17-03-2011

marzo 18, 2011 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

GIRO DO INTERIOR DE SAO PAULO (Brasile)
Il brasiliano Raphael Serpa (São Lucas/Giant/Cicloravena/Americana) si è imposto nella seconda tappa, circuito di Bocaina, percorrendo 118 Km in 2h46′16″, alla media di 42,582 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Pulini e di 2″ lo statunitense Rathe. Serpa è il nuovo leader della classifica, con 3″ sul connazionale Nardin e su Rathe

ISTARSKO PROLJECE – ISTRIAN SPRING TROPHY (Croazia)
Lo sloveno Robert Vrecer (Perutnina Ptuj) si è imposto nel cronoprologo, circuito di Tinjan, percorrendo 5,8 Km in 8′27″, alla media di 41,183 Km/h. Ha preceduto di 25″ lo statunitense Craddock e di 26″ lo sloveno Mahoric. Miglior italiano Mariano Giallorenzo (Meridiana Kamen Team), 36° a 55″.

CAMPIONATI OCEANICI
Si sono aperti a Shepparton (Australia) i campionati oceani. Nel primo giorno di gara sono stati assegnati i titoli a cronometro, rispettivamente andati a Jessica Allen (donne U19), Shara Gillow (donne elite), Nick Schultz (uomini U19), Damien Howson (uomini U23) e William Dickeson (uomini elite)

16-03-2011

marzo 17, 2011 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

NOKERE KOERSE
Il belga Gert Steegmans (Quickstep Cycling Team) si è imposto nella corsa belga, percorrendo 195,9 Km in 4h42′16″, alla media di 41,641 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Van Dijk e l’australiano Brown. Miglior italiano Marcello Pavarin (Vacansoleil-DCM Pro Cycling Team), 37°

GIRO DO INTERIOR DE SAO PAULO (Brasile)
Il brasiliano Flavio Cardoso Santos (Funvic – Pindamonhangaba) si è imposto anche nella prima tappa, circuito di Barra Bonita, percorrendo 122 Km in 2h55′25″, alla media di 41,729 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Nardin e il bielorusso Krasilnikau. In classifica Cardoso Santos comanda con 6″ su Nardin e 10″ su Krasilnikau

STEEGMANS DOMA ANCHE I MALANNI

marzo 17, 2011 by Redazione  
Filed under News

E’ riuscito a andare a segno nonostante i postumi di una recentissima influenza, che l’aveva costretto a ritirarsi dalla Parigi – Nizzo. Il tedesco Steegmans ha così fatto sua la Nokere Koerse, l’ennesima gara antipasto delle prossime gare del nord, sgominando un foltissimo gruppo, avaro di italiani e di nomi altisonanti, il più conosciuto dei quali era quello del bielorusso Hutarovich.

Foto copertina: Steegmans vincitore sul traguardo di Nokere (www.ispaphoto.com)

Steegmans (Quick Step) si è dimostrato più forte dello stato influenzale che lo aveva costretto ad abbandonare la Parigi-Nizza nella quarta tappa. Oggi in Belgio nella Nokere-Koerse si è preso la rivincita con il destino, vincendo la corsa belga che fa da antipasto ad appuntamenti più titolati.
Lungo i 196 km di gara le occasioni e le fughe non sono mancate, ma la conclusione in volata ha visto primeggiare il tedesco Steegmans davanti a Stefan Van Dijk (Veranda Willems Accent) e Graeme Brown (Rabobank), mentre gli unici italiani presenti sono arrivati nelle retrovie, 37° Marcello Pavarin (Vacansoleil-DCM Pro Cycling Team), 73° Alessandro Bazzana (Team Type 1 – Sanofi Aventis) e 113° Cesare Benedetti (Team Netapp).
Prima della volata conclusiva la giornata era stata caratterizzata dal tentativo di un gruppetto di 10 attaccanti che, dopo aver guadagnato sino a quasi un minuto, si è pian piano disgregato riducendosi ai 4 uomini ripresi a 7 Km dall’arrivo, nonostante l’estremo tentativo di uno dei fuggitivi, il belga De Haes.
Altre sparate nel finale non hanno impedito la più naturale conclusione di questa gara, l’arrivo allo sprint che ha premiato Steegmans, corridore che ricordiamo anche vincitore di due tappe alla Parigi – Nizza dell’anno scorso e della frazione del Tour de France 2007 terminata a Gand.

Mario Prato

15-03-2011

marzo 16, 2011 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TIRRENO – ADRIATICO
L’elvetico Fabian Cancellara (Leopard Trek) si è imposto nella settima ed ultima tappa, circuito a cronometro di San Benedetto del Tronto, percorrendo 9,3 Km in 10′33″, alla media di 52,890 Km/h. Ha preceduto di 9″ l’olandese Boom e di 19″ l’italiano Adriano Malori (Lampre – ISD). In classifica l’australiano Cadel Evans (BMC Racing Team) si impone con 11″ sull’olandese Gesink e 15″ sull’ìtaliano Michele Scarponi (Lampre – ISD).

GIRO DO INTERIOR DE SAO PAULO (Brasile)
Il brasiliano Flavio Cardoso Santos (Funvic – Pindamonhangaba) si è imposto nel prologo circuito a cronometro di Barra Bonita, percorrendo 1 Km in 1′05″, alla media di 55,384 Km/h. Ha fatto registrare il medesimo tempo dei connazionali Panizo e Medeiros.

SOFFRE CADEL, MA LA “TIRRENO” E’ SUA!

marzo 15, 2011 by Redazione  
Filed under News

Epilogo spettacolare della “corsa dei due mari”: Evans, leader prima del via della crono di San Benedetto del Tronto, è costretto sulla difensiva dalla super prova di Robert Gesink che, per almeno dieci minuti, ha creduto nella rimonta e nella vittoria finale. Tappa, fin troppo scontato, che va a Cancellara, ma bravissimo Malori che chiude terzo.

Foto copertina: Evans festeggia sul podio di San Benedetto del Tronto (foto Bettini)

Due corse in una, com’era ampiamente pronosticabile alla vigilia. I più forti cronoman fuori classifica in lotta per la vittoria di tappa, i primi otto della generale a darsi battaglia per la maglia azzurra finale. Fabian Cancellara e Cadel Evans. Lars Boom e Robert Gesink.
Sono questi i vincitori ed i vinti della giornata conclusiva di questa Tirreno-Adriatico che, con l’inserimento della crono finale di 9.3 chilometri sul lungomare di San Benedetto del Tronto, ha regalato emozioni fino all’ultimissima pedalata e non come succedeva nelle precedenti edizioni dove il vincitore della corsa (eccezion fatta per la disfida Garzelli-Scarponi dello scorso anno) si sapeva già alla fine della penultima tappa e lo sprint in Riviera delle Palme era solo una prova generale in vista della Sanremo.
Lunghi rettilinei, poche curve (e quasi tutte ad inizio frazione): questa la planimetria della crono di oggi che regala un bel successo, il primo della stagione dopo la beffa nel prologo del Tour del Qatar, a Fabian Cancellara che vola in 10’33” sul lungomare di San Benedetto. E si prende anche la rivincita proprio su quel prologo: in Asia fu battuto da Lars Boom, in Italia è lui il primo dei “secondi” con 9” di ritardo dall’orologio svizzero. La sorpresa di giornata, però, arriva da uno splendido Adriano Malori (Lampre-ISD) che sfrutta al massimo le sue doti da passista-cronometrista e si va a prendere un prestigioso terzo posto (10’52”). Di fatto, la vittoria di tappa era già decisa intorno alle 14.30 quando partivano quelli delle retrovie della generale.
Quando poi sono entrati in scena i big, tutti quanti si sono armati di calcolatrice e sono partiti i calcoli al primo intermedio. Mezza delusione per Nibali (+14” da Cancellara dopo cinque chilometri), discreto almeno in un primo momento Gesink (+11”). Ma, vista la classifica cortissima dopo sei tappe in linea, il divario seppur minimo fra il capitano della Rabobank, Robert Gesink, e gli altri iniziava a diventare pesante: Basso e Scarponi a metà gara pagavano già 10 secondi, Nibali 7, Cunego era fuori dai giochi, Evans otto. Considerato che alla partenza aveva 15” di ritardo dall’australiano, il trend non lasciava presagire niente di buono per il campione del Mondo di Mendrisio.
Nella seconda parte di crono, quella con il vento leggermente contrario, l’olandesone ha provato a dare fondo a tutte le proprie riserve rimanendo vicino a Cancellara (visto che a chiuso con 11’ netti, a +27 dal campione del mondo contro il tempo) e soprattutto mettendosi alle spalle tutti gli altri: Basso 11’16”, Nibali 11’13”, Scarponi 11’10”. Tutti tranne Cadel Evans che, avvertito del pericolo dall’ammiraglia della BMC, ha capito che negli ultimi quattro chilometri di gara era arrivato il momento di cambiare ritmo. L’australiano riesce a limitare i danni e recuperare ben 4” a Gesink che vogliono dire maglia azzurra e “Tirreno-Adriatico” in pugno. Il capitano della Rabobank va ad occupare la piazza d’onore ad 11” ed il podio viene chiuso da Scarponi, vincitore del 2009, a 15”. Subito dietro Basso, Nibali, Pinotti (bella rimonta del bergamasco), Machado e Damiano Cunego ottavo a 50”.
Una bella prova di forza di Cadel Evans che così può preparare con maggiore tranquillità gli impegni che lo attendono in questa stagione e la dimostrazione che a 34 è tutt’altro che finito. Così le altre maglie. Viola (classifica punti): Michele Scarponi; bianca (miglior giovane): Robert Gesink; verde (classifica Gpm): Davide Malacarne. E ora tutti a Sanremo.

Saverio Melegari

14-03-2011

marzo 15, 2011 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TIRRENO – ADRIATICO
L’australiano Cadel Evans (BMC Racing Team) si è imposto nella sesta tappa, Ussita – Macerata, percorrendo 182 Km in 4h37′58″, alla media di 39,285 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Giovanni Visconti (Farnese Vini – Neri Sottoli) e Michele Scarponi (Lampre – ISD). Evans conserva la testa della classifica, con 9″ e 12″ sugli italiani Scarponi e Ivan Basso (Liquigas-Cannondale).

CADONO TUTTI AI SUOI PIEDI

marzo 14, 2011 by Redazione  
Filed under News

Alla vigilia sembrava dovesse correre in difesa per non perdere troppi secondi. Ed invece Cadel Evans stupisce tutti a Macerata andandosi a prendere una splendida vittoria di tappa che gli consente di rafforzare il suo primato in classifica. Il bocciato di giornata, invece, è Scarponi che ci ha provato in tutti i modi senza però arrivare a qualcosa. Domani si chiude con la crono.

Foto copertina: Evans svetta sul traguardo di Macerata (foto Bettini)

Giro d’Italia 2002, tappa con arrivo a Folgaria-Passo Coe. Un giovane australiano, quel giorno in maglia Rosa, arranca in maniera mai vista nel ciclismo moderno sulle rampe della salita trentina, non proprio irresistibile, perdendo minuti su minuti, facendosi soffiare il simbolo del primato da Paolo Savoldelli e destando una cattiva impressione agli esperti.
A distanza di nove anni, con diversi piazzamenti al Tour ed un Mondiale vinto di mezzo, quell’australiano che risponde al nome di Cadel Evans si riprende la rivincita sul suolo italico. E’ vero che aveva trionfato l’anno scorso a Montalcino ma lì fu più gara da mountain bike che con le bici da corsa.
E così il capitano della BMC si prende la sesta tappa di questa Tirreno, 178 chilometri da Ussita a Macerata, e forse si prende anche una bella fetta di maglia blu che verrà assegnata domani con la crono di San Benedetto del Tronto comunque aperta a tutte le variabili. Ci ha soltanto provato, invece, Michele Scarponi che ha messo alla frusta tutta la squadra, menzioni particolari per Mori e Niemec, ha fatto sfogare un Damiano Cunego ancora superstar, nonostante la foratura ai -24, ha provato a fare la differenza sulla rampa di Borgo San Giuliano ma, nel salire verso il centro storico di Macerata, non è riuscito a trovare lo spunto vincente per riprendere Evans e Visconti chiudendo al terzo posto.
La sintesi della tappa è tutta qui. Prima c’era stato il tentativo di Grabsch (HTC-Columbia) e Bozic (Vacansoleil) ripresi a 16 chilometri dall’arrivo sotto la spinta della Lampre-ISD. I piani dei fucsia si scompaginano leggermente quando Cunego fora e Malori è costretto ad aspettarlo, sprecando ovviamente un po’ di energie. Assalto di Niemec al penultimo passaggio dal Gpm a 500 metri dal traguardo (punte anche al 19% e spettacolo assicurato come già successo anche lo scorso anno) per spianare la strada ad uno Scarponi che vuole anche gli abbuoni del traguardo volante. Solo che i Lampre fanno male i conti ed il marchigiano passa per secondo, prendendosi comunque 2” di abbuono.
L’ultimo giro è all’arma bianca con l’allungo di Velits (HTC) ed una Farnese-Neri pancia a terra per portare in testa un Giovanni Visconti che vuole lasciare il segno in questa Tirreno. Ai meno quattro le redini del gioco passano sulle spalle della BMC per Evans, con Ballan ed Hincapie encomiabili, ma è sulla salita a due chilometri dall’arrivo che inizia a scalpitare Damiano Cunego per spianare la strada al suo capitano: 400 metri a tutti e Scarponi si lancia inseguito da Gilbert e Di Luca ma il gruppo si ricompatta prima di Borgo San Giuliano con Madrazo (Movistar) che mette il naso avanti ma ha possibilità pari a zero. Scarponi apre di nuovo l’acceleratore, Gilbert sembra resistergli ma il belga si pianta e crea il buco; sul marchigiano allora si riporta un bravo Nibali, con Evans e Garzelli. I 250 metri di pianura prima della rampa per entrare nel centro storico di Macerata ricompattano di nuovo il gruppo e l’ultima curva viene presa in testa da Visconti che, per qualche secondo, fa a sportellate con Evans che lo sopravanza ai duecento finali e l’ex campione del mondo diventa imprendibile. Visconti riesce a mantenere la piazza d’onore davanti a Scarponi, Nibali, Basso, Poels (stupisce ogni giorno di più), Garzelli e Gesink.
Nella generale l’australiano prova ad allungare ed adesso ha 9” su Scarponi, 12” su Basso e 15” su Gesink. Sarà una bella lotta nei 9 chilometri di cronometro di domani sulla Riviera delle Palme. Anche se il capitano della BMC parte favorito con Savoldelli che, a distanza di nove anni, se lo vedrà accanto in moto e non più allontanarsi in salita portandogli via il sogno della maglia Rosa. Il bello del ciclismo è anche questo.

Saverio Melegari

13-03-2011

marzo 14, 2011 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TIRRENO – ADRIATICO
Il belga Philippe Gilbert (Omega Pharma-Lotto) si è imposto nella quinta tappa, Chieti – Castelraimondo, percorrendo 244 Km in 6h43′23″, alla media di 36,293 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Poels e l’italiano l’italiano Damiano Cunego (Lampre – ISD). L’australiano Cadel Evans (BMC Racing Team) è il nuovo leader della classifica, con 2″ e 3″ sugli italiani Ivan Basso (Liquigas-Cannondale) e Cunego.

PARIS – NICE
Il francese Thomas Voeckler (Team Europcar) si è imposto nell’ottava ed ultima tappa, circuito di Nizza, percorrendo 124 Km in 3h15′58″, alla media di 37,965 Km/h. Ha preceduto di 23″ l’italiano Diego Ulissi (Lampre – ISD) e di 1′06″ il francese El Fares. Nella classifica finale si è imposto il tedesco Tony Martin (HTC-Highroad), con 36″ sul connazionale Klöden e 41″ sul britannico Wiggins. Miglior italiano Matteo Carrara (Vacansoleil-DCM Pro Cycling Team), 11° a 2′35″.

JELAJAH MALAYSIA
L’iraniano Mehdi Sohrabi (Tabriz Petrochemical Team) si è imposto nella sesta ed ultima tappa, Batu Caves – Universiti Sains Islam Malaysia (Nilai), percorrendo 175,1 Km in 3h59′44″, alla media di 43,823 Km/h. Ha preceduto di 2″ l’irlandese McCann e di 1′26″ il greco Tamouridis. In classifica si impone Sohrabi, con 29″ su McCann e 1′40″ su Tamouridis.

RUTAS DE AMERICA (Uruguay)
L’uruguayano Hector Aguilar (FUNVIC-Pindamonhanga) si è imposto nella sesta ed ultima tappa, Trinidad – Montevideo, percorrendo 182,7 Km in 4h02′54″, alla media di 45,129 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Matteo Pelucchi (Geox-TMC) e l’olandese Kreder. In classifica si è imposto l’uruguayano Jorge Soto (Club Porongos), con 33″ e 43″ sui connazionali Pias e Bravo. Miglior italiano Fabio Felline (Geox-TMC), 24° a 8′54″

POREC TROPHY – TROFEJ POREC
Lo sloveno Blaž Jarc (Adria Mobil) si è imposto nella corsa croata, percorrendo 146 Km in 3h27′52″, alla media di 42,142 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’austriaco Haller e lo sloveno Zrimšek. Miglior italiano Emanuele Bindi (Meridiana Kamen Team), 24°.

KATTEKOERS
Il belga Jonas Vangenechten (Wallonie Bruxelles – Crédit Agricole) si è imposto nella corsa belga , percorrendo 178 Km in 4h14′02″, alla media di 42,041 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Verraes e Amorison.

OMLOOP VAN HET WAASLAND
Il lituano Aidis Kruopis (Landbouwkrediet) si è imposto nella corsa belga , percorrendo 191 Km in 4h18′05″, alla media di 44,404 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Van Dijk e il belga Dupont.

PARIS – TROYES
Il francese Jonathan Hivert (Saur – Sojasun) si è imposto nella corsa francese, percorrendo 172,1 Km in 3h42′41″, alla media di 46,371 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Meersman e il francese Drujon.

RABOBANK DORPENOMLOOP RUCPHEN
L’olandese Barry Markus (Rabobank Continental Team) si è imposto nella corsa olandese, percorrendo 164 Km in 3h40′52″, alla media di 44,551 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Hofland e il belga Schets.

TROFEO FRANCO BALESTRA MEMORIAL METELLI
L’italiano Alessandro Mazzi (Petroli Firenze) si è imposto nella corsa lombarda, percorrendo 169,8 Km in 4h14′, alla media di 40,110 Km/h. Ha preceduto di 6″ e 37″ gli italiani Nicola Boem e Sonny Colbrelli, entrambi della Zalf Désirée Fior.

CASTELRAIMONDO, GILBERT SUL FILO DI LANA

marzo 14, 2011 by Redazione  
Filed under News

Finale emozionante nella cittadina marchigiana con i fuggitivi Malacarne e Amador ripresi a 200 metri dall’arrivo e il belga che la spunta in volata davanti a Poels e Cunego. Evans strappa la maglia azzurra a Gesink in una classifica cortissima che vede i primi 5 nello spazio di 5” quando mancano due tappe alla conclusione della Tirreno-Adriatico.

Foto copertina: Gilbert primo a Castelraimondo (foto Bettini)

Immediato riscatto di Philippe Gilbert. Il fuoriclasse vallone, che a Chieti era stato costretto alla resa dall’azione di Scarponi, conquista una vittoria che sembrava inverosimile a poche centinaia di metri dal traguardo quando Malacarne (Quick Step) e Amador (Movistar), ultimi superstiti di una lunghissima fuga, avevano ancora 10” di vantaggio: nel finale ai due battistrada sono mancate le gambe e nel falsopiano verso il traguardo di Castelraimondo sono stati raggiunti prima da Poels (Vacansoleil) e poi da Gilbert che l’ha spuntata davanti all’olandese e a un ancora brillante Cunego (Lampre). L’australiano Evans (BMC) conquista la maglia azzurra di leader a discapito di Gesink (Rabobank), andato in difficoltà sullo strappo di Gagliole a 6 km dal traguardo.
Dopo quella di Chieti era in programma un’altra maratona, 244 km dal capoluogo abruzzese a Castelraimondo resi durissimi dal maltempo, che per la prima volta ha accompagnato i corridori dall’inizio della Tirreno-Adriatico, oltre che dalle diverse salite a partire dal Sassotetto, 14 km al 7,6% di pendenza media, da superare a 85 km dalla conclusione. Dopo soli 7 km è partita la fuga a 5 che ha caratterizzato tutta la tappa con il costaricano Amador (Movistar), il tedesco Wegmann (Leopard), l’australiano Hayman (Sky), l’olandese Mouris (Vacansoleil) e il veneto Malacarne (Quick Step), che hanno guadagnato un vantaggio massimo di 11′ finchè gli uomini di Lampre, BMC e Farnese Vini non hanno rilevato quelli della Rabobank in testa al gruppo: in vetta al Sassotetto il vantaggio dei fuggitivi, rimasti in 4 per il cedimento di Mouris, si era ridotto a 6′ su un plotone di una sessantina di unità di cui non facevano più parte tra gli altri Cancellara (Leopard), Hushovd (Garmin) e Pozzato (Katusha).
Nei km successivi il gruppo faticava a recuperare per via dello sfaldamento delle squadre che inseguivano e aumentavano dunque le chances dei fuggitivi, che al primo passaggio sul traguardo di Castelraimondo a 26 km dal traguardo avevano ancora 3′05” di vantaggio: sullo strappo di Castel Santa Maria davanti sono rimasti i soli Malacarne e Amador che però invece di collaborare hanno continuato per una decina di km a scattarsi in faccia perdendo secondi che alla fine si riveleranno fatali nei confronti del gruppo, dal quale nel frattempo avevano perso contatto anche Bennati e Andy Schleck (Leopard), Freire (Rabobank) e Rodriguez (Katusha).
La battaglia tra i big si è accesa sull’ultimo strappo di giornata, quello di Gagliole, 800 metri con punte al 14%, a 6 km dalla conclusione: a fare la differenza è stato un sempre più brillante Di Luca (Katusha) con a ruota Scarponi e Cunego, sui quali si sono portati sulla successiva discesa dapprima Evans e Poels, poi Nibali (Liquigas), Lovkvist (Sky) e Gilbert e infine Basso (Liquigas), Pinotti (HTC) e Machado (Radioshack) mentre la maglia azzurra Gesink, andato in difficoltà lungo l’ascesa in compagnia del campione italiano Visconti (Farnese Vini) falliva di un soffio l’aggancio.
Il gruppetto dei migliori non ha trovato un grande accordo e prima Nibali e poi Scarponi e Pinotti hanno tentato l’allungo ma in ogni caso il distacco da Malacarne e Amador si è ridotto a 10” a 1 km dall’arrivo: sembrava che i due potessero comunque giocarsi la vittoria ma i 237 km di fuga e il finale in leggera ascesa ha tagliato loro le gambe e a 200 metri sono stati raggiunti da Poels, incapace però a sua volta di resistere al guizzo finale di Gilbert che lo ha superato negli ultimi 20 metri è si è imposto davanti all’olandese e a Cunego, apparso il più forte di giornata ma partito in ritardo al momento dello sprint. 4° ha chiuso Di Luca subito davanti agli sfortunati Amador e Malacarne e 7° a 2” Machado che ha regolato nell’ordine Scarponi, Lovkvist, Nibali, Basso, Evans e Pinotti mentre Visconti e Gesink hanno accusato un ritardo di 17”. Più indietro tra gli altri Garzelli a 27”, Flecha e un comunque positivo Gatto a 37” e Nocentini e Ballan a 1′06”. Da segnalare infine i ritiri di Paolini (Katusha) e Boasson Hagen (Sky) che già avevano accusato un forte ritardo nella tappa di Chieti.
La lotta per la vittoria finale è ancora apertissima con Evans nuovo leader con 2” su Basso, 3 su Cunego, 5 su Scarponi e Gesink, 12 su Nibali e 23 su Gilbert. La sesta tappa, 178 km da Ussita a Macerata anch’essa con tantissimi strappi e gli ultimi 3 km tutti all’insù con punte del 18%, potrà nuovamente rimescolare le carte in attesa della crono conclusiva di San Benedetto del Tronto.

Marco Salonna

VOECKLER FA IL BIS A NIZZA, GENERALE A MARTIN

marzo 14, 2011 by Redazione  
Filed under News

Secondo successo di tappa per il campione di Francia che stacca il nostro Ulissi nella discesa del Col d’Eze al termine di una fuga da lontano. Nessun problema per il tedesco che non subisce attacchi diretti dagli avversari e si aggiudica la sua seconda corsa a tappe stagionale dopo la Volta ao Algarve.

Foto copertina: Voeckler a segno anche a Nizza (foto Bettini)

Vittoria in solitaria per Thomas Voeckler nell’ultima tappa della Parigi-Nizza. L’alsaziano dell’Europcar è andato in fuga insieme ad altri 10 corridori e nella discesa del Col d’Eze ha avuto la meglio su Ulissi (Lampre), con il quale era rimasto al comando nell’ultima ascesa. L’andatura del gruppo è stata sostenuta ma il solo Samuel Sanchez (Euskaltel) ha tentato un attacco sull’ultima salita che gli ha consentito di portarsi al 5° posto in classifica generale dietro al vincitore Martin (HTC), che ha controllato agevolmente la situazione, a Kloeden (Radioshack), a Wiggins (Sky) e a Taaramae (Cofidis).
La tappa, 124 km da Nizza a Nizza con 5 gran premi della montagna tra cui il Col de la Turbie e il Col d’Eze in rapida successione negli ultimi 40 km, è stata nuovamente caratterizzata dal maltempo ed è stata combattuta fin dalle prime battute finchè al km 34, nella discesa della Côte de Duranus, il tedesco Gerdemann (Leopard) si è avvantaggiato e su di lui si sono portati i francesi El Farès (Cofidis), Pauriol (FDJ) e Voeckler (Europcar), i baschi Lopez Garcia (Movistar) e Izagirre (Euskaltel), il lussemburghese Didier (Saxo Bank), il kazako Vinokourov (Astana), lo statunitense Busche (Radioshack) e i nostri Ulissi (Lampre) e Carrara (Vacansoleil), indubbiamente gli italiani che più si sono distinti in questa edizione della Parigi-Nizza.
La presenza di Carrara, 13° in classifica generale a 2′50” da Martin, ha fatto sì che il gruppo non lasciasse più di 3′15” al gruppo dei battistrada, dal quale lungo la salita del Col de Calaïson perdevano contatto prima Busche, poi Gerdemann vittima di un incidente meccanico e poi piuttosto sorprendentemente anche Vinokourov; sul Col de la Turbie anche Didier e Pauriol, che nel frattempo aveva conquistato i punti necessari per consolidare la sua maglia a pois, alzavano bandiera bianca e anche nel gruppo tirato dalla Radioshack di Kloeden e dalla Sky di Wiggins c’era grande selezione finchè non rimanevano davanti in 22 con tutti i migliori della classifica, ad eccezione di Tondo (Movistar) e Kreuziger (Astana), con la maglia gialla Martin ben protetto dal compagno Van Garderen.
Sulle prime rampe del Col d’Eze un brillante Ulissi ha attaccato con il solo Voeckler in grado di tenergli la ruota mentre a metà salita Samuel Sanchez ha attaccato guadagnando però solo un centinaio di metri sul gruppetto dei migliori guidato con un passo regolare da Van Garderen. Lungo la prima curva della discesa Ulissi è arrivato lungo e Voeckler ne ha approfittato per guadagnare un leggero margine che ha poi aumentato gradualmente fino al traguardo di Nizza in cui si è imposto con 16” sul veneto, mentre Sanchez veniva atteso da Izagirre e si riportava su El Farès, Lopez Garcia e Carrara: il francese chiudeva 3° a 1′06” davanti al campione olimpico e all’altro basco con il bergamasco 6° a 1′08” mentre Rojas (Movistar), riuscito sorprendentemente a rimanre con i migliori, regolava il gruppetto dei big giunto a 1′22”.
La vittoria finale è dunque andata a Martin con 36” su Kloeden, 41 su Wiggins, 1′10” su Taaramae e 1′13” su Sanchez che grazie all’azione nel finale ha superato Peraud (AG2R), 6° a 1′24”: chiudono la top ten Brajkovic, Leipheimer, Mollema e Monfort con Carrara 11° a 2′35” e Ulissi 19° a 8′14”. La maglia a pois è andata a Pauriol, quella verde della classifica a punti ad Haussler (Garmin) e quella bianca di miglior giovane a Taaramae mentre la Radioshack si è aggiudicata la classifica a squadre.

Marco Salonna

Il podio maglie della Parigi-Nizza 2011 (foto Bettini)

Il podio maglie della Parigi-Nizza 2011 (foto Bettini)

« Pagina precedentePagina successiva »