21-04-2014

aprile 21, 2014 by Redazione  
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RUND UM KÖLN

L’irlandese Sam Bennett (Team NetApp – Endura) si è imposto nella classica tedesca, Hückeswagen – Colonia, percorrendo 192,6 Km in 4h39′28″, alla media di 41,350 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Markus e il tedesco Ciolek. Due italiani in gara: Enrico Rossi (Christina Watches – KUMA powered by DANA) 4°, Gianluca Brambilla (Veranclassic – Doltcini) ritirato.

LE TOUR DE FILIPINAS

L’australiano Eric Sheppard (OCBC Singapore Continental Cycling Team) si è imposto nella prima tappa, Clark – Subic Bay, percorrendo 160 Km in 4h03′52″, alla media di 39,366 Km/h. Ha preceduto di 2′40″ l’emiratiano Mirza e il sudcoreano Kwon, distanziati di 2′39″ e 2′46″ nella prima classifica generale.

GIRO DEL BELVEDERE (open)

L’italiano Simone Andreetta* (Zalf Euromobil Désirée Fior) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Villa di Cordignano, percorrendo 154 Km in 3h31′23″, alla media di 43,712 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Herklotz e di 10″ l’italiano Luca Chirico (Mg.Kvis – Trevigiani – Wilier – Norda)
* dilettante

RUND UM KÖLN, UNA VOLATA ALL’IRLANDESE PER LA DECANA TEDESCA

aprile 21, 2014 by Redazione  
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Conclusione in volata per il “Giro di Colonia”, gara giunta oggi alla sua 98a edizione. La più vecchia corsa ciclistica tedesca, nata nel 1908, nonostante il tracciato nervoso si è conclusa con una volata a ranghi compatti che ha visto primeggiare l’irlandese, già vincitore della “Clásica de Almería”, Sam Bennett. Il portacolori del Team NetApp Endura ha raccolto il suo secondo successo stagionale davanti a Barry Markus (Belkin), Gerald Ciolek (MTN-Qhubeka) e il resto del plotone, con l’italiano Enrico Rossi (Christina Watches – Kuma) che si è dovuto accontentare della medaglia di legno.

Novantotto edizioni, a tanto ammonta il curriculum della Rund um Köln, la più vecchia corsa ciclistica in terra tedesca, disputatasi oggi da Hückeswagen a Colonia per un totale di 192,6 km attraverso i saliscendi della Renania.
Il percorso nervoso, con 9 GPM e 4 traguardi volanti, nonostante il giorno di festa e una pioggerellina fastidiosa ha acceso la fantasia dei battitori liberi che hanno cercato fortuna in varie occasioni, favoriti dai continui saliscendi.
I vari tentativi di fuga non hanno, però, preoccupato le squadre dei velocisti che hanno fatto buona guardia e limitato le libertà di quelli che, durante il tragitto, hanno provato l’ebbrezza di rimanere, anche per pochi chilometri, davanti a tutti. Anche il plotone principale si è più volte diviso in vari tronconi, senza mai dare l’impressione che, per quelli rimasti staccati, la corsa fosse finita in anticipo. Il passare dei chilometri e il circuito finale, 6,6 km da ripetere 3 volte, tolgono le ultime velleità a chi ancora si illudeva di un arrivo in solitaria. Con il raggiungimento di Stimulak, Saggiorato e Eibegger, ultimi, in senso cronologico, dei coraggiosi di giiornata, la “palla” è passata definitivamente nella mani delle squadre dei velocisti che, dopo aver finalizzato l’inseguimento ai fuggitivi, hanno affrontato con grinta e dedizione il loro ultimo incarico, portare sul rettilineo finale nella miglior posizione possibile la loro ruota veloce. Per stilare l’ordine d’arrivo è stato necessario il fotofinish, che ha permesso alla giuria di decretare vincitore l’irlandese Sam Bennett (Team NetApp Endura), davanti a Barry Markus (Belkin), Gerald Ciolek (MTN-Qhubeka), l’italiano Enrico Rossi (Christina Watches Kuma) e il resto del plotone. Oltre al quarto di giornata l’Italia era rappresentata anche da Giorgio Brambilla (Veranclassic – Doltcini), ritiratosi dopo esser stato autore di uno dei primissimi tentativi di fuga e transitato per secondo sul primo colle di giornata.

Mario Prato

La volata che ha chiuso la 98a edizione della Rund um Köln (PhotoNews)

La volata che ha chiuso la 98a edizione della Rund um Köln (PhotoNews)

20-04-2014

aprile 20, 2014 by Redazione  
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AMSTEL GOLD RACE

Il belga Philippe Gilbert (BMC Racing Team) si è imposto nella classica olandese, Maastricht – Valkenburg, percorrendo 251,4 Km in 6h25′57″, alla media di 39,083 Km/h. Ha preceduto di 5″ il connazionale Vanendert e l’australiano Gerrans. Miglior italiano Enrico Gasparotto (Astana Pro Team), 8° a 10″

TRO-BRO LÉON

Il francese Adrien Petit (Cofidis, Solutions Crédits) si è imposto nella corsa francese, Le Carpont Plouguin – Lannilis, percorrendo 202,9 Km in 4h56′15″, alla media di 41,094 Km/h. Ha preceduto di 3″ il connazionale Dassonville e di 27″ il connazionale Pineau. Unico italiano classificato Kristian Sbaragli (MTN Qhubeka), 15° a 45″.

TOUR DU LOIR-ET-CHER “E. PROVOST” (Francia)

Il danese Rasmus Guldhammer (Team Trefor – Blue Water) si è imposto anche nella quinta ed ultima tappa, circuito di Blois, percorrendo 97,5 Km in 2h08′05″, alla media di 45,673 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Eising e lo spagnolo Barbero Cuesta. Miglior italiano Alfonso Fiorenza (Nankang – Fondriest – Franco Gomme), 10°. Il britannico Graham Briggs (Rapha Condor JLT) si impone in classifica con 8″ sul danese Mygind e 54″ sul danese Vinther. Miglior italiano Fiorenza, 18° a 1′18″

GRAND PRIX OF ADYGEYA (Russia)

Il russo Igor Boev (RusVelo) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, circuito di Maykop, percorrendo 108 Km in 2h28′17″, alla media di 43,700 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’ucraino Buts e il russo Nikolaev. Il russo Ilnur Zakarin (RusVelo) si impone in classifica con 1′06″ sul connazionale Lagutin e 1′57″ sul connazionale Firsanov.

GILBERT, TRIS ALL’AMSTEL

aprile 20, 2014 by Redazione  
Filed under 5) AMSTEL GOLD RACE, News

Il fuoriclasse belga stacca la concorrenza con una fucilata sul Cauberg, del tutto analoga a quella che gli è valsa il titolo mondiale due anni fa, e conquista in solitaria il terzo successo in carriera nella classica olandese. Il connazionale Vanendert chiude secondo, precedendo Gerrans, Valverde e Kwiatkowski. Gasparotto, assistito da un Nibali in veste di gregario, è ottavo, migliore degli italiani.

23 settembre 2012: Luca Paolini approccia in testa il Cauberg, Vincenzo Nibali prova ad accelerare, Philippe Gilbert rilancia e saluta definitivamente la compagnia, resistendo al disperato tentativo di rimonta di Boasson Hagen per regalarsi l’agognato alloro iridato. Flashforward a diciotto mesi più tardi, e la storia si ripete, quasi identica a se stessa: la Omega Pharma – Quickstep tenta di lanciare l’attacco di Poels, Samuel Sanchez scatta per lanciare l’attacco del compagno (unica variazione sul tema rispetto a due stagioni fa, anche se l’effetto dell’allungo di Nibali fu del tutto analogo), che al momento ideale piazza l’allungo. Gerrans, come Kolobnev al Campionato del Mondo, dà per qualche istante l’illusione di poter resistere, ma bastano poche pedalate per dissolverla. Jelle Vanendert, forse un po’ troppo timido sul Cauberg, rimonta nel tratto di discesa e pianura, ma non basta a negare al 31enne di Verviers il terzo successo in carriera all’Amstel Gold Race, nonché secondo della campagna del Nord in corso, dopo quello alla Freccia del Brabante.
A tre giorni dalla Freccia Vallone e a sette dalla Liegi-Bastogne-Liegi, per le quali Gilbert diviene ora il naturale favorito, le più serie minacce alla supremazia dell’ex iridato non sono arrivate dagli avversari più quotati, tutti disposti ad attendere il confronto diretto sull’ultima ascesa e facilmente domati, bensì dai ben meno accreditati attaccanti emersi nell’arco della corsa, inclusi i fuggitivi della prima ora: Preben Van Hecke, evaso dopo una decina di chilometri, in compagnia di Alexey Lutsenko, Matej Mohoric, Pim Ligthart, Manuel Belletti, Pirmin Lang, James Vanlandschoot e Nicola Boem, e Christophe Riblon, unitosi agli otto in un secondo tempo, assieme a Rory Sutherland, si sono infatti presentati al penultimo passaggio sotto lo striscione d’arrivo, a 18 km dal termine, con quasi due dei sedici minuti accumulati nelle battute iniziali, dopo aver perso quasi nulla sulle due salite precedenti. La sensazione che i big potessero essere beffati cominciava a farsi strada, specie alla luce dell’incapacità di ricucire di un più blasonato drappello di contrattaccanti, lanciato da Thomas Voeckler ad una quarantina di chilometri dal traguardo. Tra i compagni di viaggio del francese, però, c’era chi giocava a nascondersi, come dimostrato dalla stoica resistenza opposta al ricongiungimento da Van Avermaet e Fuglsang, autori di un estremo contrattacco con il quale hanno dimostrato riserve di energia forse insospettabili, ma sicuramente utilizzabili con maggior raziocinio.
I due hanno raggiunto i due battistrada in vista del Bemelerberg, penultimo strappo di giornata, sul quale un terzetto guidato da Giampaolo Caruso si è a sua volta riportato sulla testa della corsa, ma solo per essere a sua volta inghiottito dal plotone una manciata di metri più avanti.
Come da recente tradizione, l’Amstel si è così risolta in un corpo a corpo sul Cauberg tra i favoriti, dai quali erano stati tuttavia depennati nomi del calibro di Purito Rodriguez e Daniel Martin, entrambi costretti al ritiro da due brutte cadute. Nibali, rimasto al coperto ben più di quanto ci abbia abituati a vedere, si è incaricato di pilotare al comando Enrico Gasparotto, ultimo italiano ad imporsi su queste strade (due anni fa), ma l’ex campione d’Italia non ha avuto la forza di tenere il passo dei migliori, dovendosi alla fine accontentare di un’ottava piazza. Un risultato comunque sufficiente ad affermarsi come migliore di una pattuglia italiana che non cessa più di deludere, a partire da un Cunego tanto pieno di ambizioni e parole alla vigilia quanto vuoto di energie nel momento clou.
Detto della doppietta belga, sono piaciuti Simon Gerrans, terzo al traguardo e ultimo ad arrendersi sul Cauberg, e un Michal Kwiatkowski, quinto, i cui limiti rimangono ancora tutti da esplorare anche su queste strade; meno bene – considerate le diverse aspettative – Valverde, quarto, battuto nettamente nel testa a testa più atteso, malgrado la classica corsa d’attesa in vista del duello decisivo. In top 10, oltre al già menzionato Gasparotto, Geschke, Mollema, Moreno e un sorprendente Arashiro, in un corsa nella quale l’attendismo generale, attestato dal foltissimo gruppo presentatosi compatto agli ultimi 3 km, ha comunque favorito risultati inattesi.
Il secondo capitolo del trittico ardennese andrà in scena mercoledì, con una Freccia Vallone la cui fisionomia, orientata ad una sfida di massa sul Mur de Huy, sembra l’ideale per un bis di Philippe Gilbert.

Matteo Novarini

ORDINE D’ARRIVO

1 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team 6:25:57
2 Jelle Vanendert (Bel) Lotto Belisol 0:00:05
3 Simon Gerrans (Aus) Orica Greenedge 0:00:06
4 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team
5 Michal Kwiatkowski (Pol) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
6 Simon Geschke (Ger) Team Giant-Shimano 0:00:10
7 Bauke Mollema (Ned) Belkin Pro Cycling Team
8 Enrico Gasparotto (Ita) Astana Pro Team
9 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha
10 Yukiya Arashiro (Jpn) Team Europcar 0:00:12
11 Björn Leukemans (Bel) Wanty – Groupe Gobert
12 Michael Matthews (Aus) Orica Greenedge
13 Davide Rebellin (Ita) CCC Polsat Polkowice
14 Fabian Wegmann (Ger) Garmin Sharp
15 Anthony Roux (Fra) FDJ.fr
16 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha
17 Rui Alberto Faria Da Costa (Por) Lampre-Merida
18 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo
19 Alexandr Kolobnev (Rus) Team Katusha 0:00:21
20 Tom Dumoulin (Ned) Team Giant-Shimano
21 Tom Jelte Slagter (Ned) Garmin Sharp
22 Lars Petter Nordhaug (Nor) Belkin Pro Cycling Team
23 Arnold Jeannesson (Fra) FDJ.fr
24 Frank Schleck (Lux) Trek Factory Racing 0:00:23
25 Thomas Voeckler (Fra) Team Europcar 0:00:36
26 Paul Martens (Ger) Belkin Pro Cycling Team
27 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar
28 Eduard Vorganov (Rus) Team Katusha
29 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
30 Fabio Felline (Ita) Trek Factory Racing
31 Marco Marcato (Ita) Cannondale
32 Enrico Barbin (Ita) Bardiani-CSF
33 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
34 Diego Ulissi (Ita) Lampre-Merida
35 Alex Howes (USA) Garmin Sharp
36 Stefan Denifl (Aut) IAM Cycling
37 Chris Anker Sörensen (Den) Tinkoff-Saxo
38 Bob Jungels (Lux) Trek Factory Racing
39 Edvald Boasson Hagen (Nor) Team Sky
40 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team
41 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale 0:01:01
42 Marcus Burghardt (Ger) BMC Racing Team
43 Ben Hermans (Bel) BMC Racing Team
44 Dominik Nerz (Ger) BMC Racing Team
45 Davide Malacarne (Ita) Team Europcar
46 Jan Bakelants (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
47 Dennis Vanendert (Bel) Lotto Belisol
48 Kristijan Durasek (Cro) Lampre-Merida
49 Alessandro De Marchi (Ita) Cannondale
50 Damiano Cunego (Ita) Lampre-Merida

Il decisivo attacco di Gilbert sul Cauberg (foto Bettini)

Il decisivo attacco di Gilbert sul Cauberg (foto Bettini)

TRO-BRO LÉON, UNE QUESTION FRANÇAISE

aprile 20, 2014 by Redazione  
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Lo sciovinismo francese è cosa famosa e radicata nella cultura transalpina, anche ai giorni nostri quando ormai la cosiddetta “globalizzazione” ha mescolato razze, culture ed etnie. Ma nonostante tutto questo, la Tro-Bro Léon disputatasi oggi in Bretagna, profondo nord transalpino, ne è stata l’ennesima prova. Nei primi 15 classificati ben tredici sono “galletti”, con l’eccezione dell’olandese Lindeman (Rabobank Development Team), sesto, e dell’italiano Sbaragli (MTN – Qhubeka), quindicesimo.

Pasqua di gara anche in Bretagna con la Tro-Bro Léon, gara in linea di quasi 203 km da Le Carpont Plouguin a Lannilis, tappezzata di tronconi sterrati e con una starting list infarcita da formazioni transalpine, comprese le tre WorldTour FDJ.fr, AG2R La Mondiale e Team Europcar.
Non è stato per questo difficile, difficoltà del tracciato a parte, per un corridore transalpino conquistare la vittoria che, dopo poco meno di 5 ore di gara, è stata conquistata da Adrien Petit della “Cofidis, Solutions Crédits”. Il portacolori della formazione francese si è presentato sul traguardo Lannilis con un vantaggio di 3” su Flavien Dassonville (BigMat – Auber 93) e di 27” su Cédric Pineau (FDJ.fr); per trovare un nome non francese bisogna scorrere l’ordine di arrivo fino al sesto posto, dove si trova l’olandese Bert-Jan Lindeman (Rabobank Development Team) arrivato dopo 41”, secondo di un gruppetto di 5 inseguitori. Per quanto riguarda i colori italiani bisogna scendere ancora di un poco fino al quindicesimo posto, posizione occupata da Kristian Sbaragli (MTN – Qhubeka), arrivato dopo 45” e quinto di un gruppetto forte di 29 unità.
La sparuta spedizione azzurra era rappresentata, oltre che dal già citato portacolori della formazione sudafricana, anche da Danilo Napolitano (Wanty – Groupe Gobert) e Matteo Pelucchi (IAM Cycling), entrambi ritiratisi nel corso della gara.

Mario Prato

ORDINE D’ARRIVO

1 Adrien Petit (Fra) Cofidis, Solutions Credits 4:56:15
2 Flavien Dassonville (Fra) BigMat – Auber 93 0:00:03
3 Cédric Pineau (Fra) FDJ.fr 0:00:27
4 Pierre Luc Perichon (Fra) Bretagne Séché Environnement 0:00:31
5 Benoit Jarrier (Fra) Bretagne – Seche Environnement 0:00:41
6 Bert-Jan Lindeman (Ned) Rabobank Development Team
7 Sébastien Turgot (Fra) AG2R La Mondiale
8 Vincent Jerome (Fra) Team Europcar
9 Guillaume Levarlet (Fra) Cofidis, Solutions Credits
10 Erwann Corbel (Fra) Bretagne – Seche Environnement 0:00:44
11 Francis Mourey (Fra) FDJ.fr 0:00:45
12 Lloyd Mondory (Fra) AG2R La Mondiale
13 Yohann Gené (Fra) Team Europcar
14 Laurent Pichon (Fra) FDJ.fr
15 Kristian Sbaragli (Ita) MTN – Qhubeka
16 Benjamin Giraud (Fra) Team La Pomme Marseille 13
17 Sébastien Hinault (Fra) IAM Cycling
18 Antoine Demoitie (Fra) Wallonie – Bruxelles
19 Timo Roosen (Ned) Rabobank Development Team
20 Kenneth Van Bilsen (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
21 Rudy Barbier (Fra) Roubaix Lille Metropole
22 Samuel Dumoulin (Fra) AG2R La Mondiale
23 Mike Teunissen (Ned) Rabobank Development Team
24 Tim Declercq (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
25 Tony Hurel (Fra) Team Europcar
26 Tom Dernies (Bel) Wallonie – Bruxelles
27 Alexandre Pichot (Fra) Team Europcar
28 Frederik Backaert (Bel) Wanty – Groupe Gobert
29 Egoitz García Echeguibel (Esp) Cofidis, Solutions Crédits
30 Yauheni Hutarovich (Blr) AG2R La Mondiale
31 Laurent Evrard (Fra) Wallonie – Bruxelles
32 Anthony Delaplace (Fra) Bretagne – Seche Environnement
33 Steve Chainel (Fra) AG2R La Mondiale
34 Alo Jakin (Est) BigMat – Auber 93
35 Jimmy Engoulvent (Fra) Team Europcar
36 Jacobus Venter (RSA) MTN – Qhubeka
37 Christophe Laborie (Fra) Bretagne – Seche Environnement
38 Arnaud Gérard (Fra) Bretagne Séché Environnement
39 Florian Vachon (Fra) Bretagne – Seche Environnement
40 Johan Le Bon (Fra) FDJ.fr 0:00:52
41 Théo Vimpere (Fra) BigMat – Auber 93 0:01:05
42 Yoann Paillot (Fra) Team La Pomme Marseille 13 0:01:15
43 Rudy Kowalski (Fra) Roubaix Lille Metropole 0:01:41
44 Jean-Lou Paiani (Fra) Roubaix Lille Metropole 0:01:47
45 Julien Stassen (Bel) Wallonie – Bruxelles 0:01:51
46 Gert Joeaar (Est) Cofidis, Solutions Credits
47 Jimmy Turgis (Fra) Roubaix Lille Metropole 0:04:02
48 Maarten Van Trijp (Ned) Rabobank Development Team 0:04:59
49 Justin Jules (Fra) Team La Pomme Marseille 13 0:07:05
50 Thomas Rostollan (Fra) Team La Pomme Marseille 13 0:07:06
51 Pierre Gouault (Fra) BigMat – Auber 93
52 Patrick Schelling (Swi) IAM Cycling 0:08:16
53 André Looij (Ned) Rabobank Development Team
54 Timothy Dupont (Bel) Roubaix Lille Metropole
55 Emiel Dolfsma (Ned) Rabobank Development Team 0:15:18
56 Piotr Havik (Ned) Rabobank Development Team

Adrien Petit taglia vittorioso il traguardo del Tro-Bro Léon (France 3)

Adrien Petit taglia vittorioso il traguardo del Tro-Bro Léon (France 3)

19-04-2014

aprile 19, 2014 by Redazione  
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TOUR DU FINISTÈRE

Il belga Antoine Demoitie (Wallonie Bruxelles) si è imposto nella corsa francese, Saint-Évarzec – Quimper, percorrendo 185,4 Km in 4h48′22″, alla media di 38,576 Km/h. Ha preceduto allo sprint i francesi Simon e Fonseca. Unico italiano classificato Kristian Sbaragli (MTN Qhubeka), 4°.

TOUR DU LOIR-ET-CHER “E. PROVOST” (Francia)

Il danese Rasmus Guldhammer (Team Trefor – Blue Water) si è imposto nella quarta tappa, circuito di Angé, percorrendo 165 Km in 3h53′06″, alla media di 42,471 Km/h. Ha preceduto di 3″ i francesi Maldonado e Menut. Miglior italiano Alfonso Fiorenza (Nankang – Fondriest – Franco Gomme), 7° a 3″. Il britannico Graham Briggs (Rapha Condor JLT) è ancora leader della classifica con 5″ sul danese Mygind e 51″ sul danese Vinther. Miglior italiano Fiorenza, 21° a 1′16″

GRAND PRIX OF ADYGEYA (Russia)

Il russo Alexander Foliforov (Itera – Katusha) si è imposto nella quarta tappa, Maykop – Plateau Lago Nagi, percorrendo 123,1 Km in 3h17′08″, alla media di 37,467 Km/h. Ha preceduto di 34″ l’ucraino Sheydyk e di 37″ il russo Belykh. Il russo Ilnur Zakarin (RusVelo) è ancora leader della classifica con 1′06″ sul connazionale Lagutin e 1′57″ sul connazionale Firsanov.

ARNO WALLAARD MEMORIAL

Lo svedese Edvin Wilson (Team Joker) si è imposto nella corsa olandese, circuito di Meerkerk, percorrendo 192 Km in 4h14′13″, alla media di 45,316 Km/h. Ha preceduto di 16″ il britannico Stewart e l’olandese Atzori. Due italiani in gara: Marco Zanotti (Parkhotel Valkenburg Continental Cycling Team), 15° a 27″, Giorgio Brambilla (Veranclassic – Flanders), 18° a 27″

LIEGI – BASTOGNE – LIEGI U23

Il francese Anthony Turgis (C.C.Nogent-sur-Oise) si è imposto nella corsa olandese, Bastogne – Liegi, percorrendo 181,5 Km in 4h38′12″, alla media di 39,144 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Teuns e il britannico Geoghegan Hart.

ZLM TOUR (open)

Il francese Thomas Boudat (Vendée U) si è imposto nella corsa olandese, circuito di Goes, percorrendo 177,2 Km in 4h00′00″, alla media di 44,300 Km/h. Ha preceduto allo sprint il danese Wurtz Schmidt e di 1″ il francese Sarreau. Due italiani in gara: Paolo Simion* (Mastromarco Sensi Dover Benedetti), 16° a 1′00″, Liam Bertazzo (Mg.Kvis – Trevigiani – Wilier – Norda), 18° a 1′00″

*dilettante

18-04-2014

aprile 19, 2014 by Redazione  
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TOUR DU LOIR-ET-CHER “E. PROVOST” (Francia)

Il britannico Graham Briggs (Rapha Condor JLT) si è imposto nella terza tappa, Savigny – Vendôme, percorrendo 208 Km in 4h56′40″, alla media di 42,067 Km/h. Ha preceduto allo sprint il danese Mygind e l’olandese Van Goethem. Miglior italiano Filippo Baggio (Nankang – Fondriest – Franco Gomme), 6° a 1′03″. Briggs è il nuovo leader della classifica con 5″ su Mygind e 51″ sul danese Vinther. Miglior italiano Alfonso Fiorenza (Nankang – Fondriest – Franco Gomme), 18° a 1′16″

GRAND PRIX OF ADYGEYA (Russia)

Il russo Andrey Sazanov (RusVelo) si è imposto nella terza tappa, circuito di Maykop, percorrendo 157 Km in 3h55′36″, alla media di 39,983 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’ucraino Buts e il russo Boev. Il russo Ilnur Zakarin (RusVelo) è ancora leader della classifica con 1′06″ sull’ucraino Vasylyuk e su Lagutin.

WINSTON SALEM CYCLING CLASSIC

Lo statunitense Travis McCabe (Team SmartStop) si è imposto nella corsa statunitense, circuito di Winston-Salem, percorrendo 171 Km in 4h03′05″, alla media di 42,208 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Lewis e di 5″ il canadese Bell. Miglior italiano Leonardo Pinizzotto (Amore & Vita – Selle SMP), 26° a 2′58″

BOUHANNI IMPRENDIBILE A DENAIN

aprile 18, 2014 by Redazione  
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È il francese Nacer Bouhanni (FDJ) a trionfare nell’edizione 2014 del Grand Prix de Denain, competizione che si corre sulle strade del Nord della Francia. Il velocista della FDJ ha preceduto nella volata finale gli azzurri Matteo Pelucchi (IAM) e Francesco Chicchi (Neri-Yellow Fluo)

Negli ultimi 100 metri è sembrata una caccia all’uomo quella inscenata dal resto del gruppo nei confronti di Bouhanni, ma quando il velocista della FDJ si è voltato pochi attimi prima di tagliare il traguardo anche il più vicino inseguitore, Matteo Pelucchi della IAM, ha smesso di pedalare quasi in segno di resa verso il vincitore, il quale ha praticamente dominato lo sprint finale. E grazie alla vittoria odierna Nacer raggiunge quota 5 affermazioni stagionali.
Per quanto riguarda il percorso, la gara transalpina offriva un tracciato completamente pianeggiante di 202 chilometri.
La bagarre è scoppiata sin dal principio della corsa e così il gruppo è rimasto allungato fino a quando non sono fuoriusciti in cinque: Périchon (Bretagne-Seché), Cecchinel (Neri-Yellow Fluo), Backaert (Wanty-Groupe Goubert), Parrinello (Androni-Venezuela), Dufrasne (Wallonie-Bruxelles) e Rostollan (La Pomme Marseille).
I fuggitivi, nel corso dell’azione, hanno potuto godere di un vantaggio che al massimo ha sfiorato i cinque minuti, per poi sottilizzarsi sempre di più fino al ricongiungimento, avvenuto a 18 chilometri dal traguardo.
Sono stati due reduci della fuga iniziale a rimandare per una trentina di chilometri il ritorno del gruppo e questo speciale merito è andato a Parrinello e Dufrasne, che prima hanno lasciato la compagnia degli altri battistrada per poi essere ripresi, come detto, ai meno diciotto.
Nella preparazione dello sprint quasi tutte le squadre con al seguito un uomo veloce hanno dato una mano per tenere alto il ritmo in testa al gruppo, ma alla fine nessuno dei team partecipanti ha brillato nell’organizzare un treno che permettesse al proprio velocista di avere vantaggi per la volata.
Questa é stata vinta da Bouhanni che, appena lanciata la prima accelerazione, ha in pratica distanziato gli altri, i quali si sono visti costretti a tentare un’impossibile rimonta, condotta comunque in modo coraggioso sia da Pelucchi, poi secondo, sia da Chicchi, che concluderà al terzo posto.
Giù dal podio si sono classificati, in ordine, Van Hummel, Hutarovich, Yssaad, Ávila Vanegas, Giraud, Van Asbroeck ed un altro italiano, Kristian Sbaragli della MTN-Qhubeka.

Paolo Terzi

ORDINE D’ARRIVO

1 Nacer Bouhanni (Fra) FDJ.fr 4:36:38
2 Matteo Pelucchi (Ita) IAM Cycling
3 Francesco Chicchi (Ita) Neri Sottoli
4 Kenny Robert Van Hummel (Ned) Androni Giocattoli
5 Yauheni Hutarovich (Blr) AG2R La Mondiale
6 Yannis Yssaad (Fra) BigMat – Auber 93
7 Edwin Alcibiades Avila Vanegas (Col) Colombia
8 Benjamin Giraud (Fra) La Pomme Marseille
9 Tom Van Asbroeck (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
10 Kristian Sbaragli (Ita) MTN – Qhubeka
11 Rudy Barbier (Fra) Roubaix Lille Metropole
12 Clément Venturini (Fra) Cofidis, Solutions Credits
13 Robin Stenuit (Bel) Wallonie – Bruxelles
14 Kenny De Haes (Bel) Lotto Belisol
15 Romain Feillu (Fra) Bretagne – Seche Environnement
16 Bryan Coquard (Fra) Team Europcar
17 Timothy Dupont (Bel) Roubaix Lille Metropole
18 Justin Jules (Fra) La Pomme Marseille
19 Adrien Petit (Fra) Cofidis, Solutions Credits
20 Antoine Demoitie (Bel) Wallonie – Bruxelles
21 Frederique Robert (Bel) Wanty – Groupe Gobert
22 Giorgio Brambila (Ita) Veranclassic – Doltcini
23 Florent Mottet (Bel) Wallonie – Bruxelles
24 Baptiste Planckaert (Bel) Roubaix Lille Metropole
25 Erwann Corbel (Fra) Bretagne – Seche Environnement
26 Alexander Porsev (Rus) Team Katusha
27 Jonas Vangenechten (Bel) Lotto Belisol
28 Alo Jakin (Est) BigMat – Auber 93
29 James Van Landschoot (Bel) Wanty – Groupe Gobert
30 José Gonçalves (Por) La Pomme Marseille
31 Filippo Fortin (Ita) Bardiani-CSF
32 Alexei Tsatevich (Rus) Team Katusha
33 Jonas Rickaert (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
34 Marco Canola (Ita) Bardiani-CSF
35 Domingos Goncalves (Por) La Pomme Marseille
36 Manuel Belletti (Ita) Androni Giocattoli
37 Marco Haller (Aut) Team Katusha
38 Andreas Stauff (Ger) MTN – Qhubeka
39 Roger Kluge (Ger) IAM Cycling
40 Sébastien Chavanel (Fra) FDJ.fr
41 Gregory Henderson (NZl) Lotto Belisol
42 Benoit Jarrier (Fra) Bretagne – Seche Environnement
43 Matthias Brandle (Aut) IAM Cycling
44 Joeri Stallaert (Bel) Veranclassic – Doltcini
45 Quentin Bertholet (Bel) Wallonie – Bruxelles
46 Frédéric Amorison (Bel) Wallonie – Bruxelles
47 Sébastien Delfosse (Bel) Wallonie – Bruxelles
48 Danilo Napolitano (Ita) Wanty – Groupe Gobert
49 Daniele Colli (Ita) Neri Sottoli
50 Mirko Tedeschi (Ita) Neri Sottoli

A Denain Bouhanni conquista la sua quinta vittoria stagionale (www.francenetinfos.com)

A Denain Bouhanni conquista la sua quinta vittoria stagionale (www.francenetinfos.com)

17-04-2014

aprile 17, 2014 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

GP DE DENAIN – PORTE DE HAINAUT

Il francese Nacer Bouhanni (FDJ.fr) si è imposto nella corsa francese, circuito di Denain, percorrendo 202 Km in 4h36′38″, alla media di 43,812 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Matteo Pelucchi (IAM Cycling) e Francesco Chicchi (Neri Sottoli – Yellow Fluo)

TOUR DU LOIR-ET-CHER “E. PROVOST” (Francia)

Il danese Troels Rønning Vinther (Cult Energy Vital Water) si è imposto nella seconda tappa, Montoire – Villebarou percorrendo 198 Km in 4h29′45″, alla media di 44,040 Km/h. Ha preceduto di 15″ il francese Schmidt e lo spagnolo Barbero Cuesta. Miglior italiano Alfonso Fiorenza (Nankang – Fondriest – Franco Gomme), 8° a 15″. Vinther è il nuovo leader della classifica con 15″ sull’olandese Van Der Weijst e 16″ su Schmidt. Miglior italiano Fiorenza, 15° a 25″

GRAND PRIX OF ADYGEYA (Russia)

Il russo Igor Boev (RusVelo) si è imposto nella seconda tappa, circuito di Maykop, percorrendo 171,4 Km in 3h43′12″, alla media di 46,075 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’ucraino Buts e il russo Lagutin. Il russo Ilnur Zakarin (RusVelo) è ancora leader della classifica con 1′06″ sull’ucraino Vasylyuk e su Lagutin.

FRECCIA DEL BRABANTE: GILBERT BISSA IL SUCCESSO DEL 2011 CON UN OCCHIO AI PROSSIMI APPUNTAMENTI DELLE ARDENNE

aprile 16, 2014 by Redazione  
Filed under News

Philippe Gilbert torna al successo dopo un anno avaro di soddisfazioni e, con la vittoria in una corsa adatta alle sue caratteristiche, suona la tromba in vista del trittico Amstel-Freccia-Liegi. La condizione non appare quella del 2011, ma la vittoria di oggi, arrivata in modo per lui inusuale dopo uno sforzo non indifferente, fa ben sperare lui e tutti gli appassionati che aspettano un trittico ricco di emozioni

La De Barbantse Pijl, conosciuta nel Belpaese come Freccia del Brabante, come ormai da tradizione apre la stagione delle corse nelle Ardenne e si pone come naturale prologo all’Amstel Gold Race che quest’anno si correrà il giorno di Pasqua, domenica prossima, un po’ come la semiclassica “À travers les Flandres” a fare d’antipasto al Giro delle Fiandre.
Si tratta comunque di una corsa molto interessante sia dal punto di vista del percorso che da quello della partecipazione, come si evince dai vincitori delle ultime tre edizioni: Gilbert nel 2011, Voeckler nel 2012 e Peter Sagan l’anno passato.
L’edizione 2014 perde gli ultimi 2 vincitori, in particolare Peter Sagan (che comunque non appare in stato di grazia in questo periodo), la cui formazione, la Cannondale, quest’anno non ha preso il via di questa interessante semiclassica. I forfait degli ultimi vincitori non hanno privato, tuttavia, la corsa di protagonisti di primo piano e di specialisti delle corse di un giorno come Gilbert, Daniel Martin e Bakelants, senza dimenticare uomini come Hoogerland. Tra gli italiani, che non sembrano avere un gran feeling con questa gara (solo tre vittorie nella storia, l’ultima dieci anni fa) è stata interessante la prestazione del sempiterno Rebellin che, in barba all’età, non perde occasione di schierarsi al via delle corse adatte alle sue caratteristiche.
Il tracciato si presenta, come sempre, estremamente interessante, costellato di 26 muri (côtes), con il primo dopo neanche 60 Km di gara e, sul traguardo, l’ultimo che verrà affrontato ben 4 volte nel difficile circuito finale, caratterizzato da quattro muri in rapida successione.
L’ultimo strappo in cima al quale terminerà la gara è molto duro ed al termine di una corsa di 200 chilometri di saliscendi senza soluzione di continuità potrebbe lasciare il segno, specialmente in caso di allunghi decisi che potrebbero far rimanere sulle ginocchia anche atleti di primo piano ancora alla ricerca della condizione di forma ottimale.
Come era quindi prevedibile, la corsa è stata teatro di numerosi attacchi sin dall’inizio; dopo 10 chilometri si portano in avanscoperta Perrig Quéméneur (Team Europcar), Matthias Brändle (IAM Cycling), Mattia Pozzo (Neri Sottoli – Yellow Fluo), Giorgio Cecchinel (Neri Sottoli – Yellow Fluo), Chris Williams (Team Novo Nordisk) e Kiel Reijnen (UnitedHealthcare Presented by Maxxis), che raggiungeranno un vantaggio massimo di 6′30″.
Più avanti, attaccano anche tre corridori della Omega Pharma, Julian Alaphilippe, Pieter Serry e Julien Vermote, insieme ad un uomo di primissimo piano come Jurgen Van Den Broeck (Lotto Belisol), quinto al Tour de France 2010 e quarto nel 2012 dietro al nostro Vincenzo Nibali.
I quattro vengono raggiunti da Marc De Maar (UnitedHealthcare) e Wout Poels (Omega Pharma – Quick Step) e, unitamente a costoro, vengono ripresi dal gruppo a 42 chilometri dalla conclusione.
Poco dopo parte l’attacco più significativo della corsa, quando evadono in 7: Simon Gerrans (Orica GreenEDGE) , Kévin Reza (Team Europcar), Mauro Finetto (Neri Sottoli – Yellow Fluo), Bjorn Leukemans (Wanty – Groupe Gobert), Nathan Haas (Garmin – Sharp), Tosh Van Der Sande (Lotto Belisol Team) e Pieter Serry che vanno a raggiungere i superstiti della fuga partita dopo 10 Km di corsa, Brändle e Pozzo, formando così una testa della corsa forte di 9 uomini.
Nel corso della fuga, restano staccati Pozzo, Var De Sande e Serry, che vengono riassorbiti dal gruppo dal quale evade, a 21 chilometri dall’arrivo, Philippe Gilbert, il maggior favorito di una gara con le caratteristiche di quella odierna, nonostante il belga non abbia la stessa condizione di forma del 2011, quando centrò la prima vittoria in questa corsa.
Il forte corridore belga fa, però, fatica a riportarsi sui sei di testa, riuscendo a ricongiungersi con essi solo ai meno 11 dal traguardo. A questo punto, si potrebbe pensare che Gilbert pagherà lo sforzo al momento decisivo: e invece…
Gli ultimi chilometri vedono scatti a ripetizione, ci provano Wout Poels, Nick Nuyens (Garmin – Sharp), i nostri Marco Canola (Bardiani Valvole – CSF Inox) e Davide Rebellin (CCC Polsat Polkowice), ma nessuno di essi riesce ad involarsi, neppure sullo Ijskelderlaan, il muro più impegnativo del finale di gara. Così, nonostante il forcing di Poels, il gruppo resta forte di una trentina di unità.
Nell’ultimo chilometro Yukiya Arashiro (Europcar) tenta la botta da finisseur, senza tuttavia riuscire ad evitare una volata a ranghi ristretti nella quale trionfa il superfavorito Philippe Gilbert, che era però dato per spacciato dai più dopo lo sforzo profuso per rientrare sugli attaccanti dai meno 21 ai meno 11. Il belga riesce, invece, a recuperare le energie residue e a battere in volata per un soffio Michael Matthews (Orica GreenEDGE), la cui squadra aveva lavorato a lungo per evitare che qualcuno prendesse il largo. Sul terzo gradino del podio troviamo il francese Tony Gallopin, che era stato bravo a rientrare dopo una foratura a 27 chilometri dalla conclusione.
Gilbert torna al successo dopo la tappa della Vuelta nel settembre scorso. Non è stata una classica vittoria alla Gilbert, staccando decisamente gli avversari sull’ultimo muro o imponendosi con netta superiorità in volate di pochi uomini; in questo caso ha vinto al fotofinish una corsa con la quale ha particolare confidenza (secondo nel 2013 e primo nel 2011). La vittoria, però, testimonia un crescendo di condizione proprio per come è arrivata. L’attacco portato a 20 Km dal traguardo sembrava una follia tattica, vieppiù considerando che davanti erano in sei e che lui si è lanciato da solo all’inseguimento, impiegando ben dieci chilometri per ricucire lo strappo.
L’azione di oggi fa ben sperare per le corse delle Ardenne che inizieranno domenica con l’Amstel Gold Race, seguita da Freccia Vallone e Liegi, speranza tecnica che si unisce a quella scaramantica. La precedente vittoria della Freccia del Brabante di Gilbert fu, infatti, un preludio ad un assolo che lo portò allo storico tris delle classiche Word Tour delle Ardenne, Amstel, Freccia e Liegi, conseguite una dietro l’altra.
Non può infine sottacersi l’ottima prova dell’eterno Rebellin che ha tentato un allungo nel finale e si è classificato settimo nella volata, dimostrando così che l’avanzare dell’età non gli ha tolto la voglia di lottare dando il massimo.
In conclusione, si può dire che ha stupito un po’ che una gara come quella di oggi sia finita con una volata, anche se a ranghi ristretti; bisogna, però, dire che i corridori non si sono risparmiati in attacchi e contrattacchi, ma probabilmente la mancata netta superiorità di qualcuno e l’evidente intento del gruppo di non lasciare troppo spazio ai vari tentativi hanno impedito che le azioni pregevoli, pure tentate da diversi uomini, potessero avere esito positivo.

Benedetto Ciccarone

ORDINE D’ARRIVO

1 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team 4:54:26
2 Michael Matthews (Aus) Orica Greenedge
3 Tony Gallopin (Fra) Lotto Belisol
4 Simon Geschke (Ger) Team Giant-Shimano
5 Björn Leukemans (Bel) Wanty – Groupe Gobert
6 Nathan Haas (Aus) Garmin Sharp
7 Davide Rebellin (Ita) CCC Polsat Polkowice
8 Julien Vermote (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
9 Sébastien Reichenbach (Swi) IAM Cycling
10 Alexey Tsatevitch (Rus) Team Katusha
11 Dries Devenyns (Bel) Team Giant-Shimano
12 Yukiya Arashiro (Jpn) Team Europcar
13 Jeffry Johan Romero Corredor (Col) Colombia
14 Julian Alaphilippe (Fra) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:04
15 Wout Poels (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
16 Pieter Serry (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
17 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits
18 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto Belisol
19 Davide Malacarne (Ita) Team Europcar
20 Kristian Sbaragli (Ita) MTN – Qhubeka 0:00:10
21 Fabio Andres Duarte Arevalo (Col) Colombia
22 Romain Zingle (Bel) Cofidis, Solutions Credits
23 Alexander Rybakov (Rus) Team Katusha
24 Sander Armee (Bel) Lotto Belisol
25 Franco Pellizotti (Ita) Androni Giocattoli
26 Fabio Felline (Ita) Trek Factory Racing
27 Nathan Brown (USA) Garmin Sharp 0:00:12
28 Thomas Sprengers (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:00:16
29 Pieter Jacobs (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
30 Thomas Degand (Bel) Wanty – Groupe Gobert
31 Cesare Benedetti (Ita) Team NetApp – Endura
32 Guillaume Levarlet (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:00:22
33 Mauro Finetto (Ita) Yellow Fluo
34 Petr Vakoc (Cze) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
35 Enrico Barbin (Ita) Bardiani-CSF
36 Kirill Pozdnyakov (Rus) RusVelo
37 Fumiyuki Beppu (Jpn) Trek Factory Racing
38 Martin Velits (Svk) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:25
39 Gustav Larsson (Swe) IAM Cycling
40 Bartosz Huzarski (Pol) Team NetApp – Endura
41 Patrick Schelling (Swi) IAM Cycling
42 Alex Howes (USA) Garmin Sharp 0:00:28
43 Preben Van Hecke (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:00:33
44 Johnny Hoogerland (Ned) Androni Giocattoli 0:00:34
45 Zico Waeytens (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:00:39
46 Simon Gerrans (Aus) Orica Greenedge
47 Daryl Impey (RSA) Orica Greenedge
48 Kristof Vandewalle (Bel) Trek Factory Racing 0:00:50
49 Andrei Solomennikov (Rus) RusVelo 0:01:16
50 Kevin Ista (Bel) IAM Cycling 0:01:57

Gilbert consegue alla Freccia del Brabante la prima affermazione stagionale (foto AFP)

Gilbert consegue alla Freccia del Brabante la prima affermazione stagionale (foto AFP)

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