09-03-2011

marzo 9, 2011 by Redazione  
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TIRRENO – ADRIATICO
La formazione olandese Rabobank Cycling Team si è imposta nella prima tappa, cronometro a squadre di Marina di Carrara, percorrendo 16,8 Km in 18′08″, alla media di 55,588 Km/h. Ha preceduto di 9″ e 10″ le statunitensi Team Garmin-Cervélo e HTC-Highroad. Primo leader della classifica è l’olandese Lars Boom (Rabobank), con lo stesso tempo dei connazionali Langeveld e Gesink. Miglior italiano Marco Pinotti (HTC-Highroad), 13° a 10″.

PARIS – NICE
Il francese Thomas Voeckler (Team Europcar) si è imposto nella quarta tappa, Crêches-sur-Saône – Belleville, percorrendo 191 Km in 5h04′20″, alla media di 37,656 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Pauriol e il belga Thomas De Gendt (Vacansoleil-DCM Pro Cycling Team). Miglior italiano Francesco Reda (Quickstep Cycling Team), 14° a 13″. De Gendt si è riportato in testa alla classifica, con 10″ su Voeckler e 16″ su Pauriol. Miglior italiano Francesco Gavazzi (Lampre – ISD), 15° a 37″.

JELAJAH MALAYSIA
Lo spagnolo Vidal Celis Zabala (Letua Cycling Team) si è imposto nella seconda tappa, Bandar Penawar – Kluang, percorrendo 204,4 Km in 4h53′14″, alla media di 41,823 Km/h. Ha preceduto i malaysiani Manan e Salleh. L’ìraniano Mehdi Sohrabi (Tabriz Petrochemical Team) ha conservato la testa della classifica, con 2″ su Salleh e 3″ su Manan.

RUTAS DE AMERICA (Uruguay)
L’uruguayano Nestor Pias (C.S.D.Amanecer) si è imposto nella seconda tappa, José Pedro Varela – Melo, percorrendo 150,3 Km in 3h45′35″, alla media di 39,976 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli argentini Sepulveda e Richard. Miglior italiano Fabio Felline (Geox-Tmc), 22° a 2′18″. Pías è il nuovo leader della classifica, con 4″ su Sepulveda e 5″ sull’uruguayano Soto. Miglior italiano Matteo Pelucchi (Geox-Tmc), 19° a 2′22″.

SE IL BUON GIORNO SI VEDE DAL MATTINO

marzo 9, 2011 by Redazione  
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E’ partita col piede giusto la Tirreno – Adriatico, almeno dal punto di vista dello spettacolo che offrirà l’edizione 2011 della Corsa dei due Mari.
L’esito a sorpresa della cronosquadre d’apertura, con alcune delle squadre più favorite dallo specifico esercizio finite staccate, lascia infatti intravedere una condotta di gara spettacolare, anche perchè i distacchi accusati non paiono comunque insormontabili.
Intanto domattina ripartirà da Carrara fasciato d’azzurro l’olandese Lars Boom, il primo corridore della squadra vincitrice della cronometro, la Rabobank, a tagliare il traguardo del lungomare di Carrara.

Foto copertina: la Rabobank lancia a tutta sulla pianura versiliana…. ma le difficoltà di gara incombono (foto Bettini)

Se il buongiorno si vede dal mattino, ci attende una Tirreno-Adriatico molto, ma molto combattuta. Perché tutti quanti si aspettavano una Liquigas già prorompente fin dai primi 17 chilometri di gara, oppure una HTC Highroad pronta a spianare la strada in questi primi due giorni. E, invece, nella cronosquadre di apertura di Marina di Carrara ci ha pensato la Rabobank a scompaginare tutti i piani. E così, sornione come suo solito, si affaccia subito in testa “Oscarito” Freire, nonostante la maglia di leader sia finita sulle spalle possenti di Lars Boom.
Una lotta sul filo dei secondi, com’era lecito aspettarsi visto il percorso semplice (tanti rettilinei e pochissime curve) ed anche corto, ma comunque dare nove secondi in poco meno di 17 chilometri alla Garmin-Cervelo e dieci all’HTC non è poi così poco. I nove in arancio ci hanno messo 18’08” per chiudere la prova ed il primo a passare sotto lo striscione del traguardo è stato proprio Boom, che così trova anche la maglia azzurra di leader, chiudendo questa prova alla strabiliante media di 55,588 km/h.
Ma c’è chi anche ha deluso ed era fra i favoriti della vigilia come il team Leopard di Fabian Cancellara e dello stesso Daniele Bennati che ha chiuso addirittura al settimo posto distanziati di 29” dai capo-banda. Poco meglio hanno fatto la Liquigas della premiata ditta Nibali-Basso e la BMC di Ballan, che hanno rispettivamente chiuso al quinto e al sesto, staccate di 22” e 26″. Al di sotto del podio c’è rimasta anche la Saxo Bank che, per un solo secondo, ha dovuto lasciare strada all’HTC. In penombra le altre squadre italiane con la Lampre-ISD che chiude con un onorevole decimo posto distaccata di 39” (con Cunego e Scarponi che non sono completamente tagliati fuori), mentre Garzelli è indietro di 47” e la Farnese-Vini di Giovanni Visconti è addirittura 17° a 55”. Chiude il gruppo l’Euskaltel-Euskadi che in 17 chilometri è riuscita a prendere dalla Rabobank la bellezza di un minuto e tredici secondi.
Domani seconda tappa con il percorso che prevede ben 202 chilometri, distanze importanti a questo punto della stagione, da Carrara ad Indicatore, in provincia di Arezzo. Il percorso prevede due Gran Premi della Montagna a San Casciano Val di Pesa ed a Poggio alla Croce: andrà via la fuga nei primi chilometri, come sempre succede, ma si arriverà allo sprint di gruppo, salvo clamorosi colpi di scena.
E ci sarà di che divertirsi vista la parata di fenomeni delle ruote veloci presenti quest’anno alla “Corsa dei due mari”. C’è curiosità nell’aspettare Cavendish, nel riscoprire Bennati e nel rivedere Petacchi là davanti. E vedremo se Freire rimarrà nascosto come suo solito per non prendersi la maglia del primato ed acquistare troppa visibilità in vista della Sanremo, oppure si butterà nella mischia per provare a vincere una tappa.

Saverio Melegari

08-03-2011

marzo 9, 2011 by Redazione  
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PARIS – NICE
L’australiano Matthew Harley Goss (HTC-Highroad) si è imposto nella terza tappa, Cosne-Cours-sur-Loire – Nuits-Saint-Georges, percorrendo 202 Km in 5h16′48″, alla media di 38,257 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Haussler e il russo Galimzyanov. Miglior italiano Francesco Gavazzi (Lampre – ISD), 8°. Harley Goss è il nuovo leader della classifica, con 2″ sul belga De Gendt e 6″ su Haussler. Miglior italiano Valerio Agnoli (Liquigas-Cannondale), 15° a 16″.

JELAJAH MALAYSIA
L’iraniano Mehdi Sohrabi (Tabriz Petrochemical Team) si è imposto nella prima tappa, Kota Iskandar – Bandar Penawar, percorrendo 162,5 Km in 3h39′34″, alla media di 44,405 Km/h. Ha preceduto di 2″ l’estone Ojavee e di 4″ il malaysiano Salleh, distanziati di 6″ e 8″ nella prima classifica generale.

RUTAS DE AMERICA (Uruguay)
L’argentino Dario Diaz (Villa Teresa) si è imposto nella prima tappa, Montevideo – Minas, percorrendo 146,1 Km in 3h39′50″, alla media di 39,875 Km/h. Ha preceduto di 1″ l’italiano Matteo Pelucchi (Geox-TMC) e lo’uruguayano Soto, distanziati di 5″ e 6″ nella prima classifica generale.

UNA TIRRENO TUTTA DA BERE

marzo 9, 2011 by Redazione  
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Scatta oggi da Marina di Carrara la 46a edizione della Tirreno – Adriatico. Sarà un’edizione che calamiterà gli interessi di media e tifosi grazie ad una starting list di tutto rispetto, capeggiata da Stefano Garzelli, dorsale numero 1 in qualità di vincitore della scorsa edizione. Ci saranno anche Basso, Nibali e Scarponi, nomi eccellenti ai quali affiancare quelli dell’australiano Evans e l’elvetico Cancellara, il campione del mondo della cronometro, che però non potrebbe trovare troppo giovamento dalle due prove contro il tempo inserite nel tracciato. La prima di queste sarà proprio la prima, una velocissima cronosquadre tracciata sulle filanti strade della Versilia.

Foto copertina: passerella sul litorale carrarese per la Tirreno – Adriatico 2011 (www.bagnoparadiso.com)

Quest’anno saranno da sorseggiare con gusto i due mari della classica corsa di preparazione italiana alla Milano-Sanremo. A dare il gusto giusto alla Tirreno-Adriatico non contribuirà soltanto il percorso – interessante e apertissimo come il solito, nonostante i pareri dei tifosi più affamati di pendenze a due cifre – ma stavolta influirà anche una partecipazione in grado di far impallidire la pur qualificata starting list della Parigi – Nizza. Al via da Marina di Carrara si schiererà, innanzitutto, il vincitore uscente Stefano Garzelli, che dovrà vedersela con avversari del calibro dell’ex campione del mondo Evans e dell’aggueritissimo Scarponi, al quale ancora brucia la sconfitta patita dal varesino per un’inezia. Poi ci saranno Cunego e il vincitore del Giro d’Italia 2010 Basso, Nibali e lo spagnolo Rodriguez, l’olandese Gesink e lo svedese Lövkvist, il lussemburghese Andy Schleck e l’elvetico Cancellara. Quest’ultimo sembrerebbe, a un primo e sommario esame del tracciato, il naturale favorito per la vittoria finale a causa della presenza di ben due tappe da affrontare contro il tempo, ma non sarà così facile per il quattro volte campione del mondo della specialità inserire nel suo già nutrito palmares anche la Tirreno – Adriatico 2011, bissando così il successo conseguito nel 2008. I tracciati delle tappe intermedie, infatti, sono ricchi di occasioni per imbastire imboscate e in particolar modo non presenteranno molti tratti per recuperare le ultime tre frazioni in linea. A ben guardare poi, l’elvetico avrà totalmente dalla sua solamente i 9,4 Km della crono finale di San Benedetto (lo stesso corridore si è lamentato della sua brevità), poiché la tappa d’apertura sarà a squadre e dunque non dovrà disputarla soltanto per sé, calibrando le forze per evitare di sfiancare la squadra.
Costituirà una novità, tra l’altro, la scelta di partire con una cronosquadre, prova mai proposta prima d’ora alla corsa dei due mari. Si gareggerà su di un circuito di quasi 17 Km disegnato a cavallo di Toscana e Liguria, dal profilo totalmente pianeggiante e dalla planimetria scorrevole. Le curve saranno in tutto una quindicina (quattro quelle veramente impegnative) e le formazioni in gara potranno senza troppi problemi rullare a tutta sulle strade della Versilia, percorrendo la distanza prestabilita in meno di una ventina di minuti. Nessuna insidia li attenderà, probabilmente nemmeno quella del vento che le previsioni annunciano debole nel tratto terminale della cronometro, che vedrà le squadre costeggiare per circa 4 Km il Mar Ligure. Quest’anno il Tirreno i corridori lo vedranno solo nel nome della corsa.

Mauro Facoltosi

PARIGI-NIZZA, GOSS A FORZA SETTE

marzo 9, 2011 by Redazione  
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L’australiano ex campione del mondo dell’inseguimento a squadre su pista conquista la 7a vittoria stagionale, la prima in Europa, resistendo al ritorno di Haussler e strappa la maglia gialla a De Gendt in attesa delle prime vere salite. Finale movimentato con la caduta di Sagan nell’ultima curva a 300 metri dall’arrivo

Foto copertina: Goss tocca il cielo con un dito…. Sagan la terra con tutto il corpo (foto Bettini)

Colpo doppio di Matthew Goss nella terza tappa della Parigi-Nizza. L’australiano dell’HTC conferma il grande stato di forma di questo avvio di stagione imponendosi sul traguardo di Nuits-Saint-Georges davanti al connazionale Haussler (Garmin) e al russo Galymzyanov (Katusha) e, grazie agli abbuoni, strappa la maglia di leader al belga De Gendt (Vacansoleil), distanziato ora di 2”. Da segnalare la caduta nell’ultima curva di Sagan (Liquigas) che sembrava lanciato verso il successo.
La tappa, 202 km da Cosne-Cours-Sur-Loire a Nuits-Saint-Georges con diversi saliscendi ma con la sola Côte de Bécoup a 23 km dalla conclusione come unica vera difficoltà di giornata, è vissuta sulla fuga dei quattro francesi Pineau (FDJ), Kadri (AG2R), Gautier (Europcar), Hardy (Bretagne) e del campione finlandese Veikkanen (Omega Pharma), evasi dal plotone dopo neppure 1 km ma sempre controllati dagli uomini della Vacansoleil che hanno concesso loro un vantaggio massimo di 3′50”, ridotto a 1′30” all’imbocco dell’ultima salita.
Sulle rampe a dire il vero piuttosto pedalabili della Côte de Bécoup si è portato al comando Agnoli (Liquigas) con il compito di rendere la corsa dura per eliminare possibili avversari di Sagan ma i soli velocisti a staccarsi sono stati Steegmans (Quick Step) e Weylandt (Leopard) e anche uno scatto telefonato di Vinokourov (Astana) con a ruota Voeckler (Europcar) e la maglia gialla De Gendt non ha avuto esito: nel falsopiano immediatamente successivo allo scollinamento il campione nazionale francese ha operato un attacco ben più deciso andando a riprendere i 5 fuggitivi che avevano conservato un minimo margine con il solo Kadri in grado di rimanergli a ruota.
I due transalpini hanno guadagnato fino a 20” e hanno tenuto a lungo testa al gruppo inseguitore, ma non appena la strada è diventata più scorrevole hanno dovuto arrendersi al ritorno del plotone guidato da Garmin e Liquigas mentre Sylvain Chavanel (Quick Step) è stato vittima di una foratura, ma è riuscito a riaccodarsi a 4 km dall’arrivo.
L’ultimo km era un’autentica gimkana con un’ininterrotta serie di curve all’interno di Nuits-Saint-Georges; l’ultima di esse, a 300 metri dall’arrivo, è stata approcciata in testa da Thomas (Sky), che aveva il compito di tirare la volata a Henderson vincitore ad Amilly, con a ruota Sagan, portato avanti da un inesauribile Agnoli, ma lo slovacco è caduto trascinando a terra anche Roelandts (Omega Pharma), Maes (Quick Step) e Offredo (FDJ). A quel punto Thomas ha disputato la sua volata rimanendo in testa fino ai 50 metri dal traguardo per poi essere superato dapprima da Galymzyanov (Katusha) e poi da Goss (HTC) che si è aggiudicato la tappa davanti ad Haussler (Garmin), rinvenuto fortissimo da dietro, e al russo. Quarti è giunto Rojas (Movistar) davanti a Thomas, a Henderson e a Ravard (AG2R) con i nostri Gavazzi (Lampre) e Agnoli rispettivamente 8° e 10°. Non ha preso il via il francese di origine basca Sicard (Euskaltel) mentre ha abbandonato lungo il percorso Simone Ponzi (Liquigas).
In classifica generale Goss prende la testa con 2” su De Gendt, 6″ su Haussler ed Henderson, 8″ su Galymzyanov e 9″ su Roy (FDJ) mentre tutti gli uomini di classifica sono a 16”. La quarta tappa, 191 km da Crêches-sur-Saône a Belleville, è la prima veramente impegnativa della Parigi-Nizza con 7 gran premi della montagna anche se non particolarmente duri e anche se gli ultimi 35 km sono in discesa e pianura: il susseguirsi delle salite e la classifica ancora molto corta con 125 corridori nello spazio di 16” renderanno difficilissimo alle varie squadre controllare la corsa e dunque si prevede battaglia.

Marco Salonna

HENDERSON VA A… MILLY

marzo 8, 2011 by Redazione  
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Con una volata a tutta il neozelandese della Sky Procycling ha fatto sua la seconda frazione della corsa verso il sole, una tappa caratterizzata ancora una volta da una lunga fuga da lontano. Henderson ha regolato allo sprint l’australiano Harley Goss mentre il capoclassifica De Gendt ha conservato la maglia di leader, nonostante non sia andato a buon fine il tentativo inscenato dal belga all’ultimo chilometro. Ancora vento, ancora cadute ad anche una foratura, che ha colto uno degli uomini più attesi, lo spagnolo Luis Leon Sanchez Gil, a 3 Km dall’arrivo: il vincitore della Parigi-Nizza 2009 è stato, però, graziato dalla giuria, che gli abbuonato il distacco subito.

Foto copertina: Henderson primo ad Amilly (foto Bettini)

Volata di potenza di Greg Henderson ad Amilly. Il neozelandese del Team Sky, già vincitore di una tappa nel 2010, si è aggiudicato la seconda frazione della Parigi-Nizza precedendo allo sprint l’australiano Goss (HTC) e il russo Galimzyanov (Katusha), approfittando forse anche di un campo partenti non così qualificato per quanto riguarda le volate, dal momento che i principali interpreti, da Cavendish a Farrar, da Petacchi a Greipel, saranno impegnati alla Tirreno-Adriatico. Dal canto suo, il belga De Gendt (Vacansoleil) ha confermato la leadership della classifica generale.
Dunque, la tappa si è svolta con un copione molto simile a quello messo in scena ad Houdan, con la fuga partita dopo appena 1,5 km dei tre francesi Bouet (AG2R), Offredo (FDJ) e Gallopin (Cofidis), nipote dell’attuale direttore sportivo della Radioshack. Più avanti Offredo si è rialzato e si è lasciato riprendere dal gruppo mentre prima Gallopin e poi Bouet si sono arresi a 30 km dalla conclusione, dopo aver avuto un vantaggio massimo di 6′15” ed essere stati fermati da un passaggio a livello abbassato, presso il quale sono stati raggiunti dagli inseguitori (anche se poi la giuria li ha fatti ripartire con il medesimo vantaggio accumulato in quel punto).
Riprese le lepri, non si è visto nessun ulteriore tentativo di fuga anche se la Movistar e in seconda battuta la Liquigas e l’Astana (da segnalare un Vinokourov attivissimo e spesso davanti in prima persona) hanno tentato a più riprese di far esplodere il gruppo, approfittando di un vento ancora molto forte. Alla fine la loro azione non ha sortito grandi effetti, a parte la perdita di contatto di una ventina di corridori, tra i quali Fuglsang (Leopard), giunto al traguardo con 1′01” di ritardo.
Ancora gli uomini di Unzue hanno condotto a lungo per lanciare la volata di Rojas ma negli ultimi 2 km è stata l’HTC a prendere il comando delle operazioni e a mantenerlo fino ai 200 metri, andando a riprendere addirittura la maglia gialla De Gendt, che aveva tentato l’azione da finisseur in corrispondenza del triangolo rosso dell’ultimo km. I primi a lanciare la volata sono stati Hunter (Radioshack) e Henderson (Sky) e, mentre il sudafricano si è subito piantato, il neozelandese ha resistito fino al traguardo imponendosi davanti a Goss (HTC), Galimzyanov (Katusha) e Haussler (Garmin), vittima in precedenza di una caduta senza conseguenze come Frank Schleck (Leopard) e Tony Martin (HTC). 5° posto per Sagan (Liquigas) davanti a Romain Feillu (Vacansoleil), Roelandts (Omega Pharma), Rojas (Movistar), Vaitkus (Astana) e Wyss (BMC) mentre il primo degli italiani è stato Agnoli (Liquigas) giunto 12°. Da segnalare la foratura di Luis Leon Sanchez Gil (Rabobank Cycling Team) a 3 Km dall’arrivo (ma il distacco è stato abbuonato dalla giuria) e i ritiri di Martin Velits (HTC), Haedo (Saxo Bank) e Moncoutiè (Cofidis), alle prese con problemi a un ginocchio.
In classifica generale De Gendt resta al comando con 4” su Henderson, 7 su Roy (FDJ), 8 su Goss e Gallopin, 10 su Haussler e Galimzyanov e 14 su tutti i principali favoriti. Alla luce della grande personalità mostrata in corsa è probabile che il belga riesca a conservare la maglia gialla anche nella terza tappa, 202 km da Cosne-Cours-Sur-Loire a Nuits-Saint-Georges con la Côte de Bécoup, 5,1 km al 5,3% di pendenza, da superare a 23 km dal traguardo.

Marco Salonna

07-03-2011

marzo 8, 2011 by Redazione  
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PARIS – NICE
Il neozelandese Greg Henderson (Sky Procycling) si è imposto nella seconda tappa, Montfort l’Amaury – Amilly, percorrendo 199 Km in 5h00′56″, alla media di 39,676 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Harley Goss e il russo Galimzyanov. Miglior italiano Valerio Agnoli (Liquigas-Cannondale), 12°. Il belga Thomas De Gendt (Vacansoleil-DCM Pro Cycling Team) ha conservato la testa della classifica, con 4″ su Henderson e 7″ sul francese Roy. Miglior italiano Agnoli, 19° a 14″.

06-03-2011

marzo 7, 2011 by Redazione  
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PARIS – NICE
Il belga Thomas De Gendt (Vacansoleil-DCM Pro Cycling Team) si è imposto nella prima tappa, circuito di Houdan, percorrendo 154,5 Km in 4h05′06″, alla media di 37,821 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Roy e l’australiano Haussler. Miglior italiano Francesco Gavazzi ( Lampre – ISD), 17°. De Gendt è il primo leader della classifica, con 6″ su Roy e 9″ su Haussler. Gavazzi 18° a 13″.

DRIEDAAGSE VAN WEST-VLAANDEREN (Belgio)
Il belga Niko Eeckhout (An Post – Sean Kelly) si è imposto nella seconda ed ultima tappa, Nieuwpoort – Ichtegem, percorrendo 195,5 Km in 4h31′24″, alla media di 43,220 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Casper e il canadese Rollin. Miglior italiano Marcello Pavarin (Vacansoleil-DCM Pro Cycling Team), 96° a 5′35″. In classifica si impone il neozelandese Jesse Sergent (Team RadioShack), con 10″ sul belga Rosseler e il polacco Kwiatkowski. Miglior italiano Pavarin, 114° a 20′34″.

VUELTA CICLISTA A LA REGION DE MURCIA
Lo spagnolo Alberto Contador Velasco (Saxo Bank Sungard) si è imposto anche nella terza ed ultima tappa, circuito a cronometro di Murcia, percorrendo 12,4 Km in 14′10″, alla media di 52,517 Km/h. Ha preceduto di 8″ il francese Coppel e di 12″ il russo Menchov. Miglior italiano Manuele Boaro (Saxo Bank Sungard), 6° a 26″. In classifica Contador si impone con 11″ su Coppel e 17″ su Menchov. Miglior italiano Dario David Cioni (Sky Procycling), 22° a 3′44″.

GRAN PRIX DE LA VILLE DE LILLERS – SOUVENIR BRUNO COMINI
Il francese Denis Flahaut (Roubaix Lille Metropole) si è imposto nella classica francese, percorrendo 171 Km in 4h08′13″, alla media di 41,335 Km/h. Ha preceduto di 8″ il connazionale Bacquet e il danese Aistrup.

TROFEO ZSSDI – UNIONE DEI CIRCOLI SPORTIVI SLOVENI IN ITALIA
L’italiano Enrico Battaglin (Zalf Désirée Fior) si è imposto nella corsa friulana precedendo gli italiani Sonny Colbrelli (GS Zalf Desiree Fior) e Luca Benedetti (Mantovani Cycling Team Fountain).

TOUR DU CAMEROUN (disputato dal 27-02 al 6-03)
Il burkinese Oumarou Minougou si è imposto nella corsa africana, precedendo di 3′17″ il camerunense Tega. Vincitori di tappa sono stati, in ordine cronologico, lo stesso Minougou, il camerunense Guewa, i ruandesi Hategeka e Ruvogera, il burkinese Ouedraogo, lo svizzero Elmiger e il francese Chadefaux

05-03-2011

marzo 7, 2011 by Redazione  
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STRADE BIANCHE
Il belga Philippe Gilbert (Omega Pharma-Lotto) si è imposto nella corsa toscana, percorrendo 190 Km in 4h44′26″, alla media di 40,079 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Alessandro Ballan (BMC Racing Team) e Damiano Cunego (Lampre – ISD).

DRIEDAAGSE VAN WEST-VLAANDEREN (Belgio)
Il tedesco John Degenkolb (HTC-Highroad) si è imposto nella prima tappa, Brugge – Bellegem, percorrendo 174,9 Km in 3h53′24″, alla media di 44,961 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Wagner e il belga Keukeleire. Miglior italiano Francesco Chicchi (Quickstep Cycling Team), 7°. Il neozelandese Jesse Sergent (Team RadioShack) ha conservato la testa della corsa, con 10″ sul belga Rosseler e il neozelandese Bewley. Miglior italiano Chicchi, 130° a 1′08″.

VUELTA CICLISTA A LA REGION DE MURCIA
Lo spagnolo Alberto Contador Velasco (Saxo Bank Sungard) si è imposto nella seconda tappa, Estrella de Levante (Murcia) – Centro de Interpretación de Sierra Espuña, percorrendo 183,2 Km in 4h46′57″, alla media di 38,306 Km/h. Ha preceduto di 5″ il russo Menchov e il francese Coppel. Miglior italiano Santo Anzà (Vacansoleil-DCM Pro Cycling Team), 17° a 2′00″. Contador è il nuovo leader della classifica, con lo stesso tempo di Coppel e Menchov. Miglior italiano Anzà, 16° a 2′18″.

DE VLAAMSE PIJL
Il belga Frédéric Amorison (Landbouwkrediet) si è imposto nella classica belga, percorrendo 151 Km in 3h38′05″, alla media di 41,543 Km/h. Ha preceduto di 2″ e 20″ i connazionali Serry e De Bie.

04-03-2011

marzo 7, 2011 by Redazione  
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Ci scusiamo con i lettori per il blocco dell’aggiornamento degli ordini d’arrivo e delle previsioni meteo, causato da un problema tecnico.

La redazione

DRIEDAAGSE VAN WEST-VLAANDEREN (Belgio)
Il neozelandese Jesse Sergent (Team RadioShack) si è imposto nel prologo, circuito di Middelkerke, percorrendo 7 Km in 8′14″, alla media di 51,012. Ha preceduto di 10″ il belga Rosseler e il neozelandese Bewley. Miglior italiano Cesare Benedetti (Team Netapp), 137° a 55″.

VUELTA CICLISTA A LA REGION DE MURCIA
L’australiano Michael Matthews (Rabobank Cycling Team) si è imposto nella prima tappa, San Pedro del Pinatar – Alhama de Murcia, percorrendo 178,7 Km in 4h26′09″, alla media di 40,285 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Downing e l’italiano Davide Appollonio (Sky Procycling).

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