo (Fra) Bretagne-Séché Environnement
42 Maurits Lammertink (Ned) Roompot Oranje Peloton
43 Michel Kreder (Ned) Roompot Oranje Peloton
44 Cesare Benedetti (Ita) Bora-Argon 20 0:02:56
45 Olivier Le Gac (Fra) FDJ 0:03:13
46 Gediminas Bagdonas (Ltu) Ag2r La Mondiale 0:03:14
47 Jimmy Turgis (Fra) Roubaix Lille Métropole 0:03:16
48 Miguel Angel Rubiano Chavez (Col) Colombia 0:03:18
49 Jimmy Engoulvent (Fra) Team Europcar 0:03:32
50 Evaldas Siskevicius (Ltu) Team Marseille 13 KTM 0:03:34

Gougeard si impone nella terza tappa della corsa francese (foto Stephane Mortagne)

Gougeard si impone nella terza tappa della corsa francese (foto Stephane Mortagne)

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