01-09-2011
settembre 2, 2011 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
VUELTA A ESPAÑA
Lo slovacco Peter Sagan (Liquigas-Cannondale) si è imposto nella dodicesima tappa, Ponteareas – Pontevedra, percorrendo 160 Km in 4h03′01″, alla media di 39,503 Km/h. Ha preceduto di 1″ il tedesco Degenkolb e l’italiano Daniele Bennati (Leopard Trek). Il britannico Bradley Wiggins (Sky Procycling) ha conservato la maglia rossa, con 7″ sul connazionale Froome e 9″ sullo svedese Kessiakoff. Miglior italiano Vincenzo Nibali (Liquigas-Cannondale), 4° a 10″.
SETTIMANA LOMBARDA BY BERGAMASCA
L’italiano Sacha Modolo (Colnago – CSF Inox) si è imposto nella seconda tappa, circuito di Calcinato, percorrendo 199 Km in 4h40′18″, alla media di 42,597 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Manuel Belletti (Colnago – CSF Inox) e Daniele Colli (Geox-TMC). Il francese Thibaut Pinot (FDJ) ha conservato la testa della classifica con 23″ e 33″ sugli italiani Simone Stortoni (Colnago – CSF Inox) e Davide Rebellin (Miche – Guerciotti).
SAGAN DI PREPOTENZA, KESSIAKOFF E NIBALI AVANZANO
A differenza che nella tappa di Cordoba quando il suo successo fu propiziato da un’azione di squadra l’astro nascente slovacco fa tutto da solo e sul traguardo di Pontevedra brucia Degenkolb, Bennati e Petacchi, mentre lo svedese e il siciliano approfittano di un buco nel gruppo creatosi nel convulso finale per guadagnare rispettivamente 5” e 4” sul duo Sky Wiggins e Froome; meglio ancora fa Mollema che grazie a un abbuono a uno sprint intermedio ne guadagna 11.
Foto copertina: una volata che sembra abbracciare tutto il gruppo quella di Sagan a Pontevedra (foto AFP)
Giornata di relativa calma alla Vuelta in attesa delle tappe che nei prossimi giorni dovrebbero sconvolgere la classifica generale; la 12a tappa, 167,3 km da Ponteaeras a Pontevedra, era infatti sulla carta una delle poche in questa edizione della corsa iberica dedicate alle ruote veloci, malgrado un finale nervoso e uno strappetto tra i 1300 e i 700 metri dalla conclusione, che per certi versi ricorda quello che i corridori troveranno a Copenhagen in occasione degli imminenti Mondiali. Dopo soli 7 km dalla partenza era in programma uno sprint intermedio e Mollema (Rabobank), alla vigilia 6° in classifica generale a 47” dalla maglia rossa Wiggins (Sky), ne ha approfittato per passare per primo e guadagnare 6” di abbuono: subito dopo ha preso il via la fuga di giornata con Hansen (Htc), Pidgornyy (Vacansoleil), Mate (Cofidis) e Roldan (Andalucia), che hanno acquisito fino a 9 minuti di vantaggio; non è stato comunque difficile tenere sotto controllo la fuga per la Leopard di Bennati, la Lampre di Petacchi, la Skil-Shimano di Kittel e la Garmin di Haussler, cui è stato sufficiente mettere a tirare un uomo a testa per andare a riprendere i battistrada, con Mate e Pidgornyy ultimi ad arrendersi a 5 km dalla conclusione.
I saliscendi presenti nell’avvicinamento a Pontevedra hanno provocato scaramucce nel gruppo con Gavazzi (Lampre), Marangoni (Liquigas) e Martin Velits (Htc) e successivamente Fouchard (Cofidis) e Anzà (Vacansoleil), sul cui conto ci sarebbero voci di coinvolgimento nell’inchiesta doping che ha incastrato l’ex professionista Illiano, a tentare la sortita e Kittel e Sutton (Sky), vale a dire i due vincitori negli uniche tappe per velocisti fin qui disputate, ad arrancare in coda a un gruppo nel quale Wiggins si è sempre mantenuto vigile nelle primissime posizioni attorniato dai compagni di squadra. Nell’ultimo km Htc e Leopard, con Tony Martin e Cancellara protagonisti di un bel duello antipasto di quello della crono mondiale di Copenhagen, hanno preso la testa del gruppo e sono stati i lussemburghesi ad avere la meglio, facendo sì che Bennati potesse lanciare lo sprint in testa: a differenza di quanto accaduto a Talavera de la Reina quando era partito troppo lungo l’aretino si è trovato in posizione ideale ma nulla ha potuto di fronte alla straripante potenza di Sagan (Liquigas) che è andato a conquistare il suo secondo successo in questa Vuelta e il 13° in stagione, con il solo Degenkolb (Htc) che ha provato a contrastarlo negli ultimi metri. Bennati ha chiuso sul gradino più basso del podio davanti a un Petacchi (Lampre) in crescita, ad Haedo (Saxo Bank), a Boonen (Quickstep) e a Van Avermaet (Omega Pharma).
Nell’ultimo km ci sono state diverse fratture nel gruppo che hanno fatto sì che Kessiakoff (Astana) e Mollema guadagnassero 4” su Nibali (Liquigas), 5” sulla maggioranza degli altri uomini di classifica tra cui Wiggins e Froome (Sky), 11” su Daniel Martin (Garmin) e 19” su Scarponi (Lampre) e Menchov (Geox), apparsi nuovamente spenti dopo le difficoltà palesate negli ultimi giorni: la classifica generale dunque si accorcia ulteriormente e vede Wiggins in maglia rossa con 7” su Froome, 9” su Kessiakoff, 10” su Nibali, 19” su Fuglsang e 36” su Mollema. La 13a tappa, 158,2 km da Sarria e Ponferrada, si presenta impegnativa con cinque gran premi della montagna di cui due di prima categoria, l’Alto de Folgueiras de Aigas e il Puerto de Ancares, nella parte centrale del percorso; dalla vetta dell’ultima ascesa al traguardo ci sono però 25 km di discesa e pianura e questo, unito al desiderio di risparmiare le forze per le due tappe successive che vedranno gli arrivi in salita a La Farrapona e all’Angliru, potrebbe fare in modo che i big si controllino e che a giocarsi il successo siano uomini fuori classifica ma comunque a proprio agio quando la strada inizia a salire.
Marco Salonna
VUELTA NOSTRAM – 11a TAPPA: CUENCA – ESTACIÓN DE ESQUÍ DE ARAMÓN JAVALAMBRE
Dopo Giro e Tour abbiamo completato l’opera mettendoci anche a “pennellare” ipotetici tracciati anche per la Vuelta di Spagna. Rispetto alle altre due corse ci siamo lasciati più condurre dalla fantasia, pur cercando di conservare un certo legame con le altre due nostre “creazioni” (la “caccia” ai patrimoni UNESCO”), pensando ad una Vuelta transfrontaliera che, con l’esclusione del principato d’Andorra, toccherà tutte le nazioni confinanti, a partire dal Marocco.
11a TAPPA: CUENCA – ESTACIÓN DE ESQUÍ DE ARAMÓN JAVALAMBRE
Secondo arrivo in salita per la Vuelta che, come avvenuto sulla Peña de Francia, andrà alla scoperta di una meta montana inedita. L’arrivo sarà collocato in vetta ad un’ascesa non durissima nelle pendenze, ma interminabile, lunga quasi 28 Km, come quella di Macugnaga del Giro d’Italia. Sarà l’unica reale insidia di una frazione di poco più di 200 Km che, sino ai piedi dell’ultima difficoltà, proporrà un tracciato vallonato e comunque infarcito di GPM: strada facendo se ne supereranno quattro, due dei quali di 2a categoria.
Siti UNESCO
Cuenca: città storica fortificata
Frías de Albarracín, Albarracín, Bezas: pitture rupestri nel bacino del Mediterraneo nella Penisola Iberica
Teruel: architettura “mudéjar” d’Aragona
Mauro Facoltosi
Di seguito altimetria (in due parti) e planimetria
ARCHIVIO VUELTA NOSTRAM
1a tappa: Circuito di Melilla
2a tappa: Melilla – Al-Hoseyma
3a tappa: Al-Hoseyma – Tétouan
4a tappa: Tétouan – Ceuta
5a tappa: Tarifa – Sanlúcar de Barrameda
6a tappa: Cascais – Sintra (cronometro individuale)
7a tappa: Batalha – Covilhã
8a tappa:Guarda – Peña de Francia
9a tappa:Béjar – Talavera de la Reina
10a tappa: Talavera de la Reina – Alcázar de San Juan
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI ESTACIÓN DE MONTAÑA MANZANEDA
settembre 1, 2011 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Ecco l’oramai consueta rubrica di approfondimento delle grandi corse a tappe della stagione 2011. Adesso tocca alla Vuelta per la quale, come al solito, vi proporremo la rassegna stampa internazionale, i commenti dei tifosi, l’illustrazione delle singole tappe, le previsioni meteo e il racconto di una “Vuelta che fu”
Foto copertina: la Cabeza de Manzaneda (coraldr.blogspot.com)
VUELTA A ESPAÑA, VUELTA DEL MUNDO
Vuelta, assolo Moncutié. In generale guida Wiggins(Gazzetta dello Sport)
Wiggins takes the red jersey (The Daily Telegraph)
Wiggins targets Vuelta victory after ‘fantastic’ first 10 days (The Independent)
V 11. etape Vuelty triumfoval Moncoutié, Slováci v druhej stovke (Pravda)
Fuglsang kunne ikke følge med på toppen (Jyllands-Posten)
Fuglsang holder fast i toppen (Sporten.dk)
Fuglsang i knibe, Chris Anker på fremmarch (Politiken)
Moncoutie vant, Wiggins i rødt(Adresseavisen)
Moncoutié gewinnt Bergetappe, Wiggins fährt in Rot (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)
Moncoutié, les quatre à la suite(L’Equipe)
Moncoutié en solitaire, Wiggins prend la tête (Le Monde)
Moncoutié gana la etapa y Wiggins se coloca líder (AS)
Wiggins se pone al rojo vivo (Marca)
Moncoutié se impone en la la estación de Montaña Manzaneda (El Mundo Deportivo)
Radprofi Wiggins im Roten Trikot (Tageblatt)
Monfort perd une place à la Vuelta(Sud Presse)
Moncoutié schittert naar solozege bergop (De Standaard)
Moncoutié l’emporte, Wiggins prend le maillot de leader (La Dernière Heure/Les Sports)
Moncoutié décroche la 11ème étape, Wiggins nouveau leader (L’Avenir)
Wiggins: ‘Ik wil deze trui houden’ (Het Nieuwsblad)
Mollema doet goede zaken (De Telegraaf)
Bradley Wiggins Takes Lead as Moncoutie Wins Stage (The New York Times)
Bradley Wiggins takes Vuelta lead in 11th stage(Usa Today)
Moncoutie wins 11th stage of Tour of Spain (The Age)
BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Prima della tappa
Mauro Facoltosi: Che scenari prevedete per questa tappa?
Ceemo: Prevedo un attacco ad inizio salita da chi è stato tagliato fuori dalla crono ( Scarponi, Vd Broeck, Rodriguez).
Mi aspetto che Froome e i Leopard si stacchino.
Hotdogbr: la situazione di classifica è tale per cui i primi 3 ovviamente non attaccheranno nè lo faranno Nibali, Mollema e Cobo che rispetto a quelli che lo precedono hanno l’Angliru a disposizione, dunque dobbiamo scendere in classifica e lì troviamo Scarponi, Daniel Martin, C.Soerensen, Nieve o addirittura Sastre, credo che sarà qualcuno di loro ad accendere la miccia anche se credo che di questi solo l’irlandese e forse il danese hanno la forza di tenere fino in fondo, Rodriguez, che considerando le sue caratteristiche ha disputato una crono dignitosa, invece se ne avrà aspetterà gli ultimi 4 km: per il successo di tappa probabile una fuga con Moncoutiè tra i papabili
Dopo la tappa
Hotdogbr: nulla di nuovo, come previsto Moncoutiè è andato in fuga e ha timbrato il cartellino come fa ogni anno alla Vuelta mentre dietro se non ha fatto grande selezione la salita di La Covatilla non ci si poteva aspettare che la facesse quella di Manzaneda che è più facile, si sono staccati quelli che erano in difficoltà tre giorni fa come Brajkovic, Fuglsang, Monfort e Scarponi (preparazione sbagliata? Anche Niemiec e Marzano vale a dire i due gregari più fedeli vanno piano) con in più Menchov, che comunque non è mai apparso brillante, e Froome che se non avesse tirato sarebbe rimasto sicuramente con i primi, è evidente che la Sky punta tutto su Wiggins ma l’Angliru è pur sempre l’Angliru
Howling Wolf14: E’ vero che la salita di Manzaneda non ha fatto selezione, però, nel suo piccolo, ha emesso qualche piccola sentenza. Fuglsang non è riuscito a tenere il passo dei migliori fin sul traguardo e quindi sulle salite più difficile sarà per lui molto dura. Froome uscirà presto di classifica, sono convinto che sarebbe saltato anche senz’aver lavorato pro Wiggins. Menchov non ha la pedalata dei giorni migliori e se si stacca su una salita non ripida come Manzaneda difficilmente riuscirà a limitare gravi danni sull’Angliru. Per non parlare di Scarponi, ormai decisamente alla deriva. Brajkovic e Monfort non sono uomini da top five. Lo si sapeva, se n’è avuta una conferma oggi.
PS: Scarponi ha fatto una preparazione in altura, simile a quella di Basso (il marchigiano a Livigno, il varesino sull’Etna). Quaranta giorni fa, quando sono andato sullo Stelvio, mi ha superato dopo 6-7 km. Era insieme a Spezialetti, Niemec, Marzano e ad altri della Lampre. Poi c’erano Cataldo, un altro Quick Step, tre della squadra di Scinto, due Radio Shack e un Astana. Nessuno di questi si sta distinguendo. E a Livigno sono rimasti fino a Ferragosto, quindi quasi un mese. Basso ha deluso al TdF. Forse la preparazione in altura è superata.
con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)
LA TAPPA CHE VERRA’
Alla vigilia del decisivo trittico asturiano la Vuelta si concederà una giornata tranquilla, terzultima occasione per i velocisti che, dopo questa di Pontevedra, avranno a disposizione solo i traguardi di Haro e Madrid. Il percorso della frazione odierna presenterà un tracciato piuttosto singolare sul piano planimetrico poichè debutterà insolitamente con un circuito di 34 Km, poi si andrà ad affrontare un tratto in linea da Ponteareas a Pontevedra, lungo una settantina di chilometri e movimentato da due GPM di 3a categoria. Finale nuovamente in circuito, su di un tracciato lievemente vallonato, dove le maggiori insidie saranno rappresentato da un tratto rivierasco dove potrebbe qualche noia il vento che spira dall’oceano e un chilometro conclusivo che ricorda quella delle Playas di Orihuela, con uno leggero strappo che si concluderà proprio sotto lo striscione. Una volata per molti, quindi, ma non per tutti.
METEO VUELTA
Ponteareas : cielo coperto con qualche goccia di pioggia, 21,5°C, venti moderati da SSW (13-15 Km/h), umidità al 72%
Pontevedra : alternanza di piogge deboli (0,3 mm) e schiarite, 20°C (percepiti 21°C), venti deboli da O (5 – 6 Km/h), umidità al 80%
C’ERA UNA VUELTA
Dopo avervi narrato, attraverso i titoli dei giornali dell’epoca, il Giro del Centenario dell’Unità (1961) e il primo Tour vinto da Indurain (1991), ora vi proporremo il ricordo della Vuelta del 1956, la prima conquistata da un italiano, Angelo Conterno. Giusto 55 anni fa.
Titoli dal quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo”
Altimetrie e grafici dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessibile selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)
A questo punto della Vuelta 1956, i corridori osservarono una giornata di riposo a Tarragona. Anche noi ci fermiano per una giornata. A domani per il racconto della tappa Tarragona-Barcellona.
ARCHIVIO ALMANACCO
Selezionare la voce “Vuelta″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)
31-08-2011
settembre 1, 2011 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
VUELTA A ESPAÑA
Il francese David Moncoutie (Cofidis, Le Credit En Ligne) si è imposto nell’undicesima tappa, Verín – Estación de Montaña Manzaneda, percorrendo 171 Km in 4h38′00″, alla media di 36,906 Km/h. Ha preceduto di 1′18″ i francesi Intxausti Elorriaga e Sanchez Gil. Miglior italiano Matteo Montaguti (AG2R La Mondiale), 6° a 2′29″. Il britannico Bradley Wiggins (Sky Procycling) è la nuova maglia rossa, con 7″ sul connazionale Froome e 11″ sull’italiano Vincenzo Nibali (Liquigas-Cannondale).
SETTIMANA LOMBARDA BY BERGAMASCA
Il francese Thibaut Pinot (FDJ) si è imposto nella prima tappa, Nembro – Castione della Presolana, percorrendo 176,9 Km in 4h26′09″, alla media di 39,879 Km/h. Ha preceduto di 19″ e 27″ gli italiani Simone Stortoni (Colnago – CSF Inox) e Davide Rebellin (Miche – Guerciotti), distanziati nella prima classifica di 23″ e 33″.