KRIST – OFF LIMITS. NESSUNO È CAPACE DI BATTERE IL NORVEGESE NELLA PRIMA TAPPA DELLA TRE GIORNI DI LA PANNE

marzo 31, 2015 by Redazione  
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Alexander Kristoff (Team Katusha) vince autorevolmente la prima tappa della Tre Giorni di La Panne 2015 battendo in una volata ristretta il campione nazionale belga Jens Debusschere (Lotto Soudal), bravo comunque a resistere fino alla fine dopo essere stato impegnato in una fuga a quattro nella parte centrale della tappa. In terza posizione Stijn Devolder (Team Trek), mentre primo degli italiani è Sacha Modolo (Lampre Merida) che viene preceduto da Arnaud Démare (Team TDJ.fr) nella volata dei battuti, giunti a 42 secondi con il gruppo che fino alla fine ha cercato invano di ricucire sugli attaccanti. Kristoff, primo in classifica generale, strizza l’occhio alla vittoria finale anche perché ha ora altre due tappe in cui esprimere al meglio le sue capacità di velocista.

La Tre Giorni di La Panne, classica corsa a tappe fiamminga di preparazione al prossimo Giro delle Fiandre, ha preso il via oggi con la prima tappa da De Panne a Zottegem. La partecipazione, piuttosto numerosa, comprende in totale 25 squadre: 11 formazioni World Tour (Astana, BMC, Etixx, FDJ, Lampre, Lotto Soudal, Movistar, Orica, Team Katusha, Team Sky, Trek), 11 squadre Professional (Androni, Bardiani, Bora, Cult Energy, MTN, Nippo, Southeast, Team Europcar, Team Roompot, Topsport, Wanty) e 3 team Continental (Team 3M, Vastgoedservice, Wallonie). Il percorso originario della prima tappa, di 201.6 km, è stato accorciato di una decina di chilometri dagli organizzatori. In particolare sono stati neutralizzati i primi chilometri dopo la partenza dalla cittadina costiera belga, poiché le strade piuttosto strette e il forte vento che spirava in zona poteva creare difficoltà ai ciclisti, anche se le condizioni meteo non si potevano considerare da vera e propria tregenda, come già accaduto l’altro ieri nel corso della Gand.Wevelgem. Dopo la partenza il gruppo iniziava in ogni caso a fare i conti con le forti raffiche di vento e il primo a farne le spese era Gert Steegmans (Team Trek), costretto al ritiro, dolorante ad un ginocchio, dopo essere caduto in un canale. Dopo alcuni tentativi, nel frattempo si formava una fuga composta da sette ciclisti e precisamente Jonas Rickaert (Topsport Vlaanderen), Shane Archbold (Bora – Argon 18), Enrico Barbin (Bardiani CSF), Eduard Grosu (Nippo – Vini Fantini), Kevin Hulsmans (Vastgoedservice), Emiel Vermeulen (Team 3M) e Jonathan Dufrasne (Wallonie – Bruxelles). Il gruppo lasciava fare mentre uomini SKY e Lotto Soudal iniziavano a farsi vedere nelle prime posizioni. La prima ora di corsa veniva ‘divorata’ ad una media di 56 km/h, complice anche il forte vento, favorevole all’inizio della tappa. Una caduta successiva coinvolgeva anche il campione nazionale belga Jens Debusschere (Lotto Soudal), il quale però non si perdeva d’animo e, annullata la prima fuga di sette ciclisti, dava il la per un nuovo e più convinto tentativo di fuga insieme a Nelson Oliveira (Lampre Merida), Michael Rehis (Cult Energy Pro Cycling) e Jarl Salomein (Topsport Vlaanderen). Dopo metà tappa, intorno al km 100, il quartetto aveva 1 minuto e 20 secondi di vantaggio sul gruppo, tirato dal Team SKY. Laurens De Vreese (Team Astana) provava ad accodarsi alla fuga ma restava a bagnomaria. In testa al gruppo la Trek si univa alla SKY nell’inseguimento ai quattro, che avevano aumentato il proprio vantaggio fin quasi a 2 minuti. Ma nel giro di una ventina di chilometri il gruppo aveva ripreso a condurre l’andatura ad un ritmo sostenuto e a meno 8 dall’arrivo il vantaggio della fuga era inferiore al minuto. Lars Ytting Bak (Lotto Soudal) era il primo a portarsi sulla fuga a 47 km dall’arrivo e provava ad andarsene insieme al compagno Debusschere. Al primo dei due passaggi sul traguardo di Zottegem la coppia in testa aveva un vantaggio di 24 secondi. Arnaud Démare (FDJ.fr) e Andrè Greipel (Lotto Soudal), attesi protagonisti in volata, erano frenati da problemi meccanici ma ritornavano in gruppo. Sul Leberg, a 28 km dall’arrivo, si scatenava la bagarre e il gruppo si spezzettava in numerosi drappelli. Ai meno 22 Sean De Bie (Lotto Soudal), Stjin Devolder (Team Trek), Sven Erik Bystrom e Alexander Kristoff (Team Katusha) raggiungevano la coppia in testa mentre il gruppo provava a ricompattarsi ed a inseguire sotto l’impulso della SKY. Dopo il passaggio sul Valkenberg, terzultima asperità del percorso, il vantaggio della fuga era di oltre 30 secondi e a nulla valeva il disperato tentativo di riaggancio da parte di Wiggins (Team SKY), che metteva in fila il gruppo, senza però avere la forza di ricucire sui sei in testa. Lo sprint era inevitabile e Kristoff, ottimamente condotto dal giovane compagno Bystrom, batteva agevolmente in volata Debusschere, mentre Devolder chiudeva il podio di giornata. Il gruppo sprintava a 34 secondi con Démare (FRJ.fr) che precedeva Sacha Modolo (Lampre Merida), nono e primo degli italiani all’arrivo. Kristoff ottiene così la terza vittoria stagionale dopo le volate vincenti nella terza tappa del Tour of Oman e nella prima tappa della Parigi-Nizza e si candida come uomo da tenere in grande considerazione per la vittoria finale della Tre Giorni di la Panne, anche perché sia domani che giovedì mattina ci saranno altre due tappe favorevoli agli sprinters, prima della cronometro finale di giovedì pomeriggio. Nel frattempo andiamo per ordine e vediamo cosa succederà domani, con la seconda tappa Zottegem – Koksijde lunga poco più di 212 km.

Giuseppe Scarfone

ORDINE D’ARRIVO

1 Alexander Kristoff (Nor) Team Katusha 3:59:31
2 Jens Debusschere (Bel) Lotto Soudal
3 Stijn Devolder (Bel) Trek Factory Racing
4 Sean De Bie (Bel) Lotto Soudal
5 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Soudal
6 Sven Erik Bystrøm (Nor) Team Katusha 0:00:06
7 Stefan Küng (Swi) BMC Racing Team 0:00:32
8 Arnaud Demare (Fra) FDJ.fr 0:00:34
9 Sacha Modolo (Ita) Lampre-Merida
10 Kristian Sbaragli (Ita) MTN – Qhubeka

CLASSIFICA GENERALE

1 Alexander Kristoff (Nor) Team Katusha 3:59:21
2 Jens Debusschere (Bel) Lotto Soudal 0:00:02
3 Stijn Devolder (Bel) Trek Factory Racing 0:00:06
4 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Soudal 0:00:07
5 Sean De Bie (Bel) Lotto Soudal 0:00:10
6 Sven Erik Bystrøm (Nor) Team Katusha 0:00:16
7 Stefan Küng (Swi) BMC Racing Team 0:00:42
8 Arnaud Demare (Fra) FDJ.fr 0:00:44
9 Sacha Modolo (Ita) Lampre-Merida
10 Kristian Sbaragli (Ita) MTN – Qhubeka

Il norvegese Kristoff vince la prima tappa della breve corsa belga (foto Belga)

Il norvegese Kristoff vince la prima tappa della breve corsa belga (foto Belga)

30-03-2015

marzo 31, 2015 by Redazione  
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VUELTA CICLISTA DEL URUGUAY

L’argentino Laureano Rosas (Sindicato Empleados Públicos of San Juan) si è imposto nella quarta tappa, circuito di Tacuarembó, percorrendo 106,3 Km in 2h20′26″ alla media di 45,416 km/h. Ha preceduto allo sprint gli uruguayani Maldonado e Aguilar Figueiras. Il brasiliano William Chiarello (Clube Dataro de Ciclismo – Bottecchia) è ancora leader della classifica con 48″ su Rosas e 50″ sull’uruguayano Presa.

MEINTJES: CHE COLPO!

marzo 30, 2015 by Redazione  
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Il giovanissimo sudafricano della Mtn-Qhubeka attacca a fondo nell’ultima tappa della Settimana Coppi e Bartali (152 km da Pavullo a Roccapelago) e riesce a superare Ben Swift in classifica generale per soli 2″! Le vecchie glorie Cunego e Rebellin sul podio di giornata.

Conclusione spettacolare e al cardiopalma per la Settimana Coppi e Bartali. E tutto grazie al giovanissimo sudafricano Luis Meintjes che, con un’azione d’altri tempi (possiamo ben dirlo visto che ha solo 23 anni ed è partito a 30 chilometri dal traguardo), ha ribaltato la classifica generale riuscendo a sorpassare Ben Swift di soli due secondi.
La giornata si era aperta con la fuga di Samuel Spokes, australiano della Drapac, e di Primoz Roglic, sloveno della Adria Mobil. Per i due attaccanti il massimo vantaggio è stato di 3′30″. Salendo verso il Passo di Cento croci, però, Roglic si è sbarazzato della compagnia di Spokes, rimanendo al comando tutto solo. A controllare la corsa il Team Sky di Ben Swift, che ha tenuto il fuggitivo in controllo, ma senza forzare troppo l’andatura. A far esplodere la gara ci ha pensato Luis Meintjes che, lungo le rampe del penultimo GPM di giornata, ha piazzato un affondo convinto, nel tentativo di staccare subito tutti. E vi è riuscito: per un soffio il trio composto da Damiano Cunego, Davide Rebellin e Freddy Montana non è riuscito ad agganciare lo scatenato sudafricano, ma Meintjes ha tenuto tutti indietro, agganciando Roglic proprio in cima alla salita. Ben Swift, comunque in buona forma, non ha però tenuto il ritmo dei migliori, accusando subito uno svantaggio di più di un minuto, ma venendo preziosamente aiutato dal compagno Henao a raggiungere il traguardo, perdendo meno tempo possibile e cercando di mantenere il primo posto in generale.
Nel tratto finale di corsa, prima dell’ultima salita di Roccapelago, Meintjes ha martellato forte, incrementando il vantaggio sugli immediati inseguitori e vincendo alla grande la tappa. Dopo 1′12″ un Damiano Cunego al primo”acuto” stagionale ha vinto lo sprint del terzetto inseguitore nel quale si era inserito Ben Swift, battendo Davide Rebellin e lo stesso Swift. Dai due veterani italiani buoni segnali in vista delle corse calde della primavera e del Giro d’Italia, mentre per il britannico della Sky (che, però, ha corso bene e ha poco da recriminare) il mancato abbuono si rivelerà decisivo: per soli 2″ la classifica generale andrà a Meintjes. Quinto al traguardo (e sul podio in classifica generale) Matja Kvasina del Team Felbermayr, autore di una buona prova anche nella tappa di due giorni orsono. Più indietro Henao, Bongorno, Montana, Pellizotti e Reda.
Grandissima soddisfazione dunque per il ventitreenne Luis Meintjes, che promette veramente più che bene per il futuro delle corse a tappe. E sorride anche la MTN-Qhubeka, che ha iniziato questo 2015 in modo veramente eccellente, specialmente nelle brevi corse a tappe (ricordiamo il successo di Reguigi in Malesia). L’Africa si sta finalmente affermando nel ciclismo di alto livello.

Francesco Bertone

ORDINE D’ARRIVO

1 Louis Meintjes (RSA) MTN – Qhubeka 3:54:24
2 Damiano Cunego (Ita) Nippo – Vini Fantini 0:01:12
3 Davide Rebellin (Ita) CCC Sprandi Polkowice
4 Ben Swift (GBr) Team Sky
5 Matija Kvasina (Cro) Team Felbermayr Simplon Wels 0:01:15
6 Sergio Luis Henao Montoya (Col) Team Sky 0:01:17
7 Francesco Manuel Bongiorno (Ita) Bardiani CSF
8 Freddy Montana (Col) Movistar Team 0:01:23
9 Franco Pellizotti (Ita) Androni Giocattoli 0:02:22
10 Francesco Reda (Ita) Team Idea 2010 ASD 0:02:30
11 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky 0:02:31
12 Antonio Santoro (Ita) Mg.Kvis-Vega 0:02:33
13 Yonattah Monsalve (Ven) Southeast Pro Cycling
14 Simone Stortoni (Ita) Androni Giocattoli 0:02:37
15 Primoz Roglic (Slo) Adria Mobil 0:02:46
16 Valerio Agnoli (Ita) Italian National Team 0:03:20
17 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) MTN – Qhubeka 0:03:26
18 Simone Petilli (Ita) Unieuro Wilier 0:03:30
19 Carlos Julian Quintero (Col) Colombia
20 Lachlan Norris (Aus) Drapac Professional Cycling 0:04:44
21 Grega Bole (Slo) CCC Sprandi Polkowice 0:05:19
22 Diego Ochoa (Col) Movistar Team
23 Nikolay Mihaylov (Bul) CCC Sprandi Polkowice
24 Antonino Parrinello (Ita) d’Amico Bottecchia
25 Alessandro Bisolti (Ita) Nippo – Vini Fantini 0:05:29
26 Andrea Pasqualon (Ita) Roth – Skoda 0:05:38
27 Edoardo Zardini (Ita) Bardiani CSF 0:05:54
28 Domen Novak (Slo) Adria Mobil 0:06:26
29 Stephen Cummings (GBr) MTN – Qhubeka 0:07:17
30 Valerio Conti (Ita) Italian National Team 0:07:59
31 Ildar Arslanov (Rus) RusVelo 0:08:00
32 Arthur Van Overberghe (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
33 Emanuel Kiserlovski (Cro) Meridiana Kamen Team 0:08:07
34 Cristian Talero (Col) Movistar Team 0:08:13
35 Victor Campenaerts (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:08:44
36 Kristjan Fajt (Slo) Adria Mobil 0:09:31
37 Gianni Moscon (Ita) Italian National Team 0:12:41
38 Giulio Ciccone (Ita) Italian National Team
39 Soren Kragh Andersen (Den) Team Trefor – Blue Water 0:13:40
40 Simone Ponzi (Ita) Southeast Pro Cycling 0:14:21
41 Marco Frapporti (Ita) Androni Giocattoli
42 José Hernández (Col) GM Cycling Team
43 Johann Van Zyl (RSA) MTN – Qhubeka
44 Jure Golcer (Slo) Team Felbermayr Simplon Wels
45 Thomas Sprengers (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
46 Felix Grossschartner (Aut) Team Felbermayr Simplon Wels
47 Adrien Niyonshuti (Rwa) MTN – Qhubeka
48 Matteo Spreafico (Ita) Team Idea 2010 ASD
49 Luca Chirico (Ita) Bardiani CSF
50 Giacomo Berlato (Ita) Nippo – Vini Fantini

CLASSIFICA GENERALE

1 Louis Meintjes (RSA) MTN – Qhubeka 14:31:42
2 Ben Swift (GBr) Team Sky 0:00:02
3 Matija Kvasina (Cro) Team Felbermayr Simplon Wels 0:00:46
4 Francesco Manuel Bongiorno (Ita) Bardiani CSF 0:01:01
5 Davide Rebellin (Ita) CCC Sprandi Polkowice 0:02:31
6 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky 0:02:38
7 Franco Pellizotti (Ita) Androni Giocattoli 0:02:39
8 Simone Stortoni (Ita) Androni Giocattoli 0:03:12
9 Valerio Agnoli (Ita) Italian National Team 0:03:33
10 Carlos Julian Quintero (Col) Colombia 0:03:35
11 Francesco Reda (Ita) Team Idea 2010 ASD 0:04:09
12 Yonattah Monsalve (Ven) Southeast Pro Cycling 0:04:11
13 Antonio Santoro (Ita) Mg.Kvis-Vega 0:04:26
14 Damiano Cunego (Ita) Nippo – Vini Fantini 0:05:14
15 Simone Petilli (Ita) Unieuro Wilier 0:05:33
16 Edoardo Zardini (Ita) Bardiani CSF 0:06:46
17 Sergio Luis Henao Montoya (Col) Team Sky 0:07:23
18 Stephen Cummings (GBr) MTN – Qhubeka 0:08:34
19 Domen Novak (Slo) Adria Mobil 0:09:02
20 Primoz Roglic (Slo) Adria Mobil 0:10:07
21 Grega Bole (Slo) CCC Sprandi Polkowice 0:12:16
22 Freddy Montana (Col) Movistar Team 0:13:47
23 Soren Kragh Andersen (Den) Team Trefor – Blue Water 0:14:00
24 Victor Campenaerts (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:14:30
25 Andrea Pasqualon (Ita) Roth – Skoda 0:15:33
26 Emanuel Kiserlovski (Cro) Meridiana Kamen Team 0:15:56
27 Francesco Gavazzi (Ita) Southeast Pro Cycling 0:16:22
28 Simone Ponzi (Ita) Southeast Pro Cycling 0:17:23
29 Thomas Sprengers (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:17:25
30 Paolo Ciavatta (Ita) d’Amico Bottecchia 0:18:49
31 Edwin Alcibiades Avila Vanegas (Col) Colombia 0:18:55
32 Gianni Moscon (Ita) Italian National Team 0:20:12
33 Antonino Parrinello (Ita) d’Amico Bottecchia
34 Felix Grossschartner (Aut) Team Felbermayr Simplon Wels 0:20:13
35 Sonny Colbrelli (Ita) Bardiani CSF 0:20:33
36 Luca Chirico (Ita) Bardiani CSF
37 Nikolay Mihaylov (Bul) CCC Sprandi Polkowice 0:21:00
38 Alessandro Bisolti (Ita) Nippo – Vini Fantini 0:21:44
39 Ildar Arslanov (Rus) RusVelo 0:21:47
40 Lachlan Norris (Aus) Drapac Professional Cycling 0:21:56
41 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) MTN – Qhubeka 0:22:48
42 Giorgio Cecchinel (Ita) Southeast Pro Cycling 0:23:02
43 Jure Golcer (Slo) Team Felbermayr Simplon Wels 0:23:35
44 Asbjorn Kragh Andersen (Den) Team Trefor – Blue Water 0:24:08
45 Kristjan Fajt (Slo) Adria Mobil 0:24:15
46 Giulio Ciccone (Ita) Italian National Team 0:24:41
47 Marco Frapporti (Ita) Androni Giocattoli 0:26:37
48 Samuel Spokes (Aus) Drapac Professional Cycling 0:29:16
49 Manuel Belletti (Ita) Southeast Pro Cycling 0:29:18
50 Diego Ochoa (Col) Movistar Team 0:30:56

Meintjes vince la tappa di montagna della Coppi e Bartali, imponendosi in classifica generale (foto Bettini)

Meintjes vince la tappa di montagna della Coppi e Bartali, imponendosi in classifica generale (foto Bettini)

PERAUD, TAPPA E VITTORIA FINALE AL CRITERIUM INTERNATIONAL

marzo 29, 2015 by Redazione  
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Il francese Jean Christophe Peraud (AG2R) vince la terza e ultima tappa del Criterium International 2015, caratterizzata da una fuga di cinque uomini, tra cui da segnalare la presenza dell’italiano Marco Canola (UnitedHealthcare), annullata ai piedi della salita finale, e bissa il successo dell’edizione 2014, dimostrando di avere una buona gamba soprattutto sull’ascesa finale del Col de l’Ospedale, dove ha lasciato tutti al palo a circa 6 km dall’arrivo. In seconda posizione si posiziona Pierrick Fedrigo (Bretagne – Séché Environnement) e a 16 secondi Thibaut Pinot (FDJ.fr). Quest’ultimo deve accontentarsi del secondo posto in classifica generale, mentre un buon Fabio Felline (Team Trek) chiude al terzo posto. Da segnalare il tracollo sull’ultima asperità di Benjamin King (Cannondale Garmin), ex detentore del primato.

Una giornata soleggiata ma ventosa accoglieva i ciclisti per la terza e ultima tappa del Criterium International da Porto Vecchio al Col de l’Ospedale. Una tappa evidentemente decisiva per la vittoria finale e che già dai primi chilometri veniva interpretata con combattività. Intorno al km 10, infatti, era già in corso una fuga di cinque ciclisti formata da Romain Feillu (Bretagne – Séché Environnement), Chad Haga (Team Giant), Christian Mager (Cult Energy Pro Cycling), Marco Canola (UnitedHealthcare Professional Cycling Team) e Benjamin Giraud (Team Marseille 13 KTM). Il gruppo lasciva fare e la fuga vedeva aumentare il proprio vantaggio. Dopo 47 km veniva superato il primo dei tre traguardi intermedi, posto a Monacia D’Aullène, sul quale Romain Feillu transitava in prima posizione. A questo punto la fuga faceva registrare un vantaggio di 4 minuti e 10 secondi su un gruppo ancora piuttosto sonnacchioso. Il successivo GPM della Côte de Roccapina era, invece, appannaggio di Marco Canola. Poco dopo, l’italiano in fuga faceva suo anche il secondo GPM di giornata, la Côte d’Orasi al km 56. Al km 77, in corrispondenza del secondo traguardo intermedio di Sartene, vinto da Mager, il ritardo della fuga sul gruppo era di 4 minuti. Canola poco dopo faceva suo anche il terzo GPM, la Côte de Granace, posto al km 86. Sul Col de Sainte-Lucie-De-Tallano, quarto GPM di giornata, Canola transitava ancora per primo, mentre si segnalava un tentativo isolato da parte di Romain Guillemois (Team Europcar) che provava a evadere dal gruppo e riusciva stoicamente a rientrare sul gruppetto di testa, dal quale nel frattempo aveva perso contatto Giraud. Canola, intanto. collezionava anche il GPM del Col de Bacinu al km 121 mentre dietro il gruppo iniziava ad organizzarsi e in testa facevano capolino tre-quattro uomini della Garmin Cannondale a dettare il ritmo. Sulla Côte de Ceccia, penultimo GPM ancora vinto da Canola a 43 km dall’arrivo, il vantaggio della fuga diminuiva anche perché ai Cannondale-Garmin si erano uniti in testa al gruppo gli uomini della FDJ.fr. Infatti ai piedi del Col de l’Ospedale la fuga veniva definitivamente ripresa dal gruppo. Dopo alcuni chilometri di ascesa Ben King si staccava dalle prime posizioni, piombando nelle retrovie del gruppo e dovendo dire addio ai sogni di gloria. La FDJ.fr prendeva le redini della corsa, ma ai meno 6 km e mezzo Jean Christophe Peraud scattava tutto solo e nessuno riusciva a rinvenire su di lui. Il francese aumentava lentamente ma inesorabilmente il vantaggio sul gruppo dei migliori e tagliava il traguardo, seppur con un po’ d’affanno negli ultimi due chilometri, con un vantaggio di 15 secondi su Pierrick Fedrigo (Bretagne – Séché Environnement) e di 16 secondi su Thibaut Pinot (FDJ.fr). Il francese della AG2R vinceva così il suo secondo Criterium International consecutivo, confermando come l’ultima tappa sia decisiva per le sorti della vittoria finale. In seconda posizione si piazza Pinot, che già aveva fatto vedere buone cose alla Tirreno Adriatico, mentre in terza posizione Fabio Felline chiude il podio assoluto, nobilitato anche dalla bella vittoria di ieri pomeriggio nella cronometro individuale. Le ‘mini—corse’ a tappe proseguiranno nella settimana entrante, tra martedì e giovedì, con la Tre Giorni di La Panne, classica corsa di preparazione al Giro delle Fiandre di domenica 5 Aprile.

Giuseppe Scarfone

ORDINE D’ARRIVO

1 Jean-Christophe Peraud (Fra) AG2R La Mondiale 5:19:05
2 Pierrick Fedrigo (Fra) Bretagne-Séché Environnement 0:00:15
3 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:00:16
4 Jan Bakelants (Bel) AG2R La Mondiale 0:00:25
5 Fabio Felline (Ita) Trek Factory Racing
6 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale
7 Nicolas Edet (Fra) Cofidis, Solutions Credits
8 Julian Arredondo (Col) Trek Factory Racing 0:00:30
9 José Mendes (Por) Bora-Argon 18
10 Manuele Boaro (Ita) Tinkoff-Saxo 0:00:51

CLASSIFICA GENERALE

1 Jean-Christophe Peraud (Fra) AG2R La Mondiale 7:35:45
2 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:00:10
3 Fabio Felline (Ita) Trek Factory Racing 0:00:18
4 Pierrick Fedrigo (Fra) Bretagne-Séché Environnement
5 José Mendes (Por) Bora-Argon 18 0:00:40
6 Jan Bakelants (Bel) AG2R La Mondiale 0:00:41
7 Nicolas Edet (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:00:43
8 Julian Arredondo (Col) Trek Factory Racing 0:00:44
9 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale 0:00:45
10 Manuele Boaro (Ita) Tinkoff-Saxo 0:00:46

Peraud trionfa in cima al Col de lOspedale (www.eurosport.fr)

Peraud trionfa in cima al Col de l'Ospedale (www.eurosport.fr)

VALVERDE FA TRIS E CONQUISTA IL PODIO MA RINUNCIA AD ATTACCARE PORTE

marzo 29, 2015 by Redazione  
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Valverde si è aggiudicato la vittoria anche nell’ultima tappa della Volta a Catalunya, portando a quota tre il bottino di vittorie di tappa e conquistando il secondo posto in classifica generale a 4 secondi da Porte. Il murciano conquista un abbuono al primo traguardo volante e accenna una attacco sull’ultima ascesa, ma poi decide di desistere e si fa tirare la volata vincente da Rojas. Porte mette in saccoccia un importante successo poco dopo quello ottenuto alla Parigi-Nizza.

Spesso è capitato di commentare sbigottiti scelte tattiche discutibili di Valverde, ma oggi la situazione è particolare. Perfetta la tattica scelta per vincere la tappa, farsi tirare la volata da Rojas ed imporsi con personalità su un traguardo per nulla scontato; singolare, invece, la condotta tattica in chiave classifica generale. Sembra che l’intenzione di Valverde sia stata quella di puntare al podio invece che alla vittoria.
Nelle prima fasi di gara, però, la strategia di gara del murciano appariva tutt’altra, avendo il capitano della Movistar sprintato per conquistare l’abbuono al primo traguardo volante, segno della volontà di colmare il gap di 16 secondi nei confronti del capoclassifica.
Invece, nelle scalate al Montjuïc abbiamo visto prima una Movistar tener un ritmo singolarmente blando per uno che vuole attaccare e lo stesso Valverde prodursi in una progressione di 300 metri che aveva avuto anche buoni risultati nel far il buco, ma poi non continuare nell’azione che poteva davvero rivelarsi decisiva per la vittoria finale, con Porte che stava ancora decidendo il da farsi.
Come si diceva, la corsa è stata irrequieta sin dalle fasi iniziali e in diversi si fanno promotori di possibili attacchi, ma il gruppo spegne tutte le velleità fino allo sprint per il primo traguardo volante, nel quale Valverde riesce a conquistare l’abbuono di 2 secondi.
Assolto questo compito, la Movistar tira un po’ i remi in barca e lascia andare David Arroyo (Caja Rural – RGA), Marek Rutkiewicz (CCC Sprandi Polkowice) e Walter Pedraza (Colombia – Coldeportes). I battistrada hanno qualche difficoltà nel prendere il largo e non riescono mai a portare il vantaggio massimo a dimensioni tali da poter dar loro l’illusione di una possibile vittoria.
A portare al definitivo tramonto le speranze degli avventurieri ci pensano gli uomini della Etixx-QuickStep, che alzano un po’ il ritmo non forsennato dei Movistar andando a riprendere prima Rutkiewicz, poi Arroyo ed infine Pedraza, che aveva tentato l’azione solitaria. Al penultimo giro ci prova Daniel Martin, che riesce a guadagnare qualcosa, ma non a mantenere il vantaggio sul gruppo. All’ultima salita prova a partire Valverde, con una azione che sembrava stesse dando i suoi frutti, avendo il murciano guadagnato molto con un allungo di poche centinaia di metri sugli altri big che si stavano un po’ guardando in faccia. Inspiegabilmente, lo spagnolo, invece di proseguire a tutta per cercare di guadagnare i pochi secondi che gli sarebbero stati sufficienti per salire sul gradino più alto del podio, ha rinunciato e si è lasciato raggiungere dal gruppo per poi riorganizzarsi con Rojas e disputare con successo lo sprint sul traguardo di Barcellona, conquistando così altri secondi di abbuono che lo portano al secondo posto della classifica generale davanti al nostro Pozzovivo, che può essere soddisfatto per aver conquistato il podio, lascindosi alle spalle uomini come Contador, Uran e Aru. Anche il corridore lucano avrebbe potuto tentare un allungo all’ultima tornata, ma la situazione di oggi era decisamente diversa da quella che gli si è rivelata favorevole e così il capitano della Ag2R ha deciso di accontentarsi della terza piazza. Contador, invece, resta ai piedi del podio, deludendo un po’ rispetto alle aspettative, ma non bisogna dimenticare che lo spagnolo sta affrontando la preparazione in modo da trovare la migliore condizione nella seconda parte del Giro d’Italia e recuperarla in tempo per il Tour de France. Anche Aru, nella marcia di avvicinamento al Giro, sembra sempre più avvicinarsi al livello di corridori più avanti di lui nella preparazione.
La corsa ha comunque offerto spettacolo e suspence fino alla fine, dalla fuga bidone di Rolland al crollo dello stesso nella tappa di montagna, con la resistenza di De Clercq, l’intelligenza di Pozzovivo, l’allungo di Porte su Contador ed un percorso che non ha offerto ai velocisti alcuna vera occasione, non un percorso durissimo, ma molto nervoso, con asperità non lontane dall’arrivo in ogni tappa e fughe che riuscivano ad andare all’arrivo anche senza il placet del gruppo. Elementi che dimostrano ancora una volta come percorsi disegnati sapientemente possano dare l’occasione ai corridori di tentare colpi di mano e di far lavorare la fantasia per uscire dagli schemi precostituiti. Proprio questa spirito, che aveva animato sino ad oggi questa corsa, è mancato a Valverde che sembra aver preferito trovarsi in una situazione favorevole per il successo parziale che rischiare nel tentativo di far saltare il banco, tentativo dall’esito davvero imprevedibile.

Benedetto Ciccarone

ORDINE D’ARRIVO

1 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 2:47:33
2 Bryan Coquard (Fra) Team Europcar
3 Sergei Chernetski (Rus) Team Katusha
4 Jarlinson Pantano (Col) IAM Cycling
5 Romain Hardy (Fra) Cofidis, Solutions Credits
6 Jose Joaquin Rojas (Spa) Movistar Team
7 Rigoberto Uran (Col) Etixx – Quick-Step
8 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale
9 Rafael Valls Ferri (Spa) Lampre-Merida
10 Gianluca Brambilla (Ita) Etixx – Quick-Step

CLASSIFICA GENERALE

1 Richie Porte (Aus) Team Sky 30:30:30
2 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:00:04
3 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:00:05
4 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo 0:00:07
5 Rigoberto Uran (Col) Etixx – Quick-Step 0:00:18
6 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:00:27
7 Darwin Atapuma Hurtado (Col) BMC Racing Team 0:00:33
8 Rafael Valls Ferri (Spa) Lampre-Merida 0:00:43
9 Daniel Martin (Irl) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:01:35
10 Jarlinson Pantano (Col) IAM Cycling 0:02:16

Valverde si accontenta della vittoria di tappa nellultima tappa del Giro della Catalogna (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

Valverde si accontenta della vittoria di tappa nell'ultima tappa del Giro della Catalogna (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

GAND ITALIANA DOPO 13 ANNI: PAOLINI BEFFA I GIGANTI DEL NORD

marzo 29, 2015 by Redazione  
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Il veterano della Katusha si inserisce nella fuga decisiva a quasi 60 km dal traguardo, e con un’azione d’anticipo a 6 km dal traguardo precede i favoriti Terpstra e Thomas. Gara pesantemente condizionata dalla pioggia battente e dal forte vento, che ha più volte spezzato il gruppo, sin dai chilometri iniziali. Fuori dai giochi Kristoff e Sagan, relegati al nono e decimo posto, a quasi sette minuti dal vincitore.

A 38 anni suonati, Luca Paolini si regala la giornata più bella della carriera nella Gand-Wevelgem più spettacolare della storia recente: una gara infiammatasi già a 150 km dal traguardo, che ha visto l’azione decisiva nascere ai -60. Numeri da corsa d’altri tempi, nella quale l’esperienza dell’azzurro è valsa più della gamba leggermente migliore di Terpstra e Thomas, tanto impressionanti nelle loro trenate controvento quanto sciocchi nel concedere una dote di 20’’ a Paolini nelle battute finali, procrastinando ben più del lecito la reazione.
Senza nulla togliere ai corridori, che hanno interpretato la corsa con uno spirito battagliero raramente ammirato nel ciclismo del XXI secolo, molto del merito dello spettacolo va attribuito al meteo, che ha sin dall’inizio condizionato la gara tramite pioggia a tratti battente, temperature quasi invernali e – soprattutto – folate di vento fino a 50 km/h che hanno a più riprese spezzato il gruppo, senza nemmeno che qualche formazione coraggiosa dovesse prendersi il disturbo di organizzare un ventaglio.
La prima frattura si è verificata dopo nemmeno 100 dei 239 km previsti, quando in testa alla corsa resisteva – sia pur con margine insufficiente ad alimentare qualsiasi sogno di gloria – il sestetto composto da Albert Timmer, Alexis Gougeard, Alex Dowsett, Jesse Sergent, Mirko Tedeschi e Pavel Brutt, avvantaggiatosi in avvio. Lo sparpagliamento ha avuto vita breve, ma è bastato a capire che ben difficilmente si sarebbe ripetuto il fiacco canovaccio favorevole ai velocisti che negli ultimi anni era stato spesso rispettato.
Poco dopo, infatti, una seconda raffica ha nuovamente sgretolato il plotone dei favoriti, favorendo la formazione di un drappello di testa – divenuto tale dopo essere andato a raggiungere i fuggitivi della prima ora – comprendente, tra gli altri, Sagan, Kristoff, Degenkolb, Van Avermaet e Thomas. Già qui è parso ad un tratto che la corsa potesse decidersi, ma la riluttanza della BMC a dar seguito da sola all’azione e qualche esitazione di troppo da parte delle altre squadre hanno fatto sì che da dietro potessero rifarsi sotto quasi tutti i grossi calibri.
Dopo una fase tanto battagliata, con ancora 100 km da percorrere in condizioni che non accennavano ad addolcirsi, soltanto due scenari opposti restavano ipotizzabili per il prosieguo della gara: un generale attendismo dovuto a timore e stanchezza, con annesso epilogo in volata, oppure una completa e definitiva rottura della corsa ben prima di giungere a Wevelgem. Con somma gioia del pubblico a casa, a prevalere è stata l’ipotesi B: appena intrapresa per la prima volta la sequenza Baneberg-Kemmelberg-Monteberg, la Etixx – Quick-Step – preso atto dell’impossibilità per Cavendish di lottare per il successo – ha assunto il comando delle operazioni, andando nel frattempo a neutralizzare un breve assolo suicida di Tjallingii, raggiunto nella discesa del Kemmelberg.
Con gli Etixx ormai chiaramente in procinto di sferrare l’attacco, è stato invece Jurgen Roelandts il primo a muoversi, con un’offensiva solitaria che il seguito avrebbe provato meno folle di quanto la logica suggerisse.
Una foratura occorsa a Terpstra, di cui la BMC ha inutilmente provato ad approfittare, ha rimandato di qualche chilometro l’affondo della squadra da battere, materializzatosi in ogni caso di lì a poco con lo scatto di Stijn Vandenbergh. Daniel Oss è stato il primo ad accodarsi, ben presto imitato prima da un pimpantissimo Thomas e da Vanmarcke, quindi da Debusschere, andato a creare una situazione ideale per la Lotto Soudal: una locomotiva come Roelandts al comando in solitaria, seguito da un drappello in cui proprio il campione belga si proponeva come l’uomo più veloce. Poco dopo si è rifatto sotto anche Luca Paolini, rientrato quasi in contemporanea ad una spettacolare capriola di Thomas, fortunatamente esauritasi sull’erba (in caso contrario, la dinamica era quella che sfocia classicamente in una clavicola da ricomporre).
Resasi conto che l’attacco di Vandenbergh aveva portato alla formazione di un gruppetto dal quale ben difficilmente il belga sarebbe emerso vincitore, la Etixx è stata costretta a mandare allo scoperto in prima persona Terpstra, quando all’arrivo mancavano 56 km e il vantaggio di Paolini e soci su quel che rimaneva del gruppo era già di una quarantina di secondi. Nessuno ha avuto la forza e la prontezza necessarie a seguire l’olandese, il cui contrattacco si sarebbe rivelato l’ultimo treno utile per rientrare in gioco. Da lì in poi, infatti, il plotone avrebbe proseguito ad andatura quasi turistica, nell’impossibilità di organizzare un inseguimento, riducendo di fatto la corsa ad una questione fra i primi otto.
Terpstra, rientrato con impressionante facilità nello spazio di 5 km, ha dimostrato una volta di più la propria brillantezza in occasione della seconda scalata al Kemmelberg, allungando con Thomas a ruota, ma il solo Daniel Oss non è riuscito a tornar sotto in discesa.
L’affondo dell’olandese, ancorché infruttuoso, è tuttavia servito a scuotere un drappello la cui andatura era stata sì sufficiente a distanziare Sagan, Kristoff e compagnia, ma non ad avvicinare un superlativo Roelandts, capace addirittura di portare il proprio vantaggio oltre i 2’ all’imbocco dell’ultima infilata di muri. I lunghi rettilinei di avvicinamento a Wevelgem sono risultati fatali al fiammingo, ripreso intorno ai -18, pochi istanti dopo una seconda e quanto mai intempestiva foratura di Terpstra.
Proprio il trionfatore dell’ultima Roubaix, appena riguadagnata la scia dei compagni d’avventura, ha dato il là alla bagarre finale, lanciando un attacco al quale il solo Paolini ha saputo rispondere immediatamente. Thomas ha atteso qualche istante prima di replicare, impressionando tuttavia per la facilità del recupero, operato levandosi di forza dalla ruota un passista del calibro di Vandenbergh, comunque rientrato a sua volta poco dopo. Vanmarcke e Debusschere, approfittando del marcamento tra i quattro di testa, sono andati a ricomporre il sestetto ai -8, denotando comunque un affanno che non lasciava intravedere grandi prospettive per il finale.
Quando tutti aspettavano un nuovo attacco di Terpstra o un’offensiva di Thomas, che può forse rimproverarsi per aver dato il meglio di sé nel ricucire sugli avversari, ma senza mai prendere l’iniziativa, è stato invece Luca Paolini a rompere gli indugi, trovando in risposta una stupefacente inerzia da parte della concorrenza. Malgrado la presenza di due uomini Etixx – Quick-Step, ci sono voluti infatti 3 km perché incominciasse un inseguimento degno di tale nome, inscenato dal solito Terpstra, seguito dal solito Thomas.
Malgrado il maggiore spolvero dimostrato anche nei chilometri finali dalla coppia britannico-olandese, Paolini non ha avuto problemi a difendere circa metà della ventina abbondante di secondi guadagnati in quei 3 km di marcamento tra gli inseguitori, cogliendo finalmente un successo pieno in una classica di alto livello, dopo una lunga serie di piazzamenti, comprendente anche due podi alla Sanremo e uno al Fiandre (oltre ad un bronzo iridato). Terpstra ha regolato agilmente Thomas, a 11’’ dal vincitore, mentre Vandenbergh, trovando la forza di chiudere 4°, a 18’’, ha reso ancora più sconcertante la lunga fase d’attesa che ha dato via libera all’azione di Paolini. Debusschere, Vanmarcke, Roelandts e Oss hanno occupato le piazze dalla quarta all’ottava, mentre Kristoff si è imposto su Sagan nella pleonastica volata per la nona posizione.
Se – come scritto in apertura – la Gand 2015 è parsa una corsa d’altri tempi, è quasi paradossale che ad imporsi sia stato un corridore che dell’eliminazione di ogni residuo di ciclismo eroico in quello contemporaneo ha fatto una ragione di vita, perlomeno da quando non-si-sa-chi gli ha conferito i galloni di sindacalista del gruppo. Speriamo che il risultato odierno possa convincerlo ad abbandonare la frangia dei Pozzato, dei Cancellara e di tutti coloro che vorrebbero di fatto gareggiare sempre alle Canarie. Non nutriamo grandi speranze, a dire il vero, se è vero che anche oggi, in condizioni chiaramente difficili ma altrettanto chiaramente regolari, non sono mancati in gruppo i conciliaboli circa l’opportunità di proseguire o meno la corsa, con Paolini ovviamente protagonista. È un peccato che certi indifendibili piagnistei vengano da un corridore che – quando smette i panni del paladino del gruppo e veste quelli dell’atleta – sa essere il combattente ammirato oggi.

Matteo Novarini

ORDINE D’ARRIVO
1 Luca Paolini (Ita) Team Katusha 6:20:55
2 Niki Terpstra (Ned) Etixx – Quick-Step 0:00:11
3 Geraint Thomas (GBr) Team Sky
4 Stijn Vandenbergh (Bel) Etixx – Quick-Step 0:00:18
5 Jens Debusschere (Bel) Lotto Soudal 0:00:26
6 Sep Vanmarcke (Bel) Team LottoNL-Jumbo 0:00:40
7 Jurgen Roelandts (Bel) Lotto Soudal 0:01:52
8 Daniel Oss (Ita) BMC Racing Team 0:04:15
9 Alexander Kristoff (Nor) Team Katusha 0:06:54
10 Peter Sagan (Svk) Tinkoff-Saxo

Paolini, Terpstra e Thomas sul podio (foto Tim De Waele/TDWSport.com)

Paolini, Terpstra e Thomas sul podio (foto Tim De Waele/TDWSport.com)

29-03-2015

marzo 29, 2015 by Redazione  
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GAND – WEVELGEM

L’italiano Luca Paolini (Team Katusha) si è imposto nella classica belga, Deinze – Wevelgem, percorrendo 239,1 Km in 6h20′55″ alla media di 37,662 km/h. Ha preceduto di 11″ l’olandese Terpstra e il britannico Thomas.

VOLTA CICLISTA A CATALUNYA

Lo spagnolo Alejandro Valverde Belmonte (Movistar Team) si è imposto nella settima ed ultima tappa, circuito di Barcellona, percorrendo 126,6 Km in 2h47′33″ alla media di 45,336 km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Coquard e il russo Chernetski. Miglior italiano Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale), 8°. L’australiano Richie Porte (Team Sky) si impone in classifica con 4″ su Valverde Belmonte e 5″ su Pozzovivo.

CRITÉRIUM INTERNATIONAL

Il francese Jean-Christophe Peraud (AG2R La Mondiale) si è imposto nella terza ed ultima tappa, Porto-Vecchio – Col de l’Ospedale, percorrendo 189,5 Km in 5h19′05″ alla media di 35,633 km/h. Ha preceduto di 15″ il connazionale Fedrigo e di 16″ il connazionale Pinot. Miglior italiano Fabio Felline (Trek Factory Racing), 5° a 25″. Peraud si impone in classifica con 10″ su Pinot e 18″ su Felline.

SETTIMANA INTERNAZIONALE COPPI E BARTALI

Il sudafricano Louis Meintjes (MTN – Qhubeka) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Pavullo nel Frignano – Roccapelago, percorrendo 152,6 Km in 3h54′24″ alla media di 39,061 km/h. Ha preceduto di 1′12″ gli italiani Damiano Cunego (Nippo – Vini Fantini) e Davide Rebellin (CCC Sprandi Polkowice). Meintjes si impone in classifica con 2″ sul britannico Swift e 46″ sul croato Kvasina. Miglior italiano Francesco Manuel Bongiorno (Bardiani – CSF Pro Team), 4° a 1′01″

TOUR DE NORMANDIE

L’olandese Floris Gerts (BMC Development Team) si è imposto nella sesta ed ultima tappa, Torigni-sur-Vire – Caen, percorrendo 155 Km in 3h35′06″ alla media di 43,235 km/h. Ha preceduto di 5″ il belga Dimitri Claeys (Verandas Willems Cycling Team) e l’olandese Vermeltfoort. Due italiani in gara, entrambi del team Roth Skoda: Alberto Cecchin 6° a 5″, Michael Bresciani 45° a 8′40″. Claeys si impone in classifica con 6″ sul britannico Peters e 9″ sul neozelandese Scully. Cecchin 41° a 12′37″, Bresciani 44° a 14′21″

VOLTA AO ALENTEJO – LIBERTY SEGUROS (Portogallo)

L’olandese Johim Ariesen (Metec – TKH Continental Cyclingteam p/b Mantel) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Alcácer do Sal – Reguengos de Monsaraz, percorrendo 175,1 Km in 4h03′48″ alla media di 43,093 km/h. Ha preceduto allo sprint i portoghesi Caldeira e Freitas. Il polacco Pawel Bernas (ActiveJet Team) si impone in classifica con 7″ sullo spagnolo Fernandez e sul neozelandese Oram

VUELTA CICLISTA DEL URUGUAY

Il brasiliano Francisco Chamorro (Funvic Brasilinvest-São José dos Campos) si è imposto anche nella terza tappa, Aiguá – Treinta y Tres, percorrendo 127,4 Km in 3h04′38″ alla media di 41,401 km/h. Ha preceduto allo sprint gli uruguayani Mascaranas e Aguilar Figueiras. Il brasiliano William Chiarello (Clube Dataro de Ciclismo – Bottecchia) è ancora leader della classifica con 50″ sull’uruguayano Presa e 58″ sull’argentino Rosas

TROFEO ANTONIETTO RANCILIO

L’australiano Alexander Edmondson si è imposto nella corsa italiana, circuito di Villastanza di Parabiago, percorrendo 160 Km in 3h27′00″ alla media di 46,377 km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Riccardo Minali* (Team Colpack) e Michele Zanon* (Event Soullimit – Cyber Team)

*dilettante

PICCOLA SANREMO

L’italiano Simone Consonni* (Team Colpack) si è imposto nella corsa italiana, Montecchio Maggiore – Sovizzo, percorrendo 142,2 Km in 3h20′33″ alla media di 42,543 km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Nicolò Rocchi* (Zalf Euromobil Désirée Fior) e Alfio Locatelli* (Viris Maserati-Sisal Matchpoint)

*dilettante

SPRINT VINCENTE DI CHICCHI A CREVALCORE. DOMANI TAPPA FINALE E DECISIVA DELLA COPPI E BARTALI

marzo 29, 2015 by Redazione  
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Francesco Chicchi ha vinto allo sprint la quarta tappa della Settimana Internazionale Coppi e Bartali, rimontando Manuel Belletti e Daniele Colli. Ben Swift sempre leader in attesa dell’ultima tappa movimentata intorno a Modena.

La quarta tappa (ma terza giornata) della Settimana Coppi e Bartali è stata forse la più tranquilla dell’intera quattro giorni, con i 174 km da Calderara di Reno a Crevalcore destinati ad un finale allo sprint tra le ruote veloci del gruppo. Inoltre, dopo il maltempo della tappa di ieri, si è corso oggi con un bel cielo terso. La fuga di giornata ha visto all’attacco un gruppo piuttosto numeroso, ma che non è mai riuscito a scavare un grosso margine su un gruppo sempre attento a non lasciare troppo spazio. Cecchinel, Dietrich, Di Francesco, Cambianca, Girdlestone, Galviz, Malucelli, Mendoza, Sisr, Tomio e Van Zyl hanno avuto un massimo vantaggio di poco più di due minuti. Dietro, è stata la Sky del leader Swift a sobbarcarsi giustamente la maggior parte del lavoro e l’ultimo fuggitivo, Giorgio Cecchinel della Southeast, è stato riassorbito a 12 chilometri dall’arrivo. Si è andati così veloci veloci verso l’epilogo allo sprint, ma una caduta nell’ultimo chilometro ha creato non poco scompiglio in gruppo. Tra i sopravvisuti, Manuel Belletti (Southeast, vincitore della prima tappa) è partito a 300 metri dalla linea con buone chances, ma è stato superato negli ultimissimi metri da Francesco Chicchi della Androni. Terzo al traguardo Daniele Colli della Fantini-Nippo. Per il trentaquattrenne velocista toscano, che ha avuto modo di correre tutto il Tour de Langkawi in Malesia per rifinire la condizione, è la prima vittoria della stagione e la prima con la maglia della nuova squadra.
Ben Swift rimane in testa alla classifica generale e la battaglia decisiva andrà in scena domani nella Pavullo-Roccapelago, 152 km di saliscendi sull’appennino modenese, dove sicuramente non mancherà il terreno per provare a mettere in difficoltà il britannico della Sky o per vederlo eventualmente confermare la propria superiorità.

Francesco Bertone

ORDINE D’ARRIVO

1 Francesco Chicchi (Ita) Androni Giocattoli 3:33:05
2 Manuel Belletti (Ita) Southeast Pro Cycling
3 Daniele Colli (Ita) Nippo – Vini Fantini
4 Nicola Ruffoni (Ita) Bardiani CSF
5 Bartlomiej Matysiak (Pol) CCC Sprandi Polkowice
6 Rino Gasparrini (Ita) Unieuro Wilier
7 Andrea Pasqualon (Ita) Roth – Skoda
8 Asbjorn Kragh Andersen (Den) Team Trefor – Blue Water
9 Filippo Fortin (Ita) GM Cycling Team
10 Sonny Colbrelli (Ita) Bardiani CSF
11 Cristian Talero (Col) Movistar Team
12 Mamyr Stash (Rus) RusVelo
13 Davide Martinelli (Ita) Italian National Team
14 Josip Rumac (Cro) Adria Mobil
15 Fabio Chinello (Ita) Unieuro Wilier
16 Grega Bole (Slo) CCC Sprandi Polkowice
17 Sebastián Molano (Col) Colombia
18 Ben Swift (GBr) Team Sky
19 Marco Zamparella (Ita) Amore & Vita – Selle SMP
20 Valerio Agnoli (Ita) Italian National Team
21 Francesco Gavazzi (Ita) Southeast Pro Cycling
22 Luca Muffolini (Ita) Mg.Kvis-Vega
23 Seid Lizde (Ita) Italian National Team
24 Antonino Parrinello (Ita) d’Amico Bottecchia
25 Eugenio Bani (Ita) Amore & Vita – Selle SMP
26 Brayan Stiven Ramirez Chacon (Col) Colombia
27 Philip Deignan (Irl) Team Sky
28 Simone Ponzi (Ita) Southeast Pro Cycling
29 Ildar Arslanov (Rus) RusVelo
30 Brenton Jones (Aus) Drapac Professional Cycling
31 Arthur Van Overberghe (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
32 Gregor Muhlberger (Aut) Team Felbermayr Simplon Wels
33 Marco Frapporti (Ita) Androni Giocattoli
34 José Hernández (Col) GM Cycling Team
35 Simone Petilli (Ita) Unieuro Wilier
36 Emanuel Kiserlovski (Cro) Meridiana Kamen Team
37 Matija Kvasina (Cro) Team Felbermayr Simplon Wels
38 Alessio Bottura (Ita) Roth – Skoda
39 Patrick Clausen (Den) Team Trefor – Blue Water
40 Natnael Berhane (Eri) MTN – Qhubeka
41 Louis Meintjes (RSA) MTN – Qhubeka
42 Paolo Ciavatta (Ita) d’Amico Bottecchia
43 Roland Thalmann (Swi) Roth – Skoda
44 Daniel Biedermann (Aut) Team Felbermayr Simplon Wels
45 Soren Kragh Andersen (Den) Team Trefor – Blue Water
46 Matteo Spreafico (Ita) Team Idea 2010 ASD
47 Jon Bozic (Slo) Adria Mobil
48 Tomasz Kiendys (Pol) CCC Sprandi Polkowice
49 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky
50 Carlos Mario Ramirez Botero (Col) Colombia

CLASSIFICA GENERALE

1 Ben Swift (GBr) Team Sky 10:36:08
2 Matija Kvasina (Cro) Team Felbermayr Simplon Wels 0:00:41
3 Francesco Manuel Bongiorno (Ita) Bardiani CSF 0:00:54
4 Carlos Julian Quintero (Col) Colombia 0:01:15
5 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky 0:01:17
6 Louis Meintjes (RSA) MTN – Qhubeka 0:01:20
7 Valerio Agnoli (Ita) Italian National Team 0:01:23
8 Franco Pellizotti (Ita) Androni Giocattoli 0:01:27
9 Soren Kragh Andersen (Den) Team Trefor – Blue Water 0:01:30
10 Francesco Gavazzi (Ita) Southeast Pro Cycling 0:01:35
11 Simone Stortoni (Ita) Androni Giocattoli 0:01:45
12 Edoardo Zardini (Ita) Bardiani CSF 0:02:02
13 Stephen Cummings (GBr) MTN – Qhubeka 0:02:27
14 Davide Rebellin (Ita) CCC Sprandi Polkowice 0:02:33
15 Edwin Alcibiades Avila Vanegas (Col) Colombia 0:02:36
16 Asbjorn Kragh Andersen (Den) Team Trefor – Blue Water 0:02:37
17 Yonattah Monsalve (Ven) Southeast Pro Cycling 0:02:48
18 Francesco Reda (Ita) Team Idea 2010 ASD 0:02:49
19 Antonio Santoro (Ita) Mg.Kvis-Vega 0:03:03
20 Simone Petilli (Ita) Unieuro Wilier 0:03:13
21 Domen Novak (Slo) Adria Mobil 0:03:46
22 Simone Ponzi (Ita) Southeast Pro Cycling 0:04:12
23 Thomas Sprengers (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:04:14
24 Paolo Ciavatta (Ita) d’Amico Bottecchia 0:04:32
25 Philip Deignan (Irl) Team Sky 0:04:35
26 Damiano Cunego (Ita) Nippo – Vini Fantini 0:05:18
27 Samuel Spokes (Aus) Drapac Professional Cycling 0:06:14
28 Sonny Colbrelli (Ita) Bardiani CSF 0:06:16
29 Victor Campenaerts (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:06:56
30 Felix Grossschartner (Aut) Team Felbermayr Simplon Wels 0:07:02
31 Sergio Luis Henao Montoya (Col) Team Sky 0:07:16
32 Luca Chirico (Ita) Bardiani CSF 0:07:22
33 Grega Bole (Slo) CCC Sprandi Polkowice 0:08:07
34 Primoz Roglic (Slo) Adria Mobil 0:08:31
35 Gianni Moscon (Ita) Italian National Team 0:08:41
36 Giorgio Cecchinel (Ita) Southeast Pro Cycling 0:08:45
37 Manuel Belletti (Ita) Southeast Pro Cycling 0:08:55
38 Emanuel Kiserlovski (Cro) Meridiana Kamen Team 0:08:59
39 Jure Golcer (Slo) Team Felbermayr Simplon Wels 0:10:24
40 Andrea Pasqualon (Ita) Roth – Skoda 0:11:05
41 Gregor Muhlberger (Aut) Team Felbermayr Simplon Wels 0:11:50
42 Giulio Ciccone (Ita) Italian National Team 0:13:10
43 Marco Frapporti (Ita) Androni Giocattoli 0:13:26
44 Freddy Montana (Col) Movistar Team 0:13:34
45 Giovanni Carboni (Ita) Unieuro Wilier 0:14:08
46 Matthias Krizek (Aut) Team Felbermayr Simplon Wels 0:14:13
47 Ildar Arslanov (Rus) RusVelo 0:14:57
48 Roland Thalmann (Swi) Roth – Skoda 0:15:22
49 Riccardo Donato (Ita) Italian National Team 0:15:46
50 Kristjan Fajt (Slo) Adria Mobil 0:15:54

Chicchi vince allo sprint la tappa n° 3 della Settimana Internazionale di Coppi e Bartali (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

Chicchi vince allo sprint la tappa n° 3 della Settimana Internazionale di Coppi e Bartali (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

CATALOGNA: TAPPA TRANQUILLA, I BIG RIPOSANO IN ATTESA DEL GRAN FINALE

marzo 28, 2015 by Redazione  
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Il profilo altimetrico suggeriva una tappa tranquilla, i distacchi in generale invece facevano pensare a possibili scintille sui traguardi volanti. I big hanno preferito la prima soluzione, rimandando a domani la definizione del podio. E’ andata via una fuga molto ben strutturata che, pur ridotta dai 21 uomini iniziali ai 13 finali, ha saputo resistere al ritorno del gruppo ed ha regalato la vittoria di tappa a Sergey Chernetskiy (Katusha) che è riuscito a superare quasi sulla linea di arrivo Julian Alaphilippe (Etixx – QuickStep), che aveva tentato di anticipare lo sprint.

I big hanno deciso di prendersi oggi una giornata di riposo per affilare le armi in attesa della tappa di domani che, pur non difficilissima dal punto visto altimetrico, presenta comunque, nel finale, l’ascesa all’ Alt de Montjuïc da ripetere otto volte e molto vicina al traguardo di Barcellona.
Si poteva anche pensare che qualcuno avrebbe tentato di tenere cucita la corsa per giocarsela con gli abbuoni, ma evidentemente nessuno aveva voglia di consumare le energie della squadra per tutti i 194 chilometri previsti dal tracciato.
Le difficoltà altimetriche, pure presenti nel percorso, erano troppo lontane dall’arrivo per creare scompiglio nel finale, in quanto la salita più dura, l’Alt de Prades di prima categoria, era collocato a circa 100 km dalla conclusione, mentre l’Alt de Coll Roig, oltre a essere molto facile era comunque anch’esso distante oltre 30 km dall’arrivo.
Subito dopo la partenza si susseguono diversi allunghi in testa al gruppo per portare via una fuga, tentativo che riesce abbastanza velocemente con 21 uomini che si avvantaggiano sul gruppo. I fuggitivi sono ben assortiti, ma non preoccupano più di tanto in chiave classifica generale; stiamo parlando di George Preidler (Giant-Shimano), Alex Cano (Colombia), Eduard Vorganov (Katusha), Jérôme Cousin (Europcar), Sergey Chernetskiy e Egor Silin (Katusha), Tejay van Garderen (BMC), Marc Soler (Movistar), Thomas Danielson (Cannondale – Garmin), Carlos Verona (Etixx – QuickStep), Julian Alaphilippe (Etixx – QuickStep), Pierre-Henry Lecusinier (FDJ), Kristjan Durasek (Lampre – Merida), Steven Kruijswijk (Lotto NL – Jumbo), Jonathan Hivert e Florian Vachon (Bretagne – Séché Environnement), Maciej Paterski (CCC Sprandi Polkowice), Daniel Navarro e Loic Chetout (Cofidis), Fabrice Jeandesboz (Europar) e Marc Minnaard (Wanty – Groupe Gobert). Dopo soli 20 Km di corsa hanno già accumulato un vantaggio vicino ai due minuti, che resta tale anche nei successivi 20 Km, dato che il gruppo lascia fare fino ad un certo punto, con la media di corsa superiore ai 40 orari.
Ai piedi della salita dell’Alto de Prades il vantaggio dei fuggitivi è aumentato a tre minuti e l’impressione è che i battistrada abbiano un buon passo, ma che il vantaggio salga lentamente perchè il gruppo mantiene comunque un passo allegro. Durante la salita il vantaggio scende nuovamente, ma non troppo, dato che, in cima al GPM, è di circa 2 minuti e mezzo, mentre riprende a salire nei chilometri successivi fino a sfondare il tetto dei 4 minuti poco dopo il passaggio ai – 50.
Sulla salita dell’Alt del Coll Roig è il vincitore della tappa regina Teejay Van Garderen, lontano in classifica generale dai big, ad imporre un ritmo insostenibile per alcuni dei battistrada. Il gruppo si riduce a tredici unità che scollinano con oltre tre minuti sul gruppo, guidato dagli uomini di Valverde e da quelli di Contador, a riprova che questi due uomini sentono anche sulle loro spalle la responsabilità di condurre la corsa.
Van Garderen non molla e continua nella sua azione con altri allunghi che mettono seriamente alla frusta gli altri avventurieri che sono in fuga dai primi chilometri.
Ai -15 il vantaggio dei fuggitivi è scesa a 2 minuti e 50 secondi, ma agli 8 Km è ancora di 2 e 20: ciò significa che i fuggitivi, nonostante la lunga azione in avanscoperta, sono ancora in grado di tenere un’andatura sufficiente ad assicurare loro di giocarsi al vittoria, precedendo il gruppo. Negli ultimi chilometri, in diversi tentano invano l’azione di finisseur; agli 800 metri dall’arrivo Alaphilippe, che aveva tentato anche in precedenza, prova ad anticipare la volata, ma al suo inseguimento si porta Chernetskiy che lo supera proprio sulla linea del traguardo, andando a vincere la tappa, mentre il gruppo giunge al traguardo 1 minuto e 52 secondi dopo.
La fuga di oggi è stata una azione molto buona e ben congegnata; vero che il gruppo ha lasciato andar via ben 21 uomini ma costoro sono riusciti a mantenere un buon vantaggio nonostante dietro non stessero proprio dormendo e nel finale in 13 sono riusciti a resistere, nonostante le squadre dei big avessero accelerato notevolmente l’andatura. Pur con una sola tappa di montagna la Volta a Catalunya si conferma una corsa non adatta ai velocisti che, alla vigilia dell’ultima frazione, non hanno avuto ancora un’occasione per disputare una volata a ranghi compatti.
Per la classifica generale nulla di fatto, poichè la fuga nata dopo pochi chilometri e ben assortita ha suggerito ai big di lasciar fare. Big che, invece, potrebbero entrare in azione domani nel finale per tentare di migliorare la propria posizione in classifica, dato che i primi 3 sono raccolti in un fazzoletto di 7 secondi e i primi 5 in soli 18.

Benedetto Ciccarone

ORDINE D’ARRIVO

1 Sergey Chernetskiy (Rus) Team Katusha 4:42:47
2 Julian Alaphilippe (Fra) Etixx – Quick-Step
3 Maciej Paterski (Pol) CCC Sprandi Polkowice
4 Marc Soler (Spa) Movistar Team
5 Jonathan Hivert (Fra) Bretagne-Séché Environnement
6 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team
7 Georg Preidler (Aut) Team Giant-Alpecin
8 Rudy Molard (Fra) Cofidis, Solutions Credits
9 Thomas Danielson (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:00:03
10 Carlos Verona Quintanilla (Spa) Etixx – Quick-Step
11 Pierre-Henri Lecuisinier (Fra) FDJ.fr
12 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:00:08
13 Loic Chetout (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:00:11
14 Marinus Cornelis Minnaard (Ned) Wanty – Groupe Gobert 0:01:23
15 Eduard Vorganov (Rus) Team Katusha
16 Florian Vachon (Fra) Bretagne-Séché Environnement
17 Alex Cano (Col) Colombia
18 Jérôme Cousin (Fra) Team Europcar 0:01:26
19 Egor Silin (Rus) Team Katusha
20 Luka Mezgec (Slo) Team Giant-Alpecin 0:01:50
21 Steve Chainel (Fra) Cofidis, Solutions Credits
22 Jarlinson Pantano (Col) IAM Cycling
23 Esteban Chaves (Col) Orica GreenEdge
24 Tosh Van Der Sande (Bel) Lotto Soudal
25 Ben Hermans (Bel) BMC Racing Team
26 Rafael Valls Ferri (Spa) Lampre-Merida
27 Christian Meier (Can) Orica GreenEdge
28 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team
29 Richie Porte (Aus) Team Sky
30 Diego Rosa (Ita) Astana Pro Team
31 Rigoberto Uran (Col) Etixx – Quick-Step
32 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale
33 Wilco Kelderman (Ned) Team LottoNL-Jumbo
34 Darwin Atapuma Hurtado (Col) BMC Racing Team
35 David Arroyo (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
36 Jose Joaquin Rojas (Spa) Movistar Team
37 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team
38 Sébastien Minard (Fra) AG2R La Mondiale
39 Bart De Clercq (Bel) Lotto Soudal
40 Luis Angel Mate (Spa) Cofidis, Solutions Credits
41 Dylan Teuns (Bel) BMC Racing Team
42 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team
43 Martin Elmiger (Swi) IAM Cycling
44 Amaël Moinard (Fra) BMC Racing Team
45 Petr Vakoc (Cze) Etixx – Quick-Step
46 Vasil Kiryienka (Blr) Team Sky
47 Sergio Pardilla (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
48 Pavel Kochetkov (Rus) Team Katusha
49 Davide Malacarne (Ita) Astana Pro Team
50 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha

CLASSIFICA GENERALE

1 Richie Porte (Aus) Team Sky 27:42:57
2 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:00:05
3 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo 0:00:07
4 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:00:16
5 Rigoberto Uran (Col) Etixx – Quick-Step 0:00:18
6 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:00:27
7 Darwin Atapuma Hurtado (Col) BMC Racing Team 0:00:33
8 Rafael Valls Ferri (Spa) Lampre-Merida 0:00:43
9 Wilco Kelderman (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:01:09
10 Daniel Martin (Irl) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:01:35
11 Jarlinson Pantano (Col) IAM Cycling 0:02:16
12 Bart De Clercq (Bel) Lotto Soudal 0:02:27
13 Vasil Kiryienka (Blr) Team Sky 0:02:29
14 Sergio Pardilla (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:02:33
15 Esteban Chaves (Col) Orica GreenEdge 0:02:35
16 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha 0:02:37
17 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:02:42
18 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Alpecin 0:03:38
19 Riccardo Zoidl (Aut) Trek Factory Racing 0:03:59
20 Gianluca Brambilla (Ita) Etixx – Quick-Step 0:04:00
21 Amaël Moinard (Fra) BMC Racing Team 0:04:01
22 Yury Trofimov (Rus) Team Katusha
23 Daniel Navarro (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:05:37
24 David Arroyo (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:05:43
25 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto Soudal 0:06:41
26 Wouter Poels (Ned) Team Sky 0:06:49
27 Kenny Elissonde (Fra) FDJ.fr 0:07:05
28 Luis Angel Mate (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:07:49
29 Thomas Danielson (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:07:52
30 Haimar Zubeldia (Spa) Trek Factory Racing 0:09:35
31 Alex Cano (Col) Colombia 0:10:00
32 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team 0:12:20
33 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team 0:13:48
34 Andrew Talansky (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:14:28
35 Dario Cataldo (Ita) Astana Pro Team 0:15:36
36 Diego Rosa (Ita) Astana Pro Team 0:15:59
37 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 0:17:58
38 Nicolas Roche (Irl) Team Sky 0:19:20
39 Romain Sicard (Fra) Team Europcar 0:22:04
40 Pavel Kochetkov (Rus) Team Katusha 0:22:23
41 Andre Cardoso (Por) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:22:43
42 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:22:46
43 José Herrada (Spa) Movistar Team 0:23:17
44 Sergey Chernetskiy (Rus) Team Katusha 0:25:09
45 Maciej Paterski (Pol) CCC Sprandi Polkowice 0:27:27
46 Rudy Molard (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:27:30
47 Maxime Bouet (Fra) Etixx – Quick-Step 0:27:36
48 Jonathan Hivert (Fra) Bretagne-Séché Environnement 0:27:51
49 Carlos Verona Quintanilla (Spa) Etixx – Quick-Step 0:27:56
50 Ruben Fernandez (Spa) Movistar Team 0:28:49

Il russo Chernetskiy vince la penultima tappa del Giro della Catalogna (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

Il russo Chernetskiy vince la penultima tappa del Giro della Catalogna (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

KING E FELLINE, COLPI VINCENTI IN CORSICA. E DOMANI BATTAGLIA FINALE SUL COL DE L’OSPEDALE

marzo 28, 2015 by Redazione  
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La prima semitappa del Critérium International vede l’affermazione del ciclista USA Benjamin King (Cannondale Garmin), abile ad andare in fuga insieme al francese Clement Saint Martin (Team Marseille 13 KTM) ma soprattutto a non far rientrare il gruppo, giunto a 39 secondi di ritardo. Nel pomeriggio Fabio Felline (Team Trek) conquista la cronometro individuale di 7 Km battendo il compagno di squadra Jungels per un secondo. King è per adesso il leader della classifica generale, ma la tappa conclusiva di domenica vedrà senz’altro una battaglia senza esclusione di colpi per la vittoria finale.

L’edizione 2015 del Critérium International, disputato per la sesta volta consecutiva in Corsica, prevede due giorni di competizione che comprendono tre tappe, di cui una prima tappa in linea nella mattinata di sabato 28 Marzo, una cronometro individuale nel pomeriggio dello stesso giorno e, infine, una seconda tappa in linea con arrivo in quota, decisiva per le sorti della corsa, che si disputa domenica 28 Marzo. Sono ben sette le formazioni WorldTour al via, su un totale di 16 squadre, tra le quali spicca l’AGR2, con Jean-Christophe Peraud deciso a bissare la vittoria del 2014. La prima tappa in linea con arrivo e partenza da Porto Vecchio misura 92 km e mezzo. Dopo la partenza da Porto Vecchio, in una giornata soleggiata e piuttosto mite, si segnalavano alcuni scatti in testa al gruppo. La fuga veniva promossa e conquistata da Benjamin King (Cannondale Garmin) e Clement Saint Martin (Team Marseille 13 KTM) che riuscivano nel giro di qualche chilometro ad avvantaggiarsi sul gruppo, dal quale provavano ad uscire anche Anthony Turgis (Cofidis) ed Etienne Van Empel (Team Roompot), che si assestavano per qualche tempo in una posizione intermedia tra gruppo e fuga principale. Il gruppo era condotto principalmente dagli uomini dell’Europcar e della Bretagne – Séché Environnement. Ai 60 dall’arrivo la fuga aveva 4 minuti e 20 secondi di vantaggio sul gruppo, il quale iniziava ad aumentare l’andatura. A metà tappa, dopo il passaggio sulla Côte de Conca, unico GPM di giornata, il gruppo aveva già rosicchiato un minuto alla coppia in testa. Anche la FDJ.fr partecipava in prima persona all’inseguimento, posizionando alcuni suoi uomini in testa al gruppo. Ai meno 25 il vantaggio della fuga era ridotto a 2 minuti e 35 secondi. Il gruppo riusciva sì ad abbassare lo svantaggio dalla fuga ma, pur rinvenendo sui due ciclisti intercalati, era incapace di neutralizzarla, poiché King e Saint Martin collaboravano. King, inoltre, con uno scatto bruciante all’ultimo chilometro riusciva a scrollarsi di dosso il giovane francese del Team Marseille ed a vincere in solitaria sul traguardo di Porto Vecchio. Saint Martin si piazzava secondo a 5 secondi dall’americano mentre il gruppo a 39 secondi sprintava inutilmente per la terza posizione con Romain Feillu (Bretagne – Séché Environnement) che anticipava Tom Veelers (Team Giant) e Clement Venturini (Cofidis). Primo degli italiani era Marco Canola (UnitedHealthcare), che si classificava in settima posizione. Grazie agli abbuoni sul traguardo, Swift poteva guardare con serenità alla cronometro pomeridiana, avendo in classifica generale 5 secondi su Saint Martin e ben 46 su Romain Feillu. Infatti, nel pomeriggio si disputava la cronometro individuale di 7 km nella quale primeggiava l’italiano Fabio Felline (Team Trek) che faceva registrare il tempo di 9 minuti e 11 secondi. Felline prevaleva per un solo secondo sul compagno di squadra Bob Jungels, già campione lussemburghese della specialità, mentre in terza posizione si classificava Manuele Boaro (Tinkoff Saxo). A chiudere la top five troviamo un ottimo Thibaut Pinot (FDJ.fr) a 6 secondi e Ramunas Navardauskas (Cannondale Garmin) a 9 secondi; Peraud (AG2R), vincitore uscente, faceva fermare il cronometro a 9 minuti e 28 secondi, a 18 secondi di ritardo da Felline, mentre Ben King, 19° al traguardo, conservava abbastanza agevolmente il primato in classifica generale essendo giunto con un ritardo di 21 secondi da Felline.
Nella tappa conclusiva di domenica, la Porto Vecchio – Col de l’Ospedale di 189.5 km, assisteremo alla battaglia per la vittoria finale: ben sette GPM aspettano i ciclisti, l’ultimo dei quali, posto sul traguardo e con oltre 15 km di ascesa costante, deciderà il vincitore dell’edizione 2015 del Criterium International. Se proprio ci dovessimo sbilanciare, faremmo molta attenzione a Thibaut Pinot (FDJ.fr), sesto in classifica generale a 32 secondi da King e abile scalatore.

Giuseppe Scarfone

ORDINE D’ARRIVO PRIMA TAPPA

1 Benjamin King (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 2:06:43
2 Clément Saint-Martin (Fra) Team Marseille 13 KTM 0:00:05
3 Romain Feillu (Fra) Bretagne-Séché Environnement 0:00:39
4 Tom Veelers (Ned) Team Giant-Alpecin
5 Clément Venturini (Fra) Cofidis, Solutions Credits
6 Benjamin Giraud (Fra) Team Marseille 13 KTM
7 Marco Canola (Ita) UnitedHealthcare Pro Cycling
8 Julian Arredondo (Col) Trek Factory Racing
9 Jay McCarthy (Aus) Tinkoff-Saxo
10 Fabio Felline (Ita) Trek Factory Racing
11 Michael Carbel Svendgaard (Den) Cult Energy Pro Cycling
12 Julien Loubet (Fra) Team Marseille 13 KTM
13 Jan Bakelants (Bel) AG2R La Mondiale
14 Davide Formolo (Ita) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
15 Kiel Reijnen (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling
16 Pawel Poljanski (Pol) Tinkoff-Saxo
17 Michel Kreder (Ned) Team Roompot
18 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr
19 Alberto Bettiol (Ita) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
20 Bruno Pires (Por) Tinkoff-Saxo
21 Rasmus Guldhammer (Den) Cult Energy Pro Cycling
22 Ignatas Konovalovas (Fra) Team Marseille 13 KTM
23 Julien El Fares (Fra) Team Marseille 13 KTM
24 Steven Tronet (Fra) Auber 93
25 Jesper Hansen (Den) Tinkoff-Saxo

ORDINE D’ARRIVO CRONOMETRO

1 Fabio Felline (Ita) Trek Factory Racing 0:09:11
2 Bob Jungels (Lux) Trek Factory Racing 0:00:01
3 Manuele Boaro (Ita) Tinkoff-Saxo 0:00:02
4 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:00:06
5 Ramunas Navardauskas (Ltu) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:00:09
6 Anthony Delaplace (Fra) Bretagne-Séché Environnement 0:00:11
7 Mathias Frank (Swi) IAM Cycling 0:00:12
8 Stef Clement (Ned) IAM Cycling 0:00:13
9 Julien Loubet (Fra) Team Marseille 13 KTM 0:00:15
10 Pierrick Federigo (Fra) Bretagne-Seche Environnement 0:00:16

CLASSIFICA GENERALE

1 Ben King (USA) Cannondale-Garmin 2:16:06
2 Clement Saint Martin (Fra) Team Marseille 13 KTM 0:00:24
3 Fabio Felline (Ita) Trek Factory Racing 0:00:27
4 Bob Jungels (Lux) Trek Factory Racing 0:00:28
5 Manuele Boaro (Ita) Tinkoff-Saxo 0:00:29
6 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:00:32
7 Ramunas Navardauskas (Ltu) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:00:36
8 Anthony Delaplace (Fra) Bretagne-Séché Environnement 0:00:38
9 Mathias Frank (Swi) IAM Cycling 0:00:39
10 Stef Clement (Ned) IAM Cycling 0:00:40

Fabio Felline sul podio premiazioni della crono del Criterium International (Getty Images Sport)

Fabio Felline sul podio premiazioni della crono del Criterium International (Getty Images Sport)

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