SANCHEZ, UNA VITTORIA PER LA MAGLIA

aprile 8, 2010 by Redazione  
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Era una delle stelle di questa edizione, ma un passo falso nella frazione d’apertura lo aveva escluso dai giochi di classifica. Il campione olimpico Samuel Sanchez ha saputo riscattarsi nella frazione più dura della corsa, per la gioia dei suoi tifosi e degli stessi baschi, che hanno visto tagliare per primo il traguardo l’alfiere della formazione che da anni sostiene il movimento indipendentista della comunità spagnola. Dietro alla medaglia d’oro di Pechino 2008, il gruppo dei migliori si scremava riducendo gli sfidanti alla maglia gialla a soli tre uomini, raccolti nello spazio di tempo d’un battito di ciglia: l’attuale leader Valverde, Horner e Gesink. Saranno loro a giocarsi la 50a edizione del Giro dei Paesi Baschi, che molto probabilmente si deciderà sabato nella cronometro di Orio.

Foto copertina: Sanchez in azione sulla salita dell’Alto de Uzartza (foto Zigor Alkorta)

La tappa regina del Giro dei Paesi Baschi ha emesso il suo verdetto e ha dato la tanto auspicata “pettinata” alla classifica generale.
La corsa si è decisa sull’ultima ascesa, l’Alto de Uzartza, non appena è stata annullata la fuga di cinque uomini che aveva caratterizzato la gara fino a 5 km dal traguardo. A quel punto Andy Schleck ha allungato in testa al gruppo, seguito da Valverde, Gesink, Horner, Peraud e Samuel Sanchez, con quest’ultimo poi vittorioso sul traguardo.
Le salite e rispettive discese del tragitto da Murgia Zuia a Eibar hanno scremato l’élite della classifica, riducendola dagli originali 24 attaccanti della tappa inaugurale a una questione tra Valverde, primo in classifica, e la coppia costituita da Horner e Gesink, staccati di un secondo.
Minori possibilità di successo avranno gli immediati inseguitori, Peraud e Intxausti, distanziati di 32” dal vertice. Seguono Damiano Cunego, migliore degli italiani, e il più giovane degli Schleck a 39”, Pinotti, Rodriguez e Casar a 48”, poi si sfonda il tetto del minuto di ritardo.
Il campione olimpico di Pechino, forse anche per fare ammenda della défaillance patita lunedì scorso, ha corso con astuzia e sagacia tecnica, lasciando sfogare gli avversari lungo i 160 km odierni e battezzando così chi poteva insidiare il suo progetto e chi no. Ha usato l’ultima ascesa di giornata, quando mancavano 2,2 km alla fine, come trampolino di lancio. Ha superato Valverde, Horner e Gesink, più impegnati a controllarsi l’un con l’altro, andando così a vincere nel cuore dei Paesi Baschi la tappa regina del “Euskal Herriko Itzulia”, lui che è capitano dell’Euskatel-Euskadi.
Primo degli italiani sia all’arrivo (7°) sia in classifica (6°), Damiano Cunego che ha così commentato la sua prova odierna: “Quando sono iniziati gli attacchi, non sono stato abbastanza reattivo per andare all’inseguimento. Si è formato quindi tra me e la testa della corsa un buco di una decina di secondi, ma non mi sono scoraggiato e mi sono concentrato per completare la salita con un proficuo ritmo. Le sensazioni migliorano di giorno in giorno, vedremo domani su quali livelli sarà possibile esprimersi. Sicuramente potrò contare sul supporto valido dei miei compagni, anche oggi perfetti”.
Soddisfazione, quindi, anche in casa Lampre-Farnese Vini, dopo la trionfale giornata di ieri. Il DS Brent Copeland ha così giudicato la giornata di Cunego “A Damiano oggi è forse mancata la prontezza nello scatto, ma la sua condizione è in vistosa crescita e questo è l’aspetto più importante”.
Domani si disputerà la penultima tappa, Eibar-Orio di 170 km. Il programma proporrà 3 GPM di 3a categoria e altrettanti di 2a: forse è troppo poco per scombussolare ulteriormente la classifica, ma non si potrà certo dormire sonni troppo tranquilli in un finale caratterizzato da 25 Km di strade tormentate. Sicuramente sarà più insidiosa la cronometro conclusiva di sabato, un tracciato di 22 km infarcito con una salita di 4 km di lunghezza e 300 metri di dislivello e con due strappi negli ultimi 4 km. Con un po’ di fantasia il profilo del finale ricorda, con i dovuti distinguo, quello della “Sanremo”. Sarà forse questo il terreno adatto per dare la sistemata definitiva alla classifica di questo incerto Giro dei Paesi Baschi.

Mario Prato

GAVAZZI RIPORTA IL SORRISO IN CASA LAMPRE

aprile 8, 2010 by Redazione  
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Ci voleva questa vittoria per stemperare le preoccupazioni nella Lampre-Farnese Vini, in questi giorni finita nell’occhio del ciclone per l’inchiesta di Mantova. Gavazzi ha riportato il sorriso nel team diretto da Saronni e che ieri ha lavorato duramente per permettere il successo al velocista valtellinese, tra l’altro conseguito di fronte ad uno dei “mammasantissima” del ciclismo mondiale, il tre volte campione del mondo Oscar Freire. Lo spagnolo della Rabobank ha portato a casa il secondo piazzamento consecutivo ma questa regolarità, unita a una lieve frattura nel gruppo, gli ha consentito di consolarsi sfilando la maglia di leader al connazionale Valverde.

Foto copertina: il successo di Gavazzi ad Amurrio (foto Susi Goetze / www.cyclinginside.com)

Nel giorno della vittoria in terra basca di Francesco Gavazzi (Lampre), l’ennesimo secondo posto di Oscar Freire vale al cantabrico la testa della classifica generale.
Anche oggi è stata una giornata di transizione, ma la vittoria di tappa significava troppo nell’economia generale e così, tolta qualche fuga di scarsa importanza tentata da Egoi Martínez (Euskaltel), Michael Albasini (Team HTC-Columbia), Remy Di Gregorio (Française des Jeux) e Eduard Vorganov (Team Katusha), con l’unico brivido della virtuale leadership di Vorganov durata qualche km, tutto il pepe di questa frazione si è concentrato nel finale.
Il gruppo compatto si è così presentato ad Amurrio per giocarsi la tappa e, cosa più importante, per la possibilità di mirare al bersaglio grosso, considerata la classifica molto corta.
L’ultimo chilometro era insidioso e ha premiato chi è stato più bravo a sfruttare a suo vantaggio queste insidie, Francesco Gavazzi, che ha vinto la tappa davanti a Freire, Velits, Botcharov e Sanchez. Una piccola frattura nel gruppo, che ha permesso ai primi 11 di guadagnare 2”, ha finito per penalizzare Valverde che per un niente si è vista sfilarsi la maglia gialla di primo della classe.
Quella odierna è stata una vittoria fortemente voluta da Gavazzi e da tutta la Lampre-Farnese Vini e ha risollevato il morale di una formazione in questi giorni finita nell’occhio del ciclone per l’inchiesta di Mantova; la squadra diretta dai ds Copeland e Piovani ha lavorato con precisione per annullare la fuga che aveva animato la tappa e, una volta ripresi gli attaccanti a 3 km dal traguardo, ha portato Gavazzi nella posizione ideale per disputare la volata su una strada in leggera salita.
Tutta la gioia per la vittoria risalta dalle parole di Gavazzi: “Un successo importante per me e per tutta la squadra: è il primo in una corsa Pro Tour e la sua importanza è accresciuta dal fatto di aver battuto un corridore del calibro di Freire. E’ stata una tappa impegnativa, resa ancor più dura dalle condizioni atmosferiche: la squadra mi è sempre stata vicino e ha lavorato perfettamente per permettermi di disputare una grande volata. Gli ultimi 500 metri erano da approcciare nelle prime posizioni: anche grazie ai miei compagni, sono riuscito a presentarmi puntuale all’appuntamento con una grande vittoria”.
Per Gavazzi si tratta della terza vittoria in carriera, la seconda del 2010 dopo il successo nella tappa di Bonorva del Giro di Sardegna; per la Lampre-Farnese Vini quella odierna è stata la settima affermazione stagionale.
La classifica generale vede alle spalle di Oscar Freire Alejandro Valverde staccato di 2” e a 3” gli altri 21 del gruppetto che ha animato il finale della prima tappa. Di questi manca solo Frank Schleck, ieri 17° a 1” dal vertice e oggi giunto al traguardo in quartultima posizione, con un ritardo superiore ai 12 minuti. Il migliore degli italiani è Marco Pinotti (Team HTC – Columbia), 6° a 3” e ancora in gara, così come Cunego (8°) e Agnoli (22°).
La tappa di oggi, Murgia Zuia-Eibar di 160 km, con i suoi 7 GPM si annuncia come la più impegnativa, quasi un arrivo in salita per gli appena 2,2 Km che separeranno il Santuario de la Virgen de Arrate, sede del traguardo, dalla vetta dell’Alto de Uzartza, ascesa di quasi 5 Km inclinata all’8,9% medio. Nonostante i dislivelli non siano proibitivi, questaa frazione dovrebbe incominciare a dare una pettinata alla classifica, dividendo chi ha ancora ambizioni da chi, invece, ha cercato la gloria di un giorno solo.

Mario Prato

07-04-2010

aprile 8, 2010 by Redazione  
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VUELTA CICLISTA AL PAIS VASCO
L’ìtaliano Francesco Gavazzi (Lampre-Farnese Vini) si è imposto nella terza tappa, Viana – Amurrio, percorrendo 187 Km in 4h49′52″, alla media di 38,707 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Freire e lo slovacco Velits. Damiano Cunego (Lampre-Farnese Vini) si è piazzato 39° a 2″.
Freire si è portato in testa alla classifica, che comanda con 2″ sul connazionale Valverde e 3″ sul canadese Hesjedal. Miglior italiano Marco Pinotti (Team HTC – Columbia), 6° a 3″. Cunego è 8°, sempre a 3″.

CIRCUIT CYCLISTE SARTHE – PAYS DE LA LOIRE
Due semitappe disputate nella seconda giornata.
Il mattino, il francese Anthony Ravard (Ag2R La Mondiale) si è imposto nella prima semitappa, Varades – Angers, percorrendo 97 Km in 2h14′36″, alla media di 43,239 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Manuel Belletti (Colnago – Csf Inox) e il francese Sébastien Chavanel. Invariata la classifica che vede al comando lo spagnolo Luis Leon Sanchez (Caisse d’Epargne) con 3″ sullo sloveno Kump e 4″ sul russo Trofimov. Miglior italiano Beletti, 9° a 9″.
Il pomeriggio, il portoghese Tiago Machado (Team Radioshack) si è imposto nella seconda semitappa, circuito a cronometro di Angers, percorrendo 6,8 Km in 8′26″, alla media di 48,379 Km/h. Ha preceduto di 2″ Luis Leon Sanchez e di 6″ il francese Roux. Miglior italiano Federico Canuti (Colnago – Csf Inox), 11° a 16″. Sanchez conserva la testa della corsa, con 8″su Machado e 13″ su Roux.

Ravard vince la volata mattutina (foto Fabrice Lambert/sportbreizh.com)

Ravard vince la volata mattutina (foto Fabrice Lambert/sportbreizh.com)

Tiago Machado in azione nella crono di Angers (foto Fabrice Lambert/sportbreizh.com)

Tiago Machado in azione nella crono di Angers (foto Fabrice Lambert/sportbreizh.com)

SCHELDEPRIJS
Lo statunitense Tyler Farrar (Garmin – Transitions) si è imposto nella corsa olandese, percorrendo 205,4 Km in 4h28′42″, alla media di 45,865 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano McEwen e il tedesco Forster. Miglior italiano Enrico Rossi (Ceramica Flaminia), 6°.

Il successo di Farrar nel Scheldeprijs (foto AFP)

Il successo di Farrar nel Scheldeprijs (foto AFP)

VALVERDE CONCEDE IL BIS

aprile 7, 2010 by Redazione  
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Giornata noiosa sulle strade basche che, nonostante le difficoltà disseminate lungo il tracciato della Zierbiena – Viana, non sono riuscite a scremare né il grosso del gruppo, né l’élite dei 24 corridori proiettati nell’alto della classifica dalla frazione inaugurale. È stato uno di loro a portare a casa questa giornata e, ancora una volta, risponde al nome di Alejandro Valverde. Per lui un bis in volata, dopo che la sua formazione aveva a lungo lavorato per rientrare sui fuggitivi di giornata.

Foto copertina: il secondo successo di Valverde sulle strade dei Paesi Baschi (www.as.com)

Seconda tappa, seconda volata, seconda vittoria di Alejandro Valverde. A Viana lo sprint che ha visto impegnati gli stessi protagonisti del “duello” di ieri è stato corretto e ha visto imporsi Alejandro Valverde davanti a Freire, all’italiano Francesco Gavazzi, allo svizzero Albasini, a un ritrovato Samuel Sanchez e al resto del plotone.
La classifica generale vede ora i due iberici in testa con lo stesso tempo e un secondo di vantaggio sui rimanenti 22 protagonisti della fuga della prima tappa, tutti accomunati dal medesimo ritardo a causa della mancanza di abbuoni.
La tappa odierna è stata animata dalla fuga di Michael Rogers (Team HTC-Columbia), Amets Txuruka (Euskaltel Euskadi) e José Alberto Benítez (Footon-Servetto-Fuji) che è stato anche leader virtuale della generale. I tre, partiti al km 25, hanno raggiunto un vantaggio massimo di 7’45”, ma il gruppo non ha lasciato tregua e lentamente si è portato sui fuggitivi. Il gruppo così compatto è stato controllato dalla Caisse d’Epargne, lavoro finalizzato da Valverde che ha messo un altro tassello alla sua ricorsa alla vittoria finale.
Oggi è in programma un’altra tappa interessante, la Viana-Amurio di 187 km con un GPM di 2a categoria, l’Alto de Aldea (1000 m) dopo 20 km di gara e altri 3 di 3a categoria disseminati lungo il tragitto. L’ultimo, l’Alto de Mendeika (470 m) sarà superato a 15 km dal traguardo.

Mario Prato.

06-04-2010

aprile 7, 2010 by Redazione  
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VUELTA CICLISTA AL PAIS VASCO
Lo spagnolo Alejandro Valverde Belmonte (Caisse d’Epargne) si è imposto anche nella seconda tappa, Zierbena – Viana, percorrendo 217 Km in 5h53′40″, alla media di 36,814 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Freire e di 1″ l’italiano Francesco Gavazzi (Lampre-Farnese Vini). Damiano Cunego ((Lampre-Farnese Vini) si è piazzato 9°.
Ora Valverde comanda con lo stesso tempo di Freire e 1″ sul canadese Hesjedal. Miglior italiano Cunego, 9° a 1″.

CIRCUIT CYCLISTE SARTHE – PAYS DE LA LOIRE
Lo spagnolo Luis Leon Sanchez (Caisse d’Epargne) si è imposto nella prima tappa, Sable-Sur-Sarthe – Varades, percorrendo 184,6 Km in 4h09′15″, alla media di 44,437 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo sloveno Kump e il francese Ravard. Miglior italiano Manuel Belletti (Colnago – Csf Inox), 6°.
La prima classifica vede in testa Sanchez con 4″ su Kump e sul russo Trofimov.

Luis Leon Sanchez si impone nella prima tappa del Circuito della Sarthe (foto Fabrice Lambert/sportbreizh.com)

Luis Leon Sanchez si impone nella prima tappa del Circuito della Sarthe (foto Fabrice Lambert/sportbreizh.com)

PRINCESS MAMACKAKRI SIRINDHON’S CUP – TOUR OF THAILAND
L’indonesiano Parno (Custom Cycling Club) si è imposto nella sesta ed ultima tappa, circuito di Ubonratchathani, percorrendo 186,3 Km in 4h30′02″, alla media di 41,395 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo statunitense Shirley e l’australiano Locke. In classifica finale si impone lo statunitense Kiel Reijnen (Jelly Belly p/b Kenda), con 18″ sul sudafricano Nicholas e 19″ su Locke.

PALIO DEL RECIOTO
Lo sloveno Blaz Furdi (nazionale sloveno) si è imposto nella classica veneta davanti agli italiani Enrico Battaglin (Zalf Desiree Fior) e Tomas Alberio (Dynamon Bottoli).

“24” – THRILLER IN SALSA BASCA

aprile 6, 2010 by Redazione  
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Sono 24 i corridori che si giocheranno la 50a edizione del Giro dei Paesi Baschi, corsa che fin dalla prima frazione ha setacciato il gruppo, lanciando nell’alto della classifica una doppia dozzina di corridori di spessore. A cominciare dal vincitore Freire, anche se questi si è visto retrocedere al secondo posto dalla giuria, a favore del connazionale Valverde. Questi è uno dei favoritissimi per la vittoria finale, assieme ai fratelli Schleck, a Joaquin Rodriguez e al nostro Damiano Cunego, piazzatosi tra i primi 24 assieme a Marco Pinotti e Valerio Agnoli.

Foto copertina: la volata che ha deciso la prima frazione del Giro dei Paesi Baschi (www.cyclinginside.com)

È cominciata ieri, lunedì di Pasqua, la 50a edizione della Vuelta Ciclistica al Pais Vasco. Comunemente noto alle nostre longitudini come “Giro dei Paesi Baschi”, impegnerà i partecipanti fino a sabato prossimo.
A Zierbena si è tenuta la prima tappa di 152 km. Sarà stata l’orografia del percorso, saranno stati i 5 GPM e i 4 traguardi volanti, ma è stata da subito gara vera, che ha chiamato alle luci della ribalta i grossi nomi e che si conclusa anche con un piccolo giallo.
La corsa ha vissuto il suo momento cruciale sull’Alto de las Calizas, salita di seconda categoria posta a 18 km dal traguardo, quando un gruppo di 9 corridori ha provato ad allungare, ottenendo un vantaggio massimo di circa 20″ sul drappello dei primi inseguitori. Questi completavano il ricongiungimento quando mancavano solo 3 km al traguardo, formando così un drappello di 24 atleti giunti compatti al traguardo, con Oscar Freire Gomez che transitava per primo davanti a Alejandro Valverde. L’intervento della giuria retrocedeva però il vincitore dell’ultima Sanremo al secondo posto, a vantaggio di Valverde, che diventava così il primo leader della corsa. Alle spalle dei due iberici si piazzavano il francese Christophe Le Mevel, il canadese Ryder Hesjedal e il resto del gruppetto che comprendeva anche Kolobnev (5°), Uran (7°), Frank Schleck (13°), il recente vincitore del Giro di Catalogna Joaquin Rodriguez (14°), gli italiani Damiano Cunego (18°), Marco Pinotti (20°) e Valerio Agnoli (22°) e infine, Andy Schleck (23°).
Il ds della Lampre-Farnese Vini, Brent Copeland, ha così commentato la giornata dei suoi:
“La tappa inaugurale è stata subito impegnativa, con il primo caldo stagionale che ha dato qualche fastidio ai corridori; Cunego si è espresso bene nella prima parte dell’Alto de la Calizas, poi ha avuto una flessione nel ritmo e ha dovuto scollinare con qualche secondo di svantaggio, andando poi a recuperare nel finale. Rientrato nel primo gruppo, ha capito che le gambe non erano al massimo della brillantezza per disputare la volata: probabilmente questo è da attribuire all’allenamento intenso degli ultimi giorni, dalle prossime tappe Damiano ritroverà potenza e freschezza. La nota positiva è data dal fatto che non sono stati persi secondi in classifica generale dagli altri corridori di prima fascia. Per quanto rigurarda Gavazzi, i crampi lo hanno frenato in salita”.
Chi, invece, non è soddisfatto di come sono andate le cose è Samuel Sachez, arrivato a oltre 1’30” da Valverde e apparentemente tagliato fuori dai giochi.
Per oggi il roadbook indica 217 km, tre traguardi volanti e quattro GPM, tra i quali uno di 1a categoria. Insomma, anche lungo la strada che da Zierbena porterà il gruppo a Viana, si prevede battaglia. Allo stato attuale in 24 possono ambire, con più o meno possibilità, alla vittoria finale. E 24 galli in un pollaio sono decisamente troppi. Da oggi bisognerà quindi cominciare a sfoltire il gruppo dei pretendenti a tutto vantaggio della spettacolarità della corsa.

Mario Prato

SETTIMANA LOMBARDA: SCARPONI VINCE, RICCÒ CONVINCE

aprile 6, 2010 by Redazione  
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La breve corsa a tappe del GS DOMUS ha offerto una settimana di grande ciclismo fra le province di Bergamo e Brescia. Al termine delle 6 giornate di corsa Scarponi si dimostra il più in forma, Riccò, cobra dal dente avvelenato, si prende due tappe e il secondo posto nella generale.

Foto copertina: Scarponi premiato quale vincitore della 40a Settimana Ciclistica Lombarda by Bergamasca (foto Rodella)

Meno di un mese fa, alla Tirreno – Adriatico, avevamo assistito a un duello all’ultima volata fra Garzelli (poi vincitore) e Scarponi. Già in quell’occasione avevamo potuto vedere come il corridore della Androni stesse attraversando un periodo di forma davvero eccellente. La conferma di quanto detto viene dalla vittoria ottenuta nella quarantesima settimana ciclistica lombarda.
Fin dal cronoprologo le cose risultano chiare a tutti, poichè nell’ascesa da Casazza al Colle Gallo Scarponi fa segnare il miglior tempo e indossa quella maglia di leader che nessuno riuscirà più a strappargli. I rivali più accreditati accusano diversi secondi e in particolare si rivede Riccò, quarto all’arrivo con un distacco di 21”.

La prima tappa, corsa in terra bresciana, è segnata dal maltempo e per questo la giuria decide di accorciare il percorso di un giro. La decisione è tardiva e segna la corsa in modo significativo. Al momento dell’accorciamento del percorso, infatti, tre uomini erano in fuga con un vantaggio considerevole, ma non tale da considerare chiusa la corsa. L’accorciamento di 21 km ha permesso loro di concludere con 30” di vantaggio sul gruppo. La vittoria è andata all’alfiere della ISD Huzarski, già vincitore grazie ad un’azione da lontano di una tappa della Settimana Coppi e Bartali.

La tappa riservata ai velocisti, quella corsa sotto il sole di Dalmine, si è risolta con un duello fra Mattia Gavazzi, Loddo e Ferrari. Il figlio d’arte Gavazzi col suo guizzo veloce doma la volata e lascia la piazza d’onore al conterraneo Roberto Ferrari, già due volte vincitore in questa stagione, mentre alle loro spalle giunge il sardo Loddo. Gavazzi, alla prima vittoria nel 2010, regala il primo alloro anche alla sua formazione, la Colnago CSF. L’autorevolezza mostrata fa pensare che il bresciano sarà un brutto cliente anche al Giro d’Italia, dove l’assenza di Cavendish da una parte abbasserà il livello della corsa, ma dall’altra ci permetterà di assistere a sprint più equilibrati e spettacolari.

La corsa si accende nelle tre tappe conclusive. Quella di Lumezzane, di soli 125 km, presenta diverse impegnative ascese e ci mostra i valori della corsa.
A spuntarla, vincendo lo sprint in salita a Lumezzane, è il Cobra Riccò che, con soli 8 giorni di corsa nelle gambe, coglie il suo primo successo stagionale e aggiunge un’ulteriore buona notizia: nella stessa giornata era stata comunicata la negatività della compagna Vania Rossi alle controanalisi del campione – originalmente risultato positivo al CERA – prelevato in occasione dei campionari italiani di ciclocross.
A questo punto Zomegnan, che ha messo la Flaminia di Riccò nel purgatorio delle riserve per il Giro d’Italia, si troverà in difficoltà e probabilmente. Se ce ne sarà l’occasione, sostituirà una formazione attualmente iscritta con la Flaminia che, oltre a Riccò, ha in organico diversi corridori di livello.
Incalzato dai tifosi sull’argomento Giro d’Italia, lo scalatore modenese ha risposto con un sorriso dicendo che ci sono tante altre corse in cui ci si può prendere belle soddisfazioni. La risposta di Riccò, diplomatica e opportuna, probabilmente non è del tutto vera. Riccardo sa che per un ciclista del suo livello avere nel palmares qualche vittoria del calendario italiano non conta molto, i suoi tifosi lo attendono su palcoscenici più importanti e quello del Giro d’Italia è quello che più gli si addice e su cui in passato è riuscito a dare spettacolo.

La quinta tappa, disputata nel giorno di Pasqua, prevedeva a pochi chilometri dell’arrivo la scalata del Gandosso, che ha permesso a tre fuggitivi di involarsi: il leader Scarponi, il compagno di squadra Serpa Perez e il bergamasco Matteo Carrara, già terzo nella tappa di Lumezzane, E’ proprio quest’ultimo a vincere lo sprint a due con Serpa, mentre Scarponi aveva rinunciato a disputarlo per favorire il compagno di formazione.
La giuria, però, decide di cambiare l’ordine d’arrivo e di declassare Carrara per volata scorretta. Il provvedimento è opportuno, poiché effettivamente Carrara a sprint lanciato aveva tagliato la strada a Serpa Perez, stringendolo contro le transenne.
In tutto questo a far festa è Scarponi, che vede rafforzato il primato in classifica quando al termine della corsa manca solo una tappa.

La conclusione, come da tradizione, è avvenuta a Bergamo, Scarponi si è limitato a controllare i suoi avversari principali e l’esercizio gli è riuscito con discreta facilità.
La tappa si decide sulla salita del Selvino, dove i più forti formano un gruppetto di una quarantina di unità che poi sul traguardo si giocano la vittoria. Se Scarponi controlla, Riccò si scatena e dopo esser transitato primo al GPM di Colle Aperto, vince la volata di Bergamo, bissando il successo di Lumezzane.
Per Scarponi, che vince la corsa portando la maglia di leader dal primo all’ultimo giorno, si tratta di un bis, poiché corridore di Filottrano aveva già vinto la Settimana Lombarda nel 2004.
I protagonisti di questa settimana di corsa siamo certi di rivederli anche al Giro d’Italia, in particolare Scarponi – che potrebbe mettersi in evidenza anche sulle “côtes” delle Ardenne – e Mattia Gavazzi. Per altri due uomini il discorso è più complicato. Di Riccò e del suo invito (per ora) mancato abbiamo già detto. A meritarsi una menzione particolare è anche Niemec, corridore trentunenne della Miche, sempre fra i protagonisti della corsa e miglior scalatore della Settimana. Per lui il discorso Giro è già chiuso, ma è un peccato non poter vedere il polacco in una competizione più quotata, vista la sua regolarità di piazzamenti nelle corse minori.

Matteo Colosio

OSS, UN ALTRO LIQUIGAS DA TENERE SOTTOCCHIO

aprile 6, 2010 by Redazione  
Filed under 3) GIRO DELLE FIANDRE, Approfondimenti

L’elvetico Cancellara fa sua la terza classica monumento dopo Parigi-Roubaix e Milano-Sanremo al termine di un duello con l’idolo di casa, Tom Boonen, iniziato quando al traguardo mancavano una quarantina di chilometri. Terzo al traguardo l’altro belga Philppe Gilbert. Deludente prova degli italiani, anche a causa dell’assenza del campione italiano Pozzato, in parte riscattata dalla brillante prestazione del giovane trentino della Liquigas Daniel Oss.


Ecco le pagelle sulle corsa fiamminga.

Foto copertina: Daniel Oss in azione nell’ultima edizione della Montepaschi Strade Bianche (www.danieloss.it)


FABIAN CANCELLARA.
Corre con autorevolezza tutta la gara sapendo che per vincere occorre isolare il suo principale avversario, Boonen, sulla carta più veloce del tre volte campione del mondo a cronometro in un eventuale arrivo allo sprint. Cancellara aspetta il Molenberg per fare il vuoto, risalendo di potenza un gruppetto del quale faceva parte anche il nostro Oss, trascinandosi a ruota un non del tutto convinto Boonen. Si forma così una coppia al comando nella quale, però, il più attivo è sicuramente il campione svizzero. Solo quando il margine di vantaggio sugli inseguitori diventa significativo Boonen decide di collaborare, anche se la sua pedalata appare da subito legnosa o quantomeno non così efficace come quella del compagno di fuga. Infatti, giunti sul muro di Grammont il belga ha dovuto inchinarsi di fronte alla potente e nel contempo elegante progressione di uno straripante e incontenibile Cancellara, che arriverà al traguardo con un vantaggio di oltre un minuto. VOTO: 10.

TOM BOONEN. Il più atteso alla vigilia. Con il suo secondo posto l’idolo di casa ha deluso i suoi connazionali, anche se interpreta una prova che, seppur corsa sempre nelle prime posizioni, risulta oscurata dalla prestazione fuori dal comune di Cancellara. Forse tatticamente criticabile la sua scelta di seguire quest’ultimo, accettando di collaborare con un atleta che oggi ha ricordato le gesta e la spavalderia di Merckx. VOTO: 8.

PHILIPPE GILBERT. Dopo lo strepitoso finale di stagione 2009, il portacolori della Lotto era intenzionato a far sua questa classica. Sempre presente in ogni fase della corsa, non si fa trovare nelle migliori posizioni nel momento decisivo per rispondere all’allungo di Cancellara. Suo il tentativo di riagganciare il duo di testa assieme a Millar (staccatosi nel finale) e di Leukemans. L’appuntamento è solo rimandato alla Doyenne. VOTO: 7,5.

DANIEL OSS. Il giovane trentino, 23 anni, dopo la splendida prestazione alla Classicissima – confermata, poi, dal quinto posto nella Gand-Wevelgem – si mette in evidenza anche nel Giro delle Fiandre. Dopo aver recuperato lo svantaggio accumulato nell’ascesa del Koppenberg, tenta un’azione nel tratto pianeggiante che precede lo strappo, che risulterà decisivo, del Molenberg. Infatti, non riesce a rispondere all’attacco di Cancellara il quale riuscirà a scollinare con un leggero vantaggio. Nel futuro saprà regalarci grandi soddisfazioni. Un altro nome da segnalare sul taccuino, dopo quello del suo compagno di squadra Sagan. VOTO: 7.


MATTI BRESCHEL.
La sfortuna è amica dell’atleta danese che, pur supportato da un evidente ottima condizione, è messo fuori gioco da una foratura e dall’inettitudine dei suoi meccanici i quali, sbagliando bicicletta, gli fanno perdere tempo prezioso, che non sarà più recuperato. Ciclista versatile, già vincitore della medaglia di bronzo ai Campionati del Mondo del 2008, potrà ben figurare anche nelle classiche valloni. Lo aspettiamo. VOTO: 7.

LANCE ARMSTRONG
. Doveva essere una gara di preparazione in vista della Grand Boucle e così è stata. Bisogna, però, ammettere che l’americano si è più volte fatto vedere nelle prime posizioni del plotone, provando addirittura un timido allungo. Una volta scattato Cancellara, il texano conclude la prova nel gruppetto dei primi inseguitori regolati da Farrar (che merita un 6,5). Lo rivedremo, come ai vecchi tempi, solo a luglio. VOTO: 6.

Francesco Gandolfi

05-04-2010

aprile 6, 2010 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

VUELTA CICLISTA AL PAIS VASCO
Lo spagnolo Alejandro Valverde Belmonte (Caisse d’Epargne) si è imposto nella prima tappa, circuito di Zierbena, percorrendo 152 Km in 3h57′58″, alla media di 38,324 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Le Mevel e il canadese Hesjedal. Miglior italiano Damiano Cunego (Lampre-Farnese Vini), 17°.

SETTIMANA CICLISTICA LOMBARDA
L’italiano Riccardo Ricco’ (Ceramica Flaminia) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Montello – Bergamo, percorrendo 153 Km in 3h26′02″, alla media di 44,556 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo svizzero Dietziker e il venezuelano Rodriguez. Michele Scarponi (Androni Giocattoli) si impone in classifica con 22″ su Riccò e 37″ sul polacco Niemiec.

E di Riccò lultimo traguardo della Settimana Lombarda 2010 (foto Rodella)

E' di Riccò l'ultimo traguardo della Settimana Lombarda 2010 (foto Rodella)

RUND UM KOLN
L’argentino Juan José Haedo (Team Saxo Bank) si è imposto nella corsa tedesca, percorrendo 198 Km in 4h56′08″, alla media di 40,117 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Greipel e l’italiano Enrico Rossi (Ceramica Flaminia).

La volata di Haedo a Colonia (foto EPA - European Pressphoto Agency)

La volata di Haedo a Colonia (foto EPA - European Pressphoto Agency)

PRINCESS MAMACKAKRI SIRINDHON’S CUP – TOUR OF THAILAND
Il giapponese Kohei Uchima (Japan National Team) si è imposto nella quinta tappa, Mukdaharn – Ubonratchathani, percorrendo 190,3 Km in 4h30′28″, alla media di 42,216 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Hall e il kazako Dymovskikh. Uchima è il nuovo leader della corsa, con lo stesso tempo di Hall e 5″ su Dymovskikh.

GIRO DEL BELVEDERE
Il bielorusso Siarhei Papok (San Marco Concrete Imet Caneva) si è imposto nella corsa italiana, percorrendo 154 Km in 3h42′37″, alla media di 41,506 Km/h. Ha preceduto gli italiani Angelo Pagani (Trevigiani Dynamon Bottoli, allo sprint) e Luca Benedetti (Lucchini Unidelta Ecovalsabbia, di 17″),

04-04-2010

aprile 5, 2010 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

GIRO DELLE FIANDRE
Lo svizzero Fabian Cancellara (Team Saxo Bank) si è imposto nella classica belga percorrendo 259 Km in 6h25′56″, alla media di 40,266 Km/h. Ha preceduto di 1′15″ e 2′11″ i belgi Boonen e Gilbert. Miglior italiano Daniel Oss (Liquigas-Doimo), 28° a 2′35″.
La gara riservata alle donne è stata vinta dalla belga Grace Verbeke (Lotto Ladies Team) che ha percorso 119 Km in 3h09′27″, alla media di 37,688 Km/h. Ha preceduto di 3″ le olandesi Vos e Wild. Migliore italiana Noemi Cantele (HTC Columbia Women), 7°.

Cancellara conquista il Giro delle Fiandre (foto Bettini)

Cancellara conquista il Giro delle Fiandre (foto Bettini)

La Verbeke in azione sul Bosberg (foto CJ Farquharson/WomensCycling.net)

La Verbeke in azione sul Bosberg (foto CJ Farquharson/WomensCycling.net)

SETTIMANA CICLISTICA LOMBARDA
Il colombiano Jose’ Rodolfo Serpa Perez (Androni Giocattoli) si è imposto nella quarta tappa, circuito di Grumello del Monte, percorrendo 152,8 Km in 3h28′33″, alla media di 43,960 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Michele Scarponi (Androni Giocattoli) e Matteo Carrara (Vacansoleil Pro Cycling Team), vincitore della frazione ma retrocesso al terzo posto per scorrettezza in volata. Scarponi conserva la testa della classifica con 30″ su Riccò e 35″ sul polacco Niemiec.

La volata scorretta di Carrara (foto Bettini)

La volata scorretta di Carrara (foto Bettini)

VUELTA CICLISTA AL URUGUAY
Il canadese Martin Gilbert (Spidertech p/b Planet Energy) si è imposto nella decima ed ultima tappa, San José – Montevideo, percorrendo 184,6 Km in 4h41′10″, alla media di 39,393 Km/h. Ha preceduto il brasiliano Pinheiro e l’uruguayano Maldonado. L’uruguayano Richard Mascarañas (Alas Rojas Santa Lucia) si impone nella classifica finale, con 44″ e 1′10″ sui connazionali Cline e Cabrera.

TOUR DU MAROC
Lo sloveno Aldo Ino Ilesic (Team Type 1) si è imposto nella decima ed ultima tappa, Rabat – Casablanca, percorrendo 120 Km in 2h35′32″, alla media di 46,292 Km/h. Ha preceduto di 3″ la volata del gruppo, regolata dal sudafricano Van Rensburg sul connazionale Vanheerden. Lo sloveno Dean Podgornik (Loborik) si impone in classifica, con lo stesso tempo dell’ucraino Kobzarenko. Terzo è il croato Rogina, a 1′48″.

PRINCESS MAMACKAKRI SIRINDHON’S CUP – TOUR OF THAILAND
Il malaysiano Anuar Manan (Malaysia National Team) si è imposto anche nella quarta tappa, Nakhonphanom – Mukdaharn, percorrendo 207,3 Km in 5h04′39″, alla media di 40,827 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo statunitense Kiel Reijnen (Jelly Belly p/b Kenda) e il kazako Shalamov. Kiel Reijnen conserva la maglia di leader con 21″ sul sudafricano White e 22″ sull’irlandese McCann.

LE TRIPTYQUE DES MONTS ET CHATEAUX (Belgio)
Il belga Edward Theuns (Vl Technics-Abutriek) si è imposto nella terza ed ultima tappa, Château de Beloeil – Tournai, percorrendo 164,5 Km in 4h28′00″, alla media di 36,828 Km/h. Ha preceduto di lo statunintense Phinney e l’olandese Jetse Bol (Rabobank Continental), che si impone in classifica con 12″ su Phinney e 17″ sull’olandese Kelderman.

GRAN PRIX DE LA VILLE DE NOGENT SUR OISE
Il lituano Vytautas Kaupas (Continental Team Differdange) si è imposto nella corsa francese, percorrendo 178,8 Km in 4h17′25″, alla media di 41,675 Km/h. Ha preceduto allo sprint i russi Mironov e Samokhvalov.

TROFEO PIVA
L’italiano Andrea Pasqualon (Zalf-Désirée-Fior) si è imposto nella corsa italiana, percorrendo 174,2 Km in 4h46′, alla media di 36,545 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Matthews e all’italiano Daniele Aldegheri (Mantovani-Cicli Fontana).

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