15-09-2012

settembre 16, 2012 by Redazione  
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MEMORIAL MARCO PANTANI

L’italiano Fabio Felline (Androni Giocattoli – Venezuela) si è imposto nella corsa italiana, Cesena – Cesenatico, percorrendo 183,7 Km in 4h27′14″, alla media di 41,245 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Elia Viviani (Liquigas – Cannondale) e Giovanni Visconti (Movistar Team)

GP IMPANIS
Il tedesco André Greipel (Lotto Belisol Team) si è imposto nella corsa belga, Brakel – Haacht, percorrendo 201,6 Km in 4h39′40″, alla media di 43,251 Km/h. Ha preceduto allo sprint i belghi Ista e Peeters. Miglior italiano Thomas Bertolini (Farnese Vini – Selle Italia), 14°.

TOUR OF BRITAIN

Il spagnolo Pablo Urtasun Pérez (Euskaltel – Euskadi) si è imposto nella settima tappa, Barnstaple – Dartmouth, percorrendo 172,9 Km in 4h20′31″, alla media di 39,820 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese De Maar e l’italiano Ivan Basso (Liquigas – Cannondale). Il britannico Jonathan Tiernan-Locke (Endura Racing) ha conservato la testa della classifica, con 18″ sull’australiano Haas e 23″ sull’italiano Damiano Caruso (Liquigas-Cannondale).

TOUR OF BULGARIA

Il russo Viacheslav Kuznetsov (Team Itera-Katusha) si è imposto nell’ottava ed ultima tappa, Shumen – Dobrich, percorrendo 176 Km in 5h14′33″, alla media di 41,392 Km/h. Ha preceduto allo sprint i polacchi Walczak e Rodosz. Miglior italiano Nicola Dal Santo (Hemus 1896 – Troyan), 24° a 3′19″. In classifica si impone il kazako Maxat Ayazbayev (Continental Team Astana) con 46″ sul polacco Sapa e 1′14″ sul bulgaro Petrov Georgiev. Miglior italiano Dal Santo (Hemus 1896 – Troyan), 9° a 6′24″.

TOUR DE HOKKAIDO

Il giapponese Shiki Kuroeda (NIFS in Kanoya) si è imposto nella prima tappa, Asahikawa – Toma, percorrendo 156,6 Km in 3h56′19″, alla media di 39,760 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’argentino Maximiliano Ariel Richeze e il giapponese Suzuki. Miglior italiano Simone Campagnaro (Team Nippo), 9°. Kuroeda è il primo leader della classifica, con 4″ su Richeze e 5″ su uzbeko Shaymanov. Campagnaro 11° a 10″.

THOMPSON BUCKS COUNTY CLASSIC
Il neozelandese Patrick Bevin (Bissell Cycling) si è imposto nella corsa statunitense, New Hope – Doylestown, percorrendo 165,3 Km in 4h12′31″, alla media di 39,760 Km/h. Ha preceduto di 1″ il connazionale Hutchins e il canadese Britton. Unico italiano Davide Frattini (Unitedhealthcare Pro Cycling Team), 23° a 6′23″.

14-09-2012

settembre 15, 2012 by Redazione  
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GRAND PRIX DE LA SOMME

Il lituano Evaldas Siskevicius (Velo-Club La Pomme Marseille) si è imposto nella corsa francese, Ham – Albert, percorrendo 202,7 Km in 4h47′10″, alla media di 42,351 Km/h. Ha preceduto di 4″ i francesi Koretzky e Delage

KAMPIOENSCHAP VAN VLAANDEREN
L’olandese Ronan Van Zandbeek (Team Argos – Shimano) si è imposto nella corsa belga, circuito di Koolskamp, percorrendo 182,6 Km in 4h29′48″, alla media di 40,608 Km/h. Ha preceduto di 5″ il danese Juul Jensen e di 8″ il belga Hovelynck. Miglior italiano Leonardo Giordani (Farnese Vini – Selle Italia), 13° a 2′30″.

TOUR OF BRITAIN

Il ceco Leopold Konig (Team NetApp) si è imposto nella sesta tappa, Welshpool – Caerphilly, percorrendo 189,6 Km in 4h38′02″, alla media di 40,915 Km/h. Ha preceduto di 1″ il britannico Jonathan Tiernan-Locke (Endura Racing) e di 18″ l’australiano Haas. Miglior italiano Damiano Caruso (Liquigas-Cannondale), 4° a 18″. Tiernan-Locke è il nuovo leader della classifica, con 13″ e 18″ sugli australiani Howard e Haas. Miglior italiano Caruso, 5° a 23″.

TOUR OF BULGARIA

Il bulgaro Yovcho Yovchev (Amore & Vita) si è imposto nella settima tappa, Burgas – Shumen, percorrendo 217 Km in 5h14′33″, alla media di 41,392 Km/h. Ha preceduto di 2′24″ il tedesco Plötner e il russo Boev. Miglior italiano Alessandro Malaguti (Hemus 1896 – Troyan), 11° a 2′24″. Il kazako Maxat Ayazbayev (Continental Team Astana) ha conservato la testa della classifica con 46″ sul polacco Sapa e 3′00″ sul bulgaro Petrov Georgiev. Miglior italiano Nicola Dal Santo (Hemus 1896 – Troyan), 8° a 4′51″.

TOUR OF CHINA I

Lo statunitense Tyler Magner (BMC – Hincapie Sportswear Development Team) si è imposto nella sesta ed ultima tappa, circuito di Wuhan, percorrendo 90,4 Km in 1h54′56″, alla media di 47,192 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Beckinsale e l’ucraino Vasilyev. Miglior italiano Angelo Furlan (Christina Watches – Onfone), 32°. In classifica si impone il danese Martin Pedersen (Christina Watches – Onfone) con1 ” sul tedesco Schumacher e 2″ sul danese Rasmussen. Miglior italiano Furlan, 79° a 14′27″.

GRAN PREMIO FIERA DEL RISO (dilettanti)

L’italiano Andrea Dal Col (Trevigiani Dynamon Bottoli) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Isola della Scala, percorrendo 135,2 Km in 2h50′32″, alla media di 47,568 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Nicola Ruffoni (Team Colpack) e Sebastiano Dal Cappello (General Store Mantovani Cicli Fontana).

13-09-2012

settembre 14, 2012 by Redazione  
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TOUR OF BRITAIN

L’olandese Marc De Maar (Unitedhealthcare Pro Cycling Team) si è imposto nella quinta tappa, circuito di Stoke-on-Trent, percorrendo 147 Km in 3h30′26″, alla media di 41,913 Km/h. Ha preceduto di 15″ il belga Vanmarcke e l’olandese Van Poppel. Miglior italiano Damiano Caruso (Liquigas-Cannondale), 7° a 15″. L’australiano Leigh Howard (Orica – GreenEDGE) è tornato leader della classifica, con 7″ su Van Poppel e 17″ su Vanmarcke. Miglior italiano Caruso, 7° a 24″.

TOUR OF BULGARIA

L’irlandese Dominic Jelfs (Velo29-OTR-Vankru) si è imposto nella sesta tappa, Stara Zagora – Burgas, percorrendo 170 Km in 3h54′16″, alla media di 43,540 Km/h. Ha preceduto di 5″ il serbo Kozomara e il tedesco Mohs. Miglior italiano Nicola Dal Santo (Hemus 1896 – Troyan), 28° a 3′29″. Il kazako Maxat Ayazbayev (Continental Team Astana) è il nuovo leader della classifica con 46″ sul polacco Sapa e 3′00″ sul bulgaro Petrov Georgiev. Miglior italiano Dal Santo, 8° a 4′51″.

TOUR OF CHINA I

Lo statunitense Tyler Magner (BMC – Hincapie Sportswear Development Team) si è imposto nella sesta ed ultima tappa, circuito di Wuhan, percorrendo 90,4 Km in 1h54′56″, alla media di 47,192 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Beckinsale e l’ucraino Vasilyev. Miglior italiano Angelo Furlan (Christina Watches – Onfone), 32°. In classifica si impone il danese Martin Pedersen (Christina Watches – Onfone) con1 ” sul tedesco Schumacher e 2″ sul danese Rasmussen. Miglior italiano Furlan, 79° a 14′27″.

GRAN PREMIO FIERA DEL RISO (dilettanti)

L’italiano Andrea Dal Col (Trevigiani Dynamon Bottoli) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Isola della Scala, percorrendo 135,2 Km in 2h50′32″, alla media di 47,568 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Nicola Ruffoni (Team Colpack) e Sebastiano Dal Cappello (General Store Mantovani Cicli Fontana).

SIMON RE DI NAMUR

settembre 13, 2012 by Redazione  
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Il francese Julien Simon succede a Philippe Gilbert, vincitore dell’edizione 2011.
Il corridore della Saur-Saujasun riesce a infilare nella chicane conclusiva i due belgi Van Avermaet e Leukemans. Buone risposte dai convocati azzurri con Luca Paolini che si classifica in quarta posizione e Marco Marcato in decima.

Foto copertina: Simon si impone nel Grand Prix de Wallonie (Isabelle Duchesne)

Questa semiclassica belga dal percorso accattivante ci ha regalato, così come nella scorsa edizione, grande spettacolo con i partecipanti a darsi battaglia già dai primi chilometri.
Il tentativo più importante della prima fase di gara è una fuga composta da venticinque atleti, tra i quali un Freire in condizione mondiale.
È sempre il cantabro della Katusha che assieme a Bakelants e Vachon prova ad anticipare gli altri ventidue sempre tallonati dal gruppo principale.
A guidare il gruppo ci pensa uno che durante la stagione ha vinto Gand-Wevelgem, Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix: Tom Boonen.
Il buon Tommeke si mette pacifico in testa al gruppo e scandisce un ritmo altissimo, tanto che il gruppo si spezza e crea diversi ventagli; dimostrazione che il fiammingo è vicino al top della condizione.
Arriviamo dunque a 21 chilometri dall’arrivo con il gruppo abbastanza selezionato ma ancora compatto ai piedi della penultima difficoltà di giornata, la Côte de Lustin.
Provano a scattare in otto: Arashiro, Hoogerland, Van Goolen, Fonseca, Hoorne, Guillou ed ancora un Oscar Freire che rispetto al passato decide di uscire allo scoperto sempre più spesso.
Il gruppo però reagisce e li riprende quasi tutti, tranne il giapponese Arashiro (Europcar) che tenta l’azione solitaria a dodici chilometri dall’arrivo.
L’azione del corridore della Europcar durerà solo pochi chilometri perché ai piedi dello strappo decisivo che porta alla cittadella di Namur la situazione sarà di gruppo compatto.
All’inizio della Côte è la Katusha che scandisce il ritmo per favorire Luca Paolini, ma a due chilometri dall’arrivo è la Vacansoleil che spacca il gruppo e seleziona sette corridori, guidando il gruppetto con Marco Marcato che fa da pesce pilota per il compagno di squadra Bjorn Leukemans e che, da generoso, tirerà fino ai 500 metri finali.
Il primo a partire è Leukemans, ma poco dopo si accorgerà di essere partito troppo presto, e dietro di lui ci sono Van Averamet, Simon, Bouhanni e Paolini.
Ai 300 metri prova ad anticipare Julien Simon che imbocca per primo la serie di curve conclusive con Van Avermaet lesto ad inseguire, intanto il più veloce Bouhanni si ritrova senza gambe dopo il fuori giri compiuto in salita e si scioglie; da dietro provano a rimontare Bakelants e il giovane e interessante belga Stuyven.
All’ultima curva è ancora davanti il francese con Van Avermaet a 2 metri, ma tale distanza rimarrà invariata fino alla linea del traguardo, dove festeggia Simon e dove invece abbassa la testa in segno di resa il belga.
Il podio viene completato dall’altro belga Leukemans che precede Paolini, Bakelants, De Waele e Styven.
In ottica mondiale fanno sempre più paura Spagna e Belgio che possono contare anche su uomini affidabili come Boonen e Freire attualmente in ottima condizione.
Rimpianti invece per Julien Simon che si guarderà i mondiali da casa, perché Jalabert non l’ha inserito nella squadra francese, che punterà tutto su Thomas Voeckler.
In Casa Italia buone le prestazioni di Paolini e Marcato, formidabile a fare la selezione decisiva sullo strappo finale.

Paolo Terzi

12-09-2012

settembre 13, 2012 by Redazione  
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GRAND PRIX DE VALLONIE

Il francese Julien Simon (Saur – Sojasun) si è imposto nella corsa belga, Chaudfontaine – Namur, percorrendo 203,1 Km in 4h45′51″, alla media di 42,630 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Van Avermaet e di 1″ il belga Leukemans. Miglior italiano Luca Paolini (Katusha Team), 4° a 3″.

TOUR OF BRITAIN

Il britannico Mark Cavendish (Sky ProCycling) si è imposto anche nella quarta tappa, Carlisle – Blackpool, percorrendo 156 Km in 3h51′33″, alla media di 40,423 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli australiano Von Hoff e Howard. Miglior italiano Damiano Caruso (Liquigas-Cannondale), 12°. Cavendish è il nuovo leader della classifica, con 6″ su Howard e 14″ sull’olandese Van Poppel. Miglior italiano Caruso, 14° a 27″.

TOUR OF BULGARIA

L’ucraino Sergiy Lagkuti (squadra nazionale) si è imposto nella quinta tappa, Tryavna – Stara Zagora, percorrendo 97 Km in 2h18′40″, alla media di 41,971 Km/h. Ha preceduto allo sprint il polacco Sapa e di 1′20″ il tedesco Arndt. Miglior italiano Manuel Fedele (Hemus 1896 – Troyan), 6° a 1′35″ Il russo Sergei Pomoshnikov (Itera – Katyusha) ha conservato la testa della classifica con con 5″ sul kazako Umerbekov e 8″ sul bulgaro Georgiev Petrov. Miglior italiano Nicola Dal Santo (Hemus 1896 – Troyan), 9° a 1′38″.

TOUR OF CHINA I

Il russo Alexander Serebryakov (Team Type 1 – Sanofi si è imposto nella quinta tappa, circuito di Zaoyang, percorrendo 117 Km in 2h20′15″, alla media di 50,053 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Cano e il kazako Tleubayev. Miglior italiano Angelo Furlan (Christina Watches – Onfone), 7°. Il danese Martin Pedersen (Christina Watches – Onfone) ha conservato la testa della classifica, con1 ” sul tedesco Schumacher e 2″ sul danese Rasmussen. Miglior italiano Furlan, 80° a 14′27″.

11-09-2012

settembre 12, 2012 by Redazione  
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TOUR OF BRITAIN

Il britannico Mark Cavendish (Sky ProCycling) si è imposto nella terza tappa, Jedburgh – Dumfries, percorrendo 152,6 Km in 3h54′30″, alla media di 39,044 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Leigh Howard (Orica – GreenEDGE) e il lituano Kruopis. Miglior italiano il dilettante Marco Benfatto (Team Idea 2010), 14°. Howard è il nuovo leader della classifica, con lo stesso tempo di Cavendish; terzo l’olandese Van Poppel a 4″. Miglior italiano Paolo Longo Borghini (Liquigas-Cannondale), 13° a 17″.

TOUR OF BULGARIA

Il polacco Damian Walczak (BDC – Marcpol Team) si è imposto nella quarta tappa, Gabrovo – Tryavna, percorrendo 113 Km in 2h33′19″, alla media di 44,222 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Radosz e il russo Boev. Miglior italiano Manuel Fedele (Hemus 1896 – Troyan), 5°. Il russo Sergei Pomoshnikov (Itera – Katyusha) ha conservato la testa della classifica con con 5″ sul kazako Umerbekov e 8″ sul bulgaro Georgiev Petrov. Miglior italiano Nicola Dal Santo (Hemus 1896 – Troyan), 8° a 1′38″.

TOUR OF CHINA I

Il giapponese Taiji Nishitani (Aisan Racing Team) si è imposto nella quarta tappa, circuito di Xiangyang, percorrendo 104,4 Km in 2h10′32″, alla media di 47,987 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Angelo Furlan (Christina Watches – Onfone) e il russo Serebryakov. Il danese Martin Pedersen (Christina Watches – Onfone) ha conservato la testa della classifica, con 2″ sul tedesco Schumacher e sul danese Rasmussen. Miglior italiano Filippo Fortin (Team Type 1 – Sanofi), 78° a 13′44″

10-09-2012

settembre 10, 2012 by Redazione  
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TOUR OF BRITAIN

L’australiano Leigh Howard (Orica-GreenEdge Cycling Team) si è imposto nella seconda tappa, Nottingham – Knowsley Safari Park, percorrendo 203 Km in 4h31′09″, alla media di 44,919 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Cavendish e l’olandese Boy Van Poppel (UnitedHealthcare Pro Cycling Team). Miglior italiano Cesare Benedetti (Team Netapp), 16° a 1″. Van Poppel è il nuovo leader della classifica, con lo stesso tempo di Howard; terzo il britannico Rowe a 1″. Miglior italiano Paolo Longo Borghini (Liquigas-Cannondale), 18° a 11″.

TOUR OF BULGARIA

Il kazako Arman Kamyshev (Continental Team Astana) si è imposto nella terza tappa, Troyan – Gabrovo, percorrendo 97 Km in 2h13′13″, alla media di 43,688 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Mohls e il russo Kuznetsov. Miglior italiano Manuel Fedele (Hemus 1896 – Troyan), 12°. Il russo Sergei Pomoshnikov (Itera – Katyusha) ha conservato la testa della classifica con con 5″ sul kazako Umerbekov e 8″ sul bulgaro Georgiev Petrov. Miglior italiano Nicola Dal Santo (Hemus 1896 – Troyan), 8° a 1′38″.

GROTE PRIJS MARCEL KINT
Il lituano Ramunas Navardauskas (Garmin-Sharp) si è imposto nella corsa belga, circuito di Zwevegem, percorrendo 164,8 Km in 3h58′21″, alla media di 41,485 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Heytens e di 55″ l’olandese Eising.

NORDHAUG RE DI MONTREAL MA MOSER C’E’

settembre 10, 2012 by Redazione  
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A due settimane dalla prova iridata di Valkenburg l’astro nascente del ciclismo azzurro torna a brillare conquistando la piazza d’onore alle spalle del norvegese del Team Sky che lo beffa negli ultimi 200 metri dopo aver attaccato nel finale in compagnia del trentino e di Kolobnev 3° al traguardo. Bene anche Paolini, Marcato e Gavazzi presenti nel gruppo inseguitore regolato da Gerrans.

Foto copertina: Nordhaug conquista la terza edizione della corsa canadese (foto Peter Kraiker/studiofstop.com)

La terza edizione del Gp Montréal, seconda delle due prove in linea canadesi recentemente inserite nel circuito World Tour, si è disputata lungo un circuito di 12,1 km da ripetere per 17 volte, per un totale di 205,7 km, caratterizzato dall’arcigna Côte de Camilien-Houde in avvio, dalla più pedalabile Côte de la Polytechnique nella fase centrale e dagli ultimi 500 metri ancora in leggera ascesa verso il traguaro posto in Avenue du Parc: al via pressochè gli stessi protagonisti del Gp Québec a partire dal campione uscente Rui Costa (Movistar) e dal vincitore di due giorni fa Gerrans (Orica-GreenEdge) passando per Sagan e Moser (Liquigas), Boasson Hagen e Nordhaug (Sky), Kolobnev e Paolini (Katusha), Van Avermaet (Bmc), Voeckler (Europcar), Chavanel (Omega-QuickStep), Luis Leon Sanchez (Rabobank), Hesjedal (Garmin), Roelandts (Lotto-Belisol), Ulissi (Lampre), Visconti (Movistar) e Marcato (Vacansoleil). Il primo attacco significativo è stato portato in avvio da Vorganov (Katusha) sul quale si sono portati il campione canadese Roth (Spidertech) e i nostri Agnoli (Liquigas) e Boaro (Saxo Bank-Tinkoff) che, nel momento in cui il gruppo ha annullato il tentativo, ha rilanciato l’azione e da lì è nata al km 31 la fuga che ha caratterizzato la corsa con Martinez (Euskaltel) e Gautier (Europcar) che si sono riportati sul cronoman veneto: inizialmente il Team Garmin ha tentato di chiudere per poi desistere e i tre battistrada hanno guadagnato fino a 6′50” sul gruppo dal quale, con un’azione difficile da interpretare dal punto di vista tattico, sono fuoriusciti poco oltre metà gara anche Ponzi (Astana) e Koren (Liquigas), rimasti a bagnomaria per qualche km prima di essere riassorbiti dal plotone tirato principalmente da Lotto-Belisol, Rabobank e Katusha.
A tre giri dal termine Boaro ha perso contatto da Martinez e Gautier ma a 20 km dal traguardo anche la sorte del francese e del basco è stata segnata e dal gruppo sono iniziati gli scatti, che hanno visto protagonisti dapprima Spilak (Katusha) e Charteau (Europcar), in seguito un gruppetto di sette corridori comprendente Voeckler, Paolini e Visconti e infine Burghardt (Bmc), Vichot (Fdj) e Wellens (Lotto-Belisol): in ogni caso nessuno è riuscito a prendere il largo e la corsa si è decisa nell’ultimo passaggio sulla sulla Côte de Camilien-Houde, in cui Nordhaug ha operato un forcing per Boasson Hagen al quale hanno resistito i soli Sagan, Moser, Voeckler, Rui Costa, Paolini, Kolobnev, Marcato, Gerrans, Van Avermaet, Vichot, Roelandts, Gallopin e Zaugg (RadioShack), Hesjedal e Wegmann (Garmin), Gallopin e Zaugg (RadioShack), Martens e Slagter (Rabobank), Chris Soerensen (Saxo Bank-Tinkoff), Leukemans (Vacansoleil) e Gavazzi (Astana) mentre hanno mancato di poco l’aggancio un’altra decina di corridori tra i quali Chavanel e i nostri Ulissi e Mori (Lampre). Dal gruppetto di 23 atleti rimasti a giocarsi il successo hanno tentato di evadere prima Vichot e poi Van Avermaet ma l’azione vincente è stata portata sulla Côte de la Polytechnique da Nordhaug, che approfittando del marcamento stretto tra Gerrans, Boasson Hagen e Sagan, grandi favoriti in caso di arrivo allo sprint, ha preso una cinquantina di metri di vantaggio, con Moser, Leukemans e Kolobnev che si sono lanciati all’inseguimento, e a 1500 metri dal traguardo il terzetto ha agganciato il norvegese e in contropiede è partito il russo della Katusha. Il finale all’insù ha però tagliato le gambe al vicecampione mondiale di Stoccarda e sembrava che Moser potesse avviarsi verso il successo ma Nordhaug, rimasto staccato di qualche metro dal trentino per via del cedimento di Leukemans che aveva davanti a sè, ha trovato la forza per tornare sotto e ripartire negli ultimi 200 metri, vincendo nettamente con 2” su Moser e Kolobnev e 4” su Gerrans, apparso in assoluto il più forte ma sorpreso nel momento cruciale, Boasson Hagen, Leukemans e Rui Costa con Paolini 9°, Marcato 16° e Gavazzi 19°. Per Nordhaug, che nella prossima stagione indosserà la maglia della Rabobank, si tratta del terzo successo stagionale dopo il Trofeo Deià e la tappa di Vejle del Giro di Danimarca mentre Moser, pur non essendo ancora quello devastante visto in azione al Giro di Polonia, ha spazzato via i dubbi sulla sua condizione dopo le ultime prestazioni non brillanti e sarà certamente un uomo chiave della spedizione azzurra ai Mondiali di Valkenburg.

Marco Salonna

09-09-2012

settembre 10, 2012 by Redazione  
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VUELTA A ESPANA

Il tedesco John Degenkolb (Team Argos – Shimano) si è imposto nella ventunesima ed ultima tappa, Cercedilla – Madrid, percorrendo 115 Km in 2h44′57″, alla media di 41,831 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Elia Viviani (Liquigas – Cannondale) e Daniele Bennati (RadioShack – Nissan). In classifica si impone lo spagnolo Alberto Contador Velasco (Team Saxo Bank – Tinkoff Bank) con 1′16″ e 1′37″ sui connazionali Valverde Belmonte e Rodríguez Oliver. Miglior italiano Rinaldo Nocentini (AG2R La Mondiale), 18° a 22′30″.

GP CYCLISTE DE MONTRÉAL

Il norvegese Lars Petter Nordhaug (Sky ProCycling) si è imposto nella corsa canadese, circuito di Montréal, percorrendo 205,7 Km in 5h28′29″, alla media di 37,572 Km/h. Ha preceduto di 2″ l’italiano Moreno Moser (Liquigas – Cannondale) e il russo Kolobnev.

GP DE FOURMIES

Il danese Lars Ytting Bak (Lotto Belisol Team) si è imposto nella corsa francese, circuito di Fourmies, percorrendo 205 Km in 4h45′01″, alla media di 43,155 Km/h. Ha preceduto di 1″ il norvegese Kristoff e il tedesco Kittel. Miglior italiano Omar Bertazzo (Androni Giocattoli), 6° a 1″.

CHRONO CHAMPENOIS
L’australiano Rohan Dennis (Team Jayco – AIS) si è imposto nella corsa francese, circuito a cronometro di Betheny, percorrendo 33,4 Km in 40′48″, alla media di 49,117 Km/h. Ha preceduto di 18″ il russo Chernetskiy e di 41″ il danese Quaade. La gara riservata alle donne è stata vinta dalla britannica Wendy Houvenaghel (Team Sky Bike Chain Ricci), che ha preceduto di 1′24″ la statunitense Small e di 1′34″ la russa Zabelinskaia.

TOUR OF BRITAIN

Il britannico Luke Rowe (Sky ProCycling) si è imposto nella prima tappa, Ipswich – Norfolk Showground, percorrendo 203 Km in 4h51′05″, alla media di 41,843 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Van Poppel e il britannico Downing. Miglior italiano Paolo Longo Borghini (Liquigas – Cannondale), 8°. Rowe è il primo leader della classifica, con 3″ sul francese Martias e 4″ su Van Poppel. Miglior italiano Longo Borghini, 8° a 10″.

OKOLO JIZNICH CECH (Repubblica Ceca)

Lo spagnolo Joaquin Sobrino Martinez (SP Tableware Cycling Team) si è imposto nella terza ed ultima tappa, Nová Bystřice – Jindřichův Hradec, percorrendo 130,8 Km in 3h00′17″, alla media di 43,531 Km/h. Ha preceduto allo sprint il polacco Bernas e l’olandese Van Der Wijst. In classifica si impone il ceco Jiří Hochmann (ASC DUKLA Praha – UCI Continental) con 3″ sullo sloveno Polanc e 7″ sul norvegese Hoem Nilsen.

TOUR OF CHINA I

Lo sloveno Aldo Ino Ilesic (Team Type 1 – Sanofi) si è imposto nella terza tappa, Lantian Xi’An – Shangluo, percorrendo 125,6 Km in 2h49′32″, alla media di 44,451 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo statunitense Magner e l’olandese Slik. Miglior italiano Filippo Fortin (Team Type 1 – Sanofi), 81° a 13′18″. Il danese Martin Pedersen(Christina Watches – Onfone) ha conservato la testa della classifica, con 2″ sull’elvetico Frei e sul tedesco Schumacher. Miglior italiano Fortin, 79° a 13′44″

TROFEO MARCO RUSCONI (dilettanti)

L’italiano Luca Chirico (Trevigiani Dynamon Bottoli) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Binago, percorrendo 158,4 Km in 3h41′15″, alla media di 42,956 Km/h. Ha preceduto di 16″ e 1′05″ gli italiani Davide Orrico (Team Colpack) e Ricardo Pichetta (Asd Monviso – Venezia)

TOUR OF BULGARIA
Due tappe disputata nel primo giorno di gara.
Il mattino, il russo Sergei Pomoshnikov (Itera – Katyusha) si è imposto nella prima tappa, Sofia – Zlatitsa, percorrendo 68 Km in 1h29′31″, alla media di 45,578 Km/h. Ha preceduto allo sprint il kazako Umerbekov e di 7″ il kazako Ayazbayev. Miglior italiano Nicola Dal Santo (Hemus 1896 – Troyan), 7° a 1′29″. La prima classifica vede in testa Pomoshnikov con 2″ su Umerbekov e 11″ su Ayazbayev. Miglior italiano Dal Santo, 7° a 1′35″.
Il pomeriggio, il kazako Alexey Lutsenko (Continental Team Astana) si è imposto nella seconda tappa, Zlatitsa – Troyan, percorrendo 93 Km in 2h24′48″, alla media di 38,536 Km/h. Ha preceduto allo sprint il russo Kuznetsov e di 2″ il bulgaro Georgiev Petrov. Miglior italiano Dal Santo, 10° a 1′30″. Pomoshnikov ha conservato la testa della classifica con 5″ su Umerbekov e 8″ su Georgiev Petrov. Miglior italiano Dal Santo, 8° a 1′38″.

DEGENKOLB FA POKERISSIMO NEL GIORNO DI CONTADOR

settembre 10, 2012 by Redazione  
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Quinto successo di tappa per il tedesco dell’Argos Shimano che in Plaza de Cibeles a Madrid supera i nostri Viviani e Bennati mentre a centrogruppo esulta il 29enne di Pinto che al rientro dopo la squalifica per il caso clenbuterolo conquista per la seconda volta la Vuelta davanti ai connazionali Valverde e Rodriguez.

Foto copertina: il “Pistolero” è tornato a sparare (foto Unipublic)

Come da tradizione è stata la Plaza de Cibeles di Madrid ad ospitare la conclusione della Vuelta con 10 giri di un circuito di 5,7 km nella tappa partita da Cercedilla: immediatamente dopo la passerella iniziale culminata nel primo passaggio sul traguardo in cui Niermann (Rabobank) e Moncoutiè (Cofidis), entrambi all’ultima corsa della carriera, hanno potuto transitare davanti al gruppo è iniziata la corsa vera con Astarloza (Euskaltel), Carrasco e Chacon (Andalucia), Aramendia (Caja Rural), Lagutin (Vacansoleil) e Seeldrayers (Astana) che hanno tentato di scongiurare lo scontato arrivo a ranghi compatti scattando nel corso del primo giro ma le squadre dei velocisti, alle quali si sono aggiunte anche la Saxo Bank-Tinkoff della maglia rossa Contador e la Movistar di Valverde, intenzionata a evitare possibili agguati da parte di Rodriguez (Katusha), 3° in classifica a 21” dal murciano, non hanno mai concesso più di 20” ai battistrada anche se il ricongiungimento è avvenuto a soli 8 km dal traguardo. Il Team Sky di Swift e la Liquigas di Viviani, la cui scarsa attitudine a questo tipo di lavoro aveva spesso impedito al veronese di iniziare le volate nelle prime posizioni nelle tappe precedenti, hanno tentato di organizzare un treno ma per l’ennesima volta è stata l’Argos-Shimano a portare nella migliore posizione il proprio sprinter Degenkolb e a quel punto è stata una formalità per il 23enne tedesco portare a casa il suo quinto successo parziale alla Vuelta davanti a Elia Viviani, autore comunque di una buona rimonta nelle ultime decine di metri, e Daniele Bennati (RadioShack), per costanza il secondo miglior velocista visto in corsa nonchè l’unico a parte Degenkolb ad essersi aggiudicato una volata di gruppo in quel di Valladolid: alle loro spalle hanno chiuso Davis (Orica-GreenEdge), Koldo Fernandez (Garmin) e un Valverde che si è lanciato nella mischia ottenendo un onorevole 6° posto e con esso la maglia verde della classifica a punti e quella bianca della combinata.
Si è conclusa dunque una delle edizioni più spettacolari della Vuelta negli ultimi anni con il successo finale di Alberto Contador, secondo in carriera dopo quello del 2008 davanti all’allora compagno di squadra Leipheimer e a Sastre: il leader della Saxo Bank-Tinkoff, grande favorito della vigilia, forse non al top della condizione per via dei mesi di assenza dalle corse in seguito alla squalifica per il caso clenbuterolo non ha dimostrato la consueta superiorità in salita ma gli va dato atto di avere sempre provato ad attaccare e grazie a un agguato nella tappa di Fuente Dè, organizzato con una perfetta strategia di squadra, è riuscito a strappare la maglia rossa a un apparentemente inattaccabile Rodriguez e portarla fino a Madrid. Al secondo posto con un distacco di 1′16” ha chiuso Alejandro Valverde, rientrato a sua volta in questa stagione dopo una lunga squalifica per il coinvolgimento nell’Operacion Puerto, che solo all’ultimo momento ha scelto di partecipare alla Vuelta ma si è sempre mantenuto a un altissimo livello, forse anche superiore a quello del 2009 quando si era aggiudicato la classifica generale davanti a Samuel Sanchez ed Evans, portando a casa anche due successi di tappa e può recriminare per 54” persi inopinatamente nella frazione di Valdezcaray in seguito a una caduta e al successivo attacco del Team Sky. Il vero grande sconfitto è però Joaquin Rodriguez, che dopo la beffa subita da Hesjedal al Giro d’Italia ha visto sfumare a Fuente Dè una Vuelta certamente disegnata su misura per le sue caratteristiche con ben 10 arrivi in salita e una crono vallonata ma in cui aveva dominato per due settimane e anche in seguito si era riconfermato il più forte staccando gli avversari diretti sulla Bola del Mundo: il 33enne catalano può comunque consolarsi con il 3° posto a 1′37” da Contador e i tre successi di tappa.
I tre spagnoli hanno inflitto distacchi abissali a tutti gli altri uomini di classifica che si sono rivelati non più che delle comparse ad eccezione di Froome (Sky), che nella prima settimana ha combattuto ad armi pari per poi risentire delle fatiche del Tour che l’hanno relegato al 4° posto con un ritardo di 10′16”: 5° a 11′29” ha chiuso Moreno (Katusha), fedelissimo gregario di Rodriguez che ha disputato il suo miglior grande Giro in carriera, 6° a 12′23” un Gesink (Rabobank) piuttosto anonimo ma che si rivede nelle zone alte dopo gli ultimi due Tour de France da dimenticare a causa delle cadute, 7° a 13′28” il 23enne statunitense Talansky, che ha stupito in positivo soprattutto per la crescita di condizione nella terza settimana, 8° a 13′41” il sorprendente Ten Dam (Rabobank), che si è dimostrato allo stesso livello del suo capitano, 9° a 14′01” un Anton (Euskaltel) combattivo ma lontano, pur avendo saltato sia il Giro che il Tour per arrivare al 100% in Spagna, dall’atleta in grado di imporsi in cima allo Zoncolan nel 2011 o da quello che sembrava avviato a vincere la Vuelta 2010 prima di una sfortunata caduta, e 10° a 16′13” l’altro basco Intxausti (Movistar), pienamente recuperato ad alti livelli dopo la tragica scomparsa del grande amico Xavier Tondo Volpini che ne aveva condizionato il rendimento nella passata stagione.
E’ stata anche la Vuelta di Philippe Gilbert (Bmc), finalmente competitivo dopo una stagione quasi disastrosa e autore di due sparate delle sue che gli hanno consentito di imporsi a Barcellona e a La Lastrilla; giornate di gloria anche per Clarke (Orica-GreenEdge), che ha conquistato anche la maglia a pois di miglior scalatore, un comunque sotto tono Menchov (Katusha) che ha fatto suo l’arrivo più prestigioso in cima alla Bola del Mundo, Kessiakoff (Astana), Piedra (Caja Rural) e l’abruzzese Dario Cataldo (Omega-QuickStep), vincitore della durissima tappa di Cuitu Negru al termine di un lungo duello con De Gendt (Vacansoleil). Proprio il belga 3° al Giro d’Italia grazie a una grande impresa sullo Stelvio è stato uno delle grandi delusioni al pari del già citato Menchov, di Mollema (Rabobank), di Van den Broeck (Lotto-Belisol), del campione uscente Cobo (Movistar) mai in corsa e distanziato nella generale di oltre 2 ore da Contador, e anche di Damiano Cunego (Lampre), che non ha mai trovato il colpo di pedale giusto non andando oltre un 14° posto come miglior risultato parziale e che dovrà puntare al prossimo Giro di Lombardia alla luce dell’esclusione dalla formazione azzurra di Valkenburg; qualcosa di più ci si attendeva anche da Alessandro Capecchi (Liquigas), che ha tentato di fare classifica ma non è andato oltre il 25° posto finale preceduto da Rinaldo Nocentini (Ag2r), autore di una corsa senza grandi acuti ma con un rendimento costante che gli ha consentito di chiudere 18° a 22′30” da Contador e di essere il migliore nella generale di una spedizione azzurra che si conclude, alla luce delle modeste ambizioni della vigilia, abbastanza positivamente con i già citati successi di Bennati e Cataldo e buoni piazzamenti anche di Viviani e di Paolo Tiralongo (Astana).

Marco Salonna

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