21-03-2015

marzo 22, 2015 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

CLASSIC LOIRE ATLANTIQUE

Il francese Alexis Gougeard (AG2R La Mondiale) si è imposto nella corsa francese, circuito di La Haye-Fouassière, percorrendo 184,8 Km in 4h27′24″ alla media di 41,465 km/h. Ha preceduto di 3″ l’italiano Marco Marcato (Wanty – Groupe Gobert) e il francese Delaplace.

RONDE VAN ZEELAND SEAPORTS

Il belga Iljo Keisse (Etixx – Quick Step) si è imposto nella corsa olandese, circuito di Terneuzen, percorrendo 196,1 Km in 4h34′36″ alla media di 42,848 km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Terpstra e il polacco Wisniowski. Unico italiano classificato Matteo Trentin (Etixx – Quick Step), 18° a 3′31″

GP LIBERTY SEGUROS-TROFÉU SUDOESTE ALENTEJANO E COSTA VICENTINA (Portogallo)

Il polacco Pawel Bernas (ActiveJet Team) si è imposto nella prima tappa, Sines – Vila do Bispo, percorrendo 207,3 Km in 5h04′42″ alla media di 40,820 km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Franczak e lo statunitense Huff.

TOUR DU CAMEROUN

Giorno di riposo

GRAN PRIX OF SOCHI (Russia)

Il russo Ivan Savitskiy (MGFSO) si è imposto anche nella terza tappa, Adler – Chvizhepse, percorrendo 183,2 Km in 4h27′44″ alla media di 41,055 km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Sergey Nikolaev (Itera – Katusha) e il bielorusso Kuchynski. Unico italiano in corsa Ivan Balykin (RusVelo), 111° a 1′20″. Nikolaev è ancora leader della classifica con 6″ sul connazionale Frolov e 7″ su Savitskiy. Balykin 51° a 2′23″

20-03-2015

marzo 21, 2015 by Redazione  
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HANDZAME CLASSIC

Il belga Gianni Meersman (Etixx – Quick Step) si è imposto nella corsa belga, Bredene – Handzame, percorrendo 198,6 Km in 4h26′48″ alla media di 44,663 km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Demoitié e Benoot. Miglior italiano Alessandro Bazzana (UnitedHealthcare), 106° a 13″.

TOUR DU CAMEROUN

L’ivoriano Bassirou Kantè si è imposto nella settima tappa, Douala – Kribi, percorrendo 160 Km in 3h57′20″ alla media di 40,449 km/h. Ha preceduto allo sprint il burkinese Minoungou e lo slovacco Debnar. Il camerunense Clovis Kamzong Abessolo è ancora leader della classifica con 47″ sul burkinese Ouedraogo e 1′07″ sul ruandese Bintunimana.

GRAN PRIX OF SOCHI (Russia)

Il russo Ivan Savitskiy (MGFSO) si è imposto nella seconda tappa, circuito di Krasnaya Polyana, percorrendo 164 Km in 4h14′44″ alla media di 38,629 km/h. Ha preceduto di 2″ il bielorusso Kuchynski e il russo Firsanov. Unico italiano in corsa Ivan Balykin (RusVelo), 49° a 33″. Il russo Sergey Nikolaev (Itera – Katusha) è il nuovo leader della classidfica con lo stesso tempo del connazionale Frolov e 3″ sul connazionale Samokhvalov. Balykin 22° a 57″

PREVIEW SANREMO: CAMERA CON VISTA SULLA CLASSICISSIMA

marzo 20, 2015 by Redazione  
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Alla vigilia della 106a edizione della Milano-Sanremo vi spalanchiamo la finestra sui partecipanti alla classicissima, prensentandovi i corridori più quotati al via e le loro possibilità di successo sul ritrovato rettilineo di Via Roma, a partire da quelle del britannico Cavendish giù giù fino ai nomi di qualche possibile “outsider”.

Ormai ci siamo, è primavera… è Sanremo! Ci siamo arrivati un po’ in sordina perché tutta l’attenzione converge sugli attesi protagonisti dei Grandi Giri, quindi già si spiano le chance di Contador nel suo tentativo di doppietta Giro-Tour, le mirabilie freak di Froome, gli attacchi innevati di Quintana o i ritardi nella forma di Nibali.

Inoltre, una miscela infausta di malasorte e malafede organizzativa hanno addolcito il percorso oltre ogni dire, togliendo di mezzo l’importantissima salite delle Manie, che aveva ridato un senso alla corsa pur trovandosi a 10 0km dalla fine. Vero è che e stato riavvicinato il traguardo al Poggio, 1 km in meno per gli attaccanti, di nuovo in via Roma, però le frane, reali o presunte, hanno mutilato buona parte dell’altimetria, portandosi via anche la Pompeiana, che dove essere la grande novità della scorsa edizione e che, invece, non ci sarà nemmeno quest’anno.
Basterà tornare in via Roma?

E perché malafede, poi? Il sospetto è che si sia voluto a tutti i costi rimettere in gioco Cavendish, un nome che a RCS piace da sempre: come a dire, se tra dubbi e frane volata deve essere, che sia di un nome grosso! E l’unico nome davvero grosso negli sprint, almeno in termini di marketing, a oggi è proprio il Cav, oltre a Kittel che però non ha speranze di resistere alle impervie rampe del Poggio o di qualche altro cavalcavia (tant’è che non si schiera nemmeno alla partenza).

Poco importa che ci sia invece tutta una nidiata di “sprinter resistenti”, quindi anche molto più “nobili”, se vogliamo; personaggi, tanto per dire, capaci pure di vincere in cima a una salita, sia pure pedalabile, come Matthews e Bouhanni, oppure di arrivare nei primi cinque delle grandi classiche del Nord (e parliamo di Fiandre e Roubaix, non delle semiclassiche che strizzano l’occhio ai velocisti), come Kristoff, vincitore della scorsa Sanremo, poi quinto al Fiandre, o Degenkolb, secondo nell’ultima Roubaix. Macché, in nome del destefaniano “chiccazzè”, qui ci vuole la vedette, quale che sia la qualità del percorso. Contenti loro!

Il jolly sarebbe naturalmente Sagan, mediatico al punto giusto, ma Sagan se la gioca sempre, come che sia il percorso; se la gioca, direbbero i maligni, nel senso che arriverà secondo. Suppergiù una ventina di secondi posti negli ultimi mesi e solo una vittoria, colta in extremis proprio l’altro giorno in quel di Porto Sant’Elpidio, sono un viatico un po’ minaccioso. Emblematico quanto accaduto ad Arezzo, sempre durante la testé conclusasi Tirreno-Adriatico: Sagan riuscì a fare secondo dietro a Greg Van Avermaet, un altro fenomeno del piazzamento, capace di fare secondo al Fiandre, all’Het Volk, alle Strade Bianche, al Giro del Piemonte etc. etc. ma ancora, fino ad Arezzo appunto, digiuno di vittorie nel World Tour. Tanto per dire!
Comunque Peter resta in prima fila, vediamo se sbloccarsi sul traguardo marchigiano gli darà una spinta psicologica in più (e, già che ci siamo, occhio pure allo stesso Van Avermaet: magari vale lo stesso discorso, e in più avrà al fianco il sempre minaccioso, per quanto ultimamente opaco, Philippe Gilbert).

In primissima fila, naturalmente, pure Cancellara, che, parlando di secondi posti, ne ha accumulati fin troppi in questa gara (tre negli ultimi 4 anni), che pure vinse nel 2008. Ora vuole proprio bissarla e la forma c’è tutta. Vedansi i chilometri finali delle crono durante la Tirreno, percorsi a più di 60km/h di media, compensando con queste lunghissime accelerazioni conclusive la minor velocità media rispetto a Malori, ad esempio. Trasmutatosi in mezzo velocista, Cancellara dovrebbe comunque trovarsi di mezzo qualcuno più rapido: ma dopo 300 km non è sempre così detto. E la sparata da finisseur non gli è così desueta.

Chi tenere d’occhio, poi? Insomma, la Sanremo è la tipica gara che “chiunque può vincere”, quindi la lista è lunghissima (e giocoforza incompleta).

Di particolare interesse è la formazione Lotto: i belgi hanno un Tony Gallopin in grandissima forma, se non appagato dalla vittoria di tappa in quel di Nizza, col vantaggio di poter giocare con la copertura di Greipel in agguato per la volata. Veloce in sprint ristretti, resistente in salita, abile discesista, la chiave potrebbe essere il “diritto a non tirare” in virtù della presenza, in gruppo, del gorilla tedesco.
Stesso discorso in casa Omega Pharma: Cavendish potrebbe anche fare da specchietto per le allodole, cedendo il passo alla pericolosissima coppia offensiva formata dal ceco Stybar, fenomeno del ciclocross passato alla strada e recente trionfatore a Siena nella Strade Bianche, assieme al giovane polacco Kwiatkowski, in maglia iridata. Entrambi sono in gran forma e godono di bella esplosività unita a una guida fenomenale del mezzo, che, specie se piove, giù dal Poggio giova.

Giovani opzioni, entrambi sprinter spuri ma con ottimo fondo e tenuta sulle salitelle, degni di nota più di altri a causa degli squadroni che avranno a proteggerli: l’inglese Swift della Sky e lo spagnolo Lobato della Movistar, quest’ultimo supportato da (o a supporto di) Rojas, un vecchio volpone di questi arrivi. E, attenzione attenzione, l’ultima ora è che si aggrega alla festa Valverde, l’uomo che può fare podio in qualunque ma proprio qualunque gara in qualsiasi momento dell’anno. Vincere, beh, non così spesso!
Gioco di squadra tra due baldi giovani con un enorme futuro dietro le spalle in casa MTN-Qhubeka, il primo team africano a vincere la Sanremo, due anni fa. Torna Ciolek, spalleggiato ora da Boasson Hagen (e dall’italiano Sbaragli, che temo farà da gregario).

Parlando di tricolore, quali le speranze per gli italiani, di cui forse si sarà colta una certa assenza nelle abbondanti righe che precedono? Caschiamo male, ma non malissimo: abbiamo anche noi tutta una sfilza di “velocisti resistenti” ormai giunti alla maturità o che ad essa si affacciano. Il problema, per loro, è l’essere nati in concomitanza di una generazione cui appartengono svariati atleti di caratteristiche affini… ma davvero molto forti!
Possiamo comunque puntare – temo più per un piazzamento che altro – su Cimolai della Lampre, visto in buona forma, che si giocherà le stellette di capitano con il piccoletto terribile Bonifazio. Li si vedrebbe bene tutti e due nella top 20, però magari nessuno a podio! Stesso discorso, ma scalando in giù le posizioni, per i Bardiani: i predestinati Battaglin e Colbrelli, la promessa Ruffoni… a differenza dei Lampre sembrano davvero giù di forma, dopo una Sanremo 2014 strepitosa. Per Colbrelli problemi fisici da recuperare.
C’è poi l’indefettibile Nizzolo, espertissimo collezionista di camionate di piazzamenti (ma proprio all’ultimo momento ha conquistato il primo successo stagionale al GP Nobili), che corre con Cancellara.
Tanti corridori fatti un po’ con lo stampino, selezionati evidentemente da un mondo di gare giovanili avido di vittorie da buttare sul piatto a mucchi (corridori quindi veloci) nel selettivo panorama di gare italiane, sempre mosse (necessaria pertanto la resistenza). Peccato, come detto, che i fenomeni di questa combinazione, perfetta per la Sanremo, siano nati altrove.
Altro discorso per Guardini, velocissimo ma allergico alle ascese (un po’ come, per ora, il francese Démare): va segnalato solo in virtù dell’addolcimento del tracciato, ma le speranze sono relative.

In chiave tricolore non possiamo dimenticare, ovviamente, le piissime illusioni: quest’anno portano i nomi di Nibali e Pozzato. Il secondo compare in questa lista più che per il quarto posto aretino, per un motivo meramente economico: è in scadenza di contratto, quindi magari si tira a lucido, perché se no sai la fatica di cercarsi un nuovo team in cui accucciarsi? Quindi avanti, la gamba gira, Twitter anche (lamentele a pioggia per la neve del Terminillo, da lui affrontata in completo estivo alla faccia delle previsioni), le premesse per un tardivo bis ci sono tutte!
Quanto a Nibali, è chiaro che la forma è scarsotta, per usare un eufemismo. Il carattere però c’è, e l’arrabbiatura del siculo per l’esclusione delle salite delle Manie e della Pompeiana lascia intuire che qualche pensierino a una bella prestazione l’aveva fatto. L’anno scorso realizzò un’azione tanto suicida quanto entusiasmante, e la gamba era ancora peggiore di quella odierna. Per vincere ha bisogno di una congiunzione astrale che avrebbe del miracoloso, qualcuno che lo accompagni nella fuga kamikaze, e che poi sparisca all’atto di giocarsi la gara in volata ristretta, senza che chicchessia rientri da dietro. Alla vigilia della Sanremo, che dire?, tutto può essere!

Concludo, in omaggio alla De Stefano e ai volponi di RCS, con un bel pokerissimo di “chiccazzè” che, se pescassero il jolly, impartirebbero almeno agli organizzatori la lezione per cui, togliendo qualità al tracciato, non è detto che l’effetto sia quello voluto, del vincitore di nome, perché la lotteria è sempre dietro l’angolo. Questi sono validi, e se la corsa non è troppo selettiva possono mettere il naso fuori: l’irlandese Bennett, il lituano Navardauskas, o il kazako Lutsenko.

Gabriele Bugada

COSI’ L’ANNO SCORSO

1 Alexander Kristoff (Nor) Team Katusha 6:55:56
2 Fabian Cancellara (Swi) Trek Factory Racing
3 Ben Swift (GBr) Team Sky
4 Juan Jose Lobato Del Valle (Spa) Movistar Team
5 Mark Cavendish (GBr) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
6 Sonny Colbrelli (Ita) Bardiani CSF
7 Zdenek Stybar (Cze) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
8 Sacha Modolo (Ita) Lampre-Merida
9 Gerald Ciolek (Ger) MTN – Qhubeka
10 Peter Sagan (Svk) Cannondale
11 Ramunas Navardauskas (Ltu) Garmin Sharp
12 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky
13 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team
14 Sebastian Langeveld (Ned) Garmin Sharp
15 Lars Petter Nordhaug (Nor) Belkin-Pro Cycling Team
16 Yoann Offredo (Fra) Fdj.fr
17 Francisco José Ventoso Alberdi (Spa) Movistar Team
18 Daniele Bennati (Ita) Tinkoff-Saxo
19 Grégory Rast (Swi) Trek Factory Racing
20 Fabio Felline (Ita) Trek Factory Racing
21 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling
22 Davide Cimolai (Ita) Lampre-Merida
23 Jurgen Roelandts (Bel) Lotto Belisol
24 André Greipel (Ger) Lotto Belisol
25 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team
26 Alexandre Pichot (Fra) Team Europcar 0:00:06
27 Fabian Wegmann (Ger) Garmin Sharp 0:00:07
28 Davide Appollonio (Ita) AG2R La Mondiale 0:00:34
29 Edvald Boasson Hagen (Nor) Team Sky
30 Filippo Pozzato (Ita) Lampre-Merida 0:00:40
31 Thomas Leezer (Ned) Belkin-Pro Cycling Team 0:00:54
32 Nicki Sörensen (Den) Tinkoff-Saxo
33 Luca Paolini (Ita) Team Katusha 0:01:12
34 Arnaud Demare (Fra) Fdj.fr 0:01:22
35 Tony Gallopin (Fra) Lotto Belisol
36 Mauro Finetto (Ita) Yellow Fluo
37 Bauke Mollema (Ned) Belkin-Pro Cycling Team 0:01:33
38 Martijn Maaskant (Ned) Unitedhealthcare Professional Cycling Team 0:01:35
39 John Degenkolb (Ger) Team Giant-Shimano 0:01:54
40 Lloyd Mondory (Fra) AG2R La Mondiale 0:02:09
41 Maarten Tjallingii (Ned) Belkin-Pro Cycling Team 0:02:38
42 Adam Hansen (Aus) Lotto Belisol
43 Enrico Battaglin (Ita) Bardiani CSF 0:03:14
44 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:03:15
45 Jan Bakelants (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
46 Oscar Gatto (Ita) Cannondale
47 Rinaldo Nocentini (Ita) AG2R La Mondiale 0:03:22
48 Manuel Quinziato (Ita) BMC Racing Team 0:03:36
49 Daryl Impey (RSA) Orica GreenEdge 0:03:50
50 Kristian Sbaragli (Ita) MTN – Qhubeka 0:04:10
51 Andriy Grivko (Ukr) Astana Pro Team
52 Yaroslav Popovych (Ukr) Trek Factory Racing 0:05:08
53 Marc Demaar (Ned) Unitedhealthcare Professional Cycling Team
54 Simon Geschke (Ger) Team Giant-Shimano
55 Jack Bauer (NZl) Garmin Sharp 0:05:23
56 Thor Hushovd (Nor) BMC Racing Team 0:05:29
57 Robert Förster (Ger) Unitedhealthcare Professional Cycling Team
58 Dayer Uberney Quintana Rojas (Col) Movistar Team
59 Francesco Chicchi (Ita) Yellow Fluo
60 Mickael Delage (Fra) Fdj.fr 0:05:34
61 Marco Marcato (Ita) Cannondale 0:06:03
62 Alessandro De Marchi (Ita) Cannondale 0:06:06
63 Franco Pellizotti (Ita) Androni Giocattoli 0:06:20
64 Manuel Belletti (Ita) Androni Giocattoli 0:06:23
65 Bernhard Eisel (Aut) Team Sky
66 Diego Rosa (Ita) Androni Giocattoli
67 Cesare Benedetti (Ita) Team Netapp – Endura
68 Heinrich Haussler (Aus) IAM Cycling
69 Nikolay Trusov (Rus) Tinkoff-Saxo
70 Hayden Roulston (NZl) Trek Factory Racing
71 Nicolas Roche (Irl) Tinkoff-Saxo
72 Sébastien Hinault (Fra) IAM Cycling 0:07:49
73 Reinardt Janse Van Rensburg (RSA) Team Giant-Shimano
74 Borut Bozic (Slo) Astana Pro Team 0:07:51
75 Aliaksandr Kuchynski (Blr) Team Katusha 0:10:04
76 Pavel Brutt (Rus) Team Katusha
77 Kiel Reijnen (USA) Unitedhealthcare Professional Cycling Team
78 Michael Matthews (Aus) Orica GreenEdge
79 Klaas Lodewyck (Bel) BMC Racing Team
80 Koen De Kort (Ned) Team Giant-Shimano
81 Robert Wagner (Ger) Belkin-Pro Cycling Team
82 Johan Le Bon (Fra) Fdj.fr
83 Maximiliano Ariel Richeze (Arg) Lampre-Merida
84 Jos Van Emden (Ned) Belkin-Pro Cycling Team
85 Matthieu Ladagnous (Fra) Fdj.fr
86 Dries Devenyns (Bel) Team Giant-Shimano
87 Bob Jungels (Lux) Trek Factory Racing
88 Jaco Venter (RSA) MTN – Qhubeka
89 Svein Tuft (Can) Orica GreenEdge
90 Roy Curvers (Ned) Team Giant-Shimano 0:11:42
91 Jan Barta (Cze) Team Netapp – Endura
92 Marcel Sieberg (Ger) Lotto Belisol
93 Roger Kluge (Ger) IAM Cycling
94 Luke Durbridge (Aus) Orica GreenEdge
95 Yukiya Arashiro (Jpn) Team Europcar
96 Alessandro Bazzana (Ita) Unitedhealthcare Professional Cycling Team
97 Marco Coledan (Ita) Bardiani CSF
98 Johan Van Summeren (Bel) Garmin Sharp
99 Karsten Kroon (Ned) Tinkoff-Saxo
100 Simon Clarke (Aus) Orica GreenEdge
101 David Boucher (Fra) Fdj.fr 0:14:33
102 Bartosz Huzarski (Pol) Team Netapp – Endura
103 Sylvester Szmyd (Pol) Movistar Team
104 Merhawi Kudus Ghebremedhin (Eri) MTN – Qhubeka
105 Tom Jelte Slagter (Ned) Garmin Sharp 0:17:59
106 Kenny Robert Van Hummel (Ned) Androni Giocattoli
107 Christopher Juul Jensen (Den) Tinkoff-Saxo
108 Rick Flens (Ned) Belkin-Pro Cycling Team
109 Christopher Jones (USA) Unitedhealthcare Professional Cycling Team
110 Rafael Andriato (Bra) Yellow Fluo
111 Laurent Didier (Lux) Trek Factory Racing
112 Guillaume Bonnafond (Fra) AG2R La Mondiale
113 Eugenio Alafaci (Ita) Trek Factory Racing
114 Hugo Houle (Can) AG2R La Mondiale

Il ritrovato traguardo di Via Roma e, in trasparenza, laltimetria della Milano-Sanremo

Il ritrovato traguardo di Via Roma e, in trasparenza, l'altimetria della Milano-Sanremo

19-03-2015

marzo 19, 2015 by Redazione  
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GP NOBILI RUBINETTERIE – COPPA PAPA’ CARLO – TROFEO CITTA’ DI STRESA

L’italiano Giacomo Nizzolo (Trek Factory Racing) si è imposto nella corsa italiana, Suno – Stresa, percorrendo 187,5 Km in 4h01′30″ alla media di 46,584 km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Simone Ponzi (Southeast) e l’austriaco Haller.

TOUR DU CAMEROUN

Il francese Vincent Graczyk (S.C.Nice Jollywear) si è imposto nella sesta tappa, Limbé – Douala, percorrendo 122 Km in 3h10′08″ alla media di 38,499 km/h. Ha preceduto allo sprint il camerunense Mba e il burkinese Ilboudo. Il camerunense Clovis Kamzong Abessolo è ancora leader della classifica con 47″ sul burkinese Ouedraogo e 1′07″ sul ruandese Bintunimana.

GRAN PRIX OF SOCHI (Russia)

Il team russo Itera – Katusha si è imposto nella prima tappa, cronometro a squadre di Sochi, percorrendo 11,4 Km in 12′51″ alla media di 53,230 km/h. Ha preceduto di 22″ il team ucraino Kolss BDC Team e il team russo Tyumen Region. Il russo Maxim Razumov (Itera – Katusha) è il primo leader della classifica con lo stesso tempo dei connazionali Pokidov e Nikolaev. Unico italiano in corsa Ivan Balykin (RusVelo), 30° a 26″

NIZZOLO DOMINA IN VOLATA: È SUO IL GP NOBILI 2015.

marzo 19, 2015 by Redazione  
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Giacomo Nizzolo (Team Trek) fa sua la prima corsa del 2015 battendo in volata sul traguardo di Stresa Simone Ponzi (Team Southwest) e Marco Haller (Team Katusha). Corsa caratterizzata da una maxi fuga di 28 corridori su cui il gruppo è ritornato definitivamente a meno di 30 km dall’arrivo. In ottica Sanremo da segnalare la buona prova di Valverde e Lobato, apparsi brillanti nel finale, mentre Fabian Cancellara, uno dei grandi favoriti della Classicissima, è sembrato più dimesso.

La 18° edizione del Gran Premio Nobili Rubinetterie, promosso da quest’anno alla categoria HC e collocato in calendario tra Tirreno-Adriatico e Milano-Sanremo, ha offerto a tifosi e appassionati di ciclismo interessanti spunti di riflessione. Già il fatto che alla partenza di Suno erano presenti sette squadre World Tour, oltre a nove Professional e cinque Continental, faceva calamitare le attenzioni su una corsa che, sebbene giovane, ha saputo nel tempo crescere e migliorarsi. Infine, la presenza della selezione della Nazionale Italiana guidata dal CT Davide Cassani era la ciliegina sulla torta della manifestazione. Tra i ciclisti più attesi, anche in vista della Milano-Sandemo di domenica, si segnalava la presenza di Alejandro Valverde e Fabian Cancellara. Nei primi chilometri il gruppo imponeva un ritmo sostenuto con numerosi scatti per provare a formare la fuga. Il primo tentativo era portato da Lucas Gaday (Unieuro Wilier Trevigiani), Matteo Montaguti (Ag2r La Mondiale) e Bartlomiej Matysiak (CCC Sprandi), ma i tre venivano quasi subito ripresi. Poco dopo ci provavano Adriano Brogi (D’Amico Bottecchia) e Branislau Samoilau (CCC Sprandli) ma anche questa volta il gruppo non dava il via libera e chiudeva immediatamente sulla coppia. La corsa procedeva spedita, con una velocità media molto elevata, e soltanto dopo il km° 80 riusciva a formarsi una maxi-fuga di 28 ciclisti, composta da Canola e Pacinotti (Nazionale Italiana), Alafaci, Coledan, Didier e Watson (Team Trek), Veikkanen (FDJ), Anacona e Sanz (Team Movistar), Meyer (Orica GreenEDGE), Hansen e Zepunkte (Cannondale Garmin), Kochetkov e Vorghanov (Team Katusha), Pellizotti e Frapporti (Androni Giocattoli), Kiendys e Matysiak (CCC Sprandi), Valencia (Team Colombia), Stacchiotti e Malaguti (Nippo Fantini), Zhupa e Finetto (Southeast), Girdlestone (Drapac), Williams (Novo Nordisk), Carboni (Unieuro Wilier Trevigiani) e Tizza (Team Idea). Il massimo vantaggio della fuga si registrava intorno al km° 95, dopodiché la Movistar di Valverde e Lobato, seppur presente nella fuga con Anacona e Sanz, decideva di accelerare in testa al gruppo. Sulla prima ascesa verso Massino Visconti, a circa 60 km dall’arrivo, il gruppone dei fuggitivi si sgranava nettamente ed al comando restavano in sette, Canola, Anacona, Meier, Kochekov, Vorganov, Pellizotti e Finetto. Il gruppo, però, li teneva nel mirino visto che il vantaggio era ormai sceso a poco meno di 40 secondi. Eppure un piccolo rilassamento permetteva alla fuga di conservare ancora un vantaggio di una trentina di secondi. Solamente sulla seconda e ultima ascesa a Massino Visconti, a circa 30 km dall’arrivo, il gruppo rientrava definitivamente sugli ultimi fuggitivi, grazie soprattutto al pressing imposto dagli uomini della selezione italiana e della Movistar. Proprio Valverde scioglieva le riserve e scattava, seguito a ruota da un sempreverde Rebellin (CCC Sprandi). I due scollinavano sul secondo e ultimo GPM e si lanciavano nella discesa verso Arona. Intanto, il gruppo alle loro spalle provava a riorganizzarsi al loro inseguimento. Ai meno 15 il vantaggio della coppia di testa era di 35 secondi. L’inseguimento era condotto in principal modo dal Team Katusha e dalla Garmin Cannondale. La forte accelerazione impressa dal gruppo consentiva il ricongiungimento a meno di 10 km dall’arrivo ed era ormai evidente che la corsa si sarebbe conclusa in volata. Giacomo Nizzolo (Team Trek) riusciva così a sopravanzare Simone Ponzi (Team SouthEast) e Marco Haller (Team Katusha), mentre in quarta posizione Juan José Lobato (Team Movistar) precedeva Grega Bole (CCC Sprandi) a chiudere la top five. Nizzolo fa sua la prima corsa del 2015 ed ora l’attenzione non può che rivolgersi verso la Milano-Sanremo, piatto forte dell’imminente week end.

Giuseppe Scarfone

ORDINE D’ARRIVO

1 Giacomo Nizzolo (Ita) Trek Factory Racing 4:01:30
2 Simone Ponzi (Ita) Southeast
3 Marco Haller (Aut) Team Katusha
4 Juan Jose Lobato (Spa) Movistar Team
5 Grega Bole (Slo) CCC Sprandi Polkowice
6 Oscar Gatto (Ita) Androni Giocattoli
7 Iuri Filosi (Ita) Nippo – Vini Fantini
8 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale
9 Antonio Parrinello (Ita) D’Amico-Bottechia
10 Francesco Reda (Ita) Team Idea 2010
11 Nicola Gaffurini (Ita) MGKVis-Vega
12 Miguel Angel Rubiano (Col) Colombia
13 Alberto Bettiol (Ita) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
14 Luis Mas (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
15 Sonny Colbrelli (Ita) Bardiani CSF
16 Matej Mohoric (Slo) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
17 Jan Bakelants (Bel) AG2R La Mondiale
18 Yonathan Monsalve (Ven) Southeast
19 Francesco Gavazzi (Ita) Southeast
20 Simone Petilli (Ita) Unieruro-Wilier

Nizzolo vince allo sprint la prima edizione hors catégorie del GP Nobili (foto Bettini)

Nizzolo vince allo sprint la prima edizione ''hors catégorie" del GP Nobili (foto Bettini)

18-03-2015

marzo 18, 2015 by Redazione  
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NOKERE KOERSE – DANILITH CLASSIC

Il belga Kris Boeckmans (Lotto Soudal) si è imposto nella corsa belga, Deinze – Nokere (Nokereberg), percorrendo 197,7 Km in 4h26′50″ alla media di 44,455 km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Jules e il britannico Thwaites. Miglior italiano Christian Delle Stelle (CCC Sprandi Polkowice), 11°.

TOUR DU CAMEROUN

Il camerunense Gérémie Nzeke si è imposto anche nella quinta tappa, Bonaberie – Limbé, percorrendo 94 Km in 2h22′20″ alla media di 39,625 km/h. Ha preceduto allo sprint il burkinese Ouedraogo e l’elvetico Winterberg. Il camerunense Clovis Kamzong Abessolo è ancora leader della classifica con 48″ su Ouedraogo e 1′06″ sul ruandese Bintunimana.

GRAN PRIX OF SOCHI MAYOR

Il russo Sergey Firsanov (RusVelo) si è imposto nella corsa russa, Sochi – Krasnaya Polyana, percorrendo 168,6 Km in 4h03′39″ alla media di 41,518 km/h. Ha preceduto di 27″ il connazionale Foliforov e di 31″ il connazionale Ovechkin. Unico italiano classificato Evgeniy Krivosheev (Itera – Katusha), 8° a 47″.

17-03-2015

marzo 18, 2015 by Redazione  
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TIRRENO-ADRIATICO

L’elvetico Fabian Cancellara (Trek Factory Racing) si è imposto nella settima tappa, circuito a cronometro di San Benedetto del Tronto, percorrendo 10 Km in 11′23″ alla media di 52,709 km/h. Ha preceduto di 4″ l’italiano Adriano Malori (Movistar Team) e di 9″ il bielorusso Kiryienka. Il colombiano Nairo Alexander Quintana Rojas (Movistar Team) si impone in classifica con 18″ sul belga Mollema e 31″ sul colombiano Urán Urán. Miglior italiano Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale), 8° a 59″.

TOUR DU CAMEROUN

Il camerunense Gérémie Nzeke si è imposto nella quarta tappa, Bafang – Mbanga, percorrendo 122,5 Km in 2h46′45″ alla media di 44,078 km/h. Ha preceduto allo sprint di 3″ lo slovacco Palcak e di 1′04″ il burkinese Ouedraogo. Il camerunense Clovis Kamzong Abessolo è ancora leader della classifica con 54″ su Ouedraogo e 1′06″ sul ruandese Bintunimana.

SOCHI CUP

Il bielorusso Vladzimir Harakhavik si è imposto nella corsa russa, circuito di Sochi, percorrendo 150 Km in 3h47′58″ alla media di 39,479 km/h. Ha preceduto allo sprint i russi Kuznetsov e Solomennikov. Unico italiano in gara Ivan Balykin (RusVelo), 18° a 2′50″.

RIVINCITA CANCELLARA: SUA L’ULTIMA TAPPA DELLA TIRRENO DI QUINTANA

marzo 17, 2015 by Redazione  
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Lo svizzero conquista la cronometro conclusiva della Tirreno-Adriatico, battendo per 4’’ Adriano Malori, che lo aveva beffato per 1’’ nel prologo. Quintana difende senza problemi la testa della classifica generale, malgrado una prova non entusiasmante. Uran manca il sorpasso su un ottimo Mollema, che chiude secondo a 18’’ dal vincitore. Quinto Contador, alle spalle anche di Pinot. Completano la top 10 Cummings, Poels, Pozzovivo, Yates e Kreuziger.

Smessi i panni di sindacalista del gruppo e rivestiti quelli del cronoman di razza, Fabian Cancellara ha vendicato la beffa del prologo di Lido di Camaiore, facendo sua la cronometro conclusiva della Tirreno-Adriatico, in quel di San Benedetto del Tronto; una rivincita con tutti i crismi, dal momento che il primo dei battuti è stato proprio quel Malori che mercoledì lo aveva relegato alla piazza d’onore per appena 1’’, rimontando nella seconda parte di gara. Questa volta, è stato lo svizzero a prevalere grazie ad un grande finale, rifilando 5’’ all’azzurro nel secondo settore, dopo avergli ceduto 1’’ all’intermedio dei 4 km e 300 metri.
E dire che lo stesso Malori aveva costruito nella seconda parte della prova la sua leadership provvisoria, polverizzando il limite fissato da Bodnar (11.27 contro 11.39) malgrado i soli 3’’ guadagnati nel primo tratto. Quando Kiryenka e Navardauskas sono transitati all’intermedio con tempi minacciosi (1’’ di vantaggio per il bielorusso, 2’’ di ritardo per il lituano), salvo poi sfilare nettamente alle spalle del portacolori Movistar (per cinque e tredici secondi rispettivamente), si era fatta netta la sensazione che si andasse verso un esito analogo a quello del prologo, con Cancellara – a sua volta in ritardo di 1’’ dopo 4300 metri – destinato al massimo a ripetersi sul secondo gradino del podio.
Spartacus (soprannome che stona un po’ con i mugugni degli ultimi giorni, ma che continuiamo ad attribuirgli per abitudine) ha invece provveduto a gelare gli entusiasmi italiani con un finale dei suoi, andando a cogliere il successo numero due in stagione. Castroviejo ha offerto un ultimo brivido, facendo meglio dell’elvetico per 2’’ all’intermedio, prima di renderli però con l’interesse nella seconda parte, terminando a 12’’ dal vincitore. Come detto ventiquattro ore fa per Sagan, la vittoria di Cancellara arriva con tempismo impeccabile, all’ultima occasione utile prima della Milano-Sanremo.
Non sarà sfuggito come – benché la tappa odierna rappresentasse l’ultimo atto della Tirreno – non si sia finora fatta menzione della lotta per la classifica generale; il vincitore, del resto, aveva cessato di essere in discussione domenica pomeriggio, e neppure aleggiavano grossi dubbi sui restanti gradini del podio, salvo un possibile scambio di posizioni tra Mollema e Uran. La cronometro odierna, tuttavia, è riuscita a risultare ancor meno decisiva di quanto si immaginasse.
Non soltanto Quintana ha effettivamente mantenuto senza patemi il primato, a dispetto di una prestazione non entusiasmante, ma anche le posizioni dalla seconda alla quinta sono rimaste congelate, nei nomi e nell’ordine: Mollema, portatosi a 18’’ dal vincitore, ha addirittura allungato su uno spento Uran, 3° a 31’’; un Contador non eccezionale ma migliore di quello del prologo è riuscito soltanto ad avvicinare Thibaut Pinot, 4° a 35’’ da Quintana, contro i 39’’ dello spagnolo. Qualche lieve rimescolamento si è registrato soltanto nella seconda metà della top 10, dove Cummings e Poels hanno guadagnato tre piazze (dalla nona alla sesta e dalla decima alla settima, rispettivamente). Yates, 6° al via, si è assestato al 9° posto, venendo scavalcato anche da un Pozzovivo che ha così compensato per metà il doppio sorpasso subito. Kreuziger ha infine provveduto ad estromettere dai primi dieci Purito Rodriguez, probabilmente più preoccupato per la condizione non ottimale ostentata nel fine settimana.
Il vero colpo di scena di giornata, più degli specialisti in lotta per la tappa o dei corridori in caccia del podio, ha rischiato di offrirlo Peter Sagan, che grazie ad un primo e due secondi posti si è imposto nella classifica a punti. Incluso da alcuni fra i possibili outsider per la crono di oggi, data l’eccellente prova offerta nel prologo, lo slovacco ha comprensibilmente deciso, invece, di prendersela comoda, accontentandosi di terminare la tappa per portare a casa la maglia rossa. Hulk è stato però eccessivamente flemmatico, evitando a conti fatti la falce del tempo massimo per un solo secondo, vedendo evaporare la maglia con relativo premio. Una leggerezza rimasta impunita grazie all’aiuto della fortuna, che speriamo non presenti il conto alla Classicissima di domenica prossima.

Matteo Novarini

CLASSIFICA DI TAPPA

1 Fabian Cancellara (Swi) Trek Factory Racing 0:11:23
2 Adriano Malori (Ita) Movistar Team 0:00:04
3 Vasil Kiryienka (Blr) Team Sky 0:00:09
4 Jonathan Castroviejo Nicolas (Spa) Movistar Team 0:00:12
5 Maciej Bodnar (Pol) Tinkoff-Saxo 0:00:16
6 Michael Hepburn (Aus) Orica GreenEdge
7 Ramunas Navardauskas (Ltu) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:00:17
8 Stephen Cummings (GBr) MTN – Qhubeka 0:00:23
9 Andrey Amador Bakkazakova (CRc) Movistar Team 0:00:25
10 Edvald Boasson Hagen (Nor) MTN – Qhubeka 0:00:26
11 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 0:00:27
12 Markel Irizar Aranburu (Spa) Trek Factory Racing
13 Christopher Juul Jensen (Den) Tinkoff-Saxo 0:00:30
14 Stijn Devolder (Bel) Trek Factory Racing
15 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky 0:00:31
16 Alberto Contador Velasco (Spa) Tinkoff-Saxo
17 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:00:32
18 Jesse Sergent (NZl) Trek Factory Racing
19 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:00:33
20 Daniel Oss (Ita) BMC Racing Team
21 Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team 0:00:34
22 Bauke Mollema (Ned) Trek Factory Racing
23 Leopold Konig (Cze) Team Sky 0:00:36
24 Moreno Moser (Ita) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:00:37
25 Wouter Poels (Ned) Team Sky 0:00:38
26 Rigoberto Uran Uran (Col) Etixx – Quick-Step
27 Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team 0:00:40
28 Aleksei Tcatevich (Rus) Team Katusha
29 Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal
30 Matthias Brandle (Aut) IAM Cycling 0:00:42
31 Benoît Vaugrenard (Fra) FDJ.fr
32 Luke Durbridge (Aus) Orica GreenEdge 0:00:43
33 Nikias Arndt (Ger) Team Giant-Alpecin
34 Steve Morabito (Swi) FDJ.fr 0:00:45
35 Jérémy Roy (Fra) FDJ.fr
36 Matthieu Ladagnous (Fra) FDJ.fr 0:00:48
37 José Joao Pimenta Costa Mendes (Por) Bora-Argon 18
38 Rick Flens (Ned) Team LottoNL-Jumbo
39 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale
40 Damien Gaudin (Fra) AG2R La Mondiale 0:00:49
41 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team
42 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto Soudal
43 Yaroslav Popovych (Ukr) Trek Factory Racing 0:00:50
44 Martijn Keizer (Ned) Team LottoNL-Jumbo
45 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team 0:00:51
46 Reinardt Janse Van Rensburg (RSA) MTN – Qhubeka
47 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo
48 Julien Vermote (Bel) Etixx – Quick-Step
49 Alberto Losada Alguacil (Spa) Team Katusha 0:00:52
50 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky

CLASSIFICA GENERALE

1 Nairo Alexander Quintana Rojas (Col) Movistar Team 25:11:16
2 Bauke Mollema (Ned) Trek Factory Racing 0:00:18
3 Rigoberto Uran Uran (Col) Etixx – Quick-Step 0:00:31
4 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:00:35
5 Alberto Contador Velasco (Spa) Tinkoff-Saxo 0:00:39
6 Stephen Cummings (GBr) MTN – Qhubeka 0:00:40
7 Wouter Poels (Ned) Team Sky 0:00:56
8 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:00:59
9 Adam Yates (GBr) Orica GreenEdge 0:01:09
10 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo 0:01:11
11 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto Soudal 0:01:16
12 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida 0:01:23
13 Joaquin Rodriguez Oliver (Spa) Team Katusha 0:01:24
14 Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team 0:01:26
15 Jonathan Castroviejo Nicolas (Spa) Movistar Team 0:01:29
16 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:02:00
17 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky 0:02:02
18 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky 0:02:24
19 Alberto Losada Alguacil (Spa) Team Katusha
20 Gianluca Brambilla (Ita) Etixx – Quick-Step 0:03:02
21 Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal 0:03:11
22 Jose Rodolfo Serpa Perez (Col) Lampre-Merida 0:03:16
23 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team 0:03:47
24 Ivan Santaromita (Ita) Orica GreenEdge 0:04:03
25 Daniel Martin (Irl) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:04:34
26 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team 0:04:37
27 Davide Formolo (Ita) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:06:39
28 Alex Cano Ardila (Col) Colombia 0:07:42
29 Leopold Konig (Cze) Team Sky 0:08:49
30 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale 0:09:52
31 Steve Morabito (Swi) FDJ.fr 0:10:27
32 Edvald Boasson Hagen (Nor) MTN – Qhubeka 0:10:35
33 José Joao Pimenta Costa Mendes (Por) Bora-Argon 18 0:10:40
34 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale 0:10:52
35 Maxime Mederel (Fra) Team Europcar 0:10:55
36 Cristiano Salerno (Ita) Bora-Argon 18 0:12:41
37 Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team 0:13:37
38 Sébastien Reichenbach (Swi) IAM Cycling 0:14:21
39 Louis Meintjes (RSA) MTN – Qhubeka 0:15:26
40 Ivan Basso (Ita) Tinkoff-Saxo 0:18:13
41 Jesus Herrada Lopez (Spa) Movistar Team 0:18:36
42 Andriy Grivko (Ukr) Astana Pro Team 0:19:50
43 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha
44 Alessandro Vanotti (Ita) Astana Pro Team 0:20:22
45 Marcus Burghardt (Ger) BMC Racing Team 0:20:43
46 Andrey Amador Bakkazakova (CRc) Movistar Team 0:21:19
47 Jérémy Roy (Fra) FDJ.fr 0:21:50
48 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 0:22:02
49 Julian David Arredondo Moreno (Col) Trek Factory Racing 0:22:43
50 Peter Sagan (Svk) Tinkoff-Saxo 0:22:45

Fabian Cancellara sul podio dellultima tappa (foto Tim De Waele/TDWSport.com)

Fabian Cancellara sul podio dell'ultima tappa (foto Tim De Waele/TDWSport.com)

16-03-2015

marzo 17, 2015 by Redazione  
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TIRRENO-ADRIATICO

Lo slovacco Peter Sagan (Tinkoff – Saxo) si è imposto nella sesta tappa, Rieti – Porto Sant’Elpidio, percorrendo 210 Km in 5h04′13″ alla media di 41,418 km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Ciolek e il belga Debusschere. Miglior italiano Luca Paolini (Team Katusha), 13°. Il colombiano Nairo Alexander Quintana Rojas (Movistar Team) è ancora leader della classifica con 39″ sul belga Mollema e 48″ sul colombiano Urán Urán. Miglior italiano Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale), 7° a 1′06″.

TOUR DU CAMEROUN

Il camerunense Clovis Kamzong Abessolo si è imposto nella terza tappa, circuito di Bafoussam, percorrendo 139 Km in 3h37′21″ alla media di 38,371 km/h. Ha preceduto allo sprint il ruandese Bintunimana e l’ivoriano Cisse. Il camerunense Kamzong Abessolo è ancora leader della classifica con 1′00″ sul burkinese Ouedraogo e 1′07″ su Bintunimana.

SAGAN, LA PRIMA VA IN PORTO

marzo 16, 2015 by Redazione  
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Il campione slovacco spezza il digiuno di inizio stagione nella sesta tappa della Tirreno-Adriatico, a Porto Sant’Elpidio, cogliendo la prima vittoria stagionale dopo una lunga serie di piazzamenti. Alle sue spalle Ciolek, Debusschere, Cort Nielsen e Richeze. La Tinkoff prova a far saltare il banco attaccando sull’ascesa di Montelparo, a 80 km dal traguardo, ma i big non si fanno sorprendere. Invariata perciò la classifica generale, alla vigilia della cronometro conclusiva.

Dopo quattro secondi posti e nove piazzamenti nei primi cinque, si è finalmente conclusa con successo la caccia di Peter Sagan alla prima vittoria stagionale, agguantata sul traguardo di Porto Sant’Elpidio. Dopo due volate perse a dispetto di brillanti rimonte, il 25enne di Zilina ha cambiato strategia all’ultima occasione utile: dopo aver sfruttato il lavoro del treno MTN – Qhubeka, quando il copione avrebbe voluto che Ciolek subentrasse a Boasson Hagen per lanciare lo sprint, davanti a tutti è balzata la maglia di campione slovacco, nemmeno minacciata dai vani tentativi di rimonta dello stesso Ciolek e di Debusschere, relegati ai gradini più bassi del podio.
La Tinkoff, non in grado di offrire a Sagan un apripista all’altezza dopo il ritiro nelle battute iniziali di Bennati, ha comunque fornito un apporto decisivo al successo del suo alfiere, sia pur con un’azione nata con ben altre intenzioni. Dopo una prima fase di tappa del tutto canonica, con la scarna fuga giornaliera promossa da Vanotti, Arashiro e Devolder tenuta agilmente sotto controllo dal gruppo, gli uomini di Alberto Contador hanno infatti provato a far saltare il banco ad un’ottantina di chilometri dal traguardo, salendo verso il Gran Premio della Montagna di Montelparo; Kreuziger, in particolare, si è incaricato di produrre un forcing che ha ridotto il plotone ad una trentina di unità appena, a dispetto della modesta lunghezza dell’ascesa (5 km e mezzo) e delle pendenze tutt’altro che proibitive (media del 4.6%). Nessuno dei big, tuttavia, è finito nella trappola di Riis, rendendo inutile qualsiasi tentativo di dar seguito all’iniziativa.
Pur non riuscendo a sovvertire le gerarchie della Tirreno, l’offensiva degli uomini di Contador ha comunque tagliato fuori dai giochi una manciata di velocisti: primo fra tutti Mark Cavendish, senza dimenticare Sacha Modolo e Tyler Farrar, rimasti troppo attardati anche per far parte dei molti gruppetti riportatisi via via su quello dei favoriti.
Altro effetto collaterale della sgasata dei Tinkoff è stato quello di alterare il consueto canovaccio dell’ultimo quarto di corsa: la fuga, invece di essere riassorbita dai treni già lanciati, si è spenta già a 50 km dal traguardo, spianando la strada a possibili contrattacchi. Il primo, ai -35, in occasione del primo passaggio sullo strappetto prosaicamente denominato “Rotatoria zona industriale” (in questo senso si potrebbe imparare qualcosa dai francesi, maestri nel partorire i nomi più evocativi per le côtes più insignificanti), lo ha prodotto proprio uno degli attaccanti della prima ora, Alessandro Vanotti, ben presto imitato da Alexis Vuillermoz.
I due si sono subito ricongiunti, dando vita ad un sodalizio durato lo spazio di una quindicina di chilometri. Alla vista di un Vanotti comprensibilmente esausto, il francese ha provato a mettersi in proprio nell’ultima tornata, senza tuttavia riuscire ad estendere il proprio vantaggio oltre una ventina di secondi, agilmente annullati dal plotone intorno ai -3. La MTN – Qhubeka, fiutando il colpaccio, ha preso in mano le operazioni come la miglior Saeco dell’era Cipollini, ma Ciolek non si è rivelato all’altezza del Re Leone, cedendo il passo ad un Sagan che trova con perfetto tempismo un’importante iniezione di fiducia, all’alba della settimana della Sanremo.
Alla vigilia dei 10 km a cronometro di San Benedetto del Tronto, la classifica generale mantiene la fisionomia stabilita dal Terminillo, sulla cui scalata in mezzo alla neve le polemiche non sono cessate neppure oggi. Malgrado Quintana e Contador abbiano provveduto a spegnere sul nascere la discussione, etichettando come fattibile l’ascesa subito dopo la linea del traguardo (e se il colombiano poteva parlare per interesse, lo spagnolo ha elegantemente scansato una facile giustificazione per una prova deludente), non sono mancati i tweet polemici dei soliti aspiranti sindacalisti e mancati tronisti. Una polemica che speriamo non getti ombre sul meritatissimo successo che Quintana si appresta a cogliere, ritrovandosi a poter gestire un margine di 39’’ su Mollema e 48’’ su Uran.
L’olandese e il colombiano potrebbero scambiarsi le posizioni, ma il primo non dovrebbe aver problemi a difendere il posto sul podio, dal momento che Pinot (4° a 57’’) non offre maggiori garanzie contro il tempo, e Contador, 5°, è chiamato a recuperare 24’’. Più interessante, forse, la sfida per il successo parziale, che vedrà Cancellara in caccia della rivincita dopo la sconfitta sul filo di lana incassata da Malori a Lido di Camaiore.

Matteo Novarini

CLASSIFICA DI TAPPA
1 Peter Sagan (Svk) Tinkoff-Saxo
2 Gerald Ciolek (Ger) MTN – Qhubeka
3 Jens Debusschere (Bel) Lotto Soudal
4 Magnus Cort Nielsen (Den) Orica GreenEdge
5 Maximiliano Richeze (Arg) Lampre-Merida
6 Edvald Boasson Hagen (Nor) MTN – Qhubeka
7 Nikias Arndt (Ger) Team Giant-Alpecin
8 Sam Bennett (Irl) Bora-Argon 18
9 Ramunas Navardauskas (Ltu) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
10 Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team

CLASSIFICA GENERALE
1 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 24:58:58
2 Bauke Mollema (Ned) Trek Factory Racing 0:00:39
3 Rigoberto Uran (Col) Etixx – Quick-Step 0:00:48
4 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:00:57
5 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo 0:01:03
6 Adam Yates (GBr) Orica GreenEdge 0:01:04
7 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:01:06
8 Joaquim Rodriguez (Spa) Team Katusha 0:01:07
9 Stephen Cummings (GBr) MTN – Qhubeka 0:01:12
10 Wouter Poels (Ned) Team Sky 0:01:13

Peter Sagan urla la sua gioia sul traguardo di Porto SantElpidio

Peter Sagan urla la sua gioia sul traguardo di Porto Sant'Elpidio

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