12-03-2014
marzo 12, 2014 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
PARIGI – NIZZA
L’olandese Tom Jelte Slagter (Garmin – Sharp) si è imposto nella quarta tappa, Nevers – Belleville, percorrendo 201,5 Km in 5h00′09″, alla media di 40,280 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Geraint Thomas (Team Sky) e di 5″ l’olandese Kelderman. Miglior italiano Damiano Caruso (Cannondale Pro Cycling Team), 16° a 5″. Thomas è il nuovo leader della classifica, con 3″ sul tedesco Degenkolb e 4″ su Slagter. Miglior italiano Vincenzo Nibali (Astana Pro Team), 12° a 19″.
TIRRENO-ADRIATICO
Il team belga Omega Pharma – Quick Step si è imposto nella prima tappa, cronometro a squadre Donoratico – San Vincenzo, percorrendo 18,5 Km in 20′13″, alla media di 54,905 Km/h. Ha preceduto di 11″ il team australiano Orica – GreenEDGE e di 18″ il tema spagnolo Movistar Team. Miglior team italiano il Cannondale Pro Cycling Team, 5° a 26″. Il britannico Mark Cavendish (Omega Pharma – Quick Step) è il primo leader della classifica, con lo stesso tempo del polacco Kwiatkowski e del colombiano Urán Urán. Miglior italiano Alessandro Petacchi (Omega Pharma – Quick Step), 6° a 2″.
TOUR D’ALGÉRIE (dilettanti)
L’eritreo Mekseb Debesay Abrha (nazionale eritrea) si è imposto nella quarta tappa, Orano – Ain Temonchent, percorrendo 130 Km in 3h45′18″, alla media di 34,620 Km/h. Ha preceduto allo sprint il cinese Yeung e di 30″ l’olandese Rabou. Miglior italiano Devid Tintori (Gragnano Sporting Club), 4° a 32″. Debesay Abrha è il nuovo leader della classifica con 52″ su Tintori e 1′17″ su Yeung.
TOUR DU CAMÉROUN
Il camerunense Hervé Raoul Mba si è imposto nella terza tappa, Kribi – Douala, percorrendo 170 Km in 4h35”06″, alla media di 37,077 Km/h. Ha preceduto di 36″ il connazionale Kamzong e di 37″ il francese Letue. Mba è il nuovo leader della classifica con 37″ su Letue e 40″ su Kamzong
TOUR DE TAIWAN
Il greco Ioannis Tamouridis (SP Tableware) si è imposto nella quarta tappa, Tainan City – Hibiscus Resort, percorrendo 160,9 Km in 3h48′27″, alla media di 42,258 Km/h. Ha preceduto di 2″ l’olandese Bulgaç e l’italiano Marco Zanotti (Parkhotel Valkenburg Continental Cycling Team). L’altro italiano in gara, Davide Formolo (Cannondale), è giunto 5° a 2″. Il francese Rémy Di Grégorio (Team La Pomme Marseille 13) è ancora leader della classifica, con 4″ su Tamouridis e 8″ su Zanotti. Formolo 7° a 12″.
THOMAS-SLAGTER, BROUILLY DI TAMBURO!
Tom-Jelte Slagter conquista una prestigiosa vittoria nella quarta tappa della Parigi Nizza grazie a un attacco decisivo sul Mont Brouilly, ultimo GPM di oggi. Geraint Thomas è l’unico che riesce ad accodarsi e la coppia va d’amore e d’accordo fin sul traguardo di Belleville, con Slagter che batte il gallese in una volata a due. Thomas è ora primo, con soli tre secondi di vantaggio su John Degenkolb, ex maglia gialla, abile a resistere e a contenere il distacco. Vincenzo Nibali, primo italiano in classifica generale, attivo nel finale insieme a Betancur, Rui Costa e Keldermann.
Un finale molto combattuto ha caratterizzato la quarta tappa della Parigi-Nizza 2014. La spunta una ‘fughetta’ a due sull’ultimo GPM di giornata, composta da Slagter e Thomas, abili a mantenere un risicato vantaggio fin sul traguardo di Belleville. La vittoria arride al giovane olandese della Garmin, mentre Thomas deve accontentarsi del secondo posto di tappa ma, soprattutto, della leadership nella classifica generale. In una giornata ancora caratterizzata da bel tempo e temperatura più che mite, il primo a tentare la sortita era Thomas Voeckler dopo 6 km, ma il gruppo reagiva e lo riprendeva quasi subito. Era poi la volta di Valerio Agnoli, Laurent Didier e Perrig Quéméneur, ai quali dopo un paio di chilometri si aggregava Jesús Herrada López. Era la fuga buona e dopo 20 km poteva già contare quasi tre minuti di vantaggio sul gruppo. Dopo un po’ cercavano di raggiungere la fuga José Iván Gutiérrez Palacios, Alessandro De Marchi e Damiano Caruso che, però, si rialzavano quasi subito poiché avevano capito che i quattro davanti avevano già un margine difficile da recuperare. La corsa andava avanti senza grossi sussulti e la fuga raggiungeva il massimo vantaggio al km 111, quando poteva vantare 6 minuti e 20 secondi sul gruppo, tirato dagli uomini della Giant-Shimano, decisi a proteggere il capitano e leader Degenkolb nonostante un finale tutt’altro che semplice. Gli ultimi 60 km prevedevano, infatti, 4 GPM che avrebbero messo a dura prova le ambizioni di classifica del forte velocista tedesco. Nel frattempo sui primi tre di questi quattro GPM Valerio Agnoli transitava per primo e si sarebbe così potuto vestire della maglia a pois della classifica degli scalatori alla fine della tappa. Il ritmo in testa iniziava a farsi serrato. Astana e Team SKY affiancavano la Giant in testa al gruppo e il vantaggio della fuga diminuiva sensibilmente. Due forature mettevano fuori causa sia Sylvain Chavanel che Rafał Majka, capitani rispettivamente della IAM Cycling e della Tinkoff-Saxo, proprio prima dell’inizio dell’ultima ascesa, la Côte du Mont Brouilly, che saliva con scaloni in cui la pendenza raggiungeva punte del 25%. La fuga veniva raggiunta proprio durante la scalata dell’ultimo GPM, a circa 18 km dall’arrivo. Il primo a tentare una sortita solitaria era Betancour dell’AG2R. Lo scalatore colombiano prendeva rapidamente un vantaggio di una cinquantina di metri, ma la pronta reazione del gruppo, nelle cui prime posizioni teneva testa Degenkolb, lo risucchiava al proprio interno; era quindi Tom-Jelte Slagter, promettente ciclista olandese della Garmin, a provare l’allungo, seguito di lì a poco dal gallese della SKY Geraint Thomas. I due in testa scollinavano per primi sul Mont Brouilly, inseguiti da un primo drappello che comprendeva una decina di ciclisti. Poco più dietro, un gruppetto con Nibali si rifaceva sotto anche grazie al suo compagno Fuglsang, mentre il gruppo più numeroso, con la maglia gialla, era staccato di una trentina di secondi. La discesa verso Belleville veniva percorsa a rotta di collo dal duo di testa, che manteneva sempre una quindicina di secondi di vantaggio sul primo gruppetto. Le capacità di passista di Thomas si palesavano ampiamente quando si capiva come era proprio il gallese a mantenere vivo il tentativo di fuga, grazie alla possibilità per l’uomo SKY di vestire la maglia gialla alla fine della tappa. Slagter si manteneva spesso e volentieri alla ruota del gallese, per poi superarlo proprio negli ultimi 100 metri, mentre il ritorno poderoso del gruppo, a 5 secondi, metteva Wilco Kerdermann della Belkin nelle condizioni di sprintare in terza posizione, conquistando così gli ultimi abbuoni sul traguardo di Belleville. Il primo degli italiani era Damiano Caruso, giunto in 16° posizione, all’interno del gruppo Nibali. Il gruppo con Degenkolb arrivava, invece, con 18 secondi di ritardo su Slagter. La classifica generale vede adesso al primo posto Geraint Thomas con un vantaggio di tre secondi su Degenkolb – a dimostrazione che il tedesco non ha mollato – e quattro su Slagter, mentre il primo degli italiani è Vincenzo Nibali, dodicesimo a 19 secondi. La quinta tappa di domani misura 152,5 km e si percorrerà tra Crêches-sur-Saône e Rive-de-Gier, affrontando come oggi quattro GPM. In particolare sull’ultimo, la Côte de Sainte-Catherine, a 12 km dall’arrivo, potremmo assistere ad una bella lotta per definire ancora meglio una classifica generale che è ancora in piena evoluzione.
Antonio Scarfone
ORDINE D’ARRIVO
1 Tom Jelte Slagter (Ned) Garmin Sharp 5:00:09
2 Geraint Thomas (GBr) Team Sky
3 Wilco Kelderman (Ned) Belkin-Pro Cycling Team 0:00:05
4 Michael Matthews (Aus) Orica GreenEdge
5 Zdenek Stybar (Cze) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
6 Arthur Vichot (Fra) FDJ.fr
7 Peter Velits (Svk) BMC Racing Team
8 Jose Joaquin Rojas Gil (Spa) Movistar Team
9 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar
10 Samuel Dumoulin (Fra) AG2R La Mondiale
11 Rui Alberto Faria Da Costa (Por) Lampre-Merida
12 Jon Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team
13 Eduardo Sepulveda (Arg) Bretagne – Seche Environnement
14 Tim Wellens (Bel) Lotto Belisol
15 Carlos Alberto Betancur Gomez (Col) AG2R La Mondiale
16 Damiano Caruso (Ita) Cannondale
17 Arnold Jeannesson (Fra) FDJ.fr
18 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida
19 Fränk Schleck (Lux) Trek Factory Racing
20 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
21 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
22 George Bennett (NZl) Cannondale
23 Sébastien Reichenbach (Swi) IAM Cycling
24 David Lopez Garcia (Spa) Team Sky
25 Simon Spilak (Slo) Team Katusha
26 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team
27 Iurii Trofimov (Rus) Team Katusha
28 Stefan Denifl (Aut) IAM Cycling
29 John Gadret (Fra) Movistar Team
30 Lars Petter Nordhaug (Nor) Belkin-Pro Cycling Team 0:00:18
31 John Degenkolb (Ger) Team Giant-Shimano
32 Simon Yates (GBr) Orica GreenEdge
33 Enrico Gasparotto (Ita) Astana Pro Team
34 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits
35 Alex Howes (USA) Garmin Sharp
36 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team
37 Brice Feillu (Fra) Bretagne – Seche Environnement
38 Andre Fernando S. Martins Cardoso (Por) Garmin Sharp
39 Marco Marcato (Ita) Cannondale
40 Bob Jungels (Lux) Trek Factory Racing
41 Gorka Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team
42 Florian Vachon (Fra) Bretagne – Seche Environnement
43 Chris Anker Sörensen (Den) Tinkoff-Saxo
44 Jens Keukeleire (Bel) Orica GreenEdge
45 Jonathan Hivert (Fra) Belkin-Pro Cycling Team
46 Egor Silin (Rus) Team Katusha
47 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol
48 Jose Rodolfo Serpa Perez (Col) Lampre-Merida
49 Tony Gallopin (Fra) Lotto Belisol
50 Jerome Coppel (Fra) Cofidis, Solutions Credits
CLASSIFICA GENERALE
1 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 18:14:25
2 John Degenkolb (Ger) Team Giant-Shimano 0:00:03
3 Tom Jelte Slagter (Ned) Garmin Sharp 0:00:04
4 Jose Joaquin Rojas Gil (Spa) Movistar Team 0:00:08
5 Samuel Dumoulin (Fra) AG2R La Mondiale 0:00:12
6 Wilco Kelderman (Ned) Belkin-Pro Cycling Team 0:00:15
7 Carlos Alberto Betancur Gomez (Col) AG2R La Mondiale 0:00:17
8 Zdenek Stybar (Cze) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:19
9 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar
10 Arnold Jeannesson (Fra) FDJ.fr
11 Arthur Vichot (Fra) FDJ.fr
12 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team
13 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
14 Rui Alberto Faria Da Costa (Por) Lampre-Merida
15 Simon Spilak (Slo) Team Katusha
16 Peter Velits (Svk) BMC Racing Team
17 Jon Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team
18 Damiano Caruso (Ita) Cannondale
19 Stefan Denifl (Aut) IAM Cycling
20 Jan Bakelants (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
21 Sébastien Reichenbach (Swi) IAM Cycling
22 Marco Marcato (Ita) Cannondale 0:00:25
23 Jens Keukeleire (Bel) Orica GreenEdge
24 Tony Gallopin (Fra) Lotto Belisol
25 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 0:00:28
26 Tim Wellens (Bel) Lotto Belisol 0:00:30
27 Andre Fernando S. Martins Cardoso (Por) Garmin Sharp 0:00:32
28 Bob Jungels (Lux) Trek Factory Racing
29 Gorka Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team
30 Lars Petter Nordhaug (Nor) Belkin-Pro Cycling Team
31 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol
32 Jose Rodolfo Serpa Perez (Col) Lampre-Merida
33 Enrico Gasparotto (Ita) Astana Pro Team 0:00:42
34 Florian Vachon (Fra) Bretagne – Seche Environnement 0:00:43
35 Simon Yates (GBr) Orica GreenEdge
36 Maxime Bouet (Fra) AG2R La Mondiale
37 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits
38 Jerome Coppel (Fra) Cofidis, Solutions Credits
39 Brice Feillu (Fra) Bretagne – Seche Environnement
40 Peter Stetina (USA) BMC Racing Team
41 Dries Devenyns (Bel) Team Giant-Shimano
42 Bryan Coquard (Fra) Team Europcar 0:01:04
43 Luca Wackermann (Ita) Lampre-Merida
44 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling 0:01:10
45 Romain Zingle (Bel) Cofidis, Solutions Credits 0:01:11
46 Michel Koch (Ger) Cannondale
47 Francesco Gavazzi (Ita) Astana Pro Team
48 Sergei Chernetckii (Rus) Team Katusha
49 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:01:28
50 Eduardo Sepulveda (Arg) Bretagne – Seche Environnement

Thomas e Slagter all'attacco nel finale della quarta tappa della Parigi-Nizza (foto Tim de Waele)
DEGENKOLB CONQUISTA LA POLE A MAGNY COURS
Vittoria di potenza del ciclista tedesco della Giant – Shimano che regola in volata Matthew Goss e José Joaquín Rojas Gil in una tappa che si concludeva nel celebre autodromo francese. Tappa caratterizzata dalla fuga a tre composta da Fouchard, Feillu e Quemeneur, ultimo a cedere definitivamente ai meno 2. Degenkolb indossa anche la maglia gialla di leader, che cambierà ancora padrone domani, visto che la quarta tappa è una delle più impegnative di questa Parigi-Nizza 2014, prevedendo quattro GPM concentrati nel finale di corsa con l’ascesa verso il Monte Brouilly, ultimo dei quattro, che propone tratti in pendenza al 25%.
La terza volata generale di gruppo della corsa francese è conquistata magistralmente da John Degenkolb (Giant-Shimano) sul circuito automobilistico di Nevers Magny-Cours. Il forte ciclista tedesco quest’oggi è stato guidato da un treno perfetto messo in scena dalla sua squadra ai meno 4 km dal traguardo. I gradini più bassi per podio sono andati all‘australiano Matthew Harley Goss (Orica – GreenEDGE) e allo spagnolo José Joaquín Rojas Gil (Team Movistar). In una tappa senza troppe pretese, con un solo GPM di terza categoria in cima alla Côte de la Chapelle Saint-André, poche sono state le emozioni proposte quest’oggi dalla Parigi-Nizza, ripartita da Toucy e conclusasi dopo 180 Km sul celebre autodromo. Con Lars Boom ritiratosi alla fine della seconda tappa, la terza tappa non schierava ai nastri di partenza nemmeno Gianni Meersman, anche lui coinvolto nella caduta di ieri insieme all’olandese della Belkin. Perrig Quemeneur (Europcar), Julien Fouchard (Cofidis) e Romain Feillu (Bretagne-Séché Environnement) animavano l’inizio di tappa andando in fuga e il gruppo lasciava fare ma non troppo. La FDJ del leader Bouhanni controllava, infatti, il vantaggio evitando di farlo dilatare come nella tappa di ieri, quando la fuga aveva accumulato quasi 11 minuti. E così, tra un paesino e un castello, alberi ancora spogli e campi già verdeggianti, tutto circondato dalla trista e monotona campagna francese, la corsa si trascinava stancamente all’arrivo. Il ritmo si faceva un po’ più intenso dopo il km 150, quando mancavano 30 km all’arrivo. Movistar, Astana, Team SKY e IAM Cycling davano man forte alla FDJ in testa al gruppo che si sfilava inesorabilmente sotto le loro pedalate. Ai meno 8 Quemeneur, ultimo della fuga ad alzare bandiera bianca, aveva ancora 40 secondi di vantaggio sul gruppo. Ai meno 5 km l’entrata in solitaria nel circuito del ciclista dell’Europcar coincideva con il prepotente ritorno del gruppo alle sue spalle, che a quel punto aveva 25 secondi di ritardo. L’aggancio si materializzava ai meno due, dopodichè la Giant Shimano e l’OricaGreenEDGE facevano la voce grossa in testa al gruppo a protezione e conduzione dei rispettivi leader Goss e Degenkolb. La volata, tra cordoli e chicane, vedeva il forte tedesco spuntarla proprio sull’australiano, dopo un’irresistibile allungo partito ai meno 200 al quale nessuno degli altri velocisti coinvolti nella volata era in grado di porre rimedio. Terzo si piazzava Rojas della Movistar mentre primo degli italiani giungeva Marco Marcato in diciassettesima posizione. Degenkolb conquista così la sua prima vittoria in questa Parigi-Nizza, dopo due secondi posti nelle precedenti tappe. E’ sua anche la testa della classifica generale, che comanda con 8 secondi di vantaggio su Nacer Bouhanni e 12 secondi su Moreno Hofland. Grande attesa, adesso, per la tappa di domani, la quarta, tra Nevers e Belleville, che prevede 4 GPM tutti concentrati negli ultimi 60 km e che stravolgeranno la classifica generale, poiché i velocisti usciranno di scena e lasceranno il posto ai veri pretendenti della “Corsa verso il Sole” edizione 2014.
Antonio Scarfone
ORDINE D’ARRIVO
1 John Degenkolb (Ger) Team Giant-Shimano 4:27:26
2 Matthew Harley Goss (Aus) Orica GreenEdge
3 Jose Joaquin Rojas Gil (Spa) Movistar Team
4 Borut Bozic (Slo) Astana Pro Team
5 Tom Boonen (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
6 Alexander Kristoff (Nor) Team Katusha
7 Nacer Bouhanni (Fra) FDJ.fr
8 Thor Hushovd (Nor) BMC Racing Team
9 Gert Steegmans (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
10 Moreno Hofland (Ned) Belkin-Pro Cycling Team
11 Tyler Farrar (USA) Garmin Sharp
12 Steele Von Hoff (Aus) Garmin Sharp
13 Armindo Fonseca (Fra) Bretagne – Seche Environnement
14 Nikolay Trusov (Rus) Tinkoff-Saxo
15 Samuel Dumoulin (Fra) AG2R La Mondiale
16 Bryan Coquard (Fra) Team Europcar
17 Marco Marcato (Ita) Cannondale
18 Cyril Lemoine (Fra) Cofidis, Solutions Credits
19 Zdenek Stybar (Cze) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
20 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar
21 Romain Feillu (Fra) Bretagne – Seche Environnement
22 Romain Zingle (Bel) Cofidis, Solutions Credits
23 Andre Fernando S. Martins Cardoso (Por) Garmin Sharp
24 Geraint Thomas (GBr) Team Sky
25 Adrien Petit (Fra) Cofidis, Solutions Credits
26 Michel Koch (Ger) Cannondale
27 Alexey Tsatevich (Rus) Team Katusha
28 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling
29 Luca Wackermann (Ita) Lampre-Merida
30 Grégory Rast (Swi) Trek Factory Racing
31 Sébastien Turgot (Fra) AG2R La Mondiale
32 Florian Vachon (Fra) Bretagne – Seche Environnement
33 Sébastien Chavanel (Fra) FDJ.fr
34 Arnold Jeannesson (Fra) FDJ.fr
35 Jérôme Pineau (Fra) IAM Cycling
36 Carlos Alberto Betancur Gomez (Col) AG2R La Mondiale
37 Damiano Caruso (Ita) Cannondale
38 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
39 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo
40 Gorka Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team
41 Bob Jungels (Lux) Trek Factory Racing
42 Koen De Kort (Ned) Team Giant-Shimano
43 Arthur Vichot (Fra) FDJ.fr
44 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team
45 Francesco Gavazzi (Ita) Astana Pro Team
46 Wilco Kelderman (Ned) Belkin-Pro Cycling Team
47 Maxime Bouet (Fra) AG2R La Mondiale
48 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale
49 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol
50 Vladimir Isaychev (Rus) Team Katusha
CLASSIFICA GENERALE
1 John Degenkolb (Ger) Team Giant-Shimano 13:14:01
2 Nacer Bouhanni (Fra) FDJ.fr 0:00:08
3 Moreno Hofland (Ned) Belkin-Pro Cycling Team 0:00:12
4 Jose Joaquin Rojas Gil (Spa) Movistar Team 0:00:18
5 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 0:00:21
6 Bryan Coquard (Fra) Team Europcar 0:00:22
7 Alexander Kristoff (Nor) Team Katusha
8 Nikolay Trusov (Rus) Tinkoff-Saxo
9 Samuel Dumoulin (Fra) AG2R La Mondiale
10 Marco Marcato (Ita) Cannondale
11 Jens Keukeleire (Bel) Orica GreenEdge
12 Tony Gallopin (Fra) Lotto Belisol
13 Luca Wackermann (Ita) Lampre-Merida
14 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 0:00:25
15 Carlos Alberto Betancur Gomez (Col) AG2R La Mondiale 0:00:27
16 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling 0:00:28
17 Romain Zingle (Bel) Cofidis, Solutions Credits 0:00:29
18 Tom Boonen (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
19 Andre Fernando S. Martins Cardoso (Por) Garmin Sharp
20 Arnold Jeannesson (Fra) FDJ.fr
21 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar
22 Zdenek Stybar (Cze) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
23 Michel Koch (Ger) Cannondale
24 Bob Jungels (Lux) Trek Factory Racing
25 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team
26 Jérôme Pineau (Fra) IAM Cycling
27 Gorka Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team
28 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo
29 Francesco Gavazzi (Ita) Astana Pro Team
30 Arthur Vichot (Fra) FDJ.fr
31 Marko Kump (Slo) Tinkoff-Saxo
32 Wilco Kelderman (Ned) Belkin-Pro Cycling Team
33 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
34 Simon Spilak (Slo) Team Katusha
35 Rui Alberto Faria Da Costa (Por) Lampre-Merida
36 Sergei Chernetckii (Rus) Team Katusha
37 Jan Bakelants (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
38 Peter Velits (Svk) BMC Racing Team
39 Pim Ligthart (Ned) Lotto Belisol
40 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol
41 Jon Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team
42 Damiano Caruso (Ita) Cannondale
43 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Belisol
44 Stefan Denifl (Aut) IAM Cycling
45 Lars Petter Nordhaug (Nor) Belkin-Pro Cycling Team
46 Tom Jelte Slagter (Ned) Garmin Sharp
47 Ivan Rovny (Rus) Tinkoff-Saxo
48 Davide Villella (Ita) Cannondale
49 Sébastien Reichenbach (Swi) IAM Cycling
50 Karsten Kroon (Ned) Tinkoff-Saxo

Il bolide Degenkolb sfreccia sul rettilineo d'arrivo del circuito di Magny-Cours (foto Tim de Waele)
11-03-2014
marzo 11, 2014 by Redazione
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PARIGI – NIZZA
Il tedesco John Degenkolb (Team Giant – Shimano) si è imposto nella terza tappa, Toucy – Circuito di Nevers Magny-Cours, percorrendo 180 Km in 4h27′26″, alla media di 40,384 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Harley Goss e lo spagnolo Rojas Gil. Miglior italiano Marco Marcato (Cannondale), 17°. Degenkolb è il nuovo leader della classifica, con 8″ sul francese Bouhanni e 12″ sull’olandese Hofland. Miglior italiano Marcato, 10° a 22″.
TOUR D’ALGÉRIE (dilettanti)
Il marocchino Essaïd Abelouache (nazionale marocchina) si è imposto nella terza tappa, Algeri – Sidi Bel Abbès, percorrendo 148 Km in 3h52′08″, alla media di 38,254 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Mouhcine Lahsaini (nazionale marocchina) e di 1″ l’algerino Lagab. Miglior italiano Thomas Pinaglia (Gragnano Sporting Club), 5° a 1″. Lahsaini è il nuovo leader della classifica con 2″ sull’eritreo Debesay e 3″ su Lagab. Miglior italiano Pinaglia, 5° a 3″
TOUR DU CAMÉROUN
Giorno di riposo
TOUR DE TAIWAN
L’olandese Wouter Wippert (Drapac Cycling) si è imposto nella terza tappa, circuito di Changhua County, percorrendo 143 Km in 3h15′14″, alla media di 43.947 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Schweizer e di 2″ lo statunitense Murphy. Due italiani in gara: Davide Formolo (Cannondale) 5° a 2″, Marco Zanotti (Parkhotel Valkenburg Continental Cycling Team), 10° a 6″. Il francese Rémy Di Grégorio (Team La Pomme Marseille 13) è ancora leader della classifica, con 6″ sul connazionale Giraud e 7″ su Murphy. Zanotti 6° a 12″, Formolo 8° a 12″.
DOPO LA NIZZA NUDA E CRUDA…. AL VIA UNA TIRRENO “BOTERIANA”
marzo 11, 2014 by Redazione
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Se la Parigi-Nizza si è spogliata di tutto quanto, nelle scorse edizioni, aveva contribuito a far classifica, la Tirreno-Adriatico continuerà, invece, ad ammaliare i grandi campioni con le sue forme decisamente più tondeggianti, quelle delle colline e delle montagne che, da diversi anni, l’hanno fatta preferire alla corsa francese in preparazione alla Sanremo. E forse non è un caso che, nell’ultimo decennio, il vincitore della “classicissima” sia stato in sette occasioni un corridore schieratosi al via della “corsa dei due mari”, che anche quest’anno scatterà dalla Costa degli Etruschi e avrà i suoi momenti clou nelle tappe di montagna di Cittareale e Guardiagrele.
Tra Parigi e Milano ci sono quasi 850 Km e, soprattutto, due differenti filosofie di lavoro. Se negli uffici di ASO ci si adopera per “spogliare” le proprie creature, gli uomini di RCS Sport da anni lavorano nella direzione opposta e, invece, i percorsi delle loro gare li rimpolpano per benino. Le differenze sono sotto gli occhi di tutti e, in particolare, si fanno più evidenti esaminando i tracciati delle due corse parallele di preparazione alla Milano-Sanremo. Così quest’anno si avrà da una parte una Parigi-Nizza nuda e cruda, quasi come una di quelle modelle magrissime che tanto piacciano a molti stilisti, e dall’altra un’edizione della Tirreno-Adriatica sullo stile delle ultime disputate, ben carica di difficoltà e decisamente più “boteriana”. Vegni e soci ne hanno fatto quasi un Giro d’Italia in miniatura poiché in sette giorni sarà concentrata la “summa” di quel che s’incontra in un GT di tre settimane: le tappe per velocisti e quelle di montagna, quelle di collina e le cronometro, individuali e a squadre. A prima vista ciò potrebbe scoraggiare i partecipanti e in particolare chi punta a preparare una corsa storicamente “facile” come la Sanremo, ma il recente passato di questa corsa dice il contrario e, a dispetto di percorsi più esigenti, la partecipazione alla “corsa dei due mari” è spesso spiccata per qualità sull’avversaria corsa francese, che esce sconfitta anche per un altro particolare: negli ultimi dieci anni in ben sette occasioni il vincitore della “Classicissima” è stato un corridore uscito dalla Tirreno.
C’è, dunque, grande attesa per l’edizione n° 49 della corsa creata nel 1966 da Franco Mealli e che, come negli ultimi due anni, prenderà le mosse mercoledì 12 marzo con una cronosquadre tracciata lungo la “Costa degli Etruschi”. A differenze dei due precedenti, nei quali si imposero il GreenEdge Cycling Team (2012) e l’Omega Pharma – Quick Step (2013), si gareggerà in senso inverso, partendo da Donoratico, la frazione di Castagneto Carducci conosciuta per l’annuale Gran Premio ciclistico, e arrivando a San Vincenzo dopo 18,5 Km pianeggianti e veloci (la GreenEdge sfondò il tetto dei 54 Km/h), gli ultimi 7 dei quali saranno disegnati costantemente in riva al mare, esposti alle intemperanze del vento.
La prima tappa in linea sarà, come il solito, terreno di caccia per i velocisti che, usciti da un “toboga” collinare di un’ottantina di chilometri (comprensivo dei primi tre traguardi GPM), si troveranno sotto le ruote strada a loro congeniale negli ultimi 60 Km verso Cascina, dove la tappa si concluderà con un circuito di quasi 21 Km da ripetere due volte.
L’indomani la corsa farà scalo per il quarto anno consecutivo ad Arezzo ma con una sostanziale differenza rispetto ai recenti precedenti poiché non si arriverà più nella frazione industriale di Indicatore ma in pieno centro storico, accanto al Duomo di San Donato. Cambierà anche la “destinazione d’uso” della frazione, che da favorevole agli sprinter si trasformerà in un’occasione d’oro per i finisseur grazie alla rampetta in pavè (900 metri al 5%, con un picco dell’11%) che condurrà al traguardo e che dovrà essere ripetuta complessivamente cinque volte. Sarà l’antipasto alle due tappe più attese di questa Tirreno – Adriatico, che da Arezzo sabato 15 marzo si metterà in marcia per raggiungere Cittareale, località turistica della provincia di Rieti dove la tappa terminerà nel piazzale della stazione invernale di Selvarotonda, arrivo in salita a 1535 metri di quota. Si tratterà di un finale meno impegnativo rispetto a quello dei Prati di Tivo, proposto nelle ultime due Tirreno, ma i 14 Km al 5,3% di questa salita potrebbero risultare non meno selettivi dell’ascesa teramana, sia per la stagione, sia perché sarà affrontata al termine di una tappa lunga quasi 250 Km e che proporrà altre due ascese da non sottovalutare, in particolar modo i 1211 metri della Forca Capistrello (16,3 Km al 6,7%).
La giornata destinata alla scalata dei “muri”, che l’anno scorso era stata decisiva ai fini della classifica, stavolta sarà unificata alla seconda tappa di montagna e così i due momenti più importanti della quinta tappa, la Amatrice – Guardiagrele di 192 Km (altro chilometraggio importante), saranno prima la scalata all’impegnativo Passo Lanciano (1306 metri, 12,3 Km all’8,3%, è lo stesso versante della vittoria di Ivan Basso al Giro d’Italia del 2006) e poi, una trentina di chilometri più avanti, la verticale della Strada della Morice, uno dei più violenti muri mai visti in una corsa professionistica: 600 metri al 22,2% (con picco del 30%!), passati i quali mancheranno 800 metri all’arrivo, anticipato da un altro tratto a notevole pendenza.
Ventiquattr’ore dopo la “corsa dei due mari” sarà nuovamente a Porto Sant’Elpidio, dove la scorsa Tirreno si capovolse a favore di Nibali, ma stavolta s’incontreranno pochi e non insormontabili ostacoli e la frazione, la penultima, sarà così la seconda tra le due destinate ai velocisti, favoriti in particolar modo dagli ultimi 35 Km quasi del tutto “lisci”.
Piatta sarà anche la tappa conclusiva ma, ovviamente, qui si suonerà tutt’altra musica, quella del tic-tac degli orologi che accompagnerà lo svolgimento della tradizione cronometro di San Benedetto del Tronto. Nove chilometri da bere tutti d’un fiato come una tequila per far fare “bum bum” alla classifica!
Mauro Facoltosi

Il tratto più pendente del muro di Guardiagrele e, in trasparenza, l'altimetria della strada (foto Street View)
HOFLAND OFF-LIMITS, BATTUTO DEGENKOLB
Prova di forza del giovane ciclista olandese della Belkin, capace di battere sul traguardo di Saint-Georges-sur-Baulche in una caotica volata John Degenkolb, al termine di una tappa caratterizzata da una fuga a due e da diverse cadute. In classifica generale Bouhanni, oggi terzo, conserva la maglia gialla di leader.
L’olandese Moreno Hofland della Garmin continua a far parlare di sé. Il giovane 23nne di Roosendaal, dopo aver vinto una tappa al Giro di Andalusia ed essere arrivato secondo alla Kuurne-Bruxelles-Kuurne, battuto solamente dal mostro sacro Boonen, riporta un’altra prestigiosa vittoria nella seconda tappa della Parigi-Nizza 2014, battendo addirittura John Degenkolb, che non è certo il primo arrivato tra i velocisti nel panorama ciclistico internazionale. La tappa si è svolta sulla stessa falsa riga della precedente, con la fuga di Anthony Delaplace (Bretagne-Séché) e Aleksejs Saramotins (IAM Cycling) che prendeva il via solamente dopo 2 km dalla partenza di Rambouillet. La giornata piuttosto calda, paragonabile più a quella di una primavera inoltrata che a quella di un fine inverno, era favorevole ai due fuggitivi perché il gruppo, abbastanza sonnacchioso, lasciava fare. Dopo 20 km il vantaggio della coppia in testa superava i 9 minuti e la FDJ del leader Bouhanni si limitava per adesso a mantenere un ritmo abbastanza costante in testa al gruppo. Dopo qualche chilometro si portava davanti anche la Omega Pharma-QuickStep per Boonen e Meersman e intorno ai 70 km dall’arrivo il gap con i primi iniziava a scendere. L’unico GPM di giornata, a circa 45 km dall’arrivo, vedeva transitare i due con 5 minuti e 40 secondi di vantaggio sul gruppo, in lenta ma costante risalita. A dar man forte in testa si faceva vedere anche la Giant Shimano, che poteva contare su John Degenkolb, voglioso di continuare a fare bene dopo essersi già messo in mostra in altre corse transalpine a inizio 2014. Intanto, un impacciato Andy Schleck in coda al gruppo riusciva con qualche rischiosa evoluzione a non staccarsi, mentre la bagarre ai meno 25 km iniziava a interessare le posizioni di testa, con sempre più squadre e velocisti che cercavano le posizioni migliori. Anche l’Orica GreenEDGE era molto attiva con Simon Gerrans, mentre Taylor Phinney era invischiato nelle retrovie del gruppo a causa di una caduta. Un’altro capitombolo, per colpa della troppa bagarre e per un improvviso restringimento della carreggiata, aveva luogo ai meno 10. Tra i coinvolti spiccavano i nomi di Gianni Meersman (Omega Pharma-QuickStep), Edvald Boasson Hagen (Sky), Lars Boom (Belkin) e Tyler Farrar (Garmin-Sharp), che dovevano così dire addio ai sogni di gloria in un arrivo in volata che stava per prendere sempre più forma, visto che ormai la testa della corsa, composta dal solo Saramontins, veniva inevitabilmente ripresa tra i meno 4 e i meno 3. Un’ultima caduta, a circa 400 metri dal traguardo, coinvolgeva senza conseguenze Luca Wackermann della Lampre e sfilava il gruppo che, nell’ultimo sforzo prima della volata, doveva ancora fare i conti con un traguardo che curvava leggermente verso destra e che avrebbe provocato alcuni buchi ai fini del conteggio cronometrico nella classifica generale. Era Moreno Hofland (Belkin) che scattava ai meno 200 e non dava scampo al tentativo di recupero di John Degenkolb. In terza posizione si piazzava Nacer Bouhanni, che conservava in questo modo la maglia gialla di leader per soli due secondi sul tedesco della Giant, mentre Hofland è terzo a 4 secondi. Detto che Marco Marcato è stato il primo italiano, piazzatosi all’arrivo al 15° posto, vediamo come la classifica generale risenta ancora, per il momento, di tappe favorevoli ai velocisti, presenti in quantità nelle prime posizioni. Anche domani la terza tappa, con arrivo sul circuito automobilistico di Nevers Magny-Cours, non dovrebbe discostarsi di molto dal copione già scritto in queste prime tappe della Parigi-Nizza 2014.
Antonio Scarfone
ORDINE D’ARRIVO
1 Moreno Hofland (Ned) Belkin-Pro Cycling Team 4:53:46
2 John Degenkolb (Ger) Team Giant-Shimano
3 Nacer Bouhanni (Fra) FDJ.fr
4 Alexander Kristoff (Nor) Team Katusha
5 Thor Hushovd (Nor) BMC Racing Team
6 Bryan Coquard (Fra) Team Europcar
7 Armindo Fonseca (Fra) Bretagne – Seche Environnement
8 Tony Gallopin (Fra) Lotto Belisol
9 Jens Keukeleire (Bel) Orica GreenEdge
10 Jose Joaquin Rojas Gil (Spa) Movistar Team
11 Samuel Dumoulin (Fra) AG2R La Mondiale
12 Nikolay Trusov (Rus) Tinkoff-Saxo
13 Borut Bozic (Slo) Astana Pro Team
14 Geraint Thomas (GBr) Team Sky
15 Marco Marcato (Ita) Cannondale
16 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 0:00:05
17 Ramunas Navardauskas (Ltu) Garmin Sharp
18 Carlos Alberto Betancur Gomez (Col) AG2R La Mondiale
19 Fabio Felline (Ita) Trek Factory Racing
20 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling 0:00:07
21 Romain Zingle (Bel) Cofidis, Solutions Credits
22 Bob Jungels (Lux) Trek Factory Racing
23 Davide Villella (Ita) Cannondale
24 Tom Boonen (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
25 Andre Fernando S. Martins Cardoso (Por) Garmin Sharp
26 Simon Spilak (Slo) Team Katusha
27 Marko Kump (Slo) Tinkoff-Saxo
28 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
29 Koen De Kort (Ned) Team Giant-Shimano
30 Jan Bakelants (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
31 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team
32 Fabian Wegmann (Ger) Garmin Sharp
33 Pim Ligthart (Ned) Lotto Belisol
34 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar
35 Arthur Vichot (Fra) FDJ.fr
36 Arnold Jeannesson (Fra) FDJ.fr
37 Gorka Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team
38 Enrico Gasparotto (Ita) Astana Pro Team
39 Tom Jelte Slagter (Ned) Garmin Sharp
40 Eduardo Sepulveda (Arg) Bretagne – Seche Environnement
41 George Bennett (NZl) Cannondale
42 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo
43 Jon Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team
44 Alessandro De Marchi (Ita) Cannondale
45 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
46 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Belisol
47 Jérôme Pineau (Fra) IAM Cycling
48 John Gadret (Fra) Movistar Team
49 Stefan Denifl (Aut) IAM Cycling
50 Karsten Kroon (Ned) Tinkoff-Saxo
CLASSIFICA GENERALE
1 Nacer Bouhanni (Fra) FDJ.fr 8:46:43
2 John Degenkolb (Ger) Team Giant-Shimano 0:00:02
3 Moreno Hofland (Ned) Belkin-Pro Cycling Team 0:00:04
4 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 0:00:13
5 Bryan Coquard (Fra) Team Europcar 0:00:14
6 Jose Joaquin Rojas Gil (Spa) Movistar Team
7 Alexander Kristoff (Nor) Team Katusha
8 Nikolay Trusov (Rus) Tinkoff-Saxo
9 Samuel Dumoulin (Fra) AG2R La Mondiale
10 Jens Keukeleire (Bel) Orica GreenEdge
11 Marco Marcato (Ita) Cannondale
12 Tony Gallopin (Fra) Lotto Belisol
13 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 0:00:17
14 Fabio Felline (Ita) Trek Factory Racing 0:00:19
15 Carlos Alberto Betancur Gomez (Col) AG2R La Mondiale
16 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling 0:00:20
17 Romain Zingle (Bel) Cofidis, Solutions Credits 0:00:21
18 Tom Boonen (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
19 Arnold Jeannesson (Fra) FDJ.fr
20 Marko Kump (Slo) Tinkoff-Saxo
21 Bob Jungels (Lux) Trek Factory Racing
22 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team
23 Andre Fernando S. Martins Cardoso (Por) Garmin Sharp
24 Francesco Gavazzi (Ita) Astana Pro Team
25 Simon Spilak (Slo) Team Katusha
26 Gorka Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team
27 Jérôme Pineau (Fra) IAM Cycling
28 Peter Velits (Svk) BMC Racing Team
29 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
30 Michel Koch (Ger) Cannondale
31 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo
32 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar
33 Arthur Vichot (Fra) FDJ.fr
34 Zdenek Stybar (Cze) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
35 Rui Alberto Faria Da Costa (Por) Lampre-Merida
36 Wilco Kelderman (Ned) Belkin-Pro Cycling Team
37 Jan Bakelants (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
38 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Belisol
39 Davide Villella (Ita) Cannondale
40 Pim Ligthart (Ned) Lotto Belisol
41 Jon Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team
42 Sergei Chernetckii (Rus) Team Katusha
43 Tom Jelte Slagter (Ned) Garmin Sharp
44 Stefan Denifl (Aut) IAM Cycling
45 Gianni Meersman (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
46 Lars Petter Nordhaug (Nor) Belkin-Pro Cycling Team
47 Karsten Kroon (Ned) Tinkoff-Saxo
48 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol
49 Sébastien Reichenbach (Swi) IAM Cycling
50 Damiano Caruso (Ita) Cannondale

Hofland fa sua la 2a tappa della Parig-Nizza (foto Bettini)
10-03-2014
marzo 10, 2014 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
PARIGI – NIZZA
L’olandese Moreno Hofland (Belkin Pro Cycling Team) si è imposto nella seconda tappa, Rambouillet – Saint-Georges-sur-Baulche, percorrendo 205 Km in 4h53′46″, alla media di 41,870 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Degenkolb e il francese Nacer Bouhanni (FDJ.fr). Miglior italiano Marco Marcato (Cannondale), 15°. Bouhanni è ancora leader della classifica, con 2″ su Degenkolb e 4″ su Hofland. Miglior italiano Marcato, 11° a 14″.
TOUR D’ALGÉRIE (dilettanti)
La seconda tappa, circuito di Orano (164 Km) è stata annullata a causa del traffico automobilistico. L’argentino Adil Barbari (Velo Club Sovac) rimane così leader della classifica con 42″ sull’eritreo Debesay e sull’emiratese Mirza Bahihammad. Miglior italiano Thomas Pinaglia (Gragnano Sporting Club), 8° a 44″.
TOUR DU CAMÉROUN
L’olandese Patrick Kos si è imposto anche nella seconda tappa, Pouma – Kribi, percorrendo 158 Km in 4h12′57″, alla media di 37,478 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale namibiano Craven e l’ivoriano Kante. Kos è ancora leader della classifica con lo stesso tempo dei francesi Letue e Richet.
TOUR DE TAIWAN
Il francese Benjamin Giraud (Team La Pomme Marseille 13) si è imposto nella seconda tappa, circuito di Taoyuan County, percorrendo 151,4 Km in 3h18′29″, alla media di 45,767 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Dieteren e l’italiano Marco Zanotti (Parkhotel Valkenburg Continental Cycling Team). L’altro italiano in gara, Davide Formolo (Cannondale), è giunto 14°. Il francese Rémy Di Grégorio (Team La Pomme Marseille 13) è il nuovo leader della classifica, con 2″ su Giraud e 6″ su Dieteren. Zanotti 5° a 8″, Formolo 13° a 12″.
BOXEUR BOUHANNI PIU’ FORTE DELLA MALASORTE, VAN GARDEREN KO
Sembrava pregiudicata da una caduta la gara del velocista francese. Invece, Nacer Bouhanni, abituato dalle “botte” da un buon ex boxeur, ha saputo stringere i denti, rientrare in gruppo e conquistare la prima tappa della Parigi-Nizza. E’ lui il primo leader della corsa che, dopo aver perso Richie Porte (dirottato dalla Sky alla Tirreno per sostituire Froome), oggi ha dovuto salutare anche un’altro dei grandi nomi schieratisi al via di Mantes-la-Jolie, lo statunitense Van Garderen, messo KO dal mal di stomaco.
In una Parigi Nizza atipica, vista l’assenza del sempre annunciato prologo iniziale e la facilità complessiva del percorso, la prima frazione in linea della pur sempre prestigiosa corsa a tappe francese si decide in volata. A spuntarla nettamente sul gruppo in quel di Mantes-la-Jolie è l’ex campione nazionale francese in forza alla (FDJ.fr). Lo stesso atleta si impose lo scorso anno nella prima tappa in linea successiva al prologo, ritirandosi il giorno dopo. Anche quest’anno Bouhanni ha dovuto pagare il suo personale conto con la sfortuna, a causa di una caduta avvenuta subito dopo il 72° Km di corsa e che lo ha costretto a richiedere più volte assistenza all’auto medica per via del ginocchio dolorante. Più forte della cattiva sorte ed aiutato anche da una situazione di corsa statica che vedeva il solo Christophe Laborie (Bretagne-Séché) in fuga solitaria, Nacer è riuscito comunque ad aggiungere al suo personale palmares la seconda vittoria alla Parigi- Nizza battendo il temibile e più accreditato, alla vigilia, John Degenkolb (Giant-Shimano) e il belga Gianni Meersman (OmegaPharma-QuickStep). Per quanto riguarda lo sviluppo della corsa il belga Laborie ha dato vita alla sua personale fuga fin dai primissimi chilometri raggiungendo al Km 25 già un vantaggio massimo di oltre 10’. Organizzatesi per tempo le squadre dei velocisti, dopo i saliscendi del profilo con l’apice nel GPM di terza categoria della Côte de Vert, hanno subito lavorato a fondo per annullare definitivamente, ai meno 50 Km dall’arrivo, tutto il tempo accumulato dal coraggioso ciclista francese. In una tappa povera di emozioni, purtroppo a far notizia sono state le numerose cadute che, vuoi per la sede stradale stretta, vuoi per alcune disattenzioni, hanno negativamente caratterizzato la corsa ai meno 25 Km dall’arrivo. Infatti, a cadere sono stati, oltre al vincitore odierno, anche José Serpa e Mattia Cattaneo (Lampre-Merida) nonché Maxime Monfort (Lotto Belisol), frazionando così il gruppo in più tre tronconi. In testa al primo plotone, vista la presenza dei migliori velocisti, Giant-Shimano, Belkin ed Omega Pharma hanno continuato a tenere un ritmo alto. A causa di ciò alcuni uomini di rilievo, come Thomas Voeckler, Simon Gerrans, Frank Schleck ed Andy Schleck, hanno pagato all’arrivo un ritardo di 1’50”. Si è, invece, ritirato a causa di dolori allo stomaco uno dei candidati alla vittoria finale, l’americano Tejay Van Garderen (BMC). In vista dei chilometri finale sono stati gli uomini di John Degenkolb a mettere in fila il gruppo provando a condurre alla vittoria il proprio uomo veloce, ma gli innesti della Cannondale prima e della OmegaPharma-QuickStep hanno fatto sì che proprio lo scaltro Bouhanni riuscisse ad inserirsi nelle posizioni ottimali per disputare quella che poi si è rilevata una volta vincente, riuscendo ad annullare l’anticipo di Gianni Meersman, sopravanzato anche dalla rimonta di Degenkolb. Già domani i battuti odierni potranno rifarsi in quanto la Parigi-Nizza ripropone nella seconda tappa un possibile epilogo allo sprint in quel di Saint-Georges-sur-Baulche.
Antonio Scarfone
ORDINE D’ARRIVO
1 Nacer Bouhanni (Fra) FDJ.fr 3:53:11
2 John Degenkolb (Ger) Team Giant-Shimano
3 Gianni Meersman (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
4 Jose Joaquin Rojas Gil (Spa) Movistar Team
5 Tyler Farrar (USA) Garmin Sharp
6 Bryan Coquard (Fra) Team Europcar
7 Luca Wackermann (Ita) Lampre-Merida
8 Fabio Felline (Ita) Trek Factory Racing
9 Fabio Sabatini (Ita) Cannondale
10 Francesco Gavazzi (Ita) Astana Pro Team
11 Mathew Hayman (Aus) Orica GreenEdge
12 Cyril Lemoine (Fra) Cofidis, Solutions Credits
13 Elia Favilli (Ita) Lampre-Merida
14 Romain Zingle (Bel) Cofidis, Solutions Credits
15 Gert Steegmans (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
16 Geraint Thomas (GBr) Team Sky
17 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team
18 Nikolay Trusov (Rus) Tinkoff-Saxo
19 Alexander Kristoff (Nor) Team Katusha
20 Romain Feillu (Fra) Bretagne – Seche Environnement
21 Lars Boom (Ned) Belkin-Pro Cycling Team
22 Samuel Dumoulin (Fra) AG2R La Mondiale
23 Michel Koch (Ger) Cannondale
24 Arnold Jeannesson (Fra) FDJ.fr
25 Jens Keukeleire (Bel) Orica GreenEdge
26 Peter Velits (Svk) BMC Racing Team
27 Vladimir Isaychev (Rus) Team Katusha
28 Niki Terpstra (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
29 Zdenek Stybar (Cze) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
30 Tom Boonen (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
31 Jérôme Pineau (Fra) IAM Cycling
32 Rui Alberto Faria Da Costa (Por) Lampre-Merida
33 Wilco Kelderman (Ned) Belkin-Pro Cycling Team
34 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
35 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team
36 Nikolas Maes (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
37 Marko Kump (Slo) Tinkoff-Saxo
38 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo
39 Moreno Hofland (Ned) Belkin-Pro Cycling Team
40 Kevin Ista (Bel) IAM Cycling
41 Gorka Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team
42 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling
43 Marco Marcato (Ita) Cannondale
44 Bob Jungels (Lux) Trek Factory Racing
45 Andre Fernando S. Martins Cardoso (Por) Garmin Sharp
46 Arthur Vichot (Fra) FDJ.fr
47 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar
48 Adrien Petit (Fra) Cofidis, Solutions Credits
49 Enrico Gasparotto (Ita) Astana Pro Team
50 Ramon Sinkeldam (Ned) Team Giant-Shimano
CLASSIFICA GENERALE
1 Nacer Bouhanni (Fra) FDJ.fr 3:53:01
2 Gianni Meersman (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:01
3 John Degenkolb (Ger) Team Giant-Shimano 0:00:04
4 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 0:00:08
5 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 0:00:09
6 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling
7 Jose Joaquin Rojas Gil (Spa) Movistar Team 0:00:10
8 Tyler Farrar (USA) Garmin Sharp
9 Bryan Coquard (Fra) Team Europcar
10 Luca Wackermann (Ita) Lampre-Merida
11 Fabio Felline (Ita) Trek Factory Racing
12 Fabio Sabatini (Ita) Cannondale
13 Francesco Gavazzi (Ita) Astana Pro Team
14 Mathew Hayman (Aus) Orica GreenEdge
15 Cyril Lemoine (Fra) Cofidis, Solutions Credits
16 Elia Favilli (Ita) Lampre-Merida
17 Romain Zingle (Bel) Cofidis, Solutions Credits
18 Gert Steegmans (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
19 Nikolay Trusov (Rus) Tinkoff-Saxo
20 Alexander Kristoff (Nor) Team Katusha
21 Romain Feillu (Fra) Bretagne – Seche Environnement
22 Lars Boom (Ned) Belkin-Pro Cycling Team
23 Samuel Dumoulin (Fra) AG2R La Mondiale
24 Michel Koch (Ger) Cannondale
25 Arnold Jeannesson (Fra) FDJ.fr
26 Jens Keukeleire (Bel) Orica GreenEdge
27 Peter Velits (Svk) BMC Racing Team
28 Vladimir Isaychev (Rus) Team Katusha
29 Niki Terpstra (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
30 Zdenek Stybar (Cze) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
31 Tom Boonen (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
32 Jérôme Pineau (Fra) IAM Cycling
33 Rui Alberto Faria Da Costa (Por) Lampre-Merida
34 Wilco Kelderman (Ned) Belkin-Pro Cycling Team
35 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
36 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team
37 Nikolas Maes (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
38 Marko Kump (Slo) Tinkoff-Saxo
39 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo
40 Moreno Hofland (Ned) Belkin-Pro Cycling Team
41 Kevin Ista (Bel) IAM Cycling
42 Gorka Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team
43 Marco Marcato (Ita) Cannondale
44 Bob Jungels (Lux) Trek Factory Racing
45 Andre Fernando S. Martins Cardoso (Por) Garmin Sharp
46 Arthur Vichot (Fra) FDJ.fr
47 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar
48 Adrien Petit (Fra) Cofidis, Solutions Credits
49 Ramon Sinkeldam (Ned) Team Giant-Shimano
50 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Belisol

Bouhanni 'picchia' duro sui pedali a pochi passi dal traguardo di Mantes-la-Jolie (foto AFP)
LA VENDETTA MAXIMA DI VALVERDE
Lo spagnolo si aggiudica la vittoria della Roma Maxima con un attacco a 40 chilometro dal traguardo, Quintana lancia il compagno di squadra, Pozzovivo da il colpi di frusta decisivo e poi aiuta lo spagnolo a mantenere il vantaggio pur non avendo speranze in volata. Dopo la mezza delusione di ieri Valverde centra la vittoria in una corsa incerta fino agli ultimi metri
La Roma Maxima ha visto l’attacco vincente di uno degli uomini più attesi, Alejandro Valverde, che non è affatto partito a sorpresa. I Campi di Annibale rappresentavano il punto dove lo stesso Valverde aveva dichiarato di voler provare a dare la svolta alla corsa.
Dopo il deludente terzo posto di ieri in una corsa in cui era il favorito numero uno, lo spagnolo riesce ad aggiudicarsi una corsa adatta alle sue caratteristiche, ma molto incerta per la distanza tra l’ultima salita e l’arrivo di Roma.
Favoriti erano, infatti, uomini con diverse caratteristiche; in caso di arrivo in volata Modolo e Colbrelli apparivano i più quotati, mentre, in caso di crisi dei velocisti in salita, le possibilità si spostavano su Ratto, Gilbert, Pozzato e appunto Valverde.
Il nostro Pozzovivo, invece, è apparso il più brillante in salita, ha contrattaccato nel durissimo tratto finale dei Campi di Annibale, riuscendo anche a staccare Valverde di qualche metro. E’ stata di fatto proprio l’accelerazione di Pozzovivo a creare il buco decisivo in prossimità del GPM, Valverde è riuscito a contenere il distacco in pochi metri e, dopo lo scollinamento, è riuscito agevolmente a riportarsi sullo scalatore Lucano.
Nel finale, abbiamo visto Valverde molto attivo nel tentativo di conservare il vantaggio sul gruppo ma bisogna dire che, contrariamente a quanto si poteva pensare, Pozzovivo ha fatto la sua parte, determinante per la buona riuscita dell’attacco.
La corsa è stata caratterizzata da una fuga partita nei primi chilometri di gara ed esauritasi definitivamente proprio sulle prime rampe della salita dei Campi di Annibale, grazie al lavoro in testa dei Movistar che hanno voluto portare il capitano Valverde in testa alla corsa nel punto prescelto per sferrare l’attacco.
Il primissimo tentativo è stato dell’uomo di casa Pirazzi che, però, non è riuscito a guadagnare più di 11 secondi. Quando il gruppo si riporta sul laziale, cominciano gli scatti in testa finchè non se ne vanno in sette: Thomas Damuseau (Giant Shimano), Matthias Brandle (IAM Cycling), Niccolò Bonifazio (Lampre Merida), Daniel Teklehaymanot e Dennis Van Niekerk (MTN Qhubeka), Ben Gastauer (Ag2r-La Mondiale) e Kiel Rejnen (Unitedhealtchcare). Il gruppo lascia fare e gli attaccanti riescono in breve a conseguire un vantaggio considerevole che arriva a sfiorare i 7 minuti.
Quando mancano ancora poco meno di 150 Km alla conclusione, la Movistar si pone in testa al gruppo ed il vantaggio dei fuggitivi cominicia pian piano a scendere: a 70 Km dall’arrivo è di 3 minuti e mezzo, mentre alcuni atleti perdono contatto dal gruppo.
Nella fase di avvicinamento alla salita di Rocca Priora, i Movistar rallentano leggermente ed il vantaggio dei fuggitivi torna a salire. Tuttavia, nel corso dell’ascesa passano i testa gli uomini della Bardiani che impongono un ritmo altissimo che provoca il crollo del vantaggio dei fuggitivi, fino a farlo scendere sotto il minuto ai 50 dall’arrivo.
Vedendo che il vantaggio è in costante calo, Gastauer tenta di allungare nell’ultimo chilometro della salita verso Rocca Priora; l’accelerazione consente al corridore dell’Ag2r-La Mondiale di guadagnare dapprima qualche metro poi, man mano, sempre di più sugli ormai ex compagni d’avventura. Il tentativo di Gastauer non appare, però, credibile sia in considerazione dell’esiguità del vantaggio sul gruppo, sia per via dei chilometri ancora da percorrere che non favoriscono certa la marcia di un corridore solitario.
Sulle prime rampe della salita dei Campi di Annibale, quando mancano ancora quasi 40 Km all’arrivo, allunga Alejandro Valverde, prima in modo timido poi più deciso ed il gruppo inizia a sfilacciarsi, mentre gli immediati inseguitori di Gastauer vengono ripresi.
Poco dopo il primo tentativo di allungo di Valverde, parte al contrattacco Nairo Quintana cui si accodano immediatamente Pirazzi e Pozzovivo, mentre nel gruppo è piena bagarre; il colombiano della Movistar continua a dettare un ritmo infernale e i velocisti rimangono attardati.
Nel momento in cui battistrada Gastauer viene ripreso riparte Valverde, stavolta con decisione maggiore; alla sua ruota si pone Bongiorno nel ruolo di stopper, dato che non passa mai in testa, mentre si riaccodano anche Anacona e Pozzovivo che, nel tratto diù duro della salita dopo Rocca di Papa, parte deciso e nessuno riesce a stargli a ruota. Alejandro Valverde, con una tattica molto intelligente, non risponde alla rasoiata del forte scalatore Lucano ma, mantenendo un ritmo molto alto, riesce a non farselo sfuggire alla vista e si riporta progressivamente su di lui dopo la fine del tratto duro. Alle spalle della coppia di testa si trovano Anacona, Quintana e Rabottini, a 18 secondi, che vengono presto raggiunti da un altro gruppetto cosicché dietro si forma un gruppetto di dodici uomini a circa 20 secondi: Hoogerland, Quintana, Dupont, Kangert, Nocentini, Anacona, Tschopp, Hermans, Pellizzotti Pardila Rabottini e Bongiorno.
A questo punto, il destino della coppia di testa sembrerebbe segnato poichè mancano oltre trenta chilometri alla conclusione e non sono più previste asperità, eccetto un breve strappo. Dietro inseguono in dodici mentre nella coppia di testa Pozzovivo non sembrerebbe in condizioni di collaborare dato che lo sprint non è decisamente la specialità del lucano. Dietro, tuttavia, non c’è accordo mentre Pozzovivo, seppur in misura minore, fa la sua parte nella fuga tanto che i due uomini di testa incrementano il vantaggio sugli inseguitori. Valverde, per non far calare il ritmo, accenna diverse accelerazioni specialmente su tratti con i sanpietrini. Dal gruppo inseguitore evade Rabottini, che si accorge (in verità troppo tardi) che manca l’accordo nell’inseguimento e guadagna una decina di secondi sui dieci, ma rimane nella sgradevole situazione di trovarsi da solo senza alcuna possibilità di rientrare sui due di testa. Sullo strappo dei Cappuccini Quintana appare in difficoltà e perde contatto, Bongiorno evade dal gruppetto degli inseguitori ma l’avanscoperta dura poco e al termine del tratto più ripido della discesa la coppia di testa ha ancora un buon vantaggio. I chilometri che mancano favoriscono certamente gli inseguitori, dato che si tratta di 18 chilometri in falsopiano a scendere sino al traguardo.
Ai 15 al traguardo, su una accelerazione degli insegutori Pellizzotti rimane letteralmente sulle gambe a causa di un attacco di crampi, cerca di sciogliere i muscoli ma per lui non c’è nulla da fare e perde irrimedibilmente contatto.
A 8 Km dall’arrivo, la situazione sembra decisa: davanti ci sono Valverde e Pozzovivo con oltre trenta secondi di vantaggio su Rabottini, che è restato a “bagnomaria”, e oltre 50 sul gruppo degli inseguitori. Quando mancano 6 chilometri al traguardo si verifica un colpo di scena poichè un gruppo molto nutrito con diversi velocisti si riporta sui dieci inseguitori di Rabottini e della coppia di testa e, grazie all’arrivo dei rinforzi, il gruppo inizia un recupero vertiginoso: si riporta immediatamente su Rabottini e nel giro di un paio di chilometri dimezza il passivo dalla coppia di testa. Ai 1500 metri prova a uscire dal gruppo Samuel Sánchez ma il suo tentativo viene neutralizzato quasi subito. Dopo il triangolo rosso dell’ultimo chilometro Valverde e Pozzovivo iniziano a studiarsi mentre il gruppo rinviene fortissimo. Negli ultimi metri Valverde lancia la volata appena in tempo per impedire il ritorno del gruppo che, proprio sulla linea del traguardo, assorbe Pozzovivo che conclude in quinta posizione. Il secondo posto se lo aggiudica Daide Apollonio davanti a Sonny Colbrelli che continua la splendida serie di piazzamenti ai quali ora manca solo la vittoria.
La tattica di Valverde è stata perfetta, ha prima provato un allungo per saggiare la resistenza degli avversari e quindi ha lanciato Quintana, che ha fatto un forcing davvero efficace per spianare la strada ad un ulteriore contrattacco di Valverde. Il murciano poi ha gestito alla perfezione la reazione all’attacco di Pozzovivo, non ha risposto colpo su colpo ma non si è lasciato sfuggire il contatto visivo, in modo da raggiungere Pozzovivo senza difficoltà alla fine del tratto duro e, contemporaneamente, conseguire un distacco rispetto agli altri avversari.
Pozzovivo, invece, ha adottato una tecnica discutibile aiutando, seppur timidamente, un corridore contro il quale non aveva alcuna possibilità allo sprint e senza che vi fossero ulteriori asperità sulle quali tentare di staccarlo. Il rammarico è ancora maggiore se si considera che secondo si è piazzato Apollonio, compagno di squadra di Pozzovivo.
La Roma Maxima 2014 è stata ricca di emozioni, incerta sino agli ultimi metri, con un ottimo attacco a lunga gittata il cui protagonista ha saputo costruire, chilometro dopo chilometro, le basi del successo anche in una situazione iniziale che non sembrava lasciare grandi speranze.
Valverde riscatta così la sconfitta di ieri e si propone quale protagonista di rilievo della stagione.
Quintana ha imposto un ritmo infernale per poi lanciare il contrattacco di Valverde ma ha probabilmente pagato lo sforzo e si è staccato successivamente.
In ogni caso, lo stato di forma del colombiano si vedrà nel corso della Tirreno-Adriatico, che inizierà nei prossimi giorni priva di un assoluto protagonista come Froome, vittima di un problema alla schiena. Al suo posto correrà Porte che avrebbe dovuto, invece, partecipare alla Parigi – Nizza.
Benedetto Ciccarone
ORDINE D’ARRIVO
1 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 4:45:45
2 Davide Appollonio (Ita) AG2R La Mondiale 0:00:01
3 Sonny Colbrelli (Ita) Bardiani CSF
4 Antonio Parrinello (Ita) Androni Giocattoli
5 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale
6 Alessandro Bazzana (Ita) UnitedHealthcare Professional Cycling Team
7 Jarlinson Pantano (Col) Colombia
8 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team
9 Simon Geschke (Ger) Team Giant-Shimano
10 Mauro Finetto (Ita) Yellow Fluo
11 Angel Vicioso Arcos (Spa) Team Katusha
12 Filippo Pozzato (Ita) Lampre-Merida
13 Reto Hollenstein (Swi) IAM Cycling
14 Christopher Sutton (Aus) Team Sky
15 Matthias Brandle (Aut) IAM Cycling
16 Daniele Ratto (Ita) Cannondale
17 Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team
18 Enrico Battaglin (Ita) Bardiani CSF
19 Miguel Angel Rubiano Chavez (Col) Colombia
20 Yannick Eijssen (Bel) BMC Racing Team
21 Georg Preidler (Aut) Team Giant-Shimano
22 Eduard Vorganov (Rus) Team Katusha
23 Jonathan Fumeaux (Swi) IAM Cycling
24 Dominik Nerz (Ger) BMC Racing Team
25 Sergio Pardilla (Spa) MTN – Qhubeka
26 Patrick Schelling (Swi) IAM Cycling
27 Marcel Wyss (Swi) IAM Cycling
28 Julien Berard (Fra) AG2R La Mondiale
29 Diego Rosa (Ita) Androni Giocattoli
30 Guillaume Bonnafond (Fra) AG2R La Mondiale
31 Matteo Rabottini (Ita) Yellow Fluo
32 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky
33 Igor Anton Hernandez (Spa) Movistar Team
34 Winner Anacona Gomez (Col) Lampre-Merida 0:00:06
35 Sebastian Henao Gomez (Col) Team Sky
36 Alexander Kolobnev (Rus) Team Katusha
37 Cayetano José Sarmiento Tunarrosa (Col) Cannondale
38 Franco Pellizotti (Ita) Androni Giocattoli
39 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team
40 Tom Dumoulin (Ned) Team Giant-Shimano
41 Tobias Ludvigsson (Swe) Team Giant-Shimano
42 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale
43 Edoardo Zardini (Ita) Bardiani CSF
44 Stefano Pirazzi (Ita) Bardiani CSF
45 Ivan Basso (Ita) Cannondale
46 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale 0:00:11
47 Johann Tschopp (Swi) IAM Cycling
48 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano
49 Ben Hermans (Bel) BMC Racing Team 0:00:13
50 Samuel Sanchez Gonzalez (Spa) BMC Racing Team
51 Francesco Manuel Bongiorno (Ita) Bardiani CSF 0:00:33
52 Luca Paolini (Ita) Team Katusha
53 Rinaldo Nocentini (Ita) AG2R La Mondiale
54 Nairo Alexander Quintana Rojas (Col) Movistar Team 0:00:46
55 Joshua Edmondson (GBr) Team Sky 0:00:50
56 Darwin Atapuma Hurtado (Col) BMC Racing Team 0:01:13
57 Andriy Grivko (Ukr) Astana Pro Team 0:01:29
58 Ben Gastauer (Lux) AG2R La Mondiale 0:06:40
59 Rafael Andriato (Bra) Yellow Fluo 0:07:50
60 Marc de Maar (AHo) UnitedHealthcare Professional Cycling Team
61 Lawrence Warbasse (USA) BMC Racing Team
62 Marco Frapporti (Ita) Androni Giocattoli 0:09:06
63 Kristian Sbaragli (Ita) MTN – Qhubeka
64 Dennis van Niekerk (RSA) MTN – Qhubeka
65 Thomas Damuseau (Fra) Team Giant-Shimano
66 Simone Ponzi (Ita) Yellow Fluo
67 Francisco José Ventoso Alberdi (Spa) Movistar Team
68 Manuel Quinziato (Ita) BMC Racing Team
69 Marcel Aregger (Swi) IAM Cycling
70 Benjamin Day (Aus) UnitedHealthcare Professional Cycling Team
71 Dmitriy Muravyev (Kaz) Astana Pro Team
72 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team
73 Maxim Iglinskiy (Kaz) Astana Pro Team
74 Fabio Taborre (Ita) Yellow Fluo
75 Francesco Failli (Ita) Yellow Fluo
76 Rudiger Selig (Ger) Team Katusha
77 Johannes Fröhlinger (Ger) Team Giant-Shimano
78 Angelo Pagani (Ita) Bardiani CSF
79 Daniel Teklehaimanot (Eri) MTN – Qhubeka
80 Dario Cataldo (Ita) Team Sky
81 Paolo Longo Borghini (Ita) Cannondale
82 Nathan Earle (Aus) Team Sky
83 Ben Swift (GBr) Team Sky
84 Maxim Belkov (Rus) Team Katusha
85 Luca Dodi (Ita) Lampre-Merida
86 Stefano Locatelli (Ita) Bardiani CSF
87 Daniele Colli (Ita) Yellow Fluo
88 Tom Stamsnijder (Ned) Team Giant-Shimano
89 Ian Boswell (USA) Team Sky
90 Dmitriy Kozonchuk (Rus) Team Katusha
91 Andrea Zordan (Ita) Androni Giocattoli
92 Sacha Modolo (Ita) Lampre-Merida
93 Dayer Uberney Quintana Rojas (Col) Movistar Team 0:16:56
94 Kiel Reijnen (USA) UnitedHealthcare Professional Cycling Team 0:19:29
95 Edward Fabian Diaz Cardenas (Col) Colombia
96 Davide Frattini (Ita) UnitedHealthcare Professional Cycling Team
97 Adrien Niyonshuti (Rwa) MTN – Qhubeka
98 Matthias Krizek (Aut) Cannondale
99 Darwin Ferney Pantoja Tobar (Col) Colombia
100 Enrico Barbin (Ita) Bardiani CSF
101 Songezo Jim (RSA) MTN – Qhubeka

Valverde affronta in testa uno dei tratti più ostici della Roma Maxima (foto Bettini)
09-03-2014
marzo 9, 2014 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
PARIGI – NIZZA
Il francese Nacer Bouhanni (FDJ.fr) si è imposto nella prima tappa, circuito di Mantes-la-Jolie, percorrendo 162,5 Km in 3h53′11″, alla media di 41,813 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Degenkolb e il belga Meersman. Miglior italiano Luca Wackermann (Lampre – Merida), 7°. Bouhanni è il primo leader della classifica, con 1″ su Meersman e 4″ su Degenkolb. Miglior italiano Wackermann, 10° a 10″.
ROMA MAXIMA
Lo spagnolo Alejandro Valverde Belmonte (Movistar Team) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Roma, percorrendo 195 Km in 4h45′45″, alla media di 40,945 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Davide Appollonio (AG2R La Mondiale) e Sonny Colbrelli (Bardiani Valvole – CSF Inox).
DRIEDAAGSE VAN WEST-VLAANDEREN (Belgio)
Il belga Guillaume Van Keirsbulck (Omega Pharma – Quick Step) si è imposto nella seconda ed ultima tappa, Nieuwpoort – Ichtegem, percorrendo 185,9 Km in 4h21′05″, alla media di 42,722 Km/h. Ha preceduto di 1″ l’italiano Danilo Napolitano (Wanty – Groupe Gobert) e l’olandese Van Poppel. L’estone Gert Jõeäär (Cofidis, Solutions Crédits) si impone in classifica, con 3″ sul belga Van Keirsbulck e 5″ sul francese Le Bon . Miglior italiano Napolitano, 33° a 46″.
GRAND PRIX DE LA VILLE DE LILLERS – SOUVENIR BRUNO COMINI
Il francese Steven Tronet (BigMat – Auber 93) si è imposto nella corsa francese, circuito di Lillers, percorrendo 174,2 Km in 3h53′55″, alla media di 44,682 Km/h. Ha preceduto il belga Degreve e il francese Daeninck. Miglior italiano Rino Gasparrini (Mg.Kvis – Trevigiani – Wilier – Norda), 25° a 15″.
RABOBANK DORPENOMLOOP RUCPHEN
Il danese Michael Carbel Svendgaard (Cult Energy Vital Water) si è imposto nella corsa olandese, circuito di Sint Willebrord, percorrendo 187,1 Km in 4h14′39″, alla media di 44,084 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Mclay e l’olandese Ariesen. Due italiani in gara: Ignazio Moser 36°, Piero Baffi (Leopard Development Team), 37°.
POREC TROPHY – TROFEJ POREC
L’ucraino Maksym Averin (Synergy Baku Cycling Project) si è imposto nella corsa croata, circuito di Parenzo, percorrendo 149 Km in 3h32′22″, alla media di 42,097 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’austriaco Biedermann e lo sloveno Mugerli. Miglior italiano Davide Mucelli (Meridiana Kamen Team), 10°.
TOUR D’ALGÉRIE (dilettanti)
L’algerino Adil Barbari (Velo Club Sovac) si è imposto nella prima tappa, Zeralda – Ain Defla, percorrendo 119 Km in 2h41′32″, alla media di 44,201 Km/h. Ha preceduto di 42″ l’eritreo Debesay e l’emiratese Mirza Bahihammad. Miglior italiano Thomas Pinaglia (Gragnano Sporting Club), 8° a 44″.
TOUR DU CAMÉROUN
L’olandese Patrick Kos si è imposto nella prima tappa, Ebolowa – Yaoundé, percorrendo 151,7 Km in 3h49′47″, alla media di 39,611 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale De Vries e il francese Letue
TOUR DE TAIWAN
Lo statunitense Luke Keough (UnitedHealthcare) si è imposto nella prima tappa, circuito di Taipei City, percorrendo 52 Km in 1h06′24″, alla media di 50,893 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Wippert e il greco Bouglas. Due italiani in gara: Marco Zanotti (Parkhotel Valkenburg Continental Cycling Team) 8°, Davide Formolo (Cannondale) 59°. Keough è il primo leader della classifica, con 2″ su Bouglas e 3″ sul francese Di Grégorio. Zanotti 12° a 10″, Formolo 61° a 10″.
VUELTA MEXICO (open)
Lo statunitense Eric Young (Optum p/b Kelly Benefit Strategies) si è imposto nella sesta ed ultima tappa, circuito di Città del Messico, percorrendo 101,2 Km in 1h52′33″, alla media di 53,949 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Keough e l’italiano Marco Benfatto (Continental Team Astana). Il colombiano Juan Villegas (4-72 – Colombia) si impone in classifica con 3″ sul kazako Ayazbayev e 12″ sullo spagnolo Garcia Estevez. Miglior italiano Cesare Ciommi (Vega – Hotsand), 22° a 3′24″.
TROFEO FRANCO BALESTRA (open)
L’italiano Christian Delle Stelle (Team Idea) si è imposto nella corsa italiana, circuito di San Pancrazio di Palazzolo, percorrendo 169,8 Km in 4h15′20″, alla media di 39,900 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Matteo Collodel (Team Idea) e Marco Chianese (dilettante, Team Pala Fenice)