18-06-2010

giugno 20, 2010 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE SUISSE
Il tedesco Marcus Burghardt (BMC Racing Team) si è imposto nella settima tappa, Savognin – Wetzikon, percorrendo 204,1 Km in 4h52′02″ alla media di 41,933 Km/h. Ha preceduto di 1′01″ lo spagnolo Freire Gomez e il belga Van Avermaet. Miglior italiano Manuel Quinziato (Liquigas-Doimo), 4°. L’olandese Robert Gesink (Rabobank) conserva la testa della classifica, con 29″ sul colombiano Uran e 36″ sullo svizzero Morabito. Miglior italiano Matteo Carrara (Vacansoleil Pro Cycling Team), 6° a 54″.

GIROBIO
L’olandese Tom Dumoulin (Nederland National Team) si è imposto nella settima tappa, cronometro Tavullia – Urbino, percorrendo 30,5 Km in 46′06″ alla media di 39,696 Km/h. Ha preceduto di 11″ il colombiano Anacona e di 24″ l’italiano Alessandro Stocco (U.C. Trevigiani Dynamon Bottoli). Il colombiano Carlos Betancur (Colombia National Team) conserva la testa della classifica con 3′46″ e 5′19″ sui connazionali Beltran e Anacona. Miglior italiano Stocco, 4° a 5′34″.

STER ELEKTROTOER (Paesi Bassi)
Il neozelandese Gregory Henderson (Sky Professional Cycling Team) si è imposto nella seconda tappa, circuito di Nuth (Schimmert), percorrendo 178 Km in 4h21′56″ alla media di 40,773 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Downing e il danese Rasmussen. Miglior italiano Emanuele Sella (CarmioOro NGC), 39°. L’olandese Jos Van Emden (Rabobank) conserva la testa della classifica davanti ai connazionali Boom (stesso tempo) e Langeveld (7″). Miglior italiano Marco Pinotti (Team HTC – Columbia), 7° a 11″.

TOUR DE SERBIE
Lo sloveno Matej Mugerli (Perutnina Ptuj) si è imposto nella quinta tappa, Zlatibor – Pale, percorrendo 172,5 Km in 4h29′36″ alla media di 38,390 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Luca Ascani (Feudi di San Marzano-CDC-Cavaliere) e il francese Ribet.
Ascani è il nuovo leader della corsa, con 23″ su Mugerli e 29″ sul serbo Hasanovic.

TOUR DU BEAUCE (Canada)
L’australiano Benjamin Day (Fly V Australia) si è imposto nella quarta tappa, circuito a cronometro di Saint-René, percorrendo 20 Km in 25′02″ alla media di 47,936 Km/h. Ha preceduto di 1′01″ i connazionali O’Neill e Rolfe. Unico italiano in gara, Fausto Fognini (Amore & Vita – Conad) si è piazzato 101° a 5′53″. Day è il nuovo leader della corsa, con 46″ su Rolfe e 1′02″ sull’ucraino Kobzarenko. Fognini è 82° a 17′11″.

INTERNATIONALE THURINGEN-RUNDFAHRT U23
Lo svizzero Michael Baer (Atlas Personal) si è imposto nella quarta tappa, Rund um Bad Berka, percorrendo 142,5 Km in 3h34′13″ alla media di 39,913 Km/h. Ha preceduto di 3″ e 16″ i tedeschi Hümbert e Bodenschatz. Il tedesco John Degenkolb (Thüringer Energie Team) conserva la testa della corsa, con 3″ e 30″ sugli australiani Roe e Rohan.

TOUR DE SLOVENIE
Lo sloveno Grega Bole (Lampre-Farnese Vini) si è imposto anche nella seconda tappa, Ljubljana – Beljak Villach, percorrendo 166 Km in 4h06′50″ alla media di 40,351 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Daniele Bennati (Liquigas-Doimo) e lo sloveno Stare. Bole ora comanda con 14″ su Bennati e 16″ su Stare.

BOUCLE DE LA MAYENNE (Francia)
Il francese Laurent Mangel (Saur – Sojasun) si è imposto nella prima tappa, Renault/St Berthevin – Le Horps, percorrendo 184 Km in 4h28′33″ alla media di 41,109 Km/h. Ha preceduto di 6″ i belgi Keukeleire e Habeaux Unico italiano in gara, Enrico Franzoi (B.K.C.P. Powerplus), si è piazzato 10°. Mangel è il nuovo leader della corsa, con 10″ e 17″ sui francesi Engoulvent e Casper. Franzoi è 37° a 37″.

TOUR OF MALOPOLSKA (Polonia)
Il polacco Adam Sznitko (CCC Polsat Polkowice) si è imposto nella seconda tappa, Swiatniki Gorne – Jodlownik, percorrendo 156 Km in 3h20′53″ alla media di 46,594 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Janiaczyk e Jacek Morajko (Mroz Active Jet). Miglior italiano Fabio Donesana (Kalev Chocolate Team – Kuota), 4°. Morajko passa in testa alla classifica con 19″ sull’italiano Alessandro Bertuola (Kalev Chocolate Team – Kuota) e 25″ sul colombiano Pedraza Morales.

INTERNATIONALE MAINFRANKEN-TOUR (Germania)
L’olandese Jarno Gmelich Meijlin (Team Jo Piels) si è imposto nel prologo, circuito di Sennfeld, percorrendo 6 Km in 06′57″ alla media di 51,798 Km/h. Ha preceduto di 6″ i tedeschi Plötner e Kittel.

ROUTE DU SUD (Francia)
Il francese Florian Vachon (Bretagne – Schuller) si è imposto nella prima tappa, Carmaux – Saint-Gaudens, percorrendo 211,6 Km in 5h03′48″ alla media di 41,790 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Meersman e lo spagnolo Vicioso Arcos. Miglior italiano Pasquale Muto (Miche), 23°.
La prima classifica vede Vachon in testa con 4″ su Meersman e 6″ su Vicioso Arcos. Muto è 5° a 8″.

TOUR DES PAYS DES SAVOIES
Lo svizzero Nicolas Schnyder (Price – Custom Bikes) si è imposto nella prima tappa, St-Julien-en-Genevois – Archamps, percorrendo 125 Km in 2h56′45″ alla media di 42,433 Km/h. Ha preceduto di 40″ e 1′18″ i francesi Edet e Vuillermoz. Miglior italiano Carmelo Consolato Pantò (Gragnano Sporting Club), 11° a 3′25″.
La prima classifica vede in testa Schnyder con 41″ su Edet e 1′19″ su Vuillermoz. Pantò è 11° a 3′35″

TOUR OF EST JAWA
L’iraniano Hossein Alizadeh (Tabriz Petrochemical Cycling Team) si è imposto nella prima tappa, circuito di Tulungagung, percorrendo 111,7 Km in 2h30′15″ alla media di 44,605 Km/h. Ha preceduto di 3″ il tedesco Damrow e l’indonesiano Fitrianto, distanziati di 7″ e 9″ in classifica.

A VITOLINI VINCI TRIONFANO MONSALVE E LA MASTROMARCO

giugno 19, 2010 by Redazione  
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Il venezuelano Jonat Monsalve vince la penultima tappa del Girobio 2010, da Faenza a Vitolini Vinci, precedendo il compagno di squadra Antonio Santoro, con il quale se n’è andato ad una ventina di chilometri dal traguardo. Non subisce grosse variazioni la classifica generale, sempre guidata dal trio colombiano comandato da Betancur. Domani conclusione a Gaiole in Chianti, con le colline del Chianti e alcuni chilometri di sterrato.

Foto copertina: Monsalve taglia da vincitore il traguardo della penultima tappa del Girobio (foto www.girobio.com)

Successo in casa Mastromarco nella penultima tappa del GiroBio 2010. Il Campione Venezuelano Jonat Monsalve, portacolori della GS Mastromarco-Sensi-Benedetti-Mapooro-Scott, e il suo compagno di team Antonio Santoro, dopo aver corso all’attacco buona parte della tappa, si sono involati, correndo una loro personalissima “cronocoppie” di una ventina di km. I due, così facendo, hanno occupato le prime due posizioni dell’ordine d’arrivo della penultima tappa del GiroBio 2010. Alle spalle della coppia italo-venezuelana si è piazzato il corridore della Colpack De Nardi Stefano Locatelli.
L’insidiosa tappa odierna, pur mettendo in difficoltà il grosso del plotone, non ha creato particolari problemi al capoclassifica Carlos Betancur, che è anche caduto, e ai suoi compagni, che hanno mantenuto invariato il loro vantaggio sugli inseguitori. Il secondo posto odierno di Antonio Santoro ha fatto compiere al corridore di Potenza un considerevole salto in avanti, attestandolo alle spalle del trio colombiano a 5’34” dalla vetta e a 15” dal terzo gradino del podio.
Grazie all’orografia del tracciato odierno, la tappa è stata corsa in maniera frizzante, con vari tentativi di fuga e con repentini cambiamenti al vertice. I vari GPM presenti hanno favorito ora i fuggitivi, ora gli inseguitori. Ma gli ultimi chilometri della tappa, che hanno frantumato il plotone in numerosi gruppetti, hanno premiato il coraggio del corridore venezuelano e del suo compagno di squadra che, correndo sulle strade “di casa” del Team, hanno voluto mettere il sigillo anche al GiroBio 2010.
«Un brillantissimo e generosissimo Samuele Galligani – ha raccontato Giuseppe Di Fresco, direttore sportivo insieme a Carlo Franceschi della formazione pistoiese – ha preparato il terreno per un risultato di prestigio che rappresenterà un’icona indelebile nella storia della nostra squadra. Non potremo mai dimenticare la gioia che ci ha regalato questa giornata. Il risultato di oggi evidenzia l’ottimo clima che si respira nel nostro team e l’ottimo lavoro svolto già dal mese di gennaio, quando decidemmo di andare a preparare i grandi appuntamenti della stagione, sulle strade di casa di Monsalve che oggi ci ha ripagato con questa fantastica impresa».
E domani si chiude, ma non con la classica passerella finale. La Firenze – Gaiole in Chianti di 153 km, avrà come scenario il terreno vallonato delle colline del Chianti, gli sterrati dell’Eroica e, nel finale di gara, anche l’ascesa al Passo Vertine. Una tappa che necessiterà di tutte le energie rimaste e che giustamente è dedicata a Gino Bartali, l’Uomo di Ferro del ciclismo italiano.

Mario Prato

LE MAGLIE

Classifica generale (Maglia Regione Toscana): Carlos Betancur (Colombia)
Classifica a Punti (Maglia Regione Lombardia): Carlos Betancur (Colombia)
Classifica dei GPM (Maglia Regione Emilia Romagna): Edward Beltran (Colombia)
Classifica TV (Maglia Regione Marche): Paolo Colonna (Delio Gallina)
Classifica corridori stranieri (Maglia Regione Veneto): Carlos Betancur (Colombia)
Classifica etica (Maglia Fondazione L’Eroica): Gianluca Randazzo (Team Hoppla’)

CONTRO LE LANCETTE L’APERTURA DEGLI ITALIANI

giugno 19, 2010 by Redazione  
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Si aprono con una serie di prove a cronometro i campionati italiani 2010: si assegnano le maglie allievi e juniores, sia maschili che femminili, nonché i titoli paralimpici e handbike. Tre variazioni sul tema per un circuito sempre e comunque filante attorno a Mogliano Veneto.

Foto copertina: l’ex pilota di Formula 1 Alex Zanardi in azione (foto www.settimanatricolore2010.it)

Dopo l’eclatante abdicazione da parte dell’organizzazione sannita per gli italiani 2010, è cominciata in provincia di Treviso la Settimana Tricolore. Data l’eccezionalità delle circostanze, che ha portato a dover imbastire da zero un evento così importante nel volgere di pochi mesi, possiamo comprendere il fatto che – almeno in queste prime battute – il sito della manifestazione sembri più attento a celebrare organizzatori e territorio piuttosto che a garantire una dettagliata copertura dell’evento agonistico. Un collegamento diretto ai “risultati” direttamente nella homepage andrebbe tuttavia inaugurato al più presto.
Accogliamo come un segno decisamente positivo la decisione di dedicare l’apertura come la chiusura della settimana alle prove contro il tempo, che vedono inoltre ribadita la propria centralità grazie alla decisione di offrire ad esse i giorni di sabato e domenica piuttosto che gli infrasettimanali di svariate passate edizioni, caratterizzate spesso dal transito canicolare attraverso zone industriali deserte.
Tra gli allievi – che percorrevano un tracciato “unisex” di 8,6km completamente pianeggiante con lunghi rettifili e tre o quattro curve secche – si è registrato un indiscusso predominio degli atleti veneti, con un podio tutto regionale tra le ragazze e una doppietta tra i ragazzi. La quindicenne Sara Romanin regala in 13 primi netti (39,7km/h la media) il successo al proprio team, la Libertas Scorzè, seguita da Ilaria Bonomi e Jessica Schiavo appaiate a 7” di distacco. Più lontane le altre rivali, per un totale di quasi quaranta classificate; un dato questo davvero positivo, che avvicina la partecipazione a quella delle competizioni maschili – anche della categoria superiore – le quali godono di un numero di partecipanti compreso tra i cinquanta e i sessanta (netta invece la differenza, speriamo quindi colmata negli anni a venire, rispetto alle 19 classificate tra le juniores). Veneto, di Arquà Petrarca, è pure Riccardo Donato, fratello della campionessa europea Giulia, iscritto alla UC Mirano; 11’39” il suo tempo (44,3km/h), a 8” l’altro veneto Federico Zurlo e a 10” il trentino Philippe Chini.
Per la categoria juniores, donne e uomini affrontavano percorsi differenziati, rispettivamente di 15,4 e 20,9 chilometri. Il percorso maschile juniores era l’unico a presentare delle – peraltro modestissime per antonomasia – difficoltà altimetriche, affrontando un paio di cavalcavia nell’oltrepassare la sede autostradale.
Tra le donne scontro “sororicida” tra due atlete del medesimo team, oltretutto di casa, l’Artuso-Lievore Detersivi-Avantec: l’ancor più locale – perché trevigiana – Viviana Gatto viene però scavalcata per un solo secondo dalla vicentina Susanna Zorzi che vince in 22’28” (41,1km/h); l’estate scorsa proprio la Zorzi (allora primo anno) fu grandissima protagonista ai mondiali juniores di Mosca, decisiva con i propri attacchi e le proprie trenate per la maglia iridata della Callovi e gratificata del bronzo personale. Nel suo curriculum si segnalano peraltro campionati regionali sia in linea sia a cronometro, nonché la piazza d’onore agli italiani di Imola. Notevole questa primavera anche il trionfo alla Rada del Saraceno, con al via anche elite ventenni, ottenuto grazie a un attacco di coppia ai -5km finalizzato di forza con allungo ai -600m. dal traguardo. Completa il podio, a 13”, la bergamasca Ratto della Cassina Rizzardi. Rigorosamente censurato ogni calembour su provenienza e cognomi delle giovani campionesse…
In cima al podio maschile troviamo invece un laziale, Luca Sterbini (Guazzolini Coratti – Fassa Bortolo) di Olevano Romano, che con 26’31” (47,3km/h) stacca sensibilmente un terzetto di “inseguitori” virtuali, Stefano Verona, Mirko Trosino e Nicola Rossi, stretti tra i 13 e i 15 secondi di distacco, ancor più indietro, tutti oltre i 20”, gli altri. In gara c’è anche il fratello del vincitore – Simone – oggi staccato di quasi 2’, ma ai piedi del podio ai primi del mese quando Luca dimostrò il proprio stato di forma laureandosi campione regionale nella prova valida per il Bracciale del Cronoman (iniziativa che vale sempre la pena di ricordare come azione federale nella giusta direzione di sostegno a una disciplina da rafforzare). Luca Sterbini era già stato campione nazionale tra gli allievi e più volte sul podio nelle successive edizioni, ma fa piacere ricordare una sua vittoria in linea dai contorni mitici per quanto datata a un anno e mezzo fa: nella prima edizione del trofeo “Città di Baschi” dopo essersi avvantaggiato col fratello e altri atleti in salita, lasciò solitario il drappello a 30km dall’arrivo e andò ad alzare le braccia con 3’ di vantaggio sui più immediati inseguitori.
In mattinata sono stati assegnati anche i titoli italiani a cronometro riservati agli atleti paralimpici. A vestire il tricolore sono stati Fabrizio Macchi nella categoria C2, l’ex pilota di Formula 1 Alessandro Zanardi nella H4, Michele Pittacolo nella C2, Fabio Farroni nella T2 e Vittorio Podestà. Registriamo i dati così come li presenta il sito ufficiale dal momento che la classifica, non indicando le rispettive categorie di appartenenza, rende difficile stilare le classifiche disaggregate. Aggiungiamo dunque a quelli sopra elencati anche i nomi degli autori dei migliori tempi assoluti, nell’ordine Ivano Pizzi, Maurizio Romeo e Andrea Tarlao; quarto il campione olimpico Fabio Triboli, che ottiene però l’argento visto che desumiamo solo uno dei tre atleti avanti a lui appartenesse alla sua categoria. Prima donna Daniela Floriduz, e anche se non è altrimenti nominata immaginiamo un tricolore debba spettare anche a lei.

Gabriele Bugada

ANCORA FUGA: DOPPIETA CAISSE

giugno 19, 2010 by Redazione  
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Vince Rui Faria da Costa in quel di Liestal, dopo una lunga fuga e gli ultimi venti chilometri corsi a tutta, con scatti e controscatti. Alle su spalle giungono, staccati, Rojas Gil e Monfort, più indietro Casar, Vanotti e Nordhaug. I big corrono tranquilli in attesa della cronometro di domani, solo alcune accelerazioni sul finale con Pietropolli che si avvantaggia.

Foto copertina: Rui Faria da Costa alza le braccia sul traguardo di Liestal (foto www.record.xl.pt)

In attesa della cronometro conclusiva i big non si danno battaglia nella tappa mossa di Liestal, con un finale ricco di strappi e saliscendi in cui gli uomini andati in fuga fin dai primi chilometri si sono giocati la tappa con scatti e controscatti. Tra i big poco spettacolo, con Gesink rimasto solo negli ultimi chilometri che va a richiudere su tutti i timidi allunghi. L’unico a uscire dal gruppo è l’italiano Pietropolli, che taglia il traguardo con qualche secondo di anticipo sul plotone.
La tappa, caratterizzata da una fuga composta da Monfort, Rojas, Rui Faria, Vanotti, Rast, Danielson, Nordhaug, Casar e Ciolek, si accende quando i fuggitivi entrano negli ultimi 40km. Affrontato ad andatura tranquilla il primo passaggio sul Wittnauer Hoehe, Monfort e Rojas provano a dare una prima smossa al gruppetto sul secondo passaggio dalla stessa salita, con loro restano Danielson e Nordhaug mentre gli altri perdono inizialmente contatto per poi ricompattarsi dopo lo scollinamento.
Lo scatto in testa, oltre a portare il vantaggio dei fuggitivi a 3’, fa le prime vittime: Ciolek molla completamente, Casar e Ras,t in difficoltà, invece provano in tutti i modi a rientrare.
Un altro strappetto e ancora Monfort forza il ritmo portandosi dietro solo il duo della Caisse d’Epargne. I tre in testa vengono ripresi poco dopo da Danielson, Casar, Nordhaug e Vanotti, col secondo che tenta subito di andarsene, ma anche per lui nulla da fare.
Dopo lo scollinamento ci prova anche Rojas, poi è il momento di Vanotti che appena rientrato si gioca le sue carte senza fortuna. L’attacco decisivo giunge quando mancano una decina di chilometri al traguardo da parte di Rui Faria; Monfort si lancia all’inseguimento, ma alla sua ruota rimane il solo Rojas, compagno del portoghese. Inizia così una sorta di testa a testa tra il porta colori della HTC e Rui Faria, col secondo che non perde nulla fino alla flame rouge. La grande fatica fatta all’inseguimento condanna poi il francese alla terza piazza, sopravanzato anche da Rojas. Qualche secondo dietro giungon, nell’ordine, Casar, Vanotti, Nordhaug e Danielson.
Nel frattempo il gruppo principale veniva animato dagli scatti prima di Fuglsang, Larsson, Barredo e Chavanel, poi di Devolder e Carrara, ma il leader della generale Gesink, anche in prima persona, richiude su tutti gli attacchi pericolosi, portandosi a ruota Armstrong, che ora diventa verosimilmente l’avversario più temibile per l’olandese nella crono di domani: per l’americano circa un minuto da recuperare.
L’unico a uscire dal gruppo dei big è Pietropolli che negli ultimi tre chilometri guadagna un manciata di secondi chiudendo alle spalle di Danielson e davanti a Hushovd.
Nonostante la maglia gialla sia ancora in ballo tra Gesink e Armstrong, il Giro di Svizzera dà i suoi primi verdetti: Frank si aggiudica matematicamente la classifica GPM, mentre Marcato non riesce a strappare a Burghardt la maglia a pois.

Andrea Mastrangelo

17-06-2010

giugno 19, 2010 by Redazione  
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TOUR DE SUISSE
L’olandese Robert Gesink (Rabobank) si è imposto nella sesta tappa, Meiringen – La Punt, percorrendo 213,3 Km in 6h20′53″ alla media di 33,600 Km/h. Ha preceduto di 42″ il colombiano Uran e lo spagnolo Rodriguez Oliver. Miglior italiano Matteo Carrara (Vacansoleil Pro Cycling Team), 6°. Gesink è il nuovo leader della classifica, con 29″ su Uran e 36″ sullo svizzero Morabito. Miglior italiano Carrara, 6° a 54″.

GIROBIO
L’italiano Paolo Locatelli (De Nardi Colpack Bergamasca) si è imposto nella sesta tappa, Castelfranco Emilia – Cesenatico, percorrendo 148,2 Km in 3h04′46″ alla media di 48,125 Km/h. Ha preceduto di 16″ gli italiani Daniele Zuanon (Generali) e Giacomo Calzoni (Delio Gallina S.Inox A.S.D). Il colombiano Carlos Betancur (Colombia National Team) conserva la testa della classifica con 2′41″ sul connazionale Beltran e 4′07″ sull’italiano Antonio Santoro (Mastromarco Chianti Sensi Benedetti).

STER ELEKTROTOER (Paesi Bassi)
Lo spagnolo Francisco José Ventoso Alberdi (CarmioOro NGC) si è imposto nella prima tappa, Eindhoven – Sittard/Geleen, percorrendo 146 Km in 3h17′13″ alla media di 44,418 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Brown e il francese Romain Feillu. Miglior italiano Danilo Napolitano (Team Katusha), 9°. L’olandese Jos Van Emden (Rabobank) conserva la testa della classifica, con 3″ sui connazionali Boom e Langeveld. Miglior italiano Marco Pinotti (Team HTC – Columbia), 6° a 11″.

TOUR DE SERBIE
Il belga Kevin Pauwels (Telenet Fidea) si è imposto nella quarta tappa, Vranjska Banja – Zlatibor, percorrendo 148 Km in 3h27′11″ alla media di 42,860 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo sloveno Robert Vrecer (Perutnina Ptuj) e il bulgaro Koev. Miglior italiano Davide Torosantucci (Feudi di San Marzano-CDC-Cavaliere), 4°.
Vrecer si porta in testa alla classifica con 1″ sul belga Pauwels e 6″ su Koev. Miglior italiano Torosantucci , 4° a 11″.

TOUR DU BEAUCE (Canada)
L’olandese Marc De Maar (Unitedhealthcare p/b Maxxis) si è imposto nella terza tappa, Saint-Georges – Mont Megantic, percorrendo 154 Km in 3h50′05″ alla media di 40,159 Km/h. Ha preceduto di 8″ il canadese St-John e 16″ l’ucraino Kobzarenko. Unico italiano in gara, Fausto Fognini (Amore & Vita – Conad) si è piazzato 82° a 11′04″. De Maar è il nuovo leader della corsa, con 7″ su St-John e 14″ su Kobzarenko. Fognini è 77° a 11′57″.

INTERNATIONALE THURINGEN-RUNDFAHRT U23
Il tedesco John Degenkolb (Thüringer Energie Team) si è imposto nella terza tappa, Wasungen – Brotterode, percorrendo 159,7 Km in 4h02′07″ alla media di 39,576 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Roe e di 51″ il tedesco Arndt. Degenkolb è il nuovo leader della corsa, con 3″ e 30″ sugli australiani Roe e Rohan

TOUR DE SLOVENIE
Lo sloveno Grega Bole (Lampre-Farnese Vini) si è imposto nella prima tappa, Koper – Medvode, percorrendo 173 Km in 4h09′34″ alla media di 41,592 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Kump e Zrimsek. Miglior italiano Giovanni Visconti (ISD – Neri), 6°. La prima classifica vede Bole precedere di 4″ Kump e di 6″ Zrimsek. Visconti è 6° a 10″.

BOUCLE DE LA MAYENNE (Francia)
Il francese Jimmy Engoulvent (Saur – Sojasun) si è imposto nel prologo, circuito di Laval, percorrendo 4,5 Km in 05′45″ alla media di 46,956 Km/h. Ha preceduto di 6″ e 7″ i connazionali Mangel e Casper. Unico italiano in gara, Enrico Franzoi (B.K.C.P. Powerplus), si è piazzato 58° a 27″.

TOUR OF MALOPOLSKA (Polonia)
Il ceco Martin Zlamalik (Sunweb – Revor) si è imposto nella prima tappa, Spytkowice – Zdroj, percorrendo 175 Km in 4h27′49″ alla media di 39,205 Km/h. Ha preceduto allo sprint il polacco Morajko e l’italiano Alessandro Bertuola (Kalev Chocolate Team), distanziati in classifica di 2″ e 6″.

16-06-2010

giugno 19, 2010 by Redazione  
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TOUR DE SUISSE
Il tedesco Marcus Burghardt (BMC Racing Team) si è imposto nella quinta tappa, Wettingen – Frutigen, percorrendo 172,5 Km in 4h21′23″ alla media di 39,597 Km/h. Ha preceduto di 2″ il tedesco Maaskant e di 4″ l’italiano Daniel Oss (Liquigas-Doimo). Il tedesco Tony Martin (Team HTC – Columbia) conserva la testa della classifica, con 1″ sullo svizzero Cancellara e 9″ sullo svedese Lövkvist. Miglior italiano Francesco Gavazzi (Lampre-Farnese Vini), 17° a 26″.

GIROBIO
Oggi riposo

STER ELEKTROTOER (Paesi Bassi)
L’olandese Jos Van Emden (Rabobank) si è imposto nel prologo, circuito di Gemert, percorrendo 6,8 Km in 7′42″ alla media di 52,987 Km/h. Ha preceduto di 3″ e 7″ i connazionali Boom e Langeveld. Miglior italiano Marco Pinotti (Team HTC – Columbia), 6° a 10″.

TOUR DE SERBIE
Il tedesco Tino Meier (LKT-Team Branderburg) si è imposto nella terza tappa, Vranje – Vranjska Banja, percorrendo 233 Km in 5h34′24″ alla media di 41,806 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Shafer e il russo Porsev. Miglior italiano Davide D’Angelo (Feudi di San Marzano-CDC-Cavaliere), 4°.
Il serbo Esad Hasanovic (Partizan Srbija) conserva la testa della corsa, con 1″ su Shafer e 5″ su Meier. Miglior italiano D’Angelo, 5° a 17″.

TOUR DU BEAUCE (Canada)
L’australiano David Tanner (Fly V Australia) si è imposto nella seconda tappa, circuito di Thetford-Mines, percorrendo 160 Km in 4h00′04″ alla media di 39,989 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’ucraino Metlushenko e il canadese Pinfold. Unico italiano in gara, Fausto Fognini (Amore & Vita – Conad) si è piazzato 84°. Lo spagnolo Rafael Serrano Fernandez (Heraklio-Murci) conserva la maglia di leader, con 13″ su Tanner e 15″ sull’ucraino Grechyn. Fognini è 68° a 1′16″.

INTERNATIONALE THURINGEN-RUNDFAHRT U23
L’olandese Barry Markus (Rabobank Continental) si è imposto nella seconda tappa, Bleicherode – Wasungen, percorrendo 148 Km in 3h37′22″ alla media di 40,852 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Degenkolb e lo statunitense Phinney. L’australiano Michael Matthews conserva la testa della classifica, davanti ai connazionali Rohan e Durbridge (stesso tempo)

ALL’OLANDESE DUMOULIN LA CRONO DI URBINO

giugno 18, 2010 by Redazione  
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Tom Dumoulin vince la 7a tappa del Girobio, 30,5 km a cronometro da Tavullia ad Urbino, grazie ad una grande seconda parte di gara. Secondo posto per il colombiano Anacona, che chiude ora il terzetto di colombiani al comando della generale, aperto da Betancur e proseguito da Beltran. Domani frazione molto mossa, con arrivo a Vitolini Vinci.

Foto Copertina: l’olandese Dumoulin impegnato sulle strade della 7a tappa del Girobio (foto www.girobio.com)

La tanto temuta tappa contro il tempo ha fatto la gioia dell’olandese Dumoulin e non ha scalfito leadership del colombiano Betancur. Il corridore “Orange” ha costruito il suo successo nella seconda parte della gara, più impegnativa rispetto a quella iniziale. A metà percorso, infatti, l’olandese ha fatto registrare solo il quarto tempo. Più veloce di lui, nel tratto più scorrevole, sono risultati l’italiano Zampedri, transitato con il miglior intertempo, il polacco Gawronski e l’altro italiano Stocco, rispettivamente quinto, settimo e terzo al traguardo.
Il secondo miglior tempo assoluto lo ha fatto registrare il colombiano Anacona che è così balzato al terzo posto della classifica generale; ora monopolizzano i primi tre posti del Girobio, a sole due tappe dalla conclusione, tre colombiani: nell’ordine Carlos Betancur, Edward Beltran, Winer Anacona.
Per la formazione sudamericana, i prossimi due giorni, anche se decisivi, dovrebbero essere vissuti con la tranquillità tipica di chi sa che ha in mano le carte giuste per vincere la partita.
Le 2 tappe rimanenti non saranno certo passeggiate di salute, ma il primo non colombiano in classifica è l’italiano della Trevigiani Alessandro Stocco, quarto a 5’34”. Un ritardo considerevole da recuperare in sole 2 tappe, anche se sulla carta “complicate” come quelle che dividono il portacolori colombiano del successo. È infatti una frazione decisamente impegnativa la Faenza – Vitolini Vinci di domani, frazione di quasi 171km, con il passo della Sambuca (2° categoria), la non proibitiva salita del Pinone e l’arrivo in salita a Vitolini Vinci.
Per concludere, domenica, il menù prevede gli sterrati e i saliscendi delle colline del Chianti, prima di incoronare il vincitore del GiroBio 2010.

Mario Prato

LE MAGLIE

Classifica generale (maglia Regione Toscana): Carlos Betancur (Colombia)
Classifica a Punti (maglia Regione Lombardia): Carlos Betancur (Colombia)
Classifica dei GPM (maglia Regione Emilia Romagna): Edward Beltran (Colombia)
Classifica TV (maglia Regione Marche): Piotr Gawronski (Polonia – MGK Vis)
Classifica corridori stranieri (maglia Regione Veneto): Carlos Betancur (Colombia)
Classifica etica (maglia Fondazione L’eroica): Enrico Battaglin (Zalf Desiree Fior)

DOPPIETTA BURGHARDT A WETZIKON

giugno 18, 2010 by Redazione  
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Tappa decisamente più semplice di quella di ieri con qualche salitella sul finale, in cui il gruppo lascia andare la fuga, nella quale primeggia Burghardt in solitaria. Gli inseguitori vengono regolati da Freire su van Avermaet. Giunge quarto, e primo degli italiani, Quinziato.

Foto copertina: Burghardt celebra sul podio la seconda vittoria in questo Tour de Suisse (foto APA)

La quiete dopo la tempesta: tappa decisamente più tranquilla rispetto alla precedente, e i big si riservano una giornata di riposo. Dalla pancia del gruppo partono 15 corridori tra i quali si distinguono Freire, Burghardt, Van Avermaet, Sanchez Gil, Quinziato, Flecha e Renshaw.
Per gran parte della gara il vantaggio dei battistrada si aggira intorno ai 5’ col gruppo che controlla, ma lascia fare. Intanto la tappa scivolava via senza sussulti, anche quando i corridori si accingevano a salire verso Wildhaus. La gara si accendeva quando i corridori in avanscoperta cominciavano la seconda ascesa di giornata, non appena, con il suo scatto, Burghardt faceva esplodere il gruppetto dei fuggitivi, involandosi solo verso il GPM. Al suo inseguimento si lanciava Sanchez Gil, che scollinava al secondo posto, seguito poco dietro dal resto dei fuggitivi. In breve tempo la staffilata del tedesco dava i suoi frutti, e il portacolori della BMC conduceva con 1’30” mentre dal gruppetto si sfilavano Kuschynski, Golas, Sesma e Iglinsky, proprio quando Breschel e Wilson, altri due componenti del plotoncino, tentavano da soli di ritornare sull’attaccante senza fortuna. Era poi la volta di van Avermaet ,seguito da Frank, che costringeva alla resa, sorprendentemente, Sanchez Gil – che però rientrerà – e Sesma. I due tentativi sortiscono i loro effetti dimezzando il vantaggio di Burghardt, mentre il gruppo oramai abbandonava l’inseguimento lasciando quasi 7’ ai battistrada.
Nessun respiro per i primi che, non appena finivano la rapida discesa dovevano immediatamente scendere qualche dente per ricominciare a salire verso l’ultima GPM della tappa. Il vantaggio dell’uomo BMC era di 1’10” su un gruppetto formato da Sanchez, Frank, Freire, Van Avermaet e Quinziato, con lo spagnolo della Rabobank che faticava a tenere le ruote del plotoncino.
Finita la discesa senza perdere secondi, il tedesco si involava solitario lungo la discesa che lo avrebbe portato al traguardo. Doppietta per lui, dopo il successo, sempre con arrivo in solitaria in seguito ad una lunga fuga, nella 5° tappa.
Gli inseguitori chiudono a 55” con Freire che batte van Avermaet e Quinziato, il gruppo giunge a più di 7’ con tutti gli uomini di classifica assieme.

Andrea Mastrangelo

GESINK RE DELL’ALBULAPASS

giugno 18, 2010 by Redazione  
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La tappa più impegnativa di tutto il Giro di Svizzera emette un verdetto inaspettato: l’olandese Gesink vince in solitaria, mentre lo svizzero Cancellara, vincitore della passata edizione, naufraga in classifica, assieme all’ex maglia gialla Martin. L’uomo della Rabobank ora guida anche la generale.

Foto copertina: Gesink conquista tappa e maglia a La Punt (foto AFP)

È l’olandese Gesink il re dall’Albulapass: nella tappa più impegnativa di tutto il Giro di Svizzera il ragazzo della Rabobank prende il largo sull’ultima salita di giornata e si invola verso il traguardo di La Punt gestendo il vantaggio di oltre un minuto accumulato nell’ascesa. Gesink si veste inoltre di giallo scalzando Martin dalla prima piazza nella generale.
Una fuga di 13 uomini, tra ia quali Vanotti, Marcato e Gavazzi, aveva caratterizzato i primi 180km di gara quando sotto le ruote dei battistrada la strada cominciava ad inerpicarsi verso la cima dell’Albulapass. Il gruppo inesorabilmente si avvicinava, nonostante l’imprevisto di dover attendere per quasi un minuto il passagio di un treno, al gruppo dei battistrada che cominciava a scremarsi. Di tredici ne rimanevano solo tre: Garate, Txurruca e Feillu.
I primi ad accendere la bagarre sono stati Carrara, Devolder, A.Schleck, Fuglsang, Gesink e Kreuziger mentre Armstrong e Joaquim Rodriguez rientravano sul gruppetto procedendo del loro passo, ma il vantaggio dei tre al comando superava ancora i 2’. Dopo pochi chilometri in cui gli uomini di classifica procedevano di comune accordo, andando a riprendere anche i tre temerari, Gesink e A.Schleck decidono di far esplodere la corsa: i due attaccano e si portano soli in testa, ma quando sembrano destinati a giocarsi la vittoria in volata arriva l’accelerazione dell’olandese, che costringe il portacolori della Saxo Bank ad alzare bandiera bianca. Il lussemburghese si staccherà poi anche dal gruppetto inseguitore del quale facevano parte Armstrong, Zaugg, Uran, Carrara, Rodriguez, Morabito, F.Schleck e Kreuziger, con poco più indietro il compagno di squadra dei fratelli Schleck, Fuglsang.
In cima alla salita Gesink arriva con 1’20” di vantaggio da gestire nella successiva discesa, non certo il terreno preferito dall’olandese, che dà piena dimostrazione di ciò. Il distacco diminuisce fino quasi a dimezzarsi sotto lo striscione d’arrivo: 42” per Uran e tutto il gruppetto, mentre più attardati giungono Tony Martin, 2’30”, e soprattutto Cancellara, che dopo questa tappa dovrà dire addio a tutti i sogni di gloria in terra natia. Così i 42” risultano sufficienti anche per strappare agli avversari la maglia di leader e ripartire alla volta di Liestal con l’obiettivo più grosso: la classifica finale.

Andrea Mastrangelo

A CESENATICO LA SORPRESA LOCATELLI

giugno 17, 2010 by Redazione  
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Va a Paolo Locatelli la 6a tappa del Girobio 2010, sul traguardo di Cesenatico. Il corridore della Colpack De Nardi si è inserito nel drappello dei fuggitivi usciti dal gruppo al 60° chilometro, da cui è poi evaso a 55 km dal termine. Zuanon e Calzon completano il podio. Sostanzialmente invariata la classifica generale, alla vigilia della cronometro da Tavullia a Urbino di domani.

Foto copertina: Paolo Locatelli vince sotto la pioggia sul traguardo di Cesenatico (foto www.ciclonet.it)

Sorpresa oggi pomeriggio a Cesenatico, dove è mancata la tanto pronosticata volata, al termine di una tappa sulla carta interlocutoria. Merito o colpa, a seconda della parte dalla quale la si vede, di Paolo Locatelli della Colpack De Nardi che, dopo una giornata passata all’attacco, quando la collaborazione fra i fuggitivi, all’attacco dal 60° km, ha cominciato a scemare, ha salutato la compagnia e si è “sorbito” 55km di fuga in solitaria.
Merito suo? Demerito del gruppo dei velocisti? Poco importa; ciò che conta è che questo ragazzo, che ha tagliato il traguardo disegnando un cuore con le braccia al cielo, dedicando il suo terzo successo stagionale alla fidanzata Silvia, ha saputo, con il cuore e con la testa, andare contro la logica che diceva volata ed è andato a cogliere un successo emozionante a “casa Pantani”.
“Questa è la vittoria più importante della mia carriera, per di più l’ho ottenuta a casa di Marco Pantani che per me è stato un vero e proprio mito. Credo che tutti sognassero di vincere su questo traguardo; a duecento metri dall’arrivo mi è venuta la pelle d’oca dall’emozione. Dopo la tappa del Grappa in cui Stefano Locatelli ha dovuto abbandonare definitivamente le ambizioni di classifica i nostri interessi si sono spostati sulle singole tappe; non avendo più la responsabilità di dover proteggere il leader ci siamo concentrati sui traguardi intermedi. Facevo parte di un drappello di una decina di fuggitivi e a poco meno di sessanta chilometri dalla conclusione ho intuito che l’accordo stava venendo meno; ho attaccato con la speranza che qualcuno rispondesse ma poco dopo mi sono ritrovato solo al comando e non ho avuto alternative. Partire a così tanti chilometri dalla conclusione rappresentava sicuramente un rischio, ho fatto una pazzia e mi è andata bene, anche perché se mi avessero ripreso una bella tirata d’orecchi da parte di Gianluca Valoti non me l’avrebbe tolta nessuno”.
Dopo 16” dall’arrivo del bergamasco, le prime avvisaglie degli inseguitori (15 elementi) sono state regolate in volata da Zuanon su Calzoni, mentre il resto del plotone, forse anche a causa del maltempo che ha messo alla prova i ragazzi, è arrivato a Cesenatico frastagliato in più gruppetti, con un ritardo che variava tra uno e quattro minuti dal vincitore.
In classifica, l’impresa di Paolo Locatelli non ha creato movimenti degni di nota. Domani il colombiano Betancur si giocherà buona parte del successo finale nella cronometro individuale da Tavullia ad Urbino di km 30,5. Un continuo su e giù tra le colline attorno ad Urbino, con arrivo in città, in leggera salita.

Mario Prato

LE MAGLIE

Classifica generale (maglia Regione Toscana): Carlos Betancur (Colombia)
Classifica a Punti (maglia Regione Lombardia): Carlos Betancur (Colombia)
Classifica dei GPM (maglia Regione Emilia Romagna): Edward Beltran (Colombia)
Classifica TV (maglia Regione Marche): Piotr Gawronski (Polonia – MGK Vis)
Classifica corridori stranieri (maglia Regione Veneto): Carlos Betancur (Colombia)
Classifica etica (maglia Fondazione L’eroica): Romain Beney (Svizzera)

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