15-10-2010

ottobre 15, 2010 by Redazione  
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TOUR OF HAINAN (Cina)

L’olandese Kenny Robert Van Hummel (Skil – Shimano) si è imposto nella quinta tappa, Wenchang – Haikoum, percorrendo 156,8 Km in 3h26′45″ alla media di 45,504 Km/h. Ha preceduto allo sprint il russo Kovalev e l’australiano Cantwell. I due italiani in gara, Ermanno Capelli e Michele Merlo (entrambi della Footon-Servetto), si sono rispettivamente piazzati 48° a 12″ e 75° a 23″. Il kazako Valentin Iglinskiy (Astana) ha conservato la testa della classifica con 20″ sull’australiano Walker e 23″ sullo statunitense Reijnen. Capelli 21° a 42″, Merlo 59° a 3′09″

GRAN PIEMONTE, E’ UN GRAN GILBERT

ottobre 14, 2010 by Redazione  
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Il belga della Omega-Pharma emula se stesso: come un anno fa si aggiudica la classica italiana scattando all’ultimo chilometro, agevolato anche da un motociclista che porta fuori strada i fuggitivi. Bertagnolli e Breschel lo accompagnano sul podio, Pozzato ancora quarto.

Foto copertina: l’arrivo vittorioso di Gilbert a Cherasco (foto Bettini)

Un solo attacco, mirato, come lo scorso anno, ha consentito a Gilbert di scrivere il suo nome per la seconda volta conscutiva nell’albo d’oro del Gran Piemonte. Ma non sarà ricordata solo per la vittoria del belga questa corsa, ma anche per un errore di un motociclista della polizia che, a 40 km sbagliando, strada si è portato dietro i sei battistrada. Solari, Favilli, De Marchi, Pujol, Gallopin e Colbrelli vantavano un margine di 4’, sufficiente per arrivare al traguardo, ma non abbastanza per fare una scampagnata fuori dal percorso. Inutile specificare che al ritorno sul tracciato il gruppo era ormai già transitato sull’incrocio incriminato e addio sogni di gloria.

A quel punto si è scatenata la bagarre, lotta dal quale il belga Gilbert si è tenuto a debita distanza lasciando che fossero i suoi avversari a sfogarsi, conservando tutte le sue energie per un finale che, nella sua testa, doveva essere uguale a quello dello scorso anno. Avvicinandosi al traguardo i tentativi si facevano sempre più frequenti e vedevano protagonisti tra gli altri Bertagnolli, Proni, Madrazo, Gusev, Soler, Pozzovivo, Dyachenko e Caruso, ma i loro sforzi avevano tutti le gambe corte.

Poi all’ultimo chilometro il disegno di Gilbert ha preso forma, gruppo compatto e ultimo strappo che si avvicinava: non appena la strada ha cominciato a salire il portacolori della Omega-Pharma si è portato in testa al gruppo aspettando il tratto più duro, al 9%, per far mangiare la polvere agli avversari che avevano già sparato le loro cartucce. Nulla da fare quindi per Bertagnolli e Breschel che nell’ordine hanno accompagnato sul podio il campione belga che ripete il gesto tecnico della passata edizione. Ancora un deludente quarto posto, invece, per Pippo Pozzato, dopo quello visto al mondiale.

Andrea Mastrangelo

14-10-2010

ottobre 14, 2010 by Redazione  
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GRAN PIEMONTE

Il belga Philippe Gilbert (Omega Pharma – Lotto) si è imposto nella classica italiana percorrendo 194 Km in 4h28′03″, alla media di 43,428 Km/h. Ha preceduto di 2″ l’italiano Leonardo Bertagnolli (Androni Giocattoli – Diquigiovanni) e il danese Breschel.

TOUR OF HAINAN (Cina)

Lo statunitense Charles Bradley Huff (Jelly Belly p/b Kenda) si è imposto nella quarta tappa, Xinglong – Wenchang. Ha preceduto allo sprint il kazako Valentin Iglinskiy (Astana) e il russo Kovalev. I due italiani in gara, Ermanno Capelli e Michele Merlo (entrambi della Footon-Servetto), si sono rispettivamente piazzati 14° e 66°. Iglinskiy ha conservato la testa della classifica con 15″ sull’australiano Walker e 16″ sul giapponese Nishitani. Capelli 17° a 22″, Merlo 39° a 2′38″

13-10-2010

ottobre 13, 2010 by Redazione  
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TOUR OF HAINAN (Cina)

Lo statunitense Charles Bradley Huff (Jelly Belly p/b Kenda) si è imposto nella terza tappa, Wuzhishan – Xinglong, percorrendo 146,4 Km in 3h45′56″, alla media di 38,879 Km/h. Ha preceduto allo sprint il russo Kudentsov e l’ucraino Metlushenko. I due italiani in gara, Michele Merlo e Ermanno Capelli (entrambi della Footon-Servetto), si sono rispettivamente piazzati 13° e 88°. Il kazako Valentin Iglinskiy (Astana) ha conservato la testa della classifica con 4″ sul giapponese Nishitani e 6″ sull’australiano Walker. Capelli 22° a 10″, Merlo 39° a 2′26″

12-10-2010

ottobre 12, 2010 by Redazione  
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TOUR OF HAINAN (Cina)

Il kazako Valentin Iglinskiy (Astana) si è imposto nella seconda tappa, Sanya – Wuzhishan, percorrendo 167,5 Km in 4h28′23″, alla media di 37,446 Km/h. Ha preceduto allo sprint il giapponese Nishitani e l’australiano Walker. I due italiani in gara, Michele Merlo e Ermanno Capelli (entrambi della Footon-Servetto), si sono rispettivamente piazzati 40° a 14″ e 90° a 2′20″. Iglinskiy si è portato in testa alla classifica con 4″ su Nishitani e 6″ su Walker. Capelli 15° a 10″, Merlo 38° a 2′26″

NATIONALE SLUITINGPRIJS – PUTTE-KAPELLEN

Il britannico Adam Blythe (Omega Pharma-Lotto) si è imposto nella corsa belga, percorrendo 183,6 Km in 4h13′28″, alla media di 43,461 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli olandesi Van Dijck e Stroetinga.

FREIRE AUTOGRAFA LA “GIORNATA DEI RISVEGLI”

ottobre 11, 2010 by Redazione  
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Non è stato solo il giorno del ritorno alla vittoria per Cataldo. Sulle più blasonate strade della Parigi – Tours ha ritrovato il gusto del successo anche lo spagnolo Freire, protagonista di un travolgente inizio di stagione ma poi letteralmente scomparso tra Tour e Mondiale. Il suo è stato un successo un po’ a sorpresa, poiché chi seguiva la corsa dava per certa la felice conclusione del tentativo del francese Lequatre, abbattutosi proprio all’ultimo contro l’interminabile Avenue de Grammont, viale dritto e pianeggiante ma per lui divenuto un calvario come l’omonimo muro fiammingo. Via libera dunque ai velocisti, col tre volte campione del mondo finalmente a segno davanti all’italiano Furlan. Niente da fare per altri due attesi protagonisti, il belga Gilbert e Pippo Pozzato.

Foto copertina: Freire si impone sul “Grammont dei velocisti” (foto Bettini)

Oscar Freire torna finalmente al successo aggiudicandosi in volata la Parigi-Tours. Il tre volte campione del mondo della Rabobank – approfittando anche delle assenze di alcuni big come Cavendish, Farrar, Petacchi e il neocampione del mondo Hushovd – si riscatta al termine di una stagione iniziata alla grande con il successo alla Milano-Sanremo ma proseguita in modo anonimo sia al Tour che al Mondiale. dove non era andato oltre il 6° posto, precedendo lungo l’Avenue de Grammont il nostro Angelo Furlan (Lampre), in testa fino a 15 metri dal traguardo, e il belga Gert Steegmans (RadioShack). Menzione particolare per il francese Lequatre (Radioshack), rimasto al comando fino a 500 metri dall’arrivo.
Che Freire avesse intenzioni bellicose lo si è capito nella parte centrale della corsa, quando la Rabobank e la Omega Pharma di Gilbert, vincitore delle ultime due edizioni della Parigi-Tours, si sono messe in testa per riprendere i fuggitivi Jorgensen (Saxo Bank), Meyer (Garmin), Krivtsov (Ag2r), Geschke (Skil-Shimano), Maes (Quick Step), Flecha (Sky), Pichon (Bretagne) e il campione nazionale lettone Saramotins (HTC), usciti dal gruppo al km 37. Il plotone non ha lasciato più di 4′ ai battistrada e a 30 km dal traguardo, in coincidenza con la prima delle quattro côtes da affrontare nel finale, il vantaggio era ormai ridotto a meno di 1′.
Sulla Côte de Crochu Geschke, Maes, Flecha e Saramotins hanno staccato gli altri mentre in gruppo iniziava la bagarre con l’attacco di Roelandts (Omega Pharma), Klostergaard (Saxo Bank), Portal (Sky), Jerome (B-Box) e Guesdon (FDJ); questi contrattaccanti sono stati comunque rapidamente riassorbiti dal gruppo, nelle prime posizioni del quale si segnalavano anche gli uomini della Katusha di Pozzato, che si è anche riportato in scia dei quattro battistrada.
A 15 km dall’arrivo, lungo un tratto pianeggiante si sono avvantaggiati i francesi Hinault (AG2R), Roy (FDJ), Vachon (Bretagne) e Lequatre (RadioShack) che si sono riportati sui quattro al comando; sulla successiva Côte de Beau-Soleil Lequatre è stato autore di uno scatto violentissimo che lo ha portato ad avere fino a 31” sul gruppo a 8 km dal traguardo, mentre tutti gli altri venivano ripresi. Contemporaneamente, uomini importanti come il campione francese Voeckler (B-Box), l’argentino Haedo (Saxo Bank) e il belga Boonen (Quick-Step), che però era al rientro dopo un lungo infortunio, perdevano contatto dal gruppo che rimaneva comunque composto di un centinaio di unità.
Sembrava che Lequatre potesse farcela a compiere l’impresa, dal momento che a 2 km dall’arrivo il suo vantaggio era ancora di 18” sul gruppo (dal quale aveva tentato di uscire il nostro Tosatto); il lunghissimo rettilineo dell’Avenue de Grammont ha però tagliato le gambe al francese che è stato ripreso a 500 metri dal traguardo. A quel punto l’Omega Pharma si è portata al comando tentando di lanciare Gilbert, che non si era mai mosso in precedenza; il belga è però rimasto chiuso ed è stato Hondo (Lampre) a lanciare Angelo Furlan. Il 34enne veneto, autore fin qui di una stagione deludente, è partito ai 150 metri ma è stato superato poco prima della linea da Freire mentre al terzo posto si è piazzato il belga Steegmans (RadioShack). 4° è giunto il sorprendente belga Lodewyck (Topsport Vlandeeren) davanti al sempre più convincente giapponese Arashiro (B-Box), ai francesi Romain Feillu (Vacansoleil) e Offredo (FDJ), al belga Weylandt (Quick-Step), all’austriaco Eisel (HTC) e all’altro transalpino Sebastien Chavanel (FDJ) che ha chiuso la top ten. Nulla da fare per il vicecampione del mondo Breschel (Saxo Bank), per i nostri Bennati (Liquigas) e Pozzato e per Gilbert, tutti tagliati fuori dallo sprint finale.

Marco Salonna

BRACCIA AL CIELO, CATALDO RISORGE AL BEGHELLI

ottobre 11, 2010 by Redazione  
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S’è dovuto attendere il finale della stagione per immortalare Cataldo nuovamente con le braccia al cielo, come non lo si vedeva da quasi 3 anni. Dopo le due frazioni vinte al Tour de l’Avenir del 2007, il corridore abruzzese è tornato al successo sulle strade del GP Beghelli, corsa erede di una storica classica del ciclismo italiano, la Milano – Vignola. La gara s’è decisa all’ultima tornata del circuito di Monteveglio quando, dopo l’ennesima scalata dello Zappolino, davanti si sono isolati gli 11 corridori che, nonostante il veemente ritorno del gruppo, si sono fronteggiati per il successo. Da segnalare un Riccò ancora in palla, infilatosi in un tentativo di fuga ad una trentina di chilometri dall’epilogo.

Foto copertina: Cataldo torna finalmente a slanciare le braccia al cielo (foto Bettini)

Primo successo stagionale per Dario Cataldo che si aggiudica allo sprint il GP Beghelli. Il 26enne abruzzese della Quick-Step – reduce da uno sfortunato Giro d’Italia in cui è stato costretto al ritiro quando era in lotta per entrare nei 10 in classifica generale ma anonimo nel prosieguo della stagione – ha regolato sul traguardo di Monteveglio un gruppetto di 15 corridori imponendosi nettamente davanti al danese Fuglsang (Saxo Bank) e al veronese Pietropolli (Lampre). Cataldo, che nel 2006 aveva vinto il Giro d’Italia under 23, non alzava le braccia dal Tour de l’Avenir 2007, corsa nella quale si era imposto in due tappe.
Il percorso prevedeva i primi 85 km completamente pianeggianti intorno a Vignola e i successivi 110 da affrontare lungo un circuito da ripetere 8 volte, con lo strappo di Zappolino posto a 8 km dal traguardo. Nella prima fase ci sono stati diversi scatti e controscatti ma la fuga buona è nata solo al km 75 con i nostri Loria (CDC-Cavaliere), già in avanscoperta al Giro dell’Emilia, Rabottini (Lampre) e Favilli (ISD), il russo Mironov (Katusha), il danese Steensen (Saxo Bank), il francese Jeandesboz (Saur-Sojasun), l’ucraino Zagorodny (Miche) e, piuttosto sorprendentemente, anche lo spagnolo Tondo Volpini (Cervelo) che alla luce della brillante prestazione sul San Luca avrebbe fatto forse meglio ad attendere il finale. Tondo, Steensen, Rabottini e Favilli hanno in seguito staccato gli altri ma il gruppo li ha sempre tenuti sotto controllo, non lasciando loro più di 4′ di vantaggio.
Sul sesto passaggio dello Zappolino, quando mancavano circa 35 km alla conclusione, è nata un’azione molto importante all’inseguimento dei 4 con Gasparotto, Selvaggi e il kazako Bazayev (Astana), Riccò (Vacansoleil), Paolini (Acqua&Sapone), Bertolini (Androni), Manuele Mori (Lampre), il tedesco Sinkewitz (ISD) e il canadese Meier (Garmin). Il gruppetto di Riccò si è in seguito riportato su quello di Tondo ed è arrivato ad avere 44” di margine sul plotone che, però, non ha lasciato spazio e, sotto l’impulso di Liquigas e Rabobank – che lavoravano rispettivamente per Viviani e per il tedesco Martens, già in grande evidenza ai Mondiali –, ha annullato il gap all’imbocco dell’ultima ascesa di Zappolino.
Sinkewitz è riuscito in ogni caso a trovare le forze per rilanciare l’azione scollinando con ancora qualche secondo di vantaggio e su di lui si sono riportati dapprima Cataldo (Quick Step) e in seguito Proni (Acqua&Sapone), Frapporti (CSF), i francesi Coppel (Saur-Sajasun), già protagonista al Giro dell’Emilia, e Turpin (AG2R) e il già citato Martens (Rabobank). A 3 km dall’arrivo si sono aggiunti anche Pietropolli (Lampre), Mazzanti (Katusha), Frapporti (CSF), il danese Fuglsang (Saxo Bank) e il kazako Dyachenko (Astana): sono stati questi 11 a giocarsi il successo. Dyachenko ha tentato a più riprese l’azione solitaria ma la volata è stata inevitabile; sulla carta il più veloce era Mazzanti ma è stato Cataldo, su un arrivo che tirava leggermente, a fare il vuoto e a imporsi con una facilità impressionante davanti a Fuglsang, Pietropolli, Martens e Frapporti nell’ordine. Seguono Proni, Turpin, Mazzanti, Sinkewitz, Coppel e Dyachenko mentre 12° è giunto Gasparotto, che ha vinto la volata del gruppo. Il calendario italiano prosegue ora con il Gran Piemonte (nuova denominazione del Giro del Piemonte) giovedì 14 ottobre e con l’attesissimo Giro di Lombardia sabato 16.

Marco Salonna

11-10-2010

ottobre 11, 2010 by Redazione  
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TOUR OF HAINAN (Cina)

L’ucraino Yuri Metlushenko (Amore & Vita – Conad) si è imposto nella prima tappa, circuito di Sanya, percorrendo 85,2 Km in 1h31′47″, alla media di 55,696 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Van Hummel e l’italiano Michele Merlo (Footon-Servetto). In corsa anche l’italiano Ermanno Capelli (Footon-Servetto), 27°.
La prima classifica vede in testa Metlushenko con 4″ su Van Hummel e 5″ sul russo Kovalev. Merlo 4° a 6″, Capelli 29° a 10″.

10-10-2010

ottobre 10, 2010 by Redazione  
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PARIGI – TOURS

Lo spagnolo Oscar Freire Gómez (Rabobank) si è imposto nella classica francese, percorrendo 233 Km in 4h52′54″, alla media di 47,729 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Angelo Furlan (Lampre – Farnese Vini) e il belga Steegmans.

GP BEGHELLI

L’italiano Dario Cataldo (Quick Step) si è imposto nella corsa emiliana, percorrendo 191,5 Km in 4h07′42″, alla media di 46,386 Km/h. Ha preceduto allo sprint il danese Fuglsang e l’italiano Daniele Pietropolli (Lampre-Farnese Vini).

PARIS – TOURS ESPOIRS

Il belga Jelle Wallays si è imposto nella corsa francese per dilettanti, percorrendo 182 Km in 3h55′, alla media di 46,468 Km/h. Ha preceduto allo sprint i francesi Guillemois e Welter.

KUMAMOTO INTERNATIONAL ROAD RACE
Il giapponese Takashi Miyazawa (Team Nippo) si è imposto nella corsa giapponese, percorrendo 154,8 Km in 4h09′42″, alla media di 37,196 Km/h. Ha preceduto i connazionali Hatanaka (allo sprint) e Suzuki (di 4″)

GRAN PRIX CHANTAL BIYA (Camerun)

PRIMA TAPPA (disputata il 7-10)
Il camerunense Martinien Tega si è imposto nella prima tappa, Yaoundé – Ebolowa, percorrendo 147,5 Km in 3h56′58″, alla media di 37,347 Km/h. Ha preceduto di 1′08″ il connazionale Mba e il francese Galtie, distanziati in classifica di 1′13″ e 1′16″

SECONDA TAPPA (disputata il 8-10)
Il francese Matthias Collet si è imposto nella seconda tappa, Zoétélé – Sangmélima, percorrendo 146 Km in 3h54′17″, alla media di 37,390 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo slovacco Palcak e il francese Calatayud. Invariate le prime piazze della classifica.

TERZA TAPPA (disputata il 9-10)
Lo slovacco Jozef Palcak si è imposto nella terza ed ultima tappa, Sangmélima – Yaoundé, percorrendo 148,5 Km in 4h34′12″, alla media di 32,494 Km/h. Ha preceduto allo sprint i francesi Calatayud e Tourret. Invariate le prime piazze della classifica (Galtie a 1′19″)

L’EMILIA TIRA LA VOLATA A GESINK: DESTINAZIONE LOMBARDIA

ottobre 9, 2010 by Redazione  
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Il Giro dell’Emilia, con il duro strappo di San Luca da ripetere cinque volte, ha tirato la volata all’imminente Giro di Lombardia, facendo decollare le quotazioni dell’olandese Gesink, che così si candida ad essere uno dei protagonisti di spessore della prossima edizione della “classica delle foglie morte”. La corsa bolognese ha confermato il momento favorevole di altri attesi corridori, come Michele Scarponi, primo degli italiani a tagliare il traguardo. Dignitosa la prova di Pozzovivo, mentre ha dimostrato una lieve flessione Riccardo Riccò, reduce dal successo nella Coppa Sabatini.

Fotografie di Giuseppe de Socio

Robert Gesink fa il bis in cima al San Luca aggiudicandosi per il secondo anno consecutivo il Giro dell’Emilia – corsa che tra quelle di un giorno italiane è ormai divenuta la terza per importanza dopo la Milano-Sanremo e il Giro di Lombardia – e lanciando prepotentemente la sua candidatura anche per la ”classica delle foglie morte”, in programma per sabato prossimo. Il giovane olandese della Rabobank, malgrado non avesse disputato la Vuelta, è riuscito ugualmente a trovare un’ottima condizione precedendo in volata l’irlandese Daniel Martin (Garmin), sempre protagonista nelle gare italiane da agosto in avanti, mentre sul terzo gradino del podio è salito l’abruzzese Michele Scarponi (Diquigiovanni); nulla da fare, invece, per il grande favorito della vigilia Riccardo Riccò (Vacansoleil) che, dopo il trionfo nella Coppa Sabatini, ha dovuto accontentarsi del 9° posto.
La gara partita dal centro di Bologna si è disputata lungo un percorso di 195,6 km con le salite di Monzuno e Mongardino nella fase centrale e soprattutto il circuito finale di 9,3 km con il durissimo strappo di San Luca da ripetere per 5 volte, l’ultima delle quali coincideva con l’arrivo. La prima fuga di giornata, arrivata ad avere un vantaggio di quasi 11′, è nata al km 33 con il barese Eugenio Loria (Cdc-Cavaliere), lo stagista israeliano Ran Margaliot (Footon-Servetto) e il francese Sebastien Fournet Fayard (Carmiooro), ultimo a cedere al ritorno del gruppo, che ha annullato il gap al km 135.
La corsa si è accesa sulla prima ascesa del San Luca con il solito Hoogerland (Vacansoleil) a fare il forcing per il suo capitano Riccò, portandosi dietro i due della CSF Stortoni e Brambilla, autori di una bellissima prova in funzione di Pozzovivo, e soprattutto il pericolosissimo danese Fuglsang (Saxo Bank), secondo al Giro dell’Emilia 2009 e libero di fare la propria corsa vista l’assenza di Frank Schleck e la cattiva forma del fratello Andy, ben presto ritiratosi. In discesa si è mosso anche il campione italiano Visconti (ISD) che ha tentato invano di riportarsi sui quattro, mentre dietro il gruppo non lasciava spazio con Liquigas e Katusha a lavorare per i rispettivi capitani Nibali e Kolobnev.
Sul quarto passaggio del San Luca Fuglsang e Hoogerland sono rimasti soli al comando mentre dietro una trenata di Daniel Martin (Garmin) ha ridotto il gruppetto degli inseguitori a 9 unità: a ruota dell’irlandese sono rimasti, infatti, i soli Gesink (Rabobank), Tondo Volpini (Cervelo), Scarponi (Diquigiovanni), Riccò (Vacansoleil), Kolobnev (Katusha), Sinkewitz (ISD), Pozzovivo (CSF) e il francese Coppel (Saur-Saujasun), già protagonista sull’Alpe d’Huez al Giro del Delfinato. Visconti pagava dazio di fronte a un percorso troppo duro per le sue caratteristiche e perdeva terreno; inaspettatamente poco dopo anche Riccò ha dato segni di cedimento e, malgrado sia immediatamente rientrato, si è capito al volo che non avrebbe avuto chances di vittoria. Il gruppetto dei migliori ha poco dopo ripreso Stortoni e Brambilla che si sono immediatamente messi a disposizione di Pozzovivo. Grazie al loro lavoro anche Fuglsang e Hoogerland sono stati raggiunti, portando così a 14 il numero di corridori in grado di giocarsi il successo sullo strappo finale.
Dopo una breve tirata di Hoogerland i big si sono studiati con Martin che ha condotto con un’andatura regolare fino ai 900 metri dall’arrivo. Rispondendo a una sollecitazione di Kolobnev l’irlandese ha poi impresso un’accelerata ben più decisa alla quale hanno replicato solo il campione russo, Scarponi e Gesink; ai 500 metri anche Kolobnev ha alzato bandiera bianca mentre Nibali, salendo con il proprio passo, è riuscito temporaneamente a rientrare. Scarponi ha lanciato in testa la volata ma ai 200 metri Gesink l’ha saltato a doppia velocità imponendosi nettamente davanti a Martin e all’abruzzese; più staccati gli altri con Kolobnev giunto 4° davanti a Nibali, Pozzovivo, Coppel, Tondo, Riccò e Sinkewitz nell’ordine.
Domani si replica, sempre in Emilia, con il GP Beghelli, ex Milano-Vignola, 195,8 km sulla carta per velocisti anche se non è da sottovalutare lo strappo di Zappolino da ripetere per 8 volte prima del traguardo finale di Monteveglio.

Marco Salonna

Il podio del Giro dellEmilia 2010

Il podio del Giro dell'Emilia 2010

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