DA VERONA A ESBJERG MODOLO C’E', PARTENZA FALSA PER FUGLSANG
Dopo il successo nell’ultima tappa del Brixia Tour il velocista della CSF si impone anche nella prima frazione del Giro di Danimarca battendo in volata Breschel e Morkov mentre l’ex biker danese è vittima di un ventaglio e perde 1′34” in compagnia di Porte, Larsson e Rasmussen. Bene Cioni che termina con il primo gruppo
Foto copertina: il successo di Modolo nella prima tappa del Giro di Danimarca (foto di Ulrik Møberg)
La 21a edizione del Giro di Danimarca ha il favorito d’obbligo in Fuglsang (Leopard), vincitore delle ultime tre edizioni e ultimo atleta a spezzare il dominio della Saxo Bank: un corridore dello squadrone di Bjarne Riis, tra cui Ivan Basso nel 2005, si è infatti sempre imposto nella classifica generale dal 2003 al 2010 ad eccezione del 2008 quando fu proprio Fuglsang, che allora correva nel Team Designa Kokken, a imporsi per poi venire ingaggiato dalla Saxo Bank e con essa trionfare nelle ultime due edizioni. La formazione danese rimane comunque la squadra faro potendo contare su Porte, Larsson e Chris Soerensen mentre altri protagonisti al via saranno Breschel, Freire e Kruijswijk (Rabobank), Arvesen e Gerrans (Sky), Ligthart (Vacansoleil), i plurimedagliati su pista Bobridge e Meyer (Garmin) e il redivivo Michael Rasmussen (Christina Watches), reduce dal 4° posto al Brixia Tour: l’Italia si presenta con una pattuglia molto agguerrita per gli arrivi in volata in cui Bennati e Viganò (Leopard), Appollonio (Sky), Belletti e Modolo (CSF), Colli (Geox) e Furlan (Christina Watches) potranno dire la loro mentre il solo Cioni (Sky) sembra in grado di poter lottare per un buon piazzamento nella classifica generale.
La prima tappa, 175 km sostanzialmente pianeggianti da Esbjerg a Esbjerg è vissuta sulla fuga partita al km 3 di Joergensen (Christina Watches), Aistrup (Team Concordia Forsikring), Clausen (Team Post Danmark) e del nostro Bazzana (Team Type 1), che ha sprintato sull’unico gpm di giornata andando a conquistare la maglia di leader degli scalatori. Il vantaggio dei fuggitivi ha raggiunto i 6′ ma si è ben presto esaurito quando a circa 40 km dalla conclusione la Europcar in un tratto con forte vento si è portata al comando spezzando in due tronconi: ne hanno fatto le spese Fuglsang, Rasmussen e piuttosto sorprendentemente quasi tutti gli uomini della Saxo Bank, con i soli Morkov e Steensen in grado di rimanere nel primo troncone in compagnia di altri 50 corridori tra cui Cioni, Kruijswijk e quasi tutti i velocisti.
Nel finale sono state le squadre dei velocisti a prendere il comando delle operazioni e malgrado i tentativi da parte di atleti della Cofidis e della Europcar di evadere dal gruppo la volata è stata inevitabile e Modolo si è rivelato nettamente il più forte superando il vicecampione del mondo Breschel, Morkov e i nostri Colli, Pasqualon (CSF), Bennati e Furlan che hanno concluso nell’ordine dal 4° al 7° posto mentre Freire ha dovuto accontentarsi del 10° preceduto anche da Van Staeyen (Topsport Vlaanderen) e Lightart (Vacansoleil). Il gruppo di Fuglsang, Porte, Larsson e Rasmussen è giunto al traguardo con un ritardo di 1′34” e viste le scarse difficoltà altimetriche del Giro di Danimarca si può già dire che sono tagliati fuori dalla lotta per la classifica generale, in cui Modolo grazie agli abbuoni guida con 3” su Breschel, 4” su Morkov e 7” su Aistrup mentre Cioni si trova a 10” insieme agli altri atleti arrivati nel primo gruppo e visto il distacco accusato da molti big potrebbe puntare alla vittoria finale. La seconda frazione, 189 km da Grindsted al classico traguardo di Aarhus, è forse la più impegnativa della corsa con tre gran premi della montagna e un nervoso circuito finale di 4,7 km da ripetere per tre volte.
Marco Salonna
03-08-2011
agosto 4, 2011 by Redazione
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TOUR DE POLOGNE
Lo slovacco Peter Sagan (Liquigas-Cannondale) si è imposto nella quarta tappa, Oświęcim – Cieszyn, percorrendo 176,9 Km in 4h21′15″, alla media di 40,628 Km/h. Ha preceduto di 3″ l’irlandese Martin e l’italiano Marco Marcato (Vacansoleil-DCM Pro Cycling Team). Sagan è il nuovo leader della corsa, con 5″ su Marcato e 7″ sul francese Romain Feillu.
TOUR OF DENMARK
L’italiano Sacha Modolo (IColnago – CSF Inox) si è imposto nella prima tappa, circuito di Esbjerg, percorrendo 175 Km in 3h59′21″, alla media di 43,869 Km/h. Ha preceduto allo sprint i danesi Breschel e Mørkøv. Nella prima classifica, Modolo precede di 3″ Mørkøv e di 4″ Breschel
VUELTA A BURGOS
Lo spagnolo Samuel Sanchez Gonzalez (Euskaltel-Euskadi) si è imposto nella prima tappa, Villarcayo – Miranda de Ebro/San Juan del Monte, percorrendo 168 Km in 3h51′07″, alla media di 43,614 Km/h. Ha preceduto i connazionali Rodríguez Oliver (allo sprint) e Pardilla Bellón (di 4″). Miglior italiano Luca Solari (Androni Giocattoli), 21° a 26″.
VUELTA CICLISTA A LEON
Seconda tappa strutturata su due semitappe.
Il mattino, il norvegese Daniel Egeland Jarstø (Sparebanken Vest – Ridley) si è imposto nella prima semitappa, Alija del Infantado – Veguelilla De Orbrigo, percorrendo 85 Km in 1h57′31″, alla media di 43,398 Km/h. Ha preceduto allo sprint il polacco Wojciech Migdal (Azysa Conor) e l’olandese Kreder. Migdal è il nuovo leader della classifica, con lo stesso tempo di Egeland Jarstø e Kreder.
Il pomeriggio, la formazione olandese Rabobank Continental Team si è imposta nella seconda semitappa, cronometro a squadre di Leon, percorrendo 12,1 Km in 11′57″, alla media di 60,573 Km/h. Ha preceduto di 3″ la britannica Rapha Condor – Sharp e di 10″ la spagnola Caja Rural. L’olandese Wesley Kreder (Rabobank Continental Team) è il nuovo leader della classifica, con 7″ sui connazionali Markus e Hofland.
GIRO DELLE VALLI CUNEESI
Il bielorusso Siarhei Papok (Team Hopplà – Truck Italia – Mavo Infissi – Valdarno Project) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Cuneo – Terme di Vinadio, percorrendo 146,7 Km in 3h33′02″, alla media di 41,317 Km/h. Ha preceduto di 2″ gli italiani Enrico Battaglin (Zalf Désirée Fior) e Stefano Locatelli (Team Colpack). In classifica si impone l’italiano Fabio Aru (Palazzago Elledent Rad Logistica – MCipollini) con 1′03″ e 1′20″ sugli italiani Riccardo Pichetta (Cerone – Rafi – Valle Orco e Soana) e Locatelli
PARIS – CORREZE
Il francese Samuel Dumoulin (Cofidis, Le Credit En Ligne) si è imposto nella prima tappa, Contres – Bellac, percorrendo 181,8 Km in 4h53′25″, alla media di 37,175 Km/h. Ha preceduto di 4″ i belgi De Waele e Degand. Unico italiano in gara Cesare Benedetti (Team NetApp), 43° a 30″.
COPPA MESSAPICA
L’italiano Stiven Fanelli (Team Delio Gallina) si è imposto nella corsa pugliese, percorrendo 140 Km in 3h18′, alla media di 42,424 Km/h. Ha preceduto di 48″ gli italiani Eros Piccin (Brisot Gaiaplast Bibanese) e Roberto Giacobazzi (S.C.A.P. Foresi Prefabbricati – Euronics – Merida)
AGGIORNAMENTO CRITERIUM POST TOUR
Profronde van Surhuisterveen (Paesi Bassi): Cadel Evans (BMC Racing Team)
Antwerpen na-Tour Dernyspektakel (Belgio): Niko Eeckhout (An Post – Sean Kelly)
Ridderronde Maastricht (Paesi Bassi): Rob Ruijgh (Vacansoleil-DCM)
Profcriterium Wolvertem-Meise (Belgio): Mark Cavendish (HTC-Highroad)
SAMUEL SANCHEZ, COSI’ COME ERA FINITA
Dodici mesi fa la Vuelta a Burgos si era conclusa col successo del campione olimpico. E Samuel Sanchez, ad un anno di distanza, la maglia di leader della corsa iberica non se l’è scollata di dosso, la porta ancora con orgoglio grazia alla stoccata nel finale della prima frazione, una giornata che ha visto sgomitare per la volata che conta anche un altro pezzo da novanta del ciclismo spagnolo, Joaquim “Purito” Rodriguez.
Foto copertina: Samuel Sanchez
È iniziata oggi la Vuelta a Burgos, ed è iniziata esattamente come era finita. È stato infatti Samuel Sanchez, il vincitore dello scorso anno, ad aggiudicarsi la Villarcayo – Miranda de Ebro, tappa d’apertura di 168 Km che si concludeva in salita, in vetta all’”alto” di San Juan del Monte. Per ottenere la vittoria il campione olimpico in carica e ultima maglia a pois del Tour ha dovuto avere la meglio in un testa a testa nelle fasi conclusive sul portacolori della Katusha Joaquim Rodriguez. Terzo, ma staccato di 4”, è giunto Sergio Pardilla (Movistar).
La tappa inaugurale dopo le classiche scaramucce iniziali, ha visto decollare alcuni tentativi di fuga, il più consistente dei quali ha avuto come protagonisti Kenny de Ketele, Yoann Offredo e José Luis Roldan. I tre hanno raggiunto un vantaggio massimo di 6’23” prima di essere riassorbiti dal plotone, con Offredo ultimo a cedere quando mancavano solo 6 km alla conclusione.
Negli ultimi chilometri il lavoro dei vari team alzava la temperatura agonistica nel gruppo, oramai compatto, in vista dello strappo che, ai meno 2, chiamava alla ribalta i finisseur.
L’affondo decisivo di “Purito”, ben assistito dalla squadra, non ha raccolto quanto sperato ma è stato il trampolino adatto per il colpo d’ala del corridore della Euskaltel-Euskadi che ha così continuato ad indossare la maglia di leader dopo il successo finale dello scorso anno.
I colori italiani in terra iberica sono difesi da soli 3 ciclisti divisi tra Geox-TMC, Androni Giocattoli e Acqua&Sapone.
Il primo italiano al traguardo, a 26” dal vincitore, è stato il portacolori della Androni Luca Solari. Danilo Napolitano, invece, si è aggiudicato il primo traguardo volante dell’edizione 2011 della Vuelta a Burgos.
Domani la seconda tappa proporrà un anello di 144 km attorno a Burgos con 4 traguardi volanti e, nel finale, 2 passaggi su di un GPM di terza categoria, che sarà valido anche come arrivo di tappa.
Mario Prato
SAGAN INTERROMPE IL DOMINIO KITTEL
Nella quarta tappa si interrompe il dominio di Kittel. Dopo tre vittorie il tedesco deve dire addio anche alla maglia di leader che finisce sulle spalle di Sagan, primo sul traguardo di Cieszyn con qualche secondo di vantaggio su Martin e Marcato.
Foto copertina: ecco Sagan tutto solo, anche se per appena 3 secondi, sul traguardo di Cieszyn (foto Riccardo Scanferla)
Tappa mossa e resa insidiosa dall’andatura del gruppo quella che porta i corridori da Oswiecim a Cieszyn: 177km che si chiudono con un circuito finale e l’arrivo in leggera pendenza. Quello in cui lo scorso anno Marcato sbagliò il conteggio dei giri esultando con un giro di anticipo.
Quest’oggi la gara è iniziata con la solita fuga. Rocchetti, Matysiak, Gradek e Beyer sono però stati ripresi quando al traguardo mancavano una trentina di chilometri e l’ultimo a mollare è stato Beyer che, prima di essere riassorbito dal plotone, si è visto superare da Pliuschin.
Ripreso anche il moldavo è toccato a Clarke ad andare in avanscoperta e l’australiano è riuscito a mantenere la testa fino all’inizio dell’ultimo giro quando la Liquigas ha preso in mano le redini della corsa. Nibali s’è messo in testa a forzare il ritmo facendo staccare i velocisti più pericolosi, poi, sull’arrivo in leggera salita, è toccato a Sagan coronare il lavoro con la vittoria. Il giovane della Liquigas è riuscito a anche staccare gli avversari: Martin e Marcato sono giunti a 3”, mentre tra i nostri ha fatto bene anche Gasparotto che si è classificato 8°.
Grazie a questa vittoria lo slovacco della Liquigas è balzato in testa alla generale dove vanta 5” su Marcato e 7” su Feillu. Facile prevedere, però, che nei prossimi due giorni la classifica verrà interamente stravolta dalle due tappe con arrivo in salita. Per l’Italia si attende di vedere le prestazioni di Nibali e Scarponi che lavorano in ottica Vuelta.
Andrea Mastrangelo
E ADESSO CHI LO FERMA PIU’ KITTEL?!
Il tedesco della Skil-Shimano conquista anche la terza tappa del Giro di Polonia facendo tripletta, così come alla 4 Giorni di Dunkerque. In queste prime tappe nessuno è riuscito a tenere testa a Kittel: oggi alle sue spalle si sono dovuti accontentare del podio Feillu e Jorgensen, quarto posto per Nizzolo.
Foto copertina: a Katowice arriva la terza vittoria in tre giorni per l’asso pigliatutto Kittel (foto Riccardo Scanferla)
La terza tappa del Giro di Polonia – orfana tra gli altri di Alessandro Ballan, campione del mondo 2008, il quale ha riportato una ferita in seguito a una caduta – è andata nuovamente al tedesco Kittel.
Il portacolori della Skil-Shimano, così come alla 4 Giorni di Dunkerque, compie una splendida tripletta e sembra che nessuno sia in grado di tenergli testa quando si arriva in volata. Oggi a farne le spese sono stati Feillu e Jorgensen che si sono dovuti accontentare del secondo e terzo posto.
Per l’Italia va meglio della seconda tappa grazie al quarto posto di Nizzolo davanti a Blythe; solo settimo Boonen, seguito da Marcato.
In mattinata si era poi messo in mostra l’azzurro Maggiore, andato in avanscoperta assieme ad Arguelyes, Bodnar, Sesma e Gawronski, ma anche per loro non c’è stata possibilità di coronare la fuga con la vittoria.
I secondi d’abbuono raggranellati ai traguardi volanti hanno, però, permesso a Maggiore di issarsi al terzo posto della generale, a 22″ da Kittel.
Andrea Mastrangelo
02-08-2011
agosto 3, 2011 by Redazione
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TOUR DE POLOGNE
Il tedesco Marcel Kittel (Skil – Shimano) si è imposto anche nella terza tappa, Będzin – Katowice, percorrendo 135,7 Km in 3h09′29″, alla media di 42,969 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Romain Feillu e il danese Aaen Jörgensen. Miglior italiano Giacomo Nizzolo (Leopard Trek), 4°. Kittel ha conservato la testa della classifica, con 17″ sul polacco Kurek e 22″ sull’italiano Gianluca Maggiore (De Rosa – Ceramica Flaminia)
VUELTA CICLISTA A LEON
L’olandese Barry Markus (Rabobank Continental Team) si è imposto nella prima tappa, La Robla – Lorenzana, percorrendo 150 Km in 3h20′32″, alla media di 44,880 Km/h. Ha preceduto allo sprint i norvegesi Hegreberg e Eidsheim.
GIRO DELLE VALLI CUNEESI
L’italiano Fabio Aru (Palazzago Elledent Rad Logistica – MCipollini) si è imposto nella quarta tappa, La Morra d’Alba – Prato Nevoso, percorrendo 124,6 Km in 3h11′59″, alla media di 38,940 Km/h. Ha preceduto di 18″ e 33″ secondi gli italiani Riccardo Pichetta (Cerone – Rafi – Valle Orco e Soana) e Luca Santimaria (Viris Vigevano). Aru è il nuovo leader della classifica, con 58″ e 1′24″ sugli italiani Pichetta e Stefano Locatelli (Team Colpack)
AGGIORNAMENTO CRITERIUM POST TOUR
Critérium de Dijon (Francia): Mickaël Delage (FDJ)
Designa Grandprix (Danimarca): Nicki Sørensen (Saxobank Sungard)
Nacht von Hannover (Germania): Andre Greipel (Team Omega Pharma)
Critérium cycliste de Lacq-Audéjos (Francia): Alberto Contador (SaxoBank-Sungard)
Critérium de Castillon la Bataille (Francia): Thomas Voeckler (Europcar)
REPLAY KITTEL
Il tedesco si impone anche nella seconda tappa del Giro di Polonia, oggi alle sue spalle Haussler e Brown. Kittel mantiene così anche la maglia di leader, al secondo posto Kurek e al terzo Haussler.
Foto copertina: la “bis-volata” di Kittel (foto Riccardo Scanferla)
Così come alla 4 Giorni di Dunkerque, dopo la prima vittoria arriva subito il bis per Kittel che si impone anche nella seconda tappa, sempre con arrivo in volata. Il tedesco, con la vittoria riesce a mantenere la maglia di leader, poichè i numerosi traguardi volanti lungo il percorso avevano infatti messo a repentaglio la sua leadership. Kurek, andato in avanscoperta con Bailetti, Matysiak e Cazaux, era infatti riuscito a guadagnare abbuoni sufficienti per issarsi in cima alla classifica. Con il successo del portacolori della Shimano, il corridore polacco è rimbalzato al secondo posto ad appena 7”.
La volata che ha visto vincitore Marcel Kittel, a differenza di ieri, non è stata a ranghi compatti, infatti una caduta lungo l’ultimo chilometro ha spezzato il gruppo lasciando via libera ad una trentina di unità. A sfruttare l’occasione è stato, come detto, ancora una volta Kittel, dietro di lui Haussler e Brown, Feillu e Degenkolb chiudono invece la top five. Solo decimo il nostro Chicchi che ieri era riuscito a piazzarsi.
Andrea Mastrangelo
01-08-2011
agosto 2, 2011 by Redazione
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TOUR DE POLOGNE
Il tedesco Marcel Kittel (Skil – Shimano) si è imposto anche nella seconda tappa, Częstochowa – Dąbrowa Górnicza, percorrendo 162 Km in 3h38′35″, alla media di 44,468 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli australiani Haussler e Brown. Miglior italiano Francesco Chicchi (Quickstep Cycling Team), 10°. Kittel ha conservato la testa della classifica, con 7″ sul polacco Kurek e 14″ su Haussler. Chicchi 7° a 16″.
GIRO DELLE VALLI CUNEESI
L’italiano Riccardo Pichetta (Cerone – Rafi – Valle Orco e Soana) si è imposto nella terza tappa, Fossano – Monviso Pian del Re, percorrendo 105,1 Km in 3h07′49″, alla media di 33,575 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Stefano Locatelli (Team Colpack) e Fabio Aru (Palazzago Elledent Rad Logistica – MCipollini). Locatelli ha conservato la testa della classifica, con lo stesso tempo di Aru. Terzo l’italiano Edoardo Zardini (Team Colpack) a 28″
AGGIORNAMENTO CRITERIUM POST TOUR
Bitburger-City-Nacht Rhede (Germania): Danilo Hondo (Lampre – ISD)
RaboRonde Heerlen (Paesi Bassi): Andy Schleck (Leopard Trek)
Sparkassen Giro Bochum Derny Race (Germania): Alessandro Petacchi (Lampre – ISD)
Profronde van Tiel (Paesi Bassi): Laurens Ten Dam (Rabobank Cycling Team)
Draai van de Kaai (Paesi Bassi): Samuel Sanchez Gonzalez (Euskaltel-Euskadi); 2° Ivan Basso (Liquigas-Cannondale)
Profronde van Lommel (Belgio): Philippe Gilbert (Omega Pharma-Lotto)
POLONIA, IL SIPARIO LO APRE KITTEL
Come da pronostico il Giro di Polonia si apre con una volata: ad imporsi è il giovane Kittel che supera Kristoff e Chicchi sul traguardo di Varsavia. Il giovane della Shimano è così anche il primo leader della generale.
Foto copertina: il successo allo sprint di Kittel (foto Riccardo Scanferla)
Tappa pianeggiante quello che inaugura il Giro di Polonia 2011 che come ci si aspettava è terminata con la volata più classica: quella a ranghi compatti con tutto il gruppone lanciato sul rettilineo finale.
Dopo 101Km è Kittel ad aggiudicarsi la prima frazione, con arrivo a Varsavia, battendo sul traguardo Kristoff e l’italiano Chicchi dopo che per lunga parte della tappa si erano visti in avanscoperta sei uomini, Arguelles, Cayaux, Oyarzun, Kurek, Matysiak e l’italiano Piscopiello.
I fuggitivi però non hanno mai guadagnato più di due minuti sul gruppo perchè le squadre dei velocisti non hanno voluto lasciare molto spazio a causa del ridotto chilometraggio della tappa. Nei chilometri finali i treni delle ruote veloci hanno così avuto buon gioco nel ricucire il gap.
Per il corridore tedesco, più precisamente di Arnstadt, si tratta della decima vittoria stagionale. All’esordio nel circuito Professional non ci ha messo molto Marcel a prendere le misure dei veterani e già al Langkawi è riuscito a mettere la ruota davanti a tutti. L’exploit è poi avvenuto alla 4 Giorni di Dunkerque dove ha vinto quattro tappe su cinque. Un’inizio di carriera davvero scoppiettante per un ragazzo che a 23 anni si presenta come uno dei talenti più promettenti nel panorama internzionale.
Andrea Mastrangelo
GATTO METTE NEL SACCO IL VICENTINO
Terzo successo stagionale per l’atleta della Farnese Vini che si aggiudica il Trofeo Matteotti bruciando sul traguardo di Pescara Rebellin, ancora a secco di vittorie dopo il rientro dalla squalifica per doping, e lancia la sua candidatura per il Mondiale di Copenhagen. Terzo posto per il messicano Rubiano davanti all’atleta di casa Taborre e al redivivo Baliani
Foto copertina: la volata vincente di Gatto a Pescara (foto Riccardo Scanferla)
Malgrado la concorrenza spietata della classica di San Sebastian da un lato e del Giro di Polonia dall’altro che hanno fatto sì che Lampre e Liquigas, oltre alle squadre Pro Tour straniere, disertassero l’appuntamento la 65a edizione del Trofeo Matteotti presentava comunque al via atleti importanti tra cui il campione italiano Visconti e Gatto (Farnese Vini), Garzelli (Acqua&Sapone), Pozzovivo (CSF), Rebellin e Schumacher (Miche), il recente vincitore del Brixia Tour Baliani (D’Angelo & Antenucci) e il vincitore dell’edizione 2010 Chiarini (Androni) insieme ai compagni Sella, Serpa e Ginanni. La gara si è snodata lungo un circuito di 15 km sulle strade di Pescara da ripetere per 13 volte per un totale di 195 km senza grandi asperità; l’ascesa più dura era infatti quella del bivio di Montesilvano Colle, 800 metri al 6% con la vetta a 6,5 km dal termine di ciascuna tornata.
Dopo un primo tentativo di 19 corridori tra cui Stortoni (CSF) e Sella sul quale hanno chiuso gli uomini della D’Angelo & Antenucci al km 107 si sono avvantaggiati Chtioui e Donati (Acqua&Sapone), Durasek Durasek (Loborika Favorit), Monsalve (Androni) e Muraglia (D’Angelo&Antenucci), che hanno acquisito fino a quasi 3′ di margine sul gruppo, mentre Pirazzi (CSF), Berdos (De Rosa) e Borisov (Amore&Vita) hanno tentato invano di riportarsi sui primi. In ogni caso sotto la spinta degli uomini della Farnese Vini il vantaggio ha iniziato a ridursi e a 10 km dal traguardo Monsalve, Muraglia e Donati, che erano rimasti al comando ed erano stati raggiunti da Stortoni e da Di Paolo (Acqua&Sapone) sono stati ripresi dal gruppo ridotto a una trentina di unità.
Nel finale sono sempre stati gli uomini di Scinto a mantenere il comando delle operazioni e a chiudere su chi come Rebellin, Sella e Torosantucci (D’Angelo&Antenucci) ha tentato la sortita; inevitabile dunque l’arrivo allo sprint con Gatto che ben lanciato da Mazzanti si è imposto nettamente davanti a Rebellin e a Rubiano (D’Angelo & Antenucci) che bissa il terzo posto dell’edizione del 2010; ai piedi del podio il pescarese Taborre (Acqua&Sapone) seguito da Ginanni, Baliani, De Maria (De Rosa), Canuti (CSF), Girardi (De Rosa) e Muraglia. Intervistato nel dopo corsa Gatto ha dichiarato di puntare a una maglia azzurra a Copenhagen e in effetti il tracciato del Mondiale danese sembra adattarsi a meraviglia alle caratteristiche di passista veloce del trevigiano. Dopo il Trofeo Matteotti il calendario italiano proseguirà con il GP di Camaiore il 6 agosto seguito dal Trittico Lombardo dal 16 al 18.
Marco Salonna