LO SCONTATO EPILOGO DI UN GIRO DI TRANSIZIONE
maggio 29, 2012 by Redazione
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La 95ª edizione della corsa rosa ha visto trionfare, contro ogni possibile previsione della vigilia, il nordamericano Ryder Hesjedal, primo canadese a conquistare la gara in oltre cento anni di storia. Deludono le aspettative Basso e Scarponi, non riuscendo nemmeno a salire sul podio, mentre tanti giovani, da Rabottini a Felline, da Guardini a Caruso, ci fanno ben sperare per il futuro.
Foto copertina: il podio del Giro 2012 (foto Bettini)
I PROMOSSI
Ryder Hesjedal: classe 1980, si regala a quasi 32 anni il successo in una delle corse più prestigiose al mondo. Quasi sconosciuto alla partenza dalla Danimarca (una vittoria di tappa al Giro di Spagna e un sesto posto in classifica generale al Tour de France i risultati più prestigiosi ottenuti in tutta la sua carriera), strada facendo si è accorto di non fare troppa fatica a seguire i grandi favoriti della vigilia in salita e che, addirittura, era capace di levarseli di ruota nelle frazioni più impegnative. Ricorda molto il Rijs del 1996, quello del famoso Tour. Entrambi dotati di un’altezza superiore alla media e accomunati da una magrezza esasperata, scheletrica, sia il canadese che il danese sono stati capaci di stupire il mondo intero con le loro mirabolanti prestazioni ben oltre i trent’anni di età. Tutti e due hanno segnato la fine di un’epoca, quella di Indurain nel caso di Rijs e quella dei Basso e Scarponi nel caso di Hesjedal. Entrambi hanno saputo sfruttare il periodo di transizione che inevitabilmente si ha nel passaggio da una generazione di atleti ad un’altra. Voto: 10
Joaquim Rodriguez: non è stato in grado di sfruttare al massimo la miglior condizione di forma della carriera. Con ogni probabilità, se solo avesse rotto prima gli indugi sullo Stelvio, avrebbe guadagnato quei pochi secondi in più che gli sarebbero valsi il suo primo Grande Giro. Ma così non è stato, e lo spagnolo si deve accontentare di due vittorie di tappa e della classifica a punti. Vale il discorso espresso sopra: in un Giro con poche luci e con tante ombre anche una lucciola può brillare come una stella. Purito è stato considerato un “big” semplicemente perché quelli attesi hanno offerto prestazioni mediocri, cioè sono diventati un po’ più “small”. In ogni caso, al termine di questa corsa, non lo si potrà più considerare meramente un ciclista “da muri” ma lo si dovrà vedere inserito in questa nuova prospettiva di corridore completo in grado di resistere, se non proprio di primeggiare, anche su salite lunghe come quelle alpine. Voto: 9
Thomas De Gendt: se già aveva dimostrato al Giro di Svizzera e alla Parigi – Nizza di possedere indubbie doti da fondista, la conquista del gradino più basso del podio al Giro d’Italia rappresenta l’ennesima grande sorpresa che ci ha riservato questa edizione della corsa rosa. Fortissimo a cronometro, ci siamo accorti della sua presenza solo nella penultima tappa in cui ha letteralmente dominato sullo Stelvio, anche grazie al supporto di Matteo Carrara (voto: 8). Data la giovane età, classe 1986, potrà sicuramente far suo un Grande Giro. In particolare, considerata la sua attitudine per le prove contro il tempo, sembra più adatto per trionfare al Tour. Voto: 8
Matteo Rabottini: questo giovane ragazzo abruzzese ci regala l’impresa più entusiasmante del Giro, grazie ad una fuga “alla Chiappucci” di oltre 180 km che gli è valsa la conquista della classifica di miglior scalatore e la vittoria di tappa. Ha dimostrato fondo, recupero, intelligenza tattica e capacità nel sapersi gestire, anche grazie alla guida del saggio Scinto (voto: 10). In futuro potrà ambire alla vittoria in una grande gara a tappe. Voto: 10
Damiano Cunego: dei favoriti della vigilia è stato l’unico che ha provato a movimentare un po’ le acque del Giro, svolgendo al meglio il ruolo di battitore libero in appoggio al compagno Scarponi. Il risultato finale non premia certo il suo coraggio e la sua tenacia ma, a differenza di altri, può concludere la corsa con la consapevolezza di averci almeno provato. Voto: 7
Michele Scarponi: solare e allegro come pochi, dispiace dirlo e ribadirlo per l’ennesima volta, ma questo ciclista non è, non è mai stato e, data la carta di identità, mai sarà, un atleta da gare a tappe. Ha sempre concluso i Grandi Giri cui ha partecipato in calando di condizione, in montagna non è mai stato in grado di fare la differenza e a cronometro si è sempre dovuto difendere. Ovviamente questa edizione della corsa rosa non ha fatto eccezione e, purtroppo, il marchigiano non è riuscito a difendere nemmeno il terzo gradino del podio nella cronometro finale. Fossi in lui, per l’anno a venire, mi concentrerei sulla conquista di qualche prestigiosa vittoria parziale e su qualche classica impegnativa come la Liegi, lasciando perdere la classifica generale. Voto: 6
Mark Cavendish: scorbutico e antipatico come pochi, si conferma il più vincente tra i velocisti partecipanti alla gara. Il più vincente, sì, forse non il più forte, almeno a giudicare dall’ultimo sprint in cui è stato impietosamente sverniciato dal ciclista cui è dedicato il prossimo giudizio che leggerete. Più che i tre successi di tappa ottenuti, va reso onore al merito del ciclista britannico di aver voluto a tutti i costi concludere la gara, giungendo a Milano e lottando fino all’ultimo per la conquista della classifica a punti, sfuggitagli di un solo punto per opera di Rodriguez. Voto: 9
Andrea Guardini: non ha battuto Cavendish, come accennavo sopra, perché è stato abile ad anticiparlo, come qualche commentatore ha scritto, ma piuttosto perché è dotato della potenza fisica che manca al campione del mondo in carica. Il suo idolo è Cipollini, ma per caratteristiche somiglia a McEwen. Il fatto poi che la tappa vinta sia stata la numero 18 testimonia le indubbie doti di recupero del ciclista, caratteristica che non deve mai mancare ad un buon velocista se vuole trionfare in più frazioni nel corso di una gara tappe. Voto: 8
Domenico Pozzovivo: tante speranze italiane di vedere sovvertita la classifica generale del Giro nel corso delle lunghe tappe di montagna sono state affidate a questo esile scalatore che, però, non è riuscito ad esprimersi ad alto livello proprio nelle frazioni conclusive quelle a lui, sulla carta, più congeniali. La condizione in calando può essere spiegata come conseguenza di un troppo anticipato picco di forma (vedi la vittoria al Giro del Trentino), o come derivante da una scarsa tenuta alla distanza, ipotesi questa ultima da verificare nella prossima stagione in quanto quella appena conclusa è di fatto la prima edizione della corsa ad essere stata completata dal ciclista nella sua carriera. Voto: 7,5
Rigoberto Uran: ottenere un posto tra i primi dieci della classifica alla seconda partecipazione al Giro è senz’altro un risultato lusinghiero. Sempre coi più forti nelle frazioni impegnative, poteva gestire meglio l’ottima posizione in classifica del giovane compagno di squadra Henao (voto: 7), magari inserendolo nel tentativo che ha visto protagonisti Cunego e De Gendt prima della scalata allo Stelvio. Voto: 7
I BOCCIATI
Ivan Basso: dopo il periodo di squalifica non è più stato lo stesso. Oltre ad aver perso le sue qualità di cronoman, anche le famose progressioni in salita che lo hanno reso vincente sembrano non avere più né l’intensità e neppure la continuità di un tempo. Solo sul Passo Giau si è intravisto il Basso che noi tutti conoscevamo e attendevamo con fiducia per le dure tappe finali. Coadiuvato da una squadra formidabile che ha saputo rispondere a tutte le richieste del suo capitano (Agnoli sugli scudi!) , non ha avuto le energie per concretizzare quanto di buono svolto dai compagni. D’altronde, se avesse vinto il Giro, sarebbe stato il più vecchio vincitore della Corsa Rosa, e questo dato statistico non è da sottovalutare. Voto: 4,5
Roman Kreuziger: capitano in pectore dell’Astana, anche quest’anno è incappato nella sua “giornata no” che lo ha messo fuori classifica. Si è riscattato parzialmente con la vittoria sull’Alpe di Pampeago, ottenuta con caparbietà sotto lo sguardo severo di Vinokourov, ma questo successo non può di certo riscattare del tutto le aspettative del corridore alla vigilia della gara, dato che aveva dichiarato esplicitamente di puntare al podio. Voto: 5,5
John Gadret: solo timidi allunghi in salita, niente di più da segnalare per lo scalatore francese che corre nel ricordo di Pantani. Voto: 4
Josè Rujano: pensavamo che sotto la guida esperta di Gianni Savio potesse ottenere quei grandi risultati che sono alla sua portata. Evidentemente vive ancora della rendita della passata stagione. Voto: 2
Frank Schleck: convocato di malavoglia per il Giro, non sappiamo se si sia ritirato per un effettivo malanno fisico o come forma di rivalsa nei confronti del suo direttore sportivo. Di sicuro, stante le caratteristiche del tracciato e l’interpretazione che ne è stata data dai corridori, il lussemburghese avrebbe potuto dire la sua senza troppi patemi: l’ennesima, e forse l’ultima, occasione sprecata da parte del ciclista per nobilitare un palmares che attualmente lo ha visto primeggiare solo come corridore per gare in linea di particolari caratteristiche. Voto: 2
Francesco Gandolfi
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI MILANO
maggio 28, 2012 by Redazione
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Come negli ultimi anni, dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; i punti salienti della tappa a venire; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1953. Seguiteci.
Foto copertina: prime pedalate dell’ultima tappa davanti al Castello Sforzesco (www.ilgiorno.it)
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
Hesjedal “Ora lasciatemi godere la gioia” – Hesjedal ha vinto il Giro d’Italia
Rodriguez 2° a 16″, De Gendt 3° (Gazzetta dello Sport)
Hesjedal vince il Giro. Beffato Rodriguez (Corriere dello Sport – Stadio)
La crono di Milano va a Pinotti. Il Giro conquistato da Hesjedal (L’Eco di Bergamo)
Canada
Canadian Ryder Hesjedal wins Giro d’Italia (The Globe and Mail)
Victoria’s Ryder Hesjedal becomes first Canadian to win the Giro d’Italia (The Sun)
Lituania
„Giro d’Italia“ nugalėtoju tapo R. Navardausko komandos draugas R. Hesjedalis (Lietuvos Rytas)
Danimarca
Canadier stjal Giro-sejren på sidste etape (Jyllands-Posten)
Hesjedal triumferede i Giroen (Sporten.dk)
Giro-overraskelse: Canadier stjæler sejren på sidstedagen (Politiken)
Regno Unito
Hesjedal wins Giro d’Italia (The Daily Telegraph)
Hesjedal wins one of the closest ever Giro d’Italia races by just 16 seconds (The Independent)
Francia
Hesjedal, un nouveau Monde (L’Equipe)
Spagna
Hesjedal gana el Giro de Italia (AS)
A Purito se le apaga la mecha (Marca)
Hesjedal, vencedor final del Giro (El Mundo Deportivo)
Costa Rica
Amador hizo del Giro su pasaporte a la grandeza (La Nación)
Colombia
Rigoberto Urán, séptimo de la general, fue el mejor joven del Giro – Ryder Hesjedal, campeón del Giro de Italia-2012 (El Espectador)
Ryder Hesjedal ganó el Giro de Italia. Colombianos en los primeros 10 – Rigoberto Urán fue séptimo y Sergio Henao noveno, para una actuación excelente en 2012 (El Tiempo)
Belgio
Thomas De Gendt sur le podium du Giro (Le Soir)
Thomas De Gendt vergezelt Girowinnaar Ryder Hesjedal op podium (De Standaard)
Hesjedal vainqueur final, De Gendt troisième (L’Avenir)
Hesjedal remporte le Giro, De Gendt sur le podium (La Dernière Heure/Les Sports)
Le Canadien Ryder Hesjedal gagne le Giro, Thomas De Gendt se hisse sur le podium (Sudinfo.be)
Thomas De Gendt vergezelt Girowinnaar Ryder Hesjedal op podium (Het Nieuwsblad)
Lussemburgo
Kanadier Hesjedal gewinnt Giro (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)
Hesjedal erster kanadischer Gewinner (Tageblatt)
Paesi Bassi
Giro-succes met oranje tintje(De Telegraaf)
Repubblica Ceca
Hesjedal je vítězem Gira. Kreuziger skončil patnáctý Lidové noviny
USA
Former Mountain Biker From Canada Wins Giro (The New York Times)
Canada’s Hesjedal overtakes Rodriguez to win Giro d’Italia (Usa Today)
Australia
Canada’s Hesjedal creates cycling history (The Age)
BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
PRIMA DELLA TAPPA
Mauro Facoltosi: Chi sarà la maglia rosa?
Segnalo una curiosità: nella tappa di ieri Cavendish ha perso la maglia rossa per un punto (il nuovo leader è Rodriguez)
Hotdogbr: percorso non proprio per specialisti, per la maglia rosa diciamo Hesjedal 55% di possibilità, Rodriguez 40 e De Gendt 5, per il terzo posto De Gendt 70 e Scarponi 30, per il quinto Basso 60 e Cunego 40
Howling Wolf14: Classifica finale: 1. Hesjedal 2. Rodriguez 3. De Gendt 4. Scarponi
La previsione tiene conto di un buon recupero di De Gendt dopo lo sforzo di ieri. Se sarà al 100% il belga potrà ambire anche al 2° posto finale. Se invece avrà le gambe incatramate rischia di non superare nemmeno Scarponi. Il successo finale di Hesjedal è fuori discussione: non prenderà 1′41″ da De Gendt e impiegherà poco ad annullare il suo distacco da Purito.
Thiago Motta 89: A questo punto per la vittoria finale vado per il canadese che non credo proprio avrà grossi problemi nel recuperare quella trentina di secondi a Purito, mentre il belga De Gendt nel peggiore dei casi arriverà terzo, a Michele lo scavalca di sicuro, ma secondo me specie se ha recuperato bene può puntare anche al secondo posto mentre per il primo posto per il fiammingo ci vuole una mezza impresa. Una curiosità se tutto andrà come prevedibile con un podio: Purito – Ryder – De Gendt sarebbe la prima volta dal 1995 che alla corsa rosa abbiamo un podio tutto straniero, quella volta vinse Tony Rominger.
Profpivo: Hanno tolto quasi 2 km al percorso della crono, ora lunga 28,2 km. Ma vi sembra un comportamento serio a poche ore dal via? La motivazione ufficiale sono “problemi alla viabilità pubblica riscontrati nell’ultima settimana”. Svegliarsi prima pare brutto, visto che il percorso lo si conosce da mesi? Oltretutto con una classifica così stretta anche 2 km in più o in meno potrebbero incidere sulle posizioni finali.
Cmq il mio podio finale è Hesjedal, De Gendt, Rodriguez. Poi Scarponi e Basso che non dovrebbe farsi scavalcare da Cunego o Uran.
Thiago Motta 89: Proprio grande serietà come la Rai. Per quanto mi riguarda può falsare la classifica finale e se magari qualcuno perde il giro o una posizione per pochi secondi come la mettiamo? Mi riferisco soprattutto a De Gendt.
Howling Wolf14: Beh, è una grossa pagliacciata. Come nel 2011. Quando sapevano che non si poteva fare la discesa del Crostis, però si sono ostinati a proporlo salvo poi toglierlo alla vigilia. E’ una pagliacciata, una vergogna.
Pedale Pazzo: Che beffa per Cavendish..era rimasto al Giro per vincere la tappa di Falzes e per la premiazione a Milano della maglia rossa. Conoscendo il suo carattare sarà incacchiato nero. E Dopo il “caso Guardini” (e un pò anche quello Ferrari) non credo che tornerà tanto volentieri al Giro, anche se ovviamente la verità non la sapremo mai!
DOPO LA TAPPA
Gibosimoni: E’ ufficiale il podio non italiano..
Maglia Rosa Hejedal, Rossa Rodriguez, Azzurra Rabottini..
Salitepuntocià: Sorvoliamo sull’ennesimo accorciamento della crono. E’bastato un normale heisedal a battere il miglior rodiguez a crono, ha perso solo 47″ e mantenuto il scondo posto, perlomeno magra consolazione, ha cmq la maglia rossa, Cavendish non ha scuse, non è colpa dell’oganizzazione se ha fatto meno punti di Rodriguez che ha puntato alla rosa, quindi distratto , se no Cavendish manco arrivava terzo. Ha deluso de gendt, forse stanco, e anche cunego a non battere basso. cmq giro molto scarso, anche se cmq i corridori però si son impegnati e han fatto quel che era nelle loro possibilita’, cioè da una rapa si è tirato fuori tutta la rapa, che non è poco. poi organizzazione e rai voto scarsissimo
C’è da dire che ha cercato di copiare il tour, di fare minimi distacchi e ci son in parte riusciti, ma è il modo in cui ci son arrivati che è stato scarso, cadute evitabili, e siti inetrnet lenti e disinformati
Profpivo: Scusa eh, ma quando mai Cunego è andato più forte di basso a cronometro?
MirkoBL: Oddio… Cavendish ha perso almeno 30 punti perché è stato steso due volte in volata.
con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
Simply The Best (Tina Turner)
a cura di DJ Jorgens
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
La perla finale
Dino Zandegù, ripetendolo più e più volte nelle scorse giornate: “Ivan Basso vincerà per sfinimento degli altri”
1 Ryder Hesjedal
2 Joaquim Rodriguez Oliver a 16″
3 Thomas De Gendt a 1′39″
4 Michele Scarponi a 2′05″
5 Ivan Basso a 3′44″
IL GIRO DEL PRIMO STELVIO
Ecco come il quotidiano l’Unità presentò ai propri lettori le gesta dei partecipanti al Giro del 1953, prima edizione della corsa rosa a presentare l’ascesa allo Stelvio (quest’anno meta dell’ultima tappa di montagna) e ultima conquistata da Fausto Coppi. Altimetrie, planimetrie e tabelle di marcia dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessi selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)
AL VIGORELLI APOTEOSI DI FAUSTO COPPI SUPERBO VINCITORE DEL “GIRO D’ITALIA”
Per la quinta volta vittoria del “Campionissimo” nella grande corsa a tappe italiana
Nell’ultima tappa successo allo sprint di Fiorenzo Magni – A Koblet la maglia verde e a Conterno quella bianca – Alla Ganna il primato a squadre
ARCHIVIO ALMANACCO
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1a tappa Herning (raduno di partenza)
4a tappa Verona (cronosquadre)
6a tappa Urbino – Porto Sant’Elpidio
7a tappa Recanati – Rocca di Cambio
8a tappa Sulmona – Lago Laceno
9a tappa San Giorgio del Sannio – Frosinone
10a tappa Civitavecchia – Assisi
11a tappa Assisi – Montecatini Terme
12a tappa Seravezza – Sestri Levante
15a tappa Busto Arsizio – Lecco / Pian dei Resinelli
16a tappa Limone sul Garda – Falzes
17a tappa Falzes – Cortina d’Ampezzo
18a tappa San Vito di Cadore – Vedelago
19a tappa Treviso – Alpe di Pampeago
20a tappa Caldes – Passo dello Stelvio
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI PASSO DELLO STELVIO
maggio 27, 2012 by Redazione
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Come negli ultimi anni, dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; i punti salienti della tappa a venire; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1953. Seguiteci.
Foto copertina: Fausto Coppi in azione sullo Stelvio, Giro del 1953 (sykkelblogg.no)
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
De Gendt fa il pirata sullo Stelvio. Rodriguez rosa, si decide domani (Gazzetta dello Sport)
De Gendt vince sullo Stelvio. Rodriguez ancora in rosa (Corriere dello Sport – Stadio)
Canada
Hesjedal in striking distance heading into final stage (The Globe and Mail)
Canadian Ryder Hesjedal in striking distance at Giro d’Italia (The Sun)
Lituania
R. Navardauskas „Giro d’Italia“ dviratininkų lenktynių 20-ąjį etapą baigė 91-as(Lietuvos Rytas)
Danimarca
Storslået drama på Giroens sidste bjergetape (Jyllands-Posten)
Kæmpe drama i Giroen (Sporten.dk)
Storslået drama på Giroens sidste bjergetape (Politiken)
Regno Unito
Cavendish loses out as De Gendt takes epic win (The Daily Telegraph)
Francia
De Gendt leur a fait peur (L’Equipe)
Spagna
Purito arranca 14 segundos a Hesjedal en su ataque final(AS)
Purito coge aire para la última etapa (Marca)
De Gendt se exhibe, Purito resiste (El Mundo Deportivo)
Costa Rica
Andrey Amador concluyó a 11 minutos del líder en el Giro (La Nación)
Colombia
Thomas De Gendt ganó la etapa 20 del Giro (El Espectador)
Rigoberto Urán terminó de octavo en la etapa 20 del Giro de Italia (El Tiempo)
Belgio
Thomas De Gendt remporte en solitaire l’étape reine du Giro (Le Soir)
Beresterke Thomas De Gendt wint op de Stelvio (De Standaard)
Thomas De Gendt gagne la vingtième étape du giro et peut songer au podium (L’Avenir)
Thomas De Gendt triomphe au sommet du mythique Stelvio (La Dernière Heure/Les Sports)
Thomas De Gendt, vainqueur sur le Giro: “Génial de gagner dans “mes” montagnes”(Sudinfo.be)
Beresterke Thomas De Gendt verrast favorieten in koninginnenrit Giro (Het Nieuwsblad)
Lussemburgo
Hesjedal trotz Sekundenverlust zuversichtlich (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)
Hesjedal verpasst VorentscheidungHesjedal verpasst Vorentscheidung (Tageblatt)
Paesi Bassi
Giro-sensatie Vacansoleil (De Telegraaf)
Repubblica Ceca
Ve 20. etapě Gira byl po úniku nejrychlejší De Gendt Lidové noviny
USA
De Gendt Takes Spectacular Solo Win in Giro (The New York Times)
De Gendt wins penultimate Giro stage; Rodriguez retains lead (Usa Today)
Australia
Bobridge happy up back (The Age)
UNO SGUARDO GIOVANE SUL GIRO
Quest’anno abbiamo affidato l’incarico di commentare le tappe di montagna non ad un campione del passato, bensì ad uno del futuro, il promettente Daniele Dall’Oste, scalatore affiliato alla UC Trevigiani Dynamon Bottoli e che, tra i successi conseguiti nella categoria U23, vanta il Trofeo Monte Bondone nel 2010 e il Giro del Belvedere in questa stagione.
Oggi ho ammirato Rodriguez che ha provato sin dal Mortirolo ad attaccare Hejsedal, Di sicuro era anche l’unico ad avere un pó di gamba per farlo perché comunque sullo Stelvio Basso, Pozzovivo e Uran hanno dimostato di non avere tante energie. Scarponi ha provato ad attaccare ma purtroppo sul traguardo ha guadagnato solo 2″ su Hejsedal.
Una grande dimostrazione di talento e di grinta l’ha data De Gendt che nell’ultimo km del Mortirolo ha staccato di forza Hejsedal ed è riuscito ad arrivare facendo una grande fuga; tra l’altro ha guadagnato molti minuti e guardando la crono di domani potrebbe anche salire sul podio della classifica finale.
Il mio favorito per la vittoria del giro è Hejsedal perché in crono è nettamente favorito rispetto a Rodriguez e Scarponi… peró mai dire mai. In questi 2 giorni i corridori sono arrivati stremati quindi bisogna anche vedere quante energie hanno da spendere!
Guardando la crono di domani mi piacerebbe vedere Malori sul podio insieme a Boaro perché sono molto forti a crono e penso abbiano le carte in regola per entrare nei primi 3.
Daniele Dall’Oste
BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
PRIMA DELLA TAPPA
Mauro Facoltosi: Cosa succederà oggi?
Hotdogbr: allora, prima di Tovo non succederà granchè ma bisognerà vedere se nella fuga iniziale ci saranno compagni degli uomini di classifica visto che a differenza di Cortina e Pampeago la squadra sarà fondamentale nel tratto che dalla vetta del Mortirolo porta a Bormio, tra l’altro il Mortirolo è di durezza tale che anche ottimi corridori come per esempio Damiano Caruso o non sono in grado di stare con Basso a meno di non affrontarlo a ritmo blando: tra i primi quattro in classifica quello più a rischio di saltare è Rodriguez e visto che se così non fosse solo uno tra Scarponi e Basso finirà sul podio questo vuol dire che sia il marchigiano che il varesino dovranno provare qualcosa, mentre Hesjedal sembra inattaccabile e sullo Stelvio potrebbe nuovamente fare la differenza
DURANTE LA TAPPA
Salitepuntocià: il gruppo dei migliori ha passeggiato, solo 2 scattini di rodriguez e finita li’… mediocrita’, poco coraggio ma anche percorso errato come io e pochi altri avevamo gia scritto alla persentazione, l’unica tappa dura era pampeago e un po’ cortina, ma questa è mal disegnata e lo dissi subito. Era meno peggio un arrivo a Bormio piuttosto, cosi invece han avuto paura di attaccare sul Mortirolo, che giro di serie b quest’anno, tipo il 2001 e senza nemmeno un simoni a fare qualcosa. son mancate le imprese quest’anno, indipendentemente dal livello degli avversari, almeno simoni, che mi è antipatico, la fece sul mottarone nel 2001… quest’anno il giretto degli scattini
trautman80: Bello il nuovo Mortirolo. Strada strettissima, hanno fatto salire le ammiraglie anche sul cementato, in un punto si è piantata l’ammiraglia Lampre e poi per fortuna è ripartita a spinta, altrimenti tutta la coda di auto sarebbe rimasta bloccata. Oltre alla leggerezza degli organizzatori, questo anno si è sentita la mancanza di certi personaggi che l’anno scorso hanno fatto ricognizioni,polemiche per mesi fino a chiamare l’uci. Quest’anno tutti tranquilli, si puo’ fare tutto, io le immagini non le avevo viste della nuova salita. Rimane il fatto che il concetto di “sicurezza sportiva” è un po’ a chiamata: se nessuno dice niente allora va bene si risolve tutto. Bravi anche quelli della Rai che hanno messo tre minuti di pubblicita’ su raisport2 proprio nell’ultimo km del cementato del Mortirolo, con 4-5 ore di trasmissione non potevano trovare un altro momento.
gibosimoni: trautman, purtroppo è vero ciò che dici, ma se avessero messo la pubblicità in un punto morto della tappa mi sa che pochi l’avrebbero seguita con la stessa attenzione..
DOPO LA TAPPA
Salitepuntocià: Fra i primi gli scattini ancora… piccola impresa di De Gendt, era grande impresa fino a 3km dall’arrivo, era maglia rosa virtuale, poi è crollato ha perso ben 2′ !!!!!!! Era l’unico modo di imprensiere heisedal partendo da lontano, l’han lasciato andare, e solo il suo crollo nel finale gli ha impedito la magliarosaHeisedal è sufficente faccia una crono normale . Dura per De gendt dare 1′48″ a Heisedal in appena 30km ,son 3″e mezzo a KM! Discreto Cunego, puo entrare nei primi 5 se supera basso domani
Profpivo: Sinceramente speravo che De Gendt arrivasse con più distacco: bellissima azione che ha premiato il coraggio di osare, ben orchestata dalla squadra. Non credo che ora domani riuscirà a dare quasi 2 minuti a Hesjedal, che si è salvato con grande intelligenza e penso che domani riuscirà a portare a casa il Giro. Non capisco le polemiche che stanno facendo sul fatto che Cunego non abbia aspettato Scarponi. Che senso avrebbe avuto farlo fermare a due chilometri dalla fine? Che aiuto avrebbe dato a uno Scarponi che aveva non più di 10” di vantaggio su Rodriguez e Hesjedal? Ormai non cambiava nulla per la classifica generale, meglio per la Lampre fare il secondo posto di tappa e portare Cunego più avanti in classifica.
Howling Wolf14: Ha ragione Troutman. Ho avuto la stessa sensazione, ho dato lo stesso giudizio durante la cronaca. E sono fermamente convinto che l’inserimento di quegli spot pubblicitari proprio mentre il gruppo dei migliori affrontava il tratto cementato non sia frutto di una precisa volontà, ma soltanto di estrema incompetenza. Oppure, nel migliore di casi, di una svista.
Pedale Pazzo: Tappa perfettamente in linea con tutte le altre. Grande numero di De Gendt, peccato che Hejsedal ha trovato 2 compagni di squadra con Stetina che ha tirato in falsopiano e Vandevelde che è riuscito a mantenre un ritmo regolare nei primi 12 km dello Stelvio. Senza questi due gregari, data la collaborazione nulla di Rodriguez (che corre come se la maglia rosa fosse già di Hejsedal…ma lo spagonolo deve stare molto tranquillo, perchè domani questo suo pensiero diventerà realtà) e Scarponi…De Gendt avrebbe potuto guadagnare anche 1 o 2 minuti in più Non sarebbe stato male avere un De Gendt a meno di un minuto domani, dato che a crono va forte. Sarebbe stato il colmo dopo tutte queste migliaia e migliaia di metri di dislivello che a far saltare il banco di questo Giro fosse stata una crono piatta di 30 km… Per la Rai: non è la prima volta che fanno la pubblicità durante l’arrivo dei GPM, infatti in tutto il giro non sono riuscito a prendere i tempi delle salite grazie a questo. Facessero almeno pubblicità capierei vista la crisi, ma loro fanno 3 minuti di sigla che ti dice prima “arrivederci dal Giro” e poi “Benvenuti al Giro”. Siamo a livelli indecenti, LA RAI è SCANDALOSA..soprattutto per quel che riguarda le trasmissioni prima e dopo la tappa, con gente davvero assurda..per fortuna che almeno durante la diretta qualche personaggio competente c’è ancora.
Howling Wolf14 (commentando Profpivo): Hesjedal ha salvato il suo Giro, ha ragione Pivo. Sarei stato contento anch’io se De Gendt avesse guadagnato almeno un minuto di più, perché la sua offensiva è stata veramente ammirevole. Oggi il belga ha fatto uno sforzo immane, sarà dura che domani possa prendere anche un solo minuto al canadese, pur se è un ottimo specialista.
La svampita della De Stefano ha montato questa polemica sul mancato aiuto di Cunego a Scarponi. L’errore inizialmente è stato di Savoldelli (”Non capisco perché non fermino Cunego ad aspettare Scarponi”), ma poi il Falco, al Processo alla tappa, ha ammesso di aver detto una stupidata e ha fatto dietrofront. Motivando anche la sua rilettura: quando Scarponi è stato superato da Rodriguez non è stato in grado di prendergli la ruota; a che cosa sarebbe servito fermare Cunego (oltretutto perdendo il 2° posto di tappa e il 6° in classifica) per tirare Scarponi? Scarponi avrebbe continuato ad andar su alla sua velocità perché non era in grado di aumentarla. Nella migliore delle ipotesi avrebbe guadagnato 3-4″. A che pro? La Lampre, invece, ha colto con Cunego un onorevole 2° posto. Gli imbecilli sono duri a morire. E Saronni ha fatto capire alla De Stefano che a volte sarebbe meglio che stesse zitta.
Howling Wolf14 (sulle sigle RAI): Queste sigle sono odiose. Servono solo per mantenere chi le inventa e chi le canta. Orribili. E inopportune. Vergogna!
Salitepuntocià: Per quotare te Saronni, significa che la De Stefano ha ormai superato il limite. I voti piu bassi vanno a rai e gazza in sto giro. I corridori pur mediocri perlomeno si son impegnati piu e meglio, degli svampiti organizzatori e della tv. Di questo passo, il giro sparira’, la gazza perde sempre piu audinece, prima o poi i soldi mancheranno… E non per colpa dei percorsi…
Pedale Pazzo: La De Stefano era convinta che Cunego ai -1,5 km dovesse girare la bici, scendere e raggiugnere Scarponi. Tra l’altro ditemi voi quanto vantaggio c’è a stare in scia su una salita all’8%. Mah, cosa possiamo pretendere da una che ha passato la prima parte di Giro a fare la corte al piccolo principe Phinney, per poi improvvisare un “uomini e donne” al Processo, cercando una fidanzata a Pozzovivo. Tornando un attimo seri, Pozzovivo un pò mi ha un pò deluso: mi semrba che faccia sempre molta fatica quando ci sono 2 o 3 salite di fila. Gli manca un pò di fondo quando si affrontano dislivelli importanti forse.
Patagonia63: Senza che nessuno si offenda, ho grande rispetto per le fatiche di tutti i corridori, credo che quello che terminerà domani sia uno dei più “grigi” Giri degli ultimi anni. Talmente livellato da annoiare a morte. Le colpe sono anche dell’organizzazione che lo ha disegnato provando a imitare il Tour, ma senza riuscirci…..Speriamo bene per il prossimo anno…
Per quanto riguarda i nostri ho visto poca luce; Basso decisamente fuori condizione (se pure consideriamo il livello non alto degli altri partecipanti)causa gli incidenti di fine inverno, Scarponi ha fatto del suo meglio e se avesse avuto lo squadrone di Ivan forse poteva aspirare a qualcosa di più rispetto al “probabile” quarto posto, Cunego molto meglio delle previsioni, Pozzovivo come sempre non riesce a mantenere una condizione ottimale nelle corse a tappe lunghe; un grande applauso a Caruso, Tiralongo e Brambilla: tutti molto bravi, specie il secondo.
Vittorio P: Bella tappa. Mi è piaciuta. Perché lo Stelvio è sempre lo Stelvio. Vedere passare i corridori tra la neve (Nieve tra la neve!) e a un’andatura infima… vuol dire che sono al limite delle forze. ERGO, non si possono incolpare i corridori se mancano le “grandi differenze”. Sono tutti al massimo, vuol dire che si equivalgono (non che prendono meno doping; magari sì, prendono meno doping, ma meno doping non equivale a livellamento, anzi). Io ricordo (ciclisticamente parlando) l’ultimo km dello STelvio è qualcosa di spettacolare. Non c’è Zoncolan o Mortirolo che tenga. E infatti, i corridori andavano talmente piano che sembrano essere su un muro del fiandre piuttosto che su un 8,5%. Il livellamento dei valori ha prodotto questo tipo di corsa: “controllata” (noiosa è esagerato). L’unica tappa che forse ha deluso è stata proprio Pampeago che, per la difficoltà, forse avrebbe meritato più spettacolo. Ma è anche vero che Pampeago ha “consumato” i fisici e ha contribuito, oggi, ad amplificare le difefrenze. COSA BUONA: alla fine è stato un successo. Trilling finale a cronometro e tre possibili (anzi: 2,5 possibili) vincitori. Se un grande Giro ha la suspance fino all’ultimo, lo scopo è riuscito. E sarei contento se il podio fosse tutto straniero! Ne guadagnerebbe l’internazionalità della corsa rosa. La NOTA DOLENTE (anzi, DOLENTISSIMA) la mancanza dei veri BIG: CONTADOR (squalificato ma comunque non ci sarebbe stato), EVANS, ANDY SCHLECK.
Con questi tre avremmo Purito Rodriguez in testa?
E con questa domanda da 1 milione di dollari chiudo e dico: DOMANI VINCA IL MIGLIORE!
Hotdogbr: -veramente pazzesco il numero di De Gendt ma si era già visto sul Mortirolo che era in condizione strepitosa, va detto che parliamo di un corridore che già prima veniva descritto come un talento eccezionale, e lo abbiamo visto fare grandissime azioni alla Parigi-Nizza in questi anni, ma molto discontinuo, ora viste le sue qualità a cronometro e visto ch non credo abbia speso più degli altri ha addirittura qualche chance di vincere il Giro
-Cunego in questo Giro aveva un ottimo fondo ma gli mancava qualcosa in salita, e si è visto anche sul Mortirolo, a causa della preparazione non specifica per la corsa rosa, che dovesse fermarsi nel finale è ovviamente un’idiozia: lui è andato in fuga con De Gendt immaginando che fosse lui e non il belga a essere la minaccia per Rodriguez ed Hesjedal ma come già detto non è stato Damiano ad andare piano ma De Gendt ad andare ”fortissimissimo” per dirla come ha fatto Scarponi ieri. Ovviamente il marchigiano non poteva neppure mettere a tirare la squadra anche perchè sullo Stelvio non aveva più nessuno ma avrebbe potuto attaccare un po’ prima il non averlo fatto probabilmente gli costerà il podio
-se non ci fossero stati De Gendt e Cunego oggi parleremmo di quella di Nieve come l’impresa più bella del Giro e questo fa capire quanto forte siano andati gli altri due, comunque lo abbiamo visto più volte provarci in questi giorni e merita la top ten che rischiava di sfuggirgli a causa della cronosquadre
-Rodriguez ha corso come doveva se si eccettuano quegli inutili scatti sul Mortirolo e ha più chances di ieri di chiudere in rosa visto che Hesjedal comunque non è un fulmine a cronometro, ma perchè non ha fatto tirare neppure un metro Losada e Moreno?
-Hesjedal invece ha fatto tirare troppo Vandevelde anche quando il compagno non ne aveva ormai più e avrebbe dovuto entrare in azione prima come fece Evans sul Galibier malgrado le pendenze fossero più abbordabili di quelle dello Stelvio, forse aveva paura di un contrattacco di Rodriguez come effettivamente avvenuto nel finale ma sta di fatto che pur rimanendo leggermente favorito ora lo spagnolo è più pericoloso e non deve sottovalutare neppure De Gendt
-finalmente qualche scatto di Gadret autore per il resto di un Giro del tutto anonimo malgrado la condizione fosse comunque discreta
-i due colombiani si confermano fino alla fine ad alti livelli, in prospettiva futura evidentemente è Henao quello che promette di più per i grandi Giri mentre Uran magari potrebbe divenire un dominatore in corse come la Freccia sulla scia di Rodriguez
-Basso l’ho criticato nei giorni scorsi per il modo di correre ma è chiaro che più di questo non potesse fare e i 35 anni si fanno sentire, questo Giro come già quello del 2009 è stato condizionato dalla paura degli avversari che avevano nei suoi confronti dopo i successi rispettivamente del 2006 e del 2010
-una salita di 22 km al termine di una tappa di 218 con dentro il Mortirolo e il resto ha tagliato le gambe a Pozzovivo che comunque non è andato male e ha sempre la perla della vittoria di Lago Laceno, si conferma anche Brambilla che crescerà ancora nei prossimi anni
-scellerata la condotta di corsa di Zaugg autore comunque di un Giro deludentissimo mentre finalmente si rivede a buoni livelli Hermans che è un gran talento ma non si era mai visto nei giorni scorsi
-Cataldo ha perso l’attimo giusto non seguendo Nieve ma sullo Stelvio gli è mancato qualcosina come in tutto il Giro, l’impressione è che più di tanto non possa migliorare nei prossimi anni
Salitepuntocià: Pozzovivo mi ha deluso… è uno da salita unica… doping o non doping, uno come il pirata sarà dura trovarlo, non solo in italia, avere scatto e resistenza insieme era da fuoriclasse, se c’era lui a Pampeago scattava gia sul primo Pampeago… ma anche di un Gotti l’italia avrebbe bisogno in salita, oscurato dalle imperse del pirata, pero’ fece un 5°posto al tour 1995 in piena era indurain e era EPO e quindi con salite spianate, fu un grande risultato, idem la tappa di aprica del 96,piu ancora del giro vinto nel 97. Comunque domani dovrebbe essere una formalita’ per heisedal, cavoli, ma sapete che non sapevo avesse 32 anni? la cosa mi puzza molto, che ha fatto nei 10 scorsi? non solo al tour ma al giro… e ho visto che a crono non è affatto cosi forte. Non è un passistone insomma. becco’ 6′40 da cancellara in 52 km 2 anni fa e 4′30 da martin in km42 l’anno scorso. E’uno scalatore questo qua. Con fisico da passista, non so che dire…
Salite: Risultati Hejsedal: Significativo il suo 6. posto al Tour de France 2010 (davanti ha gente che al Giro 2012 non ha partecipato ) e precede ……proprio Joaquim Rodriguez !!!!!!
con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)
POST.GIRODITALIA.IT: i punti salienti della tappa a venire
a cura di Matteo Novarini
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
Salirò (Daniele Silvestri)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa a cronometro di Milano
Milano – partenza primo corridore: poco nuvoloso, 22,5°C, venti deboli da ESE (5-8 Km/h), umidità al 56%
Milano – arrivo ultimo corridore: nuvole sparse, 23,5°C, venti deboli da E (3 Km/h), umidità al 55%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Sgarbozza: “Handicap” (come si pronuncia)
Bartoletti: “Una stampa importante” (tappa)
Bartoletti: “Massione riparatrice”
Bartoletti: “Hai tenuto fede alla firma del contratto”
Adorni: “La strategia della Liquigas va al Tour”
Adorni, parlando del prossimo Tour: “Oltreoceano”
Bartoletti: “Allocchio non parte se non ha vicino a te Sgalla Adorni” (vicino a se il comandante Sgalla)
Belli, leggendo i nomi sull’elenco iscritti al Giro: “Ulisse” (Ulissi) “Seldraves” (Seeldraeyers), “Colabrelli” (Colbrelli), “Vaiktutus” (Vaitkus), “Wegelius… a no quello è il direttore sportivo”
Sgarbozza:”Smid” (Szmyd)
Moser: “Era oltre i limiti degli ultimi 2 Km”
Bartoletti: “Belli, tu sei aspirante suicido?”
Scarponi:”Lo Stelvio deciderà chi andrà più forte”
Bartoletti a Belli: “Tu rimarrai così fino a Corso Sempione a Milano” (il Giro termina in Piazza Duomo)
Sgarbozza: “Casetta in Canadà è stata cantana da Milva ed è arrivata terza a Sanremo” (la cantarono Carla Boni, Gino Latilla e il Duo Fasano; in classifica arrivò quarta)
Sgarbozza, alla lavagna: “Hejedel ” (Hesjedal)
Sgarbozza: “Haidel” (pronuncia di Hesjedal)
De Stefano:”La grafica della tappa”
Paolini: “Il Mortirolo inizia da questo tornante” (versante)
De Stefano:”Sono due i versanti che salgono in cima allo Stelvio” (sono tre, c’è anche la strada che sale dalla Svizzera)
Cassani: “Il Teglio”
Pancani: “L’altimetria di questa strada”
Valentina Castellani: “Questa tappa alla fine del mondo” (credi anche tu alle profezie Maya?)
Castellani: “Questa punto di vista”
De Stefano: “Il Giro d’Italia lo raccogliamo” (raccontiamo)
De Luca, salendo a Teglio: “Porca vacca”
Pancani, su Guardini: “Non aveva vinto a Vedelago” (chi era, il suo sosia?)
De Stefano: “Hanno mangiato anche Auro” (chissà che mangiata!!!)
Compagnoni: “Il mountain-bike” (e sì, è il giro dei cambi di sesso, questo)
De Stefano, sulla moglie di Scarponi: “Sta per avere due bambini a Michele”
Castellani (su Scarponi): “Titolo dell’anno scorso di 2011″
Martinello: “Portare un po’ di fantasia a quella che finora non c’è stata”
De Luca: “Giuiria”
Savoldelli: “Per la discesa per la strada che sale”
Pancani: “Piano dei Resinelli” (dove andava sempre Guardini?)
De Stefano: “Il gruppo si sta avvicinando a Tirano con gli occhi meravigliosi di Tina Maze”
De Stefano: “Tina Mazen”
De Stefano: “Non si sarà più da nascondersi”
Lelli: “I numeri parlano chiari” (perchè le parole sono oscure)
De Luca, sugli staccati del Mortirolo: “Si vedranno domani a Milano” (e il resto della tappa non lo fanno?)
De Stefano: “4 km per i fuggitivi ad approcciare il Mortirolo, meno per il gruppo” (ma chi c’era in testa?)
Pancani: “Ci attendevemo”
Savoldelli: “Non tutti i corridori sanno cosa l’aspetta”
Pancani, leggendo una scritta sulla neve: “Scatta Basso sulla neve”
Savoldelli: “Corridore della Selle Italia Serpa Perez ” (Androni Giocattoli)
De Luca: “La macchina giuria”
Pancani: “Il Mortirolo l’avranno studiato sul Mortirolo” (sul Garibaldi)
De Luca: “Sono caduti tutti e due a terra” (je piacerebbe cadere per aria… non fa male)
Pancani: “Auro Buldarelli”
Savoldelli: “Hesedal”
Pancani: “Carrellata della telecamera dall’elicottero” (mi immagino il povero carrellista appeso fuori dal velivolo)
Savoldelli: “L’ultimo montagna del Giro”
De Luca: “Era facile forare una ruota” (si forano i tubolari)
Pancani: “Strada affrontata per non entrare sotto la galleria”
Cassani: “Scarpone”
De Luca: “Tirare le danze”
Pancani: “Prima di questo Stelvio” (NO!! LO STELVIO E’ UNICO!!)
Pancani: “Viene segnalato l’altitudine”
Magrini: “Tra un po’ respiri anche dalle orecchie”
Pancani: “Rittuzzato” (rintuzzati)
Cassani: “Sono alti” (sono in alta quota)
Savoldelli: “Mi folto”
Orlando: “Iesedel”
IL GIRO DEL PRIMO STELVIO
Ecco come il quotidiano l’Unità presentò ai propri lettori le gesta dei partecipanti al Giro del 1953, prima edizione della corsa rosa a presentare l’ascesa allo Stelvio (quest’anno meta dell’ultima tappa di montagna) e ultima conquistata da Fausto Coppi. Altimetrie, planimetrie e tabelle di marcia dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessi selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)
SUL “TETTO” DEL GIRO TRIONFALE CAVALCATA DI COPPI CHE SBARAGLIA IL CAMPO E CONQUISTA LA MAGLIA ROSA
Lo Stelvio ha decretato il suo verdetto: Fausto è sempre il più forte
Coppi fuggito sulle rampe dello Stelvio stacca tutti, transita primo sulla vetta e giunge solo a Bormio con un vantaggio di 2′18″ su Fornara, 2′48″ su Bartali, 3′28″ su Koblet e 4′05″ su Defilippis – Oggi si corre l’ultima tappa del Giro la Bormio-Milano di km. 220
ARCHIVIO ALMANACCO
Cliccare sul nome della tappa per visualizzare l’articolo
1a tappa Herning (raduno di partenza)
4a tappa Verona (cronosquadre)
6a tappa Urbino – Porto Sant’Elpidio
7a tappa Recanati – Rocca di Cambio
8a tappa Sulmona – Lago Laceno
9a tappa San Giorgio del Sannio – Frosinone
10a tappa Civitavecchia – Assisi
11a tappa Assisi – Montecatini Terme
12a tappa Seravezza – Sestri Levante
15a tappa Busto Arsizio – Lecco / Pian dei Resinelli
16a tappa Limone sul Garda – Falzes
17a tappa Falzes – Cortina d’Ampezzo
18a tappa San Vito di Cadore – Vedelago
19a tappa Treviso – Alpe di Pampeago
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI ALPE DI PAMPEAGO
maggio 26, 2012 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Come negli ultimi anni, dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; i punti salienti della tappa a venire; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1953. Seguiteci.
Foto copertina: Treviso, il negozio di Pinarello vestito a festa per il Giro d’Italia (foto La Tribuna di Treviso)
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
Vince Kreuziger, Hesjedal fa paura. E adesso Mortirolo e Stelvio (Gazzetta dello Sport)
Kreuziger vince 19ª tappa. Rodriguez ancora in rosa (Corriere dello Sport – Stadio)
Repubblica Ceca
Kreuziger zabral. Vyhrál etapu na Giru Lidové noviny
Canada
Hesjedal poised to mount pinnacle of Canadian cycling (The Globe and Mail)
Victoria cyclist Ryder Hesjedal makes move for the top at Giro d’Italia (The Sun)
Lituania
R. Navardauskas „Giro d’Italia“ dviratininkų lenktynių devynioliktojo etapo lyderiui pralaimėjo daugiau, kaip pusvalandį(Lietuvos Rytas)
Danimarca
Kreuziger sejrede på hård Giro-etape (Jyllands-Posten)
Rodriguez holder lige fast i trøjen (Sporten.dk)
Outsideren sendet de store Giro-stjerner til tælling (Politiken)
Regno Unito
Kreuziger wins maiden stage at Giro (The Daily Telegraph)
Roman Kreuziger addresses his critics by claiming stage 19 of the Giro d’Italia (The Independent)
Francia
Hesjedal se place idéalement (L’Equipe)
Spagna
Purito sobrevive a un ataque brutal de Ryder Hesjedal (AS)
Purito aguanta la primera embestida del increíble Hesjedal (Marca)
Purito resiste el ataque de Hesjedal (El Mundo Deportivo)
Costa Rica
Amador escaló varios puestos del Giro al llegar hoy de 29 (La Nación)
Colombia
Rigoberto Urán, séptimo en etapa 19 del Giro de Italia(El Espectador)
Roman Kreuziger ganó la etapa 19 del Giro. Rigoberto Urán, séptimo (El Tiempo)
Belgio
Le Tchèque Kreuziger remporte la 19e étape du Giro (Le Soir)
Kreuziger wint zware Dolomietenrit (De Standaard)
Roman Kreuziger remporte en solo la 19e étape (L’Avenir)
Kreuziger remporte l’étape, Rodriguez conserve son maillot de justesse (La Dernière Heure/Les Sports)
Roman Kreuziger et Ryder Hesjedal ont fait des affaires en or (Sudinfo.be)
Kreuziger wint zware Dolomietenrit, Hesjedal doet gooi naar Giro (Het Nieuwsblad)
Lussemburgo
Hesjedal macht Zeit gut (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)
Paesi Bassi
Hesjedal grote winnaar (De Telegraaf)
USA
Rodriguez Clings On to Giro Lead as Hesjedal Looms (The New York Times)
UNO SGUARDO GIOVANE SUL GIRO
Quest’anno abbiamo affidato l’incarico di commentare le tappe di montagna non ad un campione del passato, bensì ad uno del futuro, il promettente Daniele Dall’Oste, scalatore affiliato alla UC Trevigiani Dynamon Bottoli e che, tra i successi conseguiti nella categoria U23, vanta il Trofeo Monte Bondone nel 2010 e il Giro del Belvedere in questa stagione.
Tappa non eccessivamente entusiasmante fino alla penultima salita. Grandi i 2 fuggitivi Casar e Pirazzi che sono stati gli ultimi ad esser ripresi sulla salita di Pampeago; bravi Kreuziger e Cataldo che provano da lontano e mentre il secondo molla a 4 km dall arrivo il primo riesce a vincere una tappa durissima e a riscattare la giornata deludente dell’altro ieri.
Nell’ultima ascesa si è visto un grande Michele Scarponi che ha provato 3 attacchi ma Hesjedal ha sempre risposto prontamente ed è riuscito a staccarlo nell’ultimo km giungendo poi secondo; peccato per Basso che ha provato un attacco quando la salita diventava più impegnativa ma poi ha accusato il colpo.
Buona prova di Rodriguez che, secondo me, in una giornata dove non era particolarmente brillante è riuscito a difendersi bene perdendo solo 17″.
Per domani mi aspetto qualche attacco da parte di Rodriguez e Basso perché il primo a crono è nettamente inferiore rispetto a Hejsedal mentre il secondo deve riscattarsi dalla giornata storta di oggi;anche Scarponi dovrà trovare qualche modo per staccare il canadese della Garmin per cercare di vincere questo Giro d’Italia. Tutto questo ovviamente sarà deciso dal recupero e dalle condizioni in cui arriveranno gli atleti nella tappa di domani.
Daniele Dall’Oste
BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
PRIMA DELLA TAPPA
Mauro Facoltosi: Vostre previsioni sulla tappa di oggi?
Hotdogbr: allora, la tappa è ovviamente durissima e forse la più dura degli ultimi 20 anni, Pampeago/1, Lavazè e Pampeago/2 sono sia pure di poco più impegnative di Duran, Staulanza e Giau e tra Valparola e Manghen non c’è neanche paragone, da vedere se la Liquigas inizierà a fare il forcing già sul Manghen o se aspetterà la prima ascesa di Pampeago per evitare di sfaldare una squadra che è forte ma non astronomica, per il resto anche la Euskaltel tenterà almeno nei primi 100 km di tenere cucita la corsa per Nieve e se atleti usciti di classifica come Kreuziger, Casar e Rujano tenteranno di andare in fuga, in ogni caso per avere successo dovrebbero iniziare il Manghen con almeno 10′ di vantaggio
Howling Wolf14: Rabottini dovrà consolidare il suo primato nella classifica del MG, quindi cercherà qualche punticino sul Brocon. Non so se riuscirà a ricavare qualcosina anche dal Manghen. Gli dovrebbe bastare per chiudere in maglia azzurra. Si trascinerà qualcuno che punta alla classifica delle fughe (tipo Keizer, Kaisen, Clement, ecc.) e l’offensiva si esaurirà o sulla salita o sulla discesa del Manghen.
Sul Manghen non dovrebbe succedere niente. Tra i favoriti, intendo. Se ne hanno ancora potrebbe provarci gente che è ormai tagliata fuori tipo Tiralongo, Casar, Cunego, ma più per onor di firma che per raccogliere qualcosa di concreto. Chi vuol vincere la tappa o scalare qualche posticino in classifica dovrà aspettare almeno il primo passaggio da Pampeago. Qui potrebbero iniziare a farsi avanti personaggi tipo Nieve e Pozzovivo. Ma riusciranno a guadagnare qualcosa solo se i favoriti li lasceranno andare. Non credo che alla terza settimana abbiamo le gambe per fare il vuoto.
Scarponi è molto impulsivo: sarà dibattuto tra l’idea di fare qualche azione offensiva o star lì buono buono e gestirsi il suo 4° posto in classifica. Se i primi 3 non hanno cedimenti non ha margini per superarli. Se sta buono può guardarsi da Uran e Pozzovivo, se esagera può rischiare di saltare. Meglio, allora, che ci provi sulla seconda scalata di Pampeago, se sarà ancora con i primi e se i tre favoriti, ancora insieme, si controlleranno.
Tra i tre big, l’unico che ha interessa ad attaccare è Basso, 3° in classifica, penalizzato dalla crono. Però non è un attaccante. Lo farà solo se vedrà segni di cedimento sui volti dei suoi due avversari. Anche Purito è penalizzato dalla crono, ma è favorito dal fatto di essere maglia rosa e da un arrivo in salita che se lo vedrà ancora davanti gli darà la possibilità di fare un attacco all’ultimo km e di guadagnare altri 15-20″ sui due avversari. Hesjedal è scontato che giocherà in difesa. Se vi ricordate, però, nella tappa di Cortina ha abbozzato un attacco. Voleva vedere lo stato di Basso e di Rodriguez. Che hanno esitato a rispondergli. Poi il canadese ha desistito. Si attacca se si hanno le gambe, anche solo a scopo dimostrativo, altrimenti non si fa. Che sia il canadese il più forte dei tre?
MirkoBL: Il Manghen… Potrebbe essere anche la tappa per Rujano, visto che è uscito di classifica.
Howling Wolf14: Sì, certo. Hai ragione. Diciamo che il Manghen potrebbe essere una passerella per Rujano. Non credo che il sudamericano sia in grado di aggiudicarsi una tappa, lo vedo legnoso, privo di brio, fa quegli scattini solo per accontentare Savio. Nel finale ci sono ben tre salite. Sul Manghen dovrebbe passare con 10′ su Basso & Co. per sperare di superare poi il doppio Pampeago e il Lavazè. Non dipende da lui, insomma, ma dal passo che si farà dietro. Comunque Rujano è dello stesso livello di Nieve, se non meno. Meglio Pozzovivo, allora, solo che il lucano è vincolato dalla sua posizione in classifica e non potrà godere di tanta libertà. Potrebbero lasciarlo andare solo a 3-4 km dall’arrivo.
Salitepuntocià: Pozzovivo è dato a 30 come vincitore del Giro… volevo puntarlo per rischiare, ma non l’ho fatto, vediamo di non pentirmene, perchè tenterà sicuramente e non solo di vincere la tappa… qualcuno prima o poi dovra’ fare un impresa alla pntani , come quando fece 4 colli da solo a guzet neige… Pozzovivo deve provare, farsi gli ultimi 3 colli da solo, se vuol vincere il Giro… Ma anche Basso non puo aspettare gli ultimi 7km per fare distacchi importanti
Profpivo: Cmq vada, tappa tutta da vedere. Francamente faccio fatica a ricordarne una più dura e disegnata così bene. Secondo me si sta sottovalutando anche il Lavazè che ha belle pendenze.
PS: voglio vedere se anche oggi nessuno arriva fuori tempo massimo…
Howling Wolf14: Pozzovivo potrà vincere se il ritmo che imporrà il gruppo, che man mano si assottiglierà, trainato dalla Liquigas non sarà elevatissimo. Sennò già al primo passaggio da Pampeago anche Pozzovivo farà “Ciao, ciao” a Basso & Co. Se supererà il primo Pampeago con i primi diventerà il favorito numero uno, perché nessuno dei primi tre ha necessità di corrergli dietro. Quando mancheranno 3 km all’arrivo se avrà ancora la gamba libera da acido lattico lo lasceranno andare.
Garda Bike (su Rujano): Si è ritirato poco fa
Howling Wolf14: Mi dispiace per Rujano ma sono contento per quel trombone di Savio, che descrive sempre i suoi corridori come grandissimi fenomeni.
DOPO LA TAPPA
Hotdogbr: -sostanzialmente confermate le indicazioni del Giau con sei uomini più forti degli altri (Hesjedal, Rodriguez, Scarponi, Pozzovivo, Basso e Uran nell’ordine odierno), Nieve e Gadret subito dietro e comunque grande livellamento, mai visti distacchi così ridotti a Pampeago malgrado la durezza estrema della tappa
-anche senza la crisi di Cortina non credo che Kreuziger sarebbe arrivato a Milano sul podio però oggi ha fatto una gran bella azione, che altri avrebbero dovuto seguire, al di là del contesto tattico favorevole e anche sull’ultima salita non ha perso più di tanto dai big, è naufragato invece Tiralongo ma che fosse in calo era ormai evidente
-la dote principale di Hesjedal è il fondo, non a caso ha sofferto in tappe non da fondisti come Lago Laceno e Pian dei Resinelli, e se non succede qualcosa di strano sarà inattaccabile anche sullo Stelvio e anzi potrà fare la differenza
-Rodriguez non esce comunque male da questa tappa anche se il fatto che facesse tirare la squadra ad andatura turistica sul Manghen era un segnale negativo, comunque non è più il favorito del Giro e sullo Stelvio rischia qualcosa
-al di là dei crampi del Giau Scarponi è sempre stato competitivo in questo Giro e oggi gli va dato atto di avere almeno provato ad attaccare anche se come di tanto in tanto gli accade non si è gestito benissimo e ha pagato qualcosa nel finale; Cunego correndo da regolarista può finire nei 10 ed è da sottolineare in positivo anche il Giro di Ulissi che sta correndo più da uomo di classifica che da gregario ma a 21 anni dimostra di tenere le tre settimane
-Pozzovivo sta bene ma non riesce più a fare la differenza e di nuovo viene da pensare che invece di accontentarsi del 5° posto potrebbe rischiare domani partendo sul Mortirolo senza aspettare il finale, oggi in casa Csf grande prova anche di Pirazzi e pur in lieve calo sta ancora tenendo bene Brambilla
-Basso è irritante per come sia terrorizzato dall’idea di non avere compagni di squadra intorno come ai suoi tempi era Ullrich, al di là del fatto che Agnoli sia stato sacrificato presto quando era nettamente più forte di Capecchi e Szmyd, in ogni caso già sul Manghen quando la Liquigas è andata in testa ma senza forzare e poi ancora sulla prima ascesa di Pampeago si era capito che Basso non era in giornata, la conferma definitiva si è avuta a 8 km dall’arrivo quando è stata la Garmin a portarsi davanti e non la squadra di Amadio
-Uran sta dimostrando come mai in carriera di poter essere uomo da corse a tappe di tre settimane e non solo di una e anche Henao si è ripreso dopo le difficoltà del Giau
-sembrava che il 6° posto di De Gendt sull’Alpe d’Huez all’ultimo Tour fosse stato solo favorito dal fatto di essere rientrato in discesa dopo essersi staccato sul Galibier e invece l’olandese non ha avuto nessuna giornata storta, cresce di giorno in giorno e può chiudere 7° grazie alla crono conclusiva
-quando Pardilla e Intxausti facevano molto bene a inizio Giro e Bruseghin stentava pensavo che comunque sarebbe stato il veneto il migliore in classifica della Movistar e probabilmente sarà così, comunque ci può stare la debacle del basco che anche lui non è mai stato uomo da gare di tre settimane
-sul discorso Rujano non saprei che dire, di sicuro alla Coppi e Bartali e poi al Trentino sembrava competitivo e in crescita, da vedere se ha avuto problemi fisici o altro
Howling Wolf14: Interessanti le osservazioni di HotDog. Vediamo punto per punto. Ecco il mio parere.
- Kreuziger – Non è un corridore da grandi corse a tappe. Lui non ha una flessione, ha un crollo. Un conto è avere dei lievi cedimenti, come Scarponi, come De Gendt, come Gadret, come lo stesso Cunego, un conto è perdere 20 minuti in una sola tappa.
- Hesjedal – Sono d’accordo con HotDog. Soffre le tappe brevi e facili, dove può attaccare chiunqu eperché è ancora fresco. Quando negli avversari affiora la stanchezza, il canadese fa valere le sue doti di fondo.
- J. Rodriguez – Ha reso al di sopra delle sue aspettative, ma – è vero – non è più il favorito numero uno. Al punto tale che se domani gli va maluccio rischia addirittura il podio.
- Scarponi – Il marchigiano chiede sempre troppo a se stesso. E finisce per pagare dazio. E’ il suo limite. E’ un manovale della bicicletta. Classe zero, ma tanto orgoglio e tanta generosità.
- Cunego – E’ andato come prevedevo. E’ un uomo che nelle grandi corse a tappe può sempre cogliere un piazzamento dal 6° al 10°. Non è da buttar via. Dovrebbe provare alla Vuelta: forse gli addice di più.
- Pozzovivo – HotDog dice quel che dicevo ieri. Deve decidere tra il 5° posto (ammesso che la cronometro non lo faccia scivolare più indietro) oppure tentare la vittoria di tappa. Il piazzamento di prestigio (diciamo dal 4° al 7° posto) è assicurato, la vittoria di tappa è un azzardo. Quale delle due?
- Basso – Più che Basso trovo irritante la Liquigas. Qual era lo scopo di far tirare come forsennati Agnoli, Capecchi e Caruso? Stancare Hesjedal? Se avesse fatto una volata, Caruso avrebbe staccato il canadese per un mezzo chilometro. Ma Basso avrebbe dovuto fare altrettanto. Il varesino s’è limitato ad una sola, dico una, progressione, peraltro abbozzata, e non ha guadagnato più di due metri ad Hesjedal. I suoi ds dovevano leggere questo stato di inferiorità ed evitare di far tirare la squadra. Almeno la corsa avrebbe assunto un altro schema tattico e magari le condizioni sarebbero state meno sfavorevoli per Basso. In ogni caso, se non c’era niente da fare, a cos’è servito spremere Caruso & C.?
- Uran – E’ un buon corridore da corse a tappe, ma non sarà mai un vincente. Buon piazzato. Al Giro potrebbe finire nei 5, al Tour credo che non andrebbe al di là un 8-9° posto. Lungi comunque dal mitico Lucho Herrera.
- Bruseghin – Altro manovale della bici. Si difende bene. Ma sempre dal 1° posto in giù.
- Rujano – Non ho mai avuto grande simpatia per lui, non l’ho mai visto come un fenomeno. E ho più di un sospetto sul suo Giro ad alto livello di qualche anno fa.
- De Gendt – Aggiungerei una segnalazione di apprezzamento per questo belga, che sta facendo un ottimo Giro, molto regolare. E’ nella Top Ten. E ci potrebbe restare fino a Milano.
Pedale Pazzo: Qualcuno sa i tempi di scalata di Pampeago? Fino all’Alpe intendo, non al Passo. Non ho potuto cronometrarli.
Hotdogbr: Hesjedal 25′ netti secondo più secondo meno, al primo passaggio 27′55” sempre secondo più secondo meno
Pedale Pazzo: Grazie mille! La Vam dovrebbe essere tra i 1810 e i 1840, dipende dal punto esatto in cui è stato fatto partire il crono..ma più o meno questi sono i valori, un pò sorprendenti rispetto al Giau.
Vittorio P: Sarebbe interessante sapere quanto ci misero Tonkov nel 1998 e Pantani nel 1999 e Simoni nel 2003. (Vabbe’ che erano tappe completamente diverse…)
CaSe63: Scusate l’intromissione: generalmente non partecipo alle discussioni dedicate ai professionisti. Negli ultimi anni troppe disillusioni hanno fatto si che ai miei occhi il ciclismo professionistico perdesse credibilità ai miei occhi: troppe volte ho dato fiducia a persone che si sono dimostrate dei malfattori (inutile fare nomi, la lista non finirebbe più). Amo ancora molto il ciclismo, seguo volentieri le grandi classiche, il Giro, il Tour, ma con atteggiamento distaccato, non riesco ad esaltarmi per (presunte) imprese, in attesa di venire a conoscere il nome dell’ennesimo furbacchione, di vedere la classifica riscritta ad anni di distanza.
Vengo al dunque: oggi ho seguito la tappa e sono rimasto letteralmente stupefatto dalla prestazione di Hesjedal: sentivo Cassani che ne descriveva le caratteristiche fisiche parlando di un uomo di 1,90 per 72 kg, mi sembra. Ora, io non sono un grande tecnico, ma queste sono caratteristiche da scalatore? Uno così è normale che faccia 1840 di vam alla fine della terza settimana, con 4000 e rotti metri di dislivello sul groppone? La sua prestazione è solo frutto di un allenamento mirato? Sarò legato a vecchi schemi, ma così a naso una pulce come Pozzovivo su pendenze dure come quelle di Pampeago dovrebbe fare la differenza a proprio favore, invece è stato il contrario!
Salitepuntocià: Basso e Scarponi = Delpiero e Totti , i matusa del ns ciclismo come quelli del calcio… Contro l’età c’è poco da fare. Come le 2 bandiere calcistiche, a una certa età diventano idoli delle mamme e dei tifosi nostalgici, di quanto son bravi etc mentre crollano le prestazioni fisico-atletiche , ma nessuno, fra i tifosi col paraocchi e le mamme e bimbi, nessuno ovviamente ci fa caso… e la Gazza ovviamente elogia i 2… Questo dice tutto come siamo messi, Nibali a parte… 2 anni fa sarei andato e tifato contro Heisedal, visto che mi ricorda i passistoni ma visto il contesto del ns ciclismo e della rcs stessa, fa bene a vincere Heisedal, per far vedere quanto siamo in basso. Direi addirittura che se lo merita, trovo difficile che crolli sullo Stelvio, anzi, potrebbe fare l’impresa, se non vi fosse la crono, penso aspetti quella… Rodriguez con tutto il rispetto,non è un big, lo è in questo Giro, ma il Basso di 2 anni fa, lo avrebbe distrutto Rodriguez, figurmiaoci quello del 2006… ora il Basso-delpiero è innocuo, fa tenerezza come tutti i campioni a fine carriera… si ritiri dopo il Giro. Senza fare brutte figure in futuro. Solo il futuro ci potrà dire se il canadese è un campione o vince il giro perchè non ci son grandi corridori, ricordiamo Andy Sleck che si rivelo’ al Giro, pareva una meteora invece era proprio forte. Quanto alla tappa di ieri, spettacolo voto 1 Quanto alla tappa di oggi, replay coi soliti 6 piu qualche altro a giocarsela sullo Stelvio coi distacchini… abituiamoci, al Tour pur coi campioni, altri distacchini ci attenderanno…
Hotdogbr: i tempi esatti della salita è difficile averli causa pubblicità e affini, abbiamo però i tempi degli ultimi 5 km:
1998 Tonkov 16.51, Pantani 16.52, Miceli 17.35, Zuelle 17.49, Guerini 17.58
1999 Pantani 16.25, Simoni 17.32, Heras 17.52, Gotti 17.54, De Paoli 18.19
2003 Simoni 17.20, Garzelli 17.55, Rumsas 17.56, Perez Cuapio 18.09, Popovych 18.12
2008 Menchov 17.40, Pellizotti e Riccò 17.49, Simoni e Van Den Broeck 17.53
2012 Hesjedal 17.31, Rodriguez 17.44, Scarponi 17.47, Pozzovivo 17.55, Basso 18.07
Pedale Pazzo: Grazie anche per questi tempi! Per il discorso sulle varie caratteristiche fisiche dei ciclisti secondo me non esiste un “fisico” ideale per andare forte in salita. I piccoletti hanno sicuramente il vantaggio della leggerezza, ma hanno anche muscoli più piccoli e meno potenza assoluta e quindi sul rapporto peso/potenza non possono fare miracoli.
Andy Schleck è circa 1.86 per 68 kg eppure è uno scalatore puro. Evans è 1.74 per 67 kg con un fisico che è l’opposto di Andy, eppure in salita vanno quasi uguali. Quel che conta in teoria, poi non sono certo un esperto, dovrebbe essere il rapporto peso/potenza, quindi l’altezza o il peso presi da soli dicono poco.
con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)
POST.GIRODITALIA.IT: i punti salienti della tappa a venire
a cura di Matteo Novarini
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
Heroes (David Bowie)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Treviso – Alpe di Pampeago
Caldes : alternanza di pioggia debole (0,1 mm) e schiarite, 15,2°C, venti deboli da SSE (3 Km/h), umidità al 73%
Passo del Tonale (GPM – Km 32,9): alternanza di pioggia debole (0,1 mm) e schiarite, 9°C, venti deboli da NW (3-4 Km/h), umidità al 83%
Teglio (GPM – Km 98,1): alternanza di pioggia moderata (0,7 mm) e schiarite, 14,7°C, venti deboli da SSW (8-10 Km/h), umidità al 87%
Tirano (traguardo volante – Km 144,2): alternanza di pioggia debole (0,2 mm) e schiarite, 19,7°C, venti deboli da SW (8 Km/h), umidità al 72%
Bormio (Km 197,1): poco nuvoloso, 16,3°C, venti deboli da NW (4-13 Km/h), umidità al 44%
Passo dello Stelvio: nuvole sparse con qualche goccia di pioggia, 5,6°C (percepiti 3°C), venti moderati da N (15 Km/h), umidità al 39%, limite della neve a 2800 metri (arrivo a 2757 metri)
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Chiappucci: “Mangher” (Manghen)
Bruno Arena: “E che cazzo!”
Bruno Arena: “Cazzo, va che roba”
Bartoletti: “Poi qualcuno ci comunicherà che chilometro siamo”
Bartoletti: “Si sono stretta la mano”
Bartoletti: “Qualche aiuto nella scalata di Cortina”
Bartoletti: “50 e passi anni fa”
De Stefano:”Chiamiamola frazione ma frazione non è”
Alfredo Weiss: “Càlcare” (calcàre)
Alfredo Weiss: “40 anni di Marcialonga il prossimo ano”
De Stefano, ricordando la tragedia di Stava:”Milioni di metri cubi d’acqua” (era fango)
Pancani: “L’Astana è presente con Ignatiev” (corre nella Katusha)
De Stefano:”Giro d’Italia Donne Femminile” (perchè, c’è anche il Giro Donne Maschile?)
Sara Brambilla, responsabile Giro Donne:”Polisella” (Polesella)
Martinello: “Il Giro Donne è già arrivato nello Stelvio” (il traforo dello Stelvio)
Anonimo:”Martinelli” (Martinello)
De Stefano: “Vedo sul gruppo di sole”
Savoldelli, parlando della pioggia:”Il problema è che smetterà ancora” (sadico!)
Martinello: “La differenza la fa più le energie”
Guardini: “Ancora non me rendo bene di quello che ho fatto”
De Stefano: “Mi dicono che devo parlare della pubblicità”
Martinello: “Mi segnalano dalla regia… intanto la linea ad Andrea De Luca”
Martinello: “Ruota simile a quella con la quale sono partito” (ma corri anche tu?)
Giovanetti (direttore quotidiano “L’Adige”): “Se arriva in queste condizioni, domenica mattina Purito perde il Giro” (la crono la fanno nel pomeriggio)
Savoldelli: “Salita dove una squadra può fare più la selezione”
Pancani: “Si stanno verificando le condizioni di Charles Wegelius” (era caduto Hunter, Wegelius è il suo direttore sportivo)
Savoldelli: “Compagno di squadra del leader con la maglia rosa”
Pancani: “I colombiani non potranno fare tifo per Rujano” (a dire il vero non l’hanno mai fatto tifo per lui… E’ VENEZUELANO!”
Cassani: “All’Alpe sono arrivati tanta tanta gente”
Pancani: “Grazie Silvo” (Silvio)
Cassani: “Oberegger” (Obereggen)
Martinello “Omega Farma… Omega Quick Step” (Omega Farma Quick Step)
De Luca: “Finche Scarponi non cada ancora nei crampi”
Savoldelli: “Tratto più duro che hanno affrantato” (era talmente ripida che anche la strada stessa era prostrata dalla fatica)
Cassani: “Abbiamo assistito Dario Cataldo”
Pancani: “Con il cronometro che scorre in basso a sinistra”
Savoldelli: “Resta subito in pochi”
De Stefano: “Andrea Rabottini” (Guardini)
Sangiorgio: “Bellissimo il panorama dalla Cima dello Stelvio con le Dolomiti a 360°”
Televideo: “La terz’ultima tappa finisce nei pedali di un orgoglioso Kreuziger”
IL GIRO DEL PRIMO STELVIO
Ecco come il quotidiano l’Unità presentò ai propri lettori le gesta dei partecipanti al Giro del 1953, prima edizione della corsa rosa a presentare l’ascesa allo Stelvio (quest’anno meta dell’ultima tappa di montagna) e ultima conquistata da Fausto Coppi. Altimetrie, planimetrie e tabelle di marcia dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessi selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)
KOBLET DOMINA SUL PORDOI, COPPI SUL SELLA. A BOLZANO VINCE IN VOLATA IL “CAMPIONISSIMO”
Anche le Dolomiti hanno lasciato immutata la vetta della classifica
Hugo conserva la maglia rosa – Fornara terzo a 3′56″ – Zampini e Bartali si classificano al quarto e quinto posto con un distacco di 7′23″ dai due grandi campioni – Volpi passa per primo con distacco a Misurina e sul Falzarego
ARCHIVIO ALMANACCO
Cliccare sul nome della tappa per visualizzare l’articolo
1a tappa Herning (raduno di partenza)
4a tappa Verona (cronosquadre)
6a tappa Urbino – Porto Sant’Elpidio
7a tappa Recanati – Rocca di Cambio
8a tappa Sulmona – Lago Laceno
9a tappa San Giorgio del Sannio – Frosinone
10a tappa Civitavecchia – Assisi
11a tappa Assisi – Montecatini Terme
12a tappa Seravezza – Sestri Levante
15a tappa Busto Arsizio – Lecco / Pian dei Resinelli
16a tappa Limone sul Garda – Falzes
17a tappa Falzes – Cortina d’Ampezzo
18a tappa San Vito di Cadore – Vedelago
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI VEDELAGO
maggio 25, 2012 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Come negli ultimi anni, dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; i punti salienti della tappa a venire; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1953. Seguiteci.
Foto copertina: il temuto Hesjedal, uno dei protagonisti annunciati degli ultimi giorni di Giro, al raduno di partenza di San Vito di Cadore (foto flickr)
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
Guardini, sprint sul futuro. Domani l’Alpe di Pampeago (Gazzetta dello Sport)
Guardini beffa Cavendish (Corriere dello Sport – Stadio)
Giro, il veronese Guardini batte Cavendish in volata a Vedelago (Corriere del Veneto)
Guardini, trionfo veronese al Giro contro «Re Cavendish» (L’Arena)
Canada
Victoria’s Hesjedal hangs on to second spot overall (The Globe and Mail)
Lituania
Dviratininkas R. Navardausskas 18-ajame „Giro d’Italia“ etape – 39-as(Lietuvos Rytas)
Danimarca
Italiener snød Cavendish i Giroen (Jyllands-Posten)
Giro-debutant slog Cavendish (Sporten.dk)
Superstjerne raser over kostbart Giro-nederlag (Politiken)
Regno Unito
Guardini edges out Cavendish (The Daily Telegraph)
Guardini edges out Cavendish (The Independent)
Francia
Guardini en costaud (L’Equipe)
Spagna
Guardini gana a Cavendish al sprint y Purito sigue líder (AS)
Guardini humilla a Cavendish (Marca)
Guardini le gana a Cavendish y Purito sigue líder (El Mundo Deportivo)
Costa Rica
Amador conserva el 36 general (La Nación)
Colombia
Guardini gana la etapa 18 del Giro, Rodríguez sigue líder (El Espectador)
Rigoberto Urán y Sergio Henao se mantienen en el ‘top’ 10 del Giro (El Tiempo)
Belgio
Guardini domine Cavendish au sprint (Le Soir)
Guardini klopt Cavendish in massasprint in Giro (De Standaard)
Victoire au sprint de Guardini, Rodriguez en rose (L’Avenir)
Guardini plus rapide que Cavendish (La Dernière Heure/Les Sports)
Guardini devance Cavendish pour la 18e étape (Sudinfo.be)
Guardini klopt gefrustreerde Cavendish in massasprint (Het Nieuwsblad)
Lussemburgo
Guardini überrascht Cavendish im Sprint (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)
Guardini schlägt Weltmeister Cavendish (Tageblatt)
Paesi Bassi
‘Cav’ op waarde geklopt (De Telegraaf)
USA
Andrea Guardini wins Giro stage; Joaquin Rodriguez in lead (Usa Today)
Australia
Guardini edges out Cavendish to win Giro’s 18th stage (The Age)
BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
PRIMA DELLA TAPPA
Mauro Facoltosi: Considerato che Cavendish pare imbattibile…. chi potrebbe finirgli dietro oggi?
Pedale pazzo: Guardini o oggi o mai. Ferrari e Chicci per il 3° posto. Magari Modolo con meno ressa risce almeno a fare un piazzamento.
DOPO LA TAPPA
Mauro Facoltosi: Vittoria di Guardini. Che impressione vi siete fatti: oggi Cavendish non era al top o Guardini ha corso al suo livello (e anche di più)?
Howling Wolf14: Quando l’organizzazione non eccede in bizzarrie, le volate sono spettacolari, corrette, senza pericoli. Basta volerlo. Bella vittoria. Bravo Guardini, ottima scelta di tempo.
Jack.ciclista: BRAVO!
Pedale Pazzo: Guardini ha anticipato Cavendish ma davvero di poco. E’ stato all’aria per qualche metro in più, Cavendish è partito mentre Guardini lo affiancava. Guardini oggi è stato più veloce, Cavedish invece era troppo sicuro di vincere. Entrambi erano molto stanchi da ieri, forse addirittura Guardini era il più stanco in assoluto. Per me è una dimostrazione che Guardini ha la velocità di punta per giocarsela coi migliori, ma finchè non avrà il fondo e finchè non riuscirà a fare decentemente le salite facile..potrà partecipare ben a poche volate!
Howling Wolf14: Guardini viene dipinto come lo sprinter del domani. Però da gente incompetente oppure che vuol buttar lì qualche sparata. L’analisi tecnica di PedalePazzo, seppur breve, è ineccepibile: se Guardini non fa una preparazione finalizzata a migliorare le doti di fondo e di resistenza riuscirà a partecipare solo a quelle volate in cui il gruppo lo porterà in carrozza sino all’arrivo. Il suo futuro è nelle sue mani.
Gibosimoni: Bravissimo Andrea, se la meritava! Altra bella vittoria per la Farnese, quel toscanaccio di Scinto ha messo su una bella squadra, senza considerare il ritirato Pozzato (che però a parer mio in questo Giro avrebbe potuto fare poco)
Howling Wolf14: Scinto mi piace molto. Mi piaceva anche come corridore, anche se non ha mai vinto molto, anzi quasi niente. E poi alla Farnese, non bisogna dimenticarlo, c’è anche un personaggio serio ed esperto come Serge Parsani.
Su Pozzato sono d’accordissimo con Gibo. Non so nemmeno perché gli abbiano fatto correre il Giro. Forse per sventolarne la presenza alla vigilia. Ma anch’io ero convinto che non avrebbe fatto nulla. Non è stato nemmeno capace di lottare in quel paio di tappe che gli si addicevano, non è mai andato in fuga, poteva stare a casa. Forse ha usato il Giro come allenamento per il campionato italiano.
con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)
POST.GIRODITALIA.IT: i punti salienti della tappa a venire
a cura di Matteo Novarini
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
Flash (Queen)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Treviso – Alpe di Pampeago
Treviso: poco nuvoloso, 23,7°C (percepiti 21,5°C), venti moderati da ENE (12-13 Km/h), umidità al 46%
Feltre (Km 52,3): poco nuvoloso con possibilità di isolati temporali e debolissime piogge, 22,4°C, venti deboli da SE (5-6 Km/h), umidità al 49%
Borgo Valsugana (Km 101,2): alternanza di pioggia debole (0,3 mm) e schiarite, 21,8°C, venti deboli da SSE (7-9 Km/h), umidità al 58%
Tesero – 1° passaggio (Km 149,5): alternanza di pioggia moderata (0,7 mm) e schiarite, 15,7°C, venti deboli da S (6-10 Km/h), umidità al 68%
Tesero – 2° passaggio (Km 190,3): alternanza di pioggia debole (0,7 mm) e schiarite, 15,1°C, venti deboli da S (5-9 Km/h), umidità al 70%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Sgarbozza: “Staulunza” (Staulanza)
Bartoletti (commentando la foto dello scambio di borraccia Coppi-Bartali): “Nella fotografia non si capisce chi passa qui” (a chi)
Bartoletti: “La Liquigas si è fermato”
Bartoletti: “Nella discesa della Valparola”
Sentita a “Si Gira”: “Dicevo prima qualcuno”
Bartoletti, leggendo uno striscione al raduno di partenza:”San Vito di Cadore è solidale con i Mesagne”
Bartoletti:”Silvio Saltamerenda” (il montatore RAI si chiama Stelvio)
Bartoletti:”Dauro” (Davide & Auro)
Belli, leggendo una finta lettera scritta da un finto padre a Cunego: “Caro Damiano, ho comprato la sua bicicletta” (intendeva la biciclietta del suo finto figlio, messa così sembra che abbia comprato la bici di Cunego)
Spezialetti, rispondendo a Belli che gli chiedeva quale fosse la parte che gli dolesse di più dopo la tappa di Cortina: “Il culo!” (ricordando Ganna, vincitore del primo Giro d’Italia che, alla richiesta della prima impressione a caldo subito dopo l’arrivo a Milano disse: “L’impressione più viva l’è che me brüsa tanto ‘l cü”)
Orlando: “La scia dell’ammiraglia di una macchina”
Zandegù: “Camenzind” (e ad un basito Bartoletti che gli chiedeva di ripetere il nome del suo favorito per la volata di Vedelago il buon Dino ripeteva convinto “Camenzind”)
Savoldelli: “Ci portevamo avanti”
Savoldelli: “Belluno, la provincia più vasta d’Italia” (è quella di Bolzano)
Pancani: “Gruppo vicina al ricongiugimento”
De Luca: “Gli sprucciava del ghiaccio spray”
De Luca: “CIALIS Wegelius” (Charles; aspettevi proteste dall’organizzazione per questo strafalcione, considerato che uno degli sponsor dell’edizione 2012 è la campagna per combattere la disfunzione erettile)
Pancani: “In fuga ci sono Delage, Clement, KAISER e Keizer” (Kaisen; che ci fa Ullrich ancora in gruppo?)
Pancani: “I capitani devono essere tenuti in quota” (cioè dovrebbero viaggiare stesti sopra le spalle dei gregari? o devono farsi alzare il sellino?)
De Stefano: “Claudio Cappucci”
Parsani: “Le altre volate non era troppo adatte”
Simoni: “Domani, domani, domani sarà una tappa entusiasmante” (e che ti sei incantato?)
Simoni: “Domani, domani sarà tosta” (ALLORA! L’ABBIAMO CAPITO CHE LA TAPPA DI PAMPEAGO E’ DOMANI! BASTA!)
Simoni: “Movimento dedicato alla tragedia di Stava” (monumento)
De Stefano: “Diego Vicennati” (Enzo)
De Stefano, invitando il pubblico ad applaure Simoni: “Un applauso da Gilberto Simoni”
Cassani, traducendo le dichiarazione di Hesjedal:”Più le tappe sono lungo meglio è per me”
Conti: “A due giri della fine” (alla fine mancano “tre” “giorni”)
De Stefano, parlando di un nuovo articolo che i parenti di Thomas Casarotto vorrebbero fare inserire nel codice della strad: “Hanno tentato di inserire la sorella di Thomas”
De Stefano: “Ryder Hesjedal vive in inverno” (e nel resto dell’anno è morto? Basso già si frega le mani per domani)
IL GIRO DEL PRIMO STELVIO
Ecco come il quotidiano l’Unità presentò ai propri lettori le gesta dei partecipanti al Giro del 1953, prima edizione della corsa rosa a presentare l’ascesa allo Stelvio (quest’anno meta dell’ultima tappa di montagna) e ultima conquistata da Fausto Coppi. Altimetrie, planimetrie e tabelle di marcia dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessi selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)
NUOVA VITTORIA DI BRUNO MONTI – KOBLET GUADAGNA 1′04″ SU COPPI
Con la tappa Vicenza – Auronzo il “Giro” ai piedi delle Dolomiti
Oggi si corre la Auronzo-Bolzano di chilometri 164 – Verrà l’attacco di Coppi?
ARCHIVIO ALMANACCO
Cliccare sul nome della tappa per visualizzare l’articolo
1a tappa Herning (raduno di partenza)
4a tappa Verona (cronosquadre)
6a tappa Urbino – Porto Sant’Elpidio
7a tappa Recanati – Rocca di Cambio
8a tappa Sulmona – Lago Laceno
9a tappa San Giorgio del Sannio – Frosinone
10a tappa Civitavecchia – Assisi
11a tappa Assisi – Montecatini Terme
12a tappa Seravezza – Sestri Levante
15a tappa Busto Arsizio – Lecco / Pian dei Resinelli
16a tappa Limone sul Garda – Falzes
17a tappa Falzes – Cortina d’Ampezzo
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI CORTINA D’AMPEZZO
maggio 24, 2012 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Come negli ultimi anni, dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; i punti salienti della tappa a venire; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1953. Seguiteci.
Foto copertina: l’altimetria della tappa di Cortina
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
Rodriguez trionfa in rosa. Ma Basso cresce e lo bracca (Gazzetta dello Sport)
Giro d’Italia: a Rodriguez la 17/a tappa (Corriere dello Sport – Stadio)
Canada
Joaquin Rodriguez wins 17th stage of the Giro d’Italia (The Globe and Mail)
Canada’s Ryder Hesjedal ‘the great favourite’ in Giro d’Italia, says race leader (The Sun)
Lituania
„Giro d’Italia“ lenktynėse sumažėjo lietuvių – iš kovos pasitraukė T. Vaitkus(Lietuvos Rytas)
Danimarca
Spansk favorit vandt stor Giro-etape (Jyllands-Posten)
Lyserød sejr på vild Giro-dag (Sporten.dk)
Sublimt Giro-show på de høje tinder i Dolomitterne (Politiken)
Regno Unito
Rodriguez retains Giro lead (The Daily Telegraph)
Rodriguez wins key Giro climb (The Independent)
Francia
Rodriguez en patron (L’Equipe)
Spagna
Exhibición de Purito: gana la etapa y refuerza el liderato (AS)
Golpe sobre la mesa de Purito (Marca)
‘Purito’ Rodríguez un poco más líder (El Mundo Deportivo)
Costa Rica
Amador llegó de 29 en la etapa de hoy del Giro (La Nación)
Colombia
‘Purito’ Rodríguez gana etapa 17 y sigue como líder del Giro (El Espectador)
Rigoberto Urán, quinto en la general del Giro de Italia tras etapa 17 (El Tiempo)
Belgio
Rodriguez remporte en rose la 17e étape (Le Soir)
Roze trui-drager Rodriguez wint Dolomietenrit (De Standaard)
Rodriguez gagne en rose la 17e étape (L’Avenir)
Rodriguez remporte l’étape et conforte son leadership (La Dernière Heure/Les Sports)
Le leader Joaquin Rodriguez ajoute un deuxième succès d’étape sur ce Giro 2012 (Sudinfo.be)
Rodriguez wint Dolomietenrit, De Gendt knap negende (Het Nieuwsblad)
Lussemburgo
Rodriguez: Sieg und weiter RosaRodriguez: Sieg und weiter Rosa (Tageblatt)
Paesi Bassi
Giro ligt volledig open (De Telegraaf)
Australia
Rodriguez strengthens Italia lead (The Age)
Rodriguez still pretty in pink (Herald Sun)
UNO SGUARDO GIOVANE SUL GIRO
Quest’anno abbiamo affidato l’incarico di commentare le tappe di montagna non ad un campione del passato, bensì ad uno del futuro, il promettente Daniele Dall’Oste, scalatore affiliato alla UC Trevigiani Dynamon Bottoli e che, tra i successi conseguiti nella categoria U23, vanta il Trofeo Monte Bondone nel 2010 e il Giro del Belvedere in questa stagione.
Oggi bella tappa dolomitica. Direi che la Liquigas è davvero una squadra fortissima con degli elementi notevoli sia come prestazioni atletiche sia come compattezza; un applauso a loro che sono riusciti a far saltare sia Tiralongo sia Kreuziger, i quali adesso dovranno inventarsi qualcosa in questo finale di giro.
Bravo Basso che, a mio parere, è stato l0unico a voler davvero staccare la maglia rosa e a voler vincere la tappa; bravo anche Scarponi che, dopo un momento difficile in cima al Passo Giau, nella discesa per arrivare a Cortina è riuscito a rientrare sui primi senza perdere secondi.
Daniele Dall’Oste
BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
PRIMA DELLA TAPPA
Mauro Facoltosi: Chi sarà il primo a muoversi? E dove?
Jack.ciclista: Fuggitivi fuori classifica sul Valparola. Cunego sul Duran. Se Basso vuole far qualcosa potrebbe forzare già sullo Staulanza, nella discesa seguente non avrebbe problemi, e si troverebbe gli avversari fiaccati da attaccare sul Giau, sapendo che in discesa perderebbe qualcosina anche se non troppo.
Profpivo: Se dovesse piovere (ma pare di no) qualcuno potrebbe provarci sulla discesa del Duran, che è molto selettiva. Ma la Staulanza è salita pedalabile su cui si può recuperare facendo lavorare la squadra. Credo che gli unici tentativi seri li vedremo sul Giau.
Hotdogbr: Basso, Scarponi ed eventualmente Henao che sono gli unici uomini di altissima classifica interessati ad attaccare aspetteranno il Giau e se il varesino non riuscisse a fare la differenza e se dovesse piovere rischierebbe di perdere terreno in discesa, da vedere se oltre a Cunego anche altri uomini che sono a 3-4′ dalla maglia rosa come Pozzovivo, Gadret e Nieve oltre a Rujano che ne ha 7 proveranno a muoversi da lontano, il terreno degli ultimi 70 km più ideale di così (la Forcella Staulanza è comunque più dura del Falzarego del 2008 posto tra Giau e Fedaia) non potrebbe essere
Vedo23: Sarà curioso vedere i professionisti lungo (per gran parte della tappa) le strade della gf Dolomiti Classic! La prima parte della discesa del Duran è effettivamente molto ostica, anche se buona parte dei problemi erano dati da un asfalto crepato nella parte centrale (che ha fatto catapultare un mio amico durante la granfondo) e, certamente, li avranno sistemati. Se la corsa scoppiasse ad inizio Giau ci sarebbe comunque lo spazio per creare distacci rilevanti, dato che a quel punto le energie rimaste saranno comunque poche e la salita non ha praticamente mai rifiati. L’importante è che la Liquigas non faccia lavorare i gregari per 3/4 di Giau, altrimenti è difficile fare grandi distacchi in 2/3 Km (senza contare che poi la discesa, pur non difficile, aiuterà a ricompattare eventuali distacchi).
La squadra sarà molto più importante sabato, quando prima delle STelvio c’è un lungo tratto di falsopiano (molto faticoso) in cui sarà fondamentale avere compagni di squadra e che paralizzerà la corsa dei big sul Mortirolo. Come continuo a ripetere, quella tappa è disegnata malissimo! (dovevano fare “semplicemente”: Mortirolo, da qualsiasi versante valtellinese ma fino in cima, Ponte di Legno, Gavia, Bormio e arrivo allo Stelvio!!)
Pedale Pazzo: Basso deve far lavorare la squadra prima del Giau, perchè sul Giau deve lavorare lui se vuole combinare qualcosa.
Cunego sicuramente proverà sul Duran. Scarponi aspetterà gli ultimi km di Giau per tentare l’attacco e arrivare al Passo con un pò di distacco e lanciarsi in discesa per aumentarlo. Rodriguez oggi cercherà di difendersi, Henao è un incognita impazzita, mentre Heysedal dovrebbe pagare dazio oggi. Kruziger secondo me le prende oggi, e anche Tiralogo lo vedo male..ha speso già troppo e oggi scoppia! Speriamo solo che i big oggi si attacchino e che non siano intimoriti dagli ultimi 2 tapponi. Molti sottovalutano la tappa di Manghen+BiPampeago..secondo me la più dura e quella dove si possono vedere più distacchi in assoluto.
Howling Wolf14: La tappa sarà bella ma non aspettatevi niente dai big (quali poi?). Se la giocheranno a Pampeago. Per la fuga da lontano vedo Sella, Nieve, Amador, Rabottini, Flecha, Bakelants, Bruseghin, Rubiano, Golas, Pirazzi, Ulissi, Pardilla, Jackson Rodriguez. Può darsi che Cunego, Tschopp, Uran e Tiralongo si facciano vivi sul Duran. Rujano lo vedo in totale disarmo. Dal punto di vista della classifica la tappa non dirà molto. Se tutto andrà bene qualcuno uscirà magari definitivamente di classifica, tipo appunto Cunego e Tiralongo. Va però detto che la discesa dal Giau consente buoni recuperi.
Scattista: DAI BASSO!!
DOPO LA TAPPA
Scattista: A sto punto direi che il Giro se lo giocano Rodriguez e Hesjedal, con lo spagnolo secondo me un pò favorito.
Gnaldi: Ci aggiungerei anche Basso, perché no ? Ci sono ancora un paio di tappe insidiose dove sia Rodriguez e (più difficilmente) Hesjedal potrebbero saltare.
Pedale Pazzo: qualcuno sa il tempo di scalata del Giau?
Ceemo: Che brutto sto Giro. Percorso discreto, interpreti davvero mediocri.
Howling Wolf14: I sei di testa (anzi cinque) hanno scalato il Giau in 33′50″ (Cassani dixit).
Pedale Pazzo: Grazie. La vam è quindi 1635 circa, considerando i 3000m di dislivello nelle gambe ed un andatura sostenuta su Duran e Staulanza, direi che è discreta.
I 1750 e rotti di vam non li rivedremo mai più, così come i 12 mila scatti e controscatti in una manciata di km. Mi sembra un ciclismo meno spettacolare, ma molto più genuino..dove tutti stanno attentissimi a non fare il minimo fuori soglia, che poi senza la benzina super di una volta non si riesce più a recuperare in corsa.
Vedo23: Lo scorso Settembre nella granfondo Dolomiti Classic i migliori hanno stampato tempi addirittura migliori di qualche secondo sul Giau! E venivano anche loro dal Duran e dalla Forcella Staulanza, di certo non affrontati al risparmio. E’ normale trarre da questi confronti alcune conclusioni, che io reputo comunque positive per il bene del ciclismo (un po’ meno per quello del mondo amatoriale, almeno in parte ancora martoriato dalla piaga doping). In ogni caso, comunque, oggi sul Giau non hanno tirato sempre: il tempo fatto sulla salita è piuttosto alto anche perchè in certi punti i migliori hanno rallentato parecchio per controllarsi (ad un certo punto stava addirittura rientrando Nieve a metà salita!). Basso ha provato addirittura qualche scatto, oltre a qualche progressione, e sembrava riuscire a guadagnare qualche metro, ma non riusciva mai a dare seguito all’azione: forse nemmeno il Giau era sufficientemente duro, in questo ciclismo “livellato”, per fare selezione?
Howling Wolf14: Ceemo ha in parte ragione. E’ un Giro divertente, ma il tasso tecnico medio è un po’ basso. Secondo me, però, lo spettacolo non manca. Dal punto di vista del livello agonistico credo che con Contador, Evans, Schleck jr, Nibali, Wiggins e Samu Sanchez non si sarebbe guadagnato tanto. Certo il tasso tecnico sarebbe stato molto più elevato. Con Scarponi e Pozzovivo che rischiano di arrivare nei primi 5 non c’è da stare tanto allegri.
Howling Wolf14: La cerchia è ristretta a tre. Basso, con i suoi precedenti, dà più garanzie sul piano della resistenza: sicuramente non salterà. Su Rodriguez grava l’incognita dell’immancabile crisi in almeno un tappone di montagna: o Purito ha annullato questa sua grave lacuna oppure a Pampeago o alla Stelvio pagherà dazio. Hesjedal è un po’ un mistero: finora non ha mai dato segni di cedimento, però non so quali capacità di recupero possa avere col doppio tappone del weekend. Pampeago e Stelvio sono due arrivi in salita: Basso potrà sparare le sue cartucce, se le avrà, senza il timore che ciò che semina in salita venga poi distrutto in discesa. Hesjedal dovrà solo marcarlo perché potrà contare sulla crono finale. Rodriguez, dal canto suo, se non avrà crisi e la gamba buona, potrà allungare, come al solito, all’ultimo km, e raggranellare 15-20″ per volta e accrescere il suo margine sui due avversari. Non credo che Scarponi recuperi al punto tale da poter intimorire i tre. Pozzovivo sarà già tanto se riuscirà a tenere il passo dei tre nelle due giornate, ma io credo che se non salterà a Pampeago mollerà poi, il giorno dopo, sullo Stelvio.
Scattista: Basso non lo aggiungo perche va forte, ma non abbastanza da staccare Rodriguez. Se oggi avesse anche vinto Rodriguez, ma mi fosse apparso almeno un poco in affanno sotto il ritmo di Basso sul Giau, metterei Basso nella lotta per il primo posto. Visto che mi sembra che Rodriguez non abbia fatto troppa fatica a tenere il passo, direi che la battaglia si restringe a lui e a Hesjedal.
Howling Wolf14: Secondo me la sfida Basso-Rodriguez non si gioca sulla capacità del varesino di staccare lo spagnolo. Ma sulla resistenza di Purito in due tapponi consecutivi. In sostanza voglio dire che se Rodriguez cederà non sarà necessariamente su un attacco di Basso. Quando in passato non teneva il passo degli altri nei tapponi si sfilava da solo, senza che qualcuno lo attaccasse. O è diventato più forte oppure, se i riscontri passati hanno un valore, si staccherà da solo, com’è successo oggi, ad esempio, ai vari Kreuziger (crollo verticale), Gadret, Tiralongo e De Gendt. Non è stato necessario alzare la velocità, perlomeno sottoforma di scatto, si sono sfilati per sfinimento. La sfida tra Basso e Purito si giocherà su questo. Con un percorso così può anche essere che Basso vinca il Giro senza nemmeno un attacco. Hesjedal permettendo.
Hotdogbr: -Rodriguez oggi è apparso inattaccabile e se l’arrivo fosse stato in salita avrebbe forse potuto staccare gli avversari cosa che dovrà fare a Pampeago nei confronti di Hesjedal alla luce della crono finale, c’è sempre l’incognita della resistenza ma a questo punto direi che l’avrà anche nei prossimi giorni, va detto che ha una squadra debole ma non conta visto che ci pensa sempre la Liquigas a fare il lavoro
-Hesjedal ha sulla carta più resistenza di Hesjedal e inoltre va molto forte ad altitudini elevate come quelle dello Stelvio però le pendenze di Pampeago e poi del Mortirolo qualche difficoltà potrebbero creargliela ma almeno il podio è quasi certo
-come al solito Basso spera di vincere per sfinimento degli avversari e in ogni caso oggi Kreuziger si è staccato da solo e Scarponi si è staccato quando ha accelerato Pozzovivo e non il varesino, sta di fatto che una tappa se n’è andata e il distacco da Rodriguez ed Hesjedal è rimasto lo stesso anche se Pampeago e Stelvio dovrebbero essergli ancora più favorevoli anche in virtù del fatto di avere la squadra più forte del lotto
-Scarponi è obbligato ad attaccare se vuole almeno il podio però se è quello visto oggi non ci sarà niente da fare, da vedere quale sarà il ruolo di Cunego che oggi è stato più brillante dei giorni scorsi
-oggi dopo il cedimento di Pian dei Resinelli ha sorpreso Uran mentre è saltato Henao evidentemente non ancora a suo agio su tapponi di questo tipo mai fatti in carriera, peraltro sarebbe potuto arrivare almeno nel gruppo con Cunego se non avesse tentato di stare con Basso all’inizio del Giau
-Pozzovivo è tornato competitivo però non ha più le gambe per fare la differenza come a Lago Laceno, visto che una tappa l’ha già vinta e il 6° posto non credo gli interessi granchè tanto vale per lui provare qualcosa da lontano nella tappa di Pampeago
-è saltato Kreuziger e la cosa stupisce perchè pur mancandogli sempre qualcosa per stare con i migliori non ha mai avuto crolli di questo tipo in passato che comnque in carriera capitano a tutti i corridori, vedremo se saprà riprendersi e puntare a una tappa mentre Tiralongo è in calo di condizione dopo l’avvio di Giro condotto a gran carriera
-i vari Nieve, Gadret, Cataldo, Tschopp, De Gendt, Intxausti che oggi ha comunque tenuto bene in un tappone sulla carta troppo duro per lui e lo stesso Cunego si giocheranno i piazzamenti diciamo dal 7° posto in poi sempre che non salti qualcuno dei primi 6 arrivati oggi
Jack.ciclista: Kreuziger è saltato. Fuori uno. Nessun attacco spettacolare, ma credo che ogni giorno ne salterà uno, e alla fine resterà solo il vincitore. Certo vedere Pantani recuperare i minuti persi nella prima settimana era uno spettacolo diverso, ma io mi diverto anche così. Vero è che i protagonisti sono un gradino sotto il livello che vedremo al tour, ma stanno dando tutti il 100% e l’equilibrio ne è la diretta conseguenza.
Howling Wolf14: Oltre a Kreuziger è saltata tutta l’Astana. Ridimensionata. Ma Kreuziger non è il solo che sia uscito di classifica. Sono stati definitivamente relegati ad un ruolo marginale i vari Gadret, Cunego, Nieve, De Gendt & Co., che prima d’ora almeno in linea teorica potevano essere candidati magari anche al podio.
Io devo di essere un grande estimatore delle corse a tappe che esaltano le qualità di resistenza e di recupero. Preferisco questi schemi piuttosto di quelli dell’epoca di Pantani. Al di là dell’apprezzamento del lato tecnico credo che un ciclismo così sia più credibile di quello dell’epoca del Pirata, epoca in cui probabilmente quegli scatti devastanti, di Pantani ma non solo di Pantani, erano figli della chimica. Sarò blasfemo ma dubito che con i controlli in atto ai giorni nostri il romagnolo riuscirebbe a ripetere le sue imprese. Almeno in quei termini. Per cui ben venga il ciclismo imperniato sullo sfinimento, soprattutto se lo sfinimento è sinonimo di non ricorso alla chimica. Oltre tutto per me è grande spettacolo anche così.
Howling Wolf14: Scarponi ha le gambe incatramate di acido lattico. Dovrebbe fumare un’intera notte per riuscire a scattare nei tapponi alpini.
Per me il crollo di Kreuziger non è una sorpresa. Sono anni che pongo l’accento sull’incapacità degli atleti dell’Est di esprimersi ad alto livello nei grandi giri. Ancora una volta c’è troppa imprudenza nel definire campioni degli ottimi ciclisti che non hanno ancora rivelato il loro reale potenziale. Si costruiscono personaggi che a volte sono privi di spessore. E’ il lavoro martellante dei media, quelli rappresentanti da incapaci e mestieranti. Pozzovivo deve decidere. O punta al 5° posto, e allora gli conviene stare calmo e tranquillo, e sfruttare il lavoro di Basso, Rodriguez ed Hesjedal, oppure punta ad un altro successo di tappa e allora, come dici tu, deve partire da lontano, magari nella giornata di Pampeago, con il rischio però di fallire e di perdere poi anche il 5° posto e magari slittare al 9°. Non so se il gioco valga la candela.
Profpivo: Secondo me la tappa di oggi non ha prodotto sfracelli ma potrebbe produrli nei prossimi giorni. Dal Duran in poi la Liquigas ha fatto un ritmo molto alto, a qualcuno potrebbe restare nelle gambe. E secondo me l’indiziato numero uno è Rodriguez, che tra l’altro prima o poi dovrà tentare qualcosa se vuole staccare Hesjedal, che a cronometro è nettamente superiore.
Basso credo punti tutto sulla tappa di Pampeago: oggi per me aveva margine, lo vedo in crescita e all’arrivo mi pareva più fresco di Purito. Certo se Hesjedal tiene come oggi, c’è poco da fare, anche perché ha un bonus di almeno un minuto e mezzo da giocarsi nella crono. Dico Basso e Hesjedal 40%, Rodriguez 19% e 1% lo do Scarponi, tutto sommato è ancora lì e nel ciclismo non si sa mai.
Salitepuntocià: Discorso a 4
Heisedal 80%
Rodriguez 10%
Basso 9%
Pozzovivo 1%
Venerdi’ il meteo potrebbe piovigginare o piovere nella zona di Pampeago, quindi favorevole a Heisedal. Sabato nevischio probabile allo Stelvio ma nulla di trascendentale, la tappa si farà senza accorciamenti Non riesco a trovare uno simile a Heisedal di corridore, Indurain no, perchè ho visto a Cervinia che il canadese è uno che attacca se può, forse potrebbe ricordaer Ulrich
Hotdogbr: che il ciclismo sia più pulito di qualche anno fa è lampante, che questo si accompagni a un maggiore livellamento invece non è scontato e vuol dire che in passato ALCUNI si dopavano o quantomeno si dopavano più e meglio degli altri altrimenti il livellamento ci sarebbe stato anche allora, premesso questo i tempi di scalata o le VAM isolate dal contesto non vogliono dire nulla, ieri sul Giau abbiamo avuto appunto 33′50” per Basso, Pozzovivo, Uran, Rodriguez ed Hesjedal, 34′10” per Scarponi e 34′50” per Gadret e Nieve, nel 2008 il gruppo dei migliori (Menchov, Di Luca, Simoni, Contador, Bruseghin, Van den Broeck, Pellizotti, Pozzovivo, Riccò) ha impiegato 34′34”, nel 2007 Di Luca, Cunego, Simoni, Andy Schleck e Mazzoleni hanno impiegato 34′02”, chiaramente sia allora che nel 2008 il Giau non era l’ultima salita di giornata. Hesjedal e Ullrich mi paiono molto diversi anche tecnicamente al di là della differenza di motore, il primo corridore simile al canadese che mi viene in mente è Bruseghin
SPECIALE TOUR OF CALIFORNIA
Gnaldi: Ma qualcuno sta seguendo il Tour di California ? Qual è il livello quest’anno ? C’è il rischi diventi davvero la seconda corsa a tappe per importanza (con retrocessione del Giro) ?
Vedo23: E’ finito domenica! Io ho visto qualche tappa in diretta (su Eurosport) la notte, tra le 23 e l’una. Qualche nome di peso c’era, come Sagan (ha vinto quattro o cinque tappe) e Gesink, vincitore finale con un gran numero sulla salita decisiva della penultima tappa. C’erano poi tanti americani, alcuni anche giovanissimi e molto promettenti (in particolare uno dal nome impegnativo nella squadra giovanile di Armstrong, che in salita ha dimostrato di saperci fare davvero nonostante sia del 1993 – se ben ricordo!). Il “tappone” è stato molto emozionante, con un’azione spettacolare da lontano di Horner che doveva recuperare in classifica e, sfruttando il lavoro di un paio di compagni e del super-Voight, sembrava stare per riuscire a fare il grande numero, anche se poi lungo l’infinita salita finale ha pagato e da dietro hanno rimontato parecchio. I percorsi erano particolari, le salite sono diverse dalle nostre (spesso molto ma molto lunghe ma con pendenze moderate e tanti tratti di falsopiano), ma certi scenari sono veramente incantevoli e suggestivi. E’ impossibile che arrivi al rango del Giro d’Italia, specie nel breve periodo, però è una corsa che continuerà a crescere, specie adesso che sono sempre di più i corridori professionisti e le squadre più attrezzate possono così mandare buoni corridori contemporaneamente in diverse corse. Teniamo presente che ora in concomitanza del Giro d’Italia c’è anche il Giro di Baviera (oggi vittoria di Petacchi) e a brevissimo inizierà il Giro del Belgio, forse già questo sabato (quindi prima della fine del Giro d’Italia).
con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)
POST.GIRODITALIA.IT: i punti salienti della tappa a venire
a cura di Matteo Novarini
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
Dedicata a Rodriguez, che ha detto legge oggi a Cortina
Commander (David Guetta feat. Kelly Rowland)
Dedicata a Xavier Tondo Volpini, il corridore scomparso l’anno scorso a maggio e che è stato ricordato alla partenza della tappa di Falzes
Wish You Were Here (Pink Floyd)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa San Vito di Cadore – Vedelago
San Vito di Cadore: nuvole sparse con possibilità di deboli ed isolate piogge, 21,4°C, venti deboli da ENE (8-16 Km/h), umidità al 48%
Belluno (Km 62,1): poco nuvoloso con possibilità di deboli ed isolate piogge, 26,3°C, venti deboli da SW (4 Km/h), umidità al 47%
Vas (Km 106,2): alternanza di pioggia debole (0,2 mm) e schiarite, 26,7°C, assenza di vento, umidità al 48%
Vedelago : alternanza di pioggia debole (0,2 mm) e schiarite, 28,1°C, venti deboli da NW (3-8 Km/h), umidità al 48%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Bartoletti: “Belli, quando fa i pronostici per il giorno dopo” (E ridaglie!! Ma non ti sei ancora accorto che i pronostico sono per la tappa del giorno)
Bartoletti, presentando il dottor Tredici (medico del Giro): “Storico responsabile del servizio d’ordine”
Dottor Tredici, parlando dei corridori: “Ostruiscono la strada quando sentono le cadute” (così cadono solo loro?)
Anonimo: “Chi sarà più bravi”
Belli, rivolto ai medici del Giro: “Persone che auguriamo di non lavorare mai” (invece loro vorrebbero lavorarti per benino)
Dottor Tredici: “Ricerche storiche sul medici al Giro” (poi passerai allo Sforza al Giro?)
Guardini: “Andare a piano” (spiegaci dov’è sto piano, visto che ci vai tutti i giorni)
Dottor Costa (moto): “Percorso di una tappa molto lungo, deve andare con i mezzi molti veloci”
Belli intervistando Izagirre: “Basco? Barcellona?”
Bartoletti a Sgarbozza: “Comincia con la tua altimetria” (ecco perchè sbaglia i pronostici!!! Ma gli avete passato il Garibaldi dell’anno scorso?)
Bartoletti, a proposito della tappa di Cortina: “Forse la madre di tutte le tappe” (allora si vede che i figli hanno superato i genitori)
Bartoletti: “Buongierno Dino”
Bartoletti: “Sentiamo cosa ha detto Antonello Orlando prima di partire” (l’oggetto della frase era Ivan Basso)
Basso, intervistato alla partenza: “Già una salita che non serve tante parole”
Belli, in conclusione di “Si Gira”: “Un applauso a Marino, che da un’ora e mezza non ha sbagliato nulla”.
De Stefano: “L’emozione si è portata via la voce di De Luca”
De Stefano: “Il lavoro fatto dalla nostro gruppo”
De Stefano: “Offrire con gli occhi della bellezza”
De Stefano: “La Villa San Cassiano” (La Villa e San Cassiano, due centri distinti dalla Val Badia)
De Stefano: “Cristallo, la cima più famosa delle Dolomiti” (ti avvertiamo che Marmolada e Tre Cime di Lavaredo, offese, stanno tramando per rovinarti addosso a tradimento)
Sovraimpressione RAI su Marco Bonarrigo: “Gazzetta dello Sport” (Bonnarigo lavora per Cycling Pro)
De Stefano, ricordando il Giro del 2003: “Una ricognizione sul Salento” (Cassani l’aveva fatta volando?)
De Stefano: “E’ andato nel gruppo con la lampada a cercare, di Aladino, le alleanze”
Pancani: “Gli astani”
Pancani: “E’ già stata affiancata dalla sua ammiraglia Matteo Montaguti” (terzo trans nel gruppo)
De Luca: “Modolo ha quasi raggiunto le ruote del gruppo” (un altro modo di dire che, per poco, non è caduto?)
De Stefano: “94 Km ad Alleghe” (in quel momento erano ad Alleghe, a 94 Km dal traguardo di Cortina)
De Stefano: “In questo momento sono entrati in Veneto” (ci erano entrati da quasi 30 Km)
Pancani: “Stanno per arrivando ad Agordo”
De Stefano: “Rabottini, eroe di Plan dei Resinelli”
Bonarrigo: “Gran Fondo Sportful, parte da Feltre, arriva qui” (arriva dove è partita, a Feltre)
Cassani: “Rujano” (pronunciato come si scrive)
De Stefano: “Se il Giro sarà passato sulle spalle di qualcun altro” (chissà che peso!)
Wendy Siorpaes, testimonial Cortina 2017:”Una città come Cartina”
De Luca: “Asfaldo in splendide condizioni”
Pancani: “La meraviglia di Dolomiti di monti”
Pancani: “Passo di Giau, dove fu costruito un imponente muro” (la muraglia di Giau è stata costruita nettamente più a valle)
Magrini (Eurosport): “Lo scatto quasi sullo scalinamento del Giau”
Pancani: “Non vedremo più Henao” (si era solo staccato)
Cassani: “Scarponi ha superato il momento”
Cassani: “Nieme” (pronuncia erronea di Niemec; o forse intendeva dire Nieve?)
In conclusione una battuta di Belli a “Si Gira”.
Cercando lo spagnolo Minguez Ayala: “Minghez? Ghè Minghez!”
IL GIRO DEL PRIMO STELVIO
Ecco come il quotidiano l’Unità presentò ai propri lettori le gesta dei partecipanti al Giro del 1953, prima edizione della corsa rosa a presentare l’ascesa allo Stelvio (quest’anno meta dell’ultima tappa di montagna) e ultima conquistata da Fausto Coppi. Altimetrie, planimetrie e tabelle di marcia dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessi selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)
NEL FINALE DI FUOCO SI FA LARGO MONTI CHE BATTE IN VOLATA BAROZZI E COLETTO
Vittoria del romanino dell’”Arbos” nella Riva del Garda – Vicenza
Gli “assi” continuano a godersi la tranquilla vita del gruppo – Oggi la Vìcenza-Auronzo di km. 186, tappa piana con arrivo in salita – Il litigio Coppi – De Santi e i retroscena dello scandalo Clerici
ARCHIVIO ALMANACCO
Cliccare sul nome della tappa per visualizzare l’articolo
1a tappa Herning (raduno di partenza)
4a tappa Verona (cronosquadre)
6a tappa Urbino – Porto Sant’Elpidio
7a tappa Recanati – Rocca di Cambio
8a tappa Sulmona – Lago Laceno
9a tappa San Giorgio del Sannio – Frosinone
10a tappa Civitavecchia – Assisi
11a tappa Assisi – Montecatini Terme
12a tappa Seravezza – Sestri Levante
15a tappa Busto Arsizio – Lecco / Pian dei Resinelli
16a tappa Limone sul Garda – Falzes
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI FALZES
maggio 23, 2012 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Come negli ultimi anni, dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; i punti salienti della tappa a venire; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1953. Seguiteci.
Foto copertina: il gruppo transita sulle rive del Lago di Garda nei chilometri iniziali della tappa di Falzes (foto Ansa)
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
Izaguirre brinda a Falzes. Oggi tappone a Cortina (Gazzetta dello Sport)
Giro d’Italia: a Izaguirre la 16/a tappa (Corriere dello Sport – Stadio)
Canada
Spain’s Izaguirre wins Stage 16 of Giro d’Italia (The Globe and Mail)
Victoria’s Ryder Hesjedal still second at Giro d’Italia (The Sun)
Lituania
16-ąjį „Giro d’Italia“ etapą laimėjo 16 sek. greičiau už kitus finišavęs ispanas(Lietuvos Rytas)
Danimarca
Spanier tog fusen på Lars Bak (Jyllands-Posten)
Bak: Jeg kunne ikke vinde i dag (Sporten.dk)
Lars Bak i ny flot Giro-opvisning – Riis’ tidligere folkehelt glæder sig til skrap Giro-finale (Politiken)
Regno Unito
Izagirre wins stage 16 of Giro d’Italia (The Daily Telegraph)
Izaguirre takes Stage 16 of Giro d’Italia (The Independent)
Francia
Rodriguez : «Pas prendre des risques inutiles» – Izaguirre a joué au solitaire.
(L’Equipe)
Spagna
Izagirre gana en la víspera de la llegada a los Dolomitas (AS)
El Euskaltel ya tiene cobertura (Marca)
Izaguirre gana la etapa y ‘Purito’ se mantiene líder (El Mundo Deportivo)
Costa Rica
Amador fue 122 en su inicio como peón (La Nación)
Colombia
Español Izagirre ganó etapa 16 del Giro de Italia (El Espectador)
El ciclista colombiano Sergio Luis Henao quedó en la casilla 47 de la etapa 16 (El Tiempo)
Belgio
John Izagirre vainqueur en solitaire de la 16e étape (Le Soir)
Izagirre soleert naar knappe overwinning in Giroo (De Standaard)
Izagirre en solitaire, Rodriguez reste en rose (L’Avenir)
Le Basque Izagirre remporte la 16ème étape du Giro (La Dernière Heure/Les Sports)
Izagirre déroule, Rodriguez se repose (Sudinfo.be)
Barst Giro open in zware Dolomietendobber? – Izagirre soleert naar knappe overwinning in Giro (Het Nieuwsblad)
Lussemburgo
Izaguirre setzt sich im Schlussanstieg ab (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)
Izaguirre entscheidet 16. Etappe für sich? – Nervenkrieg im Hause RadioShack (Tageblatt)
Paesi Bassi
Derde plaats Clement in Giro (De Telegraaf)
USA
Spaniard Captures 16th Giro Stage (The New York Times)
Australia
Spaniard Izagirre wins Giro 16th stage (The Age)
Going solo pays off at Giro (Herald Sun)
BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
PRIMA DELLA TAPPA
Mauro Facoltosi: Cosa prevedete? L’azione di qualche finisseur? Qualche velocista riuscirà a reggere? Oppure qualche movimento tra i big (magari di Hesjedal, che se riuscirà a guadagnare un piccolo gruzzoletto poi con l’abbuono potrebbe tornare rosa)?
Scattista: non credo Hesjedal. Se parte, Rodriguez lo marca subito. Segnalo la conferenza stampa di Basso, il quale sembra veramente tranquillissimo e sicuro di vincere: http://www.gazzetta.it/Giroditalia/21-05-2012/giro-basso-pensa-rosa-aspetto-alta-montagna-911293354129.shtml
“l’alta montagna è dove non ci sono alberi, dove non c’è erba, dove c’è solo roccia… CHI HA GAS DOVE FINISCE LA VEGETAZIONE FA LA DIFFERENZA!”
MirkoBL: Vista l’apatia che regna nel gruppo di pecoroni va a finire che vince Cavendish
Hotdogbr: fuga che arriverà al traguardo con gente tipo Pinotti, Bruseghin e Txurruka e in gruppo non succederà niente, chi glielo fa fare a Rodriguez di scattare per guadagnare 5” vista la tappa di domani
Howling Wolf14: Non so quale sia l’obiettivo finale di Hesjedal, ma se lo scopo della sua presenza è legato al tentativo di vincere il Giro o di ottenere un buon piazzamento, tipo podio, non è certo questa la tappa nella quale può andare alla riconquista della maglia rosa. Il Giro si vince altrove. Un giorno in più o un giorno in meno in rosa non fa differenza. Specie per chi gioca grosso. Discorso diverso per chi invece sa di non poter vincere il Giro: per lui un giorno in più in maglia rosa è un successo.
Gibosimoni: Mi sembra una tappa del tutto inutile in una terza settimana del Giro.. Non è per i big ma non è nemmeno l’ultima cartuccia per i velocisti. Non potevano sfruttare questa giornata per fare una bella crono di 30-40 Km?
DOPO LA TAPPA
Gibosimoni: Confermo il mio giudizio, tappa INUTILE e senza senso. Tappe come quella di oggi confermano che se non verrà data una svolta all’organizzazione, il Giro è destinato a diventare una corsetta.
Mauro Facoltosi: Ma non si possono pretendere tappa di montagna ogni giorno; oppure solo tappe di montagna e solo tappe per velocisti, ci vogliono anche giornate che sono vie di mezzo, come questa.
Hotdogbr: peraltro le tappe da fuga di questo tipo nel finale del Giro c’erano anche con Zomegnan, vedi Varese nel 2008 o Pejo Terme nel 2010 anche se lì si era mosso anche qualcosa tra i big, se ci fosse stato un Bettini o qualche altro uomo fuori classifica in grado di fare la differenza nel finale invece del solo Rodriguez l’esito sarebbe potuto essere diverso
Maxi_78: Infatti. E se proprio devo dire la verità, a me questo giro d’Italia finora è piaciuto. Forse avrei previsto una tappa da classifica già nelle prime due settimane, piuttosto che questa concentrazione di montagne nel finale che invece non mi piace. Cervinia, obiettivamente, non bastava. Le Alpi occidentali offrono ben di più, ma ohibò raramente vengono sfruttate! Sono d’accordo invece sull’assenza della crono individuale, ma da qualche anno penso che al giro si sia cercato di privilegiare gli scalatori. Con un po’ di innegabile livellamento generale, una lunga crono rischia di rendere vane anche le montagne più aspre, forse non si vuol correre questo rischio, sacrificando però le aspettative di alcuni potenziali vincitori.
Jack.ciclista: Se Basso, Scarponi e Rodriguez si trovassero dopo 10 tappe a dover recuperare 7 minuti a Cancellara, Wiggins, Millar e Martin credi che aspetterebbero la tappa più dura della corsa o proverebbero a muoversi molto prima ?
E se un cronoman si trovasse con un margine abbondante prima di un tappone con 4 salite credi che penserebbe solo a rientrare nel tempo massimo o sputerebbe l’anima per stare con i migliori ?
Maxi_78: Beh, non è tanto dagli specialisti, quanto dai corridori polivalenti, che una volta presi dei minuti a cronometro gli scalatori non potrebbero difendersi.
Comunque non vorrei essere frainteso. Secondo me una bella cronometro ci sarebbe dovuta essere. E torno a ripetere, come idea non vorrei neanche questo finale con 3 tapponi in 4 giorni. Mi sembrano più che altro tentativi di creare grande aspettative nel pubblico, facendo sognare imprese d’altri tempi che però oggigiorno sono sempre più difficili. Pronto a essere smentito dai fatti, naturalmente!
Ah, per finire… oggi ho visto solo la sintesi, ma la tappa a me è invece sembrata molto azzeccata! Non troppo facile, non troppo difficile, con la possibilità di rifiatare e riprendere il ritmo gara dopo il giorno di riposo, che talvolta parecchi corridori soffrono.
Howling Wolf14: Ha ragione Jack. E aggiunge che una grande corsa tappe dovrebbe essere destinata ai corridori polivalenti. Non agli scalatori. Per gli scalatori una volta c’era il “Trofeo dello scalatore”. Lo si potrebbe ripristinare. Una grande corsa a tappe deve sempre cercare di privilegiare i fondisti, gli uomini di resistenza. Questo dovrebbe essere un principio incontestabile e duraturo. Non dovrebbe, un organizzatore di corse a tappe, privilegiare una categoria piuttosto che un’altra. Altrimenti, paradossalmente, un giorno si potrebbe decidere anche di far vincere il Giro a un velocista tipo Cavendish o Petacchi. Nemmeno un Hushovd o un Bennati. E state certi che sarebbe possibile.
Salitepuntocià: Una grande corsa a tappe dovrebbe essere equilibrata, ma nessuna lo è nel 2012. Il Giro pur non duro ha solo una crono. Il Tour di quest’anno pare il giro dell’epoche Torriani, se Saronni e Moser avessero avuto 21 e 25 anni erano pretendenti alla vittoria ma anche un Knudsen o Maertens… La Vuelta forse mi pare piu equilibrata, ma non è il massimo mancando l’Angliru. Quindi in una ipotetica corsa equilibrata, ci vogliono le crono ma anche bilanciate da 2 tappe di montagna dure, cioè con salite stile angliru,nortirolo,o mont colombis in francia… Se si chiede un trofeo dello scalatore per gli scalatori, allora giustamente si puo dire che non si deve mettere nemmeno una crono nei GT, perchè una volta c’era il GP delle Nazioni, e il Castrocaro, a cronometro, perchè non li ripristinano? Quindi o si tengono tutti e 2 o nessuno. Le altre tappe invece dovrebbero essere bilanciate fra pianura, media montagna dolce, media montagna impegnativa, e montagna (cioè non massacranti, tipo il tour o cervinia/block haus, sierra nevada per intenderci), ecco cosi’ sarebbe equilibrata, ma nessuno dei GT lo vuole, ma è una scelta fatta in base al mercato… il giro “deve”essere per scalatori, il tour “deve” essere per passisti, la vuelta “deve” essere per “preparare il mondiale”…
Howling Wolf14: L’analisi di Punto Cià è abbastanza aderente alla realtà. Però io vorrei sottolineare che non si tratta di una differenziazione risalente al passato, tantomeno quello remoto. Si è radicalizzata nel recentissimo passato. Ma per inerzia o soltanto per la smania di differenziarsi? E non sarebbe il caso, invece di puntare a differenziarsi sul piano del percorso, di concentrare sforzi ed energie su una partecipazione qualificata?
Tanto si sa che al giorno d’oggi gli scalatori non ci sono più. Abbiamo visto che fine sono destinati a fare quelli che in qualche maniera, ma ne sono veramente una bruttissima copia, ricordano quelli leggendari del passato, tipo Pozzovivo, Rujano, Nieve o Sella. E sono gli unici esemplari. Spariscono miseramente, sembrano pesci fuor d’acqua, sono capaci di una bella prestazione in una tappa, poi finiscono nel grigiore più avvilente.
E non mi si venga a raccontare che Scarponi, Basso o Rodriguez sono degli scalatori. I primi due sono dei discreti fondisti che riescono a salvarsi in salita, lo spagnolo è uno scattista da salite da max 2 chilometri, se lo porti lì fresco ti fa la sparata e fa il vuoto. Se invece di 2 km ce ne sono 8, nel giro di poco lo raggiungi e lo salti pure di slancio. Al Giro è riuscito finora ad avere un ruolo importante e a candidarsi addirittura, a 4 giorni dalla fine, al ruolo di possibile vincitore finale solo perché al Giro non c’è nessuno, ma veramente nessuno.
Se quindi il Giro lo dovesse vincere Scarponi si eviti poi di venire a dire che Scarponi è il più bravo scalatore perché ha vinto il Giro, corsa per scalatori. Questa sarebbe la pretesa dell’RCS, che vorrebbe che il Giro si distinguesse per questa caratteristica, ma in realtà non è così. Già lo slogan “la corsa più bella del mondo nel paese più bello del mondo” fa già girare le scatole ed è un segnale allarmante di questa magalomania galoppante dell’organizzazione. Si cerchi di essere più concreti e di lasciare gli slogan ai più penosi politici.
Eliacodogno: Il Gp des Nations c’è ancora (forse ha cambiato nome)…fino a metà degli anni 90 poteva sostituire il prestigio di un campionato del mondo della specialità, adesso che il mondiale a crono esiste ha perso di prestigio (anche se l’albo d’oro conserva, anche solo per caso, qualche nome buono)
con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)
POST.GIRODITALIA.IT: i punti salienti della tappa a venire
a cura di Matteo Novarini
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
Y viva España (Manolo Escobar)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Limone sul Garda – Falzes
Falzes : poco nuvoloso, 15,6°C (percepiti 12°C), venti moderati da NNE (16-25 Km/h), umidità al 68%
Badia – Pedraces (Km 54,5): poco nuvoloso, 15,8°C (percepiti 12,5°C), venti moderati da NNE (14-20 Km/h), umidità al 58%
Cencenighe Agordino (Km 105,3): alternanza di pioggia debole (0,2 mm) e schiarite, 22,4°C, venti deboli da SE (5-10 Km/h), umidità al 55%
Selva di Cadore (Km 157,8): alternanza di pioggia debole (0,1 mm) e schiarite, 18,6°C, venti deboli da ENE (8-18 Km/h), umidità al 52%
Cortina d’Ampezzo: poco nuvoloso con qualche goccia di pioggia, 19,3°C (percepiti 17°C), venti moderati da NE (12-28 Km/h), umidità al 48%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Bartoletti: “Limone del Garda” (Limone sul Garda)
Bartoletti, dopo aver mostrato una foto di Zandegù da giovane: “Questo è Dino Zandegù da oggi” (invecchiato di botto nel giro di un nanosecondo?)
Guardini:”Andare a piano” (pensava di andare piano e di tornare su ai Resinelli?)
Bartoletti: “Immediata dopovittoria”
Bartoletti su Sgarbozza: “Si arrabatta per fare il pronostico del giorno dopo”
Bartoletti su Alfredo Martini: “Per 23 anni commissario tecnico” (i mondiali diretti sono stati 23… ma l’ha fatto per 22 anni il C.T.)
Belli: “Siamo sul nastro di partenza” (e Bartoletti, di risposta: “E che sono, cavalli?”)
Bartoletti: “I metereologi, lo dico, il tempo è incerto” (dicono)
Bartoletti a Belli: “Questi non partono se tu non li sbandieri”
Sgarbozza sul Giro del Trentino: “Una corsa che ha portato al Giro d’Italia i grandi campioni”
Bartoletti: “Qualcuno ha sgambato”
Martini: “Nel suo proprio tempo”
Martini: “Sul Gavia siamo già a 2300 metri” (trecento in più)
Bartoletti: “Gli amici di Raisport2 si saranno annotati tutti”
Bartoletti, leggendo un titolo di giornale: “Ora si scioglie” (c’era scritto sceglie)
Bartoletti: “Corbrelli (Colbrelli)
Sgarbozza, alla lavagna: “Rodrigo” (1° tentativo), “Rodriguz” (2° tentativo), “Rodriguez” (3° tentativo, alleluia)
Bartoletti: “Automobilismi”
Bartoletti, commentando il successo di Luca Scinto al Gran Premio Città di Camaiore del 1995: “Successo in maglia Mapei” (Scinto ha corso con la Mapei dal 1999 al 2002; all’epoca correva per la MG Maglificio)
Sgarbozza: “E’ una dappa” (raffreddado?)
Bartoletti, leggendo un titolo su Rodriguez: “Sono vicino al trionfro”
De Stefano: “Le vittime del Stava” (della tragedia di Stava)
De Stefano: “Li aspettano quattro giorni notevoli, ne mancano cinque, ma Milano sarà crono” (vuoi dire che la crono è una passeggiata?)
De Stefano, introducendo Alberto Faustini: “Direttore dell’Alto Adige Trentino” (1a volta), “Direttore del Trentino Alto Adige” (2a volta) (Faustini è il direttore dei quotidiani “Il Trentino” E “L’Alto Adige”)
Faustini: “Abituati per anni a raccontare le gesta dei trentini e degli altoatesini sulle strade rosa” (di corridori altoatesini non ce ne risultano molti)
Faustini: “Michil Costa ha la maglia rosa perché ha vinto il Giro” (ah, ti riferivi a lui? Ma non è mai stato un corridore, Costa è l’organizzatore della Maratona dles Dolomites)
De Stefano: “Maratona delle Dolomite”
De Stefano: “Comitato organizzatore del tappa”
Conti: “Ugno spagnolo”
Michil Costa, raccontando la storia delle terre ladine: “Queste popolazioni si incunearono nelle ali” (volavano sopra le valli?)
Pancani: “Farnese Neri” (Farnese Vini – Selle Italia, Neri è un vecchio sponsor uscito dal gruppo)
Pancani: “Quando passano 83 Km” (mancano)
Savoldelli: “Richiudere dal gruppo alle varie fughe di giornata”
Pancani: “Maglia giallo flù”
Cassani: “Maria Canins, vincitrice di Giri d’Italia” (uno solo, quello del 1988)
Cassani: “Vincenzo Visconti”
Cassani: “Nonostante il papà è stato un buon professionista” (Cassani stava parlando della carriere di Luciano Rabottini, buon professionista e vincitore di una Tirreno Adriatico; messa così sembra che il figlio Matteo sia un buon professionista, nonostante il papà sia stato una schiappa)
Pancani: “Un abbraccio anche per te, Silvio” (voleva dire “una domanda”)
Maini: “Esedal” (Hesjedal)
Pancani: “chilometri rodari” (orari)
De Luca: “Roberto Amodio” (Amadio; Amodio è un ex calciatore)
Pancani: “Poteva essere una tatta” (tappa)
De Stefano: “Eroe di Resinelli”
De Stefano: “Paolo Savoldelli, le senzazioni della moto?”
Guardini: “Ho molte intenzioni di passare anche domani”
Ghisalberti: “Domani si comincia con l’alta montagna” (Cervinia e Lecco cos’erano?)
De Stefano: “De Marchi, 3° a Cortina” (Falzes)
Sangiorgio: “Cortina saprà se nel 2017 ospiterà i mondiali di sci del 2017″ (perchè? c’è anche la possibilità che ospitino nello stesso anno quelli del 2018?)
Sangiorgio: “Scavallato il Passo Duran”
Pellizotti: “Qua semo all’ultimo chilometro” (xe capise che te xe veneto)
Conti, commento il 1996: “Sul finale di questa immagine ci sarà spazio anche per Peter Luttenberger” (non immagine ma stagione)
Ordine d’arrivo Gazzetta: “Izaguirre” (Izagirre)
Televideo: “Sullo strappo conclusivo dove allunga e vince in solitaria il basco…” (l’arrivo era altrove)
Sportitalia 24: “Da scalare Manghen e Giau prima della picchiata su Cortina” (il Manghen lo si farà nella tappa di Pampeago)
Sportitalia 24: “Frazione con arrivo a Madonna di Campiglio e con il terribile Giau” (l’arrivo è a Cortina, l’avevate detto poco prima!!!)
Le Soir (quotidiano belga): “John Izagirre” (dopo che tanti gli hanno sbagliato il cognome, questi l’hanno messo giusto… ma hanno cannato il nome, c’è una acca di troppo)
IL GIRO DEL PRIMO STELVIO
Ecco come il quotidiano l’Unità presentò ai propri lettori le gesta dei partecipanti al Giro del 1953, prima edizione della corsa rosa a presentare l’ascesa allo Stelvio (quest’anno meta dell’ultima tappa di montagna) e ultima conquistata da Fausto Coppi. Altimetrie, planimetrie e tabelle di marcia dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessi selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)
L’INTRAMONTABILE BARTALI E’ PRIMO SUL TONALE MA MAGNI VINCE ALLO SPRINT A RIVA DEL GARDA
Anche in montagna il “Giro” ha conosciuto la stanca musica del tran-tran
Tutti gli assi nel gruppo battuto da Fiorenzo – La classifica sostanzialmente immutata – De Santi dichiara guerra a Fausto Coppi – Oggi si corre la Riva del Garda – Vicenza km. 166
ARCHIVIO ALMANACCO
Cliccare sul nome della tappa per visualizzare l’articolo
1a tappa Herning (raduno di partenza)
4a tappa Verona (cronosquadre)
6a tappa Urbino – Porto Sant’Elpidio
7a tappa Recanati – Rocca di Cambio
8a tappa Sulmona – Lago Laceno
9a tappa San Giorgio del Sannio – Frosinone
10a tappa Civitavecchia – Assisi
11a tappa Assisi – Montecatini Terme
12a tappa Seravezza – Sestri Levante
15a tappa Busto Arsizio – Lecco / Pian dei Resinelli
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI PIAN DEI RESINELLI
maggio 21, 2012 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Come negli ultimi anni, dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; i punti salienti della tappa a venire; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1953. Seguiteci.
Foto copertina: il canoista Antonio Rossi, testimonial della tappa dei Piani Resinelli (http://www.ilpuntostampa.info)
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
“Rambo”, impresa da pelle d’oca. Rodriguez rosa, Basso 3° (Gazzetta dello Sport)
15/a tappa, impresa di Rabottini (Corriere dello Sport – Stadio)
Canada
Rodriguez reclaims overall lead from Hesjedal at Giro d’Italia (The Globe and Mail)
Lituania
T. Vaitkus „Giro d’Italia“ lenktynėse užėmė 132, R. Navardauskas – 139 vietą(Lietuvos Rytas)
Danimarca
Førertrøjen skiftede i Italien – F. Schleck har forladt Giroen (Jyllands-Posten)
FFränks danske farveller-røgsky (Sporten.dk)
Giroen eksploderer i herligt drama på barsk bjergetape (Politiken)
Regno Unito
Rabottini’s gutsy breakaway pays off (The Daily Telegraph)
Cycling: Rodriguez returns to pink jersey as Rabottini wins (The Independent)
Francia
Rodriguez : «J’ai saisi ma chance» – Champagne pour Rodriguez (L’Equipe)
Spagna
Purito es el jefe de nuevo (AS)
La ‘maglia’ vuelve con ‘Purito’(Marca)
Recital de ‘Purito’ para recuperar la ‘maglia’ rosa (El Mundo Deportivo)
Costa Rica
Andrey sigue fuerte en el Giro (La Nación)
Colombia
Sergio Luis Henao, cuarto en etapa 15 del Giro (El Espectador)
Sergio Luis Henao terminó de cuarto en la etapa 15 del Giro de Italia (El Tiempo)
Belgio
Rabottini remporte la 15e étape(Le Soir)
Roze Rodriguez gunt Rabottini de ritzege in de Giro (De Standaard)
Rabottini gagne, Rodriguez reprend le maillot rose – Augustin ressent une secousse du séisme qui a frappé l’Italie (L’Avenir)
Victoire de l’Italien Matteo Rabottini(La Dernière Heure/Les Sports)
Matteo Rabottini vainqueur au terme d’un superbe solo, Rodriguez reprend le rose – Fin du calvaire pour Frank Schleck(Sudinfo.be)
Roze Rodriguez gunt Rabottini de ritzege in de Giro (Het Nieuwsblad)
Lussemburgo
Bruyneel enttäuscht über Schlecks Ausstieg – Italiener Rabottini gewinnt 15. Giro-Etappe (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)
“Aufgegeben, das Team im Stich gelassen” (Tageblatt)
Paesi Bassi
Rabottini wint na pechetappe (De Telegraaf)
USA
Rabottini Wins Stage; Rodriguez Leads Giro (The New York Times)
Rabottini wins Stage 15, Rodriguez takes Giro d’Italia lead (Usa Today)
Australia
Rabottini wins stage, Rodriguez leads Giro The Age
BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Gnaldi: Bergamaschi all’attacco. Ma credo i big riescano a recuperare una
volta in Valsassina. Certo che è molto bello vedere il giro passare per le strade percorse tante volte…
Salitepuntocià: Sleck si è ritirato per la spalla dolorante, non per condizione in ritardo,di gambe stava bene, lo ha detto lui, peccato, non sapremo mai se avrebbe vinto il Giro o no, per me era il favorito … Comunque il Giro ha dalla sua il Maltempo, che rende piu dure e epiche le gare. Ha dalla meno una organizzazione ridicola… aperto il pc ora, ho voluto vedere la cronaca della gara NESSUN ACCENNO SU CUNEGO , eppure è in fuga… ma la Gazza sta veramente scendend di qualità
Gnaldi: Cunego sempre più solo, in squadra e nel gruppo. Generoso ma dovrebbe
studiare meglio le tappe (mi ricordo che diceva lui le tappe non le
visionava mai). Rodriguez poteva vincere ma giustamente ha lasciato la vittoria a
Rabottini (fuga grandiosa: si è gestito benissimo). Basso sempre più un enigma: senza scatti purtroppo non si vincono più né tappe né grandi giri. Scarponi: boh! Non mi è mai piaciuto troppo, ma sembra stia migliorando come condizioni. Peccato per Pinotti. A questo punto il favorito è sempre più Rodriguez: davvero in palla.
Howling Wolf14: hai ragione al cento per cento Salitepuntocià. Solo che forse dimentichi che il declino della Gasport è iniziato a metà anni 70. E non ci sarà mai più la possibilità di invertire la tendenza. La stampa sportiva, d’altronde, ha raggiunto livelli infimi: non è che Tuttosport e Corsport/Stadio siano meglio della rosea. Non c’è da stare allegri. E infatti ormai lo sportivo più evoluto sta imparando a tenersi lontano dai quotidiani sportivi.
Cunego ha fatto l’unica cosa che poteva fare. Ci ha provato. Se avesse aspettato l’inizio dei Resinelli lo avrebbero staccato. E’ il destino del piazzato. Continuo a domandarmi, come feci oltre un mese fa, quali siano le ragioni che hanno indotto la Lampre a portarlo al Giro. Rabottini è stato ammirevole, stoico. E’ stato fortunato (la sua fuga ha preso vantaggio nella totale indifferenza dei grandi), è stato sfortunato (scivolone in Valsassina), è stato premiato dal gesto di Purito. Non sono convinto che la teoria di Basso sia giusta. Il varesino potrebbe vincere per sfinimento degli altri. Un giorno Cunego, un giorno Pozzovivo, un giorno Tiralongo. Oggi Hesjedal ha dato qualche segnale non proprio positivo. Schleck s’è ritirato. Kreuzigen non è che un piazzato. Lo stesso vale per Gadret, Inxausti & Co. Poi magari verrà il turno della giornata negativa di Scarponi e di Rodriguez e Basso si troverà in maglia rosa. Quando ci saranno i tapponi più duri non occorrerà scattare, basterà una progressione con 5 pedalate in più e chi è alla canna del gas si staccherà senza colpo ferire. Non sono convinto che Rodriguez sia il favorito numero uno. Il suo limite verrà fuori quando ci saranno 2-3 tapponi consecutivi. Spero di sbagliarmi, ma se non al secondo tappone, al terzo cederà. Non ha il fondo di Basso. L’offensiva di Pinotti è stata velleitaria. Non era una tappa per lui. Non si può decidere di attaccare solo perché si corre sulle strade di casa, bisogna guardar bene i profili altimetrici e decidere con più saggezza il giorno in cui è opportuno sparare le proprie cartucce. Dieci e lode per l’impegno, ma quattro per l’acume tattico.
Patagonia63: Il buon Ivan ha messo alla frusta la squadra fino ai 2-3 km dall’arrivo per poi cedere sotto uno scattino di Rodriguez. Egli dice che è ancora ottimista, ma intanto perde 20 secondi qua, 10 là e 15 un’altra parte…mha. Vedremo se ora che arrivano le salite HC avrà la gamba giusta per staccare gli avversari. Un bravo a Cunego, almeno un pò di coraggio lui l’ha avuto, gli altri aspettano sempre gli umtimi due km per fare qualcosa (Contador docet). Super Rabottini: impresa epica in una giornata da molto tardo autunnale.
Howling Wolf14: Vedremo. Basso e Rodriguez hanno due tattiche diverse. Io resto del parere che Purito non è il grado di vincere il Giro, ma magari mi sbaglio. Se Basso la pensa come me, lascia andare lo spagnolo, con gli corre dietro, sa che poi salterà. Al momento attuale gli unici da cui deve guardarsi sono Hesjedal (che corre un po’ come lui, ma che pare leggermente inferiore) e Scarponi (che almeno fino ad ora risulta indecifrabile). Gli altri, da Kreuziger a Pozzovivo, da Tiralongo a Inxausti e a Gadret sono solo dei piazzati. Basso comunque non ha le caratteristiche per rispondere a Rodriguez. Finché se lo troverà tra i piedi a un chilometro dalla fine dovrà rassegnarsi ai suoi scatti. Nei tapponi più duri dovrò farlo fuori prima, ma magari non occorrerà forzare, Purito salterà da solo. E’ una mia ipotesi, non una teoria inconfutabile. Cunego è ammirevole, anche se non è quel che qualcuno aveva cercato di farci credere all’epoca in cui vinse il Giro. Un buon piazzato, dal 5° al 10° posto, come fece lo scorso anno al Tour. Un corridore generoso, coraggioso, encomiabile. Non un campione. Tanto di cappello, comunque. Gli altri fanno bene ad aspettare gli ultimi chilometri. Le offensive alla Cunego o alla Pinotti le può fare solo chi non è interessato alla classifica. Solo per tentare di vincere una tappa o, almeno, di mettersi un po’ in mostra.
Profpivo: intanto applausi a Rabottini, grandissima impresa la sua, bravissimo a gestirsi pedalando sempre agile e salvando la gamba fino all’ultima salita.
Secondo me ottima la strategia Lampre, purtroppo però Cunego non ne ha, l’ha dimostrato sia ieri che oggi staccandosi da gente come Txurruka e Pirazzi che in salita non sono certo dei fenomeni. Ma trovo giusto usarlo così, tenerlo con Scarponi fino all’ultima salita sarebbe inutile perché perderebbe contatto subito.
Personalmente il mio favorito è Scarponi, lo vedo in crescita e a cronometro se sta bene vale più del Basso attuale. Basso sta facendo la sua corsa di fondo, dovrebbe emergere negli ultimi due tapponi anche se personalmente lo vedo molto meno brillante che non nel 2010, e senza pendenze estreme farà fatica a fare selezione. E poi l’arrivo in discesa a Cortina, se dovesse piovere, rischia di soffrirlo parecchio.
Rodriguez è il più forte e ha già un discreto vantaggio, però storicamente ha sempre una giornata storta in cui si becca minimo 5 minuti. E quello di oggi era un terreno adatto a lui molto più di Manghen-Pampeago e Stelvio. Kreuziger ha limiti evidenti, se arriva nei 5 è già bravo. Francamente mi sembra anche inferiore a Tiralongo. L’Astana dovrebbe provare a far partire uno dei due da lontano per far saltare il banco, non ha senso che corrano appaiati. Occhio però che questo Giro può farlo saltare un’azione alla Cunego di oggi ma fatta da qualcuno con più gamba (Inxausti, De Gendt, Henao etc…). Con la classifica così corta lo spazio c’è.
Hotdogbr: -autentica impresa quella di Rabottini che si merita il trofeo Bonacossa, è chiaro che Rodriguez l’ha lasciato vincere ma è stato un gesto nobile come quello di Jalabert con Dietz alla Vuelta 2005 e non la schifezza di un anno fa di Contador con Tiralongo, schifezza perchè allora Contador ha fatto di tutto per far perdere gli altri oltre che far vincere Tiralongo
-Rodriguez si ritrova oltre che con un Losada tornato in palla che si aggiunge a Moreno con 25” in più di vantaggio e sono tanti se si pensa che nei 25” successivi sono arrivati 9 corridori, il suo compito ora è facilitato visto che nelle prossime tappe di montagna gli basterà difendersi e all’occorrenza scattare nell’ultimo km cosa che sa fare benissimo
-non credevo che Uran cedesse già oggi mentre Henao non sappiamo dove può arrivare e sembra il Rujano del 2005, e a questo proposito esce definitivamente di scena il venezuelano che è la grande delusione di questo Giro
-Scarponi sta bene e oggi ne aveva leggermente più di Basso però se vuole vincere il Giro deve staccare anche il varesino oltre a Rodriguez ed Hesjedal, mentre Cunego stavolta ha fatto quello che doveva, chiaramente non ha la condizione del Tour perchè altrimenti avrebbe vinto a mani basse, è anche vero che se avesse avuto la condizione del Tour non sarebbe stato lasciato andare e può recriminare per il tanto tempo buttato via nei km immediatamente precedenti alla salita finale dove non c’era accordo nel suo gruppetto
-Basso magari vincerà il Giro ma resta irritante per come quando accelera non riesce a staccare nessuno tanto più nel momento in cui riesce invece a tenere la ruota degli altri in questo caso Scarponi ed Henao
-nel giorno in cui anche Pirazzi si mette in evidenza una delle vittime eccellenti è Pozzovivo che aveva superato tutte le insidie fin qui ed è caduto su una crisi di fame e freddo, se avesse ancora la condizione di Lago Laceno potrebbe ancora puntare al podio ma è molto più dura
-Kreuziger benino e può entrare nella top 5 visto che comunque non crollerà sulle Dolomiti ma nulla più mentre è arrivata la prima battuta d’arresto per Tiralongo, il ceco può contare comunque su una grande squadra ma non gli basterà
-Gadret va benino ma continuando di questo passo non vincerà tappe e arriverà ben lontano dal podio, farebbe bene ad attaccare da lontano visto il distacco che ha in classifica
-Hesjedal ha perso 14” ma ci possono stare e può far valere doti di fondo superiori a quelle di molti avversari diretti nei prossimi giorni
Nisky: Il giro dei mediocri oggi ha perso Franky!Era l unico nome di grido peccato,anche se mi immaginavo sta fine irritante!bene Rodriguez male gli altri, in quanto se perdi terrene bene non è andata!tutti parlano di Basso diesel dell ultima settimana e forse sarà così!certo che vederlo in azione è di una deprimenza;non entusiasma neanche i sassi!Basso è così?forse si, ma in un tempo non lontano basso era ben altra cosa!lui si che era un nome luccicante per il giro!Passo Duran,Crono Torino,Colle di Tenda,Monte Bondone,Aprica ecc,non mi sembravano poi azioni così da diesel!Scattava e spaccava le gambe!Altro che pruriti,Hejsedhal,Scarponi e Kreuzinger vari!Basso le menava a Ullrich e Armstrong al tour!questo è un altro corridore!uno che neanche i sassi non guardano!
Jack.ciclista: Vuoi per l’età, vuoi per la preparazione, è evidente che adesso non ha più la brillantezza di qualche anno fa. Secondo me sta correndo cercando di limitare i danni e di spendere il meno possibile, in maniera da (cercare di) fare la differenza nell’ultima settimana. Da vedere se ci riuscirà.
Ricordo che nel 2006 i suoi avversari erano Gutierrez e Cunego, e Savoldelli e Simoni a fine carriera ! Insomma non il massimo.
Nel 2010 ha battuto avversari più prestigiosi (tra tutti Evans e Vinokurov) limitandosi a controllare come oggi, con il solo acuto sullo Zoncolan. Quindi ad oggi la sua tattica ha pagato.
Vedo23 (sul commento di Howling Wolf14 su Pinotti): Non sono assolutamente d’accordo! Marco aveva provato la tappa almeno due volte nelle ultime settimane prima del Giro d’Italia e, ovviamente, conosceva benissimo il profilo di tutte le salite. Il suo attacco è stato perfetto tatticamente: non ha speso energie per portar via la fuga in pianura ed è scattato, senza spendere troppo, su Valcava, una salita dove conta moltissimo conoscere esattamente dove sono i tratti durissimi e dove i recuperi. Quando ha recuperato il gruppetto è stato tranquillo, iniziando ad impostare un ritmo regolare e spingendo in discesa, dove sapeva di poter guadagnare molto sul gruppo maglia rosa. Così è stato infatti. Ha forato l’anteriore ed è scivolato in una curva; ha perso un sacco di tempo per colpa dell’assenza dell’ammiraglia alle spalle dei fuggitivi (ma non è colpa di nessuno questo) e, soprattutto, perchè l’auto dell’assistenza tecnica NON s’è fermata (Baldato era infuriato, hanno protestato; quelli della Vittoria han detto che gli è stato detto di non fermarsi… assurdo!). Il povero Pinotti è dovuto stare fermo un sacco di tempo, finché l’ammiraglia della AG2R gli ha dato una ruota. Pinotti ha fatto un numero a rientrare sui fuggitivi (ad un certo punto aveva 1:20m di distacco), in un tratto per niente facile. Ha detto di non essere così riuscito ad alimentarsi e poi ha pagato dazio. Non avesse avuto quel problema, sarebbe certo rimasto con i primi del gruppetto dato che in salita (specie su quel tipo di salite) era il migliore assieme a Cunego. Tra l’altro quando verso la Forcella di Bura ha ripreso gli attaccanti s’è dovuto fermare nuovamente per rimettere una ruota giusta per la sua bici.
Insomma, mi sembra ingeneroso criticare Pinotti dopo quello che ha fatto ieri!
Vedo23 (sull’affermazione di Nisky “Basso le menava a Ullrich e Armstrong al tour”): che Tour de France hai visto scusa?!? A Jan forse in salita, ma nemmeno troppo, mentre al texano direi proprio di no, dato che – a memoria mia – non l’ha mai staccato, anzi.
Vedo23 (sulle dichiarazioni di Profpivo sulla Lampre): Ma scusa un po’: hai visto la tappa?
Cunego ha lavorato praticamente sempre, anche quando c’era ancora Ulissi tra i fuggitivi, tirando molto anche nelle discese. Gli altri, salvo i Vacansoleil, Pinotti e ogni tanto i Movistar, sono stati sempre a ruota, il che è un gran vantaggio, specie nei numerosi tratti di falsopiano o veloci che c’erano!
Pirazzi mi ha fatto imbestialire ieri: se era così brillante da tentare due volte l’attacco sulla salita finale poteva collaborare anche prima, così avrebbe vinto la tappa! E poi con che faccia tosta scattare così… Non ha nemmeno senso dire che non poteva lavorare perchè dietro c’era Pozzovivo nel gruppo maglia rosa, dato che non è Pozzovivo la maglia rosa nè il favorito di questo Giro e c’erano grandissime occasioni di arrivare. A maggior ragione a posteriori, vedendo come sono andati gli altri CSF, dico che sono stati dei polli!
PS: come si vede, ci sono state un po’ di cose nella tappa di ieri che mi hanno contrariato!
Vedo23: Ah, ultima cosa: Rodriguez non ha lasciato vincere Rabottini!!!
Come si vede benissimo dalle immagini, lo spagnolo s’è fatto infilare all’ultima curva secca a destra, venendo sorpreso. Se anche avesse avuto in testa l’idea di lasciar vincere Matteo (dubito: non si aspettava di certo che questo reagisse e gli tenesse la ruota!), non ne ha avuto l’occasione perchè l’altro l’ha fagianato alla grande.
Tra l’altro anche Rodriguez era cotto, dato che ha fatto un’azione molto violenta nel finale.
Profpivo: Su Cunego mi riferivo più a Cervinia che a ieri, chiaro che ieri ha lavorato e si è sacrificato molto. Ma Sul col de joux si è visto quanta fatica ha fatto a rientrare su Rujano per poi mollarlo quasi subito, segno che la condizione è ben lontana da quella del Tour dell’anno scorso dove in salita in pratica non si staccava da nessuno, qui al Giro in salita non tiene le ruote dei primi 10. Fa bene quindi la Lampre ad usarlo in questo modo, con Niemec che rimane al fianco di Scarponi.
con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)
POST.GIRODITALIA.IT: i punti salienti della tappa a venire
a cura di Matteo Novarini
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
Dedicata all’incertezza che grava sul Giro
La maglia rosa (Totò)
Dedicata al maltempo che ha bersagliato la tappa
Piove (Jovanotti)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Limone sul Garda – Falzes
Limone sul Garda: alternanza di pioggia debole (0,5 mm) e schiarite, 17,1°C, venti deboli da SW (2-4 Km/h), umidità al 78%
Trento (Km 47,4): alternanza di pioggia debole (0,4 mm) e schiarite, 17,9°C, venti deboli da SSW (4 Km/h), umidità al 74%
Bolzano (Km 102,1): alternanza di pioggia debole (0,3 mm) e schiarite, 18,1°C, venti deboli da SW (4 Km/h), umidità al 66%
Bressanone (traguardo volante – Km 144,2): alternanza di pioggia debole (0,1 mm) e schiarite, 20,6°C, assenza di vento, umidità al 50%
Falzes: nuvole sparse con qualche goccia di pioggia, 16°C, venti deboli da NE (3-10 Km/h), umidità al 48%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Sgarbozza: “Lichigas”
Bartoletti: “Gigi, esci da quel corpo”
Sgarbozza: “Arrivo sul Cervinia”
Magni: “Un Giro così da pochi anni non si vedeva” (molti)
Bruno Arena (Fichi d’India): “Si affronteranno la zona più lontana”
Colnago: “Rodriguez” (pronunciato come si scrive)
Belli, invitando le miss a baciare Bruno Arena, presentato come vincitore: “Baciate il vincitore, è già maglia rosa” (infatti, Arena indossava una maglietta azzurra)
Bartoletti: “Ex carabinieri in congedo” (richiamati al lavoro dopo la pensione?)
Scarponi al raduno di partenza: “Veniamo da due tappe di seguito senza riposo” (l’ultimo giorno di riposo l’avete fatto due settimane fa)
Bartoletti, leggendo un titolo Gazzetta: “Astana in crini” (crisi)
Bartoletti: “Un minuto e 20 secondi di classifica”
Bartoletti, leggendo un titolo de “La Provincia di Varese”: “Hesjedal torna in rosa” (”in” non era scritto nel titolo)
Visconti, alla partenza: “Ieri abbiamo fatto 60 Km in un’ora e poco più” (decisamente meno, prima ora a 50,8 Km/h)
Bartoletti, presentando il curatore delle rubriche di “Si Gira”: “Pietro Sellecchia” (Sollecchia)
De Stefano: “Buona sera a Silvio Martinello” (erano le due del pomeriggio)
De Stefano: “Giro a Resinelli”
Conti, commentando l’arrivo ai Piani nel 1962: “Si arriva il terzo”
De Stefano: “Costamagna” (Costamasnaga)
De Stefano: “Twitter di poco fa di Mark Cavendish” (corre con il pc sulla bici?)
Cribiori: “La discesa è molto bravo”
Faustino Coppi: “La foto che più si ricordano tutti”
De Stefano: “I corridori hanno affrontato Valcava, Berbenno, Bura, Culmine San Pietro e Piani” (mancavano ancora più di due ore alla conclusione)
Savoldelli: “In discesa andava veramente forti”
Savoldelli: “L’Ulissi”
Pancani: “Bustarsizio”
Pancani: “Scorre il microfono” (cronometro)
Pancani: “Damian… Ivan Basso”
Savoldelli: “Luco Scinto”
Pancani: “Piani di Resinelli”
Savoldelli: “Damiano Cunego… Cunigo”
Martinelli, commentando i postumi della caduta di Rabottini: “Spingendo, lo spingevano contro quella parte che era la più dolorosa”
De Stefano: “Antonio Conti” (Rossi)
Savoldelli: “Ad un certo gruppo” (punto)
Basso: “Colle San Pietro” (Culmine)
Sangiorgio, presentando la tappa di Falzes: “Ci si immette di nuovo sulla provinciale verso Falzes” (ci si giunge una volta sola)
De Stefano, a Moreno Moser (in diretta da Falzes): “Hai tempo per venire da noi domani a Falzes?” (consiglio d’amico: stattene a casa domani…. se ci va non trovi nessuno perchè sono tutti a Limone; la tappa di Falzes è DOPODOMANI)
Chiudiamo la nostra rassegna con una battuta di Bruno Arena pronunciata a “Si Gira” a proposito di Andrea Guardini, arrivato ultimo nella tappa di Cervinia. Non è uno strafalcione, ma vale la pena di segnalarla
“Guardini sta lontano dai primi… così non ingrassa”
IL GIRO DEL PRIMO STELVIO
Ecco come il quotidiano l’Unità presentò ai propri lettori le gesta dei partecipanti al Giro del 1953, prima edizione della corsa rosa a presentare l’ascesa allo Stelvio (quest’anno meta dell’ultima tappa di montagna) e ultima conquistata da Fausto Coppi. Altimetrie, planimetrie e tabelle di marcia dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessi selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)
RIVOLUZIONERA’ LA CLASSIFICA LA LUNGA CORSA CHE DA S.PELLEGRINO PORTA A RIVA DEL GARDA?
Dopo il secondo riposo il Giro d’Italia affronta oggi le prime montagne
Dietro la facciata: intrighi, pastette e ingerenze della D.C. che vuole ad ogni costo la vittoria di un italiano – Koblet, che si dà già battuto, aiuterà Fornara contro Coppi? – La sfida di Magni
ARCHIVIO ALMANACCO
Cliccare sul nome della tappa per visualizzare l’articolo
1a tappa Herning (raduno di partenza)
4a tappa Verona (cronosquadre)
6a tappa Urbino – Porto Sant’Elpidio
7a tappa Recanati – Rocca di Cambio
8a tappa Sulmona – Lago Laceno
9a tappa San Giorgio del Sannio – Frosinone
10a tappa Civitavecchia – Assisi
11a tappa Assisi – Montecatini Terme
12a tappa Seravezza – Sestri Levante
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI CERVINIA
maggio 20, 2012 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Come negli ultimi anni, dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; i punti salienti della tappa a venire; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1953. Seguiteci.
Foto copertina: minuto di silenzio per la tragedia di Brindisi al raduno di partenza di Cherasco (foto Francesco Ameglio – www.campioni.cn)
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
Amador svetta a Cervinia. Hesjedal riprende la rosa (Gazzetta dello Sport)
Giro, tappa a Tiralongo. Hesjedal in maglia rosa (Corriere dello Sport – Stadio)
Costa Rica
Amador llena de gloria al deporte costarricense (La Nación)
Canada
Canada’s Hesjedal back in the overall lead at the Giro d’Italia (The Globe and Mail)
Lituania
Keturioliktąjį „Giro d’Italia“ etapą laimėjo A. Amadoras, T. Vaiktus užėmė 98 vietą(Lietuvos Rytas)
Danimarca
Hesjedal igen i førertrøjen i Giroen (Jyllands-Posten)
Forsøgte at kidnappe Giro-triumfator (Sporten.dk)
Hektisk slag i bjergene lover fortsat Giro-drama (Politiken)
Regno Unito
Hesjedal in the pink (The Daily Telegraph)
Francia
Hesjedal: «Plus beau que le premier» (L’Equipe)
Spagna
Ryder Hesjedal le quita el rosa a Purito por 9 segundos (AS)
‘Purito’ presta la maglia(Marca)
Amador gana para Costa Rica y Purito pierde la ‘maglia’ (El Mundo Deportivo)
Colombia
El Giro de Italia tiene nuevo líder (El Espectador)
Colombianos avanzaron en la clasificación general del Giro de Italia (El Tiempo)
Belgio
Amador vainqueur dans la montagne, Hesjedal en rose(Le Soir)
Andrey Amador wint bergetappe Giro (De Standaard)
Andrey Amador remporte la 14e étape du Giro (L’Avenir)
Amador vainqueur, Hesjedal en rose (La Dernière Heure/Les Sports)
Amador remporte la 14e étape, Hesjedal en rose(Sudinfo.be)
Kan Hesjedal roze trui behouden in lastige bergetappe? (Het Nieuwsblad)
Lussemburgo
Fränk Schleck arbeitet sich nach vorne (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)
Amador gewinnt in den Alpen (Tageblatt)
Paesi Bassi
Hesjedal weer in het roze (De Telegraaf)
USA
Amador wins 14th stage of Giro d’Italia; Hesjedal takes lead (Usa Today)
Australia
Hesjedal in pink as Amador wins Giro 14th stage The Age
BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
PRIMA DELLA TAPPA
Mauro Facoltosi: Cosa vi attendente da questa giornata? Personalmente penso che potrebbe anche non succedere nulla di eclatante. E’ la tappa più facile tra quelle alpine e oggi i “big” potrebbero anche giocare al risparmio, per non sprecare troppe energie in vista delle frazioni più dure (come quella di domani).
Vedo23: Anche secondo me potrebbe risultare più spettacolare la tappa di domani, dove si potrebbe anche anticipare gli attacchi e dove potremmo avere distacchi maggiori all’arrivo. In ogni caso su una salita molto lunga come Cervinia qualcuno potrebbe pagare, anche considerando che si dovrebbe trovare parecchio freddo.
Hotdogbr: visti i 50 km di salita anche se non dura e il meteo qualcosa potrebbe succedere anche se non nel senso di grandi attacchi da lontano, prevedo che la Liquigas si porterà in testa sul Joux a buona andatura ma non esagerata perchè Basso ha bisogno dei compagni di squadra in discesa, sulle prime rampe verso Cervinia i biancoverdi accelereranno finchè non rimarrà in testa Szmyd e alla sua ruota solo 10-15 corridori, nel momento in cui il polacco si sposterà Basso proverà a fare la differenza ma non ci riuscirà cosa che invece potrebbe fare per quanto visto finora Pozzovivo
DOPO LA TAPPA
Hotdogbr: -Amador era il più veloce tra i primi tre come aveva dimostrato anche a Sestri Levante battuto di poco da Casar ma chi ha impressionato tra i fuggitivi è stato Barta che sembrava sfinito già dai primi km del Col de Joux e alla fine era lì a giocarsela
-Hesjedal in parte è stato lasciato andare però dopo Rodriguez non è stato capace di raggiungerlo e ha raggiunto e staccato Nieve sulla carta più scalatore di lui, per quanto visto a Herning è uno dei più forti a cronometro tra i big e ha anche una discreta squadra con Stetina e Vandevelde
-Tiralongo almeno per quanto visto finora va più forte di Kreuziger ed è giusto che faccia la sua corsa anche perchè in carriera non ha mai dimostrato di saltare nell’ultima settimana, dove semmai è cresciuto vedi vittoria di Macugnaga alla terzultima tappa un anno fa, e vanta un 8° posto alla Vuelta 2009
-Henao è un’incognita assoluta e Uran un corridore che in passato è sempre saltato nella terza settimana ma per ora sono lì e di sicuro la Sky è una squadra che sa preparare bene i propri corridori
-anche se non ce l’ha fatta a replicare a Hesjedal le quotazioni di Rodriguez restano stabili e domani ha una buona occasione, da vedere sulle Dolomiti dove troverà pendenze più adatte ai suoi mezzi ma anche salite in successione che talvolta in passato ha sofferto
-De Gendt un anno fa è arrivato 4° all’Alpe d’Huez e il giorno dopo 4° nella cronometro e sembra in crescita di condizione rispetto alle frazioni appenniniche anche se non ce lo vedo reggere anche nei prossimi giorni
-dopo i primi giorni difficili Gadret dimostra di esserci e nelle prossime tappe potrebbe approfittare di un po’ di libertà che gli viene concessa anche se per il podio è molto dura
-non credo che Frank Schleck fosse in difficoltà sul Joux anche se non era brillantissimo nel finale, dopo il flop di Assisi potrebbe essersi stabilizzato su un livello di condizione discreto ma non tale da fare la differenza
-quando Rodriguez è scattato Pozzovivo non ha avuto la forza di chiudere e al di là del fatto che la salita era pedalabile non ha dimostrato la stessa brillantezza dei giorni scorsi, vedremo se si è trattato di un caso e farà la differenza dal Giau in poi o se inizia a essere in calo, in casa CSF in leggera difficoltà anche Brambilla che fin qui era stato la grande rivelazione
-come prevedibile la Liquigas ha preso in mano la corsa ma quando si è spostato Szmyd si è visto che Basso ha una capacità di scatto pari allo zero assoluto e non ha neanche il ritmo per staccare tutti come ad esempio al Bondone, detto questo può ancora vincere il Giro visto che dopo reagiva bene alle accelerazioni altrui e visto che sulle grandi pendenze i corridori si staccano da soli senza bisogno di scattare
-Intxausti può entrare nei 10 ma nulla più e peraltro credo che non ci riesca e idem dicasi per Pardilla mentre sempre in casa Movistar è saltato definitivamente Bruseghin
-Casar giorno dopo giorno migliora e non può salire sul podio ma non sarà facile farlo uscire dalla top ten
-incomprensibile Rujano che sul Joux al di là del fatto che voleva anticipare la discesa è scattato come se l’arrivo fosse in cima e nel finale nuovamente è scattato per staccarsi subito dopo, però è dall’inizio del Giro che mostra di non avere la condizione di un anno fa
-ho lasciato la Lampre per ultima, Scarponi non ha fatto la differenza ma sembrava piuttosto in palla e Ulissi ha fatto una buona prova che dimostra che tra qualche anno potrà diventare uomo da corse a tappe ma l’attacco di Cunego se aveva un senso all’inizio per andare dietro a Rujano non lo aveva più nel momento in cui il venezuelano si è rialzato prova ne sia che lo stesso Damiano ha pensato bene di non insistere in un’azione che non ha portato alcun beneficio a Scarponi visto che la Liquigas avrebbe tirato comunque ed è stata controproducente per lui al di là del fatto che non è al top e potrebbe aver avuto una crisi di fame negli ultimi km senza la quale sarebbe arrivato con Rujano, del resto anche in corsa Cunego sembra un separato in casa Lampre quando lo si vede senza compagni di squadra attorno mentre Scarponi è dall’altra parte della strada con tutti i gregari
Vedo23: Ma hai notizie di cosa è successo alla spalla di Schleck? Da quanto leggo in internet (sito Radioshack) pare che l’altro giorno sia caduto e gli sia uscita la spalla o qualcosa del genere ed era molto dolorante. Sul Joux si stava proprio staccando dal male, poi è riuscito a reggere. Di gambe dice di stare bene, deve solo riprendersi da questo dolore. Quando ho tempo mi rileggo le notizie degli ultimi giorni sul sito della squadra per capire meglio!
con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)
POST.GIRODITALIA.IT: i punti salienti della tappa a venire
a cura di Matteo Novarini
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
Dedicata al successo del costaricense Amador
El Pam Pam (Cecilia Gayle)
Dedicata ai campioni, che oggi sono saliti a Cervinia ingranando la marcia più tranquilla
Tutti vogliono viaggiare in prima (Ligabue)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Busto Arsizio – Lecco / Pian dei Resinelli
Busto Arsizio: alternanza di pioggia debole (0,3 mm) e schiarite, 17,9°C (percepiti 14°C), venti moderati da E (17 Km/h), umidità al 76%
Lecco (traguardo volante – Km 61,9): alternanza di pioggia debole (0,4 mm) e schiarite, 18,9°C (percepiti 15°C), venti moderati da ESE (18-21 Km/h), umidità al 75%
Berbenno (Km 107,1): pioggia moderata (1,2 mm), 15,6°C (percepiti 10°C), venti moderati da ESE (21-28 Km/h), umidità al 84%
Ballabio (Km 161,2): pioggia debole (0,6 mm), 14,9°C (percepiti 10°C), venti moderati da SE (17-20 Km/h), umidità al 88%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Sgarbozza: “Prime rampe del Cervinia”
Sgarbozza: “Col de Jè” (Col de Joux)
Sentita in Anteprima Giro: “I 4000 più alti di tutte le montagne”
De Stefano: “Papa Benedetto decimonono” (Benedetto XIX… ti sei portava avanti con il lavoro?)
Cassani, commentando le fasi iniziali della tappa (in pianura): “Scatti a ripetizione con l’arrivo in salita” (impennavano con la bici alla fine dello scatto?)
Sentita in Anteprima Giro: “12% di dislivello il Pian dei Resinelli”
De Stefano: “Qualche giorno fa i corridori mangiano in corsa” (chissà che fame avranno adesso!!!)
Savoldelli: “Con qualche problemi”
Ballani: “Contornata da nuvole, che ci stanno continuando a scendere” (per farvi dispetto!!)
De Stefano: “Ascesa sulla salita di Cervinia” (non la facevo così dura)
Pancani: “La pedabilatà di questa salita”
Savoldelli: “Vantaggio inferiore in un minuto”
Savoldelli: “Penso dovremmo coprirci di più” (si riferiva ai corridori)
Pancani: “Soltanto in un paio occasioni”
De Luca: “Scarponi capitano unego” (unico + Cunego)
Cassani: “A Grossglockner” (sul)
Cassani: “A 53 secondri”
Pancani: “L’eventuale vantaggi di Ryder Hesjedal”
Bergonzi: “Riuano”
Sentita al Processo: “Stavamo procrastinando la vittoria di Pozzovivo per domani” (volevano dire prevedendo, ma il termine utilizzato signica rimandando)
De Stefano: “Primo atleta di Costarica”
De Stefano: “Noi e tutta la RAI vuole mandare queste immagini”
IL GIRO DEL PRIMO STELVIO
Ecco come il quotidiano l’Unità presentò ai propri lettori le gesta dei partecipanti al Giro del 1953, prima edizione della corsa rosa a presentare l’ascesa allo Stelvio (quest’anno meta dell’ultima tappa di montagna) e ultima conquistata da Fausto Coppi. Altimetrie, planimetrie e tabelle di marcia dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessi selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)
Oggi il racconto delle gesta dei “girini” del 1953 si prende una giornata di riposo. Appuntamento al prossimo capitolo dell’almanacco.
ARCHIVIO ALMANACCO
Cliccare sul nome della tappa per visualizzare l’articolo
1a tappa Herning (raduno di partenza)
4a tappa Verona (cronosquadre)
6a tappa Urbino – Porto Sant’Elpidio
7a tappa Recanati – Rocca di Cambio
8a tappa Sulmona – Lago Laceno
9a tappa San Giorgio del Sannio – Frosinone
10a tappa Civitavecchia – Assisi
11a tappa Assisi – Montecatini Terme
12a tappa Seravezza – Sestri Levante
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI CERVERE
maggio 19, 2012 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Come negli ultimi anni, dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; i punti salienti della tappa a venire; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1953. Seguiteci.
Foto copertina: uno stralcio della tabella di marcia della tappa di Cervere
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
Cavendish impone il tris. Domani tappone a Cervinia (Gazzetta dello Sport)
Danese Bak vince la 12/a tappa (Corriere dello Sport – Stadio)
Canada
Cavendish sprints to victory in 13th stage of Giro d’Italia (The Globe and Mail)
Lituania
13-ąjį „Giro d’Italia“ etapą laimėjo britas M. Cavendishas, lietuviai atsiliko(Lietuvos Rytas)
Danimarca
Cavendish vandt igen (Jyllands-Posten)
Riis-sprinter udgår af Giro’en (Sporten.dk)
Lars Bak i asfalten efter den store Giro-triumf (Politiken)
Regno Unito
Cavendish has mountains to climb (The Independent)
Cavendish sprints to stage 13 win (The Daily Telegraph)
Francia
Gadret: «Tout sera bon à prendre» (L’Equipe)
Spagna
Examen para Purito en las rampas de los Alpes (AS)
Tercera para Cavendish(Marca)
Tercera de Cavendish, ‘Purito’ llega a la montaña de rosa (El Mundo Deportivo)
Colombia
Mark Cavendish gana la etapa 13 del Giro en llegada masiva (El Espectador)
Belgio
Mark Cavendish remporte la 13e étape du Giro(Le Soir)
Cavendish komt magistraal uit pak voor derde ritzege (De Standaard)
Et de trois pour Cavendish au Giro (L’Avenir)
Cavendish s’adjuge la 13ème étape (La Dernière Heure/Les Sports)
Troisième succès d’étape pour un Cavendish “easy game”(Sudinfo.be)
Cavendish komt magistraal uit pak voor derde ritzege (Het Nieuwsblad)
Lussemburgo
Fränk Schleck weiterhin 25 (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)
Cavendish holt dritten Etappensieg (Tageblatt)
Paesi Bassi
Derde voor Cavendish (De Telegraaf)
USA
Cavendish Takes 13th Stage (The New York Times)
Lars Bak powers to victory on 12th stage of Giro (Usa Today)
Australia
Cavendish claims Giro stage win (Herald Sun)
BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
PRIMA DELLA TAPPA
Mauro Facoltosi: Secondo voi i due strappetti del finale e il rettilineo apparantemente piatto ma in realtà tutto in leggera e costante ascesa potrebbero influira sulla volata?
Ceemo: Tappa probabilmente noiosa. Certo che nel venerdì potrebbero cercare di mettere tappe con un appeal maggiore.
Hotdogbr: Cavendish favorito anche per le cattive condizioni di Goss il che significa Sky con maggiori possibilità di portarlo in testa alla volata però il Ferrari e il Chicchi di Montecatini sempre a condizione di iniziare lo sprint davanti possono batterlo
Howling Wolf14: Effettivamente questa potrebbe essere l’occasione d’oro per Chicchi.
DOPO LA TAPPA
Hotdogbr: poco da dire, nelle volate per l’70% conta la squadra e per il 30% il velocista, la squadra non più forte ma quella che lavora meglio è la GreenEdge ma poi Cavendish, che comunque era stato portato dai suoi non in testa come sperava ma in ogni caso nelle prime posizioni, ci ha messo del suo
Ceemo: Per come ha fatto gli ultimi 200 direi che il velocista conta più del 30%! Volata splendida del britannico. Come previsto tappa assolutamente soporifera. Speriamo dal weekend cambi qualcosa.
Hotdogbr: diciamo che anche Cavendish sarebbe bello vedere che risultati farebbe nella Csf piuttosto che l’Androni o la Farnese
Garda Bike: Straquoto, grande sprint di Cannonball ma immaginavo che la tappa sarebbe stata la meno avvincente di quelle in programma. Da domani però bisogna scatenarsi sulle grandi salite.
Buiaccaro: Grande Cavendish! Conferma ancora una volta di essere il più forte! Mi sento poi di ‘perorare’ le considerazioni di HW. Oggi rettilineo finale lungo, niente cadute e bella volata. Sarà solo un caso??? Un rettilineo lungo non esclude cadute, ma sicuramente le possibilità scendono… Meditate organizzatori del Giro!
Gibosimoni: Spero seriamente che si scaldi qualcosa subito da domani e non che ci sia un gruppo di 15/20 corridori con Szmyzd a fare l’andatura e un’arrivo quasi in volata/un fuoriclassifica o poco considerato per la vittoria finale che ha il coraggio di provarci e va meritatamente a vincere in solitaria con il gruppo compatto dietro.
con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)
POST.GIRODITALIA.IT: i punti salienti della tappa a venire
a cura di Matteo Novarini
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
Quest’oggi il Giro ha ricordato Donna Summer, scomparsa ieri
Hot Stuff (Donna Summer)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Cherasco – Cervinia
Cherasco : nuvole sparse, 16,7°C, venti deboli da N (5-6 Km/h), umidità al 73%
Torino (Km 51,2): cielo coperto, 17,7°C, venti deboli da NE (4-5 Km/h), umidità al 67%
Ivrea (Rifornimento – Km 106,2): cielo coperto, 18,4°C, venti deboli da E (3 Km/h), umidità al 65%
Brusson (Km 154): pioggia debole (0,2 mm), 12,3°C, venti deboli da SSE (5-9 Km/h), umidità al 71%
Chatillon (traguardo volante – Km 178): pioggia debole (0,3 mm), 17,1°C (percepiti 16°C), venti deboli da SSE (8-12 Km/h), umidità al 74%
Cervinia: alternanza di pioggia debole (0,5 mm) e schiarite, 7,3°C (percepiti 5°C), venti moderati da SE (11-20 Km/h), umidità al 88%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Bartoletti: “Pier Bergonzi, vicedirettore della Gazzetta” (è il caporedattore della sezione ciclismo)
Belli, ricordando la vicinanza di Sanremo a Savona : “Qua vicino c’è il Festival dei Fiori” (manifestazione che realmente si svolge a Sanremo… ma siamo convinti che Belli si riferisse all’evento canoro)
Zandegù, sforzandosi di ricordare un suo successo al Giro del 1969: “Se non sbaglio, se non erro, verso le montagne…” (non vinse tappe in quell’edizione)
Costanza Girardengo, nipote di Costante Girardengo: “Nonno ha vinto oltre 1100 gare” (eeeeeeeesagerata!!!)
Bartoletti: “Recordman” (pronunciato come si scrive)
Bartoletti: “121 Km, tutti pianeggianti” (sei rimasto alle pagine danesi del Garibaldi?)
Filmato presentazione tappa: “Due strappetti ininfluenti per la graduatoria di tappa” (l’ordine d’arrivo ci sarebbe stato comunque, salita o non salita)
Filmato presentazione tappa (con riferimento al rettilineo finale: “Non assomiglia ai Campi Elisi, ma come lunghezza ci siamo” (quasi, almeno mezzo chilometro in meno)
Belli: “Becklends” (pronuncia inesatta di Bakelants)
Bartoletti: “Diamo la linea ad Anteprima Sport” (Anteprima Giro)
Bartoletti: “Cerveri” (Cervere)
Sgarbozza: Chcchi (Chicchi, alla lavagna)
Orlando: “Kreuzer” (Kreuziger)
De Stefano: “Il via in diretta dalla via di Savona”
Conti, ricordando la tappa di Borgo San Dalmazzo del 1999: “Pantani, che quel giorno indosserà per la prima volta la maglia rosa” (quell’anno l’aveva già conquistata 7 giorni prima sul Gran Sasso, per poi cederla 24 ore più tardi a Jalabert nella crono di Ancona)
Pancani: “Bernard Eesel” (Eisel)
Pancani: “Stamani al via” (non solo la tappa è partita alle 14.30, ma la partenza era stata pure trasmessa in diretta poco prima)
Pancani: “GCM” (GPM)
Martinello: “Una delle nostre motoriprese”
Martinello: “Questo tratto in discesa rovina sull’asfalto”
Pancani: “Carru” (Carrù)
Cunego: “Le tanto tappe attese”
Cassani: “Passo di Alpe di Pampeago” (Passo di Pampeago)
Pancani: “Rione costitutivo” (nucleo originario)
De Luca: “Abbiamo affinchiato” (affiancato)
Pancani: “Pozzovivo sarà il lucano ospite del Processo alla Tappa” (non è che ce ne siano molti altri di lucani al Giro)
Cassani: “Sant’Omobone” (Sant’Omobono)
Savoldelli: “Hanno attraversato il passaggio della corsa un gattone nero”
De Stefano: “A tutti il nostro pubblico”
De Stefano, riferendosi alla situazione meteo di Cervinia: “Fa freddo a Cortina”
Sangiorgio: “Della comune di Valtournenche”
Gotti: “Otti per cento”
IL GIRO DEL PRIMO STELVIO
Ecco come il quotidiano l’Unità presentò ai propri lettori le gesta dei partecipanti al Giro del 1953, prima edizione della corsa rosa a presentare l’ascesa allo Stelvio (quest’anno meta dell’ultima tappa di montagna) e ultima conquistata da Fausto Coppi. Altimetrie, planimetrie e tabelle di marcia dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessi selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)
ASSIRELLI TRIONFA A SAN PELLEGRINO DOPO UNA FUGA-RECORD DI 225 KM
Ha vinto un campione dell’audacia e della generosità!
Barozzi secondo a 1′47″ – Il gruppo in ritardo di 2′26″ battuto in volata da Fiorenzo Magni – Oggi riposo a San Pellegrino – Ancora immutata la classifica generale
ARCHIVIO ALMANACCO
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1a tappa Herning (raduno di partenza)
4a tappa Verona (cronosquadre)
6a tappa Urbino – Porto Sant’Elpidio
7a tappa Recanati – Rocca di Cambio
8a tappa Sulmona – Lago Laceno
9a tappa San Giorgio del Sannio – Frosinone
10a tappa Civitavecchia – Assisi
11a tappa Assisi – Montecatini Terme