06-04-2015

aprile 6, 2015 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

GIRO DEI PAESI BASCHI

L’australiano Michael Matthews (Orica GreenEdge) si è imposto nella prima tappa, circuito di Bilbao, percorrendo 162,7 Km in 3h57′07″ alla media di 41,170 km/h. Ha preceduto allo sprint il polacco Kwiatkowski e il russo Zakarin. Miglior italiano Fabio Felline (Trek Factory Racing), 7°.

LE TRIPTYQUE DES MONTS ET CHÂTEAUX (Belgio)

Il belga Maxime Farazijn si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Château de Belœil – Frasnes-les-Buissenal, percorrendo 158,9 Km in 4h02′03″ alla media di 39,388 km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Mccarthy e il belga Vandewiele. Il francese Lilian Calmejane (Vendée U) si impone in classifica con 18″ sul britannico Doull e 23″ su Farazijn.

TOUR DU MAROC

Il polacco Tomasz Marczynski (Torku Şekerspor) si è imposto nella quarta tappa, Fès – Taza, percorrendo 117,5 Km in 3h09′36″ alla media di 37,183 km/h. Ha preceduto di 4″ il francese Jules e lo spagnolo Torres Barceló. Miglior italiano Mattia Frapporti (Unieuro Wilier Trevigiani), 38° a 29″. Marczynski è tornato leader della classifica con lo stesso tempo del russo Gusev e 1″ sul marocchino Ait El Abdia. Miglior italiano Mattia Frapporti (Unieuro Wilier Trevigiani), 18° a 10′10″

THE MAHA CHACKRI SIRINDHON’S CUP “TOUR OF THAILAND”

Il sudcoreano Sung Baek Park (KSPO) si è imposto nella sesta ed ultima tappa, Nong Khai – Udon Thani, percorrendo 209 Km in 4h42′57″ alla media di 44,319 km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Seo e il cinese Guangtong. Il giapponese Yasuharu Nakajima (Aisan Racing Team) si impone in classifica con 4″ sul connazionale Uchima e sul cinese Cheung

MATTHEWS C’E', I BIG ATTENDONO

aprile 6, 2015 by Redazione  
Filed under News

Secondo successo stagionale per l’australiano dell’Orica-GreenEDGE che, complice l’assenza di attacchi da parte degli uomini di classifica lungo la scalata all’Alto del Vivero, conquista la frazione inaugurale del Giro dei Paesi Baschi in quel di Bilbao regolando allo sprint un gruppo di una quarantina di atleti con Michal Kwiatkowski e Ilnur Zakarin a occupare le piazze d’onore, mentre Fabio Felline e Valerio Agnoli chiudono rispettivamente 7° e 8°.

Mentre i big del pavè, dopo essersi dati battaglia al Giro delle Fiandre, affinano le armi in vista della Parigi-Roubaix, i corridori che puntano alle classiche delle Ardenne e ai grandi Giri si danno appuntamento al Giro dei Paesi Baschi, giunto alla sua 55a edizione e, malgrado l’assenza di nomi illustri come Chris Froome, Alejandro Valverde, Vincenzo Nibali e il campione uscente Alberto Contador, il campo partenti è come sempre di prim’ordine, a partire dall’iridato Michal Kwiatkowski (Etixx-QuickStep), secondo un anno fa, per passare poi ai nomi di Nairo Quintana (Movistar), vincitore nel 2013 e al rientro dopo essersi imposto nella Tirreno-Adriatico, e di Joaquim Rodríguez, adattissimo alle brevi ma secche salite che caratterizzano questa corsa. Sono questi i tre uomini da battere per quanto riguarda la classifica generale; accanto a loro si presentano al via Rafal Majka (Tinkoff-Saxo), Tejay Van Garderen, Philippe Gilbert e Samuel Sánchez (Bmc), Mikel Nieve e Ben Swift (Team Sky), Tom Dumoulin (Giant-Alpecin), Jean-Christophe Péraud e Carlos Betancur (Ag2r), Simon Gerrans e Michael Matthews (Orica-GreenEdge), Tony Gallopin (Lotto Soudal), Tony Martin (Etixx-QuickStep), Simon Spilak e Daniel Moreno (Katusha), Rui Costa (Lampre-Merida), Thibaut Pinot (Fdj), Bauke Mollema e Frank Schleck (Trek) ed Andrew Talansky (Cannondale-Garmin), mentre tra i 10 corridori italiani in gara quelli maggiormente accreditati a far bene sembrano essere Giovanni Visconti (Movistar), Michele Scarponi (Astana), Fabio Felline (Trek) e Diego Ulissi (Lampre-Merida), al debutto stagionale dopo la squalifica per la positività al salbutamolo in occasione dell’ultimo Giro d’Italia. La prima tappa, 162,7 km con partenza e arrivo a Bilbao e la doppia scalata all’Alto del Vivero ì, la cui vetta era posta rispettivamente ai -45 e ai -13 dal traguardo, ha avuto un andamento piuttosto lineare con la fuga, che ha avuto un massimo vantaggio di 7′10”, di tre atleti di seconda fascia come Anthony Turgis (Cofidis), Brian Bulgac (Lotto-Jumbo) e Omar Fraile (Caja Rural), che lungo la prima ascesa all’Alto del Vivero è rimasto solo al comando ma nulla ha potuto di fronte al ritorno del gruppo, che ha avuto nella Movistar di Quintana la formazione più attiva nel condurre l’inseguimento, con il ricongiungimento avvenuto all’inizio dell’ultima ascesa di giornata. Ci si attendeva, alla luce di pendenze che in alcuni tratti superavano il 10% e della breve distanza che separava la vetta dal traguardo, che potessero muoversi i big che, invece, hanno preferito rimandare lo scontro ai prossimi giorni, in cui di terreno per levare di ruota i diretti rivali ce ne sarà a volontà. A scattare sono così stati outsider come Julian Arredondo (Trek), che peraltro rimarrà in seguito attardato per via di un problema meccanico, Alexis Vuillermoz (Ag2r), Tim Wellens (Lotto-Soudal), Rein Taaramäe (Astana), Ion Izagirre (Movistar) e Sergio Henao (Team Sky), che già nella recente Settimana Coppi&Bartali era apparso ritrovato dopo un 2014 costellato di vicissitudini per cui non ha praticamente corso e che è riuscito a scollinare con qualche secondo di vantaggio, venendo comunque riassorbito nella successiva discesa da un gruppo ancora forte di una quarantina di atleti. Nel tratto finale pianeggiante che portava verso il traguardo ci hanno provato dapprima Lieuwe Westra (Astana) e Tony Martin e successivamente ancora Wellens, ma la volata è stata inevitabile e ha visto il dominio di Matthews che ha saltato agevolmente Gallopin, primo a lanciarsi ai 200 metri dal traguardo, e si è imposto con buon margine su Kwiatkowski, sull’emergente russo Ilnur Zakarin (Katusha) e sui tre transalpini Kévin Réza (Europcar), Gallopin e Julien Simon (Cofidis), mentre rispettivamente 7° e 8° si sono piazzati i nostri Fabio Felline (Trek) e Valerio Agnoli (Astana). Da segnalare anche una caduta lungo il rettilineo conclusivo che ha coinvolto, tra gli altri, Tom-Jelte Slagter (Cannondale-Garmin), John Darwin Atapuma (Bmc) e José Herrada (Movistar), tutti comunque accreditati dello stesso tempo del vincitore. Prosegue dunque l’ottimo avvio di stagione di Matthews che, dopo essersi imposto in una tappa e nella classifica a punti della Parigi-Nizza e aver chiuso sul gradino più basso del podio la Milano-SanRemo, coglie il suo secondo sigillo in questo 2015 e conquista naturalmente – anche in virtù dell’assenza di abbuoni, sia negli sprint intermedi che al traguardo – la leadership della classifica generale e sarà probabilmente l’uomo da battere anche nella seconda tappa, 175,4 km da Bilbao a Vitoria-Gasteiz con sei gran premi della montagna, ultimo dei quali l’Alto de Zaldiarán posto ai -9 dal traguardo, ma difficili da poter creare grande selezionem se si eccettua l’impegnativo Alto de Orduña che verrà, però, affrontato nelle fasi iniziali.

Marco Salonna

ORDINE D’ARRIVO

1 Michael Matthews (Aus) Orica GreenEdge 3:57:07
2 Michal Kwiatkowski (Pol) Etixx – Quick-Step
3 Ilnur Zakarin (Rus) Team Katusha
4 Kévin Reza (Fra) FDJ.fr
5 Tony Gallopin (Fra) Lotto Soudal
6 Julien Simon (Fra) Cofidis, Solutions Credits
7 Fabio Felline (Ita) Trek Factory Racing
8 Valerio Agnoli (Ita) Astana Pro Team
9 Petr Vakoc (Cze) Etixx – Quick-Step
10 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha

CLASSIFICA GENERALE

1 Michael Matthews (Aus) Orica GreenEdge 3:57:07
2 Michal Kwiatkowski (Pol) Etixx – Quick-Step
3 Ilnur Zakarin (Rus) Team Katusha
4 Kévin Reza (Fra) FDJ.fr
5 Tony Gallopin (Fra) Lotto Soudal
6 Julien Simon (Fra) Cofidis, Solutions Credits
7 Fabio Felline (Ita) Trek Factory Racing
8 Valerio Agnoli (Ita) Astana Pro Team
9 Petr Vakoc (Cze) Etixx – Quick-Step
10 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha

Matthews inaugura ledizione 2015 del Giro dei Paesi Baschi (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

Matthews inaugura l'edizione 2015 del Giro dei Paesi Baschi (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

PARIS-CAMEMBERT, COLPO A SORPRESA DI LOUBET

aprile 6, 2015 by Redazione  
Filed under News

Read more

LA GRINTA DI VALVERDE NON BASTA. VUELTA CICLISTA A LA RIOJA A CALEB EWAN

aprile 6, 2015 by Redazione  
Filed under News

Conclusione in volata alla Vuelta Ciclista a La Rioja 2015. L’impegno di Valverde non è stato sufficiente ad avere la meglio sull’Orica-GreenEDGE e così la corsa è andata a Caleb Ewan che ha preceduto allo sprint Daryl Impey e l’italiano Andrea Palini.

Che il murciano Valverde volesse “lavare” l’onta di ieri è stato sotto gli occhi di tutti. Ma anche oggi alla Vuelta Ciclista a La Rioja aveva fatto i conti senza l’oste. Se ieri, però, è bastato un corridore solo ad avere la meglio su tre portacolori della Movistar oggi è stata un’intera squadra, l’australiana Orica-GreenEDGE, a ridimensionare in più occasioni le intenzioni bellicose del murciano.
Prima dell’entrata in scena di Valverde, seguito da Ivan Garcia (Awt Greenway) e autore, a partire dai meno 30, di un susseguirsi di tentativi che meritavano miglior fortuna, la fuga “di giornata” è stata portata avanti da Michael Albasini e Christian Meier (Orica GreenEDGE), Ruben Fernandez e Marc Soler (Movistar), Fernando Grijalba e Angel Madrazo (Caja Rura – RGA), David Belda (Burgos – BH) e Alvaro Cuadros (AWT GreenWay).
Come già detto, però, gli uomini dell’Orica hanno fatto un buon lavoro e una volta ricompattato il gruppo ai meno 12 non c’è stato più nulla da fare.
Dalla roulette della volata a ranghi compatti è uscito l’australiano Caleb Ewan (Orica GreenEDGE), davanti al compagno di squadra Daryl Impey e all’italiano Andrea Palini (SkyDive Dubai). Buon piazzamento anche per l’altro italiano in gara, Andrea Peron (Team Novo Nordisk), piazzatosi al nono posto.

Mario Prato

ORDINE D’ARRIVO

1 Caleb Ewan (Aus) Orica GreenEdge 3:52:42
2 Daryl Impey (RSA) Orica GreenEdge
3 Andrea Palini (Ita) Skydive Dubai Pro Cycling
4 Carlos Barbero (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
5 Jesus Herrada (Spa) Movistar Team
6 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team
7 Sergey Shilov (Rus) Lokosphinx
8 Jan Brockhoff (Ger) AWT Greenway 0:00:03
9 Andrea Peron (Ita) Team Novo Nordisk
10 Unai Intziarte (Spa) Murias Taldea
11 Erik Baska (Svk) AWT Greenway
12 Evgeny Shalunov (Rus) Lokosphinx
13 César Fonte (Por) Radio Popular – Boav 0:00:05
14 Mikel Aristi (Spa) Spain
15 Angel Madrazo (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
16 Delio Fernandez (Spa) W52-Quinta Da Lixa
17 Federico Figueiredo (Por) Radio Popular – Boav
18 Jose M. Diaz (Spa) Spain
19 Juan C. Riutort (Spa) Burgos Bh
20 Eneko Lizarralde (Spa) Murias Taldea
21 Christian Meier (Can) Orica GreenEdge
22 Esteban Plaza (Spa) Keith Mobel Partizan
23 Ibai Salas (Spa) Burgos Bh
24 Charles Planet (Fra) Team Novo Nordisk
25 Juan I. Perez (Spa) W52-Quinta Da Lixa
26 David Lozano (Spa) Team Novo Nordisk
27 Nuno Matos (Por) Radio Popular – Boav
28 Ivan Garcia (Spa) AWT Greenway
29 Sergey Vdovin (Rus) Lokosphinx
30 Eduard Prades (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
31 Winner Anacona (Col) Movistar Team
32 David Rodrigues (Por) Radio Popular – Boav
33 Imanol Estevez (Spa) Murias Taldea
34 Adrian Gonzalez (Spa) Murias Taldea
35 Alexis Guerin (Fra) AWT Greenway
36 Brett Lancaster (Aus) Orica GreenEdge
37 Joonas Henttala (Fin) Team Novo Nordisk
38 Haritz Orbe (Spa) Murias Taldea
39 Rui Sousa (Por) Radio Popular – Boav
40 Xavier Sansebas (Spa) Spain
41 Ruben Menendez (Spa) Inteja-Mmr Dominican
42 Jaime Roson (Spa) Spain
43 Kevin De Mesmaeker (Bel) Team Novo Nordisk
44 Jesus Del Pino (Spa) Burgos Bh
45 Cristian Rodirguez (Spa) Spain
46 Przemys Kasperkiewicz (Pol) AWT Greenway
47 Victor Martin (Spa) Burgos Bh
48 Ruben Fernandez (Spa) Movistar Team
49 Javier Moreno (Spa) Movistar Team
50 Luis Mas (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:00:19
51 David Belda (Spa) Burgos Bh 0:00:21
52 Pieter Weening (Ned) Orica GreenEdge 0:00:27
53 Egoitz Garcia (Spa) Murias Taldea 0:00:31
54 Joaquin Silva (Por) W52-Quinta Da Lixa
55 Calos Lorente (Spa) Keith Mobel Partizan 0:00:35
56 Cameron Meyer (Aus) Orica GreenEdge
57 Andreas Keuser (Ger) Start – Massi Cyclin
58 Daniel Quicibal (Gua) Start – Massi Cyclin
59 Garikoitz Bravo (Spa) Murias Taldea
60 Rory Sutherland (Aus) Movistar Team
61 Julen Amezqueta (Spa) Spain
62 Marc Soler (Spa) Movistar Team
63 Benat Txoperena (Spa) Murias Taldea
64 Kirill Sveshnikov (Rus) Lokosphinx
65 Michal Schlegel (Cze) AWT Greenway
66 Daniel Silva (Por) Radio Popular – Boav
67 Aleksey Rybalkin (Rus) Lokosphinx
68 Johnatan F. Sarmiento (Col) Inteja-Mmr Dominican
69 Francesco Mancebo (Spa) Skydive Dubai Pro C.
70 William Guzmán (Dom) Inteja-Mmr Dominican
71 Alexander Vdovin (Rus) Lokosphinx
72 Fernando Grijalba (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:01:10
73 Simon Gerrans (Aus) Orica GreenEdge 0:01:16
74 Javier Valero (Spa) Keith Mobel Partizan 0:01:24
75 Ricadro A. Vilela (Por) Caja Rural-Seguros RGA 0:01:43
76 Javier Megias (Spa) Team Novo Nordisk
77 Alberto Gallego (Spa) Radio Popular – Boav
78 Michael Albasini (Swi) Orica GreenEdge 0:02:04
79 José Gonçalves (Por) Caja Rural-Seguros RGA
80 Samuel Magalhães (Por) Radio Popular – Boav

Laustraliano Ewan domina la volata della Vuelta a la Rioja (AAP Images)

L'australiano Ewan domina la volata della Vuelta a la Rioja (AAP Images)

FIANDRE 2015: KRISTOFF IN GLORIA, IL RESTO È NOIA

aprile 6, 2015 by Redazione  
Filed under 3) GIRO DELLE FIANDRE, News

Da quando Tom Boonen e Fabian Cancellara sono passati professionisti, almeno uno dei due era sempre stato presente a ravvivare i Monumenti del pavé. Per la prima volta, quest’anno, non è più così: la torcia passa a una nuova generazione di corridori, ma la personalità dei due campioni è merce rara. Un Kristoff in gran forma fa piazza pulita su un tavolo di giocatori che navigano a vista, tra timore e rassegnazione.

Potrebbe essere la cronaca del Fiandre più breve della storia: al culmine del Kruisberg, dove la strada allenta la presa in una semicurva, a 26km dal traguardo, mentre tutti tirano il fiato, invece Terpstra allunga; Kristoff lo marca. I due collaborano fino alla flamme rouge. Il resto della storia si scrive da sé. L’equazione ha poche incognite, e di variabili impazzite nemmeno l’ombra.
La gara si svolge tutta nella testa dei due, prima ancora che sulla strada: Kristoff, senza dubbio alcuno l’uomo più veloce in gara, colui che nella tre giorni di La Panne, in settimana, ha fatto piazza pulita di tappe in linea e classifica generale, avrebbe potuto rimanersene tranquillo in attesa degli eventi, pensando a una volata più o meno ristretta. Dopo tutto, così aveva già raccolto un paio di top five negli ultimi due anni. Perché esporsi allo sforzo di un’azione da lontano? Dove pure è indispensabile collaborare, col rischio non da poco di farsi poi lasciar secco su qualche muro, facendo la figura del fesso?
Terpstra, passista eccezionale, già vincitore in solitaria della scorsa Roubaix, il classico figuro che se s’invola lo vedi all’arrivo (anche perché, se non si invola, le uniche volate che sa vincere sono quelle per il secondo posto): chi mai glielo fa fare di portarsi dietro un compagno di fuga che, sebbene volenteroso nei cambi, è micidiale in volata, e tanto facile da sganciare non sarà?
Si è trattato senz’altro di equilibri sottili, impalpabili spostamenti della bilancia psicologica, calcoli ed emozioni, perfino ricordi: Kristoff richiamerà alla memoria, dopo la gara, la buona collaborazione proprio con Terpstra l’anno passato, al disperato inseguimento di Cancellara e dei tre belgi che costui avrebbe infine uccellato. Terpstra, dal canto suo, probabilmente ha pensato che in questo modo, mal che andasse avrebbe fatto secondo. E ben che andasse, Kristoff poteva trovarsi in impaccio in qualche settore impegnativo. Pia speranza, naturalmente, vista la forma del norvegese.
Ma dov’erano, nel frattempo tutti gli altri? Bella domanda. Probabilmente tutti quanti sono rimasti intorpiditi, ipnotizzati, dalla letargica condotta di gara imposta dal Team Sky per i quattro quinti della gara, in modo peraltro completamente fallimentare. I britannici, infatti, gasati dallo strapotere esibito da Geraint Thomas all’E3, e pure alla Gand, sebbene questa l’abbia vinta Paolini, hanno pensato bene di ricorrere all’armamentario tecnico che ormai loro stessi considerano obsoleto nelle gare a tappe, ma che qui, a quanto pare, ritenevano la propria arma migliore: mettersi in testa a tirare a mo’ di trenino, non piano, ma nemmeno troppo forte, tenendo ben cucito il gruppo in modo da ridurre la corsa vera e propria a qualche tratto in salita dove, secondo i calcoli fatti a tavolino, il loro capitano sarà in grado di esprimere abbastanza Watt da andarsene indisturbato.
Eccoci dunque ad assistere a una prima fase di competizione assolutamente soporifera, appena ravvivata dall’assurdo episodio, ripetuto per due volte, di corridori travolti dalle auto di corsa per colpa del mezzo di servizio neutrale della Shimano, che prima ha messo sotto direttamente il povero Jesse Sergent, della fuga del mattino, poi ha tamponato l’ammiraglia FDJ mentre questa si apprestava a soccorrere un proprio corridore, scagliandola contro lo stesso per l’impulso dell’urto.
La fuga mattutina, contenente pure bei passisti come lo sfortunato Sergent, il francese Gaudin o Bak, della Lotto, la squadra più vivace del giorno, viene mantenuta quasi sempre a meno di quattro minuti. Di altri attacchi se ne vedono proprio pochi, anche perché non appena qualcuno cerca di prendere il largo, la Sky apre la manetta del gas e tiene al guinzaglio ogni azzardo offensivo. Va sottolineata la caparbietà di Greipel: il tedescone della Lotto, qui in veste di gregario, prova innumerevoli volte l’evasione, pur senza raggiungere mai una massa critica di minuti – o di compagni di fuga – tale da costituire una minaccia reale: ciò nonostante arriverà col gruppo subito dietro alla selezione dei migliori (quattordici atleti), e ne vincerà lo sprint, per un piazzamento di poco peso ma di grande merito.
La Lotto le prova tutte, con un’accelerazione di Debusschere, il campione nazionale belga, nel penultimo “circuito de muri”, ma non c’è verso. Anche la Etixx-Quickstep, orfana di Boonen, prova a smuovere le acque con alcune delle sue mezzepunte, Lampaert e Van Keirsbulck, ma rompere la compattezza del gruppo, in questa bella giornata primaverile, è davvero dura. Sono dunque soprattutto le terze linee a mettere fuori il naso, come il coraggioso giovane Lutsenko per l’Astana o Nelson Oliveira per la Lampre. Però non si va da nessuna parte. Nemmeno la “selezione da dietro” è specialmente implacabile: ci sono vittime illustri, ma soprattutto a cause di cadute o incidenti meccanici, come è per Wiggins, l’italiano Trentin o uno dei favoritissimi, Vanmarcke.
Si arriva all’ultimo circuito dei muri con un gruppo ancora abbastanza folto, intorno ai 30-40 atleti, nel quale però si osserva una sensibile sproporzione tra squadre: la Katusha include solo un esausto Paolini che probabilmente sente di non poter coprire il suo capitano attraverso gli ultimi tre muri, della Sky sopravvive Thomas con uno stremato Rowe ormai al gancio, la Quickstep ha fatto lavorare Lampaert, ormai cotto, e quindi resta coi capitani, Stybar e Terpstra, giacché, come accennato, Trentin è stato travolto e buttato giù da Ladagnous al giro precedente. Sagan è isolato ormai da moltissimi km, da quando Breschel si è esaurito in una breve azione individuale. Anche Degenkolb, il vincitore della Sanremo, è praticamente solo, come un ritrovato Devolder per la Trek. Entrambi rimandati alla Roubaix.
La forza dei numeri sta tutta dalla parte della Lotto, miglior team oggi in termini prestazionali, anche se ha raccolto poco, della BMC, apparsa disorganizzata e penalizzata dalla scelta, imposta dallo stesso Van Avermaet, di avere il belga come unica vera punta con tutti gli altri sacrificati alla sua causa, e dell’Astana, che oltre a Boom riesce a tenere davanti un altro paio di uomini.
Giusta quindi l’intuizione di Terpstra: i capitani esiteranno a tirare in prima persona, e ancor di più esiteranno le squadre rimaste in forze, visto che sono proprio quelle, paradossalmente o meno, che non hanno un uomo veloce da difendere. Ancor più azzeccata la mossa di Kristoff, ovviamente: se Terpstra avesse voluto mollare vedendosi in compagnia del norvegese, l’avrebbe fatto subito, quindi con uno spreco di energie modesto da parte dell’alfiere Katusha. Una volta alzata la posta, difficile tirarsi indietro, senza poi che Stybar sia una ruota veloce.
Kristoff ha puntato tutto su generosità e responsabilità: la generosità del norvegese nel collaborare al lavoro della fuga senza esitazioni, pur potendo stare al calduccio fidando nel proprio spunto veloce, ha stimolato il coraggio di Terpstra, che magari ha contato di sfiancare il compagno. E comunque, tirata chiama tirata. Generosità, ma, come detto, anche atto di responsabilità individuale, prendendo in mano la corsa senza contare che qualcun’altro l’avrebbe fatto per lui.
Certo, ci vogliono gambe impressionanti, per una giocata così, ma evidentemente al norvegese questa settimana non mancano.
Impressionante anche il lavoro degli Sky, che da soli han fatto quel che due anni fa fecero congiuntamente Cannondale e Trek: la differenza, però, è che la gestione tattica è stata fallimentare, e Thomas è giunto mestamente ultimo nell’elite dei più forti, già con la testa a Roubaix. Così come speriamo che stesse pensando a domenica prossima (e non fosse solo affossato da uno spirito rinunciatario) il buon Pippo Pozzato: alla fine dodicesimo, con Oss undicesimo migliore degli italiani, ma Pozzato ha avuto il supporto del team, una Lampre insolitamente solida, mentre Oss ERA il supporto AL proprio team, la BMC.
Al contrario di questi, bene, benissimo la Lotto dal punto di vista della gestione tattica (magari avrebbero potuto mettere qualcuno con Terpstra e Kristoff, ma questo vale un po’… per tutti gli altri team). Mancava la forza bruta, e di lì l’aver raccolto meno delle acque smosse. Manca “per ora”, ma in futuro, chissà: il loro uomo migliore è stato il neopro (!) Tiesj Benoot, quinto e maiuscolo al suo primo Fiandre “coi grandi”, continuo, autorevole, mai intimorito, ben più incisivo del suo capitano Roelandts, sempre al coperto.
Sagan e Van Avermaet hanno dimostrato sull’ultimo Paterberg, con un attacco della disperazione in grado di lasciare indietro tutti gli altri, di essere i più in forma del mazzo dei battuti. Van Avermaet ha gestito male il supporto del team (l’ottimo Oss già citato); Sagan, troppo isolato, non ha colto l’attimo. Si sono lanciati in una cronocoppie in stile Trofeo Baracchi nel segmento finale tra l’ultimo muro e l’arrivo, però l’unica fase in cui abbiano rosicchiato qualcosa alla coppia di testa è stato l’ultimo km, quando davanti si giocava al gatto e al topo.
Il Fiandre ci consegna quindi un Kristoff sempre più a tutto tondo, una Etixx-Quickstep ancora in cerca d’autore, o meglio di finalizzatore… insomma, di un Tom Boonen, un Van Avermaet eterno piazzato e un Sagan irrimediabilmente “spiazzato”: fuori posizione per mancanza di appoggi e di orientamento tattico, fuori tempo nelle scelte chiave, fuori dal podio. Un peccato per un indiscutibile fuori-classe, che deve al più presto tornare in carreggiata. Aspettando Benoot.

Gabriele Bugada

ORDINE D’ARRIVO

1 Alexander Kristoff (Nor) Team Katusha 6:26:32
2 Niki Terpstra (Ned) Etixx – Quick-Step
3 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 0:00:07
4 Peter Sagan (Svk) Tinkoff-Saxo 0:00:16
5 Tiesj Benoot (Bel) Lotto Soudal 0:00:36
6 Lars Boom (Ned) Astana Pro Team
7 John Degenkolb (Ger) Team Giant-Alpecin 0:00:49
8 Jurgen Roelandts (Bel) Lotto Soudal
9 Zdenek Stybar (Cze) Etixx – Quick-Step
10 Martin Elmiger (Swi) IAM Cycling
11 Daniel Oss (Ita) BMC Racing Team
12 Filippo Pozzato (Ita) Lampre-Merida
13 Stijn Devolder (Bel) Trek Factory Racing
14 Geraint Thomas (GBr) Team Sky
15 André Greipel (Ger) Lotto Soudal 0:02:28
16 Marcus Burghardt (Ger) BMC Racing Team
17 Laurens De Vreese (Bel) Astana Pro Team
18 Marco Marcato (Ita) Wanty – Groupe Gobert
19 Jens Keukeleire (Bel) Orica GreenEdge
20 Nelson Santos Simoes Oliveira (Por) Lampre-Merida 0:02:34
21 Dries Devenyns (Bel) IAM Cycling 0:03:02
22 Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team 0:03:11
23 Arnaud Demare (Fra) FDJ.fr 0:03:23
24 Yves Lampaert (Bel) Etixx – Quick-Step
25 Jens Debusschere (Bel) Lotto Soudal
26 Heinrich Haussler (Aus) IAM Cycling
27 Bjorn Leukemans (Bel) Wanty – Groupe Gobert
28 Jean-Pierre Drucker (Lux) BMC Racing Team
29 Grégory Rast (Swi) Trek Factory Racing
30 Yoann Offredo (Fra) FDJ.fr
31 Zico Waeytens (Bel) Team Giant-Alpecin
32 Jasper Stuyven (Bel) Trek Factory Racing
33 Viacheslav Kuznetsov (Rus) Team Katusha
34 Jose Joaquin Rojas Gil (Spa) Movistar Team
35 Oliver Naesen (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
36 Borut Bozic (Slo) Astana Pro Team
37 Dylan Van Baarle (Ned) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
38 Andriy Grivko (Ukr) Astana Pro Team
39 Mathew Hayman (Aus) Orica GreenEdge
40 Paul Voss (Ger) Bora-Argon 18
41 Andreas Schillinger (Ger) Bora-Argon 18
42 Koen De Kort (Ned) Team Giant-Alpecin
43 Luke Durbridge (Aus) Orica GreenEdge
44 Davide Cimolai (Ita) Lampre-Merida
45 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling
46 Guillaume Van Keirsbulck (Bel) Etixx – Quick-Step
47 Oscar Gatto (Ita) Androni Giocattoli
48 Marco Haller (Aut) Team Katusha
49 Manuel Quinziato (Ita) BMC Racing Team
50 Luke Rowe (GBr) Team Sky

Sono Kristoff e Terpstra i grandi interpreti delledizione 2015 del Giro delle Fiandre (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

Sono Kristoff e Terpstra i grandi interpreti dell'edizione 2015 del Giro delle Fiandre (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

05-04-2015

aprile 6, 2015 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

GIRO DELLE FIANDRE

Il norvegese Alexander Kristoff (Team Katusha) si è imposto nella classica belga, Bruges – Oudenaarde, percorrendo 264,2 Km in 6h26′32″ alla media di 41,011 km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Terpstra e di 7″ il belga Van Avermaet. Miglior italiano Daniel Oss (BMC Racing Team), 11° a 49″.

PARIS – CAMEMBERT

Il francese Julien Loubet (Team Marseille 13 KTM) si è imposto nella corsa francese, Pont-Audemer – Vimoutiers, percorrendo 202 Km in 4h51′46″ alla media di 41,540 km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Fédrigo e di 9″ il connazionale Dumoulin. Miglior italiano Kristian Sbaragli (MTN – Qhubeka), 7° a 9″.

VUELTA CICLISTA A LA RIOJA

L’australiano Caleb Ewan (Orica GreenEDGE) si è imposto nella corsa spagnola, circuito di Logroño, percorrendo 166,3 Km in 3h52′42″ alla media di 42,879 km/h. Ha preceduto allo sprint il sudafricano Impey e l’italiano Andrea Palini (Skydive Dubai Pro Cycling Team). In gara anche l’italiano Andrea Peron (Team Novo Nordisk), 9° a 3″.

LE TRIPTYQUE DES MONTS ET CHÂTEAUX (Belgio)

L’olandese Steven Lammertink (SEG Racing) si è imposto nella terza tappa, Tournai – Flobecq, percorrendo 133,8 Km in 3h12′04″ alla media di 41,798 km/h. Ha preceduto allo sprint il russo Strakhov e il belga Mertz. Il francese Lilian Calmejane (Vendée U) è ancora leader della classifica con 18″ sul britannico Doull e 27″ sul francese Grellier.

GP ADRIA MOBIL

Lo sloveno Marko Kump (Adria Mobil) si è imposto nella corsa slovena, circuito di Novo Mesto, percorrendo 168,3 Km in 4h08′23″ alla media di 40,655 km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Filippo Fortin (GM Cycling Team) e Mattia Gavazzi (Amore & Vita – Selle SMP)

VUELTA CICLISTA DEL URUGUAY

L’uruguayano Alan Matias Presa (C.C. Cerro Largo) si è imposto nella decima ed ultima tappa, Cardona – Montevideo, percorrendo 191,2 Km in 4h51′49″ alla media di 39,312 km/h. Ha preceduto allo sprint l’argentino Tolosa e il brasiliano Affonso Ferraz. Il cileno Carlos Oyarzun (Keith Mobel – Partisan) si impone in classifica con 7″ sul brasiliano Chiarello e 24″ sul brasiliano Cardoso.

TOUR DU MAROC

Il portoghese Edgar Pinto (Skydive Dubai Pro Cycling Team) si è imposto nella terza tappa, Khènifra – Fès, percorrendo 165,4 Km in 3h45′47″ alla media di 43,954 km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Jules e il norvegese Eidsheim. Miglior italiano Davide Plebani (Unieuro Wilier Trevigiani), 32° a 7′57″. Il russo Vladimir Gusev (Skydive Dubai Pro Cycling Team) è il nuovo leader della classifica con 1″ sul marocchino Ait El Abdia e 14″ sul polacco Marczynski. Miglior italiano Mattia Frapporti (Unieuro Wilier Trevigiani), 17° a 9′45″

THE MAHA CHACKRI SIRINDHON’S CUP “TOUR OF THAILAND”

Il sudcoreano Sung Baek Park (KSPO) si è imposto nella quinta tappa, Ban Paeng – Nong Khai, percorrendo 205 Km in 4h21′40″ alla media di 47,006 km/h. Ha preceduto allo sprint l’iraniano Sohrabi e di 23″ il cinese Xue. Il giapponese Yasuharu Nakajima (Aisan Racing Team) è ancora leader della classifica con 4″ sul connazionale Uchima e sul cinese Cheung

TOUR OF KUBAN (Russia)

Il russo Roman Maikin (RusVelo) si è imposto nella terza ed ultima tappa, Tuapse – Krasnodar, percorrendo 178 Km in 4h03′18″ alla media di 43,896 km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Nikolaev ed Ershov. Unico italiano in gara Ivan Balykin (RusVelo), 24°. Il russo Dmitry Samokhvalov (Itera – Katusha) si impone in classifica con lo stesso tempo del fratello gemello Anton e 46″ su Nikolaev e 55″ sul connazionale Ershov. Balykin 25° a 1′44″

TROFEO PIVA (Banca Popolare di Vicenza)

L’austriaco Felix Großschartner (Team Felbermayr – Simplon Wels) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Col San Martino, percorrendo 168,3 Km in 4h20′51″ alla media di 38,712 km/h. Ha preceduto di 3″ il russo Nych e di 10″ l’italiano Davide Gabburo* (General Store Bottoli Zardini)

*dilettante

GRAN PREMIO INDURAIN: AD ÁNGEL VICIOSO LA CORSA DEDICATA AL GRANDE NAVARRO

aprile 5, 2015 by Redazione  
Filed under News

Ángel Vicioso a 11 mesi dalla caduta al Giro d’Italia che ha rischiato di mettere fine alla sua carriera ha ritrovato la vittoria nel GP Miguel Indurain, la corsa dedicata al grande campione navarro. Solo un quinto posto per la stella della manifestazione e vincitore della scorsa edizione, Alejandro Valverde.

Il portacolori della Katusha Ángel Vicioso era salito agli onori della cronaca lo scorso anno quando la maxi caduta di Montecassino al Giro d’Italia lo aveva lasciato a terra con il femore rotto in tre punti. Appresa la notizia in molti avevano pensato che lo spagnolo avrebbe dovuto porre fine alla sua carriera sportiva. Invece, non è stato così e dopo 11 mesi dal fatto e il 12° posto alle Strade Bianche ecco ritrovare la gioia della vittoria, avendo la meglio su ben tre portacolori della Movistar, Ion Izagirre, Beñat Inxausti e Alejandro Valverde, piazzatisi rispettivamente secondo, terzo e quinto. Tra questi si è inserito, al quarto posto, il colombiano Janier Acevedo (Team Cannondale-Garmin), mentre hanno completato le prime posizioni dell’ordine d’arrivo Daniel Moreno (Team Katusha), Amets Txurruka (Caja Rural-Seguros RGA), Francisco Mancebo (SkyDive Dubai), l’olandese Tom Jelte Slagter (Team Cannondale-Garmin) e Pello Bilbao (Caja Rural-Seguros RGA).
Due gli italiani presenti ai nastri di partenza, Andrea Peron del Team Novo Nordisk e Andrea Palini del Skydive Dubai Pro Cycling Team
La corsa, controllata come era facile immaginare agli uomini della Movistar, è stata caratterizzata da una fuga di Antonio Molina (Caja Rural-Seguros RGA), David Lozano (Team Novo Nordisk), Ibai Salas, Victor Martín (Burgos-BH), Garikoitz Bravo (Murias Team) e Luca Frasa (Start-Massi)m conclusa al 143° km di gara. Successivamente hanno cercato la sorte Intxausti (Movistar Team) e Nathan Brown (Cannondale-Garmin), prontamente seguiti e raggiunti da Ion Izagirre (Movistar), Ángel Vicioso (Katusha), Janier Acevedo, Nathan Brown (Cannondale-Garmin), Amets Txurruka e Hugh Carthy (Caja Rural-Segura RGA), Imanol Estevez (Murias Taldea), Delio Fernández (W52-Quinta da Lixa), Alberto Gallego (Radio Popular-Boavista) e Francisco Mancebo (Skydive Dubai). La fuga dei diventati 11 corridori si consolida sui 45” di vantaggio ai meno 15. La situazione, però, è ancora in divenire e ai meno 4 davanti sono rimasti i soli Intxausti e Vicioso con 30″ di vantaggio. Le fasi concitate dell’arrivo portano quindi alla vittoria del portacolori della Katusha, mentre in casa Movistar Izagirre aveva la meglio su Inxausti.

Mario Prato

Vicioso si impone nella corsa intitolata a Miguel Indurain (foto EFE)

Vicioso si impone nella corsa intitolata a Miguel Indurain (foto EFE)

KUNG FU? NO, SARÀ! IL PROMETTENTE SVIZZERO DELLA BMC SI AGGIUDICA LA PRIMA CORSA DA PRO DELLA SUA ANCORA GIOVANE CARRIERA

aprile 4, 2015 by Redazione  
Filed under News

Prima vittoria da professionista per lo svizzero Stefan Küng, 21enne della BMC che sfrutta le doti da passista e nel finale stacca il gruppetto che aveva portato l’attacco decisivo. Buon quarto posto per Enrico Battaglin (CSF Bardiani). Adesso il Giro delle Fiandre nella domenica di Pasqua attrarrà le attenzioni degli appassionati di ciclismo

L’attesa per il Giro delle Fiandre di domenica 5 Aprile è spasmodica, anche perché l’assenza di Tom Boonen e Fabian Cancellara toglie di mezzo due fari dalla corsa e assisteremo sicuramente ad una bella lotta tra ciclisti meno quotati dei due “totem” del pavè. Nel frattempo la vigilia è allietata, per gli appassionati di ciclismo, da due corse di una certa rilevanza. In Spagna si disputa Il GP Miguel Indurain su un percorso adatto ai finisseur, mentre in Olanda è di scena la Volta Limburg Classic, semiclassica più adatta alle ruote veloci e che conta alla partenza 22 squadre, di cui due WT, otto Pro Continental e dodici Continental. La vittoria è andata all’elvetico Stefan Küng (Team BMC), alla sua prima affermazione da professionista, grazie ad un’azione solitaria nel finale. Il giovane svizzero, che già si era fatto notare alla recente Tre Giorni di La Panne nella quale ha chiuso al quarto posto in classifica generale sfruttando anche le sue doti da cronoman, è infatti riuscito a rintuzzare il recupero del gruppetto di ciclisti al suo inseguimento. Lo sprint ristretto per la seconda posizione vede prevalere Maciej Patersk, il polacco della CCC Sprandi Polkowice che recentemente si è imposto nella prima tappa del Giro della Catalogna, mentre in terza posizione chiude il podio Dylan Theuns Team BMC). Primo degli italiani è Enrico Battaglin (CSF Bardiani), giunto in quarta posizione. Da segnalare anche la buona prova di Damiano Cunego (Nippo Vini Fantini), giunto nono insieme ai più immediati inseguitori. Solo 49 gli atleti che hanno completato la prova, a dimostrazione che le corse del Nord, anche le meno attraenti, sono sempre molto selettive. Non ci resta adesso che vedere all’opera Küng in corse più impegnative. Seppur ancora 21enne, il giovane svizzero ha già fatto vedere buone cose nelle precedenti stagioni e siamo curiosi di sapere quanta strada potrà ancora fare tra i pro. Ora l’attenzione degli appassionati di ciclismo si rivolge alla domenica di Pasqua, giorno in cui si disputerà il Giro delle Fiandre, quest’anno più che mai aperto e indecifrabile.

Giuseppe Scarfone

ORDINE D’ARRIVO

1 Stefan Küng (Swi) BMC Racing Team 5:02:30
2 Maciej Paterski (Pol) CCC Sprandi Polkowice 0:00:27
3 Dylan Teuns (Bel) BMC Racing Team
4 Enrico Battaglin (Ita) Bardiani CSF
5 Rasmus Guldhammer (Den) Cult Energy Pro Cycling
6 Søren Kragh Andersen (Den) Team Trefor-Blue Water
7 Amaël Moinard (Fra) BMC Racing Team 0:00:29
8 Wilco Kelderman (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:00:31
9 Damiano Cunego (Ita) Nippo – Vini Fantini
10 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:00:35
11 Francesco Gavazzi (Ita) Southeast 0:01:02
12 Grega Bole (Slo) CCC Sprandi Polkowice
13 Maurits Lammertink (Ned) Team Roompot 0:01:04
14 Jasper Ockeloen (Ned) Parkhotel Valkenburg CT 0:01:09
15 Huub Duijn (Ned) Team Roompot 0:01:21
16 Rick Zabel (Ger) BMC Racing Team 0:01:27
17 Daniele Colli (Ita) Nippo – Vini Fantini 0:01:29
18 Pieter Jacobs (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:01:32
19 Wouter Mol (Ned) Cyclingteam Join’s – De Rijke NED 0:01:39
20 Gaetan Bille (Bel) Verandas Willems Cycling 0:01:50
21 Jetse Bol (Ned) Cyclingteam Join’s – De Rijke NED 0:01:51
22 Martijn Keizer (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:01:53
23 Mauro Finetto (Ita) Southeast 0:01:54
24 Dimitri Claeys (Bel) Verandas Willems Cycling
25 Davide Rebellin (Ita) CCC Sprandi Polkowice
26 Antoine Demoitie (Bel) Wallonie Bruxelles
27 Sonny Colbrelli (Ita) Bardiani CSF
28 Simone Ponzi (Ita) Southeast
29 Dimitri Peyskens (Bel) Team 3M
30 Sam Oomen (Ned) Rabobank Development Team
31 Ben Hermans (Bel) BMC Racing Team
32 Jerome Baugnies (Bel) Wanty – Groupe Gobert 0:02:00
33 Danilo Wyss (Swi) BMC Racing Team 0:02:01
34 Thomas Sprengers (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
35 Michel Kreder (Ned) Team Roompot
36 Mike Terpstra (Ned) Team Roompot 0:04:11
37 Francis De Greef (Bel) Wanty – Groupe Gobert
38 Adriaan Janssen (Ned) Cycling Team Jo Piels
39 Jochem Hoekstra (Ned) Cycling Team Jo Piels
40 Olivier Pardini (Bel) Verandas Willems Cycling
41 Eugert Zhupa (Alb) Southeast
42 Sven Van Luijk (Ned) Cycling Team Jo Piels
43 Alessandro Malaguti (Ita) Nippo – Vini Fantini
44 Floris De Tier (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
45 Ike Groen (Ned) Cyclingteam Join’s – De Rijke NED 0:04:16
46 Manuel Senni (Ita) BMC Racing Team
47 Lennard Hofstede (Ned) Rabobank Development Team
48 Kobus Hereijgers (Ned) Cyclingteam Join’s – De Rijke NED
49 Bert-Jan Lindeman (Ned) Team LottoNL-Jumbo

Il giovane Stefan Küng sbaraglia la concorrenza alla Volta Limburg Classic (foto Marcel Koch)

Il giovane Stefan Küng sbaraglia la concorrenza alla Volta Limburg Classic (foto Marcel Koch)

04-04-2015

aprile 4, 2015 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

VOLTA LIMBURG CLASSIC

L’elvetico Stefan Küng (BMC Racing Team) si è imposto nella corsa olandese, circuito di Eijsden, percorrendo 198 Km in 5h02′30″ alla media di 39,278 km/h. Ha preceduto di 27″ il polacco Paterski e il belga Teuns. Miglior italiano Enrico Battaglin (Bardiani – CSF Pro Team), 4° a 27″.

GRAN PREMIO MIGUEL INDURAIN

Lo spagnolo Ángel Vicioso Arcos (Team Katusha) si è imposto nella corsa spagnola, circuito di Estella, percorrendo 192,7 Km in 4h56′42″ alla media di 38,969 km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Ion Izagirre Insausti e di 2″ il connazionale Intxausti Elorriaga. Ritirati i due italiani in gara, Andrea Peron del Team Novo Nordisk e Andrea Palini del Skydive Dubai Pro Cycling Team.

LE TRIPTYQUE DES MONTS ET CHÂTEAUX (Belgio)

Il francese Lilian Calmejane (Vendée U) si è imposto nella seconda tappa, Leuze-en-Hainaut – Mont-de-l’Enclus, percorrendo 144,7 Km in 3h28′21″ alla media di 41,670 km/h. Ha preceduto di 20″ il britannico Doull e il francese Grellier. Calmejane è il nuovo leader della classifica con 19″ su Doull e 27″ su Grellier.

VUELTA CICLISTA DEL URUGUAY

Il cileno Carlos Oyarzun (Keith Mobel – Partisan) si è imposto nella nona tappa, circuito a cronometro di Fray Bentos, percorrendo 22,3 Km in 26′45″ alla media di 50,019 km/h. Ha preceduto di 29″ il brasiliano Cardoso e di 36″ il brasiliano Ferraz. Oyarzun è il nuovo leader della classifica con 7″ sul brasiliano Chiarello e 29″ su Cardoso.

TOUR DU MAROC

Il turco Ahmet Örken (Torku Şekerspor) si è imposto nella seconda tappa, Marrakech – Beni-Mellal, percorrendo 192,3 Km in 4h29′19″ alla media di 42,842 km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Jules e l’italiano Rino Gasparrini (Unieuro Wilier Trevigiani). Il polacco Tomasz Marczynski (Torku Şekerspor) è ancora leader della classifica con 6″ sul russo Gusev e 7″ sul marocchino Ait El Abdia. Miglior italiano Mattia Frapporti (Unieuro Wilier Trevigiani), 7° a 1′49″

THE MAHA CHACKRI SIRINDHON’S CUP “TOUR OF THAILAND”

Il cinese Ronald Yeung (Attaque Team Gusto) si è imposto nella quarta tappa, Mukdahan – Nakhon Phanom, percorrendo 102 Km in 1h57′02″ alla media di 52,293 km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Guangtong e il sudcoreano Ju. Il giapponese Yasuharu Nakajima (Aisan Racing Team) è il nuovo leader della classifica con 4″ sul connazionale Uchima e sul cinese Cheung

TOUR OF KUBAN (Russia)

Il russo Dmitry Samokhvalov (Itera – Katusha) si è imposto nella seconda tappa, Poselok Novomikhaylovskiy – Nebug, percorrendo 148,1 Km in 3h44′02″ alla media di 39,663 km/h. Ha preceduto allo sprint il fratello gemello Anton Samokhvalov (Itera – Katusha) e di 51″ il connazionale Nikolaev. Unico italiano in gara Ivan Balykin (RusVelo), 35° a 1′15″. Dmitry Samokhvalov è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo di Anton e 52″ su Nikolaev. Balykin 26° a 1′44″

ROUTE ADÉLIE DE VITRÉ, LA SPUNTA FEILLU

aprile 4, 2015 by Redazione  
Filed under News

Vittoria targata Bretagne-Séché di Romain Feillu, che ha anticipato anche Nacer Bouhanni. Chiude il podio Timothy Dupont.

Edizione numero 20 della Route Adélie de Vitré, corsa in linea svolta in territorio bretone intorno alla città di Vitré. L’elenco partenti di quest’anno figurava diversi nomi di spicco e la gara non ha deluso le aspettative.
La fuga di giornata è stata riassorbita solo sul traguardo, dove Christophe Laborie, l’ultimo degli attaccanti (fra i quali si segnalano anche Thomas Voeckler e i nostri Marco Canola e Simone Stortoni)e si è visto frantumare il sogno ormai vicinissimo per mano di tre corridori, nell’ordine Feillu, Bouhanni e Dupont, che si sono giocati il podio con una lunga volata.

Lorenzo Alessandri

Twitter
@LorenzoAleLS7

ORDINE D’ARRIVO

1 Romain Feillu (Fra) Bretagne Séché Environnement 4:58:55
2 Nacer Bouhanni (Fra) Cofidis, Solutions Credits
3 Timothy Dupont (Bel) Roubaix Lille Metropole
4 Christophe Laborie (Fra) Bretagne Séché Environnement
5 Benjamin Giraud (Fra) Team Marseille 13 KTM
6 Steven Tronet (Fra) Auber 93
7 Baptiste Planckaert (Bel) Roubaix Lille Metropole
8 Samuel Dumoulin (Fra) Ag2r La Mondiale
9 Julien Duval (Fra) l’Equipe cycliste Armée de Terre
10 Edwin Alcibiades Avila Vanegas (Col) Colombia
11 Sebastián Molano (Col) Colombia
12 Laurent Pichon (Fra) FDJ
13 Russell Downing (GBr) Cult Energy Pro Cycling
14 Maxime Renault (Fra) Auber 93
15 Armindo Fonseca (Fra) Bretagne Séché Environnement
16 Anthony Geslin (Fra) FDJ
17 Alexis Bodiot (Fra) l’Equipe cycliste Armée de Terre
18 Anthony Roux (Fra) FDJ
19 Kiel Reijnen (USA) UnitedHealthcare Professional Cycling Team
20 Yukiya Arashiro (Jpn) Team Europcar
21 César Bihel (Fra) Auber 93
22 Jerome Cousin (Fra) Team Europcar
23 Pierrick Fedrigo (Fra) Bretagne Séché Environnement
24 Sergey Firsanov (Rus) RusVelo
25 Clément Koretzky (Fra) Team Vorarlberg
26 Michael Carbel Svendgaard (Den) Cult Energy Pro Cycling
27 Marco Canola (Ita) UnitedHealthcare Professional Cycling Team
28 Julien Antomarchi (Fra) Roubaix Lille Metropole
29 Alexandre Blain (Fra) Team Marseille 13 KTM
30 Benoît Vaugrenard (Fra) FDJ
31 Tanner Putt (USA) UnitedHealthcare Professional Cycling Team
32 Sébastien Delfosse (Bel) Wallonie – Bruxelles
33 Loïc Desriac (Fra) Kinan Cycling Team
34 Kirill Pozdnyakov (Rus) RusVelo
35 Luis Angel Mate Mardones (Esp) Cofidis, Solutions Credits
36 Simone Stortoni (Ita) Androni Giocattoli
37 Benoit Jarrier (Fra) Bretagne Séché Environnement 0:00:12
38 Patrick Gretsch (Ger) Ag2r La Mondiale
39 Romain Combaud (Fra) l’Equipe cycliste Armée de Terre
40 Christian Mager (Ger) Cult Energy Pro Cycling
41 Robert Förster (Ger) UnitedHealthcare Professional Cycling Team
42 Guillaume Levarlet (Fra) Auber 93
43 Víctor De La Parte (Esp) Team Vorarlberg 0:00:16
44 Rémy Di Gregorio (Fra) Team Marseille 13 KTM
45 Dieter Bouvry (Bel) Roubaix Lille Metropole
46 Nicolas Baldo (Fra) Team Vorarlberg 0:00:23
47 Thomas Voeckler (Fra) Team Europcar 0:00:24
48 Julien Berard (Fra) Ag2r La Mondiale
49 Cayetano José Sarmiento Tunarrosa (Col) Colombia
50 Rudy Barbier (Fra) Roubaix Lille Metropole 0:00:28
51 Alessio Taliani (Ita) Androni Giocattoli 0:00:33
52 Jimmy Turgis (Fra) Roubaix Lille Metropole
53 Olivier Le Gac (Fra) FDJ
54 Matthieu Boulo (Fra) Bretagne Séché Environnement
55 Bryan Naulleau (Fra) Team Europcar 0:00:37
56 Maxime Vantomme (Bel) Roubaix Lille Metropole
57 Julien Guay (Fra) Auber 93 0:00:41
58 Arnaud Gerard (Fra) Bretagne Séché Environnement 0:00:46
59 David Cherbonnet (Fra) l’Equipe cycliste Armée de Terre 0:00:55
60 Romain Le Roux (Fra) l’Equipe cycliste Armée de Terre
61 Alexander Serov (Rus) RusVelo
62 Lorenzo Manzin (Fra) FDJ
63 Gustav Larsson (Swe) Cult Energy Pro Cycling
64 Marco Benfatto (Ita) Androni Giocattoli
65 Karel Hnik (Cze) Cult Energy Pro Cycling
66 Gregory Habeaux (Bel) Wallonie – Bruxelles
67 Maxime Anciaux (Bel) Wallonie – Bruxelles 0:00:58
68 Nicolas Winter (Sui) Team Vorarlberg 0:00:59
69 Fabrice Jeandesboz (Fra) Team Europcar 0:01:05
70 Etienne Tortelier (Fra) l’Equipe cycliste Armée de Terre
71 Kevin Ista (Bel) Wallonie – Bruxelles
72 Théo Vimpere (Fra) Auber 93 0:01:08
73 Julien El Fares (Fra) Team Marseille 13 KTM
74 Arthur Vichot (Fra) FDJ 0:01:12
75 Evaldas Siskevicius (Ltu) Team Marseille 13 KTM 0:01:45
76 Julien Loubet (Fra) Team Marseille 13 KTM
77 Julien Simon (Fra) Cofidis, Solutions Credits
78 Juan Pablo Valencia (Col) Colombia 0:01:47
79 Carlos Galviz (Ven) Androni Giocattoli
80 Ryoma Nonaka (Jpn) Kinan Cycling Team
81 Dan Craven (Nam) Team Europcar
82 Christoph Springer (Ger) Team Vorarlberg
83 Thomas Wertz (Bel) Wallonie – Bruxelles 0:01:53
84 Romain Lemarchand (Fra) Cult Energy Pro Cycling 0:01:57
85 Joel Zangerle (Lux) Cult Energy Pro Cycling
86 Alexander Rybakov (Rus) RusVelo
87 Laurent Evrard (Bel) Wallonie – Bruxelles
88 Jonathan Clarke (Aus) UnitedHealthcare Professional Cycling Team
89 Tom Dernies (Bel) Wallonie – Bruxelles
90 Arnaud Courteille (Fra) FDJ
91 Yuma Koishi (Jpn) CCT p/b Champion System
92 Jai Crawford (Aus) Kinan Cycling Team
93 Olivier Chevalier (Bel) Wallonie – Bruxelles 0:03:05
94 Geoffrey Soupe (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:03:15
95 John Murphy (USA) UnitedHealthcare Professional Cycling Team 0:04:44
96 Clément Penven (Fra) Team Marseille 13 KTM 0:05:13
97 Christophe Laporte (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:05:41
98 Patrick Jäger (Aut) Team Vorarlberg 0:07:30
99 John Kronborg Ebsen (Den) Androni Giocattoli 0:07:35
100 Gregor Gazvoda (Slo) Kinan Cycling Team
101 Rudy Kowalski (Fra) Roubaix Lille Metropole
102 Maxime Cam (Fra) Bretagne Séché Environnement
103 Quentin Jauregui (Fra) Ag2r La Mondiale 0:07:52
104 Christophe Riblon (Fra) Ag2r La Mondiale

Il francese Romain Feillu vince la 20a edizione della Route Adélie de Vitré (foto PQR/Ouest France /Jérôme Fouquet)

Il francese Romain Feillu vince la 20a edizione della Route Adélie de Vitré (foto PQR/Ouest France /Jérôme Fouquet)

« Pagina precedentePagina successiva »