BETANCUR, PRIMA D’AUTORE

ottobre 8, 2011 by Redazione  
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Il giovanissimo colombiano coglie il primo successo da professionista vincendo per distacco il Giro dell’Emilia, grazie ad un’azione avviata insieme a Kiserlovski e Zaugg e proseguita con il solo svizzero, poi staccato lungo la scalata finale al San Luca. Vano il tentativo di rimonta di Mollema, Zaugg, Rebellin e Niemec, giunti a 24’’. Tra gli italiani, chiudono nei 10 anche Chiarini (7°), Pozzovivo (9°) e Nibali (10°).

Foto copertina: Carlos Alberto Betancourt festeggia il primo successo tra i professionisti (foto De Socio)

Non poteva scegliere maniera migliore per rompere il ghiaccio Carlos Alberto Betancur, non ancora 22enne colombiano alla prima stagione tra i professionisti, ancora a secco di vittorie. Il primo sigillo di quella che promette di diventare una lunga serie è infatti giunto al termine di una giornata vissuta da protagonista, con un’azione coraggiosa nata al penultimo giro e coronata da un meritatissimo trionfo.
I primi a scuotere la corsa erano stati Denifl, Ricci Bitti, Zdanov, Solari e Laganà, evasi dopo 18 km per andare a costituire un quintetto capace di acquisire fino a 8’ e mezzo di margine dopo circa un quarto di gara, prima di essere neutralizzato senza eccessivo affanno dal plotone guidato dagli uomini Liquigas.
Come facilmente pronosticabile, solamente sul circuito del San Luca la corsa è entrata davvero nel vivo, con gli abituali scatti in serie di Carlos Barredo, come sempre brillante più per audacia che per raziocinio, ad accendere la miccia. Tra i numerosissimi coraggiosi che ci hanno provato nel corso dei vari passaggi sul San Luca, a segnalarsi è stato Gianluca Brambilla, capace di restare solo al comando per circa una tornata, prima di essere raggiunto da Oliver Zaugg, Robert Kiserlovski e dallo stesso Betancur. Il quartetto così formatosi, piuttosto ben assortito, è parso però destinato ad essere raggiunto nel corso del giro conclusivo, quando a salvarne le sorti è stata però la scissione in due coppie: gli ancora pimpanti Zaugg e Betancur al comando, e il duo italo-croato dietro, effettivamente inglobato poi dal gruppo.
A minacciare la leadership dello svizzero e del colombiano ha quindi provato Andrey Zeits, kazako della Astana che con la sua azione solitaria ha da un lato dimostrato una gamba invidiabile, ma ha al contempo dissipato inutilmente una montagna di energie, mollando sull’ultimo strappo, fino a chiudere al 18° posto.
All’imbocco della scalata finale, Betancur si è ben presto reso conto di doversi sbarazzare quanto prima della zavorra del compagno d’avventura, evidentemente appesantito. L’inseguimento dei big, lanciato da Ivan Basso sulle prime rampe, ha visto Nibali e Purito Rodriguez alternarsi al comando, lanciando accelerazioni mai parse comunque in grado di impensierire il sempre agile colombiano. L’andatura allegra di Betancur è rimasta altamente incisiva sin sul traguardo, tagliato dal ragazzo della Acqua & Sapone 24’’ prima dei più diretti inseguitori, a sigillare una vittoria importante di per sé, ma che soprattutto lascia intravedere una parte di quel potenziale che si ipotizzava il sudamericano potesse celare, ma che non sempre era emerso in questa stagione.
Mollema, mai messosi particolarmente in mostra ma abile a gestirsi negli ultimi 2 km, è andato a cogliere un secondo posto che solo dopo l’arrivo ha scoperto non essere un primo, dopo essersi illuso di aver consegnato alla Rabobank il terzo successivo consecutivo in Emilia, a dar seguito alle due affermazioni di Robert Gesink. Rigoberto Uran ha completato il podio, negando la top 3 ad un Davide Rebellin comunque in grado di precedere nettamente i connazionali, tutti più giovani e in parte più quotati. Secondo degli azzurri, dietro anche a Niemec e Rodriguez, il sorprendente Riccardo Chiarini, 7° davanti a Domenico Pozzovivo. Tra i 10, alle spalle di Zaugg, anche un comunque deludente Vincenzo Nibali, che ha avuto il merito di provarci fino in fondo, ma che si è sciolto nel momento più caldo, malgrado Betancur fosse ormai palesemente irraggiungibile. Disperso, oltre al giustificato Ivan Basso, sacrificatosi in un lavoro di gregariato, Giovanni Visconti, che continua a lasciare alquanto perplessi circa le sue possibilità di poter un giorno o l’altro competere per una corsa di alto spessore internazionale, uscendo dalla condizione di promessa in cui a 28 anni ancora si trova, a torto o a ragione.
L’ennesima giornata al di sotto delle attese, dunque, per un ciclismo italiano che si spera possa trovare maggiore fortuna (espressione forse impropria, visto che la sensazione è che di casuale nei risultati dei nostri portacolori ci sia purtroppo ben poco) domani, sulle strade della Parigi – Tours. Bennati e Petacchi saranno ancora una volta i deputati a tentare di cogliere quel successo in una classica della ex Coppa del Mondo che manca ormai dall’Amstel Gold Race 2008.

Matteo Novarini

07-10-2011

ottobre 8, 2011 by Redazione  
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TOUR OF BEIJING

L’irlandese Nicolas Roche (AG2R La Mondiale) si è imposto nella terza tappa, Men Tou Gou – Yong Ning Town, percorrendo 162 Km in 3h53′15″, alla media di 41,672 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Deignan e Froome. Miglior italiano Francesco Chicchi Quick Step Cycling Team), 4°. Il tedesco Tony Martin (HTC – Highroad) ha conservato la testa della corsa con 17″ e 26″ sui britannici Millar e Froome. Miglior italiano Dario Cataldo (Quick Step Cycling Team), 9° a 43″.

TOUR D’INDONESIA

Giorno di riposo

TOUR OF ALANYA (Turchia)

Lo sloveno Andi Bajc (Manisaspor Cycling Team) si è imposto nella seconda tappa, Alanya – Konakli, percorrendo 133 Km in 2h58′42″, alla media di 44,656 Km/h. Ha preceduto di 7″ il bulgaro Koev e di 59″ l’iraniano Ghafari. Bajc è il nuovo leader della classifica, con 18″ su Koev e 1′22″ sul turco Bakirci.

VINCE HAYMAN, SPRINTER BEFFATI

ottobre 7, 2011 by Redazione  
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Sul traguardo di Bourges l’australiano Hayman riesce a sorprendere i velocisti e vincere in solitaria, con qualche metro di vantaggio, dopo una fuga durata tutto il giorno. Il gruppo, molto frazionato, è regolato da Cooke e Henderson. Bazzano undicesimo è il miglior italiano, anche se si segnala un’ottima prova di Marcato all’attacco tutto il giorno.

Foto copertina: la volata vincente di Hayman (foto Isabelle Duchesne)

Gara dura fin dai primi chilometri l’edizione 2011 della Parigi-Bourges, poco dopo il via si crea infatti un folto gruppo di quattordici unità. Tra gli attaccanti spiccano i nomi, tra gli altri, di Benedetti, Marcato, per i colori azzurri, Degenkolvb, Bodrogi, Feillu, Hayman, Larsson, Guesdon e Voss.
La corsa si infiamma poi lungo la Cote du Graveron con l’allungo di Voss, il suo tentativo però dura poco e il suo vantaggio sul resto degli attaccanti tocca i venti secondi per poi scemare.
Si forma quindi un gruppetto con Degenkolb, Marcato, Lequatre, Hayman e Bodrogi al comando che però sperpera gran parte del suo vantaggio iniziale sul gruppo, un primo e quarantacinque secondi, a causa anche del vento contrario.
Poco a poco il vantaggio si assottiglia così come le energie residue degli attaccanti che uno alla volta vengono risucchiati dal gruppo, resiste solo Hayman il quale beffa così i velocisti che chiudono la corsa regolati da Cooke e Henderson, un podio tutto oceanico formato da due australiani e un noezelandese.
Da sottolineare la prova di Degenkolb che dopo una giornata passata all’attacco guadagna un quarto posto, per l’Italia, oltre al già citato Marcato che ha fatto parte dei fuggitivi dall’inizio alla fine, si segnala un ottimo undicesimo posto di Alessandro Bazzana.

Andrea Mastrangelo

06-10-2011

ottobre 7, 2011 by Redazione  
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COPPA SABATINI
L’italiano Enrico Battaglin (Colnago – CSF Inox) si è imposto nella corsa toscana, percorrendo 200 Km in 4h55′06″, alla media di 40,664 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Davide Rebellin (Miche – Guerciotti) e lo spagnolo Fernandez.

TOUR OF BEIJING

L’australiano Heinrich Haussler (Team Garmin – Cervelo) si è imposto nella seconda tappa, Bird’s Nest Olympic Stadium – Men Tou Gou, percorrendo 137 Km in 3h03′30″, alla media di 44,795 Km/h. Ha preceduto allo sprint il russo Galimzyanov e l’olandadese Bos. Miglior italiano Francesco Chicchi Quick Step Cycling Team), 4°. Il tedesco Tony Martin (HTC – Highroad) ha conservato la testa della corsa con 17″ e 24″ sui britannici Millar e Dowsett. Miglior italiano Dario Cataldo (Quick Step Cycling Team), 10° a 43″.

PARIS-BOURGES
L’australiano Mathew Hayman (Sky Procycling) si è imposto nella corsa francese, percorrendo 190,9 Km in 4h30′29″, alla media di 42,346 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Cooke e il neozelandese Henderson. Miglior italiano Alessandro Bazzana (Team Type 1 – Sanofi Aventis), 11° a 2″,

TOUR D’INDONESIA

L’indonesiano Dani Lesmana si è imposto nella quinta tappa, Semarang – Tawangmangu, percorrendo 127,4 Km in 4h34′14″, alla media di 27,874 Km/h. Ha preceduto di 24″ il connazionale Bambang Suriyadi (Polygon Sweet Nice) e di 29″ il tedesco Nappa. Suriyadi è il nuovo leader della classifica, con 17″ sull’australiano Sheppard e su Lesmana.

TOUR OF ALANYA (Turchia)
Il turco Ismail Aksoy si è imposto nella prima tappa, cronometro Türkler – Konakli, percorrendo 7,5 Km in 10′01″, alla media di 44,925 Km/h. Ha preceduto di 13″ il connazionale Bakirci e di 18″ il serbo Kasa

BATTAGLIN-REBELLIN, PASSAGGIO DI CONSEGNE

ottobre 6, 2011 by Redazione  
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Il 21enne vicentino stagista con la CSF si aggiudica la Coppa Sabatini battendo allo sprint il conterraneo di quasi 19 anni più anziano e proponendosi a un ruolo da protagonista nelle classiche più impegnative dei prossimi anni. Ancora a secco Visconti che chiude 4° battuto anche da Moreno

Foto copertina: nella sfida tutta veneta il “bocia” Battaglin batte il “vecio” Rebellin (foto Scanferla)

La 59a edizione della Coppa Sabatini ha visto al via un campo partenti piuttosto ridotto ma di buona qualità: presenti infatti solo 13 squadre per complessivi 119 corridori ma tra questi nomi importanti come Petacchi, Ulissi e Spilak (Lampre), Rodriguez, Di Luca, Moreno e Pozzato (Katusha), Kiserlovski, Kessiakoff e Tiralongo (Astana), Gerrans, Uran e il rientrante Rogers (Sky), Betancourt e Taborre (Acqua & Sapone), Sella e Serpa (Androni), Modolo, Belletti, Battaglin e Pozzovivo (Csf), Visconti e Gatto (Farnese), Cobo e De La Fuente (Geox), Baliani e Rubiano (D’Angelo & Antenucci), Rebellin e Schumacher (Miche) che si sono contesi il successo sul percorso di 200,2 km con partenza e arrivo da Peccioli che come da qualche anno a questa parte ha avuto il suo punto chiave nei 4 giri del circuito finale di 12 km, l’ultimo dei quali in salita con una pendenza intorno al 7%.
La fuga che ha caratterizzato la corsa è nata al km 13 ad opera di Brambilla (Csf) e Chtioui (Acqua & Sapone), e Torosantucci (D’Angelo & Antenucci) che hanno acquisito fino a 6′20” di vantaggio sul gruppo dal quale sono evasi anche Borchi (De Rosa) e Tamayo (Wit) che non sono riusciti a riportarsi sui tre battistrada e sono stati riassorbiti dal plotone tirato dalla Farnese di Visconti, già vincitore della Coppa Sabatini nel 2006 e nel 2007. Il lavoro degli uomini di Scinto ha dato i suoi frutti al km 140 quando è avvenuto il ricongiungimento con i primi tre e da allora è stato un lungo susseguirsi di scatti: ci hanno provato tra gli altri Rogers, Rubiano, Belletti, Felline (Geox) e ancora Tamayo ma l’azione più incisiva è stata quella di Pirazzi (Csf), rimasto in avanscoperta per una quindicina di km prima di venire ripreso al termine del secondo dei quattro giri del circuito finale di Peccioli.
All’inizio della terza tornata è riuscito a prendere il largo un corridore importante come Uran, già maglia bianca per diversi giorni all’ultimo Tour de France e 3° al Giro di Lombardia del 2008, che avrebbe potuto dire la sua anche in caso di testa a testa con gli altri big ma che ha corso evidentemente in funzione del compagno Gerrans: il colombiano è riuscito a guadagnare 35” sul gruppo tirato ancora dalla Farnese, dall’Acqua & Sapone di Taborre e dalla Lampre di un brillante Petacchi e qui è avvenuto un fuori programma con Uran che in coincidenza con il passaggio sul traguardo ha alzato le braccia credendo di aver vinto mentre in realtà mancava ancora un giro al termine e immediatamente dopo è stato ripreso. Nel tratto in salita Visconti ha effettuato un allungo molto deciso al quale hanno replicato per primi Taborre, Rebellin e Berdos (De Rosa), già in evidenza al Memorial Pantani, ma nella successiva discesa si è ricompattato un gruppo di una trentina di corridori.
Sono stati gli istancabili uomini della Farnese a incaricarsi di fare l’andatura e a chiudere sul tentativo di Tiralongo e Rocchetti (De Rosa) facendo sì che si arrivasse tutti insieme ai piedi dello strappo finale; sulle prime rampe la Katusha ha preso il comando delle operazioni con Pozzato e Paolini autori di un grande forcing in funzione del loro compagno Moreno, insieme al quale sono rimasti i soli Rebellin, Battaglin, Gerrans e Visconti: il campione d’Italia si è lanciato all’inizio del rettilineo d’arrivo ma la sua azione si è rivelata troppo anticipata ed è stato saltato da Battaglin, che con una grande progressione è rinvenuto dalla 5a posizione e si è imposto nettamente davanti a Rebellin, Moreno, Visconti e Gerrans nell’ordine. Davvero una grande prova di forza quella del 21enne di Marostica e con lui il ciclismo italiano potrebbe finalmente aver trovato un giovane con caratteristiche adatte per le classiche più impegnative come quelle delle Ardenne e il Giro di Lombardia, per le quali al momento attuale possiamo contare solo su corridori che danno il meglio nei grandi Giri come Basso, Scarponi e Nibali e su un 30enne come Cunego, sempre che Visconti non riesca a compiere il definitivo salto di qualità: una riprova l’avremo già sabato 8 ottobre al Giro dell’Emilia con Battaglin che sfiderà sul San Luca molti dei grandi nomi del ciclismo internazionale.

Marco Salonna

05-10-2011

ottobre 6, 2011 by Redazione  
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TOUR OF BEIJING

Il tedesco Tony Martin (HTC – Highroad) si è imposto nella prima tappa, cronometro Bird’s Nest Olympic Stadium – Water Cube, percorrendo 11,3 Km in 13′34″, alla media di 49,975 Km/h. Ha preceduto di 17″ e 24″ i britannici Millar e Dowsett. Miglior italiano Dario Cataldo (Quick Step Cycling Team), 10° a 43″.

TOUR D’INDONESIA

L’australiano Eric Sheppard (Plan B Racing Team) si è imposto nella quarta tappa, Tegal – Semarang, percorrendo 159,7 Km in 3h51′15″, alla media di 41,435 Km/h. Ha preceduto allo sprint il giapponese Shinichi Fukushima (Terengganu Cycling Team) e l’indonesiano Eko Wahyudi. Fukushima ha conservato la testa della classifica, con 1′16″ sul cinese Wong e 1′32″ su Sheppard.

04-10-2011

ottobre 5, 2011 by Redazione  
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BINCHE – TOURNAI – BINCHE

Il tedesco Rüdiger Selig (Leopard Trek) si è imposto nella corsa belga, percorrendo 202,1 Km in 4h21′35″, alla media di 46,356 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Cooke e il francese Petit. Miglior italiano Davide Viganò (Leopard Trek), 4°.

TOUR D’INDONESIA

Il cinese Ying Hon Yeung si è imposto nella terza tappa, Ciamis – Cirebon, percorrendo 114,7 Km in 2h44′06″, alla media di 41,938 Km/h. Ha preceduto di 1″ il tedesco Springer e di 3″ il giapponese Shinichi Fukushima (Terengganu Cycling Team), nuovo leader della classifica, con 3″ sull’indonesiano Suriyadi e 11″ su Yeung.

SELIG TRIONFA PER VANDENBROUCKE

ottobre 5, 2011 by Redazione  
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La seconda edizione del nuovo corso della classica belga, risorta lo scorso anno per rendere omaggio a Frank Vandenbroucke, non ha tradito i pronostici. Volata doveva essere e volata è stata, con il successo del tedesco Selig davanti all’australiano Cooke e al francese Petit. Niente gloria per i 5 italiani in gara: il migliore dei nostri si è fermato appena sotto il podio.

Foto copertina: la volata che ha deciso l’edizione 2011 della corsa belga (www.nieuwsblad.be)

La Binche-Tournai-Binche, che si è disputata oggi in Belgio, ha una storia un po’ particolare. Può vantare le 100 primavere, la prima edizione si è disputata nel 1911. ma dopo qualche anno di oblio lo scorso anno, la manifestazione belga è stata reinserita in calendario come “Memorial Frank Vandenbroucke”, ultimo suddito di Re Baldovino ad aggiudicarsi la gara.
La prova odierna è stata appannaggio dello stagista tedesco Rüdiger Selig (Leopard Trek), capace di aggiudicarsi la vittoria in volata davanti a Baden Cooke (Saxo Bank-Sungard) ad Adrien Petit (Cofidis) e al nostro connazionale Danilo Viganò (Leopard Trek) che si è aggiudicato la simbolica medaglia di legno.
Il pronosticato arrivo in volata durante i 202 km di gara non è mai stato messo in discussione, con i soli Ben Hermans (RadioShack) e Bram Tankink (Rabobank) autori di qualche velleitario tentativo di fuga, sempre tenuto sotto controllo dal plotone pilotato da una Leopard Trek in gran spolvero.
Rileggendo le primissime posizioni dell’ordine d’arrivo emerge una curiosità: il vincitore si era piazzato 4 ° nella prova in linea under 23, mentre il terzo classificato odierno, Adrien Petit, nella stessa prova aveva ottenuto la medaglia d’argento.

Mario Prato

KITTEL FA QUINDICI, ANCHE LO SPARKASSEN MUNSTERLAND E’ SUO

ottobre 4, 2011 by Redazione  
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Il giovane tedesco di impone per la quindicesima volta in questa stagione, alle sue spalle un altro giovane tedesco, Degenkolb, terzo Boekmans. Per l’Italia solo Benedetti in corsa, giunto al traguardo in novantaquattresima posizione.

Foto copertina: ennesimo successo allo sprint per il tedesco della Skil-Shimano (foto Bettini)

Oramai è diventato il mattatore delle classiche tedesche minori, ma nel suo palmares può vantare anche il Trofeo Palma di Maiorca e la Rund um Koln. Per Kittel sono infatti quindici i successi stagionali dopo la vittoria allo Sparkassen Munsterland Giro.
Il giovane teutonico succede nell’albo d’oro all’olandese Van Loojen, al lettone Saramotins e ai più celebri Greipel, van Emdem e Martens, in una corsa che ha visto protagonisti anche campioni del calibro di Zabel e corridori importanti come Sieberg, Forest e Ciolek.

Alle spalle del campioncino della Skil Shimano si è piazzato un altro giovane tedesco del quale sentiremo parlare molto nei prossimi anni: Degenkolb, inserito nella selezione tedesca.
Terzo posto per Boekmans, della Topsport Vlaanderen, in una volata che ha visto protagonisti una trentina di unità, mentre Kurth e Havik chiudono la top five della giovane corsa tedesca, nata solo nel 2006.

Da segnalare negli ultimi chilometri un tentativo di O’Grady e Forke della Leopard di anticipare lo sprint, ma il loro tentativo ha avuto poca fortuna e alla fine i velocisti hanno avuto la meglio.
Per l’Italia un solo corridore al via, giunto in ritardo in novantaquattresima posizione, si tratta del giovane Benedetti inserito nella formazione NetApp.

Andrea Mastrangelo

03-10-2011

ottobre 3, 2011 by Redazione  
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SPARKASSEN MUSTERLAND GIRO

Il tedesco Marcel Kittel (Skil – Shimano) si è imposto nella corsa tedesca, percorrendo 194,5 Km in 4h24′44″, alla media di 44,082 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Degenkolb e il belga Boeckmans. Unico italiano in gara Cesare Benedetti (Team NetApp), 94° a 2′10.

TOUR D’INDONESIA

Il cinese Kam-Po Wong si è imposto nella seconda tappa, Bandung – Ciamis, percorrendo 114,7 Km in 2h42′31″, alla media di 42,346 Km/h. Ha preceduto di 7″ l’indonesiano Pranata e di 24″ l’olandese Dijkshoorn. Wong è il nuovo leader della classifica, con 24″ su Pranata e 26″ sull’australiano Hollands.

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