MEZGEC IMPLACABILE, BEFFATI GLI AZZURRI

marzo 25, 2014 by Redazione  
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Grande dimostrazione di forza dello sloveno che dopo il successo di Calella si ripete con ancor più facilità nella frazione di Girona relegando a oltre due biciclette di distacco Roberto Ferrari e Oscar Gatto, gli unici che hanno tentato di insidiarlo nello sprint finale, mentre Davide Viganò chiude al 6° posto. Pochi cambiamenti nella generale della Volta a Catalunya con i big che attendono le frazioni più impegnative per darsi battaglia mentre Richie Porte è costretto al ritiro per problemi di stomaco.

La seconda tappa della Volta a Catalunya, 168 km da Matarò a Girona, si presentava come una frazione adatta alle ruote veloci in virtù di un percorso caratterizzato nelle fasi iniziali da due GPM, Alt de Can Bordoi e Alt de Santa Pelaia, non particolarmente impegnativi e da una seconda metà di gara pressochè interamente pianeggiante, se si eccettua una salitella tra i -5 e i -4 dal traguardo, che si è rivelata comunque anch’essa alla portata di tutti prima della breve picchiata che conduceva a un traguardo dove nel 2012 si era imposto Michael Albasini davanti a Dario Cataldo e Rigoberto Urán. La corsa, contrassegnata da una pioggia battente e temperature piuttosto rigide lungo tutto l’arco del suo svolgimento, è vissuta sulla fuga partita al km 10 di Maxim Belkov (Katusha), Michel Koch (Cannondale), Tomasz Marczynski e Marek Rutkiewicz (CCC Polsat), Jérôme Baugnies (Wanty-Groupe Gobert) e Thomas Voeckler (Europcar), indubbiamente il corridore di maggior blasone tra i battistrada al di là di un 2013 al di sotto delle aspettative. I sei all’attacco hanno comunque ricevuto poco spazio da un gruppo guidato dalla Giant-Shimano del leader della generale Luka Mezgec e da un Team Sky che punta tutto su Chris Froome dal momento che Richie Porte, dopo il ritiro alla Tirreno-Adriatico, è stato nuovamente costretto a mettere piede a terra dopo pochi chilometri per problemi allo stomaco e rischia di compromettere la preparazione a un mese e mezzo dal via del Giro d’Italia, suo grande obiettivo stagionale. Il plotone non ha mai concesso più di 2′30” di margine ai sei atleti di testa che hanno proceduto di comune accordo fino a 25 km dal traguardo, quando Voeckler in un tratto di leggera ascesa ha fatto il vuoto riuscendo a rimanere al comando fino ai piedi dello strappetto conclusivo prima di essere inevitabilmente riassorbito al pari degli ex compagni d’avventura. Il solo Maciej Paterski (CCC Polsat) ha provato una breve sortita sulla salitella mentre nella successiva discesa, rivelatasi però non sufficientemente tecnica per poter fare la differenza, ha guadagnato qualche decina di metri Dennis Vanendert (Lotto-Belisol) prima di essere comunque immediatamente riassorbito. All’ultimo chilometro è stato addirittura Alberto Contador (Saxo-Tinkoff), sperando probabilmente di guadagnare qualche secondo sui rivali per la generale in virtù di un gruppo che si era leggermente sfilacciato per via dell’asfalto bagnato, a mettere il naso in testa al gruppo: una volta esauritesi queste scaramucce l’Orica-GreenEdge ha preso il comando delle operazioni con Brett Lancaster che ha lanciato lo sprint di Leigh Howard, alla cui ruota sono stati abili a posizionarsi il bresciano Roberto Ferrari (Lampre-Merida) e il trevigiano Oscar Gatto (Cannondale), ma a mettere tutti d’accordo è stato ancora una volta Mezgec, che è uscito a velocità doppia sulla destra della sede stradale e si è imposto praticamente per dispersione, conquistando il suo secondo successo consecutivo dopo quello di Calella e il terzo se si considera quello ottenuto alla Handzame Classic. Tutti gli altri non hanno potuto fare altro che lottare per la piazza d’onore, andata a Ferrari che negli ultimi metri ha avuto la meglio su Gatto mentre Howard, partito probabilmente troppo lungo, è scivolato al 9° posto preceduto anche da Julian Alaphilippe (Omega-QuickStep), che si è dunque confermato ad alti livelli dopo la terza piazza della frazione inaugurale, Marcus Burghardt (Bmc), il brianzolo Davide Viganò (Caja Rural) e il duo della Lotto-Belisol composto da Boris Vallée e Tosh Van der Sande. Il gruppo è comunque arrivato pressochè compatto al traguardo con Pierre Rolland (Europcar) e Julián Arredondo (Trek) unici tra gli atleti di punta a perdere rispettivamente 34 e 36” ed essere dunque tagliati fuori dalle zone alte di una classifica generale che vede Mezgec portare a 14” il suo margine su Ferrari e Howard, a 16” quello su Alaphilippe e Ratto e a 18” quello su Vallée, mentre gli atleti che lotteranno per il successo finale sono distanziati di 23”. Questi ultimi entreranno in scena a partire dalla terza tappa, 162,9 km da Banyoles a La Molina, con le ascese dell’Alt de Coubet in avvio, dell’impegnativo Alt de la Creueta poco oltre metà percorso e infine gli ultimi 5,3 km di scalata al 6% di pendenza verso il traguardo, affrontati più volte in passato sia al Giro di Catalogna che alla Vuelta a España, con Santiago Blanco ultimo a imporsi nel 2001 davanti a Klaus Möller e Antonio Tauler.

Marco Salonna

ORDINE D’ARRIVO

1 Luka Mezgec (Slo) Team Giant-Shimano 3:57:49
2 Roberto Ferrari (Ita) Lampre-Merida
3 Daniele Ratto (Ita) Cannondale
4 Julian Alaphilippe (Fra) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
5 Marcus Burghardt (Ger) BMC Racing Team
6 Davide Vigano (Ita) Caja Rural – Seguros RGA
7 Boris Vallee (Bel) Lotto Belisol
8 Tosh Van Der Sande (Bel) Lotto Belisol
9 Leigh Howard (Aus) Orica GreenEdge
10 Maciej Paterski (Pol) CCC Polsat Polkowice 0:00:03
11 Romain Hardy (Fra) Cofidis, Solutions Credits
12 Cédric Pineau (Fra) FDJ.fr
13 Brett Lancaster (Aus) Orica GreenEdge
14 Pieter Serry (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
15 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team
16 Jean Marc Marino (Fra) Cannondale
17 Stéphane Poulhies (Fra) Cofidis, Solutions Credits
18 Samuel Dumoulin (Fra) AG2R La Mondiale
19 Angel Madrazo Ruiz (Spa) Caja Rural – Seguros RGA
20 Michel Koch (Ger) Cannondale
21 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
22 Steven Kruijswijk (Ned) Belkin Pro Cycling Team
23 Georg Preidler (Aut) Team Giant-Shimano
24 Carlos Alberto Betancur Gomez (Col) AG2R La Mondiale
25 Jan Polanc (Slo) Lampre-Merida
26 Dennis Vanendert (Bel) Lotto Belisol
27 Stig Broeckx (Bel) Lotto Belisol
28 Alberto Contador Velasco (Spa) Tinkoff-Saxo
29 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky
30 David Lopez Garcia (Spa) Team Sky
31 Valerio Agnoli (Ita) Astana Pro Team
32 Robert Kiserlovski (Cro) Trek Factory Racing
33 Fumiyuki Beppu (Jpn) Trek Factory Racing
34 Kristijan Durasek (Cro) Lampre-Merida
35 Christopher Froome (GBr) Team Sky
36 Nairo Alexander Quintana Rojas (Col) Movistar Team
37 Rigoberto Uran (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
38 Javier Alexis Acevedo Colle (Col) Garmin Sharp
39 Bruno Pires (Por) Tinkoff-Saxo
40 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits
41 Serge Pauwels (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
42 Petr Vakoc (Cze) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
43 David Arroyo Duran (Spa) Caja Rural – Seguros RGA
44 Chad Haga (USA) Team Giant-Shimano
45 Daniel Martin (Irl) Garmin Sharp
46 Sam Bewley (NZl) Orica GreenEdge
47 Yannick Eijssen (Bel) BMC Racing Team
48 José Herrada Lopez (Spa) Movistar Team
49 Luis Leon Sanchez (Spa) Caja Rural – Seguros RGA
50 Ryder Hesjedal (Can) Garmin Sharp

CLASSIFICA GENERALE

1 Luka Mezgec (Slo) Team Giant-Shimano 8:06:42
2 Roberto Ferrari (Ita) Lampre-Merida 0:00:14
3 Leigh Howard (Aus) Orica GreenEdge
4 Julian Alaphilippe (Fra) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:16
5 Daniele Ratto (Ita) Cannondale
6 Boris Vallee (Bel) Lotto Belisol 0:00:18
7 Marcus Burghardt (Ger) BMC Racing Team 0:00:20
8 Tosh Van Der Sande (Bel) Lotto Belisol
9 Davide Vigano (Ita) Caja Rural – Seguros RGA
10 Michel Koch (Ger) Cannondale
11 Maxim Belkov (Rus) Team Katusha 0:00:21
12 Cédric Pineau (Fra) FDJ.fr 0:00:22
13 Samuel Dumoulin (Fra) AG2R La Mondiale 0:00:23
14 Pieter Serry (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
15 Angel Madrazo Ruiz (Spa) Caja Rural – Seguros RGA
16 Brett Lancaster (Aus) Orica GreenEdge
17 Jan Polanc (Slo) Lampre-Merida
18 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
19 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team
20 Maciej Paterski (Pol) CCC Polsat Polkowice
21 Alberto Contador Velasco (Spa) Tinkoff-Saxo
22 Fumiyuki Beppu (Jpn) Trek Factory Racing
23 Carlos Alberto Betancur Gomez (Col) AG2R La Mondiale
24 Georg Preidler (Aut) Team Giant-Shimano
25 Stéphane Poulhies (Fra) Cofidis, Solutions Credits
26 Javier Alexis Acevedo Colle (Col) Garmin Sharp
27 Dennis Vanendert (Bel) Lotto Belisol
28 Romain Hardy (Fra) Cofidis, Solutions Credits
29 Joaquin Rodriguez Oliver (Spa) Team Katusha
30 Anthony Roux (Fra) FDJ.fr
31 Paul Martens (Ger) Belkin Pro Cycling Team
32 Daniel Martin (Irl) Garmin Sharp
33 Luis Leon Sanchez (Spa) Caja Rural – Seguros RGA
34 Christopher Froome (GBr) Team Sky
35 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky
36 Martin Kohler (Swi) BMC Racing Team
37 Jean Marc Marino (Fra) Cannondale
38 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha
39 Julian Kern (Ger) AG2R La Mondiale
40 Tejay van Garderen (USA) BMC Racing Team
41 Robert Kiserlovski (Cro) Trek Factory Racing
42 Rory Sutherland (Aus) Tinkoff-Saxo
43 David Tanner (Aus) Belkin Pro Cycling Team
44 Arnold Jeannesson (Fra) FDJ.fr
45 Bruno Pires (Por) Tinkoff-Saxo
46 Yoann Bagot (Fra) Cofidis, Solutions Credits
47 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky
48 Laurens Ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling Team
49 Ryder Hesjedal (Can) Garmin Sharp
50 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano

Il bis di Mezgec sulle strade catalane (foto EFE)

Il bis di Mezgec sulle strade catalane (foto EFE)

24-03-2014

marzo 24, 2014 by Redazione  
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VOLTA CICLISTA A CATALUNYA

Lo sloveno Luka Mezgec (Team Giant – Shimano) si è imposto nella prima tappa, circuito di Calella, percorrendo 169,7 Km in 4h09′13″, alla media di 40,856 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Howard e il francese Alaphilippe. Miglior italiano Daniele Ratto (Cannondale Pro Cycling Team), 6°. Mezgec è il primo leader della classifica con 4″ su Howard e 6″ su Alaphilippe. Miglior italiano Ratto, 8° a 10″.

TOUR DE NORMANDIE

L’elvetico Stefan Küng (BMC Development Team) si è imposto nel prologo, circuito di Saint-Lô, percorrendo 3,6 Km in 5′02″, alla media di 41,722 Km/h. Ha preceduto di 1″ il russo Nikolaev e di 3″ l’elvetico Bohli. Miglior italiano Ignazio Moser (BMC Development Team), 53° a 18″.

TOUR INTERNATIONAL DE CONSTANTINE (Algeria – dilettanti)

L’algerino Azzedine Lagab (Groupement Sportif des Petrolier Algerie) si è imposto nella prima tappa, Sétif – Constantine, percorrendo 132,3 Km in 2h33′48″, alla media di 51,612 Km/h. Ha preceduto di 1″ il giapponese Itami e il russo Belykh. Miglior italiano Devid Tintori (Gragnano Sporting Club), 6° a 40″.

DALLE FIANDRE ALLA CATALOGNA E’ SEMPRE MEZGEC-TIME

marzo 24, 2014 by Redazione  
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Seconda vittoria nel giro di quattro giorni per lo sloveno della Giant-Shimano che, dopo aver preceduto tutti nella Handzame Classic, si ripete in quel di Calella bruciando in uno sprint a ranghi pressochè compatti l’australiano Leigh Howard e il giovane francese Julian Alaphilippe e conquistando la leadership nella classifica generale della Volta Ciclista a Catalunya. 6° e 8° posto per i nostri Daniele Ratto e Roberto Ferrari, subito fuori dai giochi Richie Porte che chiude con un ritardo di quasi 3 minuti.

Si è aperta con una frazione di 165,7 km con partenza e arrivo a Calella la 94a edizione di una Volta Ciclista a Catalunya che può vantare un vero e proprio parterre de roi, soprattutto per quanto riguarda i corridori da grandi Giri: accanto al campione uscente Daniel Martin (Garmin) si sono, infatti, presentati al via Chris Froome (Team Sky), al rientro dopo un problema alla schiena che l’ha costretto a saltare la Tirreno-Adriatico e pronto a comporre un trio formidabile con Richie Porte e Mikel Nieve; un Alberto Contador (Saxo-Tinkoff) che nella Corsa dei Due Mari ha letteralmente annichilito la concorrenza dimostrando di essere tornato quello dei giorni migliori; un Joaquim Rodríguez (Katusha), spalleggiato dal fedelissimo Daniel Moreno ma anche dal siciliano Giampaolo Caruso, apparso in ottima condizione nelle ultime uscite, reduce da uno stage in allenamento in altura in vista delle classiche delle Ardenne e del Giro d’Italia; un Nairo Quintana (Movistar) che a sua volta punta forte sulla corsa rosa ma che in questa corsa potrebbe non essere al top, dopo un’influenza che l’ha colpito nelle precedenti giornate. Con loro si sino schierati ai nastri di partenza anche Ryder Hesjedal ed Andrew Talansky (Garmin), Rigoberto Urán (Omega-QuickStep), il vincitore della Parigi-Nizza Alberto Betancur (Ag2r), Laurens Ten Dam (Belkin), Samuel Sánchez e Tejay Van Garderen (Bmc), Thibaut Pinot (Fdj), Chris Horner e Przemyslaw Niemiec (Lampre-Merida), Jurgen Van den Broeck (Lotto-Belisol), Thomas Voeckler e Pierre Rolland (Europcar), Julian Arredondo (Trek) e Luis Leon Sanchez (Caja Rural), mentre l’Italia punta le sue fiches, oltre che sul già citato Caruso, su Fabio Aru (Astana), su Ivan Basso (Cannondale), sul sempreverde Davide Rebellin (Ccc Polsat) e su Domenico Pozzovivo (Ag2r), forse il più accreditato in quanto reduce da un’ottima Tirreno-Adriatico, in chiave classifica generale e su Daniele Ratto (Cannondale), Roberto Ferrari (Lampre-Merida) e Davide Viganò (Caja Rural) per quanto riguarda i traguardi parziali. La frazione inaugurale era caratterizzata da una prima metà del percorso sostanzialmente pianeggiante, seguita dalle ascese agli “alti” di Montsoriu, Montseny e Collsacreu, con la vetta di quest’ultima posta a 17 km dal traguardo di Calella dove la Volta Catalunya è approdata per il terzo anno consecutivo. Le tre salite si sono dimostrate decisamente pedalabili, tanto che a giocarsi la corsa è arrivato un gruppo pressochè compatto. A tentare di scongiurare l’arrivo in volata sono stati Romain Lemarchand (Cofidis) e Boris Vallée (Lotto-Belisol) – raggiunti lungo le rampe dell’Alt de Montseny da un Amets Txurruka (Caja Rural) che non ha tradito la sua indole di attaccante – con una fuga a lunga gittata tenuta sotto controllo soprattutto dal Team Sky; in seguito Arredondo, Paul Martens (Belkin) e il lecchese Gianluca Brambilla (Omega-QuickStep) sono stati autori di un allungo in prossimità della vetta dell’Alt de Collsacreu e, infine, Mikaël Cherel (Ag2r) ha provato ad andarsene nella successiva discesa trovando collaborazione da Wilco Kelderman (Belkin) e Romain Hardy (Cofidis). Anche questi tre uomini hanno dovuto alzare bandiera bianca a circa 2 km dal traguardo. Sono state la Cannondale per Ratto e l’Orica-GreenEdge per Leigh Howard le compagini più attive nel lanciare i propri uomini per lo sprint ma ad emergere sul rettilineo finale, anche con una spallata nei confronti dell’australiano, è stato Luka Mezgec (Giant-Shimano) che, a distanza di soli tre giorni dal successo nella Handzame Classic, ha portato a casa la sua seconda vittoria stagionale dimostrando di poter sostituire al meglio gli assenti Marcel Kittel e John Degenkolb. Howard ha dovuto, dal canto suo, accontentarsi della piazza d’onore davanti al francese classe 1992 Julian Alaphilippe (Omega-QuickStep), ad un Martens che ha trovato le energie per disputare lo sprint malgrado le energie spese in precedenza, a Tosh Van der Sande (Lotto-Belisol) e a un Ratto che avrebbe probabilmente preferito una corsa più selettiva, mentre Ferrari ha approcciato il finale in buona posizione ma si è trovato leggermente chiuso nel momento in cui si stava lanciando e non è andato oltre l’8° posto. In virtù degli abbuoni Mezgec è il primo leader della generale con 4” su Howard, 6” su Alaphilippe, 8” su Vallée, 9” su Cédric Pineau (Fdj) e 10” su Martens e il resto del gruppo. Da segnalare che Haimar Zubeldia (Trek) e, soprattutto, Riche Porte, ancora non al meglio dopo il malanno che l’ha costretto ad abbandonare la Tirreno-Adriatico, hanno chiuso con un ritardo vicino ai 3 minuti, uscendo subito dai giochi per la classifica generale. Anche la seconda tappa, 168 km da Matarò a Girona, non sembra presentare difficoltà insormontabili con i due GPM di Alt de Can Bordoi e Alt de Santa Pelaia posti nella prima metà del percorso, ma uno strappetto posto ai -4 dal traguardo si presta ai colpi di mano o quantomeno all’arrivo di un gruppo più ristretto rispetto a quello di Calella.

Marco Salonna

ORDINE D’ARRIVO

1 Luka Mezgec (Slo) Team Giant-Shimano 4:09:13
2 Leigh Howard (Aus) Orica Greenedge
3 Julian Alaphilippe (Fra) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
4 Paul Martens (Ger) Belkin Pro Cycling Team
5 Tosh Van Der Sande (Bel) Lotto Belisol
6 Daniele Ratto (Ita) Cannondale
7 Marcus Burghardt (Ger) BMC Racing Team
8 Roberto Ferrari (Ita) Lampre-Merida
9 Samuel Dumoulin (Fra) AG2R La Mondiale
10 Kévin Reza (Fra) Team Europcar
11 Gianluca Brambilla (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
12 Anthony Roux (Fra) FDJ.fr
13 Davide Vigano (Ita) Caja Rural – Seguros RGA
14 Julian Kern (Ger) AG2R La Mondiale
15 Michel Kreder (Ned) Wanty – Groupe Gobert
16 Martin Kohler (Swi) BMC Racing Team
17 Angel Madrazo Ruiz (Spa) Caja Rural – Seguros RGA
18 David Tanner (Aus) Belkin Pro Cycling Team
19 Christian Meier (Can) Orica Greenedge
20 Jan Polanc (Slo) Lampre-Merida
21 Joaquin Rodriguez Oliver (Spa) Team Katusha
22 Pieter Serry (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
23 Javier Alexis Acevedo Colle (Col) Garmin Sharp
24 Fumiyuki Beppu (Jpn) Trek Factory Racing
25 Alberto Contador Velasco (Spa) Tinkoff-Saxo
26 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
27 Rory Sutherland (Aus) Tinkoff-Saxo
28 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano
29 Cédric Pineau (Fra) FDJ.fr
30 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team
31 Brett Lancaster (Aus) Orica Greenedge
32 Luis Leon Sanchez (Spa) Caja Rural – Seguros RGA
33 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team
34 Carlos Alberto Betancur Gomez (Col) AG2R La Mondiale
35 Daniel Martin (Irl) Garmin Sharp
36 Georg Preidler (Aut) Team Giant-Shimano
37 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha
38 Yoann Bagot (Fra) Cofidis, Solutions Credits
39 Arnold Jeannesson (Fra) FDJ.fr
40 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky
41 Dennis Vanendert (Bel) Lotto Belisol
42 Giacomo Nizzolo (Ita) Trek Factory Racing
43 Maciej Paterski (Pol) CCC Polsat Polkowice
44 Stéphane Poulhies (Fra) Cofidis, Solutions Credits
45 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team
46 Laurens Ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling Team
47 Christopher Froome (GBr) Team Sky
48 Natnael Berhane (Eri) Team Europcar
49 Cayetano José Sarmiento Tunarrosa (Col) Cannondale
50 George Bennett (NZl) Cannondale

CLASSIFICA GENERALE

1 Luka Mezgec (Slo) Team Giant-Shimano 4:09:03
2 Leigh Howard (Aus) Orica Greenedge 0:00:04
3 Julian Alaphilippe (Fra) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:06
4 Boris Vallee (Bel) Lotto Belisol 0:00:08
5 Cédric Pineau (Fra) FDJ.fr 0:00:09
6 Paul Martens (Ger) Belkin Pro Cycling Team 0:00:10
7 Tosh Van Der Sande (Bel) Lotto Belisol
8 Daniele Ratto (Ita) Cannondale
9 Marcus Burghardt (Ger) BMC Racing Team
10 Roberto Ferrari (Ita) Lampre-Merida
11 Samuel Dumoulin (Fra) AG2R La Mondiale
12 Kévin Reza (Fra) Team Europcar
13 Gianluca Brambilla (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
14 Anthony Roux (Fra) FDJ.fr
15 Davide Vigano (Ita) Caja Rural – Seguros RGA
16 Julian Kern (Ger) AG2R La Mondiale
17 Michel Kreder (Ned) Wanty – Groupe Gobert
18 Martin Kohler (Swi) BMC Racing Team
19 Angel Madrazo Ruiz (Spa) Caja Rural – Seguros RGA
20 David Tanner (Aus) Belkin Pro Cycling Team
21 Christian Meier (Can) Orica Greenedge
22 Jan Polanc (Slo) Lampre-Merida
23 Joaquin Rodriguez Oliver (Spa) Team Katusha
24 Pieter Serry (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
25 Javier Alexis Acevedo Colle (Col) Garmin Sharp
26 Fumiyuki Beppu (Jpn) Trek Factory Racing
27 Alberto Contador Velasco (Spa) Tinkoff-Saxo
28 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
29 Rory Sutherland (Aus) Tinkoff-Saxo
30 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano
31 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team
32 Brett Lancaster (Aus) Orica Greenedge
33 Luis Leon Sanchez (Spa) Caja Rural – Seguros RGA
34 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team
35 Carlos Alberto Betancur Gomez (Col) AG2R La Mondiale
36 Daniel Martin (Irl) Garmin Sharp
37 Georg Preidler (Aut) Team Giant-Shimano
38 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha
39 Yoann Bagot (Fra) Cofidis, Solutions Credits
40 Arnold Jeannesson (Fra) FDJ.fr
41 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky
42 Dennis Vanendert (Bel) Lotto Belisol
43 Giacomo Nizzolo (Ita) Trek Factory Racing
44 Maciej Paterski (Pol) CCC Polsat Polkowice
45 Stéphane Poulhies (Fra) Cofidis, Solutions Credits
46 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team
47 Laurens Ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling Team
48 Christopher Froome (GBr) Team Sky
49 Natnael Berhane (Eri) Team Europcar
50 Cayetano José Sarmiento Tunarrosa (Col) Cannondale

Mezgec si impone sul traguardo di Calella, prima tappa del Giro di Catalogna (foto Tim de Waele/TDW Sport)

Mezgec si impone sul traguardo di Calella, prima tappa del Giro di Catalogna (foto Tim de Waele/TDW Sport)

FRANANO ANCHE I FAVORITI: SANREMO A KRISTOFF

marzo 23, 2014 by Redazione  
Filed under 1) MILANO - SANREMO, News

Il norvegese si impone allo sprint sul traguardo della Classicissima, conquistando il successo più prestigioso in carriera davanti a Fabian Cancellara e Ben Swift. Soltanto 5° e 10° gli uomini da battere, Mark Cavendish e Peter Sagan. Coraggioso ma vano tentativo di Nibali sulla Cipressa, neutralizzato ai piedi del Poggio.

È ancora un nome a sorpresa, per il quarto anno consecutivo, a conquistare la prima classica monumento della stagione: a Goss, Gerrans e Ciolek succede nell’albo d’oro Alexander Kristoff, 26enne norvegese che vantava quali vittoria di maggior rilievo, fino ad oggi, la quinta tappa del Tour de Suisse 2013. Un successo inatteso ma non per questo immeritato o casuale; al contrario, a stupire – quasi più del risultato in sé – è stata la superiorità schiacciante palesata dal vichingo nella volata conclusiva, al cospetto di un Cancellara costretto alla terza piazza d’onore nelle ultime quattro edizioni, di un Cavendish venuto meno proprio sul suo terreno di caccia, e di un Sagan ancora incapace di far sua una corsa sulla carta tagliata su misura per lui.
Lo slovacco, in particolare, si guadagna la palma di grande sconfitto di giornata, specie alla luce di un canovaccio di gara che pareva indicare chiaramente in lui il predestinato al trionfo. Sin dalle prime ore di corsa, la Cannondale si è assunta con autorevolezza la responsabilità dell’inseguimento alla fuga di Bono, de Maar, Tjallingii, Haas, Parrinello, Boem e Barta, nata 4 km dopo il via e in grado di raggiungere i 10’ di margine, e sempre un uomo in verde – l’impagabile De Marchi – è stato il principale artefice della neutralizzazione dell’unico attacco deciso del giorno, quello portato da Vincenzo Nibali sulla Cipressa.
Il siciliano, pur distante dalla miglior condizione – come naturale per chi ha cerchiato sul calendario le date del Tour de France -, ha come sempre dato un senso alla sua partecipazione, promuovendo un’azione che, riscontrando un po’ più di collaborazione in gruppo, avrebbe anche potuto scongiurare il preventivato arrivo a ranghi compatti. I non pochi corridori che avrebbero avuto interesse a giocare di fantasia hanno però preferito attendere non si sa quale altra occasione, e, dopo aver toccato un vantaggio massimo di una cinquantina di secondi e aver sperimentato l’ebbrezza della leadership solitaria, scavalcando de Maar e Tjallingii, ultimi superstiti della fuga del mattino, Nibali è stato costretto alla resa dai 9 km piatti precedenti l’imbocco del Poggio.
Anche grazie alla pioggia e al freddo che hanno accompagnato per il secondo anno consecutivo la Classicissima di Primavera, il plotone si è presentato piuttosto scremato e visibilmente provato ai piedi dell’ultima ascesa, già orfano di atleti quali Ulissi (ritirato), Demare, Gasparotto e Hushovd, oltre che di un Degenkolb che, dopo una foratura, ha dovuto dissipare tutte le energie residue per ritrovare le ruote degli avversari. Appariva lecito, pertanto, immaginare una bagarre accesa sull’ultima possibile rampa di lancio; al contrario, nessuno ha avuto la forza di fare la differenza, o almeno di provarci a fondo: Rast, Battaglin, Gilbert e Van Avermaet, tra gli altri, si sono alternati in allunghi poco convinti, che mai hanno seriamente minacciato le chances degli sprinter.
Dopo un ultimo affondo di Colbrelli, spento a un chilometro e mezzo dal termine, a riprendere definitivamente in mano le operazioni sono state le squadre dei velocisti, ormai troppo stanche e numericamente ridotte, però, per poter garantire una volata lineare. Cavendish, in particolare, è rimasto privo dell’usuale treno, con un Petacchi fuori dai giochi sin dal Capo Berta, mentre Sagan aveva ormai spremuto ogni barlume di energia dai compagni, e forse anche da se stesso.
Gilbert ha lanciato una progressione suicida che ha di fatto spianato la strada a quella di Kristoff, Cannonball (5° alla fine) si è spento non appena ha dovuto fare i conti con il vento, Sagan (10°) non ha neppure abbozzato lo sprint, e Cancellara – a dispetto del comprensibile gesto di stizza cui si è abbandonato sul traguardo – non ha mai neppure potuto pensare di mettere in discussione la supremazia del norvegese. Il podio di Swift (3°), la medaglia di legno di Lobato e il 6° posto di Colbrelli, davanti a Stybar, Modolo e Ciolek, completano il quadro di una top 10 impronosticabile.
In attesa di scoprire se il vincitore odierno darà seguito alla tradizione degli ultimi tre predecessori anche nel percorso post-Sanremo, o se la sua Classicissima sarà l’avvio di una stagione di successi, l’ennesima sorpresa darà con ogni probabilità ulteriore slancio all’iniziativa di Mauro Vegni, deciso a rendere più selettiva una corsa che – nella veste 2014 – sembra in effetti richiedere acrobazie per scongiurare volate di gruppo. Il dibattito sulla Pompeiana rimarrà aperto (potrebbero bastare le Manie per rendere meno scontato il finale, e occorrerebbe ricordare che, di per sé, un vincitore inaspettato non squalifica la corsa), ma, dopo una Sanremo che solo gli opinionisti delle TV che ne detengono i diritti hanno potuto (o dovuto) trovare entusiasmante, l’esperimento avrebbe un suo perché.

Matteo Novarini

ORDINE D’ARRIVO

1 Alexander Kristoff (Nor) Team Katusha 6:55:56
2 Fabian Cancellara (Swi) Trek Factory Racing
3 Ben Swift (GBr) Team Sky
4 Juan Jose Lobato Del Valle (Spa) Movistar Team
5 Mark Cavendish (GBr) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
6 Sonny Colbrelli (Ita) Bardiani CSF
7 Zdenek Stybar (Cze) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
8 Sacha Modolo (Ita) Lampre-Merida
9 Gerald Ciolek (Ger) MTN – Qhubeka
10 Peter Sagan (Svk) Cannondale
11 Ramunas Navardauskas (Ltu) Garmin Sharp
12 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky
13 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team
14 Sebastian Langeveld (Ned) Garmin Sharp
15 Lars Petter Nordhaug (Nor) Belkin-Pro Cycling Team
16 Yoann Offredo (Fra) Fdj.fr
17 Francisco José Ventoso Alberdi (Spa) Movistar Team
18 Daniele Bennati (Ita) Tinkoff-Saxo
19 Grégory Rast (Swi) Trek Factory Racing
20 Fabio Felline (Ita) Trek Factory Racing
21 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling
22 Davide Cimolai (Ita) Lampre-Merida
23 Jurgen Roelandts (Bel) Lotto Belisol
24 André Greipel (Ger) Lotto Belisol
25 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team
26 Alexandre Pichot (Fra) Team Europcar 0:00:06
27 Fabian Wegmann (Ger) Garmin Sharp 0:00:07
28 Davide Appollonio (Ita) AG2R La Mondiale 0:00:34
29 Edvald Boasson Hagen (Nor) Team Sky
30 Filippo Pozzato (Ita) Lampre-Merida 0:00:40
31 Thomas Leezer (Ned) Belkin-Pro Cycling Team 0:00:54
32 Nicki Sörensen (Den) Tinkoff-Saxo
33 Luca Paolini (Ita) Team Katusha 0:01:12
34 Arnaud Demare (Fra) Fdj.fr 0:01:22
35 Tony Gallopin (Fra) Lotto Belisol
36 Mauro Finetto (Ita) Yellow Fluo
37 Bauke Mollema (Ned) Belkin-Pro Cycling Team 0:01:33
38 Martijn Maaskant (Ned) Unitedhealthcare Professional Cycling Team 0:01:35
39 John Degenkolb (Ger) Team Giant-Shimano 0:01:54
40 Lloyd Mondory (Fra) AG2R La Mondiale 0:02:09
41 Maarten Tjallingii (Ned) Belkin-Pro Cycling Team 0:02:38
42 Adam Hansen (Aus) Lotto Belisol
43 Enrico Battaglin (Ita) Bardiani CSF 0:03:14
44 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:03:15
45 Jan Bakelants (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
46 Oscar Gatto (Ita) Cannondale
47 Rinaldo Nocentini (Ita) AG2R La Mondiale 0:03:22
48 Manuel Quinziato (Ita) BMC Racing Team 0:03:36
49 Daryl Impey (RSA) Orica GreenEdge 0:03:50
50 Kristian Sbaragli (Ita) MTN – Qhubeka 0:04:10

Kristoff si impone nella 105a edizione della Milano - Sanremo (foto Bettini)

Kristoff si impone nella 105a edizione della Milano - Sanremo (foto Bettini)

23-03-2014

marzo 23, 2014 by Redazione  
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MILANO – SANREMO

Il norvegese Alexander Kristoff (Team Katusha) si è imposto nella classica italiana, Milano – Sanremo, percorrendo 294 Km in 6h55′56″, alla media di 42,411 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’elvetico Cancellara e il britannico Swift. Miglior italiano Sonny Colbrelli (Bardiani Valvole – CSF Inox), 6°.

CHOLET – PAYS DE LOIRE

Il belga Tom Van Asbroeck (Topsport Vlaanderen – Baloise) si è imposto nella corsa francese, circuito di Cholet, percorrendo 206 Km in 5h13′38″, alla media di 39,409 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Delfosse e il francese Turgot. Unico italiano classificato Giorgio Brambilla (Veranclassic – Flanders), 50° a 7′16″

GP SAN GIUSEPPE (open)

L’italiano Nicola Gaffurini (Vega – Hotsand) si è imposto nella corsa italiana, Sambucheto – Montecassiano (160 Km). Ha preceduto allo sprint gli italiani Matteo Marcolin* (Cycling Team Friuli) e Giacomo Berlato* (Zalf Euromobil Désirée Fior)
* dilettanti

GOUGEARD ANTICIPA TUTTI NELLA LOIRA ATLANTICA

marzo 22, 2014 by Redazione  
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Alla vigilia della Milano-Sanremo, ai corridori non impegnati nella “classicissima” il calendario offriva la Classic Loire Atlantique, una corsa che pure vedeva tra i favoritissimi i velocisti. Ma volata non è c’è stata perchè ad arrivare per prima al traguardo è stata la fuga di giornata, nata a 21 voci e via via sgretolatasi sino al tentativo del corridore di casa Gougeard, giunto tutto solo al traguardo con 10 secondi di vantaggio su altri due compagni d’avventura.

Foto copertina: primo piano del vincitore della corsa francese, Alexis Gougeard (foto L’Équipe)

Non per tutti oggi è giorno di vigilia, anche se l’attenzione di media e appassionati è indirizzata all’ombra della “Madunina” e c’è chi annusa l’aria nella speranza che i numi tutelari del ciclismo abbiano un occhio di riguardo dopo la giornata da tregenda dello scorso anno, ma per chi non può ambire al sedersi al desco della “classicissima” non mancano le occasioni per poter svolgere il proprio lavoro. Nel dipartimento francese della Loira Atlantica ad esempio oggi si è corsa la Classic Loire Atlantique, prova valida anche come prova della Coppa di Francia PMU.
Negli undici giri del circuito di 16,8 km che si snodava attorno a La Haye-Fouassière e interessava anche i comuni di Saint-Fiacre-sur-Maine, Maisdon-sur-Sèvre, Château-Thébaud e Vertou, era facilmente ipotizzabile un arrivo a ranghi compatti, ma la condotta di gara non ha favorito il finale ipotizzato. Una partenza a spron battuto ha generato fin dai primi chilometri una fuga di 21 elementi, che hanno saputo gestire con sapoienza un vantaggio di una trentina di secondi sugli inseguitori. I 21 iniziali sono diventati 12 dopo cento chilometri di gara. L’episodio decisivo si è verificato ai meno 7, quando il giovane portacolori della Ag2r La Mondiale Alexis Gougeard è stato capace con un’azione solitaria di raccogliere la sua prima vittoria tra i professionisti 17 giorni dopo il suo 21° compleanno. I primi a gettarsi al suo inseguimento, Kenneth Vanbilsen (Topsport Vlaanderen – Baloise) e Wesley Kreder (Wanty – Groupe Gobert) sono riusciti solamente a raccogliere in quest’ordine le posizioni di rincalzo. Nella Loira Atlantica oggi si è così avuto un podio che ci auguriamo sia di buon auspicio per il ciclismo europeo che verrà, visto che il vincitore è del ’93, il belga Vanbilsen – già vincitore in questo inizio di stagione del Gran Prix d’Ouverture La Marseillaise – è del ’90, così come il terzo classificato, l’ex Vacansoleil Kreder.

Mario Prato

22-03-2014

marzo 22, 2014 by Redazione  
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CLASSIC LOIRE ATLANTIQUE

Il francese Alexis Gougeard (AG2R La Mondiale) si è imposto nella corsa francese, circuito di La Haye-Fouassière, percorrendo 184,8 Km in 4h31′15″, alla media di 40,877 Km/h. Ha preceduto di 10″ il belga Van Bilsen e l’olandese Kreder. Unico italiano classificato Ivan Balykin (RusVelo), 49° a 50″.

CRITÉRIUM INTERNATIONAL DE SÉTIF (dilettanti)

Il marocchino Mouhcine Lahsaini si è imposto nella corsa algerina, circuito di Sétif. Ha preceduto allo sprint l’eritreo Debesay Abrha e il marocchino Mraouni. Miglior italiano Matteo Alban (Gragnano Sporting Club), 13° a 21″

HANDZAME, TANTO FUMO E POCO ARROSTO: VOLATA A MEZGEC

marzo 22, 2014 by Redazione  
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Si conclude allo sprint l’edizione 2014 della corsa belga, nonostante i tentativi che si sono sviluppati lungo il percorso e il vento che lo spazzava. Il più lesto è stato il velocista sloveno Luka Mezgec, che ha preceduto l’olandese Bos e il corridore di casa Theuns. Il migliore dei nostri, Danilo Napolitano, si piazza in sesta posizione.

E’ stata una corsa interessante e molto movimentata che si è chiusa, però, nella più classiche delle volate. La dodicesima edizione della Handzame Classic si apre subito con il tentativo di diversi corridori di far partire la fuga e si accende definitivamente quando il vento si mette a complicare le cose, già rese difficili dal pavè. Il gruppo si spezza e per un centinaio di chilometri ci sono corridori sparpagliati ovunque, poi, a 60 chilometri dal traguardo, la situazione si placa e i due gruppi più numerosi si ricongiungono. Neanche il tempo di respirare che partono Declercq (Topsport), Coenen (Leopard Development Team) e Vermote (Vastgoedservice) che, però, come unico risultato ottengono quello di animare la corsa, senza raggiungere un vantaggio interessante sul gruppo guidato da Omega Pharma e Lotto. Si entra così negli ultimi chilometri con la BMC che guida il plotone e Van Keirsbulck (Omega Pharma) che prova l’allungo sotto la “flamme rouge”. Tutto è inutile, il plotone arriva compatto allo sprint con Mezgec (Giant-Shimano), più lesto di tutti, che va a tagliare il traguardo a braccia alzate davanti a Theo Bos (Belkin). Alle loro spalle un trenino di corridori di casa Theuns (Topsport), Demoitie (Wallonie) e Lodewyck (BMC) che precedono il nostro Danilo Napolitano (Wanty – Groupe Gobert), che qui aveva vinto nel 2009. Per i colori azzurri ottima prestazione anche per Bandiera (Androni) che chiude appena fuori della top10 (tredicesimo).

Andrea Mastrangelo

ORIDINE D’ARRIVO

1 Luka Mezgec (Slo) Team Giant-Shimano 4:26:53
2 Theo Bos (Ned) Belkin-Pro Cycling Team
3 Edward Theuns (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
4 Antoine Demoitie (Bel) Wallonie – Bruxelles
5 Klaas Lodewyck (Bel) BMC Racing Team
6 Danilo Napolitano (Ita) Wanty – Groupe Gobert
7 Jelle Mannaerts (Bel) Verandas Willems
8 Kenny Dehaes (Bel) Lotto Belisol
9 Oliver Naesen (Bel) Cibel
10 Joeri Stallaert (Bel) Veranclassic – Doltcini
11 Kevin Feiereisen (Lux) Leopard Development Team
12 Michael Schwarzmann (Ger) Team NetApp – Endura
13 Marco Bandiera (Ita) Androni Giocattoli
14 Remco te Brake (Ned) Metec – TKH Continental Cyclingteam
15 Sander Cordeel (Bel) Vastgoedservice – Golden Palace Continental Team
16 Kevin Peeters (Bel) Vastgoedservice – Golden Palace Continental Team
17 Egidijus Juodvalkis (Ltu) Team 3M
18 Andrew Fenn (GBr) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
19 Jan Dieteren (Ger) Team Stölting
20 Julien Stassen (Bel) Wallonie – Bruxelles
21 Walt De Winter (Bel) Verandas Willems
22 Rob Ruijgh (Ned) Vastgoedservice – Golden Palace Continental Team
23 Jarl Salomein (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
24 Jonathan McEvoy (GBr) Team NetApp – Endura
25 Nicolas Vereecken (Bel) Verandas Willems
26 Joel Zangerle (Lux) Leopard Development Team
27 Twan Castelijns (Ned) Koga Cycling Team
28 Jan-Willem van Schip (Ned) Koga Cycling Team
29 Kobus Hereijgers (Ned) Cyclingteam De Rijke
30 Julian Alaphilippe (Fra) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
31 Joren Touquet (Bel) Verandas Willems
32 Frederique Robert (Bel) Wanty – Groupe Gobert
33 James Vanlandschoot (Bel) Wanty – Groupe Gobert
34 Wouter Mol (Ned) Veranclassic – Doltcini
35 Jesper Asselman (Ned) Metec – TKH Continental Cyclingteam
36 Jonathan Dufrasne (Bel) Wallonie – Bruxelles
37 Silvan Dillier (Swi) BMC Racing Team
38 Jonas Van Genechten (Bel) Lotto Belisol
39 Tosh Van Der Sande (Bel) Lotto Belisol
40 Petr Vakoc (Cze) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
41 Loic Pestiaux (Bel) Wallonie – Bruxelles
42 Jean-Pierre Drucker (Lux) Wanty – Groupe Gobert
43 Willem Wauters (Bel) Verandas Willems
44 Johann van Zyl (RSA) MTN – Qhubeka
45 Dennis Coenen (Bel) Leopard Development Team
46 Florent Mottet (Bel) Wallonie – Bruxelles
47 Stijn Steels (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
48 Mark McNally (GBr) An Post – Chain Reaction
49 Ralf Matzka (Ger) Team NetApp – Endura
50 Lucas Liss (Ger) Team Stölting

Mezgec lanciato a testa bassa verso il successo nellHandzame Classic (foto AFP)

Mezgec lanciato a testa bassa verso il successo nell'Handzame Classic (foto AFP)

21-03-2014

marzo 21, 2014 by Redazione  
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HANDZAME CLASSIC

Lo sloveno Luka Mezgec (Team Giant – Shimano) si è imposto nella corsa belga, Bredene – Handzame, percorrendo 198,2 Km in 4h26′53″, alla media di 44,559 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo sloveno Bos e il belga Theuns. Miglior italiano Danilo Napolitano (Wanty – Groupe Gobert), 6°.

TOUR INTERNATIONAL DE SÉTIF (Algeria – dilettanti)

L’eritreo Mekseb Debesay Abrha si è imposto nella terza ed ultima tappa, circuito di Sétif, percorrendo 115,5 Km in 2h28′09″, alla media di 46,777 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Tekeste Haile e l’olandese Rabou. Miglior italiano Thomas Pinaglia (Gragnano Sporting Club), 13°. Il francese Thomas Lebas (Bridgestone Anchor Cycling Team) si impone classifica, con 59″ sul russo Belykh e 2′17″ sul russo Shaymuratov. Miglior italiano Pinaglia, 7° a 2′59″.

PONZI IRRESISTIBILE: SUO ANCHE IL GP NOBILI

marzo 21, 2014 by Redazione  
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Terza vittoria stagionale per Simone Ponzi (Neri Sottoli-Yellow Fluo) che conferma il suo ottimo stato di forma anche nel Gran Premio Nobili Rubinetterie. Il ventisettenne bresciano ha preceduto allo sprint Christian Delle Stelle del Team Idea e Francisco Ventoso del Team Movistar. Degno di cronaca il tentativo di Alejandro Valverde (Movistar), partito sull’ultima salita e ripreso a 9 chilometri dal traguardo.

Se partiamo dal presupposto che Simone Ponzi non è un velocista puro, sebbene possieda un ottimo spunto veloce, arrivare a marzo con tre vittorie stagionali nel carniere é già un risultato degno di nota. Il ragazzo di Ghedi si è trasferito quest’anno alla corte di Luca Scinto alla Neri Sottoli, dopo una parentesi di due anni poco fortunata in termini di risultati all’Astana di Vinokourov, e la gestione Scinto ha portato Ponzi a ottenere più vittorie in questi tre mesi che nelle due stagioni precedenti.
Per quanto riguarda il tracciato, questa edizione del Gran Premio Nobili offriva un percorso nervoso nella parte centrale con la salita di Massino Visconti da ripetere due volte. Negli ultimi 30 chilometri, invece, la strada era completamente pianeggiante, così da favorire un eventuale rientro del gruppo.
Sin dall’inizio della corsa la velocità è sostenuta, con il gruppo che, viaggiando di media ai 50 orari, non permette a chi prova ad andare in fuga di guadagnare spazio.
Il tentativo, che poi si rivela essere quello giusto, parte dopo 101 km, in concomitanza del primo passaggio sul traguardo di Stresa, e ha come protagonisti cinque corridori: Antonino Parrinello (Androni Giocattoli-Venezuela), Miguel Ángel Rubiano e Juan Pablo Valencia (Colombia), Pavel Brutt (Katusha) e David Boucher (FDJ).
I battistrada finiscono con il guadagnare un vantaggio massimo di poco superiore ai tre minuti, perché dietro squadre come Neri-Sottoli ed Orica-GreenEDGE reputano pericoloso il drappello in avanscoperta.
Nel corso del primo scalata a Massino Visconti succede quello che non ti aspetti, ovvero lo scatto di Alejandro Valverde. L’”embatido” di Murcia ha una marcia in più rispetto a tutti gli altri e nessuno riesce a restare con lui; l’unico che parte all’inseguimento è Rabottini che rimarrà qualche chilometro a “bagnomaria” tra il gruppo e Alejandro prima di essere ripreso dal plotone. Valverde, invece, non viene ripreso e di slancio si porta sulla testa della corsa composta in quel momento da Parrinello e Rubiano Chavez; il gruppo nel frattempo insegue con più di un minuto di ritardo.
Sull’ultima ripetizione dell’ascesa il campione della Movistar decide di attaccare nuovamente, staccando gli altri due compagni di fuga e andando via da solo nonostante il traguardo disti più di 30 chilometri.
Il passo impostato da Valverde è buono, ma non può nulla contro il ritorno del gruppo, favorito anche dalla terreno pianeggiante su cui può effettuare velocità più alte. Il tentativo dello spagnolo termina a soli 9 chilometri dall’arrivo e così il plotone ritorna definitivamente compatto.
L’atto finale viene risolto in maniera vincente da Simone Ponzi, partito al momento giusto resistendo al ritorno di Christian Delle Stelle, mentre al terzo posto giunge lo spagnolo Ventoso. Completano la Top Ten Lobato (Movistar), Howard (Orica-Greenedge), Felline (Trek), Belletti (Androni-Venezuela), Finetto e Andriato (Neri Sottoli) e Chinello (Area Zero).

Paolo Terzi

ORDINE D’ARRIVO

1 Simone Ponzi (Ita) Neri Sottoli 3:59:15
2 Christian Delle Stelle (Ita) Team Idea
3 Francisco José Ventoso Alberdi (Spa) Movistar Team
4 Juan Jose Lobato Del Valle (Spa) Movistar Team
5 Leigh Howard (Aus) Orica Greenedge
6 Fabio Felline (Ita) Trek Factory Racing
7 Manuel Belletti (Ita) Androni Giocattoli
8 Mauro Finetto (Ita) Neri Sottoli
9 Rafael Andriato (Bra) Neri Sottoli
10 Fabio Chinello (Ita) Aero Zero Team
11 Ivan Balykin (Ita) RusVelo
12 Silvio Giorni (Ita) Aero Zero Team
13 Enrico Barbin (Ita) Bardiani-CSF
14 William Bonnet (Fra) FDJ.fr
15 Marcel Aregger (Swi) IAM Cycling
16 Pier Paolo De Negri (Ita) Vini-Fantini-Nippo
17 Jarlinson Pantano (Col) Colombia
18 Alberto Cecchin (Ita) Marchiol Emisfero
19 Sergey Shilov (Rus) Lokosphinx
20 Eduard Vorganov (Rus) Team Katusha
21 Matteo Busato (Ita) MG Kvis – Trevigiani
22 Maciej Paterski (Pol) CCC Polsat Polkowice
23 Merhawi Kudus Ghebremedhin (Eri) MTN – Qhubeka
24 Gatis Smukulis (Lat) Team Katusha
25 Paolo Colonna (Ita) Bardiani-CSF
26 Patrick Schelling (Swi) IAM Cycling
27 Christian Meier (Can) Orica Greenedge
28 Antonio Parrinello (Ita) Androni Giocattoli
29 Miguel Angel Rubiano Chavez (Col) Colombia
30 Evgeny Shalunov (Rus) Lokosphinx
31 Mitchell Docker (Aus) Orica Greenedge
32 Matteo Spreafico (Ita) Team Idea
33 Sergei Pomoshnikov (Rus) RusVelo
34 Yaroslav Popovych (Ukr) Trek Factory Racing
35 Fabio Taborre (Ita) Neri Sottoli
36 Pavel Brutt (Rus) Team Katusha
37 Davide Rebellin (Ita) CCC Polsat Polkowice
38 Dennis Van Niekerk (RSA) MTN – Qhubeka
39 Diego Rosa (Ita) Androni Giocattoli
40 Sergey Klimov (Rus) RusVelo
41 Gustav Larsson (Swe) IAM Cycling
42 Matthieu Ladagnous (Fra) FDJ.fr
43 Lukasz Owsian (Pol) CCC Polsat Polkowice
44 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team
45 Aleksey Rybalkin (Rus) Lokosphinx
46 Alessandro Bisolti (Ita) Vini-Fantini-Nippo
47 Matteo Rabottini (Ita) Neri Sottoli
48 Paolo Ciavatta (Ita) Aero Zero Team
49 Andrey Amador Bakkazakova (CRc) Movistar Team
50 Carlos Julian Quintero (Col) Colombia

Ponzi raggiante nel dopocorsa, pochi minuti dopo essersi imposto nel GP Nobili (foto Bettini)

Ponzi raggiante nel dopocorsa, pochi minuti dopo essersi imposto nel GP Nobili (foto Bettini)

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