ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI MARSIGLIA

luglio 4, 2013 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Come negli ultimi anni, dopo le cronache del Tour la giornata alla “Grande Boucle” di ilciclismo.it si chiude con il solito baule zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, la presentazione della tappa che verrà, le previsioni del tempo, il “Tour alla rovescia” e il ricordo del Tour del 1938. Seguiteci.

Foto copertina: Marsiglia, basilica di Notre-Dame de la Garde (www.costaazzurrapocket.com)

TOUR DE FRANCE, GIRO DEL MONDO

Italia

Marsiglia fa sorridere Cavendish. Gerrans resta in giallo (Gazzetta dello Sport)

Regno Unito

Mark Cavendish wins stage five (The Independent)

Mark Cavendish takes victory on stage five (The Times)

Cavendish takes first Tour de France stage win of 2013 (The Daily Telegraph)

Francia

Cavendish, c’est monsieur sprint (L’Equipe)

Spagna

Cavendish se exhibe al sprint (AS)

Cavendish recupera su trono (Marca)

¡Cavendish gana la quinta etapa! (El Mundo Deportivo)

Belgio

Le britannique Mark Cavendish remporte la 5ème étape au sprint (Le Soir)

Cavendish wint 24ste Tourrit, Van den Broeck valt (De Standaard)

Cavendish emporte la 5e étape dans un sprint marqué par une chute massive (L’Avenir)

Mark Cavendish domine le sprint, Van den Broeck au tapis (La Dernière Heure/Les Sports)

Mark Cavendish s’impose devant Boasson-Hagen et Sagan, Gerrans reste en jaune (Sudinfo.be)

Cavendish wint, Van den Broeck valt (Het Nieuwsblad)

Paesi Bassi

Cavendish zet wat recht (De Telegraaf)

Germania

Cavendish gewinnt 5. Tour-Etappe – Greipel ohne Chance (Berliner Zeitung)

Cavendish gewinnt fünfte Etappe, Greipel Vierter (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Lussemburgo

Cavendish siegt – Andy Schleck zeitgleich (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)

Cavendish gewinnt fünfte Etappe (Tageblatt)

Repubblica Slovacca

Sagan nestačil v záverečnom šprinte na Cavendisha (Pravda)

Canada

Mark Cavendish takes Tour stage as crash mars finale (The Globe and Mail)

USA

Cavendish Wins Stage 5 of Tour; Gerrans Keeps Lead (The New York Times)

Colombia

Mark Cavendish se impuso en la quinta etapa del Tour de Francia (El Tiempo)

Mark Cavendish ganó la quinta etapa del Tour de Francia (El Espectador)

Australia

Cav strikes but Gerrans still leads (The Age)

Cavendish wins stage, Gerro keeps lead (The Australian)

Mark Cavendish wins crash-marred Stage 5 of Tour de France, as Simon Gerrans retains yellow jersey (Herald Sun)

BOX POPULI

Ogni giorno, a partire dalla prima tappa, qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Scattista: grande stagione, questa, per Cavendish. Peter Sagan ha sbagliatp scegliendo la ruota di Greipel, ma se avesse scelto quella di Cannonball, non sarebbe comunque andato al di la’ del secondo posto. Molto scarsa la Cannondale. Per la prossima stagione ipotizzo un cambio di maglia per Sagan o un deciso rafforzamento della squadra: non so che budget hanno gli americani.

in collaborazione con gli utenti del Forum dello scalatore (www.salite.ch)

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

La Marsigliese (Mireille Mathieu), sottotitolata in inglese

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’ – 6a TAPPA: AIX-EN-PROVENCE – MONTPELLIER (176,5 Km)

Se i velocisti ce l’hanno fatta a Marsiglia, difficilmente falliranno il bersaglio a Montpellier, a capo di quella che si annuncia come una delle frazioni altimetricamente più semplici dell’edizione 2013. Il Col de la Vayède, unico GPM di giornata, presenta pendenze che sulla carta sembrerebbero temibili (7% la media, 16% la massima), ma è concentrato in appena 700 metri di strada e, soprattutto, sarà seguito da oltre 100 Km di strada tracciata con il formato di una linea costantemente retta, interrotta solamente da rarissimi e modesti zampellotti, alcuni dei quali piazzati proprio in vista della retta d’arrivo. Le vere insidie della giornata arriverrano da Eolo perchè, superata quell’asperità, il tracciato andrà a solcare per diversi chilometri le strade della ventosa Camargue, terra sgombra di elevazioni e che, per questo, è sovente spazzata dalle folate. A quelle latitudini anche gli uomini di classifica dovranno tenere gli occhi bene aperti poichè basta un amen per ritrovarsi a pedalare nelle retrovie, col cuore in gola per riprendere le ruote di un’avanguardia che starà sicuramente tirando a tutta. Le previsioni per la giornata annunciano, per la zona attraversata, venti oltre i 30 Km/h. La Grande-Motte non è lontana, nello spazio e nei ricordi (Tour 2009)

METEO TOUR
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Aix-en-Provence – Montpellier

Aix-en-Provence : cielo sereno, 28,7°C (percepiti 26°C), venti moderati da NNW (18 Km/h), umidità al 39%
Les Baux-de-Provence (Km 67,5): cielo sereno, 26,6°C (percepiti 22°C), venti moderati da N (28-38 Km/h), umidità al 39%
Bellegarde (Km 100,5): cielo sereno, 29°C (percepiti 25°C), venti moderati da N (26-33 Km/h), umidità al 30%
Montpellier: cielo sereno, 28,9°C (percepiti 27°C), venti moderati da NNW (16-27 Km/h), umidità al 33%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito del Tour

Bulbarelli: “L’esita di questa fuga”
Traduttore di Voeckler: “Miguel Indurein”
Traduttore di Voeckler: “Mi hermano”
Cassani: “Maglia rosa virtuale”
Cassani: “Inizio del salita”
Pancani: “Rettilineo d’arrivo lunghissimo, 2 Km e 200 metri” (c’era una curva ai 600 a gomito ai 600 metri)
Pancani: “Copia della Michelangelo” (sulla detta curva c’era una copia del David di Michelangelo)
Televideo: “228,5 Km al britannico Cavendish”
Severini (Giro Donne): “Queste sono le immagini che hanno dato il via alle atlete” (le hanno fatto partire con la forza spintonandole con la telecamera?)
Severini (Giro Donne): “Vedete, le atlete sono impegnate” (cosa ti attendevi? che cazzeggiassero?)

IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo quinta tappa, Cagnes-sur-Mer – Marsiglia

1° Romain Sicard
2° David Veilleux a 2′52″
3° Jerome Cousin s.t.
4° Yohann Gene s.t.
5° Frederik Willems s.t.
Primo italiano Elia Favilli, 19° a 2′52″

Classifica generale

1° Tom Veelers
2° Benjamin Noval Gonzalez a 5′34″
3° Romain Sicard a 5′42″
4° Assan Bazayev a 7′07″
5° Jerome Cousin a 7′20″
Primo italiano: Adriano Malori, 16° a 8′51″

IL PRIMO TOUR DI GINETTACCIO
Salite sulla macchina del tempo e tornante indietro con noi fino al luglio del 1938, al primo dei due Tour conquistata da Gino Bartali, rivissuto attraverso i titoli de “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it

11 LUGLIO 1938 – 6a TAPPA (1a semitappa): BORDEAUX – ARCACHON (52,5 Km)
11 LUGLIO 1938 – 6a TAPPA (2a semitappa): ARCACHON – BAYONNE (171 Km)

FINALMENTE!
Maglie “azzurre” sui traguardi della sesta tappa. Ad Arcachon: Giulio Rossi. A Baiona: Glauco Servadei
Rossi, trionfatore della giornata, avanza al quarto posto nella classifica ad un solo minuto dal francese Leducq nuova “maglia gialla”

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

UN SALUTO DA…. MARSIGLIA

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI NIZZA

luglio 3, 2013 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Come negli ultimi anni, dopo le cronache del Tour la giornata alla “Grande Boucle” di ilciclismo.it si chiude con il solito baule zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, la presentazione della tappa che verrà, le previsioni del tempo, il “Tour alla rovescia” e il ricordo del Tour del 1938. Seguiteci.

Foto copertina: Nizza, la Promenade des Anglais (samilla.wordpress.com)

TOUR DE FRANCE, GIRO DEL MONDO

Italia

Gerrans in giallo dopo la cronosquadre. Froome guadagna 6″ su Contador (Gazzetta dello Sport)

Regno Unito

Cavendish pipped to team time trial by Australian squad (The Independent)

Orica GreenEdge take second stage victory (The Times)

Gerrans in yellow after time trial win (The Daily Telegraph)

Francia

Le TGV Orica-GreenEdge (L’Equipe)

Spagna

El Orica gana la crono a 57,8 km/h y hace líder a Gerrans (AS)

Contador aguanta el tirón (Marca)

Orica sigue en racha (El Mundo Deportivo)

Belgio

Gerrans (Orica) prend le maillot jaune à Bakelants (Le Soir)

Omega Pharma-Quickstep strandt op zucht van geel (De Standaard)

Bakelants cède son maillot jaune à Gerrans (L’Avenir)

Orica-GreenEdge remporte le chrono par équipes, Bakelants perd sa tunique jaune
(La Dernière Heure/Les Sports)

Orica-GreenEdge signe le contre-la-montre par équipes le plus rapide de l’histoire
(Sudinfo.be)

Omega Pharma-Quickstep grijpt 0,75 seconden naast gele trui (Het Nieuwsblad)

Paesi Bassi

Snelste tijdrit ooit in Tour (De Telegraaf)

Germania

Martin traurig – Orica-GreenEdge tanzt vor Freude (Berliner Zeitung)

Martin-Team verpasst den Sieg im Mannschaftszeitfahren knapp (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Lussemburgo

RadioShack-Leopard-Trek belegt den elften Rang (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)

Simon Gerrans übernimmt das Gelbe TrikotSimon Gerrans übernimmt das Gelbe Trikot (Tageblatt)

Repubblica Slovacca

Ďalšia smola. Velitsov tím v časovke druhý o jedinú sekundu (Pravda)

Canada

Orica Greenedge wins team time trial at Tour de France (The Globe and Mail)

USA

Orica Greenedge Wins Tour Time Trial in Stage 4 (The New York Times)

Colombia

El Orica ganó la contrarreloj por equipos en el Tour de Francia (El Tiempo)

Nairo Quintana se ubica tercero en la clasificación juvenil del Tour de Francia (El Espectador)

Australia

Australian Simon Gerrans takes Tour de France yellow (The Age)

Gerrans grabs yellow jersey (The Australian)

Orica-GreenEdge triumph again (Herald Sun)

BOX POPULI

Ogni giorno, a partire dalla prima tappa, qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Piratapersempre82: Sorpresa Saxo, e ottima Lampre! Ora, quanto Contador ha contribuito al risultato?! I “soli” Bennati, Tosatto e Rogers come veri specialisti, x quanto fortissimi, possono aver portato in carrozza scalatori (completi) come Hernandez, Roche e Kreuziger, oltre che l’asso Madrileno, lasciandosi alle spalle team molti più attrezzati come Movistar, Garmin, Lotto e Bmc (Pinotti no?)?!
Io penso di no. Mont Saint Michel ci dará la risposta…

in collaborazione con gli utenti del Forum dello scalatore (www.salite.ch)

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

Rock n’Roll Train (AC/DC)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’ – 5a TAPPA: CAGNER-SUR-MER – MARSIGLIA (228,5 Km)

La Corsica oramai è un ricordo ma domani, almeno nel finale, i corridori avranno l’impressione d’esser rimasti sull’isola francese. Scarsamente movimentata nei primi 150 Km, nonostante la presenza di due GPM, la prima tappa in linea disputata sul suolo continentale si farà decisamente frastagliata nel tratto finale, ricordando i tracciati mossi visti tra Porto-Vecchio e Calvi. Con la differenza sostanziale, però, che il percorso verso Marsiglia sarà più filante e che le due salite piazzate a ridosso al traguardo non presenteranno pendenze impegnative. Ci sarà, dunque, la possibilità d’assistere alla seconda volata piena (o quasi) del Tour, perchè oramai su questo tipo di percorsi si fatica a fare la differenza. Di certo la côte delle Bastides prima e il colle della Gineste poi costituiranno un bel banco di prova per i “treni”, provati dal chilometraggio (questa sarà la seconda frazione più lunga di questa edizione) e dal recente sforzo della cronosquadre e dovranno farne uno ulteriore per ricucire sui molto probabili tentativi che andranno in scena sulle due ascese, l’ultima delle quali svetta sull’altimetria a 12,5 Km dall’arrivo.

METEO TOUR
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Cagnes-sur-Mer – Marsiglia

Cagnes-sur-Mer : poco nuvoloso con possibilità di deboli ed isolate piogge, 25,7°C (percepiti 27°C), venti deboli da WSW (9-16 Km/h), umidità al 52%
Fayence (Km 57): pioggia debole (0,2 mm), 23°C (percepiti 21°C), venti moderati da W (11-16 Km/h), umidità al 57%
Draguignan (Km 87,5): pioggia debole (0,2 mm) e schiarite, 23,5°C (percepiti 21,5°C), venti moderati da W (12-19 Km/h), umidità al 55%
Brignoles (Km 140): nuvole sparse, 25,7°C (percepiti 23°C), venti moderati da WNW (15-22 Km/h), umidità al 54%
Marsiglia: poco nuvoloso, 26,1°C (percepiti 22°C), venti moderati da WNW (20-21 Km/h), umidità al 48%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito del Tour

Pengo: “La galleria del vento è diventato”
Pancani: “Anfriteatro”
Pancani: “Pensevamo”
Pancani: “Intermadio”
Bulbarelli: “Sta per raggiungere la Garmin”
Televideo: “Radioschack” (Radioshack)
Televideo: “Kreuiziger” (Kreuziger)
Televideo: “Rodgers” (Rogers)
Televideo: “Media quasi 58 km/h”

IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo quarta tappa, Nizza – Nizza (cronosquadre)

1° Team Argos-Shimano
2° Euskaltel – Euskadi a 23″
3° Cofidis, Solutions Credits a 27″
4° Team Europcar a 34″
5° Sojasun a 37″
Formazioni italiane: Cannondale 10° a 1′13″, Lampre – Merida 15° a 1′22″

Classifica generale

1° Tom Veelers
2° Nacer Bouhanni a 1′05″
3° Benjamin Noval Gonzalez a 5′34″
4° Ruben Perez Moreno a 6′52″
5° Assan Bazayev a 7′07″
Primo italiano: Roberto Ferrari, 29° a 8′50″

IL PRIMO TOUR DI GINETTACCIO
Salite sulla macchina del tempo e tornante indietro con noi fino al luglio del 1938, al primo dei due Tour conquistata da Gino Bartali, rivissuto attraverso i titoli de “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it

8 LUGLIO 1938 – 4a TAPPA (1a semitappa): NANTES – LA ROCHE-SUR-YON (62 Km)
4a TAPPA (2a semitappa): LA ROCHE-SUR-YON – LA ROCHELLE (83 Km)
4a TAPPA (3a semitappa): LA ROCHELLE – ROYAN (83 Km)

VARVEACKE VINCE A ROYAN
Meulenberg e Servadei lottano in velocità nelle prime due frazioni di tappa ma Varveacke vince a Royan
Gli “azzurri” si piazzano con i primi e mantengono le posizioni

9 LUGLIO 1938 – GIORNO DI RIPOSO A ROYAN

ASPETTIAMO I PIRENEI

Bilancio degli “azzurri” al Tour

10 LUGLIO 1938 – 5a TAPPA: ROYAN – BORDEAUX (198 Km)

L’IRRESISTIBILE SCATTO DI MEULENBERG
Gli azzurri lottano in velocità con il campione del mondo
Servadei e Bini ai posti d’onore – Gli italiani in gruppo con i primi

ARCHIVIO ALMANACCO

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UN SALUTO DA…. NIZZA

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI CALVI

luglio 1, 2013 by Redazione  
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Come negli ultimi anni, dopo le cronache del Tour la giornata alla “Grande Boucle” di ilciclismo.it si chiude con il solito baule zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, la presentazione della tappa che verrà, le previsioni del tempo, il “Tour alla rovescia” e il ricordo del Tour del 1938. Seguiteci.

Foto copertina: la cittadella di Calvi (www.voglioviverecosi.com)

TOUR DE FRANCE, GIRO DEL MONDO

Italia

A Calvi Gerrans beffa Sagan. Bakelants resta in giallo (Gazzetta dello Sport)

Regno Unito

Simon Gerrans holds off Peter Sagan to win third stage (The Independent)

Simon Gerrans pips Peter Sagan to savour stage three win in Tour de France (The Times)

Gerrans takes stage three victory (The Daily Telegraph)

Francia

Gerrans s’offre Sagan (L’Equipe)

Spagna

Gerrans se anticipa a Sagan y Rojas se clasifica tercero (AS)

Gerrans anula a Sagan (Marca)

Gerrans supera a Sagan (El Mundo Deportivo)

Belgio

Gerrans remporte l’étape, Bakelants reste en jaunee (Le Soir)

Gerrans vloert Sagan op de meet, Bakelants behoudt geel (De Standaard)

Gerrans remporte la 3e étape, Bakelants garde le maillot jaune (L’Avenir)

Un kangourou saute Sagan, Bakelants reste en jaune (La Dernière Heure/Les Sports)

Jan Bakelants conserve le maillot jaune après le succès de Gerrans à Calvi, Gilbert 5e (Sudinfo.be)

Paesi Bassi

Gerrans klopt Sagan nipt (De Telegraaf)

Germania

Gerrans gewinnt 3. Tour-Etappe – Martin zeitgleich (Berliner Zeitung)

Gerrans holt sich Sieg bei dritter Etappe der Tour de France (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Lussemburgo

Andy Schleck zeitgleich mit Tagessieger Simon Gerrans (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)

Dritte Etappe geht an GerransDritte Etappe geht an Gerrans (Tageblatt)

Repubblica Slovacca

Sagan finišoval na druhom mieste! V cieli ho vraj limitovalo zranenie (Pravda)

Canada

Simon Gerrans holds off Peter Sagan to win hilly third stage of Tour de France (The Globe and Mail)

USA

Gerrans Restores Team’s Reputation With Win (The New York Times)

Colombia

Simon Gerrans ganó la tercera etapa del Tour de Francia (El Tiempo)

Simon Gerrans se impuso en un apretado esprín en la tercera etapa del Tour de Francia (El Espectador)

Australia

A win for Gerrans (The Age)

Gerrans’ historic win for Aussie team (The Australian)

Aussie Gerrans wins in photo finish (Herald Sun)

BOX POPULI

Ogni giorno, a partire dalla prima tappa, qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Howling Wolf14: Deludentissimo Moser. Non è nemmeno riuscito a rimanere nel gruppo di testa. Che cos’è accaduto?

N@po: Gruppo di pecoroni in transumanza. Corsica tradita. A Calvi si sarebbe potuto dinamitare il tour invece nulla. Deludentissime intere formazioni (Cannondale e Lampre a dir poco imbarazzanti). Al giro, nella prima settimana, malgrado le tempeste, si è vista bagarre continua qui una totale assenza di colpi d’ala da parte dei potenziali protagonisti. Ripeto, la tappa di Calvi si prestava a far saltare molte teste. Si è trasformata in una transumanza.

Succhiaruote: Vero, primi giorni di Tour insignificanti. Quando in gruppo non c’è voglia di dar battaglia non c’è percorso che tenga. Forse c’è interesse a trasformare il Tour da corsa ciclistica in evento puramente mediatico o forse i big non sono così big da mettersi subito in gioco, non so darmi una spiegazione per questa Grand Depart (!) tecnicamente imbarazzante.

JohnCipollina: Poca battaglia è vero ma anche il percorso non era così “duro” come sembrava. La seconda tappa oggettivamente non si prestava ad attacchi degli uomini di classifica. La terza è stata enfatizzata dai disegni altimetrici “generosi” , quando invece il Marsolino non sembrava per niente duro. Anche la discesa non è tecnica , quindi gli uomini di classifica non avevano chances di creare distacchi.
Un pò come l’ allungo di Froome sul cavalcavia ad Ajaccio. Insomma è già tanto che il Tour abbia messo un inizio più mosso rispetto alle classiche 5 o 6 tappe “biliardo”.
Ps: le tappe “biliardo” comunque arriveranno nella seconda settimana

N@po: La terza tappa era durissima. Bastava che una squadra accendesse le polveri e sarebbe stato uno sfracello. Invece sono andati a zonzo (non a Zonza , purtroppo, perchè avrebbe significato che erano in direzione Col Bavella ovvero il meglio della Corsica by bike) a ruota di Voigt.. La giustificazione delle strade pericolose non esiste. Con tutte quelle curve non si possono fare grandi velocità in discesa. E’ stata solo una totale mancanza di motivazioni. Il tour 2013 è nato con una povertà di protagonisti imbarazzante, la Sky (col suo treno) temeva come la peste queste tappe, incontrollabili, ed il resto del plotone si è adeguato supinamente. Peraltro sky si è disfatta malgrado la transumanza, e metà dei suoi effettivi si è comunque staccato. Non voglio immaginare cosa sarebbe successo in caso di battaglia.

JohnCipollina: Durissima , ma sei serio? Cassani è tre giorni che diceva che a Calvi sarebbero arrivati in 60/70. Allora la tappa di Firenze al Giro com’era ? hors categorie? Ma in Francia “truccano” le altimetrie

Mauro Facoltosi: Confrontate l’altimetria della tappa di Marsiglia (in programma dopodomani) proposta sul sito ufficiale del Tour con quella pubblicata da Bicisport (e pure fornita da ASO). La prima appare decisamente “gonfiata”

N@po: Vai a farla in bicicletta e poi ne riparliamo. Ti assicuro che ci sono pochi percorsi paragonabili per tortuosità ed assoluta assenza di pianura. Non sempre i grafici sono esaustivi.

JohnCipollina: io continuo a definirla interessante ma non certo durissima, nè tantomeno importante dal punto di vista della classifica generale. E ti ripeto che Cassani (che in bici ci va) ha sempre detto che a Calvi arrivava un gruppetto abbastanza numeroso. Anche quella di Marsiglia è abbastanza ridicola…sembra una “Pordenone – Arabba” e invece è una “Poggibonsi – Follonica”. Per carità la volata sarà difficile ma insomma….

Nebe1980: Beh comunque al giro le prime tappe che non sono più dure di queste hanno provocato bagarre anche tra i big (vedi Marina di ascea). Certo si tratta di volerlo fare ma i cosiddetti outsiders se avessero il coraggio di osare dovrebbero cominiciare qui. Nel 2011 Schleck ha perduto il tour nonostante la sua impresa nella tappa del galibier fondamentalmente perchè aveva poco vantaggio su Evans alla vigilia della crono. E sai perchè? perchè le tappe dei Pirenei sembravano tappe di pianura… non c’è stato un solo attacco sui pirenei eccetto quello di FranK Schleck che era evidentemente uno specchietto per le allodole.
In ogni caso confermo la mie impressioni di sempre. Tra Giro e tour non c’è paragone, al tour ci saranno più soldi ma il giro è decisamente superiore

in collaborazione con gli utenti del Forum dello scalatore (www.salite.ch)

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

Australia (Mango)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’ – 4a TAPPA: NIZZA – NIZZA (cronometro a squadre – 25 Km)

Sarà una cronosquadre del “nuovo corso” il primo atto in continente del Tour dopo lo start dalla Corsica. Il percorso sposa la filosofia adottata nel 2009 per le prove collettive, abbandonando i troppo invasivi (e invisi a buona parte del gruppo) chilometraggi monstre per tracciati più snelli e poco inclini a “terremotare” la classifica, come saranno i 25 Km del circuito predisposto attorno alla citta di Nizza. Altimetricamente sarà un “piattone” quasi costante, spezzato da radi e brevi falsipiani, sul quale le formazioni più dotate gireranno facendo registrare medie piuttosto elevate, anche superiori ai 55 Km/h. Unica insidia il vento, che potrebbe infastidire la marcia delle squadre nei due tratti previsti lungo il mare, vale a dire nei primi 8 Km e nei 7000 metri che conduranno al traguardo, come tradizione collocato sulla celebre Promenade des Anglais

METEO TOUR
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Nizza – Nizza (cronometro a squadre)

Nizza – partenza prima squadra : poco nuvoloso, 30°C (percepiti 29°C), venti moderati da S (10 Km/h), umidità al 38%
Nizza – arrivo ultima squadra: nuvole sparse, 29,6°C (percepiti 28,5°C), venti moderati da S (11 Km/h), umidità al 39%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito del Tour

Bulbarelli, parlando del Giro del 1987: “Bisogna chiarire a distanza di mezzo secolo”
Conti: “Tappa di Grenoble, creò questa maglia gialla”
Piva: “In cima manca 13 Km”
Bulbarelli, parlando di un incontro tra un tifoso e Roche: “Non ha resistito a chiedergli una domanda sulla tappa su Sappada”
Pancani: “Trasferimento sul continente” (se ne vanno in America?)
Pancani: “Formazione rocciose erose dal tempo” (dal vento, semmai)
Conti: “Cronometro che potrebbe capire la condizione”
Pancani: “Minera” (Minard)
Pancani: “Testa a testa tra Sagan e tra Gerrans”
Bulbarelli: “La nostra teca in uscita monitoriale” (che ti sei bevuto?)
Bulbarelli: “Proporra ai nostri telespettatori”
Conti, parlando del successo di Visentini al Giro: “Lui ha saputo battere tutti questi grandi del ciclismo al Giro d’Italia del 1986″ (nell’elenco appena citato c’erano corridori che quell’anno non corsero il Giro)
Severini (Giro donne): “Lo sprint di ieri che è arrivata seconda”
Bulbarelli, sempre parlando del Giro 1987: “Nella crono, il giorno prima di Sappada” (era due giorni dopo)
Letour.fr (sito ufficiale): “Gorka Izaguirre Insausti” e “Jon Izaguirre Insausti” (il cognome esatto è Izagirre Insausti; il secondo si chiama Ion)
Letour.fr: Murilo Antoniobil Fischer (Murilo Antonio Fischer)
Televideo: “Chavanal” (Chavanel)

IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo terza tappa, Ajaccio – Calvi

1° Tom Veelers
2° Nacer Bouhanni s.t.
3° Roberto Ferrari a 7′29″
4° Kris Boeckmans s.t.
5° Sep Vanmarcke s.t.

Classifica generale

1° Nacer Bouhanni
2° Tom Veelers s.t.
3° Geraint Thomas a 7′29″
4° Dmitriy Muravyev s.t.
5° Roberto Ferrari s.t.

IL PRIMO TOUR DI GINETTACCIO
Salite sulla macchina del tempo e tornante indietro con noi fino al luglio del 1938, al primo dei due Tour conquistata da Gino Bartali, rivissuto attraverso i titoli de “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it

7 LUGLIO 1938 – 3a TAPPA: SAINT BRIEUC – NANTES (238 Km)

IL VINCITORE DI TURNO: SCHULTE
Inizio calmo e finale tumultuoso
Per ore e ore la corsa, ostacolata dal vento, dalla pioggia e dal freddo, non ha un sussulto, poi, nei pressi di Nantes, la lotta si scatena furibonda – Gli “azzurri” resistono e si piazzano in buona posizione – Oggi tre brevi tappe

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

UN SALUTO DA…. CALVI

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI AJACCIO

luglio 1, 2013 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Come negli ultimi anni, dopo le cronache del Tour la giornata alla “Grande Boucle” di ilciclismo.it si chiude con il solito baule zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, la presentazione della tappa che verrà, le previsioni del tempo, il “Tour alla rovescia” e il ricordo del Tour del 1938. Seguiteci.

Foto copertina: Ajaccio, Isole Sanguinarie (www.paesionline.it)

TOUR DE FRANCE, GIRO DEL MONDO

Italia

Bakelants sorprende tutti. Sagan secondo, bravo Cimolai (Gazzetta dello Sport)

Regno Unito

Froome power play masks Sky’s patchy day (The Independent)

Jan Bakelants triumphs on second stage of Tour de France (The Times)

Bakelants claims yellow jersey after stage two win (The Daily Telegraph)

Francia

Bakelants se fait la belle (L’Equipe)

Spagna

Bakelants gana la etapa con el aliento de Sagan en el cogote(AS)

Victoria de ‘Napoleón’ Bakelants (Marca)

A Bakelants se le aparece la Virgen (El Mundo Deportivo)

Belgio

Le Belge Jan Bakelants prend l’étape et le maillot jaune (Le Soir)

Bakelants pakt gele trui (De Standaard)

Victoire et maillot jaune pour le belge Jan Bakelants (L’Avenir)

Bakelants, un Belge en jaune (La Dernière Heure/Les Sports)

Jan Bakelants, nouveau maillot jaune du Tour de France: «Mille fois mieux de gagner ici que d’être champion de Belgique» (Sudinfo.be)

Veel vreugde en een beetje verdriet voor de Belgen in de Tour (Het Nieuwsblad)

Paesi Bassi

Jan Bekelants… verrast Sagan in Ajaccio(De Telegraaf)

Germania

Kittel verliert viel Zeit und Gelb an Bakelants (Berliner Zeitung)

Bakelants gewinnt zweite Tour-Etappe – Kittel abgeschlagen (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Lussemburgo

Bakelants beschert RadioShack ersten Etappensieg (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)

Gelb für Bakelants von RadioshackGelb für Bakelants von Radioshack (Tageblatt)

Repubblica Slovacca

Sagan skončil o sekundu druhý. Pelotón nedostihol Bakelantsa. Velits zaostal (Pravda)

Canada

Bakelants digs deep to claim Tour de France second stage (The Globe and Mail)

USA

Bakelants Rides His Luck to Win Tour De France Stage Two (The New York Times)

Colombia

Quintana y Sepa a un segundo del líder tras segunda etapa del Tour (El Tiempo)

Jan Bakelants gana en Ajaccio y se viste de amarillo (El Espectador)

Australia

Froome growing in confidence at Le Tour (The Age)

Belgian breaks away to win(The Australian)

Bakelants in yellow after Tour win (Herald Sun)

BOX POPULI

Ogni giorno, a partire dalla prima tappa, qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Nebe1980: Al giro l’attesissimo hesjedal accennò un attacco nella seconda tappa di marina di ascea poi naufragò miseramente. Oggi seconda tappa l’attesissimo Froome accenna uno scatto sullo strappetto finale…

in collaborazione con gli utenti del Forum dello scalatore (www.salite.ch)

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

Napoleone (Sergio Endrigo)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’ – 3a TAPPA: AJACCIO – CALVI (145,5 Km)

Il Tour saluta la Corsica con la più impegnativa delle tre frazioni tracciate sull’isola, continuamente movimentata da saliscendi, priva di salitoni (non si supereranno i 429 metri) ma anche scevra di tratti di autentico riposo tra un colle e l’altro. Si comincerà a salire sin dall’avvio, puntando verso i 415 metri del Colle di San Bastiano, primo dei 4 GPM previsti. L’ultimo di questi sarà il più impegnativo e interessante perchè i 3,3 Km all’8,1% del Colle di Marsolino faranno gola a molti, a causa della classifica generale praticamente priva di distacchi. Si prospetta un cambio della maglia gialla a Calvi, traguardo distante 12 Km dalla cima del colle e sul quale – se nessuno riuscirà ad involarsi – potrebbe andare a segno Sagan, che ancora si sta mangiando il manubrio per il successo mancato ad Ajaccio.

METEO TOUR
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Ajaccio – Calvi

Ajaccio : cielo sereno, 24,9°C, venti deboli da WNW (3 Km/h), umidità al 63%
Cargèse (Km 42,5) : cielo sereno, 24,2°C, venti deboli da NW (6-8 Km/h), umidità al 62%
Calvi : cielo sereno, 25,9°C (percepiti 27°C), venti deboli da NE (7 Km/h), umidità al 61%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito del Tour

Traduttrice di Evans: “Ci sarà una cronometro finale di 60 Km” (dove l’hai vista?)
Traduttrice: “Scoraggiare i corradori”
Pancani: “Due minuti esatto il vantaggio”
Cassani: “Salita di 3a e 2a categoria”
Pancani: “La condizione delle strade sono veramente bellissime”
Pancani: “Tra i grandi nomi degli uomini di classifica”
Pancani: “Oggi alle una”
Bulbarelli: “Un modo per ricardare”
Televideo: “Sergei Lagutin” (Sergey)
Televideo: “L’elenco sarà reso noto 18 luglio”

IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo seconda tappa, Bastia – Ajaccio

1° Dmitriy Muravyev
2° Assan Bazayev s.t.
3° Geraint Thomas s.t.
4° Ian Stannard s.t.
5° Kévin Reza s.t.
Miglior italiano Adriano Malori (10°), s.t.

Classifica generale

1° Geraint Thomas
2° Jérome Cousin s.t.
3° Dmitriy Muravyev s.t.
4° Murilo Antoniobil Fischer s.t.
5° Edward Kwing s.t.
Miglior italiano Roberto Ferrari (10°), s.t.

IL PRIMO TOUR DI GINETTACCIO
Salite sulla macchina del tempo e tornante indietro con noi fino al luglio del 1938, al primo dei due Tour conquistata da Gino Bartali, rivissuto attraverso i titoli de “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it

6 LUGLIO 1938 – 2a TAPPA: CAEN – SAINT BRIEUC (237 Km)

MAJERUS PRIMO A ST. BRIEUC
Corsa nervosa e tentativi in serie nella Caen – Saint Brieuc
Gli italiani non tutti fortunati e non tutti in gran giornata si difendono accanitamente ma devono segnare il passo – Essi accusano, all’arrivo, leggeri ritardi – Oggi si corre la terza tappa sui 238 Km. della St. Brieuc-Nantes:

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

UN SALUTO DA…. AJACCIO

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI BASTIA

giugno 30, 2013 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Come negli ultimi anni, dopo le cronache del Tour la giornata alla “Grande Boucle” di ilciclismo.it si chiude con il solito baule zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, la presentazione della tappa che verrà, le previsioni del tempo, il “Tour alla rovescia” e il ricordo del Tour del 1938. Seguiteci.

Foto copertina: Bastia vista dalle colline corse (www.viaggiaresempre.it)

TOUR DE FRANCE, GIRO DEL MONDO

Italia

La prima tappa è di Kittel. Caduta, caos e tempi neutralizzati (Gazzetta dello Sport)

Regno Unito

Tour de France crash halts Cavendish close to Day 1 finishing line (The Independent)

Cavendish’s yellow dream ended by crash (The Times)

Kittel wins amidst opening day chaos in Corsica (The Daily Telegraph)

Francia

Kittel, rescapé d’un final fou (L’Equipe)

Spagna

Kittel vence en el caos de Córcega y es el primer líder (AS)

Kittel, vencedor por caos (Marca)

Kittel, primer líder (El Mundo Deportivo)

Belgio

Tour de France: maillot jaune pour l’Allemand Marcel Kittel (Le Soir)

Kittel wint na chaotische finale eerste rit (De Standaard)

Marcel Kittel premier maillot jaune au terme d’un final rocambolesque (L’Avenir)

Kittel maillot jaune dans le chaos (La Dernière Heure/Les Sports)

Kittel premier maillot jaune, personne ne perd de temps grâce au bus bloqué (Sudinfo.be)

Bus ramt finishzone (Het Nieuwsblad)

Paesi Bassi

Kittel pakt etappe en geel (De Telegraaf)

Germania

Kittel gewinnt erste Etappe (Berliner Zeitung)

Marcel Kittel gewinnt erste Etappe der Tour de France (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Lussemburgo

Andy Schleck: “Wir hatten Glück” (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)

Andy war nervös – Kittel gewinnt (Tageblatt)

Repubblica Slovacca

Vzrušujúci záver – Sagan spadol, v cieli sa motal autobus (Pravda)

Canada

Contador crashes as Kittel wins crash-marred Tour de France first stage (The Globe and Mail)

USA

Marcel Kittel Wins 1st Stage of Tour De France (The New York Times)

Colombia

Marcel Kittel, ganó la etapa inaugural de la edición 100 del Tour (El Tiempo)

Marcel Kittel ganó la primera etapa del Tour de Francia (El Espectador)

Australia

GreenEdge fined after bus farce at Tour (The Age)

Kittel emerges from the skittle (The Australian)

Kittel wins Tour de France first stage (Herald Sun)

BOX POPULI

Ogni giorno, a partire dalla prima tappa, qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Vittoria di Kittel. Cadute nel finale con coinvolti eccellenti (Hesjedal, Cavendish, Contador, pesantemente staccato). Traguardo salvato in “extremis” per il collassamento dell’arco dell’arrivo, incastrato nel tettuccio del pulman dell’Orica. Commenti?

Vittorio P: Il mio commento è: sarà anche il Tour ma che figura da dilettanti!

Profpivo: Figuraccia storica. Allucinante quello che è successo oggi, degno del Palio della Porchetta e non certo della corsa più importante al mondo. Avendo frequentato qualche arrivo del Giro, so bene che bloccano perfino la gente in bicicletta prima del traguardo quando manca poco all’arrivo della corsa. Al Tour non è lo stesso? Come può un pulmann più alto dell’arco d’arrivo passare per di là?
Trovo assurda anche la neutralizzazione dei tempi. Kittel ha detto due volte che non sapeva nulla del possibile arrivo ai -3, quindi per i corridori era come se non fosse accaduto nulla. Non vedo motivo per annullare i distacchi: magari per lo spettacolo sarà meglio che Contador non abbia i due minuti di ritardo, ma così si falsa la corsa. I regolamenti vanno rispettati, non interpretati.

Salitepuntocià: Mamma mia … nemmeno alle amatoriali ste scene. Doppia figura poi con l’accreditare lo stesso tempo quelli caduti prima… e con tutti i soldi e organizzazione che hanno

N@po: STRAQUOTO!! Ormai tra RCS ed ASO è corsa all’incompetenza più imbarazzante. Si vedono cose MAI viste in un secolo (e purtroppo non parlo della meravigliosa Corsica). Aggiungo (da estimatore) un 2 in pagella a Pancani Cassani che si son persi completamente i distacchi tra i big e quindi la neutralizzazione (che su Sky era annunciata e spiegata da tempo)

in collaborazione con gli utenti del Forum dello scalatore (www.salite.ch)

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’ – 2a TAPPA: BASTIA – AJACCIO (156 Km)

Ad una novità assoluta, la prima tappa del Tour disputata sul suolo corso, ne seguirà un’altra, che la si potrà definire tale anche una primizia proprio non lo è. Di certo è una rarità, perchè non capita in tutti i Tour di trovare le vere salite così presto. L’ultima volta capitò nel 1992, quando nella seconda tappa ci si arrampicò sul pireanico Col de Marie-Blanque, mentre in precedenza la catena al confine con la Spagna era stata attraversata del gruppo nelle frazioni d’apertura delle edizioni del 1977 e del 1979. Si tratta, però, di precedenti di differente spessore perchè in quelle occasioni già si lottava per la classifica, mentre stavolta si incontreranno salite atipiche per la prima settimana di gara ma assolutamente non impegnative. Il percorso che taglierà diagonalmente la Corsica non andrà comunque sottostimato, perchè costringerà i pretendenti al successo finale ad essere al top della condizione o quasi sin dalle prime pedalate di questa edizione. I 5,2 Km al 6,9% del Col de la Serra e gli immediatamente successivi 4,6 Km al 6,5% del Col de Vizzavona, tetto della tappa dall’alto dei suoi 1163 metri, non dovrebbero comunque lasciare molti strascichi e forse potrebbe rimanere nelle gambe dei velocisti e di chi non avrà digerito un’eventale partenza a razzo. Se il loro distacco non sarà elevato gli sprinter potrebbero anche rientrare, anche perchè la cima del colle sarà collocata a 60 Km dal traguardo. Subito dopo il passaggio dal centro di Ajaccio, il paese natale di Napoleone Bonaparte, ci sarà però da fare i conti con la secca “côte” di Salario, improvvisa rampa di mille metri esatti al 8,9% che potrà dare la bastonata fatale ai velocisti rimasti davanti ed ispirare i finisseur: il traguardo sarà una dozzina di chilometri più avanti, nell’incantevole scenario della Punta della Parata e delle Isole Sanguinarie.

METEO TOUR
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Bastia – Ajaccio

Bastia : cielo sereno, 28,2°C, venti deboli da NE (4-6 Km/h), umidità al 41%
Corte (Km 60,5) : cielo sereno, 26,5°C, venti deboli da W (7 Km/h), umidità al 42%
Col de Vizzavona – GPM (Km 95,5)* : cielo sereno, 23°C, venti deboli da E (4 Km/h), umidità al 38%
Ajaccio: poco nuvoloso, 24,2°C, cielo sereno, 24,2°C, venti deboli da NW (6 Km/h), umidità al 67%
*previsioni relative al centro di Vizzavona (900 m), 3 Km sotto il passo (1163 m)

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito del Tour

Pancani (parlando del Tour 2014): “Primo Tour del secondo secolo di vita” (il Tour ha festeggiato 100 anni nel 2003)
De Luca (parlando delle sei ore di viaggio di una squadra per andare a vedere l’arrivo di Bastia: “”6 ore di filmati per vedere il finale”
Bulbarelli: “Isola di Corsica”
Bulbarelli: “Che giro sarà?”
Conti (parlando della terza tappa): “Si salirà oltre quota 1000 metri” (succederà nella seconda tappa)
Bulbarelli: “Gli ultimi due giorni saranno relativamente tranquilli” (alla penultima tappa c’è l’arrivo in salita di Semnoz)
Cassani: “Ultimi trenta chilometro”
Televideo: “Samuel Damolin” (Dumoulin)
Bicisport: “Giorni di riposo a Saint-Nazaire e Vaucluse” (Vaucluse non è un paese, è un dipartimento)

IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo prima tappa, Porto Vecchio – Bastia

1° Amaël Moinard
2° Edward King s.t.
3° André Greipel s.t.
4° Tejay Van Garderen s.t.
5° Tony Gallopin s.t.
Miglior italiano Matteo Bono (20°), s.t.

IL PRIMO TOUR DI GINETTACCIO
Salite sulla macchina del tempo e tornante indietro con noi fino al luglio del 1938, al primo dei due Tour conquistata da Gino Bartali, rivissuto attraverso i titoli de “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it

5 LUGLIO 1938 – 1a TAPPA: PARIGI – CAEN (215 Km)

OBERBECK IN LIEVE VANTAGGIO A CAEN DAVANTI A BINI BRILLANTE SECONDO IN VOLATA
Il giro di Francia si e’ iniziato
La squadra italiana, forte, affiatata, attentissima, piazza i suoi uomini in ottima posizione – Oggi si corre la Caen – St.Brieuc di 237 km:

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

UN SALUTO DA…. BASTIA

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI PORTO-VECCHIO

giugno 28, 2013 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Come negli ultimi anni, dopo le cronache del Tour la giornata alla “Grande Boucle” di ilciclismo.it si chiude con il solito baule zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, la presentazione della tappa che verrà, le previsioni del tempo, il “Tour alla rovescia” e il ricordo del Tour del 1938. Seguiteci.

Foto copertina: vista panoramica su Porto-Vecchio (tripadvisor.com)

TOUR DE FRANCE, GIRO DEL MONDO

Italia

Scatta il Tour numero 100 (Gazzetta dello Sport)

Regno Unito

Lance Armstrong: You can’t win Tour de France title without taking drugs (The Independent)

Tour was impossible to win without doping – Armstrong (The Times)

“Tour was impossible to win clean” – Armstrong (The Daily Telegraph)

Francia

Le retour du grand Cavendish? (L’Equipe)

Spagna

Bahamontes, mejor escalador de la historia del Tour(AS)

Valverde: ”Froome y el Sky no son invencibles” (Marca)

“Sin dopaje, es imposible ganar el Tour” (El Mundo Deportivo)

Belgio

Alberto Contador: «Il y aura plus d’action au Tour de France» (Le Soir)

Tourpeloton enthousiast onthaald in Corsica (De Standaard)

Philippe Gilbert au service de Cadel Evans pour un podium (L’Avenir)

Philippe Gilbert: “Mon ambition? Aider Cadel à monter sur le podium” (La Dernière Heure/Les Sports)

Philippe Gilbert: «Ces affaires de dopage ont de l’importance uniquement parce que les médias leur donnent de l’importance» (Sudinfo.be)

Jurgen Van Den Broeck: ‘Klaar voor de Tour, zeker weten’ (Het Nieuwsblad)

Paesi Bassi

Boogerd gokt op Greipel (De Telegraaf)

Germania

Zwischen verdächtig und wundersam (Berliner Zeitung)

Der Schatten des Dopings fährt bei der Tour de France mit (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Lussemburgo

Andy Schleck: „Mir gefällt die Rolle des Außenseiters“ (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)

“Toursieg ohne Doping unmöglich” (Tageblatt)

Repubblica Slovacca

Sagan si po Forrestovi Gumpovi prichystal ďalšie oslavy pre Tour(Pravda)

Canada

Tour de France was ‘impossible to win without doping’: Armstrong (The Globe and Mail)

USA

Froome Leads a New Era of Tour de France (The New York Times)

Colombia

Armstrong afirmó que ’sin dopaje, es imposible ganar el Tour’ (El Tiempo)

Lance Armstrong insiste que sin doparse es imposible ganar el Tour de Francia (El Espectador)

Australia

Drug-free Tour win impossible, claims Lance Armstrong (The Age)

Only the hype in Froome’s way Chris Froome (The Australian)

Evans happy to be out of spotlight (Herald Sun)

BOX POPULI

Ogni giorno, a partire dalla prima tappa, qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’ – 1a TAPPA: PORTO-VECCHIO – BASTIA (213 Km)

Scatta il Tour n° 100 dalla Corsica e, per la terza volta negli ultimi 5 anni, la Grande Boucle rinuncerà al tradizionale cronoprologo per prendere le mosse con una lunga tappa in linea. A differenza dei due precedenti datati 2008 e 2011, quando l’arrivo della prima frazione era posto in vetta ad una rampetta che favorì i finisseur, stavolta la prima gialla sarà “affaire” per i velocisti, che avranno dalla loro parte un tracciato quasi totalmente privo di asperità. Le più rilevanti si incontreranno nel circuito di una sessantina di chilometri che costituirà la fase iniziale di questa frazione, nel corso della quale si supererà la facilissima côte de Sotta, 1100 metri al 5,9% che metteranno in palio la prima maglia a pois della classifica degli scalatori. Quando non arriveranno dalla strada, però, le insidie giungeranno dal mare: usciti dal circuito, tutta la rimanente parte della tappa si snoderà in riva al Tirreno e lì il vento potrebbe infastidire non poco la corsa, provocando spaccamenti nel gruppo e costringendo qualche corridore a faticare più del previsto sin dal primo giorno di gara.

METEO TOUR
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Porto-Vecchio – Bastia

Porto Vecchio: cielo sereno, 24,7°C, venti deboli da WNW (6 Km/h), umidità al 44%
Porto Vecchio – fine circuito iniziale (Km 60,5) : cielo sereno, 25,7°C (percepiti 27°C), venti deboli da W (7 Km/h), umidità al 43%
Aléria (Km 132) : poco nuvoloso, 26,5°C (percepiti 25°C), venti moderati da NNE (10-13 Km/h), umidità al 39%
Bastia : poco nuvoloso, 25,9°C (percepiti 23°C), venti moderati da NW (15-17 Km/h), umidità al 41%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito del Tour

Cassani: “Sparcagliati”
Bulbarelli (su Joaquim Rodríguez): “Al giro d’Italia, se ci fossero stati gli abbuoni li avrebbe vinti lui”
Conti: “Sprint per abbuono”

IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Così finì il Tour nel 2012, secondo Gomez Addams

1° Jimmy Engoulvent (Saur – Sojasun)
2° Jan Ghyselinck (Cofidis, Le Credit En Ligne) a 32″
3° Tyler Farrar (Garmin – Sharp) a 2′51″
4° Sebastian Langeveld (Orica GreenEdge Cycling Team) a 7′24″
5° Julien Fouchard (Cofidis, Le Credit En Ligne) a 15′05″
Miglior italiano Alessandro Vanotti (Liquigas-Cannondale), 36° a 52′57″
Ultimo: Bradley Wiggins (Sky Procycling) a 3h57′36″

IL PRIMO TOUR DI GINETTACCIO
Salite sulla macchina del tempo e tornante indietro con noi fino al luglio del 1938, al primo dei due Tour conquistata da Gino Bartali, rivissuto attraverso i titoli de “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it

RADUNO DI PARTENZA A PARIGI

CENTO CAMPIONI DI OTTO NAZIONI PARTONO OGGI DA PARIGI PER IL GIRO DI FRANCIA
La nostra speranza – La punzonatura – L’augurio di S.E. Starace

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

UN SALUTO DA…. PORTO-VECCHIO

DIARIO DI TALENTO – MATTIA CATTANEO – 3a pagina

giugno 18, 2013 by Redazione  
Filed under Approfondimenti, MATTIA CATTANEO

Nel decennale di ilciclismo.it riprendiamo la rubrica del “diario di talento” con la quale il sito si fece conoscere nel 2003. Allora il giovane campione in erba era Damiano Cunego, ora ha scrivere per noi sarà un altro campioncino della scuderia Lampre, il bergamasco Mattia Cattaneo

Foto copertina: Mattia Cattaneo (foto Bettini)

Cari lettori,
eccomi di nuovo qua dopo un periodo abbastanza intenso!!

Iniziamo parlando della mia, anche se breve, esperienza in una delle corse più belle e affascinanti dell’intera stagione: il GIRO D’ITALIA. Inutile dire quanto sia stato onorato nel aver avuto la possibilità di partecipare e soprattutto quanta emozione ho provato. Ma vi racconto meglio. Un paio di giorni prima della partenza della grande corsa a tappe siamo partiti alla volta di Napoli, dove sarebbe iniziata questa lunga avventura attraverso il nostro paese, prima scendendo al sud e poi risalendo verso le impegnative Alpi; qualche giorno insieme ai compagni per fare gruppo, qualche uscita in bici, massaggi e riposo in vista di tre settimane durissime. Il giorno precedente alla partenza ci siamo recati nel centro di Napoli per la presentazione delle squadre e qua ho vissuto uno dei momenti più emozionanti di questa stagione. Io, neo professionista che partecipa al Giro d’Italia con una squadra come il Team Lampre Merida … Wow !!!
Salire sul palco ed essere tra i 9 atleti scelti mi ha riempito di orgoglio!! Il giorno successivo però si iniziava subito a fare sul serio, quindi concentrazione al massimo e via… Partito il giro!! Dopo circa 200 m dalla partenza sento la bici strana, guardo la ruota posteriore… Forato !! Primo corridore a forare al giro, insomma non un gran bel primato!! Riesco a rientrare velocemente nel gruppo e termino la tappa nel gruppo. Le prime tappe anche se definite non impegnative si sono rivelate dure, andatura forte e salite, anche se brevi, fatte davvero forte! Al termine della prima settimana ci apprestiamo a partire per una tappa che sulla carta sarà molto impegnativa, la 7° da Marina di San Salvo a Pescara, 177 km su e giù tra le colline abruzzesi senza un attimo di respiro. Alla partenza ricevo anche una gradita sorpresa, ovvero (data la vicinanza da casa sua) la mia fidanzata Giulia è venuta a trovarmi alla partenza e quindi un ulteriore motivazione per ben figurare in questa tappa.
Purtroppo dopo solo appena 3 km dal via, in una curva sulla destra, mi ritrovo a terra. Forte botta all’anca, provo a rialzarmi ma la gamba fa davvero male, arrivano i medici e si sospetta una frattura alla testa del femore. Vengo portato all’ospedale di Vasto e dopo esami radiografici si escludono fratture, fortunatamente solo un gran botta; ma quello che fa più male è aver abbandonato, dopo solo una settimana, il Giro d’Italia e forse ancora di più, non poter supportare al meglio il mio capitano Michele Scarponi.
Il morale era a terra e per alcuni giorni davvero ero davvero deluso, poi la voglia di rincominciare e di tornare a correre hanno prevalso. Dopo una decina di giorni di riposo ho ripreso la bici e piano piano ho riniziato gli allenamenti, prima in modo calmo e poi sempre più intensamente. Questo stop mi è servito per ricaricare un po’ le energie ma mi ha fatto perdere parecchio allenamento e condizione, infatti subito dai primi giorni la fatica era parecchia.
Dopo un mesetto dalla caduta (qualche giorno fa) partecipo ad una breve corsa a tappe, il Giro di Slovenia, tre tappe impegnative più un prologo di 9 km. Ero consapevole che il ritorno alle corse sarebbe stato molto duro e infatti la corsa non ha tradito le attese; tanta fatica che però mi farà bene in vista dei prossimi appuntamenti a partire dal Campionato Italiano di sabato 22 Giugno.
Sarà una corsa molto impegnativa e sarò a completa disposizione della mia squadra per cercare il successo con compagni decisamente più in forma di me. Vediamo di aiutarli il più possibile e di essere utile al Team Lampre Merida.

Per ora vi saluto

A presto

Mattia

PAGELLE 2013: PROMOSSI E BOCCIATI DEL GIRO D’ITALIA

maggio 28, 2013 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

La 96° edizione della Corsa Rosa incorona Vincenzo Nibali suo padrone indiscusso e lo inserisce tra i tre corridori da corse a tappe più completi del momento insieme a Froome e Contador. La competizione ha visto prevalere in tutti gli sprint Cavendish mentre una importante conferma a livello internazionale è giunta dai giovani ciclisti colombiani Uran e Betancur.

Foto copertina: sono Nibali, Cavendish e Paolini i tre corridori promossi a pieni voti al Giro 2013

PROMOSSI

Vincenzo Nibali: in questa edizione era chiamato alla prova della maturità e l’ha superata brillantemente. Ha dimostrato freddezza ed intelligenza nel gestire la propria squadra lungo un percorso disseminato di insidie e difficoltà anche nelle tappe che sulla carta apparivano più tranquille. In questo Giro d’Italia, reso ancor più complicato dalle pessime condizioni atmosferiche, le azioni rocambolesche e avventate che lo vedevano protagonista fino alla passata stagione, e che spesso gli sono costate la vittoria (vedi la Liegi 2012), sono state sostituite da una condotta di gara più accorta. Mai uno scatto di troppo o un allungo che non servisse per bloccare l’iniziativa di un avversario pericoloso in classifica; lo abbiamo visto protagonista solo quando le varie situazioni della gara lo imponevano. Una sicurezza in corsa che si è tradotta in una superiorità netta sui rivali sia sui terreni da sempre a lui più congeniali (le discese e le prove a cronometro) che su quelli meno favorevoli come le salite più ripide. Voto: 10

Rigoberto Uran: trovatosi inaspettatamente a ricoprire il ruolo di capitano di una tra le squadre più importanti al mondo (Team Sky) dopo la defezione di Wiggins, ha saputo far fronte a questa gravosa responsabilità con una professionalità che è difficile riscontrare in un ciclista della sua età. In condizioni climatiche meno ostili avrebbe senz’altro potuto esaltare al massimo le sue doti di scalatore atipico, in grado di reggere bene anche sul passo (vedi l’argento olimpico conquistato a Londra). Inoltre, almeno la metà del distacco accumulato in classifica nei confronti di Nibali, lo si deve alla tappa di Pescara in cui ha dovuto aspettare un Wiggins in evidente difficoltà. Con ogni probabilità lo vedremo, già a partire dalla prossima stagione, ricoprire il ruolo di leader di una propria formazione. Voto: 9

Cadel Evans: venuto al Giro d’Italia per macinare chilometri in vista della Grand Boucle, ha migliorato il proprio stato di forma con il passare delle tappe, come si addice ad un autentico corridore da GT. L’australiano ha da sempre sofferto il freddo e l’umidità, quindi le sue prestazioni sono risultate in alcune occasioni sotto tono. Con la sua solita grinta e tenacia tuttavia ha saputo affrontare momenti di grande difficoltà, rendendosi protagonista di azioni che hanno esaltato il pubblico. Nonostante l’età, conquista un podio (anche per il sottoscritto) inatteso in una delle edizioni più dure che si ricordino. E c’è da scommettere che lo ritroveremo competitivo anche sulle strade di Francia. Voto: 9

Michele Scarponi: come ho già avuto modo di scrivere non è mai stato un atleta da gare a tappe, perché il suo rendimento nella terza settimana invece di crescere tende ad attestarsi su livelli più bassi di forma. Questa edizione non ha fatto eccezione e Michele si è ritrovato di nuovo quarto in classifica generale. L’impressione è che fosse più in forma il suo uomo più fidato, Niemec (voto: 7), il quale nonostante il lavoro di gregariato gli è giunto a ridosso nella graduatoria finale. Voto: 7

Carlos Alberto Betancur: dopo un’entusiasmante campagna sulle Ardenne, ha provato in tutti i modi a vincere una frazione al Giro cogliendo tuttavia solo piazzamenti. Può consolarsi con la più che meritata conquista della Maglia Bianca anche se per vederlo vestire quella Rosa bisognerà attendere ancora qualche stagione perché non sembra ancora pronto per dominare le grandi salite. Le caratteristiche non appaiono quelle di uno scalatore puro ma sono più conformi a quelle di uno scattista. Ricorda molto Jalabert ed è noto a tutti che Jaja non ha mai fatto faville sulle grandi montagne. Voto: 8

Rafal Majka: capitano designato della Saxo Bank alla vigilia del Giro, ha dimostrato strada facendo il perché i tecnici danesi riponessero tanta fiducia in lui. Non si è limitato a reggere quasi sempre il ritmo dei migliori in salita, ma ha anche accennato in più di un’occasione un allungo. La lotta fino all’ultima tappa con Betancur per la Maglia Bianca ha appassionato tutti, anche se il giovane polacco si è reso autore di una pesante scorrettezza nella tappa delle Tre Cime quando ha tentato di approfittare di un problema meccanico occorso al colombiano per cercare di eliminarlo dai giochi. Voto: 6,5

Mauro Santambrogio: autentica rivelazione non solo di questa corsa ma dell’intera stagione, si è tolto la soddisfazione di aggiudicarsi una delle frazioni più dure del Giro. Nelle ultime tappe ha subito un evidente calo fisiologico, ma per un ciclista che ha sempre terminato a fatica un Grande Giro trovarsi con un nono posto in classifica rappresenta un risultato sbalorditivo. Voto: 7,5

Mark Cavendish: alla vigilia si nutrivano dei dubbi sulle possibilità del treno della Omega di supportarlo adeguatamente nelle volate. Perplessità che si sono dileguate già a partire dalla prima tappa, conclusa vittoriosamente dal britannico. Riesce a conquistare cinque vittorie e l’ambita Maglia Rossa, grazie soprattutto all’annullamento della tappa con Stelvio e Gavia che avrebbe potuto seriamente metterlo fuori tempo massimo. Voto: 10

Luca Paolini: ha rappresentato il faro della corsa nella prima settimana in cui ha vestito la Maglia Rosa dopo aver conquistato la seconda frazione con un’azione avvincente. Uscito di classifica ha comunque animato la corsa attraverso fughe da lontano che purtroppo non sono andate in porto. Un Giro da incorniciare. Voto: 10

Giovanni Visconti: le due tappe più emozionanti della corsa rosa portano la firma di questo ciclista che con i suoi scatti e le sue fughe vincenti ha saputo risorgere. Voto: 9

Stefano Pirazzi: questo volenteroso corridore che non riesce mai a scegliere i tempi giusti per scattare, rendendosi autore di azioni quanto mai improbabili, ha saputo comunque gratificare se stesso e la propria formazione (Team Bardiani) con la conquista della maglia di miglior scalatore. La scarsa competizione che si è vista per primeggiare in questa graduatoria ci porta tuttavia a riflettere sulla formula attuale che risulta poco premiante per quei corridori che, oltre a questa maglia, hanno nel mirino obbiettivi di classifica generale. Voto: 7

BOCCIATI

Bradley Wiggins: regolarista d’eccezione ha subito i continui cambi di ritmo imposti dal tracciato del Giro, reso ancor più insidioso dalle condizioni atmosferiche particolarmente avverse. Benché la versione ufficiale imputi ad una bronchite il suo scarso rendimento, quasi certamente sarebbe andato incontro ad una debacle anche con un clima a lui più favorevole, dovendo fare i conti con montagne dalle caratteristiche ben diverse da quelle del Tour, pure a lui abbastanza indigeste. Voto: 4

Ryder Hesjedal: la vera sorpresa della Corsa Rosa dello scorso anno, con le prestazioni offerte nel corso di questa edizione ha riportato a livelli consoni alle sue qualità peculiari le proprie performance. Mai presente nei momenti topici, mi sarei stupito di una sua eventuale conferma ai vertici della classifica. Voto: 3

Robert Gesink: sceso dalle ventose e fredde terre olandesi alla conquista del Giro, a capo di una forte squadra in grado di aiutarlo su ogni terreno, è franato, come purtroppo ci ha abituato, dopo i primi dieci giorni di gara nonostante condizioni climatiche a lui certamente familiari. Voto: 3

Filippo Pozzato: in cerca di riscatto dopo aver corso una disastrosa campagna delle Classiche, non lo abbiamo mai visto protagonista di una benché minima iniziativa che avesse potuto dare un senso alla sua partecipazione. Nella più importante vetrina ciclistica nazionale ha offerto, senza apparenti motivazioni, una immagine di sé rinunciataria, scontrandosi con il sentire comune degli appassionati che tuttora ammirano, nel ciclista anche se perdente, lo spirito combattivo. Voto: 3

Francesco Gandolfi

gandolfi.francesco@libero.it

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI BRESCIA

maggio 26, 2013 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Come negli ultimi anni, dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; i punti salienti della tappa a venire; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1963. Seguiteci.

Foto copertina: Nibali sul trono del Giro d’Italia (foto Bettini)

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Italia

Nibali: “Il sogno di una vita”. Cavendish forza 5 a Brescia (Gazzetta dello Sport)

Nibali in trionfo a Brescia, è suo il Giro d’Italia (Corriere della Sera)

Regno Unito

Mark Cavendish is first Briton to win points jerseys in all three Grand Tours (The Independent)

Cavendish seals his haul of Grand Tour points jerseys (The Times)

Cavendish sprints into history books (The Daily Telegraph)

Francia

Nibali et Cavendish sans rivaux (L’Equipe)

Spagna

Quinta de Cavendish y primera general en el Giro para Nibali (AS)

“Campionissimo” Nibali (Marca)

Nibali, por méritos propios y deméritos ajenos (El Mundo Deportivo)

Belgio

Nibali remporte, la dernière étape à Cavendish (Le Soir)

Cavendish spurt naar rode puntentrui in Giro (De Standaard)

À Nibali la victoire finale, à Cavendish la dernière étape (L’Avenir)

Cavendish remporte la dernière étape, Nibali le général (La Dernière Heure/Les Sports)

Cavendish remporte la dernière étape, Nibali s’adjuge son premier Giro (Sudinfo.be)

Paesi Bassi

Vincenzo Nibali wint Giro (De Telegraaf)

Germania

Nibali beißt sich zum historischen Giro-Sieg durch (Berliner Zeitung)

Italiener Nibali gewinnt 96. Giro d’Italia (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Lituania

R. Navardauskas „Giro d’Italia“ užėmė 87-ąją vietą, lenktynes laimėjo V. Nibalis (Lietuvos Rytas)

Canada

Nibali lives up to Italian expectations with Giro win (The Globe and Mail)

USA

Nibali Captures Giro (The New York Times)

Colombia

¡Histórico: Urán es el subcampeón del Giro de Italia! (El Tiempo)

Ciclismo colombiano hace historia en Giro con Urán y Betancur (El Espectador)

Australia

Evans happy with third place finish in Giro (The Age)

Evans ends third in Giro d’Italia (The Australian)

Nibali secures maiden Giro title (Herald Sun)

BOX POPULI

Ogni giorno, a partire dalla prima tappa, qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Chi potrebbe insidiare Cavendish?

Howling Wolf14: Praticamente è rimasto il solo Elia Viviani. E’ un buon velocista, ma ha sempre bisogno degli amici che gli spianano la strada. Pur provenendo dalla pista, non ha ancora imparato a districarsi da solo tra gli avversari. Viviani potrebbe sfruttare il fatto che Cavendish, volendo riconquistare, e definitivamente, la maglia rossa dovrà piazzarsi (salvo che non si aggiudichi anche gli sprint intermedi) tra i primi quattro. L’inglese forse starà più attento a non cadere, e ad arrivare nei 4, piuttosto che a vincere. Viviani potrebbe sfruttare la situazione.

Howling Wolf14: E’ da qualche giorno che mi chiedo se non sia giusto chiedere ad RCS di modificare il criterio di assegnazione dei punti per la maglia rossa. Allo scopo innanzitutto di favorire i velocisti, sempre che sia giusto favorirli, in maniera tale che non abbandonino prematuramente il Giro. E poi coinvolgerne un maggior numero nella lotta per la maglia rossa. Lo scorso anno Cavendish perse la classifica a punti battuto da Purito. Quest’anno ha rischiato di non vincerla, e forse non l’avrebbe vinta se non fosse stata annullata la tappa della Val Martello. Pensiamoci. Può essere che la mia sia un’idea da scartare, ed io sarei il primo a fare marcia indietro se m’accorgessi che non è buona, può essere che ci sia molto da cambiare. Tutto si può cambiare, d’altronde. Se serve. Pensiamoci.

Mauro Facoltosi: Secondo me la maglia a punti deve tener conto di tutti i traguardi, quindi sia i volanti, che quelli di tappa e i GPM, con punteggi simili per quelli parziali (salite comprese) e più alti per gli arrivi.
Perchè la maglia a punti non deve essere la maglia del miglior velocista. Per loro si dovrebbe pensare ad una classifica a parte, che tenga conto solo delle tappe per velocisti (senza contare eventuali arrivi di fughe), calcolata a tempi e con abbuoni appositi.

Jack.ciclista: A me piace così come è. E’ bello e spettacolare veder lottare ciclisti con caratteristiche diverse per uno stesso traguardo. Se per Evans fosse stato un traguardo fondamentale avrebbe potuto prendere punti a Cortina sapendo di pagare poi nell’arrivo sulle tre cime, ad esempio. E Cavendish onora i grandi giri fino alla fine perchè ci tiene alla classifica a punti, ed è giusto che lotti fino alla fine per portarla a casa.

Howling Wolf14: Non è un’idea malvagia. E’ meritevole di considerazione. Occorrerebbe però una maglia in più. Al di là delle tre tradizionali (generale – punti – montagna) e della maglia bianca per i giovani. Proverò a portare avanti l’idea, anche se è facile far capire quand’è il caso di cambiare. Non è che siano esageratamente conservatori, ma in alcuni casi hanno paura del nuovo.

Mauro Facoltosi: Per regolamento UCI, del quale non ne capisco il motivo, in una grande corsa a tappe non possono esserci più di 4 maglie di leader. Quindi rosa, azzurra, rossa e bianca. Tutte le altre classifiche sono permesse, ma senza segni di riconoscimento (a parte il numero rosso al più combattivo)

in collaborazione con gli utenti del Forum dello scalatore (www.salite.ch)

DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it

Mezza estate (Cesare Cremonini – versione estesa sigla RAI)

a cura di DJ Jorgens

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Conti: “Ivan Bassi”
Pancani, parlando della tappa di Vicenza: “Migliaia di persone assiepate sulle salite” (ce ne era solo una di salita)
De Stefano: “Il Giro d’Italia si porta via con sé tutte le speranze di chi lo vede passare” (una frase del genere invoglia a starci al largo dal Giro!!!)
Martinello: “Un corridore stava andato sotto la nostra telecamera”
De Stefano: “Si protratta un pochino di più”
Cassani: “Ciclismo troppo esasperata”
De Luca: “Era già pronta la birella” (barella)
Cassani: “Il prossimo giro è valevole come traguardo volante” (tutto il circuito? Sprintavano ogni 100 metri?)
De Stefano: “Verrano premiate la maglia rosa, la maglia bianca, la maglia azzurra e la maglia rossa sulle spalle di Cavendish”
Martinello: “E’ solo l’inizio di una grande, nuova, importante vittoria” (il Giro è come il trofeo… senza fine)
De Stefano: “Sono immagine del nostro telecineoperatore”
Sgarbozza: “I corridori partiti in centesima positività”
De Stefano: “Qui si tifa per trutto”
De Stefano: “La parola più bella è il bacio per sua moglie” (mai provato a parlare e baciare contemporaneamente?)
Scarponi: “Avrei potato provare ad attaccare”
Proni: “Un’emazione incredibile”
Zandegù: “Era da Napoli che questo testo era pronto per cantare”
Zandegù: “Grazie al maestro Bassi che mi collabora”
De Stefano: “Dobbiamo restituire ai corridori l’antidoping” (te lo eri nascosto nel camerino?)
Rachele, moglie di Nibali, congedandosi dal Processo: “Grazie a voi dell’organizzazione del Giro” (Colpo di stato! L’anno prossimo vedremo la De Stefano al posto di Vegni!!!)
De Luca: “Al termine della vittoria della Vuelta”
De Luca: “Una prima salita al castello, poi un circuito più breve” (si saliva una volta sola e il circuito era uno solo)
De Luca: “Si sta apprestendo”

LA VENDETTA DELLA CASSAPANCA

Mauro Facoltosi (rispondendo a una persona che gli chiedeva di dove fosse originario Santambrogio): “E’ nato in Germania!!!” Tutta colpa di un lapsus, perchè avevo pensato a Sant’Ambrogio, nativo di Treviri.

IL GIRO DI GOMEZ
Come al Tour dello scorso anno, in questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

21a tappa: Riese Pio X – Brescia

1° Evgeni Petrov
2° Ricardo Mestre a 3′45″
3° Wilson Alexander Marentes Torres s.t.
4° Danny Pate a 4′30″
5° Brian Bulgac s.t.
Primo italiano Emanuele Sella, 9° a 4′30″

Classifica generale

1° Davide Appollonio
2° Adam Blythe a 13″
3° Miguel Minguez Ayala a 3′42″
4° Rafael Andriato a 5′26″
5° Edwin Alcibiad Avila Vanegas a 11′27″

QUELLA VOLTA CHE SI PARTI’ DA NAPOLI
Tuffo nella storia del Giro del 1963, il primo e finora unico partito da Napoli. Ci condurranno indietro di 50 anni i titoli del quotidiano “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it

21a TAPPA: BRESCIA – MILANO – 8 giugno 1963
IL GIRO D’ITALIA SI È CHIUSO IERI A MILANO CON IL MERITATO TRIONFO DI BALMAMION
Una corsa che ha ridestato l’entusiasmo dei tifosi per il ciclismo – Tre personaggi alla ribalta – Tutto il gruppo in volata: 1° Bailetti, 2° Benedetti
Adorni e Taccone, insieme con il vincitore, sono stati i dominatori della gara – Festosa conclusione a! velodromo Vigorelli – L’emozionante sprint dell’ultima tappa, disputata in una cornice di pubblico eccezionalmente folto – Successo della Carpano nella graduatoria a squadre – Si parla del Tour e dei Giri della Svizzera e del Lussemburgo

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ARCHIVIO ALMANACCO
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Raduno di partenza

1a tappa: Napoli

2a tappa: Ischia – Forio (cronosquadre)

3a tappa: Sorrento – Marina di Ascea

4a tappa: Policastro Bussentino – Serra San Bruno

5a tappa: Cosenza – Matera

6a tappa: Mola di Bari – Margherita di Savoia

7a tappa: San Salvo – Pescara

8a tappa: Gabicce Mare – Saltara (cronometro)

9a tappa: Sansepolcro – Firenze

10a tappa: Cordenons – Altopiano del Montasio

11a tappa: Tarvisio (Cave del Predil) – Vajont

12a tappa: Longarone – Treviso

13a tappa: Busseto – Cherasco

14a tappa: Cervere – Bardonecchia (Jafferau)

15a tappa: Cesana Torinese – Col du Galibier

16a tappa: Valloire – Ivrea

17a tappa: Caravaggio – Vicenza

18a tappa: Mori – Polsa (cronometro)

19a tappa: Ponte di Legno – Val Martello

20a tappa: Silandro – Tre Cime di Lavaredo

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI TRE CIME DI LAVAREDO

maggio 26, 2013 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Come negli ultimi anni, dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; i punti salienti della tappa a venire; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1963. Seguiteci.

Foto copertina: la premiazione di Nibali alle Tre Cime di Lavaredo (foto Lapresse)

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Italia

Leggenda Nibali sulle Tre Cime. Stacca tutti nella bufera (Gazzetta dello Sport)

Il Giro è di Nibali. Trionfa nella neve alle Tre Cime (Corriere della Sera)

Regno Unito

Cold warrior (The Times)

Vincenzo Nibali on brink of seizing Giro d’Italia following stage 20 win (The Daily Telegraph)

Francia

Le patron, c’est Nibali (L’Equipe)

Spagna

Nibali conquista su primer Giro bajo la nieve y a lo campeón (AS)

Épico triunfo de Nibali (Marca)

Nibali ‘Il Padrone’ (El Mundo Deportivo)

Belgio

Nibali, vainqueur sous la neige (Le Soir)

Sneeuwkoning Nibali zet puntjes op de i en treedt in voetsporen van Merckx (De Standaard)

La 20e étape pour Nibali sous la neige (L’Avenir)

Victoire de Nibali sous la neige lors de la 20e étape (La Dernière Heure/Les Sports)

Nibali, vainqueur sous la neige, va remporter le Giro (Sudinfo.be)

De mooiste beelden van de heroïsche zege van Nibali (Het Nieuwsblad)

Paesi Bassi

Nibali niet te houden (De Telegraaf)

Germania

Vor Giro-Triumph: Nibali siegt auch auf 20. Etappe (Berliner Zeitung)

Nibali siegt und steht vor Gesamtsieg (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Lituania

R. Navardauskas 20-ame „Giro d’Italia“ etape finišavo pirmajame šimtuke (Lietuvos Rytas)

Canada

Nibali wins snowbound penultimate stage at Giro d’Italia (The Globe and Mail)

USA

Nibali Battles Through Snow to Close on Giro Win (The New York Times)

Colombia

Soberbia actuación colombiana en el Giro de Italia (El Tiempo)

Rigoberto Urán, subcampeón parcial del Giro de Italia (El Espectador)

Australia

Snow-shrouded Nibali proves a worthy winner (The Age)

Evans slips to third in Giro (Herald Sun)

BOX POPULI

Ogni giorno, a partire dalla prima tappa, qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: La tappa sta per prendere il via. Cosa vi aspettate da questa giornata?

Stress: visto il riposo forzato di ieri io mi aspettavo l’inserimento di almeno un’altra salita (magari 2) da scegliere tra il Terento e Riomolino/Villa Ottone

Herbie7617: bravo, c’erano proprio quelle tra le alternative laterali della val Pusteria, fattibili pressochè consecutivamente. Sarebbero state comunque lontanucce dal traguardo, ma il Riomolino è molto selettiva, perfetta però per un arrivo a Brunico. La discesa su Perca è pure larga con pochi tornanti, non mi ricordo più se il tratto di saliscendi in alto dopo Riomolino sia altrettanto tranquillo.
Magari però le strade non erano pulite. Io piuttosto avrei inserito due o tre giri del Muratello, come equo risarcimento di un Giro mutilato, nel finale di tappa di domani. Ma poi, guai, Cavendish non vince più la maglia rossa….

Profpivo: Hanno preferito non correre alcun tipo di rischio… mi sento anche di condividere la scelta, non credo che il Terento lontano dal traguardo avrebbe cambiato il senso e lo svolgimento della tappa.

Fricius: Non vi sembra perlomeno strana la performance di Nibali quest’anno? Passatemi il paragone, ma ha una superiorità che sembra quasi quella di Pantani nei suoi ultimi Giri… E soprattutto non ha più i soliti limiti di potenza sulle salite, dove di solito pativa gli avversari.

Herbie7617: mi pare che Nibali lo scorso anno sia arrivato terzo al Tour de France e abbia in carniere una Vuelta. Non so, tappe lunghe e molto dure in questo Giro ancora non ce ne sono state, i limiti di potenza non sono andati a cercarli. Pantani, di suo, andava molto più forte anche di Contador, se è per quello, ma il miglior Pantani era quello dei suoi primi anni, quando ancora non aveva subito incidenti, non gli ultimi. Poi, ovvio che ai gruppi di potere nostrani, la cosa dia fastidio assai.

Vittorio P: Devo purtroppo dire che, già l’anno scorso, quando ho saputo del trasferimento all’Astana, ho pensato “Vinokourov farà un buon lavoro con Nibali”.
Io faccio il tifo per il corridore siciliano (nel senso di tifo sportivo), e dalla sua ha una carriera fatta di progressi “lenti” e non exploit poco giustificabili. Certo è che la Tirreno-Adriatico, il Giro del Trentino e ora il Giro d’Italia… il kazako lo ha preparato proprio bene. Ora, la mia non è un’accusa, un’illazione, un pensiero malizioso. No.
Tutt’altro. E’ che non mi fregano più. Se domani leggessi la news “fermata la maglia rosa” non mi sorprenderei di certo.

Herbie7617: va be, guarda il percorso di Wiggins, quello che ha vinto l’anno scorso, Olimpico, di Londra. Per me va ancora tutto bene. Wiggins me lo tengo, non mi sembra sportivo fare illazioni. Ma non vedo aprire 3d su questa evoluzione, che ha del clamoroso.

Pedra85: Nibali è sempre andato forte, con la stessa forma con cui è arrivato 3° al tour può tranquillamente battere un Evans non al top, un Wiggins con problemi fisici ed uno Scarponi in piena forma. Non ci vedo nulla di strano, vince con indiscussa facilità perché mancano gli avversari più temibili

Jack.ciclista: Anche a me sembra una superiorità dettata dalla mancanza di veri avversari. Sulla gazzetta parlavano di una VAM del siciliano intorno ai 1550, decisamente credibile rispetto ai 1800 di una decina di anni fa.

Salitepuntocià: Infatti ma ha comunque battuto un Wiggin’s già prima che si ammalasse, semmai il dubbio è se Wiggin’s avesse fatto le discese come le facciamo
anche noi, quindi meglio di lui, probabilmente era maglia rosa a saltara, mentre
vi stava il suo ritardo sul montasio, visto che al tour non ci son salite dure e quindi Wiggin’s non è avvezzo a certe pendenze, ricordiamo le mezzore prese nel 2010. Comunque mi pare un Nibali normalissimo ma un po più maturo e avrebbe vinto comunque , forse solo contador al massimo poteva batterlo visto che sleck fa schifo
nelle cronometro. Al tour se va Nibali dovrebbe arrivare quinto visto che non sara al 100% e il percorso facilissimo.

Nisky: che discorsi?nibali per me è uno dei tre quattro corridori più forti per le corse a tappe e se è in testa con 4 min sul secondo praticamente senza tappe di montagna significa solo che gli avversari sono scadenti!credo che a tappe complete senza tagli avrebbe sui 10 min!Evans ha 36 anni ed è un quasi ex, scarponi non è da considerare e i colombiani son fumosi!con contador schleck e froome non avrebbe tutti sti minuti di vantaggio

Howling Wolf14: Sono un estimatore di Nibali, grintoso, modesto, misurato. Nessuno di noi, però, può sapere che cosa accade negli alberghi di qualsiasi team, la sera, tra una tappa e l’altra. Possiamo dubitare di Nibali come possiamo ormai dubitare di tutti.

Profpivo: Nibali non mi sembra stia facendo nulla di stupefacente, gli avversari che deve affrontare sono un Evans in evidente declino, il mediocre Scarponi e Uran. E’ un’atleta che è cresciuto progressivamente anno dopo anno, non mi genera particolari sospetti anche se la mano sul fuoco non la metto su nessuno. Piuttosto a me insospettisce parecchio il suo conterraneo Visconti…

Howling Wolf14: Hai ragione. Gli avversari sono di livello veramente mediocre, se è vero che un Evans alla frutta riesce a salire sul podio e lo scadente Scarponi conquista il quarto posto. Per quanto riguarda i sospetti, direi che nemmeno io metto la mano sul fuoco per Nibali (anzi, il trasferimento all’Astana ha suscitato anche a me molti interrogativi in chiave doping), però bisogna dire che allora bisogna sospettare anche di Contador, di Schleck, di Valverde, di Wiggins, di Froome e compagnia bella, compreso lo stesso Scarponi. Allora io sono giunto ad una conclusione, cui forse avevo già accennato. O non si dopa nessuno o si dopano tutti e ognuno ha una zona franca nel calendario. Al Giro si chiude un occhio per Nibali, al Tour per Contador, alla Vuelta per Froome e così via. D’altronde non dimentichiamo che era la stessa UCI a coprire Armstrong. E’ una sorta di lottizzazione, forse, con la possibilità di assumere sostanze in periodi particolari della stagione. Il mio sospetto più grosso è questo. Quindi non su Nibali, o solo su Nibali, ma su tutti. A Cassani sono cresciute tre dita di pelo sullo stomaco: dice che “loro” non ne sanno nulla.

Thiago Motta 89: Per la vittoria finale poca storia con Wiggins e il campione in carica fuori prima di metà oltre che Gesink sempre deludente, Sanchez inferiore alle attese, Evans in fase calante ma comunque Nibali conferma malgrado tutto di continuare a progredire e il prossimo anno secondo me può puntare al Tour, sinceramente di tutti quelli non presenti solo Contador e Froome lo avrebbero potuto fermare, magari anche A. Schleck che però complessivamente lo trovo un pò dietro. Tutti gli altri tipo Valverde, Van Der Broeck, Rolland, Voeckler, J. Rodriguez, Mollema, De Gendt onestamente sono inferiori a Nibali però vedendo lo sviluppo di questo giro sarebbero entrati molto probabilmente nella top 10 e magari qualcuno avrebbe lottato anche per il podio.

Howling Wolf14: Se non viene consigliato male da Martinelli, il prossimo anno Nibali deve fare il Tour. E puntare almeno al podio. E’ un corridore che sa mettersi in discussione ed è l’unico italiano, al momento, in attesa che cresca Aru, che può difendere la bandiera italiana nelle grandi corse a tappe. I suoi avversari saranno soltanto Contador, Wiggins e Froome. Evans è a fine carriera. Gli altri, come tu dici, gli sono inferiori nelle gare di 3 settimane. L’anno prossimo, però, niente Giro e obiettivo Tour.

Thiago Motta 89: Poi secondo rumours è probabile che Froome e Wiggins saranno capitani di due squadre diverse mentre A. Schleck io quest’anno in particolare non lo vedo molto bene.

Trautman80: Speriamo che non lo trovino pieno anche lui, che tra maltempo, cadute, doping è successo di tutto senza che ci fosse alla fine quel gran spettacolo che ci si apettava.

Howling Wolf14: Tutto sommato, Vincenzo Nibali è ben voluto in gruppo. E’ modesto, non esce mai dalle righe, sa stare al suo posto. In quel mondo, dove girano cupole, lobbies e faide, e dove molti vengono “pescati” a seguito di vendette e soffiate, credo che Nibali non sia tra quelli nel mirino. Se ha preso qualcosa non lo possiamo sapere, forse sì, perché lo fanno tutti, ma credo che se la possa cavare. L’importante, ora, sarà non esagerare. La sua fetta di torta l’ha mangiata, adesso deve lasciare che gli altri abbiano la loro parte nelle altre tavolate.

in collaborazione con gli utenti del Forum dello scalatore (www.salite.ch)

DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it

“Addio ai monti” (dallo sceneggiato “I promessi sposi” di Salvatore Nocita)

a cura di DJ Jorgens

METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Riese Pio X – Brescia

Riese Pio X: cielo sereno on possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 17,1°C (percepiti 15°C), venti moderati da SW (12-14 Km/h), umidità al 57%
Vicenza (Km 45,3): poco nuvoloso con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 18,7°C (percepiti 16°C), venti moderati da SW (14-16 Km/h), umidità al 54%
Verona (Km 91,5): poco nuvoloso con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 19,8°C (percepiti 17°C), venti moderati da W (16-21 Km/h), umidità al 45%
Brescia – 1° passaggio (Km 167,9): poco nuvoloso con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 19,7°C (percepiti 16°C), venti moderati da W (21-22 Km/h), umidità al 39%
Brescia – arrivo: poco nuvoloso con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 19,6°C (percepiti 15°C), venti moderati da W (21-22 Km/h), umidità al 39%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Vaccari: “E’ arrivato sotto la linea dell’allineamento”
Roberto Petito: “Le squadre più combattenti”
Sgarbozza: “Passo Tre Croce”
Sgarbozza: “E’ stata sospesa una tappa stupenda” (non l’hanno sospesa, non è proprio partita)
Giuseppe Petito: “La pulizia dello sgombero della strada” (la volevi tenere innevata?)
De Stefano: “Si stanno montando il traguardo”
De Stefano: “Sono partiti da venti minuti” (la partenza era stata trasmessa in diretta una decina di minuti prima)
De Stefano: “Non ho ancora visto Cassani, sarà accanto a Cassani”
Pancani: “Questo il prima notizia di oggi”
De Stefano: “A Pieve di Cadore hanno lavorato tantissimo per permettere lo svolgimento di questa tappa” (le Tre Cime sono ad Auronzo di Cadore)
Pancani: “Lisandro” (Silandro)
Pancani: “Tappa di Serre San Bruno”
De Stefano: “L’impressione è che tutto sta procedendo per il meglio” (stia)
Conti: “Li abbiamo visti allenarsi anche nella tappa annullata” (allora potevano disputarla se l’hanno fatta in allenamento!!)
De Stefano: “Cari telespettatori, alla vostra ora abbiamo mangiato qualcosa anche noi”
De Luca: “Qui cade qualche gola” (una “goccia” di Rivoluzione Francese)
De Stefano: “Cronoscalata di Mori e Polsa”
Pancani: “Tappa originale” (originaria)
Pancani: “Le cartine plastificate sono utilissimi” (tra l’altro, in quel momento la telecamera mostrava la cartina appiccicata sulla motoripresa impegnata nella tappa delle Tre Cime: era l’altimetria della cronoscalata di due giorni prima!!!)
Pancani: “Ecco le zone del traguardo” (era indecisi dove metterlo?)
Pancani: “Presto ci rientreremo sul tracciato originario”
Pancani: “Purtroppo non sta nevicando, ma sta piovendo” (sadico!!!!)
Pancani, commentando il traguardo volante di Cortina: “Popovych davanti a Belkov” (il secondo era Brutt)
Pancani, parlando di Cortina: “Qui le olimpiadi invernali del 1960″ (si svolsero nel 1956)
Pancani: “La più temusa” (temuta)
De Luca: “Passono sotto l’arco per il gruppo maglia rosa”
De Luca: “Le code del gruppetto di Nibali”
Nibali: “Più lontano di me” (da me)
De Stefano: “Abbiamo visto Auro” (Aru)
Nibali: “Ci chiamano dal Kazakistan per farsi i complimenti con noi”
Nibali: “Hanno voluto che facevo il Giro”
De Stefano: “Highlights più lunghi in omaggio al lavoro di Francesco Pancani” (in omaggio a quei poveretti dei corridori, vorrai dire)

IL GIRO DI GOMEZ
Come al Tour dello scorso anno, in questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

20a tappa: Silandro – Tre Cime di Lavaredo

1° Sacha Modolo
2° Davide Appollonio a 4′29″
3° Miguel Minguez Ayala a 4′51″
4° Nicola Boem a 5′29″
5° Guillaume Bonnafond a 6′04″

Classifica generale

1° Davide Appollonio
2° Adam Blythe a 1′33″
3° Miguel Minguez Ayala a 5′20″
4° Rafael Andriato a 5′24″
5° Edwin Alcibiad Avila Vanegas a 11′27″

QUELLA VOLTA CHE SI PARTI’ DA NAPOLI
Tuffo nella storia del Giro del 1963, il primo e finora unico partito da Napoli. Ci condurranno indietro di 50 anni i titoli del quotidiano “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it

20a TAPPA: MOENA – LUMEZZANE – 7 giugno 1963

IL GIRO SI CONCLUDE A MILANO CON BALMAMION MAGLIA ROSA
A Lumezzane, nella penultima tappa, vittoria di Carlesi – Balmamion ritorna a casa – A Nole attendono Franco per portarlo in trionfo
Ieri il ciclista piemontese è riuscito a respingere gli ultimi attacchi del suo rivale Adorni – Vigna, come nei giorni scorsi accadde a Mele, costretto al ritiro per uso di medicinali senza controllo medico

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ARCHIVIO ALMANACCO
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Raduno di partenza

1a tappa: Napoli

2a tappa: Ischia – Forio (cronosquadre)

3a tappa: Sorrento – Marina di Ascea

4a tappa: Policastro Bussentino – Serra San Bruno

5a tappa: Cosenza – Matera

6a tappa: Mola di Bari – Margherita di Savoia

7a tappa: San Salvo – Pescara

8a tappa: Gabicce Mare – Saltara (cronometro)

9a tappa: Sansepolcro – Firenze

10a tappa: Cordenons – Altopiano del Montasio

11a tappa: Tarvisio (Cave del Predil) – Vajont

12a tappa: Longarone – Treviso

13a tappa: Busseto – Cherasco

14a tappa: Cervere – Bardonecchia (Jafferau)

15a tappa: Cesana Torinese – Col du Galibier

16a tappa: Valloire – Ivrea

17a tappa: Caravaggio – Vicenza

18a tappa: Mori – Polsa (cronometro)

19a tappa: Ponte di Legno – Val Martello

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