21-04-2011

aprile 22, 2011 by Redazione  
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GIRO DEL TRENTINO

Il colombiano Fabio Andres Duarte Arevalo (Geox-TMC) si è imposto nella terza tappa, Molina di Ledro – Fai della Paganella, percorrendo 170 Km in 4h41′05″, alla media di 36,288 Km/h. Ha preceduto allo sprint il portoghese Machado e di 3″ l’italiano Michele Scarponi (Lampre – ISD), che ha conservato la testa della classifica, con 7″ sul portoghese Machado e 33″ sull’italiano Luca Ascani (D’Angelo & Antenucci – Nippo)

VUELTA CICLISTA AL URUGUAY
Settima tappa disputata in due semitappe per recuperare le crono del giorno precedente.
Il mattino, il colombiano Ivan Mauricio Casas (Boyacá Orgullo de América) si è imposto nella prima semitappa, circuito a cronometro di Salto, percorrendo 32 Km in 39′34″, alla media di 48,525 Km/h. Ha preceduto di 15″ l’uruguayano Soto e di 1′36″ l’argentino Diaz. Miglior italiano Alessandro Malaguti (Ora Hotels), 5° a 2′17″. Casas si è portato in testa alla classifica.
Il pomeriggio l’argentino Dario Diaz (C.C. Villa Teresa) si è imposto nella seconda semitappa, Paysandu – Trinidad, percorrendo 123,9 Km in 2′37′59″, alla media di 47,055 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Richeze e Soto. Miglior italiano Malaguti, 8° a 2″. Il colombiano Casas ha conservato la testa della classifica, con 28″ su Soto e 1′10″ su Diaz. Miglior italiano Malaguti, 4° a 2′15″.

TOUR DE KOREA
giorno di riposo

TOSCANA – TERRA DI CICLISMO

L’italiano Salvatore Puccio si è imposto nella terza tappa, Lucca – Montecatini, percorrendo 140 Km in 3h30′36″, alla media di 39,886 Km/h. Ha preceduto di 17″ il belga Wellens e l’etiope Gebremaryam Grmay. L’italiano Fabio Aru è il nuovo leader della corsa, con lo stesso tempo dell’austriaco Preidler. Terzo lo spagnolo De La Cruz Melgarejo, a 27″.

GRAND PRIX OF ADYGEYA (Russia)

L’ucraino Oleksandr Martynenko (ISD – Lampre Continental) si è imposto nella seconda tappa, circuito di Majkop, percorrendo 172 Km in 4h05′29″, alla media di 42,035 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Agarkov e il tedesco Reinhardt. Il russo Dmitriy Ignatiev (Itera – Katusha) ha conservato la testa della corsa, con 22″ e 24″ sui connazionali Kunshin e Filippov.

DUARTE? NO, PRIMO

aprile 22, 2011 by Redazione  
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Dopo una lunga serie di piazzamenti il talentuoso colombiano della Geox conquista il primo successo stagionale aggiudicandosi la tappa regina del Giro del Trentino con arrivo in salita a Fai della Paganella. Il campione mondiale under 23 di Varese ha superato allo sprint Machado e Scarponi che mantiene la maglia fucsia con 7” sul portoghese da difendere nella scalata di Madonna di Campiglio dove si concluderà l’ultima tappa mentre Nibali non forza e perde 1′26”.

Foto copertina: Fabio Duarte taglia vittorioso il traguardo di Fai della Paganella (foto Riccardo Scanferla)

La tappa di 170 km con partenza da Ledro Molina era caratterizzata dalla scalata verso Andalo nella fase iniziale e soprattutto dalla doppia ascesa di Fai della Paganella nel finale, con il primo passaggio in vetta a 33 km dalla conclusione, e non ha visto al via Kloeden (Radioshack) ormai scarico dopo i tanti successi ottenuti fin qui in stagione. La fuga di giornata è stata portata avanti dal toscano Borchi (De Rosa), dal francese Charteau (Europcar), maglia a pois del Tour 2010, e dal polacco Honkisz (CCC-Polsat) che hanno acquisito fino a 6′20” di margine sul gruppo tirato dalla Lampre del leader Scarponi e dalla CSF di Pozzovivo. Sulla prima salita verso Fai della Paganella Honkisz è rimasto solo al comando ma il suo vantaggio sul gruppo, ridotto a una sessantina di unità, è sceso a poco più di 1′ e anche il contrattacco di Pliuschin (Katusha), Pantano (Colombia es Pasion) e Rubiano (D’Angelo & Antenucci) non ha avuto esito, e nella successiva discesa anche Honkisz è stato riassorbito.
Tutto si è dunque deciso negli ultimi 10,7 km di ascesa con una pendenza media del 7,2%. Marzano e Niemec (Lampre) si sono incaricati di fare il forcing e ne hanno fatto le spese tra gli altri Sella (Androni) e Garzelli (Acqua & Sapone) mentre i primi a provarci sono stati Agnoli (Liquigas), autore di tre scatti che sono apparsi però finalizzati più a provare la gamba in vista del Giro d’Italia che a vincere la tappa, e l’immancabile Pirazzi (Androni) che ci ha provato per due volte ma è stato immediatamente ripreso dal gruppo. Ben più serio il tentativo di Rujano (Androni) che è andato in avanscoperta a 7 km dal traguardo guadagnando un centinaio di metri sul gruppo in testa al quale si segnalava un Kreuziger (Astana) al servizio dei compagni Kiserlovski e Masciarelli dopo il ritardo accusato a Bezzecca, mentre Nibali (Liquigas) dopo essere rimasto a lungo nelle ultime posizioni ha perso contatto dando l’impressione di potersi risparmiare in vista della Liegi-Bastogne-Liegi di domenica.
A poco più di 5 km dal traguardo Scarponi (Lampre) ha lanciato il suo attacco e alla sua ruota si è immediatamente portato Duarte (Geox), seguiti da Pozzovivo (CSF) e Kiserlovski (Astana) e successivamente da Machado (Radioshack) e Morabito (BMC) e i 6 si sono riportati rapidamente su Rujano mentre Costa Mendes (CCC-Polsat) ha mancato di poco l’aggancio. Nel gruppetto di testa si sono susseguiti gli scatti e i più brillanti sono apparsi sempre Scarponi e Duarte ma le pendenze meno impegnative degli ultimi 2 km hanno fatto sì che nessuno riuscisse a prendere il largo e nella volata finale Duarte ha avuto la meglio su Machado con Scarponi 3° a 3” davanti a Morabito, Kiserlovski e Pozzovivo. 7° a 8” è giunto un esausto Rujano che sembra comunque sulla strada giusta per tornare quello del 2005, 8° e 9° a 15” Szmyd (Liquigas) e Giampaolo Caruso (Katusha) e 10° a 17” un ancora sorprendente Ascani (D’Angelo & Antenucci). Tra gli altri Masciarelli (Astana) è giunto 15° a 24”, il vincitore di Bezzecca Voeckler (Europcar) 19° a 52”, Nibali 22° a 1′26”, Kreuziger 26° a 1′41”, Sella 36° a 3′51” e Garzelli 42° a 5′57”.
In classifica generale Scarponi mantiene la leadership ma viene avvicinato da Machado distaccato ora di soli 7” con Ascani 3° a 33”, Morabito 4° a 34”, Pozzovivo 5° a 35” e Kiserlovski 6° a 42” mentre Rujano è 10° a 1′18”, Nibali 14° a 1′41” e Duarte 15° a 1′42”. Tutto si deciderà dunque sull’ascesa verso Madonna di Campiglio, dove si torna per la prima volta dopo i fatti del 1999 con l’esclusione dal Giro di Pantani e tutto ciò che ne è seguito. La salita finale, meno impegnativa comunque rispetto a quella di Fai della Paganella, è lunga 13,7 km con una pendenza media del 5,4% e verrà scalata al termine di una tappa che presenta anche le ascese di Ampola, del Passo del Ballino e del Passo del Duron.

Marco Salonna

VOECKLER GARIBALDINO A BEZZECCA, SCARPONI IN FORMA-GIRO

aprile 21, 2011 by Redazione  
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L’alsaziano della Europcar e il marchigiano della Lampre fanno il vuoto sulla salita di Molina di Ledro e arrivano insieme nella località resa famosa dalla battaglia vinta dalle Camicie Rosse nel 1866.

Foto copertina: Voeckler batte Scarponi, ma il marchegiano ha di che consolarsi…. (foto Bettini)

La seconda tappa del Giro del Trentino va al campione nazionale francese che conquista il sesto successo stagionale mentre l’Aquila di Filottrano strappa la maglia di leader a Kloeden e lancia un prepotente segnale in vista del Giro d’Italia. Bene Nibali, male Garzelli e Kreuziger.
La corsa, 184 km da Dro a Bezzecca con le salite di Vigolo Vattaro e Martignaga a metà percorso e soprattutto quella di Molina di Ledro, 12,5 km al 4,5% con la vetta posizionata a 5,5 km dal traguardo, è vissuta sulla fuga di Krivtsov (AG2R), De Maria (De Rosa), Zagorodny (Miche) e Torosantucci (D’Angelo & Antenucci) che hanno rapidamente acquisito un vantaggio di 5′30” ma sono sempre rimasti a tiro del gruppo tirato alternativamente da varie squadre ma non dalla Radioshack della maglia fucsia Kloeden.
Si è arrivati dunque senza scossoni, salvo una caduta che ha costretto al ritiro Patxi Vila (De Rosa), all’imbocco dell’ultima salita e, mentre davanti Torosantucci rimaneva solo al comando ma doveva presto arrendersi al ritorno del gruppo, dietro prima la Liquigas di Nibali e poi soprattutto l’Androni di Rujano e Sella hanno preso il comando delle operazioni e il loro forcing ha fatto ben presto staccare tra gli altri Ballan (BMC), Malori (Lampre) e soprattutto un Kloeden che aveva comunque già dichiarato di non puntare alla classifica generale.
Dopo un timido tentativo di Wegelius (United Health Care) la battaglia tra i big è stata accesa a 8 km dal traguardo da Francesco Masciarelli (Astana), alla ricerca di riscatto dopo un 2010 condizionato da troppi problemi fisici, e dal solito generosissimo Pirazzi (CSF), rimasto ben presto solo al comando ma a sua volta immediatamente raggiunto e superato da Voeckler. All’inseguimento del francese si è portato Scarponi e nessuno degli altri uomini di classifica è stato in grado di replicare al marchigiano che ha tirato dritto praticamente fino all’arrivo con l’alsaziano nella scia, mentre dietro si formava un gruppo di 25 corridori, dal quale perdevano contatto tra gli altri Kreuziger (Astana) e Garzelli (Acqua & Sapone), con Nibali (Liquigas) molto attivo nell’inseguimento. Sul traguardo di Bezzecca Voeckler ha regolato agevolmente Scarponi mentre la volata degli inseguitori giunti a 25” di ritardo è stata vinta da Niemec (Lampre) davanti a Morabito (BMC), Baliani (D’Angelo & Antenucci), Tiralongo (Astana), un bravissimo Ascani (D’Angelo & Antenucci) capace di rimanere con i migliori, Serpa (Androni), Nibali (Liquigas) e Taborre (Acqua & Sapone). Di questo gruppo facevano parte anche Pozzovivo (CSF), Sella e Rujano (Androni) e Machado (Radioshack) mentre Garzelli e Kreuziger hanno accusato un distacco di 1′11” e Kloeden addirittura di 5′47”.
In classifica generale Scarponi guida con 12” su Machado, 14” su Nibali, 15” su Ascani, 19” su Voeckler, 30” su Morabito e 31” su Pozzovivo e alla luce della sua superiorità in salita ben difficilmente questo Giro del Trentino sfuggirà al leader della Lampre. La terza tappa con partenza da Ledro Molina si concluderà ai 1000 metri di Fai della Paganella, ascesa di 10,7 km al 7,2% che verrà già scalata una prima volta a 33 km dalla conclusione.

Marco Salonna

20-04-2011

aprile 21, 2011 by Redazione  
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FRECCIA VALLONE

Il belga Philippe Gilbert (Omega Pharma-Lotto) si è imposto nella classica belga, percorrendo 201 Km in 4h54′57″, alla media di 40,888 Km/h. Ha preceduto di 3″ e 5″ gli spagnoli Rodríguez Olivier e Sánchez Gonzalez. Miglior italiano Rinaldo Nocentini (AG2R La Mondiale), 31° a 36″

GIRO DEL TRENTINO

Il francese Thomas Voeckler (Team Europcar) si è imposto nella seconda tappa, Dro – Ledro Bezzecca, percorrendo 184 Km in 4h47′51″, alla media di 38,353 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Michele Scarponi (Lampre – ISD) e di 25″ il polacco Niemiec. Scarponi è il nuovo leader della classifica, con 12″ sul portoghese Machado e 14″ sull’italiano Vincenzo Nibali (Liquigas-Cannondale).

VUELTA CICLISTA AL URUGUAY

Sesta tappa strutturata in due semitappe.
Il mattino, la prima semitappa, circuito a cronometro di Salto (32,6 Km) è stata sospesa a causa del maltempo. Gli organizzatori stanno studiando la possibilità di recuperarla il giorno successivo (21 aprile).
Il pomeriggio, l’argentino Mauro Abel Richeze (Ora Hotels) si è imposto nella seconda semitappa, Salto – Paysandù, percorrendo 118 Km in 2h31′54″, alla media di 46,610 Km/h. Ha preceduto allo sprint i colombiani Ulloa e Fonseca. Miglior italiano Alessandro Malaguti (Ora Hotels), 7°. L’uruguayano Emanuel Yanes (Porongos) è il nuovo leader della classifica, con 7″ sull’argentino Richard e 40″ sul colombiano Parra. Miglior italiano Malaguti, 6° a 1′12″. Sulla nuova situazione di classifica ha pesato la decisione della giuria di squalificare 66 corridori (su un gruppo di 96) a causa di una manifestazione di protesta che li ha portati a non tagliare il traguardo.

TOUR DE KOREA
Il malaysiano Mohamad Adiq Husainie Othman (nazionale) si è imposto nella sesta tappa, Chungju – Yeongju, percorrendo 138,8 Km in 3h39′23″, alla media di 37,961 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Alessandro Bazzana (Team Type 1 – Sanofi Aventis) e il sudcoreano Jae Jang. L’austriaco Markus Eibegger (Tabriz Petrochemical Team) ha conservato la testa della classifica, con 4″ sul tedesco Erler e 8″ sullo statunitense Dugan. Unico italiano in gara, Bazzana è 62° a 13′34″.

TOSCANA – TERRA DI CICLISMO

Il francese Rudy Molard si è imposto nella seconda tappa, Follonica – Casciana Alta, percorrendo 162 Km in 3h47′36″, alla media di 42,706 Km/h. Ha preceduto allo sprint il kazako Alexey Lutsenko e di 3″ lo spagnolo Casulleras. Lutsenko è il nuovo leader della classifica, con 9″ sul belga De Bie e sullo statunitense Mannion.

GRAND PRIX OF ADYGEYA (Russia)

Il russo Dmitriy Ignatiev (Itera – Katusha) si è imposto nella prima tappa, cronometro Kamenomostskaya – Pobeda, percorrendo 10,5 Km in 20′05″, alla media di 31,369 Km/h. Ha preceduto di 22″ il connazionale Kunshin e di 23″ l’ucraino Vasylyuk.

GILBERT, UNA PRIMAVERA DAVVERO HUY!

aprile 20, 2011 by Redazione  
Filed under 6) FRECCIA VALLONE, News

E’ davvero una primavera d’oro per l’asso belga, che sta sbaragliando la concorrenza nelle classiche del nord . Prima la Freccia del Brabante, domenica scorsa l’Amstel e oggi un’altro successo in casa, un’altra freccia, quella più prestigiosa, tracciata sulle strade della Vallonia. Le stesse che, il giorno di Pasqua, vedranno Gilbert contro tutti alla Liegi, corsa che il campione dell’Omega Pharma Lotto finora non ha mai vinto.

Foto copertina: Gilbert si trangugia anche il Muro di Huy (www.ispaphoto.com)

E due. Sempre lui, sempre Gilbert. Dopo la bellissima e perfetta vittoria all’Amstel di domenica, Philippe va a trionfare sul Muro di Huy andando così ad arricchire il personale palmarès. Questa volta il belga sembra nascondersi nella pancia del gruppo, mentre l’Omega Pharma Lotto non si vede mai in testa a tirare, nonostante ci sia una fuga che arriva a guadagnare 17 minuti. “Che pensi alla Doyenne?” viene da chiedersi. Ogni dubbio viene fugato quando al penultimo passaggio sul Muro di Huy tutta l’Omega è schierata in testa per far prendere la salita nella miglior posizione al proprio bel capitano, pimpante ed agile insieme a tutti i big annunciati. Ma da solo ed in uno straordinario stato di grazia negli ultimi 400 metri finali del successivo ultimo passaggio. Tutti in piedi ad applaudire l’idolo di casa. Il tris delle Ardenne, ora, appare davvero possibile.
Si parte da Charleroi fin verso Huy con l’omonimo e terribile Muro ad attendere i ciclisti in gara per un percorso di 201 Km. Bel tempo anche quest’oggi, sole e temperatura piacevole con tanti appassionati lungo il percorso. Non c’è il vincitore dell’edizione 2010, Evans, vittima di un infortunio.
La fuga va via al secondo chilometro di corsa, protagonisti sono Macej Paterski (Liquigas), Maxime Vantomme (Katusha), Matti Helminen (Landbouwkredit) e Preben Van Hecke (Top Sport Vlaanderen).
I quattro raggiungeranno un vantaggio massimo di 17’ affrontando il primo dei tre passaggi previsti sul Muro di Huy. A 90 Km dall’arrivo il vantaggio resta ancora di 12’ con il compagno di Joaquim Rodriguez che non collabora mentre, in testa al gruppo, iniziano a tirare di comune accordo sia la Saxo Bank, squadra di un attesissimo Contador, sia la Leopard dei fratelli Schleck. Grazie alla collaborazione dei due team il vantaggio dei quattro battistrada rientra, in pochi chilometri, nei 10 minuti ed in vista della Côte d’Ahin (2,3 Km con pendenza media del 6,5%), la settima delle dieci previste, si riduce a 3’. E’ il segno evidente che il ritmo in testa al gruppo è notevolmente aumentato, grazie anche all’aiuto di una terza squadra, la Sky, fiduciosa di Gerrans, terzo all’Amstel. Da segnalare, verso la cima di Ahin, una caduta senza conseguenze per Cunego, rientrato agevolmente in gruppo con l’aiuto dei compagni di squadra. In discesa provano un contrattacco alcuni uomini tra cui Kadri (Ag2R), ripreso a circa 3 Km dal penultimo passaggio sul Muro di Huy, con l’Omega Pharma Lotto che si mette improvvisamente in testa per far prendere nelle posizioni di testa le terribili rampe della salita al proprio capitano Gilbert. In cima il gruppo transiterà con un ritardo di 1’.25” poi, nella successiva discesa, provano ad avvantaggiarsi Gasparotto (Astana), Kolobnev (Katusha), Van Garderen (Htc) e Lövkvist (Htc) a cui si aggiungeranno Verdugo (Euskadi) e Kiryienka (Movistar). I sei, riassorbono la fuga del mattino ma il gruppo, tirato ancora dall’Omega, concederà un vantaggio che, in vista della Côte d’Ereffe, penultima prevista, raggiungerà al massimo 25”. Gilbert sta bene, e vuole provarci anche oggi, nonostante le pendenze dell’erta finale non gli si addicano particolarmente. I più attivi tra i sei, Kiryienka e Lövkvist, rimangono soli al comando a 13 Km dalla fine con 18” di vantaggio. I 2,1 Km della Côte d’Ereffe vengono presi in testa dalla Katusha con un generosissimo Di Luca al servizio del capitano Rodriguez. Intanto, il gruppo transita con 10” dal duo di testa mentre in vista dello scollinamento si avvantaggia Devenyns (Quickstep). Resta l’atteso ultimo passaggio sul Muro di Huy, con i big fino ad ora tutti ben coperti dai rispettivi compagni di squadra. Altro duetto di testa con Marcato (Vacansoeil) e Pineau (Quickstep) i quali si troveranno ai piedi di Huy con 15”. In testa ci sono tutti i migliori, il nostro Cunego, Contador, Andy Schleck, Sanchez, Anton, Rodriguez e l’immancabile Gilbert. Ai 400 metri dall’arrivo va di scena l’azione del belga, da gustare più e più volte, un allungo micidiale per sbarazzarsi di tutti. In un attimo guadagna tantissimo, ha quasi 100 metri per esultare di continuo, felicissimo e con il pensiero già a domenica. Poco più indietro la fatica di Rodriguez, ancora secondo, ancora battuto, poi Sanchez a chiudere il podio. Più indietro Vinokourov ed Anton. Chi riuscirà a batterlo domenica alla Liegi? La sfida è lanciata!

Antonio Scarfone

19-04-2011

aprile 20, 2011 by Redazione  
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GIRO DEL TRENTINO

Il tedesco Andreas Klöden (Team Radioshack) si è imposto nella prima tappa, cronometro Riva del Garda – Arco, percorrendo 13,4 Km in 15′24″, alla media di 52,208 Km/h. Ha preceduto di 1″ l’italiano Adriano Malori (ILampre – ISD) e di 8″ il portoghese Machado.

VUELTA CICLISTA AL URUGUAY

L’italiano Alessandro Malaguti (Ora Hotels) si è imposto nella quinta tappa, Pueblo Eucalipto – Salto, percorrendo 148,7 Km in 3h19′47″, alla media di 44,658 Km/h. Ha preceduto allo sprint il colombiano Parra e di 1′04″ lo spagnolo Mora. L’uruguayano Alvaro Tardaguila (C.C. Amanecer) ha conserva la testa della classifica con 8″ e 12″ sui connazionali Yanes e Rodríguez. Miglior italiano Malaguti, 17° a 1′20″.

TOUR DE KOREA
Il britannico Edward Clancy (Rapha Condor – Sharp) si è imposto nella quinta tappa, Dangjin – Chungju, percorrendo 148,5 Km in 3h35′32″, alla media di 41,339 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’estone Kirsipuu e il malaysiano Othman. L’austriaco Markus Eibegger (Tabriz Petrochemical Team) ha conservato la testa della classifica, con 4″ sul tedesco Erler e 8″ sullo statunitense Dugan. Unico italiano in gara, Alessandro Bazzana (Team Type 1 – Sanofi Aventis) si è piazzato 89° a 26″ (81° a 13′40″ in classifica)

LE TOUR DE FILIPINAS
L’iraniano Rahim Emami (Azad University) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Lingayen – Baguio, percorrendo 112,5 Km in 3h09′53″, alla media di 35,548 Km/h. Ha preceduto di 29″ e 32″ i connazionali Salehian e Zargari. In classifica si impone Emami, con 53″ su Salehian e Zargari.

TOSCANA – TERRA DI CICLISMO

Il belga Sean De Bie si è imposto nella prima tappa, circuito di Grosseto, percorrendo 148 Km in 3h26′46″, alla media di 42,947 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’algerino Reguigui e il kazako Lutsenko.

TIC, TAC…BUSSA KLODEN

aprile 19, 2011 by Redazione  
Filed under News

Nella crono d’apertura del Giro del Trentino, Andreas Kloden conferma il suo momento di grazia culminato nella crono finale dei Paesi Baschi. Ma l’altro protagonista di giornata è il “nostro” Adriano Malori che chiude con un solo secondo di ritardo dal tedesco.

Foto copertina: Kloden in azione sulle strade dell’Alto Garda (foto Bettini)

Una volta c’era l’HTC che vinceva qua e là nel calendario mondiale del ciclismo, almeno tre o quattro volte al mese se non di più. Ma dopo la partenza di Greipel ed un Cavendish che centellina al massimo le sue apparizioni, in questo 2011 stiamo scoprendo un nuovo cannibale: il Team RadioShack, per nulla sbandato dall’addio di Lance Armstrong e che con una squadra di “quasi” pensionati piuttosto che giovani virgulti sta mettendo a ferro e fuoco l’Europa e non solo.
E così la crono di apertura del Giro del Trentino va al grande favorito di giornata Andreas Kloden che, per un solo secondo, si mette alle spalle proprio uno di quei giovani virgulti che mancano agli americani: Adriano Malori, capofila di una Lampre-ISD, altra squadra abbonata ai podi ed ai successi in questo 2011.
L’ex gregario di Ullrich ha fermato i cronometri sui 15’24” nei 13 chilometri che separano Riva del Garda da Arco di Trento, un solo secondo in meno dello stesso Malori. Ma gli spunti più importanti, ovviamente, arrivano da coloro che si contenderanno la generale (con Kloden che comunque non va considerato fuori gioco visto l’attuale stato di grazia) con un Nibali che ha subito messo le cose in chiaro. Il capitano della Liquigas si è messo alle spalle tutti gli altri pretendenti, chiudendo quarto nella tappa con 10” di ritardo dal tedesco della RadioShack, ma con 17” di vantaggio nei confronti dell’altro favorito del Giro, vale a dire Michele Scarponi che adesso dovrà obbligatoriamente giocare all’attacco. Peggio ancora hanno fatto altri due “big” come Kreuziger (18” da Nibali) e Pozzovivo (42” dallo Squalo dello Stretto).
Da segnalare, sempre per far piacere all’italico tricolor, il quinto posto nella crono di un Luca Ascani (+11” da Kloden) che sta tornando quello di qualche stagione fa ed il sesto di Alessandro De Marchi (+16”). Per chiudere il podio di giornata, infine, occhio a Tiago Machado che ha chiuso a +8” da Kloden: per lui è l’ultima prova generale in vista del Giro d’Italia dove sarà il capitano.
Domani seconda tappa, 184 chilometri da Dro a Ledro Bezzecca e chi vuol recuperare secondi sul vertice ha già la prima occasione buona.

Saverio Melegari

C’ERA UNA VOLTA L’AMSTEL

aprile 19, 2011 by Redazione  
Filed under 5) AMSTEL GOLD RACE, Approfondimenti

Questa volta la lode è rimasta nella penna del nostro pagellista che, vedendo l’ultima edizione dell’Amstel, ha rimpianto gli anni passati, quando in questa gara i protagonisti si chiamavano solo Boogerd, Di Luca, Rebellin, Bettini e Vinokourov. Gilbert ha comunque ottenuto il massimo dei voti ma, visto il livello della concorrenza, c’è da dire che stavolta la vittoria era praticamente scontata in partenza.

Foto copertina: la facile vittoria di Gilbert sul Cauberg (foto Bettini)

Vedendo l’edizione di quest’anno viene una gran malinconia a pensare come veniva corsa questa gara quando i protagonisti si chiamavano Boogerd, Di Luca, Rebellin, Bettini e Vinokourov. Solo una fuga di alcuni comprimari ha animato la fase centrale della gara mentre nel finale i big, ad esclusione di Andy Schleck e Rodriguez, sono rimasti in attesa dello show di Gilbert che, portato in carrozza ai piedi del Cauberg, li ha puntualmente giustiziati. Gli italiani saranno protagonisti della prossima puntata di ‘Chi l’ha visto?’.

Philippe Gilbert: già da febbraio è in ottima forma e, fresco vincitore della Freccia del Brabante, ha condotto la gara con sicurezza e in maniera ineccepibile. Supportato da un compagno di squadra della levatura di Van den Broeck (voto: 8 ), ha di fatto controllato con freddezza gli ultimi 20 km di corsa. Bisogna sottolineare, tuttavia, che la facilità con la quale ha gestito la gara è dipesa anche dal fatto che gli avversari non hanno nemmeno provato a fargli il solletico. Aspettiamo ad attribuire la lode al belga quando riuscirà a dar prova della sua classe anche sul Muro di Huy. Voto: 10.

Joachim Rodriguez: ha tentato una prima sparata sul Keutenberg sperando, forse, di riuscire a portarsi dietro un compagno per potersi giocare la vittoria sull’ultimo strappo. Inspiegabile, altrimenti, lo spreco di energie effettuato dall’iberico su quella côte. Tanto più ingiustificabile dal momento che al traguardo mancavano ancora più di 10 km, molti dei quali in pianura. Sarebbe stato, forse, più efficace riservare tutte le proprie forze per tentare uno scatto secco sul tratto più duro del Cauberg poiché il suo tentativo su quest’ultimo strappo non è stato, infatti, molto efficace. Lo attendiamo mercoledì sul Muro di Huy dove, in assenza di Evans, potrà finalmente aggiudicarsi (Contador permettendo) la più prestigiosa fra le ‘Frecce’. Voto: 7,5.

Simon Gerrans, Jakob Fulgsang, Alexandre Kolobnev: non me ne vogliano questi tre bravi corridori ma vederli rispettivamente 3°,4° e 5° in una gara come questa riesce a dare la misura del livello di partecipanti che oggi è possibile schierare in questa tipologia di corse. Il solo Kolobnev ha tentato di favorire il compagno Rodriguez con un tentativo di allungo nel finale. Voto: 7.

Andy Schleck: sapendo di essere battuto in partenza sul Cauberg ha provato, con una azione alla Vinokourov, di andarsene sul falsopiano che segue il duro strappo del Keutenberg. Il problema è che il lussemburghese non ha le qualità da passista del corridore kazako e per questo motivo non è riuscito a fare il vuoto. Ripreso negli ultimi 800 m, ha fatto ricordare la gara di Kolobnev dell’anno passato. Sicuramente la condizione migliorerà in vista della Doyenne.Voto: 8.

Damiano Cunego, Alexandre Vinokourov: entrambi hanno preparato le classiche delle Ardenne ai Paesi Baschi ma, evidentemente, la condizione deve ancora affinarsi. In seria difficoltà sul Keutenberg, lo strappo più arcigno, ci auguriamo di vederli pimpanti alla Liegi. Voto: 5.

Rabobank: il team di casa delude profondamente. Rimasta con ben quattro atleti nel finale non ha accennato minimamente a fare gioco di squadra, per cercare di prendere in una morsa il favorito Gilbert. Un atleta del calibro di Gesink (voto: 4) atteso e pronosticato fra i favoriti alla vigilia ha tenuto un atteggiamento rinunciatario quando la gara è entrata nel vivo. Si pensi che un ciclista come Freire (voto: 7), con caratteristiche sicuramente non del tutto compatibili con un finale come quello dell’Amstel, ha ottenuto un onorevole sesto posto. Voto: 4.

Francesco Gandolfi

18-04-2011

aprile 19, 2011 by Redazione  
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VUELTA CICLISTA AL URUGUAY

L’argentino Claudio Flores (C.C. Porongos) si è imposto nella quarta tappa, Pueblo Trigo – Tacuarembo, percorrendo 148,6 Km in 3h28′58″, alla media di 42,667 Km/h. Ha preceduto allo sprint il brasiliano Cardoso e l’uruguayano Margalef. Miglior italiano Walter Proch (Ora Hotels), 39° a 15″. L’uruguayano Alvaro Tardaguila (C.C. Amanecer) ha conserva la testa della classifica con 8″ e 12″ sui connazionali Yanes e Rodríguez. Miglior italiano Proch, 15° a 1′24″.

TOUR DE KOREA
L’estone Jaan Kirsipuu (Champion System) si è imposto nella quarta tappa, Gunsan – Dangjin, percorrendo 137,8 Km in 3h25′45″, alla media di 40,184 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo statunitense Hanson e il britannico Clancy. L’austriaco Markus Eibegger (Tabriz Petrochemical Team) è il nuovo leader della classifica, con 4″ sul tedesco Erler e 8″ sullo statunitense Dugan. Unico italiano in gara, Alessandro Bazzana (Team Type 1 – Sanofi Aventis) si è piazzato 5° (80° a 13′14″ in classifica)

LE TOUR DE FILIPINAS
L’iraniano Mirsamad Pourseyedi Golakhour (Azad University) si è imposto nella terza tappa, Iba Zambales – Lingayen, percorrendo 151,6 Km in 3h37′12″, alla media di 41,878 Km/h. Ha preceduto allo sprint i filippini Joven e Obosa. L’iraniano Rahim Emami (Azad University) ha conservato la testa della corsa, con 2″ su Obosa e 3″ sull’iraniano Shirisisan.

17-04-2011

aprile 18, 2011 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

AMSTEL GOLD RACE
Il belga Philippe Gilbert (Omega Pharma-Lotto) si è imposto nella classica olandese, percorrendo 258 Km in 6h30′44″, alla media di 39,618 Km/h. Ha preceduto di 2″ lo spagnolo Rodriguez Oliver e di 4″ l’australiano Gerrans. Miglior italiano Damiano Cunego (Lampre – ISD), 15° a 1′39″.

VUELTA A CASTILLA Y LEON

Il britannico Ben Swift (Sky Procycling) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Madrigal de Las Altas Torres – Medina del Campo, percorrendo 167,7 Km in 3h30′00″, alla media di 47,914 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli spagnoli Ventoso Alberdi e Perez Moreno. Miglior italiano Manuel Belletti (Colnago – CSF Inox), 5°. In classifica si impone lo spagnolo Xavier Tondo Volpini (Movistar Team) con 9″ sull’olandese Mollema e 17″ sullo spagnolo Anton Hernandez. Miglior italiano Domenico Pozzovivo (Colnago – CSF Inox), 4° a 40″.

TOUR DU LOIR ET CHER “E. PROVOST”

Il russo Mikhail Antonov (Itera – Katusha) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, circuito di Blois, percorrendo 97,7 Km in 2h32′42″, alla media di 38,389 Km/h. Ha preceduto di 3″ l’olandese Beukeboom e il lituano Bernatonis. In classifica si impone il francese Anthony Saux (U C Nantes Atlantique), con 1″ e 8″ sui connazionali Perichon e Mauge.

INTERNATIONAL TOUR OF HELLAS

Il tedesco Tino Thomel (Team NSP) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Maratona-Atene, percorrendo 104 Km in 2h30′34″, alla media di 41,443 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Fiedler e il neozelandese Yates. Miglior italiano Alberto Di Lorenzo (Meridiana Kamen Team), 7°. In classifica si impone il tedesco Stefan Schafer (LKT-Team-Brandenburg), con 5″ sul greco Tamouridis e 56″ sul tedesco Fothen Miglior italiano Di Lorenzo, 11° a 2′53″.

VUELTA CICLISTA INTERNACIONAL DE GRAVATAI (Brasile)

Il brasiliano Gustavo Costa si è imposto nella quinta ed ultima tappa, circuito di Gravatai , percorrendo 150 Km in 3h07′52″, alla media di 47,906 Km/h. Ha preceduto allo sprint il cubano Fernández García e il brasiliano Serpa. In classifica si impone il brasiliano Renato Seabra (Clube Dataro De Ciclismo – Foz Do Iguacu) con 9″ e 12″ sui copnnazionali Medeiros e Nascimento.

VUELTA CICLISTA AL URUGUAY

L’uruguayan Emannuel Yánes (C.C. Porongos) si è imposto nella terza tappa, José Pedro Varela – Melo, percorrendo 145,3 Km in 3h46′20″, alla media di 38,518 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Rodríguez e Álvaro Tardáguila (C.C. Amanecer). Miglior italiano Walter Proch (Ora Hotels), 26° a 1′20″. Tardáguila è il nuovo leader della classifica con 8″ su Yánes e 12″ su Rodríguez. Miglior italiano Proch, 15° a 1′24″.

TOUR DE KOREA
Il cinese Xu Gang (Max Success Sports) si è imposto nella terza tappa, Gangjin – Gunsan, percorrendo 203,3 Km in 4h53′18″, alla media di 41,589 Km/h. Ha preceduto allo sprint il sudcoreano Joon Yong e di 3″ lo statunitense Stewart. L’austriaco Markus Eibegger (Tabriz Petrochemical Team) è il nuovo leader della classifica, con 4″ sul tedesco Erler e 8″ sullo statunitense Dugan. Unico italiano in gara, Alessandro Bazzana (Team Type 1 – Sanofi Aventis) si è piazzato 26° a 23″ (78° a 13′14″ in classifica).

LE TOUR DE FILIPINAS
Il giapponese Kazuo Inoue (Bridgestone Anchor) si è imposto nella seconda tappa, Balanga – Iba Zambales, percorrendo 153,6 Km in 3h59′19″, alla media di 38,509 Km/h. Ha preceduto di 1″ l’iraniano Shirisisan e l’australiano Crawford. L’iraniano Rahim Emami (Azad University) ha conservato la testa della corsa, con 3″ su Shirisisan e 6″ sul filippino Obosa.

TRO-BRO LEON
Il francese Vincent Jerome (Team Europcar) si è imposto nella corsa francese, percorrendo 206,4 Km in 4h58′07″, alla media di 41,540 Km/h. Ha preceduto di 1″ il canadese Routley e di 20″ il francese Jeannesson. Miglior italiano Mirko Selvaggi (Vacansoleil-DCM Pro Cycling Team), 43° a 5′46″.

ZELLIK – GALMAARDEN
Il belga Gaetan Bille (Wallonie Bruxelles – Credit Agricole) si è imposto nella corsa belga, percorrendo 173,9 Km in 4h03′32″, alla media di 42,844 Km/h. Ha preceduto di 13″ il britannico McNally e di 27″ il belga Polazzi.

GRAND PRIX OF DONETSK
L’ucraino Yuriy Agarkov (ISD – Lampre Continental) si è imposto nella corsa ucraina, percorrendo 168,5 Km in 3h59′19″, alla media di 42,245 Km/h. Ha preceduto di 1″ il connazionale Kononenko e il russo Kosyakov. Unico italiano in gara, Andrea Vassallo si è piazzato 36° a 5′53″

MELTON INTERNATIONAL CICLE CLASSIC
L’australiano Zakkari Dempster (Rapha Condor – Sharp) si è imposto nella corsa britannica, percorrendo 168,1 Km in 4h09′56″, alla media di 40,354 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga De Kerf e il polacco Bialoblocki.

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