SPUNTA DEMARE NEL TOUR OF ”4” DI BOONEN

febbraio 11, 2012 by Redazione  
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Il leader dell’Omega-QuickStep fa poker nella generale dopo i successi del 2006, del 2008 e del 2009 mentre il campione del mondo under 23 di Copenhagen approfitta della confusione creata dalla caduta di Cavendish per aggiudicarsi lo sprint di Doha davanti a Galimzyanov e Renshaw.

Foto copertina: il quarto podio di Tom Boonen al Qatar (foto AFP)

Malgrado la lotta per la classifica generale fosse ormai decisa con Boonen (Omega-QuickStep) in vantaggio di 31” sul suo più diretto rivale Farrar (Garmin) la sesta e ultima frazione del Tour of Qatar, 120 km da Sealine Beach Resort a Doha Corniche con un circuito finale di 6 km all’interno della capitale da ripetere per 11 volte, non è stata una passerella e come nelle giornate precedenti la bagarre si è scatenata fin dalle prime battute con Marangoni (Liquigas), Ladagnous (Fdj), Mouris (GreenEdge), Lodewijk (BMC), Gallopin (Radioshack), Ojavee (Champion Systems) e Tjallingi (Rabobank) che, dopo una prima ora corsa a 56 di media complice il vento a favore, hanno preso il largo accumulando fino a 2′20” su un gruppo che guidato dapprima dall’Omega-QuickStep e successivamente dalla Sky del grande favorito di giornata Cavendish ha comunque sempre tenuto sotto controllo la situazione fino al ricongiungimento avvenuto a 14 km dalla conclusione.
Nelle ultime fasi le varie squadre dei velocisti, tra cui la Farnese di un Guardini voglioso di ripetere il successo del 2011 sullo stesso traguardo, si sono alternate all’avanguardia del plotone; è stato infine sorprendentemente Delage (Fdj) a prendere il comando e il suo compagno Demare, 20enne neocampione mondiale under 23, a lanciare per primo lo sprint mentre Cavendish, che in quel momento si trovava in 5a posizione ma piazzato in modo ideale per saltare il francese negli ultimi metri, si è toccato con Farrar finendo in terra per fortuna senza gravi conseguenze e danneggiando anche lo statunitense e quelli che si trovavano alle loro spalle: Demare ha così potuto proseguire indisturbato andando a conquistare il suo primo successo tra i pro mentre alle sue spalle Galimzyanov (Katusha) e Renshaw (Rabobank), deludenti nelle giornate precedenti, hanno conquistato le piazze d’onore davanti a Kluge (Project 1T4I), Kristoff (Katusha), Farrar e Oss (Liquigas), di gran lunga il migliore dei nostri in un Tour of Qatar che per il resto ha visto l’Italbici quasi costantemente nelle retrovie con Guardini che anche nello sprint conclusivo non è andato oltre il 20° posto, 5 piazze dietro a Boonen che si è limitato a controllare in chiave classifica generale.
Salgono infatti a 4 dopo quelli del 2006, del 2008, del 2009 i successi del campione del mondo di Madrid che al di là del feeling particolare con questa corsa e dell’eccellente supporto avuto dall’Omega-QuickStep ha dimostrato di aver superato i problemi anche extraciclistici che ne avevano condizionato il rendimento nelle ultime stagioni e si candida a un ruolo di assoluto protagonista nelle classiche del Nord insieme a un Cancellara (RadioShack) che a sua volta ha impressionato mentre per la Sanremo l’uomo da battere non potrà che essere Cavendish al di là della caduta di Doha. Dietro a Boonen, che ha conquistato anche la classifica a punti, si è piazzato Farrar con 28” di distacco seguito da Flecha a 33”, Steegmans a 34” e Veelers a 1′00” mentre la maglia bianca di miglior giovane è andata a Navardauskas (Garmin) e quella di miglior scalatore non è stata neppure assegnata alla luce dei percorsi completamente pianeggianti: tutt’altra storia sarà al Giro dell’Oman, in programma dal 14 al 19 febbraio con un arrivo in salita e altre frazioni impegnative.

Marco Salonna

10-02-2012

febbraio 11, 2012 by Redazione  
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TOUR OF QATAR
Il francese Arnaud Demare (FDJ-BigMat) si è imposto nella sesta ed ultima tappa, Sealine Beach Resort – Doha Corniche, percorrendo 120 Km in 2h20′44″, alla media di 51,160 Km/h. Ha preceduto allo sprint il russo Galimzyanov e l’australiano Renshaw. Miglior italiano Daniel Oss (Liquigas-Cannondale), 7°. In classifica si impone il belga Tom Boonen (Omega Pharma-QuickStep) con 28″ sullo statunitense Farrar e 33″ sullo spagnolo Flecha. Miglior italiano Oss, 27° a 2′52″.

TOUR MÉDITERRANÉEN CYCLISTE PROFESSIONNEL
L’olandese Michel Kreder (Garmin – Barracuda) si è imposto nella seconda tappa, Salon de Provence – Martigues, percorrendo 136 Km in 3h10′40″, alla media di 42,797 Km/h. Ha preceduto allo sprint il canadese Boivin e il belorusso Yauheni Hutarovich (FDJ-Big Mat). Miglior italiano Danilo Napolitano (Acqua & Sapone), 6°. Hutarovich è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo del britannico Tiernan-Locke e di Kreder. Miglior italiano Jacopo Guarnieri (Astana Pro Team), 8° a 10″.

GIRO DEL MEDITERRANEO: SORPRESE DA NON…KREDER

febbraio 10, 2012 by Redazione  
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Il giovane corridore olandese della Garmin – Barracuda sconvolge il pronostico della seconda tappa della gara francese vincendo grazie ad una bella azione da finisseur all’ultimo chilometro, mentre il bielorusso Hutarovich balza al comando della classifica grazie all’abbuono del 3° posto .

Foto copertina: un successo insperato anche per Kreder stesso, che si volta per controllare il distacco degli avversari (foto Bettini)

Ancora sorprese al Giro del Mediterraneo 2012: se ieri ci siamo stupiti del successo del britannico Tiernan-Locke, oggi faremo lo stesso per quello che ha fatto l’olandese Michel Kreder, riuscito a cogliere la sua seconda vittoria da pro grazie ad una sparata all’ultimo chilometro della seconda tappa, da Salon-en-Provence a Martigues, di 136 km. Una tappa che, altimetricamente parlando, poteva favorire dei fuggitivi, anche se le salite di oggi non erano di certo estreme. Eppure, fino agli ultimi mille metri, era stata pronosticata una volata di massa. Non è andata così, poichè, l’olandese da puro finisseur si è portato a casa un meritato successo, mentre il transalpino Boivin è il primo dei battuti. Finiscono rispettivamente terzo e quarto i due più papabili favoriti della volata odierno, ovvero Hutarovich e Ventoso, con il bielorusso della FDJ – Big Mat che grazie all’abbuono finisce al comando della classifica generale scalzando il britannico Tiernan-Locke vincitore ieri. Un bel risultato per la squadra transalpina che chiude la sua splendida giornata, culminata nel primo pomeriggio con la vittoria di Demare nell’ultima frazione del Giro del Qatar.
Per Kreder, professionista dal 2010, è il primo successo stagionale ed il secondo in carriera dopo una tappa del Circuito della Sarthe vinta l’anno scorso.
Domani si disputerà la tappa più facile della manifestazione, 127 km da La Seyne-sur-Mer a La Londe les Maures, ultima chance per le ruote veloci prima del classico finale di domenica con l’arrivo sul Mont Faron: gli uomini di classifica possono cominciare a scaldarsi.

Andrea Giorgini

CAV-LIQUIGAS 2-0, POZZATO KO

febbraio 10, 2012 by Redazione  
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Oss e Sagan si lanciano entrambi nello sprint di Al Khor Corniche ma devono accontentarsi delle due piazze d’onore dietro al campione del mondo che bissa il successo di Al Gharafa Stadium mentre il vicentino cade addirittura prima della partenza ufficiale e si frattura la clavicola

Foto copertina: premiazione in salsa araba per Mark Cavendish (foto AFP)

Anche la quinta tappa del Giro del Qatar, 160 km da Camel Race Track ad Al Khor Corniche, è stata caratterizzata da un forte vento che però a differenza che nei giorni scorsi ha spirato di spalle e non lateralmente ai corridori e dunque ha avuto un’incidenza minore in una corsa che ha avuto uno dei suoi momenti salienti già nel tratto di trasferimento prima del via ufficiale quando purtroppo Filippo Pozzato (Farnese) è finito in terra e si è fratturato la clavicola destra compromettendo così la sua preparazione per Sanremo, Fiandre e Roubaix: davvero una grande sfortuna per il 30enne di Sandrigo che già nella scorsa stagione aveva avuto problemi fisici che gli avevano impedito di arrivare al top della condizione nelle classiche e successivamente era stato vittima di un’analoga frattura della clavicola al Giro del Belgio.
La corsa ha avuto uno svolgimento lineare con Wagner (RadioShack), Bertolini (Farnese) e Nishizono (Bridgestone), Bodnar (Liquigas) e Kuschynski (Katusha), che hanno accumulato fino a 5′ di vantaggio ma sono sempre rimasti alla portata di un gruppo in cui l’Omega-QuickStep della maglia gialla Boonen ha svolto il grosso del lavoro badando a non riprendere i fuggitivi prima dei due sprint intermedi che avrebbero potuto consentire agli avversari del fiammingo di avvicinarsi in classifica; a 30 km dall’arrivo Bodnar e Kuschynski si sono avvantaggiati sugli altri tre ma giunti alle porte di Al Khor Corniche anche il polacco e il bielorusso sono stati costretti ad arrendersi.
Nel finale l’Omega-QuickStep, la RadioShack di Cancellara e Nizzolo, la Rabobank di un Renshaw che ha vinto la passata edizione del Giro del Qatar e che è stato protagonista al Tour Down Under ma che in questi giorni non si è mai visto davanti, la Garmin di Farrar e la Sky di Cavendish si sono alternate al comando e questa volta è stato il treno dei britannici ad avere la meglio negli ultimi 2 km; l’arrivo presentava una semicurva negli ultimi 200 metri e il campione del mondo si è lanciato all’imbocco della stessa aggiudicandosi nettamente il successo mentre alle sue spalle si sono rimescolate le carte con Oss (Liquigas), che si trovava nelle prime posizioni per tirare la volata a Sagan, che ha colto la piazza d’onore davanti al suo capitano con Degenkolb (Project 1T4I), Selig (Katusha) 5°, Davis (GreenEdge) 6°, Demare (Fdj) 7° e Guardini (Farnese), molto atteso alla vigilia ma mai protagonista nelle tappe precedenti, che è rimasto chiuso nel finale ma ha quantomeno dato segnali di vita chiudendo in 8a posizione.
A sua volta Boonen non ha trovato il varco giusto e ha dovuto accontentarsi del 13° posto ma può ugualmente sorridiere alla luce di una classifica generale che ad un solo giorno dal termine lo vede saldamente al comando con 31” su Farrar, 34” su Flecha (Sky), 36” sul suo compagno Steegmans e 45” su Eisel (Sky) e salvo incidenti nella frazione conclusiva di 120 km da Sealine Beach Resort a Doha Corniche il campione del mondo di Madrid potrà festeggiare il suo quarto trionfo al Giro del Qatar.

Marco Salonna

09-02-2012

febbraio 10, 2012 by Redazione  
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TOUR OF QATAR
Il bitannico Mark Cavendish (Sky Procycling) si è imposto nella quinta tappa, Camel Race Track – Al Khor Corniche, percorrendo 160 Km in 3h30′40″, alla media di 45,569 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Daniel Oss (Liquigas-Cannondale) e lo slovacco Sagan. Il belga Tom Boonen (Omega Pharma-QuickStep) ha conservato la testa della classifica con 31″ sullo statunitense Farrar e 34″ sullo spagnolo Flecha. Miglior italiano Oss, 29° a 2′52″.

TOUR MÉDITERRANÉEN CYCLISTE PROFESSIONNEL
Il bitannico Jonathan Tiernan-Locke (Endura Racing) si è imposto nella prima tappa, Pertuis – Meyreuil, percorrendo 135 Km in 3h21′03″, alla media di 40,288 Km/h. Ha preceduto allo sprint il bielorusso Hutarovich e il francese Sébastien Chavanel. Miglior italiano Francesco Ginanni (Acqua & Sapone), 9°. La prima classifica vede in testa Tiernan-Locke con 4″ su Hutarovich e 6″ su Chavanel. Ginanni 9° a 10″.

TIERNAN-LOCKE, SORPRESA AL GIRO DEL MEDITERRANEO

febbraio 9, 2012 by Redazione  
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Il ventisettenne della Endura Racing sorprende i velocisti nella prima tappa della corsa francese. Dopo Andrew Fenn ecco quindi un altro ciclista che contro ogni pronostico raccoglie un insperato successo; e anche lui arriva dalla Gran Bretagna

Foto copertina: Tiernan-Locke vince la prima tappa del Giro del Mediterraneo (foto Bettini)

Prima Mark Cavendish, poi Andrew Fenn ed ora Jonathan Tiernan-Locke: se per quanto riguarda il primo non c’è più bisogno di alcuna presentazione, per gli altri due dobbiamo dire che in questo inizio 2012 stanno diventando delle belle sorprese “Made in UK”. Sarà per le Olimpiadi di Londra che il ciclismo britannico sta brillando già ad inizio anno e sta cercando la stagione della vita? Sembrerebbe di sì ma per scaramanzia usiamo il condizionale.
Oggi al Giro del Mediterraneo l’emergente Tiernan-Locke, militante nella Endura Racing ed ex biker, ha colto un successo che ha quasi dell’incredibile, sorprendendo tutti i velocisti, in una volata viziata anche da una caduta. Niente da fare per Hutarovich, uno che alla Vuelta di due anni fa seppe battere anche Cavendish, che si è accontentato del secondo posto mentre è terzo il transalpino Sebastien Chavanel. La tappa di 135 km tra Pertuis e Meyreuil (su un percorso altimetricamente molto ricco) è stata invece caratterizzata dalla fuga del francese Thomas Vaubourzeix (La Pomme Marseille), ripreso poi nel finale.
Il Giro del Mediterraneo sarà una battaglia interessante che vedrà protagonisti molti sprinter di valore come il già citato bielorusso Hutarovich, lo sloveno Bozic o il nostro Belletti. Dando uno sguardo ai nomi per la generale, troviamo il vincitore uscente David Moncoutié (Cofidis) e Pierre Rolland, ma non staranno a guardare anche i nostri Garzelli e Nocentini. Sulla carta, si dovrebbe decidere tutto nell’ultima tappa con il classico arrivo sul Mont Faron.

Andrea Giorgini

MALLORCA: TRA CRISI E MALTEMPO SPAZIO ALLE RUOTE DEI GIOVANI

febbraio 9, 2012 by Redazione  
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Situazione difficile per la gara svoltasi nelle Baleari, a causa della crisi economica e per il tempo che ha giocato brutti scherzi annullando l’ultima prova. Ma ciclisticamente parlando la gara ha dato spazio alle ruote di giovani outsider che lasciano ben sperare per il resto della stagione: uno su tutti il britannico Andrew Fenn.

Foto copertina: il primo dei due successi di Fenn, quello conseguito nel Trofeo Palma (foto Bettini)

Mallorca, Isole Baleari, Spagna. La prima gara iberica dell’anno si è corsa qui tra mille difficoltà poichè, dopo un primo accorciamento da 5 a 4 giorni di gara della manifestazione per motivi economici, ci ha messo del suo anche il maltempo, costringendo gli organizzatori a cancellare l’ultima prova di questa insolita corsa a tappe, priva di una classifica generale finale e che permetteva ai corridori di scegliere a quale delle quattro tappe prendere parte.

Magagne a parte, questa gara ci ha permesso di scoprire n velocista molto promettente, autore di ottimi risultati tra gli Under23, culminati col bronzo iridato a Copenhagen: Andrew Fenn, britannico di 21 anni della Omega Pharma –Quickstep, è riuscito a vincere le prime due tappe del Challenge Mallorca, ovvero il Trofeo Palma, in cui ha superato anche il nostro Daniele Bennati, e il Trofeo Migjorn. In queste due prove ottimi risultati del russo Porsev, terzo a Palma e secondo nel Migjorn, (Katusha) e di Matteo Pelucchi (Team Europcar), giunto terzo nella seconda prova.
Tutto diverso ciò che è successo nel Trofeo Deià corso martedi: una fuga ha portato avanti Nordhaug e Henao (Team Sky) con il portoghese Rui Costa (Movistar). Nella discesa conclusiva giunge l’attacco vincente di Nordhaug, 27enne norvegese, mentre il gruppo chiude a circa 1’ di ritardo.
Al Challenge Mallorca era presente anche Alberto Contador, il quale è stato costretto ad abbandonare la corsa dopo la sentenza del TAS che lo ha sospeso per 2 anni a causa della positività al clenbuterolo.

Andrea Giorgini.

BOONEN-CANCELLARA, PROVE DI NORD

febbraio 9, 2012 by Redazione  
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I due grandi protagonisti di Fiandre e Roubaix degli ultimi anni sono i mattatori della frazione di Madinat Al Shamal con il fiammingo che bissa il successo della prima frazione e mette un’ipoteca quasi definitiva sulla maglia gialla e l’elvetico che produce una trenata delle sue nel finale ed è terzo al traguardo dietro Veelers. Il vento provoca grande selezione e ne fanno le spese uno sfortunato Farrar e Cavendish

Foto copertina: secondo strepitoso successo per Tom Boonen (foto ASO)

Nulla è scontato in Qatar e anche la quarta tappa della corsa mediorientale, 144 km da Al Thakhira a Madinat Al Shamal, sulla carta l’ennesima frazione per velocisti, ha avuto una sceneggiatura diversa con il vento a farla da padrone. Dopo un avvio a velocità folle Bak (Lotto-Belisol) e Shimizu (Bridgestone) sono riusciti a prendere il largo al km 52 e la situazione è tornata tranquilla con il gruppo che ha concesso oltre 7 minuti di margine ai battistrada finchè, similmente a quanto accaduto nella tappa di Al-Gharafa Stadium, la Garmin di Farrar, secondo nella classifica generale alla vigilia con 6” di distacco da Boonen (Omega-QuickStep) e 2” di vantaggio su Cavendish (Sky) non ha iniziato complice il vento laterale a innescare la battaglia confidando nella superiorità di squadra emersa negli 11,3 km a cronometro di Lusail e sperando di staccare il fiammingo e il britannico: ed effettivamente mentre Boonen si manteneva con estrema facilità nelle prime posizioni il campione del mondo, ancora alle prese con una condizione approssimativa al di là del successo di ieri, era uno dei primi a perdere contatto in compagnia di Pozzato e Guardini (Farnese), Renshaw (Rabobank), Hushovd (BMC), Sagan (Liquigas) e anche un Gilbert (BMC) che non è mai stato protagonista in queste giornate e probabilmente pensa ai suoi veri obiettivi che saranno ben più avanti nella stagione.
In seguito all’accelerazione della Garmin davanti sono rimasti in 26 compresi Bak e Shimizu che sono stati raggiunti e il nostro Oss (Liquigas); una successiva trenata della Garmin e dell’Omega-QuickStep, che come nella cronosquadre si è dimostrata all’altezza della formazione statunitense, ha fatto però perdere terreno anche al trentino e davanti sono rimasti i soli Eisel, Flecha e Stannard (Sky), Blythe (BMC), Boonen, Maes e Steegmans (Omega-QuickStep), Cancellara (RadioShack), Farrar, Hunter e Navardauskas (Garmin), Cooke e Kruopis (GreenEdge), Offredo (Fdj), Kluge e Veelers (Project 1T4I) mentre Oss e gli altri che hanno perso contatto sono stati raggiunti dal gruppo di Cavendish che pur rimasto a lungo a non oltre 20” di distacco non riuscirà più a rientrare. L’ultima svolta della corsa si è avuta a 5,5 km dal traguardo quando Cancellara si è portato al comando con un’azione devastante cui ha risposto solo Blythe e in seconda battuta con un grande sforzo Flecha e Boonen aiutato da un inesauribile Steegmans mentre due forature hanno tagliato fuori Farrar e Kruopis; stessa sorte è capitata poche centinaia di metri dopo a Blythe nel momento in cui approfittando di un leggero rallentamento anche Veelers e Maes sono riusciti a ricongiungersi con il gruppetto di testa, facendo sì che l’Omega-QuickStep potesse contare su 3 uomini sui 6 rimasti al comando. Si è giunti dunque alla volata con Cancellara che è partito addirittura ai 500 metri ma è stato saltato con estrema facilità da Boonen che ha scherzato gli avversari vincendo quasi per distacco davanti a Veelers e all’elvetico con Flecha, altro uomo pericolosissimo in chiave Fiandre e Roubaix, 4°, Steegmans 5° a 4” e Maes 6° a 11” mentre gli sfortunati Farrar, Kruopis e Blythe hanno accusato rispettivamente 14”, 37” e 42” e il gruppo con Cavendish e Pozzato 54”.
Grazie a questi distacchi caratteristici più di una tappa con arrivo in salita che di una interamente pianeggiante Boonen ha prenotato il suo quarto Giro del Qatar dopo quelli del 2006, 2008 e 2009 e ora comanda la generale con 31” su Farrar, 34” su Flecha, 36” su Steegmans, 45” su Eisel (Sky), 1′00” su Veelers e 1′06” su Cancellara che rischia di rimpiangere il terreno perso nella frazione di Al-Gharafa Stadium quando si è rialzato nel finale. La quinta e penultima tappa partirà da Camel Race Track e arriverà dopo 160 km al classico traguardo di Al Khor Corniche che ha visto il successo di Boonen nel 2011 ma anche quelli dei nostri Loddo, Napolitano e Chicchi nelle stagioni precedenti.

Marco Salonna

08-02-2012

febbraio 9, 2012 by Redazione  
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TOUR OF QATAR
Il belga Tom Boonen (Omega Pharma-QuickStep) si è imposto nella quarta tappa, Al Thakhira – Madinat Al Shamal, percorrendo 144 Km in 3h03′14″, alla media di 47,153 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Veelers e l’elvetico Cancellara. Miglior italiano Giacomo Nizzolo (RadioShack-Nissan), 21° a 54″. Boonen ha conservato la testa della classifica con 31″ sullo statunitense Farrar e 34″ sullo spagnolo Flecha. Miglior italiano Francesco Chicchi (Omega Pharma-Quick Step), 31° a 2′52″.

TROFEO SERRA DE TRAMUNTANA (Spagna)
Gara annullata per maltempo

CAV, BUONA LA PRIMA

febbraio 8, 2012 by Redazione  
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Superato l’attacco febbrile dei giorni scorsi il campione del mondo torna a disputare uno sprint e batte in rimonta Boonen che dal canto suo incrementa il suo vantaggio su Farrar in una classifica generale che vede uscire dalle zone alte Sagan, Appollonio e Hushovd tagliati fuori da un ventaglio a 30 km dal traguardo

Foto copertina: la prima vittoria stagionale del campione del mondo Cavendish (foto AFP)

La terza tappa del Giro del Qatar, 146,5 km da Dukhan ad Al Gharafa Stadium, nella parte nord-occidentale di Doha, era una tipica frazione come se ne vedono tante in questa corsa caratterizzata da percorso totalmente piatto, chilometraggio breve, temperature ben al di sopra di quelle viste in questi giorni in Europa, strade larghe in mezzo al deserto e soprattutto un forte vento che è stato il vero protagonista della giornata, più ancora di Ignatiev (Katusha), Lemair (Bridgestone), Ojavee (Champion System) e Sohrabi (Lotto-Belisol), quest’ultimo uno dei primi iraniani a correre in Europa e peraltro in una formazione di alto livello come quella di Marc Sargeant. I quattro hanno raggiunto un vantaggio massimo di 5′25” al km 66 ma ben presto la Garmin ha iniziato a fare il diavolo a quattro in testa al gruppo e già prima del ricongiungimento con i battistrada hanno iniziato a formarsi i primi ventagli finchè a 30 km dal traguardo, sotto l’impulso anche di Omega-QuickStep e Rabobank, ha avuto luogo la spaccatura definitiva del gruppo: davanti sono rimasti in 35 con quasi tutti i migliori ma purtroppo nessun italiano, infatti sia Appollonio che l’intera Liquigas compreso Sagan e l’intera Farnese sono rimasti nel secondo plotone insieme tra gli altri a Davis (GreenEdge), Kemps (Champion System), Henderson (Lotto-Belisol) e Galymzyanov (Katusha) mentre l’iridato di Melbourne Hushovd (BMC) navigava ancora più indietro supportato dal solo Phinney; le due formazioni italiane hanno messo grande impegno nell’inseguimento ma davanti la velocità si è mantenuta sostenutissima e non c’è stata possibilità di rientrare.
Le grandi manovre per la volata hanno visto la Garmin in prima fila con Fischer e Hunter nel ruolo di ultimi uomini per Farrar ma ai 500 metri un grandissimo Steegmans (Omega-QuickStep) ha portato davanti Boonen alla cui ruota si è piazzato Cavendish (Sky), che tra l’altro era rimasto attardato in uno dei primi ventagli ed era rientrato con l’aiuto di Eisel e Flecha: come già avvenuto nella frazione inaugurale di Doha Golf Club il belga è partito lunghissimo ma questa volta nulla ha potuto di fronte alla progressione del britannico che, sia pure ancora non al massimo della condizione per via dell’influenza che ne aveva messo in dubbio la partecipazione al Giro del Qatar, ha gradualmente affiancato il rivale fino a saltarlo negli ultimi 50 metri. Sul gradino più basso del podio si è piazzato l’emergente lituano Kruopis (GreenEdge) davanti a Renshaw (Rabobank), Degenkolb (Project 1T4I) e a un deludente Farrar mentre il gruppo con Sagan, Appollonio, Pozzato e Guardini ha chiuso con un ritardo di 1′29” e quello di Hushovd addirittura di 10′57”.
Grazie agli abbuoni Boonen ha rafforzato la leadership e ora guida la generale con 6” su Farrar, 8” su Cavendish e 12” su Vansummeren, Dekker e Hunter: malgrado ci siano ancora 32 corridori con un distacco inferiore al minuto la lotta per il successo finale sembra ormai affare per i primi tre che si sfideranno nuovamente allo sprint in quel di Madinat Al Shamal al termine di una frazione di 144 km con il via da Al Thakhira e caratteristiche pressochè analoghe a quella precedente.

Marco Salonna

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