ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI MONT-SAINT-MICHEL

luglio 10, 2013 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Come negli ultimi anni, dopo le cronache del Tour la giornata alla “Grande Boucle” di ilciclismo.it si chiude con il solito baule zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, la presentazione della tappa che verrà, le previsioni del tempo, il “Tour alla rovescia” e il ricordo del Tour del 1938. Seguiteci.

Foto copertina: l’abbazia di Mont-Saint-Michel circondata dalla marea (http://maredaamare.blogspot.it)

TOUR DE FRANCE, GIRO DEL MONDO

Italia

La crono incorona Froome. Vince T. Martin, pipì su Cavendish (Gazzetta dello Sport)

Regno Unito

Spectator throws urine at Cavendish during Tour de France (The Independent)

Froome lengthens lead in Tour de France (The Times)

Martin and Froome the big winners after time trial – Cavendish ’sprayed with urine’ and abused by fans at Tour de France (The Daily Telegraph)

Francia

Froome fait le ménage (L’Equipe)

Spagna

Chris Froome le saca 2:00 a Valverde y 2:03 a Contador (AS)

Tony Martin gana y Froome saca 2′ a Valverde y Contador (Marca)

Tony Martin gana la contrarreloj – A Cavendish, abucheado, le tiran orina durante la contrarreloj (El Mundo Deportivo)

Belgio

Christopher Froome écrase le Tour (Le Soir)

Martin wint, De Gendt knap derde (De Standaard)

Froome laisse la victoire à Martin mais consolide fortement son avance (L’Avenir)

Seul un Kolossal Martin a pu battre Froome (La Dernière Heure/Les Sports)

Tony Martin signe le 3e chrono le plus rapide de l’histoire (Sudinfo.be)

Martin wint tijdrit, Froome blaast tegenstand weg (Het Nieuwsblad)

Paesi Bassi

Froome houdt huis in tijdrit. Bauke Mollema ijzersterk (De Telegraaf)

Germania

Martin zittert sich zu zweitem Toursieg in vier Jahren (Berliner Zeitung)

Tony Martin gewinnt Einzelzeitfahren bei Tour de France (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Lussemburgo

Andy Schleck verliert 4′32″ auf Froome (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)

Tony Martin gewinnt Zeitfahren (Tageblatt)

Repubblica Slovacca

V časovke zvíťazil favorit Martin, Velits skončil za Saganom (Pravda)

Canada

Tony Martin wins 11th stage time trial at Tour de France (The Globe and Mail)

USA

No Joke Anymore as Portal Guides Froome on Tour (The New York Times)

Colombia

Nairo perdió liderato de jóvenes y es octavo en la general del Tour (El Tiempo)

Tony Martin ganó la contrarreloj individual del Tour (El Espectador)

Australia

Martin triumphs but Froome’s Tour dominance continues (The Age)

Tony Martin wins time trial (The Australian)

Froome firms lead with time trial (Herald Sun)

BOX POPULI

Ogni giorno, a partire dalla prima tappa, qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

PRIMA DELLA TAPPA

MirkoBL: E se arriva l’alta marea?

Pudra: io tifo per le alte maree impreviste! Io dico che vince Tony Martin (anche perché è già arrivato…)

DOPO LA TAPPA

Nebe1980: Quintana mi piace sempre di più. del rest quelli che perdono a crono mi sono simpatici

Nisky: Mi piace veder punita l’arroganza di Joachim Rodriguez! Ottimo corridore da strappetti ma non da Tour. Ha saltato il Giro adattissimo a lui, visto il meteo soprattutto, per provare la maglia gialla! Risultato? Su strade non pendenti e con crono a metà Tour e già a quasi sei minuti ed è fuori dai dieci! Mettiamo pure che fa un’impresa sulle alpi, arriva sesto-settimo e non si riesce nemmeno a preparare bene per la Vuelta! Stagione buttata per il Tour da un corridore inadeguato al Tour! Perche disprezzare il Giro se poi gli permette di fare una signora Vuelta e di vincere il Lombardia? Bravo

walter.rancati: Prima c’era Wiggins, imbattibile a cronometro, per tutti ma non per Froome, l’unico che riusciva a contenere il distacco. Ora è Froome quasi imbattibile, e uno dei pochi che riesce a contenere i distacchi è Richie Porte. Ragazzi, è davvero difficile non pensare male.

N@po (rispondendo a Nisky): Straquoto. E vale anche per altri. Oltretutto il tour, lentamente, con i percorsi indecenti che vengono disegnati e la noia che la fa da padrona, perde sempre più fascino e protagonisti. Non dimentichiamo che quest’anno mancano primo e terzo dello scorso anno (entrambi in corsa al giro), una cosa che credo sia capitata di rado se non motivata da infortuni.

Nisky: Bah, a me non piace nemmeno il giro troppo legato alle super pendenze col risultato che anche con tappe miste e varie si risolvono con l attesa della pendenza a doppia cifra uccidendo l impresa da lontano! Se c è lo zoncolan anche se ci mettono il crostis restano tutti fermi nell attesa della scialba montagna carnica! E di pantani o simoni che si inventano cose strane da lontano insensate non c è ne sono poi tanti! Il giro s è arenato troppo sul muro trascurando il resto

Nebe1980: beh adesso siete convinti che a crono si fanno più distacchi che in salita? Se invece della crono di 30 Km ci fosse stata quella da 60 che piace tanto a Vittorio P. il secondo della generale invece che 2 minuti se ne pigliava 5.

Nebe1980 (rispondendo a Nisky): Il problema è quando i muri sono all’arrivo. nel mio fantagiro ho fatto salite estreme con arrivo in fondo alla discesa o due salite estreme vicine e arrivo sempre in discesa . così gli attacchi non possono essere a un chilometro dall’arrivo. Lo zoncolan se fai l’arrivo a Sutrio scatti ad almeno 20 Km dall’arrivo ma anche a 30 altrimenti non guadagni.

Salitepuntocià: Anche per me scelta dubbia ma il Rodriguez attuale mi pare proprio fuori condizione e non per i percorsi … sui Pirenei la salita di aix 3 non era certo più facile di alcune della vuelta…. L’età o e è fuori forma.

Vittorio P: Non capisco la polemica di Nebe. Ma proprio la crono di ieri è la dimostrazione che le crono non fanno affatto più male delle salite! Basta guardare i numeri: Evans, che è un cronoman ha preso 2′18″ da Froome a cronometro e 4′36″ sulla salita di Ax3. Contador ha preso 2′ 03″ in salita e 1′51″ in salita Valverde 2′00″ a crono e 1′25″ in salita. Mollema 1′53″ a crono e 1′44″ in salita. Cosa significa?
Nulla. Significa che la cronometro ha espresso più o meno gli stessi valori di una tappa (nemmeno “tappone”) di montagna, NON CHE LE CRONOMETRO AMMAZZANO LO SPETTACOLO. Significa, alla fine della fiera, semplicemente che Froome – al netto del doping – sta dimostrando di essere più forte SIA in salita, SIA a crono. Addirittura la crono è quell’esercizio “da purista” che oggi ci dice che (a parte Froome) tra Mollema (a 1′53″) , Valverde (a 2′00″), Contador (a 2′03″), i diretti avversari della maglia gialla, attualmente si equivalgono. Sospetto semmai è che un Froome qualsiasi vada forte a cronometro come un campione del mondo di specialità! Mah. Quindi, ribadisco che di per sé il percorso non significa nulla, sono i corridori che lo rendono interessante. E, in questo contesto, la crono, “prova della verità per eccellenza” deve avere una sua dignità e lunghezza.

Succhiaruote: Impossibile non quotare parola per parola, i numeri non mentono e sono lì a diposizione di chiunque abbia voglia di leggerli senza pregiudizi.
Cinque chilometri di salita all’8% al termine di una tappa ‘ridicola’, del tipo che ormai non fa paura a nessuno perché ‘a ruota si sta bene’, producono lo stesso effetto di 33 km a cronometro per super-specialisti. Anzi, al netto di Froome, i 33 km a cronometro hanno prodotto distacchi misurabili in poche decine di secondi, altro che ammazzare il Tour. Il Tour lo ammazza Froome che ha trovato il modo di andare il doppio degli altri, sia a crono che in salita, con o senza squadra: pensare che una o 10 salite con pendenze estreme possano cambiare questa gerarchia mi pare fuori della realtà.

in collaborazione con gli utenti del Forum dello scalatore (www.salite.ch)

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

“La danza delle ore” (Amilcare Ponchielli)

LA TAPPA CHE VERRA’ – 12a TAPPA: FOUGÈRES – TOURS (218 Km)

Consegnata al passato la crono di Mont-Saint-Michel ora il Tour 2013 guarda al suo futuro, le decisive tappe alpestri che cominceranno domenica con l’arrivo in salita al Mont Ventoux. Per ritornare verso le regioni meridionali della Francia, il tracciato della “Grande Boucle” taglierà nel mezzo l’”esagono” con tre veloci tappe di trasferimento, nelle quali regnerà per parecchi chilometri la noia. Ciò varrà in particolar modo per la tappa di Tours che, chilometraggio “over 200″ a parte, sarà la più scorrevole tra le 18 frazioni in linea di questa edizione. Nessun GPM sarà previsto dalla tabella di marcia, neppur nel tratto più mosso di questa tappa, i primi 20 Km, nei quali verrà proposto un ultimo assaggio di colline bretoni. Successivamente i tratti pianeggianti diventeranno più consistenti, fatto raro in Francia, interrotti di tanto in tanto da sparuti zampelloti e nemmeno il traguardo volante, essendo la lotta per la classifica a punti congelata dallo strapotere di Sagan, riuscirà a smuovere il clima di contenuto rilassamento che si vivrà nel gruppo. Il copione sarà il solito, con le squadre impegnate nel lavoro di ricucitura sul tentativo di giornata, in vista di un molto probabile arrivo allo sprint.

METEO TOUR
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Fougères – Tours

Fougères : cielo sereno, 17,4°C (percepiti 13,5°C), venti moderati da NE (17-22 Km/h), umidità al 71%
Laval (Km 42,5): cielo sereno, 20°C (percepiti 15°C), venti moderati da NE (19-24 Km/h), umidità al 64%
Sablé-sur-Sarth (Km 85,5): cielo sereno, 22,1°C (percepiti 17°C), venti moderati da NE (21-25 Km/h), umidità al 59%
Tours: cielo sereno, 23,7°C (percepiti 19°C), venti moderati da NE (24-30 Km/h), umidità al 50%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito del Tour

Conti: “Seguimmo la radiocronaca sulle onde della radio”
Pancani: “Sui vari social network su Twitter” (su Twitter c’è solo Twitter)
Bulbarelli a Bertoglio: “Un ragazzo a che ora dovrebbe cominciare…” (età)
Bulbarelli: “Mont-Saint-Michel, quest’isola rocciosa in mezzo all’Oceano” (si trova nel Canale della Manica, non nell’Oceano)
Cassani, parlando della tappa di Lione: “Ci sono 8 gran premi della montagna” (saranno 7)
Pancani: “Il vescolo di Avranches” (vescovo)
De Luca: “Quelli che fanno per la generale”

IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo undicesima tappa, Avranches – Mont-Saint-Michel

1° Assan Bazayev
2° David Lopez Garcia a 32″
3° Thomas Leezer a 37″
4° Juan Jose Lobato Del Valle a 1′08″
5° Jonathan Hivert s.t.

Classifica generale

1° Dmitriy Muravyev
2° Tom Veelers a 2′14″
3° Kris Boeckmans a 2′42″
4° Assan Bazayev a 2′46″
5° Svein Tuft a 4′54″
Primo italiano: Roberto Ferrari, 31° a 21′25″

IL PRIMO TOUR DI GINETTACCIO
Salite sulla macchina del tempo e tornante indietro con noi fino al luglio del 1938, al primo dei due Tour conquistata da Gino Bartali, rivissuto attraverso i titoli de “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it

18 LUGLIO 1938 – 11a TAPPA: MONTPELLIER – MARSIGLIA (223 Km)

LA RIVINCITA DI BARTALI
La tappa del caldo e dell’arsura
Primo a Marsiglia in una fantastica volata

19 LUGLIO 1938 – 12a TAPPA: MARSIGLIA – CANNES (199 Km)

ITALIANI E BELGI SI SORVEGLIANO E… FRECHAUT VINCE A CANNES
Vicini, quarto, guadagna minuti e posizioni
Nulla di mutato nel duello Vervaecke – Bartali

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

UN SALUTO DA…. MONT-SAINT-MICHEL

SOLO MARTIN ANTICIPA FROOME NELLA CRONO DI MONT-SAINT-MICHEL

luglio 10, 2013 by Redazione  
Filed under News

La prova contro il tempo di Mont-Saint-Michel ha visto Tony Martin e Chris Froome nettamente superiori a tutti gli altri, con il campione del mondo che ha preceduto la maglia gialla di soli 12”. Tutti gli altri, guidati da un sorprendente De Gendt, sono rimasti a oltre un minuto di ritardo, con il Tour che prende decisamente la strada verso il capitano del Team Sky.

Foto copertina: Tony Martin sfreccia davanti all’incantevole abbazia di Mont-Saint-Michel (foto AFP)

L’undicesima tappa del Tour ha visto i corridori impegnati in una cronometro individuale di 33 Km da Avranches a Mont-Saint-Michel, molto veloce e adatta agli specialisti. Il protagonista atteso di giornata, nonostante le numerose escoriazioni dovute alla caduta nella prima tappa, era il campione del mondo Tony Martin (OmegaPharma – QuickStep), partito alle 12:36 e subito mattatore nei passaggi al primo intermedio (a Ducey, Km 9,5), al secondo intermedio (a Courtils, Km 22) e all’arrivo. La prestazione del tedesco, che ha fermato il cronometro sul tempo di 36’29” alla media eccezionale di 54,27 Km/h, è apparsa fin da subito difficilmente avvicinabile, in quanto frutto di un andamento estremamente regolare e omogeneo, con un’ottima distribuzione dello sforzo sia nella prima parte leggermente vallonata che nella seconda più scorrevole.
Nel susseguirsi delle partenze, in attesa dei big della classifica generale, si sono segnalati un ritrovato Thomas De Gendt (Vacansoleil-DCM, 37’30” il suo tempo al traguardo), capace di chiudere al terzo posto di tappa, e Peter Sagan (Cannondale, 38’47”), impegnatosi al massimo nella speranza di conquistare un posto tra i primi quindici di giornata e pertanto qualche punto per la maglia verde (missione sfiorata per soli 3”, equivalente al 17° posto). Tra gli specialisti delle prove contro il tempo hanno ottenuto ottimi tempi Michal Kwiatkowsi (OmegaPharma, 5° in 38’00”), Svein Tuft (Orica GreenEdge, 6° in 38’04”), Sylvain Chavanel (OmegaPharma, 7° in 38’06”), Jérémy Roy (FDJ, 8 in 38’12”) e Tom Dumoulin (Argos-Shimano, 9° in 38’14”).
Se Richie Porte (Sky, 4° in 37’50”) ha dimostrato una ripresa dopo la crisi sui Pirenei, confermano le loro difficoltà di forma Alberto Contador (Saxo-Tinkoff, 15° in 38’44”) e Cadel Evans (BMC, 21° 38’59”). Altri atleti che hanno pagato pesantemente dazio, in linea con le proprie caratteristiche da scalatori ma forse più del previsto, sono Nairo Quintana (Movistar, 39’57”), Joaquin Rodriguez (Katusha, 39’58”) e Andy Schleck (RadioShack Leopard, 41’13”), che perdono diverse posizioni nella classifica generale. Positive e in linea con le attese, tra gli atleti in lotta per la classifica, le prove di Bauke Mollema (Belkin, 38’34”), Alejandro Valverde (Movistar, 38’41”), Roman Kreuziger (Saxo-Tinkoff, 38’47”) e Laurens Ten Dam (Belkin, 39’01”). Sul fronte dei corridori italiani, dopo l’uscita di scena in questo Tour di Adriano Malori (Lampre Merida) a causa di una sciatalgia, il migliore di giornata è stato Manuel Quinziato (BMC, 57° in 39’58”).
Grandissimo spettacolo ha dato la maglia gialla, capace di tener testa al campione del mondo, nonostante una situazione climatica sfavorevole a causa di un vento più fastidioso nella parte finale della cronometro: Froome è transitato con un solo secondo di vantaggio su Martin al primo intermedio, incrementandolo a 2” al secondo intermedio e chiudendo all’arrivo in 36’41”, a soli 11,85” dal tedesco. Il britannico ha comunque scavato un grande solco tra sé e i rivali nella classifica generale, dove precede ora Valverde di 3’25”, Mollema di 3’37”, Contador di 3’54”, Kreuziger di 3’57” e Ten Dam di 4’10”. Nella lotta per la maglia bianca Kwiatkowski torna davanti a Quintana (rispettivamente 7° e 8° in classifica).
Il Tour de France proseguirà domani con la dodicesima tappa, da Fougères a Tours per 218 Km senza nemmeno un GPM e destinata quindi, con ogni probabilità, a concludersi in volata. Per ritrovare lotta tra i contendenti alla maglia gialla bisognerà aspettare la tappa mossa e insidiosa di sabato e, soprattutto, l’arrivo in vetta al Mont Ventoux di Domenica.

Giorgio Vedovati

09-07-2013

luglio 9, 2013 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE FRANCE

Il tedesco Marcel Kittel (Team Argos – Shimano) si è imposto nella decima tappa, Saint-Gildas-des-Bois – Saint-Malo, percorrendo 197 Km in 4h53′25″ alla media di 40,284 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Greipel e il britannico Cavendish. Miglior italiano Roberto Ferrari (Lampre – Merida), 17°. Il britannico Christopher Froome (Sky ProCycling) è ancora maglia gialla con 1′25″ sullo spagnolo Valverde Belmonte e 1′44″ sull’olandese Mollema. Miglior italiano Davide Malacarne (Team Europcar), 27° a 14′27″.

TOUR OF QINGHAI LAKE (Cina)

L’iraniano Samad Poor Seiedi (Tabriz Petrochemical Team) si è imposto nella terza tappa, Guide – Qinghai Lake, percorrendo 148 Km in 3h52′40″ alla media di 38,166 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Kolahdozhagh e di 52″ Mauro Finetto (Vini Fantini – Selle Italia). Poor Seiedi è il nuovo leader della classifica, con 5″ su Kolahdozhagh e 8″ sullo spagnolo De la Fuente Rasilla. Miglior italiano Massimo Graziato (Lampre – Merida), 4° a 13″.

GIRO CICLISTICO DELLA VALLE D’AOSTA MONT BLANC (dilettanti)

Il tedesco Jasha Sütterlin (Thüringer Energie Team) si è imposto nel prologo, circuito di Pont Saint Martin, percorrendo 2,5 Km in 2′58″ alla media di 50,561 Km/h. Ha fatto registrare lo stesso tempo del connazionale Schachmann e ha preceduto di 2″ l’elvetico Chenaux. Miglior italiano Diego Brasi (Palazzago – Fenice – Elledent), 4° a 3″.

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI SAINT-MALO

luglio 9, 2013 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Come negli ultimi anni, dopo le cronache del Tour la giornata alla “Grande Boucle” di ilciclismo.it si chiude con il solito baule zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, la presentazione della tappa che verrà, le previsioni del tempo, il “Tour alla rovescia” e il ricordo del Tour del 1938. Seguiteci.

Foto copertina: vista di Saint-Malo (tripadvisor.com)

TOUR DE FRANCE, GIRO DEL MONDO

Italia

Tour, la volata dice Kittel. Froome mantiene la gialla (Gazzetta dello Sport)

Regno Unito

Frustrated Cavendish involved in collision during sprint finish (The Independent)

Cavendish forced to deny intent after sprinters clash (The Times)

Kittel win overshadowed by Cavendish collision (The Daily Telegraph)

Francia

Le bis de Kittel (L’Equipe)

Spagna

Kittel repite triunfo al sprint y Cavendish tira a Veelers (AS)

Kittel conquista Bretaña (Marca)

Kittel se lleva su segunda etapa (El Mundo Deportivo)

Belgio

Kittel pour la deuxième fois (Le Soir)

Hevige discussie over ‘de kwak van Cavendish’ (De Standaard)

Kittel remporte la 10e étape, Cavendish joue de l’épaule dans le sprint (L’Avenir)

Kittel récidive, entre les chutes (La Dernière Heure/Les Sports)

Cavendish risque d’être mis hors-course pour son coup d’épaule scandaleux sur Veelers (Sudinfo.be)

Paesi Bassi

Tweede Zege Kittel (De Telegraaf)

Germania

Deutscher Doppelerfolg: Kittel siegt vor Greipel (Berliner Zeitung)

Lussemburgo

Kittel feiert zweiten Tagessieg (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)

Kittel gewinnt 10. Tour-Etappe (Tageblatt)

Repubblica Slovacca

Sagan prišiel do cieľa štvrtý, pred ním Kittel, Greipel a Cavendish (Pravda)

Canada

Kittel takes 10th stage of Tour de France (The Globe and Mail)

USA

Kittel Wins Tour Stage; Froome Keeps Lead (The New York Times)

Colombia

Marcel Kittel ganó la décima etapa del Tour; Froome sigue de líder (El Tiempo)

Marcel Kittel ganó el sprint de la 10° en el Tour (El Espectador)

Australia

Kittel makes it two but crash mars Tour stage’s final metres (The Age)

Kittel wins Tour 10th stage (The Australian)

Kittel pips Greipel in photo finish (Herald Sun)

BOX POPULI

Ogni giorno, a partire dalla prima tappa, qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

N@po: L’unico commento possibile da fare oggi è che questa settimana è tragica. Un percorso indegno. Il nulla più assoluto. Certo c’è la crono di domani (ma le crono sono noiosissime) ma certo solo dei mentecatti potevano disegnare il nulla sino a domenica. (Quando, oltretutto, il Ventoux sarà preceduto da oltre 200km non selettivi). Considerando che le alpi, a mio giudizio, si riducono all’Alpe ed al finale sul Semnoz… se ne ricava che il meglio ce lo siamo già messo alle spalle. Speriamo almeno che i pochi punti critici (Ventoux, Alpe-Sarenne, Semnoz) regalino qualche emozione.

Nebe1980: Che ci vuoi fare. Gli organizzatori del tour sembrano fare a gara per disegnare il peggior percorso possibile. Ma Saint Malo non è la stessa sede di arrivo di quella tappa del 49 in cui Coppi prese 20 minuti? Se nn ricordo male era a 40 minuti da Bobet e gli organizzatori dissero che coppi non era uomo da tour. Dal giorno dopo a suon di minuti sia nelle crono che nelle salite vinse il tour dimostrando che gli organizzatori del tour sono sempre stati dei mentecatti

DOPO LA TAPPA

Mauro Facoltosi: Vittoria di Kittel, volata condizionata dalla caduta di Veelers (urtato da Cavendish) e dall’assurdo arrivo in curva. Commenti?

Nebe1980: Si sono ispirati agli arrivi di Castellano… lui era specialista degli arrivi in curva più improbabili

Pudra: probabilmente è per lo spettacolo. Nell’automobilismo spesso è tutto una noia e la gente vuole vedere il maxi-incidente iniziale, mentre nel ciclismo le tappe piatte sono tutto una noia e la gente vuole vedere la maxi-caduta finale…

Mauro Facoltosi: Francamente di arrivi in curva nell’epoca Castellano non ne ricordo. Rettilini talvolta brevi sì, ma spudoratamente in curva come quello del Tour no. Forse l’arrivo più pericoloso fu quello di San Donà di Piave al Giro 2003, dove caddero il povero Galvez e Cipollini.

JohnCipollina: A me è sembrata molto irregolare la manovra di Cavendish , e doveva essere penalizzato. A parti inverse Veelers l’ avrebbero probabilmente cacciato dal tour.

Howling Wolf14: Vergogna. Nei peggiori Giri d’Italia della storia si sono visto tanti arrivi in curva. Speravo che quell’epoca fosse finita. Qualcuno sosterrà che per emergere nelle volate con traguardo in curva bisogna avere la destrezza di prendere la curva alla corda, ma per me gli arrivi in curva riimangono un’autentica boiata, una cosa vergognosa. Come se non ci fossero altre strade. Abbiamo rivolto tante critiche al Giro per le schifezze di arrivi di tappa che ideavano, ora ci tocca rivolgere i nostri strali verso il Tour. Complimenti vivissimi.

in collaborazione con gli utenti del Forum dello scalatore (www.salite.ch)

LA TAPPA CHE VERRA’ – 11a TAPPA: AVRANCHES – MONT-SAINT-MICHEL (cronometro individuale, 33 Km)

Ecco la tappa più temuta dagli scalatori e, al contempo, quella più attesa dai passisti. E’ prima delle due prove contro il tempo individuali quella che andrà in scena lungo le coste della Manica, con partenza da Avranches e traguardo presso quella “perla” che risponde al nome di Mont-Saint-Michel. Per arrivarci bisognerà percorrere 33 Km di strada dolcemente ondulata nella prima metà e completamente pianeggiante nel restante tratto, il più difficile da interpretare perchè l’ambiente sgombro dalla vegetazione e da elevazioni esporrà i corridori alle folate del vento, che potrebbero anche rivelarsi decisive. Al proposito le previsioni annunciano che, nella zona interessata dalla crono, il vento dovrebbe spirare moderato per tutta la giornata da nord-nord-est e nei tratti rivieraschi i corridori dovrebbero trovarselo laterale e leggermente a favore, tranne che nei duemila metri conclusivi, tracciati sull’istmo che collega l’abbazia alla terraferma e dove sarà contrario.

METEO TOUR
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Avranches – Mont-Saint-Michel

Avranches – partenza primo corridore : cielo sereno, 18,8°C (percepiti 16°C), venti moderati da NE (13-25 Km/h), umidità al 76%
Mont-Saint-Michel – arrivo ultimo corridore: cielo sereno, 25°C (percepiti 21°C), venti moderati da NNE (21-28 Km/h), umidità al 57%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito del Tour

Claudio Corti: “Infezione di un battere”
Bulbarelli: “Tre Tour de France consecutive”
Massaggiatore intervistato da De Luca: “Qualche bibita, tanto per dare un sapore diverso ai nostri atleti” (perchè? se falliscono il successo ve li mangiate?)
Claudio Corti: “Può succedere di tutti”
Bulbarelli: “Saint Malo è sulla costa oceanica del nord” (Il Canale della Manica non è Oceano)
Claudio Corti, parlando della tappa di Saint Malo del Tour 1949: “Io ero ancora piccolo” (mooolto piccolo, visto che sei nato nel 1955)
Bulbarelli: “Alessandro De Stefano”
De Stefano: “Si lascia la possibilità ai mezzi di parcheggiarsi” (con il pilota automatico?)
Cassani: “La prima volta che i corridori presero un aereo per un trasferimento fu nel 1970″ (nel Tour del 1970 non ci furono ne grossi trasferimenti, ne giorni di riposo)
Pancani: “A Cap Frehel qualche anno fa ci fu un arrivo del Giro d’Italia” (Tour 2011)
Pancani: “Cofidiz” (Cofidis)
Pancani: “E’ un fotofinish tra Kitell e fra Graipel” (ha preso i voti?)
Traduttore di Kittel: “Sono contento di aver vinto, vinto, vinto” (si è inceppato il traduttore?)
Traduttore di Kittel: “Non vedo l’ora dei prossimi, dei prossimi, delle prossime” (sì, sì, s’è proprio inceppato!)
Televideo: “Mata” (Lo spagnolo Luis Angel Mate Mardones)

IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo ottava tappa, Saint-Gildas-des-Bois – Saint-Malo

1° Svein Tuft
2° Peter Kennaugh a 2′15″
3° Bart De Clercq a 2′19″
4° Lieuwe Westra s.t.
5° Alessandro De Marchi s.t.

Classifica generale

1° Dmitriy Muravyev
2° Svein Tuft a 1′06″
3° Lieuwe Westra a 2′44″
4° Tom Veelers a 2′55″
5° Kris Boeckmans a 2′56″
Primo italiano: Roberto Ferrari, 32° a 21′36″

IL PRIMO TOUR DI GINETTACCIO
Salite sulla macchina del tempo e tornante indietro con noi fino al luglio del 1938, al primo dei due Tour conquistata da Gino Bartali, rivissuto attraverso i titoli de “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it

17 LUGLIO 1938 – 10a TAPPA (1° semitappa): PERPIGNAN – NARBONNE (63 Km)
17 LUGLIO 1938 – 10a TAPPA (2° semitappa): NARBONNE – BÉZIERS (cronometro – 27 Km)
17 LUGLIO 1938 – 10a TAPPA (3° semitappa): BÉZIERS – MONTPELLIER (73 Km)

VERVAECKE RAFFORZA LA SUA POSIZIONE
Inatteso scacco di Bartali nella prova a cronometro
II “capitano” degli azzurri perde circa tre minuti nei confronti della “maglia gialla” – Vicini ancora attardato da forature

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

UN SALUTO DA…. SAINT-MALO

KITTEL PRIMEGGIA IN UNA VOLATA CAOTICA

luglio 9, 2013 by Redazione  
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Il tedesco arriva a due successi in questo Tour, battendo il connazionale Greipel. La volata, ad altissima velocità e caotica, è stata contraddistinta dalla caduta di Veelers, urtato da Cavendish. Froome conserva tranquillamente la maglia gialla, in attesa della decisiva prova contro il tempo di domani, con la quale potrebbe rafforzare la propria leadership.

Foto copertina: volata tutta tedesca sullo storico traguardo di Saint-Malo (foto AFP)

È la settima volta che il Tour de France arriva a Saint-Malo, a distanza tuttavia di 33 anni dall’ultima occasione. La decima tappa, partita da Saint-Gildas-des-Bois e lunga 197 Km, non prevedeva particolari difficoltà altimetriche, con un unico colle di quarta categoria (lontanissimo dal traguardo) e solamente l’insidia del vento una volta arrivati sulla costa bretone a impensierire il gruppo. L’arrivo allo sprint di gruppo, in ogni caso, era altamente prevedibile e così è stato.
La tappa è stata caratterizzata da una lunga fuga di cinque uomini, scattati dopo circa 1500m: i francesi Jerome Cousin (Europcar) e Julien Simon (Sojasun), gli spagnoli Luis Angel Mate (Cofidis) e Juan José Oroz (Euskaltel-Euskadi) e l’olandese Lieuwe Westra (Vacansoleil-DCM). Questi corridori non costituivano una minaccia seria per il gruppo e così hanno conquistato presto vantaggio, arrivando fino a 5’05” al Km 32, finché le squadre dei favoriti di giornata, ossia l’OmegaPharma-QuickStep, la Lotto Belisol e l’Argos-Shimano, si sono poste in testa al gruppo per tenere sotto controllo la fuga.
La corsa s’è trascinata piuttosto stancamente fino allo sprint intermedio di Le Hinglé (Km 128), dove tra i battistrada Mate si è aggiudicato la volata su Westra e nel gruppo, transitato con 2’25” di ritardo, Greipel ha preceduto Sagan e Cavendish, recuperando un solo punto nella classifica della maglia verde. Un ulteriore palpito l’ha data la Côte de Dinan (1 Km al 4,2% di pendenza media), che ha visto Westra protagonista di un allungo in solitaria, prima di rialzarsi per aspettare i compagni d’avventura una volta conquistato il GPM.
I cinque fuggitivi hanno resistito a lungo con determinazione dal rientro del gruppo, che, avvicinandosi al punto critico per il vento a circa 24 Km dall’arrivo, ha aumentato con decisione l’andatura, con molto attive la Saxo-Tinfoff, l’OmegaPharma e la Garmin Sharp: a differenza delle attese, il vento non ha costituito in realtà un elemento decisivo e non c’è stata l’occasione per vedere aprirsi i ventagli. Il primo davanti a essersi rialzato è l’olandese Westra, mentre i restanti quattro protagonisti di giornata sono stati ripresi a poco più di cinque chilometri dal traguardo. La volata, in leggerissima discesa e con vento a favore, s’è rivelata quanto mai caotica, con diversi treni a contendersi la testa del gruppo ma senza riuscire a imporre il proprio lavoro in modo lineare, così che la situazione è stata in bilico fino agli ultimi 300m. Nella confusione, Mark Cavendish (OmegaPharma) urta con una spallata e abbatte Tom Veelers (Argos-Shimano), con i restanti corridori che riescono miracolosamente a evitare il corridore a terra, mentre davanti Marcel Kittel (Argos-Shimano) batte nettamente in rimonta André Greipel (Lotto Belisol), con a seguire Cavendish, Sagan, William Bonnet (FDJ) e Alexander Kristoff (Katusha).
Il giovane tedesco è così il primo ad arrivare a quota due successi in questo Tour de France, confermandosi veramente nell’eccellenza della velocità mondiale. Tutto invariato, invece, nella classifica generale, così come nella lotta per la maglia verde (saldamente sulle spalle di Peter Sagan) e per la maglia a pois (indossata da Pierre Rolland).
Domani l’undicesima tappa ci regalerà la prima cronometro individuale di questo Tour: 33 Km da Avranches a Mont-Saint-Michel, piuttosto vallonati nella prima metà e molto più scorrevoli nella seconda. Il grande favorito per la vittoria dovrebbe essere Tony Martin, ma il principale motivo d’interesse riguarderà il divario che Chris Froome dovrebbe infliggere a tutti i rivali nella corsa per la maglia gialla. Inoltre sarà interessante capire se Alberto Contador mostrerà significativi miglioramenti rispetto alla pessima cronometro del Giro del Delfinato.

Giorgio Vedovati

08-07-2013

luglio 8, 2013 by Redazione  
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TOUR DE FRANCE

Oggi riposo

TOUR OF QINGHAI LAKE (Cina)

Lo spagnolo David De la Fuente Rasilla (Torku Sekerspor) si è imposto nella seconda tappa, Huzhu – Guide, percorrendo 151 Km in 3h40′08″ alla media di 41,156 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Massimo Graziato (Lampre – Merida) e il francese Vaubourzeix. De la Fuente Rasilla è il nuovo leader della classifica, con 4″ su Graziato e 6″ su Vaubourzeix.

CHE COLPACCIO DI BERTAZZO. OMAR, IL PIÚ VELOCE A VIENNA

luglio 8, 2013 by Redazione  
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Al termine di uno sprint convulso è Omar Bertazzo (Androni-Venezuela) ad aggiudicarsi l’ottava e ultima tappa di questo Giro d’Austria. Il corridore padovano ha anticipato sul traguardo di Vienna l’australiano Chris Sutton (Team Sky) ed un altro italiano, Simone Ponzi (Astana). L’altro corridore che ha diritto di festeggiare è il beniamino di casa Riccardo Zoidl il quale trionfa nella classifica generale della corsa a tappe austriaca.

Foto copertina: lo sprint vincente di Bertazzo nella passerella viennese (foto Mario Stiehl)

Viene dalla pista Omar Bertazzo, e oggi, durante la volata finale gli sono serviti molto gli insegnamenti appresi pedalando sul parquet dei velodromi: quando il padovano ha iniziato lo sprint a 200 metri, è riuscito a resistere alla grande ai vari tentativi di rimonta da parte di Ponzi e di Sutton, anche grazie al piglio di scaltrezza maturato con l’attività su pista.
La tappa odierna, che partiva da Podersdorf e terminava dopo 120 chilometri nel centro di Vienna, sembrava avere tutti i connotati della passerella finale visto il percorso totalmente pianeggiante con gli ultimi chilometri da percorrere in un circuito creato all’interno della capitale austriaca e con l’arrivo posto nelle vicinanze del famoso Burgtheater, il teatro nazionale.
Nella prima parte di quest’ultima frazione parte anche il classico tentativo di fuga, composto da quattro corridori: King (Radioshack-Trek), Saramotins (IAM), Rezman (Team Voralberg) e Kratochvila (Arbo Gerbruder Weiss). Tuttavia il quartetto, che aveva guadagnato un vantaggio massimo di tre minuti, deve arrendersi al ritorno del gruppo quando all’arrivo manca una decina di chilometri.
Negli ultimi mille metri sono ancora le squadre dei velocisti che comandano con soprattutto Astana, Lotto-Belisol e Sky a dividersi il compito di imporre un forte ritmo. Per la prima volta in questo Osterreich Rundfahrt si giunge alla volata finale senza cadute, cosicché nessuno rimane tagliato fuori dalla possibilità di giocarsi la vittoria.
É Matthew Hayman (Team Sky) che si incarica del ruolo di ultimo uomo nei confronti di Chris Sutton, ma a 200 metri dal traguardo è ancor più lesto Bertazzo che prima anticipa Sutton e poi riesce a resistere alla rimonta dell’australiano e di Simone Ponzi, portando a casa la prima vittoria da professionista dopo una miriade di piazzamenti.
In classifica generale è, come da previsione, Riccardo Zoidl che succede nell’albo d’oro del Giro d’Austria a Jakob Fuglsang: quella del campione nazionale austriaco è stata una vittoria ottenuta con una costanza impressionante nelle tappe decisive, in salita e a cronometro. Salgono invece sul podio i due portacolori dell’Astana, Dyachenko e Seeldraeyers, incapaci di attaccare più profondamente Zoidl nelle prime tappe in salita.
Per Zoidl è inoltre la decima vittoria stagionale, il che lo porta ad essere uno degli uomini più attraenti per quanto riguarda il ciclomercato, sia per i punti che porterebbe in dote, sia perché il ragazzo è veramente forte e con ancora margini di miglioramento da esplorare.

Paolo Terzi

FESTEGGIA MARA ABBOTT, ALLA VAN DIJK LA CRONO FINALE

luglio 8, 2013 by Redazione  
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Cronometro conclusiva dominata dalla specialista olandese Ellen Van Dijk. Passerella d’onore per Mara Abbott che porta a casa la sua seconda Maglia Rosa in carriera, podio finale completato da Tatiana Guderzo e Claudia Hausler. Maglia Bianca a Francesca Cauz, dolce rivelazione di questa edizione

La tappa finale di questa edizione del Giro Rosa vede la vittoria nella cronometro di 16 Km di Cremona della specialista Ellen Van Dijk, la campionessa olandese contro il tempo, che ha coperto la distanza in 21’12” ad una media oraria di 47,253 Km. Alle sue spalle occupa la piazza d’onore a 34” Evelyn Stevens, forse insieme alla Vos una delle sconfitte di questo Giro, partita con la livrea di favorita ma mai brillata lungo le strade della corsa. Chiude il podio di giornata Shara Gillow, che ha concluso la sua prova pagando 52” di ritardo dalla olandese. Mara Abbott è riuscita a rintuzzare un disperato tentativo di rimonta di Tatiana Guderzo, che è riuscita a rosicchiare ben oltre un minuto alla maglia rosa, ma il vantaggio accumulato sulle grandi salite ha permesso alla ciclista della nazionale a stelle e strisce di chiudere comunque con 1’33” sull’azzurra e portare a casa, oltre alla Maglia Verde di miglior scalatrice, la sua seconda Maglia Rosa in carriera (aveva già vinto il Giro nel 2010). Dunque un ottimo secondo posto senza rimpianti né recriminazioni per una Tatiana Guderzo – per lei la Maglia Blu di Miglior Italiana – che più di così sinceramente non avrebbe potuto fare, mentre peccato per il terzo gradino del podio finale conquistato da Claudia Hausler ma fino a 2 giorni fa occupato dalla Luperini, esclusa dal Giro per una leggerezza burocratica, il peso della bici di qualche grammo inferiore al limite consentito.
Mezza sconfitta per Marianne Vos che si porta comunque a casa la Maglia Ciclamino della classifica a punti annoverando in questa edizione ben 3 successi e 2 secondi posti. Ma, visto come era partita, da lei era lecito attendersi qualcosa di più sulle grandi salite e per la generale.
Perde, invece, posizioni importanti in classifica in una specialità che non le si addice una delle rivelazioni di questa edizione 2013, la trevigiana classe 1992 Francesca Cauz, scattata dalla quarta piazza e scivolata alla fine al settimo posto; la ventenne di Conegliano ha senza dubbio, però, tutto il tempo e il modo di perfezionarsi e rinnovare con successo un movimento italiano che in questi anni ci ha regalato grandi campionesse come Fabiana Luperini, dal 95 ad oggi capace di vincere ben 5 Giri d’Italia – il primo quando la Cauz aveva poco più di 2 anni – e Medaglia d’Oro al Valore Atletico per 3 anni, Tatiana Guderzo, bronzo olimpico a Pechino 2008, Oro europeo a Otepaa 2004 e mondiale a Mendrisio 2009, e Giorgia Bronzini, iridata a Melbourne 2010 e Copenaghen 2011 su strada e a Pruszkow 2009 su pista, specialità in cui ha vinto anche 3 edizioni di Coppa del Mondo.
Il presente del movimento ciclistico femminile italiano è roseo, o forse sarebbe meglio dire rosa: anche le basi per il futuro però non sono da meno.

Lorenzo Alessandri
Twitter @LorenzoAleLS7

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI BAGNÈRES-DE-BIGORRE

luglio 8, 2013 by Redazione  
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Come negli ultimi anni, dopo le cronache del Tour la giornata alla “Grande Boucle” di ilciclismo.it si chiude con il solito baule zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, la presentazione della tappa che verrà, le previsioni del tempo, il “Tour alla rovescia” e il ricordo del Tour del 1938. Seguiteci.

Foto copertina: Bagnères-de-Bigorre vista dal cielo (www.linternaute.com)

TOUR DE FRANCE, GIRO DEL MONDO

Italia

Pirenei, fa festa D. Martin. Male Porte, Froome resta in giallo (Gazzetta dello Sport)

Irlanda

Dan Martin wins ninth stage of Tour de France (The Irish Times)

Dan Martin claims maiden Tour de France stage (Irish Independent)

Regno Unito

Chris Frome retains yellow jersey as Ireland’s Dan Martin wins his first stage (The Independent)

Froome retains yellow after epic battle (The Times)

Martin takes stage nine as Froome stays in yellow (The Daily Telegraph)

Francia

Froome seul contre tous (L’Equipe)

Spagna

Resistió Froome, Valverde se puso segundo y ganó Martin (AS)

El Movistar desnuda a Froome (Marca)

Daniel Martin gana la novena etapa y Froome sigue de líder (El Mundo Deportivo)

Belgio

Victoire de Dan Martin, Froome toujours en jaune (Le Soir)

Froome overleeft moeilijke dag in Pyreneeën (De Standaard)

Daniel Martin remporte la 9e étape du Tour de France au nez et à la barbe de son compagnon d’échappée (L’Avenir)

Dan Martin prend l’étape, Sky un coup de chaud (La Dernière Heure/Les Sports)

Daniel Martin remporte une étape passionnante sur le Tour de France: Chris Froome, isolé dès le premier col, s’en sort bien (Sudinfo.be)

Froome overleeft moeilijke dag, Martin grijpt dagzege (Het Nieuwsblad)

Paesi Bassi

Mollema op Tour-podium (De Telegraaf)

Germania

Froome reißt die Tour an sich – Ire Martin Tagessieger (Berliner Zeitung)

Favorit Froome düpiert Konkurrenz in den Pyrenäen (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Lussemburgo

Tagessieg für Martin, Froome weiter in Führung (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)

Ire Daniel Martin gewinnt neunte Etappe (Tageblatt)

Repubblica Slovacca

V deviatej etape sa išlo diabolské tempo, ale na Frooma nik nezaútočil (Pravda)

Canada

Froome survives Pyrenees onslaught to retain Tour de France yellow jersey (The Globe and Mail)

USA

With Little Help, Froome Fends Off Tour Challengers (The New York Times)

Colombia

Nairo Quintana subió al séptimo lugar en la general del Tour (El Tiempo)

El irlandés Martin ganó la 9ª etapa del Tour, Quintana se destacó (El Espectador)

Australia

Froome isolated as Porte fades in torrid Tour stage (The Age)

Martin wins ninth stage, Froome in yellow (The Australian)

Froome keeps yellow, Porte struggles (Herald Sun)

BOX POPULI

Ogni giorno, a partire dalla prima tappa, qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Su questo percorso come è possibile mettere in crisi il team Sky?

Nebe1980: Secondo me l’unico modo è mandare via una fuga dai primissimi chilometri con diversi uomini poi i capitani dovrebbero cercare di partire nell’ultimo chilometro della salita di val louron e cercare di guadagnare in discesa poi resistere al ritorno della sky sull’ultima salita e riprovare in discesa. Se si raggiungono i fuggitivi sull’ultima salita quelli raggiunti dai loro capitani potrebbero cercare di recuperare sulla salita senza dannarsi l’anima e poi aiutare i capitani nel tratto in falsopiano fino a Bagneres de bigorre perchè quello è un tratto logorante. Magari non serve a nulla ma è l’unico modo di provarci.Sarebbe un po’ un attacco alla Pantani nel tour 98 ma gli attuali attori del tour sono inferiori a Pantani anche considerando il doping e tutto il resto però bisogna anche dire che in una tappa come quella di oggi con 5 colli sui Pirenei dove ci sono pochi alberi col sole e con le alte temperature se si accende la corsa da lontano possono venire le crisi.

Piratapersempre82: La strada x isolare Porte e Froome giá sul Peyresourde cè eccome, la Saxo ieri è arrivata ai piedi del suo capitano, sembra la piú forte in salita, devono peró decidere giá oggi se puntare ad un probabile podio col delfinoKreuziger o cercare il riscatto di Contador con tappe fatte a tutta come oggi e la speranza di una gamba diversa da quella che ad esempio mandò Evan fuori classifica dal Glandon all’ultimo Tour. Il Val Louron è tanta roba, corto e arcigno, e l’Horquette abbiamo visto l’anno scorso che tosta salita capace di scremare il gruppo anche senza forcing particolari. I Paulinho, gli Szmyd, gki Amador cosí come i Losada e Gesink nella fuga buona e via a menare le spagnole in salita: poi tra salita e discese puó ripetersi una finale simile a quello di Gap nel 2011. Devono peró superare la mazzata psicologica di ieri, ed una crono dopodomani che è li pronta a chiudere i giochi..

Nebe1980: Beh ci sono le premesse per qualcosa di interessante la sky staccata e se quelli che si sono presi gli schiaffi in faccia ieri cercano di fare una morsa per mettere in difficoltà Froome attaccando a scacchiera la cosa può diventare davvero interessante… speriamo altrimenti il tour diverrà una noia mortale

Howling Wolf14: I team sanno già che vincerà Froome. Che deve vincere Froome. Sanno che si lotta, forse, dal secondo posto in giù. Inutile fare la lotta contro i mulini a vento. O Froome cade e si rompe, o lo pescano con le mani nella marmellata (difficile, quasi impossibile) o non lo si batte. Quest’anno Nibali doveva vincere il Giro, la Sky doveva vincere il Tour.

Salitepuntocià: L’anno prossimo vediamo se la Sky vuol fare doppietta… Nibali al giro non c’è, anche un Porte potrebbe bastare con un percorso medio, non è il Porte del 2010, che arrivò settimo ma col bonus della mezzora di vantaggio all’Aquila… il trio FWP cosa fece sulle salite rispetto alle prestazioni degli ultimi 2 anni? Per quest’anno l’unico modo per fare fuori Froome è solo che cada dal Sarenne

DOPO LA TAPPA

Piratapersempre82: La sky é vulnerabile, la tappa ha mostrato altri padroni.
Ma la punta di Movistar e Saxo devono ancora crescere, si spera, intanto xó i delfini scalpitano.. Puntare su Quintana e Kreuziger così solidi, all’ombra di giganti purtroppo ancora imbalsamati. La crono sará uno spartiacque significativo. Fossi in sky farei un appunto a Porte, x il futuro del Tour. Qui nn si é alla Nice o al Delfinato, in tre settimane le energie si risparmiano quando serve…

N@po: L’azione combinata saxo-movistar che prevedevo ieri.. ci sarebbe anche già stata…. ma i loro capitani sono lessi. Resta solo Quintana che i movistar (oggi 0 in pagella. Peggio di così non potevano correre una volta isolato Froome) utilizzano come l’ultimo dei carneadi e non come l’unico avversario di froome.
PS: Oggi i rimpianti per l’assenza di Nibali sono ENORMI!

Nebe1980 (rispondendo a Howling Wolf14): Quanto sopra è ciò che il ciclismo non deve essere e ciò che non deve accadere e ciò che non si deve lasciare che accada. Non bisogna fare la lotta per il secondo posto ma per il primo. Bisogna attaccare Froome, bisogna cercare di battere Froome,è DOVEROSO fare la lotta contro i mulini a vento. Oggi ad esempio la movistar ha avuto una tecnica assurda. Sull’ultima salita ma anche sulla penultima Valverde e Quintana dovevano scattare alternati, ossia scatta Quintana Froome si muove in prima persona per raggiungererlo, come lo raggiunge parte subito Valverde, Froome va a riprendere Valverde e quando lo ha ripreso riparte a tutta Quintana, è così che si doveva fare, a via di correre appresso a uno e all’altro in prima persona Froome poteva essere logorato.
Poi bisogna mettersi in testa che oggi i distacchi si fanno anche in discesa e quindi anche su quel terrano bisogna attacare. Bisogna avere il coraggio di osare, Froome non lo batti partendo sull’ultima salita devi provare da lontano, lo isoli come oggi forzando dall’inizio e poi bisogna cercare di stringerlo in una morsa, speriamo che sulle prossime montagne corrano con un po’ più di sale in zucca

Scattista: comunque io ho sempre preso con le pinze tutte le accuse di doping alla SKY e sono sempre stato un pò scettico riguardo alle varie affermazioni dei critici di questa squadra… Ma per me un Richie Porte che un giorno sale un colle a soli 20″ dal tempo di Armstrong e il giorno dopo prende schiaffi a destra e sinistra e arriva con 18 minuti di ritardo è credibile come un Santambrogio che vince su Nibali allo Jafferau e poi si stacca nella tappetta di Ivrea

in collaborazione con gli utenti del Forum dello scalatore (www.salite.ch)

LA TAPPA CHE VERRA’ – 10a TAPPA: SAINT-GILDAS-DES-BOIS – SAINT-MALO (197 Km)

A guardar l’altimetria non sembra, ma quella che il gruppo affronterà al momento di rimettersi in moto, dopo la prima giornata di riposo, sarà una delle giornate più difficili della corsa rosa, molto complicata da gestire. E’, e probabilmente sarà, una frazione destinata all’epilogo in volata, ma per arrivarci bisognerà bersi quasi 200 Km di un continuo “microcosmo” di colline bretone, un tracciato privo di salite vere, fatto di brevi strappi intervallanti da rarissimi momenti d’autentica pianura. Su di un percorso del genere i fuggitivi sono più agevolati rispetto al grosso del gruppo inseguitore e nel finale, dove solitamente si fila più veloce che altrove, la situazione potrebbe ulteriormente complicarsi se si verificheranno dei ventagli, perchè gli ultimi 25 Km si svolgeranno lungo le ventose coste della Manica e ai disagi del tracciato poco scorrevole si aggiungeranno quelli delle forti folate (previsti fino a 30 Km/h), con il rischio che qualche “pesce grosso” finisca dietro. Come capitò a Fausto Coppi che, complice una caduta, al Tour del 1949 si presentò sul traguardo di Saint-Malo con 18′43″ di ritardo, uno svantaggio che poi il “Campionissimo” riuscì a colmare con gli interessi, imponendosi nella classifica finale con 10′55″ su Bartali e conseguendo la prima doppietta Giro-Tour della storia.

METEO TOUR
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Saint-Gildas-des-Bois – Saint-Malo

Saint-Gildas-des-Bois : cielo sereno, 26,8°C (percepiti 23°C), venti moderati da NE (24-31 Km/h), umidità al 58%
Dinan (Km 140,5): cielo sereno, 26°C (percepiti 22°C), venti moderati da NNE (22-29 Km/h), umidità al 63%
Saint-Malo: cielo sereno, 24,4°C (percepiti 20°C), venti moderati da NNE (23-30 Km/h), umidità al 67%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito del Tour

Cassani: “L’obiettivo è di entrare dentro il tempo massimo”
Bulbarelli: “Oggi la tappa è stata piuttosto veloce, è finita prima” (a dire il vero è finita prima perchè era anticipata di un’ora rispetto al solito a causa del trasferimento verso Nantes)
Cassani: “Fuslang” (Fuglsang)
Severini (Giro Donne): “Oggi tappa di riepilogo” (una crono non è proprio un riepilogo)
Televideo: “Joaquin Rodríguez” (Joaquim)

IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo ottava tappa, Saint-Girons – Bagnères-de-Bigorre

1° Assan Bazayev
2° Gorka Izaguirre Insausti s.t.
3° Samuel Dumoulin s.t.
4° Dmitriy Muravyev s.t.
5° Ramunas Navardauskas s.t.
Primo italiano: Davide Cimolai, 32°

Classifica generale

1° Tom Veelers
2° Dmitriy Muravyev a 37″
3° Assan Bazayev a 3′29″
4° Kris Boeckmans a 3′30″
5° Jerome Cousin a 4′10″
Primo italiano: Roberto Ferrari, 32° a 18′41″

IL PRIMO TOUR DI GINETTACCIO
Salite sulla macchina del tempo e tornante indietro con noi fino al luglio del 1938, al primo dei due Tour conquistata da Gino Bartali, rivissuto attraverso i titoli de “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it

16 LUGLIO 1938 – 9a TAPPA: LUCHON – PERPIGNAN (260 Km)

BARTALI RIDUCE A 53″ IL DISTACCO DA VERVAECKE
Nella seconda tappa dei Pirenei
II campione d’Italia domina anche sul Porter d’Aspet – Tre uomini fuggono poi senza provocare la decisa reazione delle “vedette” e Frechaut regola Mollo nella volata a Perpignano

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

UN SALUTO DA…. BAGNÈRES-DE-BIGORRE

07-07-2013

luglio 8, 2013 by Redazione  
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TOUR DE FRANCE

L’irlandese Daniel Martin (Garmin – Sharp) si è imposto nella nona tappa, Saint-Girons – Bagnères-de-Bigorre, percorrendo 168,5 Km in 4h43′03″ alla media di 35,718 Km/h. Ha preceduto allo sprint il danese Fuglsang e di 20″ il polacco Kwiatkowski. Miglior italiano Davide Malacarne (Team Europcar), 31° a 7′07″. Il britannico Christopher Froome (Sky ProCycling) è ancora maglia gialla con 1′25″ sullo spagnolo Valverde Belmonte e 1′44″ sull’olandese Mollema. Miglior italiano Davide Malacarne (Team Europcar), 27° a 14′27″.

GIRO D’ITALIA INTERNAZIONALE FEMMINILE

L’olandese Eleonora Van Dijk (Specialized – Lululemon) si è imposta nell’ottava ed ultima tappa, circuito a cronometro di Cremona, percorrendo 16 Km in 21′12″ alla media di 45,283 Km/h. Ha preceduto di 35″ la statunitense Stevens e di 52″ l’australiana Gillow. Migliore italiana Tatiana Guderzo (MCipollini Giordana), 11° a 1′18″. In classifica si impone la statunitense Mara Abbott (Exergy Twenty16) con 1′33″ sulla Guderzo (MCipollini Giordana) e 2′18″ sulla tedesca Häusler.

INTERNATIONALE ÖSTERREICH-RUNDFAHRT – TOUR OF AUSTRIA

L’italiano Omar Bertazzo (Androni Giocattoli – Venezuela) si è imposto nell’ottava ed ultima tappa, Podersdorf am Neusiedler See – Vienna, percorrendo 122,8 Km in 2h40′14″ alla media di 45,982 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Sutton e l’italiano Simone Ponzi (Astana Pro Team). In classifica si impone l’austriaco Riccardo Zoidl (Team Gourmetfein Simplon) con 33″ sul kazako Dyachenko e 50″ sul belga Seeldraeyers. Miglior italiano Fabio Aru (Astana Pro Team), 8° a 2′19″.

TOUR OF QINGHAI LAKE (Cina)

L’italiano Sacha Modolo (Bardiani Valvole – CSF Inox) si è imposto nella prima tappa, circuito di Xining, percorrendo 138,1 Km in 2h44′01″ alla media di 50,519 Km/h. Ha preceduto allo sprint il neozelandese Rogers e l’italiano Francesco Chicchi (Vini Fantini – Selle Italia). Modolo è il primo leader della classifica, con 3″ sul cinese Xue e 4″ su Rogers.

TOUR DE DELTA

Lo statunitense Steve Fisher (Hagens Berman Cycling) si è imposto nella corsa canadese, circuito di Tsawwassen, percorrendo 151,2 Km in 3h29′12″ alla media di 43,652 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Mayer e il canadese Anderson. Due italiani in gara: Federico Marchiori (Team H&R Block) 21°, Andrea Ciacchini (Team Novo Nordisk) 29°, entrambi a 1′48″.

GP DE PONT À MARCQ – LA RONDE PÉVÈLOISE

Il francese Benoit Daeninck si è imposto nella corsa francese, circuito di Pont-à-Marcq, percorrendo 187,1 Km in 3h40′10″ alla media di 50,988 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga De Bie e di 20″ il belga Demoitie. Due italiani in gara: Piero Baffi 29° , Eugenio Alafaci 60°, entrambi del Leopard – Trek Continental Team ed entrambi giunti a 3′15″.

VUELTA A LA COMUNIDAD DE MADRID (dilettanti)

Il belga Tiesj Benoot (U-23 Lotto – Belisol Cycling Team) si è imposto nella seconda ed ultima tappa, Colmenar del Arroyo – Villa del Prado, percorrendo 130,6 Km in 3h09′37″ alla media di 41,325 Km/h. Ha preceduto allo sprint il ceco Petr Vakoč (Etixx – Ihned) e lo spagnolo Molina Canet. In classifica si impone Vakoč con 13″ sullo spagnolo Orbe Urrutia e 31″ sullo spagnolo Rodriguez.

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