02-05-2011

maggio 3, 2011 by Redazione  
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VUELTA ASTURIAS JULIO ALVAREZ MENDO

Lo spagnolo Constantino Zaballa Gutierrez (Miche – Guerciotti) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Tartiere Auto – Alto del Naranco, percorrendo 175,8 Km in 4h29′40″, alla media di 39,115 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Javier Moreno Bazan (Caja Rural) e di 4″ il britannico Wegelius. Miglior italiano Pasquale Muto (Miche – Guerciotti), 20° a 1′16″. In classifica si impone Bazan con 9″ su Zaballa Gutierrez e 1′03″ sul portoghese Ferreira Sousa. Miglior italiano Muto, 19° a 13′17″.

GRAND PRIX OF MOSCOW
L’ucraino Oleksandr Martynenko (ISD) si è imposto nella corsa russa. Ha preceduto allo sprint i russi Tsatevitch e Serebryakov.

01-05-2011

maggio 2, 2011 by Redazione  
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TOUR DE ROMANDIE
Il britannico Ben Swift (Sky Procycling) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Champagne – Ginevra, percorrendo 164,6 Km in 3h50′51″, alla media di 42,781 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Davide Viganò (Leopard Trek) e lo spagnolo Freire Gomez. In classifica si impone l’australiano Cadel Evans (BMC Racing Team), con 18″ sul tedesco Martin e 19″ sul kazako Vinokourov. Miglior italiano Marco Pinotti (HTC-Highroad), 4° a 31″.

RUND UM DEN FINANZPLATZ ESCHBORN – FRANKFURT
Il tedesco John Degenkolb (HTC-Highroad) si è imposto nella classica tedesca percorrendo 202 Km in 4h50′49″, alla media di 41,675 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Baugnies e l’australiano Matthews. Miglior italiano Marco Marcato (Vacansoleil-DCM Pro Cycling Team), 6°.

PRESIDENTIAL CYCLING TOUR OF TURKEY
L’olandese Kenny Robert Van Hummel (Skil – Shimano) si è imposto nell’ottava ed ultima tappa, Side – Alanya, percorrendo 157,8 Km in 3h22′59″, alla media di 46,644 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Greipel e l’italiano Alessandro Petacchi (Lampre – ISD). In classifica si impone i russo Alexander Efimkin (Team Type 1 – Sanofi Aventis), con 1′13″ sul kazako Zeits e 1′33″ sul francese Pinot. Miglior italiano Riccardo Chiarini (Androni Giocattoli), 9° a 11′23″.

LE TOUR DE BRETAGNE CYCLISTE – TROPHEE DES GRANITIERS

Il britannico Andrew Fenn (An Post – Sean Kelly) si è imposto nella settima ed ultima tappa, Hémonstoir – Loudéac, percorrendo 151,9 Km in 3h31′03″, alla media di 43,184 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Kneisky e l’olandese Bol. In classifica si impone l’ungherese Peter Kusztor (Atlas Personal), con 4″ sul francese Mandri e 38″ sul lituano Siskevicius.

VUELTA ASTURIAS JULIO ALVAREZ MENDO

Lo spagnolo Victor Cabedo (Orbea Continental) si è imposto nella quarta tappa, Cafés Toscaf – Oviedo, percorrendo 181 Km in 4h38′23″, alla media di 39,010 Km/h. Ha preceduto di 11″ l’australiano Sutherland e di 38″ lo spagnolo Gutierrez Palacios. Miglior italiano Fabio Felline (Geox-TMC), 23° a 54″. Lo spagnolo Javier Moreno Bazan (Caja Rural) ha conservato la testa della classifica con 13″ sul connazionale Zaballa Gutierrez e 36″ sul portoghese Ferreira Sousa. Miglior italiano Pasquale Muto (Miche – Guerciotti), 22° a 11′55″.

MEMORIAL OF OLEG DYACHENKO
Il russo Dmitry Kosyakov (Itera – Katusha) si è imposto nella corsa russa. Ha preceduto di 2′32″ il connazionale Rudaskov e di 2′42″ l’ucraino Topchanyuk.

CIRCUITO DEL PORTO – TROFEO ARVEDI
L’italiano Cristian Rossi (Casati Named) si è imposto nella corsa italiana percorrendo 180 Km in 3h41′25″, alla media di 48,777 Km/h. Ha preceduto gli italiani Christian Delle Stelle ed Edoardo Costanzi, entrambi della Trevigiani Dynamon Bottoli.

GROTE PRIJS 1 MEI – EREPRIJS VICTOR DE BRUYNE
Il lituano Aidis Kruopis (Landbouwkrediet) si è imposto nella corsa belga. Ha preceduto il belga Burton e il francese Vandermeersch.

MEMORIAL ANDRZEJA TROCHANOWSKIEGO
Il tedesco André Schulze (CCC Polsat Polkowice) si è imposto nella corsa polacca. Ha preceduto allo sprint i polacchi Jezowski e Cichosz.

GIRO DI TURCHIA, ITALIA BATTE RESTO DEL MONDO 5-3

maggio 2, 2011 by Redazione  
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Gli azzurri fanno la parte del leone con 2 successi di Guardini e 1 a testa di Belletti, Petacchi e Rabottini mentre le rimanenti tre tappe vengono vinte da Valentin Iglinskiy, Greipel e Van Hummel. Il russo Alexander Efimkin, fratello del più noto Vladimir, conquista la maglia di leader alla 6a tappa e la porta fino al traguardo finale di Alanya aggiudicandosi la classifica generale davanti a Zeits e Pinot.

Foto copertina: la premiazione di Efimkin (foto Bruno Bade)

Alla 47a edizione del Giro di Turchia, corsa che dal 2008 è entrata a far parte del circuito Europe Tour, si sono presentati in massa gli sprinter grazie a un percorso molto più adatto alle loro caratteristiche rispetto a quello del Giro di Romandia; tra di essi Farrar e Fischer (Garmin), Greipel e Reynes (Omega Pharma), Petacchi (Lampre), Guarnieri e Viviani (Liquigas), Haedo (Saxo Bank), Davis e Bazayev (Astana), Belletti e Modolo (Colnago-CSF), Gatto e Guardini (Farnese Vini) e Van Hummel (Skil Shimano) mentre per quanto riguarda la lotta per la classifica generale la start list era decisamente più povera con i soli Larsson (Saxo Bank), Casar (FDJ), Laverde e Pena (Colombia es Pasion) e il 42enne Noè (Farnese Vini) in grado in passato di distinguersi in qualche modo nelle corse a tappe: in generale lo spettacolo non è stato esaltante con pochissimo pubblico sulle strade e tappe che si sono decise in volata o con fughe da lontano e il gruppo che accusava distacchi abissali.
Il più bel gesto atletico della corsa è stato quello firmato da Petacchi che non ha brillato negli arrivi in pianura conquistando al massimo un 2° e un 3° posto e che ha anche subito una squalifica nella tappa di Istanbul per un presunto pugno sferrato a un altro corridore ma che nella 4a tappa, sulla carta la più dura anche se le salite erano lontane dal traguardo di Pamukkale che arrivava però dopo gli ultimi 2 km tutti all’insù, ha lasciato sul posto il resto del gruppo e ha stampato negli ultimi metri Huzarski (Netapp) che si era avvantaggiato in precedenza; Guardini, giunto già a quota 8 successi in stagione, ha dimostrato a Istanbul e Manavgat una grande potenza negli ultimi 50 metri che ricorda quella di Ivan Quaranta ma come il cremasco in passato ha palesato grandi limiti in salita e per questo la Farnese Vini non lo schiererà al Giro d’Italia, mentre ci saranno Belletti che ha avuto la meglio a Marmaris in un convulso finale e che alla corsa rosa spera di bissare il successo del 2010 a Cesenatico e il figlio d’arte Rabottini che a Fethiye ha battuto altri 9 fuggitivi anche se un eccesso di sicurezza negli ultimi metri stava per costargli il successo di fronte all’arrembante rimonta del russo Alexander Efimkin (Team Type 1). Volate esplosive quelle del sorprendente Valentin Iglinskiy (Astana) a Turgutreis e di Van Hummel ad Alanya davanti a un Greipel che per il resto non si è visto negli sprint di gruppo ma come già accaduto alla Tre Giorni di La Panne è riuscito nella tappa di Finike ad entrare in una fuga e regolare i compagni di avventura in volata.
In classifica generale Efimkin ha posto le basi del suo successo con il 2° posto di Fethiye dietro a Rabottini e nella frazione successiva a Finike è riuscito a entrare nella fuga di 30 corridori a differenza di Peterson (Garmin) e Wurf (Liquigas) che lo precedevano in classifica; lo statunitense e l’australiano hanno dovuto dunque accontentarsi del 4° e 5° posto finale a 1′50” e 2′17” di distacco e preceduti dal kazako Zeits (Astana), 2° a 1′13”, e dal giovanissimo francese Pinot (FDJ), 3° a 1′33”, gli unici oltre a Efimkin ad essere presenti sia nella fuga di Fethiye che in quella di Finike. Distacchi abissali per tutti gli altri con Chiarini (Androni) 9° a 11′23” e miglior italiano mentre Petacchi ha vinto la classifica a punti, Ortiz (Caja Rural) quella degli sprint intermedi, Laverde quella di miglior scalatore e la FDJ quella a squadre.

Marco Salonna

La fotogallery dei successi italiani

1a tappa, circuito di Istanbul: Andrea Guardini (www.ispaphoto.com)

1a tappa, circuito di Istanbul: Andrea Guardini (www.ispaphoto.com)

3a tappa, Bodrum - Marmaris: Manuel Belletti (foto Bruno Bade)

3a tappa, Bodrum - Marmaris: Manuel Belletti (foto Bruno Bade)

4a tappa, Marmaris - Pamukkale: Alessandro Petacchi (foto Bruno Bade)

4a tappa, Marmaris - Pamukkale: Alessandro Petacchi (foto Bruno Bade)

5a tappa, Denizli - Fethiye: Matteo Rabottini (foto Bruno Bade)

5a tappa, Denizli - Fethiye: Matteo Rabottini (foto Bruno Bade)

7a tappa, Tekirova - Manavgat: 	Andrea Guardini (foto Bruno Bade)

7a tappa, Tekirova - Manavgat: Andrea Guardini (foto Bruno Bade)

BEN, BRAVO, BIS: SWIFT SFRECCIA A GINEVRA

maggio 2, 2011 by Redazione  
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Il britannico del Team Sky ottimamente supportato dai compagni di squadra si aggiudica l’ultima tappa del Giro di Romandia davanti al nostro Viganò e al grande favorito Freire mentre Evans si aggiudica la classifica generale davanti a Martin e Vinokourov, che ha tentato la sortita nel finale, e rimane imbattuto in stagione nelle corse a tappe dopo aver vinto la Tirreno-Adriatico.

Foto copertina: non è la dea Kali… è il britannico Swift che si aggiudica la tappa conclusiva del Tour de Romandie (foto Bettini)

Non è stata una tappa di trasferimento quella conclusiva della corsa elvetica, 164 km da Champagne a Ginevra. Fin dall’inizio si sono susseguiti gli scatti e la BMC di Evans ha avuto vita molto dura nel controllare la corsa, già al km 3 è nata infatti la prima fuga di giornata con Gusev (Katusha), Garcia Acosta (Movistar), Quemeneur (Europcar), Bobridge (Garmin) e Westra (Vacansoleil), distanziato in classifica generale di 1′42” da Evans: per questa ragione il tentativo non è decollato e mentre gli altri 4 venivano ripresi Gusev ha rilanciato l’azione venendo raggiunto in seguito da Chris Soerensen (Saxo Bank), a caccia di punti per la maglia rosa di miglior scalatore, Kern (Europcar) , Rohregger (Leopard), Van De Walle (Omega Pharma), Txurruka (Euskaltel), Ardila (Geox) e Danielson (Garmin), ma la presenza dello scalatore statunitense che aveva un distacco di 1′24” da Evans ha fatto sì che il gruppo si riportasse rapidamente sotto.
Ci hanno provato in seguito anche Martinez (Euskaltel), Arashiro (Europcar), Keizer (Vacansoleil) e Lelay (AG2R) ma il tentativo più serio è stato quello portato da Rolland (Europcar), Gadret (AG2R) e Kruijswijk (Rabobank), insieme ai quali per un certo tratto erano rimasti Lopez Garcia (Movistar) e il nostro Carrara (Vacansoleil). I due francesi e l’olandese sono evasi dal gruppo intorno al km 100 lungo l’ultima ascesa di giornata, il Col du Marchairuz, sono stati raggiunti nella successiva discesa da Brandle (Geox) e malgrado il vantaggio non abbia mai superato il minuto e dietro oltre alla BMC avessero iniziato a tirare la Liquigas di Sabatini e la Sky di Swift sono rimasti in avanscoperta fino a 6 km dal traguardo.
Gli uomini di Scott Sunderland hanno preso il comando delle operazioni rintuzzando un attacco di Vinokourov, a caccia del secondo posto nella generale in cui era distanziato di 1” da Martin, e Swift, che già nella tappa di Neuchatel pur dovendosi accontentare del 4° posto si era dimostrato il più forte in volata, ha finalizzato il lavoro dei compagni di squadra iniziando lo sprint in testa e imponendosi nettamente davanti al nostro Viganò (Leopard), che al Giro d’Italia si dividerà il ruolo di velocista principe della squadra con Weylandt vista l’assenza di Bennati, e a Freire (Rabobank); il tre volte campione del mondo rimane dunque a secco dopo i due successi alla Vuelta a Andalucia di inizio stagione mentre Swift conquista il quarto successo del 2011. 4° e 5° gli altri azzurri Sabatini e Gasparotto (Astana), 6° e 9° i due giapponesi Beppu (Radioshack) e Arashiro (Europcar), 7° un Martin sempre attento nelle prime posizioni e 8° un Nicolas Roche (AG2R) che rimane però una delle delusioni di questa prima parte di stagione, mentre la top ten è stata chiusa da Sanz (Movistar).
In classifica generale Evans ha la meglio con 18” su Martin, 19” su Vinokourov, 31” su Pinotti, 41” su Intxausti, 51” su Weening, 52” su Brajkovic, 58” su Brutt e 59” su Talansky, che si è aggiudicato la classifica dei giovani dimostrandosi competitivo non solo a cronometro ma anche in salita e può maledire la caduta nel prologo senza la quale avrebbe potuto lottare con Evans; Chris Soerensen ha strappato a Kvachuk (Lampre) la maglia rosa di miglior scalatore mentre Brandle ha vinto la classifica a punti e la Garmin quella a squadre. L’attenzione si sposta ora su Venaria Reale dove sabato 7 prenderà il via un attesissimo Giro d’Italia che avrà un percorso tra i più duri di sempre e una starting list di prim’ordine.

Marco Salonna

DALLA GERMANIA ALLA SPAGNA, GLORIA PER DEGENKOLB E CABEDO

maggio 2, 2011 by Redazione  
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Più fronti di gara nella giornata consacrata ai lavoratori, ma nella quale i corridori non hanno avuto di che riposarsi. Se a Ginevra e ad Alanya veniva messa la parola fine ai giri della Romandia e di Turchia, in Germania e Spagna si disputavano l’ex GP di Francoforte e la quarta frazione del Giro delle Asturie, un tempo l’ultima ed oggi “retrocessa” per aver inglobato da quest’anno la Subida al Naranco.
In Germania l’epilogo allo sprint ha arriso al giovane corridore di casa Degenkolb, che ha quasi ribaltato l’ordine d’arrivo dell’ultimo mondiale U23, dove lui si era piazzato secondo, relegando al terzo posto il campione del mondo in carica Matthews.
Nella quarta tappa della corsa spagnola, invece, si impone Cabedo che stacca nel finale Sutherland, ultimo superstite di una fuga a quattro. Il gruppo giunge a 43” senza patemi per il leader Moreno che controlla agevolmente una frazione tranquilla.

Foto copertina: la volata gomito a gomito che ha chiuso l’edizione 2011 dell’ex GPM di Francoforte (foto Bettini)

FRANCOFORTE, VITTORIA CON RIVINCITA PER DEGENKOLB

Il classico appuntamento del primo maggio, il Gp di Francoforte, vede la vittoria di un tedesco. La corsa, che ha cambiato denominazione in quanto ora si chiama ‘Rund um den Finanzplatz Eschborn-Frankfurt’, è stata vinta dal giovane corridore dell’HTC-Highroad Degenkolb. E’ stato un successo di forza, in quanto il corridore è riuscito a rimontare negli ultimi 30 metri su Baugnies e Matthews, il quale si è letteralmente piantato essendo rimasto al vento troppo presto. John Degenkolb, 21 anni, alla sua prima stagione da pro conquista la sua quarta vittoria nel 2011. Un successo importante per lui se pensiamo che la gara si è svolta in territorio tedesco e quindi le motivazioni non gli sono sicuramente mancate, ma è fondamentale anche per dare continuità ai risultati: le vittorie sono infatti arrivate con regolarità a partire da febbraio, quando il corridore ha vinto una tappa dell’Algarve. Degenkolb, inoltre, si è preso una rivincita su Michael Matthews, uomo della Rabobank, in quanto nella gara di campionato del mondo under 23 disputatasi in Australia l’anno scorso il tedesco si è dovuto accontentare della medaglia d’argento, battuto sul traguardo dallo stesso Matthews. Il primo degli italiani a tagliare il traguardo è stato Marco Marcato: per lui un discreto sesto posto.

Carlo Gugliotta

LA QUIETE DOPO LA TEMPESTA, LA FUGA DICE CABEDO

Larrivo di Cabedo sul traguardo di Oviedo (foto Rafa Carbonero)

L'arrivo di Cabedo sul traguardo di Oviedo (foto Rafa Carbonero)

Dopo aver fatto fuoco e fiamme nella tappa del Santuario d’Acebo, i big della corsa quest’oggi hanno lasciato spazio ad una fuga senza preoccuparsi troppo del successo parziale.
Nei primi chilometri partono in quattro: Ruben Perez, Gutierrez Palacios, Sutherland e Cabedo, rispettivamente porta colori di Euskaltel, Movistar, United Healthcare e Orbea.
I quattro viaggiano di comune accordo fino a guadagnare un margine sufficiente per giocarsi tra loro la vittoria di tappa, Cabedo e Sutherland riescono a liberarsi nell’ordine di Ruben Perez e Gutierrez Palacios che negli ultimi chilometri perdono parecchio terreno e chiudono la gara qualche secondo prima del gruppo.
I due reduci dalla fuga del mattino invece si sfidano a duello per i restanti chilometri, negli ultimi metri la spunta il portacolori dell’Orbea con uno scatto che non lascia scampo all’avversario che giunge con 11” di ritardo.
Nessun problema per Moreno che controlla agevolmente la gara e giunge con il gruppo a 43”, con lui anche il secondo della generale Zaballa che chiude la gara in decima posizione.

Andrea Mastrangelo

I SUOI PICCOLI GRANDI GIRI

maggio 1, 2011 by Redazione  
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Dopo essersi assicurato la Tirreno-Adriatico all’ultimo metro della cronometro, Cadel Evans si ripete anche al Giro di Romandia. La prova contro il tempo di Signal de Bougy se l’aggiudica David Zabriskie, ma l’ex iridato balza al comando della generale e Pinotti, invece, rimane fuori dal podio.

Foto copertina: Evans lanciato verso il Signal de Bougy e verso la maglia di leader del Romandia 2011 (foto AFP)

Non si può certo dire, pur senza stupire come nel suo stile, che la stagione di Cadel Evans sia stata negativa fino a questo momento. Non avrà vinto una classica “Monumento” come successo nel 2010 in cima al muro di Huy e con la maglia iridata cucita addosso, ma in questo 2011 standosene sornione e dando un’accelerata soltanto a Macerata per sfiancare gli avversari, si è già portato a casa due medie corse a tappe: Tirreno-Adriatico e Giro di Romandia. Sarà poco? Sarà tanto? Qualcosa è senz’altro.
Nella quinta tappa elvetica, tutti sapevano che il favorito per balzare in testa alla classifica generale era lui: 4° con 42” di ritardo dal leader Pavel Brutt prima di lanciarsi nei venti chilometri da Aubonne a Signal de Bougy, conoscendo le “non” qualità contro il tempo dell’uomo Katusha, c’era da aspettarsi un epilogo del genere. Unici probabili antagonisti? Tony Martin, Vinokourov e Pinotti, casualmente quelli che adesso sono rispettivamente secondo, terzo e quarto nella generale.
Brutt, generoso dopo la fuga del primo giorno che gli ha consentito di stare in maglia gialla quasi fino a Ginevra, paga 2’25” dal vincitore di tappa David Zabriskie (ma di lui ne parliamo dopo) ma soprattutto più di un minuto sui big che lo scavalcano facendolo retrocedere fino all’ottavo posto.
Evans si è difeso discretamente e dovrà guardarsi da eventuali imboscate nell’ultima tappa di oggi che però dovrebbe sorridere ai velocisti: per lui sarebbe il bis su queste strade dopo il Romandia conquistato nel 2006. L’australiano è riuscito a stringere i denti dal tentativo di assalto di Tony Martin che, però, aveva pagato troppo nella seconda tappa (quella vinta da Cunego) dagli altri “big” e quindi all’ex campione del mondo, nonostante abbia perso 18” nei venti chilometri a cronometro, ne sono rimasti altrettanti alla vigilia dell’ultima tappa. Un po’ piano, ma si sapeva anche questo, è andato Alexandre Vinokourov che, per un solo secondo, ha perso il secondo gradino del podio proprio a discapito di Tony Martin: non siamo al Tour e magari oggi starà tranquillo perché in fondo un secondo o un terzo posto non gli cambia la vita, ma mai dire mai…
Ai piedi del podio ci finisce Marco Pinotti: dall’ingegnere dell’HTC, in una prova del genere, ci si poteva aspettare di più del 14° posto di tappa a 1’03” da Zabriskie e, fra quelli che lo precedono, è riuscito a recuperare qualcosa soltanto a Vinokourov (undici secondi). La top-5 della generale è chiusa dal basco Intxausti a 41” da Evans, mentre come detto Brutt è scivolato in ottava posizione e Damiano Cunego, alla fine oltre il settantesimo posto a 2’09” dall’uomo Garmin-Cervelo, adesso è sedicesimo. Appena meglio ha fatto Ivan Basso (tutta questa gente sta lavorando in ottica Tour de France) chiudendo a 1’53”.
Ma, appunto, Zabriskie. L’americano ha volato in questa frazione, coperta in 27’57” e lanciandosi in una lotta all’ultimo secondo con un Richie Porte che si presenta con le migliori credenziali in vista del Giro d’Italia che parte fra sei giorni: il tasmano della Saxo Bank è arrivato a due soli secondi di distanza da Zabriskie dimostrando una condizione invidiabile e pronto a dare ancora battaglia. E’ vero che, probabilmente, sarà il fido scudiero di Contador al Giro, ma non è detto che qualche sorpresa la possa riservare. Il podio di tappa è completato da un Lieuwe Westra che quando c’è da menare rapportoni non si tira mai indietro che ha chiuso a 14” da Zabriskie, precedendo di quattro secondi un altro specialista come Bradley Wiggins: ma qui stiamo parlando di tutta gente fuori classifica.
Oggi l’epilogo, da Champagne a Ginevra, per velocisti. Vinokourov permettendo.

Saverio Melegari

SALITE, PIOGGIA E SPETTACOLO: RIBALTONE ASTURIANO

maggio 1, 2011 by Redazione  
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Sotto la pioggia, lungo la salita del Santuario d’Acebo, va in scena una tappa spettacolare che ribalta completamente classifica e pronostici. Schumacher e Zaballa non riescono a coronare l’ottima mossa tattica della Miche; ne approfitta Moreno che conquista tappa e maglia.

Foto copertina: Moreno giunge solo al traguardo del Santuario del Acebo (foto Rafa Carbonero)

Gara sorprendente e davvero molto emozionante quella che va in scena sulle strade Asturiane. La già difficile gara odierna che presentava numerosi saliscendi oltre alll’erta finale del Santuario d’Acebo, è resa ancora più complicata dalle condizione metereologiche avverse.
Per il Team Miche sembrava però che le cose si fossero messe bene fin dai primi chilometri quando nella fuga iniziale era riuscito a inserirsi Zaballa, secondo in generale dietro al compagno Schumacher. Inizialmente in tre, i fuggitivi, si sono presto ritrovati in un drappello di undici unità: Pasamontes, Izaguirre, Suarez, Jones, Belda, Broco, Erviti, Cano, Urtasun, Fonte e Meier, i quali di comune accordo raggiungono la zona rossa della corsa, quella che fin dal mattino tutti i corridori avevano cerchiato come decisiva: il Santuario d’Acebo.
Quando mancano una decina di chilometri dall’arrivo è proprio Zaballa che prova a far saltare il banco, i suoi attacchi ripetuti inchiodano le gambe ormai stanche dei compagni d’avventura. L’unico a resistere è Broco con il quale però l’accordo non arriva e così tutto il loro vantaggio si esaurisce in una manciata di chilometri, da dietro rinvengono i ben più freschi Moreno e Sousa che dei due avversarsi ne fanno un sol boccone.
Stessa sorte che tocca al portacolori della Andalucia che nelle battute finali non riesce a rispondere all’attaco di Moreno che si invola solitario verso una vittoria che gli vale anche il primato nella generale.
Sousa giunge ad appena 8”, 24” invece il ritardo di Zaballa che alla fine riesce a staccare Broco raggiunto anche da Suarez che giunge quinto. Niente da fare quindi per la Miche che nonostante occupasse le prime due posizioni della generale è costretta ad abbandonare la maglia di leader: Zaballa ora si trova in terza posizione a 13” mentre per Schumacher le chance di vittoria si sono azzerate, più di quattro minuti il suo distacco dal leader.

Andrea Mastrangelo

BEFFATO VISCONTI, LA VITTORIA A VICIOSO

maggio 1, 2011 by Redazione  
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Ci teneva da matti il siciliano a ottenere una vittoria al Larciano, corsa prestigiosa che si correva su strade che Visconti considera quasi come “di casa”. Invece è spuntato un gran bel Vicioso che, a dispetto del cognome e coadiuvato dalla squadra, ha disputato una volata senza “vizi”. Il secondo posto è, comunque, per il campione italiano una bella iniezione di fiducia in vista dell’imminente partenza della corsa rosa.

Foto copertina: volata senza “vizi” per Vicioso a Larciano (foto Bettini)
Una classica del calendario italiano che non perde mai fascino. Nonostante ci fossero solo 82 corridori alla partenza, in quanto molti hanno preferito disputare le brevi corse a tappe che caratterizzano questo periodo antecedente al Giro d’Italia, il GP Larciano per i corridori italiani è sempre una corsa di prestigio. Ci ha sicuramente pensato Giovanni Visconti prima della partenza, ma il campione italiano, nonostante abbia corso davvero molto bene, è stato beffato dall’ottimo sprint di Angel Vicioso, corridore della Androni Giocattoli di Gianni Savio. La giornata è stata caratterizzata da diverse fughe: in un primo momento sono scattati De Marchi, Ascani e Ricci Bitti, senza però prendere un buon vantaggio sul resto del gruppo. In seguito ci provano sette uomini: Sella, Ochoa, Mazzanti, Rocchetti, Codol, Baliani e Finetto. Nonostante questi attacchi, il gruppo arriva compatto all’ultimo passaggio in cima al San Baronto, la principale asperità della giornata. Negli ultimi metri Agnoli lancia la volata a Finetto mentre Mazzanti fa da apripista a Visconti, ma sia il campione d’Italia che l’uomo della Liquigas vengono beffati da Vicioso, che vicino alle transenne supera tutti e porta a casa la vittoria.
Subito dopo il traguardo Visconti ha dispensato parole amare: “Ci tenevo, queste sono le mie strade, questa è la mia gente, abito sul San Baronto. Ma sono stato costretto a partire lungo, e ho pagato. Peccato. Ha vinto Vicioso, soprattutto la sua squadra, attaccavano a ripetizione e mi sono dovuto spendere per poter arrivare in volata. La differenza è che loro avevano qui la squadra che farà il Giro, e noi no“. Vicioso, invece, ha dichiarato di aver fatto la corsa interamente su Visconti, in quanto sapeva che era il più forte in volata. Di certo per il campione italiano si tratta di una sconfitta abbastanza difficile da digerire, ma il secondo posto di oggi dimostra sicuramente l’ottimo stato di forma del siciliano in vista del Giro. Il direttore sportivo Luca Scinto, in diverse occasioni, ha dichiarato che la Farnese Vini “forse non vincerà, ma farà divertire il pubblico”. Di certo oggi la prova della squadra non ha deluso, e anche se è mancato lo spunto finale ci sono tutte le premesse perché Visconti faccia un buon Giro.

Carlo Gugliotta

30-04-2011

maggio 1, 2011 by Redazione  
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TOUR DE ROMANDIE
Lo statunitense David Zabriskie (Team Garmin-Cervelo) si è imposto nella quarta tappa, cronometro Aubonne – Signal-de-Bougy, percorrendo 20,1 Km in 27′57″, alla media di 43,148 Km/h. Ha preceduto di 2″ l’australiano Porte e di 14″ l’olandese Westra. Miglior italiano Marco Pinotti (HTC-Highroad), 14° a 1′03″. L’australiano Cadel Evans (BMC Racing Team) è il nuovo leader della classifica, con 18″ sul tedesco Martin e 19″ sul kazako Vinokourov. Miglior italiano Pinotti, 4° a 31″.

GP INDUSTRIA & ARTIGIANATO – LARCIANO
Lo spagnolo Angel Vicioso Arcos (Androni Giocattoli) si è imposto nella corsa italiana, percorrendo 200 Km in 5h02′19″, alla media di 39,693 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Giovanni Visconti (Farnese Vini – Neri Sottoli) e Mauro Finetto (Liquigas-Cannondale).

PRESIDENTIAL CYCLING TOUR OF TURKEY
L’italiano Andrea Guardini (Farnese Vini – Neri Sottoli) si è imposto nella settima tappa, Tekirova – Manavgat, percorrendo 138 Km in 3h05′37″, alla media di 44,608 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Van Hummel e lo statunitense Farrar. . Il russo Alexander Efimkin (Team Type 1 – Sanofi Aventis) ha conservato la testa della classifica, con 1′13″ sul kazako Zeits e 1′33″ sul francese Pinot. Miglior italiano Riccardo Chiarini (Androni Giocattoli), 9° a 11′23″.

LE TOUR DE BRETAGNE CYCLISTE – TROPHEE DES GRANITIERS

Il francese Anthony Vignes (Brest Iroise Cyclisme 2000) si è imposto nella sesta tappa, Morlaix – Plaintel, percorrendo 155 Km in 3h39′04″, alla media di 42,453 Km/h. Ha preceduto allo sprint il russo Solomennikov e il francese Kneisky. L’ungherese Peter Kusztor (Atlas Personal) ha conservato la testa della classifica, con 4″ sul francese Mandri e 38″ sul lituano Siskevicius.

VUELTA ASTURIAS JULIO ALVAREZ MENDO

Lo spagnolo Javier Moreno Bazan (Caja Rural) si è imposto nella terza tappa, Luarca – Santuario del Acebo, percorrendo 195 Km in 6h12′55″, alla media di 31,374 Km/h. Ha preceduto di 8″ il portoghese Ferreira Sousa e di 14″ lo spagnolo Zaballa Gutierrez. Miglior italiano Pasquale Muto (Miche – Guerciotti), 27° a 9′48″. Bazan è il nuovo leader della classifica con 13″ su Zaballa Gutierrez e 36″ su Ferreira Sousa. Miglior italiano Muto, 22° a 10′57″.

MAJOR CUP
Il serbo Ivan Stevic (Partizan Powermove) si è imposto nella corsa russa. Ha preceduto allo sprint i russi Kosyakov e Samokhvalov.

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