GREIPEL & DAVIS, MAN BASSA SUL TRAGUARDO

agosto 3, 2010 by Redazione  
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L’italiano Guarnieri non ce l’ha fatta a difendere le insegne del primato. Nella volata che ha chiuso la seconda frazione è finito solo 80° e così gli attesi Greipel e Davis hanno potuto far man bassa sul traguardo: al primo il successo di tappa, al secondo la maglia gialla di leader. Il tutto sotto la “supervisione” di Paolo Bettini, salito in Polonia non solo per scrutare i papabili azzurri di Melbourne ma anche per rendere omaggio a Franco Ballerini, “titolare” della tappa di oggi.

Foto copertina: Greipel “abbraccia” il traguardo di Dabrowa Gornicza (foto AFP)

Seconda giornata di gara al Tour de Pologne. La tappa odierna, da Rawa Mazowiecka a Dabrowa Gornicza per 240 km, si è conclusa allo sprint con la vittoria di Andrè Greipel (HTC-Columbia). La tappa più lunga in programma è stata caratterizzata dalla fuga dei polacchi Marcin Sapa (Lampre Farnese Vini) e Matysiak Bartolomiej (Polska BGZ), del norvegese Gabriel Rasch (Cervelo) e del belga Tom Stubbe (Omega Pharma Lotto). Scattati subito dopo la partenza, i fuggitivi di giornata hanno raggiunto un vantaggio massimo di oltre 11 minuti. Sono stati proprio i due corridori di casa, spinti dagli applausi del pubblico, gli ultimi ad arrendersi alla rimonta del gruppo, che ha alzato la temperatura agonistica nel plotone oramai compatto, con le squadre dei velocisti pronte a finalizzare il lavoro svolto fino a quel momento. Dalla consueta bagarre che caratterizza gli arrivi in volata è uscito più prepotentemente degli altri il gigante tedesco del Team HTC-Columbia che ha preceduto sulla linea del traguardo l’australiano Allan Davis (Astana), secondo, e il belga Wouter Weylandt (Quick Step), terzo. Greipel è stato quindi premiato da Paolo Bettini, presente al Tour de Pologne per ricordare Franco Ballerini, al quale gli organizzatori hanno dedicato la tappa di domani (oggi, ndr) “Sono molto soddisfatto di questa vittoria – dice Greipel -. Era un arrivo adatto alle mie caratteristiche, è stata veramente una giornata lunga e calda che ha messo a dura prova tutto il gruppo. Nel finale ho dovuto fare molta attenzione e scegliere la posizione migliore per lanciare lo sprint. Sono contento per il successo di tappa, per me e per la squadra è un buon risultato. La condizione più o meno è quella dell’anno scorso e nei prossimi giorni se ci sarà l’occasione cercherò di ripetermi”.
“Sono molto contento della mia gara – dice Davis – non correvo da molto tempo e questi due primi giorni, in due sprint non per me, con arrivi in discesa che favoriscono corridori come Greipel, ho fatto il massimo. Adesso vivrò alla giornata cercando un successo parziale e provando a tenere queste due maglie il più possibile. Con il Tour de Pologne ha inizio il mio cammino verso il mondiale australiano che si corre sulle strade di casa mia”.
Davis, secondo sia nella prima che nella seconda tappa, indossa la maglia gialla “di leader della classifica generale e la maglia blu della classifica a punti. Il miglior scalatore, che si veste di ciclamino, è il polacco Marcin Sapa (Lampre Farnese Vini) mentre sulle spalle di Janyaczyk Blazej (BGZ Polska) è rimasta la maglia rossa “Fiat” che contraddistingue il corridore più attivo. Il Team Sky continua a guidare la classifica a squadre.
Oggi il gruppo sarà impegnato nella 3a tappa da Sosnowiec a Katowice per 122,1 km. Si tratterà ancora di una tappa adattai ai velocisti, anche se molti si troveranno con le gambe tagliate dai continui saliscendi che caratterizzeranno il circuito finale di 11,7 km, che dovrà essere ripetuto otto volte.
La frazione sarà dedicata a Franco Ballerini, l’ex CT della nazionale italiana, amico e compagno di squadra dell’organizzatore della corsa polacca Czeslaw Lang. I due avevano corso con Giuseppe Saronni negli anni della Malvor e della Colnago.

Mario Prato

02-08-2010

agosto 3, 2010 by Redazione  
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TOUR DE POLOGNE

Il tedesco André Greipel (Team HTC – Columbia) si è imposto nella seconda tappa, Rawa Mazowiecka – Dabrowa Górnicza, percorrendo 240 Km in 6h02′52″, alla media di 39,683 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Allan Davis (Astana) e il belga Weylandt. Miglior italiano Angelo Furlan (Lampre-Farnese Vini). Davis è il nuovo leader della generale, con lo stesso tempo dell’italiano Jacopo Guarnieri (Liquigas-Doimo) e di Greipel.

VUELTA A COLOMBIA
Il colombiano Jaime Castañeda (EPM-UNE) si è imposto nella seconda tappa, Rionegro – Puerto Boyacá, percorrendo 164 Km in 3h59′55″, alla media di 41,014 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Oscar Sevilla (Indeportes Antioquia-IDEA-FLA-Lotería de Medellín) e il colombiano Perez. Sevilla è il nuovo leader della classifica, con 8″ sui colombiani Henao e Acevedo

CRITERIUM POST TOUR

Criterium Dijon (Francia, disputato il 29-07)

Vittoria del francese Sandy Casar (Française des Jeux), davanti ai connazionali Moreau e Derangere.

Critérium de Cournon (Francia, disputato il 30-07)

Vittoria del francese Christophe Moreau (Caisse d’Epargne), davanti ai connazionali Monier e Vogondy.

Draai van de Kaai (Paesi Bassi)

Vittoria del lussemburghese Andy Schleck (Team Saxo Bank), davanti agli olandesi Moerenhout e Gesink.

Lommel (Belgio)

Vittoria dello spagnolo Alberto Contador Velasco (Astana) davanti ai belgi Van Den Broeck e Vansummeren

UNA VITTORIA NON TROPPO CHIARINA

agosto 2, 2010 by Redazione  
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Salti di gioia in casa De Rosa-Stac Plastic per il successo a sorpresa di Riccardo Chiarini che a Pescara batte Bertagnolli e Rubiano nel trofeo “Matteotti”. Decisiva una fuga a quattro (c’era anche Pozzovivo) e, soprattutto, una condotta di sprint di Miguel Rubiano tutt’altro che cristallina che, di fatto, ha tolto quasi tutte le possibilità a Bertagnolli di poter vincere la corsa. Ed il trentino ha reclamato, e nemmeno poco.

Foto copertina: l’esultanza di Chiarini sul ritrovato traguardo di Pescara (foto Riccardo Scanferla)

Dopo un anno di stop, ritorna il “Trofeo Matteotti” che era saltato nel 2009 dopo il terremoto che aveva sconquassato L’Aquila. Una gara caratterizzata dal gran caldo ma anche da un ritmo intenso che si è decisa al penultimo passaggio quando, verso l’ascesa a Pescara Colli, in testa è balzato quel Domenico Pozzovivo che sta vivendo, in questi giorni, uno dei momenti più intensi della sua carriera. Dopo il Brixia Tour ci ha provato anche al “Matteotti” ma, onestamente, il percorso non era proprio adatto alle sue caratteristiche. Però è sempre lì davanti e non può che farci piacere.
Alla partenza l’argomento di discussione principale era se Isd-Neri e Androni Giocattoli fossero in grado di tenere unita la corsa per poter arrivare al duello fra i due pistoiesi Visconti e Ginanni. La strada, però, ha detto ben altro soprattutto quando dopo pochi chilometri lo stesso Francesco Ginanni si è messo in testa, prima a tirare, e poi a cercare la fuga per andarsene a dimostrazione che è ancora alla ricerca della miglior condizione possibile. Con lui in testa, per un tratto abbastanza lungo, rimangono Serpa, Fayard, Di Paolo, Muraglia e Huzarski con la Ceramica Flaminia che, a quel punto, si trovava costretta ad andare in testa al gruppo per non dare troppo vantaggio alla fuga.
Azione che viene comunque ripresa ad una cinquantina di chilometri dal traguardo e sarà il preludio al penultimo momento decisivo.
Venticinque all’arrivo, tratto in salita, se ne va Daniele Callegarin (Centro della Calzatura) al quale, successivamente si uniscono altri diciotto: tre ISD (Visconti, Gatto e Clarke), due Acqua & Sapone (Ciavatta e Donati), due Androni (Ginanni e Bertagnolli), due Miche (Muto e Szczawinski), ben quattro CDC (D’Angelo, Muraglia, Torosantucci oltre allo stesso Callegarin) e poi Bailetti per la Flaminia, Chiarini per la De Rosa, Ratto per la Carmiooro, Pozzovivo per la Colnago, Proch per la Tecnofilm e Rubiano per la Meridiana. Saranno questi diciannove a giocarsi la corsa, anche se resta da affrontare la salita finale ancora per l’ultima volta.
Ed è proprio lì che la fuga “scoppia”: Pozzovivo piazza la sua rasoiata, inizialmente irresistibile per nessuno. Però lo strappo non è lunghissimo e quindi alla spicciolata qualcuno rientra, per la precisione Rubiano, Bertagnolli e Chiarini. Al loro inseguimento ce ne sono altri quattro (Bailetti, Gatto, Muto e Callegarin). E’ l’azione decisiva della corsa con lo scricciolo lucano della Colnago che deve inventarsi qualcosa prima dell’arrivo, visto che in volata parte decisamente battuto. E così, ai trecento metri finali, prova a partire lungo ma il più lesto ad inserirsi alla sua ruota è Miguel Angel Rubiano che con un occhio tiene a tiro Pozzovivo e con l’altro cerca di non far partire Leo Bertagnolli. L’obiettivo del colombiano riesce alla perfezione ma non fa i conti con il terzo incomodo, vale a dire il corridore della De Rosa-Stac Riccardo Chiarini che rimonta tutti a centro strada e si tiene dietro anche Bertagnolli che, una volta riuscito ad evitare per un paio di volte di finire contro le transenne, riesce a superare Rubiano ma oramai a quel punto è troppo tardi.
Vittoria di prestigio, quindi, per lo stesso Chiarini e per la sua squadra che era rimasta a digiuno da diversi mesi dopo i successi di inizio stagione firmati dal velocista Roberto Ferrari.
E indicazioni utili anche per Paolo Bettini, presente alla gara, per iniziare a stilare una prima lista di possibili azzurri da convocare in vista di Melbourne.

Saverio Melegari

IL LEONE RUGGISCE

agosto 2, 2010 by Redazione  
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La stagione delle classiche estive si apre con un brillante successo di Luis Leon Sanchez a San Sebastian. Lo spagnolo, al primo successo di questo tipo in carriera, ha avuto la meglio su un “Vino” d’annata e un Carlos Sastre che prova a non arrendersi di fronte alla carta d’identità. Ecco un breve commento sulla corsa, i protagonisti e quello che potrebbero fare in questo mese di Agosto.

Foto copertina: la zampata di Luis Leon Sanchez a San Sebastian (foto Bettini)

Il doppio Jaizkibel ha messo tutti alla frusta, Schleck junior compreso. Ma chi ne aveva di più non ha avuto troppa fatica ad aprire il gas, fare selezione e giocarsi la Classica di San Sebastian 2010 che rimane in Spagna: da Carlos Barredo a Luis Leon Sanchez. Il capitano, almeno di sabato, della Caisse d’Epairgne ha così riscattato in pieno un Tour opaco che, per la prima volta dopo due anni, non lo ha visto vincitore in una tappa (era successo nel 2009 a Saint Girons e nel 2008 ad Aurillac). Una tattica di gara sempre all’attacco e sempre braccato da quel mastino che risponde al nome di Alexandre Vinokourov che sarà anche a fine carriera ma ci piace sempre vederlo in sella ad una bicicletta.
Ma, oltre al successo dello spagnolo si è visto anche altro. Per esempio un Richie Porte che, dopo l’exploit del Giro d’Italia, si è fatto rivedere dalle telecamere e questa volta addirittura in testa alla corsa a cercare di portar via la fuga buona. Era comunque in buona compagnia, visti i Kolobnev e i Cunego. Il ritmo di Porte è di quelli che fanno male, ma quando Luis Leon Sanchez parte in contropiede sembra il momento giusto.
In testa ci sono tutti quelli maggiormente in forma, escluso un Andy Schleck che sembra aver già mollato gli ormeggi dopo la chiusura del Tour, ed escluso Contador che non era nemmeno al via.
Gesink si impegna a chiudere il buco dai primi, ma proprio quando lo fa, Sanchez piazza l’affondo che sarà decisivo portandosi dietro Sastre e Vinokourov.
E così rimarrà, o quasi, fino al rettilineo finale quando il kazako dà troppo per scontato il fatto di essere il più veloce ed invece è l’uomo Caisse d’Epairgne a piazzare la stoccata vincente.
Tutti uomini (e non va dimenticato Joaquin Rodriguez) che saranno protagonisti in questo agosto per arrivare pronti e determinati in vista dell’appuntamento del Mondiale. Già ad Amburgo ci sarà un’altra gara importante per capire chi avrà la miglior condizione e fungerà da trampolino per i cacciatori di tappa per la Vuelta dove l’Italia conterà su Vincenzo Nibali che, prima o poi, dovrà tornare fuori dal guscio dopo il Giro.
Fra i tricolori c’è da aspettare un Pippo Pozzato che ha alle spalle il periodo di riposo e un Ballan che, prima o poi, l’affondo lo dovrà pur dare e fra Vuelta ed Eneco Tour qualcosa del genere potrebbe arrivare.
Insomma, tutto materiale per il cittì Bettini in vista di Melbourne.

Saverio Melegari

IL GIRO DI POLONIA PARLA ANCORA WŁOSKI

agosto 2, 2010 by Redazione  
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È stato uno “Włoski” il primo corridore a tagliare il traguardo di Varsavia, nella tappa inagurale del Giro di Polonia. Così i polacchi chiamano gli italiani, per i quali è iniziata sotto i miglior auspici la 67a edizione della corsa a tappe ProTour. Ai nastri della partenza di Sochaczew, il comune che ha dato i natali al celebre compositore Frédéric Chopin, abbiamo schierato 25 uomini con ottime prospettive di ben figurare, sia in chiave classifica generale, sia in ottica arrivi di tappa. Il primo di questi è andato al Liquigas Jacopo Guarnieri, che ha potuto così indossare la maglia gialla di leader della classifica, bissando il successo ottenuto su queste strade l’anno passato.

Foto copertina: Guarnieri festeggia sul podio di Varsavia (foto Riccardo Scanferla)

Incomincia sotto buoni auspici il Tour de Pologne 2010. Il primo a passare sotto lo striscione d’arrivo della prima tappa è stato, infatti, il portacolori della Liquigas-Doimo Jacopo Guarnieri.
Per il giovane velocista italiano si tratta della prima vittoria stagionale, conseguita sulle stesse strade che lo scorso anno gli hanno regalato il primo centro tra i professionisti. La volata è stara caratterizzata da una caduta a circa 1500 metri che ha eliminato alcuni dei favoriti. Tra i coinvolti, i più malconci risultano essere i fratelli Juan José e Lucas Haedo, entrambi del Team Saxo Bank, che hanno comunque terminato la tappa. Nel corso della frazione è, invece, caduto il neozelandese Timothy Gudsell (Francaise des Jeux), al quale, trasportato prontamente all’ospedale, è stata riscontrata la frattura della clavicola.
Volata e incidenti a parte la prima tappa, in programma da Sochaczew a Varsavia per 175,1 km, è stata caratterizzata da una lunga fuga di quattro corridori: il polacco Janyaczyk Blazej (BGZ Polska), l’ungherese Laszlo Bodrogi (Katusha), l’americano Michael Schar (BMC Racing) e lo spagnolo Daniel Sesma (Euskaltel Euskadi).
Per il polacco Janyaczyk è arrivata la doppia soddisfazione di avere vinto il primo traguardo volante (un traguardo speciale posto a Zelazowa Wola proprio davanti alla casa di Chopin, il famoso compositore polacco al quale il 67° Tour de Pologne è dedicato) e di avere indossato la prima maglia rossa “Fiat” che contraddistingue il corridore più attivo in gruppo.
Il tentativo dei fuggitivi si è esaurito nel circuito finale di Varsavia, sotto l’impulso delle squadre dei velocisti. L’ultimo ad arrendersi è stato Bodrogi, ripreso dal francese Steve Houanard (Skil Shimano) e dal polacco Lukasz Bodnar (BGZ Polska), vincitore del primo GPM del Tour de Pologne 2010 e così detentore della prima maglia ciclamino “Tauron”. Grande soddisfazione per la formazione di casa BGZ Polska che, dopo la prima tappa, indossa la maglia rossa e quella ciclamino.
Per Guarnieri vittoria di tappa, maglia gialla “Skandia” di leader della classifica generale e maglia blu “Plus” della classifica a punti. Il velocista italiano ha battuto sulla linea del traguardo lo spagnolo Aitor Galdos (Euskaltel-Euskadi), l’australiano Allan Davis (Astana), il francese Sebastien Chavanel (Francaise des Jeux) e il polacco Jaroslaw Marycz (Saxo Bank).
“Devo ringraziare il team per la fiducia – ha detto Guarnieri – Dieci giorni fa in una gara su pista ho capito che ero in buone condizioni. La squadra oggi ha lavorato splendidamente per me e il risultato è la vittoria. La caduta è avvenuta alle mie spalle e non mi sono accorto di nulla perché andavamo troppo veloci. E’ un Tour de Pologne con un tracciato impegnativo ma sono sicuro che i nostri uomini di punta, Schmyd e Sagan sapranno essere protagonisti”.
La corsa polacca proporrà altre sei frazioni, fino a sabato 7 agosto, per un totale di 1256,5 km. Traguardo finale a Cracovia.
Sono ben 23 le formazioni che hanno preso il via per un totale di 184 corridori. 18 i team Pro Tour: AG2R la Mondiale, Astana, Caisse d’Epargne, Euskaltel Euskadi, Footon-Servetto, Francaise des Jeux, Garmin-Transitions, Lampre-Farnese Vini, Liquigas Doimo, Omega Pharma-Lotto, Quick Step, Rabobank, Sky Professional Cycling Team, Team HTC-Columbia, Team Katusha, Team Milram, Team Radioshack, Team Saxo Bank. A questi si aggiungono Vacansoleil Pro Cycling Team, Cervelo Test Team, BMC Racing Team, Skil-Shimano e Polska BGZ, formazioni invitate dagli organizzatori.
Alla partenza l’ex Campione del Mondo Alessandro Ballan, che proprio sulle strade polacche, lo scorso anno, ottenne la sua prima vittoria in maglia iridata e s’impose anche nella classifica generale. Ieri il veneto, capace di evitare la caduta di gruppo nel finale di gara, si è classificato 28° e attende le tappe a lui più congeniali.
Con il portacolori della BMC sono ben 25 i ciclisti italiani partecipanti alla gara polacca.
Domani altra giornata dedicata alle ruote veloci, lungo i 240 km che condurranno il gruppo da Rawa Mazowiecka a Dabrowa Górnicza. Non sono previste particolari difficoltà altimetriche ma, forse, la distanza unita al possibile caldo d’inizio agosto potrebbe appesantire le gambe a qualcuno.

Mario Prato

01-08-2010

agosto 2, 2010 by Redazione  
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TOUR DE POLOGNE

L’italiano Jacopo Guarnieri (Liquigas-Doimo) si è imposto nella prima tappa, Sochaczew – Varsavia, percorrendo 175,1 Km in 4h05′32″, alla media di 42,788 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Galdos Alonso e l’australiano Davis. Nella prima classifica generale Guarnieri precede di 4″ Galdos Alonso e il polacco Janiaczyk.

TROFEO MATTEOTTI

L’italiano Riccardo Chiarini (De Rosa – Stac Plastic) si è imposto nella classica abruzzese, percorrendo 188,5 Km in 4h36′09″, alla media di 40,956 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Leonardo Bertagnolli (Androni Giocattoli) e il colombiano Rubiano Chavez.

LA POLY NORMANDE

Il belga Andy Cappelle (Verandas Willems) si è imposto nella corsa francese, percorrendo 157 Km in 3h40′49″, alla media di 42,660 Km/h. Ha preceduto di 3″ i francesi Galland e Hardy.

CIRCUITO DE GEXTO – MEMORIAL RICARDO OTXOA

Lo spagnolo Francisco Jose Pacheco (Xacobeo Galicia) si è imposto nella corsa spagnola, percorrendo 185,3 Km in 4h04′37″, alla media di 45,450 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Andrea Piechele (Team Carmiooro-NGC) e lo spagnolo Manuel Anton.

VUELTA A COLOMBIA

La formazione colombiana Indeportes Antioquia-IDEA-FLA-Lotería de Medellín si è imposta nella prima tappa, cronometro a squadre La Ceja – Rionegro, percorrendo 20,8 Km in 23′24″, alla media di 53,333 Km/h. Ha preceduto di 29″ il team colombiano Café de Colombia-Colombia es Pasión e di 36″ la formazione GW Shimano-Chec-Edec-Envia.
Primo leader della classifica è il colombiano Sergio Luis Henao, davanti ai connazionali Atehortua e Lopez.

TOUR ALSACE

L’olandese Wilco Kelderman (Rabobank Continental) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Ribeauvillé – Ballon d’Alsace, percorrendo 146,3 Km in 4h13′14″, alla media di 34,663 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’elvetico Schwab e di 2″ il francese Edet. In gara l’italiano Enrico Franzoi (BKCP – Powerplus), 14° a 1′21″ mentre si è ritirato Fabio Ursi (Team Bürgi – Fidi BC).
Kelderman si impone in classifica con 5″ su Schwab e 9″ su Edet. Franzoi 8° a 1′31″.

TOUR DO RIO (Brasile)
Lo sloveno Aldo Ilesic (Team Type 1) si è imposto anche nella quinta ed ultima tappa, Cabo Frio – Rio de Janeiro, percorrendo 158 Km in 3h23′57″, alla media di 46,482 km/h. Ha preceduto allo sprint i brasiliani Azevedo e Oyakaua Miglior italiano Matteo Pelucchi (Trevigiani Dynamon Bottoli), 6°.
L’italiano Tomas Alberio (Trevigiani Dynamon Bottoli) si impone in classifica conserva la maglia di leader con un vantaggio di 18″ sullo statunitense Jones e 24″ sul brasiliano Morandi.

CRITERIUM POST TOUR

Criterium de Camors (Francia, disputato il 28-07)

Vittoria del francese Anthony Charteau (Bbox Bouygues Telecom), davanti ai connazionali Moreau e Casper.

Bitburger City-Nacht-Rhede (Germania, disputato il 30-07)

Vittoria dell’italiano Alessandro Petacchi (Lampre – Farnese Vini), davanti ai tedeschi Greipel e Martin.

Designa Grandprix (Danimarca, disputato il 30-07)

Vittoria del danese Lars Ytting Bak (HTC-Columbia). Preceduti di 4″ i connazionali Reihs e Lander.

RaboRonde Heerlen (Paesi Bassi, disputato il 30-07)

Vittoria dell’olandese Karsten Kroon (BMC Racing Team) davanti ai connazionali Tjallingii e Hoogerland.

Profcriterium Slozen/Wolvertem-Meise (Belgio, disputato il 31-07)

Vittoria dell’italiano Alessandro Petacchi (Lampre – Farnese Vini), davanti al belga Van Den Broeck e all’italiano Ivan Basso (Liquigas-Doimo)

GP Stadt Bad Homburg (Germania)

Vittoria dell’italiano Alessandro Petacchi (Lampre – Farnese Vini), davanti ai tedeschi Martin e Hondo.

31-07-2010

agosto 1, 2010 by Redazione  
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CLASICA CICLISTA SAN SEBASTIAN
Lo spagnolo Luis León Sánchez (Caisse d’Epargne) si è imposto nella classica spagnola, percorrendo 234 Km in 5h47′13″, alla media di 40,436 Km/h. Ha preceduto allo sprint il kazako Vinokourov e lo spagnolo Sastre. Miglior italiano Eros Capecchi (Footon-Servetto), 15° a 3′43″.

TOUR ALSACE

Il francese Frédéric Finot (Creusot Cyclisme) si è imposto nella quarta tappa, Bioscope – Carspach, percorrendo 153,9 Km in 3h27′07″, alla media di 44,583 Km/h. Ha preceduto di 4″ il connazionale Vignes e il norvegese Vold. In gara gli italiani Enrico Franzoi (BKCP – Powerplus) e Fabio Ursi (Team Bürgi – Fidi BC), rispettivamente 64° e 75″, entrambi a 10″.
Il francese Pierre-Luc Perichon (S.C.O. Dijon) conserva la testa della classifica, con 2′24″ su Degenkolb e 2′32″ sul neozelandese Meenhorst. Franzoi è 11° a 3′39″, Ursi è 106° a 24′25″.

DOOKOLA MAZOWSKA (Polonia)
Il tedesco Sebastian Forke (Team Nutrixxion Sparkasse) si è imposto anche nella quarta ed ultima tappa, Nowy Dwór Mazowiecki – Plock, percorrendo 167,1 Km in 8h04′07″, alla media di 20.040 Km/h. Ha preceduto allo sprint il polacco Wadecki e il tedesco Selig. In classifica Forke si impone con 24″ e 34″ sui connazionali Bommel e Selig

TOUR DO RIO (Brasile)
Lo sloveno Aldo Ilesic (Team Type 1) si è imposto nella quarta tappa, Nova Friburgo – Cabo Frio , percorrendo 156,9 Km in 3h32′14″, alla media di 44,357 km/h. Ha preceduto allo sprint i brasiliani Fabiele Mota e França. Miglior italiano Tomas Alberio (Trevigiani Dynamon Bottoli), 4°, che conserva la maglia di leader con un vantaggio di 18″ sullo statunitense Jones e 24″ sul brasiliano Morandi.

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